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Ideazione e realizzazione grafica del Bilancio sociale Cestas 2010: 88 pagine, formato 21×21 cm, rilegato con punto metallico e stampato su carta certificata FSC.
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Bilancio sociale CESTAS
capacità
cooperazioneconoscenza
2010
bilancio sociale cestas 2010
Progetto editoriale/Francesca Servidio, Uber A. AlbertiCoordinamento di redazione/Francesca ServidioGrafica/Cristina Graziani, [email protected]/Archivio fotografico CESTAS/pag 37 Annamaria Mazzei/pag 53 live w mcsEditing/Agenda www.agendanet.itStampa/Tipografia SATE S.r.l., Ferrara/luglio 2011
Si ringraziano Carla Abbattista e Manfredi Liparoti di Agenda e tutti i collaboratori CESTAS in Italia e nel mondo che, a vario titolo e per settori di competenza,hanno contributo all’aggiornamento dei dati relativi ai progetti e alla raccolta del materiale fotografico.
Scaricabile dal sito www.cestas.org
Bilancio sociale CESTAS
2010
2
il nostro sguardo possibile
Le tre “C”, indicate come prospettiva poli-tica e organizzativa da seguire nel nostro bilancio sociale 2009, hanno guidato l’arti-colazione delle nostre attività e si trovano al centro del racconto dell’azione associativa che presentiamo con il nostro settimo Bilan-cio sociale consecutivo, quello del 2010.
Coerenza politica: si è tradotta nel governo degli interessi legittimi, ancorché diversi, dei nostri interlocutori esterni, che hanno portato a consolidare la nostra identità e riconosci-bilità nell’ambito della formazione superio-re con l’accreditamento presso la Regione Emilia-Romagna oltre che alla Regione Mar-che e il riconoscimento della personalità giu-ridica presso il Ministero degli Interni.
Capacità specializzata: viene espletata at-traverso la nostra rete nazionale e internazio-nale composta da oltre 400 istituzioni e or-ganizzazioni collaboratrici, 13 enti finanziatori principali e tantissimi partner con cui lavoria-mo nei 23 Paesi d’intervento.
Nel 2010 CESTAS ha realizzato 33 progetti di cooperazione internazionale, advocacy ed educazione alla cittadinanza mondiale: 14 sono interventi nel settore della Salute, 3 in quello del Buon governo e dello Sviluppo partecipativo, 2 nel settore Ambiente, 4 per il Gender empowerment, 5 sono di Advocacy e 5 di Educazione alla cittadinanza. Nell’am-bito formativo, CESTAS è presente in 8 Paesi con 42 progetti formativi tra corsi, master e corsi di alta formazione, di cui 16 in America Latina, 8 in Africa, 15 in Italia e 3 in Libano.
1 Ulrich Beck, Macht und Gegenma-cht im globalen Zeitalter, Suhr-kamp Verlag Frankfurt am Main, 2002.
In particolare le attività sanitarie e quelle for-mative sono al centro della nostra politica istituzionale. Nel 2010 sono stati promossi 42 progetti di formazione in collaborazione con 7 Università italiane e straniere, 5 Ministeri e 4 centri specializzati. Inoltre grazie alle nostre attività di cooperazione sanitaria 50 ospe-dali e 8 Ministeri della Salute offrono servizi sanitari ad oltre 500.000 beneficiari.
Collaborazione pianificata: rappresenta la nostra “cultura organizzativa”, i cui elemen-ti sono costituiti dalla qualità e dall’intensità dei rapporti dell’organizzazione con se stes-sa e con il mondo esterno. Un approccio culturale e organizzativo comune, che ab-biamo definito come il necessario “realismo cosmopolita della società civile globale”1.
Non potendo abbandonare il principio dell’empirismo storico per l’analisi dei feno-meni sociali, la scelta dell’approccio realisti-co ci pone al riparo da derive idealistiche. Collaborazione pianificata significa dimo-strare che lo sguardo locale e nazionale è deficitario nella ricerca della capacità d’a-zione, perché rimane irretito in un circuito auto-confermativo e pessimista. Lo sguardo collaborativo non è pessimista né ottimista, è “scettico e autocritico”.
“C” come cambiamento. “C” moltiplicato per tre come:Coerenza politica
Capacità specializzataCollaborazione pianificata
3
Il mondo che affrontiamo ogni volta che ini-ziamo un’azione di trasformazione sociale non ci deve apparire oscurato dal pessimi-smo culturale e nemmeno illuminato dalla fede per modernità, globalizzazione, cresci-ta, decrescita o altri credi religiosi. La carat-teristica principale del nostro sguardo reali-sta e pianificato, è semplicemente essere un “altro sguardo possibile”.
Il nucleo strategico e valoriale del “nostro sguardo possibile”, la nostra azione che passiamo a presentarvi nei capitoli che se-guono, è la lotta contro le diseguaglianze e la ricerca di una transizione verso l’accesso universale al godimento dei diritti dell’uomo, promuovendo uno spirito di equità, giustizia sociale e solidarietà. Equità ed efficienza, nella promozione e nell’esecuzione dei pro-getti di alta formazione e di cooperazione allo sviluppo, sono i nostri vincoli program-matici che intendiamo continuare a seguire.
Nel condividere con voi il nostro lavoro e il nostro “viaggio errante”, voglio ringraziare la curatrice del Bilancio sociale, la dottores-sa Francesca Servidio, la sua collaboratrice Stefania Palmas, Cristina Graziani che ha cu-rato la grafica, Carla Abbattista e Manfredi Liparoti di Agenda, per il rigore metodologi-co e la qualità informativa elaborata nei tre capitoli che seguono.
La duplicità delle nostre attività istituzionali, la Formazione e la Cooperazione, hanno de-terminato l’architettura del documento che vi presento e invito a leggere.
Uber A. AlbertiPresidente CESTAS
4
nota metodologica
È un percorso volto al proprio miglioramen-to e rappresenta lo strumento principale di comunicazione, trasparenza e rendicontazione sociale verso tutti gli attori con cui l’associa-zione collabora. Il documento segue una logica trasversale per lo sviluppo dei contenuti basata su setto-ri tematici e tipologie di intervento, secondo una distribuzione territoriale dei progetti.
Questo Bilancio sociale prende in esame l’anno solare 2010 (1 gennaio - 31 dicembre 2010) e, al fine di fornire al lettore una visio-ne più ampia del percorso storico dell’asso-ciazione, talvolta fa riferimento, in un’ottica comparativa, ad alcuni dati significativi de-gli esercizi degli anni precedenti.
Il Bilancio sociale è stato stampato nel mese di luglio 2011 in 300 copie, su carta riciclata certificata.Le copie della pubblicazione sono state in-viate ai principali stakeholder dell’associa-zione, alle sedi decentrate CESTAS nel mon-do e verranno distribuite in occasione dei diversi eventi organizzati durante il secondo semestre del 2011. Il Bilancio sociale, insieme al bilancio d’eser-cizio e alla nota integrativa, è disponibile sul sito www.cestas.org. Viene inoltre diffuso at-traverso la newsletter CESTAS inviata a più di 4.000 contatti.
2 Approvate dal Consiglio del 15 aprile 2011 con deliberazione n. 147 - Atto di Indirizzo ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. A) del D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329.
I riferimenti metodologici che hanno gui-dato la redazione di questa edizione del Bilancio sociale sono le “Linee guida per la redazione del Bilancio sociale delle orga-nizzazioni non profit” realizzate dall’Agenzia per le Onlus in collaborazione con Altis2, che a loro volta seguono le “Linee guida per il reporting di sostenibilità” elaborate nell’ot-tobre 2006 dalla Global Reporting Initiative (GRI3).
CESTAS in qualità di ong riconosciuta dal Mi-nistero degli Affari Esteri è tenuta al rispetto della legge 49/1987.
Il Bilancio sociale, giunto alla settima edizione, è il risultato di un processo continuo di riflessione e analisi dell’associazione sul
proprio lavoro e sui risultati che questo produce.
5
indiceil nostro sguardo possibile
nota metodologica
chi siamo
Modello di governance
Risorse umane
Mappa degli stakeholder
Formazione
Mappa dei progetti di formazione
Progetti di formazione 2010 - italia
cooperazione internazionale allo sviluppo
Mappa dei progetti di cooperazione internazionale, advocacy, educazione alla cittadinanza mondiale
Progetti in america latina
Progetti in africa
Progetti nel Mediterraneo
advocacy
educazione alla cittadinanza mondiale
aspetti economici e finanziari
Rendiconto gestionale 2010
bilancio d’esercizio
nota integrativa
certificazione esterna
Pensando al futuro
contatti
come sostenerci
2
4
6
10
12
15
16
18
20
27
28
30
38
45
47
51
56
60
64
70
84
86
87
88
6
chi siamoCESTAS (Centro di educazione sanitaria e tecnologie appropriate sanitarie) è un’or-ganizzazione non governativa e un ente di formazione accreditato3.
30 marzo 1979.
Sede legale a Bologna.
Attivo in più di 23 Paesi del mondo tra Europa, America Latina, Africa e Mediterraneo.
È un’organizzazione senza fini di lucro, apar-titica e contraria a qualsiasi forma di discri-minazione, che ha lo scopo di promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza, il diritto alla salute, l’imprenditoria femminile e l’uguaglianza di genere, lo sviluppo parte-cipativo legato al buon governo e la salva-guardia dell’ambiente.
CESTAS si impegna per la creazione di un partenariato globale tra nord e sud del mon-do, per la riduzione degli squilibri economici e sociali. Crede nella cooperazione interna-zionale allo sviluppo e nell’investimento nelle capacità e conoscenze degli individui quale strumento per la creazione di ponti tra diversi gruppi e attori sociali, tra locale e globale, tra soggetti inclusi ed esclusi. CESTAS pro-muove lo sviluppo di una cultura di solidarie-tà e di equità tra i popoli.
CESTAS opera per la diffusione dei valori del-la solidarietà e per la difesa dei diritti dell’uo-mo, partendo dalla convinzione che lo svi-luppo non derivi solamente dalla crescita economica ma, soprattutto, dall’empower-ment delle risorse umane.
noMe
nascita
ResiDenZa
DoVe oPeRa
RUolo
Vision
Mission
3 Statuto scaricabile dal sito www.cestas.org
CESTAS crede nella promozione di una soli-darietà partecipata in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori sociali, al fine di innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra nord e sud del mondo.
Guidato da questa missione e da questa vi-sione del mondo e del futuro, CESTAS realiz-za progetti di cooperazione allo sviluppo e percorsi di alta formazione, oltre che cam-pagne di educazione alla cittadinanza glo-bale e attività di advocacy.
7
4 Attestato di idoneità del 12/10/1988.Data di accreditamento 20/02/1987 con D.M. n. 1987/128/1906/1D
5 Riconoscimento del 24/10/2007
aMbiti Di inteRVento
CESTAS promuove:
- Progetti di formazione e programmi di coo-perazione internazionale allo sviluppo;
- Iniziative e percorsi di alta formazione pro-fessionale e di specializzazione in Italia e all’estero: master universitari, corsi di alta formazione universitaria, corsi di specializ-zazione, summer e winter school;
- Campagne di educazione alla cittadinan-za globale, attività di advocacy per sen-sibilizzare l’opinione pubblica e i governi sui temi dell’accesso universale alle cure sanitarie, dello sviluppo sostenibile e della pace;
- Studi e ricerche sui temi della salute, dell’im-prenditoria femminile, dell’uguaglianza di genere e della coesione sociale, anche in collaborazione con centri di ricerca e Uni-versità;
- Network a livello nazionale e internazionaleper alimentare il dibattito sulle politiche di sviluppo dei popoli, sul contrasto alla po-vertà e sulla difesa dei diritti umani;
- Innovazione, utilizzo e promozione delle tec-nologie dell’informazione e della comuni-cazione (Tic) per la costruzione di senso so-ciale;
- Rapporti di collaborazione e cooperazionecon Enti locali, Università, centri di ricerca, agenzie di sviluppo, Regioni e Ministeri per la realizzazione di azioni e progetti.
accReDitaMenti e Reti
CESTAS è una ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri4 ed è associazione di pro-mozione sociale e per le attività di educazio-ne allo sviluppo riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali5.
Altro importante risultato è il riconoscimen-to della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero degli Interni. Un provvedi-mento significativo per una ong, che rappre-senta un’ulteriore garanzia di solidità finan-ziaria e gestionale.
È riconosciuto dalla Regione Emilia-Roma-gna come ente di formazione superiore, continua e permanente e dalle Regione Marche come ente per la formazione supe-riore e continua: due importanti riconosci-menti al valore e alla qualità di un’attività di formazione intesa come strumento per promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza e il cambiamento.
CESTAS è tra i soci fondatori del Coonger (Coordinamento delle ong dell’Emilia-Roma-gna) e del Cocis (Coordinamento delle or-ganizzazioni non governative per la coope-razione internazionale allo sviluppo). Inoltre fa parte dell’Associazione italiana delle ong e del Coordinamento delle ong nella Regione Marche.
È membro della Rete europea di Azione per la salute globale e degli Stati generali del-la cooperazione italiana. Nell’ottobre 2007, CESTAS ha promosso, insieme ad altre otto istituzioni latinoamericane, la costituzione della Red internacional de investigación y formación en salud perinatal (Retinsap).
8
Nel 2005 CESTAS ha aperto la Biblioteca Ecosostenibile, accreditata come bibliote-ca pubblica. Nel 2006 ha creato, in collabo-razione con la casa editrice “L’Orecchio di Van Gogh”, la collana editoriale “Maia - Stu-di di genere salute e sviluppo locale” grazie al Centro di documentazione sul genere e lo sviluppo locale.
Dal 18 settembre 2009 CESTAS è socio ade-rente dell’Istituto italiano della donazione che ha concesso all’associazione l’utilizzo del marchio “Donare con fiducia” che atte-sta la gestione trasparente dei fondi. CESTAS aderisce anche alla Carta della donazione, che rappresenta il primo codice etico italia-no di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi da parte delle organizza-zioni non profit.
CESTAS è inoltre accreditato:
- presso l’albo del Servizio civile nazionale dal 12 maggio 2008;
- come ente per la formazione continua (ECM) presso il Ministero della Sanità da set-tembre 2005;
- come associazione operante per la pace, i diritti umani, la cooperazione e la solidarie-tà internazionale ai sensi della L.R. 9/2002 presso la Regione Marche dal 12 gennaio 2006;
- come associazione che svolge attività nel campo della lotta alle discriminazioni (Re-gistro Unar)6;
- come membro del Tavolo della pace della Provincia di Bologna.
6 Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005
coDice etico
Il codice etico, scaricabile dal sito internet www.cestas.org, è un atto volontario, volto a regolare eticamente e a modificare nel tempo il modo di costruire le proprie relazioni interne ed esterne.
Il codice etico di CESTAS individua al suo in-terno l’elenco dei diritti, dei doveri e delle re-sponsabilità dell’associazione verso i diversi stakeholder. In questo modo l’associazione mira a sviluppare un rapporto fiduciario con gli stakeholder e con gli attori sociali con cui entra in contatto nello svolgimento delle proprie attività e che partecipano a diverso titolo alla realizzazione della propria mission.
Nel 2010, inoltre, CESTAS ha creato il Comi-tato etico, che ha la missione di garantire e implementare la trasparenza dell’operato dell’associazione in Italia e nel mondo. Nello specifico il Comitato etico ha il compito di:
1. diffondere la conoscenza e la compren-sione del Codice etico;
2. garantire l’effettiva adesione ai principi contenuti nel Codice etico da parte di collaboratori, membri del Consiglio di am-ministrazione e soci CESTAS;
3. raccogliere segnalazioni su eventuali vio-lazioni al Codice, valutarne la fondatezza e sottoporle al Consiglio di amministrazio-ne;
4. sottoporre al Consiglio di amministrazionele proposte di sanzione per intervenire ri-spetto ai comportamenti ritenuti non con-formi al Codice etico;
5. partecipare alla Assemblea dei soci per esprimere pareri consultivi sull’applicazio-ne del Codice etico.
9
Al Comitato etico spetta inoltre il compito di valutare l’effettiva e concreta esistenza di situazioni di conflitto di interesse su comuni-cazione del Consiglio di amministrazione, al fine di evitare che chiunque, internamente a CESTAS, possa trarre vantaggio o causare anche indirettamente discredito alla profes-sionalità, all’indipendenza e alla trasparen-za dell’associazione e delle attività da essa svolte. La funzione del Comitato etico è quindi cen-trale per l’efficacia del Codice etico in fase operativa.
Il Comitato etico viene eletto dal Consiglio di amministrazione ed è composto da mini-mo 3 membri, di cui obbligatoriamente uno esterno all’organizzazione. Per garantire l’in-dipendenza del loro operato, la carica di membro del Comitato etico è incompatibile con quella di membro del Consiglio di am-ministrazione.I sei membri dell’attuale Comitato etico sono:
- professor Paolo Guidicini, già preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bologna;
- dottor Lischen Haoses-Gorases, preside dellaSchool of Nursing & Public Health della Uni-versity of Namibia;
- dottor Kamel Mohanna, presidente di Amel Association Libano;
- professor Jaime Sepúlveda della Facultad de Medicina y Enfermería della Universidad San Sebastián di Concepción in Cile;
- professor Gabriel Medina della Universidad Nacional Autónoma de México;
- Bruno Conte, fondatore di New Tech, socie-tà di diffusione della cultura digitale ap-plicata al Terzo settore e allo sviluppo del welfare.
Reti cestas
http://twitter.com/cestas
www.redmaternoperinatal.org
www.actionforglobalhealth.eu
www.cestasformazione.org
www.cestas.cl
10
Modello di governance
CESTAS adotta meccanismi interni di gestio-ne che consentono una corretta circolazio-ne delle informazioni e il coordinamento tra i vari dipartimenti in Italia e all’estero. CESTAS ha elaborato un ma nuale interno di riferimento che individua nel dettaglio re-sponsabilità, competenze e procedure di lavoro condivise e standardizzate. É compo-sto, come previsto dal Codice civile e ripor-tato nell’articolo 6 dello Statuto, dai seguen-ti organi istituzionali: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione, il Collegio dei revisori e la Presidenza.
I soci vengono convocati in assemblea al-meno una vol ta l’anno e hanno diritto di nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori. Deliberano sul bilancio preventivo e consun-tivo annuale e pluriennale e inoltre sulle mi-sure finanziarie annuali.
Nel 2010 l’Assemblea dei soci è stata con-vocata l’11 giugno 2010; hanno partecipato 11 soci su 20 (55% di presenza). Erano inoltre presenti i 3 revisori7 e il consulente commer-ciale. Il Consiglio di amministrazione si è riu-nito 7 volte e i verbali sono depositati presso il libro dei soci a disposizione presso la sede legale di CESTAS.
7 Dott. Silvano Rocca, Presidente del Collegio dei Revisori, Mario Piromallo e Paolo Vagaggini (compensi pari a 1046 euro per ciascun revisore)
Il Collegio dei revisori ha funzione di con-trollo amministrati vo, contabile e finanziario. La carica ha durata triennale. Nel corso del 2010 il Collegio dei revisori si è riunito due vol-te, il 29 marzo e l’11 giugno.
La Presidenza dirige l’organizzazione e la rappresenta legalmente oltre ad avere il po-tere di firma. Ha inoltre un ruolo di stimolo, sintesi e controllo della gestione operativa e politica delle strutture territoriali e settoriali.
La gestione operativa di CESTAS è affida-ta alla struttura interna dei vari dipartimen-ti presenti nella sede centrale e all’estero. I dipartimenti, formati principalmente da pro-fessionisti con il contributo dei volontari, sono gestiti in maniera coordinata e collaborati-va, secondo livelli di responsabilità. Tutta l’organizzazione opera seguendo il Piano strategico triennale (Pst), approvato dall’Assemblea dei soci, e il Pia no operativo annuale (Poa), approvato dal Consiglio di amministrazione.I responsabili terriroriali o settoriali esercitano le loro deleghe all’interno del Poa avendo autonomia organizzativa nei limiti finanziari, metodologici e tecnici approvati dal CdA edevono rendere conto semestralmente dei risultati raggiunti.Gli investimenti finanziari sono competenza del CdA e vengono deliberati all’interno dei Poa.
nomi Delegaanni professionalianni in carica in cda
Membri del consiglio di amministrazione 2010
Uber alberti
irene Viola
Marta scalvini
Valeria bochi
7
1
3
3
10
6
6
10
Formazione, ips, acs, cdt
africa e Mediterraneo
america latina
L’organizzazione di CESTAS è fondata su principi democratici, la sua struttura è decentralizzata e opera attraverso deleghe.
11
Organigramma
Dipartimento Advocacy, Comunicazione e
Sistematizzazione (Acs)
Dipartimento Cooperazione decentrata e
Territorio (Cdt)
Dipartimento Innovazione,
Progettazione e Sviluppo (Ips)
Ufficio Africa e Mediterraneo
Dipartimento Formazione
UfficioAmerica Latina
Assemblea dei soci
Consiglio di amministrazione
Uber A. AlbertiIrene Viola
Marta ScalviniValeria Bochi
Presidenza
Uber A. Alberti
Assistente di direzione Amministrazione
Collegio dei revisori
Silvano Rocca - sindacoMario Piromallo - sindaco
Giampaolo Vagaggini - sindaco
Comitato etico
Paolo GuidiciniLischen Haoses-Gorases
Kamel MohannaJaime SepúlvedaGabriel Medina
Bruno Conte
Personale cestas in italia anno 2010
12
Risorse umane
Anche nel 2010 l’associazione continua la sua politica lavorativa orientata alla stabiliz-zazione professionale e al rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’individuo. Su 21 dipendenti totali, a parte 5 consulenti, solo 2 hanno un contratto di collaborazione a progetto (co. pro), mentre 3 sono assunti a tempo determinato e ben 11 a tempo inde-terminato.Nel calcolo dei dipendenti non sono inclusi tirocinanti, stagisti e volontari, data la natura volontaria della loro collaborazione. Il con-tratto che viene applicato ai dipendenti in Italia fa riferimento al Contratto collettivo na-zionale del settore terziario.
Dai grafici sulle risorse umane si evidenzia:
- la prevalenza femminile: circa il 70% del personale è composto da donne, 15 lavo-ratrici su 21;
- la giovane età del CESTAS: la maggioranza è compresa tra 31 e 40 anni.
L’impegno e la motivazione personale sono fattori determinanti nel lavoro presso CESTAS.
0
2
4
6
8
10
full time
Dipendenti tempoindeterminato: 11
part time full time part time co. pro consulenti
Dipendenti tempodeterminato: 3
totaleconsulenticollaboratoriDipendenti
etÀ<30
31-40
41-50
>50
totale
2
7
4
1
14
1
1
-
-
2
-
-
2
3
5
3
8
6
4
21
GeneReM
F
totale
titolo Di stUDioDiploma
laurea
totale
1
13
14
1
1
2
4
1
5
6
15
21
3
11
14
-
2
2
2
3
5
5
16
21
Personale
etÀ<30
31-50
>50
totale
6
21
5
32
GeneReM
F
totale
titolo Di stUDiolaurea
Diploma
totale
15
17
32
24
8
32
13
Il personale CESTAS all’estero è responsabi-le del coordinamento e della realizzazione dei progetti in loco. Di estrema importanza metodologica è la collaborazione con il per-sonale e i partner locali, ma altrettanto fon-damentale è il buon livello professionale dei lavoratori che in grande maggioranza sono in possesso della laurea. Inoltre, tra il personale all’estero, su 32 profes-sionisti ben 24 sono locali: una dimostrazione della centralità che l’associazione attribui-sce al personale locale in qualità di promo-tore dello sviluppo in ogni fase del progetto, capace di identificare le reali necessità e la sostenibilità di ogni progetto rispetto alla re-altà in cui è inserito.
Nel 2009 il tasso di turnover del personale è stato pari al 34%, mentre nel 2010 è aumen-tato al 41%.
Personale cestas estero anno 2010
totalelocaleespatriato
0
0
0
1
1
1
1
1
1
1
1
8
Paese
4
1
5
0
1
2
1
2
2
5
1
24
4
1
5
1
2
3
2
3
3
6
2
32
argentina
bolivia
cile
ecuador
libano
Malawi
Mozambico
namibia
nicaragua
sierra leone
Perù
totale
Dipendenti
collaboratori
consulenti
totale
variazione2008variazione2007variazione2006
7
10
2
21
5
0
0
5
12
10
2
24
4
-5
3
2
16
5
5
26
5
1
0
6
2010variazione2009
21
6
5
32
-7
-4
0
-11
14
2
5
21
8 I dati sono riferiti al 31 dicembre di ogni anno
turnover dipendenti/co. pro cestas8
tirocinanti
etÀ<30
31-50
GeneReM
F
titolo Di stUDioDiploma
laurea
4
0
0
4
0
4
servizio civile
6
0
0
6
0
6
2007
Volontariservizio civile
10
2008
8
2009
7
2010
6
14
Tirocinanti e volontari del Servizio civile
Dall’adesione a iniziative formative e di sen-sibilizzazione, alla collaborazione volontaria legata a tirocini, stage e Servizio civile, ogni anno si rinnova la collaborazione tra giovani e CESTAS. Nel 2010 sono stati dieci in tutto i tirocinanti e i volontari del Servizio civile a collaborare con CESTAS, contribuendo alla riuscita dei suoi progetti di cooperazione internazionale e di educazione allo sviluppo. Tra i quattro tirocinanti, tre hanno svol-to presso CESTAS un tirocinio formativo di orientamentaro universitario, mentre uno ha trascorso un periodo di formazione di qua-lificazione-riqualificazione per mediatore interculturale. In tutti i casi l’ottica è quella dello scambio reciproco di tempo, esperien-ze e competenze, secondo una concezione del tirocinio come opportunità per conosce-re direttamente il mondo del lavoro e della cooperazione internazionale.
Un apporto importante all’attività di CESTAS lo danno anche i volontari del Servizio civile.Nel 2010 sono stati sei e sono stati coinvolti nel progetto “Formare un mondo responsa-bile” che ha avuto l’obiettivo di accrescere la partecipazione dei cittadini emiliano-ro-magnoli ai temi della cooperazione, del dia-logo fra culture, dello sviluppo sostenibile e del diritto alla salute, attraverso la promozio-ne di percorsi formativi, di attività di sensibiliz-zazione e di azioni di advocacy nei confronti della società civile e delle istituzioni locali.In particolare i volontari del Servizio civile si sono occupati di:- favorire l’interazione e il dialogo fra soggetti
istituzionali e non, provenienti dai Paesi in via di sviluppo e dal territorio emiliano-ro-magnolo;
- potenziare la formazione, l’azione e la colla-borazione dei giovani sui temi della coo-perazione, della solidarietà, del diritto alla salute, del dialogo fra culture e del volon-tariato.
Quattro volontari hanno collaborato nello specifico con il Dipartimento Formazione e due invece con l’Ufficio Advocacy per atti-vità di supporto alle azioni di educazione allo sviluppo.
15
Mappa degli stakeholder
PERSONALE
CESTAS
VOLONTARI
COLLABORATORI INTERNI
AZIENDE
DONATORI PRIVATI
CITTADINI
MEDIA
FONDAZIONI
ONG
ORGANIZZAZIONIINTERNAZIONALI
PARTNER LOCALI
COORDINAMENTO
ASSOCIAZIONI
NETWORKCONSORZI
COMUNITA’ LOCALI
SOCIETA’ CIVILE
UNIONE EUROPEA
ENTI LOCALI
GOVERNI LOCALI
MINISTRIAGENZIE
INTERNAZIONALI
ISTITUZIONI LOCALI
MONDO DELLA SCUOLA
AGENZIE NAZIONI UNITE
BENEFICIARILOCALI
16
Le attività formative rappresentano il cardi-ne dell’azione di CESTAS che, in qualità di ong di sviluppo, promuove la formazione come strumento di crescita della comunità e di cambiamento sociale, esplicitando e concretizzando così la sua mission. Al centro dell’idea di cooperazione che CESTAS porta avanti da oltre trenta anni vi è infatti il con-cetto di uno sviluppo sostenibile e demo-cratico fondato sull’appropriazione sociale della conoscenza da parte delle comunità.
CESTAS progetta e gestisce da più di dieci anni, in Italia e all’estero, master e corsi di alta formazione universitaria, scuole di spe-cializzazione post-laurea, corsi e-learning e professionalizzanti, summer e winter school.Sono cinque i settori attraverso cui si articola l’offerta formativa di CESTAS:- Socio-sanitario- Sviluppo locale e Responsabilità sociale
d’impresa (Rsi)- Buon governo- Tecnologie dell’informazione e della comu-
nicazione (Tic)- Cooperazione e progettazione
La stretta collaborazione tra CESTAS e Uni-versità europee, latino-americane e africa-ne, istituti di ricerca, enti governativi, aziende responsabili ed enti del Terzo settore, offre la possibilità di costruire percorsi formativi che rispondano alle esigenze di sviluppo del terri-torio beneficiario.
In linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di creare una società dell’informazione aperta a tutti, dal 2009 CESTAS ha deciso di investire per le attività di formazione nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, consapevole che le nuove tecnologie siano uno strumento non solo per la didattica, ma
anche per costruire reti e sistemi di knowled-ge management.
È così nata sul web la community CESTAS 3.0 (http://reteCESTAS.ning.com), un network internazionale di professionisti dello sviluppo creato con lo scopo di promuovere i rappor-ti tra diversi attori anche attraverso nuove modalità di comunicazione. È stato inoltre potenziato il sistema formativo attraverso una più ampia offerta di didattica in moda-lità e-learning e la creazione di un “Campus virtuale” (www.cestasformazione.org) che ospita piattaforme didattiche open source e multilingue relative a tutte le offerte formati-ve in corso.
Tra le iniziative di formazione del 2010 si se-gnalano:
- per il sesto anno consecutivo il corso di altaformazione in “Organizzazione e manage-ment dei servizi socio-sanitari in contesti dif-ferenziati per dirigenti dei Paesi esteri” rea-lizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna;
- per il nono anno consecutivo il master uni- versitario di II livello in “Politiche sociali e Di-rezione strategica per lo sviluppo sostenibi-le del territorio”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Uni-versità degli Studi di Bologna;
- la seconda edizione del corso di alta for-mazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”, realizzata in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma con l’obiettivo di fornire competen-ze teoriche e tecniche specifiche per indivi-duare risorse finanziarie comunitarie e non, formulare e gestire programmi e progetti complessi per la cooperazione internazio-nale allo sviluppo;
FormazioneCESTAS è ente di formazione superiore e continua
accreditato nel sistema italiano dell’alta formazione.
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- la prima edizione del master universitario internazionale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute materno–infantile”, realizzato in collaborazione con la Facol-tà di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Parma e la Universidad San Sebastian (Cile), con la partecipazione dell’Universidad Nacional Mayor De San Marcos (Perù) e dell’Universidad de Cuen-ca (Ecuador).
Altra novità del 2010 sono stati i corsi di alta formazione rivolti ai funzionari degli enti loca-li e realizzati da CESTAS presso i municipi ar-gentini di Peuajo, Olavarria e Mar del Plata. Oltre alla formazione su “Pianificazione, va-lutazione e gestione coordinata, strategica e associata dei programmi sociali per lo svi-luppo locale”, gli amministratori locali han-no potuto seguire un corso in “Gestione dei servizi pubblici locali” dedicato alla qualità delle politiche di welfare e all’applicazione dei principi di partecipazione, co-gestione e trasparenza.
È volto invece a potenziare le conoscenze e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dell’e-government e dell’inclusione digitale, il percorso di forma-zione su “Ict e governo”. Nel 2011 si prevede l’avvio di un quarto corso, dedicato ai temi della coesione sociale, in parte in modalità online. Il master a Buenos Aires in “Modelli di innova-zione e partecipazione nella gestione pub-blica”, iniziato nel dicembre 2010, è frequen-tato da 30 amministratori delle istituzioni pubbliche argentine, che hanno potuto usu-fruire di borse di studio erogate da CESTAS. Il percorso di formazione, che rilascia un titolo italiano, è incentrato sullo scambio di buone pratiche per l’innovazione nelle politiche di welfare ed è condotto anche da docenti dell’ateneo bolognese, con la partecipazio-ne di esperti in politiche pubbliche e sociali della Regione Emilia-Romagna.
Questi percorsi di formazione fanno parte di uno dei progetti della terza edizione del pro-gramma dell’Unione Europea per la cope-razione decentrata “Urb-Al”: si tratta di “Eu-La-Win” (European Union and Latin America for welfare integrated policies), un’iniziativa nata con l’obiettivo di mettere le ammini-strazioni latino-americane in rete tra di loro e con l’Unione Europea, in modo da favorire il trasferimento di conoscenze e di esperienze e la reciproca comprensione nella realizza-zione di politiche di welfare integrate.
Al progetto “Eu-La-Win”, che ha come ca-pofila la Regione Emilia-Romagna, parteci-pano la Provincia di Buenos Aires, lo Stato del Paranà (Brasile), il distretto di Antioquia (Colombia), la Regione Marche, il Municipio XVII di Roma, il Comune argentino di Mar de Plata e il Comitato internazionale per lo svi-luppo dei popoli (Cisp).
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Mappa dei progetti di formazione
cestas è presente in 8 Paesicon 42 progetti formativi tra corsi,master e corsi di alta formazione.Per approfondimenti è disponibile sul sito www.cestas.org il catalogo
formativo dove è possibile consultare in dettaglio i percorsi
formativi che il cestas progetta e promuove in italia e nel mondo.
settoRi FoRMatiVi
Socio-sanitario
Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’Impresa (Rsi)
Buon governo
Tecnologie dell’informazionee della comunicazione (Tic)
Cooperazione e Progettazione
leGenDa
il numero indica quanti corsiper settore formativo
Ecuador2 progetti
Cile1 progetto
Argentina13 progetti
1 1
1
11 372
19
La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva CESTAS ringrazia per l’utilizzo della carta a titolo gratuito
Malawi3 progetti
Libano3 progetti
Mozambico1 progetto
Namibia4 progetti
Italia15 progetti
43 2 2
12
3
1
4
4
20
settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazionedicembre 2009 - settembre 2010 Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 379.119 Ruolo di cestasGestore
obiettiviFormare manager in grado di comprendere gli scenari mutevoli e di crescente comples-sità del contesto globale e che sappiano gestire, disegnare, eseguire e valutare azioni e progetti di sviluppo territoriale in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. Il Master rilascia 64 Crediti formativi universitari
Beneficiari27 professionisti e manager africani, latinoa-mericani ed europei che operano all’interno di imprese, associazioni, governi locali o cen-tri di ricerca. I settori della governance sono: politiche sociali, direzione e pianificazione strategica e sviluppo sostenibile
DoveBologna - Italia
Partner del progettoDipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore)
Direttore del corsoMarco Castrignanò
VIII edizione del Master universitario di II Livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2009/2010
settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazionedicembre 2010 - settembre 2011Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 471.690 Ruolo di cestasGestore
obiettiviFormare manager in grado di comprendere gli scenari mutevoli e di crescente comples-sità del contesto globale e che sappiano gestire, disegnare, eseguire e valutare azioni e progetti di sviluppo territoriale in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. Il Master rilascia 64 Crediti formativi universitari
Beneficiari22 professionisti e manager africani, latinoa-mericani ed europei che operano all’interno di imprese, associazioni, governi locali o cen-tri di ricerca in uno dei seguenti settori della governance: politiche sociali; direzione stra-tegica; pianificazione strategica; sviluppo sostenibile
DoveBologna - Italia
Partner del progettoDipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore)
Direttore del corsoMarco Castrignanò
IX edizione del Master universitario di II Livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2010/2011
Progetti di formazione 2010 - italia
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Non potevamo immaginare quanto questo Master, organizzato da CESTAS, avrebbe rin-forzato le nostre capacità professionali. Le nuove conoscenze acquisite durante il Ma-ster ci hanno fornito nozioni e strumenti che ci consentono oggi di procedere a un’inter-pretazione dell’educazione popolare più adatta al contesto attuale del nostro Pae-se. È per questo che ringrazio CESTAS e i suoi partner che hanno sostenuto l’organizzazio-ne del Master, ma anche tutti gli italiani che hanno contribuito con le loro tasse a pagare la mia borsa di studio!
TESTIMONIANZAMor Khoudia Gueye, Senegal
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionegiugno 2010 - luglio 2011Ente finanziatoreCo-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazio-ne allo Sviluppo, nell’ambito del programma “Estensione della Rete andina di Centri salute materno perinatale”budget totale€ 52.500Ruolo di cestasGestore
obiettiviFormare esperti nella gestione dei servizi di sanità pubblica nell’ambito materno-infan-tile che possano ricoprire posizioni dirigen-ziali presso aziende sanitarie pubbliche e private, ospedali, policlinici, centri di ricer-ca e formazione del settore socio-sanitario. Il corso mira a creare un quadro dinamico di competenze, capacità e strumenti per la formazione di professionisti della salute di alto livello, con conoscenze e capacità di operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici dell’America Latina, at-traverso un approccio multidimensionale in riferimento alla salute materno-infantile.
DoveBologna - Italia, Conceptiòn - Cile
Beneficiari15 professionisti residenti in Perù, Bolivia, Ecuador e Argentina che operano all’inter-no della Rete andina di centri salute mater-no perinatale
Partner del progettoUniversità degli Studi di Parma, Universidad San Sebastian (Cile), Universidad Nacional Mayor De San Marcos (Perù) e Universidad De Cuenca (Ecuador)
Master universitario internazionale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute materno-infantile”
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settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionemaggio 2011 - ottobre 2011Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 142.792Ruolo di cestasGestore
obiettiviFormare manager provenienti dai Paesi ter-zi nel campo dell’organizzazione e del ma-nagement dei servizi socio-sanitari, in grado di elevare il livello qualitativo della gestione dei servizi socio-sanitari nei territori di prove-nienza. La didattica alternativa di 60 ore costituisce una parte fondamentale del percorso formativo perché offre l’occasio-ne di sperimentare e mettere a frutto le conoscenze teoriche e pratiche acquisite attraverso visite guidate a distretti sanita-ri e servizi socio-sanitari, inserimento pres-so strutture locali, conoscenza e scambio di esperienze
Beneficiari12 professionisti socio-sanitari provenienti da Paesi di massima priorità per il Ministero degli Affari Esteri
DoveBologna - Italia
Partner del progettoDipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore), Ausl Bo-logna e Ausl Ferrara
Direttore del corsoMarco Castrignanò
VI edizione del Corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati” A.A. 2010/2011
È un Master innovativo, che ci offre gli stru-menti per conoscere e studiare le problema-tiche della salute materno-infantile e quindi elaborare e realizzare, a livello locale, regio-nale e nazionale, piani di intervento, opera-zioni e azioni trasformatrici della situazione esistente. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria in base in principi etici e morali, promuovendo cambiamenti scientifici, tecnologici e sociali e rafforzando la partecipazione comunitaria all’interno dei programmi per la salute materno-infantile. In questo è utile anche avere l’opportunità di conoscere gli approcci diversi utilizzati in Paesi diversi.
TESTIMONIANZAMery León Gammara, Perù
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settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionedicembre 2009 - settembre 2010Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 188.136Ruolo di cestasGestore
obiettiviFormare manager provenienti dai Paesi ter-zi nel campo dell’organizzazione e del ma-nagement dei servizi socio-sanitari, in grado di elevare il livello qualitativo della gestione dei servizi socio-sanitari nei territori di prove-nienza. Il corso prevede un laboratorio per la sperimentazione di modelli di sviluppo e di gestione dei servizi socio-sanitari e rilascia 30 Crediti formativi universitari
Beneficiari7 corsisti provenienti da Paesi di massima pri-orità per il Ministero degli Affari Esteri, opera-tori della pianificazione dei servizi socio-sani-tari provenienti da Paesi esteri che ricoprono
posizioni dirigenziali rilevanti e che operano in una logica di partecipazione e di sosteni-bilità ecologica, oltre che economica e so-ciale
DoveBologna - Italia
Partner del progettoDipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore), Ausl Bo-logna e Ausl Ferrara
Direttore del corsoMarco Castrignanò
V edizione del Corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati” A.A. 2009/2010
settoreSocio-sanitario Periodo di attuazionemaggio - settembre 2011Ente finanziatoreUnione Europea eMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo budget totale€ 45.353 Ruolo di cestasGestore
obiettiviAggiornare dirigenti ed operatori stranieri di settori socio-sanitari, promotori di politiche per l’innovazione e lo sviluppo di sistemi so-ciosanitari sui temi dell’accesso universale alla salute, della Salute come diritto, consi-derando le profonde variazioni in campo epidemiologico, dei rapporti tra servizi socio-sanitari ed utenti
Beneficiari18 Responsabili ministeriali, direttore o funzio-nari di servizi sociosanitari che già operano nei progetti CESTAS attivi in Libano, Namibia, Malawi e Sierra Leone
DoveBologna - Italia
Partner del progettoDipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (Ente promotore) – AUSL di Ferrara – Amel Association Lebanon – Imam Sadr Foundation, Libano
Direttore del corsoMarco Castrignanò
Corso di alta formazione “Health as a right: vocational course in the organization of health and social services (for staff coming from foreign countries)” A.A. 2010/2011
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settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazionedicembre 2009 - maggio 2010Ente finanziatoreCorso a mercatobudget totale€ 40.000Ruolo di cestasGestore
obiettiviFormare esperti e consulenti in progettazione con competenze che favoriscano l’accesso ai programmi e alle fonti di finanziamento della Comunità Europea e di altre organiz-zazioni internazionali, in particolare per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il corso rilascia 30 Crediti formativi universitari
Beneficiari20 studenti diplomati e laureati
DoveBologna - Italia, Bruxelles - Belgio
Partner del progettoFacoltà di Economia, Università degli Studi di Parma (ente promotore)
Direttore del corsoAlessandro Arrighetti, co-direttore Raffaele K. Salinari
Corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo” A.A. 2009/2010
obiettiviFormare professionisti della progettazione in grado di elaborare e presentare progetti di qualità sulla base dei requisiti richiesti dai vari donors, in particolare di Comunità Europea e di altre organizzazioni nazionali e interna-zionali, per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il Corso si propone di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche nella individuazione delle risorse finanziarie comunitarie e non, nella formulazione e ge-stione di programmi e progetti complessi per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il corso rilascia 30 Crediti formativi universitari
Beneficiari18 studenti diplomati e laureati
DoveBologna - Italia, Bruxelles - Belgio
Partner del progettoFacoltà di Economia, Università degli Studi di Parma (ente promotore)
Direttore del corsoAlessandro Arrighetti, co-direttore Raffaele K. Salinari
Corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo” A.A. 2010/2011
settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazionefebbraio 2011 - maggio 2011Ente finanziatoreCorso a mercatobudget totale€ 36.000Ruolo di cestasGestore
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settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazioneottobre 2010 - aprile 2011Ente finanziatoreMinistero del Lavoro edelle Politiche Socialibudget totale€ 21.318Ruolo di cestasCo-gestore
obiettiviPromuovere l’aggiornamento e l’approfon-dimento delle competenze informatiche delle ong associate al Cocis (Coordinamen-to delle ong per la cooperazione internazio-nale allo sviluppo) in merito alle potenzialità e agli strumenti del web 2.0, rafforzando le sinergie e la capacità di rete tra le associa-zioni federate e dando vita a una comunità che metta in condivisione le esperienze in tempo reale e in modo permanente
Beneficiari19 operatori delle ong associate al Cocis con un’esperienza nel Terzo settore almeno di un anno e con un livello medio di alfabe-tizzazione informatica
DoveItalia
Partner del progettoCocis (gestore)
Corso “Web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il non profit. Le Tic per l’innovazione e il cambiamento” A.A. 2010/2011
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settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazionedicembre 2009 - luglio 2010Ente finanziatoreCorso a mercatobudget totale€ 22.000Ruolo di cestasGestore
obiettiviFornire una conoscenza delle problemati-che economiche, ambientali e gestionali e delle tecniche di comunicazione, di vendita e di promozione del settore turistico. Formare figure polivalenti che operino presso enti no profit, tour operator e uffici pubblici di pro-mozione del territorio e che siano in grado di creare relazioni tra aziende private, settore pubblico e Terzo settore, oltre che di acce-dere alle fonti normative per l’acquisizione di fondi regionali, nazionali e comunitari
Beneficiari10 studenti diplomati e laureati
DoveBologna - Italia
Corso in “Progettazione e management per il turismo responsabile e sostenibile”A.A. 2009/2010
settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazioneagosto 2010 - dicembre 2010Ente finanziatoreCorso a mercatobudget totale€ 15.000Ruolo di cestasGestore
obiettiviFornire strumenti idonei e aggiornati per la realizzazione di prodotti agricoli di qualità certificata e per la gestione economico-finanziaria dell’impresa, secondo una logi-ca di sostenenibilità e di rispetto delle risorse naturali. Preparare all’adozione di strumenti di razionale gestione economica-finanziaria dell’impresa. Fornire nozioni e strumenti utili per programmare l’introduzione in azienda di nuove attività di trasformazione, commer-cializzazione e vendita dei prodotti aziendali
BeneficiariImprenditori agricoli di età inferiore ai 40 anni, con priorità a giovani imprenditrici donne, in una logica di promozione delle pari opportunità e valorizzazione dell’im-prenditoria femminile
DoveJesi - Italia
Partner del progettoRegione Marche – Programma di sviluppo rurale
Corso di formazione qualificante per giovani imprenditori agricoli “L’impresa agricola sostenibile”
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CESTAS agisce nel pieno rispetto delle comu-nità locali, collaborando con le popolazioni e le istituzioni locali e sviluppando azioni che rispondono alle esigenze reali e sono sosteni-bili nel tempo.
Nei Paesi in via di sviluppo CESTAS promuove progetti di cooperazione internazionale per garantire il diritto alla salute, lo sviluppo par-tecipativo, l’imprenditoria femminile, l’imple-mentazione di pratiche di buon governo e la salvaguardia dell’ambiente.
In Italia CESTAS realizza inoltre progetti di co-operazione decentrata e di educazione alla cittadinanza mondiale, oltre a campagne di advocacy in rete con network nazionali e in-ternazionali per sensibilizzare i governi e con-trastare il divario fra nord e sud del mondo.
cooperazione internazionale allo sviluppoCESTAS è attivo in oltre 23 Paesi del mondo e gestisce all’anno una media di cinquanta
progetti di cooperazione.
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Mappa dei progetti di cooperazione internazionale,
cestas è presente in 23 Paesicon 33 progetti
Gli 8 obiettiVi Del Millennio
leGenDa
paesi in cui cestas opera
paesi partner dei progetti cestas
1. Eliminare la povertà estrema e la fame
2. Raggiungere l’istruzione primaria universale
3. Promuovere l’uguaglianzadi genere e l’empower-ment delle donne
4. Diminuire la mortalitàinfantile
7. Assicurare la sostenibilità ambientale
5. Migliorare la salute materna
6. Combattere l’Hiv/Aids, la malaria e le altremalattie
8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo
Nicaragua1 progetto
Ecuador1 progetto
Perù1 progetto
Bolivia1 progetto
Cile3 progetti
Argentina5 progetti
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La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva CESTAS ringrazia per l’utilizzo della carta a titolo gratuito
advocacy, educazione alla cittadinanza mondiale
Malawi1 progetto
Libano2 progetti
Mozambico4 progetti
Sierra Leone2 progetti
Namibia2 progetti
Italia10 progetti
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Progetti in america latinaNome ufficialeRepubblica del NicaraguacapitaleManaguaPopolazione5.822.182Lingue ufficialiSpagnoloHDi0,56speranza di vita73,8
Nome ufficialeRepubblica dell’Ecuador
capitaleQuito
Popolazione13.774.733
Lingue ufficialiSpagnolo
HDi0,69
speranza di vita75,4
Nome ufficialeRepubblica del Perù
capitaleLima
Popolazione29.496.405
Lingue ufficialiSpagnolo, quechua, aymara
HDi0,72
speranza di vita73,7
Nome ufficialeStato Plurinazionale della BoliviacapitaleSucrePopolazione10.030.778Lingue ufficialiSpagnolo e tutte le lingue nativeHDi0,643speranza di vita66,3
Nome ufficialeRepubblica del Cile
capitaleSantiago del Cile
Popolazione17.134.873
Lingue ufficialiSpagnolo
HDi0,78
speranza di vita78,8
Nome ufficialeRepubblica ArgentinacapitaleBuenos AiresPopolazione40.665.425Lingue ufficialiSpagnoloHDi0,77speranza di vita75.7
nota inFoRMatiVa
l’Human development index (Hdi) è utilizzato dalle nazioni Unite per calcolare la qualità della vita di un Paese. la scala dell’indice, decrescente da 1 a 0, prende in considerazione tre parametri fon-damentali: il livello di alfabetizza-zione; la durata media della vita; il Pil reale pro-capite.
Fonte
Rapporto delle nazioni Unite 2010. Disponibile su:http://hdr.undp.org/en/statistics/
Nicaragua
Ecuador
Perù
CIle Argentina
Bolivia
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settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazioneaprile 2009 - aprile 2012Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 1.680.879Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare la qualità di vita della popolazio-ne residente nella provincia di Buenos Aires, attraverso la modernizzazione degli strumen-ti di gestione pubblica del governo provin-ciale come risposta efficace ai bisogni del-la cittadinanza. Promuovere la formazione dei funzionari pubblici, l’implementazione di programmi innovativi e il coordinamento in-teristituzionale
BeneficiariAgenti e funzionari del governo centrale e locale della provincia di Buenos Aires e in-direttamente l’intera cittadinanza della Pro-vincia
Partner del progettoSecretaría general de la Gobernación del-la Provincia di Buenos Aires (per mezzo della Subsecretaría de Modernización del Estado e dell’Instituto provincial de Administración pública – Ipap); Ministerios de Desarrollo so-cial, Salud, Educación, Trabajo, Producción; Ministerio de Jefatura de Gabinete; Secre-taría de Promoción de inversiones, comercio exterior y cooperación internacional; Subse-creteria de Asuntos Municipales y Gobiernos locales municipales; Università degli Studi di Bologna (sede di Buenos Aires)
ARGENTINA - Programma di sostegno alle politiche di modernizzazione della Provincia di Buenos Aires
settoreGender empowermentPeriodo di attuazioneaprile 2008 - giugno 2011Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 1.690.869Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare le condizioni di vita della popola-zione femminile emarginata e povera dell’a-rea metropolitana di Buenos Aires e delle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fé. Facilitare l’inserimento, la stabilità e la qualità del lavoro delle donne che parteci-pano al programma rispetto al livello di red-dito e alle condizioni di contrattazione e di lavoro
BeneficiariDonne selezionate in base ai seguenti crite-ri: cittadinanza argentina, responsabilità del mantenimento economico della famiglia, minori a carico, scarsità di mezzi economi-ci, alfabetizzazione, età compresa tra i 17 e i 45 anni, residenza permanente nelle aree
del progetto, motivazione a partecipare al progetto, condizioni di salute compatibili con lo svolgimento di un lavoro specifico. I beneficiari indiretti sono i nuclei familiari del-le persone coinvolte oltre alle comunità di appartenenza nel loro insieme
Partner del progettoInstituto social y político de la mujer – Ispm (Buenos Aires); Fundación Propuestas nella città di Lomas de Zamora (Provincia di Bue-nos Aires); Asociación civil Palabras nella città di Santa Fe; Centro de estudios e inve-stigación de la mujer “Dra Elvira Rawson” – Ceim nella città di San Nicolas de los Arroyos (Provincia di Buenos Aires); Fundación Con-sensos nella città di Santa Fe
ARGENTINA - Programma di sostegno all’attività di formazione e intermediazione lavorativa per il lavoro femminile nell’area metropolitana di Buenos Aires e nelleProvince di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fe
32
obiettiviMigliorare la qualità della vita e della salute della popolazione e l’offerta dei servizi sani-tari in materia di salute materno-perinatale nell’area metropolitana e nella Provincia di Buenos Aires, mediante un processo di aggiornamento scientifico del personale e della rilevazione dei dati sanitari
BeneficiariProfessionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivolgo-no ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza nel loro insieme e il sistema
sanitario pubblico a livello locale e nazio-nale. I beneficiari diretti del progetto sono 90.000, quelli indiretti 270.000
Partner del progettoSecretaria de Salud del Gobierno de la Ciu-dad autonoma de Buenos Aires e Ministerio de Salud de la Provincia de Buenos Aires
ARGENTINA - Estensione della Rete dei centri di salute materno-perinatale alla Provincia di Buenos Aires
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionemaggio 2007 - dicembre 2010Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 1.534.098 Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare la qualità della vita e della salute della popolazione nelle Province di Buenos Aires e Santa Fe. Aumentare la qualità dei servizi sanitari nell’ambito della salute ma-terno-perinatale, attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e l’incremento della quantità e della qualità dei dati sanitari per il monitoraggio epide-miologico
BeneficiariProfessionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivol-gono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza nel loro insieme e il siste-ma sanitario pubblico a livello locale e na-
zionale. Si stimano 3.250 beneficiari diretti e 9.600 indiretti. Si considerano beneficiari indiretti: la Rete regionale di Centri di salu-te materna e perinatale che è operativa in Perù, Bolivia, Ecuador e che in Argentina è costituita da 30 tra le principali maternità della Provincia di Buenos Aires
Partner del progettoHospital J. B. Iturraspe di Santa Fè; Centro de investigación en salud poblacional – Cisap; Hospital general de agudos Carlos G. Du-rand; Sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna; Ausl Ferrara
ARGENTINA - Potenziamento della Rete dei centri di salute materno-perinatale in Argentina. Cooperazione decentrata
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionefebbraio 2008 - febbraio 2011Ente finanziatoreRegione Marchebudget totale€ 186.242 Ruolo di cestasCapofila
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obiettiviPotenziare il trasferimento delle conoscen-ze e delle esperienze in un’ottica di imple-mentazione delle politiche sociali integrate tra Unione Europea e America Latina. Pro-muovere e qualificare i servizi di supporto alle piccole e medie imprese, effettuare studi di fattibilità per facilitare le condizioni di scambio tra i settori produttivi, sviluppa-re metodologie per la pianificazione locale integrata e per l’organizzazione dei servizi pubblici locali. Sviluppare strumenti meto-dologici per l’integrazione delle politiche sociali con riferimento particolare al territo-rio, anche attraverso attività di formazione nella Provincia di Buenos Aires
BeneficiariComunità locali e popolazione delle aree coinvolte nel progetto
Partner del progettoRegione Emilia-Romagna – Servizio Politiche europee e relazioni internazionali (capofila); Regione Marche; XVII Municipalità di Roma; Cisp; Mancomunidad de la Ribera Alta (Spa-gna); Provincia di Buenos Aires (Argentina); Municipalidad de Mar del Plata (Argentina); Secreteria de Estado da agricoltura e do abastecimiento do Paranà (Brazil); Gober-nacion de Antioquia (Colombia)
ARGENTINA, BRASILE, COLOMBIA, ITALIA, SPAGNA, BELGIO - Eu-La-Win, European Union and Latin America for welfare integrated policies
settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazionegennaio 2009 - gennaio 2012Ente finanziatoreCommissione Europea; capofila: RegioneEmilia-Romagnabudget totale€ 139.385 Ruolo di cestasPartner
Focalizzare la formazione dei livelli politici, professionali e tecnici su nuove capacità teoriche e metodologiche, permette di incrementare l’efficacia e l’efficienza gestionale delle politi-che dell’amministrazione pubblica provinciale. I partecipanti potranno arricchire la propria esperienza di gestione pubblica con quella che proviene dal mondo privato e dal Terzo set-tore, e quindi con i principi della gestione articolata ed associata. L’introduzione di strumenti per il miglioramento dello svolgimento delle funzioni pubbliche, consentirà ai gestori della politica pubblica di essere capaci di bilanciare le soluzioni tecniche con gli impatti e gli effetti sociali da queste determinati e promuovere cambiamenti istituzionali basati sul rafforzamento delle istituzioni e con chiara coscienza di responsabilità e professionalità dell’azione pubblica.
TESTIMONIANZABruno Tomaselli, Sottosegretario alle Relazioni economiche internazionali, Ministero della Produzione, Provincia di Buenos Aires, Argentina
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settoreAmbientePeriodo di attuazionegennaio 2006 - gennaio 2010Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 1.456.288Ruolo di cestasCapofila
obiettiviPromuovere lo sviluppo socio-economico e la qualità della vita delle comunità residenti nel bacino del fiume Salo. Migliorare l’ac-cesso e l’utilizzo delle risorse del territorio, ga-rantendone la rinnovabilità e contribuendo alla riduzione dei fenomeni di abbandono rurale e di disgregazione dei nuclei familiari
Beneficiari177 famiglie che abitano il bacino del fiume Salo nel Distretto III del Municipio di Tupizam, che comprende le comunità di Almona, La Torre, Salo, San Miguel e Charahota. I bene-ficiari indiretti sono circa 8.076 famiglie, che abitano nelle zone limitrofe
Partner del progettoCentro de estudios y proyectos alternativos de desarrollo – Cepad (ong boliviana con sede a Tupiza)
BOLIVIA - Progetti di risanamento agroforestale nel bacino del fiume Salo - Municipalità di Tupiza
settoreGender empowermentPeriodo di attuazioneaprile 2010 - settembre 2010Ente finanziatoreRegione Marchebudget totale€ 68.000Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare le condizioni di vita delle donne e delle loro famiglie sostenendo le micro-imprese femminili e realizzando percorsi formativi e azioni di accompagnamento. CESTAS, attraverso il suo Centro de Interme-diación Laboral ha raggiunto l’obiettivo del superamento della soglia di indigenza di 32 mila pesos pro capite per 51 delle 60 bene-ficiarie coinvolte. Il progetto, durato 7 mesi, ha offerto alle donne coinvolte un servizio di accompagnamento alla realizzazione di proprie microimprese e un sostegno psicoso-ciale per la rielaborazione del trauma legato al terremoto, ancora vivo tra la popolazione
Beneficiari60 donne sopra i 18 anni, disoccupate, iscrit-te nelle rispettive Oficinas municipales de información laboral comunales (Omil) e fa-centi parte del Sistema Chile Solidario: 20 di esse risiedono nel Comune di Cobquecura, 15 a Hualpén, 10 a Cabrero e 15 a San Pedro de la Paz
Partner del progettoDakeltun e Centro de Intermediación Labo-ral – Cil
CILE - Riattivazione economica e sociale delle micro-imprenditrici cilene colpite dal terremoto nella Regione del Bío Bío
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settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionemarzo 2010 - agosto 2010Ente finanziatoreRegione Emilia-Romagnabudget totale€ 75.000Ruolo di cestasCapofila
obiettiviFornire i servizi sanitari di base necessari do-po il terremoto del 27 febbraio 2010, acqui-stare e distribuire medicinali e ripristinare la funzionalità dei Centri di salute della Provin-cia di Concepción e Arauco
BeneficiariI beneficiari diretti sono circa 450 famiglie residenti nelle regioni del Bío Bío colpite dal terremoto
Partner del progettoNexus – Coonger (coordinamento delle ong dell’Emilia-Romagna). Partner locali sono Corporación de salud y desarrollo social – Cosades di Concepción (Cile) e Asociación Newen Mapu (Cile)
CILE - Emergenza sanitaria e riabilitazione dei servizi sanitari di base nelle Regioni del Bío Bío e Araucanía nel Cile. Intervento a favore delle popolazioni della Provincia di Concepción, Arauco e Capitan Pastenes
Sicuramente mi ha aiutato sia economica-mente che psicologicamente, dato che ero decisamente provata dopo l’esperienza che abbiamo vissuto in Cile.
TESTIMONIANZALiliana Lidia Parra Ramírez, Cile
Ci ha aiutato e sostenuto principalmente for-nendoci i materiali che ci servivano e attra-verso la formazione. Ci ha permesso di capi-re come dovevamo agire dopo il terremoto dato che alcune di noi non sapevano come proseguire i piani lavorativi.
TESTIMONIANZACarolina Fabiola Chávez Lepe, Cile
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obiettiviRafforzare la capacità imprenditoriale del-le 17 comunità indigene Huilliche, attra-verso una gestione sostenibile delle risorse naturali e l’incremento delle entrate delle famiglie. Consolidare la gestione ambien-tale delle iniziative di produzione e com-mercializzazione dei prodotti forestali, non forestali e dei servizi turistici delle comunità indigene Huilliche. Consolidare la gestione comunitaria delle nuove imprese indigene vincolate ai prodotti forestali e non forestali per influire sulla creazione di politiche spe-cifiche in ambito locale
BeneficiariLe famiglie e i rappresentanti delle 17 co-munità indigene Huilliche per un totale di 420 famiglie
Partner del progettoGrupo de Investigaciones Agrarias Gia (ong cilena)
CILE - Programma di gestione integrata delle risorse forestali e non forestali in boschi temperati in 17 comunità Huilliches nel sud del Cile
settoreAmbientePeriodo di attuazionedicembre 2007 - novembre 2010Ente finanziatoreCommissione Europea, capofila: Grupo de Investi-gaciones Agragrias, Giabudget totale€ 288.513 Ruolo di cestasPartner
settoreSviluppo partecipativo e Buon governoPeriodo di attuazioneaprile 2008 - ottobre 2011Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 1.313.954Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare la qualità dei servizi socio-sanitari e formativi e le condizioni di vita della popo-lazione residente nella provincia di Morona Santiago. Incentivare il settore dell’acco-glienza eco-turistica
BeneficiariGli abitanti che hanno difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari e a programmi formativi ed educativi specifici; le famiglie di conta-dini coinvolte nelle attività di integrazione al reddito agricolo attraverso progetti comuni-tari di ecoturismo e gli abitanti della periferia rurale di Macas che non hanno attualmente accesso ai farmaci di base. Beneficiari diretti
sono 2.100 famiglie di contadini e 1.000 abi-tanti della periferia rurale di Macas, mentre beneficiari indiretti sono i 130.000 abitanti della Provincia di Morona Santiago
Partner del progettoFundación Atasim (controparte locale dell’intervento); Dirección provincial de Salud; Dirección provincial del Instituto na-cional de la niñez, familia y adolescencia; Consejo provincial de Morona Santiago; Go-bernación de la Provincia de Morona San-tiago; Dirección provincial de Educación hi-spana y Dirección provincial de Educación bilingüe; Municipio del Cantón Morona
ECUADOR - Progetto di sviluppo integrato nella Provincia di Morona Santiago - Regione Amazzonica
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obiettiviContribuire al miglioramento degli indica-tori di Ssr (salute sessuale e riproduttiva) della popolazione adolescente di Sutiaba. Migliorare l’accessibilità dei servizi sanitari attraverso la riqualificazione del personale medico e paramedico
BeneficiariAdolescenti di Sutiaba, tecnici del Centro aggregazione adolescenti Sutiaba (Caras) e operatori del Servizio di salute di Sutiaba
Partner del progettoCentro di aggregazione adolescenti Sutia-ba – Caras – Partner locale SILAIS – Partner italiani della Regione Marche sono Ambito territoriale sociale IX e Comune di Rosora
NICARAGUA - Promozione della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi nel territorio di Sutiaba - Municipio di Leon. Cooperazione decentrata
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazioneaprile 2009 - maggio 2010Ente finanziatoreRegione Marchebudget totale€ 60.500Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare le condizioni di salute materno-perinatale in Perù, Bolivia e Ecuador, incre-mentando il livello di cooperazione tecnica tra i tre Paesi e migliorando l’accesso e la qualità dei servizi sanitari erogati dai centri associati alla Rete attraverso un processo di aggiornamento scientifico del persona-le e un incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitari
BeneficiariProfessionisti socio-sanitari, ricercatori e operatori dei centri; le donne che si rivol-gono ai centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza e il sistema sanitario pub-blico a livello locale e nazionale. Si stimano 136.500 beneficiari diretti e 341.250 indiretti
Partner del progettoMinisterio de Salud y Deporte de Bolivia, Mi-nisterio de Salud Publica de Ecuador, Mini-sterio de Salud de Perú e le autorità ospe-daliere dei diciannove centri appartenenti alla Rete andina. Sono coinvolte inoltre le seguenti istituzioni: le autorità sanitarie delle comunità interessate e i rispettivi servizi sani-tari di base; la Facultad de Medicina de la Universidad de Cuenca (Ecuador); le muni-cipalità interessate direttamente alla crea-zione della Rete; l’Instituto de Investigación de la Universidad Nacional Mayor de San Marcos (Perù) che collaborerà al progetto nelle attività di formazione, monitoraggio e definizione degli indicatori
PERÙ, BOLIVIA, ECUADOR - Estensione della Rete andina dei centri di salutematerno-perinatale
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazioneottobre 2008 - febbraio 2012Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 1.679.801Ruolo di cestasCapofila
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Progetti in africa
Nome ufficialeRepubblica of Sierra Leone
capitaleFreetown
Popolazione5.835.221
Lingue ufficialiInglese
HDi0,317
speranza di vita48,2
Nome ufficialeRepublic of Namibia
capitaleWindhoek
Popolazione2.212.298
Lingue ufficialiInglese
HDi0,6
speranza di vita62,1
Nome ufficialeRepublic of MalaŵicapitaleLilongwePopolazione15.691.8Lingue ufficialiInglese e chichewaHDi0,385speranza di vita54,6
Nome ufficialeRepública de MoçambiquecapitaleMaputoPopolazione23.405,7Lingue ufficialiPortogheseHDi0,284speranza di vita48,4
Sierra Leone
Namibia
Mozambico
Malawi
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settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionegennaio 2009 - luglio 2011Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 802.682Ruolo di cestasCapofila
obiettiviRafforzare la rete sanitaria di promozione e tutela della salute materno-infantile e ripro-duttiva della regione centrale del Malawi; potenziare le capacità di risposta dei distretti di Lilongwe e Dowa attraverso assistenza al parto, VCT e PMTCT, assistenza al neonato, family planning
BeneficiariL’intero personale sanitario delle strutture coinvolte, con particolare riferimento agli operatori del settore materno, le levatrici tra-dizionali delle aree coinvolte e i counsellors comunitari. Della maggiore qualificazione
del personale sanitario beneficiano l’intera comunità locale e in particolare la popola-zione femminile in età fertile
Partner del progettoHealth Minister of Malawi, i principali ospe-dali del paese, Reproductive Health Unit – Rhu, District Health Officer – Dho di Lilongwe e Dowa
MALAWI - Programma integrato di sana maternità e di promozione della salute riproduttiva dell’area di Lilongwe e Dowa
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La formazione che ci è stata fornita da CESTAS è stata molto utile poiché abbiamo rivisto al-cune problematiche che si potrebbero presentare durante il nostro lavoro, ma che non ricor-davamo più come potessero essere risolte, ad esempio, le emorragie post-parto, la distocia delle spalle e molti altri tipi di complicazioni legate al parto e al travaglio. Ho notato dei reali miglioramenti da quando è iniziata la formazione: le ostetriche hanno maggiori competenze e capacità, hanno sviluppato una sicurezza che le ha rese più reattive e pronte nell’affronta-re ogni tipo di complicazione. Il risultato è stata una riduzione della morte neonatale e mater-na durante il parto. Negli ultimi tempi sono entrati nuove professioniste nello staff, e quindi è necessario riattivare la formazione in modo che anche le nuove ostetriche possano migliorare la loro professionalità.
TESTIMONIANZAH. Kanjendza, capo infermiera al reparto di maternità del Bwaila Hospital, Malawi
settoreGender empowermentPeriodo di attuazionefebbraio 2010 - gennaio 2011Ente finanziatoreRegione Emilia-Romagna; capofila: ARCSbudget totale€ 37.720Ruolo di cestasPartner
obiettiviPromuovere l’uguaglianza di genere e il potenziamento delle donne, con partico-lare attenzione ai giovani nella lotta contro l’Hiv/Aids e al rafforzamento dell’autonomia economica e della partecipazione alla vita socio-economica della comunità
BeneficiariOperatori socio-sanitari dei centri della zona di Chapula, donne e giovani che partecipa-no alle attività di formazione e tutti coloro che ricevono gli strumenti di informazione e divulgazione realizzati
Partner del progettoAusl Bologna, Comités de Saude da Area de Mavalane, Arci Cultura e Sviluppo – Arcs (ca-pofila), Arci Modena – Comitato provinciale
MOZAMBICO - Chapulampunga Chapula! L’attivismo associativo dei giovani per l’empowerment delle donne e il potenziamento dei servizi socio-sanitari
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obiettiviContribuire alla lotta all’Hiv/Aids a Maputo e nella provincia della Zambézia, con par-ticolare attenzione alla prevenzione della trasmissione materno-infantile e al contra-sto alla violenza verso le donne. Il proget-to prevede la formazione degli operatori e delle operatrici dell’Ospedale Generale di Mavalane a Maputo e del Centro Anti-violenza di Quelimane (Zambézia) sui temi della prevenzione Hiv/Aids come fenomeno strettamente legato alla violenza di genere, sulla prima accoglienza nei casi di abusi e violenze, sulla prevenzione della trasmissione materno-infantile. Offre sostegno al centro antiviolenza di Quelimane
Beneficiari 15 operatori sanitari; 30 amministratori pub-blici ed agenti di polizia; 6 operatori radio di almeno 6 distretti della Zambézia; 20.000 persone destinatari delle campagne e tra-smissioni radio; almeno 4000 persone identi-ficate come possibili fruitori degli spettacoli teatrali; 800 giovani delle comunità coinvol-te nelle attività di comunicazione
Partner del progetto
Arci/Arcs (capofila), Associazione differenza maternità, Associazione gruppo donne giu-stizia, Associazione Udi (Unione donne in Ita-lia), Comune di Modena, Ufficio cooperazio-ne e solidarietà internazionale, Associazione donne nel mondo, Nafeza, WLSA
MOZAMBICO - Donne in Zambézia e a Maputo: dalla prevenzione dell’Aids alle pari opportunità
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionemarzo 2009 - marzo 2010Ente finanziatoreRegione Emilia-Romagnabudget totale€ 39.740Ruolo di cestasPartner
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazioneaprile 2008 - aprile 2011Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 1.034.097Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare le condizioni di salute della popo-lazione dell’area di Malavane, attraverso la decentralizzazione del servizio sanitario loca-le e lo sviluppo dei centri di salute presenti sul territorio. Tali centri, chiamati “Punti di sa-lute”, sono in grado di rispondere in maniera puntuale e con servizi di qualità alle neces-sità di assistenza sanitaria della popolazione locale, con particolare attenzione ai bisogni in ambito materno-infantile
BeneficiariL’intero personale della Rete sanitaria cen-trale e locale. La popolazione residente nell’area di Mavalane, che rappresenta ol-tre il 45% degli abitanti totali di Maputo
Partner del progettoMinisterio da Saúde (MISAU), Direzione sani-taria della città di Maputo, Direzione dell’a-rea di Mavalane
MOZAMBICO - Progetto di sostegno alla salute materno infantile e ai servizi sanitari di base dell’area di Mavalane
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obiettiviAbbattere le discriminazioni sociali di cui sono vittime le persone affette da disabilità residenti nell’area di Mavalane. Migliorare le condizioni di vita generali dei bambini disabili attraverso l’individuazione e la pro-mozione di politiche che ne favoriscano l’accesso all’istruzione e a servizi sanitari di qualità
BeneficiariOperatori dei centri di salute, i bambini in età scolare, i ragazzi in età pre-adolescen-ziale e adolescenziale e la comunità locale nella sua totalità
Partner del progettoMinistério da Saúde, Agenzia regionale del-la Sanità del Friuli Venezia Giulia, Università Edoardo Mondlane, Ministero Educacaò e Cultura e Time for Africa, Maputo
MOZAMBICO - Progetto di appoggio alla disseminazione della classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute per bambini e adolescenti focalizzato nel settore educativo. Cooperazione decentrata
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionegennaio 2010 - luglio 2011 Ente finanziatoreRegione autonoma FriuliVenezia Giuliabudget totale€ 95.250Ruolo di cestasCapofila
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazione2010 - 2013Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 2.231.363Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare la qualità della vita dei malati di tubercolosi e Hiv/Aids delle Regioni di Omu-sati e Otjozondjupa, attraverso interventi in ambito sanitario e socio-economico a sup-porto del Programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e TB. Contribuire alla lotta per la riduzione della diffusione delle malattie e promuovere l’assistenza socio-sanitaria ed economica alla popolazione. Il progetto, in relazione ai risultati raggiunti durante i primi tre anni, è ritenuto dal Ministero locale della Salute e dei Servizi Sociali come un’opportu-nità unica di consolidare i risultati raggiunti e attivare e testare nuove strategie e modalità di intervento integrato socio-sanitario. La se-conda fase del progetto riguarderà sia l’am-bito sanitario che quello socio-economico
BeneficiariCirca 8.000 malati di Hiv/Aids della Regione di Omusati, circa 1.100 malati di tubercolosi e di Hiv/Aids della Regione di Otjozondjupa, il personale sanitario occupato nelle dire-zioni sanitarie regionali e nei centri di salute Come beneficiari indiretti la popolazione della Regione di Omusati e di Otjozondjupa che avrà maggiori informazioni per la pre-venzione dell’infezione da Hiv/Aids, malattie sessualmente trasmesse e Tb (circa 255.000 persone) e le relative famiglie di 20 villaggi
Partner del progettoMinistry of Health and Social Services (MOHSS), Cisp
NAMIBIA - Supporto al programma nazionale di lotta all’Hiv/Aids e Tbc attraverso la promozione dell’assistenza sanitaria, sociale ed economica alle persone infette e affette nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa
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La situazione è cambiata dall’inizio del progetto nel maggio 2010. Ora abbiamo a disposizio-ne tutti gli strumenti necessari e siamo certi che presto raggiungeremo gli obiettivi fissati dal Ministero della Salute e dei Servizi Sociali per il periodo 2010-2015, in particolare nella Regione di Otjozondjupa. Di fatto, sono già state avviate le attività di formazione e 20 Dots promoter sono attivi nella Regione per garantire che i pazienti siano sufficientemente informati e che la terapia sia seguita correttamente. Questo porterà a un aumento del tasso di successo e di cura dei prossimi anni. È inoltre un grande piacere per noi essere assistiti dal supervisore regionale dei Dots promoter assunto da CESTAS: da allora sono stati aperti nella Regione due punti per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress, che sono stati molto utili alle comunità locali. La distribuzione di biciclette ha ulteriormente contribuito a migliorare le con-dizioni di lavoro dei Dots promoter; in questo modo possono visitare più pazienti e quindi si è notevolmente ridotto il tasso di abbandono delle cure. Sono state promosse campagne di in-formazione nelle scuole per educare gli studenti sui rischi della tubercolosi e alla prevenzione della diffusione dell’infezione. L’empowerment economico dei pazienti affetti da tubercolosi, che hanno ricevuto una formazione imprenditoriale grazie all’azione del partner italiano di CESTAS, è un’altra attività necessaria e di forte impatto, che contribuirà a migliorare significa-tivamente le condizioni di vita.
TESTIMONIANZASuoma P. Angala, responsabile amministrativa del Programma di salute, Namibia
settoreSocio-sanitario eGender empowermentPeriodo di attuazionefebbraio 2010 - agosto 2011Ente finanziatoreRegione Basilicata budget totale€ 30.291Ruolo di cestasCapofila
obiettiviMigliorare le competenze tecniche delle donne e il livello di istruzione, formazione ed educazione dei bambini attraverso interven-ti di capacity buiding volti ad avviare un pro-cesso di sviluppo partecipativo che garanti-sca condizioni di vita dignitose
BeneficiariI beneficiari diretti dell’intervento sono 20 donne infette e affette da Hiv/Aids e 20 bambini orfani di genitori deceduti a causa dell’Aids, ospitati dal centro diurno locali. I beneficiari indiretti sono le comunità locali di provenienza delle donne e dei bambini
Partner del progettoHope Initiatives – Hisa
NAMIBIA - Programma di sviluppo integrato a sostegno delle donne e dei bambini orfani di Katutura
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obiettiviMigliorare le condizioni di salute materna e riproduttiva nel distretto di Bombali attra-verso il potenziamento della rete sanitaria di base, il miglioramento della qualità dei servizi e la diffusione di conoscenze e buo-ne pratiche a livello comunitario. La logica d’intervento si sviluppa lungo due direttrici complementari: il rafforzamento delle istitu-zioni sanitarie statali operanti nell’assistenza alla maternità e la sensibilizzazione comuni-taria riguardo alla salute materna
Beneficiari40 ostetriche, 100 infermiere e levatrici tradizionali, 40 consulenti sanitari sul tema dell’Hiv/Aids; 120.000 donne in età fertile re-
sidenti nel distretto di Bombali. I beneficiari indiretti sono approssimativamente 500.000
Partner del progettoHoly Spirit Hospital di Makeni, Autorità sanita-ria pubblica locale competente per il distret-to di Bombali (District Health Management Team) e dell’Ospedale governativo di Ma-keni. Altri attori istituzionali rilevanti: Midwifery School of Makeni; Fatima Institute e Para-mount Chiefs dei Chiefdoms competenti per la città di Makeni
SIERRA LEONE - Sana maternità a Makeni. Distretto di Bombali
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazioneaprile 2009 - ottobre 2011Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo budget totale€ 682.211 Ruolo di cestasCapofila
obiettiviIl progetto intende potenziare le attività già in corso del progetto triennale finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, in particola-re formando un team di tutors utile all’ac-compagnamento delle ostetriche nello svolgimento delle attività di assistenza alle donne nei centri di salute periferici situati nelle zone più remote del distretto
BeneficiariProfessionisti sanitari e donne della comu-nità locale
Partner del progettoHoly Spirit Clinic, DMO Ministry of Health
SIERRA LEONE - Sana Maternità a Makeni. Cooperazione decentrata
settoreSocio-sanitarioPeriodo di attuazionedicembre 2009 - dicembre 2010Ente finanziatoreProvincia di Anconabudget totale€ 5.000Ruolo di cestasCapofila
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Progetti nel Mediterraneo
Nome ufficialeRepubblica LibanesecapitaleBeyrutPopolazione4.000.001Lingue ufficialiArabo e FranceseHDi0,40speranza di vita72,4
Libano
obiettiviSostenere lo sviluppo socio-economico del-le donne residenti nell’area della Caza di Bint Jbeil. Migliorare l’inserimento, la stabili-tà e la qualità del lavoro delle giovani don-ne che partecipano al progetto, attraverso iniziative di sostegno e percorsi formativi che favoriscano l’imprenditorialità
Beneficiari80 donne alfabetizzate di età compresa tra 18 e 55 anni e 320 loro familiari
Partner del progettoMunicipalità di Ain Ebel, Fondazione René Moawad, Arci Cultura e Sviluppo
LIBANO - Percorsi di formazione per lo sviluppo delle risorse e della promozione della microimprenditoria femminile nel sud del Libano
settoreGender empowermentPeriodo di attuazionegiugno 2009 - giugno 2010Ente finanziatoreRegione Emilia-Romagnabudget totale€ 128.067 Ruolo di cestasCapofila
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settoreSocio-sanitario eGender empowermentPeriodo di attuazionegennaio 2009 - gennaio 2012Ente finanziatoreCommissione Europea;capofila: Amel Associationbudget totale€ 330.562Ruolo di cestasPartner
obiettiviCombattere la discriminazione di genere contro le donne sul posto di lavoro, in am-bito medico e infermieristico. Il progetto ha previsto anche la realizzazione di uno studio sulle condizioni di lavoro femminili in Libano, che sarà il punto di partenza per l’elabora-zione di protocolli per la tutela dei diritti delle donne
Beneficiari90 operatori sanitari, 810 persone delle co-munità medico e infermieristiche, 90 studenti della facoltà di medicina, oltre a politici, at-tori istituzionali e circa 200.000 persone che saranno coinvolte da una campagna pub-blica. In totale si stimano 990 beneficiari di-retti e 222.000 beneficiari indiretti
LIBANO - Miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie
Sono rimasta impressionata dal progetto! Era la mia prima visita nella zona ed è stato bellissi-mo vedere gli effetti tangibili delle azioni di CESTAS nell’area. É stata una bella giornata che ricorderò perché ho potuto vedere gli effetti concreti delle attività, le donne hanno una buo-na base ad Ain Ebel e investire su questi bisogni con gli argomenti proposti è molto positivo. Sono sempre molto felice quando vedo qualcuno lavorare sulla nutrizione per la comunità. So che il progetto è molto più ampio, ma sono contenta che abbia incluso questo argomen-to di solito dimenticato, e sono entusiasta di aver visto quello a cui ho potuto prender parte. Sono state illustrate alla comunità tutte le attività del progetto, e questo è stato decisamente molto positivo! Ho visto la comunità molto coinvolta e volenterosa di partecipare al program-ma e il coinvolgimento delle Municipalità è stato davvero un ottimo risultato.
TESTIMONIANZAHala El Khoury, una delle formatrici sul progetto in Libano co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna in Libano
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advocacy
A cinque anni dal termine fissato nel 2015 per il raggiungimento degli Obiettivi di svi-luppo del millennio, il rapporto World Health Statistics 2010 dell’Organizzazione mondiale della Sanità ha registrato alcuni progressi incoraggianti quali la riduzione dei bambini sottopeso (dal 25% nel 1990 al 16% nel 2010), delle infezioni da Hiv diminuite del 16% dal 2001 al 2008 e, nello stesso periodo, l’incre-mento percentuale (dal 77% all’87%) delle persone che hanno accesso all’acqua. Ma non è ancora abbastanza. Nonostante i passi in avanti, si è ancora lontani dal rag-giungimento degli Obiettivi del millennio ed è necessario continuare l’impegno per man-tenere alta l’attenzione sui temi della salute e della promozione del diritto alla salute, che per CESTAS è un elemento essenziale per lo sviluppo globale.Da queste considerazioni, nel gennaio 2010 è partito “Health for all”, un progetto di edu-cazione alla cittadinanza mondiale co-finan-ziato dalla Commissione Europea. L’iniziativa, della durata di tre anni, prevede attività di advocacy e media, il lancio di una campa-gna web, eventi di sensibilizzazione e la dif-fusione di documenti tematici con il fine di incrementare l’aiuto allo sviluppo in campo sanitario da parte dell’Italia e del G8 verso i Paesi più poveri.In particolare, il progetto “Health for all” mira a favorire il raggiungimento degli Obiettivi del millennio numero 4, 5 e 6, ovvero riduzio-ne della mortalità infantile, miglioramento della salute materna e lotta all’Aids e alle altre malattie entro il 2015.
obiettivo del millennio numero 4: La mortalità infantile è in continua diminuzione: dal 1990 al 2008 è scesa di circa il 30%, passando da 12,4 milioni a 8,8 milioni di decessi all’anno. Ma per abbattere i tassi della mortalità in-fantile è necessario intervenire sulla mortali-tà neonatale: circa il 40% dei decessi sotto i cinque anni avviene infatti nel primo mese di vita, e perlopiù nella prima settimana.
obiettivo del millennio numero 5: Le stime rela-tive al 2005 riferiscono che ogni anno circa mezzo milione di donne, perlopiù residenti nei Paesi in via di sviluppo, muore per com-plicazioni legate alla gravidanza o al parto. Il rischio più alto si registra in Africa, dove ogni 100 mila nati vivi muoiono circa 900 donne. Per ridurre efficacemente la mortalità mater-na occorrono una maggiore accessibilità ai servizi di pianificazione familiare e una mag-giore disponibilità delle cure durante la gra-vidanza, il parto e il periodo post-parto.
obiettivo del millennio numero 6: Si calcola che nel 2008 i casi di malaria siano stati cir-ca 243 milioni, di cui circa 863 mila mortali. L’acquisto di farmaci antimalarici da parte dei servizi sanitari pubblici è aumentato. L’in-cidenza della tubercolosi è in lento ma con-tinuo declino e nel 2008 ha raggiunto circa 140 casi ogni 100 mila abitanti. Le nuove in-fezioni da Hiv si sono ridotte a livello globale dal 2001 al 2008 del 16%. Nel 2008 le nuove infezioni sono state circa 2,7 milioni e i deces-si per Hiv/Aids circa 2 milioni. Rimangono tut-tavia molto ampie le disparità tra i vari Paesi nell’accesso alla prevenzione, al trattamen-to e alla cura.
Dati dal Rapporto: World Health Statistics 2010: il punto sugli obiettivi di sviluppo del millenniohttp://www.sossanita.it/Approfondimenti/Rapporto2010OMS.pdf
Nel 2010 l’attività di Advocacy di CESTAS si è concentrata sulla salute globale e sugli Obiettivi del millennio, che sono
stati promossi attraverso reti e circoli virtuosi con molteong italiane e internazionali.
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settoreAdvocacyPeriodo di attuazionedicembre 2009 - dicembre 2012Ente finanziatoreCommissione Europea; capofila: Ricerca eCooperazionebudget totale€ 148.407Ruolo di cestasPartner
obiettiviRendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti consapevoli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intel-lettuale un’applicazione positiva e sostenibi-le nei processi di sviluppo e di emancipazio-ne dei Paesi in via di sviluppo
BeneficiariI diretti destinatari del progetto sono Univer-sità e istituti di ricerca, enti pubblici respon-sabili della protezione dei diritti di proprietà intellettuale, le organizzazioni internazionali, ong e reti di ong, associazioni di categoria e dei consumatori, autorità e membri del Par-lamento nazionale ed europeo
Partner del progettoCentro regionale di intervento per la coope-razione – Cric (Italia); Centro informazione ed educazione alla cittadinanza mondiale – Cies (Italia); Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti – Cospe (Italia); Istituto cooperazione economica internazionale – Icei (Italia); Re.Te (Italia); Napoli: Europa Afri-ca – N:Ea (Italia); Mas vida (Spagna); Cad (Bolivia)
ITALIA, SPAGNA, BOLIVIA - Knowledge, health and food for all: advocacy campaign for a sustainable application of intellectual property rights on development processes
settoreAdvocacyPeriodo di attuazionedicembre 2009 - dicembre 2012Ente finanziatoreCommissione Europea; capofila: ISCOSbudget totale€ 17.940 (su 3 anni,assegnato a CESTAS)Ruolo di cestasPartner
obiettiviFare pressione sul Governo italiano affinchè assuma un ruolo attivo e decisivo per il rag-giungimento, entro il 2015, degli Obiettivi di sviluppo del millennio, soprattutto nell’am-bito della riduzione della mortalità infantile (Obiettivo del millennio numero 4), del mi-glioramento della salute materna (Obiettivo del millennio numero 5) e della lotta a Hiv/Aids, tubercolosi e malaria (Obiettivo del mil-lennio numero 6)
BeneficiariI destinatari del progetto sono le ong italia-ne, le organizzazioni della società civile e altri attori non statali attivi nella campagna per gli Obiettivi di sviluppo del millennio sulla
salute; i cittadini italiani e l’opinione pubbli-ca, tra cui i media nazionali, gli operatori sa-nitari, i sindacati, gli studenti universitari e gli insegnanti, il settore privato e infine i politici italiani
Partner del progettoOng Ucodep, Centro laici italiani per le mis-sioni – Celim, Medici con l’Africa Cuamm, Associazione italiana donne per lo sviluppo – Aidos
ITALIA - Health for all
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settoreAdvocacyPeriodo di attuazionesettembre 2006 - settembre 2011Ente finanziatoreBill and Melinda Gates Foundation; capofila:ActionAid Internationalbudget totale€ 422.244Ruolo di cestasPartner
obiettiviMantenere alta l’attenzione dei Governi eu-ropei – e in particolare di Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e della Commis-sione Europea – e cercare di orientarne le scelte per il raggiungimento degli Obiettivi del millennio in ambito sanitario
BeneficiariDecision makers internazionali, Parlamenta-ri europei, Commissione Europea, decision makers nazionali, politici parlamentari ed extraparlamentari; stakeholder pubblici e privati impegnati nelle tematiche sanitarie e di sviluppo; media, ong, altre organizzazioni della società civile, opinione pubblica
Partner del progettoActionAid International (promotore). Plan In-ternational; European public health alliance (Belgio); Stop aids Alliance (Belgio); Welthun-gerhilfe (Germania); Terre des hommes (Ger-mania); Federación de planificación familiar estatal (Spagna); Médicos del mundo (Spa-gna); Global health advocates (Francia); Médecins du Monde (Francia); Associazione italiana donne per lo sviluppo – Aidos (Italia); Interact worldwide (Regno Unito); Internatio-nal Hiv/Aids Alliance (Regno Unito); Tb Alert (Regno Unito)
BELGIO, GERMANIA, SPAGNA, FRANCIA, ITALIA, REGNO UNITO - Action for global health - Promoting European support for global health
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settoreEducazione allacittadinanza mondialePeriodo di attuazionegennaio 2008 - dicembre 2010Ente finanziatoreCommissione Europea;capofila: Amici dei Popolibudget totale€ 295.194 Ruolo di cestasPartner
obiettiviPromuovere nuove politiche di sviluppo eco-nomico e sociale legate agli Obiettivi del millennio attraverso azioni di cooperazione internazionale. Proporre il miglioramento del-le strategie utilizzate per la lotta alla povertà e favorire politiche economiche, di sviluppo e sociali che partano da un confronto tra at-tori del Nord e del Sud del mondo
BeneficiariMembri della società civile e delle organiz-zazioni che si occupano di cooperazione internazionale, membri del Parlamento eu-ropeo e nazionale, media e membri della
società civile facenti parte di associazioni anche non direttamente coinvolte nelle te-matiche di progetto
Partner del progettoAmici dei popoli (capofila); World Education Berkshire – Risc (Gran Bretagna); Centrum voor mondial onderwijs of the Radboud Uni-versity Nijmegen – Cmo (Olanda) Instituto de estudios sobre sesarrollo y cooperación inter-nacional – Hegoa (Spagna)
ITALIA, PAESI BASSI, GRAN BRETAGNA, SPAGNA - Partnership for change. The role of the Economic partnership agreements (Epas) in implementing the Millenium development goals (Mdg)
obiettiviFare pressione sulle istituzioni e sui Governi europei affinché si impegnino nel creare e sostenere politiche in sintonia con il rispetto dei diritti alla salute delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, in particolare soste-nendo programmi e progetti per il raggiun-gimento degli Obiettivi del millennio
BeneficiariI diretti destinatari sono funzionari governa-tivi, personale di alto livello dei Ministeri del Tesoro, della Salute, degli Esteri e delle Po-litiche Sociali di Italia, Germania e Polonia;
parlamentari, autorità ed enti locali coinvolti in attività di cooperazione decentrata, gior-nalisti e addetti stampa, rappresentanti e staff di ong
Partner del progettoAssociazione italiana donne per lo sviluppo – Aidos (capofila), Deutsche stiftung welt-bevölkerung – Dws (Germania); Federation for women and family planning – Fwfp (Polo-nia); ActionAid international Italia
ITALIA, GERMANIA, POLONIA - True development through health
settoreAdvocacyPeriodo di attuazionemarzo 2007 - febbraio 2010Ente finanziatoreCommissione Europea; capofila: AIDOSbudget totale€ 98.176Ruolo di cestasPartner
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educazione alla cittadinanza mondiale
Tra queste c’è il progetto biennale, finanzia-to dal Ministero degli Affari Esteri, “Educare i giovani al dialogo tra popoli di culture e religioni diverse attraverso gli strumenti di comunicazione globale”.Il progetto ribadisce l’impegno di CESTAS nell’accrescere e consolidare l’adesione di bambini, adolescenti e dell’opinione pubbli-ca in generale ai temi della cooperazione internazionale e della complessità delle sfi-de globali espresse negli Obiettivi di sviluppo del millennio.
Un’altra importante iniziativa è il progetto nazionale “Sviluppo sostenibile delle risor-se forestali e comunità locali”, promosso in collaborazione con Cisv di Torino e Crm di Lecce: un progetto di educazione alla cit-tadinanza mondiale e di comunicazione sociale per diffondere conoscenza e buone pratiche sull’uso e sul consumo sostenibile delle risorse forestali in Italia e nel mondo, con attenzione verso le risorse tropicali. Sono stati coinvolti il mondo delle scuole, i territori di Bologna, Torino, Ancona, Lecce e l’opi-nione pubblica delle rispettive regioni.
In particolare le attività di CESTAS sono rela-tive a:
- realizzazione di un kit educativo multime-diale per scuole secondarie e una mostra multimediale sulle foreste disponibile sul sito: http://forestedelmondo.pbworks.com
- realizzazione di una campagna di comuni-cazione sociale via web, radio, stampa, ci-nema e affissioni, e di uno spot disponibile all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=4Idx3kZIHkQ
- partecipazione a laboratori tematici nei territori coinvolti nel progetto.
Sono diverse le attività che CESTAS ha realizzato nel 2010 nel campo dell’educazione e della sensibilizzazione.
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obiettiviAumentare la conoscenza a livello europeo delle tematiche riguardanti lo sviluppo in ge-nerale, con focus sulla sostenibilità ambien-tale e umana. Promuovere all’interno della società civile un approccio consapevole che porti all’adozione di best practices in materia di sviluppo e sostenibilità. Creare un network regionale per la diffusione di bench-marking sociali e solidali
BeneficiariIstituzioni locali della Regione Marche e dei territori interessati dai progetti raccolti; gli operatori delle ong e delle associazioni; i di-rigenti e gli operatori delle associazioni degli immigrati e indirettamente i cittadini dei ter-ritori interessati; gli studenti dei corsi di laurea
attivati nella Regione Marche sui temi della cooperazione e della solidarietà internazio-nale, i partner del progetto, i media, le or-ganizzazioni politiche e la società civile in generale
Partner del progettoRegione Marche (promotore); Mondosolida-le; Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti – Cospe; Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli – Cisp; Comunità volontari per il mondo – Cvm; Sos Missionario; Circolo Africa; Children’s international sum-mer villages – Cisv; Università di Macerata; Solidarité jeunesse; Acid; Secretaria de de-sarrollo sociale; Associação Abraco; Wasp; Municipalité de Gramsh
ITALIA, FRANCIA, PORTOGALLO, ALBANIA, ARGENTINA - Costruire uno sviluppo possibile - Création d’un système permanent de solidarité internationale et de coopération décentralisée au développement
settoreEducazione allacittadinanza mondialePeriodo di attuazionegiugno 2009 - settembre 2011Ente finanziatoreCommissione Europea;capofila: Regione Marchebudget totale€ 48.550Ruolo di cestasPartner
settoreEducazione allacittadinanza mondialePeriodo di attuazioneaprile 2009 - ottobre 2010Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppobudget totale€ 402.050 Ruolo di cestasCapofila
obiettiviPromuovere la conoscenza e l’applicazione delle pratiche di uso sostenibile delle risorse silvicole in Italia e nel mondo presso le scuole e i territori di Bologna, Torino, Ancona, Lecce e, più in generale, presso l’opinione pubbli-ca delle rispettive regioni, attraverso mostre, laboratori, corsi, lezioni in aula, conferenze, seminari, incontri pubblici e una campagna di comunicazione sociale
BeneficiariStudenti e insegnanti delle scuole coinvolti direttamente nel progetto, formatori, rap-presentanti di ong, partecipanti alle attività pubbliche del, visitatori della mostra esposta a Torino, Ancona, Bologna e Lecce, ammi-nistratori locali, enti, aziende pubbliche e private
Partner del progettoCisv Torino e Ctm Lecce
ITALIA - Sviluppo sostenibile delle risorse forestali e comunità locali: esperienze di ong in America Latina e in Africa
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settoreEducazione allacittadinanza mondialePeriodo di attuazionedicembre 2008 - maggio 2010Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo;capofila: Cocisbudget totale€ 25.056Ruolo di cestasPartner
obiettiviAccrescere e consolidare l’adesione dell’o-pinione pubblica ai temi della cooperazione internazionale quale strumento fondamen-tale per favorire il dialogo fra i popoli e la ri-soluzione dei conflitti interni e internazionali, attraverso una mostra fotografica, spettaco-li, laboratori, lezioni in aula, seminari e incon-tri pubblici
BeneficiariInsegnanti e studenti delle scuole seconda-rie direttamente coinvolti nelle attività di sen-sibilizzazione e formazione in aula, parteci-panti a spettacoli, eventi culturali e seminari, visitatori della mostra fotografica e del sito web della campagna, media, partecipanti ai seminari di studio
Partner del progettoCoordinamento delle organizzazioni non go-vernative per la cooperazione internazionale allo sviluppo (promotore). Soci: Arci cultura e sviluppo – Arcs; Cic; Centro informazione ed educazione alla cittadinanza mondiale – Cies; Ciss; Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti – Cospe; Centro regionale di intervento per la cooperazione – Cric; Di-svi; Gus; Istituto cooperazione economica internazionale – Icei; Mais; Napoli: Europa Africa – N:Ea; Nexus; Ricerca e cooperazio-ne; Acs; Peace games; Re.Te; Sviluppo 2000
ITALIA - Campagna nazionale sulla cooperazione quale strumento per la risoluzione dei conflitti internazionali e nei Paesi in via di sviluppo. Alcune esperienze delle ong in Africa e nei Balcani
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settoreEducazione allacittadinanza mondialePeriodo di attuazione2009 - 2010Ente finanziatoreRegione Marche attraverso il Coordinamento provincia-le Enti per la pace; capofila: Provincia di Anconabudget totale€ 850Ruolo di cestasPartner
obiettiviCoinvolgere gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Ancona in un percorso interattivo di for-mazione e sensibilizzazione sul tema della non violenza. Fornire alle scuole gli strumenti affinché possano sviluppare nei bambini e nei ragazzi uno spirito critico e una maggio-re consapevolezza del rifiuto della violenza quale risoluzione dei conflitti
BeneficiariScuole, associazioni ed enti locali della Pro-vincia di Ancona
Partner del progettoAvap onlus; Amici di piebetà; Cantieri di pace (Osimo); Caritas diocesana; CESTAS Marche; Cvm; Fratellanza universale; Luoghi in Comune; Missionari Saveriani; Tutti x Tutti; Vis; Centro missioni onlus (Osimo); Cifa; Cir-colo Africa; Ninos de Mais; La strada di Ser-gio; Alternativamondo; Cts Ancona; Senza confini; Iniziativa Romeo; Scuola di pace di Ancona; Scuola di pace di Senigallia; Co-muni di Ancona, Castelbellino, Jesi, Monsa-no, Montemarciano, Monterado, Monte San Vito, Polverigi, Rosora, San Paolo di Jesi e Se-nigallia
ITALIA - Percorsi di non violenza
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Il progetto sulla non violenza ha avuto un buon successo tra gli studenti dell’Istituto. È stato interessante e coinvolgente, la va-lutazione generale è sicuramente positiva. Le attività proposte in classe dalle operatri-ci CESTAS ci hanno mostrato metodologie alternative che potremmo utilizzare anche nel corso della normale didattica. Il proget-to personalmente mi ha sensibilizzato, fornito strumenti operativi validi e utili per le propo-ste metodologiche future.
TESTIMONIANZABarbara Muzzi, professoressa dell’Istituto Francesco Podesti di Ancona, Italia
settoreEducazione allacittadinanza mondialePeriodo di attuazione2009 - 2010Ente finanziatoreMinistero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo; capofila: CTM Leccebudget totale€ 84.088Ruolo di cestasPartner
obiettiviPromuovere il dialogo e la cultura della pace attraverso animazioni nelle scuole se-condarie di primo grado. Il progetto ha pre-visto la realizzazione di un corso di formazio-ne cinematografica (tenuto anche in una classe palestinese in Libano) durante il quale gli studenti hanno realizzato un cortometrag-gio sulla loro quotidianità a confronto con la realtà dei campi profughi palestinesi. Inoltre è stato organizzato uno scambio intercultu-rale tra gli studenti delle scuole di Bologna, Ancona e Lecce, oltre ad una delegazione di studenti e insegnanti provenienti dal cam-po profughi palestinese di Nahr el Bared
BeneficiariStudenti e docenti delle scuole secondarie di primo grado, enti locali, associazioni e opi-nione pubblica
Partner del progettoCtm Lecce (capofila), Dokita
ITALIA - Educare i giovani al dialogo tra popoli di culture e religioni diverse attraverso gli strumenti di comunicazione globale
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Aspetti economici e finanziari
pari all’88,3%, mentre la media delle risorse destinate ad attività di supporto generale o di struttura è dell’11,8%. Nel 2010 i costi generali di struttura incidono per il 5,71% pari a 192.385,00 € del totale dei costi sostenuti per le attività associative, il 93,78%, pari a 3.157.810,00 €, sono costi so-stenuti per lo svolgimento delle attività istitu-zionali. Lo 0,51%, pari a 17.158 €, sono i costi sostenuti per la raccolta fondi e la promo-zione.10
inDici Di eFFicienZa Della Raccolta FonDi e Dell’iMPieGo Delle RisoRse
L’indice di efficienza della raccolta fondi è uno dei parametri di controllo più importanti, perché mostra, in forma sintetica e traspa-rente, quanto si spende in media per rac-cogliere ogni euro. Espresso in centesimi di euro, l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri generati da attività di raccolta fondi (sommato agli oneri generati da attivi-tà accessorie) e il totale dei proventi corre-lati a tali oneri.
9 http://www.istitutoitalianodonazio-ne.it/tools/elenco/Pubblicazioni.asp?r=564&a=4467&s=9669&v=3873&t=16#
10 In questo calcolo non vengono presi in considerazione gli oneri finanziari e patrimoniali e gli oneri straordinari che sommano com-plessivamente 110.363,98 € e non fanno parte delle attività tipiche.
In CESTAS l’indice di efficienza di raccolta fondi è 0,12: ciò significa che solo 12 cente-simi sono stati spesi per raccogliere un euro. In media, le organizzazioni no profit spendo-no invece 18 centesimi. Rispetto al 2009, l’ef-ficienza CESTAS è inoltre migliorata del 2%: per ogni euro raccolto sono stati spesi 2 cen-tesimi in meno. Ma una organizzazione no profit è tanto più efficiente quanto più impiega le risorse per la realizzazione delle sue attività istituzionali. L’analisi dell’impiego delle risorse si basa su tre indici relativi ad altrettante macroaree:
1. attività istituzionale: l’indice deriva dal rap-porto tra il totale degli oneri istituzionali e il totale oneri. In CESTAS è pari al 93,78%. Questo indice è il più importante dei tre perché esprime in valore percentuale la quota di risorse impiegata in attività di-rettamente connesse al fine istituzionale. L’indice è tanto migliore quanto più è alto il suo valore percentuale. Secondo l’inda-gine dell’Istituto Italiano della Donazione, la media nel settore della cooperazione internazionale è 83,9%.
2. attività di raccolta fondi: l’indice deriva dalrapporto tra il totale degli oneri della rac-colta fondi e il totale degli oneri. In CESTAS è pari allo 0,51%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività di raccolta fondi ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale. Me-diamente, le organizzazioni no profit de-stinano per le attività di promozione e di raccolta fondi il 9,4%.
3. attività di supporto generale o di struttura: l’indice deriva dal rapporto tra il totaledegli oneri di supporto generale e il totaledegli oneri. In CESTAS è pari allo 5,71%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività di supporto generale ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.
Secondo l’indagine dell’Istituto Italiano della Donazione sugli indici di efficienza delle 53 organizzazioni italiane associate9, nel
triennio 2006-2008 la media dei costi per attività istituzionali è
Costi generali di struttura 5,71%pari a 192.385,00 €
Costi per attività istituzionali 93,78%pari a 3.157.810,00 euro
Costi per raccolta fondi epromozione 0,51% pari a 17.158 €
DistRibUZione Dei costiDelle attiVitÀ associatiVe
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I tre indici di impiego delle risorse vengono calcolati ogni anno per individuare i margini di miglioramento per una gestione efficiente delle risorse. Rispetto al 2009, gli indici CESTAS sono migliorati: il primo, relativo all’attività istituzionale, è passato dall’88,62% al 93,78% grazie a un incremento della quota delle ri-sorse impiegate per le attività connesse alla mission; il secondo indice, relativo all’attività di raccolta fondi, pur se lievemente aumen-tato rispetto al 2009, è rimasto molto più bas-so rispetto alla media delle organizzazioni no profit; la leggera diminuzione del terzo indi-ce, relativo alle attività di struttura, evidenzia l’andamento decrescente del rapporto tra gli oneri per il supporto generale e il totale degli oneri.
le Fonti Di FinanZiaMento PeR le attiVitÀ istitUZionali
Le fonti di finaziamento CESTAS derivano per l’80% (pari a 2.809.216,03 euro) dal settore pubblico e per il 20% (715.223,09 euro) dal settore privato, per un totale di 3.524.439,12 euro.
I maggiori finanziatori del settore pubblico sono gli enti governativi italiani e, nello spe-cifico, il Ministero degli Affari Esteri, da cui derivano il 69% delle risorse totali. Nel 2010, i fondi ricavati dal settore privato hanno com-plessivamente retto, nonostante la situazio-ne di crisi economica nazionale.
Pubblico 80%
Privato 20%
Fonti Di FinanZiaMento
Raccolta da privati e formazione 5%pari a 174.105,56 €
Enti locali Italia 9%pari a 323.578,83 €
Privati e altri Italia 5%pari a 178.330,60 €
EU e Enti esteri 1%pari a 36.983,96 €
Privati e altri esteri 8%pari a 265.429,76 €
Altro 3%pari a 105.557,17 €
Enti governativi Italia 69%pari a 2.440.453,24 €
ente FinanZiatoRe
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aciD test
L’acid test è il rapporto tra totale di cassa, crediti a breve, totali liquidabili immediata-mente e il totale delle passività correnti. In CESTAS l’acid test è aumentato dello 0,33% rispetto al 2007, superando il valore ottimale di 1. L’acid test nell’anno 2010 è pari infatti all’1,32% e conferma la capacità crescente dell’associazione nel coprire i debiti acquisiti.
DestinaZione FonDi PeR settoRi D’inteRVento
Il settore Salute è per CESTAS l’area di inter-vento principale, ma sono in crescita anche le risorse destinate al Buon governo e soprat-tutto alla Formazione, lo Sviluppo partecipa-tivo e il Gender empowerment.
DestinaZione FonDi PeR aReaGeoGRaFica
L’America Latina rimane l’area d’interesse principale per i progetti CESTAS. Negli ultimi anni sono però aumentati i fondi destinati all’Africa, così come quelli per i progetti sul territorio italiano.
CESTAS nel 2010 ha erogato sui progetti 309.285,57 euro, contribuendo con un ap-porto valorizzato pari a 468.098,06 euro, per un totale di 777.383,63 euro.aciD test
2008
1,01
2009
1,14
2010
1,32
0
300.000
600.000
900.000
1.200.000
1.500.000
Salute Buon
governo
Sviluppo
partecipativo
gender
empowerment
altro
Africa 22%pari a 716.273,08 €
Mediterraneo 4%pari a 123.038,46 €
America Latina 41%pari a 1.318.929,07 €
Europa 8%pari a 243.382,49 €
Italia 25%pari a 807.789,08 €
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Dai dati di bilancio 2010 è possibile inoltre suddividere i progetti per area di settore: per i progetti di cooperazione l’area più rilevan-te è la Salute (72%), seguita da quella dello Sviluppo partecipativo (18%); per i progetti di formazione le aree principali sono invece il Buon governo (35%), la Salute (26%) e lo Svi-luppo partecipativo (21%).
Si evidenziano infine le fonti di finanziamen-to CESTAS: le principali (91%) sono italiane, mentre gli apporti esteri rappresentano, sep-pur con un aumento rispetto agli anni passa-ti, una fonte di finanziamento minore.
Salute 72%
Sviluppo parteciativo 18%
Buon governo 1%
Gender empowerment 5%
Ambiente 4%
Salute 26%
Sviluppo parteciativo 21%
Gender empowerment 18%
Buon governo 35%
Ambiente 0%
Italia 91 %pari a 3.222.025,40 €
Estero 9%pari a 302.413,72 €
PRoGetti Di cooPeRaZione 2010
PRoGetti Di FoRMaZione 2010
esteRo/italia
60
Rendiconto gestionale 2010
31.12.200931.12.2010oneRi 31.12.2008
1. ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE
1.1) Acquisti1.2) Servizi1.3) Godimento beni di terzi1.4) Personale1.5) Donazioni1.6) Ammortamenti 1.7) Accantonamenti1.8) Oneri diversi di gestione
2. ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI
2.1) Raccolta 1 2.2) Raccolta 2 2.3) Raccolta 3 2.4) Attività ordinaria di promozione
3. ONERI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE
3.1) Acquisti3.2) Servizi 3.3) Godimento beni di terzi 3.4) Personale 3.5) Ammortamenti 3.6) Oneri diversi di gestione
3.157.810
263.0252.085.623
95.381491.365
2.77510.678
202.3856.578
1.213
00
1.2130
15.945
014.891
0935
0118
2.882.350
146.2302.196.833
86.275429.299
015.866
07.847
0
0000
0
000000
2.793.733
63.7812.087.706
82.176468.761
3.00811.72575.0001.575
1.531
00
1.5310
13.169
013.085
000
83
61
31.12.200931.12.2010oneRi 31.12.2008
4. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI
4.1) Su rapporti bancari 4.2) Su prestiti 4.3) Da patrimonio edilizio4.4) Da altri beni patrimoniali
5. ONERI STRAORDINARI
5.1) Da attività finanziaria 5.2) Da attività immobiliari 5.3) Da altre attività
6. ONERI DI SUPPORTO GENERALE
6.1) Acquisti6.2) Servizi 6.3) Godimento beni di terzi 6.4) Personale 6.5) Ammortamenti 6.6) Altri oneri
TOTALE
RISULTATO GESTIONALE POSITIVO
11.644
11.397 00
247
98.720
0 0
98.720
192.385
1.494 40.990 6.808
89.172 0
53.921
3.477.717
46.784
18.527
18.527 000
134.614
0 0
134.614
17.226
0000 0
17.226
3.052.716
68.292
13.057
13.057 000
154.586
0 0
154.586
191.446
8.560 45.151 6.720
84.912 0
46.103
3.167.521
35.827
62
31.12.200931.12.2010PRoVenti e RicaVi 31.12.2008
1. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ TIPICHE
1.1) Da contributi su progetti1.1a) da Enti Governativi Italia1.1b) da Enti Locali Italia1.1c) da Privati e altri Italia1.1d) da Enti Governativi Esteri1.1e) da Privati e altri Esteri1.1f) Contributi per Servizio civile1.1g) Altri proventi e ricavi
1.2) Da contratti con enti pubblici1.3) Da soci ed associati1.4) Da non soci1.5) Donazioni
2. PROVENTI DA RACCOLTA FONDI
2.1) Raccolta 12.2) Raccolta 22.3) Raccolta 32.4) Altri
3. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE
3.1) Da gestioni commerciali accessorie3.2) Da contratti con enti pubblici3.3) Da soci ed associati3.4) Da non soci3.5) Altri proventi e ricavi
3.304.025
3.257.281 2.440.453
323.579 178.331 36.984
265.430 8.200 4.304
000
46.744
16.750
00
16.750 0
123.451
123.4510000
3.012.723
2.687.344 0000000
00
19.889305.490
13.132
13.132 000
55.000
55.0000000
2.950.067
2.913.793 2.161.007
273.111 186.340
9.091 276.192
2.5205.575
000
36.274
10.687
10.687 000
62.234
62.234 0000
63
31.12.200931.12.2010PRoVenti e RicaVi 31.12.2008
18.932
16918.763
00
61.342
0 0
61.342
3.524.500
0
25.113
25.113 000
15.041
0 0
15.041
3.121.009
0
2.601
2.601000
177.758
0 0
177.758
3.203.348
0
4. PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI
4.1) Da rapporti bancari 4.2) Da altri investimenti finanziari4.3) Da patrimonio edilizio4.4) Da altri beni patrimoniali
5. PROVENTI STRAORDINARI
5.1) Da attività finanziaria 5.2) Da attività immobiliari 5.3) Da altre attività
TOTALE
RISULTATO GESTIONALE NEGATIVO
64
A) CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
I Versamenti non ancora richiamatiII Versamenti già richiamati
Totale crediti v/soci per versamenti ancora dovuti (A)
B) IMMOBILIZZAZIONI
I Immobilizzazioni immateriali7. Altre
Totale
II Immobilizzazioni materiali4. Altri beni
Totale
III Immobilizzazioni finanziarie1. Partecipazioni in2. Crediti3. Altri titoli4. Azioni proprie (valore nominale complessivo...)
Totale
Totale immobilizzazioni (B)
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I Rimanenze1. Materie prime, sussidiarie e di consumo2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati3. Lavori in corso su ordinazione4. Prodotti finiti e merci5. Acconti
Totale
II Crediti1. Verso clienti:
esigibili entro l’esercizio successivoesigibili oltre l’esercizio successivo
Bilancio d’esercizio al 31.12.2010Stato Patrimoniale 2010
31.12.200931.12.2010
00
0
0
0
14.638
14.638
9990
9.7970
10.796
25.434
00000
0
49.8550
00
0
0
0
24.397
24.397
0000
0
24.397
00000
0
13.4600
attiVo
65
5. Verso altri:esigibili entro l’esercizio successivoesigibili oltre l’esercizio successivo
Totale
III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni6. Altri titoli
Totale
IV Disponibilità liquide1. Depositi bancari e postali2. Assegni3. Denaro e valori in cassa
Totale
Totale attivo circolante (C)
D) RATEI E RISCONTI
I Ratei e riscontiII Disaggio su prestiti
Totale ratei e risconti (D)
TOTALE ATTIVO (A+B+C+D)
31.12.200931.12.2010
291.2370
341.092
0
0
1.174.2420
21.994
1.196.235
1.537.327
832.1340
832.134
2.394.896
582.3716.532
602.363
0
0
934.3020
38.875
973.177
1.575.540
933.0010
933.001
2.532.937
A) PATRIMONIO NETTO
VIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdita) dell’esercizio
Totale patrimonio netto (A)
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
3. Altri
Totale fondi per rischi ed oneri (B)
31.12.200931.12.2010
65.53746.784
112.320
380.385
380.385
29.71035.827
65.537
178.000
178.000
attiVo
PassiVo
66
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
Fondo trattamento di fine rapporto
D) DEBITI
3. Debiti verso banche:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
6. Debiti verso fornitori:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
11. Debiti tributari:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
12. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
13. Altri debiti:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
Totale debiti (D)
E) RATEI E RISCONTI
Ratei e riscontiAggi su prestiti
Totale ratei e risconti (E)
TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E)
31.12.200931.12.2010
106.306
155.3900
847.1430
42.1710
21.1820
176.9030
1.242.789
553.0960
553.096
2.394.896
94.190
38.4250
249.3040
45.8570
26.3460
167.2890
527.222
1.667.9880
1.667.988
2.532.937
PassiVo
67
31.12.200931.12.2010
Conto Economico
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti3. Variazioni delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni5. Altri ricavi e proventi:
5.1 Altri ricavi e proventi5.2 Contributi in conto esercizio
Totale valore della produzione (A)
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci7. Per servizi8. Per godimento di beni di terzi9. Per il personale:
a) Salari e stipendib) Oneri socialic) Trattamento di fine rapportod) Trattamento di quiescenza e similie) Altri costi
10. Ammortamenti e svalutazionia) Ammortamento delle immobilizzazioni immaterialib) Ammortamento delle immobilizzazioni materialic) Altre svalutazioni delle immobilizzazionid) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante
e delle disponibilità liquide
11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
12. Accantonamenti per rischi13. Altri accantonamenti14. Oneri diversi di gestione
Totale costi della produzione (B)
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
3.320.775
000
123.4510
3.444.226
263.0252.085.623
95.381
367.26278.96430.183
014.955
010.678
0
0
00
202.385199.469
3.347.926
96.301
2.960.755
000
62.2340
3.022.989
63.7812.087.706
82.176
253.617188.109
27.03500
1.9879.738
0
0
00
75.000192.273
2.981.422
41.567
conto econoMico
68
31.12.200931.12.2010
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
15. Proventi da partecipazioni 16. Altri proventi finanziari:
d) Proventi diversi dai precedentid.4) Da altri
17. Interessi ed altri oneri finanziari:17.2 Verso banche17.4 Verso altri
17 bis 1. Utili su cambi
Totale proventi ed oneri finanziari (15+16-17+17 bis)
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
18. Rivaluazioni:a) Di partecipazionib) Di immob. finanziarie che non costituiscono partecipazionic) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono
partecipazioni
19. Svalutazioni: a) Di partecipazionib) Di immob. finanziarie che non costituiscono partecipazionic) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono
partecipazioni
Totale delle rettifiche (18-19)
E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
20. Proventi:20.1 Plusvalenze da alienazioni20.2 Altri proventi
21. Oneri:21.1 Minusvalenze da alienazioni21.2 Imposte relative ad esercizi precedenti21.3 Altri oneri
Totale delle partite straordinarie (20-21)
Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)22. Imposte sul reddito dell’esercizio23. Utile (perdita) d’esercizio
0
0169
11.397247
18.763
7.288
00
0
00
0
0
061.342
00
98.720
-37.378
66.21119.42746.784
0
02.601
13.0570
0
-10.456
00
0
00
0
0
0177.758
00
154.586
23.172
54.28318.45635.827
conto econoMico
69
Conti d’ordine(esposti come da ultimo comma nuovo articolo 2424 C.C.)
31.12.200931.12.2010
7) IMPEGNI DI TERZI
Valorizzazioni contropartiMonetario ControparteCrediti verso Enti
Totale
8) IMPEGNI VERSO TERZI
Valorizzazioni CESTAS
Totale
2.282.1544.500
5.029.244
7.315.898
990.648
990.648
00
8.109.497
8.109.497
54.864
54.864
conti D’oRDine
70
Nota integrativa
La gestione dell’esercizio 2010 si è conclusa con un utile di euro 46.784.
La struttura del bilancio è stata scelta conforme a quella richiesta dal nostro codice civile per le società di capitali, per rendere agevole la lettura ai terzi fruitori dei dati e fra questi in primo luo-go ai soci e agli enti finanziatori.Pertanto la presente nota integrativa che risulta essere parte integrante del bilancio al 31/12/2010 costituisce, insie-me allo schema di stato patrimoniale e di conto economico, un unico docu-mento inscindibile, così come stabilito dall’articolo 2423 comma 1 del Codi-ce civile, e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed è redatto in conformità agli articoli 2423, 2423 ter, 2424, 2424 bis, e 2425 del C.c., secondo i principi di re-dazione di cui all’articolo 2423 bis del C.c. ed i criteri di valutazione conte-nuti nell’articolo 2426 del C.c. che non differiscono da quelli osservati nella redazione del bilancio del precedente esercizio.Si è però deciso dallo scorso anno di integrare il bilancio adeguandosi alle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus che, in considerazione del-le funzioni di indirizzo e promozione del Terzo settore attribuite all’Agenzia dal D.P.C.M 21marzo 2001, n. 329, ha ap-provato con deliberazione del 5 luglio 2007 un progetto per la realizzazione di linee guida e schemi per la redazione del bilancio d’esercizio degli enti non profit. Tale iniziativa si è posta l’obietti-vo di rispondere all’esigenza degli enti
del Terzo settore di dotarsi di sistemi di rendicontazione ad hoc che tengano conto, da una parte, della necessità di perseguire l’economicità della gestio-ne, oltreché l’efficacia e l’efficienza della stessa e, dall’altra parte, delle caratteristiche che differenziano tali enti dalle società commerciali (le mo-tivazioni ideali che perseguono, la non rilevanza del fine lucrativo, l’assenza di interessi proprietari che ne indirizza-no la gestione, la non distribuzione dei proventi). I documenti di bilancio, che sono quin-di stati predisposti sono:1) Stato patrimoniale e conto econo-
mico2) Rendiconto gestionale3) Nota integrativa
L’organizzazione non governativaCESTAS opera nel settore della coope-razione con i Paesi in via di sviluppo ed in particolare la sua attività è diretta agli interventi in campo sanitario, all’e-ducazione sanitaria ai processi e per-corsi didattico formativi, con la raccol-ta di materiale, di documentazione, promozione di incontri internazionali, organizzazione di seminari e conferen-ze e sperimentazione di metodiche e materiali relativi agli argomenti istitu-zionali. Da anni l’attività dell’ong si è estesa anche all’ambiente, al welfare in generale e alla formazione.In particolare per quanto riguarda le attività rivolte alla formazione e ai pro-getti legati a questo ambito, in data 11 aprile 2011 con delibera della Giunta regionale della Regione Emilia-Roma-
gna n. GPG/2011/477 l’Ente CESTAS.L’accreditamento del CESTAS come Ente di Formazione presso la Regione Emilia-Romagna, premia le politiche di diversificazione messe in atto.È un risultato fondamentale in quan-to permetterà di ampliare fortemen-te l’offerta formativa del CESTAS. Tale attività viene svolta con riferimento al territorio nazionale attraverso numerosi progetti di educazione allo sviluppo e formazione (Master in politiche sociali) e a quello estero. Attualmente CESTASè presente principalmente nelle se-guenti aree geografiche: Africa Set-tentrionale, Africa Equatoriale, Ameri-ca Latina, Area Mediterranea.Altro importante risultato da segnalare ai soci è Il riconoscimento della perso-nalità giuridica del CESTAS da parte della Regione Emilia-Romagna.Dal 2004 ci si è preoccupati di ottene-re tutti i requisiti necessari, che sono estremamente selettivi e di difficile acquisizione, che rendono di fatto estremamente raro che la personalità giuridica venga concessa. A tale sco-po tra le altre cose è stato deliberato ed accantonato un fondo di 60 mila euro, ed il 15 marzo 2011 è arrivata la comunicazione dalla Prefettura di Bo-logna, con protocollo 681/10/area IV bis, attestante l’avvenuta iscrizione delCESTAS, con numero 706, pagina 95, vol. 5, al Registro delle Persone Giuridi-che tenuto da suddetta prefettura.Si rende merito a quanti hanno lavora-to negli ultimi anni per ottenere questo riconoscimento che permette agli am-ministratori di disporre di un cuscinetto di patrimonio non personale per far fronte a possibili criticità finanziarie.
PReMessa
oGGetto e scoPo
tiPo Di attiVitÀ
71
ORGANI SOCIALIPrima di passare all’esame delle risul-tanze del bilancio d’esercizio riteniamo opportuno specificare la composizione dell’organo esecutivo e dell’organo di controllo.Il Consiglio di amministrazione è com-posto da:• Alberti Uber Antonio, Presidente del
Consiglio di amministrazione;• Viola Irene, consigliere.Il Collegio sindacale è invece compo-sto da:• Rocca Silvano, sindaco;• Vagaggini Giampaolo, sindaco;• Piromallo Mario, sindaco.
Al fine di ottenere una maggiore chia-rezza negli schemi di stato patrimo-niale e di conto economico abbiamo preferito esporre, all’attivo patrimonia-le, le poste rettificative a riduzione dei valori lordi a cui si riferiscono.
In particolare si è passati da un siste-ma che riteneva far confluire i finanzia-menti solo nello stato patrimoniale del bilancio, considerando il fatto che, fra i crediti fossero evidenziati i soldi da ri-cevere dai “donors” e fra i debiti gli im-porti da spendere sul progetto secon-do le indicazioni del budget approvato dall’ente finanziatore (debito verso progetto). Dal 2006 ci si è uniforma-ti ai dettati dell’Organismo italiano di contabilità (Oic) considerando ricavo, il flusso di denaro derivante dal finan-ziamento, e costo, la spesa su progetto per raggiungere gli scopi istituzionali; il
tutto rettificato a fine anno attraverso ratei e risconti laddove il finanziamento non abbia trovato perfetta capienza nelle spese dell’anno o viceversa i co-sti abbiano superato la tranche rice-vuta. Nel 2007 sono stati chiusi gli ultimi progetti che adottavano il vecchio metodo di contabilizzazione. Si espone quanto appena espresso.
Il bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2010 è stato redatto secondo le disposizioni contenute nel Codice civile nel rispetto dei principi di reda-zione del bilancio (articolo 2423 bis) e dei criteri di valutazione (articolo 2426), nonché dei principi contabili previsti dall’articolo 3 del Decreto Legislativo 127/91. Nel bilancio sono stati indica-ti gli importi delle corrispondenti voci dell’esercizio 2009 in euro.Si precisa altresì che nell’allegato bi-lancio non si è proceduto a deroghe ai sensi del 4° comma dell’articolo 2423 del Codice civile.Si precisa inoltre che nella redazione dello Stato patrimoniale e del conto economico si è tenuto conto delle mo-difiche apportate dal D. Lgs. 17 genna-io 2003 n. 6/2003.La valutazione delle singole voci del bilancio è ispirata ai criteri generali della prudenza, dell’inerenza e della competenza economico-temporale etenendo conto della funzione eco-nomica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del passivo. Per quanto attiene l’aspetto economi-co, si precisa che i costi e i ricavi espo-sti comprendono le rilevazioni di fine
esercizio, che trovano riscontro nelle contropartite dello stato patrimoniale, ed in relazione a ciò sono inclusi utili solo se realizzati entro la data di chiu-sura dell’esercizio, mentre si è tenuto conto dei rischi e delle perdite anche se conosciuti successivamente a tale data.
CommentoIn particolare i più significativi criteri di valutazione a cui si è fatto riferimen-to per la redazione del bilancio al 31/12/2010 sono stati i seguenti:
Creditii crediti sono iscritti secondo il presumi-bile valore di realizzazione.
Fondo TFRla voce trattamento di fine rapporto è stata determinata secondo i criteri sta-biliti dall’art. 2120 C.C.; il valore espo-sto in bilancio deve intendersi al netto degli anticipi già erogati.
Debitii debiti sono iscritti al valore nominale.
Ricavii ricavi sono imputati al conto econo-mico nel momento in cui si realizzano su ogni progetto, vengono iscritti a ri-cavo solo i finanziamenti già incassati e gli stessi vengono rapportati a fine anno alla durata del progetto tenen-do anche conto delle spese realmen-te sostenute per determinarne la cor-retta competenza.
cRiteRi Di ReDaZione
Voci eteRoGenee
cRiteRi Di ValUtaZionecRiteRi Di ValUtaZione eDi RettiFica
72
Immobilizzazioni immaterialiSono iscritte al costo d’acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistemati-camente per il periodo della loro previ-sta utilità futura. Tali voci sono esposte nell’attivo di bilancio al netto dei relati-vi ammortamenti.
Immobilizzazioni materialiL’ammortamento delle immobilizza-zioni materiali è stato determinato si-stematicamente a quote costanti che tengono conto della residua possibilità di utilizzo dei beni. Considerata la stret-ta approssimazione delle aliquote di ammortamento determinate in base a piani di ammortamento sistematici e quelle risultanti dalle tabelle ministe-riali, si ritiene di utilizzare le aliquote di ammortamento ordinario previste dal-la norma tributaria, considerato che gli effetti sulla rappresentazione delle immobilizzazioni in bilancio, sul risulta-to economico e sul patrimonio netto della onlus sono quelli a cui si sarebbe pervenuti in base alla prescrizione del-la norma civilistica.
Gli elementi monetari espressi in valuta sono stati convertiti in moneta di conto applicando i tassi medi di conversione del 2010.
L’ammortamento è stato effettuato con il metodo diretto, risulta comple-tamente ammortizzato.
CommentoLa classe “immobilizzazioni materiali” accoglie: i beni di proprietà dell’azien-da (mobili e arredi, calcolatori e siste-mi elettronici). Il valore espresso per le
voci il cui utilizzo è limitato nel tempo è al netto dei fondi di ammortamento civilistici. L’iscrizione dei beni materiali è stata effettuata al costo di acquisto (comprensivo di oneri accessori).L’ammortamento è stato effettuato, per le voci aventi una utilizzazione limi-tata nel tempo (e quindi non per i ter-reni), in maniera sistematica conside-rando la residua possibilità di utilizzo.A tal fine sono state stimate aliquote civilistiche, sulla base di piani di am-mortamento economico tecnico, che significativamente approssimano le ali-quote ordinarie fiscali risultanti dalle ta-belle ministeriali (D.M. 31/12/88).In considerazione di ciò si è ritenuto ragionevole utilizzare le aliquote ordi-narie fiscali, sulla base del fatto che gli effetti complessivi sulla corretta rap-presentazione delle immobilizzazioni in bilancio non sono significativi.In sintesi le aliquote utilizzate sono state le seguenti:- voce bene materiale “mobili arredi e
dotazioni d’ufficio” aliquota del 12%;- voce bene materiale “elaboratori e
macchine d’ufficio” aliquota del 20%.
Descrizione
terreni e fabbricati
impianti e macchinario
attrezzature ind.li e comm.li
altri beni
imm. in corso e acconti
beni inferiori € 516
totale
Fondi amm.to 2010
incrementi/Decrementi
Fondi amm.to 2009
costo storico2010
incrementi/Decrementi
costo storico2009
0
0
0
174.037,70
0
0
174.037,70
0
0
0
0
0
919
0
0
0
0
174.037,70
0
919
174.956,70
0
0
0
149.640,77
0
0
149.640,77
0
0
0
9.758,62
0
919
10.677,72
0
0
0
159.399,39
0
919
160.318,39
cRiteRi Di conVeRsione
iMMobiliZZaZioni iMMateRiali
Descrizione costo storico aliquota
software 11.923,20 16,67 %
totale 11.923,20
iMMobiliZZaZioni MateRiali
analisi Delle Voci Distato PatRiMoniale
73
COMMENTO ALLE SINGOLE VOCIAltri beniLa voce è così composta: - Mobili arredi e dotazioni d’ufficio per
107.449,29 euro;- Elaboratori e macchine d’ufficio per
66.588,41 euro:- Beni inferiori a € 516 per 919,00 euro.
Nel Corso del 2010 sono state acqui-state partecipazioni in Banca Etica per euro 999. La restante somma di euro 9.796,79 includono depositi cauzionali.
Crediti iscritti nell’attivo circolanteI crediti esposti nell’attivo circolante sono principalmente sorti a fronte di contributi non ancora erogati dagli enti finanziatori per la realizzazione dei progetti proposti e approvati. L’espo-sizione in bilancio è stata effettuata al valore del budget approvato.La seguente tabella evidenzia le va-riazioni intervenute nel corso dell’eser-cizio: i crediti verso altri accolgono crediti verso enti finanziatori per euro 275.691,97 euro e crediti diversi per euro 8.162,14.
Tra i crediti esigibili entro l’esercizio successivo rientrano l’acconto Irap di 7.382,40.I crediti verso clienti per euro 49.855,43 di cui euro 1.567,93 per clienti italiani ed euro 48.287,50 per clienti esteri.Tenendo conto delle variazioni de-scritte in premessa riguardo il criterio di contabilizzazione dei finanziamenti dei progetti, l’evidente decremento di questa voce riguarda i crediti verso enti per un ammontare determinato esclusivamente dai crediti per progetti contabilizzati con il vecchio metodo.Circa crediti verso enti finanziatori che risultano di data anteriore ad un trien-nio è stato predisposto apposito fondo rischi di euro 317.384,92.
Disponibilità liquideLa composizione della classe disponi-bilità liquide è rappresentata nella ta-bella:- Cassa Italia per 1.324,71 euro;- Cassa sedi decentrate per 30.668,92
euro;- Banche Italia per 1.036.535,41 euro; - Banche sedi decentrate per
137.706,29 euro.I conti correnti bancari e postali sono comprensivi degli interessi maturati alla data di chiusura del bilancio.
crediti iscrittinell’attivo circolante
VeRso clienti:esigibili entro l’esercizio successivo
VeRso altRi:esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltrel’esercizio successivo
totale
saldo al 2010
incrementi/Decrementi
svalutaz./Utilizzo fondo
saldo al 2009
Fondo svalutaz.
0
0
0
0
13.460,00
582.371,00
6.532,00
602.363,00
0
0
0
0
36.395,43
-241.279,06
- 6.532,00
- 211.415,63
49.855,43
341.091,94
0
390.947,37
Disponibilità liquide
Depositi bancari
Depositi postali
Denaro e val. in cassa
totale
saldo al 2009
934.302
0
38.875
973.177
incrementi/Decrementi
239.940
0
- 16.881
223.059
saldo al 2010
1.174.242
0
21.994
1.196.236
iMMobiliZZaZioni FinanZiaRie
attiVo ciRcolante
74
I risconti attivi emergono per dare vita ad una corretta imputazione dei fondi provenienti da enti finanziatori a fronte di progetti di durata ultrannuale.In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diventa disponibile e liquido, ed i costi quando sono sostenuti.Nei casi in cui l’ente CESTAS sostenga in via anticipata i costi prima di ricevere la tranche di finanziamento destinata alla copertura di questi, per una cor-retta correlazione costi/ricavi di bilan-cio le suddette spese vengono rinviate all’esercizio nel quale è prevista la co-pertura finanziaria da parte del donor.
Si è ritenuto utile, al fine di fornire la chiara dinamica del patrimonio netto, esporne il prospetto di movimentazio-ne in forma tabellare.I movimenti avvenuti nel corso dell’eser-cizio, in sintesi, sono i seguenti:- utile dell’esercizio 1996 per lire 135.838;- perdita dell’esercizio 1997 per lire
114.554.998;- perdita dell’esercizio 1998 per lire
346.578.099;- perdita dell’esercizio 1999 per lire
342.804.550;- utile dell’esercizio 2000 per lire
112.287.619;- perdita dell’esercizio 2001 per lire
174.430.235;
- utile dell’esercizio 2002 per 3.610,01 euro;
- perdita dell’esercizio 2003 per 27.504,00 euro;
- utile dell’esercizio 2004 per 6.347,00 euro;
- utile dell’esercizio 2005 per 44.844,00 euro;
- utile dell’esercizio 2006 per 227.102,00 euro;
- utile d’esercizio 2007 per 154.243,68 euro;
- utile d’esercizio 2008 per 68.291,62 euro;
- utile di esercizio 2009 per 35.826,78 euro.
Ratei e risconti attivi importo
Risconti attivi 832.134,41
totale 832.134,41
Patrimonio netto
capitale
Riserva da sopraprezzo azioni
Riserve di rivalutazione
Riserva legale
Riserva azioni proprie in portafoglio
Riserve statutarie
altre riserve
Utili (perdita) rip.a nuovo
Utili (perdita) dell’es.
totale
saldo al 2010Decrementiincrementisaldo al 2009
0
0
0
0
0
0
0
29.709,81
35.826,78
65.536,59
0
0
0
0
0
0
0
35.826,78
46.783,73
82.610,51
0
0
0
0
0
0
0
0
35.826,78
35.826,78
0
0
0
0
0
0
0
65.536,59
46.783,73
112.320,32
PatRiMonio nettoRatei e Risconti
75
Alla data di chiusura di bilancio, il de-bito nei confronti dei dipendenti per il trattamento di fine rapporto, risultava movimentato come rappresentato in tabella. Gli accantonamenti dell’eser-cizio sono determinati così come sta-bilito dalle norme in vigore per i dipen-denti ancora in essere a fine esercizio.Dal 2007 è stato istituito un libretto di deposito al risparmio per accantonare le somme da liquidare ai dipendenti e alla data di chiusura del bilancio pre-senta un saldo di Euro 95.173,70.
Tra i fondi rischi emerge un accantona-mento per crediti di difficile esigibilità nei confronti del Ministero degli Affari Esteri. È inoltre presente un accantona-mento per rischi su crediti vari: per euro 60.000 a fronte della richiesta di per-sonalità giuridica, per euro 58.691,43 verso il Governo Guineiano, per euro 109.104,99 per il progetto Etiopia, e verso il Ministero degli Affari Esteri per progetti “perenti” per euro 134.588,50.
CommentoLe variazioni intervenute nella consistenza delle singole voci di debito, iscritte in bilancio al 31 dicembre 2010, sono evidenziate nella tabella riepilogativa.
Debiti saldo al 2010Decrementiincrementisaldo al 2009
VeRso bancHe:esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltrel’esercizio successivo
VeRso altRi FinanZiatoRi:esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltrel’esercizio successivo
VeRso FoRnitoRi:esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltrel’esercizio successivo
tRibUtaRi:esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltrel’esercizio successivo
VeRso istitUti PReViDenZiali:esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltrel’esercizio successivo
altRi Debiti:esigibili entro l’esercizio successivo
esigibili oltrel’esercizio successivo
totale
tRattaMento Di Fine RaPPoRto
FonDi PeR RiscHi eD oneRi
Debiti
38.425,00
0
0
0
249.304,00
0
45.857,00
0
26.346,00
0
167.289,00
0
527.221,00
116.964,60
0
0
0
597.839,04
0
0
0
0
0
9.613,82
0
724.417,46
0
0
0
0
0
0
3.686,35
0
5.163,58
0
0
0
8.849,93
155.389,60
0
0
0
847.143,04
0
42.170,65
0
21.182,42
0
176.902,82
0
1.242.788,53
Fondo rischi totale
saldo al 2009 178.000,00accantonato 202.384,92
saldo al 2010 380.384,92,00Utilizzato 0
tFR distinto per categorie di dipendenti
totale
saldo al 2009 94.190,20accantonato 12.115,79
saldo al 2010 106.305,99Utilizzato 0
76
Debiti verso fornitoriI debiti verso fornitori risultano essere così composti come evidenziato in ta-bella.
Debiti tributariI debiti tributari certi risultano essere composti come segue: i debiti per ri-tenute accolgono gli importi trattenuti nel mese di dicembre ai dipenden-ti e altre ritenute applicate ai com-pensi corrisposti a professionisti euro 21.792,11.Inoltre è stato accantonato il debito IRAP verso la Regione Emilia-Romagna che anche per questo anno ha deci-so per l’aliquota ridotta (pari a 2,98%) euro 19.427,06.Debito verso erario c/Iva euro 951,48.
Debiti verso Istituti e previdenzaI debiti verso enti previdenziali ed as-sistenziali si riferiscono alle quote di contributi previdenziali ed assicurativi che saranno versati nei primi mesi del nuovo esercizio. Corrispondono a euro 21.182,42.
Altri debitiLa voce altri debiti, pari a euro 167.289,31, è formata dai debiti di servizi verso i progetti e dai debiti verso i dipendenti che, in linea con lo scorso esercizio, ac-colgono la quota di salari e stipendi di competenza del mese di dicembre, da corrispondere a gennaio.
altri debiti saldo al 2010Decrementiincrementisaldo al 2009
Debiti verso altri
Debiti verso collaboratori
Dipendenti
21.673,06
720,35
144.895,90
132.601,55
4.827,38
0
0
0
128.631,77
154.274,61
5.547,73
16.264,13
I risconti passivi emergono per dare vita ad una corretta imputazione dei fondi provenienti da enti finanziatori a fron-te di progetti di durata ultrannuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanziamento diven-ta disponibile e liquido, ma la parte di progetto non effettuata nell’esercizio preso in considerazione dal bilancio (e quindi non ancora produttiva dei co-sti afferenti), viene sospesa in questa voce per essere riproposta negli anni successivi e pesare sul conto economi-co solo ad obiettivi raggiunti. I ratei passivi riguardano il rateo di quattordicesima dei dipendenti.
CommentoAlla data di chiusura dell’esercizio, ri-sultavano in essere i seguenti impegni e gli altri conti d’ordine:
Trattasi di importi presenti nei piani fi-nanziari indicati con la voce “valorizza-zioni”. Con tale titolo si intendono defi-nire tutti quei beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalla ong o da altri finanziatori andrebbero ac-quistati dando origine ad un esborso di denaro. Inoltre da quest’anno sono stati inseriti gli impegni finanziari dei do-nor nei confronti dell’ente.
Trattasi di importi presenti nei piani fi-nanziari indicati con la voce “Valoriz-zazioni ong”.
Ratei e risconti passivi importo
Risconti passivi 536.351,63
totale 553.096,02
Ratei passivi 16.744,39
Fornitori Fornitori
saldo al 2009 249.304,00incrementi 597.839,04
saldo al 2010 847.143,04Decrementi 0
Ratei e Risconti
impegni di terzi
impegni verso terzi
conti D’oRDine
77
Ricavi delle vendite e delle prestazioniLa tipologia di ricavi dell’ente è pari a 3.320.774,95 euro.
Questi ricavi sono dati dai progetti, dalle donazioni e dalle entrate per raccolta fondi distinti come segue (e come meglio esplicitato nel rendiconto gestionale):
Nel corso del 2010 i ricavi relativi alla gestione progettuale sono stati suddivisi sulla base della fonte di finanziamento e dell’area tematica in cui è inquadrabile ogni progetto. In particolare questo si è reso necessario al fine di una migliore eviden-ziazione delle attività di tipo formativo svolte dal CESTAS.Il totale ricavi nell’anno 2010 è stato pari a euro 3.257.280,78, di cui si riporta di seguito il dettaglio insieme ad alcuni commenti.
Nel corso del 2010 i ricavi di competenza relativi a progetti finanziati dal Ministero degli Affari Esteri sono risultati pari a 2.440.453,24 euro. I ricavi di competenza per progetti finanziati da Enti Locali sono stati pari a 323.578,83. I principali donatori sono la Regione Emilia-Romagna, la Regione Mar-che e la Regione Friuli Venezia-Giulia.
* Per rispettare il criterio di competenza dei progetti, come già descritto, attra-verso ratei e risconti vengono sospesi i costi nel caso in cui gli esborsi per il progetto siano anticipati dall’ente e nell’anno non siano ancora stai ricevu-ti i finanziamenti attesi. Per sospendere i costi e rinviarli nell’anno corretto di competenza viene, per comodità di si-stema, utilizzata la voce contabile del relativo ricavo, pertanto può accade-re che per pura somma algebrica ci siano dei ricavi con segno meno.
analisi Delle Voci Diconto econoMico
ValoRe Della PRoDUZione
Ricavi totale
saldo al 2009 2.960.755,00
incrementi/Decrementi 360.019,95
saldo al 2010 3.320.774,95
Proventi e ricavi da attività tipiche
Da contributi su progetti
Da contratti con enti pubblici
Da soci ed associati
Da non soci
Donazioni
Proventi da raccolta fondi
Raccolta
totale 3.320.774,95
3.257.280,78
0
0
0
46.744,17
16.750,00
Donatori pubblici – italia
contRibUti Da enti GoVeRnatiVi italia PeR PRoGetti
Progetti settore salute
Progetti settore salute – Formazione
Progetti settore buon governo - Formazione
Progetti settore sviluppo partecipativo
Progetti settore sviluppo partecipativo – Formazione
Progetti settore ambiente *
Progetti settore ambiente – Formazione
Progetti settore Gender empowerment – Formazione
totale contributi enti Governativi italia per progetti 2.440.453,24 €
733.283,09 €
491.554,35 €
708.197,79 €
20.341,70 €
279.537,03 €
-45.470,47 €
0 €
253.009,75 €
78
Nel corso del 2010 i ricavi di com-petenza relativi a progetti finanziati dall’Unione Europea sono stati pari a euro 36.983,96.
In questa voce sono registrati i ricavi di competenza dell’anno 2010 ricevu-ti da ong capofila di progetti a cui il CESTAS partecipa come partner, per un importo complessivo pari a euro 178.330,60. Le collaborazioni hanno riguardato attività con Coopi, Cospe, Amici dei Popoli, Cocis e Aidos.
I ricavi ricevuti da pivati e da altri esteri per progetti riguardano entrate deri-vanti da ong estere capofila di proget-ti a cui il CESTAS partecipa come part-ner, per un importo complessivo pari a euro 265.429,76. Le ong con cui sono stati portati avanti progetti nell’anno di riferimento sono Action Aid Internatio-nal, Gia e Amel Association Lebanon.
contRibUti Da enti locali italia PeR PRoGetti
Progetti settore salute
Progetti settore salute – Formazione
Progetti settore buon governo - Formazione
Progetti settore sviluppo partecipativo
Progetti settore Gender empowerment
Progetti settore Gender empowerment – Formazione
totale contributi enti locali italia per progetti 323.578,83 €
149.758,63 €
4.511.98 €
35.545,94 €
45.431,00 €
0,90 €
88.330,38 €
Donatori pubblici – esterocontRibUti Da eU PeR PRoGetti
Progetti settore salute
Progetti settore sviluppo partecipativo – Formazione
totale contributi enti locali italia per progetti 36.983,96 €
4.731,00 €
32.252,96 €
contributi da enti privati – italiacontRibUti Da PRiVati e altRi italia PeR PRoGetti
Progetti settore salute
Progetti settore sviluppo partecipativo
Progetti settore sviluppo partecipativo – Formazione
totale contributi privati e altri italia per progetti 178.330,60 €
27.908,75 €
52.712,21 €
97.709,64 €
contRibUti Da PRiVati e altRi esteRi PeR PRoGetti
Progetti settore salute – Formazione
Progetti settore sviluppo partecipativo
Progetti settore ambiente
Progetti settore Gender empowerment
Progetti settore Gender empowerment – Formazione
totale contributi da privati e altri esteri per progetti 265.429.76 €
35.364,21 €
95.546,46 €
0 €
65.269,23 €
69.249,86 €
contributi da enti privati – estero
Donatori pubblici – italia
79
In questa voce sono registrati i contri-buti ricevuti dalla Presidenza del Con-siglio dei Ministri per lo svolgimento dei progetti di Servizio civile.
La voce “Altri proventi e ricavi” ac-coglie le sottoscrizioni ad attività pro-gettuali del CESTAS da parte di privati cittadini e si riferiscono all’iscrizione a seminari di formazione.
Sono classificati in questa voce rica-vi provenienti dalle attività atipiche atte a finanziare le attività istituzionali dell’ente.
Materie prime, sussidiare, di consumo e merci. In questa voce sono stati in-seriti tutti i costi sostenuti nell’anno e relativi ai progetti come da piani finan-ziari approvati da Unione Europea, Mi-nistero degli Affari Esteri o da altri enti finanziatori.
contributi servizio civile 8.200,00 €
altri proventi e ricavi 4.304,39 €
altri ricavi e proventi saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
Proventi att.comm. 62.234,00 61.217,39 123.451,39
62.234,00 61.217,39 123.451,39 totale
contributi per servizio civile
altri proventi e ricavi
altri ricavi e proventi
altri ricavi e proventi - Dettaglio
Vendita di servizi
Progetti da corsi formazione salute
Progetti da corsi formazione buon governo
Progetti da corsi formazione sviluppo partecipativo
Progetti da corsi formazione ambiente
totale 123.451,39 €
12.840,00 €
7.587,20 €
29.520,00 €
66.004,17 €
7.500,02 €
costi Della PRoDUZioneacquisti saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
63.781,00 199.243,52 263.024,52 totale
80
Nei costi per servizi sostenuti dall’ente sono identificati tutti quei costi imputa-bili alla sede di Bologna necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali e delle sedi decentrate per i costi so-stenuti in loco.
L’ammortamento delle immobilizzazio-ni materiali è dedicata a mobili e arre-di per euro 9.737,72 e la restante par-te riguarda beni acquistati di importo inferiore ai 516 euro. Il software risulta completamente ammortizzato.
Trattasi di accantonamenti a fondi ri-schi in previsione dei minori incassi pre-visti dagli enti finanziatori per i progetti “perenti”.
serviziservizi saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
Per servizi 2.100.791 -15.168 2.085.623
2.100.791 2.085.623 totale -15.168
costi per godimento di beni di terzicosti per godimento beni di terzi
saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
82.176,00 13.205 95.381,00totale
costi per il personalecosti personale saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
468.761,00 22.604 491.365,00totale
ammortamenti e svalutazionicosti ammortamenti e svalutazioni
saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
11.725,00 -1.047,00 10.678,00totale
altri accantonamentialtri accantonamenti saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
75.000 127.385 202.385totale
81
CommentoLa lettera C del conto economico ex art. 2425 C.c. individua e raggruppa i componenti positivi e negativi emersi dalla gestione finanziaria.Di seguito si fornisce il dettaglio al 31 dicembre 2010 della voce “interessi ed altri oneri finanziari” secondo quanto previsto dal punto 12 dell’art. 2427 C.c.Di seguito si fornisce il dettaglio al 31 di-cembre 2010 della voce “proventi di-versi dai precedenti” secondo quanto previsto dal punto 12 dell’art. 2427 C. c.
Alla chiusura dell’esercizio le compo-nenti straordinarie di reddito risultava-no essere quelle evidenziate in tabella. Le sopravvenienze passive derivano da errori di imputazioni di costi relativi ad anni precedenti.
oneri diversi di gestionealtri oneri di gestione saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
192.279 7.190 199.469totale
PRoVenti eD oneRi FinanZiaRi
Negli oneri diversi di gestione sono sta-te inserite le spese indeducibili per san-zioni verso erario, quote di affiliazione, e imposte e tasse deducibili.Nel bilancio riclassificato secondo la IV direttiva CEE l’importo totale al 31/12/2010 è di euro 199.469 in quan-to sono stati classificati all’interno di questa voce anche gli oneri da attivi-tà accessorie per euro 15.944,83 e gli oneri previsti di supporto generale per euro 172.957, così come classificati nel rendiconto. Questa voce comprende inoltre gli oneri da raccolta fondi e gli oneri per donazione per un totale di euro 3.988,88.
interessi ed altri oneri finanziari
saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
13.057,00 - 1.413,00 11.644 totale
Proventi diversi dai precedenti
saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
2.601,00 16.331,00 18.932totale
PRoVenti eD oneRi stRaoRDinaRi
oneri - 154.586,00 55.866 - 98.720
- 23.172,00 - 37.378 totale - 14.206
Proventi 177.758,00 - 116.416 61.342
componenti straordinari saldo al 2010incrementi/ Decrementisaldo al 2009
82
CommentoAlla data di chiusura dell’esercizio, ri-sultavano in essere i seguenti impegni e gli altri conti d’ordine:
Valorizzazioni ContropartiI conferimenti di valori economici dell’attività benevola di beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalla Controparte andrebbero acqui-stati dando origine ad un esborso di denaro.
Monetario ControparteSono le spese sostenute a carico della Controparte.
Crediti verso EntiSono i contributi attesi dall’ente finan-ziatore per la quota a suo carico per la realizzazione del progetto.Il conto d’ordine nasce con l’intero im-porto previsto da progetto approvato e viene decrementato attraverso le tranche di finanziamento ricevute. La tabella sintetizza il valore dei crediti per finanziamenti attesi distinti per tipo-logia di ente finanziatore.
Valorizzazioni CESTASSono i conferimenti di valori economici dell’attività benevola di beni e servizi che l’ong mette a disposizione per il progetto.
conti D’oRDine
impegni di terzi
impegni verso terzi
Valorizzazioni controparti 2.282.154,39 €
Valorizzazioni cestas 990.647,82 €
Monetario controparte 4.500,00 €
cReDiti VeRso enti
enti Governativi italia
enti locali italia
Privati e altri italia
Unione europea
enti Governativi esteri
Privati e altri esteri
totale 5.029.243,67 €
4.142.736,57 €
284.726,52 €
304.665,11 €
-
-
297.115,47 €
83
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
INFO. PER IL PUNTO 15 DELL’ART. 2427 C.C.La seguente tabella riporta la movi-mentazione dei dipendenti nell’anno e la consistenza media per categoria.La determinazione della consistenza media è stata effettuata determinan-do la media ponderata giornaliera del numero medio dei dipendenti.
INFO. PER IL PUNTO 16 DELL’ART. 2427 C.C.Gli amministratori nell’esercizio 2010 non hanno percepito alcun compen-so. L’ammontare dei compensi netti spettanti ai sindaci nell’esercizio 2010 è di 3.001,38 euro.
categoria
Direttore
Dipendenti
collaboratori
consulenti
Volontari/tirocinanti
stagisti
servizio civile
totale
n° dipendenti al 2009
0
21
6
5
10
9
8
59
incrementi/Decrementi
0
-7
-4
0
-2
-8
-2
-23
0
14
2
5
8
1
6
36
n° dipendenti al 2010
Il Presidente del Consiglio di amministrazioneAlberti Uber Antonio
84
Certificazione esterna
Premesso che la Vostra associazione a norma dell’articolo 2477 C.c. comma quarto ha attribuito al Collegio sinda-cale sia l’attività di vigilanza ammini-strativa sia le funzioni di controllo con-tabile, rendo conto del mio operato per l’esercizio chiuso al 31/12/2010.A seguito dell’incarico conferito al sot-toscritto, di redigere la presente certifi-cazione, sono state esaminate le voci più significative del Bilancio consuntivo annuale al 31/12/10.
I principi contabili e di revisione a cui il sottoscritto ha fatto riferimento nello svolgimento dell’incarico, sono quelli che la professione (Consiglio nazio-nale dei dottori commercialisti e dei ragionieri) ha predisposto e sta predi-sponendo e che la Consob ha racco-mandato (la “raccomandazione” si riferisce ai principi di revisione, i quali pertanto sono da considerarsi vinco-lanti) o indicato come punto di riferi-mento per l’interpretazione della lette-ra del Codice civile.
Va rilevato che a causa dei limiti insiti nelle procedure di revisione e tra essi la necessità di svolgere le verifiche con il metodo del campione, e di quelli insiti in ogni sistema di controllo interno, per-mane il rischio che, nonostante ogni dovuta diligenza, non tutte le irregola-rità possano essere individuate.
In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento ne-cessario per accertare se il bilancio di
esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendi-bile.
Il procedimento di revisione compren-de l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valu-tazione dell’adeguatezza e della cor-rettezza dei criteri contabili utilizzati.
Ritengo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressio-ne del giudizio professionale.
Dal lavoro svolto, con tutte le limita-zioni di cui al paragrafo precedente, sono emersi i seguenti rilievi:
L’ong risulta ad oggi con un patrimo-nio netto di euro 112.320,00.
Lo stato patrimoniale e il conto econo-mico presentano ai fini comparativi i valori dell’esercizio precedente.
Il bilancio corrisponde alle scritture contabili e, per quanto riguarda la forma e il contenuto, è stato redatto nel rispetto della vigente normativa civilistica, con l’applicazione dei criteri esposti nella Nota integrativa.
Il bilancio è stato integrato adeguan-dosi alle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus.
I documenti di bilancio, che sono quin-di stati predisposti sono:1) Stato patrimoniale e conto econo-
mico2) Rendiconto gestionale3) Nota integrativa
La valutazione dei singoli elementi patrimoniali è stata eseguita secon-do prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, nonché te-nendo conto della funzione economi-ca dell’elemento dell’attivo e del pas-sivo considerato.I proventi e gli oneri sono stati impu-tati al conto economico secondo il principio di competenza economico-temporale.
Circa la struttura contabile, il criterio di contabilizzazione dei finanziamenti dei progetti è definitivamente uniformato ai dettati dell’Organismo italiano di contabilità (Oic). In sintesi, vengono considerati ricavi i flussi derivanti dai finanziamenti dei donors, e costo, la spesa su progetto sostenuta per la re-alizzazione degli scopi istituzionali nel corso dell’anno; al termine dell’eserci-zio attraverso ratei e risconti laddove il finanziamento non abbia trovato per-fetta capienza nelle spese dell’anno viene rilevata la corretta competenza.
I crediti sono iscritti in bilancio al valore di futuro realizzato.
Lo Stato patrimoniale al 31/12/10 evi-denzia un utile di esercizio di euro 46.784.
1. PReMessa
2. RilieVi eMeRsi
85
È stato accantonato un fondo rischi di euro 377.385 a fronte di crediti verso enti finanziatori di incerta riscossione, più un ulteriore fondi rischi su crediti verso soci per euro 3.000.
Per quello che riguarda il Malawi (12.49083.b1999/14 – Livestock Promo-tion Training Activities “Pilot project for Smallholder Farmers in Diary Sectori in Ntchisi R.D.P.”), dopo l’audit svoltasi fra marzo e aprile 2009, l’Auditor ha inviato una relazione finale nella quale è stato ribassato il credito CESTAS, pertanto il credito di euro 34.201 è stato ridotto a complessivi euro 11.404 ancora da ricevere. È però da aggiungere che il sottoscritto ha potuto verificare che tale passività è stata rilevata nell’eser-cizio 2011.
Gli altri debiti risultano iscritti al loro va-lore nominale, corrispondente al pre-sumibile valore di estinzione.È stato verificato il corretto conteggio dei risconti attivi e dei ratei passivi.
Dall’esame delle procedure di control-lo interno attuate per il reparto conta-bile e amministrativo, non emergono fatti di rilievo.Relativamente alla fiscalità, trattandosi di Onlus di diritto, l’unica imposta do-vuta è l’Irap formulata secondo il me-todo retributivo e risulta correttamente calcolata in dichiarazione dei redditi mentre in bilancio l’accantonamento risulta di euro 19.427,06. All’attività isti-tuzionale è stata affiancata l’attività connessa di prestazione di servizi di formazione e consulenze sulla coope-razione internazionale. Per queste at-
tività, è stata aperta posizione Iva pur risultando, a tutti gli effetti, ricavi defi-scalizzati. La dichiarazione Iva risulta correttamente compilata. Le dichiarazioni fiscali risultano sempre presentate nei termini di legge.Risultano inoltre correttamente esegui-ti i calcoli delle retribuzioni e dei com-pensi assimilati e versati nei termini di legge contributi e imposte a carico.
La Nota integrativa, predisposta dal Consiglio di amministrazione, è stata re-datta ai sensi degli articoli 2423 e segg. del C.c. ed in particolare dell’articolo 2427 e contiene anche le altre indica-zioni ritenute necessarie per il comple-tamento dell’informazione, comprese quelle di carattere fiscale.
Non sono pervenute denunce ex art. 2408 C.c.
Da anni l’attività dell’ong, prevalente-mente orientata al settore salute, si è estesa anche all’ambiente, al welfare in generale e alla formazione. In parti-colare per quanto riguarda le attività rivolte alla formazione e ai progetti le-gati a questo ambito, in data 11 aprile 2011 con delibera della Giunta regio-nale della Regione Emilia-Romagna n. GPG / 2011 / 477 l’ente CESTAS ha ottenuto l’accreditamento come ente di formazione presso la Regione Emilia-Romagna. Altro importante risultato da segnala-re è il riconoscimento della personali-tà giuridica nazionale del CESTAS da parte del Ministero degli Interni, co-municato in data 15 marzo 2011 dalla Prefettura di Bologna, con protocollo
681/10/area IV bis, attestante l’avve-nuta iscrizione del CESTAS, con numero 706, pagina 95, vol. 5, al Registro delle Persone giuridiche tenuto da suddetta prefettura.
In definitiva, a mio giudizio, il Bilancio di esercizio, corredato dal Rendiconto gestionale, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili e, nel suo com-plesso, esprime in modo corretto la si-tuazione patrimoniale, finanziaria, e il risultato economico dell’organizzazio-ne per l’esercizio chiuso alla data del 31/12/2010.
Esprimo pertanto parere favorevole all’approvazione del bilancio di eser-cizio così come predisposto dal Consi-glio di amministrazione.
Bologna, 27 maggio 2011
In fede (Grandi dott. Luca)
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Per rispettare le tre “C” dobbiamo mantene-re e consolidare la nostra struttura continuan-do a utilizzare gli strumenti di pianificazione, gestione e controllo già in uso. L’attenzione verso gli investimenti nelle nuove tecnologie deve mantenersi come linea metodologica nell’esecuzione delle attività.
Tagli governativi permettendo, il 2011 deve essere dedicato al consolidamento delle trasformazioni avviate durante gli ultimi due anni e in particolare:
1. Mantenere la strada della trasformazione organizzativa, aumentando gli standard di qualità, efficienza ed efficacia attraver-so l’innovazione e la valutazione di risul-tato e di processo. Dopo la certificazione all’interno della cooperazione internazio-nale, della formazione, della gestione am-ministrativa e finanziaria, delle donazioni, il prossimo futuro ci vede impegnati nella promozione della ISO 26000 all’interno del-le ong di cooperazione internazionale.
2. Promuovere e sviluppare all’estero la no-stra expertise nell’alta formazione innova-tiva delle risorse umane.
3. Promuovere il diritto alla salute per tutti at-traverso l’uso degli spazi di conoscenza localizzata territorialmente e quelli di pres-sione politica globale.
4. Attivare processi di apprendimento tra i di-versi attori - privati, pubblici e non profit - interessati nella generazione responsabile d’intercambi sociali ed economici. Forma-zione di reti di economia civile, creazione e consolidamento di rapporti fiduciari con i nostri interlocutori, trasferimento di cono-scenze appropriate ed efficaci, restano i palcoscenici della nostra storia istituziona-le.
La caratteristica che segnerà i processi so-ciali dei prossimi due lustri, non sarà la velo-cità con la quale saremo capaci di produrre informazione e conoscenza, sarà invece la “forma” attraverso la quale riusciremo ad al-largare l’accesso e la fruizione sociale della conoscenza. “Appropriazione sociale del-la conoscenza” rimane la parola d’ordine all’interno della nostra strategia.
Dare le possibilità di costruire conoscenza e di usufruire liberamente delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione per codificare, trasmettere e migliorare la diffu-sione di idee, pratiche e metodi nuovi, con-sente a CESTAS di creare reti d’individui e di contribuire a una cooperazione di sviluppo, mai assistenzialista. Le reti devono essere lo spazio d’innovazione all’interno delle meto-dologie gestionali dei programmi di coope-razione allo sviluppo.
Il ruolo che CESTAS vuole svolgere nel 2011 è allora quello di un attore di qualità che promuove la costruzione del capitale socia-le basato sulla conoscenza. Un attore le cui iniziative devono necessariamente essere or-ganizzate intorno al territorio di riferimento e il cui lavoro deve rimanere collettivo, interdi-sciplinare e guidato dalla responsabilità sin-cronica e dalla solidarietà diacronica.
Pensando al futuroLa sfida strategica per CESTAS nel periodo 2011-2013 si concentra nel consolidamento della qualità organizzativa
e nella crescita della nostra offerta di alta formazionein America Latina e in Africa.
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