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Bilancio Sociale 2006

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INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE 2006 Politica e regole di redazione del Bilancio di responsabilità sociale CAPITOLO 1 Identità: la Cooperativa Alce Nero 1.1 La storia 1.2 La Vision 1.3 La Mission 1.4 I nostri servizi 1.5 L’organizzazione Alce Nero 1.5.1L’organigramma 1.5.2 Verifica degli obiettivi del 2006 1.5.2 Piano Programmatico 2007 CAPITOLO 2 I portatori di interesse 2.1 Assemblea dei soci 2.2 Lavoratori soci e non soci CAPITOLO 3 Riclassificazione a valore aggiunto

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INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE 2006 Politica e regole di redazione del Bilancio di responsabilità sociale

Il Bilancio Sociale è, per un’impresa come Alce Nero, uno strumento di rendicontazione e di condivisione straordinario; rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico in quanto consente di misurare il valore prodotto dall’impresa stessa non solo in termini economici (utile, disavanzo…), ma anche e soprattutto in termini di ricaduta rispetto alla comunità che la cooperativa abita. Poiché essere impresa non-profit non garantisce la bontà delle azioni, dobbiamo rendere conto se nel nostro operato di impresa sociale, perseguiamo gli scopi della cooperazione sociale così come sono indicati nella normativa che regola il nostro operato e nei documenti licenziati dagli organi della nostra impresa, che definiscono degli obblighi e degli impegni precisi verso i nostri portatori di interessi. Pertanto la necessità di rapportarci ai portatori di interesse, per favorire la partecipazione, e di comunicare le politiche gestionali della cooperativa e la loro ripercussione sociale, ci ha portato ad elaborare il bilancio sociale di Alce Nero.

Il Consiglio di Amministrazione ha scelto di attivare, per la redazione del Bilancio Sociale 2006, un gruppo trasversale ai vari ambiti della cooperativa. Il gruppo che ha curato la redazione è costituito da sette soci lavoratori, rappresentativi del nuovo assetto organizzativo: Maddalena Breviglieri per il CdA, Cinzia Chesi ed Elisabetta Madella per il settore di Promozione Familiare, Monica Magistrelli e Riccardo Tranquilli per il settore di Promozione Sociale, Francesca Pigaiani appartenente a entrambi i settori e Paola Mortoni per il coordinamento. Ci si è avvalsi del supporto di soci e colleghi esterni al gruppo, nonché della competenza di Simone Bernardelli, laureato in Economia e Commercio sulle tematiche di Responsabilità Sociale.

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato che il presente bilancio sociale rispecchiasse ciò che ha caratterizzato la cooperativa nel 2006, ossia la modifica dell’organigramma e l’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione. Inoltre la certificazione di qualità ha creato le basi per perseguire il miglioramento continuo nella gestione degli strumenti di rendicontazione. Infatti per il 2007 è stato elaborato il piano di impresa e della qualità, uno strumento integrato con lo scopo di uniformare i documenti esistenti. Si è venuto così a configurare un altro compito per il gruppo del Bilancio Sociale: il monitoraggio trimestrale del piano di impresa e della qualità 2007 che renderà più agevole la redazione dei futuri bilanci sociali

Su delibera del CdA sono stati individuati 2 portatori di interesse:

l’Assemblea dei Soci

i lavoratori soci e non soci.

L’ultimo capitolo è dedicato alla riclassificazione del bilancio civilistico puntando a far emergere il valore aggiunto prodotto e distribuito nel corso del 2006 tra i portatori di interesse.

La redazione ha cercato di essere sintetica e chiara in modo tale da offrire una rendicontazione sociale dell’operato di Alce Nero e trasmettere un’idea di valore conforme allo scopo della cooperativa (legge 381/91). Il modello utilizzato, su indicazione di Sol.co Mantova, consorzio provinciale di cui fa parte Alce Nero, è quello di bilancio sociale promosso da Promoimpresa, azienda speciale della C.C.I.A.A., che consentirà una maggiore paragonabilità tra i bilanci sociali.

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CAPITOLO 1

La COOPERATIVA ALCE NERO

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DENOMINAZIONE Alce Nero Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S.

TIPOLOGIA Cooperativa sociale di tipo “A” ANNO DI COSTITUZIONE 1981 INDIRIZZO DELLA SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA

Imre Nagy n° 18, 46100 - Mantova

TELEFONO 0376/263627 FAX 0376/263531 E-MAIL SEGRETERIA [email protected] SITO www.alcenero.org CODICE FISCALE E P. IVA 0062446 020 0 ISCRIZIONE REGISTRO PREFETTIZIO

sez. VIII al n° 12 (in data 29.03.94)

ISCRIZIONE ALBO REGIONALE COOPERATIVE SOCIALI

Sez. A al n° 170 (in data 5.09.1994)

ISCRIZIONE AL REG. DELLE IMPRESE N°

0062446 020 0

O.N.L.U.S. Alce Nero è Organizzazione non lucrativa di utilità sociale ai sensi del D.lgs 460/97

PATRIMONIO NETTO AL 31.12.’06 Euro 49.974,88 CAPITALE SOCIALE AL 31.12.’06 Euro 9.295,20

N° SOCI AL 31.12.’06 36

MEMBRI DEL CDA al 31.12.’06 Scadenza mandato: 21/6/2009

Marco De Pietri (pres.), Maddalena Breviglieri (vicepres), Sara Arletti, Evita Bevilacqua, Alberto Brutti, Mauro Colombo e Giorgio Cavicchioli.

IMPRESE PARTECIPATE Consorzio Sol.Co. Mantova, Tante Tinte Cooperativa Sociale, CGM Finance, ConfCooperfidi, Consorzio Sol.Co. Mantova Trasporti, Scarabocchio Società Cooperativa Sociale

N° OPERATORI IMPIEGATI AL 31.12.’06

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SOCI LAVORATORI AL 31/12/06 21

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LA STORIA

1981-1986

Alce Nero nasce a Mantova nel 1981, da un gruppo di persone che dimostravano interesse per le tematiche sociali e che lavoravano nel sociale all’interno di comunità alloggio. Inizialmente la cooperativa ha in gestione due comunità (date in convenzione dalla provincia e dall’USSL 47). In questa prima fase i dipendenti sono pochi e molti sono i volontari. Le assemblee sono poche ma molto partecipate.

Con il passare del tempo e l’aumento della base sociale inizia ad emergere in cooperativa l’esigenza di un approccio più professionale; vengono avanzate le prime richieste che sono soprattutto di carattere formativo.

Nel 1986 Alce Nero aderisce alla Confederazione Cooperative Italiane (Unione di Mantova Confcooperative).

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1986-1991

Nel 1986 si interrompe bruscamente l’esperienza delle comunità e allora Alce Nero comincia la sua espansione e specializzazione nel campo dei minori. Viene stipulata la convenzione con l’USSL 48 di Ostiglia per il primo servizio di A.D.M.1 della provincia e quella con il comune di Mantova per la gestione del C.A.G.2 del quartiere Lunetta. Negli anni successivi si gestiscono altri C.A.G. (Quingentole, Quistello e Pegognaga), si amplia l’A.D.M. e vengono acquisiti molti servizi di animazione estiva.

Si riduce il numero dei volontari, aumentano i dipendenti e i nuovi soci sono quasi tutti lavoratori. A fronte di una rapida crescita nascono alcune tensioni nella compagine sociale, il gruppo dirigente si dimette ed entra in carico un nuovo Consiglio di Amministrazione.

1 A.D.M.: Assistenza domiciliare rivolta a minori su segnalazione dell’assistente sociale in base alle richieste giunte da scuole,

famiglie, neuropsichiatria infantile, ecc. 2 C.A.G: Centro di aggregazione giovanile

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1991-1996 Il nuovo C.d.A. è tutto femminile, composto da operatrici che vengono da servizi diversi, si

mantiene la spinta a crescere nei servizi all’interno della cooperativa, in particolare:

Si attiva una consulenza per ripensare alla struttura di Alce Nero, che porterà alla distribuzione e decentramento di ruoli e competenze; Partecipazione alla costituzione di Sol.Co Mantova, Consorzio delle Cooperative

Sociali (nel quale entrerà come socia nel 1995); Alce Nero sceglie di aderire al Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative

Sociali e di divenire Cooperativa di tipo A (legge 381/91); Si amplia lo spazio della formazione e della comunicazione, nasce l’idea di un foglio di

collegamento chiamato “Alce Nero Parla” e viene data maggior attenzione alle esigenze delle persone che gravitano attorno ad alce Nero.

La sede amministrativa viene spostata da Via Solferino ai nuovi uffici presso le A.C.L.I., la sede legale rimane presso l’abitazione di Andrea Costa (ex presidente e socio della prima ora).

In quegli anni Alce Nero non è radicata in una precisa comunità e comincia a scontrarsi con forme di concorrenza sempre più organizzate ed aggressive. Inoltre riconosce la sua distanza da alcuni principi cardini del consorzio Sol.Co Mantova, quali la territorialità e la specializzazione. Il 1996 è per Alce Nero l’annus horribilis, in quanto vengono persi in rapida successione due servizi importanti (C.A.G. di Lunetta e C.S.E.), si apre una crisi economica e politica nella quale l’appoggio del Sol.Co risulta fondamentale.

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1997-2005

La sfida fondamentale del CDA che si insedia nel ’97 è quella di garantire la sopravvivenza della Cooperativa e di recuperarne l’identità, le principali scelte sono:

Stingere le relazioni col Sol.Co; Scelta definitiva di specializzazione (minori); Spinta allo sviluppo, importanza della qualità e della ricerca di alleanze.

La collaborazione con il consorzio si fa sempre più importante e impegnata, da entrambe le parti. La sede amministrativa di Alce Nero e di Sol.Co Mantova si trasferisce nei locali del Redentore, in Via Giulio Romano, 15 (1997) e poi in Via Imre Nagy, 32 (1999), dove Alce Nero sposta anche la sede legale. Questa stretta collaborazione ha promosso la sensibilizzazione del consorzio rispetto al campo dei minori (Alce Nero è stata per alcuni anni l’unica cooperativa rivolta ai minori consorziata) e alla creazione del settore So.F.I.A. (settore minori solco).

A partire dal 2000 Alce Nero vive un nuovo momento di sviluppo del fatturato, dei servizi e del personale (Alce Nero ha più di 50 dipendenti). A fronte di molte riflessioni e nella consapevolezza della complessità della realtà che ci circonda le principali direttrici sulle quali Alce Nero ha sviluppato i propri servizi sono state:

La professionalità;

La sperimentazione/innovazione;

Attenzione al momento storico e al contesto;

Cura dei lavoratori.

Nascono in questi anni i primi servizi gestiti direttamente dalla cooperativa: il Centro Servizi Scuola e Famiglia (CSSF) e la comunità “Ali per Volare”, chiusa, però nel 2005. L’avvio dell’organizzazione in aree, approvata agli inizi del 2004, è mossa dall’idea di cominciare a suddividere competenze tecniche e politiche.

Durante il 2005 arrivano da più parti sollecitazioni relative ad un generale cambiamento nel sistema del Welfare; verso la fine dell’anno la cooperativa inizia ad interrogarsi sulla tenuta della capacità innovativa del proprio organigramma, e conseguentemente sul documento di mission approvato nel gennaio 2004

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LA VISION Il documento Alce Nero, che ha coinvolto soci e lavoratori fino all’approvazione in assemblea a

gennaio 2004, ha portato a definire i punti qual ficanti dell’impegno della Cooperativa nei prossimi anni, ed è un necessario strumento sul quale poggiano la Mission e gli obiettivi degli

annuali Documenti Programmatici di Alce Nero. Riportiamo il documento approvato in versione integrale.

i

Ambito tematico minori/famiglia Nei prossimi anni riteniamo che le famiglie avranno un ruolo centrale rispetto alla co-progettazione, promozione e allo

sviluppo dei servizi ai bambini, agli adolescenti e alle famiglie stesse; è necessario che il panorama che raggruppa le famiglie diventi più leggibile, organizzato ed aumenti la loro rappresentanza attraverso logiche associative. Con il medesimo obiettivo si renderà necessario promuovere e sostenere formule di associazionismo giovanile riconoscendo ai giovani un ruolo da protagonisti nello sviluppo dei servizi e della scena sociale e superando lo status di meri fruitori.

Contemporaneamente si svilupperà anche un lavoro di promozione che avrà i suoi cardini portanti intorno all’affiancamento, alla valorizzazione, alla formazione e al sostegno dell’autopromozione. Si progetteranno luoghi che svolgano una funzione pubblica (non necessariamente “pubblici”) di raccordo, di conoscenza, di riflessione, di narrazione condivisa e di canalizzazione delle risorse.

Da ultimo si porranno in essere situazioni di confronto reale tra culture e comunità tra loro differenti che porteranno ad una nuova elaborazione di azioni educative e di cura efficaci.

Ambito tematico Enti Pubblici L’evoluzione dello scenario e dei rapporti tra i soggetti operanti nel sociale ci fa ritenere che sempre più le municipalità

opereranno nei termini di una progettualità condivisa a livello territoriale, attraverso lo strumento del Piano di Zona, che esorterà i comuni a lavorare con una modalità cooperante. Si ritiene e si auspica, che la progettazione dei servizi sui territori dei distretti nei quali opera Alce Nero, sarà governata da una maggiore unità di intenti rispetto alle attuali differenze di approccio progettuale e operativo dei singoli comuni.

L’interlocutore pubblico territoriale sarà quindi sempre di più l’Ufficio di Piano che da una parte faciliterà i rapporti tra la cooperativa e i suoi interlocutori, dall’altra spingerà la cooperativa stessa a riorganizzare il proprio lavoro e le proprie procedure per interfacciarsi meglio con gli Enti Locali.

Il ruolo degli Enti Pubblici dopo la messa in discussione del welfare tradizionale, sarà quindi sempre più di programmazione territoriale condivisa, di costruzione di un welfare comunitario il quale, insieme alle logiche di esternalizzazione dei servizi, attiverà modalità di partnership con il privato sociale in un’ottica di sussidiarietà orizzontale.

Ambito tematico Servizi sociali - welfare I riferimenti normativi che regolano il comparto dei servizi sociali, negli ultimi due anni hanno subito una trasformazione

piuttosto radicale: la legge 328/00 a livello nazionale e il Piano Socio-Sanitario lombardo a livello regionale, stanno suggerendo una modalità di welfare che, tra l’altro, intende valorizzare l’apporto di tutti gli attori, pubblici e privati, in un’ottica di sussidiarietà e di razionalizzazione delle risorse.

Questo facilita il pensare la nostra cooperativa sociale non solo come cooperativa che offre servizi, ma anche come soggetto territorialmente responsabile e capace di proporre e proporsi sul territorio, insieme agli altri attori sociali, per una offerta di servizi il più possibile completa, integrata e rispondente ai bisogni delle persone.

Pare inoltre di ravvisare una forte propensione alla progettazione di servizi che si fanno forti della partecipazione, anche a livello gestionale, dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie. In questo senso riteniamo auspicabile che la compagine sociale della nostra cooperativa, oggi marcatamente tecnica, possa arricchirsi anche di altre figure quali i fruitori, associati e non, i soci sovventori e gli Enti Pubblici, consapevoli delle possibili complessità insite nella partecipazione diretta di soggetti che sono, o possono anche essere, fruitori dei servizi.

Ambito tematico Sanità/terapia

La nascita della comunità “Ali per Volare” di Quistello, che vede inseriti anche alcuni adolescenti in disagio psichico, allarga l’interesse della cooperativa rispetto al solo ambito sociale, arrivando a lambire l’area sanitaria.

Tuttavia la stessa comunità ci ha fatto scoprire la difficoltà dell’integrazione del comparto sociale con quello sanitario e la necessità, per i prossimi anni, di individuare possibili strade per la gestione di servizi a scavalco tra il sociale e il sanitario

rivolti ai minori di 18 anni.

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Ambito tematico Lavoro Il nostro lavoro e la nostra forma di partecipazione e di cittadinanza attiva intendono: - realizzare una società dove il frutto del nostro reciproco impegno sia un bene di tutti, dove il compito esclusivo non sia

vendere servizi, ma sia possibile anche condividere pensiero ed azioni per co-costruire opportunità comuni; - promuovere cultura attraverso il lavoro della cooperativa sociale, facendo sì che le competenze non servano per creare e

difendere potere, ma per costruire attenzione, sensibilizzazione, attivazione di partecipazione; - fare in modo che il nostro lavoro, che è di responsabilità e relazione e ad alta valenza politica sul territorio, sia stimolo per

una presa di coscienza del proprio ruolo e assunzione di responsabilità all’interno della scena sociale da parte delle Istituzioni e dei singoli individui;

- costruire un lavoro che dia benessere all’interno e all’esterno della cooperativa, che si preoccupa del benessere del lavoratore, del bambino e dell’adolescente che si incontrano, delle famiglie e dei volontari che collaborano con noi.

Ambito tematico Politiche di sviluppo Le politiche di sviluppo ci portano a privilegiare la “cultura della rete” per superare le resistenze di ruolo a favore

dell’innovazione e della diffusione di potere. Ciò si potrebbe tradurre nella crescita della “città” a misura dei bambini e dei ragazzi, dedicando loro spazi fisici belli e accoglienti che permettano un sano confronto tra generazioni.

In tal senso sentiamo sempre attuali i temi della pace, della cura dell’ambiente, della creazione di spazi pubblici fruibili e sicuri, di una scuola più attenta alle esigenze dei singoli quali persone da valorizzare più che da valutare e più in grado di integrarsi con le realtà del territorio. Riteniamo improduttivo portare avanti da soli questo progetto: per questo è necessario impegnarsi per la costruzione di legami significativi tra profit e non profit al fine di attivare un progettualità sociale e territoriale che arrivi al traguardo di una definizione di un progetto e di un bilancio sociale il più possibile condiviso.

Sono tematiche degne di luoghi di riflessione aperti che mantengano costantemente vivo il dibattito sulle forti connessioni tra la comunità e lo sviluppo della cooperazione sociale comunitaria, come si ricorda nella presentazione del III Rapporto sulla cooperazione sociale in Italia.

Ambito tematico Cooperazione sociale e Terzo settore La nascita del consorzio Sol.Co. Mantova ha aiutato la cooperazione sociale mantovana nel suo cammino di scelta tra una

visione di cooperativa più legata alla buona gestione dei servizi e una più legata alla risposta ai bisogni della comunità che essa abita. Seppure il cammino sia iniziato da alcuni anni, la decisione, nostra e delle associate al consorzio, di optare per una forma cooperativa di stampo comunitario, deve ancora guadagnare alcuni traguardi importanti.

Rimane questa, una chiara sfida per i prossimi anni, sfida che porta con sé un impegno volto ad: una territorializzazione maggiore, una gestione democratica più vera, una vita di cooperativa partecipata, una capacita di

intraprendere nel sociale ancora più matura, una capacità di partecipare al dibattito culturale nei territori rilevanti in maniera incisiva, una rinnovata capacità di progettare e condividere con gli attori territoriali una politica sociale costruita insieme con i fruitori, gli operatori, il territorio e le Istituzioni, un coinvolgimento maggiore del territorio e degli Enti Pubblici anche nella gestione della cooperativa, una trasformazione di noi stessi che sia in grado di trasferire la cooperativa dal territorio (dove fa, opera, gestisce servizi…) alla propria comunità (dove è riconosciuta, apprezzata, difesa, partecipata…)

Il rapporto con il terzo settore risulta in questa ottica di fondamentale importanza a livello consortile quanto alla dimensione operativa e imprenditoriale; nel rapporto con il Forum del Terzo Settore quanto alla dimensione politica; nel rapporto con l’Unione Provinciale di Confcooperative a livello sindacale.

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LA MISSION

(Documento approvato dall’Assemblea dei soci il 28 marzo 2006) modifica il precedente approvato il 31 gennaio 2007

Con questo documento Alce Nero dichiara le modalità e gli ambiti all’interno dei quali intende

operare come impresa sociale che promuove l’infanzia e l’adolescenza, che sostiene la coppia e supporta la famiglia nel suo compito educativo.

Per fare tutto ciò la nostra cooperativa…

I. Si impegna a leggere i bisogni delle famiglie e dei ragazzi sulla base della sua esperienza di gestione di progetti e servizi, a partire dal dialogo diretto e dal confronto con le persone con cui e per cui lavora ed anche avviando ricerche e analisi di mercato al fine di migliorare la capacità della cooperativa di progettare, realizzare e valutare interventi sociali realmente capaci di dare risposte alle persone.

II. Si occupa d prevenzione del disag o e della promozione del benessere attraverso la gestione di servizi educativi, turistici, animativi, di promozione culturale, psicosociale e terapeutici rivolti a bambini, adolescenti, genitori e famiglie, istituti scolastici, soggetti in disagio, in particolare in età evolutiva.

i i

III. Sceglie di operare in particolare nel distretto di Mantova, nel quale da tempo ha stabilito rapporti e vicinanza con persone, gruppi e Istituzioni, e in subordine nel distretto di Ostiglia, pur mantenendo con gli altri territori della provincia legami con enti o associazioni sia direttamente, sia indirettamente, attraverso le cooperative che Alce Nero ha contribuito ad istituire e a sostenere (Tante Tinte di Gonzaga, Ai Confini di Sermide, Mosaico di Castiglione delle Stiviere, Scarabocchio di Viadana).

IV. Si propone a tutte le persone, secondo il principio della “porta aperta”, quale esperienza di promozione della partecipazione sociale alla comunità. Per fare questo sarà sua cura:

attivare percorsi di coinvolgimento delle associazioni locali che si occupano dell’educazione dei figli sia aprendo la cooperativa alla partecipazione diretta delle famiglie o delle associazioni di familiari, sia individuando modalità di confronto e dialogo sulle tematiche relative alla crescita, all’educazione e al sostegno alla famiglia.

utilizzare strumenti di visibilità e promozione della cooperativa Alce Nero sia come Impresa Sociale che gestisce servizi, sia come luogo di impegno sociale per soci e non soci, per lavoratori, volontari, fruitori e sostenitori. Per fare ciò la cooperativa si impegna ad organizzare dibattiti, manifestazioni e momenti di confronto pubblico sulle tematiche educative, dell’impegno sociale e della cooperazione.

attivare luoghi di confronto interni alla cooperativa dove gli operatori potranno vivere una modalità di lavoro sociale non solo rivolta allo svolgimento di un buon servizio, ma anche con una attenzione a vivere il territorio dove lavorano in modo responsabile e proattivo;

implementare il servizio civile e l’esperienza del volontariato presso i servizi e all’interno dei progetti che Alce Nero gestisce quale palestra di cittadinanza attiva per giovani italiani ed europei che possono vivere una esperienza significativa in un ambiente stimolante sia sul versante professionale sia sul versante dell’impegno sociale;

V. Intende sviluppare e promuovere una cultura del sociale attraverso la realizzazione di interventi basati sul modello del lavoro di rete. In particolare si impegna a promuovere tavoli di coordinamento sui bambini, sugli adolescenti, i giovani e sulla famiglia, in particolare nei comuni dei nostri territori di appartenenza, al fine di avviare una strada di dialogo, di co-progettazione, di razionalizzazione degli interventi e di bilancio sociale con tutti gli attori che si occupano a vario titolo di queste tematiche.

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VI. Si impegna a costruire legami con il mondo non profit (associazion smo, cooperazione, volontariato, fondaz oni…) e con il profit per dare vita a progetti sociali e territoriali condivisi e supportati. Per fare questo riteniamo indispensabile individuare come partner della cooperativa, e/o come possibili portatori di interesse, gli Istituti scolastici, gli oratori e l’Ufficio di Pastorale Giovanile diocesana, le associazioni tutte e in particolare quelle di promozione culturale (Arci e altre) e di famigliari (ex l.r. 23/99), gli Enti Pubblici (amministrazioni comunali e, provinciale, ASL, Azienda Ospedale) e le realtà produttive attente al sociale.

ii

iVII. Promuove forme di collaborazione con le Istituz oni e con il tessuto sociale della comunità locale in vista di una ricerca di nuove regole di mercato del sociale anche affidando al nostro rappresentante sindacale Confcooperative e al consorzio Sol.Co. Mantova la definizione di un nuovo scenario del mercato attento alla qualità dei servizi. Alce Nero in quest’ottica intende quindi partecipare attivamente ai seguenti tavoli istituzionali e tecnici: consorzio Sol.Co. Mantova (settori SoFIA e Psichiatria), C.N.C.A, collegamenti territoriali provinciale e regionale del CAG, tavoli di progettazione e programmazione dei Piani di Zona in cui è coinvolto.

VIII. Sostiene, sviluppa e promuove percorsi di potenziamento delle competenze dei singoli e dei gruppi di lavoro attraverso gli strumenti della formazione continua e dell’aggiornamento professionale.

IX. Si attrezza per

essere luogo attento e sensibile alle esigenze del lavoratore, ai suoi rimandi e alle sue difficoltà creando spazi di supporto e supervisione per evitare la solitudine dell’operatorr

favorire lo spirito imprenditoriale e le idee del singolo nell’organizzazione, corrispondendo il giusto in base ai meriti, alle capacità e ai benefici portati alla cooperativa stessa

attivare nei confronti dei lavoratori, sia all’interno della organizzazione sia nel circuito consortile, percorsi di carriera, sia di ruolo, sia economica, il più possibile chiari per chiunque, in base ai propri meriti e alle risorse dell’organizzazione.

Favorisce una gestione il più possibile trasparente e partecipata delle risorse, delle questioni e degli onori della cooperativa, attraverso un allargamento e un reale coinvolgimento della base sociale. In tal senso si organizzerà un numero significativo di incontri tra i soci per la preparazione di documenti pre-elaborati di facile comprensione riguardanti decisioni strategiche, favorendo così l’interesse, la partecipazione e il senso di appartenenza, evitando il più possibile il rischio della delega.

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I NOSTRI SERVIZI

Come già evidenziato la riorganizzazione della cooperativa ha visto durante il 2006 il passaggio da un organigramma organizzato in quattro aree ad uno strutturato in due settori, che sono concepiti non più solamente per organizzare i servizi dell’ente locale, ma per costruire i servizi.

I due settori sono quelli della Promozione Sociale e della Promozione Familiare. Il primo è centrato sul benessere dei bambini e degli adolescenti e opera promuovendo progetti, servizi, eventi, manifestazioni volti a sostenere la crescita e l’espressione di sé dei minori e dei giovani; il secondo punta l’attenzione ai bisogni e al benessere della famiglia nella sua dimensione di coppia, nel suo compito educativo, nel rapporto con la scuola, operando con figure professionali specialistiche per la gestione di progetti e di interventi di cura e/o di riabilitazione sociale.

Settore Promozione Familiare

E’ organizzato in tre ambiti: Ambito Alce Nero per la scuola (Psicologia scolastica, educativa

scolastica, laboratori psicopedagogici e specialistici, doposcuola e laboratori di animazione su tematiche didattiche) Ambito Tutela e Sostegno (Assistenza Domiciliare Educativa,

assistenza Sociale Professionale, Mediazione Familiare e counseling, Spazio Neutro, Progetto Penale Minori, Sportello Adolescenti, Centro Diurno) Ambito Promozione familiare e della comunità

(Informagenitori, Progetto “Angelo” Portierato Sociale)

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L’ORGANIZZAZIONE ALCE NERO

Settore Promozione Sociale

E’ organizzato in tre ambiti: Ambito Aggregativo (Centri di aggregazione giovanile, Centri

ragazzi, Ludoteche, ecc) Ambito Animativo (Cred estivi, laboratori e interventi animativi

in ambito artistico, culturale e sportivo) Ambito Socio Culturale (Informagiovani, Mobilità

internazionale, progettazioni di eventi, rassegne e festival,Consiglio Comunale Ragazzi, Giovaninsieme e i progettiterritoriali organizzati nei Cag)

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Il 28 marzo 2006 è stato votato il nuovo organigramma di Alce Nero. Tale percorso di cambiamento è partito nel mese di ottobre 2005 quando è stata avviata la verifica dell’organizzazione, in quanto da più parti nasceva la necessità di trovare un nuovo disegno più rispondente alla realtà del territorio e capace di superare i limiti che in tre anni di funzionamento l’organigramma ha mostrato. In sintesi citiamo le riflessioni che hanno portato al nuovo organigramma:

La nascita di nuove cooperative per spin off ha portato ad un ridimensionamento di Alce Nero. Una struttura organizzata su cinque aree risulta sovradimensionata Si rende necessaria una razionalizzazione delle risorse e un investimento su funzioni dirigenziali attente al

controllo economico L’innovazione, dapprima garantita dalle aree, stava rischiando di soffocare proprio a causa della rigidità

dei confini delle aree stesse: lo staff aveva difficoltà a produrre progettazione innovativa trasversale. La dirigenza spalmata su 5 coordinatori, se da una parte garantisce una pluralità di punti di vista, dall’altra

ha dato origine ad una frammentazione e moltiplicazione delle funzioni, creando a volte sovrapposizione di ruoli a volte dando l’idea di divisione della cooperativa (specialmente quanto ai clienti).

Per superare tali problematiche e rendere la cooperativa più innovativa, l’Assemblea ha votato il nuovo organigramma.

laboratorio permanente di innovazione e formazione

Gruppo per il bilancio socialee per il monitoraggio

Consulente del CDA

Responsabile Qualità(proc. di governo)

Contabilità e Gestione Personale

Responsabile amministrativo(proc. Approvvigionamento)

Segreteria generale, ReferenteQualità, Leggi di Garanzia

(proc. gestione documentale)(proc. misurazione miglioramento)

CAG Lunetta CAG Virgilio

Ambito Aggregativo(processo gestione CAG)

Ambitosocio culturale

Ambito Animativo

Settore Promozione Sociale(sottoprocesso progettazione)

AmbitoAlce Nero per la scuola

AmbitoPromozione familiare e della comunità

AmbitoTutela e sostegno

Settore Promozione FamiliareDe Pietri, Cavicchioli, Breviglieri

Responsabile esecutivo(proc. Gestione Risorse)

(sottoproc. commerciale)

Consiglio diamministrazione

(proc. di governo)

Assemblea dei socidella cooperativa

Il CDA è l’organo decisionale attraverso il quale si concretizzano le strategie della cooperativa.

Ne sono membri gli amministratori eletti dall’Assemblea dei Soci. Al CdA competono, tutti indistintamente, i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione e gestione della società, escluse soltanto le facoltà che la legge demanda tassativamente all’Assemblea.

L’organigramma individua un consulente, scelto dal CDA su indicazione del presidente, che ha la funzione di garantire il corretto funzionamento degli organi sociali e di supportare nelle sue funzioni di governo il CdA. Il consulente partecipa, su invito, all’assemblea e al CdA.

Il nuovo organigramma definisce le funzioni del gruppo del Bilancio Sociale e del monitoraggio sulla qualità. Nominato dal CdA sulla base del criterio della rappresentanza e su indicazione dei dirigenti

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o di altri luoghi della cooperativa, il Gruppo per il monitoraggio e il bilancio sociale ha il compito di

Monitorare la cooperativa relativamente agli stakeholder scelti dal CdA

Redigere il bilancio sociale

Fungere da interfaccia tra CdA ed organizzazione dando al CdA stesso rimandi sul funzionamento e sul clima della cooperativa

Esso è coordinato dal referente per il Bilancio Sociale nominato dal CdA..

Nell’organigramma compaiono il Responsabile Esecutivo che ha la responsabilità di tradurre le scelte innovative e gli indirizzi di governo del CdA attraverso l’organizzazione di processi interni che coinvolgono di volta in volta i diversi luoghi operativi della cooperativa; il Responsabile amministrativo, nominato dal Responsabile Esecutivo con ratifica del CdA; i Responsabili dei due settori.

Ultimo elemento di novità il Laboratorio permanente di innovazione e formazione, ossia un luogo di partecipazione, studio, formazione e innovazione che fa capo al CdA (responsabile un consigliere delegato) e si riunisce periodicamente sulla base del progetto stilato dal consigliere delegato. Al laboratorio possono partecipare tutti coloro che in qualche modo hanno legami con la cooperativa e può essere anche aperto alla cittadinanza in momenti in cui lo si ritiene opportuno.

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Verifica degli obiettivi 2006

Riprendendo la piattaforma programmatica per il 2006 è possibile considerare che per quanto riguarda

L’INNOVAZIONE:

Si è proceduto nell’organizzazione della coop. Alce Nero in due settori, Promozione Giovanile e Promozione Sociale,sostenendo i cambiamenti organizzativi e condividendo la progettazione futura di ogni singolo settore con i soci ed i lavoratori della cooperativa. Il percorso intrapreso ha portato alla modifica della denominazione del settore da Promozione Giovanile a Promozione Sociale, pur mantenendo la propria centratura sul benessere dei bambini e degli adolescenti ma attraverso la promozione di progetti, di servizi, eventi e manifestazione volti a sostenere la crescita e l’espressione di sé dei minori e dei giovani in una logica ampia e sfaccettata in una logica di territorialità

Il secondo settore è quello della Promozione Familiare che punta l’attenzione ai bisogni ed al benessere della famiglia nelle sue diverse dimensioni e nel rapporto con tutti le agenzie esterne alla cooperativa presenti sul territorio, operando con figure professionali specialistiche per la gestione di progetti e di interventi di cura e/o riabilitazione sociale. Per la realizzazione dei progetti innovativi di entrambi i settori ci si è affidati all’utilizzo di finanziamenti provenienti dalle fondazioni bancarie e dalle leggi di settore, pur mantenendo tutta la progettazione tradizionale. Ad oggi non è possibile avere notizie circa l’esito dell’iniziativa del 5 per mille, che ha visto comunque una buona attivazione di molte persone, soci e non, interessate all’iniziativa e alle proposte della coop.

Nel corso dell’anno si è dedicato parecchio tempo per il coinvolgimento di tutti gli ambiti della cooperativa per approfondire e rendere più concrete le proposte innovative su cui concentrasi per la progettazione del 2007.

NETWORK DI RIFERIMENTO

L’investimento nella territorializzazione e l’impegno di tutti i soci ha portato sicuramente ad un ampliamento delle partnership e dei legami attivi con singoli ed istituzioni. E’ stato rinforzato il legame con il Don Calabria, l’ARCI, le Associazioni di familiari, altre cooperative, la Fondazione Luigi ed Eleonora Gonzaga, genitori di bambini iscritti ai Cred e che si sono rivolti all’Informagenitori. Nel corso del 2006 il processo di riconsiderazione della rete dei rapporti con il territorio ha visto la ccop rivolgersi alle famiglie considerandole non solo come utenti ma anche come clienti in un percorso importante ma faticoso e che quindi coinvolgerà la cooperativa anche per il 2007.

L’ASSETTO SOCIETARIO E PROPRIETARIO

Si è confermata l’intenzione di investire sulla rimotivazione dei soci volontari e sul coinvolgimento di nuovi soci volontari e di soci fruitori, seppur non sia stato possibile ancora pensare a percorsi ad hoc, in molteplici tavoli è stata affrontata la questione. In particolare per quanto riguarda il coinvolgimento dei familiari, soprattutto attraverso l’Informagenitori, è stato possibile iniziare percorsi di avvicinamento che potrebbero concretizzarsi in legami più solidi fino alla proposta di una costituzione di un’associazione.

Bilancio Sociale 2006

pag. 17

Rimane complesso invece il legame con associazioni di familiari già costitute e consolidate, che in alcuni casi tendono a considerare la cooperativa come una fornitrice di consulenze o di progetti ma non quale interlocutore o soggetto per costituire alleanze.In quest’ottica rimane fondamentale l’intenzione di rivedere la visione con altri soggetti esterni alla cooperativa per superare l’autoreferenzialità.

Per quanto riguarda il coinvolgimento nel CDA della cooperativa a persone competenti ed esterne al circuito dei soci lavoratori, già nel nuovo cda istituito nel maggio 2006 è stato eletto un socio fruitore e non lavoratore. Si tratta di un primo passo per iniziare un reale coinvolgimento di persone nuove ma con grandi potenzialità per superare la logica della professionalizzazione della cooperativa.

RICAPITALIZZAZIONE

Sta diventando sempre più evidente l’importanza di una maggior ricapitalizzazione per poter affrontare le sfide dell’innovazione e dell’investimento in primis su una nuova sede e per realizzare una serie di progetti che stanno maturando nei due settori. Quasi tutti i soci della cooperativa hanno un contratto di assunzione a tempo indeterminato, questo è un segnale molto positivo di partecipazione e di condivisione degli impegni della cooperativa.

INTEGRAZIONE COOPERATIVA

Alce Nero da tempo sostiene l’importanza della territorializzazione così come ha dimostrato nelle scelte effettuate anche negli anni precedenti, e molte energie sono state e continuano ad essere dedicate all’individuazione di nuovi modelli di presenza territoriale. In quest’ottica sono stati mantenuti e rinforzati i legami e le appartenenze con i soggetti a noi vicini come il consorzio Sol.Co. Mantova, i soggetti istituzionali presenti in particolare sul territorio mantovano (Comuni, Aspef, Circoli didattici, scuole…), ed altri soggetti quali IRIS, Associazione Note Sparse, il gruppo “Legàmi” ed altre cooperative appartenenti a Sol.Co., in particolare il percorso di avvicinamento al Giardino dei Bimbi.

RAPPORTO CON IL CONSORZIO

L’appartenenza consortile è stata rinforzata dall’inserimento del presidente della cooperativa Alce Nero nel nuovo Cda del consorzio eletto nel maggio 2006 e dalla costante partecipazione di alcune persone della nostra cooperativa ai tavoli consortili: So.FIA, psichiatria, momenti formativi, ecc. Dopo l’elezione del nuovo consiglio il consorzio ha iniziato a lavorare sulla stesura di un patto consortile che dovranno sottoscrivere le cooperative che sceglieranno di aderire al consorzio nell’ottica di condividere e rinforzare legami e scenari comuni. Il cda e l’assemblea di Alce Nero saranno chiamati il prossimo anno ad esprimere un proprio parere al riguardo.

RAPPORTO CON ALCUNI SOGGETTI

Il rapporto con la cooperativa Iris si è concluso dopo aver sperimentato ed attuato varie forme di collaborazione e di sostegno sia sul versante tecnico che sul versante economico-amministrativo. Il gruppo “Legàmi”, che si occupa di mediazione familiare, ha mantenuto la collaborazione con la cooperativa rinforzando ed individuando nuove strategie di promozione del servizio per il prossimo anno. Con l’Associazione Note Sparse è stato realizzato il Mantova Musica Festival, prima esperienza nel suo genere e con un buon coinvolgimento della cooperativa per le parti del festival rivolte ai giovani.

Bilancio Sociale 2006

pag. 18

Si segnala anche la collaborazione con Segni D’Infanzia, quale prima manifestazione di eventi rivolti all’infanzia, si è trattato di un contributo importante soprattutto per logiche e progettazione futura. Si è trattato di una esperienza molto significativa che ha coinvolto molti educatori di Alce Nero che volontariamente hanno organizzato lo “Spazio Bimbi” del festival.

CAMMINO DI AVVICINAMENTO CON LA COOPERATIVA IL GIARDINO DEI BIMBI

Nel corso dell’anno è avvenuto un avvicinamento tra i consigli di amministrazione delle due cooperative. Risulta ancora molto importante l’obiettivo di individuare tempi e modalità adeguati di coinvolgimento dei propri soci per la costruzione di strategie comuni, per la gestione di futuri investimenti patrimoniali e di servizi che possano integrarsi tra loro in una logica di continuità e nel rispetto delle diverse fasi dell’età evolutiva.I cambiamenti avvenuti in entrambi i consigli di amministrazione e in particolare per tutta la cooperativa Giardino dei Bimbi hanno rallentato leggermente i tempi, ma il percorso è stato avviato e proseguirà nel 2007.

Bilancio Sociale 2006

PIANO OPERATIVO 2007

Il piano operativo qui sotto schematizzato, è parte integrante del piano di impresa e della qualità, che il CdA ha predisposto per il 2007 e al quale si rimanda. Si tratta di un testo organico che fa sintesi di diversi documenti (piano strategico 2006-2009, piano della qualità, vision, mission, organigramma, ecc).

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Alce Nero cooperativa comunitaria

Integrazione cooperativa ( tra cooperative e tra qudel territorio) per un consolidamento economico, finanziario e di senso. Questo prevede uno scambcondivisione tra le cooperative del Sol.Co dei recid’impresa e un avvicinamento al giardino dei Bim

Cura dell’impresa sociale

Presenza sul territorio (anche con momenti di animazione sociale). Progetto BORGONUOVO a partire dalla creazione di una rete che definisca un progetto educativo e sociale mantenendo l’attenzione rispetto ai bisogni delle famiglie e dei giovani mantovani, arrivando alla pianificazione economico-finanziaria della nuova struttura.

Il network di riferimento (partnership e legami attivi con singoli ed Istituzioni) nella logica della costruzione di una rete comunitaria che comprenda oltre alle Istituzioni e ai servizi anche le famiglie del territorio.

este e altri soggetti patrimoniale, io e una proci piani bi.

Consolidare la cooperativa sul versante economico, dell’innovazione e del monitoraggio per il conseguimento

del miglioramento continuo

Rafforzare l’identità di Alce Nero per aumentare lacoesione interna e per sviluppare le competenze di chi opera. Implementazione dei luoghi di partecipazione cooperativa e attivazione del Laboratorio permanente di Formazione e Innovazione

1)Formazione interna

2) Progettazione innovativa

3)Workshop cooperativi

Bilancio Sociale 2006

Promo

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Promozione della famiglia e della comservizi, iniziative, spazi autoorganizzatrivolgano ai cittadini (famiglie e comunpromozione, informazione, offerta di olegami sociali, mediazione dei conflittiprotagonismo e del senso di comunità. linee d’intervento:

Informagenitori; Progetto “Angelo” Portierato S

quartiere di Lunetta; Linee di sviluppo:

Consolidamento delle azioni d Ricerca di partnership; Sostegno al lavoro di rete; Iniziative di sensibilizzazione

e della famiglia; Progettualità finanziata con il Indagine sui bisogni delle cop Accordo con il CSVM per la c

protocollo comune tra cooperaInformagenitori e associazioni

Tutela del minore e sostegno della famiglia con interventi di prevenzione secondaria e di cura, attraverso le seguenti linee d’intervento:

Assistenza Domiciliare Educativa; Servizio Tutela Minori/ Assistenza Sociale di base; Mediazione Familiare; Counseling Psicopedagogico; Centro Diurno; Sportello Adolescenti; Penale Minori.

Linee di sviluppo: Oltre a consolidare e ampliare le azioni delle linee d’intervento è fondamentale provvedere alla creazione di servizi che si rivolgano sia alle famiglie oggetto di attenzioni da parte dei servizi sociali, ma anche ad altre, che possono avere bisogno d’interventi specialistici per alcune situazioni transitorie e non di disagio conclamato.

Settore zione Familiare

unità, organizzando i ed altro che si ità) in un’ottica di

pportunità, creazione di , promozione del Attraverso le seguenti

ociale nel contratto di

elle linee d’intervento;

alle tematiche educative

giardino dei Bimbi; pie e delle famiglie; reazione di un tiva, sportello di solidarietà familiare.

Alce Nero per la scuola con la creazione di progetti formativi integrati tra le diverse agenzie educative, in particolare tra la cooperativa e la scuola, al fine di costruire un sistema integrato di prevenzione del disagio e di promozione del benessere. Attraverso le seguenti linee d’intervento:

Psicologia scolastica; Educativa scolastica; Laboratori psicopedagogici e

specialistici; Laboratori di animazione; Interventi di doposcuola.

Linee di sviluppo: Consolidamento delle azioni delle linee

d’intervento; Ampliamento a nuove scuole; Consolidamento del lavoro di rete; Evoluzione delle attività di doposcuola; Orientamento scolastico.

Bilancio Sociale 2006

Settore Promozione Sociale

L’ambito aggregativo, promuove azioni di prevenzione primaria del disagio e di promozione dell’agio, l’approccio utilizzato è quello praxsopoietico, che richiama il concetto di imparare dall’esperienza e può essere considerato l’archetipo del processo educativo. In questo ambito ci sono i servizi di Ludoteca, i CAG, i centri Ragazzi e i progetti di educativa di strada. Tra le linee di sviluppo di questo ambito ci sono progetti aggregativi e innovativi, come il Bar Aggregativo, Casa della musica e molto altro, per i quali è fondamentale costruire delle collaborazioni conaltri interlocutori, anche per il rilevante impegno economico che questi progetti richiedono. Sono inoltre previste attività di promozione culturale, di educazione alla cooperazione, di promozione del volontariato e della cittadinanza attiva , dell’orientamento scolastico e professionale.

pag. 21

L’ambito animativo promuove azioni che stimolino la crescita, l’apprendimento, la creatività, l’autonomia, la consapevolezza, il protagonismo e lo sviluppo di relazioni significative. Il metodo utilizzato è centrato sul gruppo e lo strumento principale è il gioco. Linee d’intervento:

Servizi Estivi (Cred, Casa Vacanze e Vacanze in barca a vela);

Laboratori animativi (arte, sport, cultura, salute, intercultura e comunicazione);

Interventi animativi. Linee di sviluppo:

Consolidamento delle azioni delle linee d’intervento;

Creare competenze animative interne alla cooperativa, attraverso una formazione specifica;

Creare laboratori sulla cooperazione, sulla pace, sul volontariato e sulla cittadinanza attiva.

L’ambito socio-culturale, con la finalità di promuovere la sensibilizzazione, l’informazione, l’orientamento, la mobilità e la cultura, attraverso le seguenti linee d’intervento:

Animazione socio-culturale che promuove iniziative con finalità aggregative, di assunzione di responsabilità, di apprendimento di nuove competenze, di confronto nell’ambito dei saperi, dei valori e delle azioni (Consiglio Comunale Ragazzi, Giovaniinsieme ed altri percorsi particolari realizzati da CAG);

Orientamento e informazione con il fine di aiutare nell’analisi del bisogno e nell’attivazione delle risorse (Informagiovani, sportello Uniforma, orientamento scolastico e professionale);

Attività internazionali che favoriscono l’attenzione interculturale e la mobilità internazionale. Questo sportello si rivolge ad adolescenti, giovani, operatori giovanili, associazioni, gruppi informali, ecc.

Linee di sviluppo: Consolidamento delle azioni delle linee d’intervento; Attività culturali che prevedano alcune pubblicazioni

editoriali, l’organizzazione di eventi ad esse correlati ed inoltre la creazione di laboratori di promozione dell’arte.

Bilancio Sociale 2006

CAPITOLO 2 - I PORTATORI DI INTERESSE

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Bilancio Sociale 2006

Alce Nero ritiene importante rispondere dei risultati e degli effetti economici e sociali, connessi allo svolgimento del proprio operato; pertanto ha ritenuto necessario promuovere un processo di rendicontazione attraverso il quale la cooperativa comunica ai propri portatori di interesse i risultati e gli effetti prodotti. Si tratta di un contratto sociale tra cooperativa e portatori di interesse, basato sull’idea che gli interessi di tutti gli stakeholder ritenuti importanti per Alce Nero, debbano essere presi in considerazione e tenuti informati.

Pertanto Alce Nero ha mappato i propri portatori di interesse, ossia gli interlocutori a cui rivolgere il Bilancio Sociale. Lo schema sotto evidenziato, illustra sinteticamente gli stakeholder, su cui la cooperativa vuole maggiormente concentrarsi.

I portatori di interess

Associazsolidarietà

Istituti Sc

Bambini e adoles

Associazioni culturali e sportive

Rete 3° settore Sol.co Mantova

Cooperative

Associazvolonta

pag

Territorio ed Enti Pubblici (ASL, Comuni,ecc)

e di cui trattiamo nel presente Bilancio Sociale sono: L’assemblea dei soci; Lavoratori soci e non.

ioni di familiare

AALLCCEE NNEERROO

CdA e Settori

Assemblea dei soci

Privati

olastici Famiglie

Fondazioni

centi

Lavoratori soci e non soci

ioni di riato

. 23

Bilancio Sociale 2006

Assemblea dei soci

In Alce Nero, al 31/12/06, la compagine sociale risulta composta da 36 soci così distribuiti.

SOCI 31/12/04 31/12/05 31/12/06

Ordinari - lavoratori 26 26 25

Ordinari – non lavoratori 30 5 8

Volontari 7 3 2

Fruitori 0 0 1

Totale 63 34 36

Si mantiene anche nel 2006 la netta prevalenza, tra i soci ordinari, dei lavoratori (76%), trend in linea con l’andamento dello scorso anno.

In base alla tipologia di legame lavorativo con la cooperativa i 25 soci lavoratori al termine del 2006 sono così suddivisi:

Dipendenti Collaboratori Partite Iva

18 3 4 72% 12% 16%

La composizione della base sociale si tinge di rosa, si segue cioè il trend della prevalenza femminile

della cooperativa, caratterizzata da sempre da una scarsa partecipazione maschile nei ruoli educativi.

Soci distinti per sesso al 31/12/06

Uomini33%

Donne67%

Uomini 12 33,3%

Donne 24 66,7%

Totale 36

Partecipazione e comunicazione

Nel 2005 è stato somministrato ai soci un questionario per indagare alcuni ambiti della vita sociale

(comunicazione-informazione e partecipazione-responsabilità). I risultati evidenziavano il bisogno, da parte dei soci, di migliorare (1) le modalità di informazione dei soci da parte della cooperativa e (2) gli spazi per la ricezione delle informazioni e lo scambio di opinioni tra soci e dirigenza.

pag. 24

Bilancio Sociale 2006

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In particolare, i luoghi per la ricezione di informazioni in quel momento erano rappresentati perlopiù da segreteria, assemblea, riunioni di area ed equipe. Lo scambio di opinioni, nella percezione dei soci, avveniva invece innanzitutto nelle riunioni di area, seguiti “con un certo distacco, da assemblea, riunione di equipe e scambi di corridoio”. Secondo i soci andavano incentivati soprattutto i momenti assembleari e delle riunioni d’equipe.

Il 2006, soprattutto il primo semestre, ha rappresentato l’anno del cambiamento dell’organigramma che, sottraendo la dimensione dell’Area, finisce con l’assegnare un valore diverso proprio a queste due dimensioni: équipe e assemblea. E la dimensione della partecipazione e della comunicazione si sono intrecciate e hanno trovato un luogo privilegiato proprio nell’assemblea (che si è riunita 4 volte, un numero sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, e che ha registrato una buona partecipazione: in media il 63% dei soci).

Partecipazione vita sociale

DATA ASSEMBLEA SOCI PRESENTI % SOCI PRESENTI ARGOMENTI TRATTATI

28/03/06 20 su 37 54.1% Presentazione “Piano strategico 2006” con

relativo nuovo organigramma

25/04/06 24 su 36 66.7% Approvazione del bilancio civilistico 2005

23/05/06 24 su 35 68.6% Elezione nuovo CdA per il prossimo triennio

(2006-2009)

26/10/06 22 su 35 62.9%

Presentazione Bilancio Sociale 2005

Proposta avvio laboratori di innovazione e

formazione

Proposte per nuovo Piano Operativo 2007

Altri luoghi ben frequentati sono stati gli incontri del laboratorio permanente di innovazione e

formazione che, come presentato dal responsabile, terranno in considerazione tre macro ambiti quali: la formazione continua e l’aggiornamento, la comunicazione interna e la progettazione innovativa.

Nell’ultima parte dell’anno si sono concentrati alcuni laboratori che come obiettivo hanno avuto la condivisione partecipata dei cambiamenti innovativi della riorganizzazione della cooperativa: uno per la presentazione del laboratorio stesso, due per la discussione dei progetti dei settori Promozione Sociale e Promozione Familiare della cooperativa, e uno per la discussione del progetto del Centro per le Famiglie di Borgo Nuovo.

Partecipazione ai Laboratori di innovazione e formazione: DATA

LABORATORIO

PARTECIPANTI SOCI

PRESENTI

ARGOMENTI TRATTATI

11/04/06 25 15 Presentazione Laboratori di innovazione e

formazione

13/11/06 27 16 Presentazione settore “Promozione Sociale”

Bilancio Sociale 2006

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06/12/06 23 15 Presentazione settore “Promozione Famigliare”

19/12/06 19 14 Presentazione progetto “Borgonuovo”

All’inizio dell’anno si è svolto un ulteriore incontro organizzato dalla cooperativa cui sono stati invitati soci e non che ha visto i partecipanti coinvolti in un lavoro di gruppo per una rilettura ed rivisitazione della mission.

DATA

LABORATORIO

PARTECIPANTI SOCI

PRESENTI

ARGOMENTI TRATTATI

15/02/06 23 17 Rivisitazione della mission

Formazione e supervisione Nel 2006 lo strumento formale di raccolta di informazioni, su soci e non, è stato il questionario

rivolto ai lavoratori della cooperativa a cura del Laboratorio Permanente di Formazione ed Innovazione. Questo strumento, pur essendo finalizzato alla raccolta dei bisogni formativi, delinea e fa emergere alcuni aspetti interessanti del profilo del socio lavoratore e dei suoi bisogni.

Il primo dato interessante che emerge dal questionario è che ad esso hanno partecipato 22 soci su 25, pari all’88%: questo dato sembra confermare una volontà ed una capacità di partecipazione alte da parte dei soci alla vita della cooperativa.

Questionario Bisogni formativi:

Soci 22 Su 25 88% Non soci 21 Su 27 78% Totale 43 Su 56 distribuiti

Di questi, 12 su 22 dichiarano di aver partecipato ad attività formative (non necessariamente promosse dalla cooperativa) nell’ultimo anno: il 54.55%, contro il 42.86% dei dipendenti non lavoratori. In media con gli altri lavoratori, i soci ritengono molto importante che la cooperativa attivi percorsi formativi per gli operatori, assegnando un punteggio medio di 9 su 10.

Le preferenze rispetto alle tematiche ritenute prioritarie per dare luogo a possibili percorsi formativi si addensano attorno all’operare nella dimensione cooperativa, il lavoro di rete e l’intercultura, temi scelti anche dai dipendenti non soci. Statisticamente più frequenti rispetto alla media appaiono però le preferenze assegnate dai soci ai temi della progettazione innovativa e del found-raising. che più appaiono in linea con i cambiamenti affrontati dalla cooperativa negli ultimi mesi.

La riorganizzazione della cooperativa ha inevitabilmente fatto emergere nuove modalità nella gestione dei servizi, ridistribuendo compiti e spazi. Il dato sul bisogno di supervisione in relazione al

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ruolo occupato e alle mansioni operative appare comunque sostanzialmente in linea coi bisogni manifestati dai lavoratori, soci e non.

Alcune considerazioni: Se appare buona la partecipazione dei soci, sembra che si possa ancora lavorare per ampliare e

diversificare la partecipazione alla cooperativa da parte di altri soci, in particolare quelli volontari, quelli fruitori e quelli sovventori, definendo magari una strategia adeguata.

Ci sono ancora spazi di innovazione sia nei termini di erogazione che di facilitazione verso offerte esterne alla cooperativa circa la formazione.

Per il 2007 potrebbe essere utile indagare la percezione nei soci (e non solo) sugli effetti del cambiamento dell’organigramma.

Benefit per i soci La cooperativa ha offerto a tutti i soci la possibilità di entrare a far parte della rete telefonica

aziendale. Hanno aderito il 75% dei soci che hanno così beneficiato della possibilità di comunicare gratuitamente con soci, colleghi, nonché la rete di Sol.co Mantova. Ciascun socio che ha aderito, ha ricevuto un cellulare in comodato gratuito e la possibilità di attivare due utenze.

Questo benefit si aggiunge a quello già in essere del prestito sociale.

Bilancio Sociale 2006

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Lavoratori soci e non soci

Il secondo portatore di intereresse oggetto di rendicontazione è il personale che durante il 2006 ha

avuto un contratto di assunzione e/o collaborazione. Sono stati inclusi in questa valutazione anche i professionisti che collaborano stabilmente con Alce Nero e che appartengono alla base sociale.

Maschi Femmine Totale % Personale Socio

Personale Non Socio

%non soci su tot lavoratori

Dipendenti 11 40 51 55,4% 20 31 61% Collaboratori 6 31 37 40,2% 7 30 81% P.iva 2 2 4 4,3% 4 0 0% 19 73 92 100,0% 31 61 66%

Si evince che nel 2006, 92 persone hanno avuto un rapporto lavorativo con la cooperativa, e che la percentuale di dipendenti (55,4%) è pressoché equivalente, a quella dei collaboratori (che comprende anche i professionisti) pari al 44,5%.

Per avere un dato relativo all’andamento della tipologia di contratti nel corso del triennio 2004-2006 viene preso in considerazione il personale con contratto in essere al 31 dicembre come da tabella

31/12/2004 31/12/05 31/12/2006Dipendenti 44 36 32 Collaboratori 19 26 22 Professionisti 7 4 4 70 66 58

Paragonando la tipologia contrattuale al 31/12/2006, con quella al termine dell’anno precedente, si riscontra un trend pressoché analogo, anche se si registra una lieve diminuzione.

PERSONALE ALCE NERO DISTINTO PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO AL

31/12/2005

Dipendent i55%

Collaborat ori 39%

Prof essionist i6%

PERSONALE ALCE NERO DISTINTO PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO AL

31/12/2006

Dipendent i55%

Collaborat ori 38%

Prof essionist i7%

I dati si riferiscono al personale ancora in essere alla fine dell’anno.

Riprendendo la situazione del personale transitato in Alce Nero nel 2006, emerge che il personale con partita iva rappresenta la percentuale più bassa. Tra i collaboratori la quota di iscritti a libro di soci risulta molto bassa, rispetto a quella dei dipendenti, tuttavia la percentuale rimane abbondantemente inferiore alla metà. Questo appare comunque come dato significativo ricordando che nel 2005 è avvenuto un aumento della quota sociale, che ha determinato una riflessione e una rimotivazione

Bilancio Sociale 2006

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sull'essere socio. Nel corso del 2006 è continuato il tentativo di coinvolgere e promuovere l'appartenenza alla cooperativa.

Sul totale dei lavoratori (dipendenti e non) la percentuale dei non soci è del 66%, significativamente superiore alla metà.

Maschi femmine

Personale Alce Nero distinto per sesso

M aschi21%

Femmine79%

Su un totale di 92 lavoratori, emerge che 73 di questi sono femmine, mentre 19 maschi. Questo dato riporta una condizione comune al lavoro sociale, in particolare in ambito minorile. Comparando il dato con quello dell'anno precedente emerge che è aumentata significativamente la presenza femminile. Appare chiara la consapevolezza dell'importanza nell'incremento delle figure maschili, processo che risulta alquanto difficoltoso.

Composizione personale per categoria

CATEGORIE PROFESSIONALI personale % Educatore/animatore 59 64,1%Psicologo 3 3,3% Dirigente 4 4,3% Coordinatore 3 3,3% Assistente sociale 8 8,7% Esperto 3 3,3% Amministrativi/operatori 5 5,4% Ausiliari 7 7,6% 92

Osservando i dati appare che la percentuale maggiore dei lavoratori di Alce Nero ha compiti animativi ed educativi (il 64%). Questo appare in linea con la natura della cooperativa, altro dato che lascia invece spazio ad ulteriori riflessioni è la percentuale degli psicologi, infatti solo 3 lavoratori svolgono questo ruolo. La stessa percentuale risulta per gli operatori che vengono assunti espressamente come esperti che offrono laboratori particolari (musica, attività motorie, inglese...). Una nuova figura impegnata in Alce Nero è quella dell'assistente sociale, che ha raggiunto in poco tempo una percentuale significativa, almeno rispetto a quella di altre figure. Tra i dati emersi, un altro elemento importante è quello che le figure dirigenti sono solo 4, per una percentuale del 4,3, di questi due esercitano il ruolo dello psicologo in svariate situazioni. Nell'analisi sono stati considerati coordinatori i lavoratori che per la totalità del loro contratto ( o quasi) svolgono il ruolo di coordinatore e risultano essere 3. Tra i lavoratori della cooperativa esistono in ugual numero educatori che hanno funzioni di coordinamento per la metà del loro contratto.

Gli ausiliari sono una figura professionale impiegata solo per i centri estivi.

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Composizione personale per titolo di studio TITOLI DI STUDIO personale % Animatore sociale 2 2,2%

ISEF e animatore sociale 1 1,1%Assistente Sociale 8 8,7%

Diploma Conservatorio 3 3,3%Diploma di Ragioneria 2 2,2%

Altro non specifico 5 5,4%

Diploma Magistrale 12 13,0%

Laurea educatore professionale 15

Laurea Scienze dell'educazione (educatore professionale extrascolastico) 5 22,8%

Scienze della formazione (educatore professionale extrascolastico) 1

Diploma Scuola Media 11 12,0%

Laurea Filosofia 1 1,1%

Laurea Pedagogia 7 7,6%

laurea Psicologia 18 19,6%

Laurea Scienze Statistiche 1 1,1%

Totale 92 100%

Dall'analisi dei dati raccolti appare che il 22,8% dei lavoratori ha una laurea come educatore

professionale, il 19,6% ha conseguito una laurea in psicologia. Questo dato è particolarmente significativo se comparato con la percentuale degli psicologi impegnati in cooperativa (3,3%), si evidenzia quindi che molti psicologi sono impegnati con ruoli educativi. Inoltre nel personale di Alce Nero sono presenti 7 pedagogisti, solo uno di questi svolge questo ruolo in modo concreto. Il 13% dei lavoratori ha un diploma magistrale. Le persone con qualifica in assistente sociale ( 8 ), svolgono tutte la mansione corrispondente al titolo di studio di cui sono in possesso. La percentuale dei lavoratori con diploma in ragioneria è in linea con quella impegnata nell'area amministrativa della cooperativa. Appaiono altri diplomi riferiti ad operatori che pur non avendo un titolo in ambito educativo, da molti anni svolgono mansioni di questo tipo. Compaiono inoltre operatori in possesso del diploma di scuola media inferiore, per una percentuale del 12 %, questi dati sono da riferirsi al personale ausiliario che collabora con la cooperativa solamente nei Centri Estivi.

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Composizione per anzianità

15% 21%

64%

0%

20%

40%

60%

80%

1993-1999 2000-2003 2003-2006

Personale 2006 per anno di assunzione/collaborazione

Analizzando le date di assunzione del personale emerge che 12 lavoratori sono stati assunti negli anni dal 1993 al 1999, 17 dal 2000 al 2003 e 59 negli anni dal 2004 al 2006. Questi dati mostrano un incremento progressivo delle persone impegnate in cooperativa, con un picco molto significativo nell'ultimo triennio. Quattro collaboratori nel corso degli anni hanno cambiato il loro contratto aprendo Partita Iva e continuando a collaborare con la Cooperativa.

CCNL applicato CCNL coop sociali dipendenti % Livello 1 9 17,6% Livello 4 3 5,9% Livello 5 9 17,6% Livello 6 25 49,0% Livello 7 4 7,8% Livello 8 1 2,0% 51

Questo dato è riferito solamente ai dipendenti di Alce Nero, in quanto i collaboratori e i lavoratori

a Partita Iva percepiscono un compenso, ma non hanno riferimento ai livelli riconosciuti da contratto collettivo nazionale. Risulta importante distinguere le mansioni che vengono riferite ai diversi livelli. il 1° livello è riconosciuto ai lavoratori che svolgono mansioni di ausiliario, il 4° a quelli che svolgono ruoli animativi ed educativi, ma sono in possesso di diplomi di scuola media inferiore o superiore, o nel caso di laurea qualora questa sia totalmente estranea al ruolo svolto dal lavoratore. Il 5° livello viene riconosciuto ai dipendenti che svolgono mansioni educative non avendo però una laurea specifica, anche se affine ( tra questi sono inseriti i dipendenti con laurea in psicologia che svolgono ruoli educativi), il 6° livello viene riconosciuto agli educatori con titolo specifico e alle figure con ruolo amministrativo, il 7° ai dipendenti con ruolo di coordinatore o di assistente sociale ed infine l'8° livello ai dipendenti con ruolo di dirigente. Dei 51 dipendenti impiegati in Alce Nero circa la metà è inquadrata al 6° livello, un 23% circa ha il 4° e 5° livello. Queste percentuali si allineano con quelle delle categorie professionali. Dei 4 dirigenti impiegati in cooperativa solo 1 risulta essere dipendente.

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Turnover

Totale Cessati° Assunti°

Dipendenti* 51 19 15Collaboratori 37 17 12P.iva 4 0 0 92 36 27

I dati comprendono anche il personale assunto con contratto a tempo determinato (in totale dieci lavoratori). Dalla tabella emerge che il numero dei lavoratori che hanno cessato il loro contratto è superiore a quello di quelli che sono stati assunti durante il 2006.

E' di fondamentale importanza ricordare l'intenzione di Alce Nero di offrire ai propri lavoratori contratti a tempo pieno; questo potrebbe giustificare il maggior numero di cessati rispetto agli assunti . Considerando questa filosofia di rapporto risulta importante sottolineare l'attenzione della cooperativa ai bisogni degli operatori e la cura della loro carriera professionale.

A ulteriore conferma di questa politica il passaggio da un contratto di collaborazione ad un contratto di dipendenza per tre lavoratori, mentre il contrario è avvenuto per una sola persona. Si è cercato di non interrompere i contratti di collaborazione in essere, infatti solo cinque collaboratori hanno visto il proprio contratto interrompersi e poi riprendere.

La cura del personale si evidenzia anche nel cercare di garantire un sempre maggior numero di tempi pieni ai dipendenti. La tabella evidenzia che il 72% ha avuto un contratto part-time, mentre il full-time ha interessato il 28% dei dipendenti. N° Dipendenti % Dipendenti

Part-time < 30 ore 23 45%

Part-time da 30 a 36 ore 14 27%

Part-time 37 ore 2

Tempo Pieno 38 ore 12 28%

Totale 51 100%

Un altro dato importante è relativo al personale dipendente: l’81% aveva un contratto a tempo indeterminato; questo valore aumenterebbe ulteriormente se non consideriamo i 7 ausiliari (attività non caratteristica per la cooperativa) impiegati nei cred.

Nel 2006 c’è stato un solo infortunio sul luogo di lavoro non dipendente dalle condizioni strutturali; infatti in questi anni si sono attuate tutte le misure necessarie per rispettare la normativa vigente (DLgs 626/94) che tutela il lavoratore nell’ambiente di lavoro.

Il 4.3% del personale che ha lavorato in Alce Nero nel 2006 risultava scritto ad un sindacato.

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Formazione del Personale Soci, dipendenti e collaboratori sono stati coinvolti, nel corso del 2006 in diversi percorsi

formativi; alcuni di questi si concluderanno nel 2007.

Titolo corso N° ore Ente erogatore ContenutiPersonale

iscritto Periodo

Corso Dirigenti di rete 80 Sol.Co Mantova Acquisizione di strategie e strumenti digoverno dell’imprenditorialità sociale

1 27/10/05-04/03/06

Autoformazione “Progettoteatro”

7,5 Alce Nero – AreaAggregazione

Costruzione di un modello condiviso circal’animazione teatrale nelle scuole

8 28/11/05 –7/02/06

Autoformazione “Dipendenze” 10 Alce Nero -Aggregazione

Elaborazione di un approccio comune circa letematiche della prevenzione agli abusi disostanze stupefacenti

7 29/11/05- 14/02/06

Corso Coordinatori di ServiziSociali

38,5 Sol.co Mantova Lettura psico-sociologica con alcuniapprofondimenti legati alla psicologia

2 31/01/06-31/10/06

Aggiornamento qualità: le basiper condurre verifiche ispettiveinterne efficaci

16 CGM Le basi per condurre verifiche ispettive interneefficaci

1 25/01/06- 26/01/06

Giornata di studio su CAG epolitiche giovanili

8 Università Cattolica Momento di riflessione, sviluppo e confrontoin merito al posizionamento dei Cag rispettoalla Legge Regionale sui minori

1 23/02/2006

Il Bilancio Sociale diResponsabilità

28 Alce Nero (FSE) Potenziamento delle competenze su tematichenecessarie alla redazione di un BilancioSociale

10 15/03/06- 28/04/06

Coordinare risorse umane in unacooperativa sociale

80 Alce Nero (FSE) 3 Fasi:1)Formazione alla funzione dicoordinamento-2)Supervisione alla funzione dicoordinamento-3)Approfondimento tematico

9 11/04/06- 20/09/06

Partecipare alla realizzazione deiPiani di Zona promossi dallaLegge 328/00

28 Alce Nero (FSE) Approfondire le nuove prospettive che la legge328/00 apre; Offrire un’occasione di confrontoin un’ottica di partnership nella definizione distrategie

18 25/05/06-9/06/06

Aggiornamento qualità 8 Sol.co Mantova Aggiornamento sulle verifiche interne 1 29/09/2006Corso Coordinatori di ServiziSociali (seconda annualità)

38,5 Sol.co Mantova Lettura psico-sociologica con alcuniapprofondimenti legati alla psicologiadinamica dei gruppi e delle istituzioni

2 14/11/2006

Tecniche di gestione delconflitto interetnico

21 Sol.co Mantova(Regione Lombardia)

Destinato a chi gestisce gruppi multietnici.Offre i concetti di base della mediazione,metodi e tecniche di gestione del conflitto,confronti guidati su casi concreti portati daicorsisti

11 24/10/2006-16/03/2007

Leadership e processi nel gruppodi lavoro

28 Sol.co Mantova(Regione Lombardia)

Fornire nozioni psico-sociali necessarie perguidare un gruppo di lavoro verso gli obiettiviaffidati, aiutando a comprendere i processi difunzionamento e le dinamiche di gruppo

3 14/12/2006-28/03/07

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Bilancio Sociale 2006

CAPITOLO 3 RICLASSIFICAZIONE A VALORE AGGIUNTO

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°

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PROSPETTO DI DETERMINAZIONE E RIPARTO DEL VALORE AGGIUNTO PRODOTTO NELL’ANNO 2006

La grandezza “Valore Aggiunto” rappresenta la ricchezza prodotta dall’impresa a favore dei

propri interlocutori chiave e della collettività. Questo valore, ricavato dal differenziale tra output in termini di servizi e input dei fattori produttivi strumentali ai processi impiegati, ci consegna una duplice chiave di lettura riguardo ai fatti economico-finanziari dell’anno 2006. Lo sviluppo di un’impresa risulta infatti sostenibile quando i fattori che concorrono alla produzione di valore sono remunerati dalla distribuzione stessa. Ciò acquisisce rilievo a maggior ragione nell’impresa sociale, in virtù della sua natura distributiva, del legame con il territorio e la comunità di riferimento, di servizi di utilità sociale, diretti a realizzare finalità d’interesse generale. Poiché in un’impresa sociale la fase di realizzazione e di distribuzione della ricchezza coincidono (Andreaus 1995), il documento che segue si compone di due parti: il prospetto di determinazione del valore aggiunto e il prospetto di riparto del valore aggiunto tra i quali sussiste un’equivalenza.

DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO Ciò che risulta interessante notare è lo sviluppo non tanto “verticale” quanto “orizzontale” dei

componenti di reddito, soprattutto di quelli positivi. In questo ambito svolge un ruolo innovativo il Consorzio Sol.Co. grazie all’uso del General Contractor; e dei finanziamenti in conto esercizio relativi ai contributi di Cariplo, Cariverona, Comune di Mantova e delle attività internazionali (scambi con l’estero).

La maggiore progettualità, attenzione alle opportunità, attrattività di Alce Nero e buona produttività dei suoi lavoratori ha portato ad un apprezzabile Valore della Produzione, come si nota anche dall’indice Economicità della produzione (dato dal rapporto tra Valore Aggiunto Caratteristico Netto e il valore globale della produzione)

2006

ECONOMICITA' DELLA PRODUZIONE 0,83 Il monitoraggio previsto dal Piano Strategico 2007, che oltre ai parametri della qualità prevede

anche una programmazione economica-finanziaria relativa ai centri di costo, può produrre miglioramenti all’efficienza della cooperativa in questa direzione.

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RICLASSIFICAZIONE CONTO ECONOMICO ALCE NERO 2006

CALCOLO DEL VALORE AGGIUNTO

Voce IV^ dir Importo Ricavi delle vendite € 1.114.535,00

Variazione delle rimanenze in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, variazione dei lavori in corso su ordinazione

€ -

incrementi per immobilizzazioni per lavori interni € -

Altri ricavi e proventi della gestione caratteristica € 956,00

Contributi in Conto d'esercizio € 110.940,00 VALORE DELLA PRODUZIONE € 1.226.431,00

Costi per Materie Prime, sussidarie, di consumo e di merci € 14.643,00

Costi per servizi € 127.220,03 Costi per godimento di beni di terzi € 21.693,00

Variazione delle rimanenze in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, variazione dei lavori in corso su ordinazione

€ -

Accantonamenti per rischi € - Altri accantonamenti € - Oneri diversi di gestione € 18.210,00

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COSTI DELLA PRODUZIONE € 181.766,03 VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO

LORDO (1 - 2) € 1.044.664,97

Ricavi accessori € 30,00

Costi Accessori

SALDO GESTIONE CARATTERISTICA € 30,00

Ricavi straordinari € 2.382,00 Costi straordinari € 13.352,00

SALDO COMPONENTI STRAORDINARI -€ 10.970,00

COMPONENTI ACCESSORI E STRAORDINARI(3 + 4) -€ 10.940,00

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO € 1.033.724,97 Ammortamenti € 11.607,00

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO NETTO € 1.022.117,97

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DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA

PROSPETTO DI RIPARTO DEL VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO NETTO

ALCE NERO 2006

Voce Bilancio Riclassificato Importo

Remunerazione Risorse Umane (dipendenti e collaboratori) € 799.097,00

Remunerazione Risorse Umane (professionisti) € 171.284,97

Formazione € 2.700,00

Benefit - telefoni cellulari € 12.258,00

Remunerazione Capitale di credito € 31.628,00

Totale Ricchezza Distribuita € 1.016.967,97

Il valore aggiunto caratteristico netto è pari a € 1.022.117,97. L’utile di esercizio pari a € 5.150,00 viene destinato come segue:

- 1.544,99 € a riserva legale - 154,50 € a fondi mutualistici - 3450,49 € a riserva indivisibile

Pertanto la ricchezza distribuita è pari a € 1.016.967,97.

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CLIENTIOUTPUT GESTIONE

AZIENDALE INPUT FORNITORI

VALORE AGGIUNTO

SOL.CO RISORSE UMANE

RAPPORTI FINANZIARI SOCI E CGM

COMUNITA’ E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

FINANZIATORI TERZI

CONSOLIDAMENTO IMPRESA SOCIALE

SISTEMA COOPERATI

VO

La quota maggiore del valore aggiunto viene destinata ai Dipendenti: 80%.

INDICI DI BILANCIO RICLASSIFICATO

Liquidità 114%

Rapporto d'indebitamento 15,25

Rotazione dei crediti in giorni 113,26

Incidenza R.U. su valore produzione 80%

In presenza di un indice di liquidità pari o superiore a 1 significa che l’azienda si mostra tendenzialmente in grado di fronteggiare i debiti a breve o brevissima scadenza con i mezzi già disponibili o liquidabili entro un breve lasso di tempo. Alce Nero si trova in questa situazione in quanto registra un indice di liquidità pari a 114%.

Dal rapporto di indebitamento è evidente che la Cooperativa ha un’alta dipendenza finanziaria dall’esterno. Alce Nero sta lavorando per incrementare il capitale proprio ipotizzando un incremento

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del capitale sociale. Tuttavia ribadiamo che i Crediti siano maggiori dei Debiti a dimostrazione che lo stato della cooperativa è ancora di salute. La rotazione dei crediti non è invece ottimale. Mediamente vengono recuperati in più di quattro mesi. Purtroppo molti clienti pubblici non rispettano le scadenze dei pagamenti. Come molte altre cooperative sociali Alce Nero destina alle Risorse Umane la maggioranza della ricchezza creata. Infatti l’80% del fatturato viene ridistribuito agli operatori e ai professionisti che collaborano costantemente con la cooperativa, sotto forma di salari, stipendi, compensi, benefit e attività di formazione – aggiornamento.

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Previsioni di bilancio per gli anni futuri Costi e ricavi

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Altri ricavi e proventi

Valore della produzione

costo materie prime

costo per servizi

costo per godimento beni di terzi

costo del personale

ammortamenti

oneri diversi di gestione

Costi della produzione

Differenza

- interessi passivi e oneri finanziari

+ interessi attivi e proventi finanziari

- oneri straordinari

+ proventi straordinari

Risultato prima delle imposte

Imposte

Utile-perdita d'esercizio

contributo economico prest.volontari

Utile-perdita d'esercizio con apporto volontari

C ash flow

2007 2008 2009

€ 1.350.000,00 € 1.300.000,00 € 1.326.000,00

€ 60.000,00 € 50.000,00 € 51.000,00

€ 1.410.000,00 € 1.350.000,00 € 1.377.000,00

€ 16.839,45 € 16.122,88 € 16.445,34

€ 353.434,10 € 338.394,35 € 345.162,24

€ 24.946,95 € 23.885,38 € 24.363,09

€ 918.961,55 € 879.856,80 € 897.453,94

€ 13.348,05 € 12.780,05 € 13.035,65

€ 27.989,85 € 26.798,79 € 27.334,77

€ 1.355.519,95 € 1.297.838,25 € 1.323.795,02

€ 54.480,05 € 52.161,75 € 53.204,98

-€ 36.372,20 -€ 34.824,45 -€ 35.520,94

€ 34,50 € 33,03 € 33,69

€ -

-€ 15.354,80 -€ 14.701,40 -€ 14.995,43

€ 2.739,30 € 2.622,73 € 2.675,19

€ 5.526,85 € 5.291,66 € 5.397,50

0 0 0

€ 5.526,85 € 5.291,66 € 5.397,50

€ 5.526,85 € 5.291,66 € 5.397,50

€ 18.874,90 € 18.071,71 € 18.433,15

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Per l'anno 2008 si prevede una diminuzione del fatturato avendo in chiusura per la fine del 2007

degli appalti. Pertanto è previsto in diminuzione anche il costo del personale. Per l'anno 2009 si è

previsto un adeguamento ISTAT rispetto all'anno precedente. I punti di debolezza si possono

rilevare anche dalle previsioni e sono l'andamento variabile legato alla assegnazione degli appalti.

I punti di forza stanno nella lunga storia positiva della cooperativa, presente da 27 anni sul

mercato, ulteriori punti di forza sono dati dall'adesione alla rete del Consorzio Provinciale (Sol.co

Mantova) e Nazionale (CGM). Stiamo lavorando per la ricerca e l'attivazione di servizi gestiti in

proprio e rivolti direttamente alle famiglie.