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Rassegna Stampa Martedì 19 marzo 2013
Rassegna del 19 marzo 2013
ASL BRESCIA
Il Giornale Di Brescia 18 CURE PALLIATIVE; L'ASL DI BRESCIA FA RETE PER MALATI E FAMIGLIE Wilda Nervi 1
Il GiornoBergamo_brescia
11 ONLUS OFFRE 340MILA EURO Fp 3
Bresciaoggi 12 CRESCE LA RETE VICINA A CHI SOFFRE PER SEMPRE Lisa Cesco 4
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Cure palliative; l;Asl di Brescia fa rete per malati e famiglie Dalla Fondazione Berlucchi 340mila € per il progetto che affianca il nuovo Comitato interaziendale
Carmelo Scarcella - per rispondere in modo sempre più appropriato alle esigenze dei malati e delle famiglie. La vera sfida sarà integrare tutte le componenti coinvolte nella realizzazione delle cure palliative, in particolare colmare il distacco ancora molto netto fra la gestione ospedaliera e i servizi sul territorio». Attualmente gli hospice ospedalieri sono alla Domus, a Gavardo e Orzi-nuovi con 54 posti letto in totale, mentre hospice di tipo socio-sanitario sono presenti a Nozza, Gussago, Pontevico e Lonato per 42 letti. Non solo, viene stabilita da un protocollo tra Asl e tutti gli hospice la tipologia elettiva dei destinatari (più di 2400 lo scorso anno), i criteri e le modalità di accesso per le diverse unità di offerta. «Nel piano formativo 2013 - ha aggiunto Fulvio Lo nati, direttore del Dipartimento cure primarie dellAsl -coinvolgeremo i medici di medicina generale, gli operatori e l'equipe della guardia medica. Il buon funzionamento di tali servizi è favorito da un'ampia rete di strutture che si possono far carico della cura e del monitoraggio del percorso dei malati e delle loro famiglie».
Nominato coordinatore del Comitato per le cure palliative bresciano, Giovanni Zaninetta, responsabile dell'hospice della Domus salutis ha insistito sulla «necessità di offrire livelli assistenziali adeguati alle necessità del paziente, mutevoli anche in modo rapido e imprevedibile, per dare la migliore risposta possibile a chi più ne ha bisogno. Come dire curare meglio i malati e allocare meglio le risorse disponibili». Per realizzare tutto questo la Fondazione Berlucchi ha stanziato - come detto - 340 mila euro; 120mila già elargiti, il resto nel 2013 e 2014. «La Fondazione ha sempre coniugato il finanziamento alla ricerca oncologica con iniziative di risposta ai bisogni dei pazienti - ha commentato
L'AsI in viale Duca degli Abruzzi
• La rete assistenziale per le cure palliative non è una novità per il nostro territorio. Il percorso riservato ai malati oncologici e cronici gravi ha già superato fasi organizzative e at-tuative. L'Asl di Brescia ha investito da tempo nella complessa e delicata assistenza al malato terminale aprendo un progetto sperimentale, finanziato dalla Fondazione Berlucchi con 340mila euro, che affianca ora l'attivazione del Comitato interaziendale delle cure palliative in rispetto al decreto regionale dello scorso 28 dicembre. L'Asl assume il ruolo di promotore della rete e diventa punto di riferimento organizzativo per tutta l'aggregazione funzionale e integrata dei servizi distrettuali e ospedalieri, sanitari e sociali, che si articola in assistenza ambulatoriale, domiciliare integrata, domiciliare specialistica, ricovero ospedaliero ordinario o day hospital, assistenza nei centri residenziali di cure palliative. «È un percorso di rinnovamento organizzativo e metodologico - ha specificato il direttore generale dell'Asl,
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il presidente Alessandro Paterlini, affiancato da Augusto Preti e Nini Ferrari che fanno parte del Cda -. Nostro nuovo obiettivo è migliorare la qualità di vita residua dei pazienti oncologici e rendere, per quanto possibile, più sopportabile la fase finale della malattia. Una scommessa ardua e onerosa, ma è nei momenti diffìcili che bisogna osare, essere un esempio e stimolo per le altre fondazioni e i privati a proseguire con azioni e donazioni».
Wilda Nervi
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S A N I T À NUOVE RISORSE PER CURE PALLIATIVE
Onlus offre 340mila euro - BRESCIA -
DOPO LA SUA istituzione, avvenuta con il decreto dell'Asl di Brescia del 21 febbraio, il Dipartimento interaziendale funzionale per le cure palliative inizia a muovere i primi passi. Primo atto, l'insediamento avvenuto il 14 marzo del Comitato interaziendale, che dovrà operare per migliorare le risposte alle famiglie che vivono la condizione di terminalità dei loro cari. «Nel territorio dell'Asl - ha detto il direttore generale Carmelo Scarcella - è attiva un rete complessa e sviluppata, sia sul versante dell'assistenza domiciliare che su quella residenziale». Nel 2012 l'Asl ha avuto in carico 2.400 malati; ad oggi sono 240 i percorsi attivabili di ospedalizzazione domiciliare. Attraverso il Comitato, braccio operativo del Dipartimento, sarà possibile migliorare l'organizzazione. Un passo reso possibile anche grazie alla Fondazione Guido Ber-lucchi Onlus, che erogherà 340mi-la euro per tre anni.
UNA REALTA, quella della Fondazione, che già opera per contrastare i tumori attraverso la ricerca e con cui la Asl ha avviato da tempo una partnership per la cura dei malati terminali. «Siamo felici di aver contribuito a questo percorso
FORZE IN CAMPO Ad oggi è possibile attivare 240 percorsi di assistenza domiciliare
così importante - commenta il presidente della Fondazione Alessandro Paterlini - che consentirà di rispondere nel modo più appropriato ed efficace alle esigenze di malati e famiglie». Come coordinatore del Comitato è stato scelto Giovanni Zaninetta, responsabile dell'Unità operativa cure palliative Casa di Cura Domus Salutis. «Primo obiettivo è fornire buone cure palliative indipendentemente dalla zona di residenza, interpellando medici di medicina generale, equipe specialistiche, a seconda dei bisogni specifici dei malati». F. P.
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SANITÀ/2. Nelle scorse settimane è stato istituito un Dipartimento
Cresce la rete vicina a chi soffre per sempre La rete delle cure palliative 2 . 4 0 0 i malati oncologici terminali assistiti nel 2012
3 . 2 0 0 i morti ogni anno per tumore (il 75% viene seguito dalla rete cure palliat
I servizi sul terr i tor io
H 3 unità operative ospedaliere Cure palliative (a Orzinuovi, Gavardo e alla Domus di Brescia)
H 5 4 posti di degenza complessivi
H 4 Hospice socio-sanitari (a Gussago-Richiedei, Nozza di Vestone, Pontevico, Lonato)
H 3 0 0 percorsi accreditati di ospedalizzazione domiciliare per le cure palliative
Dei 2.400 malati assistiti nel 2012.. 37% sono stati segu i t i—J^^kT 21% con Assistenza da Unità operative ^r ^^ i—i Domiciliare Integrata ospedaliere %^ M 5% con ospedalizzazione 37% da Hospice socio-- domiciliare sanitari
Dalla Fondazione Berlucchi all'Asl, in tre anni, andranno 340 mila euro destinati a migliorare i servizi
Lisa Cesco
Quando non c'è più niente da fare c'è ancora tutto da fare: evitare al malato terminale l'angoscia dell'abbandono, alleviargli le sofferenze fisiche
quotidiane, accompagnarlo con competenza verso la conclusione della vita. Un compito non facile e delicatissimo, per gestire il quale l'Asl di Brescia con l'appoggio della Fondazione Berlucchi sta muovendo passi importanti.
Da poche settimane la rete locale di cure palliative può contare su un Dipartimento interaziendale dedicato, istituito dall'Asl in linea con la recente normativa regionale e guidato da un Comitato di cui è coordi
natore Giovanni Zaninetta, responsabile dell'unità operativa Cure palliative della Domus Salutis.
«La rete delle cure palliative è complessa e ricca di risorse, essendo composta di hospice sanitari, hospice socio-sanitari, ospedalizzazione domiciliare e varie tipologie di assistenza a casa del malato: la sfida, grazie al lavoro del Comitato, è organizzarla per elaborare strategie di risposta sempre migliori ai problemi di malati e famiglie», dice il direttore generale dell'Asl di Brescia Carmelo Scarcella, ricordando che sono stati circa 2400 i pazienti terminali presi in carico dalla rete nel 2012. Le cure palliative hanno mol
teplici valenze nelle malattie inguaribili ed evolutive - principalmente quelle oncologiche (che assorbono il 90 per cento dei casi di terminalità) -perché sono determinanti non solo per controllare il dolore, ma anche l'insieme dei problemi fisici, psicosociali e spirituali cui il paziente va incontro. «Nella fase terminale, infatti, bisogna passare dalla cura "della malattia" alla cura "della persona", con tutti gli aspetti che entrano in gioco -spiega Zaninetta -. Una delle priorità del Comitato sarà quella di identificare con precisione degli indicatori per capire l'intensità con cui ciascun malato va assistito, e individuare i casi cui vanno dedicate maggiori risposte». L'obiettivo a lungo termine è riuscire a prevedere profili chiari di as-
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sistenza anche per la termina-lità non oncologica, ovvero malati neurologici, cardiopatici, nefropatici, pneumopatici.
LA RETE LOCALE delle cure palliative intanto sta crescendo, grazie al sostegno della Fondazione Berlucchi che si è impegnata a versare all'Asl 340 mila euro in un triennio per migliorare l'offerta di servizi a favore dei malati. Sono state inserite due psicologhe esperte di cure palliative nelle équipe dei distretti di Brescia e hinter
land, per offrire sostegno a famiglie e malati, individuate guardie mediche con competenze specifiche sulla palpazione da destinare alla postazione di Brescia città, identificati medici di base esperti in materia che possono offrire consulenze ai colleghi, mentre nel piano di formazione 2013 Asl sono previste iniziative specifiche sulle cure palliative. E' stato siglato anche un protocollo aggiornato per le dimissioni e ammissioni protette fra ospedale e territorio e acquistate
due autovetture per le cure domiciliari da assegnare ai distretti di Brescia e Rezzato.
«La scorsa settimana siamo stati chiamati a portare la nostra esperienza a Roma, al Ministero della salute - ricorda Alessandro Paterlini, presidente della Fondazione Guido Berlucchi Onlus -. In sanità i bisogni stanno aumentando e le risorse diminuendo: è per coprire queste carenze che interveniamo noi come fondazione, orgogliosi di farlo anche per il futuro». •
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