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Trichomonas vaginalis

Trichomonas vaginalis · • Phylum Sarcomastigophora • Subphylum Mastigophora • Classe Zoomastigophorea • Ordine Trichomonadida • Genere Trichomonas

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Trichomonas vaginalis

Classificazione

•  Regno Protista •  Sottoregno Protozoa •  Phylum Sarcomastigophora •  Subphylum Mastigophora •  Classe Zoomastigophorea •  Ordine Trichomonadida •  Genere Trichomonas •  Specie Trichomonas vaginalis

Descrizione del parassita T. vaginalis esiste solo nella forma di trofozoite. Ha forma ovale, 5 flagelli, un nucleo situato nella metà anteriore del corpo. Ha un assostilo che divide longitudinalmente il corpo del flagellato. Presenta idrogenosomi nel citoplasma. Possiede una membrana on- dulante.

Localizzazione T. vaginalis nella donna si localizza: •  vagina •  uretra •  ghiandole di Skene e del Bartholin •  raramente nell’endocervice. Nell’uomo si localizza: •  uretra •  prostata •  epididimo.

Ciclo biologico

L’uomo è l’unico ospite di T .vaginalis. Quando i trofozoiti mediante contatto sessuale

passano da una persona infetta ad un‘altra sana, si attaccano con l’assostilo alle cellule epiteliali. Qui si moltiplicano per scissione binaria che inizia dalla duplicazione degli organuli di locomozione, seguita dalla divisione del nucleo e del citoplasma.

Epidemiologia L’infezione di T. vaginalis è diffusa in tutto il

mondo. L’incidenza è di 170 milioni all’anno. Alcune razze

sono colpite più spesso delle altre. La trasmissione avviene per contatto sessuale,

raramente con oggetti di toeletta contaminati dal protozoo, come asciugamani,spugne,ecc.

Sono rari i casi prima del menarca e dopo la menopausa.

In Italia l’incidenza è diminuita grazie al cambiamento del comportamento sessuale dovuto al virus dell’ HIV.

Infezione da Trichomonas vaginalis

Patogenesi

L’azione patogena di T. vaginalis si esplica su: •  cellule epiteliali della vagina causando emorragie microscopiche •  ambiente vaginale causando riduzione o perdita completa della

flora batterica, che mantenendo il ph vaginale basso, rappresenta un meccanismo di difesa dalle infezioni batteriche.

•  apparato genitale maschile Spesso asintomatica. Occasionalmente, uretriti, epididimiti e prostatiti.

Clinica La trichomoniasi si può presentare in: •  forma asintomatica: nell’uomo corrisponde alla

maggioranza delle infezioni, nella donna fino al 50% dei casi

•  forma acuta: nella donna dà una vaginite (incubazione da 5 a 28 giorni) con copiosa leucorrea mucopurulenta, schiumosa, giallo-verdastra maleodorante, raramente si riscontra la “cervicite a fragola” (2% dei casi). Nell’uomo provoca un‘uretrite non distinguibile dalle altre uretriti non gonococciche

•  forma cronica

Diagnosi E’ indispensabile la ricerca dei trofozoiti su campioni di

essudato vaginale e uretrale rispettivamente nella donna e nell’uomo. In quest’ultimo la ricerca può essere fatta anche nello sperma.

•  Esame microscopico a fresco: consente di identificare l’organismo nel 60-80% dei casi

•  La coltura in brodo selettivo è la tecnica più sensibile per la diagnosi di T. vaginalis. Richiede da 2 a 7 giorni di incubazione in coltura

•  Test che utilizzano anticorpi monoclonali, marcati con fluoresceina o con enzimi (ELISA), permettono una diagnosi rapida

•  Tecniche PCR per la ricerca del DNA del protozoo(sensibilità dell’80%).

T. vaginalis: trofozoiti da strisci vaginali. Col. Giemsa

T. vaginalis: trofozoiti da colture cellulari in vitro. Col. Giemsa

Terapia

Il farmaco più utilizzato è il metronidazolo che garantisce la guarigione nel 95% dei casi.

Viene somministrato per via orale e concentrato a livello dell’apparato urogenitale.

In gravidanza il metronidazolo nel 1° trimestre è controindicato, in questo caso è possibile utilizzare il clotrimazolo per uso topico anche se la guarigione si ha solo nel 29%.

T. vaginalis presenta in alcuni casi resistenza al metronidazolo

Susceptibility Testing T. vaginalis is usually highly susceptible to metronidazole. However, cases of resistant T. vaginalis have been reported and may be increasing. There are no standardized guidelines for the identification and treatment of these organisms. In 1978, an in vitro drug susceptibility test was developed by J.G. Meingassner. It can be used to determine the extent of resistance of a trichomonad isolate to the 5 nitroimidazoles. This test is performed at the Division of Parasitic Diseases on isolates that are received from across the country. Test results are forwarded to the CDC/NCHSTP/DSTDP and are then communicated to the submitting physician. Commercially available tests for detection of Trichomonas

Organism Kit name Manufacturer -

distributora Type of Testb Trichomonas vaginalis

T. vag Chemicon DFA

Quik-Trich PanBio LA

aChemicon, 28835 Single Oak Dr., Temecula, CA 92590; PanBio InDx, 1756 Sulfur Spring Rd., Baltimore, MD 21227 b

DFA = direct fluorescent antibody; LA = latex agglutination

Altri farmaci utilizzati sono: nitazoxanide(solo negli USA e in Sud America) tinidazolo albendazolo

Lotta e prevenzione

•  Individuare i casi di trichomoniasi asintomatiche •  Corretta diagnosi e trattamento delle persone infette •  Utilizzo del profilattico nei rapporti sessuali