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Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089 www.euromobiliarreda.it ANNO 2° - N. 21 - Novembre 2012 Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089 www.euromobiliarreda.it DISTRIBUZIONE GRATUITA Riapre con gli storici gestori dell’ Hercules MENSILE D ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORT www.lo-strillone.it PINETO E ROSETO Speciale primarie pag. 8-14-15 REGIONE E PROVINCIA L’IMU nei nostri comuni pag. 5 GIULIANOVA Chi è che è morto quiz? pag. 10 MOSCIANO S. ANGELO Un imprenditore e la sua città pag. 12 MISTERI, MITI E LEGGENDE Scanno: il ‘Triangolo delle Bermuda’ d’Abruzzo pag. 23 COMITATI PRIMARI PD : Tanti uomini per un presidente

Lo Strillone - Novembre 2012

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Mensile d'attualità, politica, cultura e sport.

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Mosciano S.A. (Te) tel. 085 8071089

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ANNO 2° - N. 21 - Novembre 2012

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Riapre con gli storici gestori dell’ Hercules

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PINETO E ROSETOSpeciale primarie

pag. 8-14-15

REGIONE E PROVINCIAL’IMU nei nostri comuni

pag. 5

GIULIANOVAChi è che è morto quiz?

pag. 10

MOSCIANO S. ANGELOUn imprenditore e la sua città

pag. 12

MISTERI, MITI E LEGGENDEScanno: il ‘Triangolo delle Bermuda’ d’Abruzzo

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COMITATI PRIMARIPD : Tanti uomini per un presidente

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2 Ottobre 2012e-mail: [email protected] i tor ia le

PeR SALLUSTI SOnO “vIgLIACChI SenzA vOLTO”

Approvato. Il senato ha detto sì alla diffamazione a mezzo stampa. Dopo la sentenza che ha condannato il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, arrivano anche i 131 voti

positivi all’emendamento presentato dalla Lega Nord. Chi diffama rischia fino a un anno di carcere in alternativa di multe salatissime. La decisione di Palazzo Madama non lascia pensare ad altro: vendetta. Quantificare i politici che vogliono vendicarsi dei giornalisti, che più volte li hanno ritratti con le mani sporche, è impossibile. Il lavoro del giornalista è sempre stato quello di rendere note tutte quelle vicende che in un modo o nell’altro potessero in-teressare la collettività. I testi dovrebbero descrivere la realtà dei fatti. Dovrebbero. I mass media sono sempre stati imbavagliati. La libertà di parola ha sempre suscitato discussioni in tutto il mondo, si è passati dalle veline alle mazzate. Il giornalista non può più muoversi libe-

ramente (o forse non lo ha mai potuto fare). Fino a poco tempo fa tutti i telegiornali parlavano di suicidi do-vuti alla grave crisi economica, ora ne sentite ancora parlare? C’è qualcosa che non va, che non funziona come dovrebbe. Aveva ragione allora Travaglio a metterci bene in guardia: “ci pisciano in testa e ci dicono che piove”. Durante l’epoca fascista era abbastanza palese l’impossibilità di conoscere la verità attraverso i giornali, ma la grande differenza rispetto ad oggi sta nel fatto che, durante il ventennio, la popolazione ne era consapevole. Consapevole di essere presa in giro. Oggi a distanza di quasi settant’anni ci troviamo di fronte alla medesima presa per il culo. La libertà di stampa dovrebbe essere intesa come garanzia da dare ai cittadini per assicurare una libertà d’informazione. Nessuno è in grado di fornire una garanzia tanto grande, tantomeno le teste calde che si mettono in mente di governare un paese. Il decreto legge <salva Sallusti> è l’ennesima conferma di quanto godano i politici nel pisciarci in testa. Il direttore del Giornale lo aveva annunciato:” Prima vado in carcere poi faranno il decreto, in Italia le cose si fanno al contrario. Prima il patatrac e il minuto dopo si cerca la soluzione al problema”. Il carcere per i cronisti che diffamano passa in Aula con una maggioranza che quasi spaventa. Chissà se i leghisti si sentano un po’ come il buon samari-tano; la solita falsità dei politici che presentano emendamenti salvatori. I più codardi però sono stati proprio i senatori, i quali hanno preferito “restare nell’anonimato”. Mandate in galera chi volete ma ricordate che la libertà di stampa è una necessità che interessa ogni paese democratico.

QUeSTA Me LA SegnOComunicare. La Provincia di Teramo è partener di un progetto europeo denominato “Ercip”,

che prevede un finanziamento complessivo pari a 133 mila euro. Nell’ambito del quale bi-sogna fare una specifica attività di comunicazione. Che la Provincia ha affidato, per un importo di 29 mila euro, al “Consorzio Punto Europa” di Teramo. Sempre nel novero dello stesso progetto europeo è stato necessario provvedere anche agli acquisti di cancelleria (30 chiavette usb, 20 cartelle tabulati, cartelline, scatole di adesivi, 5 evidenziatori, 50 penne bic, eccetera eccetera). La fornitura, per un totale di 658,28 euro, è stata commissionata ad una Cooperativa sociale.

Bagno nuovo. Sempre la Provincia di Teramo ha dovuto provvedere, con urgenza, al rifaci-mento di un bagno di servizio di un suo locale (affittato ad una attività commerciale) sito in un

proprio immobile di corso S.Giorgio a Teramo. Spesa necessaria: 10 mila euro.

Un fiume di… dighe! Si direbbe che il Vomano sia un fiume… sbarrato! O meglio, interrotto. Da numerose deri-vazioni ad uso idroelettrico e potabile. A queste potrebbe presto aggiungersi un’altra centrale idroelettrica nei

pressi di S.Lucia di Roseto. Una piccola centrale, da 960 chilowatt in media, che trae l’acqua da uno sbarramento tra Pagliare di Morro d’Oro e S.Lucia, la convoglia in un canale laterale al fiume per condurla nelle turbine e quindi “rilasciarla” nell’alveo poco dopo il ponte dell’autostrada A14. Ed è proprio dal progetto di questa centrale, ora all’esame della Regione (sul cui sito internet è pubblicato) che si rivelano tutte le altre “prese” sul Vomano. Nell’or-dine: “Società elettrica abruzzese”, 145 l/s sul Rio Arno di Pietracamela; “Enel”, 23.440 l/s in sei derivazioni; “Consor-zio di bonifica”, 16.200 l/s a Villa Vomano; “ACA”, 420 l/s in Atri-Pineto; “Ruzzo Reti”, 730 l/s a Montorio al Vomano.

Ma a che serve l’Osservatorio? Addirittura si ricorre a progetti europei, come il “Sustian”, ad esempio, per la sostenibilità ambientale con relativi “Osservatori” in tema. Ma cosa si vuole osservare quando basta un po’ di

pioggia oltre il normale per mandare a mollo tutto il teramano? Basta aprire la finestra di casa e guardare il fango che c’è sotto per rendersi conto del punto in cui siamo. Osservatorio o non osservatorio, purrtroppo.

Quando l’immigrazione è… impresa. Secondo i dati di “Infocamere”, il sistema informativo delle Camere di Commercio, sono 10.916 le imprese attive in Abruzzo gestite da stranieri. In percentuale, l’8.3%, rispetto al 8%

nazionale. Nel teramano, in particolare, l’incidenza è del 11,5%, cioè ogni 100 imprese 11 circa sono di imprenditori immigrati. La maggior parte delle attività sono nel settore delle costruzioni e del commercio. Seguono il comparto dei “servizi” e ristorazione. Le imprese gestite da immigrati, inoltre, crescono seppur di poco rispetto alla stagnazio-ne o al lieve calo di quelle appartenenti ad italiani.

Controcorrente. In tempo di crisi, con la benzina alle stelle, il comune di Settimo Torinese (To) va controcorrente e rende i bus urbani totalmente gratuiti. Addio al biglietto, che costava 65 centesimi. In nome della equità so-

ciale e della sostenibilità ambientale. Un idea che è anche, spiega l’assessore Nino Daniel, anche perfettamente sostenibile in termini economici. Come dire: un esempio da imitare!

diUGO CENTi

diariaNNa mazziTTi

Dopo l’ok del Senato sull’emendamento della Lega, il bavaglio per i giornalisti torna in scena

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3Novembre 2012e-mail: [email protected] &Redazionale

RISTORAnTe CASSIOPeA: eCLeTTISMO e QUALITA’ SOnO LA RICeTTA gIUSTA

Eclettismo e qualità. Sono queste, da sempre, le parole d’ordine che con-traddistinguono l’attività di Franco Teodoro, i l r i-storatore che da un anno gestisce Cassiopea, bar e ristorante di Roseto (in via Adriatica subito dopo l’im-bocco che dalla SS 16 sale

per Montepagano). A caratterizzare l’attività del ‘giovane’ punto di r istorazione è infatti un’offerta variegata di piatti, dai primi ai secondi, passando per i l pesce e la pizza, i l tutto coniugato con l’espe-rienza e la bravura di chi conosce tutti i se-greti della tradizione gastronomica locale e non solo.“Nella mia vita ho svol-to sin da giovanissimo diversi mestieri, ma la gastronomia è stata la mia grande passione sin da quando, poco più che ragazzino, la-voravo come cameriere o cuoco pres-so i r istoranti locali” – ci ha raccontato Franco Teodoro – “da hobby, portato avanti per diversi anni, la cucina è poi diventata lavoro a tutti gli effetti, f ino a quella che considero la realizzazione di un sogno: la gestione di un locale”.In solo un anno di vita Cassiopea si è già contraddistinta per importanti r ico-noscimenti quali la vittoria assoluta nel concorso ‘Piatto tipico alla rosetana’ , dove è stata premiata con la miglior pizza. In quell’occasione la cucina di Cassiopea ha ottenuto riconoscimenti anche per altre proposte relative ai pri-

mi piatti e al pesce. Ma ve-diamo qual è l’offerta com-pleta che i l r i-storante pro-pone ai suoi clienti: una delle eccel-

diViNCENzO mOrETTi

Franco Teodoro ci racconta la sua esperienza di ristoratore a Roseto

BAR RISTORANTE PIZZERIA BRACERIA

di Teodoro Franco Angelo

Via Adriatica, n.5 • 64026 Roseto degli Abruzzi (Te)Tel. 085.201.84.92 - Cell. 348.381.06.65

P.Iva 00819400672 email: [email protected]

lenze è r a p p r e -s e n t a t a dai pri-mi, con la pasta s e m p r e f r e s c a (bucat i -ni e sal-sa alle noci as-solutamente da assaggiare). Tra i secondi spicca, come punto di for-za, la tagliata di angus, i l quale giun-

ge direttamente dal Nebraska (USA), cele-bre per i l suo costante ed elevato standard qualitativo. Da non di-menticare infine i l pe-sce: i piatti t ipici del-la marineria rosetana sono sempre fruibil i su ordinazione.I l salto di qualità, da un anno a questa par-te, si può dire sia stato

fatto anche dal punto di vista logistico: la veranda, coperta e riscaldata, realiz-zata nello spazio che dà sull’ampio par-cheggio di via D’Annunzio, è un vero e proprio giardino d’inverno che consen-tirà al locale di ospitare una clientela numerosa anche nei mesi più freddi. Da non dimenticare, infine, i l servizio di consegna a domicil io sempre attivo nei giorni lavorativi e i l menù speciale per gli studenti (da noi sotto riportato).Per concludere, avevamo voglia di soddisfare una nostra curiosità: i l segre-to della pizza, premiata in più occasio-ni con diversi r iconoscimenti: “Diciamo che i l r isultato ottenuto è i l frutto di anni e anni di esperienza e di accorgimenti anche minimi.” – ci ha spiegato Teodoro – “L’impasto per una pizza eccellente deve seguire una procedura particola-re, la quale prevede 48 ore di matura-zione. Solo così otteniamo il prodotto che ora tutti conosciamo. Provare per credere”.

BAR RISTORANTE PIZZERIA BRACERIA

di Teodoro Franco Angelo

Via Adriatica, n.5 • 64026 Roseto degli Abruzzi (Te)Tel. 085.201.84.92 - Cell. 348.381.06.65

P.Iva 00819400672 email: [email protected]

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4 Novembre 2012e-mail: [email protected]&Redazionale

dilUCa laTTaNzi

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MENSILE D ’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORT5Ottobre 2012

e-mail: [email protected] &Regione Provincia

BenvenUTI A MOSCIAnO SAnT’AngeLO: IL PAeSe DeLL’IMUdilUCa laTTaNzi

Mosciano Sant’Angelo, il paese del mobile. Da oggi questo slogan usato per tanti anni per designare la città moscianese può essere modificato in: Mosciano Sant’Angelo, il paese dell’IMU.Già perché la cittadina detiene il triste prima-to (soprattutto per chi vi risiede) di comune con la più alta aliquota IMU sulla prima casa. Il 17 dicembre prossimo i proprietari di immo-

bili a Mosciano Sant’Angelo dovranno pagare il saldo IMU calcolato su un’aliquota del 5,6 per mille. Un’enormità se pa-ragonata ad altre città della provincia. Si pensi che Teramo ha un punto esatto in meno (4,6), mentre Giulianova ha uno scarto di oltre un punto e mezzo (4 per mille).

Viene dunque da pensare che l’opposizione a Mosciano Sant’Angelo aveva giusti motivi per protestare sulla troppa esosità dell’aliquota IMU decisa dall’amministrazione comunale. “È al livello degli altri comuni”, si disse all’epoca, “informatevi”. Questo il senso delle risposte date a chi si opponeva a Mosciano Sant’Angelo, ad un’aliquota del 5,6. Ed invece, scaduto il termine del 31 ottobre (data entro cui potevano essere riviste le aliquote), si scopre non solo che l’amministrazione comunale non ha rivisto affatto l’aliquota, ma che si è anche guadagnata la nomina a Sceriffo di Nottingham nell’esazione dell’IMU. La domanda a questo punto è: i mo-scianesi avranno un Robin Hood che li tuteli?

Ecco le aliquote applicate in alcune città della provincia di Teramo.(i dati sono presi dalle delibere emesse in materia dai singoli comuni. Le aliquote vanno considerate “per mille”)

Mosciano Sant’Angelo 5,6

Sant’Omero 5

Pineto 4,8

Teramo 4,6

Bellante 4

Castelli 4

Giulianova 4

Morro D’Oro 4

Notaresco 4

Roseto degli Abruzzi 4

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6 Novembre 2012e-mail: [email protected]&Regione Provincia

Dopo aver terminato, nel 2011, gli interven-

ti di miglioramento ener-getico delle centrali ter-miche di tutti gli edifici scolastici e dell’edificio comunale, dal mese di ottobre 2012 è attivo nel Comune di Sant’Omero anche il sistema di tele-controllo degli impianti.

Grazie alla collabora-zione con la società

che gestisce gli impian-ti comunali, la Cpl Con-cordia, è stato possibile implementare, nelle ri-ammodernate centra-li termiche degli edifici scolastici, l’apparato di telecontrollo.

I l sistema consiste in una moderna serie di

apparecchiature elet-troniche, collegate agli impianti, che comuni-cano continuamente con delle postazioni di controllo. Una di queste è collocata negli uffici tecnici comunali, dove, attraverso un computer e un software di gestio-ne, l’operatore dell’Ente può monitorare e controllare a distanza lo stato e l’effi-cienza degli impianti.

“L’obiettivo primario è il contenimento dei costi energetici con il conseguen-

te incremento della quantità di energie disponibili all’impiego.

Mediante il telecontrollo è possibile concentrare in una o più postazioni

tutte le informazioni sul funzionamento degli impianti scolastici ubicati sul terri-torio, di elaborarli in modo da ottenere maggiori indicazioni per la taratura ed i

InnOvAzIOne TeCnOLOgICA. Attivo a Sant’Omero il sistema di telecontrollo delle centrali termiche comunali

comandi degli stessi, per consentire una sensibile riduzione del personale addetto al controllo de-gli impianti.

I l sistema offre inoltre la possibilità di conoscere

in tempo reale le ano-malie presenti sugli im-pianti e quindi di poter intervenire in maniera tempestiva per il ripristi-no delle condizioni ide-ali di funzionamento.

L ’iniziativa rappresen-ta, oltre che una no-

vità assoluta per tutto il territorio vibratiano, un ulteriore passo in avanti nei confronti del miglio-ramento tecnologico e impiantistico del Comu-ne, nonché la prosecu-zione dell’attuazione degli interventi program-mati dall’Ente in materia di risparmio energetico e di riduzione delle emis-sioni di CO2; un dovere assunto con la firma del Patto dei Sindaci.”

I n considerazione de-gli impegni assunti con

l’adesione al Patto dei Sindaci, lunedì 12 novembre 2012 alle ore 18:00, presso la sala Bice Valori (ex chiesa marchesa-le) sarà il lustrato alla cittadinanza, con il supporto tecnico dei rappresentanti della Provincia di Teramo e dell’Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della Provin-cia di Teramo AGENA, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Seap), il docu-mento contenente le misure da adottare per il raggiungimento degli obiettivi fis-sati dall’Unione Europea per la lotta al cambiamento climatico.

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7Novembre 2012e-mail: [email protected] Rose to

DAL PORTA A PORTA ALLe COMMISSIOnI:De vincentiis segnala le criticità dell’attuale maggioranza

sa in sicurezza del territorio contro gli allagamenti. Ma cosa acca-drà in futuro? I costi del porta a porta resteranno questi o saliran-no ancora? Insomma, vorremmo sapere se la maggioranza ha un programma o va a braccio, ri-schiando sulla pelle dei rosetana. Altra criticità segnalata dal consi-gliere De Vincentiis è la mancata istituzione dell’Ufficio del Piano e

della Commissione Edilizia, luoghi cruciali di confronto sullo sviluppo della città. <Il centrodestra del sindaco Pavone ha cancella-to le commissioni che, pur avendo una funzio-ne solo consultiva e non decisionale, rivestono una importanza decisiva, consentendo anche alle minoranze di far sentire la propria voce su argomenti di primo piano, da cui discende l’as-setto urbanistico della città – spiega De Vincen-tiis -. Avendole di fatto soppresse, la maggio-ranza evita il confronto e, dopo aver preso le proprie decisioni nelle ‘segrete stanze’, le por-ta in consiglio comunale dove, con la forza dei numeri, le approva. Un modus operandi che sottrae dignità alle minoranze. Noi oggi siamo all’oscuro dei progetti della m a g g i o r a n -za su varianti, piani articolati o accordi di p r o g r a m m a con i privati, e questo inci-de in maniera negativa sulle nostre possi-bilità di strut-turare un’op-posizione forte ed efficace. Viene allora da chiedersi che fine abbia fatto la trasparenza promessa dal sindaco in campagna elettorale! Dov’è il pa-lazzo di vetro? E dov’è il coinvolgimento nelle decisioni? Nelle amministrazioni Pd le Commis-sioni hanno sempre svolto il loro ruolo, garan-tendo anche una rappresentanza alle forze di minoranza. I fatti, quindi, stanno dimostrando che di certo non eravamo noi gli amministra-tori poco trasparenti!

La ‘politica del fare’ dell’ammini-strazione comunale farebbe acqua da tutte le parti. A sostenerlo è il consigliere Pd ed ex assessore ai la-vori pubblici Flaviano De Vincentiis, che punta il dito contro alcune del-le pecche più macroscopiche della gestione messa in atto dal centro-destra guidato dal sindaco Enio Pa-vone.Innanzi tutto la raccolta rifiuti porta a porta, che ha comportato un au-mento dei costi per circa 400mila euro a cari-co del Comune e quindi dei cittadini rosetani.

<L’intera gestione della pro-blematica rifiuti da parte di questa maggioranza è sta-ta tale da suscitare quanto meno dei sospetti – accusa De Vincentiis -. Va ricorda-ta innanzi tutto la vicenda dell’appalto, per cui una ditta ha vinto la gara per l’espletamento del servizio di raccolta porta a porta

sul territorio comunale pre-sentando l’offerta più con-veniente, ma poi l’ammini-strazione ha rimescolato le

carte in tavola ed ecco che ad aggiudicarsi l’incarico è stata un’altra azienda, locale. Ne è seguito un ricorso al Tar e il Tribunale dell’A-quila ha accolto le ragioni della prima impresa condannando l’Ente a un risarcimento di circa 40mila euro. Poi dal lungomare centrale il por-ta a porta viene poi esteso a tutte le utenze del capoluogo in piena estate, quando i pro-blemi sono già naturalmente più numerosi a causa dell’afflusso di turisti, e infatti si registra-no disagi, disservizi e lamentele da parte di tut-ti: orari di raccolta scomodi e incomprensibili, strade dimenticate dal servizio, accumuli di ri-fiuti non raccolti lungo le strade. E ora, come se non bastasse, apprendiamo anche che il servizio è costato alla città un ulteriore esborso di 400mila euro. Tale maggiorazione per ora è stata coperta, direi quasi ‘nascosta’, grazie al gettito garantito dalla lotta all’evasione e, in questo modo, è stato possibile non aumentare la Tarsu, anche se sono stati distolti fondi da altri possibili interventi, ad esempio per la mes-

Il Consigliere PD Flaviano De Vincentiis

Il Municipio di Roseto

Spazzatura in strada

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8 Novembre 2012e-mail: [email protected]

LUCIA COnveRTI ALLA gUIDA DeL COMITATO PRO MATTeO RenzIQuest’altra Italia è anche a Roseto, dove si è costituito il Comitato “Adesso!Roseto” per so-stenere la candidatura di Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra. E’ stata nomina-ta coordinatrice del Comitato Lucia Converti, giovane avvocato ed insegnante. «La voglia di cambiare e di una politica nuova e bella è palpabile nell’aria. Matteo Renzi sta riportando finalmente il dibattito politico su temi seri che interessano la vita di tutti noi, in un clima di sere-nità e serietà. A proposito di rottamazione, una

Un’altra Italia è già qui: basta farla entraredoverosa precisazione: quando Matteo Ren-zi parla di rottamazione, non si riferisce all’età anagrafica della classe politica, ma a un obso-leto e fallimentare modo di fare politica».Un buon risultato elettorale di Matteo Renzi avrebbe delle inevitabili ripercussioni anche a livello locale. «Si aprirebbe un nuovo confronto all’interno del PD rosetano – conclude la Con-verti – in nome del rinnovamento e di un nuovo modo di intendere e vivere la politica. Noi vo-gliamo provarci fino in fondo».

Il comitato rosetano pro Bersani ha fatto le cose in grande in attesa di queste primarie. Tra le tante iniziative promosse dalla segreteria loca-le guidata da Massimo Felicioni ci piace ricordare il rendez-vous tenu-tosi a Cologna Spiaggia qualche settimana fa. In quell’occasione è infatti intervenuto il segretario nazionale dei Giovani Democratici Fau-sto Raciti. Il politico siciliano ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’entusiasmo riscontrato presso la sezione locale del PD in vista delle primarie: “Un appuntamento simile” – ha detto Raciti –“Rappresen-ta la quintessenza della democrazia, e a Roseto state interpretando questo impegno nella maniera giusta, dall’una e dall’altra parte. Io sto con Bersani perché costituisce una garanzia politica insostituibile per un partito che è sì nuovo e moderno, ma affonda le proprie radici in una o più tradizioni di cui non possiamo non tener conto. Bersani ne rappresenta la perfetta

sintesi”. Sulla stessa lunghezza d’onda sono state le dichiarazioni del segretario Felicioni: “Il pluralismo che è nato da queste primarie mette in risalto la nostra natura democratica e progressista. Noi giovani ab-biamo voglia di fare una politica attenta e preparata, semplice ma vicina ai bisogni della gente. La scelta della classe dirigente nasce dalla base, dallo studio e dalla partecipazione. Del resto vox populi super aquas”. Tra gli interventi registriamo anche quello dell’On. Tommaso Ginoble, anch’egli con Bersani: “I giovani sono una risorsa inestimabile per il partito e per il paese intero. Trovarmi qui con loro in perfetta sintonia con la linea politica scelta mi riempie d’orgoglio ed entusiasmo quasi come se fossi agli inizi della mia lunga carriera”.

Il Segretario nazionale GIovani del Pd Fausto

Raciti e quello locale del Pd Massimo Felicioni

Il Vertice pro Bersani con Raciti presieduto dal se-gretario locale Felicioni

e dall'On. Ginoble

I gIOvAnI DeMOCRATICI STAnnO COn BeRSAnIIl Segretario nazionale Fausto Raciti è intervenuto a Cologna Spiaggia

Page 9: Lo Strillone - Novembre 2012

9Novembre 2012e-mail: [email protected] Redazionale

Pizzeria Ristorante BarPizzeria Ristorante BarANTICOMULINOANTICOMULINO

FORNO A LEGNAVia Vallone, 8 - 64026

Roseto Degli Abruzzi (TE)Tel. 085/8938221

La storia dell’ “Antico Mulino” iniziò nel lontano 1939, quando dalla casa della fami-glia D’Ambrosio Domenico (conosciuta come “Casa Pitone”) venne trasferito pres-

so l’incrocio di Cologna Paese, dove, arrivato da Mutignano per realizzare i suoi sogni, Francesco Pincelli aveva comprato un terreno appartenente alla famiglia Scialletti.Ben presto, per strutturare il Mulino e condurre l’attività, a Francesco fu necessario anche l’aiuto di parenti e amici. Il primo grande collaboratore fu Eligio Prosperi, suo nipote. Eligio aveva appena 14 anni quando si apprestò a fare il mugnaio, trasferen-dosi a Cologna dal suo paese natale, Fontanelle di Atri.L’edificio fu costruito dal Capomastro Andrenacci con l’aiuto di Francesco, dei suoi figli Romano e Antonio e del nipote Eligio. La struttura è stata ampliata in tempi più moderni dal figlio Gianfranco.Nell’odierna sala del ristorante c’era proprio il Mulino, composto di due doppie maci-

ne: due fisse e due mobili; due macine servivano per lavorare il grano e le altre due per la lavorazione di altri cereali: orzo, fava, cicerchia, granturco. Nell’attuale cucina erano invece sistemati gli ingranaggi, la puleggia e i motori.Il Mulino, nella sua struttura complessiva, presentava un imbuto (chiamato in dialetto”Terrimunie”), le macine, un raccoglitore e due regolatori. La macina compiva 120 giri al minuto ed era composta da sezioni di roccia e marmo; aveva un regolatore per aumentare o diminuire la quantità di farina.A quei tempi i Mulini erano indispensabili, specialmente nei paesini, perché gli agricoltori e i vari fruitori avevano bisogno di ricavare artigianalmente i prodotti primari. Il grano veniva utilizzato ovviamente per fare il pane, la tritella serviva per realizzare il pane integrale, la crusca invece era utile come cibo per i maiali.Il Mulino ebbe vita fino al 1973 per riprendere ora un nuovo corso, dopo altre interposte avventure. E orgogliosa della propria storia familiare, oggi vi accoglie con simpatia la famiglia Gianfranco Pincelli.

L’ANTICO MULINO(di Franca Prosperi)

Antica la storia del Vecchio Mulino, di padre in figlio è rimasta nel cuore. Polvere d’oro la dolce farina... la riassapori con la sua storia, Destinata a rivivere per la gola in verità soddisfa la memoria, di tanti stretti come in coro amalgamati dal bene del cuore. Figli e parenti hanno scritto la storia costellata di fatica e dolore, dentro pareti di polvere bianca... in fondo al cuore ora tanta speranza, di rinascere presto nel sole d’oro con la gioia riaccesa da un bel fiore: il suo profumo una spiga fragrante, il suo colore un sorriso cangiante, nel sogno ancora una stretta di mano per riassaporare il tempo lontano.

STORIA DeLL’ AnTICO MULInO

"Con Lo Strillone all'Antico Mulino

in omaggio un antipasto con bruschetta e

formaggio!"

Page 10: Lo Strillone - Novembre 2012

10 Novembre 2012e-mail: [email protected] ianova

Nel quartiere Annunziata, in una bacheca riservata alle affissioni comunali è stato notato un manifesto funebre dedicato a Roberto Mastrilli. La redazione dello Strillone ritiene sia uno scherzo di pessimo gusto ma ci siamo chiesti: è solo una burla oppure si vuol lanciare un messaggio???? La domanda nasce spontanea: chi è che è morto quiz??? Ipotiziamo tre risposte:a) La politica di Roberto Mastrilli ? b) La politica dell’Italia dei Valori ? c) La democrazia ed il confronto ?Ribadendo e condannando ancora una volta questo gesto disgustoso, ci siamo pure chiesti: chi è che ha fatto lo scherzo quiz??? Anche qui, ipotizziamo tre fantomatiche risposte:a) I vecchi amici del PD ? b) I nuovi amici dell’IDV ? c) Gli Amici di Maria De

Filippi ?Facciamo un passo alla volta e cerchiamo di capire dai fatti accaduti nel mese scorso, quali potrebbero essere le risposte del quiz.Si è concluso sabato 20 ottobre l’incontro con i cittadini di Giulianova e i vertici dell’Italia dei Valori. Erano presenti al kursaal: l’on. Di Stanislao, il sen. Mascitelli, il consigliere regionale Costantini e l’ex assessore del P.d. Roberto Mastrilli che ha introdotto e presentato i lavori.Più di un centinaio le presenze, in platea c’erano anche i soliti personaggi della politica locale: i colonnelli di progresso giuliese, alcune spie del Partito Democratico, un paio di estremisti kamikaze del Cittadino Governante, una decina di trombati dell’I.D.V. e qualche giornalista annoiato.All’inizio dei lavori tutto filava per il verso giusto. Roberto dei valori con un discorso trascritto su dei fogli attaccava il suo vecchio partito, parlava del p.r.g. fermo da troppo tempo e argomentava la situazione politica nazionale. Mastrilli strappa qualche applauso e passa la parola ai vertici del partito: Il populismo e la demagogia si impossessava definitivamente del kursaal.Costantini si distingue un po’ ma Mascitelli e di Stanislao sembrano un’unica persona, una fusione di corpi e di anime, una sorta di “Mascislao” per intenderci.La partita stava per terminare e la vittoria per gli organizzatori, sembrava a portata di mano ma…. al 90° minuto: clamoroso al Cibali, entra in scena l’arch. Claudio Del Grosso!!! L’attuale tecnico di fiducia del partito (presente anche nella commissione urbanistica di Giulianova), nonché candidato alla provincia nelle file I.D.V. nelle precedenti elezioni, chiede di prendere la parola ma gli viene negata. Ma come??? Il tema del dibattito ha come titolo: “idee e ideali a confronto” e non è possibile parlare??? Dalla platea si alza qualche mugugno e qualche fischio ma l’incontro tutto sommato e terminato ed allora tutti a casa.Claudio Del Grosso non ci sta e con uno scatto felino sale sul palco e si appropria del microfono per rivolgersi alla platea. “Mascislao” e company si danno alla fuga mentre Del Grosso ripercorre le tappe politiche degli ultimi due anni accusando di latitanza i vertici del partito attenti solo agli interessi politici.Al termine della manifestazione Massimo De Luca ex componente del direttivo locale (azzerato qualche mese fa da “Mascislao”) dichiara: Forse non ci hanno ascoltato perché avevano paura di fare brutte figure?? Mastrilli, Costantini, Di Stanislao e Mascitelli ribadiscono i “Valori” di una sana politica fatta per i cittadini, la verità è che loro hanno interessi politici e abusano del proprio ruolo. Continua Massimo De Luca : Abbiamo ascoltato dei discorsi surreali con un finale roccambolesco, sembrava di assistere ad un cartone animato della Disney: “galline in fuga dal Kursaal” prodotto dalla I.D.W ovvero dall’italian disney world.Tornando al quiz, non sappiamo chi abbia architettato lo scherzo del manifesto e auguriamo una lunga e sana vita a Roberto dei valori ma una cosa è certa, nel primo quesito forse tutte e tre le risposte sono giuste.

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Novembre 2012e-mail: [email protected] 11

MENSILE D ’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORTGiul ianova

Dopo dieci anni di assenza dall’Italia, Peter Brötzmann, il capostipite della scena free-jazz europea, accompagnato dall’ensemble Chica-go Tentet, lo scorso 4 novembre ha incantato il centro socio culturale di Giulianova realizzando l’unica data sul territorio nazionale. L’artista tedesco proviene dal movimento d’avanguardia Fluxus, lo stesso movimento artistico (famoso in tutto il mondo)che fu ospitato dal comune di Giulianova (Arboretti assessore) presso il circolo nauti-co nei primi anni ottanta. Il titolo di questo articolo spiega in poche righe “l’inspiegabile”:1 sognatore (l’organizzatore): Giuseppe Di Berardino, per gli amici Peppino. 10 sognatori (dieci partner): l’associazione L’Officina, gli sponsor eco-nomici e Aldo Minosse, per gli amici Pepe Mainos. 100 sognatori (cento spettatori): il pubblico pagante in delirio presso il

centro socio culturale dell’Annunziata. A proposito del centro, i musicisti si sono rifiutati di suonare sul palco e sono scesi in mez-zo al pubblico per problemi di acustica. Diciamo la verità, il kursaal e il centro di via dei pioppi per la qualità del suono sono due fornetti a microonde a differenza del centro polifunzionale di Pineto, costato meno e progettato a regola d’arte per gli eventi musicali. Tornando al titolo dell’articolo, in questo momento di crisi economica e sociale, solo i sognatori possono per qual-che ora cambiare lo stato delle cose e immaginare per un attimo un mondo diverso. Quando credi davvero in un progetto , i sogni si trasformano in realtà. Quando credi a un’idea bizzarra, ma ci credi fortemente, Giulianova può essere inserita e competere tra le grandi città europee come Londra, Berlino, Vienna e Strasburgo.Quando ci credi, accade che il comune, all’ultimo minuto, finanzia un pullman per trasportare i musicisti appena sbarcati da Fiumicino a Giulianova. Quando ci credi, riesci a raccogliere migliaia di euro di piccolo taglio (50 & 100 euro) tra amici e negozianti. Quando ci credi, un concerto di musica sperimentale può trasformare il rumore in melodia. Quando ci credi un quartiere soprannominato “Bronx” diventa per un pomeriggio la capitale d’Italia.

Peter Brötzmann e Chicago Tentet tour europeo 3 November 2012: Tampere, Finland4 November 2012: Giulianova, Italia (unica data italiana)5 November 2012: Berlin, Germany6 & 7 November 2012: Vienna, Austria 8 November 2012: Kaunas, Lithuania9 & 10 November 2012: London, Britain11 November 2012: Strasbourg, France

1,10,100 sognatori: giulianova capitale dimarCO di marTiNO

SCUOLA eLeMenTARe “BRAgA”: TRA InTegRAzIOne e DISInTegRAzIOneAccompagnare o prendere i propri figli a scuola, per molti é affetto, amore, sacrosanta responsabilità genito-riale, per altri solo un gesto dovuto eseguito fra la gente, strade, marciapiedi, auto. Si vede ogni giorno negli stessi luoghi e con le stesse difficoltà.C´è chi si lamenta del traffico, chi dello stato del manto stradale, chi dei servizi di sicurezza.

Alla scuola elementare Braga di via Lepanto nel quartiere Annunziata, alcuni genitori e nonni con a capo Giuseppe D’Angelo residente nel quartiere Annunziata, si lamentano del flusso di auto negli orari d´uscita. Al-cuni cittadini incivili con la complicità di qualche vigile urbano troppo permissivo, invece di posteggiare l’auto (come la maggior parte dei genitori) nel grande parcheggio adiacente via Trieste, usa via Gradisca (strana-mente non pedonale) per posizionarsi proprio davanti l’uscita della scuola.Ogni giorno genitori, insegnanti, scolari sono alle prese con alcune auto che scorrazzano nella parte pedonale creando pericolo ai pedoni nell’orario d’uscita.Sempre nella stessa scuola, qualche mamma ha avuto da ridire nell’ultimo colloquio genitori/insegnati sul comportamento di alcuni alunni “rom”. I bambini di questa etnia, non indossano come da regolamento il grembiulino e alcuni compagni di classe vorrebbero se-guire il loro esempio o comunque chiedono spiegazio-ne ai propri genitori. “Se le famiglie rom vogliono integrarsi” è una delle con-siderazioni più comuni che circolano da sempre. Cosa intendiamo per “integrazione”? In una società, integrar-si significa convivere civilmente ed essere rispettati nella propria diversità. Queste famiglie sono disposte a sot-tomettersi alle leggi civili del nostro paese? Il quartiere annunziata dopo 30 anni di tentativi conosce bene la risposta…

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12 Novembre 2012e-mail: [email protected]

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Mosciano S. Angelo

UnO SgUARDO SU MOSCIAnOMariano Monaco a 360° sulla realtà locale: dall’imprenditoria alla cultura, passando per la politica e per il futuro...sarà in politica?

Da imprenditore a operatore cultura-le. L’intervista di questo mese è tesa a scoprire e conoscere più da vicino uno dei personaggi di successo della re-altà moscianese. Mariano Monaco con le sue tante attività rappresen-ta oggi una voce autorevole ed uno

sguardo da tenere in considerazione in un territorio, quello moscianese, dove la crisi non sembra essere solo economica, ma anche culturale e valoriale.Signor Monaco, come vede un im-prenditore come lei la città di Mo-sciano oggi?Purtroppo la visione che ho non è positiva. Oltre all’aspetto economi-co che è e resta piuttosto critico, direi che ci sono grossi problemi anche sotto il profilo po-litico e sociale. Al momento non vedo una maggioranza politica attiva sul territorio e, direi, manca anche la qua-lità dialettica alla nostra classe politica. L’opposizione ha un approccio non troppo adatto, basato soprattutto sullo scontro e poco sulle proposte. Si badi, con questo non voglio dire che la minoranza non ha fatto proposte, ma credo piuttosto che il clima instauratosi abbia minato a priori l’accoglimento delle stesse. Dal mio punto di visto auspico che le forze politiche locali facciano quadrato in una sorta di” patto per Mosciano”, dove condividere cose da fare e obiettivi da perseguire nell’immediato.Come imprenditore, lamento la scarsa capacità della classe politica nel relazionarsi con il mondo imprendito-riale locale. Come è possibile che non ci sia dialogo fra politica ed imprenditori? Lo scollamento è evidente e pre-occupante, fermo restando che deve esserci anche un necessario impegno da parte delle classi imprenditoriali e dei professionisti locali che devono sollecitare in prima persona il cambiamento di prospettiva in città.

Oltre che nella sua attività imprenditoriale, lei si occupa anche di cultura attraverso l’associazione Mo’Art. A suo avviso, in città è possibile portare aventi un appropriato discorso culturale?In una città come Mosciano Sant’Angelo è possibile fare tutto. C’è bisogno di creare quell’atteggiamento positivo che permetta a persone adatte e di buona volontà di es-sere coinvolte e di promuovere progetti vari. Troppe volte, infatti, i personalismi tarpano le ali alle iniziative.Per quanto attiene alle attività di Mo’Art credo di poter-mi dire soddisfatto di quanto fatto finora. Il libro sulla sto-ria del mobile in città resta finora il fiore all’occhiello, an-

che perché ha avuto una ricaduta tangibile su Mosciano Sant’Angelo con l’intitolazione di Piazza dei Falegnami. La pubblicazione, inoltre, ha avuto una vasta eco anche in

provincia e in regione, tanto che vari apprezzamenti sono arrivati anche da importanti organismi culturali.

Come le piacerebbe che fosse Mo-sciano?Mi piacerebbe ci fossero giovani con spirito propositivo per la città. Noto, a malincuore, che c’è la tendenza a lasciare la città. Chiediamoci il per-ché di ciò, in quanto al di là di casi particolari, credo che il fenomeno vi-sto nella sua complessità debba far riflettere. Cosa offre oggi Mosciano Sant’Angelo ai giovani? Mi riferisco a diversi livelli: dalla cultura all’intratte-nimento. Si badi, la città ha anche tanti punti di forza che vanno però esaltati e valorizzati. Anche tra le as-

sociazioni culturali bisognerebbe creare una forte sinergia che permetta di non disperdere le forze e di creare una maggiore socialità.

Un’ultima domanda. Da più parti si è sentito dire di una sua possibile candidatura alle prossime elezioni ammini-strative. In breve: si candiderà?Per il legame e l’affetto e per il senso di appartenenza al paese dove sono anche nato, sarei propenso a impegnar-mi politicamente. Chiaramente con una squadra di colla-boratori che sia unita e creda nello scopo da perseguire. Essere sindaco di una città come Mosciano Sant’Angelo ed esserlo seriamente come ritengo debba essere è però un compito importante che porta via molto tempo. Tem-po che al momento, per ragioni personali ed imprendi-toriali, non credo di poter dedicare: mi basta essere un imprenditore attento alla sua città ed al territorio dove ha deciso di investire ed operare.

IL PUNTO DI VISTA DELL’IMPRENDITORELE COSE DA FARE IN CITTA’ SECONDO MARIANO MONACO

1) RIAPERTURA TEATRO E BIBLIOTECA2) RISTRUTTURAZIONE PIAZZA SALICETI

3) VERDE PUBBLICO (PARCHI-AIUOLE-ROTONDE-ETC)4) AVVIARE RACCOLTA DIFFERENZIATA

5) RIQUALIFICAZIONE AREE ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI6) TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO (URBANO-

AMBIENTALE-AGRICOLO)7) SICUREZZA DEL TERRITORIO

8) POLITICHE PER LA CRESCITA DEMOGRAFICA9) AREA MOSCIANO STAZIONE AZIONE DI MARKETING

TERRITORIALE (PUBBLICO/PRIVATO) PER INDIVIDUARE NUOVE OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO

L’imprenditore Mariano Monaco

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13Novembre 2012e-mail: [email protected]

C H I U D E E V E N D ET U T T O

A P R E Z Z I D I R E A L I Z Z O f i n o a d e s a u r i m e n t o m e r c e

dipiErlUiGi filippONi

Mosciano S. Angelo

DUILIO ShU e IL DIALeTTO MOSCIAneSeSabato 20 ottobre 2012, presso la sala consiliare del comune di Mosciano Sant’angelo, è stato presentato l’ultimo lavoro scientifico di Duilio Shu.Il libro si intitola “Il dialetto di Mosciano Sant’Angelo”. Alla presentazione, oltre all’autore e al sindaco Ora-zio Di Marcello, sono intervenuti la professoressa Carla Marcato dell’università degli studi di Udine, che si oc-cupa del repertorio linguistico italiano, di etimologia e di onomastica; e Sandro Galantini, dell’Istituto Abruz-zese di ricerche storiche.

Duilio Shu, laureato in lettere presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, con una tesi in dialettologia italiana, si è sempre dedicato in modo parti-colare allo studio e al dialetto del suo comune di appartenenza. Ha già pubblicato “Il toponimo Mosciano Sant’Angelo”, “Storia e significato dei nomi locali del Comune di Mosciano Sant’Angelo”, “Il gergo dei muratori di Mosciano Sant’ Angelo”, “La torre Acquaviva di Mosciano Sant’An-gelo”, “A proposito della Noterella filologica Mosciano”, “Di alcuni casi paretimologici nella storia linguistica di Mosciano Sant’Angelo”.“Una raccolta lessicale come questa opera di Duilio Shu–si legge nella presentazione firmata dalla Marcato - non solo serve a documentare le caratteristiche di un dialetto, contribuendo in tal modo alla conoscen-za dell’area linguistica medioadriatica, ma è importante testimonianza della cultura di un territorio. Si sa che documentare per intero una lingua viva non si può perché è in continuo movimento e di questa evoluzione fa parte anche la rapida scomparsa di parole quando le cose cambia-no. Perciò la compilazione di un glossario di una lingua che si continua a parlare difficilmente può essere esaustiva. Ciò che potrà essere rimasto fuori dal glossario del moscianese non può che essere poca cosa rispetto al gran lavoro fatto da Duilio Shu in anni di ricerche. E l’importanza di questo lavoro, accurato sotto il profilo della ricerca dialettolo-gica, sta anche nel fatto che le parole sono come le tessere di un mosaico raffigurante la cultura di una comunità”.

Page 14: Lo Strillone - Novembre 2012

Novembre 2012e-mail: [email protected]

MENSILE D ’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORT14 P ine to

PRIMARIe: A PIneTO IL PD SI FA In DUeIntervista doppia ai presidenti dei comitati Renzi e Bersani

diViNCENzO mOrETTi

HA FATTO BENE L’ASSEMBLEA PD A CONCEDERE LE PRIMARIE A MATTEO RENZI?

NON CREDO SI TRATTI DI UNA CONCESSIONE, MA DI UNA NECESSITÀ LEGATA DA UN LATO

ALL’AFFERMAZIONE DEL PRINCIPIO STATUTARIO SECONDO CUI LE PRIMARIE DEVONO DIVENTARE,

EFFETTIVAMENTE ED AD OGNI LIVELLO, IL METODO DI SCELTA DELLA NOSTRA CLASSE DIRI-

GENTE, SENZA RELEGARLE AI SOLI LIVELLI LOCALI. SOTTO QUESTO ASPETTO, CREDO LA

SCELTA DELL’ASSEMBLEA DEL PD ABBIA VOLUTO INDICARE UNA CHIARA LINEA PER IL FUTURO

DELLE ELEZIONI DEI SUOI RAPPRESENTANTI NON SOLO AI COMUNI O ALLE REGIONI, MA ANCHE PER IL PARLAMENTO NAZIONALE. DALL’ALTRO LATO, LE PRIMARIE ERANO NECESSARIE PER LEVARE “LA RUGGINE” AD UNA CLASSE POLITICA FORSE

TROPPO IMMOBILE.

PERCHÈ SCEGLIERE DI VOTARE BERSANI (RENZI) ALLE PRIMARIE?

IO HO SCELTO RENZI, QUINDI NON SAPREI DIRE PERCHÉ SCEGLIERE BERSANI, CHE PURE STIMO COME

POLITICO. ED HO SCELTO RENZI PER UN MOTIVO MOLTO SEMPLICE: PERCHÉ CREDO SIA ARRIVATO IL MOMENTO DI SCARDINARE UN SISTEMA OLIGARCHI-CO ED AUTOREFERENZIALE TROPPO DISTANTE DAL SISTEMA PAESE. GLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI, COME MATTEO RENZI, APPUNTO, SI CON-FRONTANO OGNI GIORNO CON I BISOGNI DI NOI CIT-TADINI E QUESTO, RITENGO, SIA GIÀ UN MOTIVO PIÙ

CHE SUFFICIENTE. E POI HO AVUTO MODO DI AP-PREZZARE IL GRANDE ENTUSIASMO CHE, ALMENO A PINETO, SI STA CREANDO ATTORNO ALLA SUA

CANDIDATURA, SPECIALMENTE DA PARTE DI RAGAZ-ZI POCO PIÙ CHE VENTENNI, CUI OCCORRE DARE

SPAZIO, SE NON CEDERLO IN GRAN PARTE.

A PINETO PIÙ CHE MAI I COMITATI DEI PRINCIPALI CANDIDATI ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA SI SONO ORGANIZZATI E IMPEGNATI PER AFFRONTARE QUESTO IMMINENTE IMPEGNO. ABBIAMO ASCOLTATO I PRESIDENTI DEI COMITATI RENZI E BER-SANI, RISPETTIVAMENTE PIETRO PALOZZO ED ERNESTO IEZZI, IN UNA SINGOLARISSIMA INTERVISTA DOPPIA, UTILE A CAPIRE

MEGLIO QUALE SARÀ LA LINEA POLITICA DEI POTENZIALI PREMIER.

RITENGO CHE IN UN CONTESTO ECONOMICO E PO-LITICO COSÌ COMPLESSO ED IN CONTINUA MUTA-ZIONE, NON FOSSE NECESSARIO DARE UNA UL-TERIORE PROVA DI DEMOCRAZIA E DI TRASPAREN-ZA . CHI APPARTIENE AD UN PARTITO NE CONO-SCE ED ACCETTA LE REGOLE ED IL PERCORSO PO-LITICO CHE SI RICHIEDE AD OGNI ISCRITTO , DIRI-GENTE O AMMINISTRATORE. SE NON CONDIVIDE LE REGOLE PUÒ CAMBIARE PARTITO. SONO ORMAI QUATTRO / CINQUE ANNI CHE NON FACCIAMO

ALTRO CHE PRIMARIE, INTERNE, DI COALIZIONE, PER LA SCELTA DEL SEGRETARIO O DEL CANDIDA-TO PREMIER; È ARRIVATO PER IL PD IL MOMENTO DI GOVERNARE ACCORCIANDO I TEMPI E QUESTA ERA IL MOMENTO GIUSTO SENZA INCORRERE IN PROBABILI SPACCATURE INTERNE. GIÀ SOSTENEN-

DO IL GOVERNO MONTI , BERSANI ED IL PD HANNO DATO ESEMPIO DI GRANDE RESPONSABILITÀ PER UNA RAGION DI STATO; ANDANDO ALLE ELE-ZIONI AVREMMO PROBABILMENTE VINTO E SAREM-MO GIÀ A GOVERNARE CON L'INCOGNITA , PERÒ , DELL'AFFIDABILITÀ A LIVELLO EUROPEO E DI FIDUCIA DEI MERCATI . INFINE CHI PRETENDE CHE I

MANDATI SIANO DEFINITI DEVE ANCHE DARE L'ESEMPIO DI PORTARLO A TERMINE; UN SINDACO ELETTO DA UNA CITTADINA HA L'OBBLIGO E L'IMPE-GNO DI PORTARE A TERMINE IL PROPRIO MANDA-TO ASSICURANDO PROPRIO NELL'ULTIMO PERIODO PRESENZA ED INTENSITÀ DELL'AZIONE AMMINI-

STRATIVA, COSA CHE RENZI NON MI SEMBRA STIA FACENDO .

RICOPRIRE IL RUOLO DI LEADER POLITICO E GO-VERNARE UN PAESE IMPORTANTE COME L'ITALIA

RICHIEDE UNA PREPARAZIONE , UNA ESPERIENZA AMMINISTRATIVA, UNA CAPACITÀ DI RELAZIONE E DI AGGREGAZIONE MOLTO PIÙ MARCATE

RISPETTO ALLA FIGURA DI SINDACO , SEPPURE DI UNA CITTÀ COME FIRENZE. BERSANI HA

QUESTO BAGAGLIO DI COMPETENZE E DI ESPERIEN-ZA ED È UN LEADER CHE LEGA , UNISCE, ED È IN GRADO DI CONIUGARE LE ESIGENZE POLITICHE

DEI DIVERSI PARTITI CHE POTREBBERO FAR PARTE DI UNA COALIZIONE DI GOVERNO ; RENZI INVECE È SOLTANTO AUTOREFERENZIALE,

SLEGA , DIVIDE, NON PARLA MAI A NOME DEL PD MA A NOME DI SE STESSO . A NOI SERVE UN LEADER NORMALE, PRAGMATICO , DOVE LA "NOR-MALITÀ " È INTESA COME UN FATTORE DI ALTA POSITIVITÀ; PENSO SIA FINITO IL TEMPO DEI "CO-MUNICATORI " E CHE SIA ARRIVATO IL TEMPO

DEI "COSTRUTTORI " DI DEMOCRAZIA E DI POLITI-CHE DI GOVERNO ORIENTATE ALLA REDISTRIBU-ZIONE DEL REDDITO, PER UNA POLITICA FISCALE EQUA ED UNA POLITICA DEI REDDITI RESPONSABILE

.

PIETRO PALOZZO

ERNESTO IEZZI

PIETRO PALOZZO

ERNESTO IEZZI

VINCENZO MORETTI VINCENZO MORETTI

Page 15: Lo Strillone - Novembre 2012

15MENSILE D ’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORT

Novembre 2012e-mail: [email protected] P ine to

LE ELEZIONI IN SICILIA HANNO VISTO VINCERE LA COALIZIONE PD-UDC. E’ L’ALLEANZA DA RIPRO-PORRE ANCHE PER LE PROSSIME POLITICHE?

QUI CREDO ABBIA RAGIONE IL PRESIDENTE MONTI, QUANDO AFFERMA CHE LE COALIZIONI CHE DO-

VRANNO FORMARSI NEL PROSSIMO PARLAMENTO DOVREBBERO PERDERE DI VISTA LE CONTRAPPOSI-ZIONI IDEOLOGICHE PER DEDICARSI ALLE SOLUZIONI DA DARE A QUESTO PERIODO DI CRISI, CHE SI DIMO-

STRA SEMPRE PIÙ LUNGO. E$ PENSO, PRIMA DI OGNI ALTRA COSA, ALLA NECESSITÀ DI RIDISEGNARE L’ASSETTO COSTITUZIONALE DEGLI ENTI LOCALI E

DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, PER SNELLIRLI ANCORA DI PIÙ E PER DARE ATTUAZIONE SEMPRE PIÙ CONCRETA AD UN PRINCIPIO COSTITUZIONALE

FONDAMENTALE QUALE QUELLO DELLA SUSSIDIARIE-TÀ. CERTO, IN QUESTO MOMENTO, ALMENO PERSO-NALMENTE, IO RIUSCIREI A DIALOGARE MEGLIO CON I MODERATI DEL CENTRO. MA A ROMA LE COSE PO-

TREBBERO ESSERE DIVERSE.

NONOSTANTE LA VITTORIA IN SICILIA IL PD È PASSATO DAL 18,7% DEL 2008 AL 13,4% DEL 2012. QUALI LE AZIONI, LE IDEE E I PROGETTI

PER AUMENTARE LA BASE ELETTORALE?

UNA SOLA AZIONE. RENDERE LA POLITICA ASSOLVI-MENTO DI UN DOVERE CIVICO E NON UNA ASSICURA-

ZIONE SULLA VITA. LE IDEE VENGONO DI CONSE-GUENZA ED ANCHE L’ALLARGAMENTO DELLA BASE ELETTORALE, NE SONO CERTO. E QUI SAREI UN PO’ CRITICO CON LE REGOLE CHE SI STANO DELINEANDO IN QUESTI GIORNI SULLO SVOLGIMENTO DELLE PRI-

MARIE. NON VORREI CHE LA PREVISIONE DI FILTRI ED ADEMPIMENTI ECCESSIVI FINISSE CON LO SCORAGGIA-RE QUANTI VORREBBERO RECARSI A VOTARE NELLA RISERVATEZZA, PER QUANTO ASSICURABILE DALLA

PREVISIONE DI GAZEBI ELETTORALI COLLOCATI ALL’APERTO, E SENZA DOVER DEDICARE ALLE OPE-RAZIONI DI VOTO PIÙ TEMPO DI QUANTO NE OCCOR-RA PER ELEGGERE I NOSTRI RAPPRESENTANTI ALLA

CAMERA O AL SENATO.

COSA HA RENZI CHE MANCA A BERSANI E VICEVERSA.

RENZI HA LA GIOVENTÙ DALLA SUA PARTE E LA PROMESSA CHE SE PERDE LE PRIMARIE TORNA A FARE IL LAVORO CHE FACEVA PRIMA. BERSANI

CREDO POSSA FAR AFFIDAMENTO SU UNA ESPERIEN-ZA NON INDIFFERENTE, CHE POTREBBE FARE ANCHE LA DIFFERENZA. E CON QUESTO, SIA CHIARO, NON

STO METTENDO LE MANI AVANTI.

UN APPELLO AI LETTORI A VOTARE RENZI/BERSANI.

PIÙ CHE UN APPELLO, UN DUPLICE INVITO. LEG-GETE CON ATTENZIONE I CONTENUTI DEL SITO

INTERNET MATTEO RENZI E NON SCORAGGIATEVI SE AI GAZEBI ELETTORALI CI SARÀ DA ATTENDE-RE PIÙ DI QUANTO AVRESTE MESSO IN PREVEN-

TIVO. FORSE POTREBBE VALERNE LA PENA.

A LIVELLO LOCALE , MI RIFERISCO A PINETO, IL PD GOVERNA INSIEME ALL' UDC DAL 2004 , MA LE

REALTÀ TERRITORIALI RIESCONO A VOLTE A COPRI-RE LE DIVERGENZE SU GRANDI TEMI QUALI I DIRITTI CIVILI E SOCIALI , POLITICA ESTERA, POLITICHE ECO-NOMICHE DI COMPETENZA DEL GOVERNO CEN-TRALE E DEL PARLAMENTO . LA BRAVURA DEL

NUOVO PREMIER SARÀ PROPRIO QUELLA DI METTE-RE INISEME ESPRESSIONI POLITICHE CON DIFFE-

RENTI POSIZIONI SU TEMI DI GRANDE IMPORTAN-ZA ED ATTUALITÀ ; LA CONVERGENZA SUI PRINCI-PI ETICI , ECONOMICI E DI POLITICA ESTERA , CON-SIDERATI I FATTORI DI CONTESTO RAPPRESENTATI DALL' APPARTENENZA ALLA UE ED ALTRE , PO-

TREBBE CONCRETIZZARSI INVECE METTENDO INSIEME UDC-PD - SEL ED ALTRE FORZE DI SINISTRA .

L'ANALISI DEL VOTO IN SICILIA È SEMPRE DIFFICI-LE DA RIPROPORRE A LIVELLO NAZIONALE . SARÀ L'INEVITABILE PASSAGGIO DALL'ECONOMIA BASATA SULLE RELAZIONI E SULLA FINANZA

CREATIVA ALL'ECONOMIA REALE CHE PORTERÀ I CITTADINI ALLA RICERCA DI UN PARTITO CHE LI RAPPRESENTI APPIENO . I METODI DI COMUNI-CAZIONE CON L'ELETTORATO DOVRANNO CAM-BIARE RICERCANDO MODALITÀ INTERATTIVE,

SOCIAL NETWORK MA NON SOLTANTO CON LA RISCOPERTA DELLE SEZIONI ED INIZIATIVE SUL

TERRITORIO .

SUL PIANO DELL'ESPERIENZA AMMINISTRATIVA, SULLE COMPETENZE , SULLE CAPACITÀ DI GOVER-

NO ( RICORDO CHE IL MINISTRO BERSANI È STATO L'UNICO AD ANTICIPARE DIVERSE FORME DI LIBERALIZZAZIONI ) NONCHÈ SULLE CAPACI-TÀ DI DIALOGO CON GLI ALTRI PARTITI PENSO CHE NON CI SIA CONFRONTO . RENZI HA DALLA PARTE SUA L' ANAGRAFE MA NON SEMPRE È UN FATTORE VINCENTE PER VIA DELL'INESPERIENZA . IL PERIODO CALDO DA NOVEMBRE 2011 AD OGGI HA RICHIESTO GRANDE RESPONSABILITÀ E CAPA-CITÀ DI MEDIAZIONE FATTE EMERGERE DA BER-SANI , DOTATO DI UNA BUONA LEASERSHI SITUA-ZIONALE ; STESSA COSA NON POSSIAMO DIRE

PER RENZI PER ASSENZA DI RISCONTRO.

RENZI SI È DIMOSTRATO SCETTICO E CRITICO ANCHE QUANDO È STATO PRESENTATA LA CARTA D' INTENTI DEL PARTITO DEMOCRATICO; NEI SUOI IN-TERVENTI, CONVEGNI E COMIZI IL PD NON VIENE

MENZIONATO E LA BANDIERA NON SVENTOLA MAI ! E' SOLTANTO AUTOREFERENZIALE COSÌ COME MOLTI SOSTENITORI CHE CERCANO UN PERCORSO ALTERNA-TIVO E FACILITATO A PRESCINDERE DI UN PRO-

GRAMMA POLITICO . SE VUOI UN LEADER CHE PARLA A NOME DEL PD, DI UNA COALIZIONE DI GOVERNO E DI UNA PIATTA-FORMA PROGRAMMATICA CONDIVISA E CHE NON PARLI SEMPRE E SOLTANTO A NOME PROPRIO , CHE PARLI DI CONTENUTI E DI PROLEMATICHE

REALI VOTA BERSANI .SE VUOI UN LEADER CHE AGGREGA ED UNISCE E NON

DIVIDE VOTA BERSANI.

ERNESTO IEZZI

ERNESTO IEZZI

ERNESTO IEZZI

ERNESTO IEZZI

PIETRO PALOZZO

PIETRO PALOZZO

PIETRO PALOZZO

PIETRO PALOZZO

VINCENZO MORETTI

VINCENZO MORETTI

VINCENZO MORETTIVINCENZO MORETTI

Page 16: Lo Strillone - Novembre 2012

MENSILE D ’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORT16 Ottobre 2012

e-mail: [email protected] d’Oro e Notaresco

Alla luce degli allagamenti di strade pubbliche e abi-tazioni private registrati dopo le abbondanti piogge dell’ultimo periodo, il sindaco ha emanato una specifi-ca ordinanza per la pulizia e la manutenzione di cana-li, fossi e terreni agricoli. Il dispositivo punta dunque a prevenire e a mitigare i danni de-rivanti da eventi atmosferici ecce-zionali, ordinando «a tutti gli agri-coltori, coltivatori diretti, affittuari, mezzadri, contoterzisti, possesso-ri, etc. dei fondi siti nel Comune di Notaresco, a tutti i proprietari, Enti pubblici e privati, possessori, gestori, consorzi, regolatori, uten-ti etc. titolari dei diritti d’acqua di fiumi, canali d’irrigazione, canali adduttori, canali scolmatori ed altri corsi d’acqua che attraversano il territorio comunale, ciascuno per le rispettive compe-tenze ed in solido tra loro, di provvedere ad eseguire i lavori sottoelencati e comunque con un limite minimo di due cicli di opere». Le due scadenze annuali sono il 15 marzo e il 31 ottobre, mentre la lista degli interventi comprende:

- manutenzione delle arginature in terra, con ta-glio della vegetazione, ripristino del paramento inter-

no, manutenzione di opere d’arte e manufatti connes-si al sistema arginale;- rimozione dei rifiuti solidi;- rimozione di materiali organici di origine vege-tale, come tronchi di alberi divelti e rami che possano ostruire il libero deflusso delle acque;

- taglio selettivo delle forma-zioni arbustive riparali, con sosti-tuzione degli alberi ad alto fusto morti o pericolanti con specie a forte radicazione;- rinaturazione delle sponde soggette a erosione mediante tecniche di ingegneria naturalisti-ca;- ripristino delle sezioni di de-

flusso;- ripristino delle funzionalità di tratti intubati;- ripristino di protezioni spondali eventualmente deteriorate.La medesima ordinanza sindacale dispone che cado-no sui terreni, coltivati o non, devono essere regimate a cura dei proprietari dei fondi, anche attraverso la realizzazione di appositi canali di raccolta.Il mancato rispetto di tali disposizioni è punibile con sanzioni amministrative fino a 594 euro.

PRIORITARIA LA MAnUTenzIOne DI FOSSI e CAnALI

ALL’ASTA LA eX SCUOLA COLLe MARInOVendita al l ’asta per la ex scuola elemen -tare Col le Marino, che l’amminist raz io-ne comunale ha inser i to nel la l i s ta del le propr ietà da al ienare. Un provvedimen-to adottato sempre più spesso dagl i Ent i local i i qual i , in cr is i di r i sorse e di l iquidi-tà e costrett i a f ronteggiare i sever i tagl i del Governo centrale, scelgono di ce-dere beni del patr imonio pubbl ico per dare un po’ di respiro al la casse comu-nal i . I l prezzo a base d’asta del l ’ immobi le è

di euro 95mi la, non sono am-messe offerte al r ibasso e la ven-dita è program-mata a corpo e non a misura. I l termine per la p r e s e n t a z i o n e del le offerte è i l 30 novembre.

Tanti Auguri a Marco e Marzia

per il nuovo arrivatoFrancesco!!!

Page 17: Lo Strillone - Novembre 2012

17Novembre 2012e-mail: [email protected]

Tanto divertimento ma soprattutto molte castagne. Sabato 10 novembre la parrocchia di Morro D’Oro si è ritrovata in piazza Duca degli Abruzzi per festeggiare la ricorrenza di San martino. La suggestiva location, il caldo odore del vin brulè e la brezza quasi invernale hanno reso la serata ancor più gradevole. La riuscita dell’evento è dovuta all’ottima organizzazione . Le castagne venivano infatti servite all’interno di “cartocci artigianali”, ciò fa pensare che ci siano volute di-verse ore per produrli. Indispensabili, dunque, gli innumerevoli aiuti che sono arrivati da parte dei parrocchiani: c’era l’addetto al fuoco, quello al vino e persino l’incaricato della spazzatura. Il tempo è stato clemente, nemmeno una goccia d’acqua nonostante i grossi nuvoloni neri che ricoprivano il cielo morrese sin dalla mattina. Il vino caldo speziato è stato il più gradito: “Era da tempo che non provavo più un vino del genere. Mi ha riscaldato lo stomaco e anche un poco

la testa, ma ne è valsa la pena”, ironizza sorridente un uomo del posto. Oltre all’aspetto culinario c’è stato an-che quello ludico con giochi per i più piccoli. E’ bastato qualche barattolo di latta e una palla un po’ sgonfia per far ridere i tanti bambini presenti quella sera. La cosa che va maggiormente evidenziata è il prezzo del cartoccio e del vino: 0 euro. L’evento è stato completamente finan-ziato dal parroco della parrocchia Santi Salvatore e Ni-cola, Don Julio. Una serata particolarmente gradita dai morresi, i quali non possono far altro che complimentarsi per la buona riuscita della serata.

Morro d’Oro e Notaresco

vInO nOveLLO e gIOChI In PIAzzA Il San Martino morrese

diariaNNa mazziTTi

Tanti e forse troppi pareggi. Il po-sto in classifica è un po’ incerto, ma l’Atletico Morro D’Oro non molla. La

squadra, durante lo scorso campionato, aveva particolare tendenza alla vittoria, il che ha lette-ralmente viziato i tifosi. Lo stadio del team morre-se è comunque e particolarmente animato dalla “TBR 1994” con una grinta davvero formidabile. Sciarpa al collo e tanto fiato in gola per urlare una passione che esiste da oltre diciotto anni. Sabato scorso però, la tifoseria biancorossa è stata prota-gonista di una vicenda piuttosto preoccupante: durante un match disputato nei pressi di Capra-ra, i tifosi delle due squadre hanno avuto un duro scontro verbale ed uno dei tifosi ospi-tanti ha tirato fuori una pistola da soft air. Momenti di panico, dunque, sulle gradinate. Fortunatamente si è risolto tutto in pochi mi-nuti ma la paura è stata davvero tanta. L’At-letico Morro D’Oro deve tornare a crederci perché c’è chi ha dimostrato e continua a dimostrare che quella sciarpetta vale tanto.

“LA genTe COMe nOI nOn MOLLA MAI”Il coro della TBR fa tremare il comunale

Page 18: Lo Strillone - Novembre 2012

18 Novembre 2012e-mail: [email protected] i che

troppo in fretta. Per fortuna ci sono ancora molti no-stalgici a tenere in vita le memorie del passato.

Poggio Umbricchio, oggi come in passato, ha con-servato il rischio di uno spopolamento ormai divenuto realtà. So che la cosa ti indigna molto …

M’indigna e mi getta nello sconforto. Il borgo vive un’esistenza transumante: gode a pieno dell’estate e si cheta con la luna di settembre, quando gli spet-tri della solitudine tornano ad aleggiare tra le sue vie color antrace. Purtroppo lo spopolamento è andato già troppo oltre per porvi rimedio, ma confido nella non irreversibilità del fenomeno. C’è il rischio che il paese diventi esclusivamente una meta turistica (in parte già lo è); ma una comunità non può vivere a strattoni. Il guaio principale è il lavoro. La gente è fug-gita via in un contagio generale, in cerca di sosten-tamento. Senza lavoro la montagna muore. E in un

quadro politico-sociale come quello attuale è ancora più drammatico, ahimè, sperare nel risveglio dei pae-si. Ma non dobbiamo abbandonare mai l’idea di un “ritorno”. La ruota, di solito, gira.

nel romanzo hai inserito anche rac-conti intrisi di mistero: “cronache da non prendere sul serio, anche se nel-le leggende, è risaputo, c’è sempre un fondo di verità.” Racconta …

In tutti paesi si racconta dei poteri del libro nero, delle streghe che pre-sidiano i crocicchi, dei fantasmi di assassinati in cerca di rivalsa, di leg-gendari tesori nascosti in chissà qua-le antro inaccessibile e di maledizioni temute e non rivelate. In “Dove non arrivano i sentieri” ne ho raccontate e rielaborate un paio tra quelle che

mi affascinavano di più.

hai presentato il tuo nuovo romanzo nel grembo del Parco nazionale del gran Sasso e Monti della Laga il 20 e il 21 Ottobre 2012, in occasione della 7^ festa della castagna “Lu ‘nzite”, (il marrone di Senarica nel dialetto locale), organizzata dalla Pro Loco di Senari-ca, in collaborazione con l’amministrazione comuna-le di Crognaleto, il Consorzio BIM vomano-Tordino e la Camera di Commercio di Teramo …

Una gran bella giornata e una grossa emozione. Pre-sentare “Dove non arrivano i sentieri” – che se non erro è il primo romanzo ambientato nell’alta valle del Vomano – nel cuore del comprensorio, e alla presen-za di personaggi e un pubblico di prestigio, è stato si-curamente un successo e una soddisfazione. Per que-sto motivo, devo necessariamente ringraziare il sinda-co di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo e il presidente della pro loco di Senarica, il dott. Sebastian Maiocco. Un ringraziamento speciale va alla comunità e alla pro loco di Poggio Umbricchio - e al suo inossidabile presidente Secondo Di Pietro.

Dopo “Cronache di un cittadino qualunque” (evoè edizioni, 2011) Fabio Petrella ritorna con un nuo-vo romanzo dal titolo:”Dove non arrivano i sentieri” Palumbi edizio-ni pp.144. Tra fantasia e realtà, il giovane autore trae ispirazione dai racconti degli anziani che da sempre conservano e preservano cultura e tradizioni. Ricostruisce un

luogo, Poggio Umbricchio, una frazione del Comune di Crognaleto in provincia di Teramo, poggiato su uno sperone di roccia nel territorio dei Monti della Laga.Il protagonista di una delle sue storie è vincenzo,un pastore nato agli inizi degli anni venti dello scorso se-colo che emigra di America in cerca di fortuna e per sfuggire alla miseria. vincenzo ritorna nella sua terra ormai anziano, si parla ancora di esodo come ai suoi tempi, questa volta non per tentare la fortuna ma per avere la possibilità di un lavoro non precario ed un esistenza almeno di-gnitosa …

È la ciclicità della Storia che intervie-ne. Come i nostri nonni/ genitori pa-recchi anni fa, oggi tocca alle nuo-ve generazioni affrontare e scontare la realtà; in un Paese la cui semina è danneggiata da piante infestanti l’unica soluzione è l’esilio volontario (o forse è meglio dire coatto, visto che la migrazione è indirettamente imposta dall’avversità della situa-zione politica). Con l’avventura di Vincenzo, che fugge per miseria e disperazione, ho voluto tracciare un paragone con il presente, che scor-re sotto gli occhi dei giovani come acqua sotto i ponti senza trascinare nulla con sé. Se “Cronache di un cittadino qua-lunque” affrontava la realtà con acidità e sarcasmo, “Dove non arrivano i sentieri” lo fa con nostalgia e rassegnazione, proiettandoci in un’epoca felice ma perduta. Poggio Umbricchio, grumo di case nella so-litudine vasta e selvaggia della Laga, è descritto un po’ come l’Arcadia classica: una terra fatta di declivi impervi abitati esclusivamente da pastori e greggi; un luogo lontano e inesplorato dove vivere con serenità, distante dal trambusto e dall’alienazione delle città.

Quanto è importante custodire il racconto dell’anzia-no, in un tempo in cui l’oralità si è trasferita nella mani che picchiano sulla tastiera del pc?

In un mondo che ha digitalizzato anche le proprie radici, l’oralità ha le ore contate come una razza in estinzione. Il tramandarsi continuerà per via telema-tica, ma le meccaniche facciali e le espressioni ta-ciute degli anziani, chiusi nel fascino del vernacolo invocato, saranno per sempre perdute; a meno che non si possa imbottigliare le loro vite in una grossa da-migiana e fruirne anche fra cent’anni. Purtroppo il mondo ci porta a dimenticare le cose

A TU PeR TU COn FABIO PeTReLLAcultura

diCariNa spUriO

L’autore teramano presenta il suo ultimo lavoro ‘Dove non arrivano i sentieri’Palumbi edizioni, 2012

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19Novembre 2012e-mail: [email protected] Rubr i che

I FIgLI DOPO UnA SePARAzIOne: Le ReCenTI nOvITA’Mantenimento del figlio maggiorenne? Solo se non è economicamente in-dipendente senza colpa.Il mantenimento dei figli, in costanza di una separazione, è un tema che ha vissuto un costante evolversi con differenti prospettive, sia nella giurispru-denza che tra gli studiosi del diritto.Ciò in quanto detto tema coinvolge aspetti fondamentali di diversi soggetti quali il diritto costituzionalmente garantito di un figlio ad essere mantenuto e il dovere che comunque quest’ultimo ha nei confronti del genitore di non cullarsi su tale aspettativa di sostentamento.Il diritto al mantenimento, normativamente previsto anche agli artt. 147 e 148 del Codice Civile, è prerogativa tanto dei figli legittimi, quanto dei figli naturali e rientra nel più ampio paradigma del dovere di solidarietà che in-combe sul genitore per garantire la crescita autonoma della prole.La problematica più dibattuta ha riguardato l’eventuale limite di questo diritto, ovvero fino a quando il genitore deve sentirsi obbligato in tal senso nei confronti del proprio figlio.In altri termini, si è posta la questione se tale obbligo fosse destinato a cessare con il semplice raggiungimento della maggiore età, ovvero con l’indipendenza economica acquisita dal figlio.Sul punto sono intervenute recentissime sentenze della Corte di Cassazione che hanno chiarito come “l’obbligo di mantenimento del figlio resta a carico dei genitori anche al raggiungimento della maggiore età, protraendosi fino a quando questi non diventi autosufficiente o sia accertato che la mancata autosufficienza economica sia da attribuirsi a sua colpa. Il rifiuto ingiustificato di attività lavorativa è idoneo ad estinguere il diritto al mantenimento”. Tale pronuncia ha confermato la tesi, ormai dominante nel panorama giurisprudenziale, che anche se l’obbligo di mantenimento dei figli non cessa con il raggiungimento della maggiore età, occorre valutare se il mancato raggiungimento dell’autosufficienza economica sia attribuibile a colpa o meno del figlio poiché, in caso positivo, il diritto cessa in ragione del contegno ingiustificato di non crearsi un’indipendenza economica.

A cura dell’Avv. Dario Avolio – Studio Legale Avolio di Giulianova

LA PAROLA ALL’AvvOCATO:

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20 Ottobre 2012e-mail: [email protected] i che

Ingredienti:farina di castagne 170 grfarina 00 70 grburro a temperatura ambiente 80 gracqua 100 grpurea di castagne lessate 130 grvanigliazucchero 4 cucchiaiuvettapinoli

disErENa aNGEliNi BISCOTTINI ALLE CASTAGNE

Procedimento:Impastare la farina con il burro.Unire lo zucchero e la purea di castagne senza però setacciarla, i pezzetti di casta-gna intera nei biscotti sono cosa piacevole a risultato finito.Estrarre i semini dalla bacca di vaniglia con la punta di un coltello ed unirli al composto.Impastare tutto con l’ aggiunta di poca ac-qua alla volta.Potrebbero essere sufficienti 80 gr di acqua invece che 100 gr, dipende dalla farina.Avvolgere l’ impasto dei biscotti in un foglio di pellicola e riporre in frigo per circa 30 mi-nuti.Preriscaldare il forno a 180°.Rivestire una placca da forno con un foglio di cartaforno.Formare con le mani tante palline (grandi

quanto una noce) ricavandole dall’ impasto.Disporre i biscottini sulla cartaforno e decorare ogni bi-scotto con un paio di pinoli ed un chicco di uvetta.Infornare per 12 minuti.

le ricette di francescadifraNCEsCa mOrETTi

mangia come parli

Panini dolci alla zucca

Ingredienti farina manitoba: 650 gzucca (pulita e lavata): 450 g lievito di birra: 10 g burro fuso: 60 g latte tiepido: 150 gzucchero: 100 gsale: 1 pizzicobacca di vaniglia: 1 (opzionale)uvetta: 1 pugnoalbume d’uovo: 1Preparazione della RicettaPreparate la zucca: togliete buccia e semi e tagliatela a pezzettoni, poi cuocetela (al vapore o in forno) fino a che diventi morbida, passatela quindi nello schiac-ciapatate e lasciatela raffreddare. Mettete il burro in un contenitore con il latte e scaldatelo, in modo che il burro si fonda. Mischiate quindi la purea di zucca con il latte e il burro. Aprite il baccello di vaniglia per il alto più lungo e con un coltellino raschiatene i semi e versateli nell’impasto di zucca, latte e burro. Aggiungete quin-di lo zucchero e il lievito. Setacciate la farina in un recipiente ca-piente. Create un buchetto al centro, versate gli ingredienti umidi e mettete il sale nei bordi. Iniziate a lavorare l’impasto, che risulte-rà abbastanza appiccicaticcio (nel caso dovesse risultare troppo morbido, aggiungete della farina), e impastate per circa 10 minuti, unite infine l’uvetta ammollata. Formate quindi una palla, copritela con la pellicola trasparente e mettetela a lievitare nel per circa 1-2 ore. Versate l’impasto sul tavolo e senza lavorarlo troppo, ricavate dall’impasto circa 20 palline. A questo punto disponete le palline in maniera concentrica in una teglia rivestita con carta da forno, di-sponendo le palline a una distanza di circa mezzo centimetro l’una dall’altra Coprite quindi la teglia con un panno e lasciate lievitare circa un’oretta, finchè i paninetti non saranno raddoppiati in volu-me e si saranno uniti. Prima di infornare, spennellate i panini con dell’albume d’uovo leggermente sbattuto. Infornate quindi a 180°C (in forno già caldo) per circa 20′…Aspettate che si raffreddino, poi “staccate” i vostri pannetti. Una volta freddi, potete congelare i vostri panini, per poi toglierli dal frigo un’oretta prima di mangiarli, in modo da averli sempre freschi e fragranti!Se volete, potete riempire i panini con un cucchiaino di marmellata, dei pezzetti di noci e uvette, in modo da avere delle briochine dal goloso ripieno…

Gli articoli firmati sono da intendersi come libera espressione di chi scrive e non impegnano in alcun modo né la Redazione, né l’Editore. È consentita la riproduzione di testi e foto purché vengano citati la fonte e l’Editore. Alcune immagini pubblicate potrebbero essere tratte dalla fonte RETI.

Direttore Responsabile: Vincenzo MorettiDirettore Editoriale: Sara RocchegianiCoordinamento Redazionale: Luca Lattanzi - Cristian Quaranta

Hanno collaborato: Vincenzo Angelico, Serena Angelini, Dario Avolio, Ugo Centi, Alessio Cicconi, Patrizia Ci-pollone, Pietro Colantoni, Pier Paolo Di Donato, Vincenzo Di Frischia, Marco Di Nicola, Alessandro Di Remigio, Maria Pia Di Stasio, Pierluigi Filipponi, Giampiero Massacesi, Arianna Mazzitti, Ruggero Mazzoni, Angelo Monte-bello, Federica Moretti, Francesca Moretti, Ilaria Moretti, Piero Ricciutelli, Piera Ruffini, Domenico Spina, Carina Spurio, Manuela Valleriani, Luca Venanzi, Piergiorgio Verrigni, Elena Vespa.

Web Manager: Cristian QuarantaImpaginazione: Francani EmanueleGrafica: Francani EmanueleStampa: Delta Giornali s.r.l.Tiratura: 5.500 copie

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lO sTrillONEmensile d’attualità, politica, cultura e sport

registrazione stampa: n. 642/2011 - Tribunale di Teramo

L’ autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore. (Albert Camus)

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MENSILE D ’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORT21Ottobre 2012

e-mail: [email protected] Rubr i che

Confusi dai messaggi contraddittori di una società in cui è difficile sentirsi accettati ed adeguati a causa di quei falsi miti di apparenza e forma fisica che hanno ormai pur-troppo conquistato il primato sulla vera bellezza e sull’intelligenza interiore, molti giovani inconsapevoli stanno buttando via la loro salute e con essa la loro vita.Attratti, infatti, da modelli e ideali fisici da seguire e dalla continua ricerca di forti emozio-ni, essi hanno dato origine ad una nuovo e pericoloso fenomeno: la drunkoressia. Emigrata dagli Stati Uniti e diffusasi velocemente in Europa, questa moda riconosciuta come una un vero e proprio disordine alimentare, è ora in costante aumento tra le gio-vani italiane tra i 15 ed i 30 anni.Questa tendenza risponde all’imperativo: “Bevi, ma rimani magra!” e così, la sostituzione

del cibo con superdrink sempre più moderni, risulta assolutamente necessario per mantenere la forma, divertirsi, essere disinibiti e risultare divertenti. Pare che la ragazza drunkoressica - tipo “ è brava a scuola, elegante, conosce bene diete e cibi ipoca-lorici, è esperta di salute e benessere, non si separa mai dalla bottiglia d’acqua, fa spesso uso di lassativi o diuretici, ama la danza, la palestra e gli sport molto duri come l’hydrospinning e l’acquagym.”Alla base di questa emergente e rischiosa dinamica sociale, vi sarebbe l’esigenza di stare bene con sè stessi, di essere parte di un qualcosa ed essere apprezzati dal gruppo; questo deriverebbe da un ma-lessere dovuto alla difficoltà di instaurare “reali” e soddisfacenti contatti con i pari, perché impossibilitati a riconoscersi in un’ essenza vitale, desiderante ed emozionata. Cosi le intense tensioni, pensieri, paure, stress e ansie a livello interno si traducono in atteggiamenti alimentari disfunzionali.Il problema maggiore è dato dall’incoscienza circa gli effetti di questa dannosa pratica.Detta consuetudine giovanile può, infatti, creare problemi cognitivi e difficoltà nella concentrazione, de-privare il cervello di un’adeguata nutrizione, danneggiare il fegato e causare problematiche ossee come osteoporosi, alterazioni cardiache, amenorrea, neuropatie, tremori, influendo inoltre sulla funzione ripro-duttiva ed ormonale.Alla stregua di quanto sopra, diviene assolutamente necessario educare i giovani alle conseguenze di un uso smodato di alcolici e combattere la cultura dello “sballo”, inteso quale divertimento possibile solo se associato a comportamenti eccessivi e trasgressivi. La vita è un’occasione unica ed irripetibile! Divertirsi si ma , “tracannare” fino a star male no.

Dott.ssa Maria Pia Di Stasio, psicologa clinica e di comunità, mediatore civile e commerciale, specializzanda in counseling

LA DRUnKOReSSIA: un disturbo alimentare di nuova generazionePSICOLOgIA

dimaria pia di sTasiO

CIneMA

Premiato con la Coppa Volpi per la miglior interpre-tazione femminile ( Hadas Yaron ), il film “ La spo-sa promessa”, “Fill the void” è stato una rivelazione all’ultimo Festival di Venezia, pellicola drammatica scritta e diretta dall’esordiente Rama Burshtein, can-didato israeliano agli Oscar come miglior film stranie-ro e nelle sale del nostro Paese dal 15 novembre.Girato quasi interamente in interni, il film ci conduce a Tel Aviv, all’interno di una famiglia ebrea ortodossa

dove la protagonista è Shira, la figlia più giovane, promessa sposa ad un giovane della sua stessa età e del suo stesso ceto sociale. Ma, durante la festività del Purim, sua sorella muore nel dare alla luce il suo primo figlio. A questo punto, la madre di Shira teme che il genero Yochai possa portarle via il nipotino. Così, per evitare questo problema, decide che Shira sposi Yochai. A questo punto, la ragazza è dilaniata da un dubbio feroce: se accettare la volon-tà della sua famiglia oppure ascoltare la voce del suo cuore.Il film merita una menzione speciale per la capacità di rimanere al di sopra delle parti senza operare alcun confronto tra i due mondi, quale quello religioso e quello secolare ma affida saggiamente la risposta super partes ad un’altra possibilità: quella di creare un ponte tra due realtà, l’onestà e l’assenza di pregiudizi. Solo in tal modo si potrà giungere ad un giusto compromesso, ovvero guidati dal proprio cuore. A voi tutti, buona visione!

dipaTrizia CipOllONE

LA SPOSA PROMeSSA

Page 22: Lo Strillone - Novembre 2012

Ottobre 2012e-mail: [email protected]

MENSILE D ’ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA E SPORTRubr i che

LA LIBERTA’ AFFIDATA AD UNA BARCA A VELA…Si imbarcavano sulle “lancette” dalle vele ritinte...A Francavilla ed Ortona arrivavano le cannonate dei tedeschi...Poi la terra liberata ad accoglierli / Il ruolo a Radio Bari del rosetano Libero Pierantozzi...

A distanza di quasi un settantennio (68, manca solo un biennio…) que-sto ricordo è tutto nostro, rosetano, e va rievocato, senza citazioni di coloro che operarono, nel male, non tanto per dimenticarli quanto per evitare che eredi incolpevoli vengano a conoscere la verità, A Roseto, nel periodo dell’occupazione nazista, ottobre 1943- giugno 1944, furono in molti i giovani locali che affidarono la ricerca della li-bertà ad una “lancetta” a vela diretta, in navigazione notturna, verso il Meridione liberato. Dei giovani rosetani che passarono la “linea Gu-stav” in cerca della libertà ne erano rimasti soltanto due, uno di loro, Roberto Felicioni, è scomparso alcuni giorni fa, ad 88 anni. L’unico testi-mone in vita oggi ( …lunga vita !) è rimasto Pio D’Ilario, allora, pensate un po’, comunista, nel dopo guerra diventato sindaco democristiano (saldamente gaspariano) di Roseto.Le barche appartenevano alla famiglia di Umberto Di Pietro (sgrizzitti) con i fratelli Camillo e Dino, mentre a controllare i pericolosi viaggi, via mare, era il “nostromo” Nazareno Brandimarte.Le belle vele latine dai colori chiari e di fuoco tanto care a D’Annun-zio venivano, prima della traversata,… ritinte di scuro con la corteccia tritata dei pini , per evitare di essere avvistate dalle postazioni tede-sche a Francavilla ed Ortona, prima di approdare in terra molisana, già liberata. Purtroppo non potevano navigare a largo , perché quasi sempre, il mare risultava troppo mosso, mentre, più a riva, con il chiarore dei razzi luminosissimi, arrivavano le cannonate delle batterie costiere. Uno dei primi a toccare la costa liberata fu il giornalista comunista, anch’esso rosetano, Libero Pie-rantozzi, che da radio Bari incitava a resistere di fronte ai nazifascisti i giovani che restavano nella zona occupata. La notte del 14 gennaio 1944 dieci giovani si erano dati appuntamento nei pressi della foce del Borsacchio, a tre chilometri a nord di Roseto e mentre stavano spingendo in acqua

il motopeschereccio “Camillo”, da dietro i cespugli uscirono i componenti di una pattuglia tedesca e cominciarono a mitragliare con ampie sventaglia-te.I giovani si buttarono in mare nell’acqua gelata, e Biagio De Nigris, di 29 anni, bancario, di Notaresco, annegò assiderato. I tedeschi sapevano bene l’ora esatta dell’appuntamento perché una spia locale che conosceva bene i propri compaesani era stata molto precisa nella sua azione delatoria.Furono arrestati Camillo Di Pietro, proprietario del motopeschereccio, il fra-tello Dino, quindicenne, che fu il più giovane condannato a morte, il nostro-mo Nazareno Brandimarte ed il siciliano Fioravante Di Marco.Dino Di Pietro ed il già maturo Brandimarte furono rinchiusi nelle carceri de L’Aquila insieme ai fratelli Dall’Oglio, nel dopoguerra diventati noti esponenti politici ed affermati editori. Camillo Di Pietro, il “comandante”, arrivò a Re-gina coeli poche ore dopo che i prigionieri erano stati trasferiti alle Fosse

Ardeatine per essere trucidati.Il giovane Dino fuggì in un momento di trambusto dal carcere aquilano e, dopo una faticosa traversata del versante aquilano del Gran sasso , fu trovato, stremato, in una grotta nei pressi di Farindola, nel territorio della montagna pescarese.

Il mese successivo a questo episodio il Prefetto di Teramo, allora al completo servizio dei nazisti, proibì la pesca nel medio Adriatico ed impose di evacuare le abitazioni ad est della via Nazionale verso il mare. La Roseto di allora diventò terra di nessuno , mentre Montepagano ebbe a rivivere i fasti del passa-to tentando, a liberazione avvenuta, di trattenere lo…sfollato Comune che nel 1927 scese in mari-na, per volere del riformatore di allora, Giacomo Acerbo. Questa rievocazione di un periodo nero della nostra Roseto va fatta così, seguendo l’obiettività storica, senza inutili e dannose delazioni nei confronti degli… spioni che esercitarono il loro turpe esercizio e che lungamente, nel dopoguerra, vissero tranquillamente, senza subire minimamente i pentimenti che non potevano certo mancare.

dilUiGi braCCili

Una “Lancetta “ rosetana issata per approdare verso

la libertà.

Dino Di Pietro, il più giova-ne condannato a morte della Resistenza italiana.

Page 23: Lo Strillone - Novembre 2012

23Novembre 2012e-mail: [email protected]

I SegReTI DeL LAgO DI SCAnnOIl racconto di chi ha ispezionato i l fondale

R u b r i c h e

foto Montaquila

“UFO NEL LAGO DI SCANNO”, “MOSTRO DEL LAGO DI SCANNO”, “IL MISTERO DEL LAGO DI SCANNO” ecc. ecc. Sono solo alcuni dei titoli che ho letto negli ultimi giorni riguardo alle strane vicende che si stanno verificando in questo lago. Si sa che i giornalisti venderebbero l’anima al diavolo per uno scoop e si sa anche quant’è facile distorcere la realtà dei fatti con il passaparola, ma questa cosa mi ha fatto sorridere, anche se la notizia è abbastanza curiosa, quando ho effettuato una ricerca su Google e mi sono apparsi titoli riguardanti lo stesso argomento ma allo stesso tempo diversi l’uno dall’altro...Allora mi sono detto: “Secondo me c’è un UFO! Nascosto nel

fango del fondale da molto tempo, in attesa di un’ordine dall’alto. Poi non ci dimentichiamo che siamo nel 2012 e che l’ora X si avvicina, insomma gli ingre-dienti per preparare un bel minestrone di notizie shock ci sono tutti.”Comunque, tornando a noi, la notizia è seria ed ha incominciato a girare dopo il 03/11/2012, giorno in cui i tecnici dell’ INGV (Fabio Florindo e Marco Marchetti Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) sono arrivati sul lago e con delle imbarcazioni messe a disposizionie dagli abitanti del luogo hanno ispezionato il fondale.I tecnici sono stati chiamati dalla Regione dopo l’arrivo di diverse segnalazioni degli ambientalisti locali di situazioni insolite che si sono verificate negli ultimi periodi. Il livello del Lago durante il 2012 si e’ abbassato di circa 6 metri rispetto alla norma, questo fenomeno e’ stato attribuito alla siccità intensa dell’estate passata ed al terremoto del 2009 che potrebbe aver cau-sato delle fratture sul fondale che disperderebbero l’acqua del lago.Inoltre gli ambientalisti ed i pescatori locali raccontano di aver assistito allo scatenarsi di vere e proprie “Onde Anomale” che si sarebbero formate dal centro del lago. Altro fenomeno misterioso riguarda il malfunzionamento delle bussole di svariati gruppi di subacquei che durante l’esplorazione hanno visto impazzire letteralmente gli aghi che indicano la direzione.Già 4 anni fa nel Lago di Scanno si è verificato un fenomeno che creò stupore: dalla sera alla mattina vennero trovati morti un gran numero dei pesci che popolano le sue acque.Gli abitanti del luogo che conoscono il lago da sempre e conoscono “le sue abitudini” stanno assistendo a questi eventi che giustamente fanno suscitare alcune domande.Molti sono i fattori che riconducono all’attivita’ sismica e vulcanica e che destano maggiore preoccupazione.L’abbassamento del livello delle acque ha riportato alla luce molti reperti, ultimo tra questi la statua decapitata di una santa protettrice del luogo.Il lago e’ frequentato da tempo da gruppi di subacquei ed alcuni di questi hanno studiato a fondo la batimetria del lago rinvenendo armi e munizioni che risalgono alla Seconda Guerra Mondiale, inoltre era gia’ segnalata la presenza di piccoli relitti di imbarcazioni ma i Tecnici dell’INGV durante le rilevazioni hanno individuato un OGGETTO NON IDENTIFICATO.Di seguito riporto le parole di Fabio Florindo, dirigente di ricerca dell’ INGV, rilasciate in un’intervista al Corriere dell Sera: «Abbiamo utilizzato dei magnetometri e con il sistema Gps abbiamo elaborato una mappa. Possiamo già dire dai risultati preliminari che ad un certo punto il segnale magnetico cambia, anche se di poco, e che potrebbe trattarsi di materiali ferro-si sepolti nel fondale. In un solo punto della porzione di lago da noi esplorata c’è un’anomalia negativa molto concentrata, molto localizzata. Abbiamo le coordinate di questo oggetto, stimiamo che misura circa sei metri per due, è di forma ovale, è orientato verso nord-est ma non sappiamo di cosa si tratti. Ulteriori analisi definiranno meglio questa anomalia». La profondità di oltre trenta metri e l’oscurità dei fondali del lago ha fin’ora impedito alle ispezioni subacquee di riuscire a vederci meglio in questa situazione, per questo motivo nei prossimi giorni i tecnici dell’INGV faranno ritorno a Scanno con

un’imbarcazione dotata di apparecchiature che consentiranno di fotografare il fondale e con dei magnetometri e gps ad alta precisione in modo da riuscire ad ottenere un’immagine più nitida di quello che sta succedendo lì giù e ma-gari di scoprire qualcosa in più sull’oggetto misterioso!“Ora mi e’ tutto chiaro! Sicuramente quell’oggetto misterioso e’ un UFO sepolto da molti anni sul fondo del lago (che per gli Alieni e’ un punto strategico) in attesa di un segnale dall’alto! Mi è chiaro anche perchè nell’immersione che ho guidato a Settembre sono riuscito esattamente nel punto in cui ero entrato: la mia bussola durante l’im-mersione e’ impazzita ed ha cominciato a girare in senso orario ed antiorario come quella di Jack Sparrow fissandosi in un punto. E’ quello sfallare dell’ago che mi ha permesso di recuperare la strada del ritorno raggirando la mia rotta che sicuramente... era sbagliata!”

MISTeRI, MITI e LeggenDe

diCrisTiaN rUGGiEri

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