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n° 67 anno X - 22 Marzo 2012 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it Vergogna sempre più vergogna Marzo 2012 - Fondo Fucile (Messina)

il Cittadino n. 67

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Settimanale digitale gratuito. L'informazione di Messina, con respiro regionale, ovunque tu sia

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n° 6

7 an

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2 il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

Vergognasempre piùvergogna

Marzo 2012 - Fondo Fucile (Messina)

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21 Marzo 2012. Traffico cittadino semiparalizzato, studenti elavoratori a piedi. Un camion di MessinAmbiente dotato di gruintorno alle 7 e 30, mentre transitava sul Viale Europa in dire-zione monte valle, ha intercettato la linea di alimentazione deltram strascinando con se i cavi elettrici. L’impatto ha diveltoparecchi metri di linea elettrica con conseguenze deleterie sul-l’intero percorso. L’infrastruttura lato monte in direzione nord-sud del tram ha riportato danni fino al Don Orione dove è rima-sto bloccato un vagone tranviario appena transitato.

Foto notiziaFoto notiziadi Gino Morabito

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Sommario

29 CircoscrizioniNotizie dai quartieri

30-31 CittàCronache urbane

32-33 ProvinciaNews dal territorio

28 SettegiorniCronaca della settimana

12-17 Primo PianoIACP: odissea nel disagio

numero 67 anno X - 22 Marzo 2012

24-27

4 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT4

AttualitàSindrome di down: giornata mondiale

SiciliaNuovo assalto a LampedusaLa finanziaria di Lombardo

36-43

44-45 Pane per tuttiVogliamo vedere Gesù

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo Arena

Coordinamento:Tiziana Zaffino, Gianluca Rossellini, GabriellaGiannetto, Dario Buonfiglio, Gino Morabito,Antonio Grasso

RedazioneNunzio De Luca, Cristina D’Arrigo, Giuseppe Zaffino, Enza Di Vita, Maria Cristina Rocchetti, Letizia Frisone

Collaboratori Andrea Castorina, Hermes Carbone, MarilenaFaranda, Chiara Lucà Trombetta, Max Leone,Salvatore Grasso, Paola Libro, Lilly La Fauci

RubricheMimmo Saccà, Michele Giunta

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaAntonio De Felice, Riccardo Caristi, Orazio D'Arrigo, Nunzio Di Dio, Peppe Saya, Gianmarco Vetrano

Direttore marketing Francesco Micari

Pubblicitàcontatti: 3462306183, 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano, e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

50-55 Spettacoli

54-55 Mangiare Sano

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di Michele Giunta

immagineimmagine

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“Aspettando (non AsteriscoAsteriscodi Lillo Zaffino Ponte sullo Stretto

La celebre opera di Beckett Aspettando Godot, nell’immaginar

di un avvenimento che sembra imminente solito gli interessati non fanno nulla affinch

costruzione del manufatto stabile sullo Stretto di Messina si raffig convinti si sono arresi all’evidenza: Godot

to dell’interesse per l’opera si sono trasformati in decisioni pes le residue speranze legate all’edificazione

dato la Commissione Europea, quando ha scelto di modificare

ti continentali con un itinerario illogico, che intende collega neo, attraverso la via del mare tra le Pu

Presidente Raffaele Lombardo inviata a Barroso, intrinsecame

Anzi, la conferma del nuovo indirizzo politico si poteva legg imperniate su un’improbabile e oziosa dis nanziamento, con il quale si definiva il provvedimento a

impieghi le risorse finanziarie del progetto Ponte. In città, ai fes zione dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Buzza

liana e il disimpegno del governo nazionale. Qualche giorno fa Genovese esponenti politici che, per ragioni anagrafiche e

sta martoriata città, hanno colto l’occasione di un convegno “Lo

ra non è fattibile, bisogna sciogliere subito Stretto di Messina, ormai ridotta a una mangia soldi. Amen. Sin qui le convergenze, più o m

sono realizzate. E d’ora in avanti, che si farà?

Ponte molte strategie sono diventate inutili. Bisogna immaginare so, recuperare il tempo perduto aspettando Godot, costruire un

di sviluppo. Ora è tempo di proposte serie. S misurerà la credibilità di chi si candita a gcomunità messinese.

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più) Godot”

io popolare, è divenuta un’espressione per rappresentare l’attesa , ma che in realtà non si avvererà mai e che di

é si realizzi. Per moltissimi anni, la stravagante situazione della

gurava come l’attesa di Godot.Oggi, anche i “pontisti” più non arriverà. In questi ultimi mesi, i segnali di un affievolimen-

santissime che hanno ridotto a un limite tendente a zero e dell’imponente collegamento. Uno scossone l’aveva

e il percorso del corridoio1 (Berlino - Palermo) nel sistema dei traspor-

re il nord (Helsinki) con i paesi del mediterra- uglie e l’isola di Malta. La roboante nota di protesta del

ente debole dal punto di vista politico, non ha sortito nessun effetto.

gere anche nelle risposte edulcorate del Governo scussione sull’interpretazione del termine defi-

assunto dal CIPE che, nella sostanza, sottraeva e spostava per altri

teggiamenti dei militanti “No Ponte”, si contrapponeva una timida rea- anca, che, con qualche ragione, denunciava i ritardi della regione sici-

a, il sen. Gianpiero D’Alia e l’on. Francantonio e politici, rappresentano legittimamente la prospettiva politica di que-

o Stretto oltre il Ponte” per sciogliere definitivamente i dubbi: l’ope- o la società

a macchina meno parallele, si

senza l’alibi del

e un futuro diver- n valido progetto

u queste si governare la

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Si è svolto nel Salone degli Specchi dellaProvincia Regionale di Messina l´incontro “LoStretto oltre il Ponte“. L´iniziativa e´ stata pro-

mossa dal Laboratorio di ricerca e sviluppo dell´areadello Stretto, una struttura interuniversitaria fral’Università di Messina (Facoltà di Scienze Politiche edIngegneria) e l’Università Mediterranea di ReggioCalabria (Facoltà di Architettura, Ingegneria edAgraria), con il fine di analizzare i processi di evoluzio-ne e le condizioni attuali dell’area dello Stretto, ponen-do la parola fine ad un progetto che ormai risulta ana-cronistico: Il Ponte sullo Stretto. L’incontro è stato presieduto dal prof. Giuseppe Feradell’Università di Reggio Calabria. Nella prima parte delconvegno la parola è stata data ai tecnici che hannotrattato il tema: le ragioni per un fermo no al progettodefinitivo del Ponte e di un convinto si alle prospettivedi ´progetti resilienti´ tra le sponde dello Stretto. Fra irelatori il prof. Guido Signorino, dell’Università diMessina, i docenti Domenico Gattuso e Consuelo Navadell’ Università di Reggio Calabria, il prof. AlbertoZiparo dell’Università di Firenze ed Anna Giordano,responsabile WWF per il Mezzogiorno, i quali, analiz-zando il progetto dal punto di vista tecnico, hannomesso in evidenza tutte le falle presenti all’interno dellostesso. Successivamente la parola alla politica su:“Quale futuro per la Società “Stretto di Messina?“ Sonointervenuti nel merito, il senatore Giampiero D´Alia,Francantonio Genovese e Marco Minniti, deputati nazionali del Pd e Demetrio Battaglia, consiglie Il senatore D’Alia ha tenuto a sottolineare che, già durante la sua amministrazione, aveva inviato Trasporti per comprendere la fattibilità del ponte e, già allora, si era capito che non c’erano i requ viamo in questa situazione, per di più vi è stato un definanziamento dell’iniziativa per la mancanza d tale e una valutazione sul progetto finale. Il deputato Genovese, si rallegra che finalmente si sia co re quest’opera. Egli, inoltre, invita il senatore D’Alia a collaborare per formare una commissione parlamentare d’in Dall’altra sponda, il deputato Minniti e il consigliere regionale Battaglia, hanno affermato l’insoste luce dei costi raddoppiati, e chiedono che si pensi alla realizzazione di progetti per uno sviluppo de senza il ponte. A questo evento non poteva mancare la voce del rappresentante del comitato No Ponte, Renato A to sulla necessità di mettere fine alla Società Stretto di Messina, che viene finanziata, senza svolge do, inoltre, questa sarà in vita non si potrà pensare alla cancellazione del progetto ponte, che sarà re viva l’attenzione. Accorinti afferma con forza che è l’ora di finirla con lo sperpero di denaro pubblico, ma di destinar l’area integrata dello stretto.

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“Lo Str

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ere regionale Pd Calabria.

una interrogazione al Ministro dei uisiti necessari. Ancora oggi ci tro-

delle verifiche sull’impatto ambien- ompreso l’impossibilità di realizza-

nchiesta.

enibilità di tale progetto anche alla el’area integrata dello stretto anche

Accorinti, il quale ha posto l’accen- re un effettiva attività. Fino a quan-

à ripreso anche solo per mantene-

re quel denaro per lo sviluppo del-

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Accorinti: “è l’oradi finirla con lo

sperpero di denaropubblico, ma di

destinare queldenaro per lo svi-

luppo dell’areaintegrata dello

stretto”

etto oltre il Ponte”

Marilena Faranda

foto di Antonio De Felice

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Primo PianoPrimo Piano

In questi giorni è venuto fuori nella nostracittà un caso che ormai non poteva passa-re sotto silenzio, quello del’emergenza

abitativa. A Messina, per via della crisi e del-l’immobilismo, molte persone sono per stra-da senza la possibilità di potersi comprareuna casa. Parliamo, quindi, di una lotta trapoveri. Si è creata una guerra santa controgli usurpatori degli alloggi. Certo si è che cisono persone che ancora attendono da oltretrent’anni la consegna di un alloggio doveandare ad abitare e non è corretto che vengaloro tolto, a causa di un’occupazione abusi-va, ma certo bisogna comprendere anche ilcaso umano. Viene da chiedersi, soprattutto,come siano entrati questi soggetti neglialloggi di Fondo Basile. Sicuramente, ilComune, ci tiene a precisare che la respon-sabilità non è sua, perché, non avendo il cer-tificato di abitabilità, gli alloggi sono ancoraaffidati allo IACP. Vi è un rimpallo di respon-sabilità fra IACP ed impresa che gestisce ilavori, comunque, si sa per certo che un ser-vizio di vigilanza era stato disposto, ma leforze dell’ordine richiamate da quest’ultimoad intervenire si sono rese non disponibili.Adesso vi sarà la riunione di un tavolo tecni-co, che vedrà coinvolto il prefetto, la procuradella repubblica le forze dell’ordine ed il sin-daco che stabilirà le modalità per mandarefuori gli abusivi, ormai insediatisi, e si attue-ranno delle misure per prevenire nuoveoccupazioni. Ad oggi, a Fondo Basile, sonooccupati 8 appartamenti su 12, la domandaresta aperta , quando saranno consegnatieffettivamente questi alloggi agli aventi dirit-to, queste famiglie che saranno scacciatedove andranno a vivere?

servizio di Marilena Faranda

IACP: o

Nuovi insediamenti IACPviale Giostra

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odissea nel disagio

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ROBERTO SPARSOAssessore comunale al risanamento

“Evitare al massimo l’abusivismo”

Di chi è la competenza specifica diquello che si è verificato a FondoBasile?La stazione appaltante è IACP che hafatto la gara d’appalto, c’è la ditta chesi è aggiudicata i lavori, quindi, a miomodo di vedere, fino a quando la dittanon consegnerà i lavori è l’unicaresponsabile di tutto quello che è suc-cesso. In questo momento, noi, comeAmministrazione Comunale, nonabbiamo nessuna responsabilità, inquesto caso specifico, fermo restandoche c’è un fenomeno generalizzato,sul quale noi siamo chiamati ad inter-venire.Cosa proporrà l’AmministrazioneComunale al Tavolo convocatovenerdì p.v. in Prefettura?Mi auguro che, da parte di tutti gliOrgani deputati ad intervenire come

ordine pubblico, ci sia un sostegno, perché non sipuò subire un’azione così forte ed eclatante sualloggi che ancora devono essere assegnati evengono occupati abusivamente. Io sono convintoche ci sarà un azione interforze, in cui collaborere-mo anche noi, come Corpo di Polizia Municipale,per recuperare questi alloggi, per riconsegnarli ailegittimi assegnatari, non posso immaginare chepermanga la situazione attuale per l’inerzia di tutti.Si può essere assolti per il reato penale dell’occu-pazione abusiva ma, comunque, si tratta di unasentenza di primo grado, che può essere appella-ta e l’illecito amministrativo permane. Per quantodetto, dunque, non significa che chi è assolto peril reato penale, non deve lasciare l’immobile, quin-di non spiegando tutto questo, l’informazione delquotidiano cittadino risulta discutibile, perchépotrebbe incentivare o agevolare ulteriori occupa-zioni abusive.E’ vero che fra gli occupanti abusivi ci sono:donne in gravidanza, portatori di handicap,ecc?Questo è da verificare. Io devo vedere gli atti, perverificare se le dichiarazioni fatte sono state sup-portate da documentazione. Mi è stato detto infor-malmente che non ci sono donne incinte, ma nonne ho certezza, quindi mi riservo di verificare.Queste persone potevano essere fermateprima che occupassero gli alloggi?Stante le dichiarazioni fatte dal Commissario delloIACP, che aveva creato una sorta di guardianiaarmata del cantiere, che ci dice che quando imetronotte sono intervenuti e hanno chiamato:polizia, carabinieri, vigili urbani e nessuno si èreso disponibile, io non so come si potevano fer-mare queste persone, se nessuno è intervenutonell’immediato. Fermo restando, che secondo me,la responsabilità è della ditta che ha in consegnal’area su cui si stanno costruendo gli alloggi, sonoconvinto e certo che su questa cosa si dovrà inter-venire, perché non può restare impunito chi com-mette un reato del genere.

M.F

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VENERANDO LO CONTICommissario IACP

“Le leggi sono da rispettare”

Continuano in città le occupazioniabusive di abitazioni. Quella diFondo Basile ha destato particolarescalpore nei media locali. Com’èsuccesso? E Lei, in quanto rappre-sentante Iacp, pensa di avere qual-

che responsabilità per l’accaduto? Ho fatto tutto quello che era possibilefare. Sabato sera, alle 22.30, tre donnehanno forzato la vigilanza introducen-dosi fino al secondo piano della palaz-zina; le guardie armate, oltre ad invita-re le tre donne ad allontanarsi dallostabile, hanno provveduto a richiederel’intervento delle forze dell’ordine ma, adire dell’istituto di vigilanza, le forzedell’ordine (carabinieri, polizia di Statoe polizia municipale) risultavano impe-gnate altrove. Inoltre, la mattinaseguente, altre due donne con tre

minori si sono introdotte all’interno dello stessostabile al secondo piano. La guardia in servizioha richiesto l’intervento del 113 il quale ha riferitoche la competenza era della polizia municipaleche, contattata, ha inviato una pattuglia sui luoghiper identificare gli occupanti. Questi i fatti del finesettimana . Non vedo cosa altro avrebbe potutofare l’Iacp in tale circostanza a tutela del benepubblico che, si precisa, è di proprietà delComune di Messina così come, del resto, tutti gliinterventi realizzati ex Legge regionale 10/90.Come pensate di intervenire adesso per risol-vere il problema?Tutta la vicenda è stata oggetto di un esposto chemartedì mattina io stesso, come commissarioIacp, ho presentato in Procura. Durante l’incontrocon il procuratore aggiunto della Repubblica,Vincenzo Barbaro, ho ricostruito l'intera vicendadi Fondo Basile notificando al contempo la richie-sta all'autorità giudiziaria di disporre il sequestrodell'immobile, primo passo sulla strada dellosgombero degli alloggi occupati. Il prefetto Alecciha convocato per venerdì il Comitato provincialeper l'ordine e la sicurezza pubblica: in quell’occa-sione si deciderà come agire.Cosa chiede esattamente nel suo espostopresentato in Procura?Ho chiesto che le abitazioni occupate abusiva-mente vengano date in custodia ai legittimi asse-gnatari o, in alternativa, allo stesso Iacp. Bisognache tutti capiscano che, in tutti i campi, ci sonodelle leggi da rispettare!

Lilly La Fauci

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17WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

20 Gennaio 2011

17

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Mittente Il CittadinoDestinatario Assessorato Arredo Urb

Alla cortese attenzione dell’assessore Amata.

“Nel mezzo de nostra vita mi una selva osc

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bano

foto di Peppe Saya

el cammin di ritrovai per

ura”.

Via Longo

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Sul Tirone si discute da tempo, eppure sembra non siarrivi mai a un progetto concreto. La STU metterà final-mente un punto sulla vicenda?Bisogna distinguere le discussioni fatte sul Tirone primadella costituzione della Stu da quelle fatte dopo la fondazio-ne della società. La Stu è operativa dal 2004, e solo da allo-ra quelle sul Tirone non sono più discussioni astratte, maprogetti concreti.Nel concreto qual’è il progetto della Stu?Dal 2009 abbiamo sottoscritto un accordo di lavoro che pre-vede che venga recuperato tutto ciò che c’è di recuperabi-le. E mi riferisco in particolare alla scalinata Sergi. Perpoterlo fare, però, dobbiamo trasferire trentasei famigliedalla scalinata in una zona possibilmente limitrofa, senzapotarle in periferia. Vorremmo poi creare un parcheggiopubblico e recuperare la Galleria Santa Marta. Tutto ciò per-metterebbe da un lato dei recuperi, dall’altro un’utile pedo-nalizzazione.Che ruolo ha il Comune nella Società? Il Comune ci ha detto di non poterci dare degli aiuti econo-mici. Per questo noi dobbiamo costruire due edifici che ser-vano da risorsa finanziaria.Quanto tempo serve per la messa in atto ed il comple-tamento del progetto targato Stu?Noi abbiamo da tempo presentato il nostro progetto alGenio Civile, che però ci ha fatto perdere tanto tempo.Adesso il progetto è stato trasferito alla Regione. Se, inquella sede, verrà approvato entro tre mesi come speriamo,si potrebbe subito procedere al trasferimento delle trentaseifamiglie dalla scalinata Sergi in un contesto vicino, e in cin-que o al massimo sei anni il nostro progetto potrebbe esse-re completato.La Stu ha ricevuto negli anni non poche critiche, in par-ticolare dal Centro-Sinistra e dagli ambientalisti. Qualisono i motivi di questa avversione verso la vostrasocietà? Me lo chiedo anch’io. Il Centro-Sinistra ci accusadi speculazione, e non ho ancora capito perchè. Gli ambientalisti si lamentano della necessità cheavremmo di costruire due edifici alti, ma è forse questal’unica soluzione per evitare il consumo delle colline?La Stu ha un progetto chiaro e attualizzabile per la riqualifi-

FRANCOCAVALLAROamministratore delegatodella Società diTrasformazione Urbana.

l’intervistal’intervistaa cura di Lilly La Fauci

“Non più astrazioni ma progetti concreti”

Della riqualificazio-ne del Tirone siparla ormai da

decenni. Sono cambiati,negli anni, gli attori coin-volti a vario titolo nellavicenda. L’unica cosache non cambia mai,però, è il quartiereTirone. Siamo andati asentire i progetti dellaSTU espostidall’Ingegnere FrancoCavallaro, amministrato-re delegato della Societàdi TrasformazioneUrbana.

Operazione Tirone

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cazione del Tirone. A Messina ci si lamenta sempre della mancanza di idee idonee a farrialzare la città. Ma quando alcune idee di questo tipo nascono e vengono mostrate ven-gono quasi sempre criticate e ostacolate, e il più delle volte, forse, solo per la “sindromedel Bastian contrario” che troppo spesso sembra caratterizzare il cittadino messinese.

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Esprimere, attraverso le immagini, le emozioni suscitate dalla tradizione storica e culturale d mostra fotografica ART-ZONE “La tua prospettiva sulla Zona Falcata” inaugurata nella mattin dell’Università di Messina. L’evento è stato promosso dall’Associazione Universitaria “Atreju-

il Network “ZDA Zona d’arte Zona Falcata”, con il patrocinio dell’E.R.S.U. di Messina. “Lo scopo d dell’Università le idee del recupero della Zona Falcata- ha dichiarato il Presidente di Ateju, Andrea tazioni e richieste pervenute da tanti fotografi universitari amatoriali. L’associazione Atreju ritiene di formare professionisti del lavoro, ma anche giovani cittadini attivi. Può essere un ottimo ambien città, prendendo consapevolezza del territorio e sviluppando un profondo senso civico volto a camb si”. I principali organizzatori dell’evento, oltre a Santalco, sono: Gabriele Buffo, membro di Ateju, Daniele Travisano, coordinatore universitario del gruppo. La mostra si svolgerà dal 16 al 21 mar fotografi tra studenti dell’Ateneo e cittadini messinesi con la passione per la fotografia che hanno borato all’organizzazione dell’evento il corso di fotografia “Attimi d’autore”, magistralmente diretto d le fotografie debbano avere una valenza sociale, oltre che artistica. Quando è possibile, bisogna ciò che loro riescono a catturare con la loro vena artistica, in questo caso attraverso le immagini”. scritta da Cassandra Clare in “Shadowhunters-Città di Ossa”: “"Tu sei un'artista: questo vuol dire sone. E' il tuo dono vedere la bellezza e l'orrore delle cose di tutti i giorni”. Se, dunque, il dono de rore delle cose”, il modo migliore per sfruttarlo è quello di condividere con i propri concittadini, att di impegnarsi insieme per cambiare le seconde.

“La tua prospettiva sulla Zo Suggestiva mostra fotografica press dell’Università di Messina

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della Zona Falcata di Messina: questo lo scopo della nata di venerdì 16 marzo 2012, nell’atrio del Rettorato

- La Compagnia degli Studenti”, in collaborazione con i questa manifestazione è quello di portare all’interno

a Santalco- L’iniziativa nasce dalle numerose solleci- che il mondo universitario non debba solo occuparsi

te per incoraggiare i giovani alla riqualificazione della biare le sorti di una zona dagli alti potenziali inespres-

Antonio Grasso, vicepresidente dell’Associazione, e rzo dalle ore 10:30 alle ore 20:00 e vede coinvolti 20 o deciso di sottoscrivere il “Manifesto Zda”. Ha colla-

da Gianmarco Vetrano che ha affermato: “ Credo che offrire agli artisti la possibilità di mostrare alla gente La riflessione di Vetrano fa pensare alla celebre frase

che vedi il mondo in un modo diverso dalle altre per- gli artisti è proprio quello di vedere” la bellezza e l’or-

raverso l’arte, le cose belle e quelle orribili, cercando L.L.F.

ona Falcata” so il Rettorato

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attualitàattualitàa cura di Cristina D’Arrigo

Si stima che nel nostro paesesono circa 38 mila le personeaffette dalla sindrome di down o

trisomia 21, una malformazione conge-nita dovuta ad un'anomalia cromosomi-ca, infatti nella persona si riscontra lapresenza di 3 cromosomi 21 anziché 2. E’ proprio ieri, mercoledì 21 marzo2012, si è celebrata per il settimo annoil World Down Syndrome Day, ovvero laGiornata Mondiale sulla sindrome diDown. Per il primo anno questa giorna-ta è stata riconosciuta ufficialmentedalle Nazioni Unite. Molti ragazzi affettidalla sindrome di down sono riusciti neltempo a raggiungere livelli di autono-mia, molti sono laureati, lavorano, por-tano la macchina, praticano sport.L’idea di una giornata dedicata a loronasce proprio dalla voglia di creare unanuova cultura che superi pregiudizi eluoghi comuni e per promuovere ilrispetto e l’integrazione nella società ditutte le persone con sindrome di Down.Anche Messina ha voluto parteciparealla giornata mondiale e a Palazzo deiLeoni in un incontro l’associazione“Meter & Miles” ha avanzato una pro-posta al Consiglio comunale e al consi-glio provinciale di recepire laConvenzione Onu sui diritti dellePersone con Disabilità affinché l’ade-sione ai principi e alle indicazioni dellastessa possano essere utili per la pro-grammazione e il miglioramento dellepolitiche sociali nel territorio diMessina. Nella Convenzione si riafferma l'univer-salità, l'indivisibilità, l'interdipendenza einterrelazione di tutti i diritti umani edelle libertà fondamentali e la necessi-tà da parte delle Persone con Disabilitàdi essere garantite nel loro pieno godi-mento senza discriminazioni.

Sindrome di down: per un Celebrata la Giornata

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Noinoi persone downsiamo uniti di tanti colori come un arcobalenosiamo coloristelle che brillanosiamo raggi di sole chespiccano ogni giorno di piùle persone downo meglioi colori della vitanon hanno un giornodi scadenzama esistiamocome tante stelleogni notte in un cielo blue

21 marzo 2012Ambra Visicaro

na città di tutti a Mondiale

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Si svolgerà venerdì 30 marzo alle ore 21 e sabato 31 marzoalle ore 10 (riservato alle scuole) al Palacultura, lo spetta-colo “Targato H ControMonoLogo”, con Davide

Anzalone. Quest’ultimo è un ragazzo spastico che si è dato allacomicità, che fa degli spettacoli fondati sull’autoironia, chesuscitano delle riflessioni importanti sul tema dei ragazzi condisabilità che si trovano ad affrontare il quotidiano. Egli si èesibito nei noti programmi televisivi “Zelig” e “Vieni via conme” e adesso si esibisce a Messina. Questo grande artista èl’esempio vivente che un disabile se opportunamente stimola-to, può acquistare una sua autonomia, imparando a cucinare,usare il PC, deambulare correttamente per casa, sistemare ilsuo armadio, ecc, ecc. e soprattutto si conquisterà la dignitàche merita. Su questo principio si fonda l’attività dell’associa-zione “Rete Insieme No”i, che si sta impegnando tra gli altri nelprogetto Dopodinoi. Per lo spettacolo è stato attivato già l'80%delle scuole superiori della città, ma dato il tema e su suggeri-mento di David sono state coinvolte solo le 4° e 5° classi. Lospettacolo è finalizzato alla raccolta fondi per la realizzazione diiniziative per favorire e garantire una partecipazione di caratte-re sociale dei diversamente abili e di case famiglia “Dopodino”.

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

16venerdì

15giovedì

17sabato

18domenica

19lunedì

20martedì

21mercoledì

Circa 5 anni fa si procedeva all’intitolazione di una via del rione S. Annibaleal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. La strada versa da tempo impreci-sato nel degrado più assoluto, non viene effettuato lo spazzamento regolar-mente, il manto d’asfalto è costellato di buche e lo stesso muro nel quale èaffissa la targa marmorea è imbrattato in modo oltraggioso da graffiti di ognitipo. A denunciare la vergognosa vicenda il Consigliere della IIICircoscrizione Cardile.

Nave in avaria si incaglia nei pressi di GanzirriSabato sera nelle acque antistanti la Torre Saracena, una nave mercantileha impattato contro i massi di protezione del litorale di Ganzirri. Si tratta delcargo HC RUBINA (bandiera Antigua e Barbuda), lunga circa 130 metri ediretta a Marina di Carrara. La nave da carico si è incagliata nel fondale acirca dieci metri di distanza dalla riva, generando un enorme frastuono e,quindi, anche l’attenzione degli abitanti. Secondo le prime rilevazioni e ipo-tesi, la nave si sarebbe incagliata per un problema verificatosi al timone.

Test Medicina: Per il TAR, nessuna irregolarità nel ConcorsoNessuna irregolarità sostanziale, né violazione dell’anonimato, è stata com-piuta dai Commissari dell’Università di Messina nel Concorso per l’ammis-sione al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia per l’anno 2011/2012. LaTerza sezione del Tar di Catania ha respinto due ricorsi, ( 55 studenti piùuno) non ammessi al Corso di laurea, ritenendoli “privi di giuridico fonda-mento” e osservando che “il procedimento seguito dall’Università di Messinaappare nel suo complesso corretto”. Incendio in via Taormina, un feritoNel primo pomeriggio di oggi è esploso un incendio nell’abitazione del settan-tenne Domenico Brocca. L’incidente è avvenuto poco prima delle 13:30 in unadelle casette del rione Taormina dove erano presenti Brocca e la moglie.L’anziano era intento a sostituire una bombola quando all’improvviso, probabil-mente a causa di una valvola difettosa, è divampata una fiammata che ha inve-stito l’uomo. La vittima è stata trasportata d’urgenza al vicino pronto soccorsodel Policlinico di Messina, ancora vigile ma comunque in gravi condizioni.

Divelta la linea di alimentazione del tram. Traffico in tilt

Marzo 2012Marzo 2012

Inaugurata, la mostra fotografica ART-ZONE “La tua prospettiva sulla ZonaFalcata”. L’evento è stato promosso dall’Ass. Universitaria “Atreju- LaCompagnia degli Studenti”, in collaborazione con il Network “ZDA Zonad’arte Zona Falcata”, con il patrocinio dell’E.R.S.U. di Messina. “Lo scopoè quello di portare all’interno dell’Università le idee del recupero della ZonaFalcata- ha dichiarato il Presidente di Atreju, Andrea Santalco.

La tua prospettiva sulla Zona Falcata

La via intitolata a Dalla Chiesa ridotta a "muro di degrado

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Calcio: l’ACR Messina vola, deludente sconfitta per il Città di MessinaDomenica “double-face” per le principali squadre calcistiche messinesi.Sorride l’ACR Messina che grazie a un goal del solito Cocuzza si imponeper 1-0 sul campo del Marsala ottenendo la terza vittoria esterna stagiona-le e continuando la corsa al vertice. Domenica amara per il Città di Messinache perde il big-match esterno contro il Ragusa per 1-0. Gi iblei consolida-no il primato staccando i giallorossi di 5 punti a quattro giornate dal termi-ne del campionato.

Un camion di MessinAmbiente dotato di gru intorno alle 7 e 30, mentre tran-sitava sul Viale Europa in direzione monte valle, ha intercettato la linea dialimentazione del tram trascinando con se i cavi elettrici. L’impatto ha divel-to parecchi metri di linea elettrica con conseguenze deleterie sull’intero per-corso. L’infrastruttura lato monte in direzione nord-sud del tram ha riportatodanni fino al Don Orione dove è rimasto bloccata una vettura appena tran-sitata.

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circoscrizionicircoscrizioni

Il consiglieredella IIICircoscrizione

Libero Giovenidenuncia l’ennesi-mo episodio didegrado riscontra-to per le vie dellacittà. In via Catanianell’area posta difronte l’ingresso

del Gran Camposanto, a ridosso della fer-mata “Villa Dante” del tram, sussiste unacondizione di vergognoso abbandono. Irami degli alberi, non potati da diversotempo, ostacolano il transito dei pedoni erendono poco visibile alcuni cartelli stradaliposti ai lati della trafficata arteria. Non pos-sono mancare erbacce e rifiuti di ogni gene-re che completano il desolante scenario.Alla luce dei fatti Gioveni chiede all’asses-sore all’arredo urbano Elvira Amata unintervento immediato al fine di ridare deco-ro ed igiene ad una zona centrale della cittàspesso dimenticata, ma che per la vicinan-za del Gran Camposanto, della villa Dantee del terminal ATM avrebbe dovuto averesenz’altro una priorità più alta rispetto atante altre porzioni di territorio.

III quartiere

di Andrea Castorina

Camaro Superiore: caos viario intorno al nuovo ufficio postale

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Recentemente è stata disposta l’apertura di un nuovo ufficiopostale in via Comunale a Camaro Superiore, nei pressi dellosvincolo autostradale di Messina Centro. L’ubicazione della nuovafiliale sta creando notevoli disagi ai residenti e soprattutto agliautomobilisti che si servono della preziosa arteria. A sottolineare ilproblema il consigliere della III Circoscrizione Libero Gioveni conun’interrogazione inoltrata all’assessore alla Mobilità Capone e alComandante dei Vigili Urbani Ferlisi. Gioveni denuncia la man-canza di uno stallo generico per disabili, la carenza di striscepedonali, l’assenza di opportuni cartelli di “divieto di sosta” nel trat-to di marciapiede prospiciente l’ufficio postale. Ad aggravare il pro-blema la presenza, nelle vicinanze, della scuola materna dell’Istituto comprensivo “Giorgio La Pira”che, specie nelle ore di punta, contribuisce a rendere invivibile l’arteria. Gioveni pertanto chiede, aidestinatari dell’interrogazione, l’adozione di provvedimenti tecnici e amministrativi per rendere menocaotica e più sicura la via Comunale di Camaro Superiore.

Via Catania: degrado presso l’ingresso del Gran Camposanto

III quartiere

Il Consiglio della V Circoscrizione, nella sedutadello scorso lunedì, ha deliberato la sospensionedell’attività politica dal 20 al 25 marzo. Il

Quartiere protesta per la scarsa attenzione delComune che non ha ancora provveduto alla nomi-na di un nuovo segretario circoscrizionale, figurafondamentale per svolgere correttamente le attivitàpolitico-amministrative della Municipalità. Il presi-dente Russo inoltre denuncia la grave carenza dipersonale che spesso non permette l’espletamentodi servizi per la cittadinanza anche elementari,come il rilascio di documenti. Russo chiede chel’attenzione di Palazzo Zanca sia equamente distri-buita in tutte le sei Circoscrizioni, senza discrimina-zioni. A tal proposito propone la convocazione di untavolo tecnico nel quale si affronti il problema inoggetto, insieme a una conferenza dei presidenti dicircoscrizione per approvare, un documento politi-co comune indirizzato al sindaco e alla giunta muni-cipale, che vincoli conmaggiore impegno ditempistica e risorse, perl’accorpamento dellesedi distaccate, rimodu-lando l’intera distribu-zione del personale.

Sospesa l’attività politica dal 20 al 25 marzo

V quartiere

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E‘ stato presentatonella sala Falcone eBorsellino, lo stage

in Open Source eSicurezza Informatica,all’interno dell’omonimomaster realizzato dall’uni-versità di Messina, che 5studenti dovranno svol-gere presso il comune diMessina. All’incontroerano presentil’Assessore alle politichedi e-governement,Giorgio Muscolino ed ildirettore del master,Marco Scarpa. Muscolinoha messo a disposizioneil Comune fra gli Enti chepermetteranno ai ragazzidi farsi un’esperienzaconcreta nel mondo dellavoro, perché questipossano essere prontiquando si immetterannonella schiera di quelli chevanno alla ricerca di unposto di lavoro. DavideCocivera, Giusi Impalà,Debora Lombardo,

Giovanni Lombardo eFrancesca Giannetto,sono la squadra dei cin-que che svolgerà 450 oredi stage al Centro di ela-borazione dati. A seguirliin tutto il percorso saràun tutor del master eduno del Comune,Alessandro De Pasqualedel CED. Il dirigente delCED, dott. CarmeloAltomonte ha collaboratocon l’Assessore, perchéentrambi credono nei gio-vani e ritengono fonda-mentale la collaborazionefra l’amministrazione e lamassima istituzione adi-bita alla formazione.Scarpa e la dott.ssa AnnaMaria Pizzi, esperto valu-tatore ed orientatore delMaster, in risposta a tutti idetrattori, hanno lodatol’amministrazione comeente virtuoso per ladisponibilità e la collabo-razione loro accordata.

cittàcittà

Stage al Comune a cura di Marilena FarandaSicurezza informatica

Per il caso Feluca c’èda evidenziare che ilavoratori, licenziati a

gennaio 2011, hanno lavo-rato gratuitamente fino asettembre, ed ancora daottobre attendono la cassaintegrazione. Nel frattempoal posto della Feluca si èinsediata una società cata-nese, che, secondo quantorilevato dai lavoratori,avrebbe messo da parte iloro macchinari per ricom-prarli nuovi, uguali, facendospendere al Comune, cheha un bilancio già passivo,altro denaro. Il totem di pro-prietà della Provincia, sitoall’ingresso del Comune, èstato spento per l’incapaci-tà di riattivarlo. E’ stataanche firmata una delibera,in cui si dice che alComune, non vi è nessunoattualmente in grado disvolgere i servizi di gestio-ne del sito internet e diimplementazione dati.Lodevole delibera, maancora nessuna notiziadella NewCo. Oggi, gli exFeluca assistono all’istru-zione di quelli che un gior-no potranno essere i lorosuccessori esautorandoli,

poiché, lem a n s i o n iche svol-g e r a n n ogli stagistidel l ’OpenS o u r c es e m b r e -r e b b e r oconsimili.

Caso Feluca

Nuove Proteste

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Aquattro anni dal pro-prio insediamento,l ’Ammin i s t r az i one

Comunale riattiva il serviziole potature dell’alberataurbana e si rende conto del-l’esistenza dell’emergenzadel Punteruolo Rosso in cittàe dell’obbligo, previsto perlegge, di attuare la lotta con-tro l’entomoparassita. Lepotature sono avviate nellafase di nidificazione dell’avi-

fauna nell’ignoranza dellalegge nazionale 157/92 (tute-la nidificazione dell’avifau-na); un servizio atteso da treanni è posticipato ai mesiautunnali. Si attuano inter-venti costosi e dannosi conmutilazioni eccessive, piutto-sto che limitarsi alla sagoma-tura della chioma meno inva-siva e più economica. Lanuova ramificazione, infatti,se verrà emessa, sarà facil-mente oggetto di rottura concaduta di rami ed attacco deiparassiti fastidiosi per i citta-dini. L’Amministrazione,anche in questo caso, haagito in coerenza con le poli-tiche di sperpero del denaropubblico e danneggiamentodel patrimonio arboreo.

Verde

MetroferroviaRitardi nei lavori

L'Arma dei Carabinieri, conl'assessorato alla pubblicaistruzione, hanno dato vita,

nell'ex chiesa di San Gaetano aSanto Stefano Briga, all'incon-tro formativo “I Carabinieri nellescuole per educare alla legali-tà”. Erano presenti: gli alunni diIV e V elementare della scuoladirezione didattica S.Margherita, l'assessore allapubblica istruzione, SalvatoreMagazzù, il capitano GiovanniBurgio, comandante dellaCompagnia CarabinieriMessina Sud.

Con una nota ai tecnicicomunali l'assessore ailavori pubblici, Gianfranco

Scoglio, ha richiesto una relazio-ne sullo stato di esecuzione ed itempi per la consegna delle operedella Metroferrovia. “Ha eviden-ziato Scoglio, risultano gravi ritar-di nella gestione dei cantieri ed hoquindi indetto per il 27 marzo, alleore 10, una riunione con l'impresaaggiudicataria”.

Istruzione

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I carabinieri nelle scuole Il PD contro il punteruolo rosso

Nell'ambito del progettodi “EducazioneStradale ed alla legali-

tà”, curato dal personaledella sezione studi della poli-zia municipale, sono stateprogrammate alcune visiteguidate a palazzo Zanca perle scolaresche cittadine. Levisite sono in programma adaprile e maggio e coinvolge-

ranno le scuole medie statali“Verona - Trento, Paino eCesareo”, le scuole elemen-tari di “Tremestieri, Principedi Piemonte e Castronovo”.Le scolaresche sarannoaccompagnate dagli agentidella Polizia municipale perun approccio alla conoscen-za del palazzo municipale edagli organi istituzionali, nellospirito di avvicinamento alleproblematiche cittadine, edinfondere nei giovani l'inte-resse per la propria città, tra-smettendo principi di legalitàe rispetto.

ScuoleEducazione stradale ed alla legalità

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provincia Messinaprovincia Messinaa cura di Marilena Faranda

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E’ stata inaugurata al Monte di Pietà, la mostra di Antonello Bonanno Conti dal titolo:“Santi, condòmini ed altri racconti”. La mostra è stata curata da Teresa Pugliatti eLuigi Ferlazzo Natoli; l’allestimento è stato ideato da Saverio Pugliatti, consulente

per gli Eventi culturali del presidente della Provincia. All’evento erano presenti: il presiden-te della Provincia Regionale, on. Nanni Ricevuto e l’assessore provinciale alla Cultura,Mario D’Agostino. Ricevuto ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizza-zione di questa mostra, un’iniziativa importante per la città che porta ad un suo arricchi-mento culturale. Sulla stessa linea l’assessore D’Agostino, il quale ha detto che questamostra è uno fra gli eventi di pregio che andranno a riempire il Monte di Pietà per valoriz-zare il sito. Secondo l’assessore, è importante avere uno spazio per valorizzare questi gio-vani artisti che costituiranno il futuro della cultura e dell’arte messinese. “Santi, condòminie altri racconti”: il titolo della mostra di Antonello Bonanno Conti, afferma la prof. Pugliatti,con l’inusuale accostamento dei termini, include già una forma di narrazione. Dalle operedi Bonanno, traspare un incontro con l’arte che fonde leggerezza e ironia. Il prof. FerlazzoNatoli è portato a classificare l’opera all’interno della transavanguardia o forse anche dopo,

Mostra di Antonello BonannoConti al Monte di Pietà

“Santi, condòmini ed altri racconti”

foto di Dino Sturiuale

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per la tipologia delle opere ed i tipi di materiali usati. Ed ecco, infatti, nella stanza di destradel Monte di Pietà, l’incontro con una numerosa e, all’apparenza stramba, umanità. Sonoin tanti, hanno piccole teste calve, affastellate le une accanto alle altre: sono i “Condòmini”che vivono nei tanti palazzi delle tante città. Alcuni guardano di qua, altri di là. Inizialmentesembrano senza tempo e senza storia, dopo un’attenta osservazione si scopre, invece,che ognuna di quelle facce vive di una vita autonoma, custodisce sogni, enigmi, dolori.Ognuno di loro ha una personale liricità e solarità intrisa, certo, di struggente malinconia.Con malinconica ironia, accanto ai “Condòmini”, Antonello Bonanno Conti continua adammucchiare tanti omini uguali, ma senza volto. La serie di questi collage è presentata coltitolo “Publincittà”. I nuovi soggetti vivono sempre nei grandi palazzi di città, ma non hannovolto perché assenti, sembrano fantasmi, perché la pubblicità si rivolge a soggetti senzaidentità. “Ho raccolto la fastidiosissima pubblicità che mettono nelle buche delle lettere, trai tergicristalli delle macchine” – racconta con graffiante humour Bonanno Conti - “ho rita-gliato degli omini, li ho incollati e li ho fatti diventare folla. Indossano vestiti colorati o grigi,ma non hanno volto, non è loro richiesto…”. Dando vita a dei personaggi stereotipati, quin-di simili negli atteggiamenti, e lontani al tempo stesso. Il risultato finale è che con questaoperazione, spiega la prof. Pugliatti l’artista dà una decisa sterzata allo stritolante proces-so della pubblicità. I materiali usati sono per lo più carta marker e smalti e qualche laminametallica. Pur nell’apparente giocosità le opere in mostra suggellano una sofisticata rifles-sione sulle tante storture e sui tanti luoghi comuni che condizionano l’esistenza di molti. I“Santi” , assemblati in maniera geometri-camente perfetta, gioiosi e ironici è comese si chiedessero, ma è AntonelloBonanno Conti che se lo chiede, perchénel racconto della Storia dell’arte dalleicone bizantine ai Santi cristiani degli affre-schi, delle statue, la trasmissione dellareligiosità sia stata sempre regolarmenteespressa con l’immagine del pianto, deldolore, della sofferenza. Ed ecco, allora,perché nella loro apparente fissità sonotutti gioiosi, anche quando sono vestitid’oro. Riflessioni diverse, in un’altra stan-za del Monte di Pietà, suggeriscono inve-ce “Gli altri racconti”. Su superfici di gran-di dimensioni e di forte impatto visivo sonorappresentati, con una figurazione ricca dielementi simbolici, la vita, la morte, il dolo-re. Un mondo primordiale e sempre attua-le viene riprodotto grazie ad una costantecontaminazione delle più varie tecnicheartistiche. Secondo Bonanno Conti devo-no essere le tonalità di colore a stabilire uncontatto con l’osservatore in grado di per-cepire allusioni, trasposizioni, trasfigura-zioni.

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Genio Civiledi Messinavia triestefoto di Peppe Saya

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Nuovo assalto a Lampedusa

Il timore concreto che possa arrivare unanuova ondata di sbarchi è sempre consi-stente. La questione va quindi affrontata

seriamente e in tempi rapidi, dicono organiz-zazioni umanitarie e istituzioni che da temposeguono il fenomeno degli sbarchi. Gli sbar-chi dei migranti, in sé, non rappresentanouna novità, visto che sono 15 anni che comearriva la primavera salpano dall'Africamigliaia di disperati che scappano da guerree fame. Rispetto agli anni scorsi, però, que-st'anno l'Italia ha un problema in più:Lampedusa è stata dichiarata con un'ordi-nanza porto non sicuro: in teoria significache nessuna imbarcazione può attraccaresull'isola. In pratica questo finora non è suc-cesso, ma nessuno può escludere che - sel'ordinanza non viene annullata - ciò accada.Con tutte le conseguenze del caso: per rag-giungere Porto Empedocle, l'approdo piùvicino, ci vogliono almeno altre sette ore dinavigazione da Lampedusa. E se durante iltragitto qualche migrante salvato in mezzoal mare, muore? Senza contare che costrin-gendo i mezzi di soccorso a raggiungere la

Sicilia, si sguarnisce il soccorso, rischiandocosì di non fare in tempo a intervenire incaso di allarme. L'altro problema, non dipoco conto, riguarda il centro di accoglienzadell'isola. Chiuso dopo l'incendio del settem-bre scorso che lo ha quasi interamentedistrutto, non è mai stato ristrutturato. "E'fondamentale che Lampedusa abbia dinuovo un centro di accoglienza e soccorso,che sia soltanto una struttura di transito",ripete da tempo Laura Boldrini, portavoceitaliana dell'Alto commissariato per i rifugiati(Unhcr) dell'Onu. Anche perché, sottolinea,il precedente governo "ha forzato la mano,trasformando il centro di accoglienza in uncentro di espulsione" e creando così le con-dizioni che hanno poi portato alla rivolta deimigranti. C'è poi un ultimo aspetto che que-sti primi sbarchi hanno messo in luce: i traf-ficanti hanno ripreso a far viaggiare i gom-moni, se possibile meno sicuri delle carrettein legno, e in molti casi senza dotare imigranti di almeno un satellitare, per chiede-re aiuto in caso di allarme.

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A rischio collegamenti dellaSicilia con le isole minoriRischiano di diminuire, se non di saltare deltutto, i collegamenti con le isole minori, senel bilancio regionale non saranno recupe-rate le risorse tagliate con l'esercizio provvi-sorio". Lo denunciano la Filt e la Cgil regio-nali, che lanciano un allarme anche sullasorte dei lavoratori del settore. "Il finanzia-mento di 110 mln - dicono Franco Spanò(Filt) e Antonio Riolo (Cgil) - è stato ridotto a55 e le compagnie minacciano già di sbar-care i dipendenti". I due sindacalisti rilevanocome "il taglio di risorse si inscriva in una piùgenerale azione di depotenziamento del tra-

sporto pubblico locale, ancor più grave seriguarda le isole minori, che lede il diritto allamobilità e sta determinando gravi problemioccupazionali". I tagli riguardano le compa-gnie che assicurano i collegamenti, come laUstica Lines e la Ngv. Ma, a rendere ancorpiù precaria la situazione, osservano Riolo eSpanò, "c'è l'incertezza che grava sullaSiremar, che doveva essere rilevata dallaCompagnia delle isole, ma il passaggio nonsi è ancora perfezionato, mentre sulla vicen-da si addensano nubi di ambiguità e ritardiincomprensibili".

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Senato, ok a carburanti al

Il Governo ha accolto lerichieste della mozione aprima firma dalla senatri-

ce Maria Pia Castiglione delgruppo di CoesioneNazionale di PalazzoMadama che chiedeva alGoverno di prevedere l'ac-creditamento delle provvi-gioni spettanti alla RegioneSiciliana (accise petrolifere eroyalty), da impiegare sulterritorio, così come previstodallo Statuto della RegioneSiciliana, per quanto riguar-da le accise sui carburantinelle zone insulari. "IlGoverno - osserva la sena-trice Castiglione - si è altresìimpegnato ad intervenirecon determinazione affinchèle accise su tutti i prodottipetroliferi utilizzati per auto-trazione, privata e/o indu-striale o agricola e per lapesca ed i trasporti marittimi,vengano ridotte alla ve dita,sia al dettaglio che all'ingros-so con contestuale diminu-zione di ogni onere fiscaleche dovesse gravare su taliaccise".

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mozione su accise lla Sicilia

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Pronta la Finanziaria di una sforbiciata di 284 mi

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Al netto della spesa sanitaria pari a 612 milioni(343 coperti con fondi Fas e 269 con fondiregionali), la manovra predisposta dal governo,per chiudere il bilancio 2012, ammonta a419,127 milioni di euro. Gran parte delle risor-se saranno recuperate tagliando i fondi di riser-va vincolati per spese obbligatorie, per unasforbiciata di 284 milioni. Gli altri tagli riguarda-no le spese per il personale (44,4 mln), per ilfunzionamento dell'amministrazione (7,3 mln),le Asi (4,5 mln), impianti idrici e dissalatori (3,5mln), il cofinaziamento dei servizi aerei di linea(2,7 mln).Tagli anche per stipendi al personaledelle scuole materne regionali (1,1 mln) e degliistituti paritari regionali (1,4 mln), il funziona-mento delle scuole (2,1 mln) e 410 mila europer il personale della pubblica amministrazionee per il volontariato impegnato nelle attività diprotezione civile, all'introduzione dell'Imu, latassa sugli immobili che sarà incamerata daglienti locali e dallo Stato.Tra le maggiori spese,emergono 74 milioni di euro per i forestali diAzienda foreste e corpo forestale (61 mln e 13mln), 14,6 mln per la liquidazione e la ricapita-lizzazione delle società regionali, 10,8 mln per icollegamenti marittimi, 3 mln per la coperturadelle esenzioni Irap.E ancora: 500 mila europer "Emergenza Palermo", 768 mila euro pertrasferimento Ersu per oneri di personale, 400mila euro per l'acquisto di immobili e cose d'ar-te, 376 mila euro alla Sias (Servizio informativoagrometereologico siciliano), 209 mila euro acentri di assistenza alle imprese cooperativisti-che, 131 mila euro per le associazioni naziona-li di assistenza del movimento cooperativistico(ex tabella H), 45 mila euro alle Orestiadi (extabella H), 29 mila euro all'ufficio di pubblicasicurezza presso la presidenza della Regionesiciliana.La Regione ha anche previsto l’accen-sione di un mutuo da 500 milioni di euro nellamanovra finanziaria. Lo conferma l’assessoreall’Economia, Gaetano Armao. “Servirà perfinanziare gli investimenti”, ha detto Armaoprima della seduta della Commissione finanzedell’Ars, riunita per l’esame del bilancio 2012.

Lombardo: lioni di euro

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Il Servizio Regionale di Protezione Civile per la provincia di Messina, ha consegnat na e i centri collinari di Galati Sant’Anna e Santa Lucia. I lavori sono stati realizzati interessato dagli eventi del 1 marzo 2010, con fondi di bilancio della Regione Sicilia Saranno consegnati lunedì 26 sempre all’Amministrazione comunale di Messina, in con il centro cittadino con gli abitati collinari di Castanea e di Salice. La consegna, p in anticipo sulla data di ultimazione prevista per il prossimo 6 aprile. Anche questo mica è stato realizzando utilizzando fondi di bilancio regionale per un importo di 184.5 RUP ing. Bruno Manfrè, entrambi del Dipartimento di Protezione Civile Regionale I.CO.M.E.T.T. srl di Messina quello di Castanea. Dopo la consegna di entrambi i tra tura al traffico, alla gestione e manutenzione.

Consegnati lavori di ripristino vario da p

Immagini della bretella emergenzialedi collegamento tra l’abitato diGalati marina e i centri collinari diGalati Sant’Anna e Santa Lucia

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to al Comune la bretella emergenziale di collegamento tra l’abitato di Galati mari- in variante a quelli di risagomatura dell’alveo del torrente Galati, nel tratto fociale,

ana per un importo complessivo di 26.200 euro. vece, i lavori di ripristino della strada comunale Portella-San Michele che collega

proprio per l’importanza che riveste il collegamento stradale in questione, avverrà intervento richiesto dal Comune di Messina per mancanza di disponibilità econo-

500 euro. Entrambi i lavori sono stati progettati e diretti dall’ing. Fabio Bongiovanni, e ed eseguiti dall’impresa 2G Costruzioni srl di Messina quello di Galati e dalla

tti stradali, sarà cura dell’ Amministrazione Comunale provvedere alla loro riaper-

parte della Protezione Civile Regionale

Gino Morabito

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«Vogliamo vedere Gesù». È la richiesta fatta aFilippo da alcuni Greci che erano saliti aGerusalemme per la Pasqua, una richiesta tut-t’altro che dettata dalla curiosità. Il verbo utiliz-zato da Giovanni non indica un semplice «vede-re», ma un andare al di là delle apparenze,un’esigenza che affiora, struggente, e con insi-stenza, anche in molti di noi.

I discepoli entusiasti si passano di bocca inbocca la notizia di questi Greci venuti per vede-re Gesù, e magari pensano: “finalmente un po’di meritata popolarità… ecco la svolta cheaspettavamo!”. Ma la richiesta dei Greci, offrea Gesù l’occasione per parlare dell’imminen-za della sua ora, l’ora dell’innalzamento sullacroce, l’ora autentica dello svelamento: làl’avrebbero finalmente visto, là, l’attrazione cheora aveva condotto alcuni Greci, sarebbe diven-tata attrazione universale. E il segreto di quel-l’attrazione è la sua morte in croce, l’attrazionesuprema del gesto smisurato dell’amore: «Io,quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti ame» (Gv 12, 32).

Non se l'aspettavano un rabbì così, i Greci.Forse si aspettavano un grande profeta o –meglio – un filosofo saggio, sicuro di sé, dispo-sto a condividere con loro la sua dottrina e inve-ce trovano un uomo turbato e dubbioso, chevede in quell'interessamento da parte loro, unaspecie di segnale, un'intuizione della propriafine.Quell’ora tanto desiderata da Gesù è, altempo stesso, carica di turbamento: “chefare, ora? arrendersi? lasciar perdere, spari-re? abbandonare l'uomo al suo destino?”.

Vogliamo vede Commento al Vangelo

In verità, in verità io vi dico:

se il chicco di grano,

caduto in terra, non muore,

rimane solo;

se invece muore, produce

molto frutto.

Chi ama la propria vita la

perde

e chi odia la propria vita in

questo mondo,

la conserverà per la vita

eterna.

(Gv 12, 20-33)

25 Marzo 2012V domenica di Quaresima (B)

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Una scelta, l'ultima, assur-da, paradossale, esiste: lasconfitta. Forse consegnar-si, lasciarsi uccidere inchio-dato a una croce, servirà afar capire che parlava sulserio. Forse. Come essernecerti? È in gioco la libertàdegli uomini, non quella diDio. E Gesù decide di non torna-re indietro… è per quest’orache è venuto nel mondo.Scommessa ardita, rischioinaudito, follia… ma «se ilchicco di grano, caduto interra, non muore, rimanesolo; se invece muore, produ-ce molto frutto» (v. 24).Davanti alla vita donata,davanti ad un Dio morto enudo, l'uomo davvero capi-rà?

La piccola parabola del chiccodi grano ci viene consegnatanon solo come memoria diGesù e della sua Pasqua, macome invito: «Se uno mi vuolservire, mi segua» (v. 26). Alverbo vedere si accompagnail verbo seguire. «Vogliamovedere Gesù»: era il deside-rio. Ora ti viene detto: “haivisto, seguilo!”.

ere Gesù

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parole in bluparole in blu

“Ora il ‘mio’ libro io l’avevo, o pensavo di averlo, inConversazione. Io non ho mai aspirato ‘ai’ libri; aspiro‘al’ libro; scrivo perché credo in ‘una’ verità da dire; ese torno a scrivere non è perché non mi accorga di‘altre’ verità che si possono aggiungere, e dire ‘in più’,dire ‘inoltre’, ma perché qualcosa che continua amutare nella verità mi sembra esigere che non sismetta mai di ricominciare a dirla “.

tratto da “Conversazione in Sicilia”

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Vit

tori

ni

Elio

L'ultimo gesto di Socrate [...] è il gestoessenziale dell'uomo, in Hemingway;e non di auto-distruzione, ma diadempimento: gratitudine estrema, inamaro e noia, verso la vita.

parole in bluparole in blu

Siracusa, 23 luglio 1908 –Milano, 12 febbraio 1966

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Si è svolta nella mattina di mercoledi, presso la sede della IV Circoscrizione, la pre-sentazione del libro “Semplicemente Io” scritto da Francesco Ferro perl’Associazione “Amici di Edy”.

Francesco Ferro, messinese di 41 anni, ma trapiantato a Bergamo da più di 20, ha decisodi scrivere questa raccolta di poesie per raccogliere fondi in favore del piccolo Edy, affettodalla rara forma di Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker.“La battaglia contro questa malattia - afferma Ferro - può apparire persa in partenza, maarrendersi sarebbe una cosa sbagliata”. Il Maresciallo dei Carabinieri Ferro ha compostouna raccolta di poesie e racconti brevi ed introspettivi, dedicati alla sua terra d’origine peraiutare i bambini affetti da questa terribile malattia.“Avevo preparato questa raccolta solo per pochi amici, poi ne è nata quest’idea e abbiamodeciso di portarla avanti. Non è la prima delle iniziative organizzate per aiutare Edy e, perquanto mi riguarda, continuerò anche nella scrittura, essendo questo il mio primo libro.Parlerò anche con Davide Mangiapane, presidente dell’Associazione “Amici di Edy”, perstudiare ulteriori iniziative. La ricerca ha sempre bisogno di essere finanziata e non ci si può certo limitare ad una sem-plice raccolta di poesie. Organizzeremo sicuramente degli spettacoli teatrali, leggendoanche delle poesie premiate e riconosciute a livello internazionale, come quella vincitricedel primo premio al concorso internazionale poesia dell’anno, dedicata a Giampilieri, unpaese che piange i suoi morti e che non ha ancora avuto giustizia. In un mese abbiamovenduto 112 copie e, ovviamente, abbiamo intenzione di farci pubblicità per raccoglierequanti più fondi possibili.Per chi volesse dare una mano, il libro è acquistabile sul sito www.ibs.it inserendo nelmotore di ricerca il titolo “Le poesie di Francesco” ed è acquistabile anche in libreria”.Anche il presidente dell’Associazione “Amici di Edy”, Davide Mangiapane, ha parlato diquesta iniziativa e della malattia: “ La nostra Associazione si è occupata prevalentementedella raccolta fondi in eventi come questo contro una malattia cosi’ grave, di origine gene-tica, che colpisce solo i bambini maschi e crea grossi problemi di mobilità intorno al deci-mo anno di età.Questa malattia colpisce i muscoli che pian piano si deteriorano e graziesolo alla ricerca negli ultimi anni si è riusciti ad innalzare l’aspettativa di vita fino ai trent’an-ni. Il nostro interesse, ovviamente, è quello di finanziare ancor di più la ricerca ed innalza-re maggiormente l’aspettativa di vita di questi bambini.Nel corso dei prossimi mesi, noi come Associazione continueremo con iniziative di questotipo, atte anche alla sensibilizzazione di quanti disconoscono gli effetti tragici di questamalattia”.

“Semplicemente io”libro dedicato alla raccolta fondi per“Associazione amici di Edy”

Hermes Carbone

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Si è svolto ieri sera, mercoledì 21 marzo, nell’auditorium delPalacultura il concerto “Un ponte per passare” del giovanecantautore messinese Francesco Andaloro in occasione

della celebrazione dei suoi 11 anni di carriera musicale. L’iniziativarientra nell’ambito della 3° Edizione di “Progetto Solidarietà - DolciNote Artistiche”, promossa dall’Associazione culturaleMusicart3,che avrà luogo dal 20 al 24 marzo presso la stessa loca-tion. Spettacolo intrigante per il sapiente mix fra musica e danzecoreografiche.“Ci sono viaggi che vanno fatti all'inverso, per ripercorrere tutti que-gli istanti che ci hanno portato qui, dove siamo adesso”. (F.A.)Si può riassumere così il senso dell’esibizione di FrancescoAndaloro. Uno spettacolo, nato in corrispondenza degli 11 anni dicarriera musicale, per celebrare l’arte come forma di connubio diespressività artistica, nella quale la musica, la danza, le rappresen-tazioni pittoriche si intrecciano in un tutt’uno per emozionare e farfantasticare gli spettatori elevandoli ad una forma di totale ammira-zione. Sul palco, il giovane cantautore messinese, circondato dauna banda di altrettanto giovani messinesi - Giuseppe Conti allatastiera, Peppe Imbroscì al basso, Domenico Mistretta alla batte-ria, Gesuè Pagano alla chitarra, Mimmo Piccione al piano, RobertoScolaro al sassofono – ha dato il meglio di sé, proponendo e com-mentando il suo ricco repertorio di musica leggera sullo sfondo delledanze coreografiche create ad hoc da Antonella Gargano, titolaredell’associazione culturale “Tersicore”, grazie alle quali si è datorisalto all’espressività vocale del cantautore e al significato dei testi.È stata la vittoria dell’integrazione artistica fra musica e danza. Su tutto e tutti spicca la voce possedente ed intrigante di FrancescoAndaloro che con bravura ha saputo trasmettere al pubblico –mediante la giusta intonazione vocale e alla ritmicità - il senso delletematiche trattate emozionandoli: si è passati dall’importanza del-l’amicizia all’amore, dalla disperazione alla speranza di un ricon-giungimento amoroso che superi qualsiasi barriera geografica.Un piccolo cameo del chitarrista Mimmo Bertoni ha allietato ancordi più la serata di intrattenimento musicale sulle cui note ha avutoluogo una danza di flamenco. Abbiamo chiesto a Francesco Andaloro di svelarci un po’ di più disé per capire meglio la valenza artistica della sua esibizione. “Un ponte per passare” esprime simbolicamente il passaggioda una fase all’altra della sua carriera, dagli albori ad oggi.Quali sono gli elementi costanti e quali quelli innovativi dellasua musica?“L’ elemento innovativo consiste nell’inserimento di una nuova com-ponente artistica, che è proprio l’arte figurativa per cercare di dare

SpettacoliSpettacolia cura di Paola Libro

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“Un ponte per passare” Musica, danza, dipinti: il vero senso dell’arte

Sul palcoFrancesco Andaloro

foto di Alessio Villari

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più colore e forza alle storie che poi ho voluto raccontare in questoconcerto”.11 anni di carriera segnati da una passione, la passione per lamusica. Qual è stata la molla che ha fatto scattare in Lei l’amo-re per la musica ed il desiderio di trasformarla in una profes-sione?“E’ proprio una di quelle domande alle quali non ho mai saputo dareuna risposta. Certe cose sono talmente interne a noi che non sonofacilmente spiegabili a parole: in ogni caso è la voglia di voler a tuttii costi uscire dal proprio guscio, da una armatura, che ti porta ascegliete certi mestieri, a trovare delle strade da percorrere peresprimere ciò che non puoi in altro modo”. Quindi, non c’è un episodio particolare che ti ha avvicinato allamusica?“Non c’è un episodio particolare. È nata così per caso: a 17 anniproprio per voler raccontare qualcosa che avesse i colori diversidal chiaro-scuro della vita.”Nel video “Sono storia anch’io” si intravedono dei bellissimiscorci di Messina, la sua città. Come è noto, ha rifiutato di farpartire questo progetto nel capoluogo lombardo e quindi darepriorità a Messina. Cosa l’ha indotto a creare questo “ponte”fra la sua musica e Messina?“L’idea di Milano nasce con la produzione che mi sta seguendo. Lamia è stata ad una sfida con me stesso per dimostrare che l’artenon conosce città e per far capire ad una messinesità che grida manon si muove mai che l’arte non ti cambia la vita ma ti aiuta a farlavivere meglio. Il paradosso è che la musica, che poi è una illusio-ne, riesce ad unire popoli, condizioni, e colori diversi e cose cherealtà come la politica e la religione non hanno mai fatto nulla.L’arte può realmente far qualcosa: può sensibilizzare le menti di chipoi va a prendere delle decisioni importanti”.E’, quindi, questo il senso dell’arte? “Si, ma in realtà il senso dell’arte non riusciremo mai a trovarlo; piùcerchiamo di darne una definizione più essa stessa diventa unqualcosa di indefinibile. Penso che purtroppo oggi, l’arte vive uninverno freddo proprio perché l’artista, o chi voglia fare l’arte, abbiamesso una lente deformante sulla definizione: per molti arte signi-fica raggiungere un obiettivo, un traguardo, un successo, ma nonsono queste le finalità dell’arte”. Quali sono i suoi prossimi progetti futuri?“Si porterà questo progetto in giro per la Sicilia e per l’Italia. Il pro-getto, infatti, è la presentazione del prodotto in data e luoghi diffe-renti. E poi c’è l’idea di un lavoro discografico sebbene ancora nonvi siano le fondamenta ben definite”.

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“La Pelle del Serpente”, è un’opera teatrale di pregio, con la regia di Nicola Calì, che ricorda la storia di Curzio Malaparte, interpretato dal grandissimo attore-regista messinese, GiovanniBoncoddo, che dopo otto anni ritorna sulla scena. Curzio Malaparte è stato uno scrittore, giornalista e ufficiale dell’esercito italiano del Novecento. Si cimentò inoltre, in una sola occa-sione, come regista cinematografico. Particolarmente noto, soprattutto all´estero, per i suoi romanzi Kaputt e La pelle, resoconti autobiografici della sua esperienza di giornalista e uffi-

ciale durante la seconda guerra mondiale e Maledetti Toscani. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale (1914), decise, sedicenne, di partire volontario per il fronte. Visto che l´Italia eraneutrale, si arruolò nella Legione Garibaldina, inquadrata, poi, nella Legione straniera francese. Nel 1915 anche l´Italia entrò in guerra. Malaparte poté arruolarsi, così, nel corpo degli Alpinidel Regio Esercito. Subito dopo la guerra, tentò di pubblicare il suo primo libro, Viva Caporetto!, un saggio-romanzo sulla guerra che vedeva nella Roma corrotta il principale nemico dacombattere. Terminata la stesura dell´opera, nel 1919, cominciò l´attività giornalistica. Già dal 1920, Malaparte aveva aderito al partito fascista di Benito Mussolini e, nel settembre 1922,partecipò alla Marcia su Roma. Nel 1924, sotto il nuovo regime, amministrò diverse case editrici tra cui quella de La Voce di Prezzolini. All´indomani del delitto Matteotti, fu il più accanitosostenitore dello “squadrismo intransigente“,fondando e dirigendo la rivista “La conquista dello Stato“ che (al pari de “Il Selvaggio“ di Mino Maccari) sospinse Mussolini, col discorso del 3gennaio 1925, alla dittatura. Sempre nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti. Nel 1933 venne confinato all´isola di Lipari, con l´accusa di aver svolto attività antifa-sciste all´estero. Il suo libro, Tecnica del colpo di Stato venne generalmente considerato come un invito alla conquista violenta del potere attraverso il rovesciamento dello Stato, nonostan-te Malaparte sostenesse, al contrario, che il suo intento fosse compiere un’analisi tecnica ai fini della difesa dello Stato stesso. Nel 1957 intraprese un viaggio in URSS e in Cina, ma dovet-te tornare prima a causa della malattia polmonare che lo tormentava. In quei mesi di malattia si avvicinò al cattolicesimo. Morì nel luglio a Roma di cancro, da alcuni considerato, come laconseguenza dell´intossicazione da iprite subita nel primo conflitto mondiale. L’esperienza della morte, ha detto, Calì, durante la conferenza stampa, ci ha toccato tutti e due da vicino. Siamocambiati, senz’altro in meglio, e certe cose le possiamo comunicare solo fra noi. E nessuno può capirci come ci capiamo noi. La storia degli ultimi giorni di Malaparte, pur rivisitata da menella fantasia, ha sorprendenti somiglianze con le vicende che abbiamo vissuto in prima persona e durante le prove ne abbiamo scoperte di altre. Affronto questa esperienza con un sensodella vita più sereno e profondo. Sono quasi incredibili le cose che accomunano me e Gianni, dopo queste esperienze. Quando parlo con lui, mi rendo conto come egli sia perfetto per que-sto personaggio. Durante lo spettacolo l’attore per le sue condizioni fisiche, in simbiosi con il protagonista si troverà, spesso, a stare seduto sul letto d’ospedale. Boncoddo, orgoglioso dopootto anni di poter ritornare in scena, ci parla di questo spettacolo quasi fosse il suo primo lavoro, infatti parla di ridebutto. Questo evento è l’emblema di un mondo contrario a quello odier-no, che è un mondo dell’apparire. Diceva Enzo Biagi: Oggi ci sono molte persone , ma poche persone di carattere. Se venisse Gesù Cristo non lo crocifiggerebbero, perché o passerebbeinosservato o, al più, lo inviterebbero a partecipare ad un talent show. Questo spettacolo è un invito quindi a riflettere, rivolto ai giovani e meno giovani.

Dal 23 al 25 marzo nella Sala Laudamoper il cartellone "La Casa degli Artisti".Testo e regia sono dello stesso Calì.Musiche di Pippo Mafali

“La pelle del serpente”

SpettacoliSpettacoli

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“La Pelle del Serpente”, è un’opera teatrale di pregio, con la regia di Nicola Calì, che ricorda la storia di Curzio Malaparte, interpretato dal grandissimo attore-regista messinese, GiovanniBoncoddo, che dopo otto anni ritorna sulla scena. Curzio Malaparte è stato uno scrittore, giornalista e ufficiale dell’esercito italiano del Novecento. Si cimentò inoltre, in una sola occa-sione, come regista cinematografico. Particolarmente noto, soprattutto all´estero, per i suoi romanzi Kaputt e La pelle, resoconti autobiografici della sua esperienza di giornalista e uffi-

ciale durante la seconda guerra mondiale e Maledetti Toscani. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale (1914), decise, sedicenne, di partire volontario per il fronte. Visto che l´Italia eraneutrale, si arruolò nella Legione Garibaldina, inquadrata, poi, nella Legione straniera francese. Nel 1915 anche l´Italia entrò in guerra. Malaparte poté arruolarsi, così, nel corpo degli Alpinidel Regio Esercito. Subito dopo la guerra, tentò di pubblicare il suo primo libro, Viva Caporetto!, un saggio-romanzo sulla guerra che vedeva nella Roma corrotta il principale nemico dacombattere. Terminata la stesura dell´opera, nel 1919, cominciò l´attività giornalistica. Già dal 1920, Malaparte aveva aderito al partito fascista di Benito Mussolini e, nel settembre 1922,partecipò alla Marcia su Roma. Nel 1924, sotto il nuovo regime, amministrò diverse case editrici tra cui quella de La Voce di Prezzolini. All´indomani del delitto Matteotti, fu il più accanitosostenitore dello “squadrismo intransigente“,fondando e dirigendo la rivista “La conquista dello Stato“ che (al pari de “Il Selvaggio“ di Mino Maccari) sospinse Mussolini, col discorso del 3gennaio 1925, alla dittatura. Sempre nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti. Nel 1933 venne confinato all´isola di Lipari, con l´accusa di aver svolto attività antifa-sciste all´estero. Il suo libro, Tecnica del colpo di Stato venne generalmente considerato come un invito alla conquista violenta del potere attraverso il rovesciamento dello Stato, nonostan-te Malaparte sostenesse, al contrario, che il suo intento fosse compiere un’analisi tecnica ai fini della difesa dello Stato stesso. Nel 1957 intraprese un viaggio in URSS e in Cina, ma dovet-te tornare prima a causa della malattia polmonare che lo tormentava. In quei mesi di malattia si avvicinò al cattolicesimo. Morì nel luglio a Roma di cancro, da alcuni considerato, come laconseguenza dell´intossicazione da iprite subita nel primo conflitto mondiale. L’esperienza della morte, ha detto, Calì, durante la conferenza stampa, ci ha toccato tutti e due da vicino. Siamocambiati, senz’altro in meglio, e certe cose le possiamo comunicare solo fra noi. E nessuno può capirci come ci capiamo noi. La storia degli ultimi giorni di Malaparte, pur rivisitata da menella fantasia, ha sorprendenti somiglianze con le vicende che abbiamo vissuto in prima persona e durante le prove ne abbiamo scoperte di altre. Affronto questa esperienza con un sensodella vita più sereno e profondo. Sono quasi incredibili le cose che accomunano me e Gianni, dopo queste esperienze. Quando parlo con lui, mi rendo conto come egli sia perfetto per que-sto personaggio. Durante lo spettacolo l’attore per le sue condizioni fisiche, in simbiosi con il protagonista si troverà, spesso, a stare seduto sul letto d’ospedale. Boncoddo, orgoglioso dopootto anni di poter ritornare in scena, ci parla di questo spettacolo quasi fosse il suo primo lavoro, infatti parla di ridebutto. Questo evento è l’emblema di un mondo contrario a quello odier-no, che è un mondo dell’apparire. Diceva Enzo Biagi: Oggi ci sono molte persone , ma poche persone di carattere. Se venisse Gesù Cristo non lo crocifiggerebbero, perché o passerebbeinosservato o, al più, lo inviterebbero a partecipare ad un talent show. Questo spettacolo è un invito quindi a riflettere, rivolto ai giovani e meno giovani.

Dal 23 al 25 marzo nella Sala Laudamoper il cartellone "La Casa degli Artisti".Testo e regia sono dello stesso Calì.Musiche di Pippo Mafali

“La pelle del serpente”

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Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Arachidi ipoallergeniche, che potrannoessere consumate senza rischiodalle persone allergiche, spesso

costrette a rinunce per la presenza di traccedell'alimento proibito in molti prodotti indu-striali. Una tecnica, appena brevettata inFrancia da una ricercatrice di Tolosa, per-mette di neutralizzare le sostanze nocive. Almomento la procedura messa a punto daAnnick Barre, docente di farmacia all'univer-sità Paul Sabatier di Tolosa e specializzatain ricerche di allergologia, permette di ren-dere innocue il 95% delle proteine respon-sabili delle reazioni allergiche, ma la percen-tuale può essere migliorata ulteriormente.

Per 'disinnescare' il loro potenziale negati-vo, le proteine vengono destrutturate. Il pro-cedimento prevede uno choc termico, adalte temperature e a pressione elevata, e ilsuccessivo utilizzo di un probiotico i cuienzimi scompongono la proteina in piccoliparti. Il test, per ora, è stato condotto su cel-lule. E prima di sperimentarlo sull'uomo iricercatori vogliono arrivare a eliminare il100% delle sostanze nocive in vitro. Le arachidi sono la seconda causa di aller-gia alimentare fino ai 3 anni di età, e poidiventano la prima. Sono presenti in moltis-simi cibi e le reazioni allergiche possonoessere particolarmente gravi.

Presto arachidi anti-allergiche,tecnica neutralizza allergeni

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Mangia sanoMangia sano

Linguine all’Eoliana

Ingredienti per 4 persone:

• 500 gr di linguine• 200 gr di tonno al naturale• 100 gr di olive in salamoia• 50 gr di capperi• 2 spicchi d’aglio• prezzemolo q.b.• sale q.b.• olio extra vergine d’oliva• peperoncino rosso q. b.

La ricetta

RERE PREPARAZIONEIn un tegame soffriggetel’aglio e il prezzemolo tritati.Aggiungete i capperi, le olivetagliuzzate a pezzetti e iltonno sminuzzato, infinesale e peperoncino. Lasciate cuocere, per unadecina di minuti. A parte lessate la pasta, sco-late al dente e unite il condi-mento preparato aggiungen-do infine prezzemolo tritato.

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AmarcordMessina

Cinema Trinacria1930

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Sportil CittadinoN

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