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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Claudia Verrillo. La bimba di otto anni originaria di Rotello, conquista un posto al sole nel “festi- val dei festival” riservato ai bambini, rappre- sentato nel nostro Paese, da oltre mezzo secolo, dallo “Zecchino d’oro”. La notizia è freschissima ed è giunta decisamente gra- dita alla famiglia e agli amici, al termine di una durissima selezione, svoltasi in questo inizio di settembre e che ha visto ai blocchi di partenza un numero considerevole di can- didati all’appuntamento finale. Il Tapiro del giorno a Massimiliano Scarabeo Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano Scarabeo. Sulla questione dell'area di crisi l'assessore regionale sembra avere un atteg- giamento ondivago nonostante la presa di po- sizione della sua stessa maggioranza. Anche se la critica più forte è venuta proprio dal ver- tice di Assindustria Molise che ha parlato di vero e proprio bluff. Anche perchè non si può restare solo a guardare. Qui occorre una seria programmazione e un'azione strategica per rilanciare un tessuto produttivo ed econo- mico che stenta e rischia di restare sul campo. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 180 - DOMENICA 7 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Claudia Verrillo

7 settembre 2014

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Niro-Totaro... e il valzer del Moscerino

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Page 1: 7 settembre 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Claudia

Verrillo. La bimba di otto anni originaria di

Rotello, conquista un posto al sole nel “festi-

val dei festival” riservato ai bambini, rappre-

sentato nel nostro Paese, da oltre mezzo

secolo, dallo “Zecchino d’oro”. La notizia è

freschissima ed è giunta decisamente gra-

dita alla famiglia e agli amici, al termine di

una durissima selezione, svoltasi in questo

inizio di settembre e che ha visto ai blocchi

di partenza un numero considerevole di can-

didati all’appuntamento finale.

Il Tapiro del giorno

a Massimiliano Scarabeo

Il Tapiro del giorno lo diamo a Massimiliano

Scarabeo. Sulla questione dell'area di crisi

l'assessore regionale sembra avere un atteg-

giamento ondivago nonostante la presa di po-

sizione della sua stessa maggioranza. Anche

se la critica più forte è venuta proprio dal ver-

tice di Assindustria Molise che ha parlato di

vero e proprio bluff. Anche perchè non si può

restare solo a guardare. Qui occorre una

seria programmazione e un'azione strategica

per rilanciare un tessuto produttivo ed econo-

mico che stenta e rischia di restare sul

campo.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino

Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)

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La collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 180 - DOMENICA 7 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Claudia Verrillo

Page 2: 7 settembre 2014

Bersani e D’Alema ne sono convinti: il problema del Pd è

che la stessa persona non può essere primo ministro e se-

gretario del partito.

Quindi il buon Renzi non potrebbe ricoprire entrambe le

cariche. In effetti, a ragion veduta, neppure in dittatura è mai

successa una cosa simile. Persino Benito Mussolini, quando

conquistò la carica di presidente del Consiglio del Regno

d’Italia, abbandonò l’incarico di segretario nazionale del Par-

tito nazionale fascista. Il che la dice lunga, di suo, sull’agget-

tivo “democratico” che caratterizza il termine Partito. I

renziani, forti del successo elettorale alle europee, ribattono:

“senti chi parla.

Quando c’erano il Pd era al 25%”.

Come dargli torto? Se non fosse per il fatto che, nono-

stante quel 40% delle ultime elezioni, la base del Pd è scon-

certata, schifata, irata e delusa. Così qualcuno,

simpatizzante di spicco, chiede: “per favore, potete darci un

partito a vocazione maggioritaria ma col cervello pieno visto

che tra una slide di Renzi e uno slogan letto sul gobbo tv

della Serracchiani il Pd è ormai una scatola vuota?”.

Questo accade a livello nazionale. Se scendiamo in Mo-

lise qualche simpatizzante Pd si chiede: per cortesia, si po-

trebbe avere un segretario non scelto da Patriciello?

E qualcun altro, rinnega il suo appoggio elettorale alle re-

gionali del 2013 a questa sorta di partito che ormai assomi-

glia sempre più al tresette con il morto. Intanto i piddini di

sempre, Ruta e Leva per intenderci, se la svignano nel silen-

zio. Anzi no, quasi. Ruta tace provando sempre a mediare

tra le diverse anime che una volta erano democristiane e

comuniste, oggi sono democristiane e basta piazzate a sini-

stra per occupare i posti che non riuscivano ad ottenere a

destra.

Ma una volta nel Pd, tutti raggiungono il karma, quella

pace dei sensi che porta i nostri politici a vivere bene con se

stessi. Perché “la sinistra ama talmente i poveri che ogni

volta che va al potere li aumenta di numero” diceva Monta-

nelli.

E forse non è un caso che, tra Renzi a Roma e Frattura in

Molise, i consumi sono tornati ai livelli di 20 anni fa, le fami-

glie tagliano persino sulla spesa alimentare, in Italia circa

4milioni e 100mila persone non hanno soldi neppure per

comprare una pagnotta di pane, le fila alle mense dei poveri

sono sempre più lunghe. Le imprese sane sono costrette a

chiudere perché non ricevono soldi per prestazioni eseguite.

A Roma bloccano gli stipendi degli statali?

Al Comune di Campobasso il nuovo sindaco, sempre Pd,

aumenta le tasse. Intanto si organizzano feste dell’Unità di-

vise a seconda degli esponenti che vogliono mettersi più in

mostra. Ruta tace perché non vuole la separazione dai pa-

tricielliani fratturiani ma allo stesso tempo non vuole essere

accomunato a Paolo Frattura e ai suoi fallimenti. Danilo

Leva, più irruento e meno riflessivo, che non guarda molto

alle buone maniere, gioca a fare il D’Alema molisano

quando Robertino non gli intima di tacere per evitare di ina-

sprire gli animi e tornare alle elezioni anticipate.

Qualche gufo inizia a dire che questi regionali non mange-

ranno il panettone a Natale.

E già sono aperte le scommesse: come si accorderanno

nuovamente Frattura, Ruta e Patriciello per far fuori la vo-

gliosa Fanelli che intanto se ne sta buona all’angolo a pro-

nunciare slogan aspettando il momento giusto per

avventarsi sulla prossima preda?

2

7 settembre 2014TA

agliolto

di Giovanni Muccio

Il Movimento regionale del Guerriero Sannita è da sempre

in prima linea per la salvaguardia delle origini, della storia e

delle tradizioni del popolo molisano, convinto che questo

abbia potenzialità notevoli, tanto da poter camminare da solo,

senza essere annesso ad alcuna realtà territoriale, ed al con-

tempo consapevole che la nostra amata terra dev’essere una

regione con la più ampia autonomia amministrativa possibile.

Ed invece da più parti arrivano segnali negativi rispetto alla

nostra autonomia regionale, non ultima la paventata soppres-

sione della Corte d'Appello del Molise cosa che tutti dob-

biamo evitare, andando al di là dell’appartenenza politica,

sociale, imprenditoriale o sindacale; tutti dobbiamo fare muro

contro coloro che vogliono che il Molise non esista come en-

tità amministrativa e territoriale.Nessuno può essere il profeta

individuale di questa battaglia perché, altrimenti, si partirebbe

col piede sbagliato.

La vittoria è possibile con la consapevolezza e l’impegno

di tutti, almeno su questo progetto di autonomia; bisogna

marciare uniti e far capire che non esistono differenze, anche

di approccio a tale argomento: l’unione deve rappresentare la

forza di un popolo.Il Guerriero Sannita ritiene a tal proposito

utile ed indispensabile che si metta da parte qualsiasi tipo di

divisione e qualsiasi ‘colpa’, affinché si costituisca un grande

fronte per meglio far sentire la nostra voce a salvaguardia

della nostra dignità di Popolo.

Questo Movimento, nella più ampia trasparenza e senza

alcun fine politico di sorta, cosa da tutti riconosciutagli, ha or-

ganizzato un Convegno pubblico in collaborazione con la

Provincia di Campobasso nella persona del suo Presidente

De Matteis, tra tutte le forze politiche, istituzionali, sociali, cul-

turali e sindacali, al fine di fronteggiare al meglio il pericolo

della soppressione della nostra realtà territoriale ed ammini-

strativa.

Il Convegno dal titolo: “In difesa dell'Autonomia regionale”

si terrà il giorno 15 settembre alle ore 16 presso la sala della

Costituzione della Provincia di Campobasso, sono invitati

tutte le forze politiche con i loro rappresentanti istituzionali, i

Sindaci della regione, le OO.SS, le associazioni imprendito-

riali, sociali e di categoria pubblico e privato, l'appuntamento

è troppo importante per poter mancare.

L'intervento

Tutti a difesa dell'autonomia del Molise

“La sinistra ama tanto i poveri

che ogni volta che governa

li aumenta di numero”

Page 3: 7 settembre 2014

CAMPOBASSO. La globalizzazione e la cre-

scente competitività dei mercati internazionali im-

pone non solo alle imprese, ma anche alle strutture

del territorio una sorta di riprogettazione. Un'evo-

luzione che da un lato assecondi i cambiamenti del-

l'economia e, dall'altro, dia risposte sempre più

concrete ai bisogni dei soggetti che nel territorio

stesso operano. Interlocutori naturali diventano,

così, i Consorzi industriali che sono i primi ad es-

sere chiamati a questa evoluzione. In Molise ne esi-

stono ancora tre e appaiono, ormai da tempo,

anacronistici.

La loro costituzione, grazie a parlamentari ac-

corti come Girolamo La Penna ma anche lo stesso

Florindo D'Aimmo al quale si deve il primo e unico

Piano strategico di sviluppo, è stata a suo tempo

una componente essenziale per l'industrializzazione

e lo sviluppo economico di buona parte del Molise.

Tale contributo ha permesso la realizzazione di

infrastrutture, di servizi e l'individuazione di solu-

zioni logistiche a sostegno delle imprese.

“La ripresa economica e la crescita dell’occupa-

zione possono arrivare solo dall’industria”. Lo ha

detto chiaramente il presidente di Confindustria

Molise Mauro Natale, riprendendo le parole pro-

nunciate al Meeting di Rimini di qualche giorno fa

dal Presidente nazionale Giorgio Squinzi. “Dob-

biamo tornare a credere nell’impresa – prosegue

Natale – nel suo valore e nella sua capacità di au-

mentare la ricchezza prodotta sul nostro territorio.

Sono le imprese che creano lavoro e aumentano il

pil regionale.

Questo va detto con chiarezza, soprattutto in un

momento in cui nella nostra regione le imprese in-

dustriali sono guardate con sospetto, anziché con

rispetto. Sospetto che si è tradotto via via nel

tempo in una cultura e un’azione partecipativa

ostile ad ogni ipotesi di insediamento industriale.

Stiamo aspettando che il Ministero dello Sviluppo

Economico accolga la richiesta dell’area di crisi per

il territorio compreso nell’area di Bojano-Isernia-

Venafro, ma nel frattempo che facciamo? Assistiamo

inermi al progressivo smantellamento del nostro

sistema industriale?

Oggi, quindi, va giocata una diversa partita. Una

proposta potrebbe essere quella di trasformare

l’attuale sistema consortile in agenzia di sviluppo

capace di attrarre imprese e facilitare la crescita del

territorio, evolvendo il concetto di insediamento

pensando alla permanenza e al sistema e non solo

all’occasione puntuale.

Il sistema consortile attraversa una fase proble-

matica nella quale i soci dovranno fare un esame di

coscienza per capire come divenire più efficaci

anche rivedendo la propria mission. Di sicuro, nel

tempo, hanno svolto un ruolo importante ma ora i

Consorzi non corrispondono più alle esigenze

delle imprese, hanno un’attività limitata e non sono

delle agenzie di sviluppo.

Le tre strutture in piedi risultano piccole e

hanno costi notevoli.

Allora la soluzione è quella che siano accorpati,

facendo sinergie e abbattendo i costi, così da di-

ventare grandi per farsi più efficienti. Diventare enti

importanti per garantire agilità nel fornire risposte

e candidarsi a essere espressione dell’operatività

sul territorio.

E la Regione dovrà avere un ruolo importante,

quello di evitare affollamento e sovrapposizioni di

competenze.

E' questa la sfida che si pone per garantire ai set-

tori produttivi di potere contare su di una salda

agenzia di sviluppo capace di fare ipotizzare una

nuova fase di progresso.

37 settembre 2014

TAagliolto

L’ultimissima di Michele Petraroia, vice pre-

sidente della giunta regionale del Molise e as-

sessore alle politiche di sviluppo (!) : “Ha

ragione lo scrittore Antonio Pastorini quando

sprona il Molise a scrollarsi di dosso il retag-

gio assistenzialistico di un economia drogata

dall’impiego pubblico e da prenditori che si ve-

stono da politici per camuffare meglio i lori in-

teressi privati”. Senza accorgersene, forse, o

accorgendosi ma facendo lo gnorri (altra sua

particolarissima specialità), ha dato un calcio

negli stinchi al collega di maggioranza Vin-

cenzo Cotugno, imprenditore della più bell’ac-

qua vestito da politico per camuffare meglio i

propri interessi privati. Cognato dell’altro

grande imprenditore vestito da politico, Aldo

Patrciello, che più e meglio di Cotugno ha

dato una mano a far vincere Frattura e Petra-

roia per amministrare in chiave privatistica e

utilitaristica il Molise. Frattura, Petraroia, Co-

tugno, Patriciello: amalgama ben riuscito di

politica e affari. Ma lui, Petraroia, che scrive

ciò che scrive, ovvero dando ragione a Pasto-

rini che invita i molisani a scrollarsi di dosso

proprio i Cotugno e i Frattura in quanto im-

prenditori vestiti da politici per camuffare me-

glio i loro affari privati, continua a fare lo

gnorri. Quasi non facesse parte della maggio-

ranza, non ne dividesse le mattane, i sotter-

fugi e gli affarismi. Roba da manicomio.

Ultimissima da Petraroia!

La politica non riesce a dare al sistema una nuova forma

Nuclei industriali, nessuno vuole la legge

CAMPOBASSO. Grazie all’impegno del Comitato Regionale sulla

Cooperazione insediato ai sensi della legge regionale n.16/2009 è stato

possibile recepire le richieste delle centrali cooperative (CONFCOOPE-

RATIVE, LEGA NAZIONALE DELLE COOPERATIVE E MUTUE, AGCI,

UNCI E WECOOP) e inserire nel Bilancio di Previsione 2014 l’apposta-

mento a copertura dell’art.12 (Fondo rotativo per la capitalizzazione

delle imprese cooperative) e dell’art.15 della legge n.16/2009 (sostegno

alle assunzioni del mondo cooperativo).

L’Assessore Regionale alla Cooperazione, Michele Petraroia, dopo

aver espresso apprezzamento per la sensibilità mostrata dal Consiglio

Regionale del Molise in sede di approvazione del Bilancio si è adoperato

di concerto con lo stesso Comitato Regionale per acquisire con Delibera

di Giunta Regionale n.303 dell’11 luglio 2014 il “Piano Regionale an-

nuale di attuazione degli interventi di promozione della cooperazione“ e

a tal fine ha seguito l’iter per la stipula della Convenzione tra Regione

Molise e FINMOLISE attuativa dell’art.12 della legge di settore, emanata

il 4 settembre 2014.

Non appena sarà pubblicata la Convenzione, le cooperative esistenti

e le nuove cooperative potranno presentare istanza alla FINMOLISE per

avere accesso fino a 20 mila euro di finanziamento rotativo trimestrale

dando possibilità di capitalizzare e consolidare le piccole società coope-

rative con connessi benefici in termini di patrimonializzazione e di rap-

porti con le banche per l’accesso al credito.

L’obiettivo della Regione è quello di sostenere ed incentivare la mu-

tualità e la cooperazione con provvedimenti concreti e operativi che pos-

sano aiutare a trovare lavoro e sostenere i giovani.

Cooperazione,

qualcosa si muove

Page 4: 7 settembre 2014

Applausi e peana alla legge regionale numero 12 del 25

luglio 2013: “Modifiche alla disciplina relativa all’alienazione

e alla locazione degli alloggi di edilizia pubblica residenziale

di cui alle leggi regionali del 4 agosto 1998 (n.12) , del 5

maggio 2005 (n.14) e del 7 luglio 2006 (n.17)”. Applausi e

peana si levano dalla platea (interessata) degli inquilini

delle case popolari e da quella maggiormente intessuta di

populismo sociale della sinistra estrema cui fanno eco, con

differenti gradazioni di tono, le forze politiche presenti a Pa-

lazzo Moffa che, all’unanimità, quella legge l’hanno varata.

Ma mai legge regionale ha avuto in sé il seme del danno e

della beffa come questa.

Con il provvedimento assunto in un’evidente fase di eufo-

ria susseguente alla conquista del potere da parte della coa-

lizione di centrosinistra e di oscuramento mentale della

pattuglia orfana di Iorio del centrodestra, il valore del patri-

monio abitativo dell’Istituto delle case popolari (Iacp) si ri-

duce del 53 per cento: viatico, se permarrà in vita la legge

e non saranno apportati i necessari correttivi, al default

dell’ente, che della Regione è lo strumento operativo in ma-

teria di edilizia pubblica residenziale.

Da una lettura appena appena attenta, c’è chi soleva l’il-

legittimità del provvedimento e, addirittura, chi paventa che

rasenti l’illecito. Giudizi che poggiano sul presupposto che

così permanendo la legge, si viene a determinare un note-

vole danno erariale. Non di meno c’è chi chiede su che basi

tecniche e periziali un appartamento, mettiamo, del valore di

36 mila euro possa essere alienato a 17mila? Il danno era-

riale che ne consegue è del tutto evidente. Motivo per cui è

comprensibile la preoccupazione degli apparati tecnici e am-

ministrativi dello Iacp prontamente rappresentata ai vertici

regionali con una lunga e articolata dimostrazione di quanto

sia insostenibile l’incidenza della legge sull’esistenza del-

l’ente e della sua attività.

E’ stato dimenticato che il fine ultimo della vendita e degli

affitti delle case popolari è un modo diretto, ancorché disci-

plinato dalla legge, di raccogliere provviste finanziarie da

reinvestire in nuovi alloggi e non già quello di offrire condi-

zioni di favore agli inquilini e ai possibili altri acquirenti. Di-

mezzando il valore patrimoniale dell’ente si dimezza anche

la possibilità di costruire nuovi alloggi a fronte di una richie-

sta che cresce e si mostra impellente.

Ma chi ha voluto la legge di cui stiamo parlando aveva per

obiettivo voti e consensi, tant’è che si va spendendo in riu-

nioni e incontri a magnificarsi e a magnificare gli effetti po-

pulisti della legge ( prendiamo il consigliere comunista

Salvatore Ciocca: La nuova normativa, di cui sono stato il

primo firmatario, ha modificato in maniera sostanziale la di-

sciplina della vendita e della locazione degli alloggi e rap-

presenta un primo e corposo nucleo di azioni messe in

campo da questa amministrazione regionale a reale tutela

delle fasce deboli della popolazione).

Che poi lo Iacp da qui a qualche anno debba chiudere i

battenti, reso povero e inoperante, qualcuno lo vada a dire

a Ciocca e a quanti, con Ciocca, hanno approvato la legge.

Applausi e peana, oggi, da chi ne trae vantaggi; fischi e per-

nacchie, domani, da chi non avrà mai una casa popolare da

abitare e da acquistare.

E’ il nuovo costume politico che avanza.

Dardo

CAMPOBASSO. Dalle analisi della banca

dati Mud della Camera di Commercio di

Campobasso si evince che nel 2008 in re-

gione Molise sono stati prodotti circa 624

mila tonnellate di rifiuti di cui 487 mila ricon-

ducibili alla produzione di rifiuti legati alle at-

tività produttive e 137 mila alla produzione

di rifiuti urbani e speciali assimilabili agli ur-

bani.

Dalle informazioni divulgate dal Ministero

dello Sviluppo Economico si evidenzia che

in Molise lo smaltimento in discarica rappre-

senta la forma principale di gestione dei ri-

fiuti. I dati relativi alla gestione dei rifiuti

solidi urbani della regione Molise, in termini

di raccolta differenziata, non particolar-

mente performanti nonostante la bassa pro-

duzione pro capite, collocano la regione

(6,5% di raccolta differenziata sul totale dei

rifiuti prodotti) all’ultimo posto nella gradua-

toria delle regioni per percentuale di rac-

colta differenziata.

A livello nazionale e stata raggiunta quota

30,6%, tuttavia la situazione appare diversi-

ficata nelle regioni delle diverse aree geo-

grafiche: le regioni del Nord d’Italia sono

tendenzialmente quelle più virtuose con per-

centuali di raccolta differenziata che vanno

dal 38,6% della Valle d’Aosta al 56,8%

del Trentino Alto Adige, al contrario, le re-

gioni del Sud evidenziano ancora una

scarsa attenzione alla gestione differenziata

dei rifiuti.

L’ultimo rapporto dell’Arpa Molise sulla

gestione dei rifiuti urbani del 2008 cosi re-

cita: “La Regione Molise, calcolando i dati a

disposizione per il 2008, e drammatica-

mente lontana da quell’obiettivo e lo è ovun-

que, in ogni Comune ed in ogni territorio

sovracomunale, senza alcuna eccezione

virtuosa o realtà degna di distinguo.

Si deve rilevare, infatti, che la discarica è

ancora l’unico strumento di gestione dei ri-

fiuti esistente in Molise e che la produzione

di Cdr, di Compost, i rispettivi “di qualità”, il

recupero per la differenziazione e per il rici-

claggio di metalli, di carta e di

plastica non sono stati assolutamente im-

plementati, a dispetto di quanto pianificato,

e che quindi i numeri e le statistiche riscon-

trabili sono ben lontani dagli obiettivi pro-

grammatici stabiliti.

Passi avanti sono stati fatti solo nella rac-

colta e nella gestione del percolato e nel

convogliamento ed utilizzo del biogas.

Virtuosismi che sono legati ad un inflessi-

bilità delle autorità di controllo ambientali

nei confronti della gestione del percolato e

alla chiara convenienza economico impian-

tistica legata al recupero del biogas quale

combustibile idoneo alla produzione di ener-

gia”.

Da qui l'infrazione europea che deve, ora,

trovare una soluzione.

47 settembre 2014

TAagliolto

Una legge regionale prende applausi e peana

ma renderà povero e inoperante l’Istituto autonomo delle case popolari

Rifiuti urbani, troppe le discariche

Per favorire strumentalmente il popolodegli inquilini è stato dimezzato il valore patrimoniale dello Iacp

Nessun impianto è stato previsto dal Piano. Si rischia l'infrazione

Chiaro il fine politico del provvedimento sul quale

incombe però il rischio del procurato danno erariale

Page 5: 7 settembre 2014

Se le dicono e se le cantano (nel Pd). Voci e pensieri in

libertà. Nessuno è d’accordo con nessuno. Tutti hanno una

ragione da affermare e un concetto da esprimere. In questo

gioco caleidoscopico accade che un veterocomunista delle

fattezze ideologiche di Pietro Maio, assessore ai lavori pub-

blici a Campobasso e dirigente di partito, si manifesti libe-

rista della più bell’acqua.

Ecco il suo modello economico, condiviso e apprezzato in

uno con il presidente degli industriali molisani, Natale, no-

toriamente amico e sodale di Frattura (entrambi su versanti

diversi praticano la finanza, gli investimenti, l’economia e il

guadagno).

Ciò che Natale e Maio aspirano a realizzare e suggeri-

scono venga fatto, è riformare il modello economico regio-

nale ponendo fine all’assistenzialismo clientelare, uscendo

fuori dalle società partecipate (morte alla Gam, alla Ittierre

e allo Zuccherificio), superando gli enti sub-regionali e di-

cendo no a tutte le richieste di aumentare il numero di oc-

cupati nel pubblico impiego e nelle società collegate alla

pubblica amministrazione e alla Regione Molise.

Un grande progetto di impoverimento collettivo propedeu-

tico alla ripresa del sistema industriale molisano (a guida

Natale), grazie al dirottamento delle risorse pubbliche “in

favore delle imprese private che operano sul mercato con le

regole della concorrenza e della sana competizione (Sic! –

ndr)”.

Perché si metta in moto, e si sviluppi, creando posti di la-

voro e ricchezza (per tutti). Il comunista-liberista Maio è

pronto a spendersi a questo scopo, pronto a dare sostegno

al mutamento d’indirizzo dell’economia regionale condivi-

dendo con Natale l’assunto che per abbassare le tasse re-

gionali sulle aziende private bisogna diminuire le spese

degli enti pubblici con uno snellimento ed una riduzione dei

costi di strutture sub-regionali, agenzie e consorzi.

C’è da scommettere che con il loro carisma, la loro de-

terminazione, la loro capacità di incidere sul destino del Mo-

lise in proiezione futura, ce la faranno.

A condizione – dice con una punta di ravvedimento ideo-

logico e programmatico Maio – che “gli industriali comincino

a fare la loro parte investendo sul lavoro, sull’innovazione

e sulla competitività delle loro aziende”.

Con quali risorse? Facile. Con quelle pubbliche tolte alla

società partecipate, agli apparati pubblici, ai consorzi, e alle

cianfrusaglie sub-regionali. Il comunista-liberista Maio e il

capo degli industriali del Molise, Natale, hanno pronta la ri-

cetta. Basta metterla in atto.

Quindi, Frattura non perda tempo a spaccare in due il Mo-

lise mettendo a cuccia l’industria assistita e partecipata

(Gam Ittiere Zuccherificio) e dando da mangiare all’indu-

stria privata che conosciamo a menadito, che opera sul

mercato con le regole della concorrenza e della sana com-

petizione.

Sembra vero.

Dardo

5

7 settembre 2014TA

agliolto

Pietro Maio - Mauro Natale: il duo della speranza molisana

Quando il diavolo e l’acquasanta vanno d’accordo

CAMPOBASSO. L'associazione venatoria

ANUU migratoristi, in relazione alla delibera

n°416 del 2014, intende prendere le dovute

distanze.

"Gli accordi presi in sede di consulta re-

gionale alla presenza del Presidente Regio-

nale detentore della delega, non erano

questi.

Dopo l'assegnazione della delega alla

caccia al Dott.Cristiano Di Pietro qualche

associazione venatoria in maniera egoistica

ha pensato bene di avvicinare l'Assessore

per indurlo delegittimando la restante parte

del mondo venatorio, a deliberare in gran

carriera la preapertura alla Tortora, avve-

nuta il 02/09/2014 alle 23.30.

Questa operazione così organizzata, ha

dato la possibilità esclusivamente a pochi

privilegiati che ricevevano rassicurazioni nel

momento in cui la giunta approvava la deli-

bera.

La delibera in questione tra l'altro fa riferi-

mento alla stagione venatoria 2013/1014,

stagione conclusasi ormai già da tempo

quindi priva di validità ma la cosa più grave

che in caso di contestazioni da parte degli

addetti alla vigilanza venatoria ai cacciatori

durante l'attività venatoria sarà complicato

dimostrare il contrario.

Per queste ragioni intendiamo prendere le

distanze dalla delibera, provvedendo ad in-

formare i propri soci delle possibili conse-

guenze che vanno incontro".

"Caccia solo per gli intimi?"

L'associazione venatoria migratoristi denuncia la delibera della Regione

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Page 7: 7 settembre 2014
Page 8: 7 settembre 2014

Dopo aver sbaragliato il campo a

Castrocaro Terme, in provincia di

Forlì, nell’ambitissima manifesta-

zione canora “Vocine nuove 2014”,

nello scorso mese di maggio, nella

categoria “baby”, con la canzone

“Minuetto”, località nella quale è

dovuta tornare lo scorso trenta

agosto per “incassare” il premio

consistente nella incisione di una

canzone, Claudia Verrillo, la bimba

di otto anni originaria di Rotello,

conquista un posto al sole nel “fe-

stival dei festival” riservato ai bam-

bini, rappresentato nel nostro

Paese, da oltre mezzo secolo,

dallo “Zecchino d’oro”.

La notizia è freschissima ed è

giunta decisamente gradita alla fa-

miglia e agli amici, al termine di

una durissima selezione, svoltasi

in questo inizio di settembre e che

ha visto ai blocchi di partenza un

numero considerevole di candidati

all’appuntamento finale.

Un traguardo prestigioso per Clau-

dia che lotterà per coronare un

sogno, unitamente ad altri tredici

concorrenti, maschietti e femmi-

nucce dell’età compresa tra 4 e 10

anni, di altre realtà regionali, scelti

per la finalissima che si disputerà,

come è ormai tradizione e consue-

tudine, presso lo storico, cono-

sciutissimo e famosissimo

cinema-teatro “Antoniano” di Bolo-

gna, nel quale si sono cimentati

migliaia di cantanti in erba alla ri-

cerca, oltre che del divertimento

momentaneo, del viatico che porta

ad una professione, quella di can-

tanti e non solo, in grado di assicu-

rare un futuro di celebrità e di

benessere.

Claudia Verrillo, dunque, sarà

chiamata a tenere alti i colori della

nostra Regione, essendo l’unica

rappresentante del nostro piccolo

territorio che, per la verità, solo ra-

ramente riesce ad esprimere validi

aspiranti finalisti, in una rassegna

di tale livello, in grado di battersi

per il titolo nella competizione con-

clusiva.

Un traguardo, quello che è stato

raggiunto da Claudia, che premia,

oltre che la sua straordinaria bra-

vura, figlia di una rigida applica-

zione, ma anche di un particolare

dono di madre natura, gli innume-

revoli sforzi e sacrifici ai quali si

stanno sottoponendo i genitori,

Donato e Anna Lemme, che ac-

compagnano la piccola in lungo e

in largo per i sentieri dell’amata

Italia, per assecondare i desideri di

una creatura che ha mostrato di

avere i numeri a sufficienza per im-

porsi, a tale livello, dappertutto.

Claudia Verrillo, al rientro dal ca-

poluogo emiliano ove sta comple-

tando le prove, unitamente agli

altri scolari del Molise, dovrà pre-

occuparsi di affrontare un nuovo

anno scolastico, per frequentare la

quarta elementare, ma il suo

sguardo e le sue attenzioni sono ri-

volti fissi verso Bologna, ove, nel

prossimo mese di novembre, met-

terà in vetrina le sue meravigliose

doti canore che saranno ammirate

da tutta la penisola e, perché no,

da tutto il mondo, visto e conside-

rato che la gara sarà proiettata in

tutto il pianeta, grazie ai modernis-

simi e tecnologicissimi mezzi di co-

municazione.

Archiviato l’ottimo successo di Ca-

strocaro e messo in cassaforte il

primo trofeo, si spera adesso di

continuare sulla strada della vitto-

ria e, quindi, mettere in riga all’

“Antoniano” tutti gli altri sfidanti

della 57^ edizione della rassegna

canora più importante e sugge-

stiva italiana , appunto “Lo Zec-

chino d’oro”.

Ed è ciò che auguriamo alla dolcis-

sima e bravissima Claudia alla

quale tutti i molisani assicurano,

sin da ora, il loro pieno sostegno,

calore e incitamento.

Che una bimbetta molisana possa avere un qualche talento

canoro, e per questo possa arrivare a far parte del coro dell’An-

toniano di Bologna, allo Zecchino d’Oro, fa certamente piacere.

Ma che per questo suo “traguardo” canoro entrino in scena le

istituzioni e gli uomini della politica (sempre più spicciola e doz-

zinale) anche al più scettico delle persone appare eccessivo. Ec-

cessiva, infatti, per retorica la dichiarazione ufficiale del

presidente del consiglio regionale (Esprimo, a titolo personale e

a nome del Consiglio, tutto il mio compiacimento , unitamente

all’augurio di conseguire il risultato più prestigioso, a Claudia

Verrillo, la bambina originaria di Rotello, che ha superato la se-

lezione per partecipare alla fase finale dell’affermatissima ma-

nifestazione dello Zecchino d’Oro. Sono convinto che Claudia, di

appena otto anni, unica rappresentante del Molise, saprà farsi

rispettare e onorerà appieno la nostra Regione, magari conqui-

stando un significativo e onorevolissimo obiettivo, così come ha

saputo fare a Castrocaro ove ha ottenuto il primo posto nella ca-

tegoria “baby”. Oltre alle felicitazioni vorrei rivolgere a Claudia e

ai suoi familiari anche le espressioni di gratitudine <sì, nel comu-

nicato è scritto proprio così: gratitudine! – ndr> per questo tra-

guardo che vede la nostra realtà cimentarsi in una rassegna che

nella sua lunghissima storia non ha visto, tra i finalisti in gara,

molti molisani). Non di meno, trasuda enfasi, la dichiarazione del

capogruppo del Pd alla Regione. Francesco Totaro (E' sempre un

piacere potersi complimentare con un talento artistico molisano,

che si distingue su scala nazionale e che porta in alto l'onore

della nostra terra. Con gran gioia, mi congratulo con la piccola

Claudia Verrillo di Rotello che in questi ultimi mesi ha portato in

alto la bandiera del Molise, con i suoi strabilianti risultati nei con-

corsi canori nazionali dedicati ai bambini a cui ha preso parte.

Infatti Claudia dopo aver superato tutte le selezioni regionali e

nazionali dello Zecchino d'Oro, all'Antoniano di Bologna, ha rice-

vuto l'ufficialità della sua inclusione nel coro dei 14 bambini che

canteranno nella più popolare tra i cori italiani di bambini, ripor-

tando dopo anni un piccolo molisano nel gruppo.

Un anno straordinario quello di Claudia, che lo scorso 27 mag-

gio si è anche classificata al primo posto al Castrocaro Baby,

altro concorso nazionale, sbaragliando le altre concorrenti, tutte

tra gli otto e i dieci anni e ricevendo una vera ovazione da parte

del pubblico. Vivissimi complimenti, dunque, a Claudia ed alla sua

famiglia, sempre presente con amore ed affetto al suo fianco,

con l'auspicio che questi che stiamo raccontando saranno soli i

primi di una brillante carriera nella musica nell'arte”). Prediamo

atto. In una situazione di deflazione, basta poco per essere or-

gogliosi, grati e riconoscenti. Basta che una brava ragazzetta mo-

lisana si faccia valere allo Zecchino d’Oro per muovere i

sentimenti degli uomini delle istituzioni e della partitocrazia. D’al-

tronde, se si guardano intorno avvertono di vivere in un deserto

e di essere anime in pena. Merito della piccola Claudia Verrillo

averli rimossi da questa loro condizione. Alla quale va il nostro ap-

plauso.

Dardo

8

7 settembre 2014 Campobasso

Claudia Verrillo finalista allo Zecchino d’oro

In tempo di deflazione, una bimbamolisana allo Zecchino d’Oro, è un serio motivo di orgoglio

Niro e Totaro, si sono prontamente mobilitati

La bambina di Rotello, 8 anni, rappresenterà il Molise al “festival dei bambini” in programma a novembreallo storico cinema- teatro “Antoniano” di Bologna

Page 9: 7 settembre 2014

“La mensa degli Angeli Papa

Francesco” . Un servizio di carità

indispensabile per la città di Cam-

pobasso al centro di una "sterile ed

infruttuosa" polemica da parte del-

l'opposizione del consiglio comu-

nale di Campobasso. Un attacco

aperto alla Curia di Campobasso:

“La Curia affitta i propri locali e poi

chiede di utilizzare le strutture co-

munali per i servizi”. Queste le af-

fermazioni dei consiglieri comunali

di minoranza, dunque è necessario

ribadire, come già fatto dal vescovo

di Campobasso –Bojano monsignor

GianCarlo Bregantini nella trasmis-

sione televisiva in onda su Telemo-

lise, “ Il seme della speranza" che -

«la Curia e la Diocesi si occupano

prevalentemente di opere di carità

e i soldi degli affitti vanno a col-

mare vuoti giganteschi nel

campo caritativo lasciati aperti

anche dalle amministrazioni comu-

nali e se è stato chiesto quel luogo

è perché la Diocesi non possiede

locali idonei per una simile esi-

genza».

Quattro i punti ribaditi dal ve-

scovo Bregantini:

1. Il mancato appoggio ad un

gesto benevolo del neo Sindaco in-

sediatosi alla vigilia della visita di

papa Francesco,

2. L’opera della mensa è va-

lida perché risponde ogni girono a

circa cinquanta ospiti in gravi diffi-

coltà economiche;

3. La mensa è spazio di soli-

darietà e carità cristiana per cui ac-

canto alle sterili polemiche di “certa

politica” per motivi personalistici la

città registra invece una vastissima

area di solidarietà quotidiana poi-

ché molta gente porta ogni girono

graditi doni come pane, carne,

pesce, viveri in genere,

4. Il vescovo invita i consi-

glieri che hanno sollevato obiezioni

a venire a sedersi a mensa con i

poveri per gustare il “profumo della

carità fraterna”.

Certamente la straordinarietà

dell'evento della visita del Papa ha

portato ad accelerare un progetto

che era nel cuore dell'Arcivescovo

e della Diocesi tutta; un servizio

che ha trovato una accoglienza fa-

vorevole della città, al di là degli

schieramenti politici e che ora di-

venta oggetto di discussione. «E'

facile criticare- ha ribadito il ve-

scovo- vengano invece i consiglieri

a condividere con noi questo

mensa, vengano a mangiare alla

mensa» per ascoltare i problemi

degli ultimi, lasciati in balia di se

stessi in una città dove è facile la

polemica ma difficile la capacità di

costruire. Il volontariato, come al

solito e per fortuna, va a colmare i

vuoti istituzionali nel campo della

solidarietà sociale. «Di certo -si au-

gura il vescovo- si perfezionerà la

convenzione tra la Caritas e il co-

mune di Campobasso per un servi-

zio offerto gratuitamente a tanti,

forse troppi, cittadini che non rie-

scono ad "arrivare a fine mese. Va

precisato che la Curia non ha nulla

in contrario per una definizione del-

l’affitto proprio perché è grata fin

dall’inizio all’amministrazione co-

munale per il dono dell’immobile

Ma fare polemica per il gusto del-

l'attacco pseudo politico è da de-

precare». Dovrebbe essere arrivato

il tempo, e le parole di papa Fran-

cesco sono state chiare, dell'unità,

della condivisione, per camminare

verso il bene comune dei cittadini e

dei cristiani. La presenza di una

mensa per i meno abbienti è un

servizio che mancava a cui la

chiesa locale insieme al comune,

forse grazie alla provvidenziale ve-

nuta di papa Francesco, ha trovato

una sua rapida risoluzione, a di-

spetto della burocrazia e delle po-

lemiche.

Insomma una questione che non

ci si sarebbe mai aspettati!

9

7 settembre 2014Campobasso

“Polemica sterile e populismo spicciolo quello dell’arcivescovo

Bregantini”. E’ aspro il commento di Michele Coralbo capogruppo

di Polo Civico e primo firmatario della mozione sulla struttura di

Monte San Gabriele, un tempo asilo nido comunale, ora affidato

alla Caritas senza la sottoscrizione di un accordo formale tra l’am-

ministrazione comunale e l’ente religioso. “L’arcivescovo non può

mortificare la sovranità e l’indipendenza del Consiglio comunale

che ha l’obbligo, non solo legale ma anche morale, di trattare ogni

atto nelle dovute forme; nessuno ha mai messo in discussione la

lodevole azione promossa dalla Caritas, a livello internazionale, in

generale, e a livello locale, in particolare ma, l’affidamento di beni

e servizi, a prescindere dalla finalità, così come previsto per legge,

va trattato nelle sedi competenti ovvero il Consiglio comunale. In

nome della carità non si può prevaricare la legge, con facile popu-

lismo non si possono superare le regole. L’amministrazione co-

munale - prosegue Coralbo - che affida alla Caritas uno stabile a

titolo gratuito è attore e complice di un sistema che sta esaspe-

rando i cittadini, tra l’altro, tartassati in maniera ingiusta e spropo-

sitata, un sistema che sta generando una categoria di nuovi poveri

costretta a mangiare tra i banchi della Caritas. L’amministrazione

dovrebbe preoccuparsi in maniera seria di garantire condizioni di

vivibilità dignitose a tutti i cittadini mentre il clero dovrebbe preoc-

cuparsi della cura delle anime mettendo a disposizione anche le

proprie strutture e i propri mezzi per operare in tal senso senza

sottrarre spazi comunali a servizi essenziali per i cittadini. Sono

convinto - conclude il consigliere Coralbo - che un asilo, luogo di

incontro e di crescita dei bambini, abbia la stessa importanza e la

stessa dignità di un servizio mensa che potrebbe essere ospitato

nelle già presenti strutture Caritas”.

Sulla “Mensa degli Angelipapa Francesco”, le precisazioni del vescovo

LE REAZIONI.

“Apprendo con stupore e amarezza l’intervento dell’arcivescovo

Giancarlo Maria Bregantini, che ha innescato una polemica contro

le minoranze di Palazzo San Giorgio”: ad affermarlo il consigliere

comunale Marialaura Cancellario.

“Nessuno mai ha messo in discussione la lodevole iniziativa

della ‘Mensa degli Angeli Papa Francesco’ e la preziosa attività

svolta dalla Caritas – ha proseguito Marialaura Cancellario –, ma

noi siamo stati chiamati a essere i garanti dei cittadini, di fronte ai

quali non possiamo tirarci indietro nel difficile ruolo dell’opposi-

zione. Purtroppo, quello che si evince dalla nota stampa di Sua

Eccellenza Bregantini è la sua intromissione, da uomo di Chiesa,

in una vicenda politico-amministrativa della città di Campobasso.

Il problema è che le parole dei consiglieri comunali di minoranza

sono state travisate ed estrapolate da un concetto molto più

ampio. Come gruppi di minoranza avevamo presentato una mo-

zione sull’argomento, perché noi volevamo delle risposte dal

primo cittadino. Abbiamo chiesto al sindaco Antonio Battista come

mai alla data del consiglio comunale di martedì scorso ancora

non fosse stato sottoscritto un accordo tra il Comune di Campo-

basso e la Curia arcivescovile di Campobasso-Bojano, che sugel-

lasse ogni aspetto normativo dell’intesa, sia dal punto di vista

amministrativo che da quello di ogni eventuale responsabilità in

sede civile e penale. Le sterili polemiche, come le ha definite Bre-

gantini che ha attaccato a mezzo stampa le minoranze a Palazzo

San Giorgio, non ci appartengono, perché noi lavoriamo per il

bene dei cittadini. Accetto, comunque – ha concluso Marialaura

Cancellario – , l’invito di Bregantini di sedermi a mensa con i po-

veri, visto che ho trascorso gran parte della mia vita a servizio

delle persone più bisognose”.

Cancellario ribatte: “Da uomo di chiesa si intromette in una vicenda politico amministrativa”

“Ho agito in perfetta onestà e in estrema buona fede assi-

stito dalla struttura comunale ”. Il sindaco Antonio Battista ri-

tiene che l’affidamento dell’immobile di via Monte San

Gabriele alla Caritas sia servito a riqualificare una struttura

chiusa che sarebbe rimasta abbandonata e che l’arrivo del

papa abbia solo accelerato l’iter amministrativo che però

adesso deve essere messo in ordine e completato. La con-

venzione tra la Caritas e il Comune è ancora in fase di pre-

parazione ma Battista è convinto che si troverà un accordo

che, una volta siglato, servirà a realizzare una serie di servizi

utili alla città di Campobasso in grado di centrare gli obiettivi

dell’ambito del Piano sociale. “La Caritas – ha precisato il sin-

daco - ha già fatto delle proposte all’amministrazione che, ov-

viamente, prevedono un piano di gestione e di investimenti,

sono sicuro che dall’accordo tra Caritas e Comune nascerà

un servizio per i più deboli e prezioso per l’amministrazione

che così potrà gestire situazioni difficili che aumentano di

giorno in giorno”. Decisamente diversa è la posizione di Mau-

rizio D’Anchise che invece preferirebbe la riapertura della

struttura come asilo comunale. D’Anchise, ora consigliere di

maggioranza eletto con i Comunisti Italiani, è stato “l’ideatore”

dell’asilo di via Monte San Gabriele durante l’amministrazione

Di Fabio in qualità di assessore all’Infanzia. D’Anchise che

aveva potenziato i servizi dell’asilo lasciandolo aperto anche

d’estate, ha mal digerito la chiusura della struttura ed ora l’af-

fidamento alla Caritas. “Se non si chiudesse l’accordo e se ci

fosse un ripensamento da parte dell’amministrazione, sarei

contento – ha commentato - perché è inammissibile lasciare

che siano i privati a gestire i nidi”.

Battista: “Ho agito in buona fede” , D’Anchise: “Preferisco la riapertura dell’asilo”

Coralbo replica a Bregantini: “Un asilo nido comunale ha la stessa dignità di una mensa Caritas”

Page 10: 7 settembre 2014

TERMOLI. Un intervento a gamba

tesa dalle attiviste dell’associazione

“La giusta scuola” che tornano a

parlare di radon e amianto e della

loro presunta presenza negli istituti

scolastici cittadini.

Nell’occhio del ciclone vi fini-

scono, quindi, non solo i plessi di

via Tremiti e di via Po’ ma anche la

Schweitzer e lo stesso Nautico che,

per motivi vari, anticipano e aprono

non poche discussioni.

Partiamo proprio dal radon che

per Susy e Deborah de “La Giusta

scuola” è la priorità: “Senza creare

allarmismi ma puntando alla pre-

venzione, dobbiamo ricordare che

nei bambini il gas radon è la prima

causa per tumori ai polmoni, un

dato che tutti devono tenere bene a

mente quando ci ritroviamo a par-

lare della sua possibile presenza

nelle nostre scuole”.

Un punto cardine d’avvio di-

scorso, soprattutto perché “la mi-

sura di concentrazione media

annua di radon in aria è obbligatoria

nei locali interrati ed eventualmente

semiinterrati dei luoghi di lavoro,

degli asili nido e scuole materne e

dell’obbligo”; ciò lo evidenziano le

normative vigenti e chiama ogni

“esercente di attività” a tenere sotto

controllo il gas stesso.

“Lo scorso 25 febbraio sono stati

posizionati dei dosimetri da parte di

una ditta esterna presso alcuni

plessi cittadini (via Po’ – elemen-

tare, la scuola dell’infanzia e l’asilo

comunale), sempre grazie al nostro

impegno, e in quella sede ci fu con-

fermato che dopo sei mesi sareb-

bero stati messi a disposizione di

tutti i risultati di questo primo step.

Dove sono? Come sta andando il

monitoraggio? Perché a pochi giorni

dall’inizio del nuovo anno scolastico

c’è tanto silenzio?”.

Un dubbio che assale le combat-

tive donne e mamme dell’associa-

zione “La giusta scuola” e sposta

l’attenzione in via Tremiti perché: “si

parla tanto della riapertura del

plesso, ma sono state fatte le boni-

fiche?”. “Siamo indietro, troppo in-

dietro – precisa Susy – perché

siamo l’unica, se non la sola, re-

gione italiana sprovvista di mappa-

tura della presenza di radon sul

territorio e che prende sottogamba

lo stesso gas naturale”.

Altra annosa questione è quella

della presunta presenza di amianto

nel tetto della palestra della scuola

Schweitzer: “ebbene – evidenziano

le nostre interlocutrici – qui le voci

sono due e discordanti perché da

un lato ci sarebbe una perizia che

evidenzia la presenza di amianto

nel plesso e dall’altro la sua smen-

tita. In realtà, secondo una nostra

perizia svolta da un tecnico a fine

anno scolastico, e con l’avvallo del

consiglio d’istituto, parrebbe che la

copertura (e quindi presenza) di

amianto sul tetto della Schweitzer

sarebbe parziale, per cui ogni misu-

razione per essere attendibile do-

vrebbe essere svolta in modo

minuzioso. Purtroppo, anche su

questo fronte, dobbiamo registrare

la stasi totale delle questioni: per-

ché non si nomina un perito esterno

e si provvede a una misurazione ac-

curata prima che i nostri figli vanno

a scuola?”.

Piccolo e fulmineo passaggio alle

note vicende dell’istituto Nautico: “è

l’unica (o quasi) scuola – affermano

– in tutta la Regione frequentata

anche dalle altre regioni limitrofi,

non dimentichiamo che sono ab-

bandonate le dotazioni laboratoriali,

il cui valore è stimabile in circa 200

mila euro, per non parlare del patri-

monio librario composto di circa ot-

tomila volumi infine, è anche noto

che l’edificio è un bene che appar-

tiene al patrimonio pubblico. Perché

lo si è definito inagibile e lo si vuole

(s)vendere?”.

Da un interrogativo: “perché non

esiste un censimento della pre-

senza di amianto a Termoli?”, al ter-

mine dell’incontro, nasce anche

un’ultima proposta: “Chiediamo al

sindaco Sbrocca di metterci le mani

e realizzare un censimento quanto

prima: siamo la seconda città per

abitanti del Molise e siamo una di

quelle più indietro: basta con questo

trend”.

107 settembre 2014 Termoli

TERMOLI. “E’ finita l’attesa degli armatori e degli operatori

marittimi della pesca produttiva molisana, entro metà set-

tembre il Mipaaf erogherà loro finalmente l’indennizzo per il

fermo 2013”.

Ad annunciarlo è l’onorevole molisana del Pd Laura Venit-

telli. “Tra poco più di due settimane si concluderà il fermo

biologico 2014, precisamente il prossimo 22 settembre.

Purtroppo, per la categoria armatoriale il Ministero delle

Politiche agricole non eroga ancora gli indennizzi per la so-

spensione dell’attività di pesca imposta nell’estate 2013, che

videro i motopescherecci della flottiglia adriatica molisana

agli ormeggi dal 6 agosto al 17 settembre, oltretutto unica

marineria regionale a non aver avuto questo ristoro econo-

mico. Nonostante le recenti rassicurazioni la procedura si

era arenata, ma ora l’attesa sta per finire”.

La parlamentare democratica Laura Venittelli ha contattato

ripetutamente, dallo scorso mese di luglio fino a pochi giorni

fa, il direttore generale della pesca marittima e dell’acqua-

coltura del dicastero di via XX settembre, dottor Riccardo

Rigillo, chiedendo la ragione di questo ritardo ritenuto inac-

cettabile ed ottenendo in maniera risolutiva l’erogazione

degli indennizzi per gli operatori marittimi molisani.

“Il dottor Rigillo ha comunicato come i mandati siano stati

sottoscritti due giorni fa, mercoledì 3 settembre e che la fase

finale della Ragioneria Generale dello Stato si concluderà

entro 7 giorni”.

L’auspicio dell’onorevole Venittelli è che per le indennità

del fermo che terminerà il 22 settembre i tempi saranno ra-

gionevolmente più celeri.

TERMOLI. Nel prossimo novembre saranno

trascorsi già sei anni dall’introduzione della rac-

colta differenziata a Termoli. Nei sei mesi che

andarono dall’autunno 2008 alla primavera

2009 in quattro step progressivi venne co-

perto tutto il territorio urbano, periferie e agri

compresi.

Da quella data molto è cambiato nella ge-

stione dei tributi locali, ormai vero e proprio

spauracchio per famiglie e imprese. Nella

giunta del 21 agosto scorso l’amministrazione

Sbrocca ha deliberato il Pef 2014, basato sulle

indicazioni della Teramo Ambiente, società che

dall’agosto 2008 ha preso in carico la gestione

dell’igiene urbana, con il compito proprio di or-

ganizzare e promuovere il porta a porta. Ai cit-

tadini termolesi e alle attività sarà chiesto di

contribuire al 100% – come imposto dalla

legge anche nella versione della nuova Imposta

Unica Comunale – per la copertura del costo

del servizio, che a conti fatti vede spendere

6.200.711,74 euro, all’incirca 12 miliardi delle

vecchie lire, esattamente mezzo milione e spic-

cioli al mese.

Ma per ottenere quali risultati? Nel 2013, ul-

timo esercizio a cifre globali, sono stati raccolti

rifiuti differenziati per 8.717,73 tonnellate, pari

al 54,32% dell’immondizia prodotta in città.

Ogni residente produce poco più di 700

grammi al giorno, per un totale annuo di

260,32 chili, a cui vanno aggiunti i rifiuti indiffe-

renziati. La frazione maggiormente conferita è

l’umido, con 3.142 tonnellate, seguito dal vetro

(1.245) e dagli sfalci, un altro migliaio di ton-

nellate abbondanti. Gli obiettivi che l’ammini-

strazione comunale si propone di raggiungere

nel ciclo integrato dei rifiuti, riportati nell’arti-

colo 6 del contratto d’appalto con il Gestore,

sono : un sistema di relazioni con l’utenza che

si basi sul principio della migliore conoscenza

dei comportamenti per la partecipazione dif-

fusa al raggiungimento degli obiettivi di pro-

getto; un aumento generalizzato dell’efficienza

sia del sistema di raccolta rifiuti sia dei servizi

di pulizia; il miglioramento dei risultati raggiunti

in tema di raccolta differenziata a livello quan-

titativo, aumentando la percentuale di raccolta

differenziata, ed a livello qualitativo, aumen-

tando la qualità del materiale raccolto in modo

differenziato ed avviato al riciclo; un sistema di

relazioni con il Gestore che si basi sul principio

della responsabilità condivisa e della continua

collaborazione per il raggiungimento degli

obiettivi di cui ai punti precedenti.

Inoltre l’Amministrazione Comunale si pone

i seguenti obiettivi aggiuntivi: raggiungere la co-

pertura completa dei costi dell’intero ciclo dei

rifiuti (raccolta, trasporto e smaltimento dei ri-

fiuti solidi urbani) ed affidarne la gestione ad

un unico Gestore; secondo i propri programmi

d’intervento socio – assistenziali e alla disponi-

bilità finanziaria, accordare a soggetti che si tro-

vano in condizione di grave disagio sociale ed

economico un sussidio/contributo per il paga-

mento totale o parziale del tributo; la riduzione

della produzione di Rifiuti urbani attraverso la

promozione e la valorizzazione della pratica

del compostaggio domestico dei cittadini,

come strumento per l’auto-smaltimento dei ri-

fiuti organici; il potenziamento dei servizi di

raccolta durante il periodo estivo di maggiore

affluenza turistica. Gli interventi principali che

l’amministrazione comunale intende proporre,

in coerenza con gli obiettivi indicati nel para-

grafo precedente e con le proposte, contenute

nel documento di indirizzo “Analisi dei risultati

conseguiti dal Comune di Termoli nella rac-

colta differenziata e proposte per l’incre-

mento”, si possono riassumere secondo il

seguente schema: Delocalizzazione dell’attuale

Centro di Raccolta, ubicato in via Arti e Me-

stieri, nell’ambito della zona industriale sud

della città. Acquisto di un sistema mobile at-

trezzato per l’esecuzione della raccolta diffe-

renziata.

Acquisto contenitori per la raccolta diffe-

renziata della plastica. Potenziamento dei ser-

vizi di raccolta del rifiuto indifferenziato sul

lungomare durante il periodo estivo. Potenzia-

mento dei servizi di raccolta della plastica sul

lungomare e nel Centro cittadino, durante il

periodo estivo. Potenziamento dei servizi di

raccolta del rifiuto organico su tutto il territo-

rio cittadino dal 15 giugno al 15 settembre. Al-

cuni sono integralmente coperti da

finanziamenti, concessi dalla Regione Molise,

che ha ritenuto di dover premiare gli impor-

tanti risultati raggiunti dal Comune di Termoli

rispetto al più ampio contesto regionale. L’am-

ministrazione comunale, inoltre, nei prossimi

anni sarà impegnata per migliorare ulterior-

mente le campagne di comunicazione, infor-

mazione e sensibilizzazione verso l’utenza,

soprattutto legate al conseguimento degli

obiettivi previsti di raccolta differenziata.

Scuola, radon e amianto

Rifiuti, sei milioni la spesaFermo pesca, i soldi del 2013

La città pulita al Comune costa annualmente questa cifra

Ancora un intervento dell'associazione La Giusta scuola sulla situazione in atto

Dopo un anno risarciti

i pescatori. Per la Venittelli

"un ritardo inaccettabile"

Page 11: 7 settembre 2014

TERMOLI. La pioggia improvvisa di que-

sto primo sabato di settembre sta preoccu-

pando non poco i cittadini di Termoli. Ancor

più quelli di Rio vivo che registrano già prin-

cipi di allagamento con i canali che iniziano

a riempirsi mentre la pioggia continua a

scendere copiosa. Ad ora non si registrano

danni ma solo violente scariche di pioggia

seguite da un forte vento.

Secondo le prime segnalazioni pare che

in centro siano già saltati i tombini, soprat-

tutto nelle “aree note” di viale Trieste e via

Padova (dove si registra il tempestivo inter-

vento degli uomini della Polizia municipale e

Vigili del fuoco); non va meglio in centro,

dove si è in stato d’allerta per quella che

pare essere una vera e propria bomba d’ac-

qua. Grossi disagi sia sul Lungomare nord

(lettori segnalano il suo esser allagato con

autovetture in transito su entrambi i sensi di

marcia) e al terminal bus che appare minac-

ciato dal fango. Chiuso dagli uomini della

Municipale l’accesso a via Magellano sia

dal Lungomare che da via Maratona. Da

zona stazione si registrano sospensioni dei

servizi di telefonia fissa in varie aree con al-

cuni cittadini che segnalano l’ammanco dei

rifornimenti di energia elettrica e danneggia-

menti a router internet, personal computer

ed alcuni elettrodomestici a seguito della

scarica di alcuni fulmini.

TERMOLI. Vogliamo sbilanciarci. Ci sarà fu-

turo per lo Zuccherificio del Molise e per la filiera

bieticola nel Centrosud? Riteniamo di sì e non

solo per le positive notizie giunte in queste sei

settimane sul fronte dei ricevimenti e dei conferi-

menti di barbabietola sul piazzale dello stabili-

mento saccarifero di contrada Pantano Basso.

L’attività di trasformazione, come riportato giorni

addietro, è ancora in piedi e terminerà la pros-

sima settimana, quando le ultime tonnellate di ra-

dici sarà bruciata per estrarne il saccarosio, ma le

organizzazioni sindacali agro-alimentari di cate-

goria si stanno già muovendo perché a settem-

bre si decidono buona parte dei destini produttivi

della campagna 2015, con gli impegni da siglare

sulle semine anticipate autunnali. Per questa ra-

gione i rappresentanti sindacali eletti in fabbrica

delle tre sigle di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil

hanno sottoscritto ieri una richiesta di incontro ur-

gente indirizzata all’amministratore unico Fran-

cesco Fusco, al procuratore speciale Nicola

Baranello, al governatore Paolo di Laura Frattura,

all’assessore regionale all’Agricoltura Vittorino

Facciolla e all’ingegner Dario Poltronieri.

“La scrivente Rsu, in considerazione dell’immi-

nente conclusione della campagna saccarifera

2014, chiede un incontro al fine di tracciare un bi-

lancio riassuntivo e la programmazione della

campagna 2015 sia per quanto riguarda la ma-

nutenzione che per le semine”.

11

7 settembre 2014Termoli

"Zuccherificio,riparliamone"

Termoli flagellata dalla pioggiaAllagamenti e acqua alta dappertutto. Non pochi i danni

Le Rsu sindacali dello stabilimentopuntano al rilancio della struttura

Lavori al Corso? Distrutta l'anima della città

di Antonio Smargiassi

Una incomprensibile mania distruttiva

sembra avvolgere il destino di questa no-

stra Città. Dopo la eliminazione della Villa

del Popolo in Piazza S. Antonio, di rara bel-

lezza, e della fontana dalle sei cannelle di

Piazza Regina nel corso degli anni ’50, i

gioielli’ di recente restituiti ai cittadini sono

la ‘scalinata a chiocciola’ che conduce al

porto e la `riqualificazione del lungomare

con pista ciclabile’• per la prima non c’è mai

stato un giudizio positivo, per la seconda

non si fa altro che parlare di spreco di de-

naro pubblico e di complicazione del traf-

fico. Senza poi dire del numero degli

appassionati di bicicletta che l’hanno gior-

nalmente percorsa durante l’estate, infe-

riore alle dita di due mani, e che la

percorreranno dall’autunno alla primavera,

sicuramente inferiore a quelle di una mano.

A lato una fettuccia di strada supertrcdfi-

cata e la rabbia e le imprecazioni degli au-

tomobilisti. Si tralascia il resto, per

rimanere in tema: attuale, importante e di

primario interesse per quanti hanno a

cuore la Città e la sua storia. I lavori di cui

si è detto andavano completati e lo si è

fatto con un colpo gobbo: la cosiddetta `ri-

qualificazione’ di Piazza Vittorio Veneto e

del Corso Nazionale, degna di un racconto

su come si possono distruggere cento anni

di storia locale.

La prima: eliminazione del verde, anche

quasi secolare come le palme, e dei costo-

sissimi lampioni in ghisa, smantellamento

della pavimentazione in quarzite, nuova

pavimentazione e a livello una fontana, tra

l’altro pericolosissima per i bambini, con

trenta getti d’acqua illuminati mentre dei

cinque mini-getti della Fontana Monumen-

tale’ ai piedi della scarpata uno solo è at-

tivo. Non ci vuole molta fantasia per

immaginare l’allucinante atmosfera che av-

volgerà Piazza Monumento e il suo futuro:

deserta di giorno e luogo di vandalismo di

notte. Niente di meglio per lo storico Corso

Nazionale, parte integrante con la Piazza

del primo Piano Regolatore della Città risa-

lente al 1888. In sintesi: eliminazione dei

marciapiedi e un’unica isola pedonale a li-

vello dell’attuale asfalto, alberi piantumati

a zig-zag al centro della stessa tra blocchi

di cemento inamovibili denominati Viva-

noni’ che metteranno, come in un film `hor-

ror’, la parola `fine’ al rito dello struscio, al

secolare passaggio delle processioni e

delle bande, alle sfilate, ai cortei e ai raduni

d’auto d’epoca. Il surreale al posto della

tradizione e della storia. Un assetto, che se

attuato, anziché agevolare il transito dei

mezzi di pronto intervento lo complicherà

con danni allo stato non valutabili. Il Centro

storico aveva sicuramente bisogno di un

res&ling, ma non di uno stravolgimento che

verrà a costare, compreso altre opere tra

le quali le fognature, 1.300.000 euro. E per

essere più chiari: il Centro non è stato di-

strutto da un bombardamento per cui o se

ne realizza uno del tutto nuovo, compresi

gli edifici, in linea con le attuali tendenze ur-

banistiche, oppure gli interventi devono re-

stituirlo al contesto storico-urbanistico del

tempo.

Il Corso Nazionale andava ripavimentato

ma per farlo bastava mettere l’occhio su al-

cune cartoline dei primi decenni del Nove-

cento: si trattava di recuperare il passato

non di fare un’opera nuova che va a coz-

zare con un contesto il quale ha assunto

una precisa configurazione tra la fine del-

l’Ottocento e il primo ventennio del secolo

scorso. Lo stesso vale per l’illuminazione: i

fanali d’epoca avrebbero dato, e daranno

in caso di modifiche, un’atmosfera calda e

accogliente. Questo è accaduto e accade

in quelle città più o meno grandi dove, sotto

il profilo urbanistico, si cerca di recuperare

il passato e di esaltarlo, non di cancellarlo;

città dove la cultura non è soltanto un ter-

mine di circostanza, ma ha un senso e un

significato, L’auspicio è che il Sindaco

Sbrocca e la Giunta vogliano fermare que-

sto scempio, trovare e proporre soluzioni in

linea con la storia urbanistica di questa no-

stra non fortunata Città”

L'intervento

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