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P D F IL POSTO DELLE FRAGOLE cooperativa sociale BILANCIO SOCIALE 2010 IN EQUILIBRIO NEL BLU

BILANCIO SOCIALE 2010 PDF

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Bilancio 2010 cooperativa sociale Il Posto delle Fragole

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IL POSTO DELLE FRAGOLEcooperativa sociale

BILANCIO SOCIALE

2010IN EQUILIBRIO NEL BLU

Stampato nel mese di giugno 2011

Il Posto delle Fragole cooperativa socialeVia De Pastrovich 1Trieste

Metto la sediadove le mie ginocchiapossono toccare le rose

Kigo: sobi (rose)

Bilancio sociale a cura del Posto delle Fragole cooperativa sociale

Fotografie

Carlo AndreasiArchivio PDF

TestiCarlo AndreasiOrietta Polizzy

Elaborazione datiIsabella Testa

Grafica e impaginazioneCarlo Andreasi

VOCI A CONFRONTO pag. 9

PARTE PRIMA L’IDENTITA’ pag. 13La nostra storia Appunti sull’identità pag. 15 Cronologia breve pag. 16Natura della cooperativa e governance Statuto pag. 19 Finalità pag. 20 Governance pag. 21Vision pag. 23Mission pag. 27I nostri soci pag. 31L’anno in corso La governance pag. 39 Il ciclo produttivo pag. 40

PARTE SECONDA LE NOSTRE STRUTTUREIl Posto delle Fragole Ristorante Bar pag. 45Hotel Tritone pag. 49Bar One pag. 53

PARTE TERZA IL CONTO ECONOMICO 2010Premessa pag. 55Bilancio d’esercizio 2010 pag. 56 PARTE QUARTA: RELAZIONI TERRITORIALI E SOCIALIImpatto sociale pag. 71Stakeholders pag. 73 Progettualità future pag. 75Conclusioni pag. 81

Contatti pag. 82

SOMMARIO

0LEO E CARLO ANDREASI 2010: TUBO DI SCARICO DEI SOGNI

pag. 9

ORIETTA POLIZZYAppunti sulla mia esperienza

Ecco….la MIA esperienzaHo cominciato dalla base…dal basso …nell’ormai lontano 1983! Un percorso in borsa formazione lavoro con la coope-rativa: avevo 21 anni e un periodo diffici-le. Lavoravo in segreteria, si organizza-vano corsi di lingue straniere; sarebbe corretto dire che cominciavo ad “impa-rare” i ritmi di un possibile vero lavoro,

poi con il tempo e lo sviluppo della cooperativa, la mia formazione si è arricchita in termini qualitativi ed è stato importante avere la possi-bilità di scegliere, in diversi ambiti professionali, come far emergere le mie capacità. In cooperativa ho fatto quasi tutti i mestieri e ricoperto tutti i ruoli, compreso il livello massimo di presidente! Il lavoro, oltre a offrirmi una significativa opportunità di crescita professionale, mi ha consentito di arricchire e diversificare la stessa. Ma al di là di questi aspetti, il percorso in cooperativa ha rappresentato anche una parte fondamentale della mia crescita personale: ho potuto decidere della mia vita, è servito a farmi maturare e a farmi scegliere con consa-pevolezza come volevo stare e partecipare all’interno della società e soprattutto mi ha permesso di individuare il modello di società per me più rappresentativo. Ho avuto la possibilità di colti-

Premessa

Voci a confronto

vare sogni, che tante volte si sono realizzati, e ho imparato a superare meglio le sconfitte perché ho potuto condividerne il peso con altri. Ho avuto il privilegio di conoscere gente diversa e unica e ho avuto la possibilità di viaggiare nel mondo. In questo percorso nulla è stato facile, ma credo sia servito a farmi diventare una persona migliore.Il senso di appartenenza, l’orgoglio, l’entusiasmo, sono stati gli ele-menti fondamentali che hanno motivato il mio tentativo di “fare impre-sa sociale” attraverso un lavoro che mi ha consentito di vivere una vita dignitosa, spesso mi sono sentita felicemente utile agli altri.

Adesso, dopo 28 anni, mi sento un po’ smarrita nell’affrontare le difficoltà che caratterizzano il momento attuale. Forse ora, più che in passato, vi è l’esigenza di perseguire con rinnovato vigore, il mo-dello di impresa sociale che si è rivelata un’idea vincente tanti anni fa. Non ho una ricetta, credo solo che in solitudine non si vada lontano, credo alle reti e alle alleanze con le persone unite dall’orgoglio delle idee per consentire a molte altre persone di esserlo.

CARLO ANDREASIAppunti sulla mia inesperienza

Sono socio del Posto delle Fragole da circa 6 anni. Al di là del mio rapporto lavorativo con la cooperativa il nostro incontro risa-le a molti anni prima, quando frequentavo l’università ed ero rimasto letteralmente affascinato dal Parco di San Giovanni e da ciò che si costruiva in quel contesto. Di-ventare a vent’anni di distanza presidente di una compagine simbolo di una corrente di pensiero e di azione è dunque per me un riconoscimento di enorme portata.

Riflettere su cosa rappresentino per me questo luogo e queste persone al di là della forma ufficiale legata all’epopea basagliana e alla sua evoluzione, mi conduce al concetto di sperimentazione. Il termine qui riveste il suo significato originario di costruzione della conoscenza

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tramite l’esperienza operativa in ambito sociale e relazionale.

Benché queste idee non siano certo nuove, una loro attuazio-ne radicale è quanto mai attuale in un mondo dove le reazioni e i feed-back sociali vengono attivati da meccanismi di persuasione inconscia che agiscono nostro malgrado all’interno delle nostre vite. L’abbatti-mento del pregiudizio per esempio fa parte di questo sistema di ap-proccio basato essenzialmente sul saper vedere, ascoltare e sentire le cose e le persone senza concetti aprioristici in sovrapposizione, arrivando magari alla conclusione che rafforzi il pregiudizio stesso.

Gestire la complessità dei rapporti interpersonali può essere ri-solta unicamente sviluppando una visione complessiva d’insieme che tenga conto più della dimensione relazionale che di quella focalizzata sul singolo aspetto astratto dal suo contesto, il che comporta l’attiva-zione di una parte di noi che sappia svincolarsi dalla logica ferrea e sia in grado di cogliere nodi di raccordo inattesi e fugaci. In una ricerca effettuata dall’antropologo Thomas Goldwin, si mette a confronto due diversi modi di navigare: quello di un europeo e quello di un indige-no delle isole Truck, spostandosi su di una piccola imbarcazione tra gli isolotti del Pacifico. Prima di salpare, l’europeo elabora un piano scritto in cui prevede le direzioni di rotta, i gradi di longitudine e di latitudine e gli orari stimati di arrivo ai vari scali. Una volta concepito e completato il piano, il navigatore non ha che da seguire le varie fasi una dopo l’altra utilizzando tutti gli strumenti disponibili. L’indigeno in-vece, comincia il suo viaggio raffigurandosi la posizione della meta in rapporto alla posizione delle altre isole. Egli improvvisa ogni decisione controllando costantemente la posizione in riferimento al punto da cui è partito e a quello a cui deve giungere.

Se qualcuno mi chiedesse oggi quale sia il mio ruolo all’interno del Posto delle Fragole, direi senza dubbio che è quello di navigatore a vista, il che non vuol dire avventatezza, improvvisazione o azzardo ma al contrario lucida e cosciente assunzione del paradigma della complessità.

PARTE PRIMA

L’IDENTITA’

1LOCANDINA PER I 30 ANNI DEL PDF

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L’identità

La nostra storia

APPUNTI SULL’IDENTITA’

In eqiuilibrio nel blu

Nel 1998 Lawrence Ferlinghetti rilasciava un’intervista a Giorgio Moser, nella quale affermava: “…l’individualismo è costantemente ag-gredito in questo mondo. Ecco perché l’immagine di Charlie Chaplin, l’omino col bastone e il cappello è ancora il simbolo concreto, valido, in grado di rappresentare un piccolo uomo contro tutto quello che è la dura, aggressiva realtà del mondo esterno. Lui rappresenta il sog-gettivo di ognuno e questo soggettivo è sempre attaccato nella nostra civiltà, dalla commercializzazione, la pubblicità, il mondo degli affari e tutto il resto. L’individualismo viene ucciso o più semplicemente si può dire che il ventesimo secolo sta uccidendo il divino. Il ventesimo secolo sta uccidendo il concetto del divino che è in noi.”Il valore dell’identità non va dunque ricercato nell’appartenenza a ca-tegorie stabilite o nella creazione di nuovi standard quanto piuttosto dall’allentamento progressivo della nozione stessa di omologazione per coltivare la pluralità come ricchezza. L’identità non è pertanto un insieme di parametri astratti, quan-to piuttosto una singolarità cangiante, consapevole della propria tran-sitorietà. Quando nel 2009 Il Posto delle Fragole sceglie In equilibrio nel blu come titolo per rappresentare i trent’anni d’esistenza, lo fa con l’immagine di Philip Petit , funambolo che colmò passeggiando su un cavo lo spazio di cielo che separava le Twin Towers. Svincolati dal cordone ombelicale con la nostra storia ma consapevoli delle stessa, acquisiamo passo dopo passo una libertà non semplice da gestire ma che ci garantisce un’autonomia di pensiero e di azione che corri-spondono ai valori per cui ci impegniamo ogni giorno.

CRONOLOGIA BREVE

Nel 1979 nasce ufficialmente la cooperativa sociale Il Posto delle Fragole. Tra i soci fondatori alcuni nomi che avrebbero continuato per anni a risuonare per le strade ombrose del Parco di San Giovanni, giocando le carte del rilancio perenne della scommessa basagliana.Tra questi Franco Rotella, da poco in pensione, che fortemente ha voluto il recupero paesaggistico del comprensorio come conditio sine qua non per quella compenetrazione-compartecipazione con la città e nella città come punto di partenza e di arrivo di una politica illumina-ta volta ad abbattere i muri fisici e sociali. Dicono di noi che siamo una cooperativa piccola che negli anni ha saputo mantenersi fedele alla sua ragione fondante, ovvero il recupero della dignità umana attraverso il lavoro con un’attenzione maniacale all’integrazione tra i bisogni e i desideri della persona e le esigenze strategiche della cooperativa come struttura commerciale a tutti gli effetti. Fin dai primi anni l’imprinting di sviluppo ha preso la direzione della gestione di pubblici esercizi. Dietro questa scelta importante vi è essenzialmente l’orgoglio della nostra diversità e la consapevolezza che la ricchezza individuale è un valore che non può essere nasco-sto ma al contrario esibito ed esaltato come prospettiva esistenziale, come visione progettuale nel mondo. Lavorare a contatto con il pub-blico “normale” porta infatti con sé delle implicazioni non secondarie per un socio cosiddetto svantaggiato. Lo obbliga ad uscire dal pe-rimetro della sua condizione a condurre i primi passi nella gestione autonoma dell’imprevisto, a spostare giorno dopo giorno un po’ più in là la soglia dell’osare sé stessi per gli altri. D’altra parte, specularmene, l’uomo della strada, il cliente comune è invitato a lasciare il passo a ritmi diversi, modellati su un genere altro di produttività, non basato esclusivamente sul rapporto matematico tra lavoro e unità di tempo per la produzione di beni standardizzati ma al contrario incentrato su un modello di tempo individuale per una produzione diversificata e personalizzata. In definitiva Il Posto delle Fragole si è sempre posto come una sorta di laboratorio in cui ascoltare, stimolare e accrescere giorno dopo giorno le nostre singolarità, gestendole in concertazione e saggiandone la tenuta tramite un rapporto costante e diretto con la società cui apparteniamo e in cui agiamo.

pag. 17Philip Petit durante la sua impresa.Frame tratto da Man on wire di James Marsh 2008

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Statuto

La Cooperativa ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini at-traverso lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, quali gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli ex tossicodi-pendenti, gli alcoolisti, gli ex alcoolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, i condannati ammessi alle misure alternative alla deten-zione, le altre persone a rischio o in stato di emarginazione segnalate dagli enti locali, dalle unità sanitarie locali o dagli organi giudiziari. Le persone svantaggiate, ai sensi delle leggi vigenti, devono costitu-ire almeno il 30% (trenta per cento) dei lavoratori della cooperativa.Lo scopo che i soci cooperatori intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata, continuità di occupazione lavorativa e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali. L’integrazione sociale, lavorativa e gestionale a pieno titolo e la cre-scita professionale e culturale dei soci svantaggiati costituiscono i fonda-menti per il raggiungimento dello scopo statutario. La cultura e la pratica aziendale si ispireranno quindi ai principi fon-danti una imprenditorialità sociale che nel raggiungimento di una maggior qualità sociale vede il suo fine di produzione di valore aggiunto.

L’identità

Natura della cooperativae governance

Sono indicatori di qualità sociale:

1. L’azione riparativa nei confronti della natura, dell’ambiente e dell’uomo;

2. Il recupero e la produttivizzazione di risorse umane e materiali inutilizzate, sprecate o sconosciute;

3. La qualità dei prodotti o servizi, dei modi della produzione, dei luoghi del produrre delle relazioni tra i produttori;4. La qualità della cooperazione intesa come qualità dell’informazione e della formazione, della democrazia delle relazioni, del rispetto dei diritti e della valoriz-zazione delle capacità singolari.

La Cooperativa intende favorire la diversificazione e la molteplicità delle attività produttive al fine di sviluppare l’incontro e la collaborazione sinergica tra diverse professionalità e progettualità. La cooperativa provvederà inoltre a garantire il più possibile la contempora-neità tra i processi formativi e quelli lavorativi.La Cooperativa è retta e disciplinata dai principi e dai valori della mutualità, non si pone fini di lucro o di speculazione privata e si ispira, nelle sue attività, alla libera e spontanea cooperazione.

Finalità

Lo scopo che i soci cooperatori intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata, continuità di occupazione lavorativa e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali. L’integrazione sociale, lavorativa e gestionale a pieno titolo e la cre-scita professionale e culturale dei soci svantaggiati costituiscono i fonda-menti per il raggiungimento dello scopo statutario.

La Cooperativa è retta e disciplinata dai principi e dai valori della mutualità, non si pone fini di lucro o di speculazione privata e si ispira, nelle sue attività, alla libera e spontanea cooperazione.

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Governance

La cooperativa è attualmente composta da diciassette soci e porta avanti le sue finalità coinvolgendoli al massimo grado nelle decisioni impor-tanti da prendere. Le dimensioni ridotte del gruppo, favoriscono comun-que un colloquio e un confronto quotidiano attorno alla gestione d’impresa, cosa che determina come fattore fondamentale una fluidità trasversale che favorisce indiscutibilmente la partecipazione del socio al di là dei momenti istituzionali nei quali si è chiamati ad esporre opinioni e progettualità. Il consiglio d’amministrazione si riunisce ogni qual volta si renda ne-cessario chiarire questioni strategiche importanti ma anche semplicemente confrontarsi su aspetti gestionali meno rilevanti ma che si ritiene necessitino di una discussione allargata. Attualmente composto da cinque soci eletti dall’assemblea, al suo interno le cariche sono state assegnate come se-gue.

Presidente: Carlo Alberto AndreasiVice-Presidente: Teresa BandelliConsigliere: Orietta PolizzaConsigliere: Alessandro MayerConsigliere: Manuela Bucovaz

L’assemblea dei soci si riunisce almeno una volta l’anno per l’approvazio-ne del bilancio e in ogni caso ogni qual volta emerga la necessità di una discussione allargata attorno a tematiche d’importanza collettiva. L’assem-blea è considerata un momento fondamentale di esternazione di perples-sità e dubbi e l’occasione per dare delle risposte il più possibile esaurienti. Di conseguenza ogni assemblea è un frangente in cui si testa la solidità del gruppo nonché la fiducia che si ha nel consiglio d’amministrazione e in cui si attuano correzioni di rotta laddove si ritenga di doverlo fare. Benché il voto di maggioranza costituisca lo strumento istituzionale finale, all’inter-no della nostra assemblea si è sempre cercato riuscendoci di raggiungere accordi che contemplassero l’approvazione plenaria, al fine di evitare insa-nabili spaccature interne. L’assemblea è inoltre un contesto unico in cui far emergere nei soci una coscienza partecipativa. Ogni sua decisione, ogni suo dubbio, ogni suo entusiasmo ha delle conseguenze per l’insieme, delle conseguenze concrete e tangibili.

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DISTILLIAMO L’UNICITA’ COME BENE COLLETTIVO

Il Posto Delle Fragole è una realtà imprenditoriale e commer-ciale a tutti gli effetti, dove il nostro impegno è rivolto verso orizzonti più estesi nei quali l’obiettivo prioritario e significativo è quello di una società migliore, in cui al centro ci sia la felicità dell’individuo, felicità in-timamente connessa al benessere collettivo e planetario. Un uomo e una donna appagati, lo sono nella misura in cui sanno cogliere e por-tare a maturazione la loro specificità, lo sono nella misura in cui sanno capire quale spazio occupare e quali azioni compiere per nutrirsi e nutrire al meglio la collettività: questo può avvenire solo individuando e favorendo le potenzialità innate in ognuno di noi.

Nella nostra cooperativa non esiste un ruolo prefissato. Il nuo-vo socio comincia a lavorare sperimentandosi in settori produttivi che possono rivelarsi fin da subito congeniali, oppure costituire uno sco-glio più o meno insormontabile. All’interno del nostro contesto si può pertanto evolvere e trovare alla fine una strada diversa, anche radical-mente diversa, da quella intrapresa in origine, ma certamente la più congeniale e funzionale rispetto alle potenzialità di ciascuno.

L’identità

Vision

Gli esempi sono innumerevoli.

Isabella ha cominciato dieci anni fa come borsa lavoro nel sa-lone di parrucchiere ed ora riveste un ruolo essenziale nella gestione amministrativa, elaborando budget d’impresa e redigendo annual-mente i bilanci in collaborazione con valenti professionisti esterni.

Orietta inizia anche lei come borsa lavoro nel 1990 assumendo il posto di cameriera ai piani all’Hotel Tritone per poi reggere come presidente la cooperativa fino al maggio 2010 a scadenza di manda-to. Carlo viene assunto come portiere notturno nel 2003 e oggi succede a Orietta nella presidenza, mentre si occupa attivamente di comunicazione grafica e web per i settori della cooperativa.

Gianni viene assunto come cameriere e ora è una figura im-portante nella gestione dell’Hotel Tritone, portando a compimento un progressivo percorso di affrancamento dagli psicofarmaci.

Gli esempi sono innumerevoli, ma quello che conta è che tutto ciò è stao ed è possibile grazie ad una impostazione concettuale di base del nostro gruppo, fatta di ascolto, scontro dialettico e disponi-bilità incondizionata alle proposte e agli apporti di tutti i singoli soci, nonché ad una trasversalità costruttiva che considera la gerarchia am-ministrativa unicamente come uno strumento strutturale e non come un baluardo privilegiato.

Trent’anni fa Il Posto delle Fragole nasceva con questi geni nel suo DNA. A distanza di tempo, la forma che ha assunto tiene fede alle aspettative mentre il progetto originario non si è certo esaurito, mantenendo viva l’idea per cui distillando l’unicità di ognuno come un dono collettivo, lavoriamo per far emergere il soggetto laddove si vorrebbe solo un numero.

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Il Posto delle Fragole è una cooperativa sociale di tipo B, nata all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste nel contesto della riforma basagliana per lavorare su progetti di inserimento lavorativo attraverso i nostri due settori commerciali: il ristorante Il Posto delle Fragole e l’Hotel Tritone. I destinatari di queste azioni di inclusione sociale sono tradizionalmente le persone oggetto della legge 381, ov-vero soggetti con problemi di salute mentale, tossicodipendenza e alcolismo. Negli ultimi anni altre categorie deboli si sono affiancate a quelle originarie contemplate dalla legislazione come disoccupati over 50, immigrati, giovani madri ecc., favorendo la nascita di un dibattito all’interno della cooperazione sociale sull’esigenza di riposizionare le categorie classiche della 381, constatata la diversificazione allarmante del disagio sociale, che dà la misura dell’imprescindibile importanza delle azioni di inclusione. Attraverso il lavoro e la partecipazione coo-perativa alla gestione e alla progettazione dello sviluppo della propria impresa, il soggetto riacquista nella grande maggioranza dei casi la fiducia in sé, la dignità di fronte agli altri e la coscienza di intraprendere un cammino verso una direzione precisa, cammino al quale egli stes-so apporta contenuti e proposte. Nella pratica gli inserimenti lavorativi partono con l’apertura di contratti di borsa lavoro, in cui il soggetto è affiancato nella pratica quotidiana da un tutor che supporta la formazione per un periodo va-riabile dai 3 ai 6 mesi. Durante questo arco di tempo, quello che viene richiesto è di entrare dolcemente all’interno di un ciclo produttivo, fatto di rapporti interpersonali da gestire, orari da rispettare, comportamenti e attitudini da tenere nei confronti dei colleghi e della clientela, il tutto monitorando costantemente la risposta della persona e mantenendo un dialogo costante con le istituzioni sanitarie.La nostra esperienza pluriennale nel campo dell’inclusione lavorativa ci ha portato a redigere, con il supporto di medici e altri operatori sociali, dei veri e propri manuali su

L’identità

Mission

questo tema. Dopo il primo step formativo e di verifica delle reali mo-tivazioni e risposte da parte del soggetto in inserimento, se l’assetto del personale operante in cooperativa lo rende opportuno, si procede con un’assunzione vera e propria. Il Posto delle Fragole ha sempre postulato per i neo assunti l’inclusione fin da subito all’interno della compagine sociale. La differenza tra lavoratore dipendente e socio a tutti gli effetti è sostanziale. Con lo status di socio ci si fa carico di una responsabilità im-prenditoriale e in generale di una coscienza partecipativa che il mero lavoratore dipendente non possiede riducendo con ciò sensibilmente tutti quei fenomeni riconducibili al concetto di assistenzialismo, quali scarsità motivazionali e assenteismo. Come già accennato in pre-cedenza, molti dei soci partiti con un contratto di borsa formazione lavoro, sono diventati a loro volta tutor portando avanti quel processo di rigenerazione delle figure professionali di vitale importanza per la nostra mission aziendale. Attualmente il Posto delle Fragole conta una percentuale di soci portatori di svantaggio prossima al 60% laddove la normativa prevedrebbe una soglia di almeno il 30% per definire lo status di coo-perativa sociale. In scelte coraggiose come queste risiede la differen-za sostanziale di un’impresa come Il Posto delle Fragole: un progetto sociale chiaro e lungimirante, sperimentato e verificato ogni giorno dai nostri soci i cui benefici nel contesto dello stato sociale sono indiscutibili e meriterebbero forse maggiore attenzione da parte delle istituzioni pubbliche. L’esperienza del Posto delle Fragole nella pratica dell’inclusione attraverso attività ricettive turistiche come ristoranti e hotel e molti pro-getti incentrati sull’attività di consulenza della nostra équipe ha gene-rato negli anni una diffusione di queste pratiche portando alla nascita di realtà come Le Mat, franchising sociale alberghiero attivo su tutto il territorio italiano e ultimamente anche internazionale (Le Mat Europe) con l’ultima apertura di una struttura alberghiera in Norvegia nel cui ciclo produttivo sono integrati soggetti in difficoltà. In definitiva, da esperienze come queste si evince come sia di fondamentale importanza per la sopravvivenza e la diffusione di buone pratiche come la nostra, la costituzione di reti di confronto e di supporto sempre più allargate e integrate nel tessuto imprenditoriale, così da poter implementare l’interesse, il confronto e la crescita allar-gata.

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1IMAGE FROM WWW.COOPFRAGOLE.IT

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ORIETTA POLIZZY

Torino 29/06/1962Socia dal 12/05/1987TItolo di studio: licenza media

Inizia come borsa lavoro presso l’Hotel Tritone con la mansione di cameriera ai piani. Successivamente passa alla recep-tion e in seguito al settore amministrativo, guidando, come presidente, il Posto delle Fragole fino al 2010.

RENATA BELICH

Trieste 08/03/1961Socia dal01/11/1987

TItolo di studio: licenza media

Inizia come borsa lavoro presso l’Hotel Tritone come cameriera ai piani e recep-tionist. In seguito comincia a lavorare presso il ristorante Il Posto delle Frago-le progredendo enormemente nel suo percorso di emancipazione. Attualmente riveste la mansione di seconda cuoca e pasticciere. Scrive da sempre poesie. Nel 2009 Il Posto delle Fragole Edizioni fanta-sma dà alla stampa la sua prima raccolta di versi.

L’identità

I nostri soci

ANNA MARIA BOLE

Trieste 02/06/1944 Socia dal01/091987TItolo di studio: licenza media

Inizia come borsa di formazione lavoro diventando presto responsabile com-merciale di Carta da Zucchero, boutique alternativa gestita dalla cooperativa negli anni ‘90. Successivamente, con la chiu-sura dell’attività, diventa governante e re-sponsabile degli inserimenti presso l’Ho-tel Tritone. Le sue capacità manageriali vengono poi messe a frutto nel ristorante di cui assume la direzione per anni. Con l’assegnazione della gestione del Bar One, ne diventa la figura responsabile sia sotto il profilo commerciale che da quello dei tutoraggi.

PATRIZIA MERCANDEL

Trieste 01/08/19466 Socia dal 01/07/199TItolo di studio: maturità professionale

Autodidatta, aiuto cuoco presso le Bare-tine -ristorante gestito dalla cooperativa negli anni ‘80- con la ristrutturazione del Ristorante Bar Il Posto delle Fragole, di-venta prima cuoca contribuendo in gran-de misura alla sua crescita qualitativa negli anni.

BERNARDI BARBARA

Trieste 07/12/19469 Socia dal 01/05/1992TItolo di studio: licenza media

Inizia come borsa lavoro presso il Risto-rante Il Posto delle Fragole diventando aiuto cuoca e pasticciere. Attualmente è governante e responsabile degli inseri-menti lavorativi presso l’Hotel Tritone.

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GIANNI DAL FOVO

Curacao (Antille olandesi) 22/11/19464 Socio dal 01/12/1997TItolo di studio: licenza media

Comincia con un contratto di borsa for-mazione lavoro presso il ristorante con le mansioni di banconiere e cameriere. Passa successivamente all’Hotel Tritone come portiere notturno e addetto alle piccole manutenzioni, acquisendo nel contempo buone competenze informati-che.

ALESSANDRO MAYER

Trieste 19/03/1963 Socio dal 01/04/1998TItolo di studio: maturità artistica

Alessandro comincia come portiere notturno presso l’Hotel Tritone. Passa successivamente alla reception diurna acquisendo notevoli capacità organiz-zative e gestionali, entrando a far parte del CDA della cooperativa nel 2003. Dal 2010 è responsabile del Ristorante Il Po-sto delle Fragole contribuendo in maniera sostanziale ed importante al suo sviluppo qualitativo.

ISABELLA TESTA

Trieste 24/08/1965 Socia dal 06/05/1998TItolo di studio: diploma magistrale

Inizia come borsa di lavoro presso il Salo-ne Colore di Fragola.Successivamente passa all’amministra-zione dove prosegue la sua formazione nel settore contabile, affiancata da valenti professionisti. Riveste per anni la carica di vice-presidente, occupandosi, oltre che della contabilità ordinaria, di budget previsionali d’impresa e della redazione dei bilanci.

TERESA BANDELLI

Trieste 11/07/1971 Socia dal 01/01/1999TItolo di studio: maturità linguistica

Dopo esperienze lavorative diverse, en-tra nell’amministrazione della cooperati-va passando poi all’Hotel Tritone con la mansione di receptionist. In seguito suc-cede alla Polizzy nella direzione dell’Ho-tel, ricoprendo parallelamente per anni il ruolo di vice presidente del consiglio di amministrazione.

FLAVIA FERRARESE

Trieste 19/08/1962 Socia dal 01/01/2004TItolo di studio: licenza media

Comincia a lavorare presso l’Hotel Tritone nel 1999 con contratti a chiamata con la mansione di cameriera ai piani. Dal 2004 diventa socia della cooperativa lavorando nello stesso settore. Nel 2010 manifesta la voglia di apprendere nuove compe-tenze e incomincia l’apprendistato nella cucina del ristorante. Attualmente ricopre differenti mansioni, passando con disin-voltura dall’Hotel Tritone al Ristorante Il Posto delle Fragole e al Bar One.

ANGELO FARINA

San Stefano Quisquina (AG) 10/12/1979 Socio dal 04/10/2005TItolo di studio: maturità scientifica

Comincia come borsa di formazione la-voro presso il Ristorante Il Posto delle Fragole per diventare successivamente socio con la mansione di cameriere ban-coniere. Da quest’anno presta servizio presso l’Hotel Tritone come portiere not-turno.

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CARLO ANDREASI

Legnago (VR) 18/03/1969 Socio dal 01/10/2006

TItolo di studio:Laurea in paleontologia (Trieste 1998)Diplome National d’Arts Plastiques (Mulhouse, Francia 2004)

Inizia a lavorare come portiere notturno presso l’Hotel Tritone. Entra nel 2009 nel consiglio di amministrazione succedendo alla Polizzy nella carica di presidente nel 2010.Si occupa di comunicazione e grafica per la cooperativa, coordinandone assieme agli altri soci, le direttive di azione e svi-luppo.

ALESSANDRA FRANCO

Trieste 10/08/1974 Socia dal 26/05/2008TItolo di studio: Maturità artisticaStudi al conservatorioStage di formazione presso l’Accademia di musica Popolare del TestaccioStage di formazione presso Siena Jazz

Inizia la sua esperienza in cooperativa con un contratto di borsa di formazione lavoro presso il Ristorante Il Posto delle Fragole. Successivamente una work ex-perience presso l’hotel Tritone la porta a familiarizzare con il lavoro di receptionist, mansione con la quale viene successi-vamente assunta diventando socia della cooperativa. Porta avanti parallelamente la sua ricerca in campo musicale, mettendo a disposi-zione la sua passione e competenza per l’organizzazione di eventi particolari.

MANUELA BUCOVAZ

Trieste 24/01/1974 Socia dal 01/07/2008TItolo di studio: diploma magistrale

Inizia come borsa di lavoro presso il Bar One. Dopo poco, viene assunta, diven-tando socia della cooperativa, continuan-do a gestire il piccolo Bar Aziendale. At-tualmente sta seguendo una formazione interna per poter acquisire competenze anche in altri settori aziendali ed in parti-colare l’Hotel Tritone.

RUBEN MARIA DE FRANCESCHI

Perugia 21/06/19790Socio dal 05/05/2009Titolo di studio: licenza media

Inizia con un contratto di Borsa Forma-zione Lavoro presso il Bar One.Dopo un breve periodo di praticantato diventa socio lavoratore al Ristorante Il Posto delle Fragole con le mansioni di cameriere e banconiere.

ROBERTO BRAINIK

Trieste 01/11/1976 Socio dal 19/10/2009 Titolo di studio: licenza media

Inizia con un contratto di Borsa Forma-zione Lavoro il ristorante Il Posto delle Fragole.Poco dopo viene assunto e diventa socio della cooperativa con le mansioni di ca-meriere e banconiere.

CONSIGLIA DI DOMENICO

Napoli 26/01/1974 Socia dal 04/06/2010Titolo di studio: licenza media

Viene assunta e diventa socia della co-operativa dopo un periodo di borsa di formazione lavoro presso l’Hotel Tritone come cameriera ai piani dove continua a svolgere questa mansione.

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Il Posto delle Fragole: album di famigliaDa www.coopfragole.it

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LA GOVERNANCE

Il 2010 è stato per Il Posto delle Fragole un anno in cui si sono manifestate alcune criticità.Il termine “criticità” è da intendersi nella sua accezione di “momento di passaggio e trasformazione” su differenti aspetti. Sotto il profilo della governance, il mese di aprile ha visto un passaggio di consegne tra la presidente uscente, Orietta Polizzy e il suo successore Carlo Alberto Andreasi. Le ragioni di questo avvicendamento, vanno ricercate innanzi tutto nel fisiologico esperire del mandato della Polizzy durato ben dieci anni e in seconda istanza, nella necessità di far recuperare al Posto delle Fragole quella dimensione di dialogo con l’esterno e di progettualità che con il tempo si erano affievoliti. Le due figure di presidente succedutesi, rappresentano infatti per le loro opposte personalità, due istanze legate a due frangenti differenti della storia della cooperativa. La prima, dalle notevoli doti organizzative e amministrative, ha saputo mantenere in vita negli anni due settori commerciali, tipicamente a gestione fami-gliare, in un contesto invece di cooperazione sociale e di inclusione lavorativa ca-ratterizzato da una mission che deve tenere conto di fattori come forti percentuali di assenteismo e produttività “ridotte” rispetto agli standard di mercato. Il secondo, più indirizzato verso una politica di comunicazione, sta intra-prendendo il difficile cammino per riportare Il Posto delle Fragole al centro del dibattito sulla cooperazione sociale lavorando su una ridefinizione, in sintonia con la contemporaneità, dell’identità stessa della cooperativa distesa tra gli anni ’70, caratterizzati da forti componenti ideologiche, e i giorni nostri, in cui occorre distri-carsi sul confine mai chiaro che separa individualità e globa-

L’identità

L’ anno in corso

lizzazione. Lavorando sulla messa in rete, sul recupero di un rapporto diretto con la comunità, sulla riappropriazione di un immaginario collettivo che vuole Il Posto delle Fragole e il Parco di San Giovanni ancora luoghi simbolo dell’avanguardia sulla ricerca sociale, il nuovo presidente ha come obiettivo quello di decostruire le dicotomie, superandole nella ricerca di soluzioni negoziali e condivise tra le parti. Si tratta pertanto di lavorare sulla gestione di situazioni di conflitto e antitesi impro-duttive per favorire contesti di confronto generativi di scelte co-costruite.

IL CICLO PRODUTTIVO

Anche il ciclo produttivo nei settori commerciali ha subito delle modifi-cazioni. Sono state in particolare rinforzate le figure dei responsabili di settore, sollevando l’amministrazione dalle problematiche di gestione contingente, consen-tendole di concentrarsi sulla progettazione e lo sviluppo. Alessandro Mayer, per lungo tempo receptionist presso l’Hotel Tritone, è passato alla direzione del ristorante Il Posto delle Fragole, dimostrando fin da subito notevoli doti umane e manageriali sia nella gestione quotidiana dei tutoraggi alle borse di formazione lavoro che nello sviluppo dell’identità commerciale del ristorante, recuperando l’idea di un luogo in grado di assumere differenti forme passando con disinvoltura dai pranzi ordinari, alle cene di ottimo livello con degu-stazione di vini del territorio alle feste con DJ set.

Le capacità organizzative di Orietta Polizzy, sono poi confluite nell’ Hotel Tritone, struttura che necessitava della coesistenza di una figura organizzatrice forte e di una personalità rassicurante, come quella della responsabile Teresa Ban-delli, per cominciare a porre le basi di un rilancio commerciale della struttura.

L’insieme poi del ciclo produttivo è stato reso più elastico, formando i soci affinché possano passare da un settore all’altro e da una mansione all’altra, quan-do possibile, con notevole semplicità, consentendo così un’ottimizzazione delle ri-sorse umane. Tutto ciò è avvenuto con relativa naturalezza, dando semplicemente ascolto alle potenzialità del singolo, alla fiducia nella loro maturazione e all’accetta-zione dell’errore come componente irrinunciabile di un processo evolutivo.

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LE NOSTRE STUTTURE

PARTE SECONDA

IMAGE FROM WWW.TRITONEHOTEL.ORG

2

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Ingmar Bergmann dirige nel 1955 Il Posto delle Fragole. Da questo celeberrimo film viene tratta ispirazione per il nome del Ristorante e della cooperativa. Nella pellicola un medico in viaggio per ricevere un importante riconoscimento, coglie l’occasione per ritrovare un luogo caro alla sua infanzia, dove i fantasmi del passato e i sempre più angosciosi incubi del presente convergono magicamente per risvegliarlo ad una nuova coscienza.Il logo del Posto delle Fragole riprende questo concetto di genius loci, unicità di uno spazio che è al tempo steso luogo della memoria e luogo geografico. Al centro della vita sociale e culturale del parco di San Giovanni, il Ristorante Il Posto delle Fragole rappresenta il primo settore aperto dalla cooperativa nel lontano 1979. L’idea iniziale era semplicemente quella di creare un centro di aggregazione e di svago per gli utenti e gli operatori dell’ex OPP e durante gli anni ha certamente assolto a questa funzione fondamentale. Nell’immaginario collettivo Il Posto delle Fragole è questo luogo carico di suggestioni legate ad un’avanguardia di pensiero che si respirava tra queste mura fino ai primi anni ’90. Una sensazione di libertà piena in un luogo franco alla Cabaret Voltaire. Il Parco di San Giovanni era allora un contesto misterioso e affascinante, come un frutto dal sapore impopolare. Tuttavia è solo a seguito di una coraggiosa ristrutturazione del ristorante nel 2005 che co-minciano a fiorire le sue immense potenzialità. Viene incaricato l’architetto Piattelli che pensa ad un restyling dove colore e sobrietà formale si intreccino a disegnare uno spazio arioso e confortevole allo stesso tempo. Non più solo un piccolo bar dalla clientela circoscritta, ma un ristorante vero e proprio, in cui tutte le scelte eno-gastronomiche acolgono le proposte del territorio nei differenti momenti stagionali, manifestando una cura particolare per i prodotti DOP e a Km 0. Intanto il Parco circostante perde sempre più la sua selvatica irriverenza diventando un bel giardi-no solcato da centinaia di automobili al giorno. Molte più persone lo attraversano, molte le iniziative commerciali e culturali che vi trovano sede. L’organizzazione isti-tuzionale prende il posto dell’improvvisazione creativa e la scommessa, quindi, si raddoppia per un luogo simbolo la cui identità non vuole ostinatamente fissarsi su degli standard commerciali comuni, ma ridefinirsi continua-mente nell’incessante ricerca di sé.

nostre strutture

Il Posto delle FragoleRistorante Bar

eL

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IL POSTO DELLE FRAGOLE RISTORANTE BAR

IMAGE FROM WWW.TRITONEHOTEL.ORG

2

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La pensione Tritone viene rilevata nel 1987. Già con altre esperienze im-prenditoriali la Cooperativa Il Posto delle Fragole stava tentando di affrancarsi dal luogo che la vide nascere per aprirsi al mercato esterno, giocando la carta della libera imprenditoria. Esistevano Carta da Zucchero –pret à porter con materiali alternativi- e le Barbettine ristorante tipico nel centro storico di Trieste. Prima di allora la gestione del Tritone era di tipo famigliare, con il signor Rustia e la moglie che ne erano gli anziani proprietari. I nostri soci hanno imparato da loro il mestiere di albergatore, affinando negli anni la passione e il piacere di offrire ospitalità, quasi si trattasse di vecchi artigiani e di un modello di impresa non dissimile dalle antiche botteghe. Nel 1988 si palesa la necessità di una ristrutturazione radicale dell’edificio e di una sua messa a norma. Passano quattro anni e nel 1992 la Pensione Tritone diventa un Hotel vero e proprio. L’inaugurazione è un grande successo. Interven-gono cittadini e autorità, tutti increduli di fronte al fatto compiuto che una coopera-tiva partorita dall’evoluzione della psichiatria triestina, avesse trovato la determina-zione per compiere quello che fino ad allora sembrava un vero azzardo, un balzo nel vuoto da brividi ma nel contempo uno scarto di qualità senza precedenti nella direzione di un’accresciuta qualità sociale, nell’offerta di possibilità occupazionali dignitose a persone in difficoltà, nella pratica di coltivare quotidianamente illusioni e prospettive lontane come il sale più prezioso dell’esistenza. Attualmente l’orga-nico dell’ Hotel Tritone è composto da sette soci, regolarmente assunti a tempo indeterminato e la struttura ha recentemente acquisito la seconda stella nella scala delle categorie alberghiere.

nostre strutture

eL Hotel Tritone

HOTEL TRITONE: IMAGES FROM INFORMATION BOOKLET

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2

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Il Bar One viene acquisito dalla cooperativa nel 2006 con una procedura d’appalto. Situato all’interno della Direzione centrale dell’A.S.S,. Triestina, svolge la funzione di piccolo bar aziendale. Pur nella limitazione delle sue dimensioni, ha sa-puto con il tempo perfezionare il rapporto con una clientela esigente, importando il know-how acquisito con il ristorante e l’hotel e grazie alla professionalità dei due soci che vi lavorano.

nostre strutture

eL BarOne

2010IL CONTO ECONOMICO

PARTE TERZA

3

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Sul versante dell’andamento economico la gestione 2010 ha visto il venire al petti-ne di alcune problematiche maturate negli esercizi precedenti. Essendo le nostre attività di tipo tipicamente commerciale, quindi soggette direttamente al mercato locale e globale, la contrazione economica che ha di fatto caratterizzato gli ultimi anni ha avuto delle ripercus-sioni non indifferenti anche all’interno della Cooperativa. Il settore più toccato è stato l’Hotel Tritone. Confrontato quotidianamente con una crescente concorrenza sia nei termini di strutture analoghe (alberghi 1-2 stelle, ostelli e bed and breakfast), sia sul versante del dumnping praticato dalle strutture ricettive di ca-tegoria superiore durante la bassa stagione. Con una mancanza di risorse economiche da destinare ad investimenti in marketing e reestyling in grado di sopportare la pressione con-correnziale, l’Hotel Tritone ha visto progressivamente decrescere i suoi ricavi a fronte di un costo del lavoro che rimane la voce più importante del capitolo Tritone. Va ribadito che una tipologia di albergo come quella in questione viene normalmente gestita da un nucleo di pochissime persone, secondo la formula della gestione famigliare. Se il Posto delle Fragole ha invece negli anni considerato l’Hotel Tritone come anzitutto un contesto di inclusione lavorativa, lo ha fatto per coerenza con la propria mission aziendale sostenuta fino al 2009 dai contributi pubblici dedicati al welfare. Venendo a mancare nel 2010 questo riconosci-mento economico alla cooperazione sociale si è creato un ulteriore squilibrio economico che è andato a gravare sui bilanci della cooperativa. Tuttavia sono state intraprese alcune azioni correttive nella direzione di un recupero della redditività, in particolare una nuova po-litica dei prezzi più elastica e maggiormente adattabile al target della struttura, identificabile con una clientela a medio bassa disponibilità economica. La flessibilità dei prezzi, la cre-scente diversificazione del servizio offerto parallelamente alla messa in opera di un’azione di marketing modellata quasi esclusivamente sul web, sono alcuni dei punti chiave su cui reimpostare la politica commerciale del nostro settore alberghiero. Per raggiungere questo scopo occorrerà innanzitutto un intenso lavoro di messa a fuoco sulla nostra peculiarità di operatori sociali, acquisendo un valore aggiunto che possa essere speso commercial-mente. Il ristorante Il Posto delle Fragole, si attesta sul trend positivo intrapreso da qualche anno, cercando di conciliare impegno sociale e azione commerciale, aspetto non sempre di facile gestione. Come anticipato in precedenza, l’incremento della qualità del servizio sia sul fronte dell’interfaccia con il cliente, sia su quello della cucina e della cultura enogastronomia in generale sta dando i suoi frutti.

conto economico 2010PremessaIL

Va detto che l’attività commerciale del ristorante è in stretta relazione con l’organizzazione di eventi all’interno del Parco di San Giovanni, come ad esempio Horti Tergestini e Bioest, per citare i più conosciuti. E’ evidente che la redditività di questo settore, va di pari passo con la capacità da parte della cooperativa di organizzare eventi in questo contesto, sia in autonomia, sia in relazione con le numerose altre realtà pubbliche o private che partecipano alla promozione culturale di questo spazio. Tuttavia un nodo importante è rappresentato dal costo del lavoro che ridimensiona notevolmente l’impatto di tutte le politiche di sviluppo commerciale. Infatti anche questo settore, come l’hotel Tritone, è tipicamente un eserci-zio a gestione famigliare che difficilmente sopporta carichi eccessivi in termini di scarsa produttività o gestione sovradimensionata delle risorse umane, specialmente nei periodi di bassa stagione, ovvero dal mese di ottobre a quello di aprile. Per quanto riguarda il Bar One, stiamo parlando di un piccolo bar aziendale, che pur lavorando a pieno ritmo e con un’attenzione costante all’innovazione delle proposte e alla cura della clientela, con difficol-tà riesce a colmare il costo del lavoro a causa dei prezzi bloccati per contratto d’appalto. Complessivamente il bilancio d’esercizio 2010 si chiude con una perdita impor-tante per una piccola cooperativa come la nostra e questo attuando in aggiunta un piano di crisi aziendale che ha significato per i soci la prestazione di lavoro a titolo gratuito al fine di contenere i costi della struttura. Tali scelte non sono state né facili né indolori, ma alla fine hanno fatto emergere uno spirito di gruppo e una fiducia verso la pianificazione futura che paradossalmente sono diventate un legante di cui occorre necessariamente tenere conto come valore imprescindibile e fondante di una cooperativa come Il Posto delle Fragole

BILANCIO D’ESERCIZIO 2010

RISTORANTE IL POSTO DELLE FRAGOLE

Banco

Ricavi da banco + gelati 84.214 100%

Acq. merci banco 33.889 40%

Var. merci banco (RF-RI) 596- -1%

Costo del venduto 34.485 41%

Primo margine 49.729 59%

Mark up (ricarico sul costo) 144%

Altri costi diretti

MARGINE DIRETTO 49.729 59%

Cucina

Ricavi da cucina + vetrina 156.563 100%

Acq. merci cucina 52.593 34%

Var. merci cucina (RF-RI) 340- 0%

Costo del venduto 52.933 34%

Primo margine 103.630 66%

Mark up (ricarico sul costo) 196%

Altri costi diretti 0%

MARGINE DIRETTO 103.630 66%

Riepilogo Bar

Ricavi totali 240.777 100%

Costo del venduto 87.418 36%

Primo margine 153.359 64%

Mark up (ricarico sul costo) 175%

MARGINE DIRETTO 153.359 64%

Costi di struttura diretti

Costo del lavoro 105.164 44%

Ammortamenti diretti 7.071 3%

Svalutazioni monopolio 0%

Altri costi 28.449 12%

Totale costi di struttura 140.684 58%

MARGINE OPERATIVO NETTO 12.675 5%

Proventi e oneri accessori

Ricavi aggio monopolio 20 0%

Ricavi telefono pubbl. 0%

Contributi in c/esercizio 0%

Tot. gestione accessoria 20 0%

REDDITO OPERATIVO BAR 12.695 5%

DETTAGLIO ALTRI COSTI DI STRUTTURA

Materiali di consumo 8.536 4%

Gas/acqua/luce 7.364 3%

Utenze telefoniche 470 0%

Pubblicità e concerti (al netto di contributi) 433 0%

Manutenzioni e riparazioni 1.111 0%

Riscaldamento 2.188 1%

Servizi pulizia e lavanderia 1.462 1%

Imposte, tasse 2.106 1%

Abbonamenti (Giornali) 1.700 1%

Assicurazioni 1.133 0%

Altri costi (es. vigilanza) 861 0%

Servizi di Terzi 1.085 0%

Totale 28.449 12%

RISTORANTE IL POSTO DELLE FRAGOLE

Banco

Ricavi da banco + gelati 84.214 100%

Acq. merci banco 33.889 40%

Var. merci banco (RF-RI) 596- -1%

Costo del venduto 34.485 41%

Primo margine 49.729 59%

Mark up (ricarico sul costo) 144%

Altri costi diretti

MARGINE DIRETTO 49.729 59%

Cucina

Ricavi da cucina + vetrina 156.563 100%

Acq. merci cucina 52.593 34%

Var. merci cucina (RF-RI) 340- 0%

Costo del venduto 52.933 34%

Primo margine 103.630 66%

Mark up (ricarico sul costo) 196%

Altri costi diretti 0%

MARGINE DIRETTO 103.630 66%

Riepilogo Bar

Ricavi totali 240.777 100%

Costo del venduto 87.418 36%

Primo margine 153.359 64%

Mark up (ricarico sul costo) 175%

MARGINE DIRETTO 153.359 64%

Costi di struttura diretti

Costo del lavoro 105.164 44%

Ammortamenti diretti 7.071 3%

Svalutazioni monopolio 0%

Altri costi 28.449 12%

Totale costi di struttura 140.684 58%

MARGINE OPERATIVO NETTO 12.675 5%

Proventi e oneri accessori

Ricavi aggio monopolio 20 0%

Ricavi telefono pubbl. 0%

Contributi in c/esercizio 0%

Tot. gestione accessoria 20 0%

REDDITO OPERATIVO BAR 12.695 5%

DETTAGLIO ALTRI COSTI DI STRUTTURA

Materiali di consumo 8.536 4%

Gas/acqua/luce 7.364 3%

Utenze telefoniche 470 0%

Pubblicità e concerti (al netto di contributi) 433 0%

Manutenzioni e riparazioni 1.111 0%

Riscaldamento 2.188 1%

Servizi pulizia e lavanderia 1.462 1%

Imposte, tasse 2.106 1%

Abbonamenti (Giornali) 1.700 1%

Assicurazioni 1.133 0%

Altri costi (es. vigilanza) 861 0%

Servizi di Terzi 1.085 0%

Totale 28.449 12%

BAR ONE

Banco

Ricavi da bar + panini 68.590 100%

Acq. merci banco 28.641 42%

Var. merci banco (RF-RI) 518 1%

Costo del venduto 28.123 41%

Primo margine 40.467 59%

Mark up (ricarico sul costo) 144%

Altri costi diretti

MARGINE DIRETTO 40.467 100%

Riepilogo Bar

Ricavi totali 68.590 100%

Costo del venduto 28.123 41%

Primo margine 40.467 59%

Mark up (ricarico sul costo) 144%

MARGINE DIRETTO 40.467 100%

Costi di struttura diretti

Costo del lavoro 29.637 43%

Ammortamenti diretti 211 0%

Altri costi 11.274 16%

Totale costi di struttura 41.122 60%

MARGINE OPERATIVO NETTO 655- -1%

REDDITO BAR 655- -1%

DETTAGLIO ALTRI COSTI DI STRUTTURA

Materiali di consumo 1.648 2%

Acqua luce gas 4.214 6%

Utenze telefoniche 313 0%

Pubblicità 0%

Manutenzioni e riparazioni 340 0%

Riscaldamento 0%

Noleggi 478 1%

Imposte, tasse 720 1%

Abbonamenti (Giornali) 426 1%

Assicurazioni 620 1%

Altri costi 0%

Affitti 2.515 4%

Totale 11.274 16%

BAR ONE

Banco

Ricavi da bar + panini 68.590 100%

Acq. merci banco 28.641 42%

Var. merci banco (RF-RI) 518 1%

Costo del venduto 28.123 41%

Primo margine 40.467 59%

Mark up (ricarico sul costo) 144%

Altri costi diretti

MARGINE DIRETTO 40.467 100%

Riepilogo Bar

Ricavi totali 68.590 100%

Costo del venduto 28.123 41%

Primo margine 40.467 59%

Mark up (ricarico sul costo) 144%

MARGINE DIRETTO 40.467 100%

Costi di struttura diretti

Costo del lavoro 29.637 43%

Ammortamenti diretti 211 0%

Altri costi 11.274 16%

Totale costi di struttura 41.122 60%

MARGINE OPERATIVO NETTO 655- -1%

REDDITO BAR 655- -1%

DETTAGLIO ALTRI COSTI DI STRUTTURA

Materiali di consumo 1.648 2%

Acqua luce gas 4.214 6%

Utenze telefoniche 313 0%

Pubblicità 0%

Manutenzioni e riparazioni 340 0%

Riscaldamento 0%

Noleggi 478 1%

Imposte, tasse 720 1%

Abbonamenti (Giornali) 426 1%

Assicurazioni 620 1%

Altri costi 0%

Affitti 2.515 4%

Totale 11.274 16%

HOTEL TRITONE

Appartamenti

Ricavi da appartamenti 222.455 100%

MARGINE DIRETTO 222.455 100%

Riepilogo Tritone

Ricavi totali 222.455 100%

Costo del venduto - 0%

Primo margine 222.455 100%

Mark up (ricarico sul costo)

MARGINE DIRETTO 222.455 100%

Costi di struttura diretti

Costo del lavoro 114.881 52%

Ammortamenti diretti 12.272 6%

(Contributi in c/esercizio) 0%

Altri costi 88.813 40%

Totale costi di struttura 215.966 97%

MARGINE OPERATIVO NETTO 6.489 3%

REDDITO OPERATIVO TRITONE 6.489 3%

DETTAGLIO ALTRI COSTI DI STRUTTURA

Materiali di consumo + RI - RF 7.327 3%

Costi colazioni e merci bar + RI - RF 11.107 5%

Gas 2.571 1%

Acqua, luce 4.583 2%

Telefono 1.648 1%

Pubblicità(+ costi di formazione) 894 0%

Manutenzioni e riparazioni 4.288 2%

Servizi di terzi 5.967 3%

Servizi pulizia e lavanderia 13.614 6%

Spese varie 250 0%

Abbonamenti e associazioni 2.528 1%

Assicurazioni 1.415 1%

Imposte e tasse 3.190 1%

Affitto Tritone 29.432 13%

Totale 88.813 40%

HOTEL TRITONE

Appartamenti

Ricavi da appartamenti 222.455 100%

MARGINE DIRETTO 222.455 100%

Riepilogo Tritone

Ricavi totali 222.455 100%

Costo del venduto - 0%

Primo margine 222.455 100%

Mark up (ricarico sul costo)

MARGINE DIRETTO 222.455 100%

Costi di struttura diretti

Costo del lavoro 114.881 52%

Ammortamenti diretti 12.272 6%

(Contributi in c/esercizio) 0%

Altri costi 88.813 40%

Totale costi di struttura 215.966 97%

MARGINE OPERATIVO NETTO 6.489 3%

REDDITO OPERATIVO TRITONE 6.489 3%

DETTAGLIO ALTRI COSTI DI STRUTTURA

Materiali di consumo + RI - RF 7.327 3%

Costi colazioni e merci bar + RI - RF 11.107 5%

Gas 2.571 1%

Acqua, luce 4.583 2%

Telefono 1.648 1%

Pubblicità(+ costi di formazione) 894 0%

Manutenzioni e riparazioni 4.288 2%

Servizi di terzi 5.967 3%

Servizi pulizia e lavanderia 13.614 6%

Spese varie 250 0%

Abbonamenti e associazioni 2.528 1%

Assicurazioni 1.415 1%

Imposte e tasse 3.190 1%

Affitto Tritone 29.432 13%

Totale 88.813 40%

COSTI GENERALI INDIRETTI

Costi del lavoro indiretto 40.835 71%

Ammortamenti (- quota contributi) 2.437 4%

Materiali vari 600 1%

Telefono 2.641 5%

Servizi amministrativi e consulenze 9.192 16%

Abbonamenti e associazioni 250 0%

Manutenzioni 360 1%

Servizi di terzi 1.446 3%

Affitti + oneri e accessori 3.572 6%

Imposte e tasse 1.042 2%

Spese varie A23 2.976 5%

Ricavi per progetti/contributi 8.195- -14%

TOTALE 57.154 100%

TOTALE + EQUAL 57.154 100%

RIEPILOGO ECONOMICO

BAR

Ricavi di vendita 240.777 100%

Costo del venduto 87.418 36%

Margine diretto 153.359 64%

Costo del lavoro 105.164

Altri costi diretti + ammort.-q.contr. 35.520

Totale costi di struttura diretti 140.684 58%

Margine operativo netto 12.675 5%

Proventi accessori 20 0%

MARGINE BAR 12.695 5%

BAR ONE

Ricavi di vendita 68.590 100%

Costo del venduto 28.123 41%

Margine diretto banco 40.467

Margine diretto 40.467 59%

Costo del lavoro 29.637

Altri costi diretti + ammort.-q.contr. 11.485

Totale costi di struttura diretti 41.122 60%

Margine operativo netto 655- -1%

Proventi accessori - 0%

MARGINE BAR 655- -1%

TRITONE

Ricavi di vendita 222.455 100%

Margine diretto appartamenti 222.455

Margine diretto 222.455 100%

Costo del lavoro 114.881

Altri costi diretti + ammort.-q.contr. 101.085

Totale costi di struttura diretti 215.966 97%

Margine operativo netto 6.489 3%

Proventi accessori - 0%

MARGINE TRITONE 6.489 3%

COOPERATIVA (riepilogo)

Ricavi di vendita 531.822 100%

Costo del venduto 115.541 22%

Margine diretto 416.280 78%

Costi di struttura diretti 397.772 75%

Margine operativo netto 18.509 3%

Proventi accessori 20 0%

MARGINE COOPERATIVA 18.528 3%

Costi di struttura generali 57.154 11%

RISULTATO OPERATIVO 38.626- -7%

Proventi e oneri finanziari 2.039- -1%

(Interessi mutuo Finreco + Etica) 0%

(Interessi mutuo BPFA) 0%

Proventi e oneri straordinari 27.889 10%

Irap 0%

RISULTATO NETTO 12.776- -2%

pag. 63

STATO PATRIMONIALE - FINANZIARIO

Crediti vs. clienti netti 12.904 14%

Magazzino 11.183 12%

Credito (debito) IVA 70 0%

(Fornitori) 37.415- -40%

CAPITALE CIRCOLANTE OPERATIVO NETTO 13.259- -14%

Alltri crediti 40.068 43%

Contributi da ricevere 6.935 7%

Altre attività e crediti a breve 47.003 51%

Debiti vs. dipendenti 1.755-

Debiti vs. soci

Altri debiti (compresi ratei passivi) 37.330-

Altre passività e debiti a breve 39.085- -42%

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 5.341- -6%

Immobilizzazioni materiali lorde 359.992

(F.di ammortamento immobilizz. mat.) 324.522-

Immobilizzazioni materiali nette 35.470

Immobilizzazioni immateriali nette 53.725

Immobilizzazioni finanziarie 4.358

Crediti a lungo termine 4.640

CAPITALE FISSO NETTO 98.193 106%

CAPITALE INVESTITO NETTO 92.852 100%

Capitale sociale 22.776

Riserve di utili 10.161

Altre riserve

Risultato d'eserc. 12.776-

MEZZI PROPRI 20.162 22%

Risconti passivi per contributi 19

Fondo TFR 41.445

MEZZI DI TERZI NON ONEROSI 41.464 45%

Mutuo BPFA

Mutuo Finreco 3.328

Mutuo Etica

Mutuo Etica 2007 4.175

Cassa 1.321-

(Crediti) Debiti vs. banche (+ anticipi) 25.044

DEBITO (CREDITO) FINANZ. NETTO 31.227 34%

PATRIMONIO NETTO - MEZZI DI TERZI 92.852 100%

0,00-

MARGINE

ALTRI COSTI + AMMORTAMENTI

COSTO LAVORO

COSTO VENDUTO

IL POSTO DELLE FRAGOLE RISTORANTE BAR Riepilogo 2010

TOTALE RICAVI + PROVENTI ACCESSORI: 240 797

12 695

36%

15%

5% 44%

35 520

87 418

105 164

DISTRIBUZIONE DELLE TIPOLOGIE DI COSTO E DEL MARGINE RISPETTO AI RICAVI

TOTALE COSTI: 228 102MARGINE: 12 695

0

50000

100000

150000

200000

250000

MARGINE

RICAVI

COSTI

ESERCIZIO2010

ESERCIZIO2009

ESERCIZIO2008

ESERCIZIO2007

IL POSTO DELLE FRAGOLE RISTORANTE BAR Dati a confronto negli esercizi precedenti

pag. 65

ALTRI COSTI + AMMORTAMENTI

COSTO LAVORO

COSTO VENDUTO

TOTALE COSTI: 69 245

41%

17%

42%

11 485

28 123

29 637

-80000-70000-60000-50000-40000-30000-20000-10000

010000200003000040000500006000070000

RICAVI

COSTI

MARGINE

DISTRIBUZIONE DELLE TIPOLOGIE DI COSTO

68 590

69 245

- 655

RAPPORTO TRA COSTI, RICAVI E MARGINI

TOTALE RICAVI: 68 590

MARGINE: - 655

BAR ONE Riepilogo 2010

0

10000

20000

30000

40000

50000

60000

70000

80000

MARGINE

RICAVI

COSTI

ESERCIZIO 2010ESERCIZIO 2009ESERCIZIO 2008ESERCIZIO 2007

BAR ONE Dati a confronto negli esercizi precedenti

MARGINE

ALTRI COSTI + AMMORTAMENTI

COSTO LAVORO

HOTEL TRITONE Riepilogo 2010

45%

3% 52%

6489

101 085

114 881

TOTALE RICAVI + PROVENTI ACCESSORI: 222 455

DISTRIBUZIONE DELLE TIPOLOGIE DI COSTO E DEL MARGINE RISPETTO AI RICAVI

TOTALE COSTI: 215 996MARGINE: 6489

0

50000

100000

150000

200000

250000

MARGINE

RICAVI

COSTI

ESERCIZIO2010

ESERCIZIO2009

ESERCIZIO2008

ESERCIZIO2007

HOTEL TRITONE Dati a confronto negli esercizi precedenti

pag. 67

IL POSTO DELLE FRAGOLE coop. soc. Riepilogo 2010

69 245

-600000-500000-400000-300000-200000-100000

0100000200000300000400000500000600000

NETTO

ATTIVITA'

PASSIVITA'

ONERI FINANZIARI

COSTI STRUTTURA GENERALI

COSTO STRUTTURA DIRETTI

COSTO VENDUTO

TOTALE PASSIVITA’: 572 507

20

%

10 % 2% 68%

57 155

115 541

397 772

DISTRIBUZIONE DELLE TIPOLOGIE DI PASSIVITA’

2039

559 731

572 507

PROVENTI ACCESSORI

PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

RICAVI DI VENDITA531 822

27 889

9

5%

5

%

TOTALE ATTIVITA’: 559 731

20

DISTRIBUZIONE DELLE TIPOLOGIE DI ATTIVITA’

DISTRIBUZIONE DEL RAPPORTO TRA ATTIVITA’ E PASSIVITA’ E RISULTATO NETTO

-12 776

NETTO: -12 776

LERELAZIONI TERRITORIALI

E SOCIALI

PARTE QUARTA

421/11/1957 Manifestazione per migliori condizioni di vita. Archivio C.G.I.L.

pag. 71

L’IMPATTO SOCIALE

Il Posto delle Fragole rappresenta una realtà occupazionale impor-tante dal punto di vista qualitativo: nonostante il numero delle assunzioni sia limitato e commisurato alle dimensioni dei settori, grazie al numero contenuto dei soci, l’attività partecipativa e la condivisione dei progetti è molto accentuata, favorendo una presa di coscienza che tende a limitare i fenomeni di assistenzialismo. La cooperativa, nonostante le contrazioni economiche fin qui esposte, mantiene fede alla mission aziendale po-nendo in essere un numero sempre molto elevato di borse di formazione lavoro, garantendo in questo modo un valido supporto alle politiche di inserimento lavorativo attuate dai servizi sociali. Nel corso del 2010 sono stati ben 8 i contratti che vengono stipu-lati per intraprendere un percorso di reinserimento lavorativo, provenienti dall’Azienda Sanitaria di Trieste e dalla Provincia di Udine, di cui uno sfocia effettivamente in un’assunzione a tempo indeterminato. Per una coope-rativa dalle piccole dimensioni come Il Posto delle Fragole, l’impegno è notevole sia dal punto di vista del tutoraggio in senso stretto che da quello dei rapporti con gli enti richiedenti. La tipologia degli esercizi da noi gestiti, in cui è richiesto un contatto diretto con il pubblico, rende questi percorsi particolarmente efficaci e conduce ad un elevato grado di professionalità raggiunto negli anni dai nostri operatori. L’importante visibilità delle nostre strutture, gioca inoltre un ruolo di primo piano nella conoscenza e condivisione ad un livello sociale più allar-gato, delle problematiche legate alla gestione del disagio mentale e non, sensibilizzando opinione pubblica e decisori istituzionali verso una politica del welfare più attenta e oculata nella direzione di un’emancipazione delle persone piuttosto che nella messa in atto di uno sterile sostegno economi-co.

relazioni territoriali e sociali

Le L’impatto sociale

4

pag. 73

DIRETTI INDIRETTI

Soggetti in borsa di formazione lavoro Provincia di Trieste

Famigliari dei soggetti in B.F.L. Regione F.V.G.

Soci della cooperativa Università agli Studi di Trieste

Famigliari dei soci della cooperativa Enti di ricerca

Azienda per i Servizi Sanitari Enti di formazione

Distretto di Salute Mentale di Trieste Aziende o associazioni

S.E.R.T. Clientela generica Hotel e Ristorante

Comune di Trieste Fornitori di beni

Altre cooperative sociali Fornitori di servizi contabilità

Fornitori di servizi assistenza legale

Studi di architettura

Associazioni di categoria

Tribù

Movimenti di pensiero e opinione

relazioni territoriali e sociali

StakeholdersLe

IMAGE FROM WWW.TRITONEHOTEL.ORG

4IMAGE FROM WWW.TRITONEHOTEL.ORG

pag. 75

Sono tre i concetti chiave individuati come fondanti di una nuova pro-gettualità per il Posto delle Fragole:

DIFFERENZIAZIONEOvvero la ricerca di una propria peculiarità da mettere al servizio delle comunità

AUTONOMIAOvvero il mantenimento di una lucidità di pensiero fondata sulla crea-tività e sulla libertà di azione come beni inalienabili.

RETE Ovvero la capacità di porre in relazione con il territorio e nel territorio le proprie peculiarità e la propria autonomia

Il Posto delle Fragole nel corso dell’esercizio 2010 ha tratto alcune linee guida per postulare azioni urgenti che riportino la coope-rativa verso un assetto di sostenibilità dopo i tagli drastici dei contributi pubblici e le criticità dei settori precedentemente esposte. Le direzioni sono essenzialmente due. Da una parte il conteni-mento del costo del lavoro tramite l’esercizio del piano di crisi azien-dale. In concomitanza, sono stati elaborati dei budget previsionali per il 2011 che prendono in considerazione la stagionalità dei settori e la conseguente necessità di un’ottimizzazione delle risorse umane in funzione dei flussi di clientela. Quest’ottimizzazione è da leggersi come l’attuazione di orari di lavoro più flessibili e lo sviluppo di compe-tenze plurime per i soci, che potrebbero quindi ricoprire mansioni dif-ferenti in tempi differenti. Alcune linee d’intesa sono

relazioni territoriali e sociali

Le Progettualità future

state inoltre poste nella ricerca di un socio sovventore che intervenga, come previsto dallo statuto, incrementando il capitale sociale e ap-portando stabilità economica e finanziaria al sistema e permettendo l’attuazione di investimenti necessari allo sviluppo dei settori. Purtuttavia, è chiaro che si tratta di manovre che si svolgono sul piano del contenimento dei costi, a cui sul versante speculare, si accompagnano politiche di sviluppo della proposta commerciale.

Questo lavoro riguarda in sintesi lo sviluppo di un piano di im-presa che comprenda la riorganizzazione e la razionalizzazione delle risorse umane, la realizzazione di un piano di commercializzazione che lavori sull’implementazione delle proposte commerciali e la strut-turazione di un progetto di comunicazione efficace.

SILUPPO DI UN PIANO DI COMMERCIALIZZAZIONEper il Ristorante Il Posto delle Fragole

Attualmente il Ristorante Il Posto delle Fragole ha un orario al pubblico che non prevede l’apertura serale. Benché felicemente e produttiva-mente sperimentate in occasioni speciali, quali eventi di particolare interesse o prenotazioni per catering, cerimonie e simili, l’attività serale è sempre stato il punto debole di questo settore. Già negli anni scorsi si erano tentate delle proposte in questo senso ma la risposta del pubblico era stata molto scarsa, probabilmente a causa a causa di una comunicazione non esaustiva da un lato e dall’altro dalla ritrosia ancora presente nella comunità a recarsi all’interno dell’ex ospedale psichiatrico. In questo senso un notevole margine di lavoro sta nel re-cupero di un’identità basata sulla peculiarità della propria azione che recuperi il DNA tradizionale del Posto delle Fragole con una visione nuova e più fluida. Un luogo che sia allo stesso tempo un ristorante di qualità, uno spazio per concerti e feste e un polo di aggregazione creativa e culturale condenserebbe in sé la tradizione del caffè storico mitteleuropeo, la ricerca culinaria e l’impegno sociale.Pertanto è di imprescindibile importanza l’ideazione di eventi all’inter-no del Parco possibilmente in rete con altre cooperative e associazio-ni operanti al suo interno e non, così come la messa in opera di una strategia di comunicazione efficace.

pag. 77

SILUPPO DI UN PIANO DI COMMERCIALIZZAZIONEper l’Hotel Tritone

Lo sviluppo di un piano di commercializzazione per l’Hotel Tritone pre-vede l’attuazione di alcune manovre individuate come essenziali che vanno dal restyling delle strutture alla messa a punto di un web mar-keting efficace, dall’ internalizzazione della progettazione di pacchetti turistici innovativi, allo sviluppo di un piano di comunicazione che pre-veda la messa in rete con strutture analoghe.

Restyling struttura

Benché negli anni siano stati eseguiti puntualmente tutti i lavori di ma-nutenzione ordinaria e straordinaria previsti, l’Hotel Tritone necessita di alcuni interventi che vanno dal totale adeguamento della struttura ai disabili, con la progettazione di camere totalmente accessibili e di un ascensore che permetta un’agevole salita ai piani superiori, all’allarga-mento degli spazi di uso comune, come la sala colazioni e lo spazio bar. Anche la struttura delle camere andrebbe rivista, razionalizzando gli spazi grazie alle recenti tecnologie e materiali a disposizione così come l’efficienza energetica della struttura nella direzione della soste-nibilità ambientale grazie all’utilizzo di pannelli solari e/o di caldaie più efficienti.

Web marketing

Al giorno d’oggi il web è la finestra principale attraverso cui comu-nichiamo con i nostri clienti news o offerte speciali e attraverso cui viene valutata la qualità dell’offerta, la disponibilità delle camere e le prenotazioni. Un potenziamento di questo strumento risulta quindi di fondamentale importanza per un rilancio commerciale della struttura considerando anche opportunità collaterali di estrema importanza per la fidelizzazione della clientela come blog o social network.

Internalizzazione della progettazione di pacchetti turistici in-novativi

Il pacchetto turistico è un prodotto normalmente non gestito dalle strutture d’accoglienza, che fanno semplicemente parte dell’offerta commerciale. Il Posto delle Fragole sta lavorando per creare interna-mente dei pacchetti turistici sia di tipo tradizionale che altamente in-novativo, tutti caratterizzati dalla centralità del concetto di esperienza territoriale (il contrario del mordi e fuggi turistico) e da azioni di soste-nibilità ambientale.Ad esempio, la provincia di Trieste con il territorio Carsico italiano e sloveno adiacente, sono un ambito perfetto per il cicloturismo. Questa forma di viaggio e conoscenza territoriale è in crescita costante ma stranamente non si riscontra ancora un’accoglienza coordinata ed in-formata su questo tema. Un altro aspetto più innovativo, consiste nella creazione di residenze d’artista presso le nostre strutture. Gli artisti in-vitati in collaborazione con giovani curatori, lavorerebbero allo svilup-po di punti di vista inconsueti sul paesaggio elaborando esperienze alternative del territorio, caratterizzate da riproducibilità e fattibilità.

La messa in rete. Il circuito Le Mat

Le Mat è un consorzio di strutture d’accoglienza turistica, nato per mettere in rete differenti realtà sparse sul territorio italiano (ed ora an-che europeo) che condividono l’idea di un turismo diverso. Possiamo leggere sul sito ufficiale:…noi imprenditori sociali Le Mat vorremmo che nelle nostre città o campagne il turismo non fosse soltanto una importante specializza-zione produttiva ma una opportunità per restituire valore alle tante opere, alle difficoltà e alle invenzioni e battaglie straordinarie delle per-sone che hanno vissuto e che vivono in quel territorio coltivando con attenzione la terra, costruendo nuove opportunità perché le persone possano sviluppare i propri talenti e culture e la voglia di cambiare, sconfiggendo ingiustizie e calamità, includendo nelle comunità locali tutti anche i più strani e accogliendo chi passa; vorremmo che il turi-smo fosse una apertura all’incontro con l’altro, diverso da noi, il viag-gio alla scoperta delle mille e una storia di cui si compongono i territori e le mille storie e culture di cui è portatore il viaggiatore...

pag. 79

L’adesione a Le Mat ha comportato per Il Posto delle Fragole notevoli opportunità di condivisione e sviluppo destinate a crescere nel pros-simo futuro.

Lo sviluppo di un piano di comunicazione

La cooperativa Il Posto delle Fragole come realtà di sperimentazione sociale, non persegue esclusivamente una commercializzazione clas-sica, ma sviluppa nuove prospettive di visione anche nella direzione delle modalità di comunicazione.L’idea di Smarketing fa parte di questo scenario. Riportando le parole degli ideatori, “…Lo scopo dello smarketing non è aumentare le ven-dite, ma facilitare la comunicazione di enti e aziende che perseguono valori ambientali, etici, sociali, culturali o conviviali.Lo smarketing è uno dei temi della cosiddetta altra economia, assieme a decrescita, chi-lometri zero, economia sociale, commercio equo e solidale, G.A.S., monete locali, autoproduzione...Sviluppa una critica radicale dei meccanismi, degli scopi e dei va-lori della pubblicità commerciale e più in generale delle strategie di mercato, intese come colonizzazione dell’immaginario, allungamento della filiera ed incentivo allo spreco di energia e materia.Lo smarketing denuncia inoltre che le retoriche e le tecniche dell’ ad-veritsement sono divenute così pervasive da condizionare spesso la comunicazione di soggetti che dovrebbero avere una visione del mon-do opposta al consumismo: troppo spesso enti pubblici, associazioni, imprese non profit, imprese della decrescita imitano grossolanamente stili, retoriche e supporti del marketing commerciale, con inutili costi di tempo, soldi e risorse.

4

pag. 81

Il Posto delle fragole è da anni una cooperativa particolarmente esposta. Esposta in primis ai flussi e riflussi di un mercato imprevedibile e per molti versi giunto ad una fase di saturazione che ne mina la defini-zione stessa. Indebolita da anni di isolamento e da una natura avversa a tutte le forme di alleanza di comodo. Infragilita nel quotidiano rincor-rere le emergenze che accadono inattese e che impediscono continuità al lavoro. Baipassata dai grandi giochi di potere, continua a rimanere cocciutamente aggrappata allo scoglio dove è nata. Continua a rappre-sentare l’epoca giovane della cooperazione sociale, fatta più da sogni per un mondo migliore che da strategie di acquisizione di nicchie di mercato, pervasa più da una maldestra energia adolescenziale che da soppesati e algidi piani di sviluppo. Questa energia imprevista e inspie-gabile risiede a mio avviso in un gruppo che, lungi dall’essere perfet-tamente coeso, è riuscito a capitalizzare enormemente l’esposizione alle difficoltà. Come un albero costantemente esposto allo sferzare del vento sviluppa una caparbietà particolare, così Il Posto delle Fragole ha imparato a ispessire le proprie radici senza rinunciare ad una fronda rigogliosa, senza rinunciare a spargere i propri semi nel mondo o ad allargare le foglie al sole durante la bella stagione. Mi viene alla mente il concetto di resilienza che in aggiunta alla semplice resistenza contiene in sé l’idea dell’autoguarigione che rinforza, che rende maggiormente reattivi ed elastici. La ricchezza del Posto delle Fragole non sono i conti bancari o i circuiti di importanti amicizie ma il nudo capitale umano dei suoi soci. I loro punti di vista differenti, le loro debolezze, le loro rare e peculiari inclinazioni, la loro pigrizia, la loro capacità ad uscire dagli schemi con-venuti, la loro cronica inclinazione a tirare avanti sempre e comunque, le loro aspirazioni più alte e la loro necessità di mantenere un posto di lavoro con i tempi che corrono. Le potenzialità inespresse sono enormi e per esplodere hanno bisogno solo di essere percepite come tali in una prospettiva che sappia integrare in un solo percorso le più eleva-te aspettative per un mondo diverso e i bisogni più materiali e contingenti di ognuno.

relazioni territoriali e sociali

Le Conclusioni

CONTATTI

IL POSTO DELLE FRAGOLE cooperativa socialeVia De Pastrovich 134127 TriesteTel: 040 54903Mail: [email protected]: www.coopfragole.it

IL POSTO DELLE FRAGOLE RISTORANTE BARVia De Pastrovich 434127 TriesteTel: 040 578 777

HOTEL TRITONEViale Miramare 13334136 TriesteTel: 040 422 811Mail: [email protected]: www.tritonehotel.org

BAR ONEVia Sai 1/334128 TriesteTel: 040 570 05 41