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BILANCIO SOCIALE DEL COMUNE DI SCLAFANI BAGNI

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BILANCIO SOCIALE DEL COMUNE DI SCLAFANI BAGNI

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BILANCIO SOCIALE DEL COMUNE DI SCLAFANI BAGNI.............................................................1

1. PRESENTAZIONE (1 pagina).....................................................................................................3

2. NOTA METODOLOGICA............................................................................................................4

CHI SIAMO.........................................................................................................................................5

3. Il contesto....................................................................................................................................6

La storia..........................................................................................................................................6

Il territorio........................................................................................................................................7

La società.......................................................................................................................................8

4. L’ente locale: identità del Comune............................................................................................10

Missione del Comune...................................................................................................................10

Assetto istituzionale e organizzativo del Comune........................................................................10

Principali stakeholders..................................................................................................................12

Orari e accessibilità......................................................................................................................12

5. Le risorse...................................................................................................................................13

Il personale attivo.........................................................................................................................13

Le Risorse economiche................................................................................................................14

LE NOSTRE ATTIVITÀ....................................................................................................................15

6. Ambiti di Rendicontazione.........................................................................................................16

Area di intervento:Servizi alla persona.........................................................................................17

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1. PRESENTAZIONE (1 pagina)Lettera istituzionale

√ finalità del BRS - le motivazioni che hanno portato l’amministrazione comunale alla decisione di

rendicontare;- quali sono i destinatari (stakeholder) a cui ci si rivolge;- quale impegno temporale assume l’amministrazione rispetto al percorso intrapreso;- il perché delle aree di rendicontazione identificate per la prima edizione del bilancio

sociale e per le seguenti edizioni.

a cura del Sindaco o dell’assessore di riferimento

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2. NOTA METODOLOGICA Il bilancio sociale è uno strumento attraverso cui un’organizzazione rende conto, in una prospettiva sia consuntiva che programmatica, della propria missione, delle proprie strategie, delle attività realizzate, dei risultati prodotti, in relazione al complesso del suo agire e con riferimento a tutti i portatori di interesse coinvolti.

Per il Comune di Sclafani Bagni il Bilancio sociale svolge, quindi, la funzione di informare tutti coloro che hanno una legittimo interesse rispetto alle azioni intraprese e al loro esito, all’impiego delle risorse umane ed economiche, consolidando un dialogo con la cittadinanza e una relazione di fiducia con i suoi diversi interlocutori.

Il presente documento è stato realizzato nell’ambito del percorso di assistenza tecnica e consulenza gestionale alle amministrazioni pubbliche finalizzato ad incrementare la cultura della responsabilità sociale, la trasparenza dell’azione amministrativa e la partecipazione dei cittadini, rivolto ai 28 Comuni della Coalizione territoriale Madonie-Termini Imerese e finanziato dalla Regione Sicilia nell’ambito del PO FESR 2007-2013 Asse 7, Linea d’intervento 7.2.1.2 – Lotto 1.

Il periodo di rendicontazione è relativo all’anno 2013.

Il documento è articolato in due parti. La prima parte intitolata ‘chi siamo’ illustra alcune informazioni essenziali sul territorio comunale (storia, popolazione ecc.) e sull’amministrazione comunale, sia dal punto di vista degli obiettivi programmatici e strategici, che con riferimento agli assetti istituzionali e organizzativi, con uno sguardo alle risorse sia umane che economico-finanziarie impiegate dall’ente nel periodo di rendicontazione.

Nella seconda parte del documento vengono rendicontate le attività svolte dall’amministrazione comunale nell’anno in esame. Tale rendicontazione non copre tuttavia tutte le attività istituzionali dell’ente ma si concentra, in questa prima annualità, sulle politiche sociali, che il Comune giudica particolarmente cruciali e rilevanti. A partire dalle successive annualità, la rendicontazione si allargherà progressivamente agli altri ambiti di attività dell’amministrazione comunale fino a coprirli tutti.

Le fonti dei dati e delle informazioni presentati nel bilancio sociale sono per lo più interne quali statuti, atti amministrativi, documenti economici e finanziari, Piano di zona, sito web comunale, ecc. Sono stati poi raccolti dati primari attraverso griglie e tracce predisposte ad hoc ad esempio per approfondire la mission dell’ente, il livello di coinvolgimento degli stakeholder, ed anche i principali dati ed indicatori per ricostruire i risultati raggiunti con la attività realizzate. Nella seconda annualità si allargherà il campo di analisi aprendo la consultazione ad interlocutori esterni e ad altre fonti.

Una volta approvato da parte della Giunta, il Bilancio Sociale sarà divulgato ai principali stakeholder e sarà pubblicato sul sito del Comune oltre che sul sito della Coalizione (www.cittarete.it).

Per la redazione del presente documento è stata identificata un’apposita ‘cabina di regia’ interna all’ente, composta da: Sindaco Giuseppe Leone; Responsabile amministrativo, Rag. Orazio Giuseppe Granata.

Si ringrazia, inoltre, l’assistente sociale D.ssa Angela Sclafani per il supporto al percorso e i preziosi spunti forniti per la redazione del documento.

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CHI SIAMO

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3. Il contesto

La storia

Su un'origine antica di Sclafani hanno a lungo speculato senza molto fondamento gli eruditi locali, riferendovi un passo di Diodoro Siculo, che parlando di scontri armati avvenuti attorno al 306 a.C. tra Agatocle e Dinocrate, cita i monte Gorgium e il centro di Ambica: il primo sarebbe identificabile con la montagna sopra Caltavuturo, mentre il secondo corrisponderebbe al centro abitato di Sclafani.

La posizione del paese, nell'entroterra di Imera, in luogo naturalmente fortificato a controllo delle vie di penetrazione verso l'interno, rendono possibile ipotizzare un insediamento di tipo militare anche in epoca antica, ma ne manca qualsiasi prova archeologica.

L'etimologia del nome è stata anche riportata ad un ipotetico Aesculapiii Fanum (tempio di Esculapio), mentre il nome arabo fu ‘Isqlafinah o Sqlafiah.

Il primo riferimento certo a Sclafani risale alla "Cronaca di Cambridge", nella quale si cita un episodio del 938 nel quale, nel contesto delle lotte fra varie fazioni musulmane per il controllo della Sicilia, Halil (uno dei signori della guerra), ottenuti rinforzi dall’Africa, riuscì a sottomettere le rocche di Caltavuturo, Collesano e Sclafani. Alcuni labili indizi permettono tuttavia di supporre l'esistenza anche di una precedente fase bizantina. Dopo la conquista normanna (1060-1091) viene introdotto in Sicilia il sistema feudale e Sclafani viene assegnata inizialmente a Giordano, figlio del conte Ruggero e signore di Noto e Caltanissetta.

Nel 1131 il paese passa dalla diocesi di Troina, a quella di Cefalù. Dall'epoca normanna a quella aragonese il territorio di Sclafani appare punteggiato di "casali" (piccoli agglomerati rurali), caratterizzati da insediamenti aperti, privi di mura, abitati da poche decine di persone, il cui ricordo si trova nella toponomastica di alcune contrade. Nella prima metà del XIV secolo il feudo è in possesso di Matteo Sclafani, conte di Adernò, il costruttore di palazzo Sclafani a Palermo (1330), che detiene uno dei domini economicamente e strategicamente più importanti di tutta la Sicilia.

Il centro abitato di Sclafani si amplia e viene costruita la cinta muraria e

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rimaneggiato il castello, posto su un bastione roccioso naturale accessibile solo da sud e raccordato alle nuove mura cittadine. Intorno al castello il centro abitato si era andato sviluppando secondo uno schema "ad avvolgimento".

Il volto tipicamente medievale le fu impresso dalla serie di opere di fortificazione e ristrutturazione avviata a cavallo tra il XIII e il XIV secolo appunto dal conte Matteo Sclafani. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si ricordano: i ruderi dell’antico castello medievale; la chiesa madre, originariamente annessa al castello, in stile neo-gotico, con un meraviglioso portale ogivale, al cui interno sono custodite alcune opere di fra’ Umile da Petralia; la parrocchiale di San Giacomo, la più antica del nucleo urbano, decorata con preziosi stucchi.

Alla metà del Quattrocento nel territorio di Sclafani esistevano diversi mulini per la lavorazione del tessuto di lana. Nel Cinquecento e Seicento la contea di Sclafani viene lentamente smembrata attraverso le vendite di fondi e terreni.

Il territorio Arroccato nell’entro terra dell’antico Imera il territorio si estende per 135 km² ed è situato a 813 m s.l.m. Il territorio confina con i Comuni di Alia, Aiminusa, Caccamo, Caltavuturo, Castronovo di Sicilia, Cerda, Montemaggiore Belsito, Polizzi Generosa, Scillato, Valledolmo e Vallelunga Pratameno (CL).

Uno dei 15 comuni del Parco naturale delle Madonie (Sicilia), Sclafani Bagni si trova nella zona D cioè nell’area cosiddetta di controllo dove si possono praticare diverse attività purché siano compatibili con le finalità del Parco. Il paesaggio variegato è composto da colline e montagne, che diradano ora dolcemente ed ora con veri e propri dirupi, valli e pendii e grotte sconosciute. Fanno da cornice al paese da un lato il Bosco di Bomes e il suo lago, la Riserva del Bosco della Favara e gli uliveti di Granza e dall’altro un’ampia e spettacolare veduta delle cime delle Madonie e percorrendo con lo sguardo il corso sinuoso e vario del Torrente Salito, fino a Piano Lungo, s’intravede anche il mare.

Anche la vegetazione è assai varia e si modifica in base alla tipologia di terreno, dal biancospino alla ginestra, dalla quercia al castagno, dall’agrifoglio all’acero, sono solo alcuni esempi perché la realtà offre moltissime altre presenze ed un intreccio naturale assai ricco.

Sulla rocca di Sclafani restano su due spuntoni di roccia, due torri: il Castello Grande e il Castelletto, uniti da una cortina muraria con una sola porta di accesso, la Porta Soprana. Superata la Porta si sale e si scende per scalinate e strade tortuose che raccordano le poche case raggruppate in piccole isole irregolari.

Le case, prismi a spigolo vivo, sfaccettate da tetti variamente inclinati, si accostano e si sovrappongono secondo prospettive ravvicinate.

Le imprese iscritte nel 2013 a Sclafani Bagni sono 74, si tratta di oltre 161 imprese per 1.000 abitanti. Il tasso di imprese attive sul territorio è nettamente superiore alla media (91,1) dei comuni della Coalizione Città a Rete.

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Distribuzione delle imprese nel Comune di Sclafani Bagni e nella Città a Rete Madonie

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Box 1 – Geografia del territorio - Distanza dal Capoluogo: 85 Km- Altitudine: 813 m s.l.m- Superficie: 135 km² con una densità di 36 ab./Km2- Attività economica prevalente: agricoltura, impiegati Comune

La società La popolazione del Comune di Sclafani Bagni rilevata in data 01.01.2013 è pari a 458 residenti (fonte DEMO ISTAT).

La suddivisione per genere evidenzia una leggera prevalenza della popolazione femminile (232) su quella maschile (226). Per quanto riguarda la composizione della popolazione per classi d’età si registra che la fascia 0-5 anni rappresenta il 4,6% della popolazione, di cui il 3,1% è compresa nella fascia 0-3 anni, mentre il 5,2% è compresa nella classe d’età 6-14 anni. La popolazione giovanile, compresa nella fascia d’età 15-34 anni, rappresenta il 20,1% della popolazione e la popolazione adulta rappresenta complessivamente il 38,2% dei residenti, di cui il 20,1% riguarda la fascia d’età 35-49 anni e il 8,1% la classe 50-64 anni. Gli over 65 anni rappresentano il 31,9% della popolazione, di cui il 19,2% riguarda la fascia d’età over 75 anni.

Per quanto riguarda il bilancio demografico, il saldo naturale (differenza tra nati vivi e deceduti) è pari a -14, mentre il saldo migratorio è positivo ed è pari a 10.

La popolazione straniera è composta da 60 residenti (0,85% della popolazione), di cui 26 maschi e 34 femmine.

Il numero delle famiglie è 2.897 e il numero medio dei componenti per famiglia è pari a 2,39, mentre le convivenze risultano essere 5.

Box 2 – Il quadro socio-demografico

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Popolazione residente per genere: Maschi n. 226 – Femmine n. 232- Popolazione residente per classi di età:

- 0-5 anni 4,6% di cui 3,1- % 0-3 anni;- 6-14 anni 5,2%- 15-34 anni 20,1%- 35-49 anni 20,1%- 50-64 anni 18,1%- 65 e oltre 31,9% di cui over 75-enni 19,2%

Indici demografici- saldo naturale -14- saldo migratorio 10- Popolazione immigrata: 0

Famiglie- Nuclei familiari: 225- Numero medio componenti per famiglia: 1,96- Numero convivenze: 1

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4. L’ente locale: identità del Comune

Missione del Comune Il Comune assume il ruolo di agente di sviluppo locale, promovendo e sostenendo la concertazione e la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali. Esplica il proprio ruolo ed esercita le proprie funzioni anche attraverso attività che possono essere adeguatamente esercitate dall'autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali.

Sostiene e promuove lo sviluppo dei comparti produttivi dell'economia locale, per favorire l'occupazione e rendere effettivo il diritto al lavoro, concorrendo con propri investimenti allo sviluppo economico ed occupazionale.

Promuove e partecipa alla realizzazione di accordi con altri soggetti pubblici e privati compresi nell'ambito territoriale, per favorire e rendere omogeneo il processo complessivo di sviluppo culturale, economico e sociale della comunità.

Promuove e tutela lo sviluppo delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali presenti nel territorio, per garantire alla collettività una migliore qualità della vita.

Si adopera per mantenere il suo territorio libero da impianti nocivi alla salute o determinanti pregiudizi all'ambiente e si impegna a dare piena ed efficace attuazione alla normativa regionale e nazionale in materia di salvaguardia della salute, dell'ambiente e del paesaggio.

Assume le iniziative e promuove gli interventi necessari per assicurare pari dignità e pari opportunità a tutti cittadini e per tutelare i diritti fondamentali, ispirando la sua azione a principi di equità e di solidarietà per il superamento degli squilibri economici, sociali e culturali esistenti nella comunità.

Promuove e fa propria la cultura della tolleranza e dell'antirazzismo, della partecipazione alla vita sociale dei portatori di handicap, del rispetto per l'ambiente e per gli animali.

Valorizza il contributo della cittadinanza al governo della comunità locale, tutela gli interessi dei consumatori ed assicura ai cittadini la facoltà di agire per la tutela dei diritti diffusi.

Assicura il diritto di accedere all'informazione, agli atti, alle strutture e ai servizi dell'amministrazione, nonché il diritto di presentare istanze, proposte, petizioni ed il diritto di udienza.

Box 3 – Missione del Comune - Obiettivi per il triennio 2012 - 2014Obiettivi specifici della giunta per il mandato in corso sono quelli di

- giungere alla redazione e all'approvazione del nuovo PRG- sviluppare il turismo attraverso la valorizzazione delle Terme- avviare i lavori per il depuratore- investire in modo più efficacie nei servizi sociali

Assetto istituzionale e organizzativo del Comune Il governo del comune è rappresentato dal Sindaco in carica, Giuseppe Leone e da una giunta composta da quattro membri con la carica di assessore di cui, ad uno di essi è attribuita la carica di vice-sindaco. Questo governo è in carica dal 10 giugno maggio 2013. Il Consiglio Comunale è composto da 12 consiglieri.

Box 4 – Organi di governo del Comune - Sindaco: Giuseppe Leone, in carica dal 10 giugno 2013, Lista Civica- Segretario comunale: Valerio Borruso, [email protected]

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- Consiglio comunale: 8 consiglieri di maggioranza, 4 consiglieri di minoranza, 10 sedute e 40 delibere approvate

- Giunta Comunale: 4 assessori, 47 sedute e 40 delibere

La struttura organizzativa del Comune si articola in 3 aree amministrative oltre alla Polizia Municipale cui fanno capo i diversi servizi attribuiti ciascuno ad un responsabile amministrativo. Tutte le informazioni relative all’organigramma sono presenti sul sito internet del Comune, alla voce “struttura burocratica”. Il Comune ha inoltre attivi sia l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) sia lo sportello per la attività produttive (SUAP).

Box 5 – Struttura organizzativa

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Settore Amministrativo

Segreteria ed Affari Generali

Personale

Contabilità e bilancio

Entrate

Servizio informatico

Sviluppo economico e

cultura

Servizi Sociali – Sviluppo

Economico e Cultura

Demografici

Settore Tecnico Manutentivo

Lavori pubblici

Manutenzioni

Acquedotto

Settore Urbanistica e

Territorio

Urbanistica

Territorio

Protezione civile

Rifiuti

Pubblica Illuminazione

Polizia Municipale

Polizia Municipale

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Principali stakeholders Il Comune di Collesano favorisce la partecipazione dei cittadini e degli stakeholder alla vita amministrativa e all’ideazione e l’implementazione di politiche di sviluppo locale.

L'immagine che segue rappresenta una mappatura dei principali portatori di interesse posizionati sulla base della loro capacità di influenza sui processi decisionali e sull'azione dell'amministrazione comunale e la rilevanza dei loro interessi rispetto agli obiettivi del Comune.

Dati raccolti durante l’intervista che necessitano di ulteriore verifica

Tabella 1 - LIVELLI DI COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERSGrado di partecipazione Elementi qualificanti Strumenti

INFORMAZIONE Non solo presentazione finale del documento, ma anche comunicazione dello snodarsi del processo in un’ottica di disponibilità al dialogo

NewsletterAggiornamenti periodici del sito webInternet mailing

CONSULTAZIONE Ricompone la trasparenza informativa, accompagnandola con una azione sistematica di ascolto dei ritorni degli interlocutori coinvolti

QuestionariIntervisteFocus group

COLLABORAZIONE Prevede la partecipazione di alcuni rappresentanti di portatori di interesse alò processo di costruzione del bilancio sociale

Gruppo di lavoro aperto e compositoRevisione progressiva del lavoro di costruzione del bilancio sociale

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Orari e accessibilità Indirizzo: Via Umbero I, 3 90020 Slafani Bagni (PA)Sito web: http://www.comune.sclafani-bagni.pa.it/Ufficio Relazioni con il Pubblico: Responsabile Vincenzo Serio

- Telefoni: 0921 601134 - 348 2612527- Fax: 0921 540337- e-mail: [email protected]

Orario: Lunedì – Venerdì 09,00 - 14,00, Mercoledì 15,00 - 18,00

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5. Le risorse

Il personale attivoIl Comune di Sclafani, nel 2013, presenta una dotazione organica complessiva pari a 31 risorse umane.

Di queste 18 sono assunte a tempo indeterminato, di cui con un impegno part-time, 3 a tempo determinato con un impegno orario part-time, 1 Contratto di collaborazione (il segretario comunale) e 9 il personale ASU distaccato.

Per quanto concerne la composizione di genere delle risorse umane impiegate, si registra una netta prevalenza di uomini (20 maschi e 11 femmine).

Il livello d’istruzione dei dipendenti è in prevalenza quello della Scuola dell’obbligo, 2 hanno conseguito la laurea, 11 sono in possesso del diploma.

Box 6 - Risorse umane per genere (in servizio al 31.12 dell’anno oggetto di rendicontazione)- N. Maschi: 20- N. Femmine: 11- TOTALE PERSONALE IN SERVIZIO: 31

Box 7 - Risorse umane per titolo di studio (in servizio al 31.12 dell’anno oggetto di rendicontazione)- Post-laurea e laurea: 2- Diploma: 11- Scuola dell’obbligo: 18- TOTALE PERSONALE IN SERVIZIO: 31

Box 8 - Risorse umane per tipologia di contratto (in servizio al 31.12 dell’anno oggetto di rendicontazione)

- Personale a tempo determinato (di cui part-time): 3- Personale a tempo indeterminato 18 (di cui part time): 1- Personale con altro contratto: 1- Personale comodato o distaccato: 9- TOTALE PERSONALE IN SERVIZIO: 31

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Le Risorse economiche Nel 2013, le entrate del Comune di Slafani Bagni ammontano a 3.317.991,49 euro, quasi il 30% in più rispetto al 2011, dato in controtendenza con la maggior parte dei Comuni dell’area che in questi anni hanno visto il loro bilancio decrescere in media del 15%.

Circa il 20% del totale delle entrate è di natura tributaria, in leggero aumento nel triennio (rappresentavano il 17% del totale delle entrate nel 2011). Solo le entrate derivanti dai trasferimenti statali e regionali registrano un netto decremento, - il 36% dal 2011 ad oggi. Questo è dovuto in parte al fatto che le entrate derivanti da trasferimenti dallo stato rientrano adesso, con il “Fondo di Solidarietà” tra le entrate tributarie e non più tra i trasferimenti da altri enti e ai tagli dei trasferimenti regionali.

Rispetto alla maggior parte dei Comuni aumentano nel triennio le entrate del Titolo IV del bilancio, derivanti da alienazioni di beni, partite di giro, prestiti ecc. Altro dato che distingue le entrate di Sclafani sono le entrate derivanti dai 3 impianti eolici realizzati negli anni precedenti, che fruttano oggi al Comune oltre 150.000 Euro di incassi annui.

A fronte di tale di disponibilità, la spesa del Comune nel 2013 ammonta a 3.274.900,25 euro, di cui il 44,7% viene utilizzata per la copertura delle spese correnti e il 45% per le spese in conto capitale. Il 26% del totale delle spese sono destinate a coprire i costi del personale, che includono anche il personale AMA.

Box 9 – Le entrate: entità e fonte (al 31.12 dell’anno di rendicontazione, da conto consuntivo)

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Box 10 – Le uscite: entità e fonte (al 31.12 dell’anno di rendicontazione, da conto consuntivo)

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LE NOSTRE ATTIVITÀ

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6. Ambiti di Rendicontazione Il processo di rendicontazione segue una logica ad “albero” in cui il tronco è rappresentato dall’area di rendicontazione, i rami più grossi dalle aree di intervento/dimensione di analisi, le ramificazioni ulteriori, delle azioni messe in campo.

Per ciascuna area di rendicontazione sono identificati:

– gli obiettivi iniziali dell’area

– i bisogni rilevati e le priorità a cui si intende rispondere

– l’offerta di servizi e interventi in essere e le risorse economiche impiegate

– i prodotti e i risultati raggiunti attraverso opportuni dati ed indicatori

– eventuali criticità, impegni e azioni previste per il futuro.

Sono inoltre evidenziati e descritti:

- eventuali stakeholder specifici dell’area, aggiuntivi rispetto alla mappatura iniziale e ritenuti rilevanti ai fini delle attività poste in essere;

- le modalità di gestione dei servizi;

- eventuali iniziative e/o progetti realizzati al di là dei servizi strutturalmente erogati.

Nella prima annualità del Bilancio Sociale (2013), il Comune di Sclafani Bagni ha scelto di focalizzare il processo di rendicontazione sociale sui servizi alla persona e sulle politiche culturali e turistiche promosse e realizzate dal Comune.

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Area di intervento:Servizi alla persona

OBIETTIVI/PRIORITÀ E BISOGNI CORRELATI

Per ciascuna area di rendicontazione andranno definiti i principali obiettivi, priorità a cui il servizio ha teso rispondere (da 1 ad un massimo di 5) ed andrà fatta una sintetica descrizione delle motivazioni per cui ci si è posti tale obiettivo e del bisogno cui esso vuole rispondere. Di sotto alcune esemplificazioni.

- Sostegno alle famiglie e ai ragazzi per migliorare l'accessibilità all'istruzione (in risposta alla necessità di garantire il diritto allo studio e superare le difficoltà derivanti dalla perifericità di Sclafani)

- Sostegno alle forme di disagio socio-economico e psico-fisico (in risposta alla perdurante crisi economica e alla necessità di aumentare la coesione sociale e l'integrazione di fasce deboli)

- Aumentare la qualità della vita, con particolare riferimento a bambini ed anziani (in risposta alla necessità di sostenere le famiglie anche con attività ricreative e di intrattenimento rivolte a bambini ed anziani)

AZIONI/INTERVENTI REALIZZATI

Descrivere in che misura e attraverso quali azioni/interventi ogni obiettivo è stato realizzato (e che cosa, rispetto al previsto, non è stato possibile realizzare). Di sotto è esemplificato un intervento realizzato per ciascuno degli obiettivi sopra-elencati.

Supporto all'integrazione scolastica

- 1. Contributo in convenzione con Istituto comprensivo di Caltavuturo "Oddo" per la gestione della sezione distaccata di Sclafani Bagni (6.197 Euro)

- 2. Refezione scolastica per la scuola materna- 3. Trasporto alunni per gli studenti delle scuole secondarie- 4. Buoni libro per gli studenti delle scuole secondarie- 5. Buono cultura per gli studenti universitari

Riduzione del disagio socio-economico

- 1. Servizio civico (fino all'età pensionabile) - lavori e prestazioni a favore della collettività (anche in favore degli anziani, come ad esempio il disbrigo pratiche) a fronte di un compenso integrativo del reddito

- 2. Attività lavorativa anziani - lavori e prestazioni a favore della collettività a fronte di un compenso integrativo della pensione

- 3. Attività lavorativa per soggetti diversamente abili (Lg. 104/92, ex art.3 comma 1) a favore della collettività a fronte di un compenso integrativo, tenendo conto delle capacità fisiche del soggetto

Attività socio-ricreative

- 1. Pacco dono per anziani e strenna ai bambini in occasione del Natale- 2. Gita per anziani e diversamente abili- 3. Servizio navetta mare (per tutta la comunità) nel mese di luglio - agosto- 4. Progetto Scrigno delle Idee, rivolto a bambini e ragazzi tra i 6 e 14 anni con l'obiettivo di migliorare

la qualità del tempo libero dei ragazzi, sostenendoli nella crescita personale attraverso la creazione di reti sociali partecipati e accoglienti.

INDICATORI

Fornire misurazioni dei prodotti e dei risultati raggiunti rispetto alle azioni e agli interventi realizzati, sulla base dei dati e delle informazioni disponibili, a partire da una quantificazione dei beneficiari/utenti e della spesa sostenuta. Di seguito si presenta una esemplificazione degli indicatori per ciascuno degli interventi sopra esposti.

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n. pasti mensa scolastica somministrati - 787 bambini (+ 436 operatori)

n beneficiari pasti - 7 bambini (+ 3 operatori)

n. abbonamenti trasporto scuola - 12

nr. buoni libro erogati - 5

nr. buoni cultura erogati - 5

spesa complessiva stanziata - 21.665,61

n. beneficiari servizio civico - 10

n. diversamente abili coinvolti in attività lavorativa - 2

n. anziani coinvolti in attività lavorativa - 10

spesa stanziata - 35.758,10

n. doni per bambini e anziani - 213

n. gite organizzate - 1

n. corse servizio navetta mare - 16

spesa complessiva (attività ricreative) 8.540,70

n. giornate laboratori (progetto scrigno idee) - 6

n. laboratori realizzati (progetto scrigno idee) - 2

STAKEHOLDER COINVOLTI

Precisare eventuali ulteriori soggetti, al di là di quelli con i quali il servizio abitualmente si rapporta, con i quali si sono realizzati scambi ed interazioni nell’ambito delle suddette azioni/interventi realizzati e le caratteristiche della collaborazione (ad esempio scambio di informazioni, consultazione, collaborazione fattiva). Di sotto un esempio.Associazione Aress Fabiola ONLUS per il servizio civico rivolto agli anziani "un nonno per amico"

MODALITÀ DI GESTIONE DEGLI INTERVENTI REALIZZATI

Precisare le modalità di gestione dei servizi ed interventi realizzati, se non direttamente gestiti dal comune, ma esternalizzati ad un soggetto terzo (es. SOSVIMA, IMERA Sviluppo, Distretti socio-sanitari, Distretti turistici, Unioni di Comuni, PIST, GAL, Ente Parco, ecc.)

Il progetto Scrigno delle idee è stato realizzato da un ATS selezionata nell'ambito delle attività del Piano di Zona, ed coinvolto di tutti i 10 Comuni del Distretto D37.

Il servizio sociale professionale è gestito nell'ambito dell'Unioni dei Comuni (Val d'Himera settentrionale).

INIZIATIVE/PROGETTI DI PARTICOLARE RILIEVO

Specificare e descrivere brevemente specifiche iniziative e progetti di particolare rilievo che si ritiene utile rendicontare, al di là dei servizi più tradizionali. Di sotto un esempio

- Progetto "Fuori la Media" è stato realizzato nell'ambito del Piano di Zona, rivolto a tutti i Comuni del D37 dall'Istituto Don Calabria in collaborazione con l'ASL 6, il SERT e l'Osservatorio Provinciale delle dipendenze patologiche di Palermo e l'IAL. Il progetto è rivolto a ragazzi in età preadolescenziale e la finalità è quella di prevenire le dipendenze tutte (droghe, alcool, videogiochi ecc) e i comportamenti a rischio.

- Servizio Civile progetto "un nonno per amico", finanziato dal Ministero degli Interni, con la compartecipazione del Comune, che ha visto l'attivazione di 4 volontari che dalle lezioni di cucina al disbrigo pratiche si sono occupati dell'intrattenimento e della cura degli anziani per un anno.

- Il Distretto Socio Sanitario 37 ha pubblicato il indetto il bando per l'affidamento della gestione del Centro Socio Educativo per i portatori di Handicap a Caltavuturo che è stato attivato nel marzo 2014.

- La consulta giovanile ha attivato una ludoteca il sabato pomeriggio e organizzato alcune attività di raccolta fondi in favore di attività benefiche.

PUNTI DI FORZA, DEBOLEZZA E PROSPETTIVE DI MIGLIORAMENTO

Descrivere brevemente i principali punti di forza e le criticità che si sono incontrati nell’anno con riferimento a

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quanto rendicontato e le principali prospettive di consolidamento/sviluppo dei servizi/interventi analizzati.

- E' prevista la possibilità (ancora da valutare) di riunire i servizi sociali nell'ambito dell'Unione dei Comuni.

- Sclafani risulta ancora carente nel settore dei servizi alla persona, in particolare non sussiste un'offerta per i per i soggetti diversamente abili, bambini e ragazzi (non esistono impianti sportivi o ludoteche) e gli stessi anziani, pur usufruendo di alcuni interventi, non hanno la possibilità di fruire di servizi quali ad esempio un luogo aggregativo. Il centro più vicino è Caltavuturo (ad. es centro socio-educativo per portatori di handicap, scuola di calcio, ecc) o Cerda (palestra) .

- ll servizio sociale professionale è limitato a 4 ore settimanali, con contratti non continuativi, e di conseguenza non consente una presenza e una conoscenza del territorio, ma si limita a fornire pareri tecnici, ove richiesti, e svolgere funzioni di pianificazione e collegamento con il PdZ.

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