Upload
lo-strillone-news
View
232
Download
5
Embed Size (px)
DESCRIPTION
L'informazione alza la voce! Quindicinale free press della provincia di Brindisi
Citation preview
Numero 17 Anno II • Registrazione Tribunale di Brindisi n. 3/2011 del 6/05/2011 • Direttore Responsabile Eliseo ZanzarelliEdizioni: PubliEdit S.r.l. Via Marrucci, 14 - Francavilla Fontana (Br) • Redazione: Via C. Pisacane, 6 - Oria (Br)
16 - 30 MARZO 2012NON PERCEPISCE
FINANZIAMENTI PUBBLICI
L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE
Secondo la Procura, avrebbe «dato, off erto o promesso utilità a uno o più elettori». In particolare, uno o più buoni carburante da dieci euro cadauno in cambio del voto. Sotto inchiesta anche altre sei persone, coinvolte a vario titolo nella vicenda. Hanno ricevuto nei giorni scorsi avviso di conclusione delle indagini
ORIA - Durante la campagna elettorale del 2011
Un avviso di conclusione del-le indagini preliminari per presunta «dazione, offerta o promessa di utilità a uno o più elettori», firmato dal pubblico ministero Raffaele Casto, è stato notificato nei giorni scorsi al presidente del consiglio comunale, An-tonio Metrangolo, e ad altre sei persone che, secondo la
Procura, sarebbero coinvolte a vario titolo nella vicenda. Il consigliere comunale, il più suffragato della coalizione di centrosinistra alle ammini-strative 2011, avrebbe offer-to, dato o promesso illecita-mente a uno o più elettori uno o più buoni carburante da die-ci euro cadauno. La cosa era stata denunciata, quantome-no sul piano politico, dopo le elezioni da diversi esponenti del centrodestra. (p. 5)
Non accenna a placarsi la bu-fera che, negli scorsi giorni, ha investito alcuni esponenti dell'amministrazione, interes-sati da controlli dei propri beni immobili da parte della guar-dia di finanza. Le fiamme gial-
le hanno infatti trascorso ben 12 giorni a ispezionare accura-tamente documenti catastali e abitazioni di due rappresen-tanti della giunta Galasso e di un cittadino che non riveste nessuna carica, ma che è mol-
to vicino all'amministrazione. Tra i politici oggetto d’inda-gine anche il primo cittadino, sottoposto a verifica per quel che concerne la propria casa, che risulterebbe accatastata in categoria A4 (cioè come di di-
mensioni medie e a carattere popolare) pur avendo i conno-tati di una categoria superiore. La polemica si è riaccesa in occasione dell'ultimo incontro pubblico, tenutosi la scorsa settimana. (p. 13)
LATIANO
MESAGNE
Indagato il presidente del consiglio
Elezioni, un terzo papabile
«Io, finito nel gioco sporco dei delatori»
ELISEO ZANZARELLI
ERCHIE - Una nuova candidatura scompagina i piani del centrosinistra
TORRE S. SUSANNA - La Gdf indaga sull'abitazione del sindaco
I l castello di Oria è in vendi-ta, lo dimostra un’inserzione online. Questa la notizia-
scoop di cui si sono occupati, nei giorni scorsi, i quotidiani locali, nessuno escluso. Il primo a scoprire il tutto, però, era stato Franco Arpa, che aveva scova-to il link su un prestigioso sito di compravendite immobiliari. Che il monumento simbolo ori-tano fosse in vendita – giusto per dare a Cesare quel ch’è di Cesare – è comunque informa-zione piuttosto datata per Lo Strillone, che l’aveva pubbli-cata in anteprima nientemeno che a settembre dello scorso anno (numero 6, anno I, edizio-ne 1-15 settembre 2011) con il titolo d’apertura a tutta pagina “Dasvidania castello?”. L’ipote-si d’interessamento di facoltosi cittadini russi, presentata oggi come novità assoluta, era stata già adombrata in quell’occasio-ne. Risale proprio a dopo l’esta-te, prima del sequestro disposto dalla magistratura, infatti, l’i-dea della famiglia proprietaria, Romanin Caliandro, di disfarsi dell’immobile, che già all’epoca era stato fonte più di croci che di delizie. La questione giudiziaria non era ancora scoppiata, ma il braccio di ferro con il Comune sì, e da tempo, dopo i ripetuti di-nieghi delle licenze amministra-tive finalizzate allo sfruttamen-to commerciale della struttura. [email protected]
Castello vendesi, notizia vecchia di sette mesi...
L'ex discarica di contrada Ma-riano al centro di un giallo. L'amministrazione se l'immagi-na zona industriale, ma l'Arpa chiede: è stata davvero bonifi-cata per intero? (p. 11)
La giunta Scoditti alla ricerca di un valido sostituto dopo le di-missioni dell'assessore Faggia-no. Non ci saranno quote rosa. In pole position Orsini e Franco, ma il Pd si spacca. (p. 13)
L'instabile situazione del centrosinistra erco-lano potrebbe nuovamente mutare, con l'en-trata in scena di un nuovo candidato. A poche ore dall'annuncio di un ricompattamento intorno alla figura di Giuseppe Polito, alcuni rappresentanti locali dei partiti coinvolti ri-badiscono la propria contrarietà al capogrup-po degli Indipendenti e la non condivisione della direzione intrapresa dal resto della coalizione. Insomma, la profonda spaccatura che, nelle scorse settimane, aveva comporta-
to l'abbandono del tavolo delle trattative da parte di Udc, Noi Centro e Psi prima e del Pd poco dopo, sembrerebbe non del tutto sana-ta. E se Ilaria Roma, sostenuta dai democratici quale candidata alternativa, ha accettato di entrare a far parte della lista per Polito sin-daco, il segretario locale Giuseppe Contessa è rimasto fermo sulle proprie idee, rifiutan-dosi di firmare l'accordo e dimettendosi dalla carica assieme a parte del direttivo ercolano. Scettici anche Udc, Noi centro e Psi. (p. 14)
FRANCAVILLA
Una mostra a Roma per pro-muovere le tradizioni pasquali. I "pappamusci" protagonisti di numerosi scatti di tre fotografi locali presso la sala Santa Rita appena inaugurata. (p. 3)
pagina 215-29 FEBBRAIO 2012 / 16
L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 316-30 MARZO 2012 / 17
S'intitola “I Pappamusci nei riti della Settima-na Santa a Francavilla
Fontana” la mostra fotografica che, dal 21 al 24 marzo, sarà allestita a Roma presso la sala Santa Rita, uno spazio polifun-zionale che l'Assessorato alle politiche culturali del Comu-ne di Roma gestisce nel cen-tro della capitale, quale sede privilegiata per le principali iniziative culturali e per gli eventi istituzionali. In esposi-zione venti immagini di tre fo-tografi francavillesi – Antimo Altavilla, Giuseppe Lombardi, Alessandro Rodia – che sono da tempo impegnati nell’at-tività di documentazione dei "Riti" francavillesi, tra i più interessanti e suggestivi del Mezzogiorno. La passione per la fotografia e un forte legame con la città hanno spinto questi tre artisti – e non sono i soli – a tenere e aggiornare, anno per un anno, un ricco e irripetibile archivio fotografico che racconta i tanti eventi ed appuntamenti, pub-blici e privati, che si succedo-no dal venerdì che precede la domenica delle Palme, detto il Venerdì di dolore, sino alla domenica di Pasqua. «Con le fotografie di Antimo Altavilla, Giuseppe Lombardi e Alessan-dro Rodia, la mostra racconta i momenti più significativi e peculiari del modo di vivere e sentire un avvenimento che è trai più singolari della Puglia», annuncia l’invito diramato da-gli uffici dell’Assessorato alle
Politiche culturali e centro storico di Roma, presieduto dall’assessore Dino Gasperini. La mostra, voluta dall’ammi-nistrazione comunale di Fran-cavilla Fontana e organizzata sotto la guida dell’assessore al Turismo Mimmo Bungaro, è arricchita con la proiezione di un cortometraggio di tre minuti del regista Alessandro Zizzo e con l’esposizione di camici e mozzette delle set-te confraternite cittadine. In esposizione anche la trènula, il tradizionale strumento mu-
sicale composto da una tavola di legno sulla quale battono maniglie metalliche adope-rata per cadenzare le proces-sioni dei Misteri e sostituire le campane dalla sera del gio-vedì santo sino alla notte del sabato santo, e ovviamente il bordone, il cappello di feltro a falde larghe e il rosario che rievocano la figura dei Pap-pamusci, pellegrini scalzi ed incappucciati che dalla sera
del giovedì santo al pomerig-gio del giorno successivo, ve-nerdì santo, visitano i sepolcri allestiti nelle parrocchie della città. Essi indossano l’abito di rito della confraternita del Carmine che, da secoli, detie-ne il privilegio di tramandare questa antica devozione. La mostra gode del patroci-nio del vescovo di Oria, delle Regioni Puglia e Lazio, delle Province di Brindisi e Roma, della Camera di Commercio di Brindisi, dell’agenzia regiona-le Puglia Promozione e dell’as-
sociazione culturale Opera che ha diffuso i riti pasquali pugliesi curando la pubblica-zione di un catalogo regionale e di un portale web dedicato.Le fila dell’organizzazione nella capitale sono state te-nute dall’associazione Zètema Progetto Cutura in collabo-razione con il gruppo Nuova Coscienza e in partenariato con l’associazione francavil-lese Ar.de.co., arte design e
comunicazione. Al vernissage, la sera del 20 marzo, inter-vengono il vescovo di Albano, monsignor Marcello Semera-ro, che fu vescovo della dioce-si di Oria dal 1998 al 2004; il sindaco di Francavilla Fontana, Vincenzo della Corte, il presi-dente dell’associazione Nuova Coscienza, Giordano Fantozzi. Sarà presente anche una de-legazione di amministratori e rappresentanti delle asso-ciazioni francavillesi. Il saluto dell’Assemblea capitolina è affidato al consigliere onore-
vole Ludovico Maria Todini. La mostra sarà allestita anche a Francavilla Fontana presso la chiesa di sant’Angelo, lungo la centralissima via Roma, e sarà visitabile da sabato 31 marzo a domenica 8 aprileA corredo di quest'articolo, alcuni tra gli scatti che saran-no esposti nella città eterna, all'interno della prestigiosa sala fresca d'inaugurazione.
Una mostra fotografi ca nella capitale per promuovere le tradizioni francavillesi del periodo pasquale. Presso la sala Santa Rita gli scatti di tre noti autori locali
LA TERZA PAGINAa cura diGiovanni Colonna
"I pappamusci nei riti della Settimana Santa" a Roma
EVENTO
FONDO AMBIENTE ITALIANOGIORNATA DI PRIMAVERA
È un grande spettacolo di arte e bellezza dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio artisti-co e naturalistico italiano. Una grande festa popola-re che dalla sua prima edizione, nel 1993, a oggi ha coinvolto oltre 6.500.000 di italiani. Da vent’anni, ogni volta un’Italia mai vista.
A Lecce, apertura straordinaria e visita guidata alla filiale della Banca d’Italia, alla scuola agraria Presta Columella (ex convento dei Cappuccini), alle mura messapiche, al castello angioino, alla chiesa San Mar-co e alla cappella della Maddalena.
A Taranto, apertura straordinaria e visita guidata alla necropoli con ingresso da via Marche (di fronte al tri-bunale), e alle tombe a camera con ingresso da via Polibio, 75 e via Pio XII.
A Massafra, apertura straordinaria del castello a stra-piombo sulla gravina, con visita guidata alla mostra dei reperti archeologici del sito san Sergio - Carrino.
Per il programma nazionale e maggiori informazio-ni su appuntamenti ed eventi:www.fondoambiente.it
Antimo Altavilla
POST-IT L'AGENDA DEGLIAPPUNTAMENTI
24MAR
Puoi segnalare iniziative e appuntamenti: [email protected]
Uno scatto di Giuseppe Lombardi
Un'immagine promozionale della mostra fotografi ca sui "pappamusci" Uno scatto di Antimo Altavilla Uno scatto di Alessandro Rodia
25
Giuseppe Lombardi Alessandro Rodia
4 16-30 MARZO 2012 / 17L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE
In Italia la scuola non è magistra vitae. L’analfabetismo dilaga, nonostante frotte di diplomati e laureati. Cosa e come fare per invertire una tendenza che inizia a preoccupare: stop ai tagli e adeguamento della formazione alle nuove esigenze
L'ELZEVIROa cura diVincenzo Sardiello
Con la cultura si dovrà mangiare
Da un po’ di anni impaz-za in Italia una mania tutta anglosassone:
misurare. Il problema fonda-mentale è che si vogliono mi-surare anche fenomeni di dif-ficilissima definizione sia per la presenza di variabili molto fluide sia per la poca scienti-ficità delle analisi dei dati. Tra questi, il grado di cultura del Paese. Occorre partire, per una disamina seria delle pro-blematiche legate alla forma-zione, da un dato di fatto mol-to allarmante. In Italia, quello che una volta era noto come analfabetismo di ritorno, è paradossalmente giunto alla folle cifra del 47 per cento, che si manifesta nella inca-pacità di comprensione di un semplice testo. Poco importa che, come sosteneva Montale, «al giorno d'oggi gli analfa-beti sanno leggere». I numeri sono allarmanti e la situazio-ne necessita di correttivi ur-genti. Qui ci troviamo davanti a un problema strutturale. Sul banco degli imputati finisce, senza dubbio in prima istanza,
la scuola, che ha ha le sue re-sponsabilità, ma il problema coinvolge certamente larga parte del sistema-Paese. Si entra prepotentemente nel-la "questione democratica". Una cultura insufficiente par-torisce inevitabilmente inca-pacità critica che, a sua volta, favorisce la nascita di una classe dirigente inadeguata. Il processo logico può appa-rire molto lineare, purtroppo l'osservazione dei fenomeni politico-sociali in atto sembra
avvalorarlo. Ma come è stato possibile tutto questo? Negli anni si è consolidata nei cit-tadini la coscienza che con la cultura non si mangia. Per in-centivare la formazione anche nelle fasce più basse, si è ope-rato in un solco molto perico-loso: la semplificazione dello strumento formativo in tutti i suoi ordini e gradi. Ci si ritro-va quindi davanti a una scuo-la che non sempre è in grado di fornire strumenti critici e formativi davvero utili per il
cittadino. Qui si è sbagliato e qui si continua a sbagliare. Se-condo i dati Ocse Pisa 2011, il 20 per cento dei giovani tra i 25 ed i 35 anni ha una laurea ed il 70 per cento un diploma. Numeri importanti, ma a det-ta degli analisti insufficienti in rapporto a quelli degli altri Paesi europei. Ma a cosa serve incrementare, in particolare, il numero di laureati? Quali prospettive per questi giova-ni? Nessuna, sia perchè la cre-scita dell'offerta di laureati nel mercato del lavoro ne ha provocato un rapido deterio-ramento qualitativo in termi-ni di condizioni contrattuali e di trattamento economico, sia perchè il Paese, nella at-tuale situazione occupazio-nale, non ne ha bisogno. In seconda istanza la qualità di questi laureati è pericoloso-mante deteriorata rispetto alla formazione dei cosiddetti "vecchi ordinamenti". Que-sta operazione di ingegneria scolastica a cosa ha portato? Alla sfiducia totale nei con-fronti della formazione e a
un degradamento dell'uni-versità pubblica. Cosa fare e come intervenire? Innanzi-tutto interrompendo i tagli all'istruzione ed eliminado gli sprechi, ma allo stesso tempo adeguando gli strumenti pe-dagogici alle nuove modalità di apprendimento dei ragazzi. I ragazzi oggi hanno stimoli diversi e diversificati. È im-portante inserirsi in queste logiche perchè se non si entra nella loro mente utilizzando gli strumenti che meglio pa-droneggiano non è pensabile ricavare qualcosa da loro.Non bisogna però confondere le incapacità degli adulti con generalizzazioni generazio-nali, ma rimboccarsi le ma-niche e utilizzare il dialogo per incentivare la capacità ri-flessiva e critica, che i ragazzi rischiano di perdere a causa di un utilizzo eccessivo degli strumenti teconologici. A tut-to questo si deve accompa-gnare una sana campagna di comunicazione per far passa-re il messaggio che con la cul-tura si mangia e come. L'Italia
ha un patrimonio artistico-culturale formidabile. Sicu-ramente la crescita del Paese non può prescinderne dalla valorizzazione, come soste-nuto con forza da Massirenti in un bellissimo articolo sul Domenicale del Sole 24 Ore dell'11 marzo scorso.Senza questo messaggio, il nostro Paese non ha futuro: la scuola deve tornare a fare il suo, formare il cittadino e l'uomo trasmettendo valori sani ed universali. Questo non vuol dire che oggi migliaia di docenti non facciano il pro-prio dovere, tutt'altro. Occor-re fornire strumenti adeguati perchè tutti possano lavorare meglio. L'analfabetismo, di qualsiasi tipo, è nemico della democrazia, e se si vuole con-tinuare a definire l’Italia un Paese democratico bisogna portarlo a livelli marginali. Non servono frotte di diplo-mati o laureati ignoranti, ma cittadini capaci di scegliere per il proprio meglio. [email protected]
© RIPRODUZIONE VIETATA
Ciao, Lucio DallaIl primo marzo se n’è an-
dato Lucio Dalla. Un vuoto enorme nella musica, ma
soprattutto nei cuori della gente. Tutti hanno impresse nella memoria le sue canzoni, patrimonio importante della cultura canora italiana. È dif-ficile scrivere di Dalla. Non perchè non si abbia nulla da raccontare su di lui, ma perchè si stenta a realizzare che non sia più in mezzo a noi. Dalla è stato come uno zio, sempre presente e pronto a dispensare amorevoli parole. La particolarità delle sue can-zoni sta proprio qui: ti prendo-no e ti confidano qualcosa su
te stesso, qualcosa che pen-
savi di poter tenere nascosto
a tutti ma che lui, in maniera
pervicace, riesce a tirare fuori.
La sua testimonianza e le sue
parole restano scolpite per sempre nella roccia del tem-po. Nessuno potrà cancellare, con sterili polemiche e stru-mentali utilizzi della sua fi-gura, quello che lui ha rappre-sentato e rappresenterà per i suoi ascoltatori. Le immagini del funerale resteranno a lun-go nella memoria di tutti, sia per la partecipazione della gente che lo amava sia per le parole usate in sua memoria. È scomparso un monumento ma, considerata la sua sem-plicità mai ostentata, è giusto salutarlo con due semplici pa-role, cosa che probabilmente avrebbe gradito: ciao Lucio.
Indimenticabile
La scuola italiana è in profonda crisi : urge una riforma effi cace
Montalbano da giovaneC 'era molto scetticismo
sulla figura di Michele Riondino nei panni di
Salvo Montalbano nella fic-tion che ripercorre le prime indagini del commissario di Vigata, partorito dalla mente vulcanica di Andrea Camille-ri. Dopo le prime puntate, è possibile dire che ogni dubbio si è infranto davanti alla bel-lissima serie prodotta da Rai Fiction e Palomar. Ci sono le immagini splendi-de della Sicilia, ci sono i per-sonaggi e soprattuto c'è lui: il commissario, con le sue ge-niali deduzioni. È più giovane e la scrittura sapiente del co-pione lo sottolinea, rendendo
questo particolare un punto
di forza del personaggio. No-
tevolissima l'interpretazione
di Riondino, tarantino di na-
scita, che dimostra di avere
un indiscusso talento, che si-curamente lo renderà a breve uno degli attori italiani più im-portanti. Montalbano è e resta una cartolina magnifica di una Italia semplice e senza fron-zoli. Una Italia che purtroppo sta scomparendo con i suoi personaggi ingenui e genuini. Il commissario Montalbano è un prodotto che piace molto al pubblico straniero. La fic-tion è stata venduta in tutto il mondo e si spera che la stessa sorte spetti anche a queste nuove avventure televisive. Una buona notizia e un bel ve-dere, di più dato che non ce lo
si aspettava.
Michele Riondino
L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 516-30 MARZO 2012 / 17
L'APERTURAORIA
La Procura verso il rinvio a giudizio. Nei giorni scorsi il presidente del consiglio comunale e altre sei persone sono stati raggiunti da un avviso di conclusione delle indagini: hanno 20 giorni di tempo per far cambiare idea al pubblico ministero
Voti in cambio di buoni benzinadurante le amministrative 2011
ELISEO ZANZARELLI
Un avviso di conclusio-ne delle indagini pre-liminari per presunta
«dazione, offerta o promessa di utilità a uno o più elettori», firmato dal pubblico ministero Raffaele Casto, è stato notifi-cato nei giorni scorsi al presi-dente del consiglio comunale, Antonio Metrangolo, e ad altre sei persone che, secondo la Procura, sarebbero coinvolte a vario titolo nella vicenda. Il consigliere comunale, il più suf-fragato della coalizione di cen-trosinistra alle amministrative 2011, avrebbe offerto, dato o promesso illecitamente a uno o più elettori uno o più buoni car-burante da dieci euro cadauno. La cosa era stata denunciata, quantomeno sul piano politico, già dopo la tornata elettorale da diversi esponenti del centrode-stra, coalizione avversa a quel-la di cui è espressione, in quota “Noi Centro con Ferrarese”, il presidente delle assise. L’unico personaggio pubblico – gli altri non ricoprono cariche elettive – finito sotto la lente d’ingran-dimento degli inquirenti. Gli indagati, che dalla data del ri-cevimento dell’avviso hanno a disposizione 20 giorni per con-
vincere il pm a non chiedere il rinvio a giudizio, sono assistiti dagli avvocati Roberto Palmi-sano di Oria e Fiorella Pagliara di San Pancrazio Salentino. I sette potranno presentare memorie, produrre documen-ti, depositare le investigazioni difensive, chiedere al pm atti di indagine, presentarsi per ri-lasciare dichiarazioni o, infine, chiedere di essere sottoposti a interrogatorio (solo in questo caso il pm è obbligato a pro-cedere). La normativa su cui si è concentrata l’attenzione del titolare del fascicolo, Casto, è il decreto del presidente della Repubblica numero 570 del 16 maggio 1960 (Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle am-ministrazioni comunali), nello specifico gli articoli 86 primo comma e 102 primo, secondo e terzo comma. In più, l’articolo 81 secondo comma del codi-ce penale. I fatti, come accen-nato, risalirebbero al periodo immediatamente precedente le elezioni del maggio 2011, quelle che portarono Cosimo Pomarico sulla poltrona di pri-mo cittadino. In quel contesto, secondo il pubblico ministero,
si sono mossi i protagonisti di questo procedimento, Metran-golo, che poi sarebbe stato eletto presidente del consiglio, e gli altri sei indagati: il 30enne G.D.G, il 45enne D.O., il 52enne F.D’A., il 55enne R.M, il 59enne U.P., il 30enne P.D.V. (i nomina-tivi per esteso sono omessi a garanzia degli interessati, che non sono personaggi pubblici, in presenza di un procedimento in fase embrionale). Ora, dopo il ricevimento degli avvisi e prima dell’eventuale richiesta di rinvio a giudizio, che dovrà comunque essere accolta dal gip, spetta a loro convincere il magistrato che si è trattato solo e soltanto di un equivoco.
[email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA
I presunti reati
L’articolo 86 del decre-to del Presidente della Repubblica numero
570 del 1960, al primo com-ma, recita così: «Chiunque, per ottenere, a proprio od altrui vantaggio, la firma per una dichiarazione di presen-tazione di candidatura, il voto elettorale o l’astensione, dà, offre o promette qualunque utilità ad uno o più elettori, o, per accordo con essi, ad altre persone, è punito con la re-clusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000, anche quan-do l’utilità promessa sia stata dissimulata sotto il titolo di
indennità pecuniaria data all’elettore per spese di viag-gio o di soggiorno o di paga-mento di cibi e bevande o ri-munerazione sotto pretesto di spese o servizi elettorali».Questo, invece, quello che-prevedono i primi tre commi dell’articolo 102 dello stesso decreto presidenziale: «1. Le condanne per reati elettorali, ove venga dal giudice appli-cata la pena della reclusione, producono sempre la so-spensione dal diritto eletto-rale e da tutti i pubblici uffici. 2. Se la condanna colpisce il candidato, la privazione dal diritto elettorale e di eleg-
gibilità è pronunziata per un tempo non minore di cinque né maggiore di dieci anni. 3. Il giudice può ordinare in ogni caso la pubblicazione della sentenza di condanna». L’articolo 81 secondo comma del codice penale contem-pla, infine, il reato continua-to: «Alla stessa pena (quella per la violazione più grave aumentata fino al triplo) sog-giace, chi con più azioni od omissioni, esecutive di un medesimo disegno crimino-so, commette anche in tempi diversi più violazioni della stessa o di diverse disposi-zioni di legge».
Gli articoli 86 e 102 del decreto del presidente della Repubblica numero 570 del 16 maggio 1960 e 81 secondo comma del codice penale
Antonio Metrangolo
Un fastidioso disagio
quello sta interessan-
do l'abitato ercolano,
da mesi in balia di una fortissi-ma riduzione della pressione idrica, che rasenta la totale as-senza di acqua nelle prime ore del giorno. E se i rubinetti delle abitazioni poste a pian terre-no riescono ancora stillare un seppur flebile flusso, gli ap-partamenti dei piani superiori sono praticamente "a secco". I problemi connessi al disservi-zio, che va avanti da settembre, sono facilmente immaginabili: estremamente difficile, se non impossibile, fare una doccia o una lavatrice, ma anche il sem-plice riempire una bacinella è diventato un'impresa titanica. A farne le spese maggiori sono, come sempre, le categorie più deboli: gli anziani, che difficil-mente riescono ad approvvi-gionarsi del bene vitale in ma-niera alternativa e autonoma, e i disabili, che necessitano di
particolari attenzioni e cure di carattere igienico sanitario. Il Comune ha più volte segnala-to la situazione all'Acquedotto pugliese, senza però risolvere molto. Il problema non risulta infatti alla centrale operativa della società, per la quale la distribuzione della rete idrica sembra funzionare corretta-mente. Con una lettera, indiriz-zata all'Aqp (e per conoscenza anche al Prefetto) il sindaco Margheriti ha fatto notare che gli interventi saltuari sulle sin-gole utenze, effettuati fino a oggi, non sono più sufficienti, vista la gravità e l'estensione del problema che richiede un intervento risolutivo e di carat-tere generale. Il primo cittadi-no sottolinea anche che lo sta-to di agitazione dei cittadini è a un passo dal diventare incon-trollabile e che la tensione è a livelli altissimi. L'ipotesi che si riteneva più probabile, quella cioè di una forte perdita a una tubatura, è sembrata in un pri-
mo momento confermata dal
rilevamento di un'estesa falla
nella rete, lungo la strada vec-
chia per Manduria. Anche dopo
la riparazione della grande fes-
sura, però, lo stato delle cose
non è mutato. Resta il mistero
della causa della riduzione del-
la pressione, ma certo è che la
situazione, dopo sette mesi, è
diventata ormai insostenibile. La speranza è che le numero-se segnalazioni e lamentele, avanzate dai cittadini e dalle autorità all'Acquedotto puglie-se, sortiscano il loro effetto, determinando un intervento il più tempestivo possibile. di [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA
Falla: l'Aqp ne ha parecchie
L'emergenza idrica va avanti da ormai sette mesi: impossibile persino fare la doccia. L'amministrazione denuncia il caso ad Aqp
«Senz'acqua non si può più stare»
Ginsberg: «Salvare il cimitero ebraico»
I l rabbino Abraham
Ginsberg, direttore ese-
cutivo del comitato per la conservazione dei cimiteri ebraici in Europa, è stato ospi-te, nei giorni scorsi, dell’as-sociazione "Shefatiah ben Amittay". L’esponente reli-gioso ebraico, accompagnato dai soci Giuseppe D’Amico e Diego Moretto, ha visitato la collina del monte radar su cui sorge, abbandonato a se stes-so, il cimitero ebraico oritano. Il rabbino ha poi incontrato, presso la biblioteca comunale, il sindaco Cosimo Pomarico, il suo vice Claudio Zanzarelli e l’assessore ai Beni culturali Giuseppe Malva. L’incontro è stato positivo, dato che il comitato, in sinergia con il Comune, sembra seriamente intenzionato a preservare la necropoli tra viale Ippocrate, via Curtatone e Montanara e via Caduti di Montelungo. Nel corso di una successiva visita dovrebbe essere formalizza-to l’impegno. Rabbi Abraham Ginsberg ha molto gradito due libri "a tema" ricevuti in dono durante la breve perma-nenza in città: Sefer Yuhasin, "Libro delle discendenze", del professor Cesare Colafemmi-
na e "La Comunità Ebraica Ori-tana" del professor Giuseppe D'Amico. Insomma, dopo anni di degrado, il cimitero ebraico potrebbe tornare ai fasti che un tempo aveva e che indub-biamente merita. di el.zanz.
Il rabbino all'ingresso del cimitero
ORIA
L'impegno del rabbino londinese
ERCHIE
Rabbi Ginsberg con il sindaco Pomarico
SEGUE DALLA PRIMA
pagina 615-29 FEBBRAIO 2012 / 16
L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 716-30 MARZO 2012 / 17
La festa di San Giuseppe,
patrono della Chiesa
universale, è certamen-te una fra le più sentite dell’in-tero anno liturgico, considera-ta l’importanza che il santo (padre terreno di Gesù Cristo) riveste per la fede cristiana.Oria onora San Giuseppe nella chiesa di San Francesco d’As-sisi, dove lo scorso 10 marzo è già iniziata la novena. Lunedì 19 marzo, giorno della festa, la santa messa sarà celebrata alle 8 (con la tradizionale be-nedizione e distribuzione del pane di San Giuseppe) e alle 10,30, presieduta dal parroco don Domenico Spina, mentre alle 17 la celebrazione euca-ristica sarà presieduta Vin-cenzo Pisanello, vescovo di Oria, e animata dal coro “Be-ato Francesco da Durazzo”; seguirà la processione per le vie cittadine, che terminerà con lo spettacolo pirotecnico. Alle ore 20, in largo Ospedale Martini, i festeggiamenti civi-li, promossi dal Libero comi-tato per le feste parrocchiali, con la presenza di stand eno-gastronomici e di un gruppo musicale.A Erchie, San Giuseppe è ve-nerato presso il santuario di Santa Lucia, dove la festa è
preceduta da un triduo pre-dicato. Domenica 18 marzo nella zona 167 alle ore 20 sarà acceso il tradizionale falò di San Giuseppe con annessi uno spettacolo pirotecnico e il concerto dei “Crifiu”, notis-simo gruppo rock che mescola tradizione e sperimentazione. Salentini, apprezzati in Italia e all'estero, vantano collabora-zioni con Caparezza, Caposse-la, Max Gazzè, Giuliano Palma, Orchestra di Piazza Vittorio, Roy Paci, Sud Sound System Folkabbestia e altri ancora.
Il 19 marzo la messa in mat-
tinata alle 7, alle 9 e alle 11,
quest’ultima presieduta dal
vescovo di Oria. Al termine,
monsignor Pisanello benedirà
le tradizionali “mattre”, tavo-
le imbandite simbolo della fe-
sta, nella centralissima piazza
che dalla chiesa matrice cir-
conda il santuario di Santa
Lucia raggiungendo il palazzo
Ducale. Alle 17 l’effigie di San
Giuseppe sarà solennemente
portata in processione per le
vie della città. di Pi.ma.
Il tradizionale falò di San Giuseppe
Il 19 marzo celebrazioni religiose e civili in onore del patrono della chiesa. Concerto dei Crifi u
San Giuseppe, festa grandeORIA - ERCHIE
LO STRILLONE SEGNALA
Monsignor Vincenzo Pisanello ospite ogni giovedì e venerdì sera ai microfoni di Idea Radio: «L'obiettivo è quello di diff ondere il Vangelo con tutti i mezzi»
Quaresima 2012, il vescovo diventa “speaker”d'eccezione
Presenza radiofonica eccellente per questa Quaresima 2012: ogni
giovedì e venerdì alle ore 20,35, sulle frequenze di Idea Radio, in onda la catechesi del vescovo di Oria, Vincenzo Pisanello. Un’iniziativa edito-riale insolita che sta riscuo-tendo successo, considerato
anche il fatto che ciascuna puntata può essere integral-mente riascoltata sul sito web www.grisdioria.it.Eccellenza, com’è nata l’idea di parlare ai fedeli diretta-mente dalla radio?«È nato tutto nella scorsa Quaresima, la prima da vesco-vo nella Diocesi di Oria, quan-do l’arciprete della basilica cattedrale, monsignor Bar-sanofio Vecchio, mi propose di presiedere ognuna delle celebrazioni dell’antico rito di “Scenni Crištu” del giovedì e anche del “canto delle pia-
ghe” il venerdì. Già durante la Quaresima 2011 ho celebrato la santa messa due volte alla settimana e proposto un per-corso sulle opere di misericor-dia sia spirituali che corporali. Anche quest’anno mi è stata proposta questa esperienza e ho ritenuto di continuare nel-la catechesi. Considerato che il Papa ha promulgato per il 2012 “l’Anno della Fede”, ho scelto di esaminare il Credo,
la professione della nostra fede cristiana, in onda su Idea Radio».Si tratta di un’omelia, ma Sua Eccellenza veste anche un po’ i panni del giornalista?«Credo che annunciare la pa-rola di Dio già per certi versi possa essere considerato una sorta di “giornalismo”, solo un po’ particolare. Gesù, a proposito dei misteri della fede, diceva che quanto sarà detto nella stanza oscura sarà diffuso dai tetti. Così, an-nunciamo la nostra fede dai “tetti” attraverso l’utilissimo
strumento della radio, per-ché giunga all’orecchio degli ascoltatori, ma anche al cuore di ogni cristiano».Questa è un'esperienza unica o potrà forse essere soltanto la prima di una serie?«Certamente questo è l'inizio di una collaborazione. Il Si-gnore ci ha detto di annuncia-re il Vangelo attraverso tutti i mezzi a nostra disposizione, come ha fatto il beato Giaco-
mo Alberione, fondatore dei Paolini, che ha incentrato il suo apostolato sull’annuncio del Vangelo attraverso i mez-zi di comunicazione. Diciamo che è qualcosa che comincia adesso e potrà eventualmen-te continuare, purché non si trascuri che l’essenziale è l’annuncio del Vangelo, un’a-zione efficace non perché utilizza un mezzo anziché un altro, ma efficace in se stes-sa». [email protected]
© RIPRODUZIONE VIETATA
PIERDAMIANO M. MAZZA
Il vescovo Vincenzo Pisanello (ph. Tonino Carbone)
Il corpo estraneo” arriva ad aprile 2012. È il terzo libro del 30enne Marco Monta-
naro, che nel 2009 ha esordi-to con “Sono un ragazzo for-tunato”. Nel 2010, invece, è uscito “La Passione”. In un’in-tervista a Lo Strillone, Monta-naro dichiara di essere appro-dato alla scrittura per caso e per tentativi, non senza fati-ca e grazie alla lettura. «Ad oggi il mio modo di scrivere credo sia una conseguenza dell’abitudine, da un lato di inventare bugie verosimili (non semplicemente “dirle”), da un altro di rimasticare molto quello che vedo intor-no a me per poter scindere
il credibile dall’incredibile». Ha iniziato pubblicando rac-conti su alcune riviste come “Inutile Opuscolo Letterario”, “Musicaos” e “Vertigine”, che gli hanno permesso di farsi conoscere fino ad arrivare al primo libro con Lupo Editore (di Copertino), passando poi per Untitled Editore, infine giungendo a Caratteri Mobili (di Bari) per il terzo. «Dei miei tre libri mi piace il fatto che conservano più livelli di lettura. “Sono un ra-gazzo fortunato” era una rac-colta di racconti, un inno al surrealismo e alla patafisica. Ma parlava anche di sfortuna. È stato letto con piacere da un
pubblico molto eterogeneo. “La Passione” era una sorta di documentario sulle elezioni amministrative e provincia-li a Francavilla, in realtà una
scusa per parlare di una co-munità e di una provincia che assomigliano a molte altre in Italia. Per me era soprattutto un libro sulla lingua. È pia-ciuto molto ai lettori forti, ad altri scrittori come il premio Strega Antonio Pennacchi e Mario Desiati. Ci sono trascri-zioni quasi integrali dei co-mizi del 2009, ci sono i nomi dei politici, ma non se n’è ac-corto nessuno. Mario Desiati, quand’è venuto qui per una sua presentazione, è rimasto stupito del fatto che nessu-no mi conoscesse. Non cerco visibilità a Francavilla, dove sto bene nascosto, né voglio
accreditarmi come intellet-tuale di paese, che è una cosa che mi fa venire la nausea; ma quel libro meritava più atten-zione da parte degli ambienti “culturali” francavillesi. Tro-vo sconfortante che se non ci si dà le arie con pompose au-tocelebrazioni con sindaco e assessori annessi, nessuno si interessi a te, neppure chi sta in ambienti che senti prossi-mi. E ripeto, non lo dico per me, che vivo bene da invisi-bile, quanto per il contenuto di quel libro, anche perché in generale mi scoccia la po-lemica gratuita e la lamenta-zione paesana (adoro invece
le processioni, il suono della trenula, le prefiche). “Il corpo estraneo” chiude il cerchio raccontando l’agire del sin-golo individuo (compulsivo e disincantato) di fronte allo scempio culturale dell’Italia di oggi e di ieri. Almeno, que-sto c’è scritto in quarta di co-pertina. Per me è un libro con una bella storia d’amore, una tragedia on the road, un libro sulla pioggia e sulle dipen-denze, che deve molto a “Una questione privata” di Beppe Fenoglio». di maria rosaria d'[email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA
Lo scrittore non è profeta in patria, ma piace fuori. Complimenti anche dal premio Strega PennacchiAd aprile “Il corpo estraneo” di Marco Montanaro
FRANCAVILLA FONTANA
Autore: Marco Montanaro
pagina 815-29 FEBBRAIO 2012 / 15
RICERCA AGENTI COMMERCIALIper ZONE LIBERE
Via Manduria, 87/89 - 72024 ORIA (BR) - Tel. 0831.845338 Fax 0831.846357
www.cidue.it / [email protected]
Se hai esperienza nel campo della stampa o della comunicazione, se fai del dinamismo il tuo stile di vita, se sei uno che fa e non manda, se hai la flessibilità corretta per il vento tumultuoso del mondo del lavoro, inviaci la tua candi-datura. Da noi troverai un ambiente di lavoro informale in cui far crescere le tue competenze. Cerchiamo persone che amino lavorare duro, appassionate e professionali; che desiderino mettere la loro esperienza e professionalità in una società che ama il successo e la competizione ma che sa anche valutare il loro potenziale di crescita.
Cerchiamo persone che sappiano lavorare in autonomia, in grado di risolvere i problemi che il lavoro propone quo-tidianamente, cercando la soluzione migliore. Tutto questo nell’ottica di far crescere la squadra e di incoraggiare e motivare i colleghi a fare lo stesso.
Invia il curriculum: [email protected] Valentino Caniglia - Responsabile Agenti:Ufficio: 0831.845338 / 366.6602400
Qualità, Velocità, Professionalità i nostri punti di forza.
L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 915-29 FEBBRAIO 2012 / 15
Si scrive “Sandrino”, si legge “gelato”. «Il nostro obiettivo è
produrre il gelato migliore
del mondo, ma per adesso ci
accontentiamo di primeggia-
re dove sorgono i Sandrino’s
point, che sono anche ciocco-
lato di grandissima qualità».
Parola di Alessandro Salerno,
titolare delle gelaterie “San-
drino” presenti a Campomari-
no, a Ostuni e, da sabato pros-
simo, anche a Francavilla. Più
che una semplice boutique
del gelato, come ce ne sono
tante, Sandrino è una bottega
artigiana del gelato al natura-
le, frutto di antiche ricette, or-
mai quasi perdute, e d’ingre-
dienti di primissima scelta: il
latte freschissimo di giornata,
le arance rosse e i pistacchi di
Sicilia, la vaniglia del Madaga-
scar, le nocciole del Piemonte,
ecc. Nella preparazione non
vengono impiegati coloranti
e conservanti, né additivi o
preparati industriali. Il risul-
tato è un alimento genuino
che tanto piace alle famiglie
e che può essere consumato
quotidianamente pure dai
più piccini. Ciò, anche grazie
a un’attenzione certosina ai
dettagli, come ad esempio la
conservazione dei gusti, per
la quale vengono utilizzate
apposite campane frigorifere
a tenuta stagna, che proteg-
gono il gelato da caldo e lumi-
nosità, preservandone inal-
terato il gusto. A proposito di
gusti, le gelaterie “Sandrino”
non hanno, per scelta qualita-
tiva, un menu fisso: è possibi-
le trovare il melone soltanto
durante la stagione della sua
maturazione, discorso che
vale anche per fragola, cilie-
gia, mandorla, ecc. «La diffe-
renza – dice Salerno – la noti
anche da questi particolari:
se volessimo, potremmo of-
frire tutti i gusti tutto l’anno.
Ma così tradiremmo la nostra
mission di genuinità. La frutta
per noi è solo ed esclusiva-
mente fresca e di stagione.
Non c’interessano polverine,
composti e altri esperimenti
di laboratorio. A noi interessa
sì il palato, ma anche la salute
della gente. Le due cose non
sono inconciliabili: è suffi-
ciente – ma non così semplice
– seguire la via maestra della
qualità, che richiede impegno
e dedizione, ma che porta an-
che più soddisfazioni. Guar-
dare i bimbi che sorridono
mentre mangiano il nostro
gelato e, dopo averlo finito,
chiedono il bis ai genitori,
davvero non ha prezzo». La
gustosa offerta di “Sandrino”,
però, non si conclude esclu-
sivamente con il gelato, ma è
arricchita anche dalla produ-
zione di un irresistibile cioc-
colato fresco: «Siamo stati
tra i primi in Italia – sottolinea
Salerno – a proporre le fonta-
ne da cui sgorgano, perpetue,
deliziose sorgenti di cioccola-
to nero e bianco, che servia-
mo poi in delicatissime cialde
croccanti. Ci saranno anche
a Francavilla, dove non ce la
sentivamo di mancare, anche
per motivi affettivi (Salerno è
originario di Francavilla, ndr).
Ma non saremo soltanto gela-
to e fontane di cioccolato, ci
saranno tante altre sorprese,
che però, in quanto tali, non
svelerò prima dell’inaugura-
zione di sabato 24 marzo». Il
conto alla rovescia è comin-
ciato e l’attesa sta per finire: il
primo week end di primavera,
tutti da “Sandrino”, in piazza
Umberto I.
Fontane di cioccolato: Sandrino è stato tra i primi a introdurle
Qualità e genuinità: le parole d'ordine dei Sandrino's point
Sandrino, anche a Francavilla il miglior gelato al naturaleConto alla rovescia cominciato per il terzo punto vendita: dopo Capomarino e Ostuni, inaugurazione sabato 24 marzo in piazza Umberto I
FRANCAVILLAFONTANA
Anche Francavilla si dota di un percorso ci-cloturistico. Occhio ai
nuovi cartelli stradali, marrone, blu, rettangolari e quadrati che sono spuntati per le vie fran-cavillesi. La nuova segnaletica rientra nell’ambito del proget-to Cyronmed (Cycle route net-work of the Mediterranean), che ha consentito alla Regione Puglia di definire le dorsali del-la rete ciclabile regionale indi-viduando le principali ciclovie transregionali e transnazionali da realizzare. A livello locale, Il progetto prevede la realizza-zione di un percorso integrato nel contesto ambientale, pae-saggistico, storico, agricolo e urbano ed è stato individuato in quella che è definita come ‘La via dei pellegrini’, un per-corso lungo 281,77 chilometri, che coinvolge le province di Brindisi, Foggia, Bari, e Taranto. L’itinerario individuato nell’a-bitato di Francavilla Fontana s’inserisce lungo un tratto di
quello che era il corso dell'an-tica via Appia, che collega Grottaglie e Oria. Il percorso, inoltre, è connesso a un ‘anello’ esterno all’abitato ideale per jogging, passeggiate a piedi, a cavallo e in bici.Una circonvallazione verde che si pone come raccordo tra la città, la pista ciclabile e l’e-cosistema del Canale Reale, a Nord del centro abitato, che è stata denominata “AppiaBici”.Lo scopo del progetto è la va-lorizzazione del territorio, sia a fini turistici sia ambientali, per preservare e far apprezzare agli abitanti delle zone limitro-fe le insospettabili attrattive esistenti e spesso sconosciute. Il tratto ciclabile intercetta a Ovest il Carraro delle Vacche, prosegue attraverso la strada denominata La Rosea, la vec-chia via per Grottaglie, attra-versa il centro urbano e giunge presso la stazione ferroviaria, dove è prevista la realizzazio-
ne di un’area di sosta per le bici
in arrivo e in partenza. Dalla
ferrovia, attraversando alcune
vie interne all’abitato, il per-
corso taglia la strada Zammari-
co – Capodosso, la vecchia via
per Oria e da lì prosegue verso
la città federiciana.
Nei due punti d’ingresso al
centro urbano, uno a Ovest e
l’altro a Est, la pista percorre la
circonvallazione verde a Nord
dell’abitato. Un lungo percorso
da vivere su due ruote che rien-
tra anche nel piano di rigenera-
zione urbana del quartiere San
Lorenzo così come previsto dal
Pug. di [email protected]
© RIPRODUZIONE VIETATA
Turisti sulla pista ciclabile
Nuovi cartelli stradali indicano la "passeggiata" che collega il centro abitato con il paesaggio circostante fi no a Oria
Ecco il percorso ciclabile La "scinnuta ti Cristu"
La Quaresima oritana costituisce un unicum, prevedendo due ap-
puntamenti carichi di fede e
tradizione. Il primo, denomi-
nato “Scenni Crištu”, è un rito
unico nel suo genere che af-
fonda le sue radici nel XVIII se-
colo. Il giovedì alle ore 15.30,
tra due folte ali di fedeli e il
suono assordante “ti li trenu-
li”, il simulacro di Cristo Mor-
to viene portato dall’istituto
di San Benedetto alla basilica
cattedrale per la celebrazione
della messa. Tale rituale, ere-
dità di uno spostamento che
in origine avveniva per neces-
sità logistiche, ha luogo dal
primo giovedì quaresimale di
marzo fino al mercoledì santo,
quando Cristo Morto scenderà
assieme alle altre statue dei
Misteri. Il giorno successivo,
nella stessa cattedrale, alla
presenza dell’immagine di
Cristo Morto, la messa è aper-
ta dal “canto delle piaghe”,
una serie di strofe varie – la
cui organicità è attestata al
XIX secolo – incentrate sulle
tematiche della Passione di
Gesù e alternate a commenti
del sacerdote che presiede la
celebrazione. Il rito trae ori-
gine da pratiche penitenziali
come la Via Crucis, promosse
nei secoli scorsi dagli ordini
regolari presenti in città. di
Pi.Ma.
La "scinnuta" da via castello
ORIA
L'antica tradizione dei giovedì pasquali nelle città fridericiana
pagina 1015-29 FEBBRAIO 2012 / 16
L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1116-30 MARZO 2012 / 17
Contrada Mariano, è gialloL’amministrazione vorrebbe trasformarla in area produttiva, ma l’Arpa sospetta: la zona è stata davvero sottoposta a bonifi ca? Il consiglio comunale revoca la delibera di conversione. Intanto gli artigiani aspettano…
LATIANO
Molto spesso, dalle colonne dei giorna-li con cui collabora,
chi scrive si trova a occuparsi di “non-luoghi” urbani: quei posti che appartengono alla comunità che, per i motivi più disparati, sono dimenticati da Dio e dagli uomini. In sostan-za, sono dei pezzi di territorio che dovrebbero appartenere e stare a cuore a tutti, ma che sono lasciati a marcire, molto spesso deturpati dalle brut-ture di quelli che li dovreb-bero tutelare. Uno di essi è la discarica a cielo aperto di contrada Mariano, al centro di un giallo: è stata o no bo-nificata? I “non-luoghi”, si di-ceva. Parchi in rovina, pieni di erbacce e cartacce, muri im-brattati da scarabocchi senza senso, spesso volgari, che a camminarci accanto con un bambino per mano bisogna coprirgli gli occhi, intere aree brulle come solo può essere la tundra siberiana. Questo è uno scenario comune un po’
in tutti i paesi della provincia e, ovviamente, Latiano non fa eccezione. In città, a mac-chia di leopardo, si alternano zone ben tenute a vere e pro-prie “slums”. Come tumori, i “non-luoghi” s’innestano tra il tessuto buono del pae-se rischiando di contaminare anche quello che malato d’in-curia non è. Mettendo fuori il muso dall’abitato, poi, per una sorta di terribile “lonta-no dagli occhi, lontano dal cuore”, c’è abisso di inciviltà che inghiotte da anni le cam-pagne, quelle che dovrebbe-ro rappresentare il polmone
verde e una delle maggiori fonti di sostentamento per il territorio. Mini e maxi disca-riche si susseguono lungo le strade provinciali che colle-gano i comuni del Brindisino. Se durante una scampagnata fuori porta ci si affaccia dal finestrino e si fissa lo scorre-re del paesaggio, sembra di vedere il fondale dei cartoni animati, dieci fotogrammi in loop in un perenne ciclo: uli-vi, rifiuti, ulivi, vigneti, rifiu-ti, ulivi. Un moto perpetuo. Alcune di queste situazioni si considerano come acqui-site. O, almeno, era così fino
a qualche tempo fa. Così, ad esempio, la mega-discarica che sorgeva in contrada Ma-riano, sulla via per San Vito dei Normanni. Cinque ettari ricoperti da rifiuti. I latianesi lo sanno: fino alla metà de-gli anni Ottanta si scaricava di tutto in quello sconfinato pezzo di terra. Per sanare una situazione così grave e tanto estesa, ovviamente, non ba-sta appellarsi al senso civico, alla buona educazione dei cittadini, anche perché molto spesso latitano. Deve inter-venire la politica o, meglio, le istituzioni. E allora si decide di fare qualcosa per sanare quell’inferno di copertoni e materiale di risulta e prova-re a trarne qualcosa di buono per la collettività. Il problema rifiuti, comunque, rimane. La perizia di un geologo certifi-ca che i materiali scaricati nei cinque ettari della zona non sono pericolosi e, previa una bonifica, l’intera area può es-sere utilizzata per qualsiasi scopo. I tempi della politica e della burocrazia, sono lun-
ghetti, per usare un simpati-co vezzeggiativo, e dagli anni Ottanta, per farla breve, si arriva al 2001, quando è in-caricata la ditta che a Latiano si occupa di smaltimento dei rifiuti, di bonificare la zona. Un’ulteriore perizia geologi-ca viene commissionata per appurare che la società in questione abbia adempiuto al proprio compito. Lo studio dà esito positivo. Finalmente si può procedere. E si pro-cede. Un ettaro dei cinque viene convertito in zona in-dustriale e si cominciano le opere di urbanizzazione. Gli altri quattro, non si sa bene perché, non sono oggetto della variante urbanistica e restano zona agricola. Con un altro salto si arriva al 2011. La giunta De Giorgi decide di completare l’opera, attuando una variante urbanistica che converta i restanti quattro ettari di contrada Mariano in zona industriale per creare un nuovo polo artigianale. La storia è finita e vissero tutti felici e contenti, direte. Ma
neanche per sogno! Quando gli artigiani sembrano pron-ti a investire nei lotti della nuova area produttiva, ecco spuntare l’Arpa (Agenzia re-gionale per prevenzione e protezione dell’ambiente), che sostiene la zona, in real-tà, non sia mai stata bonifi-cata. E qui la storia si tinge di giallo. C’era una perizia di un geologo che attestava l’av-venuta esecuzione della bo-nifica? Sì, ma il dubbio resta. La perizia risulta agli atti ma Arpa, Provincia e Regione vo-gliono vederci chiaro. Ora il consiglio comunale ha revo-cato, per autotutelarsi, la de-libera che convertiva l’area in zona industriale con l’impe-gno di ripristinare l’atto non appena l’Arpa, la Provincia e la Regione daranno parere favorevole. La storia di Ma-riano, insomma, continua. In attesa del prossimo capitolo e di un lieto fine che, come nelle migliori fiabe, trasformi il ranocchio Mariano in un bel principe azzurro. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA
MAURIZIO DISTANTE
Come si presenta contrada Mariano
I l premio alla cultura “Città di Latiano” è alla sua quarta edizione, ma cambia formu-
la. Il riconoscimento dell’asso-ciazione “Vivi la tua città”, in collaborazione con “Taberna Libraria”, premia personali-tà distintesi nel campo della cultura, divulgando sapere e conoscenza, nelle forme più svariate. Il primo a beneficia-re del prestigioso titolo, nel 2008, fu Dante Gagliani, de-cano del teatro latianese. Un tributo a una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, nonché un atto di gratitudine nei con-fronti di un uomo che ha inizia-to al teatro tante generazioni di latianesi, e non solo. Nel 2009, è stata la volta del fran-cavillese Tani Roma, anch’esso distintosi nel campo del teatro e, dopo una vacanza nel 2010, l’anno scorso si è aggiudicato il premio lo storico e studioso latianese Salvatore Settembri-ni. Quest’anno, grazie a un'idea dei soci di “Vivi la tua città”, si è deciso di metter mano alla manifestazione, mutando re-gole, modalità e obiettivi del premio. Mentre le prime edi-zioni hanno avuto i contorni del classico riconoscimento al merito, quest’anno si è deciso di adottare una formula diver-
sa, innovativa. Le novità, nella sostanza, sono chiare già dal titolo dell’iniziativa: “Adotta un esordiente”. L’idea di fondo è tanto semplice quanto genia-le. Si prendono le opere prime di tre scrittori emergenti, le si consegnano a 23 alunni delle scuole medie superiori della provincia (liceo socio-psico-pedagogico Ettore Palumbo di Latiano, liceo scientifico Vin-cenzo Lilla di Oria, liceo clas-sico Vincenzo Lilla di Franca-villa Fontana, liceo scientifico Francesco Ribezzo di Franca-villa Fontana e istituto tecnico commerciale Giovanni Calò di Francavilla Fontana) i quali de-cideranno quale dei tre autori merita di ricevere il premio, ot-tenendo il duplice obiettivo di stuzzicare i ragazzi alla lettura, con opere “fresche” di stampa, e di regalare una ribalta a meri-tevoli scrittori che per la prima volta aprono la propria finestra sul caotico e intricato mondo dell’editoria. Anche il premio in sé rappresenta un elemento di novità: il libro vincitore sarà acquistato e messo a disposi-zione delle biblioteche delle scuole aderenti all’iniziativa raggiungendo, in questo caso, un triplice obiettivo: la divul-gazione dell’opera prima vin-
citrice, la diffusione del nome dello scrittore esordiente e un arricchimento delle biblio-teche delle scuole superiori, nella speranza che una specie di effetto domino contribuisca alla lettura orizzontale da par-te degli alunni, mossi dalla cu-riosità di leggere quanto loro stessi hanno decretato meri-tevole del premio alla cultura “Città di Latiano”. I tre scrittori esordienti e le loro opere pri-me sono: Paola Predicatori con “Il mio inverno a Zerolandia”, Pino Imperatore con “Benve-nuti in casa Esposito – Le av-venture tragicomiche di una famiglia camorrista” e David Enia con “Così in terra”. Sui prossimi numeri de Lo Strillone riprenderemo questi tre autori e le loro opere per rendere par-tecipi i lettori dei contenuti su cui i giovani giurati si dovran-no esprimere e, magari, per invitarli alla lettura. Mentre si attende l’esito dei 23 giurati e la premiazione il 26 maggio, auguriamo di cuore un in bocca al lupo ai contendenti e buona lettura ai giudici di questa inte-ressante competizione che, in fin dei conti, vede tutti vincito-ri. di [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA
Il riconiscimento a uno scrittore esordiente
Per il premio alla culturapiù spazio ai giovani
12 16-30 MARZO 2012 / 17L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE
L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1316-30 MARZO 2012 / 17
AAA assessore cerca-
si. Lacrime di cocco-
drillo, politici e poli-
ticanti si sprecano dal giorno
in cui l’onorevole Cosimo Fag-
giano ha rinunciato alla carica
assessorile. Già nei mesi scor-
si le prime avvisaglie e i primi
comunicati di “cordoglio”, ma
alla smentita, le belle parole
si sono sciolte come neve al
sole. L’ufficializzazione delle
dimissioni c’è stata duran-
te il consiglio comunale del
29 febbraio ma, ad oggi, non
s’intravede ancora nessun
sostituto all’orizzonte. Più che un semplice assessore, ora come ora, è necessario un uomo corazzato, soprattutto alla luce delle ultime vicen-de. La mancata pubblicazione delle graduatorie riguardanti le nuove assunzioni da parte dell’azienda che gestisce il servizio di raccolta differen-ziata ha provocato, infatti, una vera e propria rivolta dei me-sagnesi, che sabato 10 marzo hanno inscenato un sit-in con tanto di uomo incatenato ai cancelli dell’ex macello, de-posito dei camion dei rifiuti.
Lo stesso Faggiano, già ex as-sessore, è intervenuto per cal-mare gli animi. Scegliere l’uo-
mo sbagliato ora potrebbe far vacillare l’intero governo Sco-ditti, ma l’assenza di una gui-da nella segreteria del Partito democratico e la difficoltà a trovare una persona di caratu-ra politica pari a quella di Fag-giano non fanno altro che al-lungare i tempi della nomina. La direzione ricercata non è il rimpasto dell’attuale giunta, ma l’inserimento di una figura capace di «rispondere agli in-teressi della città secondo gli obiettivi che si vogliono con-seguire». Queste le parole di Vincenzo Montanaro, compo-
nente della segreteria locale. Probabili aspiranti alla carica sembravano essere le uniche donne in consiglio, Mariel-la Vinci e Rosanna Saracino. Due nominativi presto scom-parsi dalla scena per lasciare il posto a quelli di Fernando Orsini, attuale presidente del consiglio comunale, e di Da-miano Franco, capogruppo del Pd in consiglio provinciale e presidente del Gal Terra dei Messapi, già sindaco e vice presidente della Provincia. Questa coppia di papabili, però, potrebbe provocare una
forte spaccatura all’interno
del Pd locale. Una problema-
tica non di poco conto questa,
in grado addirittura di mette-
re in seria difficoltà il primo
cittadino Franco Scoditti, che
sembrerebbe aver deciso di
assumere la decisione in ma-
niera autonoma, facendo leva
sul suo ruolo istituzionale e
sull’assenza di volontà a ripe-
tere, per la prossima tornata
elettorale, l’esperienza fin qui
vissuta. di [email protected]
© RIPRODUZIONE VIETATA
AAA assessore cercasia chi il dopo Faggiano? Il Pd non aiuta il sindaco Scoditti, che dovrà cercare una persona carismatica. Niente quote rosa, Orsini e Franco i papabili, ma non tutti sono d’accordo
MESAGNE
L'ex assessore Cosimo Faggiano
Non accenna a placarsi
la bufera che, negli
scorsi giorni, ha inve-stito alcuni esponenti dell'am-ministrazione, interessati da controlli dei propri beni im-mobili da parte della guardia di finanza. Le fiamme gialle hanno infatti trascorso ben 12 giorni a ispezionare accurata-mente documenti catastali e abitazioni di due rappresen-tanti della giunta Galasso e di un cittadino che non riveste nessuna carica, ma che è mol-to vicino all'amministrazione. Tra i politici oggetto d’inda-gine anche il primo cittadino, sottoposto a verifica per quel che concerne la propria casa, che risulterebbe accatastata in categoria A4 (cioè come di dimensioni medie e a carat-tere popolare) pur avendo i connotati di una categoria su-periore. La polemica si è riac-cesa in occasione dell'ultimo incontro pubblico, tenutosi la scorsa settimana nell'aula consiliare: in quell'occasione il sindaco Galasso non ha esi-tato a rimarcare la propria di-sponibilità a collaborare con le forze dell'ordine, muoven-do al contempo dure critiche nei confronti del clima politi-co vigente a Torre. Sostenuto dall'intera giunta, che gli si è dimostrata completamente solidale, il primo cittadino ha parlato di un deplorevole sci-volamento nella sfera anche privata degli amministrato-ri, riferendosi in particolare all'interrogazione depositata, quasi simultaneamente alle
ispezioni catastali, da quattro consiglieri di opposizione. I firmatari – Tiberio Saccoman-no, Cosimo Sanasi, Martino Pinto e Giuseppe Gallù – hanno riportato infatti nel documen-to i risultati delle rilevazioni effettuate, a mezzo di visu-re al registro degli immobili, sull'abitazione del sindaco, confrontandoli con le sue foto su facebook. Dalla compara-zione sarebbe emersa, si legge nell'interrogazione, «un'evi-dente contraddizione con il valore reale (piscina e altri agi) evidenziato dalle immagini diffuse sul social network». Una bieca strumentalizza-
zione delle vicende persona-li questa, secondo Galasso, lontana anni luce dal dialogo politico, fatto sì di contrasti anche accesi, ma sempre nei limiti del rispetto reciproco. La grande amarezza del sin-daco deriva soprattutto dalla certezza che ad aver innesca-to i controlli siano state delle lettere anonime, intenzional-mente indirizzate alla guardia
di finanza con il fine di colpire nel privato gli amministratori. Pur non potendo avere la cer-tezza che a spedire quelle mis-sive siano stati componenti dell'opposizione, Galasso non ha nascosto la convinzione che si possa ormai parlare di veri e propri atti di delazione, lesivi quanto meschini. Il mi-stero su chi sia stato l'autore delle lettere anonime resta fitto: impossibile additare qualcuno senza incorrere nel pericolo di diffamazione, ep-pure i dubbi restano e sono forti. Dal lato opposto, del re-sto, la minoranza asserisce di essere totalmente estranea a
simili metodi e consiglia al sin-daco, anche se velatamente, di guardare meglio tra le fila di quelli che considera i propri “fedelissimi”. Il delatore in-tanto, nascosto tra i banchetti di opposizione o maggioranza, ride soddisfatto del polverone sollevato, restando sconosciu-to a tutti. di [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA
Le fi amme gialle vagliano la regolarità catastale delle abitazioni del sindaco, di un assessore e di un uomo vicino all’amministrazione. Galasso: «Denunce anonime in Procura, ma collaboro»
«Controlli Gdf sugli immobili frutto di spionaggio»
L'abitazione del sindaco sulla Torre- S. Cosimo vista dall'alto (foto di Google Maps)
TORRE SANTA SUSANNA
Casa popolare con piscina (foto di Google Maps)
PER INFORMAZIONI
0831.1950525PIETRO FAVORITO
338.8001891FACEBOOK.COM/SKIAMAZZINOTTURNI
WWW.SKIAMAZZINOTTURNI.IT
Musica, spettacolo, animazionee giochi per matrimoni,compleanni e feste in genere i migliori artisti della Puglia,gruppi musicali, cantantiballerine, fisarmonicisti, DJsassofonisti, violinistee animatori
lasciate a noi il compitodi trasformare i vostri desideriin realtà! SKIAMAZZI NOTTURNI MUSIC…ed è subito festa!
Music
SEGUE DALLA PRIMA
14 16-30 MARZO 2012 / 17L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE
L'instabile situazione
del centrosinistra erco-
lano potrebbe nuova-
mente mutare, con l'entrata
in scena di un nuovo candida-
to. A poche ore dall'annuncio
di un ricompattamento in-
torno alla figura di Giuseppe
Polito, alcuni rappresentanti
locali dei partiti coinvolti
ribadiscono la propria con-
trarietà al capogruppo degli
Indipendenti e la non condi-
visione della direzione intra-
presa dal resto della coali-
zione. Insomma, la profonda
spaccatura che, nelle scorse
settimane, aveva compor-
tato l'abbandono del tavolo
delle trattative da parte di
Udc, Noi Centro e Psi prima
e del Pd poco dopo, sembre-
rebbe non del tutto sanata. E
se Ilaria Roma, sostenuta dai
democratici quale candidata
alternativa, ha accettato di
entrare a far parte della lista
per Polito sindaco, il segreta-
rio locale Giuseppe Contessa
è rimasto fermo sulle proprie
idee, rifiutandosi di firmare
l'accordo e dimettendosi dal-
la carica assieme a parte del
direttivo ercolano. Lo stesso
atteggiamento critico nei
confronti del candidato degli
Indipendenti è ravvisabile, a
livello locale, anche in Udc,
Noi centro e Psi. Il coordina-
tore Angelo Camassa dichiara
infatti di non aver cambiato
idea e di non aver preso parte
all'incontro di lunedì 13 mar-
zo, durante il quale è stato
rimesso sul tavolo l'accordo
per la candidatura di Polito.
La stessa posizione è assunta
anche dal commissario cit-
tadino dell'Unione di centro,
Peppino Morleo, e da quello
del Psi, Cosimo Petarra, che
smentiscono in modo catego-
rico d'aver raggiunto un'inte-
sa unitaria sul nome di Polito.
In calce a quel foglio, dunque,
restano le firme dei coordi-
namenti provinciali dei par-
titi di centro e della segrete-
ria brindisina del Pd, mentre
mancano, oggi come ieri, le
adesioni dei rappresentan-
ti cittadini di quegli stessi
schieramenti. Non solo, la
sottoscrizione dell'accordo
da parte dell'Italia dei valori
sembrerebbe non del tutto
ortodossa. «Apprendiamo da
comunicati stampa – dichiara
il senatore Giuseppe Caforio,
dal coordinamento provin-
ciale Idv – di un'improbabile
intesa tra i partiti della coa-
lizione sulla candidatura di
Giuseppe Polito. Ritengo do-
veroso ribadire che l'Idv non
ha ancora ratificato la propria
adesione ad alcun accordo. Il
coordinamento provinciale è
l'unico organo che può espri-
mere il sostegno del partito
al candidato sindaco. È bene
evitare fughe in avanti e
mosse azzardate, che creano
solo confusione tra i cittadini
e rischiano di minare l'unità
del centro sinistra». I “dissi-
denti” puntano, ancora una
volta, a trovare un'alterna-
tiva a Polito, che considera-
no inadeguato a incarnare il
rinnovamento politico ago-
gnato. L'alternativa potrebbe
essere il 32enne Francesco
Friolo, giurista con la passio-
ne dell'imprenditoria, che da
diversi anni ricopre l'incarico
di responsabile dell'ufficio
legislativo per le commissio-
ni Affari esteri, Difesa, Istru-
zione e Politiche comunitarie
dell'Italia dei valori, presso
il Senato. La proposta di una
sua candidatura è stata avan-
zata dal comitato "Gli altri",
composto da giovani profes-
sionisti di Erchie, non iscritti a
nessun partito ma ugualmen-
te attenti alla politica citta-
dina. A tal proposito, Morleo,
Petarra e Contessa sostengo-
no, in una nota congiunta, di
aver accolto favorevolmente
questa possibilità: «Sul nome
di Friolo – dichiarano i tre –
siamo ancora in attesa di una
posizione ufficiale da parte
di Sinistra ecologia e libertà.
Immaginiamo che le indiscre-
zioni di stampa relative all'in-
tesa sul nome di Polito, siano
riferibili a un accordo vecchio
più di un mese, sul quale da
tempo non c'era l'unanimità.
Restiamo disposti al dialo-
go, nella speranza che tutti
operino per l'unità del cen-
tro sinistra». Friolo potrebbe
dunque rappresenare il ter-
zo uomo, quello decisivo, in
grado di mettere d'accordo
di nuovo tutti, ricompattan-
do la coalizione originaria.
I giochi restano, perciò, del
tutto aperti: i prossimi giorni
saranno, con molta probabili-
tà, decisivi per la definizione
finale del candidato del cen-
trosinistra, ormai a meno di
due mesi dalla data delle ele-
zioni. di [email protected]
© RIPRODUZIONE VIETATA
NUOVA SEDE COMMERCIALE PER AMPLIAMENTO DEL PERSONALE SELEZIONA A BRINDISI3 ADDETTI/E ALLA CLIENTELA E AL NUOVO REPARTO ASSISTENZA. DISPONIBILITÀ DI ALLOGGIE FORMAZIONE AL PRIMO IMPIEGO CONTATTARE IL NUMERO 0831.512764
L'attuale amministrazione denuncia: «L'ex sindaco aveva tenuto nascosto un atto con cui l'Uffi cio tecnico paventava carenze di progetto e realizzative»
TORRE S. S.
Asfalto fonoassorbente, si scopre una lettera "segreta"
MAURA DE GAETANO
Una lettera ritrovata nell'archivio comuna-le riapre la questione
dell'asfalto fonoassorbente che, steso qualche anno fa sulle arterie principali del pa-ese, tanto danno ha causato alle abitazioni che sorgono su quelle vie. Lo scritto, indiriz-zato dall'Ufficio tecnico co-munale all'ex sindaco Franco Frioli, era stato archiviato con protocollo riservato. Arrivato per puro caso nelle mani de-gli attuali amministratori, è da questi giudicato decisivo per far luce sull'accaduto e per risolvere i numerosi conten-ziosi del Comune, chiamato a risarcire i danni ai proprieta-ri delle case allagate proprio per colpa di quell'asfalto. L'o-pera di rifacimento del manto stradale, eseguita tra il 2007 e il 2008, è stata finanzia-ta dal Programma operativo
regionale: 1.518.572 euro stanziati per il progetto com-plessivo, che interessava Tor-re, Erchie, Latiano e Oria. Per Torre, comune capofila, i fondi ammontavano in particolare a 420.220 euro. I lavori sono aggiudicati all'impresa Can-tieri riuniti del Salento s.r.l., subappaltati poi, per quello che riguarda le costruzioni stradali, alla ditta Giordano Gaetano. Su richiesta del di-rettore dei lavori, l'ingegnere Giuseppe Prete, la Cantieri riuniti deposita presso un la-boratorio un campione del materiale da impiegare. I la-vori, iniziati nel novembre 2007, sarebbero dovuti finire entro febbraio 2008, ma già il 12 dicembre il comune di La-tiano lancia l'allarme: l'asfalto non convince. Le giustifica-zioni della ditta realizzatrice, che addebita lo sgretolamen-to alle basse temperature del periodo, sono rigettate dalla
direzione dei lavori, che sol-lecita invece la consegna dei risultati delle analisi sui ca-rotaggi. Nel febbraio 2008, le amministrazioni comunali cercano di correre ai ripari e chiedono che i lavori prose-guano con l'eliminazione del carattere drenante dell'asfal-to. La direzione, giustifican-do il non utilizzo di bitume impermeabile per scarsa letteratura ed esperienza in merito, demanda ai Comuni la redazione di una perizia di variante, depositata nell'apri-le 2008. I lavori, prorogati al 31 ottobre, sono collaudati il 13 novembre dall'ingegnere Francesco Elia. Passano poche settimane appena e, con le prime piogge, iniziano i pro-blemi: decine i seminterrati torresi completamente alla-gati, soprattutto in via Latiano. L'acqua filtrata dall'asfalto, tutt'altro che impermeabile, provoca danni per centinaia
di migliaia di euro, con conse-guenti numerose richieste di risarcimento al Comune. Fin qui è storia nota. Quello che c'è di nuovo è il rinvenimento della lettera “segreta”, indi-rizzata all'allora sindaco Frioli e al segretario comunale An-tonio Bianchi, con la quale il responsabile del servizio La-vori pubblici e urbanistica – l'architetto Massimo Guerrieri – rispondeva al primo cittadi-
no, che gli aveva chiesto un parere sul fonoassorbente. La nota, protocollata il 9 gennaio 2009, ricorda che la verifica sulla realizzazione dell'ope-ra è di esclusiva competenza della direzione dei lavori, ma che, vista l'esplicita richiesta, il responsabile del servizio aveva comunque effettuato dei sopralluoghi. A suo pare-re, le problematiche erano da addebitare, oltre che a caren-ze costruttive degli immobili allagati, anche alla qualità dell'asfalto, che non aveva le caratteristiche di impermea-bilità richieste ai progettisti con la perizia di variante. Le cause erano, secondo Guerrie-ri, riconducibili a una cattiva progettazione o esecuzione, con indubbie responsabilità della direzione dei lavori, cui compete l'accettazione dei materiali e la verifica della buona e puntuale messa in opera. Il sindaco Costantino
Galasso, che avrebbe addirit-tura denunciato il suo prede-cessore, lamenta il fatto che la nota – che doveva essere resa pubblica o, per lo meno, innescare una reazione da parte dell'amministrazione Frioli – sia invece rimasta lettera morta, impedendo al Comune qualsiasi azione le-gale nei confronti della ditta, con il rischio che il termine di cinque anni (dopo i quali il presunto illecito cade in pre-scrizione) venisse raggiunto. Secondo Frioli, invece, il pa-rere dell'Utc è stato tenuto in considerazione e, proprio per la particolare cautela richie-sta dal documento, si è prefe-rito protocollarlo in maniera riservata, cosa ben diversa dal nasconderlo. Insomma, più che ridurre l'inquinamento acustico, il fonoassorbente ha incrementato i battibecchi tra ex e attuali amministratori . [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA
SEGUE DALLA PRIMA
Il centrosinistra converge su Giuseppe Polito, ma non tutti sono d'accordo: il giovane Francesco Friolo scalpita per contendere la poltrona di sindaco all'uscente Giuseppe Margheriti
Elezioni amministrative, spunta un terzo uomoERCHIE
L'ex sindaco franco Frioli
Nuovo papabile: Francesco Friolo
L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1516-30 MARZO 2012 / 17
Con riferimento al vostro articolo, si è qui a rilevare l’infondatezza delle affermazioni contenute. L’articolo intitolato "Quanto gua-dagnano gli amministratori?” presenta una serie di imprecisio-ni che possono indurre in errore i vostri lettori. Occorre precisare, preliminarmente, che la riduzione dell’indennità mensile spettante agli amministratori scaturisce da una scelta volontaria e pertanto il riferimento al fatto che l’Am-ministrazione Moretto avesse già praticato la riduzione, non obbli-gava affatto la nuova Ammini-strazione a ripetersi. Tuttavia, la nuova Amministrazione ha eser-citato una concreta riduzione e per di più ha operato delle scelte oculate nel conferimento degli incarichi assessorili per evitare di pagare ulteriori oneri in termini previdenziali ed assistenziali do-vuti in presenza di amministratori liberi professionisti. Il fatto poi che l’Amministrazione Pomari-co abbia effettuato la riduzione partendo dall’indennità intera non costituisce affatto una me-raviglia, ma un atto dovuto dal momento che i parametri mini-steriali di partenza sono gli stessi per qualsiasi amministrazione. E certamente da ammirare l’am-ministratore che non si colloca in aspettativa, scelta peraltro che graverebbe ancor di più sul bilan-cio comunale dovendo corrispon-dere in tal caso l’indennità intera al posto di quella dimezzata. Si legge tra le righe che la giunta di Cosimo Ferretti ha confermato la riduzione nel febbraio 2006; bisognerebbe ricordare invece che Ferretti è stato eletto sinda-co solo nel mese di maggio 2006 e dopo tante sofferenze quella amministrazione partorì i primi 4 assessori (uno per ogni partito di maggioranza) a distanza di oltre 2 mesi portandoli successivamente a 7 cosa che poteva evitarsi, fa-cendo risparmiare al Comune di Oria oltre 200.000 euro. Risulta doveroso evidenziare, nel rispetto rispetto dei cittadini che la ridu-zione delle indennità praticata nella misura del 20% rispetto a quella stabilita dalla legge è re-almente intervenuta, e per di più il sindaco non ha percepito la sua indennità optando per quella di assessore provinciale per tutto il 2011 facendo risparmiare all’en-te decine di migliaia di euro. La rinuncia all’indennità da sindaco ha realizzato infatti un risparmio per le casse comunali di 20.000
Riceviamo e pubblichiamo, in forma integrale e fedele, dal sindaco di Oria in riferimento
all’articolo “Quanto guadagnano gli amministratori?”, apparso sullo scorso numero
«Noi guadagniamo meno dei predecessori»Caro sindaco,1) Credo che l’articolo da me pubblicato non sia infondato, come da te scritto, perché, al contrario, fondato su dati oggettivi, cioè le buste paga degli amministratori di ieri e di oggi.2) Tu scrivi che non era necessario prendere in considerazione la delibera della giunta Moretto con cui erano ridotte le inden-nità. Sono d’accordo. Quindi, anche l’amministrazione Ferretti avrebbe potuto non tenerne conto e riportare le indennità nella misura prevista dalle tabelle ministeriali. Dato di fatto: questo non è accaduto per una precisa scelta di quell’amministrazione che, certamente, non ha goduto del mio sostegno, come tu e i diretti interessati sapete. Ti faccio una domanda: la tua ammi-nistrazione avrebbe potuto o no partire dalla delibera della giunta Moretto per far risparmiare ancor più il Comune? Credo ci sia un errore d’impostazione nel dire che voi siete belli e bravi avendo tagliato le indennità, mentre gli altri brutti e cattivi non avendolo fatto. La realtà dice che – aspettativa o no, leggasi più sotto – le cifre combaciano quasi perfettamente. 3) Capitolo aspettativa. La scelta legittima di assentarsi a tempo pieno dal lavoro (aspettativa, appunto) io non la interpreterei solo come un atto di responsabilità nei confronti dell’ente, ma anche come un semplice conto della massaia. Il dipendente che decida di essere collocato in aspettativa, infatti, anziché prendere stipendio o salario ordinari più metà indennità di carica, percepisce soltanto quest’ultima. Per essere chiari: senza aspettativa, uno stipendio o salario e mezzo; con aspettativa, un’in-dennità soltanto. L’uomo è un animale egoista per natura, sfido chiunque a non farsi due conti in tasca di questo tipo prima di effettuare la fatidica scelta. Inoltre, sostieni che, nel formare la giunta, si è tenuto conto anche delle occupazioni degli assessori. Io ricordo che i papabili ti sono stati indicati dai partiti, ma non entro nel merito delle tue, delle vostre, legittime preferenze. D’altra parte, e mi rifiuto di crederlo, se davvero fosse stato come dici, credo si potrebbe ravvisare un comporta-mento quantomeno discriminatorio nei confronti dei liberi professionisti. Per la serie: «Sei un libero professionista, magari anche qualificato, allora non fai per questa giunta: il Comune deve innanzitutto risparmiare». Un po’ come per le quote rosa, insomma, in un primo momento – fino alla pronuncia del Tar – non tenute in alcun conto per non scontentare le forze politiche che ti hanno sostenuto. 4) Ti do atto dell’imprecisione, anche se irrilevante ai fini del più ampio discorso generale: effettivamente, la giunta Ferretti, eletta a maggio, non avrebbe potuto deliberare a febbraio 2006. La conferma di mantenere le indennità ridotte, così come deliberato dalla precedente giunta Moretto, avvenne qualche mese dopo. Cosa più importante, però, ci fu, eccome. 5) Tu asserisci, sindaco, di aver deciso di percepire l’indennità da assessore provinciale e non quella da sindaco. Giusto, ma sai meglio di me che le due non erano e non sono cumulabili e sai certamente meglio di me che quella da assessore provinciale è calcolata nella percentuale del 65 per cento rispetto a quella del presidente della Provincia. Il calcolo, partendo sempre dalle tabelle ministeriali, è presto fatto: i presidenti di Provincia (Tabella A, decreto del ministro dell’Interno numero 119 del 4 aprile 2000) da 250.001 a 500.000 abitanti percepiscono 5.009,63 euro. Tu, quindi, hai preferito percepire 3.256,25 euro (il 65 per cento di 5.009,63 euro) da assessore provinciale anziché 2.479 euro da sindaco. Ciò significa, in soldoni, che se tu avessi rinunciato all’indennità da assessore provinciale, la collettività – la Provincia sono sempre i cittadini, anche quelli di Oria – avrebbe potuto giovare di un risparmio superiore ai 20mila euro rimasti nelle casse comunali poiché tu non ritiravi l’indennità da primo cittadino. 6) «Note asteriscate, degne delle più perfide clausole vessatorie di un contratto assicurativo», espressione tua, che avvalore-rebbero un confronto «artefatto e tendenzioso». Innanzitutto, gli asterischi sono leggibilissimi a meno di seri problemi ottici. Al di là di questo, io mi sono limitato a riportare, fedelmente, i dati delle buste paga: anche lì – e ho i documenti – la dicitura «con arretrati di funzione 669,33 euro dal 13 giugno» è riportata in carattere più piccolo e tra parentesi. 7) Tu, ancora, ti domandi – stupito – come mai il tuo predecessore, Ferretti, invece che nominare sette assessori, come gli consentiva la normativa, non ne abbia nominato due in meno. Io ti chiedo – stupito – come tu possa fare questa domanda e te ne giro un’altra: qualora, nel frattempo, non fosse cambiata la legge e tu avessi potuto nominare ancora sette assessori, ne avresti forse nominati due in meno? E ancora, perché non ne hai nominati tre, anziché cinque, cioè il tetto massimo consentito oggigiorno? 8) Tengo a precisare, sempre ricollegandomi a quanto da te scritto, che nell’articolo non si sostiene la tesi per cui voi ammini-stratori di oggi guadagnate più dei vostri predecessori, ma che – al di là dei proclami – non guadagnate meno. In qualche caso, come quello del presidente del consiglio, addirittura di più. Non è messo in dubbio che, a fine mandato, riuscirete a mantenere le promesse della campagna elettorale, risparmiando oltre 160mila euro (poi scrivi 212.703,12 euro) per le vostre indennità, ma è bene essere precisi fino in fondo, mettendo ancora mano alla calcolatrice. Il totale generale mensile da te calcolato per la giunta Ferretti è di 11.988,08 euro. Quello per la tua giunta di 8.773,56 euro. Il risparmio, però, è reso possibile innanzitutto grazie alla normativa che, a partire dalle elezioni che ti hanno visto vincitore, ha previsto la diminuzione del numero degli as-sessori da sette a cinque (oltre a quella dei consiglieri da 20 a 16). Qualora tu avessi avuto sette assessori e non cinque, infatti, il totale sarebbe salito a 11.004,66 euro. E così, il risparmio rispetto a Ferretti sarebbe di 900 euro. Aggiungendo a questo dato il 50 per cento d’indennità a presidente del consiglio e vicesindaco – dipendenti non collocati in aspettativa anche per i motivi di cui sopra punto 3) – si arriva a una cifra di 12.553,66 euro, che supera quella di ferrettiana memoria.
Eliseo Zanzarelli
«Non guadagnate meno, lo dimostro»DIRITTO DI REPLICA IL DIRETTORE RISPONDE
N. 16 - ANNO II REG. TRIB. DI BRINDISI N. 3/2011 DEL 6/05/2011EDITO DA: PUBLIEDIT S.R.L. [email protected]: VIA C. PISACANE, 6 - 72024 ORIA (BR) 0831.1950525
Direttore Responsabile
Eliseo Zanzarelli
twitter: @ezanzarelli
Amm. Unico Publiedit
Angelo Lombardi
Impaginazione
grafi [email protected]
Pubblicità
0831/1950525; 349/4547880
Stampa
Master Printing S.r.l.
Modugno (Ba), via delle Orchidee, 1
La Direzione si riserva di rifi utare insindacabilmente qualsiasi testo e inserzione.
Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione Vietata
Corrispondenti
Giovanni Colonna
Laura De Stradis
Maria Rosaria De Gaetani
Maura De Gaetano
Maria Rosaria D’Alema
Maurizio Distante
Michele Iurlaro
Pierdamiano M. Mazza
Grazia Mele
Vincenzo Sardiello
Claudia Turba
Erica ZingaropoliQUALCOSA DA RACCONTARE,SEGNALARE, DENUNCIARE?SCRIVI O CHIAMA LO STRILLONEFAI SENTIRE LA TUA VOCE
LEGGI LO STRILLONENEWS
DIVENTA FAN LO STRILLONENEWS
euro. La rinuncia all’indennità da sindaco ha realizzato infatti un risparmio per le casse comunali di 20.000 euro: ma questo dato di fatto, a quanto pare, non sem-bra interessare più di tanto quasi fosse una colpa del sindaco, l’aver optato per la indennità di asses-sore provinciale. Ed ancora con l’utilizzo di minuscole note aste-riscate, degne delle più perfide clausole vessatorie di un contrat-to assicurativo, sono state indi-cate le indennità relative al mese di luglio quando in realtà erano riferibili al bimestre giugno-lu-glio. Il confronto che è stato fatto, pertanto, è artefatto e tendenzio-so e, salvo che la matematica per qualcuno regoli diversamente, l’aumento di cui si parla, riferito agli assessori, è appena 1 cente-simo da 1.115,54 a 1.115,55! Ed è proprio cedendo la parole alle carte che si evince chiaramente che gli attuali amministratori non guadagnano di più rispetto a chi li ha preceduti, anzi. E le stesse carte, effettivamente, dimostra-no che la riduzione dei costi del-la politica di oltre 160.000 euro nel quinquennio, quale impegno assunto in campagna elettorale, verrà rispettato e persino supera-to. A voi il confronto: COSIMO FER-RETTI Sindaco 2.478,99 indennità 462,00 contributi previdenziali
ed assistenziali Totale mensile 2.940,99; ANGELO MAZZA Asses-sore 1.115,54 indennità 197,50 Contributi previdenziali ed assi-stenziali Totale mensile 1.313,04;GIOVANNI GUIDA Assessore 1.363,45 indennità 235,13 Con-tributi previdenziali ed assisten-ziali Totale mensile 1.598,58; BRUNO VIAPIANA Presidente con-siglio 1.115,54 indennità Totale mensile 1.115,54; ERMANNO VIT-TO Assessore 557,77 indennità To-tale mensile 557,77; FRANCESCO MORLEO Assessore 1.115,54 in-dennità Totale mensile 1.115,54;ANTONIO MADAGHIELE Assessore 1.115,54 indennità Totale mensi-le 1.115,54; GIUSEPPE DESTRADISAssessore 1.115,54 indennità Totale mensile 1.115,54; PIERO ORSINO Assessore 1.115,54 in-dennità Totale mensile 1.115,54. TOTALE GENERALE MENSILE 11.988,08. COSIMO POMARICO Sindaco Non percepita indenni-tà per tutto il 2011: 2478,99 dal gennaio 2012; CLAUDIO ZAN-ZARELLI Vicesindaco 852,15 852,15; ANTONIO METRANGO-LO Presidente consiglio 697,22 697,22; ROSSELLA PINTO Asses-sore 1.115,55 1.115,55; COSIMO ASSANTI Assessore 1.115,55 + 283,00 1.388,55; GIUSEPPE MAL-VA Assessore 1.115,55 1.115,55; COSIMO DI GIOVANNI Assessore 1.115,55 1.115,55. TOTALE GENE-RALE MENSILE: 8.773,56.Alla luce delle risultanze sopra evidenziate, al termine del quin-quennio 2011-2016, l’Ammini-strazione Pomarico garantirà un risparmio di 212.703,12 euro rispetto all’Amministrazione Fer-retti! Altro che giochi di prestigio!
Cosimo Pomarico
pagina 1615-29 FEBBRAIO 2012 / 16