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Numero 24 Anno II • Registrazione Tribunale di Brindisi n. 3/2011 del 6/05/2011 • Direttore Responsabile Eliseo Zanzarelli Edizioni: PubliEdit S.r.l. Via Marrucci, 14 - Francavilla Fontana (Br) • Redazione: Via C. Pisacane, 6 - Oria (Br) Fino a 600 SMS e 20 Gb di Internet al mese. Passa a 3 e tieni il tuo numero 29/10 - 9/11 - 2012 NON PERCEPISCE FINANZIAMENTI PUBBLICI L'odissea di un imprenditore che, in piena crisi, decide di promuovere l'immagine della sua azienda: di buon mattino prende il telefono e contatta, o prova a farlo, i Comuni nei quali intende pubblicizzarsi per ottenere informazioni su costi, spazi, tempi e modalità del servizio. L'impresa è più ardua del previsto, ma non mancano piacevoli sorprese... TRA BRINDISINO E TARANTINO - Breve viaggio per gli uffici affissioni Il manifesto dove lo metto non si sa C on l’economia che lan- gue, un imprenditore impegnato a program- mare una campagna affissioni, per promuovere la propria atti- vità, fa notizia. La pubblicità – pensa ancora qualcuno – resta l’anima del commercio, quindi a maggior ragione in tempo di crisi essere visibili è quanto- meno opportuno, quando non necessario. Il tour – forse più un’odissea – per uffici tributi e/o ditte esterne gestrici del servizio affissioni per conto dei Comuni comincia da queste semplici riflessioni. L’intento del signor Manlio – lo chiame- remo così per ragioni di buon- senso – è quello di contattare diversi Comuni, di un’area a ca- vallo tra le province di Brindisi e Taranto , per ottenere (... p. 8) Via Magenta, 2 Francavilla Fontana info@caffetteriafermi.com www.caffetteriafermi.com Seguici su facebook.com/caffetteriafermi Debora Rossini, giovane francavi- lese, è stata selezionata per Area Sanremo, le selezioni propedeu- tiche al festival della canzone ita- liana. Talento da vendere. ( p. 11) FRANCAVILLA n CLAUDIA TURBA LATIANO n MAURIZIO DISTANTE I lavori sono terminati da poco, ma via Roma si è rivelata uno stagno al primo accenno di piog- gia stagionale. Ora c'è da capire chi è che ha sbagliato. (p. 12) L’informazione alza la voce www.lostrillonenews.com FRANCAVILLA - Proteste di fioristi e sposi «Meno addobbi ai matrimoni» F iorai francavillesi sul piede di guerra per il li- mite imposto da don Franco De Padova, parroco della chiesa della Madonna del Carmine: d’ora in avanti, massimo cinque composizio- ni floreali, non una in più, du- rante i matrimoni. In tempi di austerity, insomma, un’auste- rity imposta, ma non richie- sta, anche per quello che nor- malmente è considerato il giorno più bello – o tra i mi- gliori – nella vita.(... p. 8) Q uesta è una notizia: parliamo un po’ di noi, cosa che accade di rado. Lo Strillone è final- mente anche online all’indi- rizzo www.lostrillonenews. com. A giudicare dalle visite, molti di voi ne sono già a co- noscenza, gli altri speriamo vengano a trovarci presto. Dopo più di un anno trascor- so per strada – o meglio negli esercizi commerciali – abbia- mo trovato il tempo di de- dicarci un po’ a internet, un posto dove l’interazione con i lettori risulterà più immediata e continua. Il formato cartaceo non scom- parirà di certo, ma sarà affian- cato dall’edizione web, che potrà anche essere aggiornata con cadenza quotidiana, senza cioè il limite dei 15 giorni – un’ossessione quando si han- no notizie in esclusiva magari già il giorno dopo l’uscita, cosa che ci è capitata non di rado –. Sarebbe banale e inesatto dire che abbiamo colto la sfida del futuro, consci come siamo che il web è il presente. Diciamo che adesso saremo presenti in maniera più evidente rispetto a prima. E allora, sebbene con taglio diverso, magari più diretto e se servirà brutale – da bre- aking news si dice in gergo – porteremo avanti anche da qui il nostro concetto d’infor- mazione: libero, davvero indi- pendente, sempre imparziale, all’occorrenza aggressivo, im- permeabile ai compromessi, indifferente ai ricatti, aperto alle critiche, orientato al con- traddittorio, non insensibile alle più svariate opinioni e segnalazioni. Rigorosamente gratuito, dalla parte dei citta- dini. Non resta che augurarvi un’ottima navigazione. www.lostrillonenews.com ORIA - L'accusa è di "stalking politico" Il sindaco querela il blogger S erano tanto amati, anche se politica- mente la pensavano diversamente. Qualcuno è di- sposto a giurare che durante l’ultimo consiglio comunale si siano addirittura stretti la mano, nonostante tutto. Uno dei due, però, probabilmente già sapeva. Sapeva cosa sa- rebbe accaduto di lì a poco, ciò che può derivare da qua- lunque querela, figurarsi da una per stalking politico e personale. Loro due sono Cosimo Poma- rico, pensionato-sindaco, e Franco Arpa. (... p. 11) LO STRILLONE É ONLINE FRANCAVILLA FONTANA CAFFETTERIA FERMI TORRE S. S. - Indagini in corso sugli abusi edilizi La Gdf ancora in municipio, e l'ingegnere passa a Ecologia L ex dirigente dell’Uffi- cio tecnico comunale, Michele Sabba, a fine agosto è stato trasferito dall’Urbanistica all’Ecologia, mentre nei giorni scorsi uo- mini della Guardia di finanza sono stati a palazzo di città per sequestrare diversi incar- tamenti che avrebbero a che vedere con l’affaire presunti abusi edilizi del sindaco, Co- stantino Galasso, e di due al- tre personalità a lui vicine in ambito politico e personale. Tra i documenti finiti sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle ci sarebbero anche la delibera d’indirizzo e la determina di esecuzione del dirottamento dell’inge- gner Sabba da un ufficio co- munale all’altro, disposto ed eseguito poco dopo che il funzionario – confortato dai sopralluoghi degli agenti di polizia giudiziaria – aveva fir- mato un’ordinanza di demoli- zione di alcuni fabbricati abusivi a casa del primo citta- dino. Il tutto, mentre da più parti ci si chiede ancora chi abbia fatto la “spia”, segna- lando le sospette (... p. 11) n ELISEO ZANZARELLI "CHOOSY" A CHI? U n tormentone, così si chiamerebbe trattan- dosi delle hit parade estive. La parola “choosy” di cui, per la verità, molti ignora- vano il significato. (...p. 5) Il danno e la beffa giovani schizzinosi e annunci di lavoro truffaldini... n LAURA DE STRADIS

Lo Strillone 24

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L'informazione alza la voce! Quindicinale free press della provincia di Brindisi

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Page 1: Lo Strillone 24

Numero 24 Anno II • Registrazione Tribunale di Brindisi n. 3/2011 del 6/05/2011 • Direttore Responsabile Eliseo ZanzarelliEdizioni: PubliEdit S.r.l. Via Marrucci, 14 - Francavilla Fontana (Br) • Redazione: Via C. Pisacane, 6 - Oria (Br)

Fino a 600 SMS e 20 Gb di Internet al mese. Passa a 3 e tieni il tuo numero

29/10 - 9/11 - 2012NON PERCEPISCE

FINANZIAMENTI PUBBLICI

L'odissea di un imprenditore che, in piena crisi, decide di promuovere l'immagine della sua azienda: di buon mattino prende il telefono e contatta, o prova a farlo, i Comuni nei quali intende pubblicizzarsi per ottenere informazioni su costi, spazi, tempi e modalità del servizio. L'impresa è più ardua del previsto, ma non mancano piacevoli sorprese...

TRA BRINDISINO E TARANTINO - Breve viaggio per gli uffi ci affi ssioni

Il manifesto dove lo metto non si sa

Con l’economia che lan-gue, un imprenditore impegnato a program-

mare una campagna affissioni, per promuovere la propria atti-vità, fa notizia. La pubblicità – pensa ancora qualcuno – resta l’anima del commercio, quindi a maggior ragione in tempo di crisi essere visibili è quanto-meno opportuno, quando non necessario. Il tour – forse più un’odissea – per uffici tributi e/o ditte esterne gestrici del servizio affissioni per conto dei Comuni comincia da queste semplici riflessioni. L’intento del signor Manlio – lo chiame-remo così per ragioni di buon-senso – è quello di contattare diversi Comuni, di un’area a ca-vallo tra le province di Brindisi e Taranto , per ottenere (...p. 8)

Via Magenta, 2Francavilla Fontana

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Seguici su facebook.com/caffetteriafermi

Debora Rossini, giovane francavi-lese, è stata selezionata per Area Sanremo, le selezioni propedeu-tiche al festival della canzone ita-liana. Talento da vendere. (p. 11)

FRANCAVILLAn CLAUDIA TURBA

LATIANOn MAURIZIO DISTANTE

I lavori sono terminati da poco, ma via Roma si è rivelata uno stagno al primo accenno di piog-gia stagionale. Ora c'è da capire chi è che ha sbagliato. (p. 12)

L’informazione alza la voce

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FRANCAVILLA - Proteste di fi oristi e sposi

«Meno addobbi ai matrimoni»

Fiorai francavillesi sul piede di guerra per il li-mite imposto da don

Franco De Padova, parroco della chiesa della Madonna del Carmine: d’ora in avanti, massimo cinque composizio-ni floreali, non una in più, du-

rante i matrimoni. In tempi di

austerity, insomma, un’auste-

rity imposta, ma non richie-

sta, anche per quello che nor-

malmente è considerato il

giorno più bello – o tra i mi-

gliori – nella vita.(...p. 8)

Questa è una notizia: parliamo un po’ di noi, cosa che accade

di rado. Lo Strillone è final-mente anche online all’indi-rizzo www.lostrillonenews.com. A giudicare dalle visite, molti di voi ne sono già a co-noscenza, gli altri speriamo vengano a trovarci presto. Dopo più di un anno trascor-so per strada – o meglio negli esercizi commerciali – abbia-mo trovato il tempo di de-dicarci un po’ a internet, un posto dove l’interazione con i lettori risulterà più immediata e continua. Il formato cartaceo non scom-

parirà di certo, ma sarà affian-cato dall’edizione web, che potrà anche essere aggiornata con cadenza quotidiana, senza cioè il limite dei 15 giorni – un’ossessione quando si han-no notizie in esclusiva magari già il giorno dopo l’uscita, cosa che ci è capitata non di rado –. Sarebbe banale e inesatto dire che abbiamo colto la sfida del futuro, consci come siamo che il web è il presente. Diciamo che adesso saremo presenti in maniera più evidente rispetto a prima. E allora, sebbene con taglio diverso, magari più diretto e se servirà brutale – da bre-aking news si dice in gergo

– porteremo avanti anche da qui il nostro concetto d’infor-mazione: libero, davvero indi-pendente, sempre imparziale, all’occorrenza aggressivo, im-permeabile ai compromessi, indifferente ai ricatti, aperto alle critiche, orientato al con-traddittorio, non insensibile alle più svariate opinioni e segnalazioni. Rigorosamente gratuito, dalla parte dei citta-dini. Non resta che augurarvi un’ottima navigazione.

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ORIA - L'accusa è di "stalking politico"

Il sindaco querela il blogger

S’erano tanto amati, anche se politica-mente la pensavano

diversamente. Qualcuno è di-

sposto a giurare che durante

l’ultimo consiglio comunale

si siano addirittura stretti la

mano, nonostante tutto. Uno

dei due, però, probabilmente

già sapeva. Sapeva cosa sa-rebbe accaduto di lì a poco, ciò che può derivare da qua-lunque querela, figurarsi da una per stalking politico e personale. Loro due sono Cosimo Poma-rico, pensionato-sindaco, e Franco Arpa. (...p. 11)

LO STRILLONE É ONLINE

FRANCAVILLA FONTANACAFFETTERIA FERMI

TORRE S. S. - Indagini in corso sugli abusi edilizi

La Gdf ancora in municipio, e l'ingegnere passa a Ecologia

L’ex dirigente dell’Uffi-cio tecnico comunale, Michele Sabba, a fine

agosto è stato trasferito dall’Urbanistica all’Ecologia, mentre nei giorni scorsi uo-mini della Guardia di finanza sono stati a palazzo di città per sequestrare diversi incar-tamenti che avrebbero a che vedere con l’affaire presunti abusi edilizi del sindaco, Co-stantino Galasso, e di due al-tre personalità a lui vicine in ambito politico e personale. Tra i documenti finiti sotto la lente d’ingrandimento delle

fiamme gialle ci sarebbero anche la delibera d’indirizzo e la determina di esecuzione del dirottamento dell’inge-gner Sabba da un ufficio co-munale all’altro, disposto ed eseguito poco dopo che il funzionario – confortato dai sopralluoghi degli agenti di polizia giudiziaria – aveva fir-mato un’ordinanza di demoli-zione di alcuni fabbricati abusivi a casa del primo citta-dino. Il tutto, mentre da più parti ci si chiede ancora chi abbia fatto la “spia”, segna-lando le sospette (...p. 11)

n ELISEO ZANZARELLI

"CHOOSY" A CHI?

Un tormentone, così si chiamerebbe trattan-dosi delle hit parade

estive. La parola “choosy” di cui, per la verità, molti ignora-vano il significato. (...p. 5)

Il danno e la beffagiovani schizzinosie annunci di lavorotruffaldini...n LAURA DE STRADIS

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pagina 229 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012 /24

Page 3: Lo Strillone 24

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 329 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

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LA TERZA PAGINAa cura di Giovanni Colonna

Cibi che cambiano il mondo: da Brindisi e provincia a Salone del gusto e Terra madreLa Puglia porta soprattutto grano e olio: l’eccellenza della genuina gastronomia regionale nei cinque nuovi presìdi Slow food e nelle aziende presenti in Piemonte

Per la prima volta, Sa-lone del Gusto e Terra Madre sono una cosa

sola: un unico grande evento a Torino, sino al 29 ottobre. Storie di chef, artigiani e co-munità del cibo di 150 Paesi testimoniano come si possa rivoluzionare il paradigma che regola questo mondo in crisi a partire dal cibo, dimo-strando che è possibile fare qualcosa di buono per la sa-lute, l’ambiente e il sistema produttivo senza rinunciare al piacere del cibo e alla con-vivialità. Il tema dell’evento è “Cibi che cambiano il mondo” con l’immagine di un alimen-to simbolo del cambiamento: la mela di Newton. Insomma, un invito a usare la testa nel-le scelte alimentari. Ma cosa sono il Salone del Gusto e Terra Madre 2012? Un grande e vivace mercato che si snoda tra Lingotto Fiere e l’adiacen-te Oval, laboratori e teatri del gusto, incontri con l’autore, percorsi educativi per bam-bini e adulti, conferenze su stili alimentari responsabili, un’enoteca con 1200 etichet-te delle migliori cantine ita-liane, appuntamenti a tavola, per fare il giro del mondo re-stando in Italia. La Puglia propone soprattut-to grano e olio: un percorso per scoprire cosa caratteriz-za l’olivicoltura pugliese e come si compone il mondo cerealicolo di un territorio da sempre considerato il “grana-

io d’Italia”. A questa regione spetta il primato di presenta-re ben cinque nuovi presìdi Slow Food, tra cui il Fico man-dorlato di San Michele Salen-tino che si aggiunge agli altri presìdi brindisini: biscotto cegliese, pomodoro regina di Torre Canne, pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto. Nell’Osteria al primo piano della galleria visitatori, al-ternandosi in preparazioni e ricette che prevedono l’uti-lizzo di prodotti locali, tra gli altri chef che giungono dalle diverse regioni italiane, sono stati selezionati i cuochi Vin-cenzo Elia e Leonardo Vitale di Tenuta Moreno, a Mesagne. Il meglio della produzione agroalimentare pugliese e non solo è rappresentata in questa edizione dai dolci del consorzio del biscotto

cegliese, dai formaggi del consorzio produttori caseari dell’Alto Salento di San Vito dei Normanni, dai pomodori dell’associazione produtto-ri pomodoro regina di Torre Canne, dagli ortaggi della società agricola Univerde e dell’azienda Calemone di Serranova di Carovigno, dal sale della Tecnitron di San Vito dei Normanni e dal ca-pocollo di Martina Franca del salumificio Santoro di Cister-nino. Per l’olio della Terra di Brindisi, presenti l’agricola d'Antona di Oria e l’azienda di Rocco Caliandro di Villa Ca-stelli, mentre da Ostuni giun-gono gli oli dell’oleificio dei coltivatori diretti produttori, della Sololio e della Tenuta Foggiali. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Nell'ambito del proget-to "Welfare training" promosso dalla Pro-

vincia di Brindisi, il 30 e 31 ottobre partono i corsi per conoscere e approfondire il fenomeno de "Lo stalking" e le tematiche di "Psicologia dell'emergenza". La persona e la comunità sono al centro di queste attività formative rivolte agli operatori dei ser-vizi socio sanitari e attuate da Programma Sviluppo, ente di formazione professiona-le accreditato dalla Regione Puglia. Tristemente ricorren-te nelle cronache, la vittima dello stalking riceve atten-zioni e comportamenti non graditi che causano ansia, paura, senso di insicurezza. Allo stesso modo, chi assiste o viene coinvolto in even-ti drammatici e improvvisi come calamità, incidenti e attentati può subire gli ef-fetti traumatici dello stress. I disturbi del sonno, i ricordi intrusivi o addirittura la de-pressione sono gli effetti psi-cologici negativi a cui sono esposte le persone, anche con conseguenze devastanti per i gruppi e le comunità. Il corso di formazione sullo stalking è rivolto a quanti, im-

pegnati presso enti pubblici o privati, cooperative, asso-ciazioni, forze dell’ordine, devono affrontarlo e hanno quindi necessità di compren-dere, prevenire e contrastare questo fenomeno e i disturbi ad esso conseguenti. La for-mazione in materia di psico-logia dell’emergenza è inve-ce rivolta invece a psicologi, psicoterapeuti e laureati in psicologia che intendono ap-profondire questo specifico settore della psicologia e co-noscere gli scenari operativi

nazionali ed internazionali in cui è fondamentale l’inter-vento di professionisti in gra-do di apportare un aiuto psi-cologico ai singoli e ai gruppi in contesti critici. Entrambi i corsi sono gratuiti, hanno la durata di 40 ore e ai parte-cipanti sarà rilasciato l’atte-stato di frequenza. Per rice-vere maggiori informazioni è possibile visitare la sezione dedicata al Welfare Training sul sito www.programmasvi-luppo.it dove è anche dispo-nibile il modulo d’iscrizione.

Caravaggio in mostra "L'urlo e la luce"

Resterà aperta sino al 20 novembre nel castello Imperiali di Francavilla Fon-tana la mostra didattica "Caravaggio.

L'urlo e la luce”. Il percorso creativo del pitto-re lombardo Michelangelo Merisi da Caravag-gio viene raccontato attraverso la riproduzio-ne a grandi dimensioni e ad alta definizione digitale di 31 opere, disposte secondo un or-dine tematico. Questa mostra itinerante, pro-dotta da Itaca, società editrice e di promozio-ne culturale, e curata dal professor Roberto Filippetti, studioso d’arte e letteratura, è sta-ta voluta nella Città degli Imperiali dalla Fon-dazione Beato Bartolo Longo, retta dal sacer-dote don Franco Galiano, in occasione del IX meeting della cittadinanza piena e universa-le. “Nell’arte di Caravaggio – dichiarano don Franco Galiano e il curatore Filippetti - si mo-stra e accade il dramma dell’esistenza, l’urlo, ossia la problematicità tragica della realtà, e la luce che irrompe in essa come grazia che entra, chiama, convoca e ultimamente salva”. Non a caso, la tappa di Francavilla è ospitata

nelle stanze del castello che erano destinate a carcere mandamentale: “L’urlo e la luce” ha così accolto e declinato nell’arte universale il grande e attuale tema del meeting che ha invi-tato a recuperare i valori della società per una sua ricostruzione spirituale, culturale, sociale e politica.

Allestita nelle sale di castello Imperiali a Francavilla l'esposizione rimarrà aperta fi no al 20 novembre

Operatori socio-sanitarial via i corsi di formazione

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4 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 29 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

Da Mussolini a Putin a Grillo: il machismo catalizza le attenzioni, ma alla politica occorre altro che l’apparenza. Gli intellettuali scendano dalle torri d’avorio e diventino opinion leader

Mito del corpo e crisi democratica: la rivoluzione culturale parta dal basso

Beppe Grillo, si sa, ha sempre fatto della fisici-tà una componente fon-

damentale del suo modo di fare spettacolo e non sorpren-de che oggi, da uomo politico emergente, abbia utilizzato il corpo come spot elettorale. La traversata dello stretto di Messina a nuoto è un placi-do esempio di questo tipo di spot che trova le sue radici profonde nella propaganda tipica del Novecento. Come dimenticare Benito Mussoli-ni alle prese con i lavori più umili e puntualmente ritrat-to da fotografie o ripreso da una telecamera? Oppure più di recente Putin mentre cavalca beatamente o com-batte a mani nude? Il corpo è un argomento che si staglia prepotentemente nel dibatti-to politico contemporaneo. Il corpo delle donne, ad esem-pio, a intermittenza viene uti-lizzato ora per propagandare idee di emancipazione e di progresso, ora come oggetto da subordinare per dare libe-ro sfogo al machismo tipico di una società maschilista, che dimostra la sua potenza nella capacità di dominare l'altro

sesso. In realtà, la politica do-vrebbe essere molto lontana dalla fisicità o dall'apparenza. È veramente residuale, per una corretta gestione dello Stato, essere in grado o meno di attraversare uno stretto a nuoto o di riuscire ad avere una notte di passione con una schiera di giovincelle pronte a tutto pur di ricevere soldi e celebrità. Tuttavia, in un con-testo di grande confusione, in cui non si comprendono dav-vero le differenze di genere tra gli schieramenti politici, queste manifestazioni attira-no i media molto di più rispet-to a quello che può essere un programma serio di sviluppo e crescita per il Paese.La nostra politica si è molto allineata, su questo, a quella americana – veramente po-vera di contenuti – in cui sono imbarazzanti le performance di quelli che vorrebbero gui-dare il Paese più importante dello scacchiere mondiale. Candidati presidente alle prese con letture di favole ai bambini, con improbabili in-terviste su qualche network di parte o con i fornelli in qualche programma di cucina

rendono ben chiara la pochez-za dell'offerta politica di una nazione che è stata il grande laboratorio della democrazia a livello mondiale.Difatti, la società civile ameri-cana non crede alla politica e ai politici. Alle ultime elezio-ni del 2008 è andato a vota-re appena il 57,37 per cento degli aventi diritto. Il grande partito degli astenuti ha vin-to le elezioni, ma a governare sono sempre gli altri. La crisi politica non riguarda solo l'Italia, è inutile pensare di essere l'unico sistema in implosione. In realtà è la de-mocrazia che sta attraversan-do una crisi sistemica senza precedenti. "Vedo chiaramente nell'egua-glianza due tendenze: una che porta la mente umana verso nuove conquiste e l'altra che la ridurrebbe volentieri a non pensare più. Se in luogo di tut-te le varie potenze che impe-dirono o ritardarono lo slancio della ragione umana, i popoli democratici sostituissero il potere assoluto della mag-gioranza, il male non avrebbe fatto che cambiare carattere. Gli uomini non avrebbero solo

scoperto, cosa invece difficile, un nuovo aspetto della servi-tù… Per me, quando sento la mano del potere appesantirsi sulla mia fronte, poco m'im-porta di sapere chi mi oppri-me, e non sono maggiormen-te disposto a infilare la testa sotto il giogo solo perché un milione di braccia me lo por-ge". Sono parole di Alexis de Tocqueville che, raccontando e analizzando la grande av-ventura della democrazia in America, scorge subito il pe-ricolo del sistema imperniato sul concetto di una uguaglian-za immaginaria che si con-trappone alla disuguaglianza reale generata dalle diverse condizioni economiche, intel-lettuali ecc. Tutto questo spin-ge ad un livellamento a quelle che sono le tendenze della maggioranza, che forse qual-cuno definirebbe mode, ma che qualcun altro più arguto individuerebbe nelle tenden-ze indotte da manipolatori di professione che utilizzano i media come strumento attivo per la creazione di maggio-ranze nuove e asservite alle esigenze dei poteri forti eco-nomici. Perchè ci sia un reale

cambiamento dell'assetto po-litico ed una rivoluzione real-mente culturale, occorre agire su questi aspetti fondamen-tali. Il dibattito deve ripartire dal basso per costruire una nuova dialettica trasversale che coinvolga attivamente i cittadini. Ma una dialettica dal basso non necessariamente si deve tradurre in una dialetti-ca bassa, vuol dire semplice-mente abbandonare un lin-guaggio scollato dalla realtà e abbracciare finalmente una concezione realista del mon-

do in cui i cittadini comincino ad essere attori attivi e che non vivano la politica come oggetto di scambio, altrimenti come ci insegna la scienza po-litica il loro atteggiamento più razionale continuerà ad esse-re l'astensione. Ma la società in-civile italiana è in grado di attivarsi in questa direzione con l'intervento attivo degli intellettuali che devono tor-nare a giocare il ruolo di opi-nion leader? [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Il Cile e la nuova leva cantautorale

Beppe Grillo durante la traversata dello stretto di Messina

L'ELZEVIROa cura di Vincenzo Sardiello

Dopo il successo del singolo "Cemento armato" l'artista viene accostato ai grandi della musica italiana, fi anche a De Andrè: speriamo non deluda

" Mentre la musica italiana è sconvolta da ritiri im-portanti – dopo l'addio

di Ivano Fossati, da più parti si rincorre la voce che Fran-cesco Guccini sarà il prossimo – la nuova leva di cantautori italiani muove i suoi passi in maniera sempre più decisa, incontrando consensi da più parte e tra più generazioni. Certamente il personaggio del momento è il Cile, al seco-lo Lorenzo Cilembrini, 30enne aretino, che con le sue canzo-ni sta rapidamente conqui-stando anche i gusti artistici dei più diffidenti. La sua canzone "Cemento Armato", con sonorità non di grande novità, ma con un te-sto interessante, ha conqui-stato rapidamente i cuori dei più giovani facendo spostare su di lui gli occhi degli addetti ai lavori. Il secondo pezzo, che dà poi il titolo all'album, “Sia-mo Morti a vent'anni”, è molto più interessante e giocato su una idiosincrasia profonda tra il testo e la musica, il primo

drammatico e profondo, la se-conda leggera e allegra. Certamente in un panorama molto frastagliato come quel-lo della discografia italiana Il Cile rappresenta una scom-messa molto interessante.

L'auspicio è che l'autore are-tino si confermi ai livelli già espressi e riesca a crescere ancora di più. In lui si nota in particolare la capacità di tracciare con po-che battute la straordinarie-

tà della banalità quotidiana, punto forte del Guccini più in-timista ed allo stesso tempo la capacità di descrivere scene e sentimenti propri di Fabrizio De Andrè. Le premesse ci sono tutte.

Un momento durante un concerto live del Cile

"Ogn'anno,il due novembre,c'é l ' u s a n z a / p e r

i defunti andare al Cimite-ro./Ognuno ll'adda fà chesta crianza;/ognuno adda tené chistu penziero." Comincia così "'A Livella" una delle po-esie più intense scritte dal principe Antonio De Curtis, in arte Totò, e fotografa uno dei momenti più belli della cri-stianità, ossia la commemora-zione dei defunti. Ancora oggi, durante questa giornata si consuma un lento e continuo pellegrinaggio alla volta dei cimiteri di tutta Italia per stringersi attorno ai ricor-di dei cari che non ci sono più. È un momento di intimità per ogni uomo che suole misura-re la pochezza dell'esistenza umana rapportata all'eternità.Passeggiare lungo i viali si-lenziosi dei cimiteri aiuta a sentire il profumo di pace e serenità che respirano i nostri cari ogni giorno e può aiutarci a tenere alla giusta distanza le

sciocchezze e le preoccupa-

zioni che fungono da aneste-

tico nella nostra vita di tutti i

giorni.

È un dovere ricordare la giu-

sta dimensione dell'uomo in

rapporto all'universo così da

poter ripensare la nostra esi-

stenza in maniera serena.

Il 2 novembre: una giornata fuori dal tempo

Totò: famosa la sia 'A livella

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 529 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

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FRANCAVILLAL'APERTURA

Bungaro: «Con i disabili nessuna ipocrisia, adiremo le vie legali» dopo che nei mesi scorsi da piazza Teresa è arrivata una nota: «Servizio garantito solo per quest’anno»

L’Ambito sociale contro la Provincia sull’integrazione scolastica

La Provincia di Brindisi non ci sarà più a bre-ve, per ora non c’è più

l’amministrazione guidata da Massimo Ferrarese, che ha concluso anzitempo l’espe-rienza, ma il presidente del consorzio d’Ambito sociale Brindisi 3, Mimmo Bungaro, è infuriato lo stesso a pro-posito del servizio condiviso d’integrazione scolastica a favore dei disabili, dopo che da piazza Santa Teresa è arri-vato un messaggio funesto: «Contributo garantito solo relativamente all’anno in cor-so». Così, Bungaro, che parla a nome di tutti e sei i Comuni consorziati, annuncia il ri-corso alle vie legali, mentre l’Ambito dall’inizio dell’anno scolastico provvede a pro-prie spese a garantire la con-tinuità del sostegno. «Con la presente – comuni-ca Bungaro – questo Ambi-to rende noto agli organi di stampa che il giorno 7 ago-sto scorso, in pieno periodo estivo e feriale per diversi dipendenti pubblici, senza alcun preavviso, la Provin-cia di Brindisi ha reso noto come: “L’Amministrazione Provinciale, con risorse fi-nanziare, allo stato unica-mente proprie, nell’attuale quadro d’indeterminatezza giuridica delle proprie com-petenze e del proprio assetto riorganizzativo, tutt’ora in di-scussione, in assenza d’atti di programmazione regionale e nell’attuale indeterminatez-

za della misura del concorso regionale nei servizi sociali di propria competenza, come conferiti espressamente dal-le vigenti leggi regionali (art. 17 comma 1 lett. e della L.R. n. 19/2006 e art. 47 della L.R. 4/2010), procederà alla pro-gettazione e potrà garantire la sola gestione degli inter-venti d’assistenza scolastica e istruzione a favore dei disa-bili, nelle materie di specifica sua pertinenza, (integrazione

specialistica a favore di ciechi e sordi, nonché il trasporto degli alunni disabili frequen-tanti gli Istituti di scuola me-dia superiore) limitatamente al corrente anno 2012”». «In definitiva – traduce il presidente del consorzio – niente assistenza d’integra-zione scolastica per gli alunni delle scuole medie superiori (di competenza provinciale, ndr): una cosa che mettere a serio rischio la continuità di

un servizio importantissimo, anche alla luce delle innume-revoli difficoltà finanziarie riversate sull’Ambito, che comprende Francavilla Fon-tana, Oria, Carovigno, Ceglie Messapica, San Michele Sa-lentino e Villa Castelli. La continua denuncia propo-sta in tal senso dall'Ambito, questa volta, non può ridursi alle innumerevoli richieste di chiarimento trasmesse alla Regione Puglia dal gior-no in cui è stata registrata la nota provinciale di cui sopra, l'ennesima in materia di de-responsabilizzazione in me-rito all'assistenza scolastica a favore dei disabili presso le scuole a gestione provincia-le». Nessuna trattativa può es-sere intavolata – sempre secondo Bungaro – quando si discute di disabili e diritti costituzionalmente garanti-ti. Di qui la decisione, da una parte di continuare a finan-ziare autonomamente il ser-vizio, dall’altra di chiedere il ripristino della legalità. «La dignità del vivere so-ciale – conclude polemico il presidente - non può ridursi a giochi di parole o eventi di poca chiarezza istituzionale, o addirittura al menefreghi-smo della Provincia e dei suoi rappresentanti istituzionali che fino ad oggi, solo a parole si sono interessati al proble-ma, “scappando via, oggi più di ieri”, dalle proprie respon-sabilità».

LA«plpi

Il vicesindaco Mimmo Bungaro

Massimo Ferrarese e Mauriozio Brino

Stage nella capitale per classico e scientificoAnche quest’anno è

stata Roma la meta dello stage di gior-

nalismo organizzato dal liceo classico e scientifico “Vin-cenzo Lilla” di Francavilla Fontana e Oria. I quindici ragazzi selezionati tra gli alunni di queste due scuole sono partiti lo scorso 9 set-tembre per la capitale. “Gior-nalismo su campo”: questo il nome del progetto che ha tenuto impegnati gli stagisti tra giornalismo televisivo, ra-diofonico e su carta stampata per ben quattro settimane. Obiettivo principale dello stage è stato quello di far conoscere tutti i campi di un mestiere che ha appassiona-to e sconcertato allo stesso tempo diverse generazioni. L’organizzazione dell’intero stage e dei vari incontri che si sono svolti in questo arco di tempo, è stata affidata alla società di informazione e co-municazione Leeloo srl, che ha mandato i tutor aziendali

Patrizia Notarnicola, France-sca Gigli, giornalista di Uno Mattina, e Dario Bertini, film maker. Diversi punti di vista, diver-se motivazioni ed emozioni sono state esposte ai ragaz-zi da importanti figure che hanno donato il loro tempo e la loro esperienza. Molto rile-vante per i ragazzi è risultato essere l’incontro con Paolo Gambescia, ex direttore de Il Messaggero, de L’Unità e de Il mattino. Raccontando le sue vicissitudini, Gambescia ha mostrato il suo grande amore per questo lavoro che, come ha spiegato, «non deve esse-re considerato come sempli-ce divulgazione di informa-zioni, ma passione per ciò che accade nel mondo». Attraver-so le sue parole davanti agli occhi degli stagisti si è così aperto il mondo di un gior-nalismo umano, incorrotto, di un lavoro in cui le parole aiu-tano il cittadino a conoscere.

Grazie a Giampiero Grama-glia, ex direttore dell’ANSA, invece, i ragazzi hanno po-tuto destreggiarsi anche nel mondo delle agenzie, pro-vando loro stessi a scrivere per questa testata.Giornalismo, però, non solo dietro l’inchiostro, dal mo-mento che anche dietro la telecamera i ragazzi hanno dovuto dar prova di sé. Con l’aiuto di Gianluca Sempri-ni, giornalista di Sky Tg24, i segreti della televisione non sono più stati un miste-ro. Prove di conduzione di un telegiornale, vox populi, interviste e stand up hanno impegnato i quindici stagisti. Dopo aver superato il terrore di telecamere e microfono, un’importante esperienza li attendeva tra le mura della sede di Legambiente, dove hanno potuto intervistare personalmente la direttri-ce Rossella Bufano sull’ini-ziativa “Puliamo il Mondo

2012”. Anche le telecamere di CLASS CNBC hanno ripreso i ragazzi che hanno scritto e registrato i loro articoli come veri giornalisti televisivi. Ma non solo l’emozione di essere ripresi, anche il lavoro dietro la telecamera è stato oggetto di studio. Il film maker, Dario Bertini ha insegnato loro le tecniche di ripresa e di mon-taggio. L’aspetto dell’infor-mazione radiofonica è stato invece affidato al giornalista di Radio Montecarlo, Simone Rossi, che dopo alcune le-zioni teoriche li ha condotti anche alla sede di Radio Mon-tecarlo. Non sono mancate le visite sul “campo”: i ragazzi hanno visitato gli studi della Rai, di Mediaset e Sky, le te-state de Il Messaggero e de Il Tempo. Agli aspiranti gior-nalisti è stato inoltre con-cesso di entrare a Monteci-torio, dove hanno assistito a una seduta del Parlamento. di Chiara Lombardo

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 729 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

Don Franco De Padova ,della chiesa del Carmine, pone un freno allo sfarzo dei matrimoni, ma artigiani e promessi sposi non gradiscono: per i primi un ingente danno economico, per gli altri una decisione inspiegabile. «Compromette il più bel giorno della nostra vita»

Meno fiori in chiesa, fiorai contro parroco

Fiorai francavillesi sul piede di guerra per il limite imposto da don

Franco De Padova, parroco della chiesa della Madonna del Carmine: d’ora in avan-ti, massimo cinque compo-sizioni floreali, non una in più, durante i matrimoni. In tempi di austerity, insomma, un’austerity imposta, ma non richiesta, anche per quello che normalmente è consi-derato il giorno più bello – o tra i migliori – nella vita del-le giovani coppie. Un danno economico non da poco per i fioristi che, tanto per rimane-re in tema di crisi, nelle nozze spesso e volentieri trovano in questo periodo di difficoltà rare occasioni per tirare una boccata d’ossigeno e rifiata-re. Conseguenza diretta della decisione di don Franco, in-fatti, sarà un potenziale man-cato guadagno di due terzi rispetto a prima, dovendo gli artigiani comunque sostene-re gli stessi identici costi per trasporto e personale, sem-preché – conseguenza delle conseguenze – non decida-no di tagliare su compensi e posti di lavoro, altra “moda” imposta del momento. Ciò, senza ovviamente conside-rare l’imbarazzo nel dover spiegare ai promessi sposi, dopo che magari abbiano già prenotato l’allestimento per la chiesa, che il teatro in cui coroneranno il loro sogno d’amore non potrà essere

esattamente come lo aveva-no immaginato. Una decisione per la verità neppure originale, quella di don Franco. Qualche tempo addietro un provvedimento simile era già stato adottato presso la chiesa di Maria san-tissima della Croce. I fiorai ora sperano che questa non diventi un’usanza e interes-si, a mano a mano, tutte le parrocchie della Città degli Imperiali e magari ogni sin-gola cerimonia, non soltan-to gli sposalizi. Qualora così dovesse essere, una delle strade praticabili, anche se estrema, potrebbe addirittu-

ra essere quella di rifiutare alcune commesse. Cartelli affissi fuori dalle vetrate con su scritto cose del tipo: “Per colpa di qualcuno, non si ad-dobba più nessuno” o “No marriage zone”. Cosa ancor più snervante per chi la subi-sce – artigiani ma anche nu-bendi – non sono ancora chia-re le motivazioni che hanno condotto alla restrizione: qualcuno sussurra si tratti di ragioni di igiene e decoro dei luoghi di culto. Ma il dubbio è legittimo: cosa cambia se le composizioni sono solo cin-que anziché sei, dieci, venti, “enne”? [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

CLAUDIA TURBA Una giovane francavillese a SanremoDebora Rossini selezionata per le qualifi cazioni alla sfi da canora più nota. Voce potente, impronta jazz, s’ispira a Wonder, Vanoni e Belli…

Ventiquattro anni, un volto che buca lo schermo e una voce

graffiante e potente. È l’iden-tikit di Debora Rossini, gio-vane cantante francavillese, selezionata per Area Sanre-mo. Trema, Debora, mentre racconta di sé durante quella che è la sua prima intervista, cui sicuramente ne seguiran-no diverse altre. Una passione, la musica, che nasce in lei sin da quando era solo una bambina. Tanto che, già in tenera età, inizia a par-tecipare a numerosi concorsi regionali, piazzandosi sem-pre tra i primi. A soli 23 anni si diploma al conservatorio e comincia anche la carrie-ra come direttore di un coro “gospel” che, peraltro, sta riscuotendo un notevole suc-cesso da queste parti.Ma la realtà locale le sta stretta. Debora vuole sfonda-re e la possibilità di riuscirci diviene sempre più vicina con la partecipazione ad Area San Remo. Così come l’amore per la mu-sica l’ha spinta sui palchi dei più famosi locali d’Italia, in ultimo il “Legend ‘74” di Mi-lano, è stato l’amore, quello sentimentale, a portarla a Sanremo: la canzone con cui Debora si è presentata alla selezione “Noi due in queste onde” è stata scritta dal suo

ragazzo, Giuseppe Romano, a sua volta musicista e can-tante, leader degli “Albanuo-va”, gruppo brindisino dalle sonorità swing, latin, funk e reggae. Sonorità riconoscibi-li nel pezzo di Debora e che le sono congeniali. Ritmi jazz che ti prendono e coinvolgono, restandoti ad-dosso come brividi sulla pel-le. Un’impronta jazz, dunque, nel suo canto, che è sì frutto di passione e talento, ma an-che degli studi con il maestro Mario Rosini. Stevie Wonder, Ornella Vanoni e Mario Bion-di sono i suoi ispiratori e lo si

capisce dai suoi pezzi.Talmente accattivante e in-trigante da essere già sta-ta notata da chi nel settore conta, tanto che proprio in questo periodo sta incidendo un singolo per un’etichetta discografica internazionale, Debora rimane coi piedi per terra. Area Sanremo sarà per lei l’occasione che, a volte, si attende per una vita intera. Non resta altro che farle il più classico degli “in bocca al lupo”, tifare per lei e sperare di vederla il prossimo febbra-io scendere dalle famose sca-le del teatro Ariston. di c. t.

FRANCAVILLAL'APERTURA

La cantante Debora Rossini

Una chiesa adobbata prima di un matrimonio

Un meeting ,cinque giornate d’incontri e una mostra su Caravaggio con la Fondazione Bartolo Longo

Cittadinanza piena e universale, un successo

Si è concluso con suc-cesso il 9° Meeting del-la cittadinanza Piena

ed Universale, promosso ed organizzato dalla Fondazione opera beato Bartolo Longo di Francavilla Fontana, che quest’anno aveva per tema. “Ricostruzione a partire dal cuore e dalla mente”. «Con il IX Meeting – ha det-to don Franco Galiano, pre-sidente della fondazione, collegata con la Compagnia delle opere, Cdo, Scienza e vita, Forum delle famiglie e Ucipem – s’intende prosegui-re nell’azione di pedagogia sociale e promozione della legalità e della cittadinanza attiva, inaugurata nel mese di ottobre 2002. Quest’e-dizione i temi si concentre-ranno sulle dimensioni che

il processo di ricostruzione di ciascuno dovrebbe quoti-dianamente abbracciare per favorire una vera rinascita, individuale e sociale: rico-struzione dell’assoluto che è in ogni uomo, ricostruzio-ne di un’identità personale e familiare, ricostruzione di un impegno politico a favore della comunità, ricostruzione come riabilitazione psico-so-ciale e come educazione alla giustizia e apertura all’infini-to». Il programma è consistito in cinque giornate di incontri e studi, con ospiti di caratura anche internazionale: lunedì 22 ottobre, “Ricostruzione dell’Assoluto che è in noi” – dall’inganno del positivismo alla fioritura di un nuovo umanesimo, gratuità e dono:

rivelatori del progetto che l’uomo sprigiona; martedì 23, “Ricostruzione d’identi-tà: vita-famiglia”, frammenti d’infinito in relazione per un progetto armonico di vita, le radici della vita precedono i sogni dei singoli; mercoledì 24, “La politica per liberare il futuro”, analisi per una ri-costruzione socio-politica della città dell’uomo, la po-litica torna a scuola; giovedì 25, “Ricostruzione, salute e riabilitazione”, ricostruzione e salute mentale: la bellezza come cura, la resistenza che non libera, l’integrazione socio-culturale-lavorativa nel reale quotidiano; venerdì 26, “Ricostruzione come edu-cazione alla giustizia e aper-tura all’infinito”, la comunità educativa: un grembo per ri-

nascere. Nel corso del meeting e fino al 20 novembre, a castello Imperiali, anche la mostra su Caravaggio: “L’urlo e la luce” (notizia a pag.3). Il Meeting ha ottenuto il pa-trocinio di Regione Puglia, Città di Francavilla, Castello Imperiali, Provincia di brin-disi, Asl Brindisi 1, Città di Brindisi, Città di Latiano, Cit-tà di Mesagne, Federazione regionale consultori fami-liari e d’ispirazione cristiana (Cfc), Unione consultori ita-liani prematrimoniali e ma-trimoniali (Ucipem), sezione regionale Società italiana di riabilitazione psicosocia-le (Sirp), Forum regionale delle associazioni familiari della Puglia, associazione Scienza e vita di Brindisi. di cla. tu.

Sala gremita per la prima giornata del meeting

SEGUE DALLA PRIMA

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8 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 29 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

pagina 81-15 MAGGIO 2012 / 20

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 929 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

Ci sono voluti perfino i carabinieri per trat-teggiare le strisce blu

in alcuni punti, tipo via Torre. Le forze dell’ordine da una parte, gli operai della coope-rativa Koiné, di Torre Santa Susanna, dall’altra a passare una mano di vernice. Segno che i parcheggi a pagamen-to sono già adesso indigesti ai cittadini. Figurarsi cosa potrà succedere quando – lu-nedì 30 o martedì 31 ottobre, stando alle ultime notizie – il servizio partirà per davvero. I mille posteggi a gettone, dislocati tra centro e peri-ferie estreme, hanno fatto, fanno e faranno discutere. Niente che già non si sapes-se a inizio estate, prima cioè che i parcometri facessero capolino per le vie della città e i dieci ausiliari del traffico fossero assunti dalla ditta ap-paltatrice, dietro indicazione politica, tra giovani disoccu-pati del posto. L’impellenza del giorno “funesto”, però, si è evinta già con il ritorno in servizio del comandante Emilio Dell’Aquila – ferie per

85 giorni prima imposte, poi revocate a 24 ore di distanza dal provvedimento – presa-gio di sventura per gli au-tomobilisti, che da quando partirà il servizio dovranno sborsare 80 centesimi all’o-ra, 50 per frazione di ora, o acquistare un abbonamento da 15 euro per massimo due veicoli, se vogliono posteg-giare praticamente ovunque, finanche davanti al cimitero. Gli ausiliari del traffico hanno terminato il corso di forma-zione e Dell'Aquila è pronto a firmare i decreti esecutivi di sua competenza. Il capito-lato d’appalto sarà rispettato alla lettera, non ci sarà alcuna delle modifiche ipotizzate nei giorni scorsi: né riduzione degli stalli né dimezzamento dell’aggio a favore del Comu-ne (resta il 20 per cento) né soppressione di parcometri (da 27 a 15) né eliminazione di particolari dell’offerta tec-nica (tipo le bici), che avevano consentito alla cooperativa Koiné, di Torre Santa Susan-na, di aggiudicarsi la gara. I parcheggi dovranno prima

partire, poi – a 180 giorni dall’inizio – sarà possibile concentrarsi su un’eventuale revisione, limando e/o aggiu-stando le cose che non vanno. Il conto alla rovescia, quindi, è ufficialmente cominciato. L’impressione è che quindi sia più o meno tutto in rego-la, ma anche che se ne po-trebbero vedere delle belle – o delle brutte, a seconda dei punti di vista. L’essere stati invasi dalle strisce blu agli oritani non va proprio a ge-nio: sono troppe – circa mille stalli – e presenti finanche in

punti impensabili, come ap-punto il cimitero, oltre che lungo le vie d’uscita e acces-so al centro abitato. La prote-sta, che si annuncia vibrante tanto su internet quanto per strada, cova sotto la cenere: su facebook, per esempio, diverse persone hanno scel-to un quadrato bianco listato a lutto blu come immagine del profilo. C’è, inoltre, chi promette di non rispettare il nuovo corso e chi propone: «Boicottiamo i parcheggi spostandoci a piedi o in bici, facciamoli fallire».

Parcheggi a pagamento ormai imminentiIl servizio gestito dalla cooperativa torrese "Koiné" partirà a fi ne mese, ma monta-no le proteste: in via Torre sono intervenuti i carabinieri per consentire agli operai di completare la segnaletica orizzontale. Un'ora di sosta 80 centesimi...

U

S’erano tanto amati, an-che se politicamente la pensavano diversa-

mente. Qualcuno è disposto a giurare che durante l’ultimo consiglio comunale si siano addirittura stretti la mano, nonostante tutto. Uno dei due, però, probabilmente già sapeva. Sapeva cosa sarebbe accaduto di lì a poco, ciò che può derivare da qualunque querela, figurarsi da una per stalking politico e personale. Loro due sono Cosimo Po-marico, pensionato-sindaco, e Franco Arpa, pensionato-blogger. Si conoscono prati-camente da una vita. Trascorsi comuni in Forza Italia a inizio anni 2000, poi le strade si se-parano, fino alle amministra-tive del 2011, che li vedono concorrenti per la carica di primo cittadino. Pomarico con il centrosinistra del La-boratorio Ferrarese, Arpa con la sua provocatoria Lista Pilu (acronimo che sta per Persone indipendenti libere unite) per Oria. Barcellona contro Lec-ce, insomma. C’erano anche il Bari (la sinistra di Franco Fi-stetti) e il Real Madrid (il cen-trodestra di Pino Carbone), ma questa è un’altra storia…

Secondo copione, Barcellona batte Lecce: Pomarico stra-vince su Arpa. Quest’ultimo continua a fare quello che aveva fatto fino ad allora: scri-vere, polemizzare, criticare,

denunciare, insomma il blog-

ger. Lo faceva prima, con la

precedente amministrazione

di centrodestra, prosegue du-

rante e dopo la sua campagna

elettorale. Se la prende con

Pomarico e i suoi, come forse avrebbe fatto con chiunque. Qualche screzio, ma tutto ap-parentemente sotto control-lo. Fino a qualche giorno fa, quando i carabinieri bussano alla porta del blogger per informarlo che sul suo capo pende una querela e per chie-derli quindi di eleggere do-micilio. È passato soltanto un giorno dalla stretta di mano, con tanto di sorriso cordiale,

come niente fosse, a margine del consiglio comunale. Il sindaco se l’è presa per qualcosa, forse per un so-spetto avanzato da Arpa in precedenza: con l’assessore Pino Malva sarebbe andato a spese sue o del Comune a Fa-enza, dove si sarebbero tenuti i campionati nazionali degli sbandieratori? Il dubbio, in realtà, gliel’aveva già fugato Giuseppe Carbone,

presidente di sbandieratori e musici Rione Lama, che in po-che righe – pubblicate sem-pre sul blog di Arpa – spie-gava come primo cittadino e delegato al ramo avrebbero viaggiato a proprie spese, a differenza di altri in passato. Trascorre qualche giorno e trapela – notizia pubblicata da noi de Lo Strillone in an-teprima sul sito web – che la querela non è riferita a un

fatto specifico, ma a tutta una serie di presunte diffama-zioni continuate e aggravate dal mezzo della stampa, che s’inserirebbero in un preciso e preordinato disegno perse-cutorio. Cinque pagine in cui, con l’a-iuto di un avvocato di fiducia, Pomarico descrive in ordine cronologico gli episodi a suo dire incriminati o, meglio, in-criminanti. Arpa, dal canto suo, si dichiara sereno e, dopo aver invitato il sindaco a rendere pubblico il contenuto dell’atto, ricorda i tempi in cui Pomarico e di-versi altri esponenti dell’at-tuale maggioranza – all’epoca all’opposizione – difendeva-no a spada tratta la libertà di espressione e opinione su in-ternet: correva l’anno 2008 e l’amministrazione guidata da Cosimo Ferretti aveva appe-na varato la delibera, ribat-tezzata “anti-blog”, con cui conferiva a un legale l’ingra-to compito di monitorare la Rete per individuare, e se del caso perseguire penalmente, eventuali reati. Quella deli-bera, grazie anche a critiche e buonsenso, alla fine è naufra-gata. Altri tempi, altre storie.

Ritorna, dopo un anno di assenza, la Notte dei Messapi, ovvero la not-

te bianca di Oria. Nonostante il periodo di difficoltà e qual-che pronostico negativo, gli organizzatori hanno comun-que deciso di affrontare l’en-nesima sfida, ufficializzando la data della quarta edizione: sabato 29 dicembre. «Ogni edizione – dichiara-no – richiama in città, oltre ai cittadini, migliaia di persone dai centri limitrofi e non solo, tutti attratti da proposte di cultura, svago, divertimento, musica, arte e gastronomia. Il successo degli anni passa-ti non può che confermare l’importanza di un evento di questo tipo per una realtà come Oria, da sempre vocata al turismo, per l’innegabile soddisfazione dei più giova-ni e delle attività commer-ciali. Quest’anno ci saranno, ovviamente, musica dal vivo, danza, artisti circensi e di

strada e, in più, un particolare riguardo per i più piccini e per il Sociale con una sorpresa-novità, che per ora non sve-liamo. L’obiettivo, la mission come dicono quelli bravi, è sempre lo stesso della prima edizione: valorizzare e ren-dere la visibilità che merita alla nostra bellissima cittadi-na, cercando di evidenziarne le bellezze e di rendere un servizio al suo tessuto econo-mico e sociale. È innegabile che la Notte dei Messapi oggi rappresenta una straordinaria opportunità per imprenditori, commercianti e artigiani».

Stalking politico, dal sindaco maxi-querela al bloggerIn cinque pagine, assistito dal suo avvocato, Pomarico espone cronologicamente le "malefatte" di Arpa fi n da appena dopo le elezioni del 2011. Eppure c'è stato un tempo in cui i due si volevano anche bene

Il 29 dicembre tornala Notte dei Messapi

Strisce blu in piazza Manfredi Un momento della scorsa edizione

SEGUE DALLA PRIMA

ORIA

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1129 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

Sembra che sia stata scritta la parola fine sulla vicenda che ha

coinvolto a vario titolo l’am-ministrazione comunale di Latiano, il provveditorato agli studi di Brindisi e la Cgil provinciale. Sembra. Le otto aule della scuola elementare “Bartolo Longo” rimarranno pubbliche per la soddisfa-zione delle insegnati e dei genitori dei piccoli alunni che frequentano l’istituto di viale Fosse Ardeatine. La polemica tra provveditore, Francesco Capobianco, e segretario confederale Cgil, Michela Al-miento, pare essersi chiusa con la richiesta di un incontro per un “sereno confronto sul merito” della questione da parte della sindacalista. La vicenda risale alla fine del mese scorso quando, con una

delibera datata 24 settembre, la giunta del sindaco Antonio De Giorgi votava all’unanimi-tà, sola assente proprio l’as-sessore all’istruzione pubbli-ca Mariaconcetta Milone, la cessione in comodato d’uso gratuito per due anni di otto aule della scuola elementare “Bartolo Longo” all’istituto superiore privato “Armando Franco”, rimasto senza sede dopo la decisione del sindaco

di Mesagne, Franco Scoditti, di sfrattare il professionale per presunte inadempienze nei pagamenti delle utenze. La decisione della giunta, tra-pelata dai corridoi del Comu-ne e arrivata fino a scuola, ha fatto andare su tutte le furie il corpo docente e i genitori degli alunni, che si sono sen-titi derubati di spazi essen-ziali a una decorosa offerta formativa. Le aule cedute da

De Giorgi, infatti, servireb-bero al servizio pubblico per attività laboratoriali, impos-sibili una volta insediatasi la scuola superiore. Le vibranti proteste dei soggetti coin-volti hanno sortito come ef-fetto un irrigidimento delle posizioni dell’amministra-zione e, come di riflesso, del provveditore agli studi che ha richiamato all’ordine le insegnanti intimando loro di non immischiarsi in affari di competenza del Comune. La Cgil, al fianco di insegnanti e genitori dal primo momen-to, ha manifestato la propria contrarietà, per bocca del segretario generale provin-ciale Almiento e per quella del segretario di categoria, Rosa Savoia, alla decisio-ne della giunta, ricevendo una risposta molto critica, per usare un eufemismo, dai vertici dell’ufficio scolastico provinciale. A mettere chia-

rezza nella questione c’ha pensato l’ente per la scuola regionale che ha ravvisato alcuni, importanti problemi per la “Armando Franco”, ne-gando così la parità all’isti-tuto. Come effetto di questa decisione, quindi, il sindaco De Giorgi ha ritirato la deli-bera di cessione delle aule. Tutto è bene quel che finisce bene? Forse. Arrivati a questo punto bisogna registrare la

richiesta di un incontro col

provveditore della Cgil, per

chiarire e chiarirsi. Potrebbe

essere la fine. Ma anche no.

Come reagirà la dirigenza

dell’istituto “Armando Fran-

co” al ritiro di una delibera,

dichiarata immediatamente

eseguibile, che gli garantiva

otto aule gratuitamente? [email protected]

© RIPRODUZIONE VIETAT

MAURIZIO DISTANTE

«Qui l' istituto Armando Franco, anzi no»L’amministrazione aveva messo parte dei locali a disposizione delle elementari “Bartolo Longo” alla scuola mesagnese, ma è tornata indietro dopo le proteste di insegnanti, genitori e sindacato…The end? Chissà

Non si può certo dire che la nuova via Roma di Latiano sia nata sot-

to i migliori auspici. Già dai primi giorni di lavori i latiane-si non capivano bene perché a essere smantellata e rifatta fosse la strada che da piazza Umberto I porta alla villa co-munale e non la piazza stessa come da tempo, e da progetto, era preventivato. C’è da dire, inoltre, che anche l’iniziale idea di rifare la piazza prin-cipale del paese togliendo di mezzo l’amata/odiata fontana non andava a genio alla comu-nità. Fatto sta che, dimostran-do molto senso civico, la gran parte dei cittadini ha salutato con un moderato entusiasmo i lavori, se non altro perché fat-ti in maniera celere e, a prima vista, professionale. I primi

mugugni sono cominciati con l’approssimarsi della fiera d’ottobre. I lavori, partiti in quarta, si sono interrotti per alcuni giorni, rallentando non poco a causa, dicono dall’am-ministrazione, di altri cantie-ri sparsi in provincia facenti capo alla stessa azienda. La domanda che serpeggiava tra le vie del centro era più o meno questa: “Riusciranno i nostri eroi a ultimare i lavori entro sabato 6 ottobre (gior-no del concerto di Simone Cristicchi in piazza)?” La ri-sposta, purtroppo, è risultata negativa e i latianesi hanno dovuto assistere a una fiera “monca” con una via Roma, una delle vie principali del passeggio fieristico, bloccata dal cantiere. Già tanto potreb-be bastare per far infuriare

l’opinione pubblica. Ma non è finita qui. Neanche il tempo di posare le ultime “chianche”, neanche quello di smontare il cantiere, che le prime gocce d’acqua, come degli oraco-li, hanno lasciato presagire quello che poi, puntualmen-te, è avvenuto al primo, serio acquazzone autunnale. Dopo i primi piovaschi, in molti hanno notato la creazione di pozzanghere ai lati della via. Alcuni, scattando delle foto-grafie, si sono divertiti a in-serire, grazie ai programmi di grafica digitale, affianco alle pozze simpatiche rane, arche-tipo dell’abitante della palu-de. Ma nessuno, neanche i più pessimisti, poteva mai imma-ginare che, con la prima, vera pioggia, via Roma si sarebbe trasformata in un torrente: un

canale in piena che, rompen-

do gli argini, ha invaso negozi

e abitazioni, provocando non

pochi danni. Questo episo-

dio, accaduto lo scorso 13

ottobre, ha evidenziato i pro-

blemi strutturali della nuova

via Roma. Ognuno o quasi, a

Latiano, ha capito la criticità e ha proposto la soluzione: c’è chi parla di uno sbagliato calcolo della pendenza, c’è che dice che i canali di scolo dell’acqua posti ai lati della carreggiata sarebbero dovuti essere più in basso rispetto al resto dei mattoni. In realtà, per essere più pragmatici ed efficaci, bisognerebbe capire, carte alla mano, dove si è sba-gliato. Se gli errori sono stati in fase di progetto sarebbe utile chiedere conto alla ditta se, invece, i problemi fossero sorti in fase di realizzazione bisognerebbe capire perché il progetto non sia stato rispet-tato. Tutti quesiti e questioni da professionisti del setto-re che non possono trovare risposta in piazza. Men che meno in via Roma.

Lavori terminati da poco, ma ad ogni accenno di pioggia la strada principale diventa si allaga disagi per residenti, pedoni e commercianti. Di chi sono le responsabilità?

La "nuova" via Roma fa acqua da tutte le parti

Un'iistantanea di via Roma durante l'unico acquazzone di stagione

LATIANO

L'istituto "Mons. Armando Franco" La scuola elementare Bartolo Longo

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12 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 29 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1329 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

Un tormentone, così si chiamerebbe trattan-dosi delle hit parade

estive. La parola “choosy” di cui, per la verità, molti igno-ravano il significato, ormai è sulla bocca di tutti, proprio come una melodia orecchia-bile che è impossibile non canticchiare. Tv, giornali e social network sono in fer-mento: i giovani si ribellano alle parole del ministro Elsa Fornero, che ha invitato a non essere troppo esigenti per la prima esperienza professio-nale, ad accettare quello che si trova e a continuare a cer-care il lavoro ideale. Ecco, il problema è proprio questo: la ricerca. Il lavoro non c’è, ed è risaputo, ma non saremmo in Italia se oltre al danno non ci fosse anche la beffa. Quante

volte vi è capitato di manda-re i vostri curricula ad azien-de che cercano personale e non ricevere risposta? Tante, troppe. Neanche un’email con la tipica formula “il suo pro-filo non risponde alle nostre esigenze”. Spesso un’azienda mette annunci di lavoro solo per spaventare i propri com-petitor e per lanciare mes-saggi del tipo “sono così in salute che posso addirittura allargare il personale”: sem-plici strategie di marketing a discapito d’illusi disoccupati. Altre volte, invece, molti an-nunci di lavoro sono proprio falsi. Bisogna diffidare degli annunci on-line e persino dei giornali che ne sfornano pe-riodicamente in edicola. Se l’annuncio promette un fa-cile guadagno anche per chi

non ha esperienza, se non vi sono informazioni sull’azien-da in questione (è illegale pubblicare annunci in forma anonima), se l’unico contatto è un indirizzo e-mail (soprat-tutto se contiene un provider generico e non è aziendale), difficilmente l’azienda esiste davvero. Ad esempio, nell’ul-

timo numero di una nota pubblicazione del settore, un’agenzia di comunicazione cerca collaboratori a Taranto. C’è solo un indirizzo e-mail che, digitato su un motore di ricerca, dà come risultato an-nunci simili da tutta la Puglia. Possibile che un’agenzia di comunicazione che lavora in

tutte le province non sia pre-sente su internet? In rete, poi, di siti internet che promettono di trovarti il lavoro adatto ce ne sono a bizzeffe: basta specificare il tipo di lavoro, la zona inte-ressata e iscriversi alla new-sletter. Periodicamente rice-verai un’email con le offerte di lavoro che fanno al caso tuo. Peccato, però, che se cer-chi un posto di segretaria nel Brindisino, ti arriveranno of-ferte di lavoro come rappre-sentante di cosmetici nella provincia di Aosta. Inoltre, la casella di posta elettronica pullulerà, come per incanto, d’inserzioni pubblicitarie e spam: questo perché spesso le multinazionali si servo-no dei dati personali per le proprie strategie di merca-

to. Stesso motivo per cui sul cellulare privato si ricevono chiamate di operatori telefo-nici che ti invitano a cambiare il piano tariffario, compagnia telefonica, o ti annunciano di aver vinto un viaggio (solo se acquisti pentolami e oggetti vari). Non si può mica sbrai-tare – c’è chi lo fa purtroppo – contro la voce gentile chie-dendole come è arrivata al tuo numero di telefono per-ché, pensandoci bene, dall’al-tra parte della cornetta spes-so c’è un pluri-laureato per niente “choosy” che, confi-dando in un lavoro miglio-re, trascorre le sue giornate davanti al pc telefonando a persone sconosciute. Così va bene ministra? [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Giovani & lavoro, connubio impossibile “choosy”, ma solo quando si può…

LAURA DE STRADIS

Non bisogna farsi lusingare dalle sirene di annunci dubbi

Come un tormentone, tiene banco l’uscita della ministra Fornero. Al danno, la beff a: cosa c’è di schizzinoso nell’essere, oltre che sfruttati, presi in giro dalle sirene dei falsi annunci di lavoro a fi ni pubblicitari?

I ciclisti di Oria a San Gio-vanni Rotondo. Lo scorso 8 settembre l’ASD Oria

Messapica si è recata in pel-legrinaggio a San Giovanni Rotondo. Apparentemente sembrerebbe un evento or-mai all’ordine del giorno ma l’originalità di questa impresa sta nel fatto che questa vol-ta non si è scelto di andare comodamente seduti su una poltrona di un autobus ma sul sellino della propria bici-cletta. I coraggiosi sono stati 11 atleti ( tra cui una donna) dell’ ASD Oria Messapica ca-pitanati dal presidente Piero

De Gaetani.” Era da tempo che si stava organizzando questa ciclo passeggiata” , spiega De Gaetani,” cercando di curare al meglio ogni dettaglio: dal percorso da stabilire fino alla sicurezza sulla strada e all’as-sistenza sia fisica che morale per i nostri atleti.” Non voleva essere una forma di compe-tizione, e non lo è stata, ma soltanto un modo di vivere un’esperienza di gruppo nuo-va dandosi forza l’un l’altro e capire che anche le imprese che apparentemente sembra-no impossibili con un po’ di volontà e impegno possono

essere superate.Ovvio è che comunque non è stata un’avventura facile. I 265 km sono stati percorsi in 9 ore (con 3 soste di recupero) ad una media di 28,2km/h. Il gruppo è partito da Oria saba-to mattina intorno alle 6 ed è arrivato al santuario di Padre Pio intorno alle 16 e 15. Con le tasche delle magliette piene di viveri si sono messi in sella e si sono avviati verso la meta. Durante il percorso quasi tutti hanno avuto un momento di cedimento ma la forza di vo-lontà e soprattutto lo spirito di gruppo hanno dato loro

la forza di continuare. I tanti chilometri che gli atleti han-no percorso hanno regalato un colorito rosso ai loro volti che neanche il peggiore degli imbarazzi avrebbe provoca-to….tonalità che di colpo si è tramutata in bianca non ap-pena i ciclisti si sono ritrovati ai piedi del Gargano. I cinque tornanti che hanno dovuto affrontare a passo d’uomo li hanno letteralmente sfiniti, sembrava che da un momen-to all’altro sarebbero dovuti cadere a terra, ma non appena scollinati e viste le prime case hanno improvvisamente tro-

vato quel pizzico di energia che bastava per raggiungere il santuario, nonché la meta fissata. La soddisfazione è stata dav-vero tanta per questo gruppo composto da Piero De Gae-tani, Annalisa Recchia, Giulio Dell’Aquila, Valentino Puti-gnano, Roberto Piacentini, Pino Grotta, Mimino Nardelli, Emilio Ligorio, Gaetano Caro-ne, Francesco Baldari ed Elio. L’impegno è stato tanto anche da parte di chi ha prestato as-sistenza seguendo il gruppo in macchina, Antonio Putigna-no, Tiziana Nardelli, Paolo De

Stradis e Gianfranco Durante.L’ASD Oria Messapica è una società giovane che nasce con lo spirito di unire in un unico gruppo tutte quelle persone che hanno una passione in co-mune: il ciclismo. Il gruppo è in costante crescita ed è com-posto sia da donne che da uo-mini di tutte le età che felice-mente si riuniscono durante la settimana per condividere questo amore ed esplorare e scoprire insieme i paesaggi del nostro fantastico territo-

rio. diTiziana Nardelli© RIPRODUZIONE VIETATA

Oria Messapica: pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, ma in bici

FOCUS ON

SEGUE DALLA PRIMA

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Dall’Urbanistica all’Ecologia appenadopo l’affaire presunti abusi edilizi

L’ex dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, Mi-chele Sabba, a fine ago-

sto è stato trasferito dall’Ur-banistica all’Ecologia, mentre nei giorni scorsi uomini della Guardia di finanza sono stati a palazzo di città per sequestra-re diversi incartamenti che avrebbero a che vedere con l’affaire presunti abusi edilizi del sindaco, Costantino Galas-so, e di due altre personalità a lui vicine in ambito politico e personale. Tra i documenti finiti sotto la lente d’ingrandimento delle

fiamme gialle ci sarebbero

anche la delibera d’indirizzo

e la determina di esecuzio-

ne del dirottamento dell’in-

gegner Sabba da un ufficio comunale all’altro, disposto ed eseguito poco dopo che il funzionario – confortato dai sopralluoghi degli agenti di polizia giudiziaria – aveva fir-mato un’ordinanza di demoli-zione di alcuni fabbricati abu-sivi a casa del primo cittadino. Il tutto, mentre da più parti ci si chiede ancora chi abbia fatto la “spia”, segnalando le sospette infrazioni alle forze dell’ordine: qualcuno della maggioranza, qualcun altro dell’opposizione, un esterno ai “giochi” della politica? Lo spostamento di Sabba e il

fatto che sia stato l’ingegne-re a seguire l’intero proce-dimento sui presunti abusi edilizi – assicurano da palazzo di città – non sarebbero in re-lazione. Il tecnico, intanto, ha accettato di buon grado – o meglio, senza opporsi in alcun modo – il nuovo incarico, che da alcuni è considerato, anche se impropriamente, alla stre-gua di un demansionamento, quando non di una punizione. Galasso nel frattempo è alle prese con problemi ammi-nistrativi anche di una certa importanza – si vocifera per-fino di probabili dimissioni

– ma non può permettersi di trascurare la posizione cata-stale dell’abitazione lungo la provinciale per San Cosimo: a questo proposito, di recente si sarebbe consultato più vol-te con tecnici di sua fiducia. Il catasto del Comune di Torre, al di là del fatto specifico, si conferma protagonista asso-luto: asservimenti sospetti tra terreni nell’agro di Torre con altri, niente affatto contigui, che ricadono in agro di Mesa-gne avrebbero stuzzicato la curiosità dei finanzieri. © RIPRODUZIONE VIETATA

TORRE SANTASUSANNA

Il comune di Torre Santa Susanna

L’e La Banca di credito co-

operativo di Erchie, con

filiali a Oria e San Pan-

crazio, è da sempre presente

in modo forte e continuo sui

territori di riferimento. Una

banca che non pensa solo ed

esclusivamente la banca, per

quanto a misura di correntisti

– siano essi imprenditori, arti-

giani o semplici risparmiatori

– ma che offre sostegno con-

creto a tutte quelle iniziative

che lo meritano.

È questo il caso di una pompa

idrovora che la Protezione ci-

vile di Erchie ha potuto acqui-

stare, nei mesi scorsi, grazie a

un contributo erogato proprio

dalla Bcc. Quest’importante

strumento è impiegato ades-

so nelle importanti attività

della Prociv, in prima linea per

quanto concerne emergenze

e calamità naturali.

La Bcc c’è anche per chi sof-

fre. Ciò è testimoniato dall’a-

iuto in favore di associazioni

per l’organizzazione di eventi

finalizzati alla raccolta fondi

pro-solidarietà. Ultimo, quel-

lo tenutosi a Erchie il 22 set-

tembre, in collaborazione con

Admo e con il patrocinio del

Comune, che ha visto ospite

– direttamente dalla trasmis-

sione Amici – la cantante Vale-

ria Romitelli, oltre ad altri ar-

tisti del posto, con il ricavato

destinato alle cure di un caso

di malattia grave.

La Bcc, specie in questo mo-

mento di difficoltà, è vicina

al mondo dei giovani, della

cultura e dello sport. Questi

ultimi due settori sono intesi

in chiave di legalità, riscatto e

rinnovamento etico-sociale,

da realizzarsi con e attraver-

so le giovani generazioni. In

quest’ottica, l’istituto di cre-

dito ercolano si è fatto ga-

rante di un lavoro, realizzato

da Matilde Sardiello, docente

di Educazione fisica al liceo

scientifico “Ribezzo” di Fran-

cavilla, in collaborazione con

un’equipe di studenti e col-

leghi, che punta su una dimo-

strazione teorico-pratica di

come la disciplina nuoto sia

governato da leggi fisiche. E

di come, inoltre, la pratica di

discipline sportive rappre-

senti una delle vere chiavi

di volta per ridare ai giova-

ni fiducia in se stessi e nelle

proprie capacità, da mettere

a frutto esclusivamente attra-

verso un percorso di forma-

zione e sacrificio. Le uniche

componenti di un successo

vero e realmente appagante.

«La nostra mission – dichiara

Giovanni Pompeo Carrozzo,

presidente della Bcc di Erchie

– praticata dall’intero Cda, è

quella di gestire una banca

autenticamente locale, che

reimpiega le risorse proprio

lì dove le raccoglie, dove cioè

conosce davvero le perso-

ne, che non sono numeri, e

il loro territorio. Lo facciamo

con umiltà, ma con traspor-

to: stabilire un legame con la

comunità locale ci consente

di comprenderne meglio le

esigenze, di dare delle rispo-

ste e, pertanto, di realizzare

interventi mirati e proficui.

Ecco perché noi, quando si

parla di solidarietà crescita

culturale e socio-economica,

di giovani e fasce deboli ri-

spondiamo sempre “presen-

te”: ci piace ascoltare chi nor-

malmente non ha voce, chi ha

scelto di tacere. Sicuramente,

in un momento in cui l’indu-

stria bancaria fa i conti per se

stessa, la Bcc di Erchie rappre-

senta per ciascuno dei soci,

dei clienti attuali e di quelli

futuri un punto fermo fedele

ai suoi principi ispiratori: spi-

rito mutualistico, legame con

il territorio, riferimento per le

piccole imprese e valorizza-

zione delle persone».

La sede della banca a Erchie

ERCHIE

Bcc di Erchie, una banca attenta alle persone e al territorio

L’ingegnere Michele Sabba cambia uffi cio, mentre la Finanza acquisisce la documentazione e si concentra ancora sul catasto: pratiche di asservimento ritenute sospette

ELISEO ZANZARELLI

Solidarietà, associazionismo, cultura, giovani, sport: sono solo alcuni dei settori destinatari di sostegno concreto. Il presidente Carrozzo: «L’industria bancaria è distante anni luce da noi. Noi siamo qui, con la gente»

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1529 OTTOBRE - 9 NOVEMBRE 2012/24

FOCUS ON

N. 21 - ANNO II REG. TRIB. DI BRINDISI N. 3/2011 DEL 6/05/2011EDITO DA: PUBLIEDIT S.R.L. [email protected]: VIA C. PISACANE, 6 - 72024 ORIA (BR) 0831.1950525

Direttore Responsabile Eliseo Zanzarelli

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Amm. Unico Publiedit Angelo Lombardi

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Impaginazione Publiedit Srl

grafi [email protected]

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Stampa Master Printing S.r.l.

Modugno (Ba), via delle Orchidee, 1

La Direzione si riserva di rifi utare insindacabilmente qualsiasi testo e inserzione.

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Corrispondenti Giovanni Colonna

Laura De Stradis

Maria Rosaria De Gaetani

Maura De Gaetano

Maria Rosaria D’Alema

Maurizio Distante

Michele Iurlaro

Pierdamiano M. Mazza

Grazia Mele

Vincenzo Sardiello

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Promuovere la propria attività non è impresa da poco. L’odissea di un imprenditore alle prese con una campagna affi ssioni, tra Comuni impreparati – molti – e qualche gradita sorpresa

Il manifesto dove lo metto (e quanto lo pago) non si sa

Con l’economia che lan-gue, un imprenditore impegnato a program-

mare una campagna affissio-ni, per promuovere la propria attività, fa notizia. La pubbli-cità – pensa ancora qualcuno – resta l’anima del commercio, quindi a maggior ragione in tempo di crisi essere visibi-li è quantomeno opportuno, quando non necessario. Il tour – forse più un’odissea – per uffici tributi e/o ditte esterne gestrici del servizio affissioni per conto dei Comuni comin-cia da queste semplici rifles-sioni. L’intento del signor Manlio – lo chiameremo così per ragio-ni di buonsenso – è quello di contattare diversi Comuni, di un’area a cavallo tra la provin-cia di Brindisi e quella di Ta-ranto, per ottenere quante più informazioni possibili – costi, disponibilità degli spazi, mo-dalità di pagamento, ecc. – e poter quindi pianificare al meglio la sua pubblicità, che contempla principalmente manifesti 70x100 centimetri da affiggere per un periodo di dieci giorni. Manlio, che potrebbe tran-quillamente essere un ope-ratore economico qualunque, ripone molta fiducia nello strumento e, anziché affidarsi a un intermediario, quale può essere un’agenzia del settore o la conoscenza di Tizio o Caio in questo o quell’ente, decide di far da sé: per ottimizzare i tempi – importantissimi per un imprenditore – di buon mattino, fa un giro su internet, visita i portali istituzionali dei Comuni che gl’interessano e annota i numeri telefonici di riferimento. Cosa lo attende non se lo immagina proprio…

ORIALa prima chiamata parte poco dopo le 8,30, è il tentativo di contatto con il Comune di Oria: a vuoto, come il secondo,

il terzo, il quarto e finanche il quinto, a cinque numeri tele-fonici diversi. Manlio pensa a un problema con il centralino, fatto sta che il disservizio è bell’e servito.

VILLA CASTELLISeconda chiamata, Comune di Villa Castelli: Manlio rifiata, ottiene risposte immediate. Spazi, costi, modalità di paga-mento, dopo qualche minuto in linea, non sono più un’in-cognita.

SAN MICHELE S.NOLa stessa cosa avviene con San Michele Salentino, poco più tardi: efficienti e cortesi.

TORRE SANTA SUSANNAL’umore dell’imprenditore si rabbuia successivamente, quando contatta il Comune di Torre Santa Susanna, dove risponde un’impiegata colta alla sprovvista: la ditta ester-na che fino a pochissimi gior-ni addietro gestiva il servizio affissioni è fallita, e Manlio si trova davanti a un maldestro tentativo da parte della di-pendente pubblica di leggere il regolamento in tempo reale, poi viene invitato a richiama-re più tardi. Lo fa, ma non gli rispondono. Solo una terza volta, dopo aver insistito con i vigili urbani, riesce a parlare nuovamente con quella stes-sa dipendente che gli aveva detto, parafrasando, qualcosa del tipo “ritenti, sarà più for-tunato”. Alla fine, comunque, a fatica, ottiene anche qui le informazioni che cercava.

ERCHIEnon pervenuto, nessuna ri-sposta da un municipio appa-rentemente inesistente.

MESAGNEFeedback positivo, invece, da Mesagne, dove dagli uf-fici comunali Manlio riceve

nientemeno che il numero di cellulare dell’attacchino – di-pendente della ditta esterna Cerin –, uno che la sa lunga: mentre lavora, cita a memoria tempi, costi e modalità di pa-gamento. Promosso.

LATIANOA una manciata di chilometri, dov’è il Comune di Latiano, non sono così organizzati: l’imprenditore rimane inchio-dato alla cornetta per un’ora e

mezza circa prima di poter an-notare sul taccuino, affianco agli altri, anche i dati latianesi. Del resto, un collega gli aveva già riferito di possibili disser-vizi: qualche giorno prima era stato per lo stesso motivo a palazzo di città e, dopo aver fatto la “bolla” di prenotazio-ne al pianoterra, aveva dovu-to salire due piani più su per effettuare il pagamento, ot-tenere la ricevuta dall’ufficio ragioneria e poi ritornare giù per ottenere la ricevuta. CEGLIE MESSAPICABella sorpresa, successiva-mente da Ceglie Messapica: Manlio non solo ottiene quel che cerca in pochi minuti ma, senza neppure averglielo chiesto, dall’impiegato riceve un’informazione che lo lascia piacevolmente impressiona-to: «Se è interessato a quei manifesti giganti lì, come si chiamano? Ah, sì, 6x3, sappia che qui l’amministrazione ha deciso di non farli nemmeno installare per una questione d’impatto paesaggistico…». A Manlio non interessava, ma rimane compiaciuto della no-tizia.

FRANCAVILLA FONTANARisponde come dovrebbe an-che Francavilla, dove chi chia-ma è subito dirottato alla ditta che gestisce con competenza il servizio, solo al mattino.

SAN VITO DEI N.NNIQuando contatta San Vito, è troppo tardi: chiusura alle 12,30. Riproverà prossima-mente.

C’è poi una parte del Taranti-no in cui l’imprenditore pen-sa di promuovere la propria azienda.

MANDURIASi parte da Manduria, ma non risponde nessuno. È un pe-

riodo difficile, ma rinunciare a qualche soldino piovuto dal cielo non è il massimo per una realtà alle prese con problemi politici importan-ti sì, ma anche finanziari non indifferenti. Pazienza.

SAVAIdem per Sava, che figura sull’elenco telefonico, ma po-trebbe esserne anche fuori: tanto non risponde nessuno.

GROTTAGLIEBene, invece, Grottaglie, dove – per citare una nota pubblici-tà del tempo che fu – Manlio trova convenienza, cortesia e servizio.

Conclusioni. Sono trascorse sei ore dalla prima telefonata e il “nostro” imprenditore è perlopiù amareggiato: qual-cosina la sa, ma il quadro non gli è per nulla completo. Dovrà perdere qualche altra ora, se gli andrà bene, per tamponare le falle della sua indagine di mercato. Siccome è uno a cui piace farlo, però, tira somme e considerazioni finali.

In genere funzionano meglio quei Comuni che hanno deci-so di esternalizzare il servizio tributi-affissioni (Francavilla, Mesagne, incognita San Vito per questioni di orari), mentre tendenzialmente lasciano a desiderare quelli che lo gesti-scono dall’interno (Torre, La-tiano), con qualche eccezione (Villa Castelli, San Michele e Grottaglie). No comment per i “non pervenuti” Oria, Erchie, Manduria e Sava. Inoltre, c’è sempre l’incognita posiziona-mento: le affissioni avverran-no in spazi ben visibili o dove capita? Grottaglie ha previsto un sovrapprezzo per la pub-blicità in zone centrali, come tali molto più appetibili, men-tre per gli altri un posto vale l’altro. © RIPRODUZIONE VIETATA

COMUNE

TORRE SANTA SUSANNA:

CEGLIE MESSAPICA

MESAGNE:

LATIANO

FRANCAVILLA

SAN MICHELE

ERCHIE

SAN VITO DEI N.NNI

1,70 €URO

1,36 €URO

1,25 €URO

1,70 €URO

1,55 €URO

3,00 €URO

NON PERVENUTO

NON PERVENUTO

ORIA

GROTTAGLIE

MANDURIA

SAVA

NON PERVENUTO

1,24 €URO

NON PERVENUTO

NON PERVENUTO

PREZZO PER MANIFESTO

GIUSTO PER GRADIRE, UN PO’ DI PREZZI, RIFERITI SEMPRE ALL’AFFISSIONE DI MANIFESTI 70X100 NEI COMUNI INTERESSATI PER UN ARCO TEMPORALE DI 10 GIORNI:

ELISEO ZANZARELLI

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