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1-30
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona
“Cesare Benedetti” di Mori, Hospice “Amedeo Bettini”
CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI
IN CURE PALLIATIVE
SABATO 3 DICEMBRE ore 9.00 – 13.00 L'etica del volontario. Consenso e privacy.
Loreta Rocchetti
corso volontari 2016
corso volontari 2016 2-29
Mafalda, metti in ordine,
pulisci, non protestare,
lava i piatti, Mafalda!!! Dov’è il rispetto
per i genitori??
?
Forse nel
frigorifero ??
Per sapere di cosa
stiamo parlando
Etica pratica nell’assistenza:
• il lavoro,
• che faccio con altri,
• qui ed ora (caso per caso, passo dopo passo, goccia a
goccia, giorno per giorno, poco a poco),
• che mi consente di ridurre per quanto possibile, la
discrepanza tra i miei valori dichiarati e i miei valori
effettivamente vissuti. JF Malherbe
Principi coscienza morale contesto
corso volontari 2016 3-28
corso volontari 2016 4
Il linguaggio dell’etica è
quello dei valori (bene,
male …) o delle virtù
(solidarietà, equilibrio,
ottimismo, calore
umano, disponibilità,
altruismo, gratuità …).
E’ ricerca di senso (
chiedersi perché ….
E’ rispettare l’ ”umanità”
dell’altro (l’essere
umano è libertà,
relazione, crescita …)
E’ svolgere il proprio
ruolo con competenza e
responsabilità
VOLONTARI
INFERMIERI
E ALTRI CURANTI
MEDICI
PAZIENTE
FAMIGLIA E
AMICI
5-26
offre alla comunità
gratuitamente dei servizi
perché lo vuole (… è la propria libertà … trova gratificazione in se
stesso, non si aspetta che qualcuno
dica grazie. …)
con spirito di “benevolenza” (solidarietà) per tutte le persone che
incontra: volere il bene, cercare di capire i desideri dell’altro
e rispondervi
Il volontario
fare
Come?
Perché?
Valori?
corso volontari 2016
corso volontari 2016 6-25
In quali attività? Luoghi e funzioni del volontario in cure palliative
1. A CONTATTO DIRETTO CON MALATO E FAMIGLIA (casa o Hospice)
Piccoli servizi (incombenze domestiche, spesa, farmacia…)
Compagnia, supporto morale, ascolto
Sostituzione temporanea del familiare
…
2. NELL’HOSPICE NON A CONTATTO CON MALATI E FAMIGLIA
Front office, accoglienza visitatori, informazioni …
Cura del giardino, piccoli servizi in lavanderia o cucina ecc. ecc.
…
3. Attività interne a servizio dell’Associazione per il raggiungimento dei fini della stessa, in base a competenze e interessi
Promozione sul territorio dei valori
Aiuto segreteria (apertura ufficio, informatica, sito…)
Trascrizioni, registrazioni
Organizzazione eventi, iniziative raccolta fondi
…
Tipi di volontariato in CP
> Volontari dello stare (VS)
– persone che hanno attitudini, competenze e volontà per
relazionarsi direttamente con il malato e la sua famiglia e per
lavorare a stretto contatto con l’équipe domiciliare o
residenziale di Cure Palliative;
> Volontari del fare (VF)
– persone che scelgono di non stare accanto al malato, ma che
sono competenti e motivati a svolgere le attività funzionali
all’organizzazione a cui appartengono, ad operare in ambito
promozionale e di sensibilizzazione della cittadinanza (raccolta
fondi, organizzazione di eventi, promozione sul territorio).
corso volontari 2016 7-24
corso volontari 2016 8
Con che ruolo,
quali servizi offre?
… Il ruolo del volontario non poggia a priori su nessuna
competenza tecnica specifica della quale avrebbe l’esclusività.
Cosa non sono i volontari :
• non sono curanti, responsabilità di diagnosi, terapia, prognosi, comunicazione, assistenza “tecnica”, professionalità (“lo spettacolo deve continuare”),
• non sono parenti, affetti, condivisione progetti di vita, vicinanza fino al sacrificio, obbligo di “non abbandono”,
non sono amici esserci sempre e
comunque, partecipando anche alle
sofferenze e alle gioie in modo
profondo
…
corso volontari 2016 9
Con che ruolo,
quali servizi offre?
… Il ruolo del volontario non poggia a priori su nessuna
competenza tecnica specifica della quale avrebbe l’esclusività.
Cosa non sono i volontari :
• non sono curanti, responsabilità di diagnosi, terapia, prognosi, comunicazione, assistenza “tecnica”, professionalità (“lo spettacolo deve continuare”),
• non sono parenti, affetti, condivisione progetti di vita, vicinanza fino al sacrificio, obbligo di “non abbandono”,
non sono amici esserci sempre e
comunque, partecipando anche alle
sofferenze e alle gioie in modo
profondo
…
Per compiere il loro ruolo i volontari non hanno altro da portare
che loro stessi: la loro presenza attiva, il loro ascolto
benevolo, un tempo per una relazione resa possibile senza
essere obbligatoria. Propongono un nuovo spazio di relazione
e sono là semplicemente, senza la mediazione di un compito da
adempiere, disponibili all’inatteso dell’incontro.
O
La legge 38/10 … evidenzia però la necessità di una
“formazione omogenea sul territorio nazionale”, passaggio decisamente forte che individua implicitamente un ruolo complesso, non sostituibile da parte dell’equipe dei professionisti.
In questo modo supera definitivamente l’idea che il volontario si limiti a portare se
stesso, in modo spontaneo, nella relazione con il malato e che possa prescindere da competenze
specifiche.
corso volontari 2016 10-22
Su cosa si fonda e legittima la presenza vicino
a malati in fase avanzata di malattia
di queste persone che sono estranee alla
famiglia ed alle cure, proprio quando il tempo è
contato e la gravità della situazione impone
il più grande rispetto dell’intimità delle persone?
Quale senso?
11-21
Dove cercare il senso? In quale contesto
La cultura dominante svalorizza il tempo della malattia, della vecchiaia e
del lutto. Il processo di marginalizzazione degli individui che si innesca,
può arrivare fino all’esclusione. In particolare la vecchiaia quando è
preda di una lunga malattia concorre all’isolamento progressivo del
malato e dei suoi familiari.
La medicalizzazione della fine della vita e l’organizzazione delle cure
trasformano sovente il malato in un vero nomade. Questo mette alla
prova i legami familiari, di amicizia e di vicinato.
Per il malato e i suoi cari, molto prima che arrivi la morte, i legami sociali sono insidiosamente minacciati; si instaura un fenomeno di isolamento che genera molta sofferenza.
I curanti si trovano investiti di un carico molto pesante: accompagnare
da soli questi pazienti, che vedono terminare la loro vita in un grande
impoverimento relazionale, e sostenere la famiglia, che sentono
smarrita. corso volontari 2016
corso volontari 2016 12-20
In questo contesto i volontari rivestono un ruolo
Il volontario ha una funzione sociale
indispensabile: è un mezzo per la società civile
di prendersi carico di se stessa, liberamente
e spontaneamente, se le istituzioni non
rispondono a bisogni divenuti troppo pressanti.
I volontari si impegnano, creando un legame
sociale per permettere agli individui di …
allearsi di fronte a un danno che li minaccia;
anche quando la malattia e la prossimità della
morte tenderebbero ad isolarli e a disperderli.
Hanno un ruolo sociale di allerta e testimonianza.
Attraverso le parole e gli atti, l’impegno
volontario ha in se stesso un valore di segno.
./.
corso volontari 2016 13-19
Danno valore al tempo della malattia; prezioso per chi va come per chi resta.
Valorizzano le persone al di là del deterioramento fisico e psichico, permettono loro di vivere fino a che è possibile, secondo i loro desideri, in relazione con gli altri
Sono una figura “terza” in rapporto al malato, alla sua famiglia e ai professionisti che li attorniano. Il paziente può attribuire loro “un posto specifico, quello dell’ anonimo”.
La loro presenza fa vivere il legame sociale. Testimonia che la persona che sta morendo e la sua famiglia fanno parte di una società.
… un ruolo
corso volontari 2016 14-18
Volontario o … free lance?
Il volontariato non può essere fatto
da un Individuo isolato, ma deve
essere inserito in una Associazione
(con la quale le istituzioni fanno una convenzione)
corso volontari 2016 15-17
RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI
• Le associazioni definiscono i valori che vogliono difendere, la missione che si danno, le condizioni della loro azione.
Esempio di funzioni delle Associazioni:
• contattare, orientare i volontari in funzione dei loro desideri e competenze;
• definire il ruolo di ciascuno e coordinarne le azioni;
• dare il sostegno necessario e formazione adeguata;
• valorizzare l’esperienza di tutti e favorire gli scambi;
• organizzare la valutazione regolare delle azioni e adattarle all’evoluzione de bisogni.
Per permettere al volontariato di mantenere tutta la sua forza simbolica e la sua capacità d’innovazione, bisogna proteggere ciò che fa la sua specialità, cioè la
libertà e la gratuità dell’impegno.
Non si deve troppo professionalizzare e istituzionalizzare i volontari né far di loro un’occasione per risparmiare sulle spese
corso volontari 2016 16-16
Associazione di
Volontariato
MALATO FAMIGLIA
Situazione di estrema
fragilità e vulnerabilità
VOLONTARIO espone la propria
umana vulnerabilità ad
una situazione che
può “ferire” Relazione
Malato-curante
*
* (parentesi)
La fine vita può essere teatro di scelte che possono “toccare” la
suscettibilità del volontario (o la sua sensibilità etica). Il volontario non
partecipa e non interferisce nelle scelte essendo altri i titolari del
rapporto di cura. Esempio:
- la (non) comunicazione di prognosi
- instaurare terapie senza consenso dell’interessato
- procedure diagnostiche e interveti terapeutici clinicamente inappropriati
ed eticamente non proporzionati dai quali non si possa fondatamente
attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento
della qualità della vita”;
- La sedazione palliativa terminale
- - ….
Ma, i dubbi – quando nascono - vanno discussi all’interno dell’équipe dei
volontari nelle occasioni di supervisione
Art. 1 CD del volontario: (…) Non cerca di imporre i propri valori
morali. corso volontari 2016 17-15
corso volontari 2016 18-14
Doveri del volontario
Fare il volontario non è improvvisare … chi lo fa, seppure per libera scelta, gratuitamente, per solidarietà, deve possedere competenza, impegno morale e rigore nell’esercizio delle proprie funzioni.
Far parte di una associazione significa accettare l’esistenza e l’importanza di regole comuni che permettano di riconoscere e distinguere il nostro agire e la sua coerenza con i valori dichiarati.
corso volontari 2016 19-13
Pertanto devono impegnarsi soprattutto
1° - a lavorare in équipe,
rapporto
operatori sanitari-
volontari
corso volontari 2016 20-12
Pertanto devono impegnarsi soprattutto
2° ad accettare di formarsi per
compiere meglio le funzioni che sono loro affidate,
corso volontari 2016 21-11
Pertanto devono impegnarsi soprattutto
3° ad osservare le regole della
confidenzialità.
I volontari sono
legati solo da un contratto morale:
quale è l’efficacia reale di tale
contratto? In particolare i professionisti
temono che la confidenzialità delle
informazioni concernenti i malati, le famiglie o
il funzionamento interno dei
servizi, non sia rispettata. Perché?Chi garantisce?
corso volontari 2016 22-10
Pertanto devono impegnarsi soprattutto: équipe, formazione, confidenzialità
le associazioni di volontariato sono le garanti per i loro volontari presso
le istituzioni che ne chiedono l’intervento:
• del rispetto del segreto “professionale”,
• del rigore e la competenza, che mettono nel reclutamento,
• della coordinazione e il costante contatto (riunioni mensili e anche
più – psicologi a disposizione …) con i volontari in attività,
• del buon rapporto all’interno del luogo di cura, che non deve
interferire con la relazione di cura messa in atto dai professionisti.
corso volontari 2016 23-9
Perché, persone che fanno un lavoro volontario, gratuito,
con l’unico scopo di far del bene, devono assoggettarsi a
delle regole?
Che senso hanno tali regole?
• Proteggono
la fragilità e la vulnerabilità del malato e della famiglia,
la vulnerabilità del volontario,
la delicatezza e la difficoltà dell’azione di cura e il rapporto curante-malato.
• Perché i bisogni di malati e famiglia che si riversano sul volontario sono … complessi e coinvolgenti:
corso volontari 2016 24-8
Malati e famiglie hanno bisogno di
• rileggere la loro storia, (quanti segreti possono confidare al volontario, che è “esterno”)
confidenzialità, équipe,formazione
• prendere delle decisioni. Il volontario può aiutarli a fare delle scelte che sembrano banali come: partire o no in vacanza? prendere o no un aiuto domestico? andare all’ospedale o rimanere a casa? …(quanti argomenti si prestano ad un giudizio!)
confidenzialità, équipe, formazione
1
corso volontari 2016 25-7
• essere ascoltati, sostenuti,
talora perfezionare le domande che vorrebbero fare ai curanti ma temono le conseguenze, una domanda posta a un volontario non ha conseguenze pratiche, il volontario può anche aiutare a fare le stesse domande a chi di dovere oppure, con il loro accordo, fare da tramite.
• Ruolo di relais tra malato – famiglia – curanti.
Formazione, équipe, riservatezza
2
corso volontari 2016 26-6
• esprimere le emozioni. (quante cose il volontario ascolta! Che tentazione di giudicare!
L’ascolto del volontario aiuta a fare un esame di realtà qui-ed-ora,
• Al volontario “terzo”, il malato può urlare la sua collera, dire la sua sofferenza, i suoi sentimenti negativi, le sue paure e la sua angoscia senza il timore di destabilizzare l’équipe curante o le relazioni con i familiari.
• Il volontario offre al malato una possibilità supplementare di dirsi, di trovare un senso al cammino che resta da percorrere …
Formazione – équipe - riservatezza
3
corso volontari 2016 27-5
Quindi
l’implicazione dei volontari è molto forte, da qui deriva la necessità di
apprendere a tenere una giusta vicinanza
non creare legami di amicizia troppo forti, la cui rottura inevitabile farà comunque male e falserebbe la natura del servizio prestato,
investire al massimo sul “qui e ora”,
imparare a rapportarsi con l’équipe che aiuta a comprendere ed a stemperare emozioni forti, rispettando sempre l’intimità, la fragilità, la libertà e la confidenzialità su quanto il malato o la famiglia ci confida.
corso volontari 2016 28
VOLONTARI
INFERMIERI
E ALTRI CURANTI
MEDICI
PAZIENTE
FAMIGLIA E
AMICI
Il senso di una metafora:
le frecce feriscono …
i palloncini scoppiano
vocazione di S.
Sebastiano ?
Cosa si aspettano gli operatori sanitari dai volontari? I volontari dovrebbero agire con spirito di complementarietà verso i
professionisti, ma non sempre è facile
PREGIUDIZI O TIMORI DEI CURANTI
Non hanno un vero vincolo professionale, possiamo fidarci?
Se hanno dei pregiudizi sul nostro lavoro possono oltre che giudicare, compromettere il rapporto che abbiamo col malato.
Saranno in grado di non invadere il ruolo di curanti?
Sapranno andare nella nostra stessa direzione, o comprometteranno quello che stiamo facendo, con qualche parola maldestra?
In altre parole, i curanti si augurano che il volontario faccia équipe con loro.
PEGIUDIZI DEI VOLONTARI
i curanti (medici) sono soprattutto dei tecnici investiti dell’esclusività del sapere e del potere,
l’immagine che di essi hanno i volontari è talvolta marcata da esperienze che hanno avuto in precedenza.
I curanti possono giudicare il mio operato
…
per permettere al V. di mantenere la
sua forza simbolica e la sua capacità
d’innovazione, bisogna proteggere
ciò che fa la sua specialità: la libertà e
la gratuità dell’impegno, non troppo
professionalizzare e istituzionalizzare
29-3 corso volontari 2016
Due mantra nati positivi e divenuti… negativi (routine)
privacy
Il valore “riservatezza” in campo sanitario si
fronda su:
- Il rispetto della libertà
- il fine dell'attività sanitaria (senza garanzia di
riservatezza le persone potrebbero
rifiutare di farsi curare)
Segreto professionale : obbligo molto forte e
molto antico. Giuramento di Ippocrate (400
AC
(segreto confessione:Conc.Lateranense 1125)
Segreto professionale CC e CD
Segreto d’ufficio CC
VOLONTARIO:
Difficoltà di mantenere segreto ?
Obbligo morale molto forte
Trasgressione: sanzione morale
Se seguito da “danni” materiali o morali, può
seguire denuncia e responsabilità civile
Consenso informato
Fondamento:
libertà, “abeas corpus”
Per interventi medici:
Per interventi assistenziali
Per i volontari: niente moduli ma, avuto il
permesso di accostarsi al malato:
• chiedere il permesso con molta
discrezione
• sapere i limiti dell' “intrusione
permessa” a salvaguardia dell'intimità
del malato, della famiglia ed anche
del volontario stesso
• la risposta se negativa va vista come
espressione della libertà della
persona malata
corso volontari 2016 30-2
Regole
modalità,
responsabilità
riguardano i
professionisti
corso volontari 2016 31-1
Grazie
dell’attenzione
… e qui possiamo fermarci. Ma
se volete complicarvi la vita … ci
sono altre 20 diapositive!
Sintesi degli orientamenti valoriali
Gli orientamenti valoriali dei volontari che operano all’interno della rete
di Cure Palliative attingono al mondo del volontariato in generale e alla
prima Carta dei Valori del Volontariato (Federazione Italiana
Volontariato e Gruppo Abele, 2006).
Possono essere sintetizzati come segue:
corso volontari 2016 32
Gratuità
elemento distintivo dell’agire volontario.
Comporta assenza di guadagno economico, libertà
da ogni forma di potere e rinuncia ai vantaggi
diretti e indiretti.
I volontari traggono dalla propria esperienza di
dono motivi di arricchimento sul piano interiore e
delle abilità relazionali.
corso volontari 2016 33
Promozione umana:
• agire per il beneficio di altri implica il riconoscimento del valore della
persona umana.
• L’attenzione all’altro, alla sua specificità e al suo valore si esprime
soprattutto nell’investire gratuitamente per il suo bene più autentico
e realisticamente desiderabile.
• È pertanto necessario che l’altra persona sia aiutata a recuperare il
protagonismo sulla propria vita attraverso un servizio “promozionale”
che punti alla sua piena realizzazione.
• È importante che il servizio dei volontari non alimenti situazioni di
dipendenza che pongano i beneficiari nella necessità continua ed
esclusiva del loro intervento.
corso volontari 2016 34
Relazione e condivisione con l’altro
• l’azione del volontario è rivolta a persone considerate nella loro dignità umana,
nella loro integrità e nel contesto delle relazioni familiari,sociali e culturali in cui
vivono.
• Pertanto considera ogni persona titolare di diritti di cittadinanza, promuove la
conoscenza degli stessi e ne tutela l’esercizio concreto e consapevole,
favorendo la partecipazione di tutti allo sviluppo civile della società.
• Ogni esperienza solidale del volontariato implica il contatto tra chi offre aiuto e
coloro che se ne possono avvalere a partire da una condizione di disagio-
bisogno.
• Tale relazione, con le componenti essenziali che essa richiede (ascolto,
accoglienza, valorizzazione dell’altro...) costituisce e costruisce dimensioni
sociali spesso carenti all’interno degli orientamenti e comportamenti della
cultura dominante.
• La relazione che scaturisce fra persone in difficoltà e persone che si spendono
gratuitamente nelle problematiche del disagio, accompagnandosi al cammino di
vita di coloro che ne portano il peso, ha delle caratteristiche particolari legate al
senso di fiducia e alleanza richiesti da un “donare solidale”. Tale relazione
integra e qualifica gli interventi.
corso volontari 2016 35
Solidarietà e pratica di sussidiarietà
il volontario opera per la crescita della comunità locale,
nazionale e internazionale, per il sostegno dei suoi membri
più deboli o in stato di disagio e per il superamento delle
situazioni di degrado.
Solidale è ogni azione che consente la fruizione di diritti, la
qualità della vita per tutti, il superamento di comportamenti
discriminatori e di svantaggi di tipo economico e sociale, la
valorizzazione delle culture, dell'ambiente e del territorio.
corso volontari 2016 36
Partecipazione e pratica di cittadinanza solidale
il volontario si impegna per rimuovere le cause
delle disuguaglianze economiche, culturali,
sociali, religiose e politiche e concorre
all’allargamento, tutela e fruizione dei beni
comuni.
Non si ferma all’opera di denuncia ma avanza
proposte e progetti coinvolgendo quanto più
possibile la popolazione nella costruzione di una
società più vivibile.
corso volontari 2016 37
Libertà e Autonomia
l’intervento gratuito a favore di una persona, famiglia o collettività, offre
al volontario ed alla sua Organizzazione una posizione privilegiata
nel dialogo con il territorio e con le sue istituzioni.
A differenza di molte altre Organizzazioni il volontariato può non
dipendere dalle risorse di un finanziatore o da legami di mutualità e
reciprocità.
Ciò mette i volontari nella condizione di potersi confrontare, a partire da
una coscienza critica libera e costruttiva, con tutti gli attori sociali di
un territorio.
Tale autonomia permette inoltre al volontariato di poter offrire e
collocare i propri servizi con ingegno e creatività in qualsiasi punto
critico delle reti solidali già operanti in un territorio e/o nei loro punti
deboli.
corso volontari 2016 38
Valore culturale
il volontario si pone come scienza critica e punto di
diffusione dei valori della pace, della non violenza,
della libertà, della legalità, della tolleranza e
facendosi promotore, attraverso la propria
testimonianza, di stili di vita caratterizzati dal
senso della responsabilità, dell’accoglienza, della
solidarietà e della giustizia sociale. Si impegna
perché tali valori diventino patrimonio comune di
tutti e delle Istituzioni.
corso volontari 2016 39
Valore politico
• il volontario partecipa attivamente ai processi della vita
sociale favorendo la crescita del sistema democratico.
• Sollecita la conoscenza ed il rispetto dei diritti, rileva i
bisogni e i fattori di emarginazione e degrado, propone
idee e progetti, individua e sperimenta soluzioni e
servizi, concorre a programmare e a valutare le politiche
sociali in pari dignità con le Istituzioni pubbliche cui
spetta la responsabilità primaria della risposta ai diritti
delle persone.
corso volontari 2016 40
Sintesi delle capacità da sviluppare
• Attenzione : … libera da pregiudizi …
• Flessibilità
• Relazione
• Predisposizione alla comunicazione efficace verbale e non
verbale (La nostra epoca di comunicazioni non è tuttavia
un'epoca di comprensioni. Edgar Morin
• Empatia
• Rassicurazione
• Valorizzazione delle storie di vita del paziente
• Cooperazione
• Sostegno alla famiglia
• Auto-analisi :capacità di rileggere in modo critico le proprie
esperienze assistenziali
corso volontari 2016 41
corso volontari 2016 43
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
Articolo 1
Il volontario opera per il
benessere e la dignità
della persona e per il
bene comune, sempre
nel rispetto dei diritti
fondamentali dell’uomo.
Non cerca di imporre i
propri valori morali.
Articolo
1
corso volontari 2016 44
Articolo 2
Rispetta le persone
con cui entra in
contatto
senza distinzioni di
età, sesso, razza,
religione, nazionalità,
ideologia o censo.
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
corso volontari 2016 45
Articolo 3
Opera liberamente e
dà continuità agli
impegni assunti ed ai
compiti intrapresi.
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
corso volontari 2016 46
Articolo 4
Interviene dov’è più utile e
quando è necessario,
facendo quello che serve e
non tanto quello che lo
gratifica.
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
corso volontari 2016 47
Articolo 5
Agisce senza fini di
lucro anche indiretto
e non accetta regali o
favori, se non di
modico valore.
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
corso volontari 2016 48
Articolo 6
Collabora con gli altri volontari e partecipa attivamente alla vita della sua organizzazione.
Prende parte alle riunioni per verificare le motivazioni del suo agire,
nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo.
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
corso volontari 2016 49
Articolo 7
Si prepara con impegno, riconoscendo la necessità della formazione permanente che viene svolta all’interno della propria Organizzazione.
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
corso volontari 2016 50
Articolo 8
È vincolato all’osservanza
del segreto professionale
su tutto ciò che gli è confidato
o di cui viene a conoscenza
nell’espletamento della sua
attività.
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
corso volontari 2016 51
Articolo 9
Rispetta le leggi dello Stato, nonché lo statuto
ed il regolamento della sua Organizzazione e
si impegna per sensibilizzare altre persone ai valori del volontariato.
Codice Deontologico Europeo
dei volontari in cure palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
corso volontari 2016 52
Articolo 10
Svolge la propria attività permettendo a
tutti di poterlo identificare.
Non si presenta in modo anonimo, ma
offre la garanzia che alle sue spalle c’è
un’Organizzazione riconosciuta dalle leggi
dello Stato.
Codice Deontologico Europeo dei volontari in cure
palliative adottato dalla Federazione Cure Palliative
«Non lasciare che io muoia mentre sono ancora vivo».
Cioè: non lasciare che io muoia spiritualmente mentre
sono ancora vivo fisicamente. preghiera ebraica (Sheryl Sandberg)
Che cosa significa vivere?
o Essere in vita (biologicamente)
o Vivere = poter sviluppare le proprie qualità e le proprie attitudini.
o Sopravvivere o sottovivere = essere privati delle gioie che la
o vita può portare, soddisfare con difficoltà bisogni
o elementari e alimentari, non poter sviluppare le proprie
o aspirazioni.
54
Una parte della popolazione è
condannata a sotto-vivere ma la
maggior parte vive alternando il
sopravvivere e il vivere.
corso volontari 2016