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1 S Economia Politica Internazionale Economia Politica Internazionale Economia Politica Internazionale Economia Politica Internazionale AA 2015 AA 2015 AA 2015 AA 2015- - -16 16 16 16 Prof. PIERLUIGI MONTALBANO [email protected] Capitolo 1 – Parte Prima Il Commercio nell’Economia Globale

S Il Commercio nell’Economia Globale · In un'economia aperta agli scambi con l'estero, la spesa totale non deve essere necessariamente pari alla produzione aggregata di beni e

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Economia Politica InternazionaleEconomia Politica InternazionaleEconomia Politica InternazionaleEconomia Politica InternazionaleAA 2015AA 2015AA 2015AA 2015----16161616

Prof. PIERLUIGI [email protected]

Capitolo 1 – Parte Prima

Il Commercio nell’Economia Globale

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Sommario

• Il commercio internazionale� I fondamenti del commercio mondiale

� La mappa del commercio mondiale� Il rapporto tra commercio internazionale e PIL� Le barriere al commercio internazionale

• Le migrazioni e gli investimenti diretti esteri� La mappa delle migrazioni� La mappa degli investimenti diretti esteri

• Conclusioni

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Definizioni

• Le importazioni sono l’acquisto di beni o servizi da un altro Paese.

• Le esportazioni sono la vendita di beni o servizi ad altri Paesi.

• Merci: comprendono i prodotti manifatturieri, minerari e agricoli.

• Esportazioni di servizi: comprendono servizi commerciali come eBay, viaggi, assicurazioni e trasporti.

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Lo spostamento int.le dei fattori

• Le migrazioni sono i flussi internazionali di persone (fattore lavoro) che si realizzano quando le persone si trasferiscono da un Paese all’altro.

• Gli investimenti diretti esteri sono i flussi internazionali di capitale (fattore capitale) che si realizzano quando un’impresa possiede un’altra impresa in un altro Paese.

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Perché i paesi scambiano: serve la teoria

• Perché i Paesi commerciano?� Possono ottenere dai Paesi esteri prodotti più

economici o di maggiore qualità rispetto a quelli prodotti internamente.� Il fatto che la Germania è tra i principali esportatori mondiali

mostra la superiorità della sua tecnologia nella produzione di beni manufatti di alta qualità (es., in campo automobilistico).

� La Cina produce beni a costo inferiore rispetto alla maggior parte dei Paesi industrializzati.

� I paesi commerciano perché sono differenti? Es. commercio di natura inter-industriale (prodotti agricoli con macchinari)

� I paesi commerciano perché sono simili? Gran parte del commercio mondiale avviene fra paesi industrializzati ed è di natura intra-industriale (beni manufatti)Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor

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Le domande a cui rispondere

• Perché questi flussi internazionali sono così comuni?

• Perché convivono flussi inter-industriali e intra-industriali?

• Quali sono le conseguenze di questi flussi per i Paesi coinvolti?

• Quali azioni intraprendono i governi per rendere i Paesi più o meno aperti al commercio, alle migrazioni e agli investimenti diretti esteri?

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I fondamenti del commercio int.le

• I fondamenti del commercio mondiale� Non tutto il commercio riguarda beni spediti da un

Paese all’altro.� Riguarda anche i servizi – Servizi come i viaggi e il

turismo si realizzano nel Paese domestico per i consumatori esteri.� NB: Anche le commissioni per l’utilizzo di servizi in rete (e.g.,

Amazon, eBay; Airbnb, ecc.) sono registrati come esportazioni di servizi dagli USA.

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La bilancia commerciale

• La bilancia commerciale di un Paese è la differenza tra il valore totale delle esportazioni e il valore totale delle importazioni.� Normalmente si considerano sia i beni che i servizi� Non ci preoccuperemo del saldo della bilancia

commerciale: ipotizzeremo che le importazioni siano pari alle esportazioni.

• Si ha un avanzo (surplus) commerciale quando un Paese esporta più di quanto importa.

• Si ha un disavanzo (deficit) commerciale quando un Paese importa più di quanto esporta.

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LA CONDIZIONE DI EQUILIBRIO IN UN'ECONOMIA APERTA

� In un'economia aperta agli scambi con l'estero, la spesa totale non deve essere necessariamente pari alla produzione aggregata di beni e servizi, come nel caso di un'economia chiusa.

� Ciò in quanto, un'economia aperta può spendere più di quanto produce, grazie al ricorso all'indebitamento estero (prendendo a prestito dal resto del mondo), oppure spendere meno di quanto produce, impiegando all'estero la produzione in eccesso (concedendo prestiti al RM)

� Dimostrazione:

Y = C + I+G+(X-M)Y — (C + I+G)=X-MS-I=X-M

� II saldo della bilancia commerciale di un paese corrisponde in pratica alla differenza tra risparmi e investimenti all'interno del sistema economico

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Lo squilibrio dei conti con l'estero (1)

S<I=X<M

deficit commerciale: il sistema economico consuma più di quanto produce e, pertanto, importa più di quanto esporta. Non sostenibile se non beneficiando di prestiti concessi dai propri partner esteri (risultato: diminuzione della "ricchezza estera netta" - differenza fra quanto gli operatori nazionali prestano e ricevono a prestito dall'estero).

S>I = X>M

surplus commerciale: il sistema economico consuma meno di quanto produce e, pertanto, esporta più di quanto importa. Ciò è possibile solo finanziando il disavanzo delle partite correnti dei propri partner esteri tramite la concessione di crediti all'estero. Si verrà così a determinare un aumento della "ricchezza estera netta", tramite la concessione di crediti, capaci di compensare il surplus delle partite correnti.

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Economia aperta vs Economia chiusa

Economia chiusa: il risparmio può aumentare solo se aumenta lo stock di capitale disponibile

Economia aperta: è possibile acquisire ricchezza (prestiti) dall’estero attraverso il legame esistente tra squilibrio del saldo di bilancia commerciale e andamento dei flussi finanziari da e per l’estero

� In economia aperta, la spesa totale non è necessariamente pari alla produzione aggregata di beni e servizi (diversamente da economia chiusa);

� un’economia aperta può spendere più di quanto produce (grazie al ricorso all’indebitamento estero), oppure spendere meno di quanto produce (impiegando all’estero la produzione in eccesso);

Questa situazione di squilibrio è possibile solo per periodi limitati, nessun paese può essere debitore o creditore con l’estero all’infinito. Lo squilibrio nei conti con l’estero, di natura non temporanea, è

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Spesa e produzione in economia aperta

CA = X – M = Y – (C + I + G )

• Quando produzione > spesa domestica,

bilancia commerciale > 0� Il paese percepisce più reddito dalle esportazioni di quanto

ne spenda in importazioni� La ricchezza estera netta aumenta

• Quando produzione < spesa domestica,

bilancia commerciale < 0� percepisce meno reddito dalle esportazioni di quanto ne

spenda in importazioniLa ricchezza estera netta diminuisce

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Qual è la relazione fra partite correnti e risparmio nazionale?

CA = S – I I = S – CA

• I paesi possono finanziare l’investimento sia risparmiando sia ricevendo fondi dall’estero, in ammontare pari al disavanzo del conto corrente

• Un disavanzo del conto corrente (CA<0) permette di mantenere consumi elevati anche con variazioni negative di reddito. Ciò implica la riduzione della ricchezza estera netta tramite l’afflusso di prestiti esteri (caso USA )

• Un avanzo di conto corrente ( CA > 0) permette di mantenere elevata la produzione anche in una situazione di carenza di domanda interna. Ciò implica una variazione positiva della posizione estera netta, i.e., concessione di prestiti all’estero (caso Cina )

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USA: CA e ricchezza estera netta degli Stati Uniti, 1977 –2003

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Posizione netta sull’estero

• La posizione patrimoniale sull’estero indica la consistenza delle attività e delle passività finanziarie (in valuta) di un’economia verso il resto del mondo;

• Lo schema di presentazione della posizione patrimoniale sull’estero utilizza gli stessi criteri classificatori del conto finanziario;

• La bilancia dei pagamenti e la posizione patrimoniale sull’estero sono raccordabili. La variazione della consistenza delle attività e passività finanziarie sull’estero, intervenuta in un intervallo di tempo, è attribuibile a:� flussi finanziari (transazioni di conto finanziario della

bilancia dei pagamenti) � aggiustamenti di valutazione (relativi alle variazioni dei tassi di

cambio e/o dei prezzi delle attività sottostanti).

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La posizione estera USA è sempre stata di ridotte dimensioni (mai superiore al 10-20% del reddito nazionale). Gran parte della ricchezza USA è di matrice domestica (circa il 98%)

Prima bilanciata, poi positiva (nel dopo guerra gli USA diventano i principali creditori dei paesi europei) e poi negativa a partire dagli anni Ottanta del XX sec., con l’accumulo contestuale di deficit commerciali

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La Germania ha invece accumulato una rilevante ricchezza estera netta grazie ai propri surplus commerciali

Al 2010 la posizione netta sull’estero della Germania era prossima al 50% del reddito nazionale (di cui più della metà accumulati a partire dal 2000), un livello simile a quello registrato nel 1913

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Le superpotenze coloniali incrementano la propria ricchezza estera netta nel XVII e XVII sec.Alla vigilia della I GM, UK possiede attivi esteri pari a circa due annualità del reddito nazionale Per poi subire un vero e proprio collasso dopo la seconda GM

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Tali attivi esteri netti permettono a Francia e Regno Unito di mantenere anche un deficit commerciale strutturale (pari a circa l’1-2% del reddito nazionale).

Tra il 1880 ed il 1914 entrambe ricevono dal resto del mondo beni e servizi di un valore commerciale nettamente superiore a quello delle loro esportazioni. Tuttavia, tale deficit è più che compensato dai redditi da capitale estero che ricevono dal resto del mondo, pari a circa il 5% del reddito nazionale lasciando in fortissimo attivo la bilancia dei pagamenti complessiva.

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La Bilancia dei Pagamenti

Rilevazione sistematica (i.e. un conto) standard di tutte le transazioni tra i soggetti di un sistema economico ed il resto del mondo in un dato periodo di tempo

3 Sezioni principali:

• Bilancia di conto corrente

� registra i flussi di beni e servizi, prestazioni dei fattori produttivi (redditi da lavoro e da capitale) e trasferimenti (privati- es. rimesse)

• Bilancia di conto capitale

� registra cessioni e acquisizioni di attività intangibili (brevetti, licenze,

diritti d’autore, ecc.; trasferimenti unilaterali in c/capitale da Istituzioni

int.li o settore bancario; trasferimenti pubblici)

• Bilancia del conto finanziario

• registra le transazioni di attività finanziarie (Investimenti diretti,

Investimenti di portafoglio, Prestiti privati, Prestiti pubblici, Crediti

commerciali, Derivati finanziari)

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Rilevazione sistematica di tutte le transazioni economiche che un’economia intrattiene

in un dato periodo di tempo (generalmente un anno) con i residenti del resto del mondo

(definizione FMI)

Concetti chiave:

� Rilevazione sistematica (metodologie contabili e orizzonte temporale)

�Transazioni economiche (reali o finanziarie): scambio di valore (a titolo oneroso o

non) di beni, servizi, redditi ed altre attività;

� Economia (diverso da paese, Es. UE)

� Transazioni internazionali: fra residenti e non residenti (rilevante il concetto di

centro di interessi non temporaneo);

Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza”

La bilancia dei Pagamenti

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LA BILANCIA DEI PAGAMENTI: CREDITI E DEBITI

• Sotto la voce crediti, con segno positivo, sono generalmente registrate tutte le

transazioni che danno luogo ad un’entrata di valuta. Es:

� vendita di beni o servizi all’estero;

� prestazioni lavorative fatte all’estero da parte di operatori nazionali;

� trasferimenti ottenuti dall’estero

� operazioni finanziarie di indebitamento

• Sotto la voce debiti, con segno negativo, sono invece registrate tutte le transazioni

che danno luogo ad un’uscita di valuta. Es:

� acquisto di beni e servizi dall’estero;

� pagamento di prestazioni lavorative effettuate sul territorio nazionale da non

residenti;

� trasferimenti unilaterali a favore dell’estero;

� operazioni finanziarie di prestito

Pierluigi Montalbano – Università di Roma “La Sapienza”

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IL SALDO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI

A BILANCIA DELLE PARTITE CORRENTI

B BILANCIA DEI MOVIMENTI DI CAPITALE E CONTO FINANZIARIO

C ERRORI ED OMISSIONI

A+B+C SALDO TRANSAZIONI AUTONOMEBILANCIA DEI PAGAMENTI

D SALDO TRANSAZIONI COMPENSATIVE

(CONTO RISERVE UFFICIALI)

(A+B+C)±D SALDO TOTALEZERO

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BILANCIA DEI PAGAMENTI ITALIANA