16
Numero 23 Anno II • Registrazione Tribunale di Brindisi n. 3/2011 del 6/05/2011 • Direttore Responsabile Eliseo Zanzarelli Edizioni: PubliEdit S.r.l. Via Marrucci, 14 - Francavilla Fontana (Br) • Redazione: Via C. Pisacane, 6 - Oria (Br) 10 - 25 AGOSTO 2012 NON PERCEPISCE FINANZIAMENTI PUBBLICI Il servizio non è ancora partito, ma le aree di sosta a pagamento, presenti addirittura di fronte al cimitero e sulle "chianche" di piazza Manfredi, generano proteste e malcontento: alcuni blogger si sono autocensurati; nessuno ha intenzione di pagare gli abbonamenti, giudicati inopportuni in questo periodo. L'opposizione: «È una tassa» ORIA - Gli odiati posteggi a gettone sono ovunque: circa mille, dal centro alle periferie Parcheggi, cittadini blu dalla rabbia I ncazzati. Gli abitanti di Oria non sono arrabbiati, sono proprio incazzati neri a causa delle strisce blu. Quel- le dei quasi mille parcheggi a pagamento, che da qualche giorno sono apparse un po’ ovunque: centro o periferia, poco importa. Ciò che conta è fare cassa o – per dirla con amministrazione comunale e comando della polizia muni- cipale – «disciplinare la circo- lazione e consentire il riciclo della auto in sosta». Anche se, a conti fatti, guadagnarci il 20 per cento non è il massi- mo, meno della quota prevista durante l'esperimento datato 2009 (27 per cento). Ma chi si accontenta gode (...p. 5) NIENTE GRASSI VEGETALI... ...IL VERO GELATO È QUI! L'Ufficio tecnico ordina al sindaco Costantino Galasso di demolire una parte dell'abitazione lungo la via per San Cosimo, ma il legale rassicura: «Tutto a posto». ( p. 11) TORRE S.S. n MAURA DE GAETANO LATIANO n MAURIZIO DISTANTE Si discute e polemizza sull'Urba- nistica dopo che il consilio co- munale ha deciso di sanare alcu- ne situazioni abusive. Le diverse posizioni in campo. (p. 12) "TORRE REGINA" n AUTORI VARI Lo Strillone ha intervistato due tra i più importanti gruppi rock italiani: gli Afterhours e gli Elio e le storie tese, nei giorni scorsi a Torre Regina Giovanna. (p. 9) n ELISEO ZANZARELLI FRANCAVILLA - Salvarlo o rinunciarci? Torna in voga l'intermodale A volte ritornano. È proprio il caso di dir- lo. Ciclicamente tor- na a calcare la scena politica, con i consueti profluvi d’in- terventi più o meno appas- sionati e di rimpalli di re- sponsabilità più o meno legittimi, il famigerato centro di carico intermodale. O quel- lo che avrebbe dovuto essere l’intermodale (... p. 8) P rovince sì, Province no. Ci addentriamo anche noi – una volta tanto – in qualche riflessione su di un ar- gomento che, da qualche tem- po a questa parte, catalizza tante, forse troppe attenzioni. L’avvertenza è d’obbligo: il rischio di scadere nel populi- smo è dietro l’angolo. Lo cor- reremo e saremo contenti se il nostro pensiero, non (...p. 4) Contraddizioni: Provincia di Brindisi tagliata ma perché non si parte mai dall'alto? ERCHIE - Possibile risparmiare sui rifiuti «Sorga qui il biostabilizzatore» "R iciclare convie- ne" è il motto che da anni ci ri- petiamo un po' tutti. Indub- biamente vero sul piano etico e ambientale – specie in pro- spettiva futura – non sempre i bilanci familiari e comunali sono dello stesso avviso. In particolari fasi e circostanze, fare la raccolta differenziata può costare e anche (... p. 11) SPENDING REVIEW

Lo strillone 23

Embed Size (px)

DESCRIPTION

L'informazione alza la voce! Quindicinale free press della provincia di Brindisi

Citation preview

Page 1: Lo strillone 23

Numero 23 Anno II • Registrazione Tribunale di Brindisi n. 3/2011 del 6/05/2011 • Direttore Responsabile Eliseo ZanzarelliEdizioni: PubliEdit S.r.l. Via Marrucci, 14 - Francavilla Fontana (Br) • Redazione: Via C. Pisacane, 6 - Oria (Br)

10 - 25 AGOSTO 2012NON PERCEPISCE

FINANZIAMENTI PUBBLICI

Il servizio non è ancora partito, ma le aree di sosta a pagamento, presenti addirittura di fronte al cimitero e sulle "chianche" di piazza Manfredi, generano proteste e malcontento: alcuni blogger si sono autocensurati; nessuno ha intenzione di pagare gli abbonamenti, giudicati inopportuni in questo periodo. L'opposizione: «È una tassa»

ORIA - Gli odiati posteggi a gettone sono ovunque: circa mille, dal centro alle periferie

Parcheggi, cittadini blu dalla rabbia

Incazzati. Gli abitanti di Oria non sono arrabbiati, sono proprio incazzati neri a

causa delle strisce blu. Quel-le dei quasi mille parcheggi a pagamento, che da qualche giorno sono apparse un po’ ovunque: centro o periferia, poco importa. Ciò che conta è fare cassa o – per dirla con amministrazione comunale e comando della polizia muni-cipale – «disciplinare la circo-lazione e consentire il riciclo della auto in sosta». Anche se, a conti fatti, guadagnarci il 20 per cento non è il massi-mo, meno della quota prevista durante l'esperimento datato 2009 (27 per cento). Ma chi si accontenta gode (...p. 5)

NIENTE GRASSI VEGETALI... ...IL VERO GELATO È QUI!

L'Ufficio tecnico ordina al sindaco Costantino Galasso di demolire una parte dell'abitazione lungo la via per San Cosimo, ma il legale rassicura: «Tutto a posto». (p. 11)

TORRE S.S.n MAURA DE GAETANO

LATIANOn MAURIZIO DISTANTE

Si discute e polemizza sull'Urba-nistica dopo che il consilio co-munale ha deciso di sanare alcu-ne situazioni abusive. Le diverse posizioni in campo. (p. 12)

"TORRE REGINA"n AUTORI VARI

Lo Strillone ha intervistato due tra i più importanti gruppi rock italiani: gli Afterhours e gli Elio e le storie tese, nei giorni scorsi a Torre Regina Giovanna. (p. 9)

n ELISEO ZANZARELLI

FRANCAVILLA - Salvarlo o rinunciarci?

Torna in voga l'intermodale

Avolte ritornano. È proprio il caso di dir-lo. Ciclicamente tor-

na a calcare la scena politica,

con i consueti profluvi d’in-

terventi più o meno appas-

sionati e di rimpalli di re-sponsabilità più o meno legittimi, il famigerato centro di carico intermodale. O quel-lo che avrebbe dovuto essere l’intermodale (...p. 8)

Province sì, Province no. Ci addentriamo anche noi – una volta tanto – in

qualche riflessione su di un ar-gomento che, da qualche tem-po a questa parte, catalizza tante, forse troppe attenzioni. L’avvertenza è d’obbligo: il rischio di scadere nel populi-smo è dietro l’angolo. Lo cor-reremo e saremo contenti se il nostro pensiero, non (...p. 4)

Contraddizioni:Provincia diBrindisi tagliatama perché non si parte maidall'alto?

ERCHIE - Possibile risparmiare sui rifi uti

«Sorga qui il biostabilizzatore»

"Riciclare convie-ne" è il motto che da anni ci ri-

petiamo un po' tutti. Indub-

biamente vero sul piano etico

e ambientale – specie in pro-

spettiva futura – non sempre i bilanci familiari e comunali sono dello stesso avviso. In particolari fasi e circostanze, fare la raccolta differenziata può costare e anche (...p. 11)

SPENDING REVIEW

Page 2: Lo strillone 23

pagina 2 10 - 25 AGOSTO 2012 / 23

Page 3: Lo strillone 23

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 310 - 25 AGOSTO 2012 / 23

L’evento clou di Oria tra novità e tradizione: il Corteo parte sabato alle 18,30, le gare domenica dalle 18

Signore e signori, il Torneo dei Rioni

LA TERZA PAGINA

Ci siamo. Signore e si-gnori, ecco a voi la 46ma edizione del

Torneo dei Rioni: l’appunta-mento oritano più atteso. Dal 10 al 12 agosto Oria si veste di Medioevo, rievocando il bando del “Torneamento”, che leggenda vuole indetto da Federico II tra i quattro an-tichi Rioni, in onore del padre della sua sposa, Isabella di Brienne. Ritornano in tutto il loro splendore il corteo e le

gare medievali che ogni anno, si stima, portano a Oria tra i 50 e i 60 mila visitatori. No-nostante la crisi economica e il modico budget, si è riusciti a organizzare alla perfezione l’irrinunciabile manifestazio-ne: tutto il merito va al duro lavoro – perlopiù volontario – di chi si è prodigato per rag-giungere e magari superare il successo degli anni pre-cedenti. Un ringraziamento particolare della Pro Loco va a tutti i presidenti dei Rioni e ai loro staff, ai gruppi musici e sbandieratori e ai cittadini

oritani che hanno partecipato in questa sorta di autoprodu-zione del Torneo. Moltissime le novità quest’anno: un con-corso fotografico amatoriale sull’evento rivolto a tutti, con le foto premiate che saranno pubblicate sul numero unico della manifestazione e sul calendario Pro Loco 2013. Un accordo con l’associazione “Divertiamoci insieme”, che prevede la distribuzione, il giorno del Torneo, di pass e posti di riguardo a ragazzi di-sabili e loro accompagnatori. Si ritorna, inoltre, a collabo-

rare con le città federiciane. Quest’anno il palio, premio della gara, è donato dalla cit-tà di Melfi (realizzato dall’ar-tista lucano Rocco Marcorel-la), in rappresentanza della quale ci saranno il sindaco, Li-vio Valvano, e l’assessore alla Cultura, Maria Pina Palmie-ri. La città di Lorch, invece, con cui Oria è gemellata, ha donato alla manifestazione quattro abiti medievali, sopra raffigurato lo stemma civico. A parco Montalbano per tre giorni ci sarà un accampa-mento medievale, dove vi-

vranno con usi e costumi del tempo sia compagnie d’armi venute da fuori sia l’oritana Milites Friderici II. In rappre-sentanza di Novoli, il sindaco Oscar Marzo Vetrugno e una coppia a sfilare nella Corte Imperiale, nel rispetto di un accordo fra le due città, che si onorano reciprocamente durante i principali eventi (gli sbandieratori oritani par-teciperanno alla Focara del 16 Gennaio). Non potevano

mancare gli ospiti d’onore: Alex Belli, direttamente da Centovetrine, interpreterà Federico II, mentre l’attrice Eleonora Sergio sarà la capo-dama della corte imperiale. I due parteciperanno anche a un dibattito in piazza Manfre-di venerdì 10 agosto, alle 23, con un’anteprima del Torneo. La tradizione è rispettata, il divertimento assicurato. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Hai bisogno di un pre-stito o di un mutuo? Tranquillo, c’è Claro,

il broker creditizio che mette a tua disposizione il finan-ziamento giusto alle migliori condizioni, offrendoti più di 1.800 prodotti bancari gra-zie alle convenzioni con oltre 30 tra i più prestigiosi istituti di credito italiani. Un fattore importante, che garantisce non solo elevati standard qualitativi, ma anche prezzi concorrenziali. Claro rispon-de sempre alle tue domande e i suoi esperti – come assi-cura la responsabile della filiale di Francavilla Fontana, Mariagrazia Paciullo – sono a tua disposizione per darti le risposte che cerchi. La consu-lenza, inoltre, è gratuita. Non soltanto prestiti e mutui, però. Claro Credito & Finanza è anche: trasformazione del mutuo (il mutuo che cambia

in rapporto alle tue esigen-ze e in più ti fa guadagna-re); consolidamento prestiti (puoi ridurre tutti i tuoi im-pegni in una rata pensata su misura per te); cessioni del quinto (se sei un dipendente o un pensionato); finanzia-menti fotovoltaici e agrari (la soluzione per alimentare nuove energie e per il settore agrario), start-up e amplia-menti aziendali (se desideri avviare una nuova attività o semplicemente rinnovarne una esistente). Ma perché, nella giungla di chi offre questo tipo di ser-vizi, scegliere proprio Claro? Al quesito risponde Paciullo: «Perché Claro si avvale della collaborazione di professio-nisti di comprovata espe-rienza nei settori bancario, assicurativo, delle costruzio-ni e legale, tutti iscritti negli albi di competenza ed è per-

tanto in grado di proporre un ampio catalogo di prodotti per soddisfare le diverse esigenze. E poi perché Claro è specializzato nell’area dei finanziamenti a medio-lungo termine per privati e imprese, nonché dei prodotti e servizi parabancari e assicurativi. Non secondariamente, per-ché Claro conviene e ti offre consulenza gratuita: non te-

miamo paragoni e chiunque si sia preso la briga di fare un raffronto con i concorrenti lo può confermare». Sono tanti, insomma, i motivi per rivol-gersi, anche senza impegno, a Claro: a Francavilla, in via Francesco Baracca 19, tel/fax 0831.843237, mail: [email protected], www.clarocreditoefinanza.it. Con Claro sei al sicuro.

Oltre 30 convenzioni con i più restigiosi istituti di credito italiani per 1800 prodotti bancari che assicurano prezzi concorrenziali ed elevati standard qualitativi. La consulenza è gratuita

Claro, il tuo finanziamento alle migliori condizioni

Una spesa che incide notevolmente sui bi-lanci delle famiglie,

soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, è quella dei libri di testo scola-stici, che secondo le principa-li associazioni di consumatori si attesta intorno al 4 percen-to. Per questo da tempo si chiede al Ministero e agli enti locali di potenziare le agevo-lazioni per l’acquisto dei libri destinate alle famiglie meno abbienti. A cura dell’Arci, fino al 7 settembre, presso il se-condo circolo didattico, via-le Lilla, il Mercatino del libro usato autogestito. L'idea na-sce per garantire la continui-tà del trentennale mercatino dell'Arci in occasione della riapertura delle scuole e si

propone come un servizio gratuito a disposizione degli studenti per lo scambio e la compravendita di libri usati.Questa iniziativa non ha lo scopo di acquistare o di ven-dere libri: è solo un mezzo per mettere in contatto chi vende con chi cerca libri usa-ti, senza intermediari. È uno spazio aperto autogestito da famiglie e studenti all'inter-no della scuola, con realizzo e scambio immediato e in tempo reale. I mercatini dei libri usati, dove poter acqui-stare e vendere i vecchi libri scolastici, sono un evergreen di settembre. Nonostante ri-forme ed e-book, il riciclo dei vecchi libri non si arresta. A Francavilla qualcuno, in ma-

niera davvero vergognosa, in questi giorni tende ad ap-profittare della mancanza di sede dell'Arci dopo lo sfratto dalla storica sede per occupa-re uno spazio che da più di 30 anni garantisce il diritto allo studio. L'Arci non è collegata ad altre attività di libri usati che vengono pubblicizzate in questo periodo. All'Arci con-tinua a mancare una sede, ma non le idee...

All'Arci torna il mercatino del libro Arte "da matti" negli ipogeiL’estate delle prime

volte a Oria: la terraz-za della Torre Carnara

aperta al pubblico diviene un giardino dal tocco naif, la cripta delle mummie acco-glie un artista di fama inter-nazionale. Fino al 30 agosto, gli ipogei della basilica cat-tedrale ospiteranno la mo-stra site specific “I luoghi dell’anima”di Giovanni Sesia, artista apprezzato da critici come Achille Bonito Oliva e Vittorio Sgarbi. Il merito spet-ta all'iniziativa di Alessio Car-bone, Fabio Ancora – soci di Laboratoria – e Diego Viapia-na. Giovanni Sesia è un artista con un occhio di riguardo per le cose destinate a morire: la sua arte ridona vita a oggetti e abitanti dell’oblio. Le sue opere derivano spesso da

vecchie foto emulsionate di volti sbiaditi e storie dimen-ticate. Filo conduttore della mostra sono gli sguardi di chi un tempo era etichettato come “pazzo”. Sesia, recupe-rando migliaia di archivi fo-tografici da alcuni manicomi italiani, ridà vita agli sguardi di bambini, anziani, donne e uomini destinati a essere di-menticati per sempre. Le foto e i colori sono accompagnati da uno scorrere compulsivo di parole incomprensibili, che richiamano il bisogno di comunicare dei degenti. Riprese le tante parole non ascoltate, incomprese – ma non per questo senza senso – che trovano sfogo sulle pa-reti dei manicomi. Elemento ricorrente è un lenzuolo bian-co drappeggiato e illuminato

in maniera caraveggesca: in ricordo del sudario, ma anche dei teli che ricoprono vecchi mobili in disuso. In un'epoca in cui tutto è realizzato per essere consumato in fretta e gettato via, in cui l’identità dell’uomo si perde nella mas-sa, Sesia tenta di recuperare e riciclare. Le sue opere rido-nano dignità alla vita di per-sone che non esistono più, restituendo loro un’anima. di lau. de stra.

Una delle opere esposte

ORIAORIAFRANCAVILLAFRANCAVILLA

LAURA DE STRADIS

La sede dell'agenzia a Francavilla, in via Baracca 19

inserzione a pagamento

Page 4: Lo strillone 23

4 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 10 - 25 AGOSTO 2012 / 23

Una passeggiata tra i luoghi assolati e isolati delle origini per riscoprire se stessi, senza viaggi e sballi assortiti da divertimento distorto. E chissà che, contemplando la città deserta, non si possa oltrepassare il limite della propria percezione. La vita è bella e breve, anche questo è godersela...

L'ELZEVIROa cura di Vincenzo Sardiello

Agosto, città mia adesso ti riconosco

Ci siamo, agosto entra nel vivo. Tempo di svago, vacanza, distra-

zioni, tutto quello di cui si ha bisogno per riprendersi da mesi e mesi di duro lavoro. Ne siamo certi?Indubbiamente nel nostro im-maginario collettivo agosto si traduce in un’automobile, con il portapacchi carico di vestia-rio e tutto quanto occorre, che parte alla volta delle località di villeggiatura con moglie, figli e in alcuni casi anche nonni. Negli anni questa im-magine, tipica di una struttu-razione sociale molto incen-trata sul concetto di famiglia, è andata via via sbiadendosi, lasciando il posto a immagi-ni di pacchetti last minute o altre diavolerie del genere, precotte e precompilate, che lasciano ai viaggiatori solo il compito di preparare le va-ligie, a tutto il resto pensa l’agenzia. Questa voltà però non vogliamo parlare di chi parte, vogliamo soffermarci su chi resta, su tutti coloro che resistono alla canicola nelle nostre città per i motivi più disparati: scelta consapevo-le, lavoro, condizioni econo-miche, ecc. Cosa c’è per loro, cosa offrono le città svuotate? Innanzitutto il silenzio, so-prattutto di giorno. La notte è dedicata alla movida tra schiamazzi giovanili e senili e quello diurno è un silenzio che abbraccia chi rimane con il tempo scandito dal canto delle cicale e intervallato dal

ronzio di un’ostinata mosca.Oltre al silenzio, restano loro, le nostre città: i luoghi in cui viviamo, lo sfondo della no-stra vita quotidiana in tutte le sue sfaccettature, con i luoghi a noi cari. Può essere un ottimo passatempo pas-seggiare per le vie dei centri storici invase dal sole, un’oc-casione unica per riprendere contatto con le proprie radici e la propria storia. Le nostre chiese, i nostri palazzi e tutti i monumenti sotto questa luce assumono ulteriori austerità e imponenza, che celebrano ancora di più la loro bellezza.Le città d’estate ci lasciano il loro volto più umano con tutte le loro paure e fragilità, che sorprendono anche l’os-servatore più attento. Questi luoghi, svuotati dalla massa, consentono un viaggio ulte-riore, questa volta in assolu-ta libertà ed economicità, un viaggio dentro se stessi per scoprirsi e ritrovarsi. Immersi

nel silenzio si può scoprire, ad esempio, come possano essere superflui il rumore e la ricerca dello stordimento come forma di divertimento. Camminando nelle città vuote si può scoprire che ritrovare se stessi e la propria dimen-sione può essere molto meno difficile di quello che appare. Contemplando i monumenti e i palazzi assolati si può intuire il limite della propria perce-zione del mondo e la propria superficialità nei confronti del prossimo.In tutto questo splendore si può comprendere che la vita è bella, ma breve. Un attimo nel tempo cosmico ma che vale la pena di essere vissuta per quello che è e non per come vorremmo fosse.Le città d’estate sono una le-zione che almeno per una vol-ta deve essere ascoltata.Buone vacanze a tutti. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Tra salute e lavoro, prevale l’indecisione. Ma potrebbe uccidere più di diossina e disoccupazione

Ilva: evitiamo il paradosso dell’asino

L a situazione dell’Ilva di Taranto, con il rischio di chiusura dell’azien-

da e la relativa perdita di mi-gliaia di posti di lavoro, apre uno scenario complesso in cui salute e lavoro si trovano a un bivio che, in ogni caso, conduce al baratro. Da una parte si prospetta la fine di una ditta, con conseguente perdita di reddito per migliaia di famiglie, dall’altra la con-tinuazione dell’attività con conseguenti inquinamento e aumento esponenziale dei morti di tumore. Cosa fare dunque?Al momento davanti a que-sto bivio si sta optando per la scelta più semplice: non scegliere, ma si sa bene che è anche la scelta più scellerata e che non considera il futuro. Il momento è topico e occor-

re assumersi le proprie re-

sponsabilità sino in fondo sia

nell’una che nell’altra ipotesi,

anche perchè nella storia del

pensiero una situazione ana-

loga era stata già prospettata

nel famoso paradosso dell’a-

sino: «Un asino affamato e as-

setato si trovava davanti a due

balle di fieno perfettamente

equidistanti, non sapendo

quale scegliere morì di fame».

A Taranto quello che non bi-

sogna fare assolutamente è

morire di incertezza. Su tutto

il resto si potrà discutere.

Una veduta dell'Ilva

La spending review taglia le piccole e salva le grandi, che in quanto tali costano di più. Populismo o no, la gente è stanca

Province, tutte utili o tutte inutili

P rovince sì, Province no. Ci addentriamo anche noi – una volta tanto

– in qualche riflessione su di un argomento che, da qual-che tempo a questa parte, catalizza tante, forse troppe attenzioni. L’avvertenza è d’obbligo: il rischio di scadere nel populismo è dietro l’an-golo. Lo correremo e saremo contenti se il nostro pensiero, certamente non condizionato da convinzioni ideologiche di sorta, corrisponderà a quello dei cittadini anziché a quello di tecnici e professionisti del-la politica. Come noto, i tagli alla spesa pubblica – discutibilmente denominati spending review, forse per confondere le acque – con ogni probabilità decre-teranno anche la soppressio-ne di numerose Province, enti locali intermedi tra Regioni e Comuni. Quelle con meno di 350mila abitanti e 2.500 chilometri quadrati di super-ficie saranno depennate: tra queste rientra a pieno titolo Brindisi. La Puglia conserve-rebbe soltanto Bari, Lecce e Foggia, considerata la “di-partita” anche di Taranto e

Bat (Barletta, Andria e Trani). Lodevole l’intento di com-battere gli sprechi effettivi, meno il modo. L’impressione è che, come spesso accade, a pagare le conseguenze del ridimensionamento debbano essere sempre e comunque i più deboli, perché in genere i forti dispongono di mezzi ed entrature per difendersi. Il ragionamento è semplice: Province piccole non possono che comportare spese rela-tivamente piccole; Province grandi uguale grandi spese. E allora, perché salvare chi – per forza di cose – spende di più e cancellare dalla cartina geo-grafica chi spende meno? Diverso sarebbe stato stabili-re che effettivamente le Pro-vince – tutte le Province – rap-presentano enti di cui si può tranquillamente fare a meno ed eliminarle di conseguenza. Da qualche parte si doveva pur cominciare, d’accordo. Ma perché cominciare dal basso, anzi dal bassissimo? Si parta dall’alto, invece. Perché, ad esempio, per adeguare le in-dennità dei parlamentari ita-liani – oltre a tutti i privilegi annessi e connessi, compresi

pensionamenti d’oro – a quel-le medie percepite dai colle-ghi europei sono incaricate commissioni tecniche su com-missioni tecniche e poi, pun-tualmente, non accade nulla di nulla? Non risolleverebbe le sorti del Paese, certo. Ma, come dicono qui al Sud, ogni pietra è utile nel complesso a erigere un muro. Le Province – tutte – ma anche tutto il resto, non ultimo il numero di de-putati e senatori. Paradossale che in questa particolare gra-duatoria, nel mondo, l’Italia sia seconda soltanto alla Cina, che però conta un miliardo di abitanti, contro i meno di 60 milioni del Belpaese. Sì, sarà anche populismo, ma la misura è sempre più col-ma. Quando rappresentanti e rappresentati cesseranno di essere lo specchio rifles-so gli uni della maggioranza degli altri, saranno guai. La speranza di un’intera Repub-blica democratica, fondata sempre meno sul lavoro e in cui il popolo è sempre meno sovrano – a dispetto della Costituzione – è che questo non possa mai accadere. di eliseo zanzarelli

Page 5: Lo strillone 23

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 510 - 25 AGOSTO 2012 / 23

Subagenzia: C.so Umberto I, 40 -72024 Oria (Br)Tel. 0831.847132 - Fax 0831.840867

Ferruccio CalòMarco Calò

&

Agenzia: C.so Umberto I, 40 -72021 Francavilla F.na(Br)Tel. 0831.811061 - Fax 0831.812446

Le famiglie senza garage chiamate a sborsare 180 euro all'anno, stangata anche per i com-mercianti: 300 euro. Disciplinare la circolazione o fare cassa con il 20 per cento degli introiti? Le aree a pagamento anche nel centro, davanti al cimitero e alle Poste. Cittadini preoccupatissimi

La carica dei mille stalli blu: è protesta

Incazzati. Gli abitanti di Oria non sono arrabbia-ti, sono proprio incazzati

neri a causa delle strisce blu. Quelle dei quasi mille par-cheggi a pagamento, che da qualche giorno sono apparse un po’ ovunque: centro o pe-riferia, poco importa. Ciò che conta è fare cassa o – per dirla con amministrazione comu-nale e comando della polizia municipale – «disciplinare la circolazione e consentire il riciclo della auto in sosta». Anche se, a conti fatti, guada-gnarci il 20 per cento non è il massimo, meno della quota prevista durante l'esperi-mento datato 2009 (27 per cento). Ma chi si accontenta gode, almeno così dicono. Se le “chianche” di piazza Man-fredi – azzurre come mai nel corso dei secoli – potessero, imprecherebbero. Le pole-miche si sprecano, e pensare che il servizio, con l’impiego di dieci ausiliari del traffico, non è ancora stato avviato. Lo sarà, forse, i primi di set-tembre, così magari nel frat-tempo si potranno calmare le acque, agitatissime anche in Comune. Perfino un paio tra i blogger più seguiti – Antonel-lo D’Amico con www.oritano.it e Claudio Matarrelli con www.oria.info – hanno deci-so di autocensurarsi: troppe pressioni dopo aver criticato il posizionamento indiscrimi-nato degli stalli, soprattutto nella principale agorà. Il pri-mo ha sospeso le pubblica-zioni e cancellato ogni conte-nuto; il secondo ne ha ridotto la mole. Franco Arpa, invece, ha raddoppiato anziché la-sciare: oltre a www.arpa-oria.com ha inaugurato un blog di satira paesana, dove senza troppi fronzoli commenta a

suo modo, con vignette, im-magini e brevi testi le ultime vicende politiche. La cooperativa Koinè di Tor-re Santa Susanna, intanto, procede diritta per la propria strada: l’appalto preso a Oria ha l’odore di un buon affa-re. Non dispone di così tanti posteggi nemmeno a Fran-cavilla Fontana, dove – dati del censimento alla mano – la popolazione è pari a più del doppio. La protesta conti-nua a montare: parcheggiare costerà caro – 80 centesimi un’ora, 50 mezz’ora – anche in prossimità del cimitero – su 160 posti, 80 sono a pedag-gio – e degli uffici postali, per

non parlare delle principali zone commerciali della città. Lasciare l’auto sotto casa o in corrispondenza del luogo di lavoro si potrà, ma solo ed esclusivamente abbonando-si: 15 euro al mese (180 euro all’anno) per ciascuna auto di proprietà è la cifra a cari-co delle famiglie; 25 euro al mese (300 euro annui) quel-la richiesta ai lavoratori. Un tempo probabilmente sareb-bero stati oneri anche accet-tabili, magari in nome di una viabilità più ordinata. Oggi, con la crisi che galoppa e una pressione fiscale sempre più importante, molto meno. A questo proposito, il consi-

gliere di “Io amo Oria” Angelo Mazza è molto critico: «In un periodo come questo, l'am-ministrazione non solo deci-de di aumentare Irpef, Imu, Tarsu e Tosap e tutte le pre-stazioni sociali per un peso di circa 200 euro annui, ma anche d'istituire la tassa sulle auto per spillare alle famiglie altri 180 euro e 300 euro a professionisti, commercianti e artigiani. Il tutto per finan-ziare i capitoli delle feste e del turismo (aumento delle tasse) e per garantire uno sti-pendio part-time a dieci per-sone (tassa sull'auto). Bene investire sul turismo, ma se il padre di famiglia non ha la possibilità di portare a casa neanche il pane ai propri fi-gli, non è forse il caso di rive-dere certi progetti? Nella vi-cina Francavilla nemmeno un centesimo di aumento delle tasse e soli 4mila euro per le manifestazioni estive».Nel frattempo, le forme di ribellione, più o meno civili, sono all’ordine del giorno: dalla sera al mattino, in via Torre qualcuno si è preso la briga di coprire di nero le stri-sce blu tracciate il giorno pri-ma; in piazza Manfredi, alcuni ragazzi hanno provato invano a cancellare con un’idropuli-trice la vernice azzurra dal basolato. Anche perché il sin-daco Cosimo Pomarico aveva assicurato che il problema delle “chianche” sfregiate sa-rebbe stato risolto nel giro di 48 ore, mentre a pochi giorni dal Torneo dei Rioni, che at-tira in loco migliaia di turisti, sono ancora là a fare cattiva mostra di sé. «Cosa c'era da aspettarsi da chi ritiene che un campo di calcetto sia meglio di una necropoli distrutta?», chio-sa disincantato il consigliere Mazza. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Piazza Manfredi con le strisce blu

SEGUE DALLA PRIMA

ELISEO ZANZARELLI

Mappa cittadina: in evidenza le zone dei parcheggi a pagamento

Estate oritana, all’appello manca piazza Lama

Ci sono addirittura corte Scarciglia, via Francesco Russo, la

cappella di Santa Lucia e la chiesa di Santa Maria di Gal-lana, oltre all'onnipresente scalinata Astore, tra le loca-tion del cartellone estivo al-lestito dall’amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni del posto. Nessuna traccia, però, di piaz-za Lama, con buona pace de-gli esercenti di quella che di fatto è la seconda agorà cit-tadina. E pensare che a metà anni ’90 la riqualificazione che – pur tra diverse polemi-che – ne cambiò per sempre

il look fu voluta dalla giunta guidata dall’allora sindaco Sergio Ardito, che annove-rava tra gli assessori anche Pino Malva, oggi come allora delegato a Cultura, Turismo e Spettacolo. A quell’epo-ca c’erano almeno tre posti che nessuno avrebbe mai di-menticato d’inserire nel pro-gramma eventi: piazza Lama, appunto; parco Montalbano; villa comunale. L’idea, più o meno condivisibile, era quel-la di decentrare: non più solo centro storico, piazza Man-fredi e immediati dintorni. I tempi cambiano, cambiano le tendenze. Oggi gli obiettivi –

almeno a giudicare da “Esta-te oritana” – sembrano diver-si, forse all’opposto. Anche se – denunciano i titolari delle attività commerciali, so-spettosi non si sia trattato di pura e semplice dimentican-za – scegliere di tralasciare piazza Lama, uno dei punti da

cui si può meglio apprezzare la maestosità del castello, è come aver dato uno schiaf-fo alla città, oltre che all’e-conomia della zona. L’unica strada per loro, gli esercenti dimenticati – «In piazza Lama ci sono figli di p…», ci scherza su amaro qualcuno – è orga-nizzare iniziative in proprio, anche se con le ristrettezze di questi tempi è più difficile che mai. E le ipotesi– in at-tesa che i politici forniscano una spiegazione ufficiale – si sprecano. C’è anche chi giu-stifica così la cosa: «Qui non c’erano cambiali elettorali da onorare»… di eli.za.

Uno scorcio della piazza

Nessuna traccia della seconda agorà nel programma eventi: esercenti delusi

L'APERTURAORIA

Page 6: Lo strillone 23

pagina 6 10 - 25 AGOSTO 2012 / 23

In zona adiacente al via-le della stazione ferro-viaria e quindi del viale principale della città, Immobilcasa vi propone in vendita ampio appar-tamento al piano 4° con ascensore. Dispone di ingresso, sa-lone, tre camere da let-to, cucina e cucinino, ri-postiglio, piccolo bagno di servizio, bagno, bal-cone e terrazzino. Vista panoramica. In discreto stato di manutenzione.

Appartamento al quar-to piano con ascensore. Ingresso-disimpegno, soggiorno-pranzo all’a-mericana, due vani let-to, bagno, ampio bal-cone e garage al piano interrato. Ristrutturata. Box auto.

Abitazione singola al pappartamento al piano 4° con ascensore. Ampia metratura, dispone di ingresso, tinello, cuci-nino, salone, tre camere d aletto, doppi servizi, ripostiglio, corridoio e due balconi. Cantina la piano terra e posto auto.discreto stato. vista pa-noramica. Ascensore.

Appartamento al piano primo. Ingresso, sog-giorno-pranzo con cami-no a legna, cucinino, due camere da letto, bagno con box doccia e vasca idromassaggio, riposti-glio e balcone. Cantina al piano interrato di mq. 10. Ristrutturato. Fac-ciata rifatta.

Proponiamo diverse so-luzioni di case indipen-denti ancora in corso di costruzione. Per maggio-ri informazioni eplanimetria, rivolgersi

nostra agenzia.

FRANCAVILLA FONTANAVIA BARBARO FORLEO VIA FILIPPO D’ANGIO’ VIA CAVOUR

NUOVE COSTRUZIONI

Via Roma 75 - 72021 - Francavilla Fontana (Br) - Tel/Fax: 0831.841970 Via Calò 73/a- 74023 - Grottaglie (Ta) - Tel: 329.0318984

email: [email protected]

VIA POLA

IMMOBILCASA SNC

www.immobilcasaweb.com

VIA CAFORIO

Nel pieno centro della città, appartamento al piano primo completo di ogni comforts.Dispone di soggiorno, cucina abitabile con an-nesso ampio terrazzi-no, disimpegno, cabina armadio, due camere da letto, bagno con box doccia, bagnetto di ser-vizio, un balcone con bella vista sulla porta antica della città. Otti-

-

termico. Porte interne in noce. Predisposizio-ne camino. Zanzariere. Videocitofono. Impianto d’allarme. Climatizzato-ri. Ascensore.

Appartamento al piano quarto piano provvista di ascensore. Composto da un ingres-so-disimpegno, un sog-giorno, un’ampia cucina provvista di camino, tre comode camere da letto, un ripostiglio, due ba-gni, tre balconi. L’’appartamento nel complesso risulta essere molto luminoso-con vista panoramica sulla città.

VIA CAP. DI CASTRI VIA SPONTINIIn zona piazza Verdi proponiamo in vendita, abitazione al piano terra completa di lastrici sola-

La casa risulta composta da una sala d’ingresso, un corridoio, due camere da letto, un bagno e una cucina. L’appartamento è fornito da due chiostri-ne che garantiscono l’il-luminazione lungo tutta l’area della la casa. Tutto il lotto nel complesso misura 112 mq.Da ristrutturare.

Proponiamo diverse soAppartamento al terzo piano: ingresso - corrido-io, cucina con tinello, sa-lone, tre camere da letto due bagni più due balco-ni. ascensore.

VIA VIRGILIO

Abitazione singola al primo piano. Ingresso-disimpegno, cucina, due camere da letto, due bagni, lavanderia e bal-coni. Terrazza al piano secondo indipendente. Buono stato.

VIA TRIESTE

Abitazione indipendente al piano terra con area solare libera. Da ristrut-turare.

VIA FANELLI

In zona centro, abitazio-ne singola al piano pri-mo. Dispone di ingresso-soggiorno, due camere da letto, bagno. Graziose volte a stella. Al piano secondo, comodo vano adibito a cucina con ter-razza a livello. Buono stato.

VIA MARRUCCI

Piccola abitazione al pia-no terra, in buono stato di manutenzione, ideale per piccoli nuclei fami-liari. termoautonoma.

VIA RUDIAE PEUCETIA

ECCO ALCUNE DELLE NOSTRE OFFERTE PIU’ INTERESSANTI: VISITA IL NOSTRO SITO UFFICIALE WWW.IMMOBILCASAWEB.COM

TROVI LE ALTRE OFFERTE IMMOBILIARI SIA IN VENDITA CHE IN LOCAZIONE, FOTO E PLANIMETRIE

TROVARE LA CASA DEI TUOI SOGNI NON E’ MAI STATO COSI’ FACILETUTTE LE SOLUZIONI AI TUOI BISOGNI

Seguici su

Page 7: Lo strillone 23

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 710 - 25 AGOSTO 2012 / 23

Il Comune e la proprietà dialogano: i convegni in cambio della fruibilità. Ma resta qualche incomprensione: in fase di discussioni autorizzazioni e accordo di programma. L'idea: presto struttura a disposizione di studiosi, visitatori e città per scopi culturali e sociali

«Castello riaperto entro agosto», ma è giallo

Lui sta con lei, ma lei non ne sa niente. Una battu-ta popolare, che rende

meglio l’idea in dialetto, rias-sume efficacemente la que-stione che nei giorni scorsi ha interessato il castello. Il sindaco, Cosimo Pomarico, che con un comunicato an-nuncia: «Aprirà a breve». La proprietà che, per bocca di Emanuela Romanin, contat-tata telefonicamente, contro-batte: «Non è stato firmato alcun accordo, è un’iniziati-va del sindaco, che non si è interfacciato con noi prima di dare questo annuncio». Quasi un giallo, con il monu-mento simbolo della città che, nel frattempo, rimane chiuso. Anche se, grazie a un compromesso, che prevede l’autorizzazione a celebrare incontri culturali, una svolta non sembra impossibile: en-tro fine agosto la situazione si potrebbe sbloccare. Lo conferma il primo cittadi-no che, interpellato in merito, prova a spiegare come stanno le cose: «Nei giorni scorsi – dice Pomarico – ho incontrato diverse volte la famiglia Ro-manin Caliandro e abbiamo convenuto che tenere chiuso il castello non è più possi-bile. Loro hanno chiesto al Comune, presentando la do-cumentazione richiesta, di poter ospitare convegni, con-gressi, tavole rotonde, ecc… I nostri uffici hanno giudicato complete e regolari le richie-ste e a stretto giro potremo concedere le autorizzazioni. Nell’alveo di una proficua collaborazione tra pubblico e privato, sottoscriveremo un accordo di programma, in cor-

so di perfezionamento, che vincolerà sia il Comune sia la proprietà: tra i patti, la previ-sione di un’apertura perma-nente per scopi culturali e so-ciali, oltre a quella di mettere la struttura a completa dispo-sizione dell’ente per un certo numero di giornate nel corso dell’anno. I cittadini nutrono un grande senso di apparte-nenza e identità nei confronti del castello, dal quale non si può prescindere specie ades-

so che Oria pullula di turisti». L’impressione è che ammini-strazione e proprietari fac-ciano come chi si corteggia scambiandosi dispetti, che puntualmente sfociano in in-comprensioni, forse convinto che in amor vince chi fugge. Smettessero una buona volta, ne guadagnerebbero tutti. n di [email protected]

© RIPRODUZIONE VIETATA

Furti in campagna, una vera emergenzaLa denuncia delle vittime: «Chiediamo più attenzione alle forze dell'ordine»

Quella dei furti in campagna – dove diversi oritani si

trasferiscono in estate per la villeggiatura – sta diven-tando una vera emergenza: sono sempre più le abitazioni depredate dai ladri, che spes-so e volentieri approfittano della notte o di momenti del-la giornata in cui i proprietari sono assenti. Un fenomeno che desta molta preoccupa-zione tra i cittadini, che non si sentono sufficientemente tutelati, anche perché in-teressa un po’ tutte le zone esterne al centro abitato: da contrada Gallana a Ficotorto, da contrada Tripoli a contrada Sottoparabita, Danusci e chi più ne ha più ne metta. Sono sempre più le denunce alle forze dell’ordine, anche per-ché sono in aumento gli epi-sodi di razzia. Portano via tut-

to: dai frutti agli utensili, dai mezzi agricoli al rame, dalle pentole agli elettrodomesti-ci, finanche le bombole del gas. Pochissimi i casi in cui le indagini, pure avviate, hanno prodotto risultati. Ci saranno anche cose più importanti a cui dedicarsi che non i furta-relli nelle dimore estive, ma la situazione è al limite del collasso. «Io sono un onesto cittadino – denuncia Tonino Cigliola – perfettamente in regola con il pagamento del-le tasse che c’impongono lo Stato e gli enti locali e come tale rivendico quel diritto a essere tutelato che l’ordina-mento in teoria mi accorda. In contrada Gallana, dove ho una casa con annesso podere, non sono praticamente più padrone di nulla. Nel giro di pochissimo tempo mi hanno portato via e distrutto tutto:

infissi, muratura, raccolto, ecc. Ho sporto una quindicina di denunce alla stazione dei carabinieri, ma non ho mai avuto un piccolo riscontro. Possibile non si conoscano i ladruncoli del posto? Possibi-le che non si sappia chi è che se ne va in giro per le campa-gne alla ricerca di ferro vec-chio? Durante l’ultimo furto si sono portati via tutto quan-to quello che c’era in ferro e simili, pentole comprese. Nella mia stessa situazione ci sono tante altre persone, che non sono più libere di abitare e arredare le case di campagna. Credo si sia arri-vati a un punto di non ritorno: un intervento deciso sarebbe più che mai necessario, prima che qualcuna tra le vittime possa pensare di farsi giusti-zia da sé». n di e.z.

ORIA

n Il sindaco Cosimo Pomarico n Proprietaria Emanuela Romanin

n Piazza d'armi, cortile interno del castello

L’associazione Arcieri Svevi organizza la se-conda edizione de “Il

mercatino medievale” nel centro storico di Oria, sabato 11 dalle 16 alle 24 e domeni-ca 12 dalle 10 alle 24, in con-comitanza con il Corteo e il Torneo dei Rioni. Un presidio storico di mercanti, artigiani, arcieri, falconieri, balestrie-ri, cavalieri e fanti. Così il presidente Filippo Fullone:

«Ringrazio chi mi sta vicino: Simone Masiello, Alessandra Pomarico, Federico e Fabrizio Palmisano, Angela Cannari-le Angela, Giulio, Arianna e Giuseppe Pignatelli, Maria e Alessandra Iorio, Raffaele e Cosimo Pesce, i mercanti e gli artisti di strada. Un gra-zie poi al sindaco Cosimo Pomarico, all’assessore Pino Malva e a tutta la giunta. Agli imprenditori Cosimo e Sal-

vatore Bembi; al presidente dell’oratorio Sing Rober-to Schifone; al presidente dell’Accademia di scherma Federico II Salvatore Lana; a tutti gli sponsor e all’esperto formatore marketing turisti-co ed enogastronomico Mar-co Agostino Basile». Prevista anche l’apertura del Museo dell’olio e delle tradizioni nei pressi di palazzo Martini. Per info:320.0985000.

Mercatino medievale con gli Arcieri Svevi

Page 8: Lo strillone 23

8 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 10 - 25 AGOSTO 2012 / 23

pagina 81-15 MAGGIO 2012 / 20

A volte ritornano. È proprio il caso di dirlo. Ciclicamente

torna a calcare la scena po-litica, con i consueti proflu-vi d’interventi più o meno appassionati e di rimpalli di responsabilità più o meno legittimi, il famigerato cen-tro di carico intermodale. O, almeno, quello che avrebbe dovuto essere l’intermodale e a tutt’oggi non è altro che una grande opera pubblica abbandonata – per le ragio-ni più disparate – in piena campagna francavillese. Il dibattito spesso e volentie-ri si riapre quando – di tanto in tanto – qualche nodo tor-na al pettine e i finanziatori del tempo che fu – Regione e governo centrale – chiedono indietro parte delle somme concesse. Così, accade che l’emergenza aguzzi l’ingegno e spuntano tavoli tecnici e a

volte idee: sia completato l’o-riginario centro smistamento di frutta e ortaggi; nasca una piastra logistica; al diavo-lo tutto, non ci sono soldi. Queste, in estrema sintesi, le posizioni emerse. L’ammini-strazione intende recuperare l’immobile e non restituire niente di quanto già ottenu-to – per l’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Andrisano, è un obiettivo primario – ma la cattedrale nel deserto di contrada Tiberio necessita di manutenzione straordinaria: in cassa ci sono 560mila euro da mutui e prestiti già con-tratti, mentre occorrono cin-que milioni, come dichiarato dal responsabile comunale Utc, settore Opere pubbli-che, Pasquale Basile, anche sulla base delle valutazioni espresse in uno studio di fat-tibilità dall’ingegner Carme-lo Delli Santi. Cinque milioni

soltanto per gli interventi di manutenzione, senza conta-re le risorse necessarie per il completamento della bretel-la (5-6 altri milioni di euro) e per il collegamento alla stazione ferroviaria (almeno 15 milioni). Di questi tempi, insomma, un bel po’ di sol-dini, oggi più difficili che in passato da reperire. È anche vero che, prima di decidere il da farsi, l’esecutivo cittadi-no, come annunciato proprio da Andrisano, sonderà l’ap-

petibilità commerciale della struttura acquisendo le mani-festazioni d’intenti da parte di eventuali imprenditori in-teressati a fruirne. Parte del futuro investimento pubblico dipenderà da questa fase: se interessata sarà una piccola ditta manifatturiera, nessun esborso eclatante e sarà suf-ficiente poco più della manu-tenzione; discorso opposto se mostrerà interesse una società del settore trasporti, magari importante e radicata su scala nazionale. Questo il contesto in cui si è inserito il timore – mani-festato in primis dal Mab di Antonio De Franco e Antonio Camarda, desiderosi che l’im-mobile diventi piastra logi-stica – che in qualche modo i finanziamenti destinati a Francavilla possano essere dirottati a Brindisi o Taranto. Un timore che per Mario Fi-

lomeno, già sindaco e con-sigliere dei DemCost-Italia dei Valori, non ha ragione di esistere: «Stiamo parlando di infrastrutturazioni di un certo livello, considerata la natura portuale e aeropor-tuale di tali città: il centro in-termodale era stato pensato e realizzato quale centro di raccolta, stoccaggio, traspor-to di kiwi, fragole et similia. Io mi chiedo perché ostinarsi ad alzare cortine fumogene ancora oggi? Credo che ciò che non si è fatto in momenti

di “vacche grasse” sia qua-si impossibile recuperarlo oggi. Sarebbe giustificato proseguire nell’accanimen-to finanziario, ammesso che vi siano risorse disponibili? Conclusione amara: la sorte del centro di carico intermo-dale, se tutto va bene, sarà quella dell’ex mercato di via Oria che, previa dismissione di tutte le attrezzature e gli arredi, mai utilizzati, fu con-cessa, sul finire degli anni ’90, in locazione, a prezzi convenienti e scontatissimi, a una società che oggi ge-stisce il centro commerciale “Famila”. Guarda caso oggi si vuole mettere in vendita quella struttura per finanzia-re parte dei lavori del centro di carico intermodale!». Chi è bravo o molto credente, tra le varie posizioni, provi a capir-ci qualcosa… n di [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Intermodale, staccare o no la spina?La cattedrale nel deserto di contrada Tiberio torna a far parlare di sé e, come da 15 anni a questa parte, scatena polemiche e passioni. Regione e Ministero chiedono indietro i soldi dei fi nanziamenti, l'amministrazione studia un salvataggio in extremis, ma c'è chi proprio non ci sta

F amiglia e lavoro, un bi-nomio che coesiste con molta difficoltà nel no-

stro territorio. A farci notare con quante insidie si cerca di “incastrare” i bisogni della famiglia con la necessità di la-vorare è una giovane mamma francavillese, Rosaria Zacca-ria, 35 anni, due figli piccoli, un lavoro part-time, un marito che per fortuna è occupato a sua volta, una casa da porta-re avanti e uno zaino carico di pazienza. Nessun aiuto, né pubblico né privato. «Non esistono strutture in sostegno delle famiglie con bambini in cui entrambi i ge-nitori lavorano», è lo sfogo di Rosaria, che lamenta come non solo il pubblico, ma fi-nanche il privato sia lontano dall’idea che per lavorare, e lavorare bene, è necessario che una donna sia tranquilla e «permettere alle mamme di essere anche lavoratrici». Come? «Per esempio attra-verso la creazione presso le aziende di un’area dedicata ai bambini o almeno all’allatta-mento». Rosaria è infatti tornata al lavoro da poco, dopo essersi goduta il suo bambino duran-te questi mesi di maternità, ma nei suoi occhi c’è ancora un velo di preoccupazione

quando pensa che deve af-fidare suo figlio ai nonni o, peggio, a estranei che pos-sano raggiungerla in ufficio ogniqualvolta scocchi l’ora della poppata. «Le mamme come me – dice sconsolata – sono costret-te ad affidare i propri figli a nonni e zii o, in casi estremi, decidere di lasciare il proprio lavoro per essere dei genitri-ci presenti o ancora, come ho dovuto fare io, scegliere, se l’azienda te ne dà la possibili-tà, di lavorare part-time».Ha dovuto scegliere, Rosaria, che deve anche ritenersi “for-tunata” di lavorare per una ditta disponibile a concederle il privilegio del part-time, in un periodo di profonda crisi come questo, e di avere un marito il cui lavoro le permet-te di sopperire a quel 50 per cento in più dello stipendio che percepiva con il full-time. «Le uniche strutture pubbli-che sono a pagamento, con accesso secondo criteri reddi-tuali e i costi sono poco com-petitivi», lamenta Rosaria. Quindi, nel caso in cui en-trambi i genitori lavorino, si è troppo ricchi per accedere alle graduatorie e alle volte, dice ancora la giovane mam-ma «bisogna anche superare lo scoglio della raccomanda-zione per iscrivere i propri figli al nido». Una fotografia della realtà lo-

cale che allontana sempre più i giovani dalla possibilità di realizzare una famiglia in stile Mulino Bianco, spingendoli a rimandare la decisione di an-dare via da casa e riducendo il numero dei figli a zero. [email protected]

© RIPRODUZIONE VIETATA

«Dura la vita per le mamme lavoratrici»

n Rosaria Zaccaria

SEGUE DALLA PRIMA

FRANCAVILLAFONTANA

n L'intermodale (foto senzacolonne.it) n Mario Filomeno

n CLAUDIA TURBA

Rosaria Zaccaria denuncia la carenza di strutture di sostegno per la cura dei fi gli: «Io fortunata, ma ho dovuto rinunciare a metà stipendio»

n Asili aziendali: qui non ne esistono

«Pronto soccorso, siamo in buone mani»Il sindaco di Oria elogia il personale del Camberlingo: «A Cesare quel che é di Cesare, mio suocero 99enne trattato come un bambino in fasce»

«Non solo mala-sanità. Ci sono ospedali effi-

cienti, in cui i pazienti sono trattati con premura». È il sin-daco di Oria, Cosimo Pomari-co, a parlare non in veste di rappresentante istituzionale, ma di privato cittadino. «Mi sono rivolto recentemente al Pronto soccorso del Cam-berlingo di Francavilla per un'emergenza che riguardava mio suocero. La situazione era molto delicata: lui ave-va 99 anni ed era malato da tempo. Purtroppo non ce l'ha fatta, ma so per certo che il

personale medico e sanitario ce l'ha messa tutta, accuden-dolo come se fosse un bam-bino, prendendosi cura di lui in tutti i modi possibili». Forte il desiderio di Pomari-co di ringraziare allora tutti i

dipendenti della struttura, in

particolare il dottor Damiano

Lamendola e gli infermieri

Emanuele Putignano e Filo-

mena Cucci, oltre agli opera-

tori del 118 oritano. n

n L'ingresso del ronto soccorso di Francavilla (news.mesagne.me)

Biblioteca civica chiusa, cultura in ferie

Ad agosto, nella cit-tà degli Imperiali, la lettura va in ferie.

Troppo caldo, poca voglia di star fermi e concentrati sulle pagine a stampa: che si chiu-dano i libri fino a settembre! Quanti saranno, in fondo, i cittadini che sentiranno la mancanza della biblioteca comunale? Pochi, pochissimi secondo l'amministrazione, che ha disposto la chiusura della "Giovanni Calò" fino al 24 di questo mese. La deci-sione è stata presa a seguito dell'istanza della funziona-ria responsabile che, a inizio luglio, ha chiesto al sindaco che le porte dell'edificio di piazza Dante potessero re-

stare chiuse per circa venti giorni, a partire dal 6 agosto. La motivazione, si legge, è quella di consentire a tutto il personale di poter fruire del congedo ordinario, «anche perché in questo periodo l'u-tenza è ridotta a pochissime unità». La determina non può che destare qualche perples-sità: a molti suona piuttosto imbarazzante che un servizio di rilevanza come quello bi-bliotecario possa essere so-speso in questo modo, consi-derato anche il fatto che – per motivi di bilancio che hanno impedito all'amministrazione l'organizzazione di un vero calendario estivo – l'estate francavillese non offre poi

molte occasioni culturali alla cittadinanza. Naturalmente il diritto alle ferie deve essere garantito, come a tutti, anche al personale della struttura, che purtroppo non si compo-ne di troppi soggetti. Resta il dubbio, però, che una miglio-re organizzazione fosse pos-sibile e che una soluzione di ripiego, quale poteva essere una sostituzione tempora-nea, avrebbe potuto scongiu-rare il rischio concreto di pe-nalizzare quei cittadini che, stando in vacanza, avrebbero magari avuto a disposizione più tempo per fare un giro tra gli scaffali e leggere un buon libro. n

Page 9: Lo strillone 23

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 910 - 25 AGOSTO 2012 / 23

A BIT OF MUSIC

Sono passati 25 anni dal loro debutto, ma gli Afterhours continuano

a rappresentare l'evergreen dell'alternative rock italia-no...Un concerto nel cuore dell'al-to Salento, a Torre Regina Giovanna, durante il quale avete presentato il vostro ul-timo album: “Padania”. Qual-cosa non torna?No. Assolutamente no. Pada-nia è la metafora geografica per esprimere dei concetti. Padania è un titolo per at-tirare l’attenzione, per una discussione su un modo di intendere la vita a che è ca-ratteristico soprattutto della Padania: volto all’efficienti-smo, al lavoro, alla produzio-ne prima di tutto e alla poca coscienza. Un sistema che ap-partiene, ormai, a tutti noi, da Nord a Sud. Parliamo un po’ di influenze. Stratos o Battisti?Sicuramente più Battisti che Stratos. Battisti è uno dei po-chi musicisti italiani che ho ascoltato, anche se non è sta-to sicuramente centrale nella mia formazione musicale né in quella degli altri After. Era un musicista che, pur aven-do una fama pop sconfina-ta, sperimentava parecchio. Molto più dei De Andrè, dei De Gregori. È ovvio che Stra-tos sia il primo che viene in mente: cantava in italiano, faceva delle cose con la voce fantastiche. Appena senti in italiano un cantato fuori

dall’ordinario il paragone è sempre Stratos, ma con noi non c'entra. Quanto di americano c’è nei vostri ultimi lavori?Hanno contribuito tantissimo perché ci hanno liberato da un sacco di complessi di inferio-rità. Tutti i musicisti di un cer-to spessore intorno a noi, da Greg Dulli a Mark Lanegan, da Josh Klinghoffer a John Parish ci hanno dato sicurezza. Tutta questa gente, ormai sono in tanti, che ammira apertamen-te il lavoro che facciamo sicu-ramente ci ha convinto della bontà del nostro lavoro e di questo progetto e ci hanno tolto i complessi d’inferiorità che spesso appartengono alle band italiane. Gli Afterhours suonano da 25 anni, eppure il vostro pubbli-co è rimasto giovane...Il pubblico è cambiato, ma an-che noi del resto non siamo certo identici a vent'anni fa. Abbiamo il privilegio di riu-scire a rappresentare anche il movimento di ricambio ge-nerazionale: ai nostri concerti ci sono tanto i 16enni quanto chi ci segue fin dall'esordio e

che ormai sfiora quasi i cin-quanta. Questo è un segnale positivo: significa che abbia-mo ancora la freschezza a li-vello di comunicazione.La vostra storia è fatta di spe-rimentazione continua. Siete partiti da un rock duro e spi-goloso, vi siete contaminati di grunge, noise, elettronica, fino a toccare ballate e sono-rità più soft...Abbiamo necessità di fare sempre cose diverse, sen-tiamo l'urgenza di percorre-re vie alternative. Ma credo che il nostro stile sia sempre ben riconoscibile. Non penso siamo diventati mai davvero soft: in "Padania", ad esem-pio, c'è una sonorità tutt'altro che "delicata". Quali sono i gruppi emergen-ti del panorama musicale ita-liano che apprezzate quelli su cui scommettereste?Ci vengono in mente i Ver-dena, il Teatro degli orrori, i Ministri, ma definirli "emer-genti" sembra un po' anacro-nistico ormai. Così, su due piedi, mi viene in mente Di-martino: farà strada. n

L ’Italia come Terra dei cachi l’avevano cantata in tempi non sospetti.

Ci avevano visto lungo, Elio e le storie tese nel 1996, quando ottennero un inat-teso successo al festival di Sanremo. Qualche giorno fa si sono esibiti a Torre Re-gina Giovanna e, per l’occa-sione, Faso – uno dei com-ponenti storici del gruppo, nato per caso tra il 1975 e il 1980 nei banchi del liceo Ein-stein di Milano – ha concesso un'intervista a Lo Strillone.

Quali le differenze tra i con-certi al Nord e quelli al Sud?Giù la gente ci accoglie con più calore, forse anche perché ci veniamo meno spesso. La goliardia, abbinata a un eclettismo da fenomeni, fa passare in secondo piano le vostre indiscutibili qualità artistiche. Quanto vi pesa questa cosa? Zero: la nostra è una scelta precisa, ci piace. La nostra “mission” è dar vita a cagate pazzesche, anche se dietro molte volte c’inseriamo pen-sieri e riflessioni anche seri. Di una cosa siamo certi: a dif-ferenza di altri, possiamo suo-nare davvero di tutto. Cosa è cambiato nello spirito del gruppo dagli anni ’80 a oggi? Che effetto fa essere seguiti da ex giovani, i fan della prima ora, e da giova-nissimi? Fa strano: noi siamo tutti più o meno 50enni e ci rendiamo

conto che ai nostri concerti ci sono sia i nostri coetanei sia i loro figli, spesso giovani mu-sicisti. Ci fa piacere e dimo-stra che in fondo ci abbiamo preso. Quanto ha influito sul vostro successo “La terra dei cachi”? Un po’, immediatamente dopo quel Sanremo, quando s’impennarono le vendite. Nel complesso, non tanto: il maggior successo l’abbiamo ottenuto con “Pippero”, che era precedente, poi molto hanno influito le apparizioni in tivù. Quale il pezzo cui sei più af-fezionato? Beh, dal vivo mi diverte un sacco suonare “Parco Sempio-ne”, ma è difficile scegliere. Amo anche “Supergiovane” (1992) e “Tapparella” (1996). Quando Elenoire Casalegno ti chiese chi sareste se non foste gli “EelST”, tu rispon-desti: «I Litfiba». Ma quali sono i gruppi, anche con-temporanei, che ascoltate per “depurarvi” dalla vostra musica?Senza snobismo: contempo-

raneo nessuno, non c’è nulla di originale in giro. Siamo nostalgici anni ’70 e durante il viaggio fino a Brindisi ab-biamo ascoltato: un best dei “Traffic”, qualcosa dei Talking Heads, di Bryan Wilson (Beach Boys) e dei Queen. In Italia siete unici nel vostro genere, ma nell’attuale pa-norama c’è qualche gruppo che tra 100 anni potrebbe raccogliere la vostra eredità?La nostra eredità? Mah, que-sto non saprei dirlo. Però quando i giovani ci danno dei cd di roba nuova li ascoltia-mo volentieri e diciamo: «Se ci piace, vi chiamiamo e ve lo facciamo sapere». Non è una frase fatta: li chiamiamo davvero, se il lavoro è di no-stro gradimento. Per il resto, quando ascoltiamo la radio, qualcosa ci colpisce, ma si tratta soprattutto di singo-li: difficile trovare un album complessivamente grade-vole. Non so se sia un male: forse il futuro, il rilancio della musica è proprio nei singoli, meno impegnativi, più pratici ed economici, che di questi tempi non guasta… n

Manuel Agnelli & Co. suonano ormai da 25 anni ma rimangono sulla cresta dell'onda. Con in corpo ancora la stessa voglia delle origini di sperimentare e rompere ogni schema...

«Siamo tutti un po' padani»AFTERHOURS ELIO E LE STORIE TESE

Qualche domanda a Faso, uno dei componenti storici del gruppo rock demenziale milanese: «Qui al Sud c’è più calore tra la gente, forse anche perché ci suoniamo meno spesso ». Per il momento gli Eelst non hanno eredi, ma: «Ogni tanto ascoltiamo bei singoli, forse sono il futuro»

L'Italia è ancora la Terra dei cachi

DI MAURA DE GAETANO & MAURIZIO DISTANTE DI ELISEO ZANZARELLI

Page 10: Lo strillone 23

pagina 1010 - 25 AGOSTO 2012 / 22

Page 11: Lo strillone 23

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1110 - 25 AGOSTO 2012 / 23

Una parte della villa del sindaco Costantino Galasso deve essere

abbattuta: è questo, in so-stanza, il contenuto dell'or-dinanza di ingiunzione di de-molizione e ripristino dello stato dei luoghi emessa il 3 agosto dal settore tecnico del Comune. Un punto di svolta, questo, nella vicenda di abu-so edilizio che vede coinvolto il primo cittadino, a seguito degli accertamenti effettuati dal nucleo della polizia tribu-taria della guardia di finanza,

per conto della Procura della Repubblica. Interessate dal provvedimento tutte le parti della struttura – cointestata alla moglie, lungo la via pro-vinciale per San Cosimo – per le quali le fiamme gialle non hanno rinvenuto alcuna pra-tica edilizia e che, a seguito dei sopralluoghi, sono state riconosciute come realizza-te in assenza di permesso di costruire. In particolare, en-tro 90 giorni dalla notifica del provvedimento, dovran-no essere demoliti e rimossi l'ampliamento del fabbricato, consistente in circa 127 metri quadri di superficie coper-

ta destinati ad abitazione e verande; un locale di forma rettangolare con copertura in lamiera; una tettoia con struttura in tubolari di accia-io; il locale caldaia; la piscina interrata di 13metri per 7 me-tri e mezzo; un locale in legno e la recinzione dell'intero lotto. L'ordinanza – pur pre-sente sull'albo pretorio onli-ne, mentre si scrive non è sta-ta ancora notificata al diretto interessato – non convince il sindaco: «Risulta perlomeno difficile – dichiara l'avvoca-to Raffaele Missere, legale di fiducia di Galasso – conside-rare attendibile un atto privo

della firma dei funzionari re-sponsabili del settore urba-nistica e del settore tecnico (gli ingegneri Michele Sabba e Claudio Ferretti, di cui com-pare il solo nome a stampa in calce al documento elettroni-co). Ma soprattutto riteniamo a dir poco sospetta la tem-pistica del provvedimento: il diniego dato dall'Ufficio tecnico alla proposta di rego-larizzazione urbanistica, pre-sentata dal sindaco il 3 aprile, è stato protocollato il 17 lu-glio, meno di 15 giorni fa. Ma quel provvedimento, come tutti, poteva essere impu-gnato entro i termini di legge

che, ad oggi, non sono ancora scaduti». E su come intenda ora agire il primo cittadino, l'avvocato Missere continua: «Siamo convinti di essere nel giusto: le irregolarità con-

testate, che probabilmente

esistono, sono da ritenersi

anteriori ai lavori effettuati

da Galasso ed esistenti già

prima dell'acquisto dell'im-

mobile. Mi riferisco in par-

ticolare alle verande, sui

cui materiali effettueremo

probabilmente delle perizie

chimiche, per dimostrare

che l'abuso risale a oltre 40

anni fa ed è estraneo alla vo-

lontà del proprietario. Il sin-

daco è un uomo che rispetta

la legge». [email protected]

© RIPRODUZIONE VIETATA

MAURA DE GAETANO

Il sindaco Costantino Galasspi

“Molto più di una festa dell'anguria”: il Cocomer Fest – quest'anno alla seconda edizione – del 16 agosto saprà farsi ricordare come una serata di divertimento completo. Oltre alle degustazioni gratuite del succoso frutto rosso, che farà da base anche a originalis-simi cocktail, l'associazione organizzatrice Macondo offrirà agli spettatori ore intense di musica eccezionale. Sul palco, la Davide Berardi Band e i Folkabbestia, in successione a partire dalle 21. E per chi fosse armato di particolare fame e coraggio, la possibilità di iscriversi alla gara dei mangiatori di anguria che si svolgerà durante la serata. Ingresso gratuito. Info: 329.4651714.

In breve: "Cocomer Fest" con la Davide Berardi Band e i Folkabbestia

TORRE SANTASUSANNA

L’Ufficio tecnico: «Ruspe a casa del sindaco» Un’ordinanza di demolizione all’indirizzo di Galasso: irregolare parte della villa lungo la provinciale per San Cosimo. Il legale: «Siamo rispettosi della legge e dimostreremo che è tutto a posto»

ERCHIE

"Riciclare convie-ne" è il motto che da anni ci

ripetiamo un po' tutti. Indub-biamente vero sul piano etico e ambientale – specie in pro-spettiva futura – non sempre i bilanci familiari e comunali sono dello stesso avviso. In particolari fasi e circostanze, fare la raccolta differenziata può costare e anche tanto. Il Comune di Erchie ha deciso perciò di prendere l'inizia-tiva e manifestare il proprio interesse per la creazione di un impianto di compostaggio sul proprio territorio, nella prospettiva di un abbatti-mento verticale delle spese. L'insufficienza del numero e della capienza dei siti di bio-stabilizzazione presenti nelle vicinanze, in concomitanza con l'aumento della percen-tuale dei rifiuti differenziati, ha portato negli ultimi tempi a un aumento dei costi di stoc-caggio in quasi tutti i paesi. Il problema principale riguarda la frazione umida, solo in mi-nima parte conferibile nelle vicine Manduria e Brindisi. Da mesi, il comune di Erchie – come tutti gli altri degli Ato BR/1 e 2 – è costretto a portar-la a 144 chilometri di distan-za, presso la "Tersan" di Mo-dugno. L’onere per un simile servizio era già piuttosto con-sistente fino a giugno, prima che l'impianto barese chiu-desse per manutenzione: 70

euro per tonnellata, alla qua-le andavano aggiunti altri 40 euro per il trasporto. Riaperto a luglio, Tersan ha annunciato un aumento di prezzo: adesso si parla di 96 euro per ton-nellata, con un incremento di oltre il 37 percento. Com'è facilmente intuibile, a paga-re di più, paradossalmente, sono proprio le cittadine più virtuose, quelle che cioè dif-ferenziano più delle altre. Er-chie ("Comune riciclone" per il terzo anno consecutivo nel 2011) raggiunge la soglia del 70 percento di riciclo dell'u-mido. Il problema, che riguar-da tutto il Brindisino, ha por-tato i sindaci della provincia a riunirsi, lo scorso 4 luglio, per cercare una soluzione. Scarta-ta l'improponibile ipotesi di riversare tutto in discarica, si è palesata la necessità di creare un nuovo impianto che copra il bisogno di entrambi i bacini d'utenza: Erchie si è a questo punto proposta come possibi-le sito, dando la disponibilità ad accogliere sul proprio terri-torio una struttura di biostabi-lizzazione. Il sindaco, Giusep-pe Margheriti, è convinto che si tratti di una buona idea: «La realizzazione dell'impianto, che sarebbe almeno in parte a gestione pubblica, dovreb-be consentire non solo un notevole risparmio, ma anche un guadagno per le casse co-munali. Tra la produzione di energia eolica, il compostag-

gio e la biomassa dovremmo riuscire ad azzerare la spesa per lo smaltimento dei rifiuti, con un ritorno immediato per i cittadini». La proposta, di-scussa in consiglio comunale, non dispiacerebbe neanche all'opposizione. I tempi do-vrebbero essere brevi: l'inte-resse a risolvere la questione quanto prima è di tutti gli enti locali. «Spero che, nella fase d’individuazione del sito – prosegue Margheriti – si tenga conto che Erchie si è sempre mostrata sensibile al proble-ma. Il nostro impegno non è di oggi, davanti a prospettive allettanti come compostaggio e guadagno, ma c'era anche ieri, quando nessuno tranne noi diede la disponibilità alla realizzazione di una discarica consortile». di m.dega.

«Il biostabilizzatore lo vogliamo noi» Il sindaco: «Un impianto per il compostaggio della frazione umida in paese conviene doppiamente: risparmio e guadagno per il Comune e, di conseguenza, sgravi per i cittadini» . Presentata una manifestazione d'interesse

Una fase del processo di compostaggio

Quando, sette anni fa, il Rock'n'Roll Par-ty di Erchie nacque,

probabilmente nessuno si aspettava che sarebbe diven-tato l'evento strepitoso che oggi è, capace di raccogliere nello stesso spazio tante mi-gliaia di persone provenienti da ogni parte d'Italia. L'edi-zione 2012 ha confermato, anche quest'anno, che i viag-gi nel tempo sono possibili e che la musica nata negli States più mezzo secolo fa sa ancora infiammare, come forse nessun'altra, lo spirito e i piedi. Impossibile non la-sciarsi coinvolgere dal ritmo trascinante degli artisti che si sono esibiti sul palco per oltre cinque ore: Clem Sacco, i Restless, gli Adels, Jake Allen, Francois, i Little Pink Bags, dj Galeazzo e la sensualissima star del burlesque Peggy Sue. Ma, affinché il tuffo negli anni Cinquanta sia davvero pos-sibile, la musica non basta, e gli organizzatori del festival – Giuseppe e Gaetano “Skup-petta” Carrozzo per primi – lo sanno. Cornice al concerto sono stati gli stand, tutti doo-wop culture, di truccatori e parrucchieri, specializzati in eye-liner nero e ciuffi a ba-

nana, tatuatori professionisti, accessori per pin-up nostal-giche, esposizioni di auto e moto d'epoca... Non credete che tutto questo basti? E al-lora non eravate lì, in fila per

comprare la birra, stringen-do tra le mani dollari finti e originalissimi: unica moneta circolante nella serata in cui Erchie diventa la capitale del rock'n'roll. di maudg

Uno dei gruppi durante il concerto (ph. Daniele Errico)

Migliaia di spettatori da tutt'Italia (ph. Daniele Errico)

R'n'R nella Memphis del SalentoGrande successo per la settima edizione del festival

SEGUE DALLA PRIMA

Page 12: Lo strillone 23

12 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 10 - 25 AGOSTO 2012 / 23

pagina 1210 - 5 AGOSTO 2012 / 22

Page 13: Lo strillone 23

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1310 - 25 AGOSTO 2012 / 23

Torna in auge la questio-ne urbanistica. Grazie a una lettera inviata dal

consigliere comunale degli Ecopacifisti, Giovanni Calca-gno, all’assessore regionale al ramo, Angela Barbanente, lo scrigno pieno di opinioni e opinionisti vari si è aperto, riversando il suo carico di saperi e pareri nella piazza virtuale dei social network e dei blog. Calcagno, in soldoni, chiedeva all’assessore regio-nale una decisa accelerazio-ne nel percorso che porta al Piano urbanistico generale,

così da porre fine alla pratica del ricorso alle varianti urba-nistiche, strumenti iniqui che marcherebbero delle pesanti differenze tra “chi può” e “chi non può”, di fatto snaturando l’assetto generale del paese. Ad affiancare Calcagno in questo ragionamento hanno pensato due blogger cittadi-ni: Ernesto Ciccarese, già Idv e poi Pd, con il suo “Latiano Itaca”, e Leopoldo Calò, eco-pacifista da sempre, dalle co-lonne del suo “Latiano aper-ta”. I due, seppur con accenti e sfumature diversi, puntano il dito nella stessa direzione del consigliere, imputando alla cattiva politica l’abuso

delle varianti e delle relative conferenze dei servizi. «La cosa (la variante, ndr) ha

sicuramente una sua legit-timità, questo è fuori dub-bio, ma che fine hanno fatto quei principi, quelle nobili idee, quel senso di giustizia sociale e di legalità tanto ostentati nei discorsi che in campagna elettorale faceva-no sperare in un nuovo corso per la città di Latiano?», si legge sul blog di Ciccarese. «Le varianti, se pure in rego-la dal punto di vista formale, devono essere approvate in consiglio e i consiglieri han-no il diritto-dovere di entrare nel merito di ogni singola va-riante. Non lo fanno, non solo per una questione di princi-pio, ma perché affetti da una

inconsapevole, forse, sfidu-cia in se stessi e nella politica che oggi rappresentano». Dai banchi della maggioran-za, a difesa delle decisioni adottate in materia di urba-nistica, interviene Tomma-so Cavallo, vicecapogruppo dei Democratici e riformisti. «La vicenda del Pug e quella delle varianti urbanistiche – spiega il consigliere – sono sostanzialmente slegate. Le questioni avanzate dal con-sigliere Calcagno, quindi, sono mal poste. Il ricorso alle varianti urbanistiche è con-seguenza della mancanza di una zona artigianale che pos-sa dare sfogo alle pur poche

iniziative imprenditoriali che il nostro territorio attrae. La politica, prima del Pug, deve individuare una nuova zona di insediamento artigianale, così da soddisfare i bisogni di quanti vogliano investire a Latiano, senza mortificarli. Finché questo risultato non sarà portato a casa, noi conti-nueremo per la nostra strada perché non si possono soffo-care le legittime aspirazioni di chi vuol produrre, crean-do ricchezza e lavoro in una terra già così difficile». [email protected]

© RIPRODUZIONE VIETATA

Urbanistica: il problema varianti tra favorevoli e contrari

MAURIZIO DISTANTE

Tommaso Cavallo

«Bisogna smetterla con questi strumenti che fi niscono per sanare situazioni di abusivismo», tuonano i blogger e gli Ecopacifi sti. «Il problema è l’assenza di una zona artigianale», si difende la maggioranza

Esiste forse un modo mi-gliore di impegnare i lun-ghi pomeriggi estivi che

perdersi nella lettura di un bel libro? Forse no. Per questo l'amministrazione promuove per tutto agosto l'apertura se-rale della biblioteca "Caterina Formosi", dal lunedì al vener-dì, fino alle 20,30. L'obiettivo è quello di renderla affollata

non solo dagli oltre 10mila volumi presenti sugli scaffali, ma anche da gente di ogni età. Chiunque voglia affacciarsi oltre il portone dell'ex palaz-zo di città, in piazza Umberto I, troverà la disponibilità del personale, pronto ad accoglie-re lettori senior, in erba e aspi-ranti lettori, non solo spiegan-do loro le modalità di fruizione

– ricerca, consultazione e pre-stito –, ma anche dispensando consigli. Decine di centinaia i libri tra cui scegliere: romanzi, saggi, testi scolastici e una se-zione speciale di leggi, decreti e bollettini storici precedenti all'Unità d'Italia. La bibliote-ca, istituita nel 1995, ha da qualche tempo intrapreso un percorso di ammodernamen-

to e potenziamento: dotata di postazioni internet, ha imple-mentato il materiale librario e multimediale, ricatalogando l'intera collezione secondo gli standard internazionali e inserendosi così nel circuito Opac della provincia di Brin-disi. Un lavoro – reso possibile dall'impegno della direttrice Giusy Muscogiuri, della fun-

zionaria responsabile Ada Arena e dalla dottoressa An-nalisa Lucchi – che permette oggi servizi essenziali per una struttura delocalizzata, quali ad esempio il prestito inter-bibliotecario. Partirà a breve anche il “book crossing”, uti-lizzando i dispenser creati dai partecipanti al concorso di Expolibri 2012. Nell'aria pure

l'idea di allestire una sezione dedicata al fumetto, maga-ri grazie all'aiuto di qualche volenteroso donatore e col-lezionista. Agosto si passa in biblioteca allora, perché forse fare un tuffo a mare servirà a rinfrescare il corpo, ma deci-dere di tuffarsi tra le pagine di un libro ritempra lo spirito e la mente. di m.d.gaeta.

Ad agosto un tuffo tra i libri in bibliotecaLa struttura comunale resterà aperta fi no a sera, mettendo a disposizione dei visitatori migliaia di libri, postazioni internet e presto anche il servizio di “book crossing”

Una volta all’anno Latiano offre ai suoi cittadini la possibilità di colorare un pezzo di periferia, rendendo i luoghi simbolo del degra-do delle grandi tele su cui dare sfogo alla creatività. È Cromatika a dare questa possibilità. Arrivata ormai alla terza edizione, la ma-nifestazione targata Civico settantatre cambia location, spostandosi dalla stazione ferroviaria alla scuola media Benedetto Croce, imbruttita da troppi scarabocchi e turpiloqui. Un omaggio, realizzato dall’artista martinese Marcello Mansueto, ai miti dell’antima-fia, Giovanni falcone e Paolo Borsellino, campeggerà sulla parete esterna della palestra della scuola. «Ci è venuto naturale rivolgere loro un pensiero, a vent’anni dalla morte». Così spiega il murales Ermanno Pinto, presidente dell’associazione culturale. di m.d.

Fotonotizia: "Cromatika 3.0" omaggia Falcone e Borsellino

LATIANO

TORRE SANTASUSANNA

Page 14: Lo strillone 23

14 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 10 - 25 AGOSTO 2012 / 23

pagina 1420 LUGLIO -5 AGOSTO 2012 / 22

Page 15: Lo strillone 23

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1510 - 25 AGOSTO 2012 / 23

N. 23 - ANNO II REG. TRIB. DI BRINDISI N. 3/2011 DEL 6/05/2011EDITO DA: PUBLIEDIT S.R.L. [email protected]: VIA C. PISACANE, 6 - 72024 ORIA (BR) 0831.1950525

Direttore Responsabile Eliseo Zanzarelli

[email protected]

Amm. Unico Publiedit Angelo Lombardi

[email protected]

Impaginazione Publiedit Srl

grafi [email protected]

Pubblicità [email protected]

Stampa Master Printing S.r.l.

Modugno (Ba), via delle Orchidee, 1

La Direzione si riserva di rifi utare insindacabilmente qualsiasi testo e inserzione.

Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione Vietata

QUALCOSA DA RACCONTARE,SEGNALARE, DENUNCIARE?SCRIVI O CHIAMA LO STRILLONEFAI SENTIRE LA TUA VOCE

BRINDISI - TORRE REGINA GIOVANNA

ORIA

ORIA TORRE SANTA SUSANNA

TORRE SANTA SUSANNAMESAGNE

FRANCAVILLA FONTANA

BOOM DA BASH Sabato 11 agosto, ore 21,30

I salentinissimi promettono scintil-le. La loro maturazione artistica non conosce sosta, portandoli sui palchi più grandi d’Italia e a collaborare coi migliori artisti sulla piazza.www.torrereginagiovanna.it

SAGRA DELLA POLPETTAMartedì 21 agosto, ore 20 ,00

Nella parrocchia di S. Francesco di Paola, la sagra off re la possibilità di gustare polpette in tante ricet-te. Il ricavato andrà in benefi cenza alle zone terremotate dell'Emilia. 347.589875

COCOMER FESTGiovedì 16 agosto, ore 21 ,00

Protagonista della serata sarà il suc-coso frutto rosso. Divertimento poi con il ritmo forsennato dei "Folkab-bestia", una tra le band che hanno fatto la storia del folk nostrano.329.4651714

ZINGARIA FOLK FESTIVALDomenica 12 agosto, ore 21,00

Crocevia musicale e danzante del mondo: “Musiche, canti e danze dal mondo” è il titolo di un festival in-ternazionale dove si incontrano, le più diverse tradizioni musicali.380.4379140.

CINEMA - THE SOCIAL NETWORKDomenica 19 agosto, ore 21,00

Lo studente di Harvard Mark Zu-ckerberg siede al suo computer e inizia a lavorare a una nuova idea: quello che prende vita rivoluzio-nerà la comunicazione.Anfi teatro villa comunale

MESAGNE

OCEAN QUARTET Mercoledì 15 agosto, ore 21,00

"Ocean quartet India Tango-Tango India” in concerto. Un attesissimo evento musicale in collaborazione con ISBEM. Nella cornice di Piazza Orsini del Balzo.www.comune.mesagne.br.it

CACCIA AL TESORO MEDIEVALELunedì 13 agosto, ore 18,30

Un avventuroso gioco per tutta la famiglia che ti proietta nel mondo del medioevo con la sua storia, le usanze, e i suoi miti, fra maghi, streghe, cavalieri e arcieri. 389.1920519

CEGLIE MESSAPICA

FESTEGGIAMENTI SAN ROCCODal 16 al 18 agosto, ore 20,30

Festeggiamenti solenni, non soltan-to religiosi, in onore del santo pro-tettore della città. Tre lunghi giorni coinvolgeranno i cittadini e non solo tra le vie del paese. www.sanroccoceglie.it

GALLIPOLI

FRANCESCO DE GREGORIMartedì 14 agosto, ore 22,00

Un regalo da parte del cantautore che in questa calda estate si divide tra musica dal vivo e studio di registra-zione, mpegnato da qualche mese nella preparazione del nuovo album.327.8215783

ORIA

LECCE - PIAZZA LIBERTINI

VINICIO CAPOSSELAMartedì 14 agosto, ore 21,00

Il cantautore, alla testa della band italo-greca con la quale ha inciso il disco, presenterà i brani del suo nuovo lavoro discografi co in Italia e Grecia con quattro brani inediti.www.deltaconcertilive.it

OSTUNI - FORO BOARIO

ANTONELLO VENDITTI Venerdì 17 agosto, ore 21 ,30

"Unica" è il titolo del singolo ma an-che quello del nuovo album di Ven-ditti. L 'album è un concetto di "li-bertà e amore". Lo stile musicale di Venditti è immutato e convincente..www.deltaconcertilive.it

LATIANO

CINEMA - TERRA FERMAMartedì 21 agosto, ore 21,00

Terraferma è la terza opera che Crialese dedica al mare della Sicilia. Per raccontare gli uomini sceglie un elemento inquieto e mutevole, ancorato al paesaggio dei profughi.Giardino Palazzo Imperiali

ORIA

FESTA SAN BARSANOFIODal 29 al 30 agosto, ore 20,00

Festeggiamenti solenni in onore del Santo Anacoreta protettore della città. Previsto un vasto programma con appuntamenti di natura sia civi-le che religiosi. Foro Boario

BRINDISI - TORRE REGINA GIOVANNA

BRUNORI SAS VS DENTE Sabato 18 agosto, ore 21,30

Due matti da legare sullo stesso pal-co. Le due più brillanti realtà del nuo-vo cantautorato per un incontro che promette fuochi d’artifi cio o, chissà, forse addirittura la fi ne del mondo.www.torrereginagiovanna.it

FRANCAVILLA FONTANA

LA CORRIDASabato 1 settembre, ore 20,30

Torna l'atteso appuntamento dedi-cato ai cittadini dilettanti allo sba-raglio. La serata sarà presentata da Euprepio di Noi con le due vallette Maria Paisiello e Alessandra Eboli.Anfi teatro villa comunale

IL CALENDARIO DEGLI EVENTI ESTIVI

LATIANO

FESTA IN MASSERIADomenica 12 agosto, ore 20,00

Nella caratteristica cornice della Masseria Marangiosa, momenti di aggregazione e di festa, grazie an-che alla musica. Ospite della serata il Gruppo Folk Città di Ostuni.Contrada Mangiarosa

CISTERNINO

ALTERFESTADall'11 al 15 agosto, ore 21,00

Torna l'Alterfesta al Foro Boario sul tema: "Disoccupazione, precarietà, povertà, emigrazione: è sempre più crisi!". Sul palco giovani promesse e nomi internazionali.www.alterfesta.it

LECCE - PIAZZA PALIO

ENRICO BRIGNANOLunedì 13 agosto, ore 21,00

Dopo il successo di "Sono Romano ma non è colpa mia" Brignano ritor-na con "Tutto suo padre", uno show nel quale si interroga su sé stesso, sulla vita e sui rapporti umani.www.deltaconcertilive.it

TORRICELLA

CONCERTONE DI PIZZICAMercoledì 16 agosto, ore 22 ,30

Con i Salentorkestra la tradizione salentina è un punto di partenza per una serie di innesti, intrecciando la propria cultura musicale con quelle che si aff acciano sul Mare Nostrum.www.popularia.it

CASTELLANETA MARINA - (TA)

FIORELLA MANNOIA Venerdì 17 agosto, ore 21,30

La rossa italiana ritrova se stessa in questo viaggio nei sentimenti. Un album caldo come le strade del sud del mondo. Ascoltate "Luce" e "Por-tami via" e sarere conquistati.www.deltaconcertilive.it

MESAGNE

CICIRI E TRIAGiovedì 23 agosto, ore21,00

Le Ciciri e Tria sono una parodia del-le bigotte, che percepiscono la fede come preghiere a memoria in latino scorretto. Vestite come prefi che sciorinano litanie come Ufo Robot.Piazza Orsini del Balzo

MELPIGNANO - LE

NOTTE DELLA TARANTASabato 25 agosto, ore18,00

Ritorna l'attesissimo concertone di pizzica salentina, edizione speciale quest'anno per via della presenza come direttore artistico Goran Bre-covic. www.nottedellataranta.it

Corrispondenti

Giovanni Colonna

Laura De Stradis

Maria Rosaria De Gaetani

Maura De Gaetano

Maria Rosaria D’Alema

Maurizio Distante

Michele Iurlaro

Pierdamiano M. Mazza

Grazia Mele

Vincenzo Sardiello

Claudia Turba

DIVENTA FAN LO STRILLONENEWS

LEGGI LO STRILLONENEWS

TORNEO DEI RIONI11 e 12 agosto, ore 18

La città rivive le emozione dell'in-vestitura del cavaliere, dell'accam-pamento medievale e del Torneo dei Rioni. Federico II sarà Alex Belli, capodama invece Eleonora Sergio.www.torrereginagiovanna.it

SANTA MARIA DI CREPACOREDomenica 12 agosto, ore 19,30

Premiazione delle opere parteci-panti alla XVIII edizione del concor-so di poesia S. Maria di Crepacore. La serata sarà presentata da Cristina Cervellera.380.4379140.

Page 16: Lo strillone 23

pagina 16 10 - 25 AGOSTO 2012 / 23