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n° 107 anno XI - 14 Febbraio 2013 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it Dopo la rinuncia di Benedetto XVI Vuoto spinto

il Cittadino n. 107

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Settimanale di attualità, politica e cronaca

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Dopo la rinuncia di Benedetto XVI

Vuoto spinto

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Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo perle tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione digrande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamen-te esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto allacertezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatteper esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben con-sapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deveessere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma nonmeno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggettoa rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per lavita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare ilVangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo,vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale dadover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministe-ro a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di que-sto atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero diVescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato permano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, saràvacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, ilConclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. CarissimiFratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro concui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdo-no per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura delsuo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo lasua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna iPadri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quantomi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con unavita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.

”BENEDETTO XVI

La rinuncia

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Il trionfo della debolezza

AsteriscoAsterisco

Dopo la dich non, si sono i stero di Vesc re dobbiamo, za alla decisio mente esami è pervenuto a più adatte pe Il mio ramma che su ques dalla volontà appare più fra ti di questa vi rogare, anche frontarsi con La prima con donne che de

mento non è accettato, come anche il naturale invecchiame la beatitudine della debolezza: “Quando sono debole è allora propria debolezza e non si vergogna di riconoscere al temp to affidatogli, è davvero forte, forte di quella forza che proma zione che vorrei proporvi e che ho tratto dal giornale on lin pensione per godersi la liquidazione, per spendere il tempo sidera il mandato di pascere il gregge ben più ampio della s quando il servo perde le forze e il vigore, allora è giunto il m ficoltà ma per somma lucidità e per grande amore della Chie ogni cristiano, dopo questo gesto coraggioso, acquista un n tuità e di oblazione, così, anche quello che un tempo si dic grande cattedra della carità, è il primato dell’amore.L’amore indubbiamente si serve con amore ma con amore d cedere il passo a chi, chiunque sia e sarà, dovrà guidare, pe Sommo Pastore». (da “RomaSette” 12-2-2013).Semplicemente GRAZIE, Padre Santo. Grazie per tutto e

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a e il primato dell’amore iarazione del Papa allo scorso Concistoro, tanti, credenti e

nterrogati sulla scelta del Pontefice di rinunciare al suo mini- ovo di Roma e Pastore della Chiesa universale. A mio pare-

, innanzi tutto, approcciarci con grande rispetto e intelligen- one, sicuramente sofferta, del Papa che, dopo aver ripetuta-

nato la sua coscienza davanti a Dio, così come ci ha detto, alla certezza che le sue forze, per l’età avanzata, non sono

er esercitare in modo adeguato il ministero petrino. rico e la mia sofferenza è però causata dai giudizi sommari,

ta vicenda sono stati dati, dettati spesso dall’ignoranza e deliberata di attaccare la Chiesa, in un momento in cui

agile e provata. Desidero perciò mettere in luce alcuni aspet- icenda che mi ha scosso personalmente e mi ha fatto inter-

e a partire dalle provocazioni di quanti hanno scelto di con- me, in quanto cattolico e sacerdote.

nsiderazione è questa: in un mondo di superuomini e super- eve superare sempre con successo le difficoltà, in cui il falli-

ento; il Papa, in perfetta consonanza col Vangelo, annuncia a che sono forte” (2Cor 12,10). Solo chi è consapevole della

o opportuno, la propria incapacità di portare avanti il compi- ana dal Crocifisso – Risorto. Ma c’è una seconda considera-

e della diocesi di Roma. «Il nostro Pontefice non si ritira in che gli resta nella scrittura dei suoi saggi teologici, Egli con-

sua stessa persona. Si considera autenticamente “servo” e, omento di arretrare, non per vile abbandono dinanzi alle dif-

esa e di ognuno dei suoi membri. La storia della Chiesa e di nuovo valore perché esprime il suo risvolto più pieno di gra- ceva il trono di Pietro e comportava fasto e onore, oggi è la

disinteressato, libero, fino al punto di eclissare se stessi e di

ensare, decidere la vita della Chiesa, che ha in Cristo il suo

e per sempre.

Don Giuseppe Di Stefano

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Il papa, Benedetto XVI, il 28 febbraio lascerà definitivamente il soglio pontificio, lo ha comunicat Il Papa poi andrà ad abitare a Castel Gandolfo, per il tempo che ci vorrà per riadattare il mon mondo, cattolici e non. Nella storia millenaria della Chiesa, vi erano stati solo 3 precedenti, da

crisi impera non ci sono riferimenti istituzionali, la rinuncia del Papa risulta un altro macigno. Che e non un capo di Stato qualunque, lascia il suo compito per dedicarsi ad una vita di clausura e di m ora, dichiara di sentirsi stanco ed inadatto a portare a termine tale missione. Qualcuno parla di c dovuta sofferenza ha fatto una scelta molto coraggiosa, altri sostengono: Dio gli ha dato il manda da gaffe internazionali comunicative, da scandali di pedofilia e da ultimo lo scandalo del suo m Vaticano. Il "Corvo", identificato nel maggiordomo del Papa Paolo Gabriele, viene processato, co documento in Vaticano, che tre cardinali anziani hanno consegnato nei mesi scorsi a Benedetto XV pre amato e rispettato ed era considerato un grande teologo. Dopo il suo gesto, ci sono state mille dopo le primarie politiche avremo anche le primarie per eleggere il nuovo Pontefice.

Un evento shock fra lo sgomento

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o nella mattina dell’ 11 febbraio durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. nastero delle suore di clausura di Colle Vaticano. L’evento è avvenuto fra lo sgomento di tutto il

ultimo Celestino V che, come riporta Dante,per ignavia fece il gran rifiuto. In un momento in cui la si sia cattolico o meno, ognuno deve dire la propria su un evento di tale portata, un capo di Stato,

meditazione. Dio, il 19 aprile del 2005, gli affida la guida delle sue pecore e di tutta la Chiesa, egli, complotto politico, che lo ha costretto ad abdicare, qualche altro dice è un uomo, che seppur con

to,Dio doveva toglierglielo. Come ricordiamo tutti il pontificato di Benedetto XVI è stato costellato aggiordomo Vatileaks. Una fuga di notizie senza precedenti sui segreti dell'amministrazione del

ndannato e poi perdonato da Ratzinger stesso. Ma, secondo il Corriere della Sera, ci sarebbe un VI, il quale sarebbe rimasto sconvolto dopo averlo letto.Nonostante tutto questo, Egli era pur sem-

e illazioni, ma solo lui sa chi lo ha mosso a compiere una scelta tanto forte. Alcuni ironizzano che,

servizio di Marilena Faranda

o di tutto il mondo, cattolici e non

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ChristophSchoenborn (Austria). Arcivescovo di Vienna, 68 anni, è portavoce di una linea riformista nella Chiesa cattolica.E' presidente della Conferenza episcopale austriaca. Creato cardinale il 21 febbraio 1998da papa Giovanni Paolo II.

Luis Antonio Tagle (Filippine). Arciviescovo di Manila, 55 anni, è stato creato cardinaleda papa Benedetto XVI il 24 novembre 2012. E' uno dei più giovani in conclave e capeg-gia la schiera dei potenziali candidati al soglio petrino di origine extra-europea.

Timothy Dolan (Usa). Arcivescovo di New York, 63 anni, è presidente della Conferenzaepiscopale statunitense. E' stato creato cardinale il 18 febbraio 2012 da papa BenedettoXVI.

Odilo Pedro Scherer (Brasile). Arcivescovo di San Paolo, 63 anni, è discendente di emi-grati tedeschi. Benedetto XVI l'ha creato cardinale il 24 novembre 2007.

Alcuni nomi in lizza per il soglio pontificio

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Marc Ouellet (Canada). 68 anni, è Prefetto della Congregazione per i Vescovi ePresidente della Pontificia Commissione per l'America Latina. E' stato creato cardinale il 21ottobre 2003 da Papa Giovanni Paolo II.

Gianfranco Ravasi (Italia). Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, 70 anni. Il 20novembre 2010 è stato creato cardinale da papa Bendetto XVI.

Leonardo Sandri (Argentina). Presidente della Congregazione per le Chiese Orientali, 69anni. Papa Bendetto XVI l'ha creato cardinale il 24 novembre 2007.

Jean-Louis Tauran (Francia). Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, 69 anni. Creato cardinale il 21 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo IIPeter KodwoAppiahTurkson (Ghana). 64 anni, è Presidente del Pontificio Consiglio dellaGiustizia e della Pace. Il 21 ottobre 2003 è stato creato cardinale da Giovanni Paolo II.

Angelo Scola (Italia). Arcivescovo di Milano, 71 anni. Papa Giovanni Paolo II l'ha creatocardinale il 21 ottobre 2003. E' il più accreditato secondo gli addetti ai lavori, ma in base alfamoso proverbio, in conclave, "Chi entra Papa, esce cardinale"

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Mons. Calogero La Piana, arcivescovo diMessina, Lipari e Santa Lucia del Mela«Una decisione che ci ha colto di sorpresa e ci lascia in unostato confusionale. È ancora troppo presto per valutare serena-mente le decisioni di Papa Benedetto XVI, ma è chiaro che non sipuò non rimanere sorpresi davanti a una scelta così importanteper le ricadute che avrà per la Chiesa e per il Mondo intero.Quelle frasi («negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale dadover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il mini-stero a me affidato, rinuncio alla successione di San Pietro ») nonpossono non suscitare un commento emozionato. «Ai fedeli dicoche è una scelta che va rispettata, conoscendo la grande perso-nalità e la statura morale di Benedetto XVI. Lo ha fatto per il benedella Chiesa ed è certamente una scelta che porta con sé unagrande dose di coraggio. Si può anche ipotizzare che voglia rap-presentare un invito alla Chiesa cattolica di pensare diversamen-te il pontificato, in maniera più dinamica, più giovane. Così comerichiede la società attuale».

Mons. Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo“Sono solo fandonie come i fatti e gli eventi che hanno dimostra-to. Tutti hanno detto e ribadito che si tratta solo di farneticazioni”.

Mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo diSiracusa“La decisione di Papa Benedetto XVI non mi meraviglia: La chia-rezza, la lucidità mentale ed il senso di servizio alla Chiesa, sonocaratteristiche del nostro Pontefice. E’ una scelta indubbiamen-te coraggiosa.”

Commenti

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Mons. Domenico Mogavero, esperto di dirittocanonico“La notizia del Papa che annuncia la sua rinuncia all’ufficio disuccessore di Pietro giunge inattesa, ma non turba il mio animo.Sotto l’aspetto umano la decisione del Papa lascia sicuramenteuna traccia profonda perché dice l’alta intelligenza e la profondasensibilità di un uomo che sente i propri limiti spirituali e fisiciper continuare a reggere il peso del ministero petrino.”

Mons. Vittorio Mondello, messinese e arcivesco-vo di Reggio Calabria-BovaÈ stata una notizia che per la verità non ci ha sconvolto né cideve sconvolgere ma certamente ci ha trovati impreparati poichénella vita della Chiesa un fatto simile è accaduto soltanto quattrovolte. Trovo quello del Papa un gesto di immenso coraggio cheha voluto compiere pensando soprattutto, come affermato, albene della Madre Chiesa. Una persona intelligente e di profondavita interiore ha riconosciuto che il peso del Pontificato nonpoteva essere più sopportato dalla sua avanzata età ed ha rite-nuto conveniente lasciarlo ad altri più giovani». «Non credo checi sia molto da dire né sia importante trovare risposte a tutte ledomande, molte delle quali non hanno motivo di assillarci più diquanto non ci avrebbero assillato se il Papa non si fosse dimes-so: dobbiamo fidarci dello Spirito Santo! Mi sentirei, perciò, didire due sole cose: preghiamo perché il nuovo Papa sia un uomosecondo il cuore di Dio e possa, con l’aiuto divino, affrontare ledifficoltà che la Chiesa incontra nel cammino odierno.Preghiamo per Benedetto XVI, perché il Signore gli dia ancoratanta salute per continuare a sostenere la Santa Madre Chiesacon la sua testimonianza di amore e con la sua preghiera.

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I giuristi del Vaticano sono già al lavo-ro per cercare di dare struttura e rego-le ad un passaggio istituzionale deci-samente inedito, almeno nei tempimoderni, visto che le ultime dimissionidi un Papa risalgono alla notte deitempi. Di sicuro il nuovo Papa verràeletto entro la fine di marzo. Anzi, laPasqua, assicurano al di là delTevere, verrà celebrata proprio dalsuccessore di Benedetto XVI. Intantoil 28 febbraio, alle 20 e un minuto,tutte le cariche di curia decadranno,come prevede la CostituzioneUniversi Dominici Gregis, compresoquella del Segretario di Stato.Resteranno in funzione solo ilCamerlengo (Bertone), il vicario dellaDiocesi di Roma (Vallini), il Sostitutoalla Segreteria di Stato (Becciu) e ilDecano del Collegio cardinalizio(Sodano) i quali dovranno provvederea sbrigare gli affari correnti dellaChiesa. Dopo le dimissioni annuncia-te, subentreranno le diverse autoritàdella Sede vacante per la preparazio-ne vera e propria del conclave, anchese stavolta non ci saranno i novendia-li - i nove giorni che seguono le ese-quie del Sommo Pontefice - e le altrecerimonie che in passato hannoaccompagnato i solenni funerali(come l’esposizione della salma e laveglia). «A quel punto avranno luogole attività delle congregazioni dei car-dinali che si orienteranno sulle elezio-ne fin dall'inizio e, visto che questocomincia dal primo di marzo, e chel'esperienza ci parlava in passato diuna elezione nel giro di 15-20 giorni,possiamo prevedere che nel mese dimarzo dovremmo avere il nuovoPapa, per Pasqua» ha spiegato il por-tavoce vaticano padre FedericoLombardi.

Dopo Ratzinger

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LA SEDE VACANTEViene chiamata Sede Vacante il perio-do che intercorre tra la fine di un papa-to e l’inizio di quello successivo. Ilnuovo Pontefice viene eletto da tutti icardinali che non hanno ancora com-piuto gli 80 anni al momento dell’iniziodella sede vacante. Circostanza cheescluderà l’arcivescovo emerito diKiev, LubomyrHusar, che raggiungeràquell’età il prossimo 26 febbraio. Conl’inizio della Sede Vacante tutti i cardi-nali sono chiamati a recarsi a Roma ein genere viene dato loro un tempo di15 giorni per farlo.

I giorni preparatori saranno cadenzatida assemblee (congregazioni) cheserviranno ai cardinali per conoscersimeglio e misurarsi. Nella prima con-gregazione generale ogni cardinalericeve copia della Costituzione“Universi Dominici Gregis”, emanatada Giovanni Paolo II il 22 febbraio1996. Ogni porporato deve giurare diosservarla e di mantenere il segreto.La prima Congregazione generaleapprova anche le spese occorrenti e –tra l’altro – annulla l’anello delPescatore e il sigillo di piombo; asse-gna a sorteggio le camere ai cardinali(nella Domus SanctaeMarthae) stabi-lisce poi il giorno di inizio del conclave.Il Conclave vero e proprio si svolgenella Cappella Sistina. Partecipanosolo i cardinali elettori, tranne graviimpedimenti che dovranno esserecertificati dal Collegio cardinalizio. I trequarti dei cardinali del conclave sonostati nominati da Ratzinger. In questoperiodo non potranno avere alcuncontatto con l’esterno, con qualsiasimezzo di comunicazione, sino adavvenuta elezione. L’elezione avverràcon la maggioranza dei due terzi deglielettori.

Dal primo marzo i giorni preparatorisaranno cadenzati da assemblee (con-gregazioni) che serviranno ai cardinaliper conoscersi meglio e misurarsi.

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Sommario

37 CircoscrizioniNotizie dai quartieri

38-39 CittàCronache urbane

40-41 ProvinciaNews dal territorio

36 SettegiorniCronaca della settimana

numero 107 anno XI - 14 Febbraio 2013

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Sicilia42-45

Cultura54-56

Pane per tutti66-67

22-29 AttualitàTeatro in Fiera

Spettacoli58-61

Economia46-47

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo Arena

Coordinamento:Tiziana Zaffino, Gianluca Rossellini, GabriellaGiannetto, Dario Buonfiglio, Gino Morabito,Antonio Grasso

RedazioneNunzio De Luca, Cristina D’Arrigo, Giuseppe Zaffino, Enza Di Vita, Maria Cristina Rocchetti, Letizia Frisone

Collaboratori Andrea Castorina, Hermes Carbone, MarilenaFaranda, Chiara Lucà Trombetta, Max Leone,Salvatore Grasso, Paola Libro, Lilly La Fauci,Fabrizio Bertè

RubricheMimmo Saccà, Michele Giunta

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaAntonio De Felice, Riccardo Caristi, Orazio D'Arrigo, Nunzio Di Dio, Peppe Saya, Gianmarco Vetrano

Direttore marketing Francesco Micari

Pubblicitàcontatti: 3462306183, 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano, e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

Mangiare Sano72-73

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di Michele Giunta

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L’inserimento nei vari gruppi è libero e può avvenire dopo un contatto con la nostraAssociazione ai numeri: 328/1022286 – 090/631761 o tramite mail al seguente indiriz-zo: [email protected]

Gruppi di auto-aiuto e training autogeno per sostegno psicologicoconduce la dott.ssa Grazia Tacac/o sede operativa dell’Associazione (via Appennini, ex scuola materna, Villa Lina-Messina)Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.30 ( incontri individuali su richiesta).

Percorsi di tecniche yogaconduce la dott.ssa Domenica Lucianoc/o il consultorio di via del Vespro-Messina Lunedì dalle ore 16.15 alle ore 17.30 c/o lo studio “yoga” della dott.ssa Domenica Luciano via Comunale Sperone, FortunaResidence pal. X – Messina Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15

Pilates matwworkconduce la dott.ssa Maria AnsaldoLunedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30Meditazione conduce il prof. re Marcello AragonaLunedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30c/o Aragona (camp.1002) Viale della Libertà is.481, n°41 pal. Palano-Messina.

Prestazioni di linfodrenaggio manuale per il trattamento del Linfedema del bracciooperatoDott.ssa Jessica Messinac/o studio: Via S. Ermanno n°1 Provinciale-Messina(per le prenotazioni telefonare a cell. 328/1022286).

Centro estetico per le donne in trattamento chemioterapico e banca delle parruccheIn corso di realizzazione.

Campagna di prevenzioneVisite senologiche gratuite date da stabilirsi secondo la disponibilità della L.I.L.T. sez. di Messina c/o Villa Salus.

Si ricorda alle socie di raccogliere più adesioni possibili al fine di favorire una prevenzionepiù capillare sul territorio.

Il PresidenteGrazia Di Blasi

Programma attività 2012/2013

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"Puoi sostenereL'Associazione" Per te donna onlus, che :offre sostegno psicologico alle donne operatedi tumore (in partucolare al seno),organizza giornate di visite gratuite per la pre-venzione per una diagnosi precoce,organizza delle attività per il benessere psico-fisico delle donne ,destinando il tuo 5x1000.Firma la dichiarazione dei redditi nello spaziodedicato al "sostegno delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale"... ed inserisci ilC.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costanulla ma per l'Associazione ha un grandissi-mo valore.Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it"

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AttualitàAttualità

Questa mattina, a Messina, gli agenti della Digos si sono recati al Teatro in Fiera(Teatro Pinelli), notificando agli occupanti della struttura il sequestro preventivo perstato di fatiscenza, disposto dal sostituto procuratore Capece Minutolo.

Il Teatro Pinelli, abbandonato dalle amministrazioni comunali al degrado totale, è stato per-manentemente presidiato da un gruppo di giovani messinesi e non, che hanno voluto ren-dere quel luogo il simbolo della rinascita culturale della Città di Messina, rendendolo un pia-cevole centro di arte, musica, lettura e spettacolo, e organizzando manifestazioni e dibat-titi polittico-culturali.Il sostituto procuratore ha fatto anche recapitare ben 10 avvisi di garanzia per invasione diedificio, deturpamento e imbrattamento, apertura abusiva e occupazione di luoghi pubbli-ci.Già da diversi giorni, il prefetto Stefano Trotta e il Presidente dell’Autorità portuale AntoninoDe Simone avevano esortato i giovani occupanti a liberare la struttura, ma senza troppafortuna, e di conseguenza l’Autorità Giudiziaria ha deciso di procedere con lo sgomberoforzato, che è attualmente ancora in corso al Teatro Pinelli.Oltre venti celerini arrivati da Catania, sei veicoli della polizia, vigili del fuoco, e addiritturaun elicottero, e le corsie del tram bloccate dalle Autorità.

Messina: Caos al Teatro Pinelli

Fabrizio Bertè e Graziella Maccarrone

foto Peppe Saya

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Messina, per poco più di un mese, ha avuto un teatro. E' il vecchio Teatro alla Fiera - nei'60 vi fece il suo debutto Andrea Camilleri - che le istituzioni cittadine, fra incuria e specu-lazioni, avevano letteralmente lasciato andare in rovina. A dicembre una cinquantina diragazzi l'hanno occupato. L'hanno ripulito, hanno restaurato il palcoscenico, hanno tenutotutto nel massimo ordine e pulizia e hanno cominciato a usarlo per quello che era: un tea-tro. Una ventina di gruppi si sono alternati a recitare, cantare, fare performance. Il vecchioCamilleri, commosso, ha mandato una lettera entusiasta.Messina ha avuto un'anima, per poco più di un mese. Giocolerie per i bambini, dibattiti, tea-tro, musica, libertà. La vecchissima classe dirigente di Messina - da sempre una delle cittàpiù massoni d'Italia - non l'ha presa bene. Arte, teatro, musica, giuochi per i bambini?Questa è area edificabile, accidenti! Venti giorni fa un furibondo editoriale sulla "Gazzettadel Sud" invitava il prefetto a sgomberare con la forza l'orrendo spettacolo. Il prefetto, bra-v'uomo, ha resistito. Il presidente Crocetta, o per propaganda elettorale o per sincera con-vinzione (quale delle due lo vedremo nelle prossime) è andato a complimentarsi con iragazzi. Passare la serata a teatro, con i bambini dappresso, per le famiglie messinesicominciava ad essere un'abitudine. E' da prima del terremoto che a Messina non si vede-va tanta libertà.Adesso, nel momento in cui scriviamo, la Celere in tenuta antisommossa è schieratadavanti al teatro. "Rauss!". I vecchi teatri servono per costruirci cemento, mica per farci artee cultura. Telefonate drammatiche, concitate. Chissà cosa ne pensa il vecchio Camilleri.

La fine del teatro di Camilleri

Riccardo Orioles

foto Peppe Saya

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Messina- 14 Febbario 2013 ore 11Gli agenti della Digos si sono recati al Teatro in Fiera (Teatro Pinelli) per stato di fatiscenza come disposto dal sostituto procuratore Cape zia, è questa la loro democrazia”... “Il Pinelli non si tocca”.

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) notificando agli occupanti della struttura il sequestro preventivo ece Minutolo. Cori da stadio: “Chiediamo cultura ci danno la poli-

servizio Peppe Saya

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Parte da Messina la nuova visione del mercato del lavoro in Italia

E’ stata presentata nel salonedell’Ufficio provinciale del lavorodi Messina l’iniziativa pilota della

Regione Siciliana, assessorato al lavoro,che si pone come obiettivo di portare aconoscenza di tutti i cittadini le possibili-tà di lavoro che vengono offerte in ambi-to provinciale, regionale e nazionale. Si tratta di un “touch screen” ad alta tec-nologia che consente con delle brevimosse di interagire con i sistemi informa-tivi della Regione Siciliana e del sistemaNazionale facendo sì che domanda ed

offerta di lavoro possano incontrarsi. Sia i lavoratori che leaziende potranno interagire con il sistema al fine di potersiincontrare molto più celermente, eliminando così le lungag-gini burocratiche e le intermediazioni che rendono difficile efarraginoso il mercato del lavoro.Grazie a questo nuovo strumento il lavoratore entra nell’uf-ficio e con dei piccoli tocchi sullo schermo ha in tempo realela situazione di ciò che le aziende ricercano in termini diposti di lavoro a livello locale, regionale e nazionale e puòquindi offrirsi. Non solo: può compilare una scheda con le proprie caratte-ristiche ed esperienze lavorative che costituirà una bancadati utile alle aziende in cerca di lavoratori. Inoltre lavorato-ri ed aziende potranno accedere a tutte le normative riguar-danti il tema del lavoro e gli aggiornamenti legislativi.Gli uffici del Lavoro, che negli ultimi tempi si era dovutioccupare solo di gestire le emergenze si aprono al futuro edin prospettiva si aprono al mercato del Lavoro per offrire unservizio alternativo e completamente gratuito rispetto alleagenzie di lavoro interinale.

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foto Antonio De Felice

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Al via il progetto “Io Volontario”

èstato presentato in Conferenza stampa, presso i Salesiani di Messina (sala audio-visivi, primo piano, in via Lenzi), il progetto “Io Volo. Io Volontario” sostenuto dallaFondazione CON IL Sud, con il CePAS come associazione capofila e come par-

tner Avulss, Telefono Amico, Dipartimento economico “Pareto” (Università di Messina) eOratorio Salesiano di MessinaSono intervenuti don Umberto Romeo ed Enza Sofo, rispettivamente presidente e vice-presidente del CePAS - Centro Prima Accoglienza Savio, il direttore del Savio don EnzoSchilirò, Maria Grazia Lojacono (presidente dell’Avulss di Messina) ed Ennio Marino (pre-sidente di Telefono Amico). Il Progetto intende valorizzare e potenziare la rete costituita tra le associazioni di volon-tariato Cepas, Avulss e Telefono Amico insieme con l’Oratorio Savio e il Dipartimento “W.Pareto" di Economia, Statistica, Matematica e Sociologia dell’Università di Messina, giàesistente e attiva da diversi anni sul territorio della città, al fine di qualificare, motivare edotare di nuovi strumenti e tecniche di servizio attivo i volontari già aderenti alle associa-zioni e di stimolare nei giovani il senso civico e la partecipazione attiva.Il Progetto prevede quattro momenti – azioni – articolati e orientati alla formazione divolontari impegnati in una presenza attiva nella Città.

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Se don Romeo ha sottolineato l’importanza del valore politico del volontariato, in qualità dispinta e forza innovativa che funga da stimolo per le istituzioni, Enza Sofo ha sottolineato“il valore della rete e dell’azione volontaria in sinergia, nell’ambito di un progetto che puntaalla qualificazione del volontariato delle associazioni mediante azioni formative (prima azio-ne), all’educazione all’ascolto (seconda azione), a Giovani e Volontariato (terza azione) ea promuovere l’integrazione di studenti italiani e immigrati abilitandoli alla partecipazionesociale e alla cittadinanza attiva attraverso processi di peer education (la quarta azione),ovvero educazione alla pari”. Sull’importanza della collaborazione fra soggetti associatividiversi, per rafforzare la cultura del volontariato e l’impegno per far crescere le comunità,si sono soffermati anche Lo Jacono (Avulss) e Marino (Telefono Amico).

Il progettoIl volontariato ha rappresentato e rappresenta una condizione essenzia-le per “lo sviluppo della società civile e per il consolidamento della vitademocratica”. Esso infatti ha come base e fondamento la cultura dellagratuità ed è orientato al raggiungimento dei principi di solidarietà e giu-stizia sociale, al rispetto dei diritti di ognuno e di tutti, alla cittadinanzaattiva e responsabile.

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La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO

Quando il Territorio deiPeloritani era sotto latutela del Genio MilitareLa manutenzione dei soldati cantonieri Tratto da V. Caruso, L’Architettura Militare sui MontiPeloritani, EDAS, 2012

Forte S. Jachiddu. Saia per ilconvogliamento dell'acquapiovana del muro di contro-scaarpa. Sec. XIX

Colli S. Rizzo. Tombino convolta a botte sottostrada per ildeflusso delle acque piovane.Sec. XIX

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Il recente dissesto idrogeologi-co del territorio peloritano, èdiventato in questi ultimi anni

una vera emergenza, con con-seguenti e gravi disastri di cuiognuno conserva recentememoria.Il fenomeno dell’abbandonodella coltivazione dei terreni edelle campagne in tempi moder-ni, il disboscamento non control-lato, unitamente agli incendidolosi, ha contribuito ad un lentoe progressivo dissesto del terri-torio, che rischia di compromet-tere seriamente la possibilità dipreservare e, quindi, trasmetterealle generazioni future il rilevan-te patrimonio storico-culturale enaturalistico dei Monti Peloritani. Frane e smottamenti sono cosìdiventati all’ordine del giorno acausa della mancanza di manu-tenzione dei muri di contenimen-to, del controllo del deflusso del-l’acqua piovana a cui, i pochioperai della Forestale non pos-sono certo provvedere in un terri-torio così ampio come quellodella provincia di MessinaBen diversa era la situazione negli anni a cavallo tra la fine dell’800 e i primi annidel ‘900 quando l’esteso territorio collinare, posto sotto la giurisdizionedell’Amministrazione Militare, poteva contare su un costante controllo e una capil-lare manutenzione da parte dei cosiddetti “soldati cantonieri”.Il Piano Generale della Difesa dello Stretto di Messina, progettato nel tardoOttocento, messo in atto non solo attraverso la costruzione delle 18 fortezze anti-nave poste sulle due coste e dei 4 fortini di montagna (Antennammare, Campone,Puntal Ferraro e Centri), si completava con una capillare distribuzione di Opere disupporto (polveriere, depositi, baraccamenti, garitte, piazzole di sosta, posti dicontrollo…) e di salvaguardia del territorio in riferimento, soprattutto, allo scorri-mento “controllato” dell’acqua piovana e alla realizzazione e manutenzione delle

Cartolina della Direzione del Genio Militare di Messina

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strade di collegamento tra i vari presidi strategici,con una conseguente attenzione verso l’ambientee il territorio posto sotto la tutela dell’Esercito.Il Territorio del Demanio Militare dei Peloritanitra il XIX e il XX secoloSubito dopo l’Unificazione d’Italia, tutta la dorsaledei Peloritani ricadeva sotto la giurisdizione delDemanio Militare; i numerosi cippi, contrassegnatidalla sigla T. M. (Territorio Militare) o T. D. M.(Territorio Demanio Militare), ancora presenti sulciglio delle strade dei Colli, ne delimitavano i con-fini con le strade di pubblico transito. L’attuale strada statale 113 Messina-Divieto(Villafranca Tirrena), progettata dall’Ing. Arena nel

1823 e ultimata negli anni 1831-321, oltre che diuso civile per i collegamenti con i villaggi, era gior-nalmente percorsa da una gran quantità di soldati,

dai carri e dalle salmerie che si spostavano dalle vallate dell’Annunziata, diCamaro e di Bordonaro attraverso i valichi per Castanea, Saponara, Gesso,Curcuraci per raggiungere i siti dominanti e le fortificazioni. Su di essa si innestò la nuova strada militare della Casazza, da Montepiselli, checollegava la vallata di Camaro alla Portella Sarrizzo.Dalle strade di uso civile, si dipartivano i vari tronchi stradali ad uso esclusivamen-te militare, molti dei quali già resi praticabili dagli Inglesi durante la loro permanen-za 1806-1815. A partire da Portella Sarrizzo (oggi Quattro Strade), la strada per il Santuario diDinnammare fu resa carrozzabile dal Genio Militare che ne estese il tracciatolungo la Dorsale fino a Portella Mandrazzi (Novara di Sicilia) e dalla quale si rami-ficavano i tanti sentieri per le comunicazioni tra i vari siti strategici.

Particolare del progetto del tombino di scolo

1 Tenendo presente che Messina era priva di rotabili, ad eccezione di quella di Mili e del Faro, quella diSarrizzo sarebbe stata la sola a mettere in comunicazione molta parte della provincia col capoluogo peril trasporto dei prodotti consumati in città o spediti all’estero. Il progetto prevedeva una larghezza di 32palmi (8 metri) dei quali 16 palmi per capostrada e 8 palmi ciascuno per i passeggiatoi, regolata conuna pendenza non superiore al 6%, con una “saja” per il convogliamento dell’acqua piovana, con untaglio di rocce e muri di sostegno e una spesa prevista di 15.300 ducati.Il progetto fu approvato dal Soprintendente Generale il 2 novembre 1825. Venne stabilito che le pietrenecessarie erano da prendersi alle falde della collina del Cavaliere o di quella dirimpetto all’abolitoMonastero della Scala e il brecciame dal torrente di S. Maria di Gesù. I lavori iniziarono il 18 dicembre1826, con gran numero di operai. L’ultimo tratto dal passo di Femmina Morta fino a Divieto venne appal-tato nell’ottobre 1831 alla ditta di Don Giuseppe Zirilli. Cfr. Caruso V. (2010) – Andar pe’ i Colli sulle viedei cannoni. Città e Territorio, Documenti dell’Amministrazione Comunale di Messina, Numero unico,Messina, 30-43.

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Dalla parte opposta, verso Castanea, la principali derivazioni furono costruite perraggiungere, dalla strada per le Masse, il Piano degli Inglesi (oggi Campo Italia,per ovvie ragioni di propaganda fascista) e il Forte Polveriera (oggi Masotto) e,lungo la strada per Portella Arena-Annunziata, il Forte Menaja (oggi Crispi).Il deflusso delle acque piovaneUn territorio così ampio, come quello peloritano, in cui giornalmente transitavanouomini, carri e quadrupedi, andava salvaguardato e tutelato dalla continua usuradelle strade e da frane e smottamenti provocati dalle piogge. Il piano di tutela del territorio non era occasionale, ma si riferiva ad un’attentametodologia applicativa che prevedeva il deflusso delle acque pluviali e il loro con-vogliamento al fine di non causare danni irreparabili alle carreggiate e ai terreniche insistevano sul Demanio Militare (DM).In prossimità di valloni entro cui si raccoglieva in modo naturale l’acqua piovana,il progetto della strada prevedeva la presenza di tombini di deflusso per la decan-tazione dei detriti, ispezionabili per la manutenzione e la pulizia. Tali tombini eranocostruiti a regola d’arte con volte a mattone tipiche dell’architettura militare.Il condotto di scolo dell’acqua, collegato sotto-strada al tombino, riportava in cor-rispondenza sul piano stradale due muretti di protezione posti ai lati della strada.Il muretto, costruito in pietrame a faccia-vista, era provvisto di un cordolo superio-re, generalmente in mattoni, pietra lavica o cemento, con alle estremità due pie-tre squadrate per finitura d’angolo. In corrispondenza, alla base, erano posti dueparacarri (pietre cilindrico-coniche) che serviva da protezione per gli spigoli delmuretto dagli urti provocati dalle ruote dei carri.

Le cunette di scoloPer evitare che il deflusso dell’acqua piovana sulla carreggiata potesse far frana-re il piano stradale verso valle, lependenze erano realizzate versomonte, dove era prevista unacunetta (canaletta) di scolo confondo in pietrame. La cunetta era giornalmente ispe-zionata e liberata da eventualidetriti. Ancora oggi, ai bordi dellestrade dei Colli, si possono osser-vare nella loro sempre attuale fun-zionalità.

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Progetto di cunetta di scolo a monte delpiano stradale

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La manutenzione dellestrade: i soldati cantonieriLa manutenzione delle stra-de militari, una volta termi-nate e aperte al transito,poteva essere affidata adun’impresa civile o presa incarico dall’AmministrazioneMilitare. In tal caso, lamanutenzione giornalieraera affidata ai soldati canto-nieri ai quali spettava perciascuno un tratto di stradamediamente lungo 1 km. Lasorveglianza di un gruppo dicantonieri era sotto la dire-zione di un caporale.Ogni cantoniere, con indotazione una carriola, unbadile, un palo di ferro euna mazza, aveva il compi-to di spazzare la strada,togliere la neve e il fango eriempire i solchi creatisi sulselciato con pietrisco eghiaia. Altro compito eraquello di mantenere la car-reggiata sgombra da pietree frane, pulire le canalette abordo strada e i tombini discolo delle acque piovane,percorrere giornalmente iltratto di strada a lui asse-gnato e, in caso di danni diuna certa entità, avvisare ilcaporale per provvedere intempi brevi alla riparazionecon l’ausilio di maggior per-sonale.

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Tombino di scolo 2

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

8venerdì

7giovedì

9sabato

10domenica

11lunedì

12martedì

13mercoledì

Il Sindacato Autonomo CSA, ha proclamato lo stato di agitazione dei 50agenti di Polizia Municipale a tempo determinato, inviando l'ennesima notaal Commissario Croce. In data 04.02.2013 l' O.S., rappresentata dalCoordinatore Provinciale e Rappresentante RSU Gaetano Giordano, haavuto un incontro con il Commissario Straordinario del Comune di Messinanel corso del quale sono state discusse le problematiche afferenti il Corpodella Polizia Municipale.

Concluso il V Congresso della Fistel Cisl di Messina Messina polo tecnologico e della cultura. La Fistel Cisl di Messina cambiaguida ma non obiettivo, quello tracciato nella relazione da DomenicoAllegra, segretario uscente per raggiunto limite di mandati consecutivi dellaFistel Cisl, che ha aperto i lavori del V Congresso della Federazione tenuto-si oggi presso la Camera di Commercio, alla presenza del segretario regio-nale della Fistel Giuseppe Tomasello e del segretario generale della Cisl diMessina, Tonino Genovese.

Notizia a sorpresa: Il Papa lascia il Pontificato!Una notizia shock scuote il Vaticano e l'intero l'ambiente cattolico: il PapaBenedetto XVI, Joseph Ratzinger, lascerà il Pontificato a partire dal 28 feb-braio. L'ormai prossimo ex Pontefice lo ha annunciato personalmente, inlatino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto.Joseph Ratzinger ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di Pontefice, diaver a lungo meditato su questa decisione, e di averla presa per il benedella Chiesa.

Antonino Alibrandi confermato segretario generale della Fim MessinaNuove sfide per la Fim Cisl di Messina. “Una su tutte, favorire nuova industriaper nuovo lavoro”. Così Antonino Alibrandi, 36 anni, confermato segretariogenerale della Fim Messina, ha voluto sintetizzare il nuovo impegno dopo la rie-lezione da parte del IX Congresso dei Metalmeccanici Cisl tenutosi oggi pressol’Aula Magna del Liceo Ainis di Messina. Ad affiancarlo, in segreteria, c’è il ricon-fermato Giuseppe Crisafulli, dipendente della Trio (indotto Raffineria di Milazzo)e la nuova eletta Giovanna Beccalli, dipendente Feluca.

Parte da Messina la nuova visione del mercato del lavoro in Italia

Febbraio 2013Febbraio 2013

La giunta di governo regionale della notte scorsa ha cambiato ancora unavolta gli assetti dei vertici regionali. Dopo le nomine fresche fresche dei diri-genti generali di giorno 5, Vincenzo Falgares torna a capo del dipartimentoappena lasciato, infrastrutture, e al suo posto, protezione civile, è statonominato Calogero Foti già dirigente di un Servizio interno allo stesso dipar-timento.

Continua il valzer delle poltrone alla Regione Siciliana

Proclamato lo stato di agitazione

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Il FLI pensa al rilancio guardando a NaniaE’ stata presentata a Palazzo Zanca, la rosa dei candidati del FLI allaCamera ed al Senato, alla presenza del segretario nazionale GianfrancoFini. Egli ha dichiarato che, dovrebbe essere apprezzato, in quanto ha avutoil coraggio di abbandonare Berlusconi per difendere le proprie convinzioni.Il suo partito ha deciso di schierarsi con Monti e Casini, perché, voleva rifug-gire dal bipolarismo che si stava ricreando anche in queste politiche.

E’ stato presentata a Messina l’iniziativa pilota della Regione Siciliana,assessorato al lavoro, che si pone come obiettivo di portare a conoscenzadi tutti i cittadini le possibilità di lavoro che vengono offerte in ambito provin-ciale, regionale e nazionale. Si tratta di un “touch screen” ad alta tecnologiache consente con delle brevi mosse di interagire con i sistemi informatividella Regione Siciliana e del sistema Nazionale facendo sì che domanda edofferta di lavoro possano incontrarsi.

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circoscrizionicircoscrizioni

Il consiglieredella terzaCircoscrizio

ne LiberoGioveni, stig-m a t i z z a n d opesantementela proposte

evidenziate dal Commissario Croce nel suo“manifesto“ attualmente al vaglio delConsiglio Comunale, di contro evidenziacome da quando egli si è insediato aPalazzo Zanca non è stata ancora fatta lanecessaria chiarezza su questa entrata eco-nomica straordinaria di cui il Comune dispo-ne ormai da tempo. Il misterioso silenzio delCommissario sui fondi ecopass - secondoGioveni - appare ancor più grave se sipensa e si guarda anche allo stato di asso-luto degrado in cui versano molte strade cit-tadine diventate ormai l´incubo per ammor-tizzatori e copertoni delle nostre autovetture.Risulta davvero inaccettabile e certamenteparadossale il fatto - insiste il consigliere -che da un lato il Commissario Croce si pre-occupi più o meno legittimamente di “sforna-re“ ancora misure economiche correttive daprelevare dalle tasche dei messinesi.

III quartiere

di Andrea Castorina

Massimiliano Minutoli segnala una fognatura malfunzionante da 10 anni

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Una fognatura malfunzionante da 10 ani! Numerose le segna-lazioni effettuate nel corso del tempo ma a nulla hanno porta-to. Riprova pesantemente il Consigliere della 3^

Circoscrizione Massimiliano Minutoli che denuncia le problematichesubite dai residenti della via San Filippo e della Via Comunale alVillaggio Santo. Infatti, nei luoghi l´aria è diventata irrespirabile conle conseguenze che i cittadini rischiano davvero la loro salute. Adaggravare il tutto è la presenza di grossi topi e, nel periodo estivo,l´invasione di scarafaggi. Infatti da oltre 10 anni, come ricordato anche dal Presidente dellaCircoscrizione Giovanni De Salvo, esiste un problema fognario che presumibilmente è generato dalleultime palazzine IACP del rione Santo Bordonaro. Si rileva infatti, una fognatura che scorre a cieloaperto nel torrente Nasari che, proprio all´incrocio con la Via San Filippo e la Via Comunale si intro-duce nel sottostrada. Dalle griglie di raccolta delle acque bianche fuoriesce un odore pestilente chesta pregiudicando la salubrità dei luoghi e la salute per i cittadini. Al fine di risolvere la questione, ilconsigliere Massimiliano Minutoli ha inoltrato una nota denuncia indirizzata agli uffici preposti delComune di Messina, all´IACP, all´Asp 5 ed all´ARPA per riscontrare l´igiene e la salubrità dei luoghi.

Gioveni: “si faccia chiarezza sulla gestione dei fondi ecopass”

III quartiere

Soltanto 10 bambini (quando però sono tuttipresenti) su 21 posti disponibili all´asilonido di Camaro (che potenzialmente ne

potrebbe anche accogliere 50); una graduatoriaferma al palo da 3 mesi con 48 pargoli in listad´attesa e con i primi 11 che scalpitano a fare illoro primo ingresso che sarebbe dovuto avveni-re già il 2 gennaio scorso a seguito di regolariistanze presentate nel mese di ottobre; famiglieprivate di un servizio certamente prezioso sottoil profilo sociale e pedagogico; personale che,seppur operante nella struttura con dedizione eimpegno, non può che navigare nell´incertezzadi un futuro per il quale ufficialmente ancoraPalazzo Zanca non si è espresso se non conproroghe che verranno concesse mese dopomese! Questa è la triste “fotografia“ dell´asilonido di Camaro rappresentata dal consiglieredella terza Circoscrizione Libero Gioveni (nellafoto) che, qualche settimana fa, anche nellevesti di Presidente del Comitato di Gestionedella struttura, avevalanciato l´allarmesugli incresciosi ritardidei mancati inseri-menti dei nuovi iscritti.Gioveni non ci sta evà giù duro.

Asilo nido Camaro, un servizio ancora“monco“ segnalato da Gioveni

III quartiere

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E’ tornato a riunirsi ilConsiglio Comunaleper esitare la proposta

di revisione del PianoPluriennale. All’interno dellastessa era presente tra l’al-tro, il contratto di serviziodell’AMAM che prevede ilpagamento di un canoneannuo di 15 milioni di europer la concessione in usodelle reti, degli impianti e dialtre dotazioni patrimonialistrumentali alla gestione delservizio idrico integrato. Inaula, richiesto il suo parere,interviene anche il commis-sario Croce: Non avrebbesenso approvare il piano dirientro, dice, facendo appro-vare un bilancio già colpitodai debiti, quindi, bisognache vi sia un'approvazionepropedeutica dei due atti. Lalegge prevede che, dall'an-no prossimo, le societàcome AMAM, ATM eMessinAmbiente sianoautosufficienti, cioè capacidi autofinanziarsi. Se siamod'accordo tutti ad avviareuna copertura dei debiti,continua il commissario, noi

possiamo andare avantisenza elemosinare soldi danessuno. Verso la fine dellaseduta, dopo varie discus-sioni, ci si ricorda che l’attoè subordinato al parere deirevisori dei conti, secondo ildecreto legislativo 152 del2006. La proposta di Croce,di approvare prima il con-tratto di servizio e poi ilpiano pluriennale, non puòessere accolta e si decide dirinviare la seduta alle 18.Come era prevedibile i revi-sori dei conti non riesconoad ufficializzare un parere,si decide, quindi, di riman-dare la trattazione del con-tratto di servizio e passaresubito alla votazione delpiano. Si è poi votata la pro-posta di riparto del piano,come gli eroi che aspettanol’ultimo secondo per com-piere l’atto decisivo per lasalvezza, con 22 favorevolie 4 astenuti. Una volta esita-to, il piano pluriennale,dovrà essere esaminato dalMinistero dell'Interno e dallaCorte dei Conti.

cittàcittà

Approvato il Piano di riequilibriofinanziario pluriennale

a cura di Marilena FarandaConsiglio Comunale

Con determina dirigenzialeè stata approvata la Cartadei Servizi, in adempimen-to all'obiettivo operativocomune assegnato perl'anno 2012, anche dalDipartimento spettacolo,turismo, sport e tempolibero per il Palacultura“Antonello da Messina. LaCarta dei Servizi è unostrumento di fondamentaleimportanza che rappre-senta un segnale innovati-vo nella costruzione di unreale rapporto tra ilComune ed il cittadino el'impegno nell'erogazionedei servizi offerti, è quellodi seguire determinatefinalità e rispettare deter-minati standard di qualità,per dare risposte adeguateai bisogni ed alle aspettati-

ve del-l ' u tenza .Le infor-m a z i o n ef o r n i t en e l l a"Carta deis e r v i z i "hanno loscopo di

presentare ai cittadini tuttele opportunità ed i servizierogati, per facilitarne l'ac-cesso e la fruizione. Leistanze per l'utilizzo deglispazi del Palaculturadovranno essere indirizza-te al Dipartimento spetta-colo, turismo, sport etempo libero almeno 15giorni prima della datadella manifestazione o del-l'evento.

Dipartimento Spettacolo

Approvata Cartadei Servizi

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La II Commissione con-siliare (urbanistica etutela del territorio),

presieduta dal consigliereDomenico Guerrera, nel-l'odierna seduta ha datoparere contrario alla richiestadi costituzione di un nuovocomune da denominare“Montemare”. I componentidella II Commissione hannomotivato la loro decisione“pur riconoscendo la rabbia el’amarezza per l’abbandonodelle periferie, da parte di chi

ha il dovere di amministrarein modo da consentire a tuttii cittadini un'eguaglianzasociale, che ha determinatola costituzione di un comitatoche si è fatto promotore,esercitando il potere di inizia-tiva popolare sancito dallaLegge Regionale 23/12/2000n°30, della richiesta di costi-tuzione di un nuovo Comuneda denominare Montemare”.L'iniziativa prevede, secondola proposta di delibera delCommissario Straordinario,Luigi Croce n°113 del19/12/2012, lo scorporo dellaparte del territorio ricadentenell’area della VICircoscrizione, esteso circaKmq 61,65 e con circa 8700abitanti.

Territorio

Politiche 2013 Affisso il Manifesto per laCamera e il Senato

Con determina del dirigen-te del dipartimentoMobilità Urbana e

Viabilità, ing. Pizzino, sonostate fissate le procedure perl'assegnazione di spazi di sostapersonalizzati per invalidi nellezone ad alta densità di traffico.Ai sensi dell'art. 381 comma 5del D.P.R. del 16 dicembre1992, n° 495, e come modifica-to dal D.P.R. del 30 luglio 2012,n° 151, degli spazi personaliz-zati possono usufruirne i sog-getti in possesso del “contras-segno di parcheggio per disabi-li”.

L'ufficio elettorale del Comuneha provveduto all'affissioneall'Albo Pretorio ed in altri

luoghi pubblici, dei manifesti conle liste per l’elezione dellaCamera dei Deputati e del Senatodella Repubblica. Sei esemplaridegli stessi manifesti sarannoconsegnati ai Presidenti di cia-scun seggio, che dovranno affig-gerne due nella sala della vota-zione, lasciandone una a propriadisposizione, e tre esemplari neiluoghi pubblici.

Dipartimento MobilitàUrbana e Viabilità

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Spazi di sosta per invalidi Bocciato il nuovo Comune Montemare

Da lunedì 18, ilDipartimento servizicimiteriali ha disposto

l'entrata in funzione del siste-ma di accesso automatizzatodelle autovetture, previa let-tura delle targhe, all’internodel Gran Camposanto. Tutti ipossessori di autorizzazionead accedere con autovettura

privata, nonché i portatori dihandicap, titolari del contras-segno arancione, e gli auto-mezzi di lavoro che ancoranon hanno comunicato ilnumero di targa dell’autovet-tura, non potranno più acce-dere all'interno del GranCamposanto, fino a quandonon avranno formalizzato laregistrazione alla Direzionecimiteriale di via Catania,118. I dipendenti in servizioalle porte non avranno più lapossibilità di operaremanualmente l’apertura dellebarre, che saranno regolatedal sistema elettronico.

Gran CamposantoAccesso Automatizzato per le autovetture

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provincia Messinaprovincia Messinadi Marilena Faranda

Si è tenuta, nella Sala Giunta di Palazzo deiLeoni, la Conferenza stampa per illustrare lemodalità della partecipazione della

Provincia alla BIT (Borsa Internazionale delTurismo) di Milano.Ad introdurre i lavori, Mariella Perrone, Assessoreprovinciale al Turismo: Dal 14 al 17 c.m. ci sarà lostesso la Provincia alla BIT di Milano, nonostanteil periodo economico non facile, infatti, noi voglia-mo esserci. Saremo accanto agli operatori per losviluppo del territorio e per la promozione dei pro-dotti locali, che non è mancata negli anni. Stiamosostenendo il turismo religioso, i parchi regionalidei Nebrodi e dell’Alcantara e le riserve di Salina,Marinello e Capo Peloro e Taormina ed i grandieventi ( testimonial sarà Lando Buzzanca che rice-verà il premio Cariddi alla carriera da Mario Sesti),abbiamo parlato con la curia di Patti, che ci hagarantito la presenza di Mons. Liberio Andreatta,vicepresidente dell'opera romana pellegrinaggi eGiovanni Avanti presidente dell'URPS, i quali par-teciperanno con noi per la presentazioneMagazine JospMag. Sempre nella stessa giornata,il 15 febbraio, sarà offerto l'aperitivo eoliano allapresenza di Massimo Lo Schiavo, Sindaco diSalina, di Marco Giorgianni, Sindaco di Lipari e diChristian Del Bono, Presidente FederalberghiEolie. Il dirigente Francesco Di Bartolo afferma: abbiamocercato di realizzare qualcosa che non sia inferio-re agli anni passati. La Provincia sarà presentecon uno stand di 52mq., opportunamente allestiti,oltre 60 soggetti operanti nel settore. Si parleràanche di riserve e del Taormina filmfest, che saràpresentato da Tiziana Rocca e Mario Sesti, inoltreci sarà anche l'esposizione di prodotti tipici.E’ intervenuto, inoltre: Gaetano Maiolino, il qualeha dichiarato: Messina tourism bureau è un con-sorzio che è rimasto inattivo, mentre dovrebbe cer-care di svolgere un ruolo di facilitatore, per il benedel turismo e di quello che la città può fare. Unacittà che vive di turismo non poteva perdere unpassaggio obbligato come quello della BIT ed illavoro di promozione che la Provincia ha svoltonegli anni che invece sarebbe andato perduto.

La provinc Non poteva

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ia alla Bit di Milano mo non essere presenti

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

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Protesta rinviata all'11 marzo

"L'11 marzo scendiamo in strada e nonsoltanto in Sicilia". "Mille aziende al gior-no chiudono - spiegano in una nota -

circa 500 operai giornalmente perdono illavoro. Davanti alla totale indifferenza e adun silenzio assordante delle Istituzioni cosarimane da fare, se non ribellarsi al sistema".Secondo I Forconi "questo è il risultato diuna democrazia rappresentativa che non c'èpiù, dello strapotere delle lobby finanziare edella globalizzazione senza regole". "Lapolitica che decide della nostra vita - aggiun-gono dal movimento - non intende ascoltare

il grido d'allarme di quella gran parte disocietà preda della depressione che non rie-sce più a vivere con serenità. Abbiamomesso sotto i riflettori la drammaticità dellasituazione già nel gennaio 2012, purtroppoperò, a quanto pare, non è più il tempo in cuialle proteste legittime è giusto dare risposteconcrete". "Nulla è stato fatto - conclude lanota - ed è pure finito il tempo dei tavoli e deldialogo. I Forconi l'11 marzo riprendono lalotta. Non è colpa nostra!".

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Se l'Italia è sempre più il paese delle grandi opereincompiute, la Sicilia dà manforte a suggellare l’ama-ro primato. Su 395 opere mai ultimate in tutta la

Penisola ben 156 sono siciliane. Tutte opere iniziate neglianni Ottanta e Novanta e finite per essere dal punto di vistaarchitettonico scheletri in cemento o poco più. Oggi sonosimboli di sprechi e inefficienze, come segnala l'ex assesso-re alle Infrastrutture Andrea Vecchio ripensando alla diga diBlufi che, secondo il progetto del 1990, avrebbe dovutorisolvere una volta per tutte la crisi idrica nella Sicilia occi-dentale. Il dossier messo a punto dall’ufficio speciale guida-to da Fulvio Bellomo individua anche «la capitale delleincompiute». è Giarre che dal 1983 al ’90 pensòa se stessa come a unvillaggio olimpico permanente: ecco che furono finanziate eprogettate una piscina olimpionica coperta (non completataper il fallimento dell’impresa), un centro polifunzionale, unteatro, una serie di impianti sportivi oggi non fruibili «perscarsa manutenzione», un parco regionale, un teatro e unacasa-albergo per anziani. Il sogno di impianti sportivi all’avanguardia ha attraversatonegli ultimi 30 anni decine di paesi e città. Ad Alcara Li Fusidal ’92 si attende la piscina scoperta (servirebbero 750 milaeuro per recuperare il cantiere), ad Alimena si è tentato ditrasformare la piscina comunale incompiuta in un centrosportivo polifunzionale ma si è fermato anche questosecondo progetto. A Buseto Palizzolo la palestra polivalen-te èfatta ma serve un altro milione e mezzo per metterla apunto. La piscina olimpica è rimasta un sogno a Letojanni,Sambuca di Sicilia e Licata. Per Vecchio, ex presidente del-l’associazione dei costruttori etnei, «queste incompiutesono ciò che resta di investimenti senza logica. Sono statecreate cattedrali nel deserto perchè il principio era quello difar partire un investimento europeo, statale o regionale eapprofittarne. Poi, quando la prima tranche di fondi finiva,nessuno chiedeva più niente». Intanto in Sicilia, secondo i dati raccolti dall'Osservatorioregionale dei Lavori pubblici Comuni, Province e Regionesono riusciti a portare in gara appena 610 opere. In praticasi èviaggiati alla media di 1,67 gare d'appalto bandite algiorno. Un dato che si riflette anche sull'occupazione. Sonocirca 30 mila le mancate assunzioni per gli addetti al setto-re edilizio cui si aggiungono i 40 mila posti di lavoro persinei cantieri già chiusi, passando quindi dai 160 mila occu-pati del settore agli attuali 120 mila.

Sicilia regi

Anfiteatro con centro Polifunzio (1 miliardo di lire)

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Grandi opere. one capofila delle incompiute

onale a Trepunti - Giarre

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Presso la Sala Giunta della Camera di Commercio di Messina, è stata presentata inConferenza stampa la campagna "Test'iAMOci" a cura dell'Osservatorio per i minorie i diritti dell'infanzia "Lucia Natoli", in collaborazione con il Cesv, Fidapa e Federfiori.

Una campagna per la prevenzione e l'amore consapevole contro le malattie sessualmentetrasmissibili, in programma dal 14 febbraio all'8 marzo.Hanno presentato l’iniziativa Saro Visicaro (Osservatorio “Lucia Natoli”) e il professoreLuciano Pellicanò (Policlinico Universitario di Messina), con le presidenti delle Fidapa diMessina, Capo Peloro e Venetico, e rappresentanti della Federfiori e della Camera diCommercio“Il nostro obiettivo è coinvolgere sempre di più la popolazione giovanile e per favorire que-sto abbiamo pure previsto la possibilità di uno sconto del 10 per cento, presso i fiorai cheaderiscono all’iniziativa, per chi esibirà un ticket rilasciato dal Laboratorio di analisi delPoliclinico e del Papardo di Messina, dove è possibile fare il test gratuitamente. In Sicilia èin aumento l’infezione. Questo significa che bisogna intensificare la campagna divulgativaa sostegno della prevenzione”.Rileva il professore Pellicanò: “Ogni anno nel nostro Paese si registrano circa 4.000 nuovicasi di infezione da HIV: 12 ogni giorno, uno ogni due ore. 5,8 nuovi casi di HIV positivitàogni 100.000 residenti. Le nuove infezioni in Sicilia nell’ultimo anno sono in aumento (4.0x 100.000 abitanti). Senza dimenticare l’avanzare preoccupante dell’infezione nell’Europadell’Est e nel Medio Oriente. Nel 2011 quasi una persona su tre diagnosticate come HIV

EconomiaEconomia

Al via la campagna “Test’IAMOci”

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positive è di nazionalità straniera. La battaglia contro l’AIDS, non ancora vinta, ha prodot-to risultati straordinari in un periodo di tempo relativamente breve, che hanno trasformatola storia naturale della malattia rendendola da rapidamente progressiva e mortale a croni-ca. Oggi l’aspettativa di vita di una persona HIV positiva, che riceva una diagnosi precoce,non abbia patologie associate e sia in giovane età, è comparabile a quella della popolazio-ne sana. Ma non va sottovalutato il problema del “sommerso”, della sieropositività incon-sapevole, rappresentato dai malati che continuano a infettare senza averne coscienza.Intervenire in maniera attiva per individuarli ha decisivi riflessi sociali. Ci sono evidenzescientifiche che dicono che trattando un sieropositivo asintomatico e con infezione non svi-luppata, si diminuisce del 96% la sua possibilità di trasmissione del virus, oltre che ridurrenotevolmente la mortalità. Oltre la metà (56%) delle persone con una nuova diagnosi diHIV viene diagnosticato in fase avanzata di malattia, e presenta una rilevante compromis-sione del sistema immunitario. Queste persone che scoprono di essere HIV positive in ritar-do hanno mediamente più di 40 anni di età, hanno contratto l’infezione prevalentementeattraverso contatti sessuali. Quasi il 40% delle donne HIV positive scopre tardi di esserestato colpito dal virus, spesso quando l’AIDS è già in fase conclamata. Inoltre le donne pre-sentano condizioni biologiche che le rendono più esposte e vulnerabili al virus rispetto agliuomini: sono due volte più a rischio di contagio in un rapporto non protetto rispetto all’uo-mo. Da qui l’importanza della diagnosi precoce, anche rendendo più facile l’accesso altest”, conclude il professore Pellicanò.

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BiodiversaMente 2012: Immersi nella biodiversità: dai Monti Peloritani ai fondali dello Stretto diMessina - Villa Mazzini, nell’ambito della campagna promossa da WWF e ANMS, organizzata dalCeSPOM di Messina, in collaborazione con l’Azienda Regionale Foreste Demaniali - UPA Messina,l’Associazione Ornitologica Messinese onlus, Digimare Italia, il Centro Studi Faunistica deiVertebrati ed il Centro Studi Invertebrati - Società Italiana di Scienze naturali ed il CEA Messinaonlus.

Villa Dante: Esposizione Canarini, Arricciati, Esotici Indigeni e loro ibridi, pappagalli, razzeinglesi.Evento su Facebook: http://www.facebook.com/events/277198679066034

Formazione Quadri Terzo Settore FQTS – Programma: L’effetto della crisi sull’ambiente e sul ter-ritorio - Politiche ambientali e di sostenibilità - Politiche partecipative

Concorso per tutte le Scuole di Messina sul Tema Unesco Dess del 2012 con svolgimento il 22marzo 2013 della premiazione in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua 2013. Titolo delConcorso per le Scuole del Comune di Messina per la Settimana Unesco Dess 2012: "Cucinasenza rifiuti: consapevole, sana ed economica", con presentazione e divulgazione nella SettimanaUnesco Dess 2012 e conclusione nel corso della Giornata dell'Acqua 2013 (22 marzo 2013)

Istituzione dell'Osservatorio Rifiuti a Messina in occasione, della 4^ Edizione della SettimanaEuropea per la Riduzione dei Rifiuti: http://www.facebook.com/events/350679251693032

27 Ottobre 2012

4 Novembre 2012

9-10 Novembre 2012

19-25 Novembre 2012

19-25 Novembre 2012

Anno Ambienta

Le associazioni del Coordinamento Azioni Ambientali di Messina hanno presentato nellasala ovale del Comune di Messina, le iniziative per l'anno ambientale 2012-13, con il patro-cinio di numerose istituzioni: Comune di Messina, Università di Messina, ATO3 Messina,Provincia di Messina, Stazione di Granicoltura di Caltagirone, AMAM Messina, ATO Acque 3Messina, Ufficio Scolastico Provinciale, CEA Sicilia, Sigea Sicilia. Era presente Pippo Previti,presidente del Consiglio comunale di Messina.

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Ecco i promotori: FareVerde - Ambiente e/è Vita - CEA Messina Onlus – MareVivo -Associazione Ornitologica Messinese- Osservatorio Lucia Natoli - CESV Messina - TelefonoAmico - CEA Eolie - Il Ramarro onlus Caltagirone - AIF SEz. Messina - ANISN Sez. Messina -SlowFood Valdemone - ARPA Sicilia DAP Messina - SS.BB.CC.AA. di Messina - CeSPOMMessina - InBar Messina - Architettura Ecosostenibile - ORSA Scuola Alta FormazioneAmbientale – Legambiente.

Realizzazione in formato elettronico del Calendario Ambientale 2013 (soggetto :"La Natura delleEolie: Aree Protette e Sviluppo Sostenibile", cfr. vedi http://www.facebook.com/calendarioambien-tale2012)

Ventunesima edizione, organizzata dall’associazione ambientalista Fare Verde, dell’iniziativa “Ilmare d’inverno”. I volontari, aiutati da tanti cittadini, raccoglieranno i rifiuti che anche d’invernoinondano le nostre spiagge e stileranno una sorta di hit – parade degli oggetti ritrovati sull’arenile.

Iniziativa editoriale 2013

27 Gennaio 2013

“Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie”.

21 Marzo 2013

Ambiente e Benessere: dall’olivo all’olio, 2° Corso di aggiornamento scientifico- sperimentaleche si terrà presso la sede dell'Ordine dei Medici di Messina, organizzato dall’Arpa ST Messina,l’ANISN sez di Messina, con la collaborazione dell'Assessorato Regionale delle Risorse AgricoleAlimentari Distretto Nebrodi e dell'Università degli Studi di Messina.

9-10-11 Aprile 2013

“Dieci, cento, mille rapaci sul tuo orizzonte”, con l'eccitante escursione per i sentieri di colleSan Rizzo sulle rotte dei rapaci in migrazione alla scoperta di panorami mozzafiato sulle spondedello Stretto di Messina e il suo mare al cobalto. Con l’appassionata guida di Arnaldo Oliva, unodei massimi esperti locali e la collaborazione de “il Ramarro” - Associazione di Ecologia e Culturadi Pace.

12 maggio 2013

"European Solar Days 2013", che il Comitato Promotore proporrà di realizzare in condivisione conaltre Associazioni non della Ns. Città come avvenuto per il 2012.

1-19 Maggio 2013

ale 2012- 2013

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A cura di Ignazio Rao

SCIENZA & CULTURA

Pesca. Una preziosarisorsa per l’uomo

Gamberoni Calamari

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Una della più antiche attività praticate dall’uomo sin dalle epoche più remo-te, per cacciare pesci ed altri animali acquatici da utilizzare quale alimentoutile alla sopravvivenza è rappresentata dalla pesca, esercitata sia da terra

o da bordo di primitive imbarcazioni con l’utilizzo di rudimentali ma nel contempoingegnose attrezzature come ami di osso legati con crine di cavallo o fibre vege-tali, e nasse realizzate con steli di giunco. Parallelamente alla piccola pesca uti-lizzata solo per il sostentamento di piccoli nuclei familiari, già al tempo dei Grecie dei Romani si praticava la pesca del tonno, così remunerativa, da costituire laprincipale industria dell’epoca. Anticamente anche i popoli del Nord iniziaronoquesta attività commerciale e gli olandesi trassero immense fortune dalla pescadelle aringhe. I norvegesi , con la scoperta, nel 1497, del “Banco di Terranova”,ricavano enormi guadagni dalla pesca in mare ed in particolare dalla cattura delMerluzzo che, dopo l’essiccazione al sole ed al vento artico, secondo un anticometodo, unico al mondo, reso possibile dalle particolari condizioni climatiche,diventa “stoccafisso” , alimento particolarmente apprezzato nella città di Messinadove il “pesce stocco” viene preparato con prelibate ricette. A Messina, la pesca,per la particolare abbondanza di specie ittiche, rappresenta una delle più impor-tanti risorse economiche, che da tempi antichissimi vede impegnati gli arditipescatori che devono spesso affrontare le impetuose correnti ed i forti venti diScirocco e Maestrale dello Stretto di Messina. Di particolare interesse è la “cac-

Cicirello

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cia al pesce spada”, praticata oggi con le moderne feluche e legata alle antichetradizioni messinesi, capace di suscitare nei pescatori forti emozioni ed entusia-smo. Nel corso dei secoli la richiesta di prodotti ittici è aumentata notevolmen-te e, pertanto, si è reso necessario sviluppare nuovi sistemi di pesca utilizzandosofisticate apparecchiature tecnologiche che probabilmente hanno influito adalterare il delicato equilibrio dell’ecosistema marino. La pesca intensiva e lo sfrut-tamento incondizionato delle risorse alimentari del mare, hanno reso necessa-ria l’applicazione di severe norme per regolamentare e monitorare, attraversomirati programmi di ricerca, la disponibilità di una così importante risorsa semprepiù limitata, sia qualitativamente che quantitativamente. I pesci, che vivono sia inmare che nei laghi e nei fiumi, sono animali vertebrati con scheletro osseo, (Teleostei), a cui appartengono le specie più diffuse e maggiormente destinateall’alimentazione, o cartilagineo, (Selacei), a cui appartengono le razze e gli squa-li. Essi vengono consumati generalmente freschi, ma possono essere commer-cializzati anche essiccati, come nel caso del “pescestocco”, sott’olio come leacciughe, il tonno e lo sgombro, affumicati o surgelati. In ogni caso l’importante èche la loro conservazione e preparazione avvenga nel pieno rispetto delle normeigienico-sanitarie che ne garantiscono la sicurezza e la tracciabilità del prodotto atutela dei consumatori. I pesci costituiscono un alimento con un discreta quantitàdi proteine di elevato valore biologico, con un contenuto di grassi non molto ele-vato, ricche di minerali come , iodio e selenio e vitamine A , D e del complessoB. Le carni sono facilmente digeribili ed in genere si adattano ad ogni regime die-

Sarago Scampi

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tetico. In particolare, nel “pesce azzurro”, come alici, sardine e sgombri, sonopresenti alcuni importanti acidi grassi, (omega- 3 e omega- 6), che assunti nellacorretta quantità sono in grado di prevenire problemi cardiovascolari e di ridurrel’eccesso di colesterolo. Per poter soddisfare la crescente richiesta di mercato,dopo accurate ricerche scientifiche, sono stati realizzati degli impianti di acqua-coltura per l’allevamento di alcune specie ittiche tra cui le più diffuse sono le spi-gole e le orate che, raggiunta la taglia commerciale, possono essere immessesul mercato per soddisfare le richieste dei consumatori . I pesci prodotti negliallevamenti mantengono inalterata la composizione nutritiva tipica delle variespecie, anche in virtù della loro freschezza e dei moderni sistemi di allevamen-to in vasche “off-shore” , immerse direttamente in mare. E’ buona norma evita-re di consumare pesce crudo o poco cotto. Trattandosi di un alimento delicato efacilmente deteriorabile, deve essere conservato in frigorifero, dopo essere statoeviscerato, per mantenere più a lungo le sue caratteristiche organoletticheprima di essere consumato. I pescatori messinesi che esercitano questo duro epericoloso, ma nel contempo affascinante mestiere, sono particolarmente esper-ti ed ingegnosi nella realizzazione di robuste imbarcazioni e sofisticate ed effica-ci attrezzature per la cattura del pesce. E’ da sottolineare che, grazie a loro, invirtù della grande esperienza e particolareggiata conoscenza dello Stretto diMessina, che si tramanda da antiche generazioni, è stato possibile conoscerespecie estremamente rare che spesso hanno destato l’interesse del mondoscientifico.

Triglie

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Il Laboratorio Psicoanalitico "Vicolo Cicala" diMessina, con il patrocinio della Società PsicoanaliticaItaliana e del Centro di Psicoanalisi di Palermo, nel-

l’ambito delle iniziative volte alla promozione della cul-tura psicoanalitica e in continuità con l’opera delProfessore Francesco Siracusano, psicoanalista confunzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana,indice un concorso a tema "I luoghi che parlano".

Premio Siracusano "I luoghi che parlano" scade il 28 febbraio 2013

CulturaCultura

Case Cicala

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PREMIO “FRANCESCO SIRACUSANO” I edizione - anno 2012/2013

CONCORSO A TEMA

indirizzato ai laureati di età non superiore ai 30 anni, in possesso del diplomadi laurea in scienze e tecniche psicologiche (L24) e/o magistrale (LM51).Il tema del concorso è “I luoghi che parlano”.Tale tema dovrà essere rappresentato da una fotografia accompagnata da uncommento di massimo tre pagine (3.200 battute per pagina spazi esclusi, 3.800battute spazi inclusi, carattere Times New Roman 12) in cui l’Autore dimostri dipossedere una sensibilità psicoanalitica.L’ opera fotografica, e il commento, entrambi in forma anonima, dovranno esse-re contenuti in una busta chiusa anonima.Il partecipante dovrà inoltre inserire, in una seconda busta, anch’essa anonima,la copia di un documento d’identità valido, assieme alla liberatoria all’utilizzo deidati personali scaricabile dal sito www.labpsicvicolocicala.it.Entrambe le buste dovranno, a loro volta, essere inserite nella busta di spedizio-ne e pervenire a mezzo raccomandata A/R, all’indirizzo del LaboratorioPsicoanalitico “Vicolo Cicala”- Via Legnano n° 32- 98121 Messina, entro il 28febbraio 2013.Ad ogni iscritto è consentita la partecipazione con un’unica fotografia formato cm20x30 montata su cartoncino rigido di cm 30x40.Saranno escluse, le fotografie non presentate come richiesto.Il partecipante, inviando le immagini, dichiara implicitamente e sotto la propriaresponsabilità di esserne l’autore. La giuria, composta dal Comitato Scientifico e dai soci del LaboratorioPsicoanalitico, non considererà le produzioni da un punto di vista meramentetecnico piuttosto valuterà la capacità di interpretazione del tema, la creatività,l’originalità, il senso critico delle immagini e, soprattutto l’attinenza tra l’immagi-ne e il commento prodotto, con un’attenzione particolare all’ottica psicoanalitica. L’esito del voto è insindacabile. Il materiale in concorso non verrà restituito e verrà esposto in una mostra duran-te la quale avverrà la premiazione in presenza dei Soci del LaboratorioPsicoanalitico Vicolo Cicala e di ospiti esterni.Al vincitore sarà attribuito un premio in denaro di (euro 1.000,00) mille euro.

Per info contattare il Laboratorio Psicoanalitico “Vicolo Cicala” ([email protected])

foto Antonio De Felice

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Alla galleria «Kafkart» di Messina sono inmostra le opere di Leandro Pergolizzi,un pittore dall’estro e tecnica tanto origi-

nali, nati dalla commistione di tecniche antichee moderne, da poterlo definire un modernoclassicista. All’inaugurazione, dopo il salutodella titolare della pinacoteca, l’artista VittoriaArena, la quale ha auspicato che gli amanti del-l’arte possano trovare nel sito da lei gestito lacasa dove potere esporre le loro opere espri-

mendo tutto il loro pensiero, la Dott.ssa Laura Mauro, curatrice d’arte, ha esposto la bio-grafia dell’autore evidenziando i tratti personali presenti nei suoi dipinti, frutto di una pas-sione verso le arti figurative incoraggiata dal maestro Angelo Barbera, in grado questi difargli raggiungere una maturità pittorica permettendo al Pergolizzi di conseguire nel corsodegli anni molteplici riconoscimenti a livello nazionale e regionale. Lo storico dell’arteRodrigo Foti ha rilevato come le nature morte e le vedute traggono ispirazione da unanostalgia verso quel passato idilliaco promanante dalla semplicità delle cose: se nelleprime vi è un influsso caravaggesco mitigato da cromatismi più luminosi e gli oggetti raffi-gurati rappresentano la caducità dell’esistenza nonché l’invito a vivere la vita, i paesaggipossono definirsi suggestivi, poiché la natura è percepita come un ambiente nel quale lepersone provano differenti sensazioni entrando in armonia con essa. Fra i suoi lavori pano-ramici spicca il capolavoro dal titolo «Isola Bella», in cui s’intreccia un vedutismo caratte-rizzato dalla commistione fra pittoresco e sublime, dove le manifestazioni naturali sono ani-mate da un’incommensurabile esplosione di energia e la luce è raffigurata come un’auto-noma identità atmosferica, con l’Impressionismo di Claude Monet promanante la sensazio-ne percepita in quel momento della giornata. Il forte simbolismo, di cui è pregno il quadro,contiene il precipuo messaggio del rinnovarsi quotidiano della vita, che dopo la tenebramortale ritorna trionfante. Il poeta Roberto Lo Presti ha analizzato la componente chiaro-scurale, il cui contrasto viene adoperato per dare rilievo agli oggetti, ma rappresenta uninestricabile legame col mondo antico nel quale il pittore si rifugia costantemente. Le imma-gini della serata sono state scattate da Antonio De Felice, sempre sensibile alle manifesta-zioni artistiche nel capoluogo. Non potevano mancare all’evento le note ed i canti del can-tastorie peloritano Gianni Argurio, che sulla scia dell’illustrazione dell’«Isola Bella» ha can-tato una filastrocca inneggiante alle bellezze naturali della Sicilia, la quale è stata oltremo-do omaggiata sia con canti folkloristici di natura mitologica, sia con un canto d’amore invoga nel XVIII secolo, risultato di una ricerca storica, intitolato «A la carrittera» contraddi-stinto da un lessico dell’epoca. Egli a conclusione della serata ha cantato un brano bene-augurante dal titolo «Vegni in Sicilia» definendola isola dell’amore. Il contributo musicale diGianni Argurio ha corroborato l’atmosfera affascinante della mostra, i cui dipinti diPergolizzi esprimono uno scopo inteso a confortare e contemporaneamente a ricordare aciascun essere umano l’importanza di valori, quali la schiettezza dei sentimenti e lo starein sintonia con la natura, che non hanno tempo, né scadenze, ma che sono sempre di fon-damentale attualità.

L’«antiqua natura» di Leandro Pergolizzi

Rodrigo Foti

foto Antonio De Felice

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Benvenuti a questo nuovo notiziario scacchistico che nasce nella provincia diMessina con il proposito di informare, intrattenere e appassionare giocatoridi qualsiasi livello. La prima cosa che chiediamo ai lettori è la pazienza e la

bontà di darci il tempo di crescere!La rubrica non mira ad essere un contenitore smisurato di “cose” scacchistiche, mauno strumento agile e di piacevole consultazione, da “consumare fresco” o da leg-gere con calma nel momento che più vi piacerà.Innanzitutto diciamo che il notiziario è curato dall'ASD Enzo Crea, associazioneche prende il nome dallo scomparso scacchista messinese e arbitro nazionale,grande divulgatore del nostro gioco e ovunque conosciuto nell'ambiente. L'ASD Enzo Crea nasce per diffondere il gioco degli scacchi tra i giovani e vuoleriunire quelle persone che lo ritengono un’elevata sfida mentale, un gioco appas-sionante e un'attività divertente che può contribuire alla formazione sana e corret-ta di chi lo pratica.Ciò che ci ha spinto ad intraprendere questa avventura è la convinzione che i gio-catori e gli appassionati sono sottovalutati rispetto alle reali potenzialità possedute.Certo, non siamo così illusi da voler raggiungere la popolarità degli sport più radi-cati nella cultura italiana, ma tentiamo di ritagliare agli scacchi uno spazio più digni-toso in una città che sta dimostrando di poter dare molto di più.Gli scacchi posseggono un alto valore educativo e fanno armonicamente coesiste-re tre componenti: quella scientifica, quella artistica e quella agonistica. Il gioco per-tanto può favorire lo stimolo allo sviluppo di un'equilibrata personalità, con buonapace dell’epoca di superspecializzazione in cui viviamo. Scendendo nel particola-re, giocare a scacchi sviluppa numerose capacità: di concentrazione e di riflessio-ne, di progettazione e di previsione nonché di astrazione. Fondamentale risulta poiapprendere dai propri errori senza che la punizione sia comminata da un’autoritàesterna (che potrebbe prestarsi a essere identificata dal soggetto come causa delsuo insuccesso), saper prendere la responsabilità delle proprie scelte e averecoscienza dei propri limiti senza disconoscere il desiderio di affermazione di sé.

a cura di Aurelio Bandiera eGiuseppe Massimo Cattafi

Scacchi News

http://[email protected]

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I fratelli Karamazov

SpettacoliSpettacoli

Il romanzo è stato portato in forma di dramma daRoberta Arcelloni e Guido De Monticelli, che ne è ilregista. Dodici gli interpreti in scena.

Sul palcoscenico del Vittorio Emanuele arriva, dal 13 al 17 febbraio, la riduzione teatrale d scena in forma di dramma "I fratelli Karamazov", ultimo romanzo di Fëdor Dostoevskij, pu tito sul palcoscenico. L'incontro fra i tre fratelli – l'evangelico Alesa, il passionale Dimitrij e

figura buffonesca e filistea. Intorno ai fratelli e alla torbida e divorante azione in cui sono impli Alesa si incarnano il sogno e il presagio che il regno di Cristo si instaurerà sulla terra e l'amore La drammaturgia dello spettacolo, coprodotto dal Teatro Stabile della Sardegna e dal Teatro Met di Lorenzo Banci e Federico Biancalani; costumi di Zaira De Vincentiis, musiche di Mario Borcia Giannetti, Francesco Borchi, Fabio Mascagni, Luigi Tontoranelli, Cesare Saliu, Paolo Meloni, Da Nelle sue note di regia De Monticelli parte da una frase famosa del romanzo: «Se anche doves la nostra salvezza». Sono le parole con cui Alësa, il più giovane dei fratelli Karamazov, si rivolg bara del loro compagno Iljusa, morto di tisi, nel suo ultimo viaggio. è il "discorso presso la piet un altro famoso discorso, il Discorso della Montagna.Scrive poi il regista: «Un manipolo di bambini scorrazza per le pagine dei "Fratelli Karamazov". al fratello Alësa: "...se le sofferenze dei bambini servissero a raggiungere la somma delle soffe prezzo".

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di uno dei più famosi romanzi della letteratura mondiale: il regista Guido De Monticelli mette in ubblicato a puntate nel 1879, dove il tema del male e dell'esistenza di Dio si fanno rovente dibat-

il tormentato e raziocinate Ivan – avviene sullo sfondo di un terribile delitto: l'uccisione del padre, cati, si dibatte una miriade di creature, intrappolate nell'eterna lotta fra il bene e il male. Ma in universale vincerà il dolore.

tastasio Stabile della Toscana, è firmata da Roberta Arcelloni e dallo stesso De Monticelli; scene ani, disegno luci di Loic Francois Hamelin. Sono dodici gli interpreti: Mauro Malinverno, Corrado

aniel Dwerryhouse, Mariagrazia Sughi, Silvia Piovan, Elisa Cecilia Langone e Valentina Banci. se rimanere un solo buon ricordo nel nostro cuore, anche quello potrebbe servire un giorno per

e alle sue più care creature, ai bambini che, sul finire del libro, hanno accompagnato la piccola ra", che Alësa pronuncia a coloro che presto saranno uomini, e nel quale è chiara l'allusione a

Sono lo specchio di un'innocenza spesso oltraggiata e violata, che farà dire a Ivan Karamazov

erenze necessarie alla conquista della verità, allora io dichiaro che tutta la verità non vale quel

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“All’ombra della collina”

L'attore, autore e regista siciliano, racconta il viaggio diun ragazzino in unipotetico "inferno". Una storia autobiografica.

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Vincenzo Pirrotta torna in scena nella sala Laudamo

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Torna alla Sala Laudamo Vincenzo Pirrotta. L'autore, regista e attore siciliano, unodei più importanti in tutto il panorama italiano, presenterà “All’ombra della collina”,in scena dal 15 al 17 febbraio per il cartellone "Paradosso sull'Autore", curato da

Dario Tomasello."All'ombra della collina" un ragazzino compie, come nella più grande tradizione lettera-ria antica, da Omero a Virgilio, un viaggio in un ipotetico “inferno” scoprendo, accom-

pagnato da un mentore che per lui è stato maestro parlandogli attraverso i libri chesin da piccolo egli leggeva, eredità lasciatagli dal nonno comunista, in un paesedella provincia palermitana mafioso e democristiano, dei personaggi che veri oimmaginari hanno costellato la sua infanzia. A poco a poco scopre che l’inferno chetutti gli scagliavano in faccia altro non era che il ribollìo della sua immaginazione eche l’inferno è solo dentro la nostra testa. Non esiste l’inferno se noi non ce lo cre-iamo.Si tratta di un racconto che può definirsi autobiografico. Non a caso, all'inizio dellospettacolo, appare lo stesso Pirrotta in una sorta di prologo personale: si siede suuna sedia e si mette a tu per tu con il suo pubblico, al quale spiega la nascita el'esigenza di un testo simile..Vincenzo Pirrotta è stato allievo del maestro Mimmo Cuticchio e si è diplomato allascuola di teatro dell’ I.N.D.A. (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Ha lavoratodal 1990 al 1996 al ciclo di spettacoli classici che si svolgono al teatro Greco diSiracusa.

Ha scritto la trilogia “I tesori della Zisa” che comprende i testi: “N’gnanzoù” (edizio-ni Plectica), “La fuga di Enea”, “La morte di Giufà”. Ha scritto pure: “Male d’attore”,

“Almanacco del tempo perso”, “All’ombra della collina” di cui ha curato anche la regia.Ha diretto anche “La lupa” di Giovanni Verga per le Verghiane 2002; Il “Prometeo” di

Eschilo per l’associazione Campania grandi classici; “Fondali riflessi” tratto da “Il vecchioe il mare” di Hemingway; Ha scritto a quattro mani con Peppe Lanzetta “Malaluna” (pre-

mio E.T.I. olimpici del teatro 2004) che racconta le città di Palermo e Napoli, ospite dinumerosi teatri stabili d’innovazione e che ha debuttato nel prestigioso progetto “Petrolio”di Mario Martone.è stato protagonista nel “Tancredi e Clorinda” e “Histoire du Soldat” in programmazione alteatro dell’opera di Roma, e del “Ratto dal serraglio” di Mozart per la regia del maestroRoberto De Simone, con il quale ha iniziato una collaborazione. Ha curato la regia delle“Nozze di Figaro” per il teatro nazionale dell’opera di Malta. Ha diretto e tradotto le“Eumenidi” di Eschilo per la biennale di Venezia 2004. Ha collaborato con la Rai per la rea-lizzazione della trasmissione il terzo anello ad alta voce (I malavoglia di Giovanni Verga).Ha diretto - per ’Istituto nazionale del dramma antico - “U Ciclopu” di Euripide nella tradu-zione di Pirandello, per questa regia gli è stato assegnato il premio dell’associazionenazionale critici di teatro quale miglior spettacolo del 2005. Ha diretto per il teatro di Roma“La sagra del signore della nave” di Pirandello rielaborando il testo innestando le arcaichepratiche mediterranee che sono l’oggetto della sua ricerca, e per il quale ha ricevuto il pre-mio Golden Graal come miglior regista della stagione 2005-2006, finalista ai premi E.T.I.come migliore spettacolo d’innovazione, e finalista ai premi U.B.U. 2006 come miglioreregia.I suoi spettacoli teatrali sono stati ospitati dai maggiori teatri e Festivals Europei (Francia,Belgio, Spagna, Grecia, Germania, Portogallo, Malta, Inghilterra, Montenegro).

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La madre Chiesa ci invita a ripartire nel nostrocammino di conversione con i quaranta giornidella Quaresima. Sono giorni preziosi, giorniper ritornare a Dio, per ricentrare tutta lanostra vita in Cristo e per superare la disper-sione del cuore.La liturgia della prima domenica ci invita a ini-ziare questo cammino dal deserto. Saremocompagni di viaggio del popolo di Israele, lot-teremo con le tentazioni al fianco di Gesù, cilasceremo educare dalla Parola che ci verràdonata in questo cammino alla scoperta dellanostra autenticità. Attraverseremo il deserto eci addestreremo all'essenzialità, alla spoglia-zione e all'alleggerimento. Lasceremo che loSpirito sia lo scalpello che ci lavora, colpodopo colpo vedremo emergere l'immagine diCristo che il Padre ha deposto in noi.Ritorneremo all'essenziale, a ciò che davveroconta e che può renderci felici. Faremo espe-rienza che l'amore di Dio è più forte del nostropeccato e più ostinato delle nostre fughe.Scopriremo che il suo perdono scioglie queinodi del cuore che l'uomo non può disfare dasé. Ci accorgeremo che tutto questo è possibi-le, che davvero si può essere discepoli felici.Questo cammino di autenticità nel desertorichiede un ascolto costante e attento dellaParola di Dio. Dobbiamo davvero imparare afar tacere tutte le altre voci che da fuori e dadentro ci stordiscono e ci soffocano.Concediamo un tempo significativo alla Paroladi Dio, non i ritagli tra una cosa e l'altra, non irimasugli della giornata o il momento della"buona notte". Impariamo a non accontentarci,a non giocare al ribasso.Altro elemento essenziale del nostro camminoè il silenzio. Solo in questa dimensione laParola può trovare uno spazio significativo.Impariamo a creare e soprattutto a difendere i

Bisognosi di autenticità

Commento al Vangelo

In quel tempo, Gesù, pieno diSpirito Santo, si allontanò dalGiordano ed era guidato dalloSpirito nel deserto, per quarantagiorni, tentato dal diavolo. Nonmangiò nulla in quei giorni, maquando furono terminati, ebbefame. Allora il diavolo gli disse:«Se tu sei Figlio di Dio, di’ a que-sta pietra che diventi pane».Gesù gli rispose: «Sta scritto:“Non di solo pane vivrà l’uo-mo”». Il diavolo lo condusse inalto, gli mostrò in un istante tuttii regni della terra e gli disse: «Tidarò tutto questo potere e la lorogloria, perché a me è stata data eio la do a chi voglio. Perciò, se tiprostrerai in adorazione dinanzi ame, tutto sarà tuo». Gesù glirispose: «Sta scritto: “Il Signore,Dio tuo, adorerai: a lui solo ren-derai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lopose sul punto più alto del tem-pio e gli disse: «Se tu sei Figliodi Dio, gèttati giù di qui; sta scrit-to infatti: “Ai suoi angeli daràordini a tuo riguardo affinchéessi ti custodiscano”; e anche:“Essi ti porteranno sulle loromani perché il tuo piede noninciampi in una pietra”». Gesù glirispose: «È stato detto: “Nonmetterai alla prova il Signore Diotuo”». Dopo aver esaurito ognitentazione, il diavolo si allontanòda lui fino al momento fissato. (Lc 4,1-13)

17 Febbraio 2013I domenica di Quaresima (C)

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nostri spazi di silenzio. Silenzio per ridare limpidezza alla vita, per rimettere ordine, persvuotarci dai pensieri che assillano e dal frastuono che svuota. Silenzio per preparare unposto all'ascolto, per imparare ad accogliere l'altro nella sua pienezza, per percepire il sof-fio leggero dello Spirito.Un terzo elemento del nostro cammino nel deserto è il digiuno. Digiuno per sentire la fame,per scoprire che non basto a me stesso e che il mio egoismo non può nutrirmi. Ma atten-zione! Se dico dei "no" è per dire dei "sì" che mi allargano il cuore, che mi riportano all'es-senziale, che mi fanno scoprire che cosa mi nutre davvero.Buon cammino a tutti, allora. E lasciamoci portare dal soffio dello Spirito, alziamo le nostrevele e prendiamo il largo verso i confini dei cuori.

Ti preghiamo, Signore Gesù,la Tua Parola sia guida nel nostro cammino di conversione.Con Te attraverseremo il desertoe ci addestreremo all'essenzialità.Lasceremo che lo Spirito sia lo scalpello che ci lavora,colpo dopo colpo vedremo emergere in noi la Tua immagine,scopriremo la Tua bellezza dietro alle nostre fragilità.Faremo esperienza che il Tuo amore è più forte del nostro peccatoe più ostinato delle nostre fughe.Scopriremo che il Tuo perdono scioglie quei nodi del cuoreche da soli non possiamo disfare.Ci accorgeremo che tutto questo è possibile.Con la Tua Parola nel cuoresconfiggeremo il maligno.Maria, madre Tua e madre nostra,aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera.Amen.

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parole in bluparole in blu

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Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, | prese costui de labella persona | che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. |Amor, ch'a nullo amato amar perdona, | mi prese delcostui piacer sì forte, | che, come vedi, ancor non m'abban-dona. | Amor condusse noi ad una morte: | Caina attendechi a vita ci spense. Cit. Dante Alighieri, Inferno, canto V

a cura di Sara Ursino

Amore è un fumo levato col fiato dei sospiri; purgato, èfuoco scintillante negli occhi degli amanti; turbato, unmare alimentato dalle loro lacrime. Che altro è esso? Unafollia discreta quanto mai, fiele che strangola e dolcezzache sana. Cit. William Shakespeare, Romeo e Giulietta

Ciò che ero solito amare, non amo più; mento: lo amo, mameno; ecco, ho mentito di nuovo: lo amo, ma con più ver-gogna, con più tristezza; finalmente ho detto la verità. Èproprio così: amo, ma ciò che amerei non amare, ciò chevorrei odiare; amo tuttavia, ma contro voglia, nella costri-zione, nel pianto, nella sofferenza. In me faccio triste espe-rienza di quel verso di un famosissimo poeta [Ovidio]: "Tiodierò, se posso; se no, t'amerò contro voglia".Cit.Francesco Petrarca

Dipinto Gli Amanti, René Magritte,olio su tela 54×73 cm, 1928, MoMA, New York

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Ahi crudo Amor, ch'ugualmente n'ancide | l'assenzio e'l mèl che tu fra noi dispensi, | e d'ogni tempo egual-mente mortali | vengon da te le medicine e i mali!Cit.Torquato Tasso

Amo come l'amore ama. | Non conosco altra ragionedi amarti che amarti. | Cosa vuoi che ti dica oltre adirti che ti amo, | se ciò che ti voglio dire è che ti amo? Cit. Fernando Pessoa

Amore è misero se il suo amore è assente. Cit. James Joyce

Amore: parola inventata dai poeti per far rima concuore. Cit. Ambrose Bierce

Anche l'amore è un'arca | che salva dal diluvio dellavita | ma a tempesta finita | non si sa mai la roba chesi sbarca. Cit.Trilussa

Dipinto Il Bacio,Francesco Hayez, olio su tela 112 × 88 cm, 1859, Pinacoteca di Brera, Milano

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La Storia della festa di San Valentino si basa sullevicende del Santo Patrono di Terni, le quali sono con-tornate da diverse leggende. San Valentino è stato un

vescovo romano martire venerato da diverse chiese:Cattolica, Ortodossa e Anglicana. La festa di SanValentino, che come tutti sanno è il 14 febbraio, è celebra-ta in tutto il mondo ma è partita dall’Italia per arrivare poi inFrancia e in Inghilterra. Per festeggiare San Valentino,l’usanza più caratteristica nei paesi anglosassoni, è quelladi scambiare “valentine”, ovvero lettere e bigliettini d’amo-re caratterizzati da simboli tipici come cuori, cupido, colom-be. Come suddetto la storia di San Valentino, in quantoprotettore degli innamorati, si basa su diverse leggendeche vediamo ora insieme:La prima leggenda inerente la Storia di San Valentino narrache Valentino legato teneramente alla giovane figlia delsuo “carceriere” (alla quale aveva miracolosamente ridatola vista), prima di essere decapitato inviò un messaggio diaddio alla ragazza che si chiudeva con le parole “dal tuoValentino”. Da questa leggenda e questa frase nasconodunque le frasi usate in questa occasione “Sii il mioValentino (be my Valentine)” e simili. La seconda leggendadella Storia di San Valentino è legata ad una rosa… Ungiorno Valentino porse una rosa a due giovani che stavano

litigando, invitandoli a tenerla unita nelle loro mani, e pregando il Signore affinchè il loroamore durasse in eterno. I due così fecero e se ne andarono riappacificati, per poi tornaredal Vescovo tempo dopo per far benedire le loro nozze.La Terza leggenda di San Valentino riguarda Sabino, un centurione romano, che s’innamo-rò di Serapia. Sabino, essendo di religione Pagana, non ricevette la mano della ragazzadai genitori, e dunque la giovane gli suggerì di andare dal Vescovo Valentino per avvicinar-si al Cristianesimo facendosi battezzare. Mentre erano in corso le preparazioni per il bat-tesimo del giovane e le successive nozze, Serapia si ammalò di tisi, e così Sabino chiesea Valentino di non essere separato dalla ragazza ormai in fin di vita. Prima che la giovanemorisse Valentino battezzò Sabino e li unì in matrimonio. Contemporaneamente alla bene-dizione di Valentino i due giovani si spensero insieme, restando uniti per l’eternità.

Insomma la vera storia di San Valentino è un po’ avvolta nelmistero a metà tra realtà e miti, che però hanno un unico fat-tore comune, l’amore eterno, che ogni anno celebriamo il 14febbraio.

La festa di San ValentinoFra storia e leggenda

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Una ricetta facile e dolce per questa giornata cosìimportante per tutti gli innamorati

Torta di San Valentino

Ingredienti per uno stampo a cuore da 22 cm3 uova120 gr di zucchero150 gr di farina 0050 gr di burro1 bustina di vanillina1/2 bustina di lievito per dolci

Ingredienti per la farcia150 ml di latte40 gr di zucchero15 gr di farina 001 cucchiaino di essenza di vaniglia150 ml di panna da montare per dolci

Ingredienti per la copertura300 gr di pasta di zucchero

Ingredienti per la bagna150 ml di acqua2 cucchiai di zucchero2 cucchiai di limoncello

PREPARAZIONE

In una ciotola montate i tuorli con lo zucchero. A partemontate gli albumi a neve. Aggiungere ai tuorli monta-ti il burro fuso intiepidito. Aggiungere all’impasto la fari-na, il lievito e la vanillina a pioggia e montare fino adottenere un composto omogeneo.Infine incorporare all’impasto gli albumi montati a neve.Imburrare ed infarinare uno stampo a forma di cuore eversarne all’interno il composto. Infornare la torta inforno già caldo a 180 gradi e cuocere per 30 minuti.Togliete la torta dallo stampo, mettetela su una gratel-la e lasciatela raffreddare. Nel frattempo preparate lacrema al latte. In una casseruola dal fondo spesso,portare ad ebollizione il latte con l’essenza di vaniglia.Non appena il latte avrà raggiunto il punto di ebollizio-ne, spegnere la fiamma ed aggiungere la farina setac-ciata e lo zucchero. Mescolate la crema con un cuc-chiaio di legno e lasciatela raffreddare. Nel frattempomontare la panna. Incorporate ora la crema di lattecompletamente raffreddata alla panna montata emescolando delicatamente con un cucchiaio di legnocon un movimento dal basso verso l’alto.Preparate la bagna facendo bollire l’acqua e zucchero,aggiungete il limoncello e lasciate intiepidire Tagliate latorta ormai fredda a metà, poggiatela su un piatto daportata, bagnatela e farcitela con la crema al latte.Aggiungete le fragoline. Bagnate l’altra metà dellatorta, coprite e fate una leggera pressione per distribui-re la farcia in maniera omogenea su tutta la superficie.Glassate la torta con la crema rimasta. Stendete lapasta di zucchero su una spianatoia cosparsa di zuc-chero a velo. Tagliate la pasta in eccesso e ricoprire i bordi con unastriscetta di pasta di zucchero rossa che incollerentecon un po’ d’acqua. Con i taglia biscotti a forma dicuore, ricavare i vostri decori e posizionateli sulla tortaattaccandoli sempre con un po’ d’acqua. Con la pennaalimentare ho scritto sulla torta buon san valentino edecco qui la mia torta romantica.Riporre la torta a cuore ricoperta di pasta di zuccheroin frigo per almeno un paio d’ore prima di servirla.

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Chi è alle prese con diete, conteggi dicalorie e sedute in palestra, sappiache per dimagrire bisogna anche

saper scegliere i tempi, perché c'è unmomento giusto perfino per mangiare. E'quanto suggerisce uno studio del Brighamand Women's Hospital della Tuft Universitye dell'Università spagnola di Mursia, pubbli-cato sull'International Journal of Obesity.Studiando il rapporto tra orario dei pasti eperdita di peso, i ricercatori hanno infattiscoperto che chi consuma il pasto principa-le della giornata più tardi ha maggiori diffi-coltà a dimagrire, mostrando anche unaminore sensibilità all'azione dell'insulina, unimportante fattore di rischio per l'insorgeredel diabete.“è il primo studio su larga scala a dimostra-re come l'orario in cui si consumano i pastiabbia un effetto sulle possibilità di perderepeso”, spiega Franck Scheer, coordinatoredella ricerca. Diversi lavori scientifici in effet-ti avevano già analizzato la relazione esi-stente tra l'ora in cui si assume il cibo e laregolazione del peso corporeo negli anima-li, ma fino ad oggi non si sapeva se questovalesse anche per l'essere umano.Allo studio hanno preso parte 420 spagnolisovrappeso, a dieta per 20 settimane. Inbase all'orario in cui consumavano abitual-mente il pasto principale della giornata (ilpranzo), i partecipanti sono stati divisi in duegruppi: quelli che mangiavano presto (il 51%dei partecipanti), cioè che pranzavano primadelle 15, e quelli che mangiavano tardi (il49%), ovvero oltre le 15. Al termine delle 20 settimane, i ricercatorihanno poi osservato l'efficacia della dietaseguita dai partecipanti.

Dai risultati è emerso che chi pranzava piùtardi aveva perso meno peso degli altri. Peraccertarsi che l'effetto fosse dovuto real-mente all'orario in cui si consumavano ipasti, i ricercatori hanno controllato diversiparametri, come apporto calorico e compo-sizione della dieta seguita, spesa energeticagiornaliera, e analizzato gli ormoni dell'ap-petito e la durata del sonno, senza trovaredifferenze rilevanti tra i due gruppi. Gli indi-vidui che pranzavano tardi presentavanoinoltre una minore sensibilità all'insulina,una caratteristica che rappresenta un fatto-re di rischio per lo sviluppo del diabete. “Questo studio svela il ruolo fondamentalegiocato dall'orario dei pasti sulla regolazionedel peso”, spiega Marta Garaulet, primonome dello studio: “in futuro, le strategieterapeutiche per far dimagrire dovranno pre-vedere non solo l'apporto calorico e la distri-buzione dei macronutrienti, come si è fattofino ad oggi, ma anche l'orario a cui è meglioassumere gli alimenti”.

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Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Se a dieta occhio all'orario dei pasti

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Mangia sanoMangia sano

Capesante al vino

Ingredienti per 4 persone

• 8 Capesante

• 250 gr di Funghi champignon

• 20 gr di Prezzemolo

• 20 gr di Burro

• 50 gr di Vino bianco secco

• 150 gr di Panna fresca liquida

• Sale q.b.

• Pepe q.b.

• 1 spicchio di Aglio

• Olio di oliva extravergine q.b.

La ricetta

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PREPARAZIONE

Per preparare le capesante al vino, ini-ziate lavando e asciugando molto benei funghi. Tagliateli finemente e rosolateliin una padella nella quale avrete fattosciogliere il burro, un filo d’olio extraver-gine d’oliva e l'aglio schiacciato. Sfumate con il vino bianco, aggiungeteuna spolverata di prezzemolo e unite lapanna, lasciate cuocere fino a quandoavrà raggiunto una consistenza cremo-sa. Il ripieno delle capesante al vino nondovrà risultare troppo asciutto.Aggiustate di sale e pepe, se necessa-rio. Prendete ora una leccarda e ricopri-tela di carta forno. Con delle striscettedi carta alluminio formate dei cerchiche, poste alla base alla base di ogniconchiglia, serviranno da supporto perle capesante al vino. Disponete le capesante sui loro suppor-ti, salatele e pepatele leggermente inmodo da farle insaporire, procedetemettendo sulle capesante il ripieno pre-cedentemente preparato e infornate a200° per 20 minuti in forno statico. Gliultimi 5 minuti accendete il grill per otte-nere una bella gratinatura. La capesan-te al vino è pronta per essere gustata!

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AmarcordBanchina del Porto di Messina

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La Pallavolo Messinavince ed è seconda

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VOLLEY

Il Savio strappaun punto al Cefalù

BASKET