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CI SALVERÀ UN FIORE. Come alleviare i disturbi legati alle emozioni negative MAGGIO 2013 MAGAZINE Periodico mensile – Anno III, numero 19/2013 3,50 – Canton Ticino chf 7,00 Poste Italiane - Sped. in A.P. DL 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, LO/MI MAGAZINE n. 19 OMEOPATIA I RIMEDI PER PREVENIRE E BLOCCARE SUL NASCERE LE CARIE DENTALI CRANIOSACRALE UN AIUTO CONCRETO PER GESTIRE AL MEGLIO LO STRESS PSICOFISICO AROMATERAPIA PIÙ ENERGIA VITALE CON LE ESSENZE DI PINO SILVESTRE E VETIVER Il potere dell’acqua Le proprietà terapeutiche dall’India antica ai giorni nostri SALUTE ARMONIA BENESSERE NATURALE Nutrizione naturale Semi di Chia, un supercibo da scoprire È primavera Ecco le erbe che danno la spintarella Yoga for runners Le posizioni prima e dopo la corsa

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CI SALVERÀ UN FIORE. Come alleviare i disturbi legati alle emozioni negative

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MAGAZINE

n. 19

OMEOPATIAI RIMEDI PER PREVENIRE E BLOCCARE SUL NASCERELE CARIE DENTALI

CRANIOSACRALEUN AIUTO CONCRETOPER GESTIRE AL MEGLIOLO STRESS PSICOFISICO

AROMATERAPIAPIÙ ENERGIA VITALE CON LE ESSENZE DI PINOSILVESTRE E VETIVER

Il poteredell’acqua

Le proprietàterapeutiche

dall’India anticaai giorni nostri

SALUTE ARMONIA BENESSERE NATURALE

NutrizionenaturaleSemi di Chia,un superciboda scoprire

È primaveraEcco le erbeche danno la spintarella

Yoga for runnersLe posizioni prima e dopo la corsa

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OMEOPATIAI rimedi omeopatici chebloccano le carie dentali

Falcon peregrinusdisciplinatus: quel forte

desiderio di spiccare il volo

IL MONDO DELLE ERBE

Mal di primavera? Eccole erbe che danno una

spintarella

L’erba di san Giovanni, unantidepressivo di antica

tradizione

Mal di stomaco, dolorinie allergie: la cura dei fiori

pag. 12

LE ALTREMEDICINE

Sommario

Craniosacrale anti stress

Yoga e corsa,un’accoppiata

vincente

NUTRIZIONENATURALE

Semi di Chia: la forza degliAztechi sulle nostre tavole

Papaya fermentata, un antiaging da premio Nobel

pag. 76

pag. 16

pag. 24

pag. 28

pag. 64

pag. 68

pag. 30

pag. 72

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RU

BR

ICH

E

DOSSIER

Il periscopio

Psicoterapia per tutti i giorni

I nostri amici animali

Sulle ali di Psiche

Scoperte in soffitta

Aromaterapia

Le ricette del mese

Prepariamolo in casa

Il giramondo

Il mercato della salute

Libri, audiovisivi e web trend

Annunci olistici

Il potere dell’acquaJala. L’elemento acqua secondo l’Ayurveda

Nati nell’acqua: la via naturale al parto

Woga. L’esperienza globale dello Yoga in acqua

Potenziamo l’acqua con lo ionizzatore

Acque termali: breve guida alla scelta

Altro che “acqua fresca”! Alla scoperta di ungrande segreto

E se l’acqua fosse... viva e intelligente?

Depuriamoci con l’acqua

pag. 37

pag. 10

pag. 18

pag. 22

pag. 84

pag. 83

pag. 33

pag. 34

pag. 80 pag. 92

pag. 87

pag. 8

pag. 79

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1 2 L’altra medicina

Non tutti sanno che l’omeopatia può prevenire e arrestare lecarie dentali. È un’opportunità, ancora poco conosciuta, ma sucui puntare tenendo conto della reattività della persona.

Nunzio Chiaramida

I rimedi omeopatici che bloccano le carie dentali

Omeopatia per i bambini

uando i denti del bambino sono dolentie compaiono su di essi delle piccolezone nerastre si può trattare di unadelle patologie odontoiatriche più fre-quenti in età pediatrica: le carie den-

tali. Sono in aumento nonostante la sensibilizzazionealla prevenzione e iniziano a età sempre più precoci.Le carie dentali possono presentarsi anche nella den-tizione da latte oltre che nei denti permanenti. I denti da latte sono da un punto di vista evoluzioni-stico più fragili dei denti permanenti, sono più piccolie hanno meno smalto: ne deriva che sono più espo-sti alle carie che però non vanno trascurate ancheperchè sono comunque espressione della reattivitàdel bambino che andrà aiutata e sostenuta, se ne-cessario, per favorire una dentizione permanentesenza ulteriori problemi. Oltre a una corretta ali-mentazione e a una prevenzione odontoiatrica concontrolli che vanno effettuati precocemente l’omeo-patia può fornire un aiuto notevole in questo campo.Infatti l’omeopatia può permet-tere sia di prevenire la carie irro-bustendo il bambino e i suoidenti, rendendo oltremodo diffi-cile l’attecchimento dei microbi,sia di arrestare la progres-sione della carie favo-rendo un lavoro odontoia-trico che abbia risultatistabili e duraturi. A questi

scopi possono essere utili diversi rimedi omeopaticiche vanno utilizzati in base a tutti i sintomi e al par-ticolare tipo di reazione che presenta il bambino.Vediamo quindi i rimedi più indicati.

SILICEALa mancanza di fiducia in se stessi è spesso allabase della reazione caratteristica dei bambini Silicea.Anche i denti del bambino Silicea sono più soggettialla demineralizzazione e alla alterazione dellosmalto che non è più liscio e regolare. Possono in-sorgere più facilmente carie, in particolare sulla partedel dente verso la gengiva. I denti, inoltre, sonoestremamente sensibili al freddo e alle bevandefredde, oltre che al clima freddo umido, mentre mi-gliorano in una stanza calda o con bevande calde. I denti dei bambini Silicea possono andare più facil-mente incontro a infezioni a livello delle radici conpossibili ascessi. I denti sembrano allungati e pocosaldi. Silicea potrà aiutare questi bambini a ritro-vare la saldezza dei denti oltre che del loro carattere.

STAPHISAGRIALa collera trattenuta in unbambino serio e riservato èspesso all’origine della rea-zione di Staphisagria che ha

tra i suoi bersagli principali an-che i denti. Le carie si manifestano

precocemente non appena il dente spunta

Q

Staphisagria

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fuori. Possono essere presenti, inoltre, delle caratte-ristiche strie nere lungo il dente. Le carie non sonoinizialmente dolorose ma il bambino è estrema-mente sensibile alle otturazioni e vive molto male lesedute odontoiatriche: Staphisagria potrà esser diaiuto anche per affrontare meglio le sedute stesse.

CALCAREA CARBONICAMolte sono le paure in un bambino che tende al so-vrappeso, permaloso e ostinato e che può andare in-contro a indebolimento dei suoi denti. Un “gigantedai piedi d’argilla”. Pur avendo i denti di forma re-golare e ben impiantati, quasi quadrati, possonospuntare fuori con ritardo ed essere più fragili inter-namente con comparsa di carie. Essendo “una buonaforchetta” ha spesso acidità in bocca che favoriscel’aggressione dello smalto. Il dolore ai denti è scate-nato anche da una corrente d’aria fredda. CalcareaCarbonica è uno dei rimedi fondamentali durante la

Il rimedio della seppia I soggetti che beneficiano del rimedio Sepia contro lacarie sono le bambine che desiderano rimanere sole, siisolano spesso e amano fantasticare sulla danza e sullamusica. Spesso intolleranti al latte, a volte possonoandare incontro a carie precoce sia dei denti da latte chepermanenti. La carie, tra l’altro, evolve rapidamente.Spesso i dolori si manifestano a livello dei molari oincisivi superiori, anche di notte. Sepia restituirà a questebambine il loro equilibrio oltre a fortificare i loro denti. Ilrimedio è di origine animale, deriva proprio dalla seppia.Questo mollusco marino emette il suo inchiostro pernascondersi e disorientare il predatore: c’è un desideriodi non essere visti, di appartarsi, caratteristica propria deisoggetti che traggono giovamento dal rimedio.

Da ricordareLa scelta del rimedio sibasa su una sapienteosservazione della personache si intende curare. Comeleggete in queste pagine, èimportante capire qualisono le caratteristiche delbambino. Sono importantile particolarità fisiche chenon riguardano solo i denti,ma tutta la costituzione.Altrettanto importanti nellascelta del rimedio sono letipicità psicologiche ecomportamentali. Un buon medico è un buonosservatore non solo delcorpo ma anche dellapsiche.

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L’altra medicina1 4

Omeopatia per i bambini

dentizione favorendo la fuoriuscita sia deidenti che della personalità del bambino.

NATRUM MURIATICUMIl bambino Natrum Muriaticum va facilmenteincontro a carie dopo stress e mortificazioni.Molto sensibile, si scompensa in presenza dibambini più irruenti e prepotenti di lui. Compa-iono eruzioni intorno alla bocca e alle ali delnaso con frequenti vescicole e fissurazioni: ca-ratteristica, ad esempio, è la presenza di una fissura-zione centrale nel labbro inferiore. La bocca è secca ela lingua è spesso a carta geografica. Il deficit di assi-milazione dei minerali rende i denti del bambino Na-trum Muriaticum più fragili ed esposti alle carie che po-tranno essere contrastate efficacemente dal rimedioche rinforzerà in modo globale questi bambini.

CALCAREA FLUORICAAnsiosi, indecisi e con molte preoccupazioni tra cuianche quelle di tipo economico, essendo piuttostoparsimoniosi, i bambini Calcarea Fluorica hannodenti caratteristici: spesso sono piccoli, fragili con fa-cili alterazioni dello smalto che risulta essere rugosoe sono spesso irregolari nella forma e nella posizionecon la quale fuoriescono nella cavità orale. Vanno fa-cilmente incontro a carie precoci. Questo rimediopotrà fortificare i loro denti e aiutarli ad affrontare inmodo più sereno il mondo.

THUYA È un bambino bloccato nel suo pensiero conidee fisse e difficoltà a relazionarsi con gli al-tri. Nasconde le emozioni e presenta spessocarie che colpiscono il bordo del dente lungoil confine con la gengiva mentre la coronaesterna rimane sana. I denti sono spesso ingialliti e le gengive si in-fiammano facilmente. Può avere difficoltà nelsonno e incubi in cui sogna di cadere dall’alto o

la caduta dei propri denti.Thuya sbloccherà questi bambini oltre a rendere

più sana la loro dentatura.

KREOSOTUM Debole ma molto irritabile e insoddisfatto, il bam-bino Kreosotum è magro e debole e facilmente va in-contro a carie che tendono a evolvere piuttosto ra-pidamente. La dentizione è difficoltosa: ci sononumerosi disturbi associati ai denti che escono giàcon le carie. Freddolosi, con aspetto più adulto dellaloro età, questi bambini hanno una saliva che irritale mucose producendo lesioni a livello orale. Pos-sono comparire dermatiti ed eruzioni in varie partidel corpo. I denti sono estremamente fragili, quasifriabili e subito scuri poco dopo la loro comparsa inbocca. Kreosotum può essere un sostegno fonda-mentale per permettere di superare i tipici problemidi questi bambini e di rinforzare i loro denti.

Thuya

E non dimentichiamo l’oligoterapiaAnche l’oligoterapia ha un ruolo nella prevenzione delle carie: si usa il fluoroinsieme al rimedio diatesico che può essere manganese-rame, zinco-rame orame-oro-argento. Inoltre, trova indicazione il silicio. Maria Grazia Parisi,

esperta di oligoterapia, ricorda che il fluoro (sempre insieme al rimediodiatesico) è utile anche nelle fratture o nella chirurgia dentaria o ossea. La

posologia è identica per bambini e adulti: la somministrazione di fluorocome oligoelemento è sicura, perché essendo in forma catalitica, e nonponderale, non ha praticamente tossicità. “Da tenere presente –aggiunge Parisi – che anche l’acidosi tissutale, dovuta a cattivaalimentazione o stress, incide alla lunga sul contenuto mineraledell'osso minando la stabilità dei denti. Per correggere questi statidi intossicazione acida si possono usare, oltre ai correttivi dieteticie all'evitare l'aggiunta di sale ai cibi, delle miscele apposite diminerali alcalinizzanti (tipicamente, citrati o bicarbonati)”.

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MAGAZINE

Il Potere del CiboViaggio guidato alla scoperta delle antiche tradizioni

e delle nuove tendenze alimentariIdeato da Rossella de Focatiis e Daniele Magni

Realizzato da Sapere. Il Sapore del Sapere, Sapere Academy e L’Altra Medicina Magazine

Quota di partecipazione: € 25 inclusopranzo vegano preparato da Mens@SanaPRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per informazioni e prenotazioni:Erredieffe: Tel 02 66114397 - [email protected]; www.saporedelsapere.it;www.erredieffe.com

PROGRAMMA

Ore 10.00: Registrazione

Ore 10.30: Inizio lavori: presentazione

Rossella de Focatiise Daniele Magni

Ore 10.45: La diet-etica tibetana

Nida ChenagtsangOre 11.15: Dietetica cinese:

il cibo come terapia

Roberto GattoOre 11.45: Ayurveda, le scelte alimentari

secondo la tradizione indiana

Antonio Morandi Ore 12.15: Dibattito

Ore 12.35: Pranzo

Ore 14.00: Laudato si, mi signore,

per sora nostra matre Terra,

la quale ne sostenta

e governa

Franco Berrino

Ore 14.30: Impariamo a mangiare sano

con i cibi vegetali

Leonardo Pinelli Ore 15.00: Affettività alimentare: come

combinare alimenti

e sentimenti

Lorena Di ModugnoOre 15.30: L’alimentazione Kousmine

Clara GranatieriOre 16.00: Dibattito

Ore 16.25: Intervallo

Ore 16.55: La nuova cucina fusion:

saggezza e scienza

si incontrano

Donna BrownOre 17.25: Laboratorio teorico di cucina

Rodolfo Valentino CondoluciOre 17.55: Saluti

Ore 18.00: Chiusura lavori

Convegno 18 maggio 2013

BEST WESTERN Hotel Milton Milano - Via E. A. Butti 9, Milano

Si ringrazia

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Il mondo delle erbe

ttorno all’iperico, o erba di san Giovanni,si sono concentrate, fin da tempi remoti,le attenzioni di innumerevoli generazioni.Erba solstiziale per eccellenza, l’iperico(Hypericum perforatum) si è ormai dif-

fuso in ambito fitoterapico come trattamento delladepressione lieve o di media entità. Ma in realtà, ap-pare dotato anche di proprietà antinfiammatorie, anti-dolorifiche e antivirali. Infatti l’infuso dei fiori si con-siglia in caso di malattie da raffreddamento.

Un’olio rosso come il sangueNei testi medievali l’iperico veniva suggerito soprat-tutto come medicazione delle ferite sanguinanti: sipreparava un balsamo ricavato dalle foglie e dai fiorimacerati nell’olio. Anche oggi l’olio di iperico, otte-nuto utilizzando l’olio di girasole, viene utilizzatoesternamente per curare bruciature e in tutti i casi diirritazione della pelle, come eritemi ma anche ragadie piaghe. Probabilmente, gli antichi furono colpiti dalfatto che, schiacciando il fiore, le dita assumono unacolorazione violacea, così come l’olio si colora di uno

A

In passato siconsiderava unapianta scacciademoni:oggi è ancorautilissima contro ladepressione e leirritazioni della pelle.

Gemma Astolfo

un antidepressivo di antica tradizione

L’erba disan Giovanni

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splendido rosso, dovuto alla presenza di ipericina eflavonoidi. Si preparava anche un’acquavite rossa, la-sciando macerare i fiori nell’alcol, per disinfettare eaiutare la cicatrizzazione delle ferite.

L’effetto non è immediatoTornando all’azione antidepressiva, l’effetto è statodimostrato in diversi studi clinici: sono necessaricirca 15 giorni, o un mese di trattamento per otte-nere il massimo del beneficio. Tra l’altro, si è vistoche, a differenza di alcuni farmaci antidepressivi, lacura d’iperico è molto meglio tollerata, comunque,se si assumono farmaci.

Come produrre in casa l’olio di iperico

❋ L’olio di iperico si può usare su piccole ustioni, eritemi (anche solari) oper trattare ferite o lacerazioni della cute.

❋ Intanto dobbiamo cogliere le cime fiorite, presenti nei campi damaggio ad agosto. I fiori sono gialli e le foglioline ovali, viste in controluce,sembrano perforate (da qui il nome: Hypericum perforatum).

❋Mettiamo una manciata di fiori in unabottiglietta di olio di girasole, e lasciamomacerare per una quarantina di giorni.Vedrete che l’olio assumeun’inconfondibile colorazione rossa.

❋ Poi filtriamo utilizzando una garza eriponiamo il liquido in flaconcini daconservare in un ambiente fresco easciutto, al riparo dalla luce.

Il talento esorcistico di FugademonumNell’antichità l’iperico era considerato unpotente amuleto capace di allontanare glispiriti maligni. Proprio quelli che sipresentavano in alcuni giorni dell’anno, ecioè all’apertura delle porte solstiziali. Erachiamata “fugademonum” (scacciadiavoli)e si raccoglieva proprio durante quellanotte, che, con l’avvento del cristianesimo,si chiamerà “notte di San Giovanni”.«Alcuni autori – spiega al proposito ilfitoterapeuta Andrea Lugli – vedono inquesta definizione antica, “Fuga demoni”, iprimi accenni di quella che poi è diventatal’attività principale e riconosciutadell’iperico, ovvero quello del riequilibriodel tono dell’umore: si tratta cioè di un anti-depressivo, ma anche coadiuvantedell’equilibrio emotivo». Sappiamo che i fiori di iperico siindossavano o si appendevano alle porte di casa, insieme all’aglio, per proteggersi da demoni e streghe.

La scelta dei prodotti in commercioL’erba di San Giovanni è presente sul mercato indiverse preparazioni, dalle tinture madri agliestratti secchi in capsule. Tenete presente chel’azione antidepressiva non è immediata marichiede un certo tempo di trattamento: questoperò è vero anche per i farmaci di sintesi. Sitrovano anche prodotti che associano l’iperico conaltre erbe come melissa, gingko e turnera: utilicocktail per combattere la malinconia e gli sbalzid’umore.

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3 0 L’altra medicina

Ci salverà un fiore Maria Grazia Parisi

3 0

a circa ottant’anni i rimedi florealiideati da Edward Bach vengonoprescritti, come da sua indicazione,per correggere e trasformare gli statid’animo negativi nei loro corrispettivi

positivi. Ma niente vieta, sapendo quanto leemozioni siano letteralmente incarnate nel corpo,di prendere in considerazione anche la relazione“morbosa” che questi rimedi hanno con i sintomi ei disturbi fisici, appunto.

Lotta, fuga e malattieLe emozioni di base sono strettamente correlate efinalizzate all’istinto di sicurezza e sopravvivenza.Per esempio, la paura vuole farci eludere unpericolo a cui non potremmo (forse) far frontealtrimenti, l’aggressività o la rabbia vogliono

invece che ci diamo da fare a proteggere noi stessio quanto ci sta a cuore da una qualche minaccia.Tutte attivano fortemente e in modo del tuttoautomatico la reazione fisica. Battito cardiaco,circolazione, respirazione, sudorazione, impulso amuoversi in una direzione o nell’altra sono soloalcuni dei complessi cambiamenti ai quali siamosottoposti in questi casi.

Sempre allerta, senza accorgerseneChe cosa succede, però, quando l’emozionedifensiva si è innescata, ma non abbiamopossibilità di portarla fino in fondo, cioè di agirefuggendo o combattendo per davvero? In realtà,tale evenienza è piuttosto frequente: urlare tuttoquello che pensiamo al nostro capo o al coniuge, ofuggire a gambe levate alla vista del prof prima di

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Mal di stomaco, dolorinie allergie: la cura dei fiori

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3 1www.laltramedicina.it

essere interrogati potrebbero avere conseguenzenegative e poi, diciamocelo, non è carino. Mal’attivazione fisica d’allarme dove va a finire?Semplice, rimane almeno in parte dov’è, dunque inostri sistemi biologici possono continuare perlungo tempo a rispondere con quella attivazione,anche se le circostanze ci stanno sconsigliando diesprimerla. Anzi, ben presto ci possiamo abituaread avere pensieri, emozioni e quindi reazionicostantemente difensive, e a non accorgercene(quasi) più, come se fossero normali.

Un fiore per ogni reazione molestaEcco quindi che, se la rabbia ha attivato la rispostadello stomaco – succede anche al predatore che siappresta ad azzannare la preda, ed è quello che ci

fa dire: “Io questo adesso lo sbrano!” – e non nesiamo coscienti, essa potrebbe rimanereparzialmente innescata, facendoci magari venireun disturbo come la gastrite, o almeno i crampiallo stomaco. Se quindi riusciamo a ricostruirequal è lo stato d’animo o l’emozione alla base dellareazione fisica che dà luogo al sintomo o aldisturbo, possiamo fornire il fiore di Bach “giusto”anche per modulare la risposta complessivadell’organismo. La vera guarigione, anche secondoBach, implicherebbe in effetti di smettere dialimentare il proprio ego e le sue difese, e avereuna piena consapevolezza delle proprie reazioni,ma per ora ci possiamo accontentare di qualchepiccolo passo… Qui sopra vediamo i fiori controalcuni comuni disturbi fisici.

La floriterapia dei disturbi da stressEmozioni e stati d’animo non risolti possono dare luogo a un’ampia gamma di disturbi fisici:riconoscendo il problema, procediamo alla scelta del fiore più indicato.

StomacoI disturbi distomacospessovengonoalleviati da Holly, ilrimedio per la rabbia ela franca aggressività,oppure da Willow,dedicato all’amarezza,che è un mix di rabbia edi senso di ingiustizia.

Asma L’asma bronchiale puòessere collegata a RockRose, per l’angosciaacuta (composta dallapaura e dal senso diimpotenza) o il panico,o a Heather, cheesprime la paura di nonavere sufficiente

sostegno, oppureancora a Water Violet,che teme la sensazionedi essere invaso.

Dolori al collo e alla schienaCi possono essere poireazioni più complessee ancora più simboliche,spesso mediate dacontratture edolorabilità muscolari, oda reazioni cheinteressano il sistemanervoso o immunitario.Per esempio, certidolori ai muscoli delcollo o della schienapossono intervenire peruna postura checontrobatte la paura di“cedere”, e potrebbeessere perciò utile unfiore come Vine, cheesprime la necessità diun controllo direttodelle azioni degli altri,per timore di esseremanipolato osopraffatto.

Pruriti e problemi della pelleVervain, con la suaeccezionale e febbrileenergia dedicata amodificare il mondosecondo il proprioconcetto di giustizia edi equilibrio, intervienein caso diinfiammazioni, allergie,pruriti ebruciori.InveceBeech,irritato daognidettaglio fuoriposto, è spesso indicatonelle riniti vasomotoriee allergiche, nelleirritazioni agli occhi, neidolori cervicali. Perquanto riguarda CrabApple, perseguitato dalsenso di disgusto di sée di “sporco”, trovaapplicazione in tutte lereazioni patologicheche interessano la cute,

specie quelle checreano disagio allapersona, dall’acne allapsoriasi.

L’australiano che rallenta il ritmoCitiamo infine un fioreaustraliano consideratoun toccasana in ognicaso di somatizzazionida stress e iperattivitàmentale: Black EyedSusan, dedicato acoloro che sono semprein accelerazione: utilenelle insonnie dasuperlavoro, nellecontratture muscolari,specie alle spalle e allaschiena, e nellepalpitazioni benigne.

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Dossier

Sono tanti i motivi per cui l’acqua può rendere l’ultimafase della gravidanza un’esperienza positiva eindimenticabile. Ce li ricorda uno specialista del settore.

Roberto Fraioli

Nati nell’acqua:la via naturale al parto

4 4 L’altra medicina

er quale motivo ledonne dovrebbero uti-lizzare l’ambiente ac-quatico durante il tra-vaglio di parto? Perché

mai dovrebbero far nascere iloro figli in acqua?Sono stati ipotizzati molteplicivantaggi derivanti dall’utilizzodell’immersione in acqua, ben il-lustrati e documentati da libriscritti non solo da medici ma an-che da psicologi, antropologi osociologi che si sono occupati dipreparazione al parto e di nascita“dolce” o non medicalizzata.L’acqua è l’elemento femminile(Yin) per eccellenza, e può rie-quilibrare l’ambiente ospeda-liero, elemento maschile (Yang),riducendo il rischio dell’inter-vento medico routinario inap-propriato.

Scoprire la libertà dei movimentiLa donna immersa nell’acqua haintorno a sé uno spazio personaleintimo, nel quale può sentirsimaggiormente libera di muoversie di cambiare posizione facil-

mente e in modo più conforte-vole di quello che potrebbe avve-nire a terra. L’acqua sostiene ilpeso della donna secondo lalegge di Archimede, neutraliz-zando la forza di gravità.Aiuta, così, la donna a rispar-miare energie che saranno utiliz-zate durante le contrazioni e nelperiodo espulsivo; per lo stessomotivo diminuisce anche la pres-sione sulla vena cava e sull’aorta,migliorando l’ossigenazione del-l’utero e del feto.

In uno stato di completo rilassamentoSi riduce, inoltre, il tono musco-lare, promuovendo un rilassa-mento veloce e profondo. L’usodell’acqua in travaglio e nelparto ha infatti sul corpo un ef-fetto paragonabile a quello deibagni caldi prolungati. Per lostesso motivo anche negli organiinterni dotati di muscolatura li-scia si risolvono episodi di dolorispastici da contrazione musco-lare. Per quanto riguarda gli effetti sulsistema nervoso, il contatto con

l’acqua calda, conseguente al-l’immersione, stimola il para-simpatico e quindi il rilassa-mento, anche se la risposta variada donna a donna. In questomodo le contrazioni uterine po-tranno essere più ritmiche e re-golari, la dilatazione del collodell’utero sarà più veloce, ridu-cendo la necessità di utilizzarel’ossitocina, ormone sinteticoutilizzato per rendere più ener-giche le contrazioni della mu-scolatura uterina. Durante lepause tra le contrazioni la donnariuscirà a riposare più profonda-mente.

Mettere il dolore in fuorigiocoUn’altra azione importantesvolta dall’acqua è quella di ri-lassare il pavimento pelvico edesercitare un’azione emollientesui tessuti molli dei genitali fem-minili, che potranno essere cosìmeno soggetti a lacerazioni otraumi. L’acqua riesce a modifi-care e ridurre la percezione deldolore grazie alla sensazione disollievo e leggerezza che deter-mina, e alla libertà di movimento

P

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Meditazione, intimità e consapevolezzai doni più preziosi per i nostri bambiniL’acqua promuove un cambio di stato di coscienza e facilita l’intimità necessariaall’apertura fisica ed emozionale, favorendo uno stato meditativo, ma vigile, dellafutura mamma. In questo modo si sentirà più centrata in se stessa, in connessione conil suo bambino nel grembo e in relazione di intimità e amore con il proprio partner. Sela donna partorirà il suo bambino mentre è vigile, attenta, consapevole e aperta,sentirà di aver vissuto pienamente l’esperienza del suo parto. Questa esperienza saràfonte di grande forza personale e autostima che arricchiranno la sua vita per sempre.Una donna che ha vissuto una bella esperienza durante il parto avrà sempre unaspeciale positiva associazione mentale ed emozionale con quel bambino: se il piccolo è nato in modo non traumatico, gentile e senza dolore, sentirà di avere unlegame positivo con i suoi genitori e questo renderà per sempre più armonica larelazione tra genitori e figlio.Molti psicologi sostengono che i bambini nati in modo gentile hanno maggioripossibilità di diventare adulti rilassati e avere una maggiore capacità di affrontare iproblemi in modo non violento.

Il potere dell’acqua

Dopo aver preso confidenza conl’acqua, sarà più facile rilassarsi:la donna ne beneficerà durante tutta la gravidanza e al momento del parto.

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che rende possibile. L’azione di-retta dell’acqua viene potenziatadalla dimensione di intimitàmolto particolare che questo ele-mento rende possibile. Si deter-mina in questo modo una minoreproduzione di adrenalina (l’or-mone dello stress), e una mag-giore secrezione di endorfine (glioppioidi endogeni), procurandocosì una sensazione di benesserediffuso che riduce la sensazionedi dolorabilità.

Quasi come un’epiduraleGli autori anglosassoni hanno in-fatti coniato il neologismo “wa-terdural” , per sottolineare l’ana-logia dell’effetto antalgico similealla “epidural”. Certamente l’im-mersione in acqua calda alla tem-peratura di 37 gradi e la possibi-lità di cambiare facilmenteposizione aiuta a minimizzare ildolore, favorisce il recupero dienergie durante la pausa fra unacontrazione e l’altra, energie op-portune durante il periodo espul-sivo, e aumenta la possibilità diportare a termine il parto senzanessun intervento esterno.Infine, partorire in acqua può es-sere d’aiuto in alcuni problemiostetrici specifici, come quandosono presenti difficoltà del primostadio del travaglio, con rallenta-mento della progressione delparto.

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Dossier

Quando si scende in vasca?È stato dimostrato che il momento più vantaggioso perl’immersione in acqua è durante la seconda metà del travaglio, ecioè durante la fase attiva, quando le contrazioni sono piùintense e più regolari e i periodi di riposo più brevi. La dilatazionedel collo dell’utero deve essere maggiore di cinque centimetri. Infatti entrare in acqua troppo presto potrebbe rilassare troppo ilcorpo della donna e portare così a un rallentamento dellecontrazioni allungando il travaglio. Per garantire un travaglio regolare si consiglia di evitare che ladonna trascorra più di tre o quattro ore in vasca. Inoltre, icambiamenti fisiologici che si manifestano nell’uscire dall’acqua,ambiente caldo, e nell’entrare in un ambiente più freddoscatenano contrazioni più intense che spesso consentono di faravvenire il parto in tempi più brevi. Questi cambiamenti sonodefiniti da Michel Odent “riflesso di eiezione fetale”.

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L’immersione in acqua è utile non solo al momentodel parto ma anche durante tutti i nove mesi dellagravidanza. Quando una donna sa di essere incinta nascesubito dentro di lei un primo impulso di gioia eamore che però si perde via via, durante lagravidanza. Se invece riusciamo a mantenerlovitale per nove mesi il bimbo crescerà in perfettasintonia con la fisiologia materna maturando fortee sano. La salute e il benessere non si ottengonosolo con una corretta abitudine alimentare eopportuni esercizi fisici ma soprattutto colmantenimento di queste sensazioni ed emozionipositive dentro il cuore. Parto naturale non vuol

dire nascere seguendo una tecnica specificacodificata: il parto è naturale quando il bimbonasce come atto di gioia ed amore che si protraeper nove mesi e che rende l’evento nascita unmomento davvero unico e indimenticabile. Quandoquesto succede è naturale che le mamme sianomolto prese dal desiderio di seguire attentamentela crescita dei loro bimbi. L’acqua quindi diventauno spazio importante perché aiuta a mantenereun contatto profondo fisico e spirituale tra mammae bimbo. I progressi e le attività dei figli invoglianoi genitori e mantengono viva questa loro attitudineall’apertura permettendo la crescita di una famigliaarmoniosa e unita.

Per tenere sempre viva la fiamma dell’amore

Vediamo in queste paginealcune posizioni propostealle donne che stanno peravere un bambino. Nella pagina precedente dasinistra: il galleggiamentosupino e la posizionefetale. In basso: ci si aprecome un’alga.Qui a fianco: ci si lasciatrasportare per sentire lecarezze dell’acqua.Qui sotto: la posizione chesi assumerà durante ilparto.

Il potere dell’acqua

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Le altre medicine

Yoga e corsa,un’accoppiatavincenteSono tanti i benefici per corpo e menteche derivano dalla pratica yogica primae dopo la corsa. Scopriamoli insieme a chi li conosce alla perfezione.

Tite Togni

a primavera è la stagione più destabiliz-zante: il doppio bisogno di aprirsi alla lucee la fatica di lasciare il letargo fa sì che latransizione dall’inverno alla primavera nonsia sempre facile, nemmeno per un run-

ner. Anzi, la primavera è un esempio tangibile delfluttuare continuo della vita, della rotazione dei ciclivitali e anche delle stagioni sportive di un atleta. A qualunque livello succede che per qualche motivo,dopo una stagione di resa sportiva brillante o co-munque coerente con le aspettative date dagli alle-namenti, prima o poi improvvisamente ci si senta de-boli, “cotti”; i medici definiscono questo statosindrome da “burnout”, sindrome da “sfinimento”,in genere dovuto al sovrallenamento.Fortunatamente lo yoga può spianare la strada dellatransizione anche in uno sportivo, aiutando a impa-rare a vivere in sintonia con le stagioni della vitasportiva e in armonia con il continuo, inarrestabileflusso di trasformazione, cogliendolo come un’oc-casione di evoluzione.

L’allenamento per il fisico e lo spirito

1Ascolto e accoglimento delle emozioni e dellostato fisico. Infortuni, stanchezza, ritiri da gare.Chi pratica yoga ha la consapevolezza della na-

tura evolutiva dentro e fuori di sé e ha l’abitudine adascoltare anche le emozioni negative, che sono mo-mentanee e svaniscono come nuvole, esattamentecome quelle positive. Buddha ha indicato, infatti, lavia della felicità come la “via di mezzo” e non a caso

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una delle pratiche meditative del buddhismo del Da-lai Lama è la “meditazione sulla vacuità”.“Hit the edge and cross over” è una splendida tra-duzione dell’ultrarunner Dean Karnazes del principioespresso da Patanjali negli Yoga Sutras: agire con de-vozione, nonostante tutto e con completo distaccodai frutti delle proprie azioni (Abhyasa e Vairagya, su-tra I.12-16). Significa non smettere di correre o pra-ticare ma accogliere i fallimenti come occasioni perfermarsi e cambiare atteggiamento verso l’attivitàche si sta coltivando con continuità e devozione. Si-gnifica anche passare da un atteggiamento compe-titivo dominante a uno di piacere, per il puro atto difarlo, yoga o corsa che sia.

2Transizione primaverile. È l’occasione più favo-revole alla pulizia: nelle antiche scritture vedichel’era di Kali, l’età nera, è quella del fuoco, e non

è causa di distruzione ma di purificazione, per tor-nare alle poche basi vitali dimenticate nell’accumulodelle ere precedenti. Così nella corsa: dopo la crisi siricomincia gradualmente lasciando da parte l’orolo-gio e si corre “a sentimento” per ritrovare il naturalemovimento delle gambe. Lo yoga può aiutare ulte-riormente a ritrovare spazio e fluidità psicofisica conla pratica di torsioni, che agiscono sul corpo comequando sciacquiamo e strizziamo uno straccio, fa-cendo seguire posizioni capovolte e di apertura pas-siva, privilegiando il riposo e il relax del sistema ner-voso autonomo.

3Disintossicazione.Non è solo eliminazione delletossine dal corpo, ma è anche aiutare il corpo afare ciò che sta già cercando di fare, autogua-

rirsi col respiro e il rilassamento. Se la corsa, con laproduzione di sudore, favorisce il processo di disin-tossicazione e di rinnovamento cellulare, lo yogapuò essere un’ottima attività collaterale nel favorireil rilassamento e potenziare il sistema nervoso para-simpatico, o autonomo, che contrasta il rilascio di or-moni dello stress come il cortisolo, che rallenta il pro-cesso di disintossicazione.

Ecco che cosa fareEntriamo ora nel dettaglio, scoprendo quali posi-zioni yoga sono di grande utilità per prevenire gli in-fortuni e ottimizzare il gesto tecnico.

Prima della corsa Kapalabati (respirazione del cranio lucente)Per molti testi è considerata un “kria”, ovvero unapratica di pulizia, preliminare al pranayama, cioè agliesercizi di respirazione veri e propri. Permette di sti-molare il cervello e, di conseguenza, tutto il sistemanervoso centrale, producendo un’accelerazione san-guigna che pervade tutto il corpo e che si percepiscecon una piacevole vibrazione (si veda il link www.lal-tramedicina.it/psych-a-spiritual/183-ringiovanire-il-cervello-con-pranayama-kapalabhati.html).

Trikonasana (il triangolo)Dalla posizione Ta-dasana, postura eret-ta coi piedi uniti e lebraccia estese lungoi fianchi, inspirate esaltate aprendo brac-cia e gambe di lato(piedi paralleli). Ruo-tate il piede dx di 90°.Attenzione a mante-nere l’allineamento

del piede dx con l’arco plantare sx. Restate con il pesoe lo sguardo al centro, le cosce tese. Respirate. Espi-rando, allungate il busto verso sx, mentre si resiste conil fianco verso dx. Abbassate la mano dx e posizio-natela su un punto che può essere sotto il ginocchio,sulla tibia o sulla caviglia, ma non a costo di chiude-re il torace. Estendete il braccio sx verso l’alto, palmodella mano di fronte. Guardate avanti. Contate i respirie poi, con la forza di entrambe le gambe, risalite in po-sizione eretta a gambe tese, girate i piedi al centro epreparatevi a eseguire sull’altro lato. Al termine, sal-tate a piedi uniti e tornate nella posizione Tadasana.Siete stati allineati come in Tadasana? La testa è alli-neata con il sacro? Se avete qualche dubbio (buon se-gno!) o se siete particolarmente stanchi o in caso diciclo mestruale, questa, come tutte le posizioni in pie-di, si può eseguire al muro, così da non affaticarsi conla ricerca dell’equilibrio, ma sfruttando la posizione perlo stiramento e l’apertura.

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Le altre medicine

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Attenzione: al muro non si salta! Il piede che gira di90° rimane staccato dal muro qualche cm. L’altro tal-lone rimane aderente al muro. Spalle rilassate e lon-tano dalle orecchie.

Virabadrasana(il guerriero)In posizione eretta, apiedi uniti, mani alpetto, inspirate e sal-tate aprendo gambe ebraccia contempora-neamente. Alzate lebraccia perpendicolarial pavimento ed esten-detele fino alla puntadelle dita delle mani.Girate il piede sinistroa destra e il piede de-

stro di 90 gradi a destra. Allineare il tallone destrocon il tallone sinistro. Espirate e ruotate il bustoverso destra, dai fianchi alle spalle. Allungate il coc-cige verso il pavimento e, con il tallone sinistro sal-damente ancorato al pavimento, espirate e piegate ilginocchio destro sopra la caviglia destra in modo chela tibia sia perpendicolare al pavimento e la cosciaparallela al pavimento. Immaginate di essere appesial soffitto dalla sommità del capo, mentre vi sedetecol bacino verso il basso. Ricordate che il terminesanscrito di posizione, “asana”, significa sedersi,l’atto di stare seduto. Con l’estensione delle braccia,sollevate la gabbia toracica lontano dal bacino. Lagamba dietro è la nostra fune portante, quindi de-v’essere estesa col tallone al suolo. Tenere la testa inposizione neutra, guardando in avanti. Respirate 5-10 volte, poi premete il tallone saldamente sul pavi-mento e raddrizzate il ginocchio destro. Girate i piediin avanti, respirate ed eseguite l’esercizio sull’altrolato. Al termine, ritornate in posizione eretta sal-tando a piedi uniti e riportando le mani al petto e poile braccia estese ai fianchi.

Dopo la corsaSupta Badda Konasana(il ciabattino sdraiato)Seduti di fronte al muro, flettete le gambe e avvici-nate i piedi agli inguini, unendo le piante dei piedi eappoggiando la punta delle dita al muro, meglio an-

cora se riuscitead aprire le ditadei piedi al-l’esterno e ap-poggiate labase delle ditaal muro, men-tre le piante deipiedi rimango-no unite. Re-

spirate normalmente. Sdraiatevi gradualmente, dap-prima appoggiandovi sugli avambracci e poi com-pletamente a terra, la testa su una coperta piegata. Lebraccia dapprima sono lungo il corpo passive, palmirivolti al soffitto, poi si possono allungare indietro ol-tre la testa; prendetevi i gomiti e sentirete “aprire” ul-teriormente il torace. E se le ginocchia non si avvici-nano al suolo? Mettete una coperta arrotolata verti-calmente sotto ciascuna coscia e abbandonatevi al re-spiro tranquillo che è l’agente “ristoratore” di questaposizione di apertura passiva.Attenzione: uscire dalle posizioni è tanto importantequanto entrarci.

Torsione in Virasana (posizione dell’eroe seduto)Molto più facile eutile della classicaposizione seduta agambe incrociate,poiché qui il bacinoè invitato a venire inavanti e la colonnavertebrale rimanediritta. In ginocchiosu una coperta, gi-nocchia unite, se-parate i piedi e legambe oltre la lar-

ghezza del bacino in modo che siano allineate gam-be e piedi, paralleli ai bordi della coperta. Flettete leginocchia per sedersi in mezzo alle gambe e dispor-re un supporto (uno o più libri o i mattoni dello yoga,meglio di una coperta) sotto le natiche non appenasi avverte che i piedi si aprono all’infuori; girate il bu-sto a sx, appoggiate la mano dx oltre il ginocchio dx,la mano sx dietro la schiena per terra e, facendo per-no sulle mani, mantenendo le spalle e il torace aper-

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ti, viso rivolto in avanti, girate il busto a sx. Infine gi-rate anche la testa. Respirate e osservate la mobiliz-zazione sulla colonna vertebrale per effetto dello“straccio strizzato”, come in un elastico tirato che poisi rilascia e si distende. Ripetete dall’altro lato. Infinedistendete le gambe in avanti.

Viparita Karani(posizione rovesciata) questa posizione èideale per i runnerperché unisce il ri-lassamento dellaposizione sdraiataall’effetto decon-gestionante dellegambe. A 20 cmdalla parete dispo-nete un cuscino ci-lindrico o unospessore di coper-te alto una spanna.

Sedetevi di lato, con un fianco aderente alla parete epoi, appoggiandovi sulle braccia, ruotate il bacino, sdra-iandovi sulla schiena mentre portate le gambe in alto,appoggiandole al muro. Lasciate ruotare all’esterno ipiedi ma tenete uniti i talloni e, mentre rilassate la schie-na sulle coperte e le braccia aperte a candelabro o lun-go il corpo, palmi in su, socchiudete gli occhi.Sentite il torace aprirsi progressivamente col respiro,anche per effetto dell’arco passivo prodotto dalle

coperte. Rivolgete lo sguardo degli occhi e quello in-teriore verso il luogo del respiro e, se volete cimen-tarvi in un esercizio più difficile, osservate il respirosenza volerlo modificare o correggere; potete con-tare i secondi dell’inspirazione e dell’espirazione,oppure visualizzare l’onda dell’atto respiratorio, op-pure sentirlo in punti generalmente sconosciuti,come nelle clavicole o nel dorso, sulle scapole. Per uscire, flettete le ginocchia, appoggiate i piedi almuro, scivolate indietro e con il bacino a terra,incrociate le gambe sul cuscino o sulle coperte, cam-biate l’incrocio e, infine, riunite le gambe, giratesul fianco e fate qualche respiro prima di ritornare inposizione eretta col busto e sedersi sul supporto perqualche respiro. Respirando, ascoltate gli effetti “rin-frescanti” della posizione e della sequenza.

E per finire… Terminate così, ag-giungendo il gesto(Mudra) delle maniunite (Anjali Mudra):espirando, chinate ilcapo in segno di avvi-cinamento (unione,Yug) della mente alcuore e di ringrazia-mento per gli antichiinsegnamenti delloyoga che, come diceBKS Iyengar, “salva lavita”… e la corsa.Namasté!

Il progetto YogaXrunnersLo yoga per la corsa si sta diffondendo a livello planetario insiemeall’accrescimento esponenziale del numero dei podisti. Tite Togni,insegnante certificata e ultra runner, ha elaborato questo progettoYOGAXRUNNERS per diffondere tra i podisti gli insegnamentidell’Iyengar yoga che, per la sua attenzione all’allineamento e all’uso deisupporti, è “la cassetta degli attrezzi” ideale per prevenire gli infortuni eottimizzare il gesto e la resistenza. Per saperne di più, visita il sitowww.yogaxrunners.com e leggi l’intervista a Tite pubblicata sul primonumero de L’altra medicina fanzine (www.laltramedicina.it).

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Nutrizione naturale

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erché invecchiamo? Le teorie si spre-cano ma sappiamo con certezza chel’invecchiamento si accompagna adanni di tipo ossidativo, causati dai ra-dicali liberi, e da squilibri immunitari.

Se però il tempo non si può fermare, possiamoalmeno intervenire per ridurre lo stress ossida-tivo e sostenere le funzioni immunitarie. A que-sto scopo, una delle proposte che ha incontratomaggior favore tra il pubblico è la Papaya Fer-mentata. Questo “alimento funzionale” ha unpadrino d’eccezione: il professor Luc Monta-gnier, premio Nobel per la medicina.

Un antiossidante che sostiene le difese immunitarieChe cos’ha di speciale la Papaya Fermentata? Insintesi ha un elevato potere antiossidante, asso-lutamente dimostrato. Inoltre, ha un effetto mo-dulante sul sistema immunitario, inducendolo areagire agli attacchi, e migliora il metabolismoche tende a rallentare con l’avanzare dell’età.

PUn integratoreproposto per laprevenzione dellepatologie legateall’invecchiamento.L’invito a farne usoproviene da unmedico famoso...

Gemma Astolfo

Papaya fermentataUn anti-aging da premio Nobel

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Occorre tener conto del fatto che i radicali liberisono coinvolti nella genesi delle cosiddette pa-tologie dello sviluppo o dell’abbondanza: pato-logie cardiovascolari, diabete, tumori e deficitcognitivi dovuti all’invecchiamento.

Quando la mente cominciaad annebbiarsiIn particolare, il professor Montagnier affermache la Papaya Fermentata possa avere un effettoprotettivo sulla neurodegenerazione: i suoi prin-cipi attivi appaiono in grado di prevenire di-sturbi come i problemi di memoria o di elabo-razione dei dati tipici della terza età. Ma è tuttol’organismo a beneficiarne. Gli stili di vita scor-retti (dieta, fumo, stress psicofisico) determi-nano una cascata di radicali liberi che accen-dono l’infiammazione, un fenomeno che logoradall’interno l’organismo, determinando anchele patologie tipiche dell’invecchiamento, comel’artrite.

Il pallino di LucMontagnier

Il premio Nobel per la medicina Luc Montagnierha sostenuto negli anni l’efficacia della PapayaFermentata, che regalò al Papa durante unavisita in Vaticano. A fronte di alcune critiche ilricercatore francese non si è mai scomposto:«Perché non dovrei parlarne se può aiutare chiha patologie che implicano un eccesso di stressossidativo o un deterioramento delle difeseimmunitarie?».

I benefici della Papaya• Rallenta il processo di invecchiamentocellulare, proteggendo dalle patologiedegenerative.

• Aiuta a mantenere il corpo in salute,proteggendo ad esempio contro le malattievirali (influenza, eccetera).

• È ottima nei periodi di convalescenza.

• In presenza di una patologia debilitante,aiuta l’organismo a reagire.

• Nei periodi di stress, in presenza di dietesquilibrate o in caso di tabagismo, la Papayaprotegge dai danni ossidativi.

• Utile anche alle persone che svolgono lavoriimpegnativi e di responsabilità per far fronteallo stress cui sono sottoposte.

✱SI SCIOGLIE SOTTO LA LINGUALa papaya fermentata si trova in commercioin bustine: il contenuto si scioglie sotto lalingua. Di solito, se lo scopo è la prevenzionedelle malattie legate all’invecchiamento, siconsiglia una bustina al giorno. Se al nostrocorpo serve una “spinta” per affrontare unperiodo di malattia, meglio 2-3 bustine al dì.

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