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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 198 anno XIII - 1 Aprile 2015 Le 15 fatiche di Ciacci MessinAmbiente: un anno di bilanci

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Le 15 fatiche di Ciacci MessinAmbiente: un anno di bilanci

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Primo PianoPrimo Piano

Alla vigilia della proroga per il servizio di raccolta rifiuti, da parte del Sindaco, nuovamen-te a MessinAmbiente e dello scandalo per il misterioso licenziamento del dirigente licen-ziato Natale Cucè, il cui ufficio è chiuso e sotto sorverglianza il commissario liquidatore,

traccia un anno di bilanci da il 19 Marzo 2014, infatti, ha assunto la guida di MessinambienteSpA, l’azienda pubblica che gestisce il servizio di igiene urbana per i Comuni di Messina eTaormina.

15 passi verso Rifiuti Zero ad un anno dalla nuova gestione

foto Peppe Saya

a cura di Marilena Faranda

MessinAmbiente: l’azienda ricostruita

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 31 Aprile 2015

I servizi, afferma Ciacci, erano gestiti quasi esclusivamente in emergenza che sulle strade cit-tadine si ripeteva cadenza mensile, l’organizzazione aziendale era poco chiara, il degrado, lascarsa trasparenza, la mancanza assoluta di procedure e regolamenti erano la cornice di unadelle ultime città italiane per raccolta differenziata. Perfino sfalci e potature venivano mandatia smaltimento in discarica, e la cosa è preoccupante perché sul territorio c’erano impianti pri-vati disponibili a farne compost, a minor prezzo e sottoutilizzati.Alla fine del 2014, continua Ciacci, abbiamo elaborato una corposa relazione sullo stato del-l’azienda, i motivi della sua entrata in Liquidazione e le strategie avviate per il miglioramentodei servizi, e per portare a normalità anche la gestione aziendale. Ho avuto modo di presenta-re tale Relazione all’Amministrazione e alle Commissioni Ambiente e Bilancio, spero ci saràmodo (come ho richiesto più volte negli scorsi mesi) di poter condividere queste riflessionianche con il Consiglio comunale. Ecco alcuni punti dell’azione amministrativa ed ambientalistasvolta in questo anno a Messina.

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La città da quasi unanno non vive più leemergenze che si

ripetevano continuamentea cadenza quasi mensile,ma sta cercando di consoli-dare un aumento costantedelle raccolte differenziate,siamo ancora ben lontanidagli obblighi normativi, main incoraggiante controten-denza rispetto al passato eal resto della situazionedelle altre città siciliane.L’azienda si sta dunqueprogressivamente allinean-do, anche nei propri servizi,alla volontà delConsiglio Comunale edell’Amministrazione tuttadi orientare la gestione del-l’igiene urbana versol’obiettivo Rifiuti Zero, sep-pur nell’incapacità di inve-stire finanziariamente intempi brevi come richiede-rebbe la necessità del supe-ramento del sistema di rac-colta a cassonetto.Ecco in sintesi i serviziorientati alla sostenibilitàche in questi mesi sonostati migliorati, avviati oprogrammati per il prossi-mo futuro sulla città diMessina nonostante i taglieconomici previsti da unasocietà in liquidazione:

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1) Porta a porta utenze non domestiche. Attività avviata già da alcuni anni per le utenzecommerciali che aderendo all’iniziativa godono di una riduzione tariffaria prevista dalRegolamento comunale. Servizio in estensione soprattutto nel centro così come una piùcapillare informazione delle utenze.2) Verde (sfalci e potature). Dall’ottobre 2014 tuti gli sfalci e potature sono avviati a com-postaggio negli impianti di Acireale o Patti (fino a quella data venivano conferiti in discarica).Abbiamo avviato u canale di raccolta specifico del materiale verde selezionato sia sui cimi-teri che dedicato ai lavori comunali di potatura.3) Compostaggio domestico e collettivo. Il Regolamento tariffario comunale prevedesgravi fiscali per chi pratica il compostaggio domestico della frazione organica, entro l’annol’agevolazione sarà estesa anche alle esperienze di compostaggio collettivo. Il Comune hamesso a disposizione 4 spazi in giardini pubblici dove 30-40 famiglie per ogni sito praticanoil compostaggio collettivo manuale tramite compostiere fornite gratuitamente dall’ammini-strazione. Il 20 Marzo in collaborazione con ENEA e Comune di Messina è stato organizza-to il primo Seminario tecnico-divulgativo sul compostaggio collettivo al fine di divulgare que-sta buona pratica ambientale.4) Isole ecologiche. Sono sette sul territorio comunale, realizzate dal Comune e gestite daMessinambiente che si è attivata per migliorarne la funzionalità con maggiori dotazioni tec-nologiche che permettano a breve l’immediato riconoscimento dell’utenza. Il Regolamentotariffario comunale prevede importanti riduzioni tariffarie per gli utilizzatori che conferiscono-regolarmente materiale differenziato alle Isole Ecologiche.5) Piattaforma di selezione. Nelle prossime settimane Messinambiente avrà in gestione unnuovo impianto di Selezione appena realizzato e finanziato dalla Regione, che sarà essen-ziale per una migliore valorizzazione delle raccolte differenziate di Messina e un motoreimportante di crescita delle raccolte differenziate per molti comuni della Provincia.L’amministrazione comunale si è impegnata ad affidarlo in tempi brevi alla nostra azienda.6) Uffici pubblici. Comieco ha messo a disposizione oltre 800 contenitori per l’avvio dellaraccolta differenziata della Carta negli uffici pubblici e nelle scuole di Messina.Messinambiente ha acquistato un numero simile di contenitori per le raccolta delle plastiche.Il piano, attivato nel mese di Marzo prevede la partenza dagli uffici delle varie sedi delTribunale e in sessanta scuole cittadine.7) Porta a porta. Il superamento del vecchio sistema di raccolta a cassonetto stradale pre-vede alcuni avanzamenti nei prossimi mesi. A) Dal 13 Aprile parte il primo step con circa 12mila abitanti coinvolti, con incontri pubblici già calendarizzati ed una distribuzione capillaredel materiale informativo e del calendario di raccolta organizzata da Messinambiente; B) Laporzione del territorio servita si estenderà entro l’estate grazie ad un importante finanzia-mento di Comieco, già deliberato, per l’acquisto di nuovi mezzi, dei contenitori e della rela-tiva campagna di comunicazione. Tale piano è in fase di ultimazione ma prevede quasi unraddoppio delle utenze servite con il primo step ed un ampliamento delle zone iniziali (estre-mità Nord e Sud del Comune); C) E’ poi prevista l’ulteriore estensione ad altri circa 60 milaabitanti grazie ad un finanziamento regionale di 4 milioni di euro su cui il Comune sta avvian-do le procedure di cofinanziamento e di gara per gli acquisti. Si prevede dunque, entro circaun anno, di estendere il porta a porta a quasi metà della popolazione cittadina.

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La maggiore criticità è l’assenza di impiantistica per il compostaggio (che ha fatto ritardareanche l’avvio del porta a porta) ma stiamo lavorando da molti mesi per riuscire ad aprire uncanale di riciclo in impianti a livello regionale.8) Monitoraggio sulle filiere. Messinambiente ha avviato un monitoraggio sulle filiere delriciclo dei materiali al fine di migliorare la qualità e la valorizzazione anche economica deglistessi. A fine 2014 è stata effettuata una visita alla Cartiera dove Comieco indirizza carta ecartone di Messina, altre visite sono in programma per le altre filiere.9) Oli esausti. Entro Marzo sarà aggiudicata la procedura di affidamento di Messinambienteper una importante partnership che preveda l’aumento della raccolta degli oli esausti dacucina e la loro adeguata valorizzazione.10) Lidi Sostenibili. Nell’estate 2014 Messinambiente e Comune di Messina hanno avvia-to con successo un servizio di raccolta differenziata per i Lidi (strutture estive balneari ericreative) all’interno di ques’iniziativa è stato promosso un concorso per il Lido più riciclonedi Messina. Visto il buon esito, l’iniziativa sarà ripetuta nell’estate 2015.11) Messina Miniera Urbana. In prossimità delle festività natalizie Messinambiente,Comune di Messina, Confcommercio e Confesercenti hanno co-promosso una iniziativapubblica innovativa (la prima del suo genere a livello nazionale) in Piazza Cairoli che preve-deva l’elargizione di un buono sconto commerciale per ogni conferimento a Messinambiente(in quel giorno in quella piazza) di un RAEE. L’iniziativa sarà ripetuta anche quest’anno.12) Mercati cittadini. Entro la primavera sarà avviata la raccolta differenziata anche neimercati cittadini. In alcuni di questi abbiamo attivato una collaborazione con un innovativoprogetto ministeriale, un processo innovativo che preveda la trasformazione in cibo anima-le degli scarti organici del mercato ortofrutticolo.13) Mercatino del Riuso. E’ stato avviato un confronto tra Comune di Messina,Messinambiente e ZeroWaste Sicilia (ideatore dell’iniziativa) per attivare entro l’anno unmercatino in piazza per lo scambio ed il riuso, aperto a tutta la cittadinanza e con edizionirivolte agli studenti delle scuole.14) Acquisti Verdi. Il Comune di Messina e Messinambiente hanno avviato l’iter per la revi-sione delle procedure di acquisti dando priorità al GPP, i cosiddetti acquisti verdi, che predi-lige, per le forniture pubbliche, materiali ecologici a a basso impatto ambientale a minor pro-duzione di scarti.15) Sensibilizzazione dalle Scuole. Per la prima volta Messinambiente è stata promotricedi un percorso didattico per le scuole del territorio di diverso ordine e grado, si realizzanoincontri con centinaia di studenti sui temi della riduzione degli scarti, della raccolta differen-ziata e del riciclo dei materiali. L’Associazione dei Comuni Virtuosi ha organizzato nelle scor-se settimane un importante evento regionale di formazione sui Rifiuti con la presenza diAlessio Ciacci (che ha coordinato l’evento), Raphael Rossi, Paolo Contò di Contarina edaltri. Si è trattato del primo evento simile in Sicilia, quanto mai necessario e che ha visto unastraordinaria presenza di numerosi amministratori locali sensibili ed attenti a queste temati-che. L’obiettivo Rifiuti Zero in Sicilia è ben lontano rispetto ad altre regioni italiane, questa èun’altra motivazione per un territorio che vuole uscire dall’emergenza e ricostruire un’imma-gine, anche turistica, attenta alla sostenibilità e all’ambiente.

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54-55 CittàCronache urbane

40-41 Dietro le quinte

numero 198 anno XIII1 Aprile 2015

AttualitàGiornata mondiale autismoSmartCityCodice rosa bianca

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20-38

Sommario

8

46 SettegiorniCronaca della settimana

1 Aprile 2015

SiciliaFinanziaria regionale

66-68

Le rubriche

La corazzataPotemkin

80-81

Da Beethoven a Kurt Cobain

82-83

Parole in blu84-85

ProvinciaTaoarte

58-65

Cultura“Via Crucis” di Bonanno Conti

74-75

In&Out42-43

Mangiare Sano86-87

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT1 Aprile 2015

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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1 Aprile 2015

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L

(Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina

tel.09046535 e-mail:[email protected]

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Assunzioni Valtur: 350 posti di lavoro Estate 2015Nuove assunzioni per lavorare nei villaggi turistici Valtur. Il noto tour operator ita-liano ha aperto le selezioni per la copertura di posti di lavoro per l’Estate 2015.Si ricercano animatori, istruttori sportivi, cuochi.

Victoria’s Secret Lavora con noi: posizioni aperteInteressanti opportunità di lavoro nei negozi Victoria’s Secret. Il noto brand spe-cializzato in abbigliamento intimo aprirà nuovi punti vendita in Italia, in collabora-zione con il Gruppo Percassi, e seleziona personale.

Concorso per 26 Ricercatori, Universita di MilanoAl via il bando dell’università di Milano indirizzato a ricercatori. L’Università degliStudi di Milano ha indetto un concorso pubblico per il reclutamento di 26 ricerca-tori da assumere con contratto a tempo determinato

Carrefour: lavoro per Agenti MonomandatariNuove opportunità di lavoro in Carrefour. Sono aperte le selezioni per AgentiMonomandatari a Milano, Lecco, Como, Bergamo, Monza, Torino e Novara, perlavorare nella catena di supermercati.

Valtur Lavora con noi: selezioni in corsoVi piacerebbe lavorare in Valtur? Il noto tour operator offre interessanti opportu-nità di lavoro e stage, ed ha aperto una campagna di recruiting itinerante perreclutare il personale stagionale per i villaggi turistici.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Poste Italiane cerca Figure di Front End MultilingueVi piacerebbe lavorare in Poste Italiane? E’ aperto un recruiting per assunzioni didiplomati. Opportunità di lavoro presso diversi uffici in Italia per Figure di FrontEnd Multilingue, contratto a tempo determinato.

McDonald’s Fattore Futuro: bando per imprenditori agricoliMcDonald’s ha aperto le selezioni per il bando Fattore Futuro. Si ricercano gio-vani imprenditori agricoli under 40, che potranno diventare fornitori della notacatena di ristoranti fast food.

RAI: assunzioni per EXPO Milano 2015Opportunità di lavoro in RAI per EXPO Milano 2015. La Radiotelevisione ItalianaSpA ha aperto le selezioni per assunzioni a Milano in occasione dell’EsposizioneUniversale milanese. Si cercano tecnici, operatori di ripresa, montatori.

Lavoro per Educatori in GermaniaNuove opportunità di lavoro per laureati all’estero. Si ricercano Educatori di asilonido in vista di assunzioni in Germania, presso strutture per l’infanzia. Il progettoYour First Eures Job è una iniziativa volta a favorire.

Lazio: stage retribuiti con Garanzia GiovaniNuove opportunità di lavoro per i giovani in vista delle assunzioni GaranziaGiovani. Il Centro Europeo di Studi Manageriali seleziona tirocinanti per stageretribuiti nel Lazio, nell’ambito del piano europeo contro la disoccupazione.

Mondo Convenienza Lavora con noi: posizioni aperteNuove opportunità di lavoro in Mondo Convenienza. La catena di negozi specia-lizzati nella vendita di articoli di arredamento è alla ricerca di personale perassunzioni e stage nei punti vendita e in sede.

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“Autismo: dalla scienza alla scuola. Per una società dell'inclusione”

Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo

foto Peppe Saya

AttualitàAttualità

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 211 Aprile 2015

Si è svolta giorno 1 aprile, nella FalconeBorsellino di Palazzo Zanca, alla pre-senza del sindaco, Renato Accorinti, la

conferenza stampa di presentazione dell'in-contro-dibattito "Autismo: dalla scienza allascuola. Per una società dell'inclusione", in program-ma domani, giovedì 2, dalle ore 9 alle 13, alTeatro Vittorio Emanuele, in occasione della

Giornata mondiale della Consapevolezzadell’Autismo, istituita con una risoluzionedell’Assemblea Generale delle Nazioni Unitenel 2008, che si celebra il 2 aprile di ognianno. “L'Amministrazione comunale – ha evi-denziato il sindaco Accorinti – ha il piacere dicondividere con la cittadinanza percorsi diinclusione e di inserimento nella società dipersone svantaggiate. L’integrazione, partendo dal settore scolasti-co, è un valore fondante, un assunto culturaleche richiede la capacità di promuovere inizia-tive, programmi di miglioramento del servizioscolastico per gli alunni con disabilità, proget-ti capaci di coinvolgere i genitori e le varieforze locali”. L'iniziativa è organizzata dall'associazioneONLUS La linea curva - persone e autismo, incollaborazione con AIRA (AssociazioneItaliana Ricerca Autismo), e col patrocinio delComune, dell'Università degli Studi diMessina, dell'Azienda Sanitaria Provinciale,dell'AOU Policlinico G. Martino e del CNR.L'appuntamento di domani prevede gli inter-venti di Luca Donato, per l'associazione deigenitori La Linea curva – Persone e autismo;Annalisa Maiorana e Grazia Galletta,dell'Istituto comprensivo Mazzini-Gallo;Angelo Cavallaro, dirigente scolastico dell'isti-tuto comprensivo “D'Alcontres” di BarcellonaP.G.; e Margherita Lo Giudice dell'ASP diMessina. Seguirà l'incontro-dibattito con lefamiglie e gli operatori, cui prenderanno parteSebastiano Gangemi e Antonella Gaglianodell'Unime/AOU Policlinico, Antonio Pennisidell'Università di Messina, Filippo Russo eMargherita Lo Giudice dell'ASP, GiovanniPioggia e Liliana Ruta del CNR, AngeloCavallaro dell'Istituto Comprensivo“D'Alcontres” e Luca Donato. Per la ricorrenza, come già accaduto lo scor-so anno, la stele della Madonna della Lettera,patrona della città, sarà illuminata di blu già dastasera, così come accade in molti monumen-ti a livello mondiale.

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In occasione della Giornata Mondialesull’Autismo che si celebra il 2 aprile, sisono svolte a Messina nei giorni scorsi una

serie di attività ludico – sportive e ricreative,finalizzate all’inclusione dei soggetti con sin-drome dello spettro autistico.In particolare, il primo evento si è svolto allaPiscina Cappuccini, il cui impianto è gestitodall’Associazione Waterpolo, mentre il secon-do appuntamento è stato ospitato al CentroMulticulturale Officina di Via Croce Rossa.L’organizzazione di queste attività è stata affi-data alla dott.ssa Rosanna Caruso, in qualitàdi terapista per i disturbi dello spettro acusticoed esperta in terapia multisistemica in acquaT.M.A., in collaborazione con le dottoresseGiuliana Padovano ed Alessandra Salvo.Nel corso di queste iniziative sono stati coin-volti non solo numerosi professionisti del set-

tore, ma anche alcune Associazioni che sup-portano le famiglie con bambini autistici, quali“Carpe Diem Onlus” e “Anch’io sonoAutistico”, le pasticcerie Ragusa, Terranova eil bar Romeo che hanno donato torte e dolci,l’agenzia di animazione “Mister Alex” e l’asilo“C’era una volta” di Giuseppe Cambria chehanno fornito i gonfiabili.Molta soddisfazione per gli organizzatori diquesti due eventi, il cui punto di forza è statoquello di pianificare e svolgere attività quoti-diane in contesti del tutto “ordinari”, alla pre-senza di professionisti qualificati, per realizza-re un reale e sostanziale processo di inclusio-ne in ambito sociale dei bambini e dei ragazziaffetti da disturbo dello spettro autistico.

Messina celebra la GiornataMondiale sull’Autismo

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La realizzazione del progetto “Viviamo Insieme” segna una nuova ed importante tappa nelcammino intrapreso dall’Associazione Onlus Anch’io, presieduta dal dott. FrancescoVenuti, che si dedica già da diversi anni a giovani con trisomia 21 ed altre disabilità.

L’Associazione non intende svolgere ruoli terapeutici, ma con grande impegno e sensibilitàopera in un percorso integrativo sollecitando una crescita cognitiva sempre più consapevole.E’ proprio pensando a tale percorso di crescita che è stato ideato e portato avanti il progetto“ Viviamo Insieme”. un progetto molto interessante che mira a responsabilizzare i ragazzi asvolgere non la solita attività di gruppo, ma un’attività che li faccia sentire protagonisti e ren-derli contestualmente consapevoli delle proprie abilità e potenzialità.Nello specifico il progetto permetterà a 8 ragazzi, per due volte la settimana, di vivere da solied in pena autonomia, con la sola costante presenza di due tutor molto preparati e con unalunga esperienza nel settore, in un appartamentino, gentilmente messo ha disposizione dalla“ Rete Insieme noi “ , dalle ore 10 di mattina sino al pomeriggio inoltrato. Decideranno sol-tanto i ragazzi, cosa mangiare, dove comprare il cibo e come cucinarlo; apparecchiare e spa-recchiare la tavola pulendo tutto ciò che si sporca. Faranno anche attività ludica comecimentarsi nei video giochi, nell’ ascoltare musica, imparare l’uso del computer ed i primissi-mi rudimenti della lingua inglese, sempre interagendo tra loro e i tutor. Per tanto la finalità,oltre a consolidare e migliorare i livelli cognitivi, è quella di promuovere e coltivare le necessa-rie relazioni anche con il territorio per realizzare un percorso che, insieme alla socializzazioneed all’ apprendimento, si proponga l’obiettivo di disegnare un “ progetto di vita” per consenti-re a ciascun ragazzo di svolgere con dignità il proprio ruolo all’interno della società.

“Viviamo Insieme”Progetto promosso dall’Associazione Onlus Anch’iorivolto ai giovani con trisomia 21 ed altre disabilità

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Dopo il successoottenuto con laManifestazione

Natalizia Un SorrisoGoloso 2, la Croce RossaItaliana ComitatoProvinciale di Messina ,organizza in occasionedella Festività Pasquali laseconda edizionedell attività "Un piccologesto per un sorriso".Dal 30 Marzo al 3 Aprile2015 , presso la sede inVia Giordano Bruno n.176con orari 9-12 e 16-19(Telefono, 090/2931569)verranno raccolti uova dicioccolato e vari dolciumiPasquali da donare aibambini meno fortunati.L'Evento si colloca tra leattività di solidarietà cheda anni l'Ente assistenzialepone in essere a sostegnodelle fasce meno abbienti.I volontari saranno a dispo-sizione di quanti vorrannocontribuire alla raccolta.

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26 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 1 Aprile 2015

Città IntelligentiCome Messina può dive Progetti e realtà italiane a confronto. Avviato un tavolo tecnico di ALuMnime con i piùimportanti protagonisti del settore

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entare Smart

Ha riscosso grande successol’evento promosso da ALuMnimesulle smart city: "Messina As a

Smart City. Smart Cities: nuove opportu-nità per il territorio". Le città intelligentisono state al centro di un confronto, nelsalone delle bandiere del comune diMessina, che l’Associazione di ex allieviha promosso in collaborazione conl'Ordine degli ingegneri della provincia diMessina.Professionisti ed esperti del settore hannoapprofondito il concetto di smart citysecondo differenti prospettive. Una city èsmart quando le strategie, le politiche esoprattutto gli investimenti effettuati ininfrastrutture di comunicazione, tradizio-nali e moderne, riusciranno ad assicurareuno sviluppo economico sostenibile eun'alta qualità della vita dei cittadini, unagestione sapiente delle risorse naturali,stimolando l'impegno, la collaborazioneattiva dei diversi attori coinvolti sul territo-rio. Questo perché una città smart richie-de una visione olistica, strategica ed inte-grata, oltre ad esigere la definizione dimodelli differenti di governance locale,capaci di intercettare e sostenere lenuove prospettive di trasformazione inchiave Smart.Tra i relatori anche Paolo Testa, DirettoreRicerche Cittalia e ResponsabileOsservatorio Smart City di ANCI; è statolui a spiegare come, e perché, sempre piùcittà italiane stiano diventando smart,oltre ad aver considerato alcuni esempied esperienze in atto nello scenario euro-peo e nazionale. Sul tema delle futurecittà metropolitane, al centro del dibattutopubblico, si è altresì espresso WalterTortorella, Capo Dipartimento EconomiaLocale IFEL – ANCI, evidenziandonerischi, sfide ed opportunità per le grandi epiccole città.Una giornata che ha segnato l’avvio di un

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tavolo tecnico a cui Alumnime siede da protagonista eche coinvolge gli attori istituzionali più importanti cheoperano in tale campo, a partire dall’Università degliStudi di Messina, dal Comune e da ConfindustriaMessina. All'incontro sono intervenuti, tra gli altri,Giovanni Lucentini, presidente Team Project, il pluripre-miato architetto Claudio Lucchesi, responsabiledell'UFO/Urban Future Organization ed AntonioPerdichizzi, presidente del gruppo giovani diConfidustria Catania e mentor dell'acceleratore WorkingCapital di Telecom Italia a Catania. Un ruolo importanteè riservato anche alla ricerca; il prof. Giuseppe Anastasi,direttore laboratorio nazionale CINI Smart Cities andCommunities ha messo in evidenza proprio come glistudi in questo campo possano avere un ruolo determi-nante per i servizi della città e dei cittadini.

“Una city è smart quando

gli investimenti effettuati

in infrastrutture di comu-

nicazione, tradizionali e

moderne, riusciranno ad

assicurare uno sviluppo

economico sostenibile e

un'alta qualità della vita

dei cittadini, stimolando

la collaborazione attiva

dei diversi attori coinvolti

sul territorio”

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Si è svolta stamane in Sala Senato una conferenza stampa per la presentazione delMaster di II livello in “Conservazione, Restauro e Valorizzazione del patrimonio Geo-archeologico e Geo-architettonico”.

“L’Ateneo peloritano- ha detto il prof. Santi Fedele, Delegato ai Master- vuole ampliare l’offer-ta formativa in tutti i settori, compresa l’Alta formazione, presentando proposte nuove comequesto Master che andrà a formare figure professionali che potranno operare nell’Area delloStretto dotata di un vasto patrimonio archeologico e architettonico, che richiede di essere valo-rizzato”.Subito dopo la prof.ssa Antonia Messina, Direttore del Master, ha illustrato le caratteristichedel corso, i cui termini per le iscrizioni scadranno il 10 Aprile prossimo. “Il Master – ha sottoli-neato la docente- è bandito dall’Ateneo di Messina, su proposta del Dipartimento di Fisica e diScienze della Terra in compartecipazione con il Dipartimento Patrimonio, Architettura eUrbanistica (PAU) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nel quadro della collabora-zione tra i due atenei e, più in generale, di una progressiva integrazione dell’AreaMetropolitana dello Stretto”.

Presentato il Master in “Conserva del patrimonio Geo-archeologico

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Si tratta di un corso di formazione specialistica e professionalizzante per chi opera in seno alPatrimonio Culturale Archeologico e Architettonico e si pone come fase formativa di tipo FullImmersion ed esperienziale. L’obiettivo è quello di creare una figura, di alta e qualificata pro-fessionalità, in grado di operare, presso istituzioni e organismi pubblici e privati, nel campo delPatrimonio Geo-Archeologico e Geo-Architettonico di un territorio, attraverso un percorso for-mativo basato su un comune linguaggio unificante Geologia, Archeologia, Architettura, Storiadell’Arte, Petrografia, Fisica, Chimica, Geofisica, Biologia, Ecologia, Geomatica, etc., e disci-pline di supporto. Le attività del Master si svolgeranno presso l’Università degli Studi diMessina e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nonché, su siti archeologici e beniarchitettonici prevalentemente situati nella Calabria Meridionale e nella Sicilia Nord-Orientale.Alla conferenza stampa sono intervenuti il Prof. Giovanni Falsone, Membro ComitatoScientifico Master, il Prof. Francesco Calabrò, Membro Comitato Scientifico Master (Dip.Patrimonio Architettura Urbanistica) UniRC, il Prof. Nicola Aricò, Docente di Storiadell’Architettura ed i rappresentanti del Comune di Fondachelli Fantina, di Santa Lucia delMela, del parco dei Nebrodi e degli Ordini professionali degli Ingegneri, dei Geologi e degliArchitetti.

azione, Restauro e Valorizzazione e Geo-architettonico”

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"MSCT Calculator"In un'app ideata ad Alessandria, Siena e Messina

Il primo laboratorio per "sartorizzare" gli esami radiologici

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L

a Touchware Srl, azienda di sviluppoinformatico nata a Torino nel 2012, harealizzato, con il supporto non condizio-

nato dell'azienda farmaceutica Bracco, lanuova App "MSCT Calculator" ideata dai mas-simi esperti del settore radiologico italiano perdivulgare la conoscenza del miglior utilizzo deimezzi di contrasto in modo semplice, imme-diato e innovativo.L'App "MSCT Calculator", scaricabile gratuita-mente per smartphone e tablet (iOS e in futu-ro anche Android), è frutto della competenza edell'innovazione tecnologia della Touchware edella pluriennale esperienza del board scienti-fico formato dal Dottor Francesco Musante,Primario di Radiologia dell'AziendaOspedaliera Santi Antonio e Biagio diAlessandria, Giorgio Ascenti, Professoreassociato all’istituto di Radiologiadell’Università di Messina, e Luca Volterrani,Direttore dell’Istituto di Radiologiadell’Università di Siena.«L'obiettivo del progetto, per il quale sono statianalizzati circa 150 dati bibliografici, è offrireun servizio che permetta ai medici radiologi digestire al meglio il mezzo di contrasto, un far-maco certo indispensabile per gli esami, macon effetti collaterali anche importanti - spiegail board scientifico - e con "MSCT Calculator"mettiamo a disposizione l'ottimizzazione delsuo utilizzo in termini di calcolo delle dosi alfine di contenere sia gli effetti collaterali per ipazienti sia i costi sanitari per le struttureospedaliere». «Questa App, l'unica al mondonel nostro settore che si riferisca all'uso diogni tipo di Mezzo di Contrasto e non solo auna marca specifica - continua - si rivolge a unpubblico esperto e non esperto offrendo unostrumento pratico che mette "a portata ditouch" un calcolatore interno, suddiviso perorgani viscerali e vascolari, con il quale otte-nere la giusta quantità di Mezzo di Contrastoe sartorizzare al massimo l'esame radiologico.Si inseriscono i parametri del paziente tra cuietà, sesso, peso, altezza e funzione renale e

si ottiene il volume ottimale di prodotto da uti-lizzare. Con la sezione "Protocolli" forniamoanche i consigli per condurre l'esame radiolo-gico a seconda dell'organo da indagare edella strumentazione a disposizione».«Si tratta - spiega Michelangelo Chasseur,direttore e co-fondatore della Touchware - diuno strumento completo e semplice da utiliz-zare per il quale saranno predisposti continuiaggiornamenti. Con poche icone essenzialil'utente è guidato in modo intuitivo verso ilrisultato cercato e potenzialmente connessocon colleghi e strutture che si occupano diquesto settore». L'App "MSCT Calculator" è disponibileattualmente solo in italiano ed è scaricabi-le dagli store digitali gratuitamente.

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Riceviamo e pubblichiamo

“Il problema dell’insabbiamento è comune alla maggior parte delle aree portuali, cheperò sono governate da amministrazioni capaci di gestire preventivamente il proble-ma”. L’associazione politica CapitaleMessina interviene sul caso del porto di

Tremestieri. Riportando la polemica in corso a semplici dati di fatto, CapitaleMessina ricorda che “ilporto emergenziale di Tremestieri è indubbiamente nato male, ma là l’abbiamo volutosenza voler considerare alcun’altra soluzione alternativa meno esposta. Una volta uscitidalla Zona Falcata, farlo più a Sud o più a Nord poco importava, in ogni caso non avreb-be goduto della protezione dello Stretto e sarebbe stato esposto allo scirocco. Il porto pro-babilmente non fu progettato benissimo, soprattutto a causa della prescrizione della com-missione VIA che pretese che non interrompesse il flusso dei sedimenti lungo costa (difatto lasciando l’imboccatura in pieno trasporto solido litoraneo). Successivamente, alle

Capitalemessina sul porto di Tremestieri

“Per ridurre i danni basta una pala meNon si diano poteri speciali al sindacofoto Salvatore Forestieri

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eccanica. o”

carenze della struttura ha messo una pezza la Prefettura, allungando ilbraccio meridionale del porto e migliorandone, in modo consistente, lasicurezza d’utilizzo. E’ evidente comunque che questo intervento nonpoteva arrestare il problema dell’insabbiamento”. Come da modus operandi annunciato, CapitaleMessina mette a dispo-sizione della cittadinanza le competenze che sono confluite nell’asso-ciazione. E sulla questione dell’insabbiamento, spiega: “Per attenuare ilproblema, prevenendolo, basterebbe che il Comune intervenisse con ipropri mezzi - anche soltanto con una pala meccanica - sulla spiaggiaesistente immediatamente a Sud del porto, spostando il materiale ridos-sato lungo il molo meridionale e lo abbancasse subito a monte.Effettuando questa manutenzione, implementandola in occasione diprevisioni meteo avverse (lo scirocco è prevedibile con 5-6 giorni di anti-cipo), certo non eliminerebbe il problema, ma ne rallenterebbe l’effettonegativo sullo specchio del porto, non alterando soprattutto lo stato deiluoghi che, se non manutenuti, riacquisterebbero rapidamente il profiloprecedente”.Una soluzione questa che – secondo CapitaleMessina – è l’unica pos-sibile affinché gli interventi non confliggano con la realizzazione delcostruendo “porto grande di Tremestieri”. Altre soluzioni – compresequelle che potrà dare la nota ditta danese DHO, impegnata dall’AutoritàPortuale a trovare soluzioni tecniche all’insabbiamento – rischierebberodi alterare le condizioni di gara per la realizzazione del “porto grande diTremestieri” e risulterebbero “quindi irrealizzabili, se prima non saràcerta la tempistica relativa alla costruzione del porto (3 – 5 – 10 anni?)”.E’ dunque fuori luogo “indicare soluzioni tecniche irrealizzabili o addirit-tura fantasiose o fare esposti in Procura”. “L’Amministrazione comunale – aggiunge CapitaleMessina - avrebbe

dovuto prevedere la soluzione indicata nell’ambito del Piano di Utilizzodel Demanio Marittimo, facendolo approvare con la relativa ValutazioneAmbientale Strategica (altre amministrazioni stanno puntando proprioalla gestione dei litorali, con autorizzazioni poliennali come avviene inaltre regioni Italiane), con la certezza che non appena il sistema digestione verrà arrestato, il mare redistribuirà i sedimenti nella medesi-ma area, rendendo i luoghi compatibili con il bando del porto grande”. “E’ stata evidente, fino ad oggi, l’incapacità del Comune nella gestionedella problematica complessiva – conclude l’associazione – ed è perciòauspicabile che al più presto, chi di competenza provveda ad affidare ipoteri speciali, sia per la gestione della situazione attuale, ma anche especialmente per la realizzazione del nuovo porto, ad un soggetto ingrado di potere affrontare e risolvere nella maniera più efficiente i pro-blemi di ordine tecnico e finanziario (vedi Gazzetta del Sud del 27marzo 2015) legati alla realizzazione dell’opera”.

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L'Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte di Messina entra ufficialmente a far parte delgruppo di 12 Aziende Ospedaliere che in forma sperimentale, a livello nazionale, mira asostenere tutte le fasce deboli della popolazione, donne, bambini, anziani, omosessua-

li, extracomunitari, che in seguito ad episodi di violenza fisica, vivono una situazione di parti-colare vulnerabilità. Il progetto, che coinvolge Procure della Repubblica, Forze dell'Ordine edAssociazioni di Volontariato, prevede la realizzazione, in sinergia, di un percorso che consen-ta di intervenire tempestivamente rispettando privacy e riservatezza delle vittime,assicurandoNE accoglienza, cura, sostegno e tutela. Resta al centro del progetto la vittima disoprusi, che va tutelata non solo fisicamente con cure sanitarie, ma anche istituzionalmente,sottraendola al rischio della ritorsione e della pressione. Al Pronto Soccorso, personale oppor-tunamente formato a riconoscere i segnali di trauma da abuso, intuisce quando è opportunoassegnare il codice appropriato. La sospetta vittima viene accompagnata in una stanza dedi-cata che garantisce riservatezza, dotata di tutto il necessario per le prestazioni sanitarie el'eventuale accesso in borghese di polizia e carabinieri, per raccogliere testimonianze o denun-cia. Tutte le procedure vengono avviate senza mai esercitare pressioni sulla vittima, che nonresta mai sola e che già al primo accesso potrebbe fissare il primo appuntamento al consulto-rio o con un assistente sociale. L'assistenza psicologica viene avviata successivamente. Sono intervenuti l'Assessore Regionale alla Salute Lucia Borsellino, in videoconferenzaSerena Battilomo, Direttore Generale della Prevenzione, Michele Vullo, Direttore GeneraleAzienda Papardo-Piemonte, Nicola Pinelli Direttore Fiaso, Francesca Paratore CoordinatriceProgetto Aziendale, Claudio Pagliara task force operativa Grosseto, Rosalba Stramandino viceQuestore Aggiunto Messina, il tenente Stefano Scollato del Comando Provinciale CarabinieriMessina, Rosalba Ristagno dell'Ordine dei Medici Messina, Antonella Cocchiara dell'Universitàdi Messina.

“Codice rosa bianca” Presentato al Papardo il progetto nazionale

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L’Azienda sanitaria provinciale di Messinaal fine di dirimere alcune questioni solle-vate sul canile Millemusi di Castanea,

precisa quanto segue:l’UOS Anagrafe Canina e lotta al randagismodell’Asp ha sempre svolto e continua a svol-gere con regolarità le attività di sterilizzazione;esse vengono effettuate al canile su appositarichiesta, concordando di volta in volta gliinterventi da realizzare. Una attività, questa,che per altro è l’unica prevista dal protocollod’intesa firmato con la L.N.D.C.Il decreto assessoriale del 13.12.2007 defini-sce con molta precisione le competenzedell’Asp: provvedere alla fornitura farmaceuti-ca dei vaccini e del materiale ambulatorialenecessario al funzionamento degli ambulatoriveterinari attivati di concerto con il Comune,dei rifugi sanitari pubblici e dei rifugi per il rico-vero pubblico dove opera direttamente il ser-vizio veterinario dell’Asp. Il canile Millemusi

della L.N.D.C., invece, è un rifugio per il rico-vero privato.Per quanto attiene il pronto accesso allabanca dati sia regionale che nazionale per ilcontrollo immediato del microchip al momentodella cattura del cane, l’Asp ha da moltotempo fornito al responsabile sanitario delcanile la possibilità di accedere al portale. Laricerca in anagrafe delle generalità dei pro-prietari dei cani smarriti è comunque sempregarantita h 24 anche dal servizio dell’aziendasanitaria provinciale.Rispetto a quanto affermato dalla presidentedella L.N.D.C Caterina Merenda: “L’ASP ci dif-fida dall’accogliere altri cani, ma ne disponecontinuamente il ricovero”, è importante sotto-lineare che l’Asp non ha mai disposto i ricove-ri presso la struttura Millemusi o in altri caniliperché, per legge, sono i Comuni che provve-dono alla cattura e al ricovero dei cani in strut-ture comunali o convenzionate.

Canile Millemusi di Castanea:le precisazioni dell’Asp

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dietro le quintedietro le quinte

È stato, sin dall’inizio dell’amministrazione Accorinti, l’assessorepiù discusso e in discussione; ora per Antonino Mantineo arrivaanche la richiesta da parte di 13 consiglieri comunali di un passoindietro.La presidente della commissione Servizi Sociali, DonatellaSindoni, è la firmataria della domanda giunta sul tavolo del sinda-co Accorinti; lei insieme ai colleghi Zuccarello, Adamo, Cucinotta,Amata, Crifò, Carreri, Rizzo, Russo, Amadeo, Santalco, Mondelloe Gioveni chiedono al primo cittadino la rimozione dell’assessore per gravi carenze nell’amministra-zione del suo incarico.Da mesi l’assessore Mantineo riceve pesanti critiche sulla gestione del proprio assessorato, gli vienerimproverata, soprattutto, una facile inclinazione verso l’assenteismo nei momenti delicati. Ultimo epi-sodio, scatenante, quello accaduto in commissione la scorsa settimana, quando si doveva discuteredel futuro di Casa Serena e dei 12 lavoratori rimasti in bilico; anche in questa circostanza l’assesso-re non ha presenziato, spingendo la Sindoni e colleghi a chiedere l’immediato sostituzione.

L’assente Mantineo

di Francesco Certo

Crocetta senza futuro

Le frizioni esistono da sempre, tra il gover-natore siciliano Rosario Crocetta e il PDnon è mai stato amore. Eletto da una coali-

zione che farebbe venire i brividi ai padri fonda-tori della politica italiana, Crocetta ha vissuto isuoi anni da presidente della Regione sull’insa-no equilibrio dell’attaccamento alla poltrona dibuona parte della deputazione regionale.Tra un rimpasto e l’altro, però, il pessimoCrocetta non è riuscito nella sua opera di rilanciodella Sicilia; fermo alle sgrammaticate chiacchie-re da campagna elettorale tra una guerra alsistema mafioso e una segretaria da trasformarein assessore, Crocetta si è visto bacchettareripetutamente da Roma, soprattutto da quando a

capo del governo è arrivato Matteo Renzi. Tra l’ex sindaco di Gela ed il fiorentino i rapporti tesi sono all’ordine del giorno; il PdC non ha maifatto mancare critiche e stilettate nei confronti della strana amministrazione Crocetta che, da parsuo, ha dovuto accettare frustate e umiliazioni romane, ultima è più pesante quella della nominadi Baccei come assessore al Bilancio.Eccolo il crocevia, il bilancio. Eternamente in rosso, impossibile da chiudere se non con un paio dicarpiati rovesciati, potrebbero essere le asfittiche casse regionali a dare il colpo di grazia alCrocetta ter.Baccei, nelle settimane scorse, ha pesantemente apostrofato il governo siciliano; parole dure chehanno trovato risposta tra i deputati regionali, risposte fuori luogo per chi vive nella consapevolez-za di essere sotto scacco dell’uomo di Delrio da mesi.Il tanto paventato commissariamento, lo ripetiamo ancora, è già in essere dal momento in cui inSicilia è sbarcato Baccei, uomo del governo in missione per chiudere la fallimentare esperienzacrocettiana a capo dell’isola.

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Ormai è il simbolo dell’approssi-mazione (nel migliore dei casi)con cui Messina viene ammini-

strata. Il porto di Tremestieri diventa,ogni giorno che passa sotto cumuli disabbia, l’emblema dell’inefficienza infra-strutturale dell’Italia; doveva essere lapanacea di tutti i mali messinesi, èdiventato un coacervo di errori, sprechi erimpallo di accuse.Un tutti contro tutti dall’elevata inutilitàche non serve a modificare una situazio-ne, palesemente, ridicola.Intanto la Coedmar, società che si ègarantita l’appalto per i lavori di amplia-mento del porto, è arrivata a Messinaper chiedere chiarimenti all’amministra-zione ed all’Autorità Portuale.

Continua a slittare, infatti, una decisione sulla partenza dei lavori già appaltati, anche se da PalazzoZanca sia il sindaco Accorinti che il segretario Le Donne paiono ottimisti di poter presentare il proget-to definitivo per fine maggio. Certezze figlie di una positività intrinseca dato che, oggettivamente, itempi sembrano dilatarsi in maniera naturale. In tutto questo pende anche la decisione di Banca Dexiasulla concessione del mutuo al Comune di Messina, i tempi per la risoluzione non sembrano brevi.Quanto potrà aspettare Coedmar non è dato sapersi, la società veneziana assicura che il progetto èpronto e risolverà definitivamente i problemi strutturali.Interessante sarà scoprire questo progetto, concentrarsi sui tempi è una giusto ma per infrastrutturache pare sbagliata da capo a coda, ancora più importante sarà capire come si interverrà e che model-lo portuale verrà adottato per prevenire i disastri che lo Scirocco ha comportato fino ad adesso.Fine maggio sembra la deadline, dopo quella data sarà futuro o contenzioso; la Coedmar non sembrapronta ad attendere oltre.

L’occasione per rilanciare la sua candidatura gli è stata concessa dalloScirocco e dal continuo insabbiamento del porto di Tremestieri, i rallen-tamenti del dragaggio dell’infrastruttura hanno fatto il resto, Calogero

Ferlisi non molla e annuncia che il prossimo anno ripresenterà la sua designa-zione a Presidente dell’Autorità Portuale.Dopo aver rimbrottato l’attuale presidente De Simone, reo di non agire pron-tamente nella risoluzione dell’insabbiamento del porto, rallentando l’iter e aiu-tando nell’invasione da parte dei tir della città; Ferlisi ricorda come già anni fa aveva proposto se stes-so per l’incarico, non appoggiato dal governatore Lombardo si vide scavalcato da De Simone.Adesso il comandante Ferlisi torna all’attacco, proprio contro quel De Simone che nei mesi scorsi loaveva fortemente criticato per la gestione nella questione tir, chiedendo una maggiore attenzioneverso la sicurezza dei cittadini.Vedremo, quindi, quale sarà il futuro dell’Autorità Portuale; la vicenda del porto di Tremestieri, sicura-mente, qualche testa dovrà far rotolare.

L’Autorità di Ferlisi

Un vento di novità per Tremestieri

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foto Salvatore Forestieri

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INÈpartito il countdown: solo quattro giorni e sarà Pasqua. Lanostra Messina, come tutte le altre città, si prepara a cele-brare questa sacra ricorrenza come giusto e doveroso che

sia. La settimana santa, di anno in anno, si arricchisce di nuoviappuntamenti, di nuovi incontri di riflessione, ma l’evento che piùdi ogni altro caratterizza la Pasqua messinese è uno solo: LaProcessione delle Barette del Venerdì Santo.Le origini della processione risalgono al XV secolo, periodo dellapresenza spagnola a Messina, e sin dalla sua apparizione essafu considerata la più importante manifestazione religiosapasquale della città. Rientra, perfettamente, dunque, in quelvasto patrimonio di tradizioni che sono nel DNA del Messinese.Nonostante tutto, però, molti cittadini ignorano le origini del sacroappuntamento, non sanno neanche perché si chiamino“Barette”. E allora, cari concittadini, iniziamo a dire che il suddet-to termine, usato per designare i gruppi statuari che tutti cono-sciamo, deriva dal fatto che originariamente si trattava di “mac-chine d’argento e di finissimi cristalli” dette “bare”. Venivano por-tate a spalla in processione un’immagine dell’Addolorata, unsimulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccolebare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò dipromuovere una processione con statue rievocative dellaPassione di Cristo, da svolgersi il Giovedì Santo, alle "due ore dinotte", le 21 attuali. Dopo la lunga interruzione dovuta al terribileterremoto del 1783, nel 1801 la processione venne spostata alVenerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove“Barette”, come la Caduta e l'Ultima Cena. Anno dopo anno, siconfigurò, così, la processione che tutti conosciamo e amiamo.Le “Barette”, venerdì 3 Aprile, usciranno alle ore 18 dalla Chiesadel Nuovo Oratorio della Pace in via XIV Maggio e attraversan-do le principali vie cittadine, dopo la suggestiva "nchianata diVaretti", rientreranno in chiesa.Da bravi Messinesi DOC assisteremo tutti alla Processione delle“Barette” in quel clima tra sacro e profano tipico della giornata.Godiamoci ciò che fa parte della nostra Messinesità e impegnia-moci perché i nostri figli e nipoti possano e sappiano apprezza-re, come facciamo noi, la magica Processione delle Barette. A tutti voi, cari lettori, auguri di una serena Pasqua.

La magica processione delle Barette

di Alessia Vanaria

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OU

TQ

uando sei costretto a scrivere il 1° aprile vivi nella stra-na sensazione che qualsiasi cosa tu stia per pubblicarenon venga preso seriamente; nel giorno dello scherzo

per eccellenza ti puoi imbattere nella notizia di calciomercatoche vede Messi vicino al Villafranca o che Renzi è stato arre-stato per riciclaggio di panni sporchi.Poi, però, torni alla tua attualità e fai conti con la realtà che ticirconda e che spesso sembra meno credibile del pesce d’apri-le appena letto.Quando di notizie ci vivi sei costretto a leggere e scrivereassurdità quotidianamente; quindi devi metterti buono e comu-nicare ai cittadini che metà della città è al buio perché non c’èpiù un filo di rame negli impianti elettrici e che difficilmente ildisagio verrà presto sistemato, anche perché se lo fregheran-no di nuovo.Devi anche dire che i tir in città continuano a passare: “macome non era il sindaco del cambiamento?” ti potranno chiede-re, se lo sarà non lo sappiamo, quello che possiamo dire è chequando dobbiamo scrivere del centoventesimo giorno di chiu-sura del porto di Tremestieri negli ultimi 150, allora un pochinosperiamo che sia un pesce di aprile, perché se non è unoscherzo allora è una presa per i fondelli.Insomma la nostra quotidianità sembra tutto un grosso scher-zo, perché a Messina di personaggi e situazioni da bocciare neabbiamo trovati per settimane, oggi ci sembra che sia tutto dabocciare, e ce lo fa credere la storia della cavalla stuprata oforse no, anzi proprio no! Ce lo fa credere il ritrovamento di car-casse animali sulle spiagge di San Saba; che poi tra cavalli ecani la puzza di clandestinità è davvero forte.Insomma, oggi è il primo aprile e di cazzate per sorridere neavrete trovate a centinaia, di notizie inverosimili anche;Messina di nuove che sembrano inventate ne produce a iosa,ma anche in questa giornata potrete star tranquilli che non sitratterà, purtroppo, di un pesce d’aprile.

Il giorno del tutto può essere

di Francesco Certo

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foto Antonio De Felice

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Messina

PROCESSIONE DELLE BARETTE2015: LA VIABILITA' PER VENERDI' 3

Nell'ambito delle iniziative promosse a Messina per la SettimanaSanta dalla Confraternita “S.S. Crocifisso”, con il patrocinio delComune e la collaborazione della Diocesi, venerdì 3, alle 18, si svol-gerà la secolare Processione delle Barette attraverso l'itinerario dal-l'uscita dalla Chiesa, via S. Agostino, piazza Antonello, corsoCavour, via T. Cannizzaro, via C. Battisti, via I Settembre, piazzaDuomo, sosta con momento di preghiera e riflessione di S. E.Rev.ma Mons. Calogero La Piana, Arcivescovo di Messina, viaOratorio S. Francesco, con la suggestiva "nchianata di varetti", viaXXIV Maggio e rientro in chiesa. Pertanto venerdì 3, dalle ore 8 alle24, sarà vietata la sosta nell'area di parcheggio compresa tra piaz-za Duomo e corso Cavour; su entrambi i lati delle vie XXIV Maggio,tra le vie Oratorio San Francesco e S. Agostino; su entrambi i lati divia Oratorio San Francesco; in via S. Agostino, tra via XXIV Maggioe corso Cavour; e sul lato sud di via I Settembre, nel tratto compre-so tra piazza Duomo e via C. Battisti; sarà inoltre vietato il transitonell'area di parcheggio tra piazza Duomo e corso Cavour. Dalle ore16, sempre di venerdì 3, sino al termine della processione, sarannoaperti i varchi di piazza Duomo, lati via I Settembre e corso Cavour;vigerà il divieto di transito e la direzione obbligatoria a destra in viaPeculio Frumentario, all’intersezione con la via San GiovanniBosco; divieto di transito e direzione obbligatoria a sinistra su corsoCavour, all'intersezione con via San Camillo; divieto di transito edirezione obbligatoria a destra in via Cesare Battisti, ad intersezio-ne con via Maddalena. Dalle ore 16, per tutto il periodo del passag-gio del corteo, sarà infine interdetto con transenne l’accesso alle viedella Zecca, all'intersezione con corso Cavour; G. Venezian, all’in-tersezione con via della Zecca; dei Verdi, all'intersezione con corsoCavour, ed alla strada adiacente il lato ovest di piazza Crisafulli, asud dell'intersezione con la via S. Agostino.

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#ilferribottenonsitoccaDue assemblee si sono svolte tra il Palacultura e il Salonedelle Bandiere per discutere sulla questione della dismis-sione dei treni a lunga percorrenza e del ferribotte. #ilferribottenonsitocca rimane il motto dietro cui combatte-re uniti per la continuità territoriale.

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mercoledì 25giovedì 26venerdì 27sabato 28

domenica 29lunedì 30

martedì 31

Marzo 2015

Giornata in ricordo delle vittime di mafiaL’amministrazione comunale e i familiari delle vittime dimafia Nino e Ida Agostino, Graziella Campagna e GianlucaManca hanno partecipato alla manifestazione “XX Giornatadella Memoria e dell´Impegno in ricordo delle vittime inno-centi delle mafie”.

Nota dei consiglieri Donatella Sindoni, presidente della VI Commissione consi-liare Politiche Sociali, e Santi Daniele Zuccarello, con unanota condivisa da altri 11 consiglieri, chiedono le dimissio-ni dell´Assessore Mantineo.

Aversa Normanna 1- Messina 1

Molto bene per il Messina durante il primo tempo. La parti-ta finisce con un pareggio che accontenta tutti, per ilMessina secondo punticino consecutivo, giovedì colMartina serviranno i 3 punti per continuare a sperare.

“Una pura formalità”

E’ andato in scena al Teatro Vittorio Emanuele lo spettaco-lo “Una pura formalità” per la regia di Glauco Mauri, trattodal film di Giuseppe Tornatore. La storia, ambientata in unasquallida stanza di un Commissariato di Polizia tiene lospettatore col fiato sospeso fino all’inatteso finale.

Lutto nel mondo del giornalismoE’ morto, a seguito di un infarto, Gino Mauro già capouffi-cio stampa della Provincia regionale di Messina e respon-sabile della redazione di Messina de La Sicilia-AntennaSicilia, oltre che corrispondente di diverse testate naziona-li.

"Messina Risk Sis.Ma. 2015"

È stata presentata la sesta edizione della Settimana dellaSicurezza - esercitazioni di protezione civile "Messina RiskSis.Ma. 2015". L’esercitazione prevede gli interventi diemergenza a seguito di un terremoto e successiva onda dimaremoto.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Messina - 26 Marzo 2015

XX Giornata della Memoria e dell´Impegno i Clicca qui per vedere il video della manifestazione

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n ricordo delle vittime innocenti delle mafiefoto Peppe Saya

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Ripristino condizioni di sicurezza Salita Portella Castanea

Da giorni, ormai, forti sciroccate continuano a flagellare ilterritorio cittadino. In questi casi il bilancio per la Città èsempre pesante: pali della pubblica illuminazione abbat-

tuti, alberi schiantati al suolo, interruzione dei collegamenti viamare, erosione costiera. Recentemente, le raffiche di ventohanno colpito con particolare violenza i villaggi e le zone collina-ri. In particolare, giungono agli uffici della V circoscrizione deci-ne di segnalazioni in ordine alle condizioni della strada Salita

Portella Castanea. Di fatti, la sede stradale si presenta disseminata di grossi rami di alberi, sassie terriccio depositati dallo smottamento dei terreni sovrastanti. Salita Portella Castanea è un col-legamento viario particolarmente trafficato in quanto viene utilizzato quotidianamente da centina-ia abitanti di alcuni tra i principali Villaggi collinari (Salice e Castanea in particolare) per raggiun-gere al città. A distanza di 72 ore non risulta alcun intervento, anzi la situazione è ulteriormentepeggiorata. In considerazione di quanto sopra esposto, la Presidenza, oltre il competenteDipartimento comunale sollecita l´intervento della Protezione Civile e del Corpo Forestale al finedi liberare la sede stradale ed eliminare ogni possibile causa di pericolo per i passanti.

V CIRCOSCRIZIONE

Autostrade, richiesta di interventi urgenti nella tangenziale di Messina

L´ Ing. Claudio Cardile Consigliere Comunale,Antonino Sciuttèri e Antonino Trino Consiglieridella III Circoscrizione Salvatore Sentimentale

Consigliere della II Circoscrizione con nota del05/12/2013, facevano presente la situazione disa-strosa in cui versano ampi tratti della tangenziale diMessina e delle rampe d’accesso e d’uscita dallastessa. Lungo le rampe d’accesso ed uscita dallo svincolo di Messina Gazzi, laddove permane ilpericolo che deriva dal sollevamento del manto stradale da parte delle radici dei pini, sono statiposti coni pieghevoli catarifrangenti che evidenziano i dossi insidiosi, ma che, certamente, nonannullano i rischi, dal momento che si tratta di un percorso curvilineo. L’asfalto delle rampe d’accesso ed uscita (in particolare negli svincoli di Boccetta, Gazzi eTremestieri) è in molti punti deformato e tappezzato di buche – cosa, anche questa, già segnala-ta-. Continua a rimanere al buio, in entrata ed in uscita, lo svincolo di San Filippo, ove non si èvista ancora nemmeno l’ombra di interventi di scerbatura, più che mai necessari soprattutto neltratto in uscita, ove la sede stradale è letteralmente invasa dai rovi! Quanto, dunque, si chiedonogli esponenti di Felice per Messina bisognerà ancora attendere perché questi interventi sianoeffettuati e sia data maggior sicurezza all’utenza, in un percorso stradale che troppo spesso è tri-stemente noto alle cronache per incidenti, anche gravi?

II CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Nicola Lauro e Francesco Palano Quero chiedono apertura strada verso via San Corrado

Nicola Lauro e Francesco Palano Quero,Consigliere e Presidente della IVCircoscrizione, attraverso la seguente

interrogazione chiedono l´apertura della stradaverso via San Corrado:

“PREMESSO Che la via Puntale Arena è unastrada a doppio senso di circolazione larga nonpiù di 3,5 mt impervia e ripida, che collega la viaCarrai con la via San Corrado, ma è interrottada un manufatto abusivo realizzato su suolopubblico, ricadente nel territorio della IVCircoscrizione;CONSIDERATO Che nel 2012 sono stati inizia-ti e ultimati i lavori di messa in sicurezza deltratto di muraglione di contenimento della viaPuntale Arena crollato ed indicato nel Progettoredatto dal RUP Ing F. Occhipinti, come criticità“B”e pertanto la strada proveniente dalla viaCarrai è stata riaperta al transito veicolare epedonale; Che sono successivamente stati ultimati i lavo-ri di messa in sicurezza del tratto di via PuntaleArena a monte, nei pressi della pista di cantie-re, denominato criticità “C” nel progetto dimessa in sicurezza sopracitato; Che ilConsiglio della IV Circoscrizione, con la delibe-ra n° 11-2013 “Variante progettuale in corsod’opera nel tratto di Puntale Arena denominatocriticità “D” e realizzazione progetto esecutivocriticità “A1” e A2””, ha dato mandato all’A.C.prioritariamente, realizzare la variante proget-tuale relativa alla criticità “D” e reperire le risor-se necessarie alla sua immediata esecuzione erealizzare uno stralcio progettuale esecutivorelativo alle criticità “A1” e “A2” e inserirlo neltriennale delle opere pubbliche; Che la pista di cantiere realizzata a monte indirezione San Corrado è stata interdetta al tran-sito veicolare per motivi di sicurezza; Che connota prot.uscita n°34020 del 26.02.2015l’Ingegnere Capo del Genio Civile Ing. L.

Santoro ha richiesto all’A.C. di “provvedere allademolizione del fabbricato abusivo (che apparetra l’altro sgombero) e ripristinare l’originariotracciato che presente, per larghezza e pen-denza, caratteristiche molto più idonee, dellarampa provvisionale…, al fine di garantire lapercorrenza in sicurezza in tale tratto, da inten-dersi come via di fuga in caso di eventi partico-larmente avversi”; RITENUTO Fondamentale e inderogabile dareesecuzione all’Ordinanza n°143, con l’obiettivodi ristabilire i fondamentali principi di legalità ecreare una via alternativa d’accesso e di fuga alPuntale Arena per i residenti;

INTERROGA LA S.V. ASSESSORE AI LL.PP.PER CONOSCERE 1. Quali sono le ragioni perle quali non è stata data esecuzioneall’Ordinanza n°143/2012 e di conseguenzarealizzata una strada a norma, come da proget-to, che colleghi la via Puntale Arena con la ViaSan Corrado; 2. Se sono state reperite ed impegnate le risor-se necessarie per dare esecuzione definitiva alprogetto dell’Ing. Occhipinti di messa in sicu-rezza dell’intero Puntale Arena”.

IV CIRCOSCRIZIONE

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L’approdo di Tremestieriresta ancora chiuso.Dopo che la draga ha

lasciato gli approdi diTremestieri, infatti, il porto siè rinsabbiato di nuovo.Sembra, però, che non ci siaun forte unità di intenti fra leparti in causa, ovvero,l’Amministrazione nella per-sona dell’assessore Pino el’Autorità portuale nellapersona di Di Sarcina.Quest’ultimo, ha dichiarato:tutti i porti di Italia e non, chenon sono naturali, si insab-biano, la cosa non ci devemeravigliare. E’ vero pure,che quando attaccanol’Autorità portuale per tuttoquesto, dobbiamo dire la veri-tà, ovvero, che non lo abbia-mo realizzato noi questo pro-getto e ci siamo subito accor-ti che non avrebbe avuto ungrosso futuro, infatti, abbia-mo portato già nel 2012 lecarte agli organi competentiper avvisarli di questo, manonostante ciò, si è andatiavanti. Adesso, però, cisiamo stancati di toglieresabbia, per cui abbiamo inca-ricato la società DHD, di fare

degli studi sull’area, così dacapire una volta per tuttedove intervenire, se avremopiù tempo, faremo degli inter-venti mirati per risolvere defi-nitivamente il problema, seinvece l’Amministrazionevorrà aprire in tempi brevi ilsecondo approdo, ci limitere-mo a degli interventi tampo-ne, ma, comunque, mirati.Già, abbiamo programmatodi studiare la fattibilità di undragaggio preventivo o uncarcere per imprigionare lasabbia, per tutti questi inter-venti ci vorranno per lo menodue mesi. L’assessore Pinonon ci sta e spiega: non pos-siamo tollerare che la città sianuovamente invasa dai tir percosì tanto tempo. Nell’ultimointervento sono stati spesisolo 20 mila euro rispetto aiquaranta mila a disposizione,per cui quando si apriranno lebuste, noi pretenderemodall’Autorità portuale che sidia seguito ad un nuovo dra-gaggio, per rendere l’approdofruibile. Intanto, i 36 lavorato-ri del Terminal Tremestierirestano in attesa, in cassaintegrazione.

cittàcittà

La sabbia colpisce ancora a cura di Marilena Faranda Tremestieri

Si sono riuniti i gruppiconsiliare e della IVc i r c o s c r i z i o n e ,

appartenenti a Fratellid’Italia e NCD: Adamo,Faranda, Trevisano e DePasquale, proponendouna soluzione volta a com-battere, nelle zone ZTL, ilparcheggio abusivo. Perrealizzare la proposta diun nuovo tariffario ZTL,spiega De Pasquale, noichiediamo la collaborazio-ne di tutti gli organi pre-senti sul territorio. Sarà unvantaggio per i commer-cianti come per l’ATM. Ildell’ATM, Foti vuole far

r inascerel’azienda,c o n t i n u aTrevisano,ma ha dif-f i c o l t à .B i s o g n at r o v a r e

una soluzione a favoredelle parti interessate. Perquesto progetto, chiarisceil Consigliere Adamo,abbiamo immaginato duetipologie di abbonamento:mensile e trimestrale oannuale, per i professioni-sti nel lotto in cui ha sede illoro ufficio. Un prezzo piùagevolato, anche, per chilascia la macchina in zonanord o sud e prende iltram. Ci vuole l’educazio-ne a posteggiare nei par-cheggi pubblici, spiega laConsigliera Faranda, e noivorremmo, così, scorag-giare l’abusivismo.

Parcheggio nelle ZTL

Nuova proposta

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foto Peppe Saya

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Si è tenuta una confe-renza stampa aPalazzo Zanca per illu-

strare come sono stati spesi ifondi per i progetti di manu-tenzione dei mercati cittadinie come saranno spesi i sei-centomila euro destinati dalConsiglio Comunale ai mer-cati. Ci fa piacere la progetta-zione e siamo contenti chefinalmente si sia arrivati aquesto risultato, introduceAccorinti, ci teniamo tanto aimercati, anche per chi va lì acomprare, è un passo per lacittà. 60 Mila euro messi adisposizione per i mercati, ,spiega l'ass. Panarello, di cui53 Mila euro, già impegnatiper i mercati: ittico,

Sant’Orsola, Vascone eMuricello a questi si aggiun-gono 600.000 € già impegna-ti, ma non spesi, e 1.600.000,solo per il mercato Zaera.Ancora in condizioni pietoseè il Sant’Orsola, spiega lapresidente della commissioneconsiliare Scuderi, è da evi-denziare che c’è una conten-zioso con l’Asp presto, se ilterreno passerà al Comune,si dovrà fare di più.

Viabilità

Divieto di sosta

Dalle ore 8 alle 13 di giove-dì 2 aprile, vigerà il divietodi sosta, con rimozione

coatta, nell'area di parcheggiocompresa tra piazza Duomo ecorso Cavour. Il provvedimentoè stato disposto per consentirela sosta dei veicoli dei sacerdotiprovenienti dalla Diocesi, cheprenderanno parte alla S.Messa, durante la quale saran-no benedetti gli Oli Santi.

Gran Camposanto

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Via Crucis Progettazione

E’ possibile un nuovoruolo per i cattoliciautonomisti in Sicilia?

Questo il tema dell’incontropromosso dall’Associazione“Umanesimo e Solidarietà”, alSalone degli Specchi dellaProvincia. L’appuntamentomoderato dal Ugo Giummi,ha visto la presenza diGiuseppe Pracanica, presi-dente di CittadinanzAttiva,l’on. Lorenzo Dellai,Presidente di DemocraziaSolidale e capogruppo inParlamento di “Per l’Italia” ePaolo Ciani, coordinatore

della Comunità di Sant'Egidiodal 1984. Sono stati trattatitemi come: il Ponte, il Porto diTremestieri, il CAS, i servizisociali e le difficoltà occupa-zionali. Presente il direttoreGenerale del Papardo,Michele Vullo, il quale haspiegato la sua visione dellasanità messinese.

Associazioni

Nuovo ruolo per i cattolici autonomisti

1 Aprile 2015 55

Mercati

Venerdì 3, alle ore 10, all’in-terno del GranCamposanto, si rinnoverà

il pio esercizio della Via Crucis,curato dal diacono SantinoTornesi e animato dal parroco edai fedeli della parrocchia SS.Salvatore di Villaggio Aldisio. Ilpercorso si avvierà dal piazzaleantistante la Porta Maggiore e siconcluderà in quello adiacente laCappella di San Cosimo Alto.Sempre venerdì 3, in concomi-tanza dell'evento, all'interno delGran Camposanto sarà vietatol'ingresso a qualsiasi vetturaautorizzata.

foto Peppe Saya

foto Peppe Saya

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Messina - 31 Marzo 2015 - Basilica Cattedrale

Celebrato nella Cattedrale il precetto pasqu Cerimonia presieduta dall’arcivescovo mon

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uale delle Forze Armate. ns. Calogero La Piana.

foto Peppe Saya

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Il commissario della Provincia Filippo Romano invia alDirigente Arch. Francesco Alibrandi al Ragioniere Generalee al Presidente del N.IV. un atto di indirizzo finalizzato agli

adempimenti relativi allo scioglimento del Comitato TaorminaArte, in cui si legge tra l’altro: Considerato che la Provincia regionale di Messina, oggi deno-minata libero Consorzio Comunale, ai sensi delle LeggiRegionali n. 7/2013 e n. 8/2014 è in corso di soppressioneovvero trasformazione in un nuovo Ente di area vasta, assu-me ulteriore urgenza la necessità di liquidare le partecipazioniad organismi, associazioni, società ed Enti non strettamenteattinenti ai fini istituzionali dell'Ente ovvero produttive di perdi-te per l'Erario Provinciale;Date le numerose sollecitazioni della Corte dei Conti in talsenso. Richiamati gli atti di indirizzo n. 312/13/Gab del23/07/2013 e n. 4730/13/Gab del 25/11/2013 già impartiti dalloscrivente Commissario Straordinario in merito alla fuoriuscitadi questo Ente dagli Organismi partecipati;Preso atto che, a causa della progressiva drastica riduzionedei finanziamenti regionali a favore del Comitato TaorminaArte - dal dato storico superiore ai 3.000.000 € annui fino al2010 ai 2.864.000 € nel 2012, al 1.544.000 6 nel 2013 ed infi-ne ai 700.000 € nel 2014 - l'esposizione debitoria del Comitatoera al 1° gennaio del c.a. pari a circa 3 mln di euro e che con-tinua a crescere giornalmente a causa della necessità di paga-re le retribuzioni e i relativi oneri assistenziali e previdenziali aidipendenti nonché le spese di funzionamento della sedeanche a fronte della sostanziale impossibilità alla prosecuzio-ne delle attività; considerato che ai sensi dell'art. 35 dellaLegge regionale 26 marzo 2002, n. 2, i l Comitato TaorminaArte dovrebbe essere trasformato in Fondazione, ma che taletrasformazione secondo quanto indicato dal DDL n. 912, incorso di approvazione dall'Assemblea Regionale Siciliana,non avverrà più con le modalità ivi previste cioè con garanziadi continuità dei rapporti giuridici attivi e passivi già instauratidal Comitato ivi compresi rapporti di lavoro e le situazioni debi-torie, bensì mediante mera liquidazione del Comitato stesso e

Fuoriuscita da TaoArteAtto di indirizzo del commissario Romano

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autonoma istituzione di una Fondazione che ne rileverà le competenze, ma non rapporti giuri-dici ". La Fondazione avrà lo scopo di assicurare la continuità delle manifestazioni organizzate dalComitato Taormina Arte, dopo la sua messa in liquidazione. Per tutto quanto sopra, dovendoimmediatamente porre fine all'accumulo di ulteriore esposizione debitoria, con particolare rife-rimento alle spettanze dei dipendenti; dispone che la S.V. predisponga con la massima urgen-za uno schema di delibera ai sensi dell'art. 8 del richiamato Statuto del Comitato Taormina Arteper la fuoriuscita dalla predetta Associazione per conseguente scioglimento della stessa.Successivamente la S.V. vorrà notificare la delibera, una volta approvato dallo scriventeCommissario straordinario, agli altri Enti partecipanti e contestualmente chiederà agli Organicompetenti la designazione di un Commissario Liquidatore il quale provvederà alla liquidazio-ne della massa debitoria.

AidaTeatro Antico Taormina

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Riceviamo e pubblichiamo

Le Organizzazioni Sindacali di SLC-CGIL, UILCOM-UIL e UGL,hanno inoltrato all’ Assessorato Regionale Turismo, Sport eSpettacolo, e specificatamente all’Assessore Dott.ssa C. Li

Calzi, una nota con la quale hanno richiesto un incontro sulle que-stioni che riguardano il futuro dei lavoratori stagionali (attrezzisti,custodi, macchinisti, elettricisti, ecc.) che ogni anno, con le proprieprofessionalità, permettono lo svolgimento delle manifestazionicanore e teatrali nell’incantevole scenario del Teatro Antico diTaormina. “Riteniamo sia urgente un incontro per discutere delle problemati-che attinenti l’assenza di una qualsivoglia garanzia occupazionaleper i lavoratori da noi rappresentati, uniche vittime di una riorganiz-zazione che non li vede adeguatamente tutelati nella loro professio-nalità e dignità” ha dichiarato il Segretario di SLC-CGIL GiuseppeDi Guardo; mentre il Segretario UGL Salvatore Mercadante haaggiunto: “L’incertezza, ormai cronica, sul destino dei lavoratori, vit-time dello “scontro” tra Comune di Taormina e Regione Sicilia sulfuturo del Comitato TaoArte e sulla nascita della Fondazione chedovrebbe assorbirne i compiti, non può trovare le maestranze comeunici soggetti che ne pagano le maggiori conseguenze”. Continuano, infatti, a pervenire informazioni contrastanti e informa-li. Da ultimo, tramite organi di stampa, che sarebbe imminente laconclusione delle trattative per la nascita della Fondazione, senzaperò che nulla trapeli per quanto attiene il futuro delle maestranze,così come per il pagamento dei loro stipendi.“Riteniamo necessario e doveroso da parte di chi amministra lacosa pubblica” ha dichiarato il Segretario di UILCOM-UIL AntionioDi Guardo “che con le proprie scelte (qualunque esse saranno),segnerà la sorte del Comitato e dei lavoratori da sempre in essooccupati, essere ricevuti per ottenere le adeguate risposte nell’inte-resse di tutti i lavoratori”.Adesso si aspetta la convocazione dell’Assessore al ramo Li Calzi.

Il Segretario SLC-CGIL(G. Di Guardo)

Il Segretario UILCOM-UIL(A. Di Guardo)

Il Segretario UGL(S. Mercadante )

Il destino dei lavoratori di Tao Arte

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Riceviamo e pubblichiamo

Hanno suicidato TaoArte. Scientemente, nonso bene se con cinica consapevolezza ocolpevole superficialità, soggetti ed istitu-

zioni che avevano il dovere di sedersi attorno adun tavolo e di non alzarsi da esso finché non sifosse trovata la soluzione che traghettasse“Taormina Arte” da Comitato a Fondazione, pre-servando posti di lavoro e professionalità graziealla garanzia della continuità dei rapporti di lavorogià instaurati, hanno dato vita ad una oscena pan-tomima durata mesi. Un balletto di dichiarazionied esternazioni che annunciavano di esserci vici-ni, di esserci “quasi” a trovare la quadra, per sal-vare quello che è stato, per anni, il miglior bigliet-to da visita di Taormina nel mondo. Mesi e mesiperduti in chiacchiere. Quelle, proprio l’anno scor-so di questi tempi, spergiuramente rassicurantidell’ex-assessora Stancheris che, nel luogo istitu-zionale più sacro della città – la Sala del ConsiglioComunale –sottolineando come “Taormina deveessere la realtà trainante dell’Isola e faremo il pos-sibile per sostenerne il rilancio”, con un sorrisotanto smagliante quanto ipocrita, si impegnavaufficialmente a far confermare l’importo del finan-ziamento del 2013 per Taormina Arte. Salvo doverconstatare successivamente, con rabbia e delu-sione, di essere stati ancora una volta presi ingiro, concedendo la Regione Siciliana lo stiticocontributo di appena 207.000 euro. Una cifra irri-soria e ridicola che chi ha un minimo di familiaritàcon l’organizzazione di eventi culturali di granderespiro che durano da maggio a dicembre sa che non basta nemmeno a pagare tributi,diritti, cachets, assicurazioni etc. dei vari eventi. Mesi e mesi scivolati via inutilmente. Inincontri dove, a parole, si affermava di voler salvare TaoArte ma, nel frattempo, non si face-va nulla di concreto per rendere la salvezza praticabile, rimandando ad altri incontri, adaltre parole, ad altra cortina fumogena… Ed il tutto mentre, con alto senso di responsabi-lità e grande amore per la Città, maestranze, dipendenti e collaboratori di TaoArte, senzaprendere un euro di stipendio, continuavano a fare il proprio lavoro con professionalità edabnegazione, consentendo alle manifestazioni ed agli eventi previsti di potersi svolgere

Suicidata TaoArte

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come da programma; magari in uffici senza aria condizionata con i 40° all’ombra perennidelle nostre infuocate estati, o con fotocopiatrici inutilizzabili perché senza carta e senzatonner, e svolgendo, oltre alle proprie mansioni, anche quelle di guardianìa alle variemostre o di biglietteria per i vari concerti. Altrui. Ma allora qual è il problema? Ufficialmente, i debiti di TaoArte. A sentire l’attuale assesso-ra Li Calzi: “La Regione non può farsi carico delle passività accumulate negli anni da altrisoggetti ma vuole sostenere il rilancio andando a costituire una Fondazione i cui soci fon-datori siano la Regione, il Comune di Taormina ed il Libero Consorzio a cui aderisce la

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città di Messina…anche con il coinvolgimento e la partecipazione di altri”. Tradotto: laRegione, che peraltro da parte sua negli ultimi anni ha drasticamente ridotto i contributi aTaoArte passando dagli oltre 3milioni di euro sino al 2010 ai 2.864.000 nel 2012, a1.544.000 nel 2013 per finire con i desolanti 700.000 euro nel 2014, non ci sta a pagarei debiti fatti da altri. Giusto. E chi sarebbero questi soggetti così poco affidabili che hannoaccumulato le passività creando un buco milionario in TaoArte, posto che, evidentemen-te, non possono essere stati i dipendenti ed i lavoratori, che, semmai, sono da ascriveretra i creditori? Ovvio, coloro che comandavano, cioè i membri del Comitato TaoArte:Comune di Taormina, Comune di Messina, Provincia regionale di Messina. Ops!Praticamente gli stessi soggetti con cui l’assessora Li Calzi vuole dare vita allaFondazione, allargata anche ad eventuali privati! Allora mi sorge un dubbio. Non è che il nodo della faccenda risieda altrove? Magari inquella “piccola” correzione apportata, nella silenziosa indifferenza generale, dal Ddl n. 912in corso di approvazione dall'Assemblea Regionale Siciliana, all’art.35 della Legge regio-nale 26 marzo 2002, n. 2, che prevedeva la trasformazione “tout court” del ComitatoTaormina Arte in Fondazione, rebus sic stantibus? Secondo quanto indicato dalla “Leggedi stabilità regionale”, infatti, la trasformazione non avverrà più con le modalità previstedella L.R. 2/2002, cioè con garanzia di continuità dei rapporti giuridici attivi e passivi giàinstaurati dal Comitato, ivi compresi rapporti di lavoro, bensì “mediante mera liquidazionedel Comitato stesso e autonoma istituzione di una Fondazione che ne rileverà le compe-tenze ma non i rapporti giuridici”. Vuoi vedere che nessuno dei “politici che contano” aTaormina e a Messina si è mosso in tempo per evitare la fine di TaoArte proprio perché,facendo tabula rasa degli esistenti in organico, si vengono a liberare un sacco di “casel-le” pronte ad essere attribuite ed occupate secondo i dettami di un nuovo “manualeCencelli” in salsa tauromeniota? Dal dirigente segretario generale all’addetto al centrali-no, all’insegna del “togliti tu che mi metto io”?

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A pensar male, spesso, ci si azzecca e troppi corvi e sciacalli stanno già da tempo volteg-giando su TaoArte, sproloquiando a destra ed a manca dopo aver frettolosamente indos-sato per l’occasione la candida “mise” del moralizzatore. Come se nessuno di loro aves-se mai pressato per avere sistematicamente biglietti omaggio ad ogni evento. Come senessuno di loro avesse fatto telefonate di fuoco per fare assumere figlie e parenti per i diecigiorni del Festival del Cinema…a far fotocopie, a stare dietro un banco ricevimento, a starein sala…spesso biascicando un inglese incomprensibile ai più. Certo non è un bel finale per “TaoArte” dopo 32 anni di onorato servizio, durante i quali lagrande Storia del Teatro, del Cinema, della Musica, della Danza ha calcato le assi del pal-coscenico del Teatro Antico: quando è nata, nel 1983, è stata tenuta a battesimo da quan-to c’era di meglio in quel momento in Italia ed Europa: Lindsay Kemp Company, CarlaFracci e Gheorghe Iancu, la CompagniaThèatre Gerard Philippe; per non parlare del“Riccardo III”, con Giorgio Albertazzi, del recital di Rafael Alberti e Beatriz Amposta “Cantoaperto della Spagna”, dello “Egmont” di Goethe, con Carmelo Bene, e proseguire poi colgrande Sinopoli, il magnifico “Premio Europa”, quel monumento di Eduardo De Filippo, peressere più che concisi.Come lascia perplessi la coerenza in fatto di spese del signor Filippo Romano, commissa-rio straordinario della provincia regionale di Messina, che, mentre a settembre dello scor-so anno è volato a Venezia, sensibile al red carpet ed ai flashes dei fotografi, per assiste-re alla consegna del Cariddi ad Ambra Angiolini, pochi giorni fa, con atto di indirizzo vistala esposizione debitoria del Comitato, ha posto fine allo stesso. Adesso, di fronte alla dispersione annunciata d’un colpo solo, di un patrimonio culturale edartistico frutto dell’esperienza di trent’anni di attività culturali, mi aspetto che i rappresen-tanti eletti dai cittadini taorminesi in Consiglio Comunale, di qualsiasi colore, ideologia, listasiano, facciano sentire con forza e determinazione la loro voce mettendo in opera qualsia-si atto sia utile alla salvaguardia del posto di lavoro di quanti, in questi trent’anni, hannocon la loro professionalità ed abnegazione contribuito a fare grande TaoArte. E che oggi,dopo essere stati ben spremuti, si vedono vergognosamente buttati via come stracci vec-chi.Per quanto mi riguarda, da cittadina che ama profondamente Taormina, da giornalista cheper tanti anni ha lavorato per il Festival Internazionale del Cinema ai tempi di Biraghi,Anastasi, Mario Natale, Gian Luigi Rondi e collaborato con TaoArte sotto la direzioneGhezzi e Laudadio, e, non ultimo, da presidente dell’associazione “Arte & Cultura aTaormina” che da tre anni cerca di movimentare con eventi culturali gli inverni taorminesi,invito tutti i miei concittadini che hanno a cuore il futuro della Città a difendere con me lagrande realtà culturale di TaoArte, a dimostrare piena solidarietà ai lavoratori di TaoArte,schierandoci al loro fianco in una battaglia di giustizia per la garanzia di continuità dei rap-porti di lavoro nella futura Fondazione. Pronti a restituire in blocco le tessere elettorali se la dignità umana e professionale di tantidovesse soccombere di fronte alla prevaricazione di quella che appare una tipica mano-vra della politica clientelare.

MariaTeresa Papale – Taormina 29-03.-15

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SicilaSicilaa cura di Dario Buonfiglio

Poco più di 3 mila pensionamenti entro il 2017.Con un risparmio per le casse regionali di 12milioni e mezzo in tre anni. È la cura dimagran-

te che la Finanziaria prevede per il settore forestale.A cui si aggiungono altri tagli e pensionamenti antici-pati per Esa e Consorzi di bonifica. I lavoratori chenell’arco dei tre anni potrebbero andare in pensione,in base ai requisiti previsti dalla legge Fornero, sonocirca mille e 600.La norma in Finanziaria prevede che quelli a tempodeterminato smettano di lavorare a 63 anni (e con 20anni di contributi), portando a poco più di tremila i fuo-

Finanziaria regionale entro il 2017 tremila f

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, forestali in pensione

riusciti con il blocco, contemporanemente, dellesostituzioni di chi andrà in pensione. Fra lavoratori a tempo indeterminato e i vari contin-genti (cosiddetti centocinquantunisti, centonunisti esettantottisti, in base alle giornate lavorate) l’esercitodi forestali passerebbe da 24.500 a poco più di 21mila. Dati che ancora devono essere verificati con l’Inps,relativamente alla posizione individuale di ciascunoda cui dipende il numero di anni di contribuzione. A chi andrà anticipatamente in pensione andrebbecorrisposta un’indennità.

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Il "coming out istituzionale" (come lui stesso loha definito) del Presidente dell'AssembleaRegionale Siciliana Giovanni Ardizzone

(UDC), che in una intervista rilasciata oggiall'Agenzia ADN Cronos ha chiesto scusa peralcuni suoi atti del passato, è certamente un casoraro nel panorama politico. Certamente in quelloitaliano.Tanto da meritarsi il commento a dir poco entu-siasta del deputato regionale Angelo Figuccia,che ha parlato di "un grandissimo coraggio, chetestimonia altissimo spessore istituzionale e faonore " (la sede della Presidenza ARS, ndr).Ma andiamo con ordine.

Stamattina le redazioni regionali hanno potuto leggere una intervista che Presidente Ardizzoneha rilasciato all'Agenzia di stampa ADN Cronos, nella quale non soltanto affronta diversi temidella difficile attualità politica isolana ma anche racconta aneddoti della sua esperienza sulloscranno più alto di Palazzo dei Normanni.Fra questi episodi, Ardizzone ne racconta anche uno sconosciuto ai più e che appunto lo portaoggi a "chiedere scusa ai diretti interessati e agli elettori."Il riferimento è ad una lettera che lo stesso Ardizzone inviò poco dopo l'inizio della sua presi-

denza a tutti i capigruppo dell'ARS. In quella nota Ardizzone invitava a non rendere pubblicialcuni documenti il cui contenuto avrebbe potuto evidenziare comportamenti poco corretti opoco lineari da parte di deputati o di alti burocrati dell'ARS. Comportamenti che - scrisse allo-ra Ardizzone - "espongono l'ARS e i componenti del Consiglio di Presidenza a contenziosilegali.""Quell'invito fu certamente un errore ed un atto di leggerezza - afferma oggi Ardizzone - a mag-gior ragione perché i documenti in questione erano parte integrante, anzi erano la base su cuisi basavano alcune decisioni del Consiglio di Presidenza.Non renderli pubblici, come stabilito in decine di sentenze dei TAR, del CGA e del Consiglio diStato, è stato un errore e ancor di più una violazione di quella filosofia del "Palazzo di vetro"cui ho improntato la mia azione da Presidente dell'Assemblea. Oggi non posso che chiederescusa ai diretti interessati e a tutti i miei elettori, che sapranno apprezzare la mia sincerità."A commentare il tutto è ancora una volta Angelo Figuccia che dismette per una volta i pannidel fustigatore di costumi e afferma che "oggi è il primo di aprile e una parte di quello che èscritto in questo comunicato è ovviamente uno scherzo. Una parte."

Ardizzone fa Coming out Figuccia “Grande coraggio, alto spessore istituzionale”

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La prima cosa a cui pensi se ti dico‘Pietra lavica e Natura’?Per la prima, entusiasmo per una materia

che mi ha sempre affascinato e che esiste il

collegamento con la pittura, essa ha qualco-

sa di misterioso che viene dalle viscere dei

vulcani allo stato fuso. Natura… è me stes-

so, mio fratello albero…

Sei fermo nel pensare che ogni pietra haun forte carattere, ma tutte caratterizzateda un forte contrasto?Il contrasto viene fuori dalla natura stessa,

dalla composizione chimica che esse con-

tengono, dagli ossidi e minerali che caratte-

rizzano la durezza , altre hanno svariate

caratteristiche e qualità, diventano malleabili

e docili alla lavorazione.

Da questo posto il mondo ti sembra?Il mondo mi sembra in evoluzione, ho il

tempo di riflettere in solitudine e in pieno

silenzio.

Avanguardie artistiche del ‘900 che tiporti dietro?Un po’ di informale, dovrei tornare ai mostri

sacri dell’arte che mi hanno segnato, nel

moderno tutto è pilotato ed istradato verso il

commerciale.

Gli incontri artistici al nord, alla lungahanno cambiato la tua vita?Mi hanno arricchito, ho incontrato colleghi

che mi hanno fatto entrare in sintonia con

Pietre che parlano di Giuseppe Brancato

Galleria d’arteGalleria d’artedi Vittoria Arena

Nota bibliograficadi Giuseppe Brancato

La ricerca di Giuseppe Brancato nelcampo dell’arte è spia misteriosa di unlinguaggio concettuale costante.Progettista orafo, pittore, scultore. Tuttosi muove dalla natura alla materia, inprincipio tradotta con il suo concretosignificato impressa nelle tele, succes-sivamente plasmata nel ventre di impo-nenti sculture in varie piazze e centrid’Italia. In quasi tutte le opere diBrancato vie un particolare dualismo,da un lato il volume geometrico cherimanda alla forme piene, dall’altro letensioni corpose che mettono a nudo lamateria, le danno vita nel laborioso eassorto concepimento in una ricercatez-za di ordine e forme, in esse traspaio-no le spaccature, le erosioni, le poten-ziali illusioni e rughe del nostro tempoapprodando alle soglie della contempo-raneità. La scultura diventa partecipe diquella stessa diatriba che segna l’uomoe la società attuale, trova accoglienza esi risolve in quella energia efficacepronta a leggere la realtà odierna dallaquale l’artista ricava gli elementi chepossano illuminare il senso della vita.

Intervista

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foto di Antonio De Felice

loro, mi hanno aperto la mente predisponendomi ad altri lavori.

La tua prima performance scultorea? Dove?Nel 1990 da Luisa Gulino al ‘Progressivo’.Il tuo motto?Ama e lavora.

Una cosa che hai imparato da un collega pittore?Di essere tenace più possibile.

Un messaggio urgente da inviare al Papa?Vorrei che divulgasse ‘la bellezza’ che questa scaturisse dall’essere umano, prevalendo

sulla cattiveria.

Una cosa bella nell’essere di te?Sono di una dolcezza infinita e di una ferocia insospettabile, quest’ultima nell’ambito arti-

stico che fa muovermi senza sosta ma con grande determinazione.

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Quindici pannelli sul filo cromatico del bianco e del rosso, nel foyer al secondo piano delTeatro Vittorio Emanuele, raccontano la “Via Crucis” secondo l’artista AntonelloBonanno Conti.

La mostra è stata inaugurata ieri sera, domenica 29 marzo, alla presenza del presidentedell’Assemblea Regionale, Giovanni Ardizzone, del presidente del Teatro Maurizio Puglisi, delsovrintendente Antonino Saija, del direttore artistico per la prosa Ninni Bruschetta e DonAntonio Meli. Una mostra “che inaugura - ha dichiarato il sovrintendente Saija - una nuova stagione delTeatro Vittorio Emanuele che si apre alla cultura in tutte le sue articolazioni, all’arte in tutte lesue espressioni e alla letteratura, per fare in modo che diventi un luogo di riferimento sul terri-torio e portare così all’interno della città nuovi fermenti e nuova vita”.

CulturaCultura

La “Via Crucis” secondo Antonello Esposizione nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele

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Le quindici stazioni della “Via Crucis” di BonannoConti seguono lo schema dell’iconografia classica eamalgamano al contempo tradizione e innovazione. Ipannelli espositivi, per una precisa scelta di SaverioPugliatti, che ne ha curato l’allestimento, sono diretta-mente poggiate sul pavimento perché meglio siapprestano a raccontare la vita terrena, contaminatada sofferenza e violenza. Le uniche due opere solle-vate da terra sono: il momento della Crocifissione,rappresentato da una croce con il corpo di Cristoavvolto da un fascio di colore rosso e oro che ricordail momento del trapasso tra l’umano e il divino, e laResurrezione vissuta come esplosione di luce e dicolore. Una forte tensione emotiva accompagna lo spettatorein tutto il percorso. Tensione che trova spazio già nellaprima stazione che racconta canonicamente ilmomento in cui Cristo è condannato a morte, e chematura nelle croci poste sul pavimento e che scandi-scono le tre cadute di Cristo. La prima, rialzata lieve-mente dal pavimento suggerisce che Cristo ha anco-ra la forza per proseguire. La seconda, più spessa,poggiata sembra coprire il corpo del Figlio di Dio; laterza croce caratterizzata dalla presenza di un calice,che raccoglie il sangue di Cristo, rivela che la violen-za ha vinto.La quattordicesima stazione rimanda al centro dellastanza dove si trova il sepolcro che come raccontal’artista “ha un sottotitolo “la barca d’oro” perché hoimmaginato che ci si sta rigenerando in vista dellaResurrezione che è un tripudio dove si trovano tutti icolori tranne il nero e dove se si presta attenzionecompaiono piccole croci che quando il colore non èancora asciutto impasto per creare una fusione doveGesù diventa Spirito”. Particolare nella rappresentazione anche il volto chein realtà mostra tre facce, chiaro riferimento alla trini-tà. La narrazione di Bonanno Conti è scarna, ma forseproprio la sua icastica sinteticità accentua la liricità deldramma. E’ possibile visitare la mostra fino a domenica 12 apri-le tutti i giorni, lunedì escluso, da martedì a domenicadalle 10:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 20:00.

Bonanno ContiUna mostra “che inaugura

- ha dichiarato il sovrinten-dente Saija - una nuova

stagione del Teatro

Vittorio Emanuele che si

apre alla cultura in tutte le

sue articolazioni, all’arte in

tutte le sue espressioni”Cristina D’Arrigo

foto Antonio De Felice

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MusicaMusica

Francesco Cafiso, nato sotto il segno del jazz

Note dolci e delicate si staccano dal pentagramma percolorare di bianco il muro della libertà e raccontare inmusica la vita di Francesco Cafiso, l’ambasciatore della

musica jazz italiana nel mondo. Nato sotto il segno del jazz, a nove anni muove i primi passifacendo esperienze con musicisti di fama internazionale qualiBob Mintzer, Maria Schneider, George Gruntz, Gianni Basso emolti altri. Nel luglio del 2002, durante il Pescara Jazz Festival,incontra Wynton Marsalis che, stupito dalle sue qualità musi-cali, lo porta con sé nell’European tour del 2003. Da allora, hasuonato nei Jazz Festival e nei Jazz Club più importanti delmondo. Ha ricevuto numerosi premi prestigiosi, come ilPremio Nazionale Massimo Urbani a Urbisaglia, il premioEuroJazz a Lecco, l’International Jazz Festivals OrganizationAward a New York, la World Saxophone Competition aLondra, il Django d’Or a Roma. Nel 2005 lo Swing Journal,l’autorevole rivista giapponese di musica jazz, gli ha conferitoil New Star Award, premio riservato ai talenti stranieri emer-genti e, subito dopo, si è affermato nel Top Jazz, referendumdella rivista italiana Musica Jazz, che lo ha riconosciuto migliornuovo talento dell’anno. Nel 2014, a New York, ha ricevutodall’American Society of the Italian Legions of Merit il «GrandAwards of Merit», per il contributo che ha dato, in rappresen-tanza dei musicisti siciliani, allo sviluppo e alla diffusione delJazz nel mondo. Oggi, venerdì 27 marzo 2015, il giovane sassofonista sicilianoha presentato al Feltrinelli point di Messina con il produttoreAlfredo Lo Faro il suo ultimo progetto discografico, “3”, chemette insieme in un unico cofanetto tre nuovi album pubblica-ti in contemporanea (“Contemplation”, “La banda” e “20 centsper note”).

Presentato “3”, il nuovo progetto discografico

“Per me questa

è stata un espe-

rienza nuova,

- raccontaFrancesco Cafiso –folle ed entusia-

smante. Mi sono

confrontato con

realtà nuove, sono

andato oltre quello

che credevo fosse

il mio limite appog-

giandomi alla musi-

ca con un atteggia-

mento diverso”

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Un lavoro lungo tre anni che vede Cafiso rivestire il ruolo di compositore, arrangiatore e con-certatore, oltre che di musicista. Oltre 100 i musicisti coinvolti, tra cui 33 membri della LondonSymphony Orchestra. Trenta brani che rappresentano l’anima artistica del Francesco Cafiso dioggi. Un lavoro curato nei minimi particolari, dalla parte grafica a quella fotografica per creareuna rete di condivisione all’insegna della musica. Grande l’aiuto fornito al piano da MauroSchiavone. “I tre dischi nascono nello stesso momento, - racconta Alfredo Lo Faro - e sono stati prodottitra Palermo-Roma-Udine-Londra-Los Angeles e New York. Questo lavoro lo abbiamo chiama-to “follia” per condividerlo con tutti”. “Contemplation” è il disco più sinfonico dei tre, che meglio rappresenta la visione che l’artistaha dell’esistenza. La contemplazione e l’accettazione di una vita che va oltre la morte. Ad unquartetto jazz si sono uniti i 33 componenti della London Symphony Orchestra. “La Banda”contiene 11 brani dedicati ai luoghi e alla cultura della Sicilia, sua terra natia. “20 cents pernote” è il disco più jazz, registrato in quartetto, dove si evince l’anima artistica del sassofoni-sta. “Qui dentro c’è tutto il mio modo di vivere e sentire la musica, in questo particolare momen-to della mia vita. Questi dischi sono come i tasselli di un puzzle che ricomposti formano la miapersonalità e concezione artistica. Alla base di tutto c’è un grande lavoro di squadra, ogni figu-ra professionale è stata fondamentale affinché tutto questo si realizzasse. Per tre anni sonostato immerso nella mia musica, dietro c’è un grande lavoro di introspezione”. Un percorso musicale intenso, quello riproposto da Francesco Cafiso al sax e MauroSchiavone al piano, capace di regalare al pubblico presente tante emozioni.

Cristina D’Arrigo

foto Antonio De Felice

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SpettacoliSpettacoli

Una “ricerca” tra L

a ricerca della memoria è iltema centrale dello spettacolo“Una pura formalità” andato in

scena al Teatro Vittorio Emanuele.Una pièce teatrale originale, all’“avanguardia” che tiene lo spettatorecol fiato sospeso fino all’inatteso fina-le che rivela come ciò che si credevaessere un giallo in realtà non lo è. La storia, adattamento teatrale acura di Glauco Mauri dell’omonimofilm di Giuseppe Tornatore, èambientata in una squallida stanza diun non meno triste Commissariato diPolizia. Un luogo che, in un primo momento,sembra essere solo degradato epoco luminoso, ma in seguito palesaquel quid di inquietante che lo carat-terizza: tutto è sbilenco, libri ingrigitidagli anni trovano posto in un polve-rosi scaffali, misteriosi graffiti popola-no i muri e un orologio senza lancet-te sta appeso alla parete. Sulla scena si muovono, ovviamente,i protagonisti di questo piccolo thrillerteatrale: Roberto Sturno è lo scrittoreOnoff accusato di omicidio, GlaucoMauri è lo “strano” Commissario cheinterroga il suo “mito” letterario insie-me agli altri uomini del commissaria-to interpretati da Giuseppe Nitti,Amedeo D’Amico, Paolo BenvenutoVezzoso e Marco Fiore. Ognuno di loro fa parte di uno straor-dinario gioco “teatrale” che solo allafine si dimostra “una pura formalità”.L’intensità del racconto cinematogra-fico, il suo ritmo scandito da continuicolpi di scena hanno incantato il regi-sta, Glauco Mauri, che ha deciso direalizzare, in pieno accordo conTornatore, una libera versione teatra-le. “Già il film” dice Glauco Mauri “hauna struttura sospesa tra cinema e

“Una pura formalità” in scena

foto Manuela Giusto

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a finzione e realtà a al Teatro Vittorio Emanuele teatro e questo mi ha molto aiutato

nel lavoro. E come negli “incontri”fortunati, la storia così magnifica-mente raccontata nel film ha fattogermogliare in me emozioni inaspet-tate che diventavano sempre piùmie”. Emozioni che il mezzo teatraleera capace di esprimere in modonon meno efficace di quello cinema-tografico. Nasce così, in un modo molto sem-plice, “Una pura formalità”, raccontoche resta oscuro fino al suo sconvol-gente epilogo dove i pezzi lacerati diuna vita si compongono in una sere-nità inaspettata e commovente. Il thriller mostra il suo vero volto e sirivela un viaggio alla scoperta di sestessi, di quella che è stata la propriavita. Sotto “torchio”, Onoff, aiutatodal commissario in una faticosaricerca di un passato che si è volutodimenticare. “Gli uomini” scriveOnoff in un suo romanzo “sono eter-namente condannati a dimenticarele cose sgradevoli della loro vita; èpiù sono sgradevoli e prima si appre-stano a dimenticarle”. Cosa devedimenticare il nostro Onoff, cosacerca ansiosamente di ricordare?Coloro che lo circondano sono deireali poliziotti? Cosa si aspettano dalui?Numerosi interrogativi nascono dauna vicenda dai “misteriosi perché”che si muove incessantemente trafinzione e realtà. Interrogativi desti-nati a rimanere senza risposta manecessari per l’uomo che tenta sem-pre di comprendere fino in fondoquel viaggio a volte stupendo e avolte terribile, ma sempre affasci-nante che è la vita.

Alessia Vanaria

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Little Miss Sunshine

Tratto da un romanzo di Michael Arndt, anche sceneggiatore con varie vicissitudini della pellico-

la; regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris, “Little Miss Sunshine” è stata la sorpresa del 2006

nella categoria delle commedie.

Piccolo capolavoro per realizzazione e scrittura, il film tratta, seguendo la fortunata formula del

“on the road” il tema della classificazione nella società attuale.

Tutto è scala di valori, in una continua competizione con il prossimo o contro sè stessi, nelle con-

tinua ricerca di essere accettati dall’altro e dimenticandosi di sé.

L’escamotage, o meglio, la cartolina di ciò è rintracciabile nell’evento che muove la famiglia

Hoover dal New Mexico alla California, ovvero, la partecipazione della piccola Olive al concorso

di bellezza di Little Miss Sunshine.

Cosa ci può essere di meglio per spiegare la decadenza di una società alla ricerca della vacua

accettazione ed esaltazione; un concorso di bellezza per piccole fotocopie imbambolate da madri

fallite nel tentativo di essere e che riversano la propria criticità mentale su inermi anime senza

volontà.

Tutto è sfida, categoria e conquista; il film parla di questo e della fatica di stare al mondo secon-

do i paradigmi sociali imposti dall’apparire.

Protagonista il padre della piccola Olive, il fallito Richard Hoover (Greg Kinnear) che vive nella

speranza che il suo manuale su come raggiungere il successo diventi proprio un successo; fru-

strato da rifiuti continui ed in cerca della svolta nella vita. Con lui una famiglia di paradossali casi

umani: dal figlio silenzioso finché non entrerà in Accademia, alla moglie che cerca di far quadra-

re i conti e prova a salvare il fratello omosessuale e potenziale suicida (Steve Carell) dopo falli-

menti amorosi e lavorativi. Con la pesante e stravolgente presenza del vecchio padre eroinoma-

ne (Alan Arkin) cacciato dalle case di riposo per questo, che vive un rapporto unico e speciale con

la piccola Olive; tanto da essere lui il creatore della coreografia che la bimba presenterà al con-

corso.

La trama demenziale e comica, si svolge nel lungo viaggio sul pulmino Volskwagen T2 modello

hippie con il quale partono verso la California; arrivati lì tra mille difficoltà tra cui la morte del

vecchio nonno; Olive sale sul palco si scopre che il suo numero era un vero e proprio spogliarel-

lo, simbolo dell’inadeguatezza folle della piccola in un contesto come quello.

Quello che resta del film è la sensazione che la vita non può essere catalogata ma vissuta, in un

eterno tentativo a provarci, ad essere quello che si vuole senza dover appartenere a codici o rego-

le scritte da altri e buone per una società uguale a sé stessa.

Esseri unici significa non essere omologati, forse messaggio banale ma autentico; la vita come un

concorso di bellezza o altro, dove alla fine qualcuno ci batterà perché più bello o migliore, quan-

do tutto è competizione e scalata nulla può, realmente, soddisfare.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Nati e resuscitati, attivi dalla fine degli anni ’80 fino al 2000 per

poi tornare con le loro originali sonorità nel 2006; la voce di

Billy Corgan è la base su cui si fonda la band di Chicago che

soprattutto negli anni ’90 ha fatto la storia dell’alternative

rock.

Dall’aspetto gothic e dai testi cupi ed esoterici, gli Smashing

Pumpkins hanno vissuto sulla cresta del successo discografico

per decenni interi, sfruttando l’unicità di uno stile e di sonori-

tà che mescolavano vari generi, mai troppo grunge ma con un

tocco alla Depeche Mode; Billy Corgan colse l’essenza della

società che usciva dagli anni della dance e che entrava in un

decennio (1990) dove la sperimentazione avrebbe regnato

sovrana.

La base è l’hard rock, nel calderone ci butti del punk alla Pistols

e un tocco di durezza; lo stile Smashing ha conquistato milio-

ni di fans per la proprio originale versione musicale intrisa di

testi fortemente angosciosi, sintomo di una generazione che

stava nascendo, introversa e nevrotica che cercava nella pro-

pria cupa anima un luogo per ripararsi dal resto della società.

Nessuna cazzata artefatta alla Marilin Manson; ma la ricerca di

uno stile personale aiutato da una fisicità naturalmente nera di

Corgan, pelato e spiritato rendeva credibile testi e scelte di rif.

Ma un progetto come quello degli Smashing Pumpkins è destinato alla decadenza in maniera

organica; nato da un contesto sociale che favoriva la cupezza e l’acida visione della vita che veni-

va fuori dai loro testi, Corgan e compagni non sono riusciti a rimanere al passo coi tempi e con

la mutevole società post moderna, che oggi è gothic e domani inneggia ad Hello Kitty.

All’apice del successo crollarono, nel 1995 con “Mellon Collie and Infinite Sadness” toccano il

massimo della loro produzione, dopo sarà discesa inesorabile bagnata dai tentativi di modifica-

re il proprio creato e farlo sposare con l’evoluzione della società.

Paradossalmente è il lavoro successivo, “Adore” il progetto migliore dove le sonorità si addolci-

scono fintamente per essere più distaccate anche da testi meno pesanti; “Ava adore” (1998) brano

che personalmente non facciamo mai mancare dalla playlist, rimane l’ultimo tentativo riuscito di

originale produzione; il resto è un lungo declino verso una non consapevolezza di sé e di cosa

dare al mondo.

L’ultimo decennio, quello dal ritorno nel 2006, è una continua ricerca di fallimenti musicali dove

la ricerca di sonorità più semplici e delicate poco si sposa con testi pastosi e irreali che danno

vita ad un creato di odiosa riuscita, senza costrutto musicale credibile.

Decadenza figlia del successo, ovvero, quando il mondo ha bisogno di qualcosa che sa già di voler

sputare qualche anno dopo.

a cura di Francesco Certo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Lo scrittore inglese Robert Louis Stevenson nacque ad Edimburgo il13 novembre 1850 da una ricca famiglia, di confessione calvinista,che gli assicurò un’infanzia felice. Malgrado una salute alquanto fra-

gile che gli impedì di frequentare regolarmente la scuola, portò a termi-ne studi molto vari; prima frequentando la facoltà di ingegneria nautica,presso l’Università di Edimburgo, e poi la facoltà di Giurisprudenza. Silaureò nel 1875, avviandosi alla professione di avvocato senza trascura-re lo studio della lingua e l’arte del romanzo. Di temperamento inquietoe amante dell’avventura, dai tredici ai diciassette anni compì numerosi viaggi in compagniadel padre. Grazie alla vasta esperienza accumulata su usi, costumi e paesaggi ultimò leprime opere che, permeate di sottile umorismo, gli assicurarono un posto privilegiato tra iletterati europei del tempo. Nel ’78 pubblicò Un viaggio nel continente, cronaca di un viag-gio da Anversa a Pontoise, in Francia, compiuto in canoa nel ’76 in compagnia di sir WalterSimpson. L’anno successivo vide la luce il volume Viaggi con un somaro nelle Cevenne,dove Stevenson dà conto di un originale percorso compiuto attraverso la Francia meridio-nale. La consuetudine con la varietà degli ambienti favorì la chiarezza espressiva che ècaratteristica della sua prosa, la quale fornì stimolanti indicazioni alla nascente poetica sim-bolista. Ben presto Stevenson divenne famoso anche in America con il romanzo L’Isola deltesoro e con Il giardino dei versi di un bambino, testo che darà avvio a un nuovo terrenod’indagine poetica. Dello stesso periodo sono i volumi che hanno per tema i viaggi ameri-cani: L’emigrante dilettante e I pionieri del Silverado. È nel 1886, però, dopo le celebri Janetla Storta e La Freccia nera, che pubblica uno dei più grandi capolavori del racconto psicolo-gico, La strana avventura del dottor Jekyll e del signor Hyde. Qui si assiste ad uno sdoppia-mento della figura del protagonista tra una componente socialmente accettabile (dottorJekyll) e una puramente istintiva e aggressiva (Hyde). Bersaglio dell’autore è l’Inghilterravittoriana, imperialista e perbene, puritana al suo interno ed aggressiva in politica estera.Stevenson prende di mira l’ipocrisia di una società pedante e moralista, che cova nel suoseno una violenza latente e la dissimula, sforzandosi di contenerla in un vuoto formalismoe in una fredda esteriorità. L’avvocato Utterson, distaccato, misurato, riservato nell’espri-mere i propri sentimenti, “fedele alle sane e morali tradizioni della vita, per il quale ciò cheè stravagante è anche immorale”, è il prototipo del gentiluomo inglese dell’età vittoriana.Utterson fallisce perché è incapace di pensare che il signor Hyde e il suo amico Jekyll sianola stessa persona, e dunque, che un civile affabile e borghese della Londra del tempo possacontenere dentro di sé un essere tanto aggressivo e violento. La storia è raccontata con unaprosa intrigante, nata dal curioso amalgama di problematicità esistenziale e di seduzionedell’avventura, di allegoria morale e di travolgente primato del caso. Stevenson, creatore diatmosfere misteriose che avrebbero incantato Conand Doyle e Borges e autore di un gran-de classico della letteratura del “doppio” morì nel 1894 a Upolu, la principale delle isoleSamoa.

a cura di Alessia Vanaria

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È dunque da attribuirsi più all'esigente natura delle mie aspira-zioni che a una mia speciale degradazione, il motivo per cui sisepararono in me, con un solco più profondo, le regioni delbene e del male che dividono e compongono ad un tempo laduplice natura dell'uomo. Per quanto io fossi preda di un pro-fondo dualismo, le due nature in me coesistevano in perfettabuona fede, ed ero ugualmente me stesso sia quando, scioltoogni freno, ero immerso nella vergogna, sia quando mi affati-cavo a lavorare per il progresso della scienza o per dare sollie-vo al dolore e alla sofferenza.

Morirà Hyde sulla forca? O troverà all'ultimo momento il corag-gio di uccidersi? Lo sa Dio: a me è indifferente. Questa è la veraora della mia morte, e quel che seguirà riguarda un altro, nonme. Ecco dunque: nell'atto di deporre la penna e di sigillare lamia confessione, io metto fine alla vita di questo infelice HenryJekyll.

Essere ciò che siamo, diventare ciò che siamo capaci di diventa-re, questo è il solo fine della vita.

Buxton, 31 marzo 1905 Santa Barbara, 30 aprile 1986 Ro

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Dopo 40 anni di terrorismo medico emediatico nei confronti dei grassi deter-minato dal famoso Seven Countries

Study, uno studio dell’Università di Cambridge(Uk), pubblicato sulla rivista Annals of InternalMedicine ha passato in rassegna circa 80ricerche operate su un campione di oltre 500mila persone. La conclusione è stata univoca:i grassi saturi non aumentano il rischio diincorrere in patologie cardiovascolari.La gente è sorda. Non vuole ascoltare le infor-mazioni distillate nelle campagne di informa-zione. Lo ha notato anche la rivista Time chedi recente ha pubblicato un ampio dossier incui pone l’accento come campagne “antigras-si” condotte da oltre 30 anni negli Stati Unitinon hanno avuto alcun effetto sull’obesità esulle malattie ad essa collegata. La rivaluta-zione della dieta a basso contenuto di grassiha ora portato a una reazione contro lo zuc-chero e altri carboidrati, lasciando il pubblicopiù confuso che mai. A peggiorare le cose, gliscienziati sono ormai ai ferri corti sul consumoeccessivo di grassi o di carboidrati per quantoriguarda benessere e salute. È necessariaun’attenta rivalutazione.Di questo si è parlato a Firenze. Per una gior-nata intera, lo scorso 24 marzo. A PalazzoStrozzi. Durante il Meeting “Food Science &Food Ingredients: the need for reliable scienti-fic approaches and correct communication”.Tante le argomentazioni in tema di nutrizione:“Le future ricerche nel campo della scienzadella nutrizione avranno bisogno di nuovi einnovativi modelli sperimentali che prendanoin considerazione - oltre l'effetto biologico -altri aspetti della nutrizione umana qualiaspetti psicologici, culturali e sociali, che sonoin definitiva legati alla scelta alimentare” ha

sottolineato il Professor Furio Brighenti,Presidente della SINU (Società ItalianaNutrizione Umana) e Ordinario delDipartimento di Scienze degli Alimentidell’Università di Parma.Quali si prevede siano i modelli di studio piùidonei per le ricerche nel campo della nutrizio-ne? “La ricerca fondamentale in ambito nutri-zionale richiederà anche modelli sperimentalimeno ovvi, che tengano in considerazione -oltre all’effetto biologico - anche altre dimen-sioni dell’alimentazione umana quali gli aspet-ti psicologici, culturali e sociali legati alle scel-te alimentari”, conclude Brighenti.“L'approccio che studia i singoli nutrienti ènecessario per aiutare a definire risposte bio-chimiche a quell’elemento, ma non è in gradodi cogliere la risposta ad una alimentazionecomplessa come quella umana” ha commen-tato il Professor Dennis Bier Direttoredell’American Journal of Clinical Nutrition.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Alimentazione: rischio carbofobia

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Iniziate con la preparazione dell'impasto.Innanzitutto setacciate la farina in una ciotolacapiente, quindi unite il sale e l'olio.Aggiungete anche l'acqua tiepida e iniziate adimpastare con le mani. Quindi avvolgetelonella pellicola e lasciatelo riposare per 30minuti a temperatura ambiente.Intanto iniziate la preparazione del ripieno.Tagliate grossolanamente la scarola, lavatelaper bene e fatela scolare leggermente.Rosolate uno spicchio d'aglio in una padellacon un filo d'olio, quindi unite la scarola, sala-te, pepate e lasciate appassire per circa 7minuti coprendola con un coperchio e giran-dola di tanto in tanto.Nel frattempo sciacquate bene l'uvetta e met-tetela a mollo in acqua fredda per farla rinve-nire. Una volta che la scarola sarà appassitaeliminate l'aglio e passatela in un colino consotto una ciotola per eliminare l'acqua ineccesso. Strizzatela leggermente per elimina-re ulteriormente l'acqua, la scarola dovràrisultare piuttosto asciutta per permettere alripieno di non fuoriuscire in cottura. Passatelain una ciotola capiente e aggiungete anche: laricotta, i pinoli, l'uvetta precedentemente sco-lata, il sale, il pepe macinato e le foglioline ditimo. Mescolate il tutto per amalgamare bene.Passati i 30 minuti riprendete l'impasto, levatela pellicola, passatelo su un piano infarinato einiziate a stenderlo con il mattarello. Una voltaottenuta una sfoglia sottile ricavate 6 dischicon un coppapasta di 18 cm e posizionate alcentro di ogni disco un cucchiaio abbondantedi ripieno.A questo punto spennellate i bordi del dischet-to con un pò d'acqua che servirà da collante.Chiudete il dischetto portando al centro i bordie stringendoli delicatamente per sigillarli. Perdare un motivo decorativo accavallate i lembidi pasta.Adagiate i fagottini su una leccarda copertacon carta forno e spennellateli con un pò diolio. Terminate tutti gli ingredienti, quindi infor-nate a 200° in forno statico per 30 minuti,oppure in forno ventilato a 180° per 20 minu-ti, per essere sicuri che i tempi di cottura sianocorretti provate prima ad infornare un solofagottino. Servite i fagottini alla ricotta e sca-rola tiepidi.

Fagottini alla ricotta e scarola

Ingredienti per 6 persone

• 300 gr di Farina tipo 00• 150 gr di Acqua tiepida • 30 gr di Olio di oliva extravergine • 5 gr di Sale fino • 450 gr di Scarola (indivia) • 150 gr di Ricotta • 25 gr di Uvetta• 30 gr di Pinoli • 1 spicchio di Aglio • 15 gr di Olio di oliva extravergine • 2 rametti di Timo • 1 pizzico di Sale • Pepe nero macinato q.b. • 30 gr di Olio di olia extravergine

(per spennellare)

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Amarcord

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La redazione de “il Cittadino” augura una serena Pasqua ai propri lettori estesa alle loro famiglie.

La prossima uscita sarà giorno 15 Aprile 2015.

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1° Memorial “Attilio Travisano”

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