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Ma quale parco del Matese! Parte la centrale di Frattura
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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Salvatore
Colagiovanni. L'assessore comunale è riuscito,
unitamente alla sua collega di giunta, ad orga-
nizzare una sorta di notte bianca a Campo-
basso per sabato 27 settembre. Una serie di
appuntamenti in piazza tra musica, cultura ed
enogastronomia che dovrebbero rendere meno
grigia, seppure per un giorno, la città. Del resto,
per l'amministrazione è a costo zero e sarà pos-
sibile ascoltare buona musica, interpretazioni
teatrali e trovare spazi per gustare carni e piatti
locali ed essere guidati dagli assaggiatori alla
degustazione dei vini molisani.
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.1919119Fax: 0874.49441E-mail Redazione Campobasso: [email protected]
E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]
Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)
Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 188 - MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
L’Oscar del giorno
a Salvatore Colagiovanni
Il Tapiro del giorno lo diamo a Sandro Arco. Il
direttore della Fondazione Molise cultura
percepisce un'indennità vicina a quella dei
dirigenti regionali e prossima ai 100mila euro
l'anno. In un momento di crisi come quello
che si sta vivendo, si tratta di una cifra con-
siderevole e sproporzionata. E' stato siste-
mato alla guida dell'ente dal centrodestra
imperante ed, ora, è stato confermato dal
centrosinistra imperante. Solo per essere
stato capace di mantenere il piede in due
scarpe gli va riconosciuto l'appannaggio.
Il Tapiro del giorno
a Sandro Arco
CAMPOBASSO. Consegna dei lavori 14 luglio 2014.
Fine dei lavori 20 ottobre 2014. Di cosa si tratta? Della
centrale passata alla storia come “la biomasse del gover-
natore”.
Riferito a Frattura ovviamente. Nel leggere il cartellone
esposto nella zona di costruzione “di una centrale termoe-
lettrica a biomasse vegetali da 0.999Mw sita nella zona
industriale di Campobasso – Bojano”, due nomi su quattro
sono sempre gli stessi. Progettista dell’opera e direttore
dei lavori (oltre che responsabile dei lavori stessi) è l’in-
gegnere Luca Di Domenico.
E non poteva essere altrimenti visto che la società em-
brionale di questo “affare energetico” fa capo alla moglie
dell’ingegnere, Mariolga Mogavero, oggi capo di gabinetto
del presidente della Regione (che poi è l’istituzione che
ha dato l’autorizzazione a costruire la centrale con l’uomo
di Patriciello (Tamburro) a capo del settore energetico pro-
prio al momento della decisione).
E come diceva Sergio Rizzo nel suo articolo sul Corriere
della Sera “Vecchie parentopoli nel nuovo Molise di tutti”,
“tanto che per dipanare l'incredibile intreccio di interessi
privati, relazioni politiche, parentele e coincidenze che si
addensa intorno alla figura del governatore – Frattura -
non si può che cominciare da lei, sua factotum”. Mariolga
Mogavero, che dice di essere unita a Frattura da “una for-
tissima sintonia di pensiero” (fonte primapaginamolise.it)
era a capo di una società, la Gap Consulting di Campo-
basso, di cui deteneva il 50%.
L’altra metà era di Gilda Maria Antonelli, compagna del
governatore Frattura. Questa società si candida a co-
struire una centrale a biomasse a Campochiaro. Nel 2011
le due signore cedono le loro quote ai rispettivi consorti. Il
50% della Mogavero finisce alla Civitas di suo marito
(Luca Di Domenico), le quote della Antonelli finiscono alla Pro-
ter di Paolo di Laura Frattura.
Poi Frattura scende in politica e nel 2012 regala le sue quote
alla Civitas del marito del suo capo di gabinetto assunta in Re-
gione con delibera 152 dell’8 aprile 2013 con uno stipendio di
45.102 euro annui (poveretta, lavora tanto e prende la metà
circa della nuova assunta al nucleo di Valutazione (che arriva
alla bellezza di 80mila euro all’anno), Lucia Murgolo, già segre-
taria di un giudice del Tar Molise). Il 15 aprile 2013 avviene un
mutamento societario per la realizzazione della centrale: il
99,5% della Civitas (del marito della Mogavero) viene acqui-
stato dalla C&T.
Chi sono questi? Si tratta di altri soci del governatore che si
ritrovano nella storia della Bio.com (un’altra società energetica
del governatore, la stessa società finita sotto inchiesta per aver
intascato 265mila euro di fondi pubblici senza realizzare la cen-
trale a biogas a Termoli. Storia che vede indagato il governatore
Frattura e che ha scatenato il cortocircuito giudiziario in Procura
di Campobasso, che ha portato ad indagare l’ex questore di
Campobasso, Pozzo, oggi prosciolto dall’accusa di abuso d’uf-
ficio e favoreggiamento al presidente della Giunta nell’am-
bito proprio dell’inchiesta Bio.com Un proscioglimento chie-
sto ed ottenuto dal pm Nicola D’Angelo che, nel piccolo
Molise, siede a tavola con i legali proprio di Frattura).
Ma non è finita qui. Nel continuare a leggere i nomi sul
cartellone dei lavori ecco sbucare un altro noto negli am-
bienti regionali: il geometra Marco D’Angelo.
Chi è? Il professionista, per conto dei soci del governa-
tore Frattura, ricopre il ruolo di coordinatore per la sicu-
rezza per la centrale a Campochiaro. Ma, ovviamente, ha
ruoli anche nel settore pubblico regionale.
Come ad esempio responsabile alla sicurezza sia per gli
uffici della Giunta regionale (importo 24.538 euro), sia per
gli uffici della Protezione Civile (15mila euro), sia per Molise
Cultura dove l’importo per l’incarico da espletare nella ex
Gil non si conosce.
E poi, sempre nel 2013, la Comunità Montana Molise
Centrale, con commissario Nicola Marinelli, ha nominato lo
stesso geometra Coordinatore della sicurezza in fase di
esecuzione nei lavori di “realizzazione del pacchetto di co-
pertura della discarica nell’impianto di smaltimento RSU
sito in località Colle S. Ianni in agro di Montagano. Importo
lavori 372 mila euro.
Il nome del geometra Marco D’Angelo compare anche
come responsabile della sicurezza alla Biocom di Termoli
(sempre l’azienda del governatore) dal 2007 ad oggi.
Dal 2010 ad oggi è anche coordinatore della sicurezza
in fase di progettazione e esecuzione nei lavori di realizza-
zione di un complesso residenziale in C.da Vazzieri a Cam-
pobasso (Importo lavori è di 16 milioni di euro) per conto di
“Lottizzazione Elena”.
Alias: le torri di Frattura la cui costruzione è affidata alla
ditta Nidaco, di proprietà del figlio del consigliere Vincenzo
Cotugno. Inoltre Marco D’Angelo compare anche come coordi-
natore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
nei lavori di installazione pannelli fotovoltaici sulla copertura
parco Biomasse centrale C&T Termoli per un importo lavori pari
a 2 milioni di euro (fonte da curriculum di Marco D’Angelo alle-
gato alla delibera di Giunta regionale numero 311 del 2013). Un
papocchio di storie dove, gira e rigira, i nomi sono sempre gli
stessi. Sia che si guardi a Frattura imprenditore, sia che si
guardi a Frattura governatore.
La domanda sorge spontanea: non sono strane coincidenze?
217 settembre 2014
Il costo dell’opera ammonta a 700mila euro
TAagliolto
Impoveriti. Sempre di più. Di risorse finanziarie, di
progetti, d’idee, e ora anche di strutture dello Stato:
Corte d’appello e Corpo Forestale. Vogliono to-
glierceli senza colpo ferire.
Poveri di classe dirigente lo siamo da anni, da
quando il declino del Molise è apparso chiaro e tra-
sparente anche all’occhio dell’inclita.
Arriverà il giorno che saremo noi molisani per
primi a chiederci a cosa serva la Regione Molise
oltre a dare potere e benessere ad un manipolo di
persone che con l’abilità degli incantatori di ser-
penti e dei mistificatori, cogliendo le concomitanze
storiche e congiunturali, è riuscito a farsi eleggere
incassando 12mila euro al mese e mettendo da
parte il futuro vitalizio perché l’età della pensione
non sia meno sollazzevole del presente.
Sarà questo manipolo di persone benestanti
(tutt’altro che benpensanti) oggi nel consiglio re-
gionale imperniato sulla proposta del governo di
sottrarre la Corte d’Appello di Campobasso a di-
scutere del fatto specifico e di quant’altro potrà se-
guire in termini d’impoverimento strutturale e
funzionale da parte di un Governo che ha deciso di
stringere la cinghia prendendosela con le realtà
economiche, sociali ,e culturali più deboli.
Il Molise si presta in tutta la sua dimensione geo-
grafica, demografica ed economica ad essere sacri-
ficato alla nuova politica di contenimento e di
razionalizzazione della spesa pubblica.
Il Molise dei disastri industriali configurati nel
dato numerico dei cassintegrati, dei senza lavoro,
dei fallimenti commerciali, del vorticoso buco sani-
tario, dei servizi sociali al lumicino, della politica
della casa mortificata dagli sfratti, delle pale eoliche
a centinaia in attesa che diventino migliaia, dell’am-
biente naturale costantemente a rischio inquina-
mento; con il fardello dei finanziamenti europei
lasciati a metà; con i gestori della cosa pubblica de-
diti alle divagazioni (la giunta a cinque) e alle bana-
lità che contornano la ricostruzione
post-terremoto e non alla fatica dell’impegno e
della dedizione alla causa per cercare di mettere ri-
paro alle carenze e agli errori, e per trovare il punto
di leva per sollevarlo dalla crisi. Siamo certi che oggi
il manipolo di persone benestanti che governa il
Molise alzerà la voce, ricorrerà all’armamentario
della peggiore demagogia per denunciare l’enne-
sima ingiustizia, l’ennesima penalizzazione a nostro
danno da parte di un potere centrale bieco, cieco,
e cinico. In questo sapersi lamentare daranno il me-
glio di sé stessi.
L’unica cosa in cui finora hanno eccelso. Aiutando
i molisani finalmente a chiedersi in che mani sono
finiti e quale sorte ingrata gli venga riservata.
Se non sarà trovato l’antidoto a questa perni-
ciosa transizione politica e amministrativa.
La classe politica molisana non riesce a ridisegnare l'ossatura istituzionale della Regione
Noi ci lamentiamo gli altri ci chiudono
La centrale del governatore energetico:
“appaltati” i soliti nomi
Il Molise visto dall’alto: il cemento che
mangia la costa e i terreni di maggiori pregio, pale eoli-
che e pannelli solari in espansione, cave estrattive che
lacerano i fianchi delle montagne, discariche a cielo
aperto (abusive e fortemente inquinanti), sversamenti
poco rassicuranti nei fiumi, incedi a macchia di leopardo.
E’ il Molise che avanza, stupidamente assecondato, e
che riesce ad imporsi con ogni mezzo a sua disposi-
zione, favorito dalle istituzioni territoriali largamente inef-
ficienti a contrastarlo. Alcune sono complici e se ne
vantano. Un mezzo disastro, cui non si fa nulla per rime-
diare, almeno in parte.
Ma c’è anche un altro Molise, sempre visto dall’alto:
importanti siti archeologici, paesaggi mozzafiato, pano-
rami incantevoli, laghi montani, boschi e foreste impo-
nenti, possenti massicci montuosi: un paradiso per la
biodiversità. Il Molise che si vorrebbe, ma non riesce a
farsi valere, irretito nella ragnatela della speculazione,
sopraffatto dagli affaristi senza scrupolo, dagli arrivisti e
dagli amministratori di ultima generazione che ha voluto
fortemente scalzare la vecchia perché ormai sfatta, sfi-
nita, demotivata, ma ignara di non avere la forza,
l’esperienza e la moralità necessarie.
Necessarie perché il Molise dei siti archeologici, dei
paesaggi, dei panorami, dei laghetti montanti, delle fo-
reste e dei massicci montuosi fosse la faccia giusta e
meritevole della medaglia da mostrare e da valorizzare.
Il Molise delle tre riserve naturali (Collemeluccio – Mon-
tedimezzo e Pesche), dell’Oasi wwf di Guardiaregia e
del Torrente Callora, dell’area protetta di Bosco Casale
(Oasi Lipu di Casacalenda) e uno spicchio di Parco na-
zionale d'Abruzzo.
Sembrava fatta anche per il Parco naturale del Ma-
tese. Avrebbe chiuso un cerchio virtuoso e posto un si-
gillo importante alla scelta ambientalista,
naturalista e turistica
(economie pulite e di prospettiva).
Sembrava fatta. L'idea del Parco corredata da altre
aree protette per arricchire l'appeal turistico-ambientale-
naturalistico del territorio è in agenda da circa un ven-
tennio nelle aule consiliari delle maggiori istituzioni locali
e territoriali. Ultima iniziativa, in ordine di tempo, la pro-
posta di legge di Riccardo Tamburro (per un tratto in
stand-by, poi ampiamente ricompensato per il passag-
gio a sinistra).
Precedentemente si erano cimentati, con risultati pari
alla loro modesta coscienza politica e personalità am-
ministrativa, altri consiglieri regionali e qualche asses-
sore di transito all'ambiente.
Ancora prima, frettolose retromarce. Fi-
nanche l'università del Molise,
sull'idea del Parco s'è resa pro-
tagonista di un convegno a
Isernia dal titolo "I parchi del
Molise: un'occasione di svi-
luppo" tradottasi, poi, come le
altre, in un’occasione fallita. Il
che la dice tutta come sia diffi-
cile cavare il ragno dal buco. A mettere una pietra tom-
bale sull’idea e su ogni altra possibilità di rinascita e di
riproposizione del Parco del Matese c’ha pensato il
sempre meno popolare ma sempre più spregiudicato
presidente che la Regione Molise abbia avuto: Palo di
Laura Frattura. Sua la proposta di servirsi del Matese
per un impianto di produzione d’energia a biomasse.
Sua la decisione di allungare i tempi del Piano pae-
saggistico, perché non si creino ulteriori imbarazzi. Un
idea distruttiva la biomasse, ma molto cara al propo-
nente. Per fortuna, un’idea contrastata dai matesini co-
raggiosi e illuminati. Ce la faranno a spuntarla?
Ne dubitiamo, se non verranno accompagnati da una
più larga, consistente, e massiccia sollevazione.
Che invano si aspetta per porre fine ai pali eolici, ai
pannelli solari, ai boschi che bruciano, alle cave che s'in-
grandiscono, alle discariche e alle capziose forme di in-
quinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno: il Molise
che allegramente scivola verso il progressivo degrado
ambientale. Ma ci sarà mai un Molise saggio e corag-
gioso?
Dardo
3
17 settembre 2014TA
agliolto
CAMPOBASSO. “Scendiamo in piazza con i sindaci dei
piccoli comuni contro il governo Renzi e contro l’Anci che
vogliono abolire tutte le comunità con meno di 5.000 abi-
tanti. E’ assurdo che le politiche dell’esecutivo penalizzino i
cittadini e i territori dei piccoli comuni virtuosi mentre lascino
intatti gli sprechi faraonici di ministeri, prefetture e pubblico
impiego".
E' stato questo il senso della manifestazione degli ammi-
nistratori dei piccoli comuni di ieri a Roma. “L’imposizione
delle fusioni significherà la desertificazione di interi territori.
Fondere certe realtà con altre grandi e lontane è pertanto
deleterio e non comporta alcun risparmio. Il premier apra un
tavolo permanente con Anpci, li ascolti e prenda in conside-
razione le loro proposte.
Fassino deve dimettersi, perché non tutela tutti i comuni
anzi, avalla l’azzeramento di quelli piccoli". “Da sempre so-
steniamo l’inutilità dei tagli lineari, oggi più che mai i dati sul
debito pubblico ci danno ragione, se il debito dello stato è
aumentato di 13.6 miliardi di euro, quello degli enti locali è
diminuito di 1 miliardo. L’inversione iper centralista di Renzi
e del Pd è fallimentare, gli sprechi sono a livello centrale.
Per l'Associazione piccoli comuni si tratta di unioni che non
genereranno alcun effetto positivo sui piccoli comuni perché,
come dimostrano i dati, le unioni non migliorano la gestione
del territorio dei piccoli comuni, ma lo desertificano ulterior-
mente aumentando i costi e trasferendo tutti i servizi verso
il principale comune dell’unione.
Addirittura il Presidente dell’anci, Fassino, dichiara che
farà una ”battaglia” per di ridurre i comuni da 8000 a 2500
azzerando tutti i comuni sotto i 15000 abitanti.
"I piccoli comuni non vanno chiusi"Anche i sindaci molisani alla protesta a Roma contro i tagli del governo
L’impianto a biomasse nell’area del Matese: la pietra tombale di Fratturasull’idea del Parco omonimo
CAMPOBASSO. "Le molte problematiche rimaste insolute
– riferisce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessan-
dro - stanno fortemente penalizzando la qualità e creando
notevoli disagi ai lavoratori".
Le carenze strutturali negli organici dei Centri che, tra-
dotte, significano zone non servite a cui si aggiungono le
lunghe assenze non più soggette alla flessibilità operativa
obbligatoria.
"Un quadro – continua Antonio D’Alessandro - piuttosto
desolante che, nella pratica, si traduce in effetti negativi per
il servizio, con gestioni dei Centri senza regole, seguendo
modelli teorici che non possono trovare una produttiva ap-
plicazione nella realtà. In definitiva, tutto a danno dei lavo-
ratori e, naturalmente, della resa qualitativa che penalizza
clientela e sviluppo.
Tutto si fonda – dichiara il rappresentante della CISL An-
tonio D’Alessandro - sullo spirito d’inventiva e di iniziativa
dei ruoli gestionali (Responsabili, MQ e CS) che ormai sono
allo stremo delle forze. Prova ne è la voglia di abbandonare
il ruolo, da parte di quest’ultimi. Le ricadute più pesanti im-
pattano sui portalettere e sul personale addetto ai servizi in-
terni costretto, volente o nolente, a reggere l'intero sistema.
Ormai, i lavoratori sono stanchi e disillusi di attendere solu-
zioni che non arrivano mai. Il lavoro va difeso – conclude
Antonio D’Alessandro - al pari dei diritti stessi e, a fronte di
uno scontro tra interessi diversi, da una parte quelli azien-
dali che guardano solo ai risparmi e dall’altra quelli dei lavo-
ratori preoccupati della salvaguardia del posto di lavoro,
questa O.S. vigilerà incessantemente e con tutti gli stru-
menti possibili".
Siamo due giovani molisani impegnati atti-
vamente nell’ambito politico, sociale e cultu-
rale, convinti che per rilanciare le prospettive
di sviluppo del Molise occorra fornire un con-
tributo proposito, mettendo a frutto le cono-
scenze e competenze derivanti da anni di
studio e ricerca.
Proprio per questo abbiamo ideato un pro-
getto che sotto lo slogan “Rivivere la nostra
storia sviluppando il settore turistico”, si pone
come obiettivo il recupero e la valorizzazione
di un preciso ambiente storico regionale:
quello legato alla linea difensiva tedesca che
attraversava il Molise, la cosiddetta linea Ber-
nhardt, fortificazione costruita durante la
campagna d'Italia della seconda guerra mon-
diale allo scopo di fermare l’avanzata del-
l’esercito angloamericano.
Per la precisione il Molise è stato attraver-
sato da ben quattro linee: Bernhardt, Gustav,
Viktor e Barbara.
Si tratta di puntare su un micro-turismo le-
gato tra l’altro ai vari musei militari presenti
in zona, a cominciare da quello di Venafro,
davvero superlativo, ma anche Scapoli, Fili-
gnano, Rocchetta e i sentieri lungo le monta-
gne come Monte Marrone.
Sul territorio lungo il Volturno e le Mai-
narde, la memoria storica della guerra costi-
tuisce un tessuto di forme e di opere ancora
straordinariamente leggibili, che una volta ri-
scoperte e valorizzate possono divenire un
prezioso codice interpretativo delle vicende
della nostra storia.
Sono diverse le finalità del progetto: con-
servare e rendere leggibili i connotati ricono-
scibili della vicenda storica del territorio;
ricercare la qualità dell’ambiente storico, na-
turale e antropizzato, favorendo la sua cor-
retta fruizione collettiva; individuare le azioni
necessarie alla valorizzazione turistica me-
diante la messa in atto di specifici piani; orga-
nizzare le forme di gestione del sistema con
l’ausilio di guide turistiche e strutture ricettive;
inglobare il recupero della linea Bernhardt in
chiave turistica facendola rientrare in una
rete nazionale già esistente e collaudata.
I comuni molisani interessati sono Venafro,
Conca Casale, Filignano, Rocchetta al Vol-
turno, Castelnuovo al Volturno (frazione di
Rocchetta al Volturno), Scapoli, Colli al Vol-
turno. Al progetto hanno già aderito con en-
tusiasmo i sindaci di Venafro e Conca
Casale, ovvero Antonio Sorbo e Luciano
Bucci, quest’ultimo esperto di percorsi militari
lungo le montagne molisane.
Vorremmo che lei, in qualità di consigliere
regionale con delega al turismo, diventasse
portavoce del progetto e che, insieme ai sin-
daci dei comuni interessati, possa esserci
presto occasione per valutare la concreta fat-
tibilità e realizzabilità dell’idea progettuale.
Roberto Colella
Davide Vitiello
417 settembre 2014
TAagliolto
Per la Cisl si rischia "un'intollerabile penalizzazione"
Rivivere la nostra storia sviluppando il settore turistico
Poste: ricadute sui servizi e sui lavoratori
Lettera aperta.
CAMPOBASSO. C’ero anch’io alle Cantine D’Uva
di Larino a vivere una giornata all’insegna della ven-
demmia con Cantine aperte, l’iniziativa del Movi-
mento del Turismo del vino.
Come in altre occasioni attento a seguire Angelo
nelle sue dotte spiegazioni sulle uve di Montepulciano,
tra vitigni, portainnesti, terreno, vigoria vegetativa, fo-
glia, grappolo, acino, buccia, polpa, semi o vinaccioli.
E poi a degustare con Enrica il succo dell’uva ap-
pena macinata, priva di ogni fermentazione, e, ancora,
in cantina a seguire il discorso sulla fermentazione nei
vasi di acciaio con il cappello formato dalle bucce che
sale e non appena cominciano ad aprirsi, di nuovo in
basso perché possa risalire a grumi e poi ricompat-
tarsi di nuovo.
Nella bottaia a seguire i processi di maturazione e
di affinamento dei vini che si affidano al legno ed alla
capacità che questo ha di farli respirare e vivere prima
di essere imbottigliati per un loro ulteriore affina-
mento, pronti per deliziare gli occhi e la bocca dell’as-
saggiatore con il suo particolare gusto.
Secondo i dati di consumo di vino a vantaggio di
altre bevande ed è anche questo il segno dei tempi
della crisi che porta a punire la bellezza e la bontà,
oltre che un amico vero dell’uomo che meglio di ogni
altra cosa spiega il valore e l'importanza della mode-
razione. Domenica prossima un nuovo appunta-
mento con la vendemmia di Cantine aperte alle
Masserie Flocco di Portocannone con la brava eno-
loga Maria Concetta Raimondo, anche lei come i
D'Uva ex allieva dell'Istituto tecnico agrario di Larino,
la mia scuola di tanti anni fa.
Pasquale Di Lena
La magica artedel vino
Un miglioramento costante della produzione molisana grazie alle cantine
Alla Regione parlano di seconda
fase del programma di governo re-
gionale, come se la prima l’avessero
realizzata. Stramberie della politica
nostrana che riesce a far passare
per ragionevoli anche le assurdità.
Non sappiamo qualificare altrimenti
questo tentativo di mistificazione da
parte del governo regionale che del
programma elettorale con cui ha
convinto i molisani ha fatto perdere
le tracce (tutti i governi sono affetti
dallo stesso vizio, anche perché nes-
suno chiede loro conto).
Governo che sopravvive a se
stesso tamponando qua e là le falle
che si aprono nei settori del’econo-
mia (industria, agricoltura, turismo,
artigianato, commercio, servizi so-
ciali eccetera), nei rapporti interparti-
tici (tensione costante tra Pd e Idv),
nei rapporti con le forze sociali (sin-
dacati) e con il partenariato. Un go-
verno affogato nella quotidianità che
rigurgita problemi, insufficienze, inef-
ficienze, urgenze e ... maldicenze!
Vorrebbe far credere di aver
sciolto i nodi del lavoro e dello svi-
luppo, per cui sarebbe nella condi-
zione di passare alla fase due: quella
delle Riforme. Roba da manicomio.
Anzi, da interdizione dai … pubblici
uffici. Tant’è. Non ce lo stiamo inven-
tando noi. Ci sono comunicati
stampa che parlano in proposito.
Come quello, appunto, che prefi-
gura il governo regionale pronto per
la fase due: le Riforme!
Nelle intenzioni, lo sbaraccamento
dei vecchi apparati (intanto comin-
ciassero dalla la giunta, dalle com-
missioni, e dal consiglio regionali,
quindi ponessero mano una volta
per tutte alla riorganizzazione dei
servizi e degli uffici regionali); lo snel-
limento delle procedure burocrati-
che; la cancellazione degli enti inutili;
l’introduzione di Agenzie agili ed effi-
cienti e della metodologia, in forma
stabile, della programmazione. Ma
per programmare occorrono i pro-
grammi. Che non ci sono. Magari
accadesse.
Ma non essendo mai stata data
per avviata né per conclusa la fase
uno, non possiamo prendere sul
serio la fase due.
Stando ai fatti, stando cioè alla let-
tura pedissequa della realtà in cui si
contano a migliaia i cassaintegrati, i
giovani disoccupati, a migliaia le pale
eoliche e i pannelli solari a deturpare
i profili delle colline e a rubare ter-
reno coltivato, la rete ospedaliera
boccheggiante, il patrimonio storico-
archeologico in abbandono, le indu-
strie serrate e i negozi a serrande
abbassate, è il caso di saltare le fasi
(uno e due) e di mettere mano alla
sopravvivenza. L’avessero dimenti-
cato, ci premuriamo di ricordare al
presidente della giunta e all’asses-
sore alle politiche Sociali e del La-
voro che a sperare di sopravvivere
sono i dipendenti della Molise Dati
SpA, di Esattorie SpA, della Biblio-
teca Provinciale “P. Albino”, del
Korai, in aggiunta a quelli di Gam, di
Ittierre e dello Zuccherificio, dell’in-
dotto metalmeccanico, dell’edilizia,
del turismo, del commercio e delle
imprese di vigilanza. Bastano, o ne
occorrono altri di guai, per darvi una
mossa?
Dardo
5
17 settembre 2014TA
agliolto
Ma che fase una e fase due,cerchiamo di sopravvivereE’ già tanto che il governo regionale riesca a tamponare le falle
che si aprono nei settori dell’economia (industria, agricoltura, turismo,
artigianato, commercio, servizi sociali eccetera), nei rapporti interpartitici
(Pd-Idv), nei rapporti con le forze sociali (sindacati) e il partenariato
Stando al parere degli amministratori, a Palazzo Moffa sarebbe giunto il tempo delle riforme
CAMPOBASSO. Ha generato non poca discussione, la
pubblicazione della tabella dei vitalizi che la regione Molise
dispone al gruppo di ex consiglieri regionali e aventi diritto
dello stesso, di vario genere. Quote varie che vanno dalle
scarse novecento euro di Franca Scarano, ai 4002 di Fer-
nando Di Laura Frattura, Paolo Nuvoli, Antonio Di Rocco,
Antonio Varanese e Mario Totaro.
I meno pagati? Oltre alla citata Franca Scarano, appare in
graduatoria anche Teresina Glave con 1100 euro e un bel
gruppetto a 1134 euro. In lista anche l’attuale politico fedele
Remo Di Giandomenico con 1907 e il suo collega d’opposi-
zione Antonio Basso Di Brino con 1843. In lista anche l’av-
vocato Eduardo Sassi (2210 €), Tonino Del Torto (3027 €) e
Pasquale Di Lena con 2374 euro. Intanto, la questione viag-
gia su due fronti: la prima vede lo scatenarsi di polemiche in-
sorte perché gli ex inquilini di Palazzo Moffa protestano in
quanto non riceverebbero il pagamento dei loro vitalizi in
modo puntuale e la seconda perché c’è chi ne farebbe vo-
lentieri a meno (o li limerebbe) per andare incontro a quanto
propongono i tempi che corrono con disaffezione alla classe
politica da parte dei cittadini bella che evidente e che, a ve-
dere certe cose, certo non ci si felicita. Passi indietro? C’è
chi si dice disponibile (con tagli anche del 50 % purchè “tutti
facciano un passo indietro”) e chi, invece, evita con piacere
di privarsene.
Per Filippo Monaco la rinuncia al vitalizio “è stata il suo
primo passo. Questa legislatura, infatti, è la prima che
svolgo da neo consigliere e ho già rinunciato al vitalizio. Pur-
troppo in Molise c’è gente, oggi al fianco degli indignati, che
ha incassato e incassa il vitalizio dacché poco più che cin-
quantenne: questa cosa è decisamente vergognosa”.
Per Giovanni Di Giandomenico “è necessario stabilire cri-
teri di equità e nello stesso tempo è opportuno comprendere
l’esigenza di ‘non rubare o puntare ad arricchirsi con la po-
litica’”.
Detto ciò, Di Giandomenico evidenzia il fatto che “chi se li
prende non può essere contrario ad essi”, però, aggiunge
“sono dell’idea che sia importante stabilire l’equità”.
“Nello stesso tempo – precisa – sarebbe assurdo pensare
che il tempo che un uomo o donna impegnati in politica sot-
traggono alla propria vita vada perduto”.
Sul fronte “decurtazioni”, invece, è chiaro Di Giandome-
nico: “Sono dell’idea che non ci si debba ribellare a qualsiasi
sacrificio ci venga chiesto, la situazione è drammatica per
tutti e sono convinto che coloro che stanno meno peggio de-
vono contribuire”.
Una questione “generale” quindi che pone quale determi-
nante un problema: “Occorre un principio, va sottoscritto e
seguito”, come conclude lo stesso Di Giandomenico.
Intanto le contestazioni arrivano dal popolo del web che,
senza mezzi termini, condanna i vitalizi.
"C'è chi fa l'indignato e prende il vitalizio"
Il consigliere regionale Filippo Monaco interviene sulla tabella pubblicata dei regionali
Venerdì 19 settembre 2014 alle
ore 19:00 negli spazi della Fonda-
zione Molise Cultura (Palazzo ex
GIL - via Milano, Campobasso)
verrà presentata la mostra antolo-
gica dell’artista campobassano An-
tonio Corbo. La mostra, curata dalla
critica d’arte Silvia Va-
lente, intende ripercor-
rere i tratti salienti della
produzione pittorica
dell’artista seguendo un
andamento prevalente-
mente cronologico, pre-
sentando le opere al
pubblico in misura chiara
ed esaustiva con l’aiuto
di supporti adeguati alla
fruizione dei lavori. Le
classificazioni tematiche
e/o tecniche non hanno,
per volontà curatoriale,
prevalenza nell’allesti-
mento al fine di valoriz-
zare la ricezione della
mostra e accentuare il
naturale andamento nar-
rativo. Le tematiche af-
frontate dall’artista
ricalcano la scansione
temporale prescelta mo-
strando, di fatto, una natu-
rale evoluzione di contenuti e
tecniche. Dalle opere di matrice sto-
rico-politica degli anni ’60-’70 ai pae-
saggi e figure del ventennio
successivo fino alla maturazione di
una consapevolezza astratta di re-
cente produzione.
Un asterisco sarà dedicato alla
produzione poetica dell’artista e, in
occasione della presentazione del
19 settembre, verranno recitate al-
cune composizioni da Gabriella Ja-
cobucci con un intervento critico a
cura di Gianni Spallone.
L’artista molisano è celebrato in
questa mostra con l’intento di porre
in rassegna le opere più significative
della sua carriera, a partire dai primi
anni di attività artistica (1960 circa)
per giungere all’epoca della maturità
con un ciclo di lavori dedicati alla
sua ultima produzione (2014).
Antonio Corbo è nato a Campo-
basso dove tuttora risiede. I fermenti
culturali, politici e sindacali della
metà degli anni Sessanta lo vedono
impegnato su più fronti: l’arte innan-
zitutto, il teatro ma, già dopo i primi
anni di lavoro, il suo interesse sarà
sempre più rivolto in ambito sinda-
cale. Questa scelta, per molti anni,
lo vedrà impegnato a Roma, ma mai
si allontanerà e distaccherà dalla
sua città. In ambito culturale, oltre
alla pittura e al teatro, ha coltivato
per anni un interesse nascosto: la
poesia. Negli anni Novanta verrà
pubblicata una sua raccolta di liriche
dal titolo Il Cancello di Faggi, nella
collana Poeti Italiani Contemporanei
(1992). Ancora oggi coltiva questo
interesse e altre sue liriche sono
state pubblicate in occasione della
stampa di cataloghi d’arte. Sin dagli
anni Sessanta e fino ai giorni nostri,
l’autore non ha mai smesso di dipin-
gere e di portare avanti una sua ri-
cerca ed una sua sperimentazione
intrecciando e correlando fra loro le
varie forme d’Arte in modo proficuo
ed efficace. Fra gli anni Sessanta e
Settanta l’autore, sensibile ad ascol-
tare la voce della sofferenza ed a
trattare temi prettamente sociali at-
traverso le sue figure, concentra nel
disegno e nella grafica tutta la carica
accumulata dai toni marcatamente
espressionistici che trova spazio,
coerentemente, anche in una cospi-
cua produzione applicata alla
stampa di manifesti. Ma scopre
anche soprattutto il paesaggio che
rappresenta con ostinazione fino
agli anni Novanta, portando i tratti
grafici forti sempre più verso la sem-
plificazione degli elementi figurativi
e ricorrendo ormai anche alla pit-
tura, in scorci e tagli arditi e in trasfi-
gurazioni immaginarie. La
produzione dei primi anni del due-
mila è strettamente correlata alle
precedenti ricerche, ma c’è qual-
cosa di diverso che si fa strada,
come, per esempio, la materia, più
libera ed autonoma. I temi trattati,
d’interesse del pittore, sono ora le-
gati alla primordialità, alla nascita
dell’universo e alle diverse forme di
vita. Un andare all’origine delle cose
che mette alla prova la figurazione
fino in certi casi ad annullarla. Nel
corso del 2010 e del 2011 ha realiz-
zato due importanti mostre in
Olanda: la prima nella sede munici-
pale ed istituzionale Raadhuis di He-
emstede; la seconda presso la gal-
leria De Galerie - Spieremburg di
Haarlem. Con la mostra personale
Percorsi paralleli del 2011, ospitata
nella sua città, l’intreccio tra pittura
e poesia diventa il filo conduttore in
omaggio alla collateralità di queste
due arti che, con fruttuosi scambi,
sia pur nella complessità delle loro
strutture profonde e dei rispettivi co-
dici, l’Autore fa dialogare tra loro.
Nel 2013 ha allestito cinque mostre
personali. Una a Genova, Tra terra
e cielo, nello splendido Palazzo
Stella del ’600; due a Finale Ligure,
I colori dell’Inquietudine e Visioni co-
smiche in concomitanza della VI edi-
zione del Festival internazionale
dell’Inquietudine; due in Valle d’Ao-
sta, rispettivamente a Brusson,
presso la Biblioteca comunale, e a
Saint-Vincent, nella Galleria civica
comunale.
Ha partecipato alla IX edizione di
ArteGenova - mostra mercato d’Arte
moderna e contemporanea – ed alla
XXIV edizione della mostra mercato
di Padova. Finalista alla V Biennale
d’Arte contemporanea - GenovArte
2013, la sua opera Attività cosmica
2, viene premiata e segnalata dalla
Giuria. Ha partecipato, inoltre, alla
Biennale MIIT Torino 2013 curata da
Italia Arte e dal Museo Internazio-
nale omonimo e a nume-
rose rassegne d’arte tra
cui Contemporanea-
Mente a Genova , in oc-
casione della giornata
del contemporaneo e Ad
Aeternum: Arte immor-
tale, nel Palazzo papale
Maffei Marescotti di Città
del Vaticano, Roma. Nei
primi mesi del 2014 ha
realizzato una mostra
personale a Verres (AO)
ed ha partecipato a tre
rassegne d’Arte: la prima
a Genova, presso Satura
Art Gallery; la seconda a
Milano presso il MAEC-
Milan Art & Events Cen-
ter dal titolo Venti d’Arte,
l’esperienza del contem-
poraneo; la terza ad
Ivrea presso la Galleria
Spazio aperto. Ha parte-
cipato, inoltre, alla prima
biennale della Germania svoltasi nel
Museo Altes Dampfbad di Baden-
Baden dal titolo Luxury Art/ Arte del
Lusso e a Londra alla mostra Royal
Art in the World presso la Royal
Opera Arcade Gallery, entrambe cu-
rate da Italia ARTE e dal Museo
MIIT di Torino. Invitato al Present Art
Festival di Shanghai 2014, la sua
opera I colori dell'alba rimarrà espo-
sta in Cina in vari musei, centri cul-
turali e gallerie per un anno. Cartelle
di sue opere grafiche e suoi manife-
sti sono stati realizzati in campo re-
gionale e nazionale, in occasione di
eventi storici, convegni, congressi.
L’autore ha ottenuto premi e ricono-
scimenti di critica. Sue opere sono
esposte in collezioni private, musei
ed istituzioni pubbliche.
La mostra resterà aperta dal 19
settembre al 18 ottobre 2014 negli
spazi della Fondazione Molise Cul-
tura (Palazzo ex GIL), via Milano n.
15, Campobasso con i seguenti
orari: dal martedì alla domenica,
dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle
17:00 alle 20:00.
CAMPOBASSO. Con il via libera della
commissione congiunta Commercio-Cultu-
rale si è conclusa la preparazione per la ma-
nifestazione che si terrà a Campobasso il 27
settembre. "Questa non sarà né una festa di
fine estate, né una notte bianca e si chia-
merà “vivi la città”. Sarà un’iniziativa diversa
dalle altre e che si può riassumere in poche
parole: sperimentazione e controtendenza a
costo zero. Si perchè grazie alla collabora-
zione con l’assessore alla Cultura e Sport
Emma de Capoa, ai presidenti delle commis-
sioni Pasquale Colarusso, Gianna Viola e a
Confcommercio, Confesercenti e Confim-
presa, la festa non andrà ad influire sulle
casse di Palazzo San Giorgio". Soddisfatto
l'assessore al commercio, Salvatore Cola-
giovanni che è stato il vero artefice della ma-
nifestazione. "Ci saranno varie iniziative tra
centro città e centro storico che coinvolge-
ranno tutte le fasce d’età. Queste andranno
dalla musica allo spettacolo, passando per
l’animazione, la danza, e la gastronomia. Lo
sport sarà protagonista lungo il Corso princi-
pale di Campobasso dove, dalle 17 alle 20
ci saranno tante dimostrazioni di discipline
sportive come succederà anche al Fondaco
della Farina. Nel centro storico si potrà pas-
seggiare tra vicoli e portoni accompagnati
dai ragazzi dell’associazione Centro storico
e trovare ristoratori del posto che lungo un
percorso proporranno piatti tipici. In Piazza
della Vittoria ci sarà la cover band di Ligabue
e in Piazza Municipio quella di Zucchero. A
Villa Flora troveremo vari stand per l’assag-
gio di carni nonchè una guida alla degusta-
zione del vino molisano curata dall'Onav
Molise. Mentre nelle vicinanze dell’ex di-
stretto militare gli artigiani esporranno le pro-
prie opere. A piazzetta Palombo, alle 19
verrà presentato il libro di Ugo D’Ugo, alle 20
una rappresentazione teatrale interamente in
dialetto e alle 22 il monologo di Giorgio Ca-
reccia “La caparra” scritto da Adelchi Batti-
sta". L’assessore Salvatore Colagiovanni
tiene a sottolineare che in giro per la città
non troveremo venditori ambulanti che ven-
deranno bibite e panini ma si cercherà di va-
lorizzare i negozianti del posto.
6
17 settembre 2014 Campobasso
Tutto pronto per “Vivi la città”
Corbo in mostrada venerdì all’ex Gil
La manifestazione si avrà a Campobasso il 27 settembre dalle ore 21 fino all'1,30
Giunta al settimo appuntamento,
la Convocazione Diocesana è l’in-
contro più atteso da tutta la diocesi
per programmare e progettare le
attività del nuovo anno pastorale.
“Cittadini e Fratelli, profezia per un
mondo nuovo” è il tema indicato
dall’arcivescovo di Campobasso –
Bojano per l’anno pastorale 2014-
2015 sulla scia dell’ultimo discorso
di papa Francesco dinanzi alla Cat-
tedrale di Isernia lo scorso 5 luglio
2014 in occasione della sua visita
Pastorale in Molise. Il tema sulla
fratellanza in relazione alla cittadi-
nanza è in continuità con quello
dell’anno diocesano per la Pace
“Fraternità e Pace” che ha visto
Campobasso “Città della Pace
2014”.
Oggi alle 17,30 avrà inizio il
primo incontro nell’Aula Magna
dell’Università per gli Studi del Mo-
lise nel luogo cioè dove il Santo
Padre papa Francesco ha tenuto il
primo discorso, ha incontrato il
mondo Accademico, il mondo del
Lavoro, i cittadini di Campobasso,
le Autorità Civili, Militari ed Eccle-
siali.
Durante la serata sarà presentato
il libro Ufficiale delle due diocesi(
Campobasso –Bojano e Isernia -
Venafro) “Dio non si stanca di Per-
donare” sulla visita di papa
Francesco in Molise. Aprirà la Con-
vocazione un momento musicale e
di vespri cantati a cura del Coro uni-
tario Diocesano - diretto da don Giu-
seppe Graziano - che ha animato la
santa Messa celebrata dal Santo
Padre.
Alla tavola rotonda “Echi e provo-
cazioni dalla Visita di Papa France-
sco” interverranno: il prof. GianMaria
Palmieri, rettore dell’UNIMOL; Anto-
nio Battista, Sindaco di Campo-
basso; don Franco D’Onofrio,
direttore Caritas Campobasso; Sara
Messere, gruppo giovani di Trivento,
S.E. mons. GianCarlo Bregantini, ar-
civescovo di Campobasso –Bojano;
moderatore della serata è Felice
Mancinelli, direttore del quindicinale
Molinsieme.
La convocazione proseguirà nei
giorni 18 e 19 settembre alle ore
17,30 presso l’auditorium dell’Ex- Gil
di Campobasso con il seguente pro-
gramma :
Giovedì 18 settembre 2014
“Nuovi Orientamenti per la Cate-
chesi in Diocesi – Incontriamo Gesù”
Incontro con Fra Enzo BIEMMI
(Catecheta e Presidente dell’Equipe
Europea dei Catecheti)
Moderatore: P. Lorenzo Piazzolla
Venerdì 19 settembre 2014
“Il Cammino di fraternità di Giu-
seppe, venduto dai fratelli”
Incontro con Don Michele Tarta-
glia (Biblista)
Applicazioni Pastorali a cura del-
l’Arcivescovo
Domenica 21 settembre 2014 –
Cattedrale di Campobasso
Ore 17.00 – Presentazione linee
pastorali dell’anno a cura dell’Arci-
vescovo
Annuncio dei nuovi incarichi e no-
mine
Ore 18.30 – Celebrazione Eucari-
stica con il conferimento del lettorato
e ostiariato.
Samuel Beckett con “Aspettando Godot”
ha rappresentato magistralmente la condi-
zione dell’attesa, in chiave drammatica. A noi
tocca il piacere di riannodare quella condi-
zione così bene rappresentata e fatta vivere
al lettore, per cercare di rendere, nella sua
modestissima entità psicologica, la condizione
dell’attesa che da mesi sta inondando gli am-
bienti obnubilati della Regione e del Comune.
L’attesa di una riorganizzazione dei servizi e
delle strutture per tentare di mettere in piedi
una impalcatura in grado di reggere il peso
del cambiamento che si vuole introdurre
nella metodologia di lavoro e, soprattutto,
nella mentalità del personale. Almeno questo
è stato annunciato dalle rispettive ammini-
strazioni. Frattanto, l’attesa cresce e si va con-
solidando nella versione (vana e vanificata)
di “Aspettando Godot”. Che per il Comune e
per la Regione equivale all’attesa (vana) di
un piano di riorganizzazione che metta le
persone al posto giusto e nella condizione di
ben lavorare. Comune e Regione da mesi
sono bloccati nella loro labile e misera capa-
cità di svolgere appena l’ordinaria ammini-
strazione ma non un rapporto produttivo con
l’utenza, né a rispettare i tempi imposti dalle
procedure tecniche e amministrative dettati
dall’Europa. Non a caso la Regione Molise si
porta dietro il fardello di risorse finanziarie
impegnate e non spese e, purtroppo, conti-
nua in questa sua incapacità creando danni
rilevanti all’economia e all’occupazione. Il Co-
mune di Campobasso è strettamente in scia:
fatica oltre ogni misura a reggere il passo
dell’ordinarietà. In entrambi gli enti si vivac-
chia, dando una immagine precaria e incon-
sistente della Pubblica Amministrazione. Ciò
perché, sia a Palazzo san Giorgio che a Pa-
lazzo Vitale, non si riesce a stabilire il numero
e la qualità dei dirigenti. E senza dirigenti, a
cascata, non funzionano le sezioni, i servizi, e
gli uffici. Non funziona la burocrazia, che ha
nella mani le redini dell’economia, del sistema
produttivo, dei servizi all’utenza e dell’assi-
stenza. “Aspettando Godot”, appunto. Aspet-
tando che Frattura e Battista riescano ad
uscire dalla indecisione che li attanaglia,
compressi dalle pressioni interne (di chi anela
a fare il dirigente) ed esterne (di chi ha sog-
getti da sistemare), dai limiti della legge di
stabilità, dalla razionalizzazione della spesa
(spending review), dalla invadenza dei sinda-
cati e, di male in peggio, dal clientelismo po-
litico e partitico. In sostanza, sino paralizzati.
E con loro, paralizzati i compiti d’istituto degli
enti che amministrano. Eppure Frattura sa-
peva con largo anticipo che dal primo luglio
scorso sarebbero andati in pensione diversi
dirigenti, e altri sono in lista d’uscita, e che, di
conseguenza, i servizi sarebbero rimasti sco-
perti. Lo sono tutt’ora, e non si hanno segnali
che sia prossima una soluzione che porti alla
loro copertura. Bisogna andarci negli uffici re-
gionali e comunali per annusare l’astenia che
li pervade e subirne le conseguenze che per
i cittadini, per i tecnici professionisti, per coloro
che hanno la necessità di una risposta, di una
decisione, si materializzano in rinvii e dila-
zioni insopportabili. La situazione venutasi a
creare è oggettivamente imbarazzante. Di-
mostra in maniera inequivocabile il tracollo
del senso di responsabilità, e con esso il valore
e il concetto di servizio pubblico. Regione e
Comune capoluogo sono statati resi inope-
ranti e inefficienti perché chi ha l’onere di
amministrare non ha la forza per intervenire
tempestivamente e concretamente e, forse,
nemmeno la capacità di decidere, condizio-
nato, oltre che dalle deficienze personali,
dalla sudditanza al potere clientelare, al com-
paraggio, al favoritismo. “Scelgo questo”; “No-
mino quest’altro”; “Questo mi è amico”;
“Quell’altro non è affidabile al cento per
cento”. Dinanzi alla situazione che s’è venuta
a creare nei due enti, soprattutto di fronte
allo stallo dell’attività e il danno che ne con-
segue, non è lecito ancora temporeggiare.
Dardo
7
17 settembre 2014Campobasso
Regione Molise e Comune di Campobasso praticamente bloccati
VII Convocazione Diocesana “Cittadini e Fratelli, Profezia per un mondo nuovo”
Incontro formativo alla Cameradi Commercio di Campobasso:“La riforma della contabilitàdegli Enti locali ai fini dell’armonizzazione dei sistemicontabili”, incontro formativo in Camera di Commercio
Oggi dalle 14 alle 19
presso la sede dell’Ente came-
rale di piazza della Vittoria, si
terrà un incontro di formazione
peri revisori degli enti locali dal
titolo “La riforma della conta-
bilità degli Enti locali ai fini
dell’armonizzazione dei si-
stemi contabili” .
L’incontro è stato organiz-
zato dall’Ordine dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Campobasso, con
la collaborazione della Ca-
mera di Commercio di Campo-
basso, del Centro Studi Enti
Locali e della Prefettura. Il pro-
gramma dell’incontro e il ri-
spettivo coupon d’iscrizione
sono disponibili sul sito della
Camera di Commercio di Cam-
pobasso all’indirizzo
www.cb.camcom.gov.it Si ri-
corda, che nei giorni di sabato
18 ottobre e sabato 15 novem-
bre , si terranno altri due incon-
tri di formazione dal titolo ri-
spettivamente “La compila-
zione dei questionari della
Corte dei Conti al bilancio di
previsione ed al rendiconto
della Gestione” e “Le verifiche
e gli adempimenti dei revisori
sulla spesa di personale e sul
patto di stabilità” , entrambi gli
appuntamenti si svolgeranno
dalla 9 alle 14 presso la Ca-
mera di Commercio di Campo-
basso.
Aspettando godot!
VENAFRO. Festa di San Pio da Pietrelcina alla
Basilica di San Nicandro a Venafro nell’anniver-
sario del “ beato transito”, il prossimo 23 set-
tembre. Prima però novena di preparazione,
commemorazione delle Sacre Stimmate, appun-
tamenti ricreativi e solenne veglia in Basilica. Il
tutto promosso dai Frati Minori Cappuccini di
Convento e Basilica di Venafro. In ordine di suc-
cessione la ricorrenza : dal 14 al 22 settembre
la novena in Basilica con Santo Rosario (h
18,30), Santa Messa (h 19,00) e dalle h 21,00
Santo Rosario all’aperto con meditazioni di P.
Pio, il 20 settembre Commemorazione delle
Stimmate di P. Pio al termine della S. Messa e a
seguire festa sul piazzale della Basilica con la “
Zilli’s Band”, il 22 settembre (h 21,00) solenne
veglia e Beato Transito, 23 settembre proces-
sione con la Statua di San Pio dalla Chiesa dei
Santi Simeone e Caterina alla Basilica di San Ni-
candro (h 18,00) e dalle h 19,00 solenne cele-
brazione eucaristica presieduta dal Vescovo
d’Isernia/Venafro, Mons. Camillo Cibotti. Collabo-
rano fattivamente alla festa i giovani della Gio-
ventù Francescana e quanti sono
quotidianamente vicini al Convento di San Ni-
ISERNIA. "Anche se alla gente non interessa più nulla
degli intrallazzi politici Molisani,ritengo doveroso sottoli-
neare l'ennesimo imbroglio ed incesto consumato nell'am-
bito di quel che rimane del centrodestra di casa nostra". Lo
sostiene Antonio Tedeschi dopo la scelta di Ricci come can-
didato del centrodestra alla Provincia di Isernia. "Nessun
rancore contro l'amico Ricci al quale va tutta la mia stima e
sostegno morale ma è soltanto lo strumento in mano ai soliti
manovratori,Aldo Patriciello e Michele Iorio che sono come
il gatto e la volpe di Pinocchio,che di giorno litigano e di
notte vanno a braccetto a compiere marachelle. Caro Iorio
sei stato castigato dalla gente alle ultime elezioni e questa
sonora lezione non ti è servita. Ancora la solita politica e
l'abbraccio mortale con " l'imprenditore politico"che porterà
inevitabilmente il centrodestra contro un muro. Io non ci sto
e con me tantissimi molisani e tanti giovani politici seri e vo-
lenterosi che sentono come me la necessità di organizzarsi
per ricostruire dalle ceneri un movimento serio e lungimi-
rante che ha a cuore i problemi della gente e le difficoltà di
una regione che soffre con dignità ma non ce la fa più. Io
non ci sto e da oggi mi dissocio definitivamente da queste
logiche miopi e distruttive che gridano vendetta contro la tri-
ste realtà regionale che tutto ha bisogno tranne che di questi
inciuci. Vedere a braccetto Aldo Patriciello e Michele Iorio
è veramente l'ultimo atto di questa tragedia e si rischia di
dover essere spettatori passivi e inconsapevoli. In ultimo il
mio appello va all'amico Ricci chiedendogli di mandare un
segnale di distacco con quella politica che tanto male ha
fatto e continua a fare al nostro territorio e anche se per-
derà l 'appoggio di qualche politico o la poltrona conqui-
sterà di certo la gente perchè è solo a loro che bisogna dare
ascolto".
ISERNIA. Nessun rischio di gas
radon nella scuola materna di San
Lazzaro. La struttura, che negli ul-
timi anni ha ospitato gli alunni della
San Giovanni Bosco, è stata sotto-
posta a ulteriori verifiche di con-
trollo da parte del dott. Domenico
Lucarelli della A&Elle Group,
azienda specializzata in rileva-
menti ambientali. ‘L'esito delle in-
dagini – spiega il tecnico - mostra
valori conformi ai livelli naturali e
residui dell'area’. Nessun pericolo
quindi nella scuola in via Volturno,
messa alla gogna dall’amministra-
zione comunale, dall’Arpa e dalla
ASL. Infatti, lo scorso dicembre, il
sindaco di Isernia Luigi Brasiello
aveva confermato che i bambini
sarebbero rimasti nella sede in
corso Garibaldi, decisione presa
sulla base delle verifiche dell’Arpa,
la quale aveva espresso parere
sfavorevole alla permanenza dei
ragazzi nella scuola, dato il supe-
ramento dei limiti massimi di
radon. Ma i dati pubblicati dal-
l’Agenzia regionale per l’ambiente
erano stati diffusi sulla base di ri-
lievi effettuati con campionatori
posti, in alcuni casi, in punti tali da
non poter escludere una contami-
nazione da polveri da calpestio e
da spazzamento. Gli elettreti (do-
simetri utilizzati dall’Agenzia) sono
molto sensibili alle polveri che ne
altera il funzionamento facendo re-
gistrare valori molto più elevati di
quelli effettivi.‘Dal quattro settem-
bre dello scorso anno – precisa Lu-
carelli – su richiesta della proprietà
dello stabile, abbiamo installato
per ogni aula e area di passaggio
rilevatori del tipo a pellicola (Rado-
nalfa-C), la quale se attraversata
dalle particelle di gas radon rimane
tracciata. I dosimetri sono stati
posti tutti in sospensione, lontano
dalle pareti e a circa 1,50 m dal pa-
vimento come prescrivono le
norme tecniche di campionamento.
Dalle indagini svolte in un anno, si
è arrivati alla conclusione che in
quella scuola il livello è addirittura
inferiore alla media nazionale, poi-
ché attestato sui 50-60 Bq medi, a
fronte degli 80Bq, soglia naturale
del gas in molte zone dell’Italia
meridionale’. Nessun rischio per i
bambini e per gli operai che lavo-
rano nello stabile. ‘Le verifiche
sono state registrate periodica-
mente. Già a Gennaio, dopo pochi
mesi, i risultati garantivano l’agibi-
lità. Ad oggi ne abbiamo la cer-
tezza’. Sotto esame non solo la
scuola, ma tutta l’area limitrofa per
accertarsi che le fuoriuscite del
gas, legate a situazioni ambientali,
non provenissero dalla scuola
bensì da zone adiacenti. Nulla di
fatto: una volta acquisiti i dati, il
dott. Lucarelli, insieme a Franco
Torello, il tecnico specializzato in
radiazioni, ha inviato le pellicole in
un centro nazionale specializzato,
con sede in Albano Terme. Tutto
tranquillo e tutto in regola. Le rela-
zioni evidenziano in maniera pa-
lese una presenza di gas radon al
di sotto delle soglie di rischio e
quindi la completa agibilità dell’edi-
ficio. I ragazzi quindi, insieme agli
insegnanti e gli operatori, possono
tornare a lavorare nella scuola
d’infanzia di San Lazzaro, con la
consapevolezza che i livelli di gas
radon sono rientrati negli standard
e anzi sono al di sotto della media.
‘Siamo felici dei risultati – dichiara
l’imprenditore e proprietario
Mimmo Cicchetti –. In un anno la
scuola si è trovata al centro di una
polemica inutile, subendo le offen-
sive nate da rilievi effettuati in ma-
niera un po’approssimativa e dalla
pubblicazione di dati che sareb-
bero dovuti essere verificati prima
di una diffusione incontrollata.
Siamo stati penalizzati per un er-
rore altrui. L’importante è che i ge-
nitori, i bambini e i lavoratori
adesso hanno la certezza che in
quella scuola non c’è pericolo,
anzi: è tra le più sicure in assoluto’.
1117 settembre 2014Isernia
Radon, nessun pericolo per l’istituto di San Lazzaro
Provincia, l’incesto del centrodestra
Festa di San Pio nella Basilica
Dalle ultime analisi effettuate nel corso dell’anno è emerso che il livello
del gas è inferiore alla media nazionale
Oggi la presentazione in conferenza stampa. Domenica la manifestazione
Tutto pronto per la CorriIsernia
Per Antonio Tedeschi il nome di Riccipassa per l'accordo tra Patriciello e iorio
Le celebrazioni il 23 settembre in occasione del giorno a lui dedicato
ISERNIA. Oggi, alle ore 11.00 nella sala
Raucci del Comune di Isernia si svolgerà
la conferenza stampa di presentazione
della nona edizione della CorrIsernia. La
gara, inserita nel circuito Corrimolise, ne
costituisce la tappa numero 19. Media la
difficoltà del tracciato che prevede una di-
stanza di 10km tutti sull'asfalto. Ma prima
di tale gara avrà luogo una non competi-
tiva aperta a quanti si stanno avvicinando
adesso a questa disciplina. A detta manife-
stazione prenderanno parte anche ragazzi
e volontari dell'UNITALSI. Abbinato a
questo evento vi è anche-grazie alla colla-
borazione dell'ENPA, una "stracanina" cui
si spera vorranno aderire numerosi amici
a quattro zampe al guinzaglio dei loro affe-
zionatissimi padroni. Ed ancora nell'ampio
cartellone delle iniziative correlate al-
l'evento vi è anche un'attenzione alle etnie
altre dalla nostra. Difatti sarà data la pos-
sibilità agli ospiti delle comunità di Monte-
roduni e Sant'Agapito di correre e di
divertirsi allo scopo di integrarsi, socializ-
zare ed avvicinarsi al mondo dell'atletica.
Nell'ottica di coinvolgere e sensibiliz-
zare i bambini e di arginare l'obesità infan-
tile è previsto, altresì, un premio in denaro
per l'istituto scolastico che potrà vantare
il gruppo più numeroso di piccoli studenti
al traguardo. Ma ora veniamo alla compe-
titiva. La Nuova Atletica Isernia, società
madrina dell'evento, farà scendere in gara
i suoi atleti migliori, che con grinta e sor-
risi affronteranno il percorso fino a rag-
giungere li piazzale della Stazione dove
compiaciuti, tra le urla di amici e cono-
scenti, potranno spegnere il loro GPS e vi-
vere a pieno l'atmosfera di festa del post
gara. A chiudere il fitto programma la c.d.
"Americana", gara ad eliminazione, riser-
vata ai top. E prima del congedo verrà tri-
butato il giusto spazio a quanti si saranno
utilmente piazzati nelle classifiche delle
varie tipologie di competizione. Anche
quest'anno l'AVIS avrà un suo stand e ver-
rano premiati i donatori di sangue che si
distingueranno riportando un piazzamento
di rilievo. E per dare continuità ad un di-
scorso già iniziato nei mesi scorsi volon-
tari della LIRH forniranno a coloro i quali
saranno interessati a conoscere e ad ap-
profondire eziopatogenesi e stadio della
ricerca per debellare e/o arginare sin-
dromi rare come la malattia di Huntington.
Merita poi attenzione lo stand allestito
dall'Associazione Italiana Celiaci. Pur-
troppo tale patologia col passare degli anni
si sta diffondendo in maniera esponenziale.
Per rispondere ai quesiti di chi abbia una
persona cara affetta da questa malattia e
per fugare eventuali dubbi vi saranno
esperti pronti ad illuminare e ad indiriz-
zare parenti e conoscenti dei soggetti ce-
liaci fornendo spunti e dispensando loro
consigli su come affrontare il disagio. Ap-
puntamento, dunque, alle ore 16.00 di do-
menica 21 settembre 2014 per vivere ore
intense di sport e divertimento.
TERMOLI. Al Consorzio industriale
l’arrivo dell’autunno significa il ritorno
all’attività piena. Cantieri interni alle
aree insediate, vecchie e nuove,
come abbiamo avuto modo di accen-
nare già ieri. Lo stabilimento Fiat avrà
una uscita diretta e più funzionale per
i mezzi pesanti; la società che ha ac-
quisito all’asta l’ex Stefana sta comin-
ciando l’opera di bonifica e ora verrà
anche migliorata la viabilità d’ac-
cesso, proprio qualche giorno fa è
stata conclusa la conferenza di servizi
per dare il via al progetto di manuten-
zione.
Per sondare meglio la galassia
consortile abbiamo chiesto e ottenuto
una intervista al presidente Luigi Ma-
scio.
Dopo la pausa estiva qual è l’umore
all’interno delle aziende consorziate?
“Beh, il morale certamente non è
dei migliori. Però devo constatare che
anche dai dati in nostro possesso,
che una certa ripresa da parte delle
aziende presenti nel Consorzio c’è.
D’altronde, è anche vero che nel
Cosib sono insediate 81 aziende, che
di questi tempi non è poco”.
Ci sono novità per quanto riguarda
una delle imprese più importanti inse-
diate nel bacino della Valle del Bi-
ferno.
“Sì, infatti da poche ore abbiamo
stipulato l’atto con la Itt e quindi in pre-
visione del 2015 e 2016 ci sarà un no-
tevole ampliamento. Ciò significa che
le industrie, soprattutto le multinazio-
nali, vogliono ancora investire in que-
sto territorio, ed è positivo anche per
l’aspetto occupazionale che ci sarà”.
Quale potrà essere l’impatto di que-
sto ampliamento?
“Parliamo a regime di circa 100 per-
sone, che oggi è tanto”.
Cento posti di lavoro in più?
“Assolutamente sì, questo lo posso
dire con ufficialità, essendo reduci
dalla stipula dell’atto. Chiaramente
quando parliamo di ‘regime’ si riferi-
sce al momento in cui tutto viene per-
fezionato (anche l’investimento azien-
dale, ndr). Noi abbiamo fatto di tutto e
di più per accelerare i tempi di questa
intesa, perché eravamo in concor-
renza con altri siti ma siamo determi-
nati a inseguire l’obiettivo che gli
insediamenti presenti qui possano
ampliarsi , perché questo significa in-
vestimento e soprattutto occupa-
zione”.
Non si riunisce il comitato direttivo
solo per spartirsi i gettoni di presenza
o guadagnare l’indennità cumulativa.
“Mah, io si questo sorvolerei, anche
perché ho letto qualcosa negli ultimi
giorno in giro per il web, dove si dice
dei conti in rosso del Consorzio indu-
striale di Termoli. Evidentemente i do-
cumenti di bilancio li leggono a senso
unico, voglio dire che abbiamo chiuso
con un utile di 5mila euro ante-impo-
ste, e che quest’anno nonostante la
contrazione dei ricavi siamo stati bravi
a contenere i costi. Soprattutto, ab-
biamo abbattuto delle grosse perdite,
che si tratta di immobilizzazioni che
non è più possibile recuperare. Non
solo, ma siccome il bilancio lo ab-
biamo approvato il 30 aprile scorso,
non abbiamo atteso il risultato della
NetEnergy, partecipata dal Cosib al
100%, che ha chiuso il bilancio il 30
giugno e con un utile di 120mila euro,
chiaramente confluenti nel bilancio
del Consorzio industriale. Sono cifre
che testimoniano come il Cosib sia
vivo e vegeto e che gli amministratori
non vengono qui a grattarsi, come si
suol dire, ma sono attenti e partecipi
alle problematiche dei consorziati e
dei dipendenti”.
Come valutate il dibattito sulla ri-
forma dei consorzi in Regione, che a
dire il vero un po’ sta languendo.
“L’agenzia unica era già stata previ-
sta dalla precedente amministrazione
regionale. Non è una situazione sem-
plice, anche perché parliamo di tre
Consorzi distinti e distanti tra loro, con
problematiche diverse. Certamente,
per il Cosib – che peraltro anche nella
nuova agenzia rimarrebbe sede cen-
trale ed operativa – ha caratteristiche
ben diverse dagli altri due. Non sarà
facile e non potrà essere esclusa né
dalla parte tecnico-gestionale, tanto
meno da quella programmatica. D’al-
tro canto i comuni appartenenti a que-
sto Consorzio hanno sempre detto
che sulle scelte programmatiche vo-
levano conservare ed essere parte at-
tiva.
TERMOLI. “Quanto ci chiediamo spesso, talvolta senza trovare una risposta plausibile, è perché
quando s’inizia un lavoro non si riesce quasi mai a portarlo a termine nei tempi e nei modi pre-
visti”: è la domanda del giorno che ci poniamo perchè quanto è accaduto,, anche su un terreno
di via Degli Oleandri in zona santa Maria degli Angeli, ci interroga. Nella zona citata sono sono
stati abbandonati al loro destino una serie di grossi tubi destinati presumibilmente all’irrigazione
del campo stesso. Il motivo del loro abbandono (da precisare che molti sono ancora imballati)
su quel campo è probabilmente da ricercare in iter burocratici o economici che alla lunga risultano
essere stucchevoli. Intanto, chi ne paga ingiustamente le conseguenze è, in questo caso, il proprie-
tario del pezzo di terra che si ritrova sul proprio terreno una serie di ingombranti grossi tubi che
sarebbero stati utili se fossero stati usati e impiantati per quello che in realtà dovevano servire e
invece, per chissà quanto tempo, li continueremo a vedere lì. Occorre saperne di più, chiediamo
a Molise acque a che punto siano i lavori, occorre invertire la rotta…
TERMOLI. Non si è ancora chiusa la pro-
cedura per la scuola d’infanzia di via Volturno.
Ci saranno ancora una decina di giorni di at-
tesa per concludere i lavori. Nonostante una
richiesta velata di spostamento dell’apertura
del plesso, sarebbe stato complicato raggiun-
gere tutte le famiglie a poche ore dall’avvio
dell’anno scolastico. Le risposte a eventuali ri-
lievi di responsabilità ora toccheranno all’uffi-
cio d’igiene pubblica dell’Asrem. Sono stati
dati tempi di consegna di tutti i lavori sulla
messa in sicurezza al dirigente e all’ammini-
strazione con accertamento in corso delle
procedure eseguite.
1217 settembre 2014 Termoli
TERMOLI. Anche per l’anno pastorale 2014-2015 i delegatiparrocchiali della Diocesi di Termoli Larino si sono ritrovatipresso la sala parrocchiale “Giovanni Paolo II” presso DifesaGrande in Termoli per celebrare il Convegno di inizio anno pa-storale il cui tema è “Rallegrati, il Signore è con te”.Relatrice la prof. Rosalba Manes, membro dell’Ordo Virginum
e biblista, che ha accompagnato i presenti alla riflessione sull’in-contro tra il diacono Filippo e l’eunuco (At 8,26-40).Di seguito riportiamo alcuni spunti.“C’è un desiderio che coincide tra l’eunuco e Filippo, un de-
siderio umano che coincide anche con quello dello Spirito. Vi èuna dimensione del “perdere tempo”, dello “sprecare” iltempoper l’altro, così come Gesù ha fatto con i suoi discepoli. È unforte richiamo anche per la nostra vita, perché siamo abituatia “magie pastorali” al fine di ottenere da subito grandi risultaticon poca fatica. L’eunuco chiede delucidazioni su un “canto”del Servo del Signore, riportato nel testo di Isaia. Il servo è unapersona cui viene negato anche il giudizio. La sua umiliazione ètotale. L’eunuco pone una domanda seria, profonda, non gli in-teressa sapere che traduzione è; gli occorre invece conosceredi quale persona si tratti. Filippo rilegge questo passo in chiavecristologica, ed è la prima volta che accade.Ma chi è l’etiope?Una persona a servizio del re ma, per questo, eunuco. Non
può avere discendenza, per questo motivo, secondo la mentalitàantica, non vale niente. Va a Gerusalemme per il culto, anche sesa che non avrebbe potuto elevare nemmeno una preghiera.
Tuttavia, tramite quel brano di Isaia inizia la sua ricerca.Il battesimo, immersione che lo inserisce nella Chiesa, ab-
batte un’altra barriera. Direbbe san Paolo: “ Non c’è più giudeoo greco”. A Gerusalemme non era degno del culto perchécome legno secco e senza frutto, mentre per Gesù tutti pos-sono portare frutto, come aveva anche ricordato ai discepoli:“Vi ho mandati (dice a degli … eunuchi per il regno dei cieli)perché portiate frutto”.Dopo quell’incontro le strade dei due si dividono. Filippo
continua la missione, a simboleggiare che la chiesa non si riposa,è sempre in uscita. Tre i messaggi da ricordare: anzitutto, siamoinvitati ad andare nel deserto e a uscire dalla comodità delle no-stre chiese; in secondo luogo, generare alla fede assumendo lacondizione dell’altro, senza fare imposizioni; infine, a liberare ilproprio desiderio di ricerca dedicando il tempo necessario.Non va dimenticato che tutto questo non è possibile se non cisi lascia rapire dallo spirito perché non siamo salvatori di nes-suno. Papa Francesco ci ricorda che si conosce Dio per fascina-
zione di bellezza e forza attrattiva, mentre invece noi lo abbrut-tiamo. La bellezza non è l’estetica chirurgica ma la voglia divivere e di andare avanti.Non dobbiamo sostituirci agli altri, ma possiamo fare come
Maria “odegitria”, colei che indica il cammino. Possiamo quindiindicare la strada, salire sul carro del nostro prossimo per ca-pirne la storia, per poi avere la “castità” di fare un passo indietroe lasciare che Dio agisca”.
“Il Cosib funziona ancora”
Ancora non si conosce la fine dei lavori del ramo dal Biferno a Termoli
Per chiudere il cantiere occorrerannoancora altri dieci giorni
I delegati parrocchiali della Diocesi in un convegno a Termoli
Le riflessioni della Pastorale
Il presidente del Consorzio fa il punto sull'attuale situazione
E l’acquedotto molisano?
Scuola Volturno, i lavori
TERMOLI. Palazzetti e campi
sportivi a gettone a Termoli.
Un regolamento approvato nella
sessione di bilancio del novembre
2008, con cui si introduceva il crite-
rio della compartecipazione alle
spese di gestione degli impianti
sportive, ha fatto sì che la giunta
termolese nella seduta di venerdì
scorso – assenti gli assessori Gallo
e Florio – abbiano introdotto le ta-
riffe orarie per tre degli impianti più
importanti che abbiamo in città e di
cui fino ad ora ha provveduto diret-
tamente all’assunzione di tutti i
costi necessari al funzionamento:
campo di calcio Airino; palestra
San Giovanni Paolo II; palazzetto
dello sport Palasabetta.
Strutture che vengono concesse
in uso alle associazione, sportive e
non e ai privati che ne fanno richie-
sta.
“Gli impianti sportivi comunali e
le attrezzature in essi esistenti sono
destinati ad uso pubblico, con fina-
lità di promuovere la pratica dell’at-
tività sportiva, motoria e ricreativa
e per garantire la diffusione dello
sport a tutti i livelli ed in tutte le di-
scipline praticabili, a diretto soddi-
sfacimento degli interessi generali
della collettività”. L’amministrazione
comunale intende garantire la frui-
zione e l’uso degli impianti per lo
svolgimento di tutti gli sport praticati
in forma associativa, federativa o
per aggregazione amatoriale, ma
subordinandolo al pagamento della
relativa tariffa, come determinata
con specifico provvedimento del
competente organo comunale, che
sarà versata direttamente all’Ammi-
nistrazione Comunale o, in caso di
concessione di gestione dell’im-
pianto sportivo, al concessionario”.
Ma quant’è allora il costo indivi-
duato: si tratta di dieci euro a ora.
TERMOLI. Una stagione nera, che più nera non
si può», questo il commento dei balneatori che già
a luglio hanno lanciato l’allarme per le giornate di
pioggia che hanno reso le spiagge completamente
deserte, e inviato una richiesta formale alla Re-
gione e al Comune per la rateizzazione del canone
demaniale e la riduzione delle imposte municipali,
visto che gli incassi sono drasticamente diminuiti.
«Abbiamo avuto un calo del 30-40 per cento, fa-
cendo una media tra giugno, luglio e agosto – com-
menta il vicepresidente del Sib Domenico Venditti –
prolungare la stagione fino al 30 settembre non ha
senso, considerando che si aggiungerebbero dei
costi di almeno 4-5mila euro, non supportabili. Bi-
sogna sicuramente lavorare in futuro per allungare
l’estate, e su questo siamo tutti d’accordo, dob-
biamo fare programmazione e promuovere inizia-
tive, come per esempio i gemellaggi, per fare
venire gente da fuori, anche dal Nord Europa, in-
centivare i soggiorni degli anziani e magari postici-
pare anche la riapertura delle scuole di qualche
settimana
13
17 settembre 2014Termoli
I balneatori fanno il punto della situazione dopo l'infelice annata
TERMOLI. Uno dei progetti più
ambiziosi avviati con la precedente
amministrazione di centrodestra,
per la valenza sociale, ma anche
per l’impatto economico, trova ri-
sposte anche nella nuova compa-
gine di centrosinistra. Ci riferiamo
alla ‘Casa di Kore’, l’istituzione vo-
luta dalla giunta Di Brino e dall’al-
lora assessore alle Politiche sociali
Fernanda De Guglielmo per acco-
gliere minori disagiati e fuori dal
proprio nucleo familiare, che attual-
mente vengono ospitati fuori re-
gione con grosso aggravio di costi
per la collettività.
Ad aggiudicarsi la gara ad evi-
denza pubblica per la gestione
della Comunità alloggi per minori è
stata la società cooperativa Solida-
lia a.r.l. Onlus, con sede legale in
via Buonalbergo a Paduli, località
della provincia di Benevento e pe-
raltro soggetto che già gestisce
anche la casa per anziani Opera
Serena. L’offerta al ribasso presen-
tata per dieci anni è di 4.854.500
euro, peraltro unica realtà tra quelle
invitate ad aver formalizzato
l’istanza.
Solidalia gestirà la Casa di KoreLa struttura che accoglie minori disagiati
attivata dalla cooperativa sociale
TERMOLI. Regna il chiaro-
scuro alla mostra “Nulla re” orga-
nizzata dall’Università delle tre
età; una esposizione collettiva
che nasce dal desiderio di emo-
zionare e far captare al visitatore
quanto, quasi in punta di piedi, si
vuol raccontare.
Dalle panoramiche ai dettagli
più ricercati, quindi, l’esposizione
è incontro personale con l’arte
che tra i trambusti quotidiani sfo-
cia in immagini a soggetto di-
verso e diversificato in un
Galleria civica, nel centro citta-
dino, addobbata ad hoc.
L’organizzazione è chiara:
“Sono quattro anni che realiz-
ziamo questa mostra che è ormai
una tradizione. Con “Nulla re” ab-
biamo voluto lasciare al visitatore
la possibilità di emozionarsi”.
Scatti che non sono casuali ma
nascono da un tintinnio di senti-
menti : “La scelta di ogni imma-
gine osservabile è dettata
dall’impegno di ogni allievo e
dello stesso maestro Antonio Di
Gregorio che hanno voluto così
omaggiare l’arte”. Alla inaugura-
zione di ieri, presente anche l’as-
sessore comunale Maricetta
Chimisso
La foto del "Nulla re"Esposizione collettiva che vuole fare emozionare e raccontare
Impianti sportivi, si paga
“Una stagione da dimenticare”
Dieci euro l'ora per potere usufruire delle strutture comunali
Giunta al settimo appuntamento, la Convo-
cazione Diocesana è l’incontro più atteso da
tutta la diocesi per programmare e progettare
le attività del nuovo anno pastorale. “Cittadini
e Fratelli, profezia per un mondo nuovo” è il
tema indicato dall’arcivescovo di Campobasso
–Bojano per l’anno pastorale 2014-2015 sulla
scia dell’ultimo discorso di papa Francesco di-
nanzi alla Cattedrale di Isernia lo scorso 5 lu-
glio 2014 in occasione della sua visita
Pastorale in Molise. Il tema sulla fratellanza in
relazione alla cittadinanza è in continuità con
quello dell’anno diocesano per la Pace “Frater-
nità e Pace” che ha visto Campobasso “Città
della Pace 2014”.
Mercoledì 17 settembre, alle ore 17,30
avrà inizio il primo incontro nell’Aula Magna
dell’Università per gli Studi del Molise nel luogo
cioè dove il Santo Padre papa Francesco ha
tenuto il primo discorso, ha incontrato il
mondo Accademico, il mondo del Lavoro, i cit-
tadini di Campobasso, le Autorità Civili, Militari
ed Ecclesiali. Durante la serata sarà presen-
tato il libro Ufficiale delle due diocesi( Campo-
basso –Bojano e Isernia -Venafro) “Dio non si
stanca di Perdonare” sulla visita di papa Fran-
cesco in Molise.
Aprirà la Convocazione un momento musi-
cale e di vespri cantati a cura del Coro unitario
Diocesano – diretto da don Giuseppe Gra-
ziano – che ha animato la santa Messa cele-
brata dal Santo Padre. Alla tavola rotonda
“Echi e provocazioni dalla Visita di Papa Fran-
cesco” interverranno: il prof. GianMaria Pal-
mieri, rettore dell’UNIMOL; Antonio Battista,
Sindaco di Campobasso; don Franco D’Onofrio,
direttore Caritas Campobasso; Sara Messere,
gruppo giovani di Trivento, S.E. mons. GianCarlo
Bregantini, arcivescovo di Campobasso –Bo-
jano; moderatore della serata è Felice Manci-
nelli, direttore del quindicinale Molinsieme.
La convocazione proseguirà nei giorni 18 e
19 settembre alle ore 17,30 presso l’audito-
rium dell’Ex- Gil di Campobasso con il se-
guente programma : Giovedì 18 settembre
2014
“Nuovi Orientamenti per la Catechesi in
Diocesi – Incontriamo Gesù”
Incontro con Fra Enzo BIEMMI (Catecheta
e Presidente dell’Equipe Europea dei Cate-
cheti)
Moderatore: P. Lorenzo Piazzolla
Venerdì 19 settembre 2014
“Il Cammino di fraternità di Giuseppe, ven-
duto dai fratelli”
Incontro con Don Michele Tartaglia (Bibli-
sta)
Applicazioni Pastorali a cura dell’Arcivescovo
Domenica 21 settembre 2014 – Catte-
drale di Campobasso
Ore 17.00 – Presentazione linee pastorali
dell’anno a cura dell’Arcivescovo
Annuncio dei nuovi incarichi e nomine
Ore 18.30 – Celebrazione Eucaristica con
il conferimento del lettorato e ostiariato.
Tante finestre affacciate su un
luogo pieno di storia.
Così Athos Faccincani illumina il
Castello Svevo a Termoli, attra-
verso un’importante rassegna di
pittura. Molti percorsi possibili al-
l’interno delle sale perché da ogni
tela tanti spiragli di luce indicano il
cammino giusto per risalire alla
comprensione del messaggio pit-
torico e, quindi, alla composizione
di un’emozione che si avverte cre-
scere come i fiori che animano le
rappresentazioni di vita di Faccin-
cani.
Elementi irrinunciabili nelle crea-
zioni dell’artista, in grado di bu-
care una terra mai arida ma fertile
come i pensieri che l’hanno resti-
tuita in una cornice fatta per es-
sere osservata, rivissuta così
come i pensieri che l’hanno ani-
mata.
E la sapiente tecnica dell’artista
non ha il sopravvento sulla forza di
quel messaggio che egli riesce a
trasferire in ogni tocco di pennello,
con una scelta di colori mai iden-
tica, perché osservando con oc-
chio attento ci si accorge che una
ginestra a Positano è diversa da
quella di Portofino e che i papaveri
di Ischia vivono tonalità diverse
nelle valli di Cortina.
Così l’Italia di Faccincani, fatta
di mare e di montagna, ma pur
sempre attaccata alla terra, si ri-
compone lungo una mostra emo-
zionante per un vissuto di ricordi
che l’artista riesce a fermare in
ogni rappresentazione pittorica.
Difficile poter pensare di ripro-
durre su una tela il messaggio di
Faccincani, ma assolutamente
possibile l’idea di poter rivivere at-
traverso i suoi quadri un viaggio,
un’immagine vicina nei contorni
alla cartolina che avremmo voluto
indirizzare al nostro cuore, affran-
cando quell’immagine da qualsiasi
legame con la banalità. Il Maestro
Faccincani sarà presente all’inau-
gurazione sabato 20 settembre
alle ore 18.30.
Il “Camoscio di Ripalimosani”, Antonio D’Alessandro, si ag-
giudica la prima edizione del Trail del Matese. L’atleta della
società Movimenti chiude in 1 ora, 17 minuti e 49 secondi i 15
chilometri all’interno della natura dei Monti del Matese. Se-
condo Donatello Di Sante della podistica Alto Sangro e terzo
Mariano Perrella sempre della società organizzatrice Movi-
menti. Tra le donne trionfa Rossella Cerretani dell’atletica
Montecassiano tagliando il traguardo dopo 1 ora, 44 minuti e
52 secondi. Seconda la toscana Antonella Sassi e terza la
campobassana Giuseppina Mastroiacovo. Centododici gli
atleti al via della competizione sui percorsi di media montagna
dell’Oasi Wwf di Guardiaregia e Campochiaro. La gara, inse-
rita nel circuito nazionale Parks Trail 2014, è partita e si è con-
clusa in Piazza delle Grazie a Campochiaro dove, dopo le
premiazioni di rito, c’è stato un pasta party coinvolgente e con-
viviale proprio dello spirito del Trail. Una disciplina sempre più
diffusa in Italia con oltre 30 mila appassionati e che oltre allo
sport punta alla scoperta e alla valorizzazione di quei luoghi
dove la natura è ancora incontaminata. A mettere il volto sulla
competizione il campione di atletica leggera molisano, Andrea
Lalli. Il rosso di Campochiaro ha fatto da apripista e ha poi
premiato gli atleti a fine gara. “E’ stato un vero piacere e un di-
vertimento”, ha affermato Lalli, “spero che questa disciplina
possa crescere ulteriormente. L’importante è divertirsi e af-
frontare sempre col sorriso sulle labbra lo sport”. Grande sod-
disfazione ha espresso al termine della gara Carmine Aceto,
presidente della società organizzatrice, Movimenti, che ha
dato appuntamento al prossimo anno agli atleti provenienti da
tutta Italia (Piemonte, Lombardia, Toscana, Marche, Abruzzo,
Lazio, Campania, Puglia e ovviamente Molise). A patrocinare
la manifestazione anche il comune di Campochiaro e l’Asses-
sorato allo Sport della Regione Molise. Una manifestazione
resa possibile grazie agli sponsor: INOV-8, sponsor tecnico
internazionale, La Molisana, Centro Tartufi Molise, Molisia, Bi-
scottificio Cianciullo, Carni del Matese e Spighe Molisane.
15
17 settembre 2014Opinioni
di Filippo Poleggi
Pochi cittadini lo sanno ma
nella Legge 243/2012 che da
attuazione al principio di equili-
brio di bilancio pubblico, intro-
dotto nella Costituzione con la
Legge Costituzionale n.1 del
2012 ci siamo dati vincoli soffo-
canti che vanno oltre quelli
posti dall’Unione Europea. Così
mentre chiediamo all’Europa
più flessibilità di bilancio per far
fronte ai costi sociali e rilan-
ciare gli investimenti ci siamo
ingabbiati da soli. I 4 quesiti re-
ferendari si propongono di
abrogare alcuni articoli della
Legge 243 del 2012 che, impo-
nendo oneri aggiuntivi e ancor
più rigoristi di ciò che richiede
la norma europea sono un’ap-
plicazione particolarmente ot-
tusa del principio di equilibrio di
bilancio. Per ridare respiro ai
cittadini e contribuire a rilan-
ciare lo sviluppo economico le
associazioni del Coordina-
mento associazioni sociali, L’Al-
tritalia Ambiente, A.S.C.I.,
A.S.C.E., Lega per le Auto-
noime Locali Molise e Movi-
mento Consumatori, indicono
una conferenza stampa merco-
ledì 17 settembre c.a. alle ore
16,00 nella “Sala Mancini” del
Municipio di Campobasso per
illustrare l’iniziativa e costituire
un Comitato Molisano con citta-
dini, associazioni, Comuni tutti
colpiti dall’eccesso di austerità.
Diamo un segnale che troppa
austerità (tagli dei servizi, patti
di stabilità e via dicendo) ucci-
dono la società.
“Cittadini e fratelli, profeziaper un nuovo mondo”
Athos Fraccicani ‘illumina’ il Castello Svevo
Basta con il pareggio di bilancio
Il Trail del Matese a D’Alessandro