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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore Colagiovanni. L'assessore comunale è riuscito, unitamente alla sua collega di giunta, ad orga- nizzare una sorta di notte bianca a Campo- basso per sabato 27 settembre. Una serie di appuntamenti in piazza tra musica, cultura ed enogastronomia che dovrebbero rendere meno grigia, seppure per un giorno, la città. Del resto, per l'amministrazione è a costo zero e sarà pos- sibile ascoltare buona musica, interpretazioni teatrali e trovare spazi per gustare carni e piatti locali ed essere guidati dagli assaggiatori alla degustazione dei vini molisani. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 188 - MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Salvatore Colagiovanni Il Tapiro del giorno lo diamo a Sandro Arco. Il direttore della Fondazione Molise cultura percepisce un'indennità vicina a quella dei dirigenti regionali e prossima ai 100mila euro l'anno. In un momento di crisi come quello che si sta vivendo, si tratta di una cifra con- siderevole e sproporzionata. E' stato siste- mato alla guida dell'ente dal centrodestra imperante ed, ora, è stato confermato dal centrosinistra imperante. Solo per essere stato capace di mantenere il piede in due scarpe gli va riconosciuto l'appannaggio. Il Tapiro del giorno a Sandro Arco

17 settembre 2014

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Ma quale parco del Matese! Parte la centrale di Frattura

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Page 1: 17 settembre 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore

Colagiovanni. L'assessore comunale è riuscito,

unitamente alla sua collega di giunta, ad orga-

nizzare una sorta di notte bianca a Campo-

basso per sabato 27 settembre. Una serie di

appuntamenti in piazza tra musica, cultura ed

enogastronomia che dovrebbero rendere meno

grigia, seppure per un giorno, la città. Del resto,

per l'amministrazione è a costo zero e sarà pos-

sibile ascoltare buona musica, interpretazioni

teatrali e trovare spazi per gustare carni e piatti

locali ed essere guidati dagli assaggiatori alla

degustazione dei vini molisani.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.1919119Fax: 0874.49441E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 188 - MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Salvatore Colagiovanni

Il Tapiro del giorno lo diamo a Sandro Arco. Il

direttore della Fondazione Molise cultura

percepisce un'indennità vicina a quella dei

dirigenti regionali e prossima ai 100mila euro

l'anno. In un momento di crisi come quello

che si sta vivendo, si tratta di una cifra con-

siderevole e sproporzionata. E' stato siste-

mato alla guida dell'ente dal centrodestra

imperante ed, ora, è stato confermato dal

centrosinistra imperante. Solo per essere

stato capace di mantenere il piede in due

scarpe gli va riconosciuto l'appannaggio.

Il Tapiro del giorno

a Sandro Arco

Page 2: 17 settembre 2014

CAMPOBASSO. Consegna dei lavori 14 luglio 2014.

Fine dei lavori 20 ottobre 2014. Di cosa si tratta? Della

centrale passata alla storia come “la biomasse del gover-

natore”.

Riferito a Frattura ovviamente. Nel leggere il cartellone

esposto nella zona di costruzione “di una centrale termoe-

lettrica a biomasse vegetali da 0.999Mw sita nella zona

industriale di Campobasso – Bojano”, due nomi su quattro

sono sempre gli stessi. Progettista dell’opera e direttore

dei lavori (oltre che responsabile dei lavori stessi) è l’in-

gegnere Luca Di Domenico.

E non poteva essere altrimenti visto che la società em-

brionale di questo “affare energetico” fa capo alla moglie

dell’ingegnere, Mariolga Mogavero, oggi capo di gabinetto

del presidente della Regione (che poi è l’istituzione che

ha dato l’autorizzazione a costruire la centrale con l’uomo

di Patriciello (Tamburro) a capo del settore energetico pro-

prio al momento della decisione).

E come diceva Sergio Rizzo nel suo articolo sul Corriere

della Sera “Vecchie parentopoli nel nuovo Molise di tutti”,

“tanto che per dipanare l'incredibile intreccio di interessi

privati, relazioni politiche, parentele e coincidenze che si

addensa intorno alla figura del governatore – Frattura -

non si può che cominciare da lei, sua factotum”. Mariolga

Mogavero, che dice di essere unita a Frattura da “una for-

tissima sintonia di pensiero” (fonte primapaginamolise.it)

era a capo di una società, la Gap Consulting di Campo-

basso, di cui deteneva il 50%.

L’altra metà era di Gilda Maria Antonelli, compagna del

governatore Frattura. Questa società si candida a co-

struire una centrale a biomasse a Campochiaro. Nel 2011

le due signore cedono le loro quote ai rispettivi consorti. Il

50% della Mogavero finisce alla Civitas di suo marito

(Luca Di Domenico), le quote della Antonelli finiscono alla Pro-

ter di Paolo di Laura Frattura.

Poi Frattura scende in politica e nel 2012 regala le sue quote

alla Civitas del marito del suo capo di gabinetto assunta in Re-

gione con delibera 152 dell’8 aprile 2013 con uno stipendio di

45.102 euro annui (poveretta, lavora tanto e prende la metà

circa della nuova assunta al nucleo di Valutazione (che arriva

alla bellezza di 80mila euro all’anno), Lucia Murgolo, già segre-

taria di un giudice del Tar Molise). Il 15 aprile 2013 avviene un

mutamento societario per la realizzazione della centrale: il

99,5% della Civitas (del marito della Mogavero) viene acqui-

stato dalla C&T.

Chi sono questi? Si tratta di altri soci del governatore che si

ritrovano nella storia della Bio.com (un’altra società energetica

del governatore, la stessa società finita sotto inchiesta per aver

intascato 265mila euro di fondi pubblici senza realizzare la cen-

trale a biogas a Termoli. Storia che vede indagato il governatore

Frattura e che ha scatenato il cortocircuito giudiziario in Procura

di Campobasso, che ha portato ad indagare l’ex questore di

Campobasso, Pozzo, oggi prosciolto dall’accusa di abuso d’uf-

ficio e favoreggiamento al presidente della Giunta nell’am-

bito proprio dell’inchiesta Bio.com Un proscioglimento chie-

sto ed ottenuto dal pm Nicola D’Angelo che, nel piccolo

Molise, siede a tavola con i legali proprio di Frattura).

Ma non è finita qui. Nel continuare a leggere i nomi sul

cartellone dei lavori ecco sbucare un altro noto negli am-

bienti regionali: il geometra Marco D’Angelo.

Chi è? Il professionista, per conto dei soci del governa-

tore Frattura, ricopre il ruolo di coordinatore per la sicu-

rezza per la centrale a Campochiaro. Ma, ovviamente, ha

ruoli anche nel settore pubblico regionale.

Come ad esempio responsabile alla sicurezza sia per gli

uffici della Giunta regionale (importo 24.538 euro), sia per

gli uffici della Protezione Civile (15mila euro), sia per Molise

Cultura dove l’importo per l’incarico da espletare nella ex

Gil non si conosce.

E poi, sempre nel 2013, la Comunità Montana Molise

Centrale, con commissario Nicola Marinelli, ha nominato lo

stesso geometra Coordinatore della sicurezza in fase di

esecuzione nei lavori di “realizzazione del pacchetto di co-

pertura della discarica nell’impianto di smaltimento RSU

sito in località Colle S. Ianni in agro di Montagano. Importo

lavori 372 mila euro.

Il nome del geometra Marco D’Angelo compare anche

come responsabile della sicurezza alla Biocom di Termoli

(sempre l’azienda del governatore) dal 2007 ad oggi.

Dal 2010 ad oggi è anche coordinatore della sicurezza

in fase di progettazione e esecuzione nei lavori di realizza-

zione di un complesso residenziale in C.da Vazzieri a Cam-

pobasso (Importo lavori è di 16 milioni di euro) per conto di

“Lottizzazione Elena”.

Alias: le torri di Frattura la cui costruzione è affidata alla

ditta Nidaco, di proprietà del figlio del consigliere Vincenzo

Cotugno. Inoltre Marco D’Angelo compare anche come coordi-

natore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione

nei lavori di installazione pannelli fotovoltaici sulla copertura

parco Biomasse centrale C&T Termoli per un importo lavori pari

a 2 milioni di euro (fonte da curriculum di Marco D’Angelo alle-

gato alla delibera di Giunta regionale numero 311 del 2013). Un

papocchio di storie dove, gira e rigira, i nomi sono sempre gli

stessi. Sia che si guardi a Frattura imprenditore, sia che si

guardi a Frattura governatore.

La domanda sorge spontanea: non sono strane coincidenze?

217 settembre 2014

Il costo dell’opera ammonta a 700mila euro

TAagliolto

Impoveriti. Sempre di più. Di risorse finanziarie, di

progetti, d’idee, e ora anche di strutture dello Stato:

Corte d’appello e Corpo Forestale. Vogliono to-

glierceli senza colpo ferire.

Poveri di classe dirigente lo siamo da anni, da

quando il declino del Molise è apparso chiaro e tra-

sparente anche all’occhio dell’inclita.

Arriverà il giorno che saremo noi molisani per

primi a chiederci a cosa serva la Regione Molise

oltre a dare potere e benessere ad un manipolo di

persone che con l’abilità degli incantatori di ser-

penti e dei mistificatori, cogliendo le concomitanze

storiche e congiunturali, è riuscito a farsi eleggere

incassando 12mila euro al mese e mettendo da

parte il futuro vitalizio perché l’età della pensione

non sia meno sollazzevole del presente.

Sarà questo manipolo di persone benestanti

(tutt’altro che benpensanti) oggi nel consiglio re-

gionale imperniato sulla proposta del governo di

sottrarre la Corte d’Appello di Campobasso a di-

scutere del fatto specifico e di quant’altro potrà se-

guire in termini d’impoverimento strutturale e

funzionale da parte di un Governo che ha deciso di

stringere la cinghia prendendosela con le realtà

economiche, sociali ,e culturali più deboli.

Il Molise si presta in tutta la sua dimensione geo-

grafica, demografica ed economica ad essere sacri-

ficato alla nuova politica di contenimento e di

razionalizzazione della spesa pubblica.

Il Molise dei disastri industriali configurati nel

dato numerico dei cassintegrati, dei senza lavoro,

dei fallimenti commerciali, del vorticoso buco sani-

tario, dei servizi sociali al lumicino, della politica

della casa mortificata dagli sfratti, delle pale eoliche

a centinaia in attesa che diventino migliaia, dell’am-

biente naturale costantemente a rischio inquina-

mento; con il fardello dei finanziamenti europei

lasciati a metà; con i gestori della cosa pubblica de-

diti alle divagazioni (la giunta a cinque) e alle bana-

lità che contornano la ricostruzione

post-terremoto e non alla fatica dell’impegno e

della dedizione alla causa per cercare di mettere ri-

paro alle carenze e agli errori, e per trovare il punto

di leva per sollevarlo dalla crisi. Siamo certi che oggi

il manipolo di persone benestanti che governa il

Molise alzerà la voce, ricorrerà all’armamentario

della peggiore demagogia per denunciare l’enne-

sima ingiustizia, l’ennesima penalizzazione a nostro

danno da parte di un potere centrale bieco, cieco,

e cinico. In questo sapersi lamentare daranno il me-

glio di sé stessi.

L’unica cosa in cui finora hanno eccelso. Aiutando

i molisani finalmente a chiedersi in che mani sono

finiti e quale sorte ingrata gli venga riservata.

Se non sarà trovato l’antidoto a questa perni-

ciosa transizione politica e amministrativa.

La classe politica molisana non riesce a ridisegnare l'ossatura istituzionale della Regione

Noi ci lamentiamo gli altri ci chiudono

La centrale del governatore energetico:

“appaltati” i soliti nomi

Page 3: 17 settembre 2014

Il Molise visto dall’alto: il cemento che

mangia la costa e i terreni di maggiori pregio, pale eoli-

che e pannelli solari in espansione, cave estrattive che

lacerano i fianchi delle montagne, discariche a cielo

aperto (abusive e fortemente inquinanti), sversamenti

poco rassicuranti nei fiumi, incedi a macchia di leopardo.

E’ il Molise che avanza, stupidamente assecondato, e

che riesce ad imporsi con ogni mezzo a sua disposi-

zione, favorito dalle istituzioni territoriali largamente inef-

ficienti a contrastarlo. Alcune sono complici e se ne

vantano. Un mezzo disastro, cui non si fa nulla per rime-

diare, almeno in parte.

Ma c’è anche un altro Molise, sempre visto dall’alto:

importanti siti archeologici, paesaggi mozzafiato, pano-

rami incantevoli, laghi montani, boschi e foreste impo-

nenti, possenti massicci montuosi: un paradiso per la

biodiversità. Il Molise che si vorrebbe, ma non riesce a

farsi valere, irretito nella ragnatela della speculazione,

sopraffatto dagli affaristi senza scrupolo, dagli arrivisti e

dagli amministratori di ultima generazione che ha voluto

fortemente scalzare la vecchia perché ormai sfatta, sfi-

nita, demotivata, ma ignara di non avere la forza,

l’esperienza e la moralità necessarie.

Necessarie perché il Molise dei siti archeologici, dei

paesaggi, dei panorami, dei laghetti montanti, delle fo-

reste e dei massicci montuosi fosse la faccia giusta e

meritevole della medaglia da mostrare e da valorizzare.

Il Molise delle tre riserve naturali (Collemeluccio – Mon-

tedimezzo e Pesche), dell’Oasi wwf di Guardiaregia e

del Torrente Callora, dell’area protetta di Bosco Casale

(Oasi Lipu di Casacalenda) e uno spicchio di Parco na-

zionale d'Abruzzo.

Sembrava fatta anche per il Parco naturale del Ma-

tese. Avrebbe chiuso un cerchio virtuoso e posto un si-

gillo importante alla scelta ambientalista,

naturalista e turistica

(economie pulite e di prospettiva).

Sembrava fatta. L'idea del Parco corredata da altre

aree protette per arricchire l'appeal turistico-ambientale-

naturalistico del territorio è in agenda da circa un ven-

tennio nelle aule consiliari delle maggiori istituzioni locali

e territoriali. Ultima iniziativa, in ordine di tempo, la pro-

posta di legge di Riccardo Tamburro (per un tratto in

stand-by, poi ampiamente ricompensato per il passag-

gio a sinistra).

Precedentemente si erano cimentati, con risultati pari

alla loro modesta coscienza politica e personalità am-

ministrativa, altri consiglieri regionali e qualche asses-

sore di transito all'ambiente.

Ancora prima, frettolose retromarce. Fi-

nanche l'università del Molise,

sull'idea del Parco s'è resa pro-

tagonista di un convegno a

Isernia dal titolo "I parchi del

Molise: un'occasione di svi-

luppo" tradottasi, poi, come le

altre, in un’occasione fallita. Il

che la dice tutta come sia diffi-

cile cavare il ragno dal buco. A mettere una pietra tom-

bale sull’idea e su ogni altra possibilità di rinascita e di

riproposizione del Parco del Matese c’ha pensato il

sempre meno popolare ma sempre più spregiudicato

presidente che la Regione Molise abbia avuto: Palo di

Laura Frattura. Sua la proposta di servirsi del Matese

per un impianto di produzione d’energia a biomasse.

Sua la decisione di allungare i tempi del Piano pae-

saggistico, perché non si creino ulteriori imbarazzi. Un

idea distruttiva la biomasse, ma molto cara al propo-

nente. Per fortuna, un’idea contrastata dai matesini co-

raggiosi e illuminati. Ce la faranno a spuntarla?

Ne dubitiamo, se non verranno accompagnati da una

più larga, consistente, e massiccia sollevazione.

Che invano si aspetta per porre fine ai pali eolici, ai

pannelli solari, ai boschi che bruciano, alle cave che s'in-

grandiscono, alle discariche e alle capziose forme di in-

quinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno: il Molise

che allegramente scivola verso il progressivo degrado

ambientale. Ma ci sarà mai un Molise saggio e corag-

gioso?

Dardo

3

17 settembre 2014TA

agliolto

CAMPOBASSO. “Scendiamo in piazza con i sindaci dei

piccoli comuni contro il governo Renzi e contro l’Anci che

vogliono abolire tutte le comunità con meno di 5.000 abi-

tanti. E’ assurdo che le politiche dell’esecutivo penalizzino i

cittadini e i territori dei piccoli comuni virtuosi mentre lascino

intatti gli sprechi faraonici di ministeri, prefetture e pubblico

impiego".

E' stato questo il senso della manifestazione degli ammi-

nistratori dei piccoli comuni di ieri a Roma. “L’imposizione

delle fusioni significherà la desertificazione di interi territori.

Fondere certe realtà con altre grandi e lontane è pertanto

deleterio e non comporta alcun risparmio. Il premier apra un

tavolo permanente con Anpci, li ascolti e prenda in conside-

razione le loro proposte.

Fassino deve dimettersi, perché non tutela tutti i comuni

anzi, avalla l’azzeramento di quelli piccoli". “Da sempre so-

steniamo l’inutilità dei tagli lineari, oggi più che mai i dati sul

debito pubblico ci danno ragione, se il debito dello stato è

aumentato di 13.6 miliardi di euro, quello degli enti locali è

diminuito di 1 miliardo. L’inversione iper centralista di Renzi

e del Pd è fallimentare, gli sprechi sono a livello centrale.

Per l'Associazione piccoli comuni si tratta di unioni che non

genereranno alcun effetto positivo sui piccoli comuni perché,

come dimostrano i dati, le unioni non migliorano la gestione

del territorio dei piccoli comuni, ma lo desertificano ulterior-

mente aumentando i costi e trasferendo tutti i servizi verso

il principale comune dell’unione.

Addirittura il Presidente dell’anci, Fassino, dichiara che

farà una ”battaglia” per di ridurre i comuni da 8000 a 2500

azzerando tutti i comuni sotto i 15000 abitanti.

"I piccoli comuni non vanno chiusi"Anche i sindaci molisani alla protesta a Roma contro i tagli del governo

L’impianto a biomasse nell’area del Matese: la pietra tombale di Fratturasull’idea del Parco omonimo

Page 4: 17 settembre 2014

CAMPOBASSO. "Le molte problematiche rimaste insolute

– riferisce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessan-

dro - stanno fortemente penalizzando la qualità e creando

notevoli disagi ai lavoratori".

Le carenze strutturali negli organici dei Centri che, tra-

dotte, significano zone non servite a cui si aggiungono le

lunghe assenze non più soggette alla flessibilità operativa

obbligatoria.

"Un quadro – continua Antonio D’Alessandro - piuttosto

desolante che, nella pratica, si traduce in effetti negativi per

il servizio, con gestioni dei Centri senza regole, seguendo

modelli teorici che non possono trovare una produttiva ap-

plicazione nella realtà. In definitiva, tutto a danno dei lavo-

ratori e, naturalmente, della resa qualitativa che penalizza

clientela e sviluppo.

Tutto si fonda – dichiara il rappresentante della CISL An-

tonio D’Alessandro - sullo spirito d’inventiva e di iniziativa

dei ruoli gestionali (Responsabili, MQ e CS) che ormai sono

allo stremo delle forze. Prova ne è la voglia di abbandonare

il ruolo, da parte di quest’ultimi. Le ricadute più pesanti im-

pattano sui portalettere e sul personale addetto ai servizi in-

terni costretto, volente o nolente, a reggere l'intero sistema.

Ormai, i lavoratori sono stanchi e disillusi di attendere solu-

zioni che non arrivano mai. Il lavoro va difeso – conclude

Antonio D’Alessandro - al pari dei diritti stessi e, a fronte di

uno scontro tra interessi diversi, da una parte quelli azien-

dali che guardano solo ai risparmi e dall’altra quelli dei lavo-

ratori preoccupati della salvaguardia del posto di lavoro,

questa O.S. vigilerà incessantemente e con tutti gli stru-

menti possibili".

Siamo due giovani molisani impegnati atti-

vamente nell’ambito politico, sociale e cultu-

rale, convinti che per rilanciare le prospettive

di sviluppo del Molise occorra fornire un con-

tributo proposito, mettendo a frutto le cono-

scenze e competenze derivanti da anni di

studio e ricerca.

Proprio per questo abbiamo ideato un pro-

getto che sotto lo slogan “Rivivere la nostra

storia sviluppando il settore turistico”, si pone

come obiettivo il recupero e la valorizzazione

di un preciso ambiente storico regionale:

quello legato alla linea difensiva tedesca che

attraversava il Molise, la cosiddetta linea Ber-

nhardt, fortificazione costruita durante la

campagna d'Italia della seconda guerra mon-

diale allo scopo di fermare l’avanzata del-

l’esercito angloamericano.

Per la precisione il Molise è stato attraver-

sato da ben quattro linee: Bernhardt, Gustav,

Viktor e Barbara.

Si tratta di puntare su un micro-turismo le-

gato tra l’altro ai vari musei militari presenti

in zona, a cominciare da quello di Venafro,

davvero superlativo, ma anche Scapoli, Fili-

gnano, Rocchetta e i sentieri lungo le monta-

gne come Monte Marrone.

Sul territorio lungo il Volturno e le Mai-

narde, la memoria storica della guerra costi-

tuisce un tessuto di forme e di opere ancora

straordinariamente leggibili, che una volta ri-

scoperte e valorizzate possono divenire un

prezioso codice interpretativo delle vicende

della nostra storia.

Sono diverse le finalità del progetto: con-

servare e rendere leggibili i connotati ricono-

scibili della vicenda storica del territorio;

ricercare la qualità dell’ambiente storico, na-

turale e antropizzato, favorendo la sua cor-

retta fruizione collettiva; individuare le azioni

necessarie alla valorizzazione turistica me-

diante la messa in atto di specifici piani; orga-

nizzare le forme di gestione del sistema con

l’ausilio di guide turistiche e strutture ricettive;

inglobare il recupero della linea Bernhardt in

chiave turistica facendola rientrare in una

rete nazionale già esistente e collaudata.

I comuni molisani interessati sono Venafro,

Conca Casale, Filignano, Rocchetta al Vol-

turno, Castelnuovo al Volturno (frazione di

Rocchetta al Volturno), Scapoli, Colli al Vol-

turno. Al progetto hanno già aderito con en-

tusiasmo i sindaci di Venafro e Conca

Casale, ovvero Antonio Sorbo e Luciano

Bucci, quest’ultimo esperto di percorsi militari

lungo le montagne molisane.

Vorremmo che lei, in qualità di consigliere

regionale con delega al turismo, diventasse

portavoce del progetto e che, insieme ai sin-

daci dei comuni interessati, possa esserci

presto occasione per valutare la concreta fat-

tibilità e realizzabilità dell’idea progettuale.

Roberto Colella

Davide Vitiello

417 settembre 2014

TAagliolto

Per la Cisl si rischia "un'intollerabile penalizzazione"

Rivivere la nostra storia sviluppando il settore turistico

Poste: ricadute sui servizi e sui lavoratori

Lettera aperta.

CAMPOBASSO. C’ero anch’io alle Cantine D’Uva

di Larino a vivere una giornata all’insegna della ven-

demmia con Cantine aperte, l’iniziativa del Movi-

mento del Turismo del vino.

Come in altre occasioni attento a seguire Angelo

nelle sue dotte spiegazioni sulle uve di Montepulciano,

tra vitigni, portainnesti, terreno, vigoria vegetativa, fo-

glia, grappolo, acino, buccia, polpa, semi o vinaccioli.

E poi a degustare con Enrica il succo dell’uva ap-

pena macinata, priva di ogni fermentazione, e, ancora,

in cantina a seguire il discorso sulla fermentazione nei

vasi di acciaio con il cappello formato dalle bucce che

sale e non appena cominciano ad aprirsi, di nuovo in

basso perché possa risalire a grumi e poi ricompat-

tarsi di nuovo.

Nella bottaia a seguire i processi di maturazione e

di affinamento dei vini che si affidano al legno ed alla

capacità che questo ha di farli respirare e vivere prima

di essere imbottigliati per un loro ulteriore affina-

mento, pronti per deliziare gli occhi e la bocca dell’as-

saggiatore con il suo particolare gusto.

Secondo i dati di consumo di vino a vantaggio di

altre bevande ed è anche questo il segno dei tempi

della crisi che porta a punire la bellezza e la bontà,

oltre che un amico vero dell’uomo che meglio di ogni

altra cosa spiega il valore e l'importanza della mode-

razione. Domenica prossima un nuovo appunta-

mento con la vendemmia di Cantine aperte alle

Masserie Flocco di Portocannone con la brava eno-

loga Maria Concetta Raimondo, anche lei come i

D'Uva ex allieva dell'Istituto tecnico agrario di Larino,

la mia scuola di tanti anni fa.

Pasquale Di Lena

La magica artedel vino

Un miglioramento costante della produzione molisana grazie alle cantine

Page 5: 17 settembre 2014

Alla Regione parlano di seconda

fase del programma di governo re-

gionale, come se la prima l’avessero

realizzata. Stramberie della politica

nostrana che riesce a far passare

per ragionevoli anche le assurdità.

Non sappiamo qualificare altrimenti

questo tentativo di mistificazione da

parte del governo regionale che del

programma elettorale con cui ha

convinto i molisani ha fatto perdere

le tracce (tutti i governi sono affetti

dallo stesso vizio, anche perché nes-

suno chiede loro conto).

Governo che sopravvive a se

stesso tamponando qua e là le falle

che si aprono nei settori del’econo-

mia (industria, agricoltura, turismo,

artigianato, commercio, servizi so-

ciali eccetera), nei rapporti interparti-

tici (tensione costante tra Pd e Idv),

nei rapporti con le forze sociali (sin-

dacati) e con il partenariato. Un go-

verno affogato nella quotidianità che

rigurgita problemi, insufficienze, inef-

ficienze, urgenze e ... maldicenze!

Vorrebbe far credere di aver

sciolto i nodi del lavoro e dello svi-

luppo, per cui sarebbe nella condi-

zione di passare alla fase due: quella

delle Riforme. Roba da manicomio.

Anzi, da interdizione dai … pubblici

uffici. Tant’è. Non ce lo stiamo inven-

tando noi. Ci sono comunicati

stampa che parlano in proposito.

Come quello, appunto, che prefi-

gura il governo regionale pronto per

la fase due: le Riforme!

Nelle intenzioni, lo sbaraccamento

dei vecchi apparati (intanto comin-

ciassero dalla la giunta, dalle com-

missioni, e dal consiglio regionali,

quindi ponessero mano una volta

per tutte alla riorganizzazione dei

servizi e degli uffici regionali); lo snel-

limento delle procedure burocrati-

che; la cancellazione degli enti inutili;

l’introduzione di Agenzie agili ed effi-

cienti e della metodologia, in forma

stabile, della programmazione. Ma

per programmare occorrono i pro-

grammi. Che non ci sono. Magari

accadesse.

Ma non essendo mai stata data

per avviata né per conclusa la fase

uno, non possiamo prendere sul

serio la fase due.

Stando ai fatti, stando cioè alla let-

tura pedissequa della realtà in cui si

contano a migliaia i cassaintegrati, i

giovani disoccupati, a migliaia le pale

eoliche e i pannelli solari a deturpare

i profili delle colline e a rubare ter-

reno coltivato, la rete ospedaliera

boccheggiante, il patrimonio storico-

archeologico in abbandono, le indu-

strie serrate e i negozi a serrande

abbassate, è il caso di saltare le fasi

(uno e due) e di mettere mano alla

sopravvivenza. L’avessero dimenti-

cato, ci premuriamo di ricordare al

presidente della giunta e all’asses-

sore alle politiche Sociali e del La-

voro che a sperare di sopravvivere

sono i dipendenti della Molise Dati

SpA, di Esattorie SpA, della Biblio-

teca Provinciale “P. Albino”, del

Korai, in aggiunta a quelli di Gam, di

Ittierre e dello Zuccherificio, dell’in-

dotto metalmeccanico, dell’edilizia,

del turismo, del commercio e delle

imprese di vigilanza. Bastano, o ne

occorrono altri di guai, per darvi una

mossa?

Dardo

5

17 settembre 2014TA

agliolto

Ma che fase una e fase due,cerchiamo di sopravvivereE’ già tanto che il governo regionale riesca a tamponare le falle

che si aprono nei settori dell’economia (industria, agricoltura, turismo,

artigianato, commercio, servizi sociali eccetera), nei rapporti interpartitici

(Pd-Idv), nei rapporti con le forze sociali (sindacati) e il partenariato

Stando al parere degli amministratori, a Palazzo Moffa sarebbe giunto il tempo delle riforme

CAMPOBASSO. Ha generato non poca discussione, la

pubblicazione della tabella dei vitalizi che la regione Molise

dispone al gruppo di ex consiglieri regionali e aventi diritto

dello stesso, di vario genere. Quote varie che vanno dalle

scarse novecento euro di Franca Scarano, ai 4002 di Fer-

nando Di Laura Frattura, Paolo Nuvoli, Antonio Di Rocco,

Antonio Varanese e Mario Totaro.

I meno pagati? Oltre alla citata Franca Scarano, appare in

graduatoria anche Teresina Glave con 1100 euro e un bel

gruppetto a 1134 euro. In lista anche l’attuale politico fedele

Remo Di Giandomenico con 1907 e il suo collega d’opposi-

zione Antonio Basso Di Brino con 1843. In lista anche l’av-

vocato Eduardo Sassi (2210 €), Tonino Del Torto (3027 €) e

Pasquale Di Lena con 2374 euro. Intanto, la questione viag-

gia su due fronti: la prima vede lo scatenarsi di polemiche in-

sorte perché gli ex inquilini di Palazzo Moffa protestano in

quanto non riceverebbero il pagamento dei loro vitalizi in

modo puntuale e la seconda perché c’è chi ne farebbe vo-

lentieri a meno (o li limerebbe) per andare incontro a quanto

propongono i tempi che corrono con disaffezione alla classe

politica da parte dei cittadini bella che evidente e che, a ve-

dere certe cose, certo non ci si felicita. Passi indietro? C’è

chi si dice disponibile (con tagli anche del 50 % purchè “tutti

facciano un passo indietro”) e chi, invece, evita con piacere

di privarsene.

Per Filippo Monaco la rinuncia al vitalizio “è stata il suo

primo passo. Questa legislatura, infatti, è la prima che

svolgo da neo consigliere e ho già rinunciato al vitalizio. Pur-

troppo in Molise c’è gente, oggi al fianco degli indignati, che

ha incassato e incassa il vitalizio dacché poco più che cin-

quantenne: questa cosa è decisamente vergognosa”.

Per Giovanni Di Giandomenico “è necessario stabilire cri-

teri di equità e nello stesso tempo è opportuno comprendere

l’esigenza di ‘non rubare o puntare ad arricchirsi con la po-

litica’”.

Detto ciò, Di Giandomenico evidenzia il fatto che “chi se li

prende non può essere contrario ad essi”, però, aggiunge

“sono dell’idea che sia importante stabilire l’equità”.

“Nello stesso tempo – precisa – sarebbe assurdo pensare

che il tempo che un uomo o donna impegnati in politica sot-

traggono alla propria vita vada perduto”.

Sul fronte “decurtazioni”, invece, è chiaro Di Giandome-

nico: “Sono dell’idea che non ci si debba ribellare a qualsiasi

sacrificio ci venga chiesto, la situazione è drammatica per

tutti e sono convinto che coloro che stanno meno peggio de-

vono contribuire”.

Una questione “generale” quindi che pone quale determi-

nante un problema: “Occorre un principio, va sottoscritto e

seguito”, come conclude lo stesso Di Giandomenico.

Intanto le contestazioni arrivano dal popolo del web che,

senza mezzi termini, condanna i vitalizi.

"C'è chi fa l'indignato e prende il vitalizio"

Il consigliere regionale Filippo Monaco interviene sulla tabella pubblicata dei regionali

Page 6: 17 settembre 2014

Venerdì 19 settembre 2014 alle

ore 19:00 negli spazi della Fonda-

zione Molise Cultura (Palazzo ex

GIL - via Milano, Campobasso)

verrà presentata la mostra antolo-

gica dell’artista campobassano An-

tonio Corbo. La mostra, curata dalla

critica d’arte Silvia Va-

lente, intende ripercor-

rere i tratti salienti della

produzione pittorica

dell’artista seguendo un

andamento prevalente-

mente cronologico, pre-

sentando le opere al

pubblico in misura chiara

ed esaustiva con l’aiuto

di supporti adeguati alla

fruizione dei lavori. Le

classificazioni tematiche

e/o tecniche non hanno,

per volontà curatoriale,

prevalenza nell’allesti-

mento al fine di valoriz-

zare la ricezione della

mostra e accentuare il

naturale andamento nar-

rativo. Le tematiche af-

frontate dall’artista

ricalcano la scansione

temporale prescelta mo-

strando, di fatto, una natu-

rale evoluzione di contenuti e

tecniche. Dalle opere di matrice sto-

rico-politica degli anni ’60-’70 ai pae-

saggi e figure del ventennio

successivo fino alla maturazione di

una consapevolezza astratta di re-

cente produzione.

Un asterisco sarà dedicato alla

produzione poetica dell’artista e, in

occasione della presentazione del

19 settembre, verranno recitate al-

cune composizioni da Gabriella Ja-

cobucci con un intervento critico a

cura di Gianni Spallone.

L’artista molisano è celebrato in

questa mostra con l’intento di porre

in rassegna le opere più significative

della sua carriera, a partire dai primi

anni di attività artistica (1960 circa)

per giungere all’epoca della maturità

con un ciclo di lavori dedicati alla

sua ultima produzione (2014).

Antonio Corbo è nato a Campo-

basso dove tuttora risiede. I fermenti

culturali, politici e sindacali della

metà degli anni Sessanta lo vedono

impegnato su più fronti: l’arte innan-

zitutto, il teatro ma, già dopo i primi

anni di lavoro, il suo interesse sarà

sempre più rivolto in ambito sinda-

cale. Questa scelta, per molti anni,

lo vedrà impegnato a Roma, ma mai

si allontanerà e distaccherà dalla

sua città. In ambito culturale, oltre

alla pittura e al teatro, ha coltivato

per anni un interesse nascosto: la

poesia. Negli anni Novanta verrà

pubblicata una sua raccolta di liriche

dal titolo Il Cancello di Faggi, nella

collana Poeti Italiani Contemporanei

(1992). Ancora oggi coltiva questo

interesse e altre sue liriche sono

state pubblicate in occasione della

stampa di cataloghi d’arte. Sin dagli

anni Sessanta e fino ai giorni nostri,

l’autore non ha mai smesso di dipin-

gere e di portare avanti una sua ri-

cerca ed una sua sperimentazione

intrecciando e correlando fra loro le

varie forme d’Arte in modo proficuo

ed efficace. Fra gli anni Sessanta e

Settanta l’autore, sensibile ad ascol-

tare la voce della sofferenza ed a

trattare temi prettamente sociali at-

traverso le sue figure, concentra nel

disegno e nella grafica tutta la carica

accumulata dai toni marcatamente

espressionistici che trova spazio,

coerentemente, anche in una cospi-

cua produzione applicata alla

stampa di manifesti. Ma scopre

anche soprattutto il paesaggio che

rappresenta con ostinazione fino

agli anni Novanta, portando i tratti

grafici forti sempre più verso la sem-

plificazione degli elementi figurativi

e ricorrendo ormai anche alla pit-

tura, in scorci e tagli arditi e in trasfi-

gurazioni immaginarie. La

produzione dei primi anni del due-

mila è strettamente correlata alle

precedenti ricerche, ma c’è qual-

cosa di diverso che si fa strada,

come, per esempio, la materia, più

libera ed autonoma. I temi trattati,

d’interesse del pittore, sono ora le-

gati alla primordialità, alla nascita

dell’universo e alle diverse forme di

vita. Un andare all’origine delle cose

che mette alla prova la figurazione

fino in certi casi ad annullarla. Nel

corso del 2010 e del 2011 ha realiz-

zato due importanti mostre in

Olanda: la prima nella sede munici-

pale ed istituzionale Raadhuis di He-

emstede; la seconda presso la gal-

leria De Galerie - Spieremburg di

Haarlem. Con la mostra personale

Percorsi paralleli del 2011, ospitata

nella sua città, l’intreccio tra pittura

e poesia diventa il filo conduttore in

omaggio alla collateralità di queste

due arti che, con fruttuosi scambi,

sia pur nella complessità delle loro

strutture profonde e dei rispettivi co-

dici, l’Autore fa dialogare tra loro.

Nel 2013 ha allestito cinque mostre

personali. Una a Genova, Tra terra

e cielo, nello splendido Palazzo

Stella del ’600; due a Finale Ligure,

I colori dell’Inquietudine e Visioni co-

smiche in concomitanza della VI edi-

zione del Festival internazionale

dell’Inquietudine; due in Valle d’Ao-

sta, rispettivamente a Brusson,

presso la Biblioteca comunale, e a

Saint-Vincent, nella Galleria civica

comunale.

Ha partecipato alla IX edizione di

ArteGenova - mostra mercato d’Arte

moderna e contemporanea – ed alla

XXIV edizione della mostra mercato

di Padova. Finalista alla V Biennale

d’Arte contemporanea - GenovArte

2013, la sua opera Attività cosmica

2, viene premiata e segnalata dalla

Giuria. Ha partecipato, inoltre, alla

Biennale MIIT Torino 2013 curata da

Italia Arte e dal Museo Internazio-

nale omonimo e a nume-

rose rassegne d’arte tra

cui Contemporanea-

Mente a Genova , in oc-

casione della giornata

del contemporaneo e Ad

Aeternum: Arte immor-

tale, nel Palazzo papale

Maffei Marescotti di Città

del Vaticano, Roma. Nei

primi mesi del 2014 ha

realizzato una mostra

personale a Verres (AO)

ed ha partecipato a tre

rassegne d’Arte: la prima

a Genova, presso Satura

Art Gallery; la seconda a

Milano presso il MAEC-

Milan Art & Events Cen-

ter dal titolo Venti d’Arte,

l’esperienza del contem-

poraneo; la terza ad

Ivrea presso la Galleria

Spazio aperto. Ha parte-

cipato, inoltre, alla prima

biennale della Germania svoltasi nel

Museo Altes Dampfbad di Baden-

Baden dal titolo Luxury Art/ Arte del

Lusso e a Londra alla mostra Royal

Art in the World presso la Royal

Opera Arcade Gallery, entrambe cu-

rate da Italia ARTE e dal Museo

MIIT di Torino. Invitato al Present Art

Festival di Shanghai 2014, la sua

opera I colori dell'alba rimarrà espo-

sta in Cina in vari musei, centri cul-

turali e gallerie per un anno. Cartelle

di sue opere grafiche e suoi manife-

sti sono stati realizzati in campo re-

gionale e nazionale, in occasione di

eventi storici, convegni, congressi.

L’autore ha ottenuto premi e ricono-

scimenti di critica. Sue opere sono

esposte in collezioni private, musei

ed istituzioni pubbliche.

La mostra resterà aperta dal 19

settembre al 18 ottobre 2014 negli

spazi della Fondazione Molise Cul-

tura (Palazzo ex GIL), via Milano n.

15, Campobasso con i seguenti

orari: dal martedì alla domenica,

dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle

17:00 alle 20:00.

CAMPOBASSO. Con il via libera della

commissione congiunta Commercio-Cultu-

rale si è conclusa la preparazione per la ma-

nifestazione che si terrà a Campobasso il 27

settembre. "Questa non sarà né una festa di

fine estate, né una notte bianca e si chia-

merà “vivi la città”. Sarà un’iniziativa diversa

dalle altre e che si può riassumere in poche

parole: sperimentazione e controtendenza a

costo zero. Si perchè grazie alla collabora-

zione con l’assessore alla Cultura e Sport

Emma de Capoa, ai presidenti delle commis-

sioni Pasquale Colarusso, Gianna Viola e a

Confcommercio, Confesercenti e Confim-

presa, la festa non andrà ad influire sulle

casse di Palazzo San Giorgio". Soddisfatto

l'assessore al commercio, Salvatore Cola-

giovanni che è stato il vero artefice della ma-

nifestazione. "Ci saranno varie iniziative tra

centro città e centro storico che coinvolge-

ranno tutte le fasce d’età. Queste andranno

dalla musica allo spettacolo, passando per

l’animazione, la danza, e la gastronomia. Lo

sport sarà protagonista lungo il Corso princi-

pale di Campobasso dove, dalle 17 alle 20

ci saranno tante dimostrazioni di discipline

sportive come succederà anche al Fondaco

della Farina. Nel centro storico si potrà pas-

seggiare tra vicoli e portoni accompagnati

dai ragazzi dell’associazione Centro storico

e trovare ristoratori del posto che lungo un

percorso proporranno piatti tipici. In Piazza

della Vittoria ci sarà la cover band di Ligabue

e in Piazza Municipio quella di Zucchero. A

Villa Flora troveremo vari stand per l’assag-

gio di carni nonchè una guida alla degusta-

zione del vino molisano curata dall'Onav

Molise. Mentre nelle vicinanze dell’ex di-

stretto militare gli artigiani esporranno le pro-

prie opere. A piazzetta Palombo, alle 19

verrà presentato il libro di Ugo D’Ugo, alle 20

una rappresentazione teatrale interamente in

dialetto e alle 22 il monologo di Giorgio Ca-

reccia “La caparra” scritto da Adelchi Batti-

sta". L’assessore Salvatore Colagiovanni

tiene a sottolineare che in giro per la città

non troveremo venditori ambulanti che ven-

deranno bibite e panini ma si cercherà di va-

lorizzare i negozianti del posto.

6

17 settembre 2014 Campobasso

Tutto pronto per “Vivi la città”

Corbo in mostrada venerdì all’ex Gil

La manifestazione si avrà a Campobasso il 27 settembre dalle ore 21 fino all'1,30

Page 7: 17 settembre 2014

Giunta al settimo appuntamento,

la Convocazione Diocesana è l’in-

contro più atteso da tutta la diocesi

per programmare e progettare le

attività del nuovo anno pastorale.

“Cittadini e Fratelli, profezia per un

mondo nuovo” è il tema indicato

dall’arcivescovo di Campobasso –

Bojano per l’anno pastorale 2014-

2015 sulla scia dell’ultimo discorso

di papa Francesco dinanzi alla Cat-

tedrale di Isernia lo scorso 5 luglio

2014 in occasione della sua visita

Pastorale in Molise. Il tema sulla

fratellanza in relazione alla cittadi-

nanza è in continuità con quello

dell’anno diocesano per la Pace

“Fraternità e Pace” che ha visto

Campobasso “Città della Pace

2014”.

Oggi alle 17,30 avrà inizio il

primo incontro nell’Aula Magna

dell’Università per gli Studi del Mo-

lise nel luogo cioè dove il Santo

Padre papa Francesco ha tenuto il

primo discorso, ha incontrato il

mondo Accademico, il mondo del

Lavoro, i cittadini di Campobasso,

le Autorità Civili, Militari ed Eccle-

siali.

Durante la serata sarà presentato

il libro Ufficiale delle due diocesi(

Campobasso –Bojano e Isernia -

Venafro) “Dio non si stanca di Per-

donare” sulla visita di papa

Francesco in Molise. Aprirà la Con-

vocazione un momento musicale e

di vespri cantati a cura del Coro uni-

tario Diocesano - diretto da don Giu-

seppe Graziano - che ha animato la

santa Messa celebrata dal Santo

Padre.

Alla tavola rotonda “Echi e provo-

cazioni dalla Visita di Papa France-

sco” interverranno: il prof. GianMaria

Palmieri, rettore dell’UNIMOL; Anto-

nio Battista, Sindaco di Campo-

basso; don Franco D’Onofrio,

direttore Caritas Campobasso; Sara

Messere, gruppo giovani di Trivento,

S.E. mons. GianCarlo Bregantini, ar-

civescovo di Campobasso –Bojano;

moderatore della serata è Felice

Mancinelli, direttore del quindicinale

Molinsieme.

La convocazione proseguirà nei

giorni 18 e 19 settembre alle ore

17,30 presso l’auditorium dell’Ex- Gil

di Campobasso con il seguente pro-

gramma :

Giovedì 18 settembre 2014

“Nuovi Orientamenti per la Cate-

chesi in Diocesi – Incontriamo Gesù”

Incontro con Fra Enzo BIEMMI

(Catecheta e Presidente dell’Equipe

Europea dei Catecheti)

Moderatore: P. Lorenzo Piazzolla

Venerdì 19 settembre 2014

“Il Cammino di fraternità di Giu-

seppe, venduto dai fratelli”

Incontro con Don Michele Tarta-

glia (Biblista)

Applicazioni Pastorali a cura del-

l’Arcivescovo

Domenica 21 settembre 2014 –

Cattedrale di Campobasso

Ore 17.00 – Presentazione linee

pastorali dell’anno a cura dell’Arci-

vescovo

Annuncio dei nuovi incarichi e no-

mine

Ore 18.30 – Celebrazione Eucari-

stica con il conferimento del lettorato

e ostiariato.

Samuel Beckett con “Aspettando Godot”

ha rappresentato magistralmente la condi-

zione dell’attesa, in chiave drammatica. A noi

tocca il piacere di riannodare quella condi-

zione così bene rappresentata e fatta vivere

al lettore, per cercare di rendere, nella sua

modestissima entità psicologica, la condizione

dell’attesa che da mesi sta inondando gli am-

bienti obnubilati della Regione e del Comune.

L’attesa di una riorganizzazione dei servizi e

delle strutture per tentare di mettere in piedi

una impalcatura in grado di reggere il peso

del cambiamento che si vuole introdurre

nella metodologia di lavoro e, soprattutto,

nella mentalità del personale. Almeno questo

è stato annunciato dalle rispettive ammini-

strazioni. Frattanto, l’attesa cresce e si va con-

solidando nella versione (vana e vanificata)

di “Aspettando Godot”. Che per il Comune e

per la Regione equivale all’attesa (vana) di

un piano di riorganizzazione che metta le

persone al posto giusto e nella condizione di

ben lavorare. Comune e Regione da mesi

sono bloccati nella loro labile e misera capa-

cità di svolgere appena l’ordinaria ammini-

strazione ma non un rapporto produttivo con

l’utenza, né a rispettare i tempi imposti dalle

procedure tecniche e amministrative dettati

dall’Europa. Non a caso la Regione Molise si

porta dietro il fardello di risorse finanziarie

impegnate e non spese e, purtroppo, conti-

nua in questa sua incapacità creando danni

rilevanti all’economia e all’occupazione. Il Co-

mune di Campobasso è strettamente in scia:

fatica oltre ogni misura a reggere il passo

dell’ordinarietà. In entrambi gli enti si vivac-

chia, dando una immagine precaria e incon-

sistente della Pubblica Amministrazione. Ciò

perché, sia a Palazzo san Giorgio che a Pa-

lazzo Vitale, non si riesce a stabilire il numero

e la qualità dei dirigenti. E senza dirigenti, a

cascata, non funzionano le sezioni, i servizi, e

gli uffici. Non funziona la burocrazia, che ha

nella mani le redini dell’economia, del sistema

produttivo, dei servizi all’utenza e dell’assi-

stenza. “Aspettando Godot”, appunto. Aspet-

tando che Frattura e Battista riescano ad

uscire dalla indecisione che li attanaglia,

compressi dalle pressioni interne (di chi anela

a fare il dirigente) ed esterne (di chi ha sog-

getti da sistemare), dai limiti della legge di

stabilità, dalla razionalizzazione della spesa

(spending review), dalla invadenza dei sinda-

cati e, di male in peggio, dal clientelismo po-

litico e partitico. In sostanza, sino paralizzati.

E con loro, paralizzati i compiti d’istituto degli

enti che amministrano. Eppure Frattura sa-

peva con largo anticipo che dal primo luglio

scorso sarebbero andati in pensione diversi

dirigenti, e altri sono in lista d’uscita, e che, di

conseguenza, i servizi sarebbero rimasti sco-

perti. Lo sono tutt’ora, e non si hanno segnali

che sia prossima una soluzione che porti alla

loro copertura. Bisogna andarci negli uffici re-

gionali e comunali per annusare l’astenia che

li pervade e subirne le conseguenze che per

i cittadini, per i tecnici professionisti, per coloro

che hanno la necessità di una risposta, di una

decisione, si materializzano in rinvii e dila-

zioni insopportabili. La situazione venutasi a

creare è oggettivamente imbarazzante. Di-

mostra in maniera inequivocabile il tracollo

del senso di responsabilità, e con esso il valore

e il concetto di servizio pubblico. Regione e

Comune capoluogo sono statati resi inope-

ranti e inefficienti perché chi ha l’onere di

amministrare non ha la forza per intervenire

tempestivamente e concretamente e, forse,

nemmeno la capacità di decidere, condizio-

nato, oltre che dalle deficienze personali,

dalla sudditanza al potere clientelare, al com-

paraggio, al favoritismo. “Scelgo questo”; “No-

mino quest’altro”; “Questo mi è amico”;

“Quell’altro non è affidabile al cento per

cento”. Dinanzi alla situazione che s’è venuta

a creare nei due enti, soprattutto di fronte

allo stallo dell’attività e il danno che ne con-

segue, non è lecito ancora temporeggiare.

Dardo

7

17 settembre 2014Campobasso

Regione Molise e Comune di Campobasso praticamente bloccati

VII Convocazione Diocesana “Cittadini e Fratelli, Profezia per un mondo nuovo”

Incontro formativo alla Cameradi Commercio di Campobasso:“La riforma della contabilitàdegli Enti locali ai fini dell’armonizzazione dei sistemicontabili”, incontro formativo in Camera di Commercio

Oggi dalle 14 alle 19

presso la sede dell’Ente came-

rale di piazza della Vittoria, si

terrà un incontro di formazione

peri revisori degli enti locali dal

titolo “La riforma della conta-

bilità degli Enti locali ai fini

dell’armonizzazione dei si-

stemi contabili” .

L’incontro è stato organiz-

zato dall’Ordine dei Dottori

Commercialisti e degli Esperti

Contabili di Campobasso, con

la collaborazione della Ca-

mera di Commercio di Campo-

basso, del Centro Studi Enti

Locali e della Prefettura. Il pro-

gramma dell’incontro e il ri-

spettivo coupon d’iscrizione

sono disponibili sul sito della

Camera di Commercio di Cam-

pobasso all’indirizzo

www.cb.camcom.gov.it Si ri-

corda, che nei giorni di sabato

18 ottobre e sabato 15 novem-

bre , si terranno altri due incon-

tri di formazione dal titolo ri-

spettivamente “La compila-

zione dei questionari della

Corte dei Conti al bilancio di

previsione ed al rendiconto

della Gestione” e “Le verifiche

e gli adempimenti dei revisori

sulla spesa di personale e sul

patto di stabilità” , entrambi gli

appuntamenti si svolgeranno

dalla 9 alle 14 presso la Ca-

mera di Commercio di Campo-

basso.

Aspettando godot!

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VENAFRO. Festa di San Pio da Pietrelcina alla

Basilica di San Nicandro a Venafro nell’anniver-

sario del “ beato transito”, il prossimo 23 set-

tembre. Prima però novena di preparazione,

commemorazione delle Sacre Stimmate, appun-

tamenti ricreativi e solenne veglia in Basilica. Il

tutto promosso dai Frati Minori Cappuccini di

Convento e Basilica di Venafro. In ordine di suc-

cessione la ricorrenza : dal 14 al 22 settembre

la novena in Basilica con Santo Rosario (h

18,30), Santa Messa (h 19,00) e dalle h 21,00

Santo Rosario all’aperto con meditazioni di P.

Pio, il 20 settembre Commemorazione delle

Stimmate di P. Pio al termine della S. Messa e a

seguire festa sul piazzale della Basilica con la “

Zilli’s Band”, il 22 settembre (h 21,00) solenne

veglia e Beato Transito, 23 settembre proces-

sione con la Statua di San Pio dalla Chiesa dei

Santi Simeone e Caterina alla Basilica di San Ni-

candro (h 18,00) e dalle h 19,00 solenne cele-

brazione eucaristica presieduta dal Vescovo

d’Isernia/Venafro, Mons. Camillo Cibotti. Collabo-

rano fattivamente alla festa i giovani della Gio-

ventù Francescana e quanti sono

quotidianamente vicini al Convento di San Ni-

ISERNIA. "Anche se alla gente non interessa più nulla

degli intrallazzi politici Molisani,ritengo doveroso sottoli-

neare l'ennesimo imbroglio ed incesto consumato nell'am-

bito di quel che rimane del centrodestra di casa nostra". Lo

sostiene Antonio Tedeschi dopo la scelta di Ricci come can-

didato del centrodestra alla Provincia di Isernia. "Nessun

rancore contro l'amico Ricci al quale va tutta la mia stima e

sostegno morale ma è soltanto lo strumento in mano ai soliti

manovratori,Aldo Patriciello e Michele Iorio che sono come

il gatto e la volpe di Pinocchio,che di giorno litigano e di

notte vanno a braccetto a compiere marachelle. Caro Iorio

sei stato castigato dalla gente alle ultime elezioni e questa

sonora lezione non ti è servita. Ancora la solita politica e

l'abbraccio mortale con " l'imprenditore politico"che porterà

inevitabilmente il centrodestra contro un muro. Io non ci sto

e con me tantissimi molisani e tanti giovani politici seri e vo-

lenterosi che sentono come me la necessità di organizzarsi

per ricostruire dalle ceneri un movimento serio e lungimi-

rante che ha a cuore i problemi della gente e le difficoltà di

una regione che soffre con dignità ma non ce la fa più. Io

non ci sto e da oggi mi dissocio definitivamente da queste

logiche miopi e distruttive che gridano vendetta contro la tri-

ste realtà regionale che tutto ha bisogno tranne che di questi

inciuci. Vedere a braccetto Aldo Patriciello e Michele Iorio

è veramente l'ultimo atto di questa tragedia e si rischia di

dover essere spettatori passivi e inconsapevoli. In ultimo il

mio appello va all'amico Ricci chiedendogli di mandare un

segnale di distacco con quella politica che tanto male ha

fatto e continua a fare al nostro territorio e anche se per-

derà l 'appoggio di qualche politico o la poltrona conqui-

sterà di certo la gente perchè è solo a loro che bisogna dare

ascolto".

ISERNIA. Nessun rischio di gas

radon nella scuola materna di San

Lazzaro. La struttura, che negli ul-

timi anni ha ospitato gli alunni della

San Giovanni Bosco, è stata sotto-

posta a ulteriori verifiche di con-

trollo da parte del dott. Domenico

Lucarelli della A&Elle Group,

azienda specializzata in rileva-

menti ambientali. ‘L'esito delle in-

dagini – spiega il tecnico - mostra

valori conformi ai livelli naturali e

residui dell'area’. Nessun pericolo

quindi nella scuola in via Volturno,

messa alla gogna dall’amministra-

zione comunale, dall’Arpa e dalla

ASL. Infatti, lo scorso dicembre, il

sindaco di Isernia Luigi Brasiello

aveva confermato che i bambini

sarebbero rimasti nella sede in

corso Garibaldi, decisione presa

sulla base delle verifiche dell’Arpa,

la quale aveva espresso parere

sfavorevole alla permanenza dei

ragazzi nella scuola, dato il supe-

ramento dei limiti massimi di

radon. Ma i dati pubblicati dal-

l’Agenzia regionale per l’ambiente

erano stati diffusi sulla base di ri-

lievi effettuati con campionatori

posti, in alcuni casi, in punti tali da

non poter escludere una contami-

nazione da polveri da calpestio e

da spazzamento. Gli elettreti (do-

simetri utilizzati dall’Agenzia) sono

molto sensibili alle polveri che ne

altera il funzionamento facendo re-

gistrare valori molto più elevati di

quelli effettivi.‘Dal quattro settem-

bre dello scorso anno – precisa Lu-

carelli – su richiesta della proprietà

dello stabile, abbiamo installato

per ogni aula e area di passaggio

rilevatori del tipo a pellicola (Rado-

nalfa-C), la quale se attraversata

dalle particelle di gas radon rimane

tracciata. I dosimetri sono stati

posti tutti in sospensione, lontano

dalle pareti e a circa 1,50 m dal pa-

vimento come prescrivono le

norme tecniche di campionamento.

Dalle indagini svolte in un anno, si

è arrivati alla conclusione che in

quella scuola il livello è addirittura

inferiore alla media nazionale, poi-

ché attestato sui 50-60 Bq medi, a

fronte degli 80Bq, soglia naturale

del gas in molte zone dell’Italia

meridionale’. Nessun rischio per i

bambini e per gli operai che lavo-

rano nello stabile. ‘Le verifiche

sono state registrate periodica-

mente. Già a Gennaio, dopo pochi

mesi, i risultati garantivano l’agibi-

lità. Ad oggi ne abbiamo la cer-

tezza’. Sotto esame non solo la

scuola, ma tutta l’area limitrofa per

accertarsi che le fuoriuscite del

gas, legate a situazioni ambientali,

non provenissero dalla scuola

bensì da zone adiacenti. Nulla di

fatto: una volta acquisiti i dati, il

dott. Lucarelli, insieme a Franco

Torello, il tecnico specializzato in

radiazioni, ha inviato le pellicole in

un centro nazionale specializzato,

con sede in Albano Terme. Tutto

tranquillo e tutto in regola. Le rela-

zioni evidenziano in maniera pa-

lese una presenza di gas radon al

di sotto delle soglie di rischio e

quindi la completa agibilità dell’edi-

ficio. I ragazzi quindi, insieme agli

insegnanti e gli operatori, possono

tornare a lavorare nella scuola

d’infanzia di San Lazzaro, con la

consapevolezza che i livelli di gas

radon sono rientrati negli standard

e anzi sono al di sotto della media.

‘Siamo felici dei risultati – dichiara

l’imprenditore e proprietario

Mimmo Cicchetti –. In un anno la

scuola si è trovata al centro di una

polemica inutile, subendo le offen-

sive nate da rilievi effettuati in ma-

niera un po’approssimativa e dalla

pubblicazione di dati che sareb-

bero dovuti essere verificati prima

di una diffusione incontrollata.

Siamo stati penalizzati per un er-

rore altrui. L’importante è che i ge-

nitori, i bambini e i lavoratori

adesso hanno la certezza che in

quella scuola non c’è pericolo,

anzi: è tra le più sicure in assoluto’.

1117 settembre 2014Isernia

Radon, nessun pericolo per l’istituto di San Lazzaro

Provincia, l’incesto del centrodestra

Festa di San Pio nella Basilica

Dalle ultime analisi effettuate nel corso dell’anno è emerso che il livello

del gas è inferiore alla media nazionale

Oggi la presentazione in conferenza stampa. Domenica la manifestazione

Tutto pronto per la CorriIsernia

Per Antonio Tedeschi il nome di Riccipassa per l'accordo tra Patriciello e iorio

Le celebrazioni il 23 settembre in occasione del giorno a lui dedicato

ISERNIA. Oggi, alle ore 11.00 nella sala

Raucci del Comune di Isernia si svolgerà

la conferenza stampa di presentazione

della nona edizione della CorrIsernia. La

gara, inserita nel circuito Corrimolise, ne

costituisce la tappa numero 19. Media la

difficoltà del tracciato che prevede una di-

stanza di 10km tutti sull'asfalto. Ma prima

di tale gara avrà luogo una non competi-

tiva aperta a quanti si stanno avvicinando

adesso a questa disciplina. A detta manife-

stazione prenderanno parte anche ragazzi

e volontari dell'UNITALSI. Abbinato a

questo evento vi è anche-grazie alla colla-

borazione dell'ENPA, una "stracanina" cui

si spera vorranno aderire numerosi amici

a quattro zampe al guinzaglio dei loro affe-

zionatissimi padroni. Ed ancora nell'ampio

cartellone delle iniziative correlate al-

l'evento vi è anche un'attenzione alle etnie

altre dalla nostra. Difatti sarà data la pos-

sibilità agli ospiti delle comunità di Monte-

roduni e Sant'Agapito di correre e di

divertirsi allo scopo di integrarsi, socializ-

zare ed avvicinarsi al mondo dell'atletica.

Nell'ottica di coinvolgere e sensibiliz-

zare i bambini e di arginare l'obesità infan-

tile è previsto, altresì, un premio in denaro

per l'istituto scolastico che potrà vantare

il gruppo più numeroso di piccoli studenti

al traguardo. Ma ora veniamo alla compe-

titiva. La Nuova Atletica Isernia, società

madrina dell'evento, farà scendere in gara

i suoi atleti migliori, che con grinta e sor-

risi affronteranno il percorso fino a rag-

giungere li piazzale della Stazione dove

compiaciuti, tra le urla di amici e cono-

scenti, potranno spegnere il loro GPS e vi-

vere a pieno l'atmosfera di festa del post

gara. A chiudere il fitto programma la c.d.

"Americana", gara ad eliminazione, riser-

vata ai top. E prima del congedo verrà tri-

butato il giusto spazio a quanti si saranno

utilmente piazzati nelle classifiche delle

varie tipologie di competizione. Anche

quest'anno l'AVIS avrà un suo stand e ver-

rano premiati i donatori di sangue che si

distingueranno riportando un piazzamento

di rilievo. E per dare continuità ad un di-

scorso già iniziato nei mesi scorsi volon-

tari della LIRH forniranno a coloro i quali

saranno interessati a conoscere e ad ap-

profondire eziopatogenesi e stadio della

ricerca per debellare e/o arginare sin-

dromi rare come la malattia di Huntington.

Merita poi attenzione lo stand allestito

dall'Associazione Italiana Celiaci. Pur-

troppo tale patologia col passare degli anni

si sta diffondendo in maniera esponenziale.

Per rispondere ai quesiti di chi abbia una

persona cara affetta da questa malattia e

per fugare eventuali dubbi vi saranno

esperti pronti ad illuminare e ad indiriz-

zare parenti e conoscenti dei soggetti ce-

liaci fornendo spunti e dispensando loro

consigli su come affrontare il disagio. Ap-

puntamento, dunque, alle ore 16.00 di do-

menica 21 settembre 2014 per vivere ore

intense di sport e divertimento.

Page 12: 17 settembre 2014

TERMOLI. Al Consorzio industriale

l’arrivo dell’autunno significa il ritorno

all’attività piena. Cantieri interni alle

aree insediate, vecchie e nuove,

come abbiamo avuto modo di accen-

nare già ieri. Lo stabilimento Fiat avrà

una uscita diretta e più funzionale per

i mezzi pesanti; la società che ha ac-

quisito all’asta l’ex Stefana sta comin-

ciando l’opera di bonifica e ora verrà

anche migliorata la viabilità d’ac-

cesso, proprio qualche giorno fa è

stata conclusa la conferenza di servizi

per dare il via al progetto di manuten-

zione.

Per sondare meglio la galassia

consortile abbiamo chiesto e ottenuto

una intervista al presidente Luigi Ma-

scio.

Dopo la pausa estiva qual è l’umore

all’interno delle aziende consorziate?

“Beh, il morale certamente non è

dei migliori. Però devo constatare che

anche dai dati in nostro possesso,

che una certa ripresa da parte delle

aziende presenti nel Consorzio c’è.

D’altronde, è anche vero che nel

Cosib sono insediate 81 aziende, che

di questi tempi non è poco”.

Ci sono novità per quanto riguarda

una delle imprese più importanti inse-

diate nel bacino della Valle del Bi-

ferno.

“Sì, infatti da poche ore abbiamo

stipulato l’atto con la Itt e quindi in pre-

visione del 2015 e 2016 ci sarà un no-

tevole ampliamento. Ciò significa che

le industrie, soprattutto le multinazio-

nali, vogliono ancora investire in que-

sto territorio, ed è positivo anche per

l’aspetto occupazionale che ci sarà”.

Quale potrà essere l’impatto di que-

sto ampliamento?

“Parliamo a regime di circa 100 per-

sone, che oggi è tanto”.

Cento posti di lavoro in più?

“Assolutamente sì, questo lo posso

dire con ufficialità, essendo reduci

dalla stipula dell’atto. Chiaramente

quando parliamo di ‘regime’ si riferi-

sce al momento in cui tutto viene per-

fezionato (anche l’investimento azien-

dale, ndr). Noi abbiamo fatto di tutto e

di più per accelerare i tempi di questa

intesa, perché eravamo in concor-

renza con altri siti ma siamo determi-

nati a inseguire l’obiettivo che gli

insediamenti presenti qui possano

ampliarsi , perché questo significa in-

vestimento e soprattutto occupa-

zione”.

Non si riunisce il comitato direttivo

solo per spartirsi i gettoni di presenza

o guadagnare l’indennità cumulativa.

“Mah, io si questo sorvolerei, anche

perché ho letto qualcosa negli ultimi

giorno in giro per il web, dove si dice

dei conti in rosso del Consorzio indu-

striale di Termoli. Evidentemente i do-

cumenti di bilancio li leggono a senso

unico, voglio dire che abbiamo chiuso

con un utile di 5mila euro ante-impo-

ste, e che quest’anno nonostante la

contrazione dei ricavi siamo stati bravi

a contenere i costi. Soprattutto, ab-

biamo abbattuto delle grosse perdite,

che si tratta di immobilizzazioni che

non è più possibile recuperare. Non

solo, ma siccome il bilancio lo ab-

biamo approvato il 30 aprile scorso,

non abbiamo atteso il risultato della

NetEnergy, partecipata dal Cosib al

100%, che ha chiuso il bilancio il 30

giugno e con un utile di 120mila euro,

chiaramente confluenti nel bilancio

del Consorzio industriale. Sono cifre

che testimoniano come il Cosib sia

vivo e vegeto e che gli amministratori

non vengono qui a grattarsi, come si

suol dire, ma sono attenti e partecipi

alle problematiche dei consorziati e

dei dipendenti”.

Come valutate il dibattito sulla ri-

forma dei consorzi in Regione, che a

dire il vero un po’ sta languendo.

“L’agenzia unica era già stata previ-

sta dalla precedente amministrazione

regionale. Non è una situazione sem-

plice, anche perché parliamo di tre

Consorzi distinti e distanti tra loro, con

problematiche diverse. Certamente,

per il Cosib – che peraltro anche nella

nuova agenzia rimarrebbe sede cen-

trale ed operativa – ha caratteristiche

ben diverse dagli altri due. Non sarà

facile e non potrà essere esclusa né

dalla parte tecnico-gestionale, tanto

meno da quella programmatica. D’al-

tro canto i comuni appartenenti a que-

sto Consorzio hanno sempre detto

che sulle scelte programmatiche vo-

levano conservare ed essere parte at-

tiva.

TERMOLI. “Quanto ci chiediamo spesso, talvolta senza trovare una risposta plausibile, è perché

quando s’inizia un lavoro non si riesce quasi mai a portarlo a termine nei tempi e nei modi pre-

visti”: è la domanda del giorno che ci poniamo perchè quanto è accaduto,, anche su un terreno

di via Degli Oleandri in zona santa Maria degli Angeli, ci interroga. Nella zona citata sono sono

stati abbandonati al loro destino una serie di grossi tubi destinati presumibilmente all’irrigazione

del campo stesso. Il motivo del loro abbandono (da precisare che molti sono ancora imballati)

su quel campo è probabilmente da ricercare in iter burocratici o economici che alla lunga risultano

essere stucchevoli. Intanto, chi ne paga ingiustamente le conseguenze è, in questo caso, il proprie-

tario del pezzo di terra che si ritrova sul proprio terreno una serie di ingombranti grossi tubi che

sarebbero stati utili se fossero stati usati e impiantati per quello che in realtà dovevano servire e

invece, per chissà quanto tempo, li continueremo a vedere lì. Occorre saperne di più, chiediamo

a Molise acque a che punto siano i lavori, occorre invertire la rotta…

TERMOLI. Non si è ancora chiusa la pro-

cedura per la scuola d’infanzia di via Volturno.

Ci saranno ancora una decina di giorni di at-

tesa per concludere i lavori. Nonostante una

richiesta velata di spostamento dell’apertura

del plesso, sarebbe stato complicato raggiun-

gere tutte le famiglie a poche ore dall’avvio

dell’anno scolastico. Le risposte a eventuali ri-

lievi di responsabilità ora toccheranno all’uffi-

cio d’igiene pubblica dell’Asrem. Sono stati

dati tempi di consegna di tutti i lavori sulla

messa in sicurezza al dirigente e all’ammini-

strazione con accertamento in corso delle

procedure eseguite.

1217 settembre 2014 Termoli

TERMOLI. Anche per l’anno pastorale 2014-2015 i delegatiparrocchiali della Diocesi di Termoli Larino si sono ritrovatipresso la sala parrocchiale “Giovanni Paolo II” presso DifesaGrande in Termoli per celebrare il Convegno di inizio anno pa-storale il cui tema è “Rallegrati, il Signore è con te”.Relatrice la prof. Rosalba Manes, membro dell’Ordo Virginum

e biblista, che ha accompagnato i presenti alla riflessione sull’in-contro tra il diacono Filippo e l’eunuco (At 8,26-40).Di seguito riportiamo alcuni spunti.“C’è un desiderio che coincide tra l’eunuco e Filippo, un de-

siderio umano che coincide anche con quello dello Spirito. Vi èuna dimensione del “perdere tempo”, dello “sprecare” iltempoper l’altro, così come Gesù ha fatto con i suoi discepoli. È unforte richiamo anche per la nostra vita, perché siamo abituatia “magie pastorali” al fine di ottenere da subito grandi risultaticon poca fatica. L’eunuco chiede delucidazioni su un “canto”del Servo del Signore, riportato nel testo di Isaia. Il servo è unapersona cui viene negato anche il giudizio. La sua umiliazione ètotale. L’eunuco pone una domanda seria, profonda, non gli in-teressa sapere che traduzione è; gli occorre invece conosceredi quale persona si tratti. Filippo rilegge questo passo in chiavecristologica, ed è la prima volta che accade.Ma chi è l’etiope?Una persona a servizio del re ma, per questo, eunuco. Non

può avere discendenza, per questo motivo, secondo la mentalitàantica, non vale niente. Va a Gerusalemme per il culto, anche sesa che non avrebbe potuto elevare nemmeno una preghiera.

Tuttavia, tramite quel brano di Isaia inizia la sua ricerca.Il battesimo, immersione che lo inserisce nella Chiesa, ab-

batte un’altra barriera. Direbbe san Paolo: “ Non c’è più giudeoo greco”. A Gerusalemme non era degno del culto perchécome legno secco e senza frutto, mentre per Gesù tutti pos-sono portare frutto, come aveva anche ricordato ai discepoli:“Vi ho mandati (dice a degli … eunuchi per il regno dei cieli)perché portiate frutto”.Dopo quell’incontro le strade dei due si dividono. Filippo

continua la missione, a simboleggiare che la chiesa non si riposa,è sempre in uscita. Tre i messaggi da ricordare: anzitutto, siamoinvitati ad andare nel deserto e a uscire dalla comodità delle no-stre chiese; in secondo luogo, generare alla fede assumendo lacondizione dell’altro, senza fare imposizioni; infine, a liberare ilproprio desiderio di ricerca dedicando il tempo necessario.Non va dimenticato che tutto questo non è possibile se non cisi lascia rapire dallo spirito perché non siamo salvatori di nes-suno. Papa Francesco ci ricorda che si conosce Dio per fascina-

zione di bellezza e forza attrattiva, mentre invece noi lo abbrut-tiamo. La bellezza non è l’estetica chirurgica ma la voglia divivere e di andare avanti.Non dobbiamo sostituirci agli altri, ma possiamo fare come

Maria “odegitria”, colei che indica il cammino. Possiamo quindiindicare la strada, salire sul carro del nostro prossimo per ca-pirne la storia, per poi avere la “castità” di fare un passo indietroe lasciare che Dio agisca”.

“Il Cosib funziona ancora”

Ancora non si conosce la fine dei lavori del ramo dal Biferno a Termoli

Per chiudere il cantiere occorrerannoancora altri dieci giorni

I delegati parrocchiali della Diocesi in un convegno a Termoli

Le riflessioni della Pastorale

Il presidente del Consorzio fa il punto sull'attuale situazione

E l’acquedotto molisano?

Scuola Volturno, i lavori

Page 13: 17 settembre 2014

TERMOLI. Palazzetti e campi

sportivi a gettone a Termoli.

Un regolamento approvato nella

sessione di bilancio del novembre

2008, con cui si introduceva il crite-

rio della compartecipazione alle

spese di gestione degli impianti

sportive, ha fatto sì che la giunta

termolese nella seduta di venerdì

scorso – assenti gli assessori Gallo

e Florio – abbiano introdotto le ta-

riffe orarie per tre degli impianti più

importanti che abbiamo in città e di

cui fino ad ora ha provveduto diret-

tamente all’assunzione di tutti i

costi necessari al funzionamento:

campo di calcio Airino; palestra

San Giovanni Paolo II; palazzetto

dello sport Palasabetta.

Strutture che vengono concesse

in uso alle associazione, sportive e

non e ai privati che ne fanno richie-

sta.

“Gli impianti sportivi comunali e

le attrezzature in essi esistenti sono

destinati ad uso pubblico, con fina-

lità di promuovere la pratica dell’at-

tività sportiva, motoria e ricreativa

e per garantire la diffusione dello

sport a tutti i livelli ed in tutte le di-

scipline praticabili, a diretto soddi-

sfacimento degli interessi generali

della collettività”. L’amministrazione

comunale intende garantire la frui-

zione e l’uso degli impianti per lo

svolgimento di tutti gli sport praticati

in forma associativa, federativa o

per aggregazione amatoriale, ma

subordinandolo al pagamento della

relativa tariffa, come determinata

con specifico provvedimento del

competente organo comunale, che

sarà versata direttamente all’Ammi-

nistrazione Comunale o, in caso di

concessione di gestione dell’im-

pianto sportivo, al concessionario”.

Ma quant’è allora il costo indivi-

duato: si tratta di dieci euro a ora.

TERMOLI. Una stagione nera, che più nera non

si può», questo il commento dei balneatori che già

a luglio hanno lanciato l’allarme per le giornate di

pioggia che hanno reso le spiagge completamente

deserte, e inviato una richiesta formale alla Re-

gione e al Comune per la rateizzazione del canone

demaniale e la riduzione delle imposte municipali,

visto che gli incassi sono drasticamente diminuiti.

«Abbiamo avuto un calo del 30-40 per cento, fa-

cendo una media tra giugno, luglio e agosto – com-

menta il vicepresidente del Sib Domenico Venditti –

prolungare la stagione fino al 30 settembre non ha

senso, considerando che si aggiungerebbero dei

costi di almeno 4-5mila euro, non supportabili. Bi-

sogna sicuramente lavorare in futuro per allungare

l’estate, e su questo siamo tutti d’accordo, dob-

biamo fare programmazione e promuovere inizia-

tive, come per esempio i gemellaggi, per fare

venire gente da fuori, anche dal Nord Europa, in-

centivare i soggiorni degli anziani e magari postici-

pare anche la riapertura delle scuole di qualche

settimana

13

17 settembre 2014Termoli

I balneatori fanno il punto della situazione dopo l'infelice annata

TERMOLI. Uno dei progetti più

ambiziosi avviati con la precedente

amministrazione di centrodestra,

per la valenza sociale, ma anche

per l’impatto economico, trova ri-

sposte anche nella nuova compa-

gine di centrosinistra. Ci riferiamo

alla ‘Casa di Kore’, l’istituzione vo-

luta dalla giunta Di Brino e dall’al-

lora assessore alle Politiche sociali

Fernanda De Guglielmo per acco-

gliere minori disagiati e fuori dal

proprio nucleo familiare, che attual-

mente vengono ospitati fuori re-

gione con grosso aggravio di costi

per la collettività.

Ad aggiudicarsi la gara ad evi-

denza pubblica per la gestione

della Comunità alloggi per minori è

stata la società cooperativa Solida-

lia a.r.l. Onlus, con sede legale in

via Buonalbergo a Paduli, località

della provincia di Benevento e pe-

raltro soggetto che già gestisce

anche la casa per anziani Opera

Serena. L’offerta al ribasso presen-

tata per dieci anni è di 4.854.500

euro, peraltro unica realtà tra quelle

invitate ad aver formalizzato

l’istanza.

Solidalia gestirà la Casa di KoreLa struttura che accoglie minori disagiati

attivata dalla cooperativa sociale

TERMOLI. Regna il chiaro-

scuro alla mostra “Nulla re” orga-

nizzata dall’Università delle tre

età; una esposizione collettiva

che nasce dal desiderio di emo-

zionare e far captare al visitatore

quanto, quasi in punta di piedi, si

vuol raccontare.

Dalle panoramiche ai dettagli

più ricercati, quindi, l’esposizione

è incontro personale con l’arte

che tra i trambusti quotidiani sfo-

cia in immagini a soggetto di-

verso e diversificato in un

Galleria civica, nel centro citta-

dino, addobbata ad hoc.

L’organizzazione è chiara:

“Sono quattro anni che realiz-

ziamo questa mostra che è ormai

una tradizione. Con “Nulla re” ab-

biamo voluto lasciare al visitatore

la possibilità di emozionarsi”.

Scatti che non sono casuali ma

nascono da un tintinnio di senti-

menti : “La scelta di ogni imma-

gine osservabile è dettata

dall’impegno di ogni allievo e

dello stesso maestro Antonio Di

Gregorio che hanno voluto così

omaggiare l’arte”. Alla inaugura-

zione di ieri, presente anche l’as-

sessore comunale Maricetta

Chimisso

La foto del "Nulla re"Esposizione collettiva che vuole fare emozionare e raccontare

Impianti sportivi, si paga

“Una stagione da dimenticare”

Dieci euro l'ora per potere usufruire delle strutture comunali

Page 14: 17 settembre 2014
Page 15: 17 settembre 2014

Giunta al settimo appuntamento, la Convo-

cazione Diocesana è l’incontro più atteso da

tutta la diocesi per programmare e progettare

le attività del nuovo anno pastorale. “Cittadini

e Fratelli, profezia per un mondo nuovo” è il

tema indicato dall’arcivescovo di Campobasso

–Bojano per l’anno pastorale 2014-2015 sulla

scia dell’ultimo discorso di papa Francesco di-

nanzi alla Cattedrale di Isernia lo scorso 5 lu-

glio 2014 in occasione della sua visita

Pastorale in Molise. Il tema sulla fratellanza in

relazione alla cittadinanza è in continuità con

quello dell’anno diocesano per la Pace “Frater-

nità e Pace” che ha visto Campobasso “Città

della Pace 2014”.

Mercoledì 17 settembre, alle ore 17,30

avrà inizio il primo incontro nell’Aula Magna

dell’Università per gli Studi del Molise nel luogo

cioè dove il Santo Padre papa Francesco ha

tenuto il primo discorso, ha incontrato il

mondo Accademico, il mondo del Lavoro, i cit-

tadini di Campobasso, le Autorità Civili, Militari

ed Ecclesiali. Durante la serata sarà presen-

tato il libro Ufficiale delle due diocesi( Campo-

basso –Bojano e Isernia -Venafro) “Dio non si

stanca di Perdonare” sulla visita di papa Fran-

cesco in Molise.

Aprirà la Convocazione un momento musi-

cale e di vespri cantati a cura del Coro unitario

Diocesano – diretto da don Giuseppe Gra-

ziano – che ha animato la santa Messa cele-

brata dal Santo Padre. Alla tavola rotonda

“Echi e provocazioni dalla Visita di Papa Fran-

cesco” interverranno: il prof. GianMaria Pal-

mieri, rettore dell’UNIMOL; Antonio Battista,

Sindaco di Campobasso; don Franco D’Onofrio,

direttore Caritas Campobasso; Sara Messere,

gruppo giovani di Trivento, S.E. mons. GianCarlo

Bregantini, arcivescovo di Campobasso –Bo-

jano; moderatore della serata è Felice Manci-

nelli, direttore del quindicinale Molinsieme.

La convocazione proseguirà nei giorni 18 e

19 settembre alle ore 17,30 presso l’audito-

rium dell’Ex- Gil di Campobasso con il se-

guente programma : Giovedì 18 settembre

2014

“Nuovi Orientamenti per la Catechesi in

Diocesi – Incontriamo Gesù”

Incontro con Fra Enzo BIEMMI (Catecheta

e Presidente dell’Equipe Europea dei Cate-

cheti)

Moderatore: P. Lorenzo Piazzolla

Venerdì 19 settembre 2014

“Il Cammino di fraternità di Giuseppe, ven-

duto dai fratelli”

Incontro con Don Michele Tartaglia (Bibli-

sta)

Applicazioni Pastorali a cura dell’Arcivescovo

Domenica 21 settembre 2014 – Catte-

drale di Campobasso

Ore 17.00 – Presentazione linee pastorali

dell’anno a cura dell’Arcivescovo

Annuncio dei nuovi incarichi e nomine

Ore 18.30 – Celebrazione Eucaristica con

il conferimento del lettorato e ostiariato.

Tante finestre affacciate su un

luogo pieno di storia.

Così Athos Faccincani illumina il

Castello Svevo a Termoli, attra-

verso un’importante rassegna di

pittura. Molti percorsi possibili al-

l’interno delle sale perché da ogni

tela tanti spiragli di luce indicano il

cammino giusto per risalire alla

comprensione del messaggio pit-

torico e, quindi, alla composizione

di un’emozione che si avverte cre-

scere come i fiori che animano le

rappresentazioni di vita di Faccin-

cani.

Elementi irrinunciabili nelle crea-

zioni dell’artista, in grado di bu-

care una terra mai arida ma fertile

come i pensieri che l’hanno resti-

tuita in una cornice fatta per es-

sere osservata, rivissuta così

come i pensieri che l’hanno ani-

mata.

E la sapiente tecnica dell’artista

non ha il sopravvento sulla forza di

quel messaggio che egli riesce a

trasferire in ogni tocco di pennello,

con una scelta di colori mai iden-

tica, perché osservando con oc-

chio attento ci si accorge che una

ginestra a Positano è diversa da

quella di Portofino e che i papaveri

di Ischia vivono tonalità diverse

nelle valli di Cortina.

Così l’Italia di Faccincani, fatta

di mare e di montagna, ma pur

sempre attaccata alla terra, si ri-

compone lungo una mostra emo-

zionante per un vissuto di ricordi

che l’artista riesce a fermare in

ogni rappresentazione pittorica.

Difficile poter pensare di ripro-

durre su una tela il messaggio di

Faccincani, ma assolutamente

possibile l’idea di poter rivivere at-

traverso i suoi quadri un viaggio,

un’immagine vicina nei contorni

alla cartolina che avremmo voluto

indirizzare al nostro cuore, affran-

cando quell’immagine da qualsiasi

legame con la banalità. Il Maestro

Faccincani sarà presente all’inau-

gurazione sabato 20 settembre

alle ore 18.30.

Il “Camoscio di Ripalimosani”, Antonio D’Alessandro, si ag-

giudica la prima edizione del Trail del Matese. L’atleta della

società Movimenti chiude in 1 ora, 17 minuti e 49 secondi i 15

chilometri all’interno della natura dei Monti del Matese. Se-

condo Donatello Di Sante della podistica Alto Sangro e terzo

Mariano Perrella sempre della società organizzatrice Movi-

menti. Tra le donne trionfa Rossella Cerretani dell’atletica

Montecassiano tagliando il traguardo dopo 1 ora, 44 minuti e

52 secondi. Seconda la toscana Antonella Sassi e terza la

campobassana Giuseppina Mastroiacovo. Centododici gli

atleti al via della competizione sui percorsi di media montagna

dell’Oasi Wwf di Guardiaregia e Campochiaro. La gara, inse-

rita nel circuito nazionale Parks Trail 2014, è partita e si è con-

clusa in Piazza delle Grazie a Campochiaro dove, dopo le

premiazioni di rito, c’è stato un pasta party coinvolgente e con-

viviale proprio dello spirito del Trail. Una disciplina sempre più

diffusa in Italia con oltre 30 mila appassionati e che oltre allo

sport punta alla scoperta e alla valorizzazione di quei luoghi

dove la natura è ancora incontaminata. A mettere il volto sulla

competizione il campione di atletica leggera molisano, Andrea

Lalli. Il rosso di Campochiaro ha fatto da apripista e ha poi

premiato gli atleti a fine gara. “E’ stato un vero piacere e un di-

vertimento”, ha affermato Lalli, “spero che questa disciplina

possa crescere ulteriormente. L’importante è divertirsi e af-

frontare sempre col sorriso sulle labbra lo sport”. Grande sod-

disfazione ha espresso al termine della gara Carmine Aceto,

presidente della società organizzatrice, Movimenti, che ha

dato appuntamento al prossimo anno agli atleti provenienti da

tutta Italia (Piemonte, Lombardia, Toscana, Marche, Abruzzo,

Lazio, Campania, Puglia e ovviamente Molise). A patrocinare

la manifestazione anche il comune di Campochiaro e l’Asses-

sorato allo Sport della Regione Molise. Una manifestazione

resa possibile grazie agli sponsor: INOV-8, sponsor tecnico

internazionale, La Molisana, Centro Tartufi Molise, Molisia, Bi-

scottificio Cianciullo, Carni del Matese e Spighe Molisane.

15

17 settembre 2014Opinioni

di Filippo Poleggi

Pochi cittadini lo sanno ma

nella Legge 243/2012 che da

attuazione al principio di equili-

brio di bilancio pubblico, intro-

dotto nella Costituzione con la

Legge Costituzionale n.1 del

2012 ci siamo dati vincoli soffo-

canti che vanno oltre quelli

posti dall’Unione Europea. Così

mentre chiediamo all’Europa

più flessibilità di bilancio per far

fronte ai costi sociali e rilan-

ciare gli investimenti ci siamo

ingabbiati da soli. I 4 quesiti re-

ferendari si propongono di

abrogare alcuni articoli della

Legge 243 del 2012 che, impo-

nendo oneri aggiuntivi e ancor

più rigoristi di ciò che richiede

la norma europea sono un’ap-

plicazione particolarmente ot-

tusa del principio di equilibrio di

bilancio. Per ridare respiro ai

cittadini e contribuire a rilan-

ciare lo sviluppo economico le

associazioni del Coordina-

mento associazioni sociali, L’Al-

tritalia Ambiente, A.S.C.I.,

A.S.C.E., Lega per le Auto-

noime Locali Molise e Movi-

mento Consumatori, indicono

una conferenza stampa merco-

ledì 17 settembre c.a. alle ore

16,00 nella “Sala Mancini” del

Municipio di Campobasso per

illustrare l’iniziativa e costituire

un Comitato Molisano con citta-

dini, associazioni, Comuni tutti

colpiti dall’eccesso di austerità.

Diamo un segnale che troppa

austerità (tagli dei servizi, patti

di stabilità e via dicendo) ucci-

dono la società.

“Cittadini e fratelli, profeziaper un nuovo mondo”

Athos Fraccicani ‘illumina’ il Castello Svevo

Basta con il pareggio di bilancio

Il Trail del Matese a D’Alessandro

Page 16: 17 settembre 2014