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INSERTO SPECIALE PER I LETTORI DI QUI GUBBIO

INSERTOSPECIALEPERILETTORIDIQUIGUBBIO · lizzato per la costruzione di un centro di riabilitazione equestre per il trattamento terapeuticodell'autismo e di altre forme di disabilità

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INSERTOSPECIALEPER I LETTORIDIQUIGUBBIO

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PAGINA

L’EVENTODal 30 ottobre al 2 novembre la 28esima edizione

LaComunitàmontanaUmbriaNordraccoglie l'eredità della mostra mercato

II

Gubbio e il compren-sorio dell'Alto Chia-scio spalancano le

porte del gusto e, per quat-tro giorni, accolgono i visita-tori nella ventottesima edi-zione della "Mostra mercatonazionale del tartufo biancoe dei prodotti agroalimenta-ri", che si tiene dal 30 otto-bre al 2 novembre. L'armo-nia degli aromi e la generosi-tà del territorio in autunno,con i tanti prodotti della ter-ra e del bosco, valorizzano latradizione gastronomicasemplice e ricca della zona,rendendo la fiera di Gubbiouna delle più importanti e vi-sitate del centro Italia. Que-sta parte d'Umbria, che in-clude i comuni di Scheggia,Costacciaro, Sigillo, Fossa-to di Vico, Gualdo Tadino,

Valfabbrica e Gubbio, è tem-pestata di antichi borghi me-dioevali, castelli incantati ericchezze naturalistiche ed èresa ancora più attraente dal-la lunga tradizione del terri-torio nell’accoglienza e ricet-tività dei visitatori. La Co-munità montana UmbriaNord vuole che sia il tartufobianco pregiato ad accoglie-

re i visitatori del comprenso-rio eugubino-gualdese. Il"profumo da gustare" saràancora una volta affascinan-te e irresistibile messaggerodi questa terra e della sua cu-cina tipica tradizionale.Il belloe il buonoCesti di tartufi dai profumiinebrianti, funghi dalle for-me diverse e sapori eccezio-

nali, carni chianine e salu-mi, formaggi di ogni tipo,olio appena spremuto e mie-le artigianale, dolci, vini e li-quori. E insieme al "buono"di questa terra tagliata dalfiume Chiascio e vegliatadal monte Cucco, si scopreanche il "bello": il ferro bat-tuto delle antiche bottegheeugubine, le ceramiche arti-

stiche dai riflessi cangiantidi Gubbio e Gualdo Tadino,le armi d'altri tempi, le pelli,la tela, i ricami e tutti i pro-dotti artigianali della tradi-zione.Tutto questo sarà la ventot-tesima edizione della "Mo-stra mercato nazionale deltartufo bianco e dei prodottiagroalimentari", che que-

st’anno accoglie anche il ri-torno del concorso gastrono-mico, nel nome di "sua mae-stà" il tartufo bianco di Gub-bio. Tra le novità la primaedizione della caccia al teso-ro e gli intrighi e le passionide “Il Falco e la Colomba”,la fiction di canale 5 chesbarcherà in città nel perio-do della mostra. Infatti dal

QUI

giovedì29 ottobre 2009 Speciale tartufoGubbio

Alcuni espositoridelle scorse edizioniNonsolo tartufomaanchemiele, formaggi, salumi,olio, vini ealtre eccellenze

Tante lenovitàinprogramma:spiccaanche

laprimaedizionedella cacciaal tesoro

Presentazione

Il re della tavolasotto la lente

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IIIPAGINA

giovedì29 ottobre 2009

L e prime notizie certe sul tartufocompaiono nella Naturalis Hi-

storia, di Plinio il Vecchio. Nel pri-mo secolo dopo Cristo, grazie al filo-sofo greco Plutarco di Cheronea, sitramandò l'idea che il prezioso fun-go nascesse dall'azione combinatadell'acqua, del calore e dei fulmini.Da qui trassero ispirazione vari poe-ti; uno di questi, Giovenale, spiegòl'origine del prezioso fungo comefrutto di un fulmine scagliato daGiove in prossimità di una quercia(albero ritenuto sacro al padre deglidei). Poiché Giove era anche famo-so per la sua prodigiosa attività ses-sualeia, al tartufo da sempre si sonoattribuite qualità afrodisiache. An-dando avanti nel tempo, nel Medio-evo e nel Rinascimento, il tartufo ri-mase sempre un cibo altamente ap-prezzato, soprattutto nelle mensedi nobili e alti prelati. Per alcuni"scienziati" dell'epoca, il suo aromaera una sorta di "quinta essenza"che provocava sull'essere umanoun effetto estatico. L’esistenza deltartufo è nota da sempre, ma fu soloa partire dal 16esimo secolo chevenne riconosciuto come fungo. Al-la fine del 18esimo secolo, il mon-do scientifico studia il prestigioso“tuber magnatum” (il tartufo bian-

co), tartufo peraltro riconosciutodalla corte piemontese (alcuni do-cumenti, risalenti alla seconda me-tà del 1300, testimoniano che essoveniva donato dai principi d’Acaja aBona di Borbone) e il cui nome sideve al medico piemontese VittorioPico. Il conte Camillo Benso di Ca-vour utilizzò il tartufo come mezzodiplomatico; Gioacchino Rossini lodefinì “Il Mozart dei funghi”; LordByron riteneva che il suo profumodestasse la creatività e, per questomotivo, ne teneva un esemplare sul-la scrivania; Alessandro Dumas lodefinì “il Sancta Sanctorum della

Tavola”. Notevoli progressi furonofatti verso la fine del secolo scorso,quando il professor Gibelli dell’Isti-tuto botanico dell’Università di To-rino, dimostrò la relazione, nota co-me simbiosi, che molti funghi assu-mono con alcune piante. Negli stes-si anni, il tedesco Frank attribuì ilnome di “micorrize” alle formazionimediante le quali questa relazionesi verifica. Nel 1967, grazie alle ri-cerche del Centro di Studio sullaMicologia del terreno del CNR diTorino, fu dimostrato sperimental-mente il rapporto micorrizico pian-ta tartufo.

30 ottobre al 2 novembre sa-ranno in esposizione, pressole sale del palazzo dei Conso-li, quindici spettacolari abitidi scena della nuova fictionin costume realizzati dal ta-lentuoso sarto gualdese Da-niele Gelsi, su disegno delcostumista Luciano Capoz-zi, un vero maestro del gene-re.

Gli abiti dell'ultima fictionsaranno accompagnati da al-trettante realizzazioni per se-rie precedenti. “I tessuti - haspiegato Gelsi - sono per lamaggior parte sete, velluti,pelle e panni lani, broccati emolto spesso sono ricamatia mano”.

servizi sul programmanelle pagine seguenti

Camillo Benso di Cavourlo utilizzò comemezzo diplomatico

QUI

Gubbio

ORIGINI Prime notizie certe nellaNaturalis Historia di Plinio il Vecchio

QuandoRossini lo definì ilMozart dei funghi

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Ricco come sempre ilcalendario di appun-tamenti che accompa-

gnano la Mostra nazionaledel tartufo bianco e dei pro-dotti agroalimentari. Non so-lo il meglio dell'enogastono-mia del territorio, ma ancheeccellenze nel campo artisti-co e artigianale.Il programmaUfficialmente la cerimoniadi inaugurazione e l’aperturadegli stand si terranno vener-dì 30 ottobre alle 18 in piaz-za 40 Martiri a cui seguirà al-le 19 la premiazione del tar-tufo più grande.Sabato 31 ottobreNei giorni della mostra ver-ranno esposte presso le saleespositive del palazzo deiConsoli i costumi di Lucia-no Capozzi e l'alto artigiana-to della sartoria Gelsi diretta-mente dagli intrighi e dallepassioni de "Il Falco e la Co-lomba", la fiction in costumedi canale 5. Alle 15 “Il tartu-fo spicca il volo”. In piazza40 Martiri torna il meravi-glioso mondo degli aquiloni,la metafora più "giovane"della libertà. L'associazioneaquilonisti Eolo delizierà ipiccoli partecipanti con il do-no di un aquilone. Alle 21 alcentro servizi Santo Spiritoin calendario “Cuore di Cic-cia” di Susanna Tamaro, let-tura con Claudio Carini, am-bientazioni sonore Ensem-ble Kandinskij. Alle 21.30nei padiglioni della mostra“Il tartufiere”, gioco musica-le a quiz tutto dedicato a ce-lebri motivi della tradizionemelodica italiana e al re del-la tavola, sua eccellenza iltartufo. In premio uno squi-

sito prosciutto. Sabato 31 ot-tobre e domenica 1˚ novem-bre alle 17.30 (padiglionimostra) a cura di Comunitàmontana Umbria Nord, Cia,Enoteca Calzuola “I 5 sen-si”. Si parlerà del matrimo-

nio più tradizionale e duratu-ro, quello tra carni rosse e vi-ni. Due occasioni per degu-stare imparando. Esperti del-la Confederazione italianaagricoltori illustreranno ca-ratteristiche e proprietà nu-

trizionali delle carni di pro-duzione locale, la specialitàchianina in testa, con l'atten-zione puntata alla lavorazio-ne e conservazione di questiprodotti della zootecnia dell'Alto Chiascio. La degusta-

zione sarà accompagnata daun sommelier che proporràaccostamenti "divini". Ne-cessaria la prenotazione.Sempre sabato alle 23 (padi-glioni mostra) “Dolcetto oscherzetto? Torniamo alla

tradizione”. Occasione per ri-scoprire i sapori di una volta,il gusto mielato dei macche-roni dolci e le gustose favedei morti, dolce tipico dellatradizione eugubina. Alle 17e alle 22 sempre nei padiglio-

ni della mostra e nel centrostorico l’associazione scuoladel folclore presenta “Ischiatutto”, musiche energiche eballi popolari dell'isola delgolfo di Napoli.Dal 31 ottobre al 2 novem-

bre, alle 11.30 e 15.30 (padi-glioni mostra) il duo Enrico& Lele con “Tartufo musicaper il palato”, intrattenimen-to dedicato alla straordinariamusica degli anni Sessanta eSettanta.

Domenica 1˚ novembreIn piazza San Giovanni alle10 prima edizione della cac-cia al tesoro "I segreti diGubbio". Un enigmatico per-corso tra indovinelli, messag-gi criptati, tracce misteriose

e oggetti nascosti che con-durranno - in un gioco di abi-lità e prontezza - fino al fan-tastico luogo del tesoro. Allasquadra vincitrice andrà unpremio di mille euro, mentrealla seconda e terza una sele-zione di squisiti prodotti tipi-ci locali in esposizione suibanchi della mostra. Iscrizio-ni allo Iat di via della Repub-blica entro il 31 ottobre. Alle10.30 (padiglioni mostra)l’asssociazione Spirit presen-ta “In mostra il sociale. Ma-neggio... la vita”, evento checontribuisce a testimoniareun'altra, alta e profondissi-ma, "eccellenza", quella rap-presentata dal progetto chela Regione, il Comune e l'as-sociazione Spirit hanno rea-lizzato per la costruzione diun centro di riabilitazioneequestre per il trattamentoterapeutico dell'autismo e dialtre forme di disabilità. Alle13.30 nel palazzo del Turi-smo di via delle Repubblicaspazio al collezionismo. Co-me da tradizione torna l'an-nullo filatelico col simbolodella 28esima edizione dellamostra. Alle 16 al ristoranteBosone Garden torneo diburraco. Un profumato tar-tufo bianco in palio per la mi-gliore coppia. Alle 21 nellachiesa di San Giovanni con-certo con i Solisti di Perugia.Lunedì 2 novembreAlle 16 (padiglioni mostra)due dvd raccontano “Assisi-Gubbio: in cammino per lariconciliazione sul sentierodi San Francesco” e “Una sfi-da d’altri tempi - I Giochi dele Porte di Gualdo Tadino”.Nei giorni della mostra,9-13/15.30-19 a palazzo Du-cale a cura dell’associazionePaeseinphoto è visitabile lamostra “Fotografie” di PaoloTosti e Frank Dituri.

Gli eventi collaterali spaziano dalla musica all'arte e al gioco: oltre venti appuntamenti in quattro giorni per grandi e piccini

VSpeciale tartufo PAGINA

giovedì29 ottobre 2009

Nella quattro giorniin calendario mostre, convegni,teatro e musica

In prima filale associazioni localicon un occhio attento al sociale

A sfidarsi, ghiotti piatti al tartufo

QUI

Gubbio

Novità caccia al tesoro e degustazioni

Taglio del nastrovenerdì alle 18

U n prodotto, una manifestazione e, ora, anche un pre-mio. Tra le novità dell’edizione 2009, infatti, c’è il

premio Tartufo di Gubbio, che avrà un suo marchio e unalinea progettuale. "Il Premio - spiega l'assessore RenzoMenichetti - viene organizzato dal Comune d'intesa e incollaborazione con comunità montana Umbria Nord, Ca-mera di Commercio, Confcommercio, Confsercenti,Coldiretti e Gruppo di azione locale, per promuovere lagastronomia quale strumento per la scoperta del territorio(riprendendo lo spirito del concorso Tartufo d'oro), ma an-che come stimolo per un nuovo tipo di formazione deglioperatori". Addetti ai lavori che siano preparati sulla cul-tura e le tradizioni del territorio, così da compensarsi a vi-cenda, creando un ambiente gradevole dove la qualità delprodotto non prescinda da autenticità e tipicità". Sarannoin nove a contendersi il premio, 6 cuochi locali e 3 prove-nienti da altre regioni, che si daranno battaglia a suon diprelibatezze. Il concorso si articolerà in due giornate, gio-vedì 29 e venerdì 30 ottobre. Il piatto vincente sarà ripro-posto durante la cena di gala nella serata inaugurale dellaXXVIII edizione della mostra e allo chef vincitore sarannoassegnati un piatto d’argento e una selezione di prodotti ti-pici del territorio. A valutare, una giuria coordinata dalgiornalista enogastronomico Claudio Zeni. "Il premio -conclude Menichetti - servirà, inoltre, a lanciare definiti-vamente (e utilizzarlo per il valore aggiunto che porterà airistoratori che decideranno di caratterizzarci i proprimenù) il marchio Tartufo di Gubbio".

CUCINA Sfida tra cuochi il 29 e 30 ottobre

Piatti daPremioLagastronomiaper scoprire il territorio

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N el corso delle varie edizioni la mostramercato è stata griffata da presenze

d’eccezione. Ne ricordiamo alcune partico-larmente significative. Negli anni Ottantanomi da capogiro: Nino Manfredi, EdvigeFenech, Maria Giovanna Elmi e NicolettaOrsomando. Salendo negli anni, impossibi-le dimenticare l’edizione del 1993 quando ilpadrino della manifestazione è stato il prota-gonista de "La Piovra", Michele Placido. Do-po alcuni anni segnati da presenze di giorna-listi con il premio Alto Chiascio attribuito,tra gli altri a Violani e Barlozzetti, gli anni2000 segnano il ritorno di grandi personaggidel mondo dello spettacolo, della tv e dellosport come Maria Teresa Ruta nel 2004,miss Italia Tania Zamparo nel 2005, TiberioTimperi nel 2006, Lorena Bianchetti nel2007, Matilde Brandi e l’olimpionica di fio-retto Valentina Vezzali lo scorso anno. Sen-za dimenticare la cuoca più famosa d'Italia,Anna Moroni di origini eugubine. Citazionid’obbligo per la Brandi e la Vezzali. Matilde,madrina nel taglio del nastro 2008, non hamancato di assaggiare i prodotti in mostra,tartufo in primis, ma anche formaggi, salumie la "crescia" di Gubbio. "Sono entusiasta diquesta mostra. Gubbio è una bellissima cit-tà medievale. Ero passata altre volte, ma nonavevo mai avuto l'opportunità di fermarmi".E poi Valentina Vezzali. La campionessaschermitrice delle "Fiamme Oro" in compa-

gnia del figlioletto Pietro, ha visitato glistand della manifestazione. E scherzandoha offerto l'oro individuale vinto a Pechinoin cambio di tre tartufi bianchi, lo scorso an-no davvero preziosi date le quotazioni. "I pro-dotti tipici rappresentano l'Italia nel mondo- ha detto - come gli sportivi che vanno cre-sciuti, valorizzati e migliorati".

GuidoGiovagnoli

PAGINA

Speciale tartufo

Per lamostra una carrellata di nomi dello spettacolo, del cinema e dello sport

DaManfredi alla Vezzali passandoperPlacido e la Fenech

VOLTI NOTI IN PASSERELLA

QUI VI

Ventotto anni al profu-mo di tartufo. La mani-festazione, nata nel

1982, quest’anno soffia su 28candeline. La mostra merca-to nazionale del tartufo bian-co e dei prodotti agro-alimen-tari, nel corso di questi anni,ha seguito un percorso di cre-scita continua, non solo neinumeri - 18mila visitatori inmedia, toccando negli ultimianni punte di 40mila - ma an-che nella valorizzazione delterritorio.AnniOttantaGli anni Ottanta, si ricordanocome un decennio di speri-mentazione. Nata nel 1982da una collaborazione tra laComunità montana dell'AltoChiascio (presidente Giovan-ni Bellini), l'Azienda turismocomprensoriale, gli albergato-ri locali e alcuni cercatori del-la zona, la mostra è partitacon pochi banchi allestiti lun-go le logge di piazza QuarantaMartiri. Il primo anno il costodell'iniziativa fu di 9 milionidi lire. Nel 1983 all'iniziativaviene abbinato il concorso ga-stronomico "Tartufo d'oro".La manifestazione rappresen-ta un evento mondano, capa-ce di registrare il "tutto esauri-to" non solo lungo il percorsoespositivo (nel 1986 il chio-stro della chiesa di San Fran-cesco), ma anche nelle saledei ristoranti, soprattutto inoccasione della "cena di ga-la". Resta indimenticabilequella del 1987, ospitata nel-le sale del "Torre dei Calzola-ri Palace", tra le più affollatedella storia della kermesse.AnniNovantaIl 1990 è invece l'anno dell’in-troduzione di un altro appun-tamento caratteristico dellamostra, la gara per i cani da

tartufo "Fido d'oro", con lacollaborazione dell'associazio-ne tartufai dell'eugubino-gualdese. Negli anni Novan-ta la Comunità montana offrenuovi spunti di attenzione su-gli aspetti scientifici legati al-la promozione del tartufo: ini-ziano i convegni e le tavole ro-tonde. A metà del decenniofa ingresso, dopo i restauri, il

nuovo spazio espositivo, ilcentro servizi "Santo Spirito".IpresidentiSono stati otto i presidentidell'ente che si sono avvicen-dati in 28 anni di mostre: Gio-vanni Bellini, Federico Zacca-gni, Pier Luigi Neri, Giambat-tista Megni, Ubaldo Corazzi,Giuseppe Biancarelli, Giu-seppe Morelli, Catia Maria-

ni, la prima donna nella storiadell'ente. Quest’anno, colriordino delle Comunità mon-tane, la mostra sarà organizza-ta dalla Comunità montanaUmbria Nord, presidenteMauro Severini. La mostrapiù lunga fu nel 1995, durata7 giorni, mentre l'anno docu-mentato con il maggior nume-ro di espositori del settore

agro-alimentare fu il 1993: fu-rono 53 da tutta la penisola.AnniDuemilaLa mostra del tartufo si conso-lida nel panorama dei grandieventi nel panorama naziona-le dedicati al pregiato tubero.Oltre 40.000 gli ingressi negliultimi anni. Molti anche icamperisti in città che non sisono fanno sfuggire l'occasio-ne di un giro tra gli stand. Il vi-sitatore medio diventa il turi-sta buongustaio che, arrivatocon l'idea di acquistare pro-dotti tipici locali, si lascia ten-tare anche dal re della tavola,il prezioso tartufo bianco. Inmezzo convegni e dibattiti: ilcuore diventa piazza Quaran-ta Martiri. Per due anni il per-sonaggio di Sherlock Holmesè il filo conduttore per scopri-re la gastronomia, l'arte culi-naria, le tradizioni e la storiadel comprensorio eugubino-gualdese, impegnando tutti ecinque i sensi. Da menziona-re la sinergia con i Paesi Ba-schi: l'ente spagnolo si inte-ressa alla coltivazione attua-le, allo studio che si sta com-piendo e a tutto lo svilupporurale che la presenza del pre-zioso fungo comporta. Unadelegazione visita la nostracittà per conoscere i luoghidel tartufo in Alto Chiascio.E, l’anno scorso, una chicca.Tra le attività collaterali lamostra “laurea” due studen-tesse in agraria dell'Universi-tà di Perugia, che hanno di-scusso i loro lavori di ricercadedicati proprio al prelibatofungo sotterraneo. Entrambesi erano già laureate presso lafacoltà di agraria. Sono la la-ziale Noemi Colangeli e lamarscianese Valentina Pin-na.

LucaMercadini

Tra vip, stand e degusta-zione, c’è un momentoclou nel corso dell’inau-gurazione. Si tratta delconsueto appuntamen-to con la pesatura deltartufo. Chi raccoglieràla preziosa eredità delcavatore eugubino Ger-mano Picchi che l’annoscorso conquistò il tito-lo riservato al tartufopiù pesante con unesemplare di 5 etti e 98grammi? La sfida è lan-ciata. Rimandendo nel2008 il tartufo vincentefu trovato nella zona diSanta Maria di Burano.Secondo posto per"P.A.C." di Gubbio con390 grammi e terzo clas-sificato "Tartufi" diGubbio con 319 gram-mi. Ad aggiudicarsi il ti-tolo nel 2007 invece fu"Giuliano Tartufi" diPietralunga con un tar-tufo da 3 etti e 34 gram-mi. Secondo posto per"Jimmi Tartufi" con 126grammi e terzo MusiniP.A.Q. di Gubbio con84 grammi. Insomma,anche per il 2009 cre-sce l’attesa per conosce-re chi sarà il fortunato (eanche bravo, non dimen-ticando l’amico a quat-tro zampe) tartufaio chefarà pendere l’angolodella bilancia dalla suaparte.

L’ULTIMO PREMIATO

\giovedì29ottobre 2009

Ilmomento della pesatura

La “chicca”di Germano Picchinel 2008

Gubbio

LA STORIA Sotto la lente ventisette anni di kermesse.Dagli albori ai nostri giorni

Nel 1982 la primaedizionecostò novemilioni di lire

Germano Picchi con Matilde Brandi

Valentina Vezzali tra oro olimpico e tartufo

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Speciale tartufo PAGINAVIIgiovedì29 ottobre 2009 Q

Sua maestrà il tartufo trastand, visitatori, vip e bellez-ze senza dimenticare il sup-porto immancabile e spetta-colare degli sbandieratori. Inattesa dell’edizione 2009, viproponiamo suggestivi scattidelle ultime kermesse diven-tante anche atteso eventomondano.

Alcuni flashdelle edizioniprecedenti

Gubbio

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