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MENSILE D’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORT OGNI MESE IN TUTTE LE EDICOLE Lo STRILLONE “LE MERAVIGLIE DEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA.” ANNO 1° - N. 4 - Maggio 2011 Distribuzione gratuita www.strillonews.it EDITORIALE “TUTTO ESAURITO” NELLE EDICOLE Lo Strillone Piace Alla Gente Che Piace MOSCIANO NOTARESCO VAL VIBRATA ARTE e CULTURA RUBRICHE con la "E" I MAGNIFICI 7 Elezioni comunali a Roseto: è partita la corsa a sette dalla quale uscirà il nuovo nome da imprimere nell’obelisco di Piazza della Repubblica. pag. 12 pag. 13 pag. 16 pag. 14 pag. 15 pag. 10 Via Nazionale Adriatica, 615 - Roseto degli Abruzzi TE SPECIALITÀ CARNE ALLA BRACE pag. 4 segue a pag. 2 PROVINCIA GIULIANOVA Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089 www.euromobiliarreda.it Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089 www.euromobiliarreda.it Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14) foto di VINCENZO MORETTI Sette, anche a Roseto, sono le meraviglie (vedi all’interno la no- stra rubrica curata dal sempre solerte Piero Ricciutelli), e sette sono i can- didati a iscrivere il proprio nome in una di esse: l’obelisco. Il monumento, dove sono incisi i nomi di tutti i sindaci rosetani, era stato fortemente voluto proprio dall’Amministrazione uscente, con la quale si chiude un lungo ciclo politico rappresentato da un ventennio in cui il primo cittadino proveniva dalle fila del vecchio Pci. La nuova legislatura da questo punto di vista rappresenterà sicuramente un punto di discontinuità con il recente passato. Ci auguriamo che i ‘nuovi’ sappiano interpretare al meglio le esigenze dei rosetani, cercando di inaugurare una stagione che riporti la città delle rose al rango che gli compete. Staremo a vedere. E-Cinema: Ju Tarramutu Davvero un lavoro di squa- dra, quello che LO STRIL- LONE sta proponendo per svolgere al meglio un ser- vizio d’informazione atten- to alle problematiche dei cittadini e ai vari aspetti del vivere civile provinciale. Un lavoro che viene mol- to apprezzato dai lettori, se guardiamo al “tutto esau- rito” delle edicole che, già il giorno dopo l’uscita del mensile, sono costrette a ri- mandare indietro persone curiose di conoscere le no- vità de Lo Strillone. Allora il primo grazie va proprio a voi lettori! Il secondo ringraziamento sento di porgerlo alla reda- zione, sempre più numerosa e pronta a “strillare” notizie che diano luce a ciò che trop- po spesso viene collocato in un posto di penombra... DI ALESSANDRA ANGELUCCI L' 8 MAGGIO SPECIALE ELEZIONI ROSETO RICHIEDILO IN EDICOLA! in questo numero le liste a pag. 18-19 Mondo Migro integrazione, cultura e scoperta dell’altro Una scuola a Km zero Castelbasso un piccolo borgo medievale dove l’Arte è sempre presente Sant'Omero successo dell’iniziativa culturale MONDO D’AUTORE Un tesoro paesaggistico prezioso da riscoprire. Poche iniziative e tante incertezze: ecco cosa devono aspettarsi i turisti e i cittadini. ESTATE GIULIESE A RISCHIO

Lo Strillone n°4

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MENSILE D’INFORMAZIONE, POLITICA, ASSOCIAZIONISMO E CULTURA

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Page 1: Lo Strillone n°4

MENSILE d’attuaLItà, POLItICa, CuLtuRa E SPORt

Ogni mese in tutte le edicOle

Lo STRILLONE

“LE MERAVIGLIE DEL PARCO NAZIONALE

DEL GRAN SASSO E MONTI

DELLA LAGA.”

ANNO 1° - N. 4 - Maggio 2011 Distribuzione gratuita www.strillonews.it

EditorialE

“TUTTO ESAURITO” NELLE EDICOLE

Lo Strillone Piace Alla Gente Che Piace

MoSCiaNo

NotarESCo

Val ViBrata

artE e CUltUra

rUBriCHEcon la "E"

I MAGNIFICI 7Elezioni comunali a Roseto: è partita la corsa a sette dalla quale uscirà il nuovo nome da imprimere nell’obelisco di Piazza della Repubblica.

pag. 12

pag. 13

pag. 16

pag. 14

pag. 15

pag. 10

Via Nazionale Adriatica, 615 - Roseto degli Abruzzi TE

Specialità carne alla brace

pag. 4

segue a pag. 2

prOVincia GiUlianOVa

Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089

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Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)

Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)

Mosciano Sant'Angelo (TE) - Via Ripoli (uscita A14)

foto diVINCENZO MORETTI

Sette, anche a Roseto, sono le meraviglie (vedi all’interno la no-stra rubrica curata dal sempre solerte Piero Ricciutelli), e sette sono i can-didati a iscrivere il proprio nome in una di esse: l’obelisco. Il monumento, dove sono incisi i nomi di tutti i sindaci rosetani, era stato fortemente voluto proprio dall’Amministrazione uscente, con la quale si chiude un lungo ciclo politico rappresentato da un ventennio in cui il primo cittadino proveniva dalle fila del vecchio Pci. La nuova legislatura da questo punto di vista rappresenterà sicuramente un punto di discontinuità con il recente passato. Ci auguriamo che i ‘nuovi’ sappiano interpretare al meglio le esigenze dei rosetani, cercando di inaugurare una stagione che riporti la città delle rose al rango che gli compete. Staremo a vedere.

E-Cinema: Ju Tarramutu

Davvero un lavoro di squa-dra, quello che LO STRIL-LONE sta proponendo per svolgere al meglio un ser-vizio d’informazione atten-to alle problematiche dei cittadini e ai vari aspetti del vivere civile provinciale. Un lavoro che viene mol-to apprezzato dai lettori, se guardiamo al “tutto esau-rito” delle edicole che, già il giorno dopo l’uscita del mensile, sono costrette a ri-mandare indietro persone curiose di conoscere le no-vità de Lo Strillone. Allora il primo grazie va proprio a voi lettori!

Il secondo ringraziamento sento di porgerlo alla reda-zione, sempre più numerosa e pronta a “strillare” notizie che diano luce a ciò che trop-po spesso viene collocato in un posto di penombra...

diALESSANDRA ANGELUCCI

L' 8 MAGGIOSPECIALE ELEZIONI ROSETO RICHIEDILO IN EDICOLA!in questo numero le liste a pag. 18-19

Mondo Migrointegrazione, cultura e scoperta dell’altro

Una scuola a Km zero

Castelbassoun piccolo borgo

medievale dove l’Arte è sempre presente

Sant'Omerosuccesso

dell’iniziativa culturale MONDO D’AUTORE

Un tesoro paesaggistico prezioso da riscoprire. Poche iniziative e tante incertezze: ecco cosa devono aspettarsi i turisti e i cittadini.

ESTATE GIULIESE A RISCHIO

Page 2: Lo Strillone n°4

3Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONE2 Lo STRILLONE

Si chiama Bar dei Pini, ma è molto più di un bar. É un frammento di storia di Roseto, un piccolo

scrigno che, tra le sue pareti, conserva e custodisce storie, risate, immagini e aneddoti. Ricordi preziosi, che oggi la città può riscoprire grazie alla riapertura del locale per iniziativa del rosetano Antonio Di Giandomenico, deciso a riportarlo al suo antico splendore. Inaugurato da Piero Di Blasio nel lontano 1958, là dove un tempo aveva sede lo

studio del ceramista suo zio Pier Giuseppe Di Blasio, il Bar dei Pini è stato il primo bar gelateria posizionato strategicamente sul lato mare della città, nei pressi della pineta Celommi: una scelta che, abbinata alla qualità dei prodotti e all’atmosfera accogliente e raffinata, lo ha subito innalzato a luogo di incontro e punto di ritrovo di rosetani e villeggianti. Negli anni ‘60 e ’70 era ormai diventato una tappa irrinunciabile per quanti uscivano a passeggio che, anche se diretti altrove, riuscivano comunque a fermarsi un attimo, sapendo di potervi sempre trovare gustosi gelati e ottima compagnia. Anche di celebrità. Erano infatti gli anni d’oro di Roseto che, ‘Perla dell’Adriatico’, con la sua ampia spiaggia di sabbia fine e il suo mare calmo, richiamava turisti dai nomi noti e altisonanti. E il Bar dei Pini si inseriva alla perfezione in quel contesto, proponendosi come alternativa a un pomeriggio in spiaggia o come luogo privilegiato per una piccola pausa, fresca e gustosa, dalle fatiche del mare. Ecco, allora, che non era raro imbattersi nell’attore e regista Carlo Delle Piane, nel cantautore Enzo Jannacci o negli attori di teatro Renato De Carmine e Tino Buazzelli i quali, regolarmente ospiti a Roseto, non mancavano mai di fermarsi al Bar dei Pini, per una partita a carte in compagnia o anche solo per qualche istante di relax seduti ai tavolini sotto la pineta, freschi e riparati dal sole. E anche Mina, la

grande Mina, ha fatto tappa al Bar dei Pini, per una memorabile esibizione che in molti, ancora oggi, ben ricordano.

Una storia così non poteva andare dispersa. Ed ecco perché, dopo anni di declino, Antonio Di Giandomenico ha deciso di recuperarla, restituendo

a Roseto e ai rosetani il ‘vero’ Bar dei Pini. Il locale è stato completamente rinnovato e rimodernato, senza però perdere il contatto con la tradizione, e comprende ancora un’ampia area attrezzata sotto la vicina pineta, con sedie e tavolini e uno spazio per ospitare complessi di musica dal vivo e piccoli spettacoli da proporre, soprattutto in piena estate, a clienti, turisti e rosetani. Oltre al tradizionale gelato, il Bar dei Pini offre oggi pizza e primi piatti per pranzi veloci, ideali da consumare nel corso di una giornata al mare.

E siamo pronti a scommettere che, anche nella sua nuova veste, il Bar dei Pini saprà suscitare forti emozioni nelle generazioni che lo hanno frequentato in passato e conquistare al tempo stesso i giovani rosetani.

riaPrE il Bar dEi PiNi roSEto riSCoPrE UN PEZZo dElla SUa Storia

Il locale dove trascorrevano i loro pomeriggi estivi i vari Enzo Jannacci, Carlo Delle Piane e tanti altri, torna ad animare le estati rosetane.

diSARA ROCChEGIANI

Arte, cultura, rubriche che affrontano temi importanti quali il turismo locale, l’ecologia, il “saper parlare” la lingua italiana, un fantasma quest’ultimo, che tanto vorrebbe ritrovare la sua giusta collocazione tra gli idiomi parlati nella nostra Penisola.

Ma non dimentichiamo l’altro tema su cui Lo Strillone pone la sua attenzione, la politica, che tanto infiamma gli animi dei lettori e surriscalda le

coscienze di chi vive da protagonista quel mondo fatto di poltrone, leggi e buoni propositi, troppe volte disattesi.

Proprio per questo, il numero di Maggio si apre dando ampio respiro alle elezioni amministrative di quello che, nella Provincia di Teramo, si presenta come il secondo Comune più ricco per numero di abitanti: Roseto degli Abruzzi. La poltrona del Sindaco si preannuncia vacante...Chi la occuperà? Chi sarà il nuovo rappresentante dei cittadini rosetani? Quali le promesse delle numerose liste elettorali? Questo numero, così come lo speciale che uscirà il 7 Maggio nelle edicole rosetane, si propone di rispondere a tali domande e di dare ampia voce ai candidati Sindaci rappresentanti i vari partiti contendenti.

La rinnovata veste grafica che Lo Strillone presenta in questo numero si deve proprio a questo: alcuni spazi sono stati momentaneamente accantonati per dare importanza al suddetto tema, mentre altre pagine si sono aggiunte per allargare gli orizzonti cui mira la nostra informazione. La nuova pagina Val Vibrata ne è solo un esempio iniziale.

Alcuni ne saranno contenti, altri esprimeranno dissenso nel veder la politica prendere il ruolo da protagonista sulla scena. Ma questo tema riguarda tutti i cittadini, soprattutto quelli che hanno ancora voglia di scegliere i propri rappresentanti con la dovuta intelligenza e coscienza civile e che non si ricordano di pronunciare tale parola- politica appunto - soltanto quando è tempo di lamentarsi a giochi fatti. Questa è la scelta de Lo Strillone e speriamo che tutti voi possiate condividerla con lo stesso spirito critico.

Infine, volgendo lo sguardo ai diversi angoli dei paesi dove Lo Strillone è presente, sono felice di poter dire che PIACE! Lo vedo dalle numerose persone che lo leggono, dalle innumerevoli e-mail che riempiono le nostre caselle di posta elettronica, lo vedo da alcune foto che abbiamo scelto di pubblicare a pag. 21. Ne sono convinta...anzi, tutti noi, in redazione, ne siamo convinti:

LO STRILLONE PIACE ALLA GENTE CHE PIACE !

“TUTTO ESAURITO” NELLE EDICOLELo Strillone Piace Alla Gente Che Piace

diALESSANDRA ANGELUCCI

segue dalla copertina

Pubblicità Elettorale

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il Bar dei Pini ieri e oggi

Page 3: Lo Strillone n°4

5Maggio 2011 e-mail: [email protected] Lo STRILLONE

Via dalla pazza folla. Via dal traffico, dal rumore, dalle file alle Poste, dall’olezzo dello smog. Via

dalle auto in doppia fila e dalle urla dei transistors. Chi non ha mai formulato di questi pensieri? Chi non ha sentito, almeno una volta, estremo bisogno di silenzio? Per appagare un simile desiderio basta pochissimo tempo e qualche chilometro, basta guardare ad ovest e seguire il tramonto. La statale 80 è il nostro tramite, la striscia di asfalto che ci

conduce dalle nostre popolose contrade verso i monti. Oltrepassata la città di Teramo, arriviamo a Montorio e, al termine del paese, maestoso, campeggia il cartello di benvenuto nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. A questo punto, guidatore a parte, mettetevi comodi, spegnete la radio e ammirate il paesaggio. Scompare il traffico, la strada si addentra più dolcemente del previsto verso il Gran Sasso, segue il tracciato del Vomano e offre nuovi scorci dietro ogni curva. Si oltrepassa il bivio per Cerqueto dove un’immagine ricorda l’annuale appuntamento con il presepe vivente e poco dopo si arriva al bivio per Prati di Tivo, seguito da quello per Prato Selva; se non siamo alla ricerca di spettacolari piste da sci possiamo proseguire, per entrare invece nel regno teramano di Uskebasi, il leggendario signore del silenzio. A proposito di leggende, potete deviare per Poggio Umbricchio, nome mitico quasi quanto Samarcanda. È qui, dunque, che si trova il paese ameno per eccellenza dell’immaginario popolare teramano. Bellissimo il paesaggio che ci scorre davanti: Senarica, l’antica repubblica alleata di Venezia: sembra una sentinella, abbarbicata su uno sperone di roccia ci sovrasta, mentre oltrepassiamo Tintorale e giungiamo ad Aprati, ultimo avamposto utile per rifornire i propri mezzi nel raggio di molti chilometri.Ora, girate a destra, superate il ponte, raggiungete Cervaro, passeggiate per il paese semideserto, immagine e simbolo dello spopolamento montano, respirate

l’aria purissima. Proseguendo, si giunge a Cesacastina, un borgo alpestre di casa nostra. Qui l’architettura salvaguarda la bellezza: nella piazza centrale primeggia la pietra e la piazza stessa è sovrastata dalla chiesa di SS.Pietro e Paolo con le caratteristiche funi delle campane che scendono lungo la facciata. Potete salire a piedi verso la “valle delle Cento Fonti” e sempre più su, fino alla cima della Laghetta, oltre i 2300 metri. Proseguendo sulla strada maestra invece, raggiungiamo Frattoli, nome che riecheggia, quasi scherzosamente, il

Frittole del 1492 in cui finivano Troisi e Benigni in “Non ci resta che piangere” e che offre una vista splendida del Gran Sasso nel più totale silenzio. Il paese è l’ultimo avamposto dell’arte scultorea degli scalpellini di arenaria. Serafino Zilli è la celebrità locale e quassù, così vicino al cielo, la pietra si fa leggera, l’artigianato diventa arte. Ancora non sazi di luce, aria frizzante e spazi immensi, raggiungiamo il piccolo centro di Crognaleto che, splendidamente isolato, ha perso anche la sede comunale, poi la minuscola Alvi e Tottea, decorata con bellissime sculture d’arenaria e nota per i concerti agostani di musica leggera, sicuro richiamo anche per i turisti della costa. Ultima tappa è Nerito, confine con il territorio aquilano, per dare un’occhiata alla piazza dove, ogni anno, la vigilia di Natale,

viene acceso il grande falò che brucia fino all’Epifania. È ora di tornare verso casa, verso il mare. Ma è qui, tra questi boschi, tra queste gore, che la nostra provincia serba il suo tesoro di pace e tranquillità. Un tesoro così prezioso e così…vicino.

&4 Maggio 2011 e-mail: [email protected] Provincia

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diGIUSEPPE TELLONE

“Benvenuto nel Parco Nazionaledel Gran Sasso e Monti della laga”

a zonzo nel parco, tra bellezza e silenzio

cartello che dà il benvenuto a Frattoli

Cesacatina, Chiesa di SS.Pietro e Paolo

veduta del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

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Page 4: Lo Strillone n°4

6 7Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] STRILLONE Lo STRILLONERosetoRoseto

diPIERO RICCIUTELLI

diPIERO RICCIUTELLI

Le 7 Meraviglie di RosetoL'obelisco dei Sindaci

Franco i e Franco iiNel 2006 la riconferma dell’attuale Sindaco uscente

Ele

ctions´Story

Adottato tra mille polemiche, il nuovo Piano Regolatore Generale redatto dal Prof. Gianluigi

Nigro e presentato dall’assessore all’urbanistica Enzo Frattari, fissa le linee guida dello sviluppo urbanistico di Roseto, partendo da una previsione di crescita demografica pari a 7500 unità nei prossimi dieci anni e da un corrispondente aumento di superficie edificata pari a 309mila mq.

Basato sul principio della perequazione, sia orizzontale che verticale, nel rapporto tra territorio, ente pubblico e privati cittadini, che potranno godere di premialità qualora adottino comportamenti virtuosi a tutela del territorio, il nuovo Prg si caratterizza per il frequente ricorso ai comparti e per l’articolazione in una serie di progetti strategici in grado di rinnovare profondamente il volto della città.

Il primo di questi progetti è incentrato sul PortoRose, l’approdo per le vongolare e le imbarcazioni da diporto situato nella zona sud di Roseto: grazie a un accordo pubblico-privato, è previsto un incremento di 400 posti barca, così da rilanciare il porticciolo cittadino che, da sempre subalterno alla struttura della vicina Giulianova, potrebbe finalmente conquistare quel posto di primo piano che gli competerebbe in considerazione della lunga tradizione marinara della città.

Centrale nell’articolazione dello strumento urbanistico è poi il progetto della pedecollinare,

la strada veicolare-panoramica, alternativa alla Statale 16, che dalla zona della Teleco, a nord, dovrebbe proseguire fino al cimitero del capoluogo, per poi intersecarsi con la provinciale 150. Un’opera imponente, per la quale è stato stimato un investimento di circa 20 milioni di euro da reperire, ancora una volta, attraverso accordi pubblico-privati che coinvolgano le tre fornaci: su queste aree, sono stati ridotti gli indici di edificabilità rispetto a quanto previsto dal vecchio Prg e, inoltre, sono stati imposti degli impegni economici aggiuntivi, oltre a quelli di legge, da impiegare proprio per la realizzazione della pedecollinare. Inoltre, la costruzione di questa strada consentirebbe anche di attivare interventi di recupero idrogeologico, stabilizzando così la collina e dando risposta al problema della discesa di fango che viene trascinato giù dalle piogge in caso di maltempo.

Una novità introdotta dal Piano Regolatore interessa, poi, il borgo di Montepagano, rispetto al quale sono previsti due meccanismi di comparto a procedura selettiva: il Comune mette a bando due aree, con diritti edificatori per la costruzione di attività ricettive, da assegnare alle ditte che avanzeranno le migliori offerte relative alla realizzazione di un impianto di risalita meccanizzato al centro antico, del valore di circa 5 milioni di euro, e alla creazione, nel borgo, di un ‘albergo diffuso’, attraverso l’acquisto di abitazioni da trasformare in alloggi per turisti, sul modello di quanto già creato a Santo Stefano di

Sessanio. L’obiettivo è di favorire investimenti esterni in grado di rilanciare Montepagano e di garantire opere di pubblica utilità e costo zero per l’Ente.

Un altro progetto strategico interessa l’area di Voltarrosto dove, grazie a circa un milione di euro per oneri extra standard derivanti dal comparto previsto sull’area della ex Casal Thaulero, potrebbe essere realizzato un nuovo complesso scolastico di asilo ed elementari nei pressi della nuova chiesa. E, sempre grazie al meccanismo dei comparti, è stata individuata un’area di circa 30mila mq vicino all’ITC Moretti, destinata a ospitare il Polo Liceale Saffo. Infine, anche la frazione di Cologna Spiaggia è interessata da progetti di spicco, il principale dei quali consentirebbe la edificazione di una nuova chiesa su un’area di 5mila mq situata nel cuore del centro abitato e derivante, ancora una volta, da un accordo pubblico-privato all’interno di un comparto.

NUoVo PrGi ProGEtti StratEGiCi dElla roSEto di doMaNi

Se vi chiedessero qual è la prima cosa che vi viene in mente sentendo la parola “Duemilasei” cosa rispondereste? Povia che vince Sanremo con il

Piccione? Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica? l›Unione di Prodi che batte il Berlusca alle Politiche? Noi dello Strillone l›abbiamo chiesto a 500 Rosetani. Pensavamo che tutti avrebbero risposto «l›urlo di Fabio Grosso e la vittoria della Nazionale di Lippi a Berlino». E invece per la maggioranza dei rosetani l›avvenimento da ricordare del 2006 è la rielezione a Sindaco di Franco Di Bonaventura (e c›è da dire che gli intervistati non erano tutti di Cologna!!). Eppure all›indomani della sua elezione a Sindaco nel 2001, pochi avrebbero creduto che il Franchismo a Roseto sarebbe durato 10 anni. Tuttavia, se non fosse stato per una legge che gli impedisce, ora, di candidarsi per il terzo mandato, il nostro Franco sarebbe potuto durare ben oltre i 36 anni del più famoso omonimo Generalisimo Francisco. Nel 2006 fu talmente scontata la rielettura di Di Bonaventura che la roulotte trainata dal suo bolide targato Cologna si caricò di vecchi amici e futuri nemici; molti nomi comunque già noti e pluri-pregiudicati (nel senso di già sottoposti più volte al giudizio negli elettori!! Non mi si fraintenda). La partita a Roseto si giocò a senso unico. Una sorta di triangolare amichevole tra DS, Margherita e Socialisti: vinsero tutti e occuparono in massa il Consiglio Comunale. Con le destre divise di Di Marco e Norante nel ruolo di raccattapalle, al cui coraggio elettorale, però, andrebbe eretto un obelisco in piazza. Stadio di Cologna. Pomeriggio non freddo, cielo velato. Terreno buono, ma un po› grasso per la pioggia della notte. Spettatori paganti: 15000 circa. Spettatori pagati: qualche centinaio.

FormazioniDemocratici di Sinistra. Una schiacciasassi. Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Frattari, Prosperi, Perletta, Gattuso, Porrini, Tacchetti, Fidanza, Vannucci. A disposizione: Avolio e Cappucci (non entraranno mai nel vivo della partita).Margherita. Una formazione plasmata dal Mister Josè Tommasinho a sua stessa immagine e somiglianza: Teresa in cabina di regìa con Frezza, Salvatore e Di Felice liberi (di andarsene), De Vincentiis portiere, Di Girolamo messo fuori squadra all’ultimo secondo, mentre Rega schierato a sorpresa appena rientrato dal ritiro (spirituale). Staff Medico: Cialoni e Santarelli.Anche i socialisti schierano una rosa (nel pugno) di tutto rispetto. Un attacco a tre: Di Marco, Pavone, Di Pasquale supportati da un centrocampo d’esperienza: Ezio Vannucci e Gianfranco Marini.

I migliori in campoTeresa Ginoble (860). Arcigna nella difesa della posizione, la neo-candidata ripaga la fiducia fraterna del Mister che la schiera dal primo minuto e non la toglie più. Giudizio: Insostituibile.Enzo e Tonino Frattari (553). Sebbene non schierati nella medesima formazione è impossibile distinguerli. Si passano la palla a vicenda creando confusione e sprazzi di bel gioco. Giudizio: Gemelli del Goal.Nicola Di Marco (463) e Enio Pavone (351). Un tempo abituati alla corona del capocannoniere, sono artefici di una prestazione eccezionale, ma cedono il passo a chi questa volta è stato più forte di loro: se ne avranno a male. Giudizio: Rolly e Benji.Flaviano De Vincentiis (427). Che la porta sia il suo mestiere lo si capisce subito. Giudizio: Saracinesca. CronacaIn questa amichevole di lusso, non è mancato il bel gioco. Sia da destra che da sinistra piovono molte palle, palle di tutti i tipi. Teresa Ginoble apre le marcature all’inizio del primo tempo.Al 25mo della ripresa punizione dal limite per i DS. Frattari fa male i conti e spedisce la sfera di poco a lato. Bestemmie dalla Curva Sud: Mimmo Rega si inginocchia in preghiera, ma Porrini non perdona: 1 - 1.Sugli spalti il pubblico è entusiasta. Pasquale Avolio stanco del suo ruolo di Riserva (Borsacchio) esce e se ne va. Nei minuti di recupero Nicola di Marco crossa al centro per Enio Pavone: spettacolare rovesciata che lo fa atterrare sui banchi dell’opposizione. A bordo campo Di Marco e Norante guardano gli altri giocare per 90 minuti. Triplice fischio. Franco Di Bonaventura è Sindaco.

“L'urlo di Fabio Grosso e l'espressione distesa di di

Bonaventura: la prima vittoria fu decisamente più sofferta”

Se c’è un Monumento poco valorizzato in questa italietta dei tagli alla Cultura, questo è senz’altro l’Obelisco dei Sindaci di Roseto degli Abruzzi. Vitruvio,

nell’undicesimo libro del suo De Architectura Vomana, dice entusiasta: “Opera Politica Magna Est!! Magna, Magna!!” (“Che capolavoro! Che capolavoro”) e lo descrive come probabile elemento principale di un colonnato votivo di epoca pre-vomana destinato al culto di leggendari semidei (gli Eletti). A conferma della misticità dell’obelisco, è facile notare come esso si trovi esattamente al centro di un triangolo ideale ai cui vertici stanno i tre luoghi Sacri della Politica Rosetana: la Chiesa, il Municipio e l’Angelo Azzurro. L'obelisco nel corso dei secoli ha cambiato spesso destinazione d'uso. Sempre però fu tenuto, dalle popolazioni che via via si sono succedute nel territorio, come primario oggetto di Culto. All'epoca dei Pretuzi fu al centro di un tempio dedicato al Dio Kracsi (che secondo l'icono-grafia tradizionale è raffigutato con un pesce ragno, detto anche ragnolo) ed intor-no ad esso avvenivano riti baccanali che avevano per protagoniste una schiera di vergini e meno vergini (le contesse). Più tardi una bellicosa cologna di pescatori greci, stabilitasi alle pendici del colle paganese, volle dedicare il mistico obelisco ad un non meglio identificato Dio della Guerra senza capelli: il Calvo Ares (da cui diverse testimonianze lo riportano con il nome: Obelisco Calvarese). In epoca Romana fu destinato al culto dei Lari della Gens Ilaria e della Gens Emilia. Nel basso medioevo fu invece elemento principale del battistero nel convento dei frati Domenicani (Cappuccini), e prima ancora dei frati Eziani (Vannuccini). Ancora oggi è possibile apprezzare in bassorilievo le numerose iscrizioni dedicate agli oggetti del Culto delle varie epoche. Recenti studi hanno addirittura dimostrato che in origine, in onore dell’oggetti del Culto non fosse apposta la sola iscrizione del nome ma anche una raffigurazione dei loro volti: le famose facce da Culto. Improbabile ma affascinante la tesi secondo la quale la provenienza dell’Obelisco non è locale ma addirittura orientale, per via dell’oscura iscrizione: "Are Crishi! Are Are Crishi Are". Valorizzare un monumento di tale portata storica e di tali sacralità e bellezza è un dovere per ciascun cittadino di Roseto.

Page 5: Lo Strillone n°4

8 9Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] STRILLONE Lo STRILLONEGiulianovaPubblicità Elettorale

La scuola è un’istituzione della nostra repubblica, degna di rispetto e di ammirazione per aver formato nei 150 anni dall’unità d’Italia, alcune tra le

menti più brillanti degli ultimi due secoli.Da Luigi Pirandello ad Enrico Fermi, Da Federico Fellini a Fabrizio De Andrè, passando, perché no, per Gianfranco Vissani. Compositori, registi, Scienziati, ogni ramo della conoscenza umana che potesse portare all’eccellenza ha avuto rappresentati del nostro paese. Ciò è motivo di orgoglio per tutti, ma di certo non deriva da una veracità propria del nostro sangue: Da nord a sud, da est a ovest non siamo italiani, nessuno di noi lo è, allo stesso modo. Il meritò va ad un sistema formativo pubblico che nell’arco di quasi due secoli ha avuto modo di progredire ed inorgoglire in nostro paese. Benché soggetta a, e forse vittima di, mutamenti sempre più radicali, la scuola è e resta quindi un’isitituzione. Come tale decide, nelle svariate realtà locali, di celebrare i 150 anni di questa nostra Italia. Nella scuola Pagliaccetti di Giulianova la celebrazione è stata affidata a due importanti fatiche, frutto dello sforzo congiunto di allievi e professori:In primo luogo un’esposizione nell’atrio della scuola di “ricordi” collezionati dai giovani studenti della scuola media: Possiamo trovarvi foto appartenenti ad ogni epoca dello scorso secolo, di nonni, bisnonni e trisavoli di questi stessi alunni; poi vecchi dischi usati per i primi grammofoni; bandiere che rappresentano l’orgoglio italiano da quasi un centinaio d’anni e molto altro. Uno sforzo, quindi, che ci permette di vedere come siamo cresciuti, e che forse, facendoci seguire il filo conduttore di un processo di formazione, ahimè ancora parziale, del nostro popolo, ci permette di capire dove siamo arrivati. A celebrare la musica italiana e i suoi compositori è servita invece la seconda

iniziativa:Una serie di cinque concerti nati dall’impegno di professori e alunni. Tali eventi, tenutisi nell’arco dei mesi di febbraio e marzo nell’auditorium della scuola, in piazza della libertà a Giulianova e presso il Kursaal, hanno celebrato l’unità del paese con brani che ne ricordano i valori e in qualche caso le drammatiche fatiche:‘La bandiera tricolore’, ‘Bella ciao’ e ‘Il barbiere di Siviglia’ sono solo alcune delle fatiche dei giovani talenti giuliesi. La coordinatrice di questo evento, La professoressa Antonella Collevecchio si è espressa in meritò all’iniziativa: “Sono estremamente soddisfatta della serietà dimostrata dai nostri giovani esecutori e mi ha divertito ascoltare il timbro del tutto nuovo che sono riusciti a dare a queste opere”.Un’ennesima prova quindi che l’operato delle nostre scuole e dei loro giovani continua ad essere motivo d’orgoglio ed un’insindacabile prova dell’eccellenza di un popolo così eterogeneo e forse ferito, ma che sugli stessi banchi è cresciuto.

diRUGGERO MAZZONI

Scuola media Pagliaccetti: l’unità parte dai banchi di scuolaDal mese di febbraio la scuola media giuliese è in prima linea per le celebrazioni del centocinquantesimo

Nelle foto: le bacheche realizzate dai ragazzi e i professori della Pagliaccetti per la mostra allestita a scuola; e l'esibizione del coro della Pagliaccetti al Kursaal di Giulianova.

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10 11Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] STRILLONE Lo STRILLONEMoscianoGiulianova

diLUCA LATTANZI

Un' occasione di incontro, un modo per stare insieme senza diversità, ma cercando di

scoprire le altre culture che sono sul nostro territorio.Questo il senso dell'iniziativa Mondo Migro che il 26 e 27 si è tenuta a Mosciano Sant'Angelo e Giulianova. La serata moscianese è stata organizzata dalla cooperativa Birimba in collaborazione con l'associazione culturale Ànemon e ha registrato una buona partecipazione di pubblico.

Brasile, Romania, Marocco, Grecia, India, Albania e naturalmente Italia: queste le nazioni presenti che hanno animato la serata con i loro piatti tipici alla scoperta di come gli immigrati siano una risorsa e un patrimonio culturale da vivere e conoscere sempre più.Un arricchimento e un momento di crescita per tutti i partecipanti, tanto che molti dei moscianesi presenti si sono stupiti nell'ammettere: “Io queste persone a Mosciano non le ho mai notate eppure a pensarci bene vivono nella mia stessa città”. Un'opportunità quindi per conoscere gli altri e per conoscersi un po' di più: Mondo Migro è stato tutto questo. Un insieme di colori, profumi e suoni diversi che insieme hanno voluto dimostrare che l'incontro e la conoscenza reciproca non possono che fare bene alla nostra società che diviene sempre più multietnica e che perciò deve aprirsi agli altri.L'iniziativa è stata apprezzata molto anche dall'amministrazione comunale di Mosciano Sant'Angelo, tanto che il sindaco Orazio Di Marcello, intervenendo alla serata moscianese, ha lanciato l'idea di riproporre la manifestazione

durante la prossima estate. Soddisfatti anche gli organizzatori che non si attendevano un così grande successo di pubblico e che non hanno dimenticato di ringraziare oltre ai sindaci dei comuni di Mosciano e Giulianova anche l'assessore Angela Sottanella e gli assessori giuliesi Crescentini e Mellozzi per il sostegno e l'impegno profuso.

MoNdo MiGrosuoni, colori e profumi di una società multietnica: LA NOSTRA

SCEltE irraZioNali, taGli E iNCErtEZZE

ECCo CoME Si ProSPEtta l’EStatE GiUliESE PEr i tUriSti E PEr i CittadiNi

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L'angolo della Romania con alcuni simboli tipici della cultura rumena.

A SX: il sindaco di Marcello con l'assessore Angela Sottanella e con ida Mastrilli, rappresentante della cooperativa Birimba.

Foto di gruppo con il personale della Birimba e i principali rappresentanti delle nazioni presenti che tanto si sono prodigati per la riuscita dell'evento.

L’estate non è lontana ed è giunto il tempo

di pianificare la stagione estiva. Giulianova pensa e prepara. Gli ospiti troveranno una località adatta alle loro esigenze? Le vacanze sono relax, il mare è compagnia

fedele, il sole è speranza condita da qualche brivido di incertezza. Bisogna aprire la stagione e preparare al meglio la nostra città per i visitatori, concretizzando l’impegno continuo a rendere il tessuto urbano accogliente ed elegante. Ci siamo mai chiesti che cosa cerca un turista in vacanza? La pulizia, un bel porto turistico, un pronto soccorso efficiente, i parcheggi, un centro storico vivibile e un programma manifestazioni. Se a questi elementi aggiungiamo il buon cibo e la tipica ospitalità abruzzese, il risultato sarà eccellente. Proviamo ad esaminare punto per punto questi elementari ingredienti riferiti all’estate giuliese. Per la pulizia c’è una grossa mina vagante pronta ad esplodere: l’affidamento del servizio di igiene urbana al Cirsu è scaduto il 31 dicembre scorso. A tal proposito il garante ha precisato che Cirsu non rientra in nessuna categoria idonea a riconquistare il servizio. Ne deriva dunque l’obbligo di procedere a gare di appalto. Il Cirsu ha invitato i Comuni a provvedere da sé al servizio di

raccolta. Morale della favola, incertezza per i prossimi mesi e un debito milionario da fare spavento. La pulizia della spiaggia merita un capitolo a parte. Non è facile risollevarsi da un’alluvione e il comune è riuscito a pulirla per le festività Pasquali. La cosa strana è che in questo caso il serafico vice sindaco Filipponi ha scelto di affidare i lavori, operazione

importante tanto

da essere disciplinata e raccomandata dalla comunità europea, non con una regolare gara di appalto (cosa che hanno fatto tutti i comuni costieri della Provincia di Teramo), ma con una semplice determina dirigenziale. Il porto turistico gestito dall’Ente Porto sembra allo sbando. Tra gli scogli, oltre ai detriti post alluvione, spunta anche un elettrodomestico abbandonato. I fari che illuminavano la passeggiata serale sono rotti da un anno e l’Ente, anziché porre rimedi, si mette ad organizzare per l’estate 2011 il concerto di Peppino Di Capri, facendosi prestare il palco dal Comune di Alba Adriatica (come l’estate scorsa) per non dare soddisfazione al comune giuliese. Almeno la sera del concerto il porto sarà “illuminato” dalle luci del service! La nuova piazza antistante il porto commerciale (di competenza comunale) e inaugurata un anno fa, nonostante sia bella e conforme allo stile del lungomare monumentale, presenta da troppo tempo qualche suppellettile divelto. L’iperattivo assessore Mastrilli da un po’ di tempo è “Off-Line”. Sul fronte sanitario “Il nuovo ospedale di Giulianova” sta diventando famoso come La Sagrada familia di Barcellona, la cui edificazione è iniziata nel 1884 ed è tutt’ora in costruzione. Adesso si parla di un nascente

reparto con un polo ginecologico-infantile-pediatrico. Una cosa è certa, per quest'anno meglio non sentirsi male! I parcheggi sul lungomare saranno a pagamento, tutto questo perché qualcuno ha impedito di inserire la tassa di soggiorno che avrebbe risolto il buco finanziario provocato dal federalismo. I turisti hanno il parcheggio negli alberghi o comunque vanno in spiaggia a piedi, quindi i giuliesi che abitano al paese e nelle frazioni dovranno pagare per andare al mare. A proposito di paese, se il turista sale in piazza Buozzi capisce come siamo messi amministrativamente. La piazza è nuova ma ci sono "pezze" da tutte le parti e le "palle" si sono rotte. Anche la giunta è nuova e la situazione è la stessa. La maggioranza ormai è a "pezzi", grazie anche allo squilibrio provocato dall’ingresso del consigliere Francioni, lo “Scilipoti” della politica giuliese, che invece di mettere una “pezza” ha rotto i “dissuasori di Piazza Buozzi”. Per le manifestazioni dovremmo fare uno speciale di dieci pagine, ma questo significherebbe sparare sulla "Croce Rossa" in questo caso rappresentata dall'Assessore Crescentini. Ci limitiamo a consigliarvi di leggere su questo numero, nella sezione arte, la capacità di fare cultura e turismo (nonostante i tagli) che ha il territorio di Castelbasso .Girate qualche pagina più avanti, leggete l'articolo e poi meditate gente meditate!

diMARCO DI SABATINO

un elettrodomestico fa da cornice agli scogli del lungomare

"le palle" di Piazza Buozzi... "si son rotte"!

atti di vandalismo...

pavimentazione dismessa di Piazza Buozzi

VIA NAZIONALE PER TERAMO, 31GIULIANOVA

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12 13Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] STRILLONE Lo STRILLONENotaresco e Morro d’OroMosciano

diLUCA LATTANZI

diLUCA LATTANZI

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E Una visita pastorale molto sentita e che ha avuto momenti di grande partecipazione popolare.

Un evento per l'intera comunità moscianese: dai settori produttivi alla politica, dalle associazioni di volontariato alla scuola fino ai centri culturali più importanti del territorio moscianese.

Il vescovo di Teramo–Atri, monsignor Michele Seccia ha toccato tutti gli aspetti del vivere quotidiano della città di Mosciano Sant'Angelo e i cittadini ne sono rimasti davvero colpiti.

Senza dubbio merita di essere sottolineato il grande sforzo organizzativo mostrato dalla parrocchia moscianese e dal parroco don Ennio Di Giovanni aiutato dai volontari e dalle associazioni.

Due su tutti, forse, i momenti più significativi della visita pastorale. L'incontro con le associazioni dove il vescovo ha ricordato l'importanza della formazione per tutti gli educatori e, senza ombra di dubbio, l'inaugurazione dell'oratorio dedicato alla memoria di don Giuseppe Picchini, storico parroco della città di Mosciano che nell'occasione è stato ricordato anche con un video realizzato con immagini che ripercorrevano l'intera vita ecclesiastica di don Peppe come chi lo ha conosciuto lo chiamava e lo chiama tutt'oggi perché, anche se sono passati sette anni dalla sua scomparsa, per i moscianesi è come se non fosse mai andato via.

IMMAGINI DI UNA VISITA PASTORALEUn percorso fotografico sulle principali tappe della visita di monsignor Seccia a Mosciano Sant'Angelo.

E gli scout lo salutano: Confidimus Tibi.

La riscoperta di Dante Alighieri della sua immensa poesia, dei luoghi cardine nella vicenda biografica del poeta e il suo messaggio immortale sono stati alla base degli

incontri organizzati dall'Associazione Chico Mendes di Morro D'Oro.

Attiva ormai da trent'anni, l'associazione ha come scopo la promozione di eventi che contribuiscano alla crescita umana e culturale dei proprio soci e di tutta la cittadinanza. In particolare le attività del circolo culturale sono imperniati sui valori della pace e della fratellanza fra i popoli, principi cardine della figura del grande ambientalista brasiliano Chico Mendes.

Nel solco di questa tradizione il circolo ha organizzato nei mesi di marzo ed aprile delle lezioni–incontro aventi per tematica la Divina Commedia. “Viaggio di Dante, viaggio dell'uomo”, questo il titolo della rassegna nella quale si sono ripercorsi i canti danteschi grazie alla lettura ed analisi condotta dal professor Luigi Ianni, docente di lettere al Liceo “Saffo” di Roseto degli Abruzzi e profondo conoscitore degli scritti danteschi.

La Lectura Dantis condotta dal professor Ianni ha permesso di evidenziare le tante analogie che la Commedia dantesca ha con la cultura odierna e ciò è stato possibile anche grazie ai dibattiti tenuti con il pubblico presente ai vari incontri.

Un'iniziativa, insomma, che va oltre il semplice aspetto culturale, ma che ha permesso una vera e propria scoperta del Dante Alighieri uomo, attraverso la rilettura della sua opera

maggiore. Un modo di fare cultura, quello promosso dall'Associazione Chico Mendes che dovrebbe essere preso a modello da quanti vogliono promuovere la cultura a 360° nelle nostre realtà territoriali.

SUllE traCCE di daNtE CoN la CHiCo MENdESSuccesso per la Lectura Dantis promossa dall'associazione morrese.

La locandina degli incontri

il prof. Luigi ianni

VIA ASILO, 5 MOSCIANO Sant' Angelo (Te)

il vescovo mostra il dono fattogli dal comandante dei vigili urbani Mario Filipponi

Monsignor Michele Seccia in visita allo stabilimento moscianese di Amadori

Qui cin compagnia di Alessio Marini, responsabile dell'oACL

inaugurazione della sede Unitalsi di Mosciano Sant'Angelo

Al presepe poliscenico in compagnia di don Ennio di Giovanni e di Giovanni Ursini, curatore della struttura

il vescovo inaugura l'oratorio don Giuseppe Picchini

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Seccia in visita al maglificio Zip di Mosciano Sant'Angelo

Una mensa fatta di soli prodotti del territorio, controllati e garantiti dai produttori locali, dove

i costi si abbattono grazie alla riduzione dei trasporti della merce e dove si possono riscoprire i sapori tradizionali della cultura locale. No, non è un sogno, né tanto meno una proposta ad effetto per chissà quale campagna pubblicitaria: è una realtà per tutti i cittadini di Notaresco e soprattutto per i ragazzi che frequentano le scuole del comune notareschino.

“L'iniziativa ha tre obiettivi principali: una scelta alimentare di qualità, ricreare la cultura dell'alimentazione sana e corretta attraverso la riscoperta degli antichi sapori e rilanciare l'economia del territorio” spiega l'assessore alle politiche sociali e alla pubblica istruzione Diego Di Bonaventura. “L'iniziativa è partita nel settembre 2008 e in questi anni abbiamo potuto verificarne la validità anche attraverso i necessari perfezionamenti che in questi casi si fanno. Il Km 0 è un'iniziativa unica in tutto l'Abruzzo. Il nostro comune è stato il primo ad attivarla e ora in regione stanno cercando di esportare il modello Notaresco anche in altre zone. Siamo fieri di avere dato il via a una nuova cultura nell'alimentazione scolastica: valorizzare il territorio per dare ai nostri ragazzi un cibo sano e a prezzo concorrenziale. Queste le istanze da perseguire nel Km 0” conclude Di Bonaventura.

Lo scorso mese tutti i produttori si sono fermati a mensa per mangiare con i bimbi della scuola: un'evento organizzato grazie alla collaborazione della direttrice Antonietta Battelli e che aveva lo scopo di legare realmente la scuola e le aziende del territorio.

KM 0ECCO TUTTI I PRODUTTORI

RIGOROSAMENTE DI NOTARESCO

Pane: Fornarine Notaresco

Pasta: Pastificio Verrigni

Carne: Macelleria Fasciocco

Olio: tre diversi produttori locali forniscono l'olio. Si tratta dei frantoi Nicodemi, Febbo, Recchiuti Massimo

Verdure: Azienda agricola Sacchetti

Va Raffaello, 1 64039, Val Vomano

(Te)Tel. 0861 650348

UNa MENSa SColaStiCa MadE iN NotarESCoLe aziende del territorio fornitrici esclusive delle mense scolastiche: ecco come la mensa diventa a Km 0

diLUCA LATTANZI

L'assessore diego di Bonaventura

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14 15Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] STRILLONE Lo STRILLONE

Rubrica: E-CiNEMa

diMANUELA COLLEVECChIO

“Ju tarramutu”il cinema che mantiene in vita la realtà

Rubriche con la "E"

Pubblicità Elettorale

Val Vibrata Sant'Omero

Un vero successo quello riscontrato durante l’incontro dello scrittore Stefano

Bordiglioni con gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Sant’Omero, tenutosi lo scorso 31 marzo in occasione di uno degli appuntamenti del calendario MONDO D’AUTORE. Grazie all’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura e dalla

Biblioteca Comunale “G. D’Annunzio”, è stato possibile avere un ospite che vanta in bacheca un Premio Rodari (1998), un Premio Hans Christian Andersen - Baia delle Favole (sempre nel 1998) e il Premio Colette Roselle della Fondazione Bassi Montanelli di Fucecchio.La forza di Bordiglioni sta nell’aver approfondito la sua ricerca linguistica, interessandosi a molteplici mezzi espressivi e nuovi linguaggi, per poterli poi convogliare nel suo lavoro di scrittura. La sua poliedricità gli ha permesso anche di poter dare il suo contributo al teatro e alla televisione.Aver potuto ospitare un personaggio di questa portata è stata una fortuna, soprattutto per i bambini, essendo Bordiglioni uno scrittore per l’infanzia. L’incontro con gli alunni dell’Istituto Comprensivo del Comune è stato inserito all’interno dell’iniziativa Mondo d’ Autore, che ha ancora in programma incontri culturali da non perdere, come si evince dal ricco calendario(vedi locandina pag. 16). È da sottolineare che questo incontro ha avuto un grande successo di presenze, ma fondamentale è stato il metodo “reading” dell’autore che, tra una lettura e l’ altra, ha allietato la platea con delle simpatiche “canzoni giocattolo” che hanno coinvolto i bambini, trasportandoli in un mondo di storie e musica. L’autore, inoltre, ha mostrato loro il grande universo che si nasconde dietro ai libri, facendo intravedere anche il microcosmo che si viene a creare dentro un singolo racconto. È stata proprio questa la forza di Stefano Bordiglioni: aver creato la giusta atmosfera e aver spinto il bambino ad interessarsi anche al processo creativo, introducendolo in una esperienza di gioco simile ad un percorso costeggiato da emozione e leggerezza, ma sempre pieno di contenuti. Bordiglioni ha lasciato qualcosa di prezioso nell’ animo dei bambini di Sant’Omero perché, nell’ ora trascorsa con lui, i piccoli-grandi volti

della scuola non hanno mai sbadigliato o non si sono mai appisolati, avendo avuto la possibilità di interagire, di non essere spettatori passivi, avvicinandosi così ad una dimensione che, forse, sta iniziando a mancare. Spesso, infatti, vediamo un numero sempre più numeroso di adolescenti cadere in trance di fronte ad uno schermo televisivo, strumento che divulga spesso

trasmissioni vuote e prive di contenuti.Un plauso all’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura e della Biblioteca di Sant’Omero, sperando che simili eventi formativi diventino protagonisti delle aule scolastiche, anche in futuro. A quale scopo? Per offrire ciò che si sta perdendo: momenti educativi, stimolanti e divertenti e allo stesso tempo indispensabili per la crescita sana di un individuo.

diALESSANDRA ANGELUCCI

SaNt’oMErolEZioNi iN BiBliotECa

LO SCRITTORE BORDIGLIONI INCANTA GLI ALUNNI CON CANZONI-GIOCATTOLO

lo scrittore Stefano Bordiglioni

Bordiglioni e i bambini della scuola di Sant'omero

A distanza di due anni, L’Aquila scalpita dietro le transenne in attesa di quel futuro che non

arriva. Il clamore dei media è finito ma questo film, uscito lo scorso 6 aprile, ci obbliga a fare i conti con la realtà.

Paolo Pisanelli è arrivato a L’Aquila il giorno dopo il sisma, ha ascoltato in silenzio i silenzi dei terremotati, ha assistito allo sgretolamento della loro quotidianità, alle promesse della politica, al frastuono dei media, alle manifestazioni.

La sua cinepresa ha catturato la vita di chi si è ritrovato improvvisamente protagonista della tragedia. La trama scorre sui binari dello sgomento, dietro il passo incerto degli anziani che non vedranno L’Aquila rinascere, accanto alla rabbia dei ragazzi che non accettano la loro città trasformata in un ricordo. Ma sono i paesaggi

sovrastati dal silenzio i veri narratori. Parlano le stagioni che si susseguono sulle macerie, le infinite gru ferme in attesa di un ordine, le piazze spente e dimenticate.

Alla violenza naturale del terremoto si sovrappone la voracità degli interessi, la velocità delle urbanizzazioni, l’impatto violento del Progetto C.A.S.E. sul territorio, il G8. I potenti vengono mostrati dove realmente sono, in tv, mentre la popolazione li intuisce dai costringimenti cui è sottoposta. Pisanelli filma da una distanza che permette di vedere tutto.

Nelle tendopoli nessuno sa, nessuno può vedere cosa sta realmente accadendo, la politica parla di loro ma non con loro.

“A volte fare un film è uno scoppio di passione, di rabbia e d’amore” dice il regista, che con questo

documentario offre una casa alle emozioni, permettendo a chi non ha più un tetto di abitare il suo film. Il racconto avviene senza rubare lacrime, anzi cogliendo la spinta che porta i terremotati ad organizzarsi in comitati, a scendere in piazza armati di una sana complicità di popolo, forti del proprio carattere gentile ma di certo non arrendevole.

A dispetto del miracolo proclamato dalla politica e dai media, Ju tarramutu sposta l’attenzione sulle condizioni reali degli abitanti e il loro desiderio di rinascita, rivelandoci l’anima di un popolo che nel vuoto della perdita, ha scoperto la propria forza.

Page 9: Lo Strillone n°4

16 17Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] STRILLONE Lo STRILLONE

La prima cosa che mi colpisce di Renzo Ruggieri è la sua disponibilità a condividere con i più

giovani la sua esperienza musicale. Quando vado ad intervistarlo non sta facendo una semplice lezione, sta spronando un ragazzo a dare il meglio di sé, della sua sensibilità. La conferma arriva quando Renzo mi dice che lo sta preparando per una delle iniziative da lui organizzate, il 5° Accordion Art Festival & Contests, che si terrà a Pineto dal 10 al 12 giugno prossimi. Un’altra caratteristica del fisarmonicista jazz rosetano è la volontà di far crescere la scena musicale locale, creando occasioni di incontro tra musicisti e possibilità di ascolto a livello internazionale. E qui Renzo Ruggieri mi confida la sua amarezza nell’aver constatato che l’amministrazione della sua città, Roseto, o meglio i funzionari che da sempre si occupano di spettacolo, non lo hanno sostenuto nelle sue iniziative. Eppure stiamo parlando di un artista che ha suonato in tutto il mondo. Attualmente si occupa di Italian Jazz con progetti che vanno dal DUO alla RENZO RUGGIERI ORCHESTRA con i quali ha realizzato importanti produzioni e molte musiche per teatro, collaborando anche con il Teatro dell’Opera di Roma e con la famosa Antonella Ruggiero, accompagnandola al Festival di Sanremo 2007. È stato il primo fisarmonicista a realizzare CD “completamente improvvisati” con la sua seconda anima, il SOLO ACCORDION PROJECT. Nel 2009 gli viene conferito dal Festival Internazionale di Castelfidardo il premio la VOCE D’ORO già assegnato a musicisti del calibro di Astor Piazzolla, Gorni Kramer, Richard Galliano, Art Van Damme. Ha collaborato con i migliori jazzisti italiani e non solo: Enrico Rava, Roberto Gatto, Danilo Rea, Gabriele Mirabassi, Franco Cerri, Lino Patruno, Fabrizio Bosso, Gino Paoli, Sergio Caputo, Fabio Concato, Morgan, Piera Degli Esposti, Nicola Piovani, Davide Riondino, Tonino Guerra, Monica Guerritore. Mi racconta degli ultimi due progetti a cui tiene molto: il nuovo CD KRAMER PROJECT (VAP 104, distr. IRD) della Renzo Ruggieri Orchestra, uscito a settembre 2010 e dedicato alla musica del grande Gorni Kramer e il racconto musicale in stile jazz “L’Opera?” che è stato eseguito in anteprima mondiale (in russo) il 29 marzo 2011 a Rostov-sul-Don (Russia). Un progetto unico che unisce musica classica, jazz, improvvisazioni solistiche e recitazione. I dialoghi tra classica e jazz, fisarmonica e voce sono stati uniti in una storia, ossia una sorta di opera jazz, nata nel 2008, composta da episodi tratti da tre opere celeberrime: Tosca, La Traviata, Il Barbiere di Siviglia e dove tre personaggi (Figaro, Alfredo e Tosca) interagiscono in una storia nuova recitata da un attore mentre vengono eseguite improvvisazioni sulle relative arie d’opera. Ogni scena si conclude con l’esecuzione orchestrale vera e propria dove le atmosfere appena recitate vengono realizzate mediante la musica jazz.

&Arte Cultura &Arte Cultura

diMARIO DI BATTISTA

diDOMENICO SPINA

A CURA di

lo VoGlio!CREdi CHE LA MUSiCA SiA MoRtA? ASCoLtA MAURO ERMANNO GIOVANARDI E ti RiCREdERAi!

rENZo rUGGiEriLa fisarmonica jazz incontra l’opera. il musicista rosetano è ora impegnato in un progetto originale che vuole unire musica classica, jazz e recitazione.

Rubrica:

FranceScantOniO rOSSi VITA DI UN CARBONARO DI CASA NOSTRA

Rubrica: tUriSMo

VACANZE... prenotarein anticipo conviene!

Come si fa CUltUra?Ce lo dice un piccolo Comune di nome CaStElBaSSo

diMARCO DI MARTINO

Con i drastici tagli della finanziaria soffre anche il turismo. Bisogna inventarsi

qualcosa, bisogna vendere emozioni. Proprio così: in un futuro quasi presente, le strutture ricettive o le località turistiche dovranno imparare a “vendere emozioni, atmosfere ed esperienze”. Se si organizza un evento culturale di qualità, ogni luogo avrà una risorsa importante e strategica. Un evento attrae nuovi ospiti e li fa fermare per più tempo, magari per un periodo dell’anno proprio in quella località dove arrivano pochi clienti. Ci vuole fantasia, entusiasmo e la “buona sorte”. Il programma deve essere molto semplice, sintetico ma di qualità. Così si ragiona a Castelbasso, una minuscola frazione di Castellalto (TE). Avete capito bene, una frazione di un altrettanto piccolo comune teramano. Da più di dieci anni vende emozioni e attrae turisti da fuori regione. Il borgo medievale è ben curato e ogni anno, sia in primavera sia in estate, presenta eventi che fanno invidia a tutte le città della costa teramana. Dal mese di Marzo fino alla metà di Maggio la Fondazione Malvina Menegaz ha presentato nella sua prestigiosa sede una mostra intitolata “Attraverso l’arte del 900 Italiano: dal Futurismo all’informale”. Le opere propongono una narrazione sintetica ma esauriente delle correnti fondamentali che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’arte italiana del 900. All’interno del percorso espositivo si incontrano la scultura di Medardo Rosso, precursore dell’arte contemporanea, le opere futuriste di Umberto Boccioni e Giacomo Balla e quelle della metafisica presenti con il suo fondatore Giorgio De Chirico, passando attraverso i lavori di Giorgio Morandi, Mario Sironi e Alberto Magnelli, fino ad arrivare agli anni ‘50 con le opere di Lucio Fontana,

Alberto Burri, Emilio Vedova e Piero Manzoni. Oltre all’arte, un altro ingrediente importante per avere successo è la musica d’autore. Durante la mostra ben sette serate hanno incantato centinaia di appassionati. A Castelbasso è arrivata Carlot-ta (reduce dal Premio Tenco 2011), proponendo musica dal sapore internazionale creata da una voce unica e dal suo pianoforte. Successivamente il duo Remo Leonzi e Marina De Carolis ha riproposto in chiave poetica e musicale l’opera “The Other Side” di Bob Dylan. Il programma prevedeva anche il Jazz e le sonorità elettroniche di chiara impronta autoriale con “Jano Quartet”. C’era anche Marina Giaccio che si è esibita con il suo pop ironico e raffinato. Le Penny Ladies hanno omaggiato i divi di Liverpool (l’unica Tribut Band italiana dei Beatles interamente al femminile). E per finire direttamente da Londra il compositore pianista ed interprete internazionale Jon Regen. Se si presenta un programma senza grandi nomi, ma si preserva la qualità, i tagli della finanziaria non faranno più paura.

L’arrivo della bella stagione, le prime domeniche di sole,

l’allungarsi delle giornate…e torna la “voglia di vacanza”. Questo di sicuro è il miglior momento per decidere la destinazione delle tanto sospirate ferie e per prenotare, assicurandosi così il miglior trattamento al miglior prezzo. La nuova politica, sempre più diffusa tra Tour Operator, hotel e compagnie aeree, tende a premiare coloro che prenotano in anticipo il viaggio. Oggi la vacanza rappresenta quasi uno stile di vita ed un’esigenza, e non più una questione puramente economica, perché i prezzi sono sempre più accessibili. Qualche esempio?

Periodo Giugno – Settembre:

Week-end LONDRA Volo + Hotel € 149 ,

SARDEGNA 1 sett. Appartamento € 129 ,

Crociera Costa € 490, LOURDES volo+ hotel € 630,

SLOVENIA 3 giorni Centro benessere € 155,

SAN PIETROBURGO volo+ hotel € 880, SHARM volo + villaggio € 590,

MALTA volo+ hotel € 340,

NEW YORK Volo € 395.

Ogni viaggio racconta un po’ di quello che ciascuno di noi è o ciò di cui ha bisogno nel momento in cui lo intraprende. Ma è di sicuro un’esperienza per arricchirsi. Lo staff della Narramondo, ti aiuterà a scegliere al meglio la meta delle tue prossime vacanze.

A cura dello Staff Narramondo Tour Operator: Via G. Galilei 169, 64021 Giulianova (TE) Tel: 085.8001402 fax: 085.8026658www.viagginarramondo.it

Ho sentito troppe volte ragazzi dire che la musica

è morta, ma ho sempre ritenuto che fosse

un po’ eccessiva come affermazione, soprattutto guardando al di là dei confini della nostra Penisola. Io ritengo piuttosto che la musica sia diventata pigra, schiacciata dalla creatura nata dai tossici fumi emessi dagli squallidi orifizi della discografia “importante”, che con il suo peso funge da filtro, decidendo quali canzoni giungeranno alle nostre orecchie. Eppure qualcosa sta cambiando, ogni tanto qualcuno punzecchia la creatura da sotto e lei, costretta a scostare le flaccide natiche, lascia passare qualcosa di “non previsto” e così, di rado, capita di sentire qualcosa che trasmette emozioni.Stanno sorgendo realtà importanti nel nostro Paese, ad esempio Le Luci Della Centrale Elettrica o Paolo Benvegnù: la loro musica non è mica un’ innocua confezione di note in “plastica “ come quella dei Sonohra! Sembra che il cantautorato stia tornando a galla dopo l’oblio musicale che ha coinvolto la musica di “classifica” italiana negli ultimi anni. Ma devo essere onesto, la Non-Musica è Non-Musica e Sanremo è Sanremo! Così, nonostante io sia rimasto sorpreso della vittoria di Vecchioni, il più bel pezzo a mio parere, vediamo che Io Confesso dei La Crus non è riuscito a guadagnarsi neanche il podio, essendogli stato preferito un Al Bano banale e lagnoso come al solito. Eppure qualcosa sta cambiando, perché l’album di Mauro Ermanno Giovanardi, ex leader dei La Crus, è un piccolo capolavoro che in fin dei conti sta avendo un buon successo. Si intitola “Ho sognato troppo l’altra notte ?” ed è un vero e proprio tuffo nel passato: si rivivono atmosfere morriconiane, evocate da archi che accarezzano testi esistenzialisti e sofferti (senza però mai piangersi addosso): la cover di “Bang bang” in duetto con una straordinaria Violante Placido è una delle migliori riletture degli ultimi tempi. Sicuramente le maggiori fonti d’ispirazione sono Mina, nel periodo di Studio Uno, Luigi Tenco, nel suo approccio alla vocalità e all’interpretazione, ma soprattutto il già citato Morricone, le cui sonorità sono immediatamente individuabili in “Io Confesso”, brano presentato al Festival insieme a Malfatti (ex compagno di avventure nei La Crus col quale si è riunito solo per la durata del festival). Ascoltando questo album ti viene voglia di dire “C’era una volta in Italia la buona musica” e, soprattutto, ti viene voglia di sperare che ancora ce ne sarà.

Nelle migliori edicole

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CONCETTO POZZATI: LO SGUARDO DELLA PITTURALUCA ALINARI: TRA FIABA E REALTÀLONDRA: JOAN MIRÒ @ TATE MODERNROMA: LORENZO LOTTO ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE

Aprile / Giugno 2011

Alluvi Editrice consiglia

“Senza volo”: il piacere di viaggiare con lentezzaÈ uscito sottovoce nel 2008 (Einaudi) ma merita a t t e n z i o n e questo “diario

di bordo” di Federico Pace, una vera e propria guida ai viaggi che tutti abbiamo sognato almeno una volta di fare. Il mondo visto dal finestrino di un vecchio treno a vapore, in sella alla bici, a piedi o dalla prua di una nave in tempi impensabili: 17 giorni di navigazione per giungere da Genova a Rio de Janeiro, una giornata sull’Appia Antica per coprire la distanza tra Roma e Ciampino, 5 giorni di treno per Mosca- Pechino. Più di 50 viaggi compiuti senza mai volare e narrati con indicazioni precise sul costo del biglietto, orari di partenza e arrivo, chilometri effettuati. Percorsi che attraversano monti e deserti, risalendo zone che credevamo inaccessibili e di cui scopriamo chilometro per chilometro tutte le sfumature, ma non solo.Veniamo a conoscenza del treno supertecnologico che dal 2006 si arrampica fino a Darjeeling, la vetta più alta del Tibet, scoviamo un 19enne sul treno notturno Malaga-Madrid che risponde al nome di Antonio Banderas, ci imbattiamo in un James Joyce innamorato che attraversa l’Irlanda in bici per vedere la sua Nora o nel 48enne Albert Camus fermo sul ponte di una nave inebriato dai colori di Rio. Sta qui la ricchezza di questo vasto racconto, fatto di distanze reali, spesso divenute celebri, colmate nei tempi di percorrenza che non si conoscono più ma esistono ancora e narrate con richiami storici, letterari e cinematografici che sorprendono e commuovono.Un diario che fa capire come in ogni viaggio la lentezza del mezzo adoperato permetta ai pensieri di nascere e morire in un tempo perfetto, lontano da quello approssimativo della fretta. Si ha il tempo di imparare la forma di un lago, il carattere di una città, la propria dimensione umana. Se tutto questo non bastasse, Federico Pace ci offre le sue parentesi analitiche sui compagni di viaggio, sul vero peso dello zaino in spalla, sul senso di quello stato di agitazione misto ad euforia che rendono il viaggio un percorso emozionale. A fine lettura vi sembrerà di conoscere il mondo intero.

diMANUELA COLLEVECChIO

Tra le figure di patrioti del teramano che contribuirono alle

lotte risorgimentali, spicca quella di Francescantonio Rossi (Mosciano Sant'Angelo, 1787–Livorno, 1858), appartenente a una facoltosa famiglia moscianese e strenuo oppositore del regime borbonico.Il nome di Francescantonio Rossi compare , infatti, fra gli atti della polizia borbonica già nel 1828, in un elenco di cospiratori accusati di voler sovvertire il governo del Regno delle Due Sicilie. In detto elenco, Rossi viene inserito fra i membri della carboneria e perciò fu arrestato insieme ad altri patrioti teramani. Durante la detenzione gli venne sequestrato un bauletto dove conservava documenti che attestavano la sua corrispondenza con un patriota napoletano e contenenti affermazioni contraria al Ministro di Grazia e Giustizia che potevano metterlo in serio pericolo.Accanto ad Aurelio Saliceti, il Rossi fu protagonista nei moti del 1848:

proprio durante i moti, il Rossi realizzò una bandiera tricolore con al centro lo stemma sabaudo. Tra mille pericoli riuscì a riportare il tricolore nella sua Mosciano dove oggi è ancora conservata: essa, infatti, fu donata al comune moscianese da un nipote del Rossi e oggi è possibile vedere il cimelio nella sala giunta del palazzo civico.

Ricercato e perseguitato per le sue idee e per il suo attivismo nell'indipendenza italiana, Francescantonio Rossi si rifugiò a Livorno dove morì da esule nel 1858.Ancora oggi a Mosciano è possibile vedere la casa ove nacque il Rossi, situata in una via centrale intitolata proprio al patriota moscianese. Secondo alcuni, nella casa sarebbero ancora custoditi cimeli e oggetti appartenuti a Francescantonio Rossi che i suoi discendenti hanno gelosamente conservato: cimeli che andrebbero però valorizzati e riportati alla luce, anche attraverso iniziative culturali mirate.

diLUCA LATTANZI

ritratto di Francescantonio Rossi

la bandiera realizzata dal Rossi nel 1848 ed esposta nel palazzo civico di Mosciano Sant'Angelo

stemma della famiglia Rossi

il musicista Enzo Ruggieri

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18 19Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] STRILLONE Lo STRILLONESpeciale ElettoraleSpeciale Elettorale

CANDIDATO SINDACO: Teresa Ginoble

Partito Democratico

Aloisi SimoneBrunozzi PieroCialoni Vittorio Berardo GabrieleDe Vincentiis FlavianoD’Elpidio Raffaella Maria CeciliaDi Cesare DonatellaDi Marco PieroFrattari EnzoPetrini NicolaPistilli EnzoPorrini AntonioProsperi GuerinoRosini EnzoSalvatore CelestinoSantarelli VincenzoTacchetti Simone

Teresa Sindaco

Addazii VincenzoAndrietti ErcoleBianchini MassimoCampanella GiuseppeCollevecchio StefanoDe Bernardi LuigiDi Carmine Leonardo (detto De Carmine)Di Pietro LuigiD’Ignazio AlessioEttorre ClaudiaFalà AlfonsoFerretti EnzoLegge NicolaPacioni SilvioSimone CarloSmaldino Fabio

Alleanza Per l’Italia

Frezza AchilleDi Colli VeronicaMazzocchetti LorenzoGialluca GiadaGinoble DanieleVannucci MartaBosica DanieleFaiazza RamonaDi Febbo VincenzoSconci StefanoDane Davide LorenzoMaggitti LucianoPigliacelli LucianoMarsilii GiuseppeCantando AlessandroMellozzi Marcello

Italia dei Valori

Berardinelli GiuseppeCappucci DomenicoDi Giacinto VincenzoDiletto Sonia (in Alonzo)Ippoliti DavideMartella Tania (in Alonzo)Monti DanielaPalantrani CamilloPiccari Raffaella (in Villani)Prosperi FrancaRolli Elisabetta (in Del Roscio)Sfredda GianniSilenzi DomenicoUrbani AgneseValentini MaurizioZitti Roberto

Roseto nel Cuore

Allevi MarinellaAngelini MarcoBellachioma Giancarlo GabrieleCollevecchio ManuelaDelli Compagni AndreaDi Domenico FabrizioDi Giacinto GiuseppeDi Marco RosannaFaraone DanieleFlorii LucaGinoble RobertoPantic Danica (detta Dana)Parisse Marco Proietto FedericaQuaranta SergioSettepanella Maurizio

Sinistra Riformista per Roseto

Bonaduce GennaroCaponi GiancarloCasillo Gian GaetanoCerulli PasqualeD’Elpidio TizianaDi Carlo PaoloDi Marco MarcelloErenia NardinoGullotto SalvatoreMaggetti RiccardoMarziani LinoMonticelli MarcoMoretti MorenaPersichetti BerardinoProti GiovanniSilenzi Giorgio

CANDIDATO SINDACO:Enio Pavone

Liberalsocialisti Abruzzo

Caponi PaoloCaporaletti AlbertoDi Cristoforo EzioDi Marco NicolaDi Pasquale CamilloFoglia ErnestoIezzi ToriellaMariani Giuliano EmidioMarini GianfrancoPaone GiuseppePietrinferni Domenico (detto Dino)Popova ElenaPossenti BeniaminoTuccella GiuseppeVannucci EzioZitti Gaetano

Insieme per Roseto

Borrelli Vincenzo (detto Enzo)Candelori GianninaCistola AndreaCordella RolandoD’Alessandro GiovanniDe Giovanni Antonio Luca (detto Tonino)De Felica FrancescoD’Orazio JonnyIannetti Romano (detto Antonio)La Mattina MaurizioPanicciari FrancescoPetrella Sergio MarioSacripante AndreaTalamonti EgidioUrbini MariastellaZarabla Giovanni

Il Popolo della Libertà

Angelini RobertoDi Berardino FrancescoDi Carlantonio AnthonyDi Giulio Pietro EnzoDi Giuseppe FilibertoFalasca SabatinoFelicione GabriellaFerretti RobertoFoglia StefaniaFornaciari Fabrizio MariaMaltese FrancescoMarcone UmbertoNorante AntonioPigliacampo AdrianoSperandii UmbertoVannucci Mirco

Il Popolo di Roseto

Antonelli PaoloAngelozzi GiuseppeCandelori Gianluca

Di Bonaventura RaffaeleD’Ascenzo MarinoDe Carolis GuidoMagrini GianfrancoMassari DanteMaiorani GianniMion MarziaPagni Silvia Palmarini AlessioRicci DanieleCordone Marco Armini IoneDi Egidio Ilaria

Unione di Centro

Recchiuti AlessandroDe Luca AdrianoModesti RobertoDezi AttilioBizzarri Girolamo (detto Mino)Di Furia LeonardoDel Piccolo UmbertoDi Blasio NadiaDi Antonio AndreaDi Domenico DanielaDi Frischia VincenzoTomat Ranieri (detto Giuliano)Ruggieri LucianoValeriani LucaAscani Maria AntoniettaD’Annunzio Orazio

La Destra

Felicioni LuigiCastellabate LuiginoD’Aprile AndreaVagnozzi MarcoGizzi NicolaMarchione RobertoVillani CristianoMattia PaolaPigliariccio Claudia (in Palumbo)Iezzi GioeleSavoca StefanoDi Biase MassimilianoIacobucci NinoNubile Rocco AntonioPatierno SalvatoreCongiu Carlo

Lega NordDi Blasio ClaudioMarinelli Franco DantePasquini MarioDi Pasquale GabrieleMarini PaoloDi Giovanni MarcoFilangeri IgnazioGeminiani GiulioCarloni MassimoTavoletti SimonaRotolo GiuseppeCivitella CatiaScardecchia MarcoDi Matteo VirginiaD’Agostino GiovanniDi Domenico Di Sabatino Marco

CUCINA E PIZZERIA

Lungomare Roma, Pineta Celommi - Roseto degli Abruzzi

CANDIDATO SINDACO:Walter AloisiLISTA: Altracittà

Andrietti GiuseppeConcordia CristinaD’Emilio GiuseppeDi Emidio PioDi Loreto ErmannoDi Pietrantonio RosannaDi Pompeo SilvioLelli NazarenoLozzi GiadaMastrangelo PaolgiulioMummolo GennyNugnes MarioPiccioni NicolettaRomano CristianoSavini MicheleVenanzi Vilma

CANDIDATO SINDACO:Pio RapagnàLISTA: Città per Vivere

Settepanelli GiorgiaDi Genova GiuliaDi Giandomenico UmbertoDi Teodoro PaolaForti GiovannaIppone AngeloLucente DavideMerlini AlessandraNardi GabrielePalazzese GiovannaPallini GabrieleRapagnà Luciano

Romani MassimoSerra GiovannaToscani DanielaTrivelli ArgentinaCANDIDATO SINDACO:Marco BorgattiLISTA: Sinistra Unita

Tritella MarcoTiberio Giuseppe Mario Detto “Pippo”Braca EmidioBarnabei AndreaBraca ElisaCappucci Serena Contento StefaniaCorradi PatriciaD’eustacchio FrancescoDiodati ConsueloDi Ridolfi AndreaDozzi GianniEttorre TeresaIervese ManuelaSarra DaniloVallonchini Alberto

CANDIDATO SINDACO: Alfonso MonteseLISTA: Obiettivo Comune

Laudadio RiccardoDi Sante DanielaToscani DorinoIanni AnnasofiaDi Felice PasqualeAstolfi PamelaMarcattilii RaffaeleCastignani Raffaella

Tarquini VincenzoScandale EleonoraDe Marcellis AntonioPio LucianaMastrilli MarcoAuriemma LiaGaletta MichelePoliziani SandroCANDIDATO SINDACO: Pasquale AvolioLISTA: Sinistra Ecologia e Libertà Con Vendola

Moretti MassimoAvolio GaetanoCantoro LuisellaCerullo GiuliaConsorti PalmaDe Grazia EmilioDiani CaterinaDi Donato FrancescaForti FabioIacovoni RemoLanzi PietroLaureti ZairaLibbi LivioMazzoni GuidoPersiani StefaniaSaccomandi Massimiliano

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Lo STRILLONE 21Maggio 2011 e-mail: [email protected] Maggio 2011

e-mail: [email protected] STRILLONE

Secondo studiosi americani nel “cOMe” parliaMO l’OriGine Del nOStrO SUcceSSO

CoME lEGGErE - CoME ParlarERubrica:

PIACE alla gente che piace

"È da piccoli che si impara a diventare grandi. 17/03/2011. I bambini dell'asilo nido comunale di Mosciano Sant'Angelo festeggiano i 150 anni dell'Unità d'Italia".

Nel numero precedente, a pag. 2, si definisce la Dott.ssa Sonia Amendola come Medico Veterinario.

Ci scusiamo per l’errore e applichiamo la dovuta rettifica:

Sonia Amendola è laureata in Tutela e Benessere Animale, corso di Laurea della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli

Studi di Teramo.

lo StrilloNE PiaCE! lo StrilloNE CrEa CoNSENSi! iNForMa i CittadiNi E dÀ VoCE alla GENtE.

lo StrilloNE È...tUo...Mio...NoStro...Ma SoPrattUtto È...VoStro!!!

Ecco una pagina dedicata alle vostre immagini più belle: quelle dimenticate in un cassetto, quelle che più vi hanno commosso o strappato un sorriso inaspettato, quelle che mai vi

sareste sognati di veder pubblicate su un mensile.

INVIA alla redazione le tue foto più belle: [email protected]

PIACE

ALLA GENTE

CHE PIACESentiamo dire molto spesso che la lingua è

l’identità di un popolo. A prima vista può sembrare che ci si riferisca semplicemente all’uso della medesima lingua; ma a farci capire che non è proprio così ci aiuta il banalissimo esempio che tutti noi facciamo parlando di una coppia che si lascia: “non parlavano la stessa lingua”, si dice. In quel caso non ci si riferisce naturalmente all’indecifrabilità delle parole bensì alla diversità delle opinioni, del modo di pensare; cioè, del modo di “essere”. Pertanto la lingua, intesa come suono, è soltanto la parte

terminale di un processo di elaborazione squisitamente cerebrale; la sua base in realtà è il cervello. Sicché aver detto non vuol dire necessariamente aver comunicato; infatti la parola non sempre riesce a rendere l’intenzione del cervello per cui - quando la colpa non è di chi ascolta - è evidentemente che il modo di parlare non ha permesso di decodificare il messaggio. Cosa che può dipendere o da una cattiva pronuncia, oppure da una errata collocazione e/o durata delle pause. Quanto alla pronuncia, possiamo dare intanto una regola generale sulle vocali: quelle non accentate sono sempre chiuse; le

altre possono avere un suono aperto (ad es.: la /e/ di “ecco” o di pèsca, il frutto) oppure un suono chiuso (come la /e/ di pésca, attività peschereccia). Senza andare, almeno per il momento, troppo nel particolare, possiamo aggiungere che il dittongo /iè/ è sempre aperto, ad eccezione dei diminutivi (es. Antoniétta) e delle parole biétta (scheggia di legno), chiérico, bigliétto. Quindi diremo “viène, pièga, chiède, ecc.È il caso di accennare al doppio suono della /o/, che può anche distinguere due parole diverse: si pensi a bótte (contenitore) e bòtte (percosse), su cui torneremo.Per ora è importante sottolineare che nella provincia di Teramo le vocali chiuse sono sulla bocca di poche persone, la maggioranza pronunciando solo le aperte. Il problema viene avvertito specialmente da chi ha rapporti extra territoriali o, per motivi professionali, ha occasione di leggere o dibattere in pubblico; come medici, avvocati, insegnanti, imprenditori, giornalisti, politici. Si verificano anche casi di autocensura, specialmente nei giovani data la loro maggiore propensione a ottenere gradimento e avere successo. Ne soffrì anche Maria Grazia Cucinotta, per sua stessa ammissione, causa le vocali siciliane. Al prossimo incontro coi lettori rimandiamo la trattazione della decodificazione del messaggio e l’analisi delle pause.

diEDEN CIBEj

RETTIFICHE D'INFORMAZIONE

guerino ProsperiLa novità dell'esperienza

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Page 12: Lo Strillone n°4

22 23Maggio 2011 e-mail: [email protected]

Maggio 2011 e-mail: [email protected] STRILLONE Lo STRILLONEa cura di www.rosetosportiva.neta cura di www.rosetosportiva.net SportSport

“Il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un

campionato”. Come non essere d’accordo con Michael Jordan, uno dei giocatori più vincenti nella storia del basket, e non solo. Squadra, questa parola magica che nella pallacanestro è fondamentale. Non solo in serie A, ma a tutti i livelli. E la Dimensione Solare Roseto quest’anno, in serie C dilettanti

girone G, ha rappresentato al meglio il concetto di squadra, in positivo e in negativo. Alla fine gli Sharks sono nei play-off ed anche in un’ottima posizione, al quarto posto. Se la vedrà con Monteroni, quinta classificata. Adesso inizia un’altra stagione, dove conteranno nervi saldi, lavoro di squadra e spirito di sacrificio. E’ il lontano 12 settembre 2010 quando, nella cornice della storica “Arena quattro palme”, la squadra si presenta al pubblico rosetano. L’allenatore è Remo Tempera. Si parte con due vittorie. Poi tre sconfitte consecutive, di cui due tra le mura amiche (Termoli e Airola) e a pagare è Tempera. Il nuovo head coach è Ernesto Francani, già allenatore in seconda, ex tifoso (neanche tanto ex) biancazzurro, alla prima esperienza in serie C dilettanti. Ma Ernesto sa quello che vuole, ed ecco due vittorie (una nel derby con Giulianova). Ma questo campionato riserva tante sorprese, e l’equilibrio regna sovrano. Altre tre sconfitte. Gli Sharks ripiombano in zona play-out. Che fare? Si prosegue così. Due punti nel derby con Pescara, sconfitta a Trinitapoli, e poi un filotto di quattro vittorie che riportano i ragazzi di Francani in piena zona play-off. Ma ecco le note negative: la squadra è privata di Piccinini, giovane, buon cambio. E poi anche Domenicucci fa le valigie. Ad Airola la Dimensione si presenta in sei e subisce una sonora batosta. Francani nulla può date le condizioni precarie della squadra e del palazzetto (causa tabellone rotto). La svolta c’è alla ventesima giornata con Lucera: vittoria preziosa, ma la nota positiva è l’ingaggio di Manuel Del Brocco, una vita in B dilettanti ma inattivo da undici mesi. La squadra cambia,

acquista più sicurezza, anche grazie al giovane Assogna, classe 1991. Da qui in poi sei vittorie e una sola sconfitta (a Pescara) e gli Sharks conquistano i tanto sospirati play-off. Coach Francani ha puntato molto sulla difesa, il suo credo cestistico, e i risultati si sono visti. Un’altra nota lieta è rappresentata dal giovane Marini, 17 anni, che contro Trinitapoli in 12 minuti ha sfornato ben 17 punti e 24 di valutazione. La squadra ora è pronta per i play-off. Tutti disponibili per coach Francani. Si inizia il 1 maggio a Roseto. Il Palamaggetti attende il pubblico delle grandi occasioni.

SHarKS come le montagne russeUn campionato incredibile, una squadra pazzescaFerrometal e ciclismo

un binomio perfettoFatica, sudore, sacrifici. Il ciclismo è questo, e quelli della Ferrometal lo

sanno benissimo. Il 6 maggio 2005 nasce la prima società, l’A.s.d. Vomano bike - Ferrometal, grazie alla passione di un gruppo di amici amanti delle due ruote, con l’intento di diffondere tra i giovani la cultura dello sport pulito e della sana competizione. Nei cinque anni di attività l’A.s.d. Vomano bike - Ferrometal ha raggiunto brillanti performance in termini sportivi nelle varie competizioni ciclistiche alle quali ha partecipato, piazzandosi più volte ai vertici delle classifiche a squadre e individuali su base regionale. Sono dieci le gare ciclistiche organizzate in questi anni, cinque di rilevanza regionale e provinciale, e altrettante gare come collaboratrice di associazioni sportive dilettantistiche provinciali e non. Nel 2007, inoltre, ha organizzato lo stage della Nazionale italiana di ciclocross a Roseto degli Abruzzi. Anno 2006: ecco nascere l’A.s.d. Ferrometal cycling team, che conferma questo connubio Ferrometal-ciclismo. Anche se è solo al suo terzo anno di attività, la società ha raggiunto brillanti performance in termini sportivi nelle varie competizioni ciclistiche alle quali ha preso parte, organizzando direttamente sei gare ciclistiche, di cui cinque aventi rilevanza regionale e provinciale e una nazionale, cioè l’ultima tappa del Giro d’Italia cross, in occasione del terzo trofeo memorial “Alfano Laurenzi”, a Roseto degli Abruzzi. Ai propri iscritti (Cat. Allievi e Juniores) entrambe le società forniscono tutto il materiale tecnico sportivo (bici e abbigliamento), all’avanguardia sotto il profilo della qualità e necessario per lo svolgimento dell’attività agonistica. A disposizione agli atleti iscritti c’è anche un servizio “scuolabus” per il trasporto dal domicilio dell’atleta al circuito di allenamento e di gara. Per la preparazione all’attività agonistica le società si avvalgono della collaborazione di esperti del mondo del ciclismo, dotati di attestazioni di qualificazione rilasciati da organi federali. Con l’avvento della bella stagione ricominciano le gare ciclistiche. Primo appuntamento, organizzato dell’A.s.d. Ferrometal cycling team, il 1 maggio con il quarto trofeo “città di Castellalto” (categoria allievi), con partenza e arrivo a Castelnuovo Vomano. Sulla linea di partenza sono attesi 110 giovani atleti, con familiari al seguito, provenienti da tutto l’Abruzzo, che si sfideranno sul tracciato di gara ricavato sulle strade ricadenti nel comprensorio della vallata del Vomano per aggiudicarsi il titolo. L’ultima edizione lo scorso 27 giugno. L’altro evento, in programma l’8 maggio e organizzato dall’A.s.d. Vomano bike – Ferrometal (categoria giovanissimi) e dall’A.s.d. Red cycling per la categoria esordienti, è il secondo trofeo “città di Morro d’Oro”. Si correrà su strada in un circuito ricavato tra le vie della frazione di Pagliare di Morro d’Oro. Questa gara concorrerà a formare la classifica regionale individuale e a squadre. Sono 110 gli atleti attesi, appartenenti alle categorie giovanissimi ed esordienti, tutti di provenienza regionale. L’organizzazione di queste manifestazioni gioverà alla promozione turistica del territorio e permetterà, cosa molto importante, di diffondere la cultura del ciclismo tra i giovani concittadini. Uno sport il ciclismo che negli ultimi anni è stato macchiato, purtroppo, da casi di doping. La Ferrometal si propone di superare questi problemi diffondendo nei giovani la cultura dello sport

pulito e senza trucchi. E magari, chissà, trovare il futuro vincitore del Giro d’Italia.

diLUCA VENANZIdi

LUCA VENANZI

2° TROFEO CITTÀ DI MORRO D’OROCiclismo agonistico su strada categoria giovanissimi ed esordienti

- data: 8/05/2011 - località: Morro D’oro- categoria: giovanissimi - società organizzatrice: A.s.d. Vomano bike – Ferrometal categoria Giovanissimi A.s.d. Red cycling categoria EsordientiMattina categoria giovanissimi

· ritrovo ore 07:30;· verifica tessere e punzonatura 08:00;· riunione tecnica: 08:30;· partenza gare ore 09:00;· termine gare previsto ore 12:30.

Pomeriggio categoria esordienti· ritrovo ore 13:30;· verifica tessere e punzonatura 14:00;· riunione tecnica: 14:25;· partenza gare ore 14:35;· termine gare previsto ore 17:30.

il team Ferrometal categoria Allievi

UNO DI VOI PER ROSETO E FRAZIONI

AlfonsoMONTESE

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Page 13: Lo Strillone n°4

Lo STRILLONE

Direttore ResponsabileAlessandra [email protected]

Direttore EditorialeVincenzo [email protected]

Coordinamento RedazionaleLuca [email protected]

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Hanno collaborato Alessandra AngelucciGeneroso D’AgneseAdriana D’Andrea RicchiMario Di Battista

Alessandro Di RemigioPierluigi FilipponiLuca LattanziVincenzo MorettiCristian QuarantaPiero RicciutelliSara RocchegianiDom SerafiniLuca VenanziValeria Di FeliceMarco Di MartinoMassimo FelicioniAndrea SacripanteGiuseppe TelloneAngelo MarchioneAngelo MontebelloPietro SuppaGianluca VagnozziRuggero MazzoniDomenico SpinaManuela CollevecchioMariaCristina CirioloMonia Galiffa

Eden CibejSonia AmendolaValentina Muzii

Si ringrazianoLa redazione diwww.rosetosportiva.net

Tutti gli sponsor che hanno sostenuto il nostro progetto

Impaginazione e GraficaSara [email protected]

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