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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 221 anno XIII - 18 Novembre 2015 Comune di Messina: 23 consiglieri indagati r.g. Salvatore Forestieri gettone in più Per qualche

il Cittadino n. 221

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Comune di Messina: 23 consiglieri indagati

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Primo pianoPrimo piano

Nel precedente numero del settimanale, avevamo raccontato lo stato di estremo disagioe frustrazione che i messinesi hanno subito nel corso del mese orribile vissuto in pienaemergenza idrica. Abbiamo registrato un’accelerazione dell’azione politica che, giudi-

cando inadeguata la reazione dell’amministrazione di fronte alla grave crisi insieme ai ritardiaccumulati o il mancato raggiungimento degli obiettivi programmatici, poneva con convinzio-ne la questione della mozione di sfiducia al sindaco.Ma, mentre si ragionava sulle modalità politico-istituzionali per rinnovare i vertici del governo

Consiglio delegittimato foto Peppe Saya

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comunale, una “bomba giudizia-ria” si abbatte su MessinAmbiente,la società partecipata dal Comuneper la raccolta dei rifiuti solidi urbani,che, a seguito di circostanziatedenunce del sindaco Accorinti sul-l’amministrazione precedente al suomandato, subisce l’arresto dell’excommissario straordinario e di altrico-indagati per la gestione fallimen-tare dell’azienda.Il Consiglio Comunale, soventesede di roventi polemiche sulla dire-zione di MessinAmbiente e sullenuove scelte politiche della Giuntainterpretate da esperti provenientidal Nord Italia, incassa, come unpugile sul ring, un uppercut. Uncolpo che fa barcollare il delicatoequilibrio politico su cui i partiti e igruppi stavano lavorando per rag-giungere la coesione e l’accordosulle procedure da attivare per l’in-terruzione anticipata della consiliatu-ra. Un attimo di distrazione e giun-ge il pugno da KO: un diretto cheaffonda su gran parte dei componen-ti dell’Assemblea cittadina. Scoppia,con tutto il suo fragore, la getto-nopoli messinese. Così su Messina in ginocchio, ciauguriamo non definitivamentesconfitta, si riaccendono i riflettori delpalcoscenico nazionale, ma in que-sta occasione senza la solidarietàmanifestata per l’emergenza idrica.Al dì là delle valutazioni sui reati con-testati agli indagati di cui, essendo dinatura penale, dovranno risponde-re personalmente, rimane, in tuttala sua complessità, la questionedell’agibilità democratica delConsiglio comunale, espressionediretta del popolo messinese.In altri termini, il massimo

In altri termini, il massimoConsesso cittadino con più del50% di indagati per illeciti gravis-simi (reati continuati di truffaaggravata, falso ideologico com-messo da pubblico ufficiale inatti pubblici e abuso d’ufficio)

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Consesso cittadino con più del 50% di indagati per illeciti gravissimi (reati continuati di

truffa aggravata, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’uf-

ficio), indipendentemente dal profilo giudiziario, è ancora legittimato sul piano etico-politico arappresentare le istanze cittadine?Sicuramente, in questo contesto, l’articolato rapporto istituzionale Consiglio-Giunta-Sindaco èfortemente sbilanciato in favore dell’esecutivo e dell’amministrazione attiva, mentre silimita la funzione di controllo e di indirizzo assegnata all’Organo assembleare.Come sempre accade, il risvolto della medaglia è il rischio che un’affievolita funzione di verifi-ca possa determinare l’assunzione di importanti decisioni senza confronto e in assenza dicontrappesi democratici.

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Una siffatta circostanza, se prorogata nel tempo, può creare processi irreversibili nel rapportotra cittadini e Istituzioni deteriorando ulteriormente il già precario equilibrio del sistema di rap-presentanza democratica.Messina già sconta un’accentuata e peculiare crisi dei partiti che hanno parzialmente abdi-cato alla loro funzione di strumenti di partecipazione dei cittadini al governo degli Enti Locali.Ora si tratta di ricostruire le condizioni per agevolare il coinvolgimento della gente nell’elabo-razione di un nuovo progetto per la nostra città.In quest’ottica, si guarda con interesse alle iniziative messe in campo dalle Associazionie Movimenti culturali per riappropriarsi del ruolo di stimolo e controllo nei confronti di coloroche intendono proporsi nella nobile funzione di rappresentante politico della comunità messi-nese.

foto Peppe Saya

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34-35 CittàCronache urbane

24-25 Dietro le quinte

numero 221 anno XIII18 Novembre 2015

AttualitàStratup Weekend MessinaMarcia globale del clima

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

14-23

Sommario

6

28 SettegiorniCronaca della settimana

18 Novembre 2015

Le rubriche

La corazzataPotemkin

60-61

Da Beethoven a Kurt Cobain

62-63

Parole in blu64-65SiciliaNuove commissioni

38-41

CulturaIntervista a Cesare Giorgianni“Castello...in aria”

44-55

In&Out26-27

Mangiare Sano66-67

36-37 ProvinciaMattinate FAI

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT18 Novembre 2015

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Italia Lavoro: Contributi per Stranieri, Bando 2016Italia Lavoro ha indetto un concorso per l’assegnazione di contributi e servizi asostegno della nascita di nuove realtà imprenditoriali. I finanziamenti sono desti-nati a giovani stranieri e immigrati. Ecco tutti i dettaglicentro commerciale twenty bolzano

Bolzano: 100 posti di lavoro nel Centro Commerciale TwentyIl Centro Commerciale Twenty di Bolzano è stato ampliato e aprirà a breve, perquesto cerca personale per assunzioni nei negozi di vari brand. In tutto, si preve-de la creazione di ben 100 posti di lavoro per Commessi, Store manager e altrefigure

Stati Uniti: Borse di Studio per italiani, Bando FulbrightSono aperte le iscrizioni per il bando Fulbright che mette a disposizione diverseborse di studio per italiani negli Stati Uniti per progetti finalizzati alla formazione,ricerca e insegnamento nelle migliori università americane.sociale, assistente, infermiere

Catania: concorso per Educatori, Assistenti Sociali, InfermiereL’I.P.A.B. – Istruzione Pubblica Assistenza Beneficenza – Istituti Femminili Riuniti Provvidenza e Santa Maria del Lume di Catania hanno indetto un concorso perEducatori, Assistenti Sociali, Responsabili di Comunità e Infermieri

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Cattolica: concorso per Portavoce del SindacoOpportunità di lavoro in Emilia Romagna. Il Comune di Cattolica (Rimini) ha pub-blicato un concorso per l’assunzione full time e a tempo determinato delPortavoce e collaboratore del Sindaco e della Giunta comunale.

Poste Italiane: stage per Ingegneri, 600 Euro al meseNuove opportunità di stage in Poste Italiane per neolaureati. La nota azienda diservizi postali seleziona Ingegneri per tirocini retribuiti 600 Euro al mese. Previstipercorsi di formazione e lavoro semestrali.

Volotea: 50 assunzioni a VeronaVolotea ha aperto una nuova base a Verona e creerà 50 posti di lavoro in Veneto.La nota compagnia aerea low cost volerà per 13 destinazioni dall’AeroportoCatullo e prevede nuove assunzioni per Assistenti di Volo, Piloti e personale dibordo.

Banca IFIS posizioni aperte, come CandidarsiSono disponibili nuove opportunità di lavoro in Banca Ifis. Vi presentiamo le posi-zioni aperte e come candidarsi per lavorare presso il noto Gruppo finanziario ita-liano. Previste assunzioni per laureati e diplomati.

Assistenti di Volo: lavoro a Fiumicino e MalpensaNuove opportunità di lavoro nel Lazio e in Lombardia. Blue Panorama Airlines èalla ricerca Assistenti di Volo certificati per gli aeroporti di Fiumicino (Roma) eMalpensa (Milano).

Premio Carlo Magno, Bando 2016: vinci 5.000 EuroAl via l’edizione 2016 del ‘Premio europeo Carlo Magno della gioventù’, il concor-so rivolto ai giovani per progetti che promuovo e favoriscono il sentimento comu-ne dell’identità europea. In palio premi in denaro fino a 5.000 Euro.

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Startup Weekend Mvince Recycle Engin

AttualitàAttualità

A trionfare è stata l’idea di Recycle Engine, team formato da Giusep Ciccone, Emanuele Cucinotta, Fabrizio Bucalo e Jeroen Spooren, che un’azienda specializzata nel riciclo di rifiuti elettronici.

Il primo classificatoRecycle Engine

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 1518 Novembre 2015

essina: ne

Si è svolta il 15 Novembre, nei locali del Dipartimento

di Scienze Cognitive, della Formazione e degli Studi

Culturali (ex Facoltà di Scienze della Formazione), la

cerimonia conclusiva dello Startup Weekend Messina: la

tre giorni dedicata all’innovazione e all’imprenditoria orga-

nizzata dall’Associazione Startup Messina con il patrocinio

dell’ANG.

A trionfare è stata l’idea di Recycle Engine, team formato

da Giuseppe Gangemi, Diego Enrico Ciccone,Emanuele Cucinotta, Fabrizio Bucalo e JeroenSpooren, che hanno proposto il lancio di un’azienda spe-

cializzata nel riciclo di rifiuti elettronici. Il secondo posto,

invece, è stato conquistato da RiffSquare, gruppo formato

da Paolo Gulfi, Clara Arfuso, Annalisa Donato, SamuelOddamo, Gabriele Malara e Nicola Bombaci. Loro l’idea

di creare una piattaforma online di comunicazione per arti-

sti. Medaglia di bronzo, infine, per Petizen che ha presen-

tato un social network per animali. A comporre il team, in

questo caso, erano Giorgio Rudilosso, SebastianoLongo, Linda Bonanno, Rachele Mangraviti, RobertaAinis, Cettina Prestipino e Marco Duca.

Allo Startup Weekend Messina hanno partecipato 75ragazzi, suddivisi in 11 team. I professionisti e gliimprenditori che, in qualità di Mentor, li hanno affianca-ti durante tutto l’evento erano, invece, 16.

pe Gangemi, Diego Enrico hanno proposto il lancio di

Il secondo classificatoRiffSquare

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16 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 2015

«Questi numeri non possono cherenderci orgogliosi – ha afferma-to Fabio Bruno, Presidente diStartup Messina – perché sono laconferma che a Messina c’èvoglia di fare impresa, di cambia-re e di migliorare, soprattutto neigiovani»

Miglior Mentor

Idea più votata dal pubblico

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L’obiettivo primario della manifestazione è, infatti, creare un ecosistema imprenditoriale, facen-do incontrare chi fa impresa con ragazze e ragazzi che si avvicinano a questo mondo per laprima volta. Un’occasione unica, quindi, che ha dato la possibilità ai partecipanti di far cono-scere la propria idea di business e di iniziare a svilupparla. «Non è stato affatto un percorso facile - ci spiega Giuseppe Arrigo, Vicepresidente di StartupMessina. In questi tre giorni, i partecipanti si sono dovuti impegnare al massimo per poter pre-sentare qualcosa di concreto davanti ai giudici e per riuscirci hanno fatto ricerche, studiato elavorato come dei veri startupper». La speranza, adesso, è vedere questi giovani così talen-tuosi continuare il loro cammino verso il mondo dell’imprenditoria.

Team organizzatori

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Questo evento fa parte della Marcia Globale per il Clima. Il prossimo 30 novembre, lea-

der politici da tutto il mondo si incontreranno a Parigi per iniziare i negoziati per il pros-

simo accordo sul clima. Per questo, il giorno prima, in tutto il mondo scenderemo nelle

piazze e nelle strade per chiedere a ognuno dei nostri leader di impegnarsi a raggiungere il

100% di energie pulite. Insieme, possiamo spingere il mondo verso un accordo per il clima che

rinunci all'energia inquinante e garantisca energie pulite per tutti. Scriviamo insieme un pezzo

di storia: conferma qui sotto la tua partecipazione a questo evento della Marcia Globale per il

Clima!

Appuntamento alle ore 10.00 Raduno a Piazza Antonello, poi ci sposteremo a PiazzaUnione Europea, di fronte al Municipio.

Marcia globale per il climaAppuntamento alle ore 10.00 raduno a Piazza Antonello

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“Ho già organizzato l'evento l'anno scor-

so a Messina, coinvolgendo diverse

Associazioni e Movimenti - affermaGiuseppe Previti organizzatore dell’evento.Penso che il bene e la salvaguardia

della natura e dell'ambiente in cui vivia-

mo debba essere uno degli obiettivi

della nostra generazione e di quella

futura. O contribuiamo TUTTI per salvar-

ci Tutti o periremo tutti per l'insensata e

ingorda ricerca del benessere personale

a discapito degli altri. Quest'anno l'orga-

nizzazione capofila è la Legambiente dei

Peloritani di Messina”

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20 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 2015

Con Ennio Marino presidente, Telefono

Amico promuove il suo corso annuale

di formazione per aspiranti volontari

dell’associazione. "Si tratta di un corso finaliz-

zato al reclutamento di nuovi volontari. Il corso

è completamente gratuito e permetterà ai par-

tecipanti di esplorare il mondo delle relazioni

con gli altri. Il volontario è infatti una persona

che crede nei rapporti umani e nell'importanza

dell'ascolto attivo all'interno di una relazione di

aiuto", rileva il presidente. Per informazioni:

3337715539, mail

[email protected].

Evidenzia Ennio Marino: “L’associazione è al

giro di boa dei suoi quarant'anni di servizio.

Centinaia di migliaia di telefonate di tutti i

generi, richieste di dialogo e confronto da

parte di persone di ogni ceto sociale, con

motivazioni diverse ma accomunate da un

comune bisogno di ascolto, sono un bilancio

significativo. Il disagio del prossimo, osserva-

to al telefono, è privo di barriere architettoni-

che, di difese, pudori e schermi di qualunque

specie. La sincerità di chi ci chiama apre vice-

versa scenari per un’autentica comunicazio-

ne. Il disagio di tante persone si nutre di vari

elementi: insoddisfazioni relazionali, mancan-

za sofferta di reali forme di comunicazione,

pregiudizi ed egoismi che le portano a isolarsi

o comunque ad alimentare situazioni di solitu-

dine”.

Telefono Amico risponde a questa necessi-tà, con la propria organizzazione suMessina e con la rete Cevita(http://www.cevita.it/ ) in tutto il territorionazionale.

Telefono Amico di MessinaAperte le iscrizioni al Corso di formazione per nuovi volontari

Ennio Marino

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Con l’inizio del nuovo anno pastorale

2015/2016 riprende anche il progetto

“sentinelle nella notte” che, realizzato

nello spirito della comunione dall’ufficio liturgi-

co diocesano, dalla caritas diocesana, dal

Servizio diocesano di pastorale giovanile, dal-

l’ufficio missionario diocesano, dal centro dio-

cesano vocazioni e dall’usmi, è riuscito l’anno

scorso a coinvolgere tante e varie realtà della

nostra arcidiocesi, in quell’opera di evangeliz-

zazione necessaria, oggi più che mai, per il

mondo intero, per la chiesa tutta, per la nostra

città. si intende, dunque, proseguire, in questo

anno giubilare dedicato alla misericordia, nel-

l’attuazione del progetto con la consapevolez-

za che solo la strada dell’annuncio, fatto di

testimonianza credibile e gioiosa, può avvici-

nare l’uomo sempre più a cristo e al suo

amore misericordioso.

Il progetto, il cui obiettivo è realizzare un

momento forte di comunione che attraverso la

preghiera e il perdono conduca all’esperienza

dell’annuncio sul territorio, si snoderà in cin-

que tappe.

La I e la V tappa, ovvero inziale e finale,

saranno i grandi eventi della festa diocesana

della comunione e festa diocesana dell’an-

nuncio.

la II, III e IV tappa consisteranno nella missio-

ne territoriale, già sperimentata da qualche

anno nella chiesa ss. annunziata dei catalani

(esperienza di adorazione eucaristica ed

evangelizzazione), che ha avvicinato molti

giovani e non, alla ricerca di gesù.

Il tema della festa della comunione di que-

st’anno, che si terrà sabato 21 novembre

presso il teatro collereale, ingresso via del

santo, a partire dalle ore 20.00, avrà come

tema fondamentale: “abitare la misericordia

per costruire la comunione”.

La serata, nella quale sarà presente l’ammini-

stratore apostolico mons. AntoninoRaspanti, consterà di quattro momenti fonda-

mentali:

1. “l’accoglienza”; 2. “abitare la misericordia per costruire lacomunione”, che avrà quattro ambiti,ovvero: il creato; la famiglia; l’accoglienza delprossimo (migrante); la comunità; le varierealtà della nostra diocesi si esprimerannoattraverso danze, mimi, giochi di prestigio,sketch; 3. “abitiamo la misericordia pregando perla comunione”, durante il quale i presentiriceveranno il mandato di testimoniarel’amore misericordioso di cristo a chi ci staaccanto. Nel corso della serata sarà presentato in ante-

prima il progetto della caritas diocesana, pre-

visto per l’avvento 2016. dei tavoli espositivi

proporranno opere d’arte sul tema della mise-

ricordia e materiale informativo di vario gene-

re.

La festa si concluderà con un momento di

convivialità fraterna.

Festa diocesana della comunione“Abitare la misericordia per costruire la comunione”

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dietro le quintedietro le quinte

Messina è rimasta senz’acqua per più di venti giorni,provando l’inebriante esperienza di un ritornomomentaneo al Medioevo. Un’avventura risultata

simpatica per la prima mezzora, diventata poi un piccolodramma cittadino e personale. Inutile tornare oggi sullacronologia dei fatti: la pioggia, la frana, la conduttura checede, Calatabiano a rischio, il bypass, il bypass rotto, ilcommissario, i lavori, torna l’acqua. Un elenco veloce e malamente sintetizzante di quanto avvenutoin quello che rimarrà nella storia come il mese della vergogna messinese. Che poi il tiro andrebbeallargato, perché nell’ondata di incazzatura ci si è concentrati sull’orticello cittadino senza coinvolge-re intensamente l’intero sistema gestionale regionale. L’acqua, comunque, è tornata e la gente si èrasserenata. Tornerà ad incazzarsi ai primi sintomi per serbatoi sporchi o acqua non potabile.Aspettiamo.Intanto partono i primi auto-attestati di eroismo. “Senza di me non sarebbe stato risolto il problema”,e via dicendo. Tutti a tirare acqua al proprio mulino, nella continua campagna elettorale e di immagi-ne. Un nome su tutti, il governatore siciliano.

Gli eroi dell’acqua

di Francesco Certo

Tanto è bastato per non vedere il proprionome gettato nell’inchiesta “Gettonopoli”che ha travolto parte del consiglio comu-

nale di Messina.Lo sbarramento, come definito dagli inquiren-ti, che ha diviso consiglieri indagati da consi-glieri intonsi. La differenza l’ha fatta qualchesecondo in più, bastava essere presente inaula per tre minuti per essere consideratorealmente partecipe alle decisioni cittadine.Questo il motivo, secondo i magistrati, che hafatto registrare “solo” 23 indagati e non tutti e40 tra i consiglieri. A questo punto sorge spontanea la riflessionesu quella che è l’essenza del palazzo delgoverno messinese. Nessuno schieramentopolitico, nessun tifo da stadio verso o controquel politico. Il modus operandi era questo,probabilmente radicato ed ereditato dai prece-

denti consigli. Il problema rimane sempre il “dio denaro” perché il fine ultimo resta sempre riempi-re le proprie tasche magari col minimo sforzo. L’occasione è tentatrice, molti sono caduti dentro ilgiochino della furbizia. Al netto delle differenze tra indagati, quello che resta è il danno di immagi-ne che nessuno potrà cancellare. Qui nasce spontanea un’altra riflessione, parliamo di tempi dellagiustizia. Un’inchiesta non nata ieri, probabilmente sottovalutata dai diretti interessati e giunta sulleprime pagine nei giorni in cui, proprio gli stessi protagonisti, covavano l’idea di stravolgere l’asset-to cittadino. L’inchiesta andrà avanti, ci saranno colpevoli e innocenti. Chi dovrà pagare pagherà,oggi a vincere è solo uno: Renato Accorinti.

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Solo tre minuti per parlare di te

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Il pizzaiolo Crocetta ci prova daanni, ma le dosi dell’impastogovernativo non sembrano

mai quelle giuste. Ed allora viacon i rimpasti: togli qui, metti lì,mischiamo le farine ed dimezzia-mo il sale. Niente, questa pizzanon riesce mai bene. L’impastonon lievita, si butta via e si ripete.Il Crocetta quater è nato morto,nella ricerca di un equilibrioimprobabile e di un accanimentopolitico senza eguali. Il PD nonsupporta (o sopporta?) il governoCrocetta sin dagli albori. Il renzi-smo ha messo la parola fine allalibertà governativa dell’ex sinda-co di Gela, col badante Bacceispedito in Sicilia per controllare efar quadrare conti in rosso dadecenni.L’instabilità politica proseguespedita, Crocetta rimane in sellaperché il PD di andare a votare in

questo momento storico non ne ha nessuna voglia. Consapevole di mettere nelle mani delle opposi-zioni la Regione, il partito o meglio Renzi, tiene Crocetta al suo posto e libero di pasticciare con asses-sori e commissari. Il Crocetta quater già traballa, la nomina della Lantieri non è piaciuta a parte dellamaggioranza già pronta ad abbandonare. Sicilia Futura dell’assessore Croce molla Crocetta, per unaLantieri che entra ci sarà un Croce da sostituire. Non un rimpasto vero, ma l’ennesimo assessore danominare per tenere a galla una nave ampiamente inclinata verso il fondo del mare. Sicilia Futura pre-senta otto membri in maggioranza, il loro addio potrebbe essere più pesante della semplice perdita diun assessore.

Anticipiamo un po’ i tempi per una polemica pronta a tornarea galla tra qualche settimana. Pur consapevoli che ad ora ilconsiglio sia in altre faccende affaccendato, siamo sicuri

che in prossimità del Natale si riaprirà la discussione sulla pedo-nalizzazione di alcune vie del centro. Fin quando lo si fa sotto lefeste, a Messina, l’area pedonale la vogliono tutti a differenzadegli altri mesi dell’anno. Boh, difficile comprendere perché nel mese dello shopping debba essereistruita un’area considerata “assassina” degli imprenditori nel resto dell’anno.Stranezze alla messinese, o forse semplicemente il gioco delle parti politiche. Perché anche questa èsolo politica, e niente di più. Intanto il presidente di Confcommercio “prega” i messinesi di spendere aMessina in vista dei saldi. Un appello vero e proprio, figlio della consapevolezza che il commercio cit-tadino in questi anni paga la differenza gestionale con quello delle zone vicine. Critiche non gratuite,ma che arrivano dalla consapevolezza che molti messinesi preferiscono spendere altrove i propriosoldi. Si è data colpa all’isola pedonale, giustificazione leggera. Quando inizierà un vero esame dicoscienza, forse, si ripartirà col commercio florido.

Natale pedonale

Il rimpasto non lievita

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INQuattrocento Messinesi hanno sfilato sabato sera per levie della città con un unico intento quello di gridare“Messina esiste”. Nessuna bandiera, nessuno stendardo

di chissà quale ideologia, ma solo un semplice striscione con lascritta “#Messina esiste”. Dietro quest’ultimo non potevano nonesserci, prima di tutti gli altri cittadini, i lavoratori del BirrificioMessina che si sono arrotolati le maniche, nei mesi scorsi, perpoter realizzare il proprio sogno: tornare a produrre birra in città.Un simbolo concreto, dunque, di rinascita, di quella rinascita che,adesso, è l’intera città a chiedere a gran voce.“Oggi la nostra è una città che ha sete ... di normalità, stanca diessere umiliata dal malaffare che, strisciante da decenni, simanifesta in tutti i gangli vitali ed economici, nelle aziende pub-bliche di un Comune che oscilla tra il fallimento finanziario equello etico e morale”. Queste le parole che si leggono nellaparte iniziale del documento consegnato dal corto al Prefetto e alSindaco.Parole forti ma veritiere, figlie di una realtà che nei Messinesi hafatto morire via via ogni amor di patria per far nascere indigna-zione e rabbia. Troppi gli imbrogli, troppi gli atti ignobili che gior-no dopo giorno vengono registrati nella memoria storica deiMessinesi, che si sentono sempre più traditi da una classe poli-tica che non li rappresenta. Uomini politici che non si impegnanoa svolgere al meglio le proprie funzioni ma usano la politica comestrumento di mero arricchimento personale. Il povero Aristotelesarebbe morto di crepa cuore se avesse visto simili atti compiutiai danni della comunità, ai danni del bene pubblico! I Messinesi hanno sopportato a lungo in silenzio ma adesso sisono “svegliati”. Hanno chiesto in corteo, infatti, di poter parteci-pare attivamente, di poter decidere, d’ora in poi, quale debbaessere il futuro della loro Messina. Hanno ritrovato l’amor dipatria e hanno voglia di voltare pagina e di dare inizio ad unanuova storia. Ed è a questi “quattrocento” cittadini che va ilnostro plauso per aver dimostrato che Messina non è la città fan-tasma, la terra dei buddaci, ma “Messina esiste”.

#Messina esiste

di Alessia Vanaria

18 Novembre 2015

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OU

TM

essina travolta dagli eventi, un mese in cui non ci si èannoiati neanche per un minuto. Prima la crisi idricacon tutti i suoi annessi e riverberi politici; poi

“Gettonopoli” che puzza tanto di risposta ai riverberi politici dicui sopra. Nel frattempo il mondo è sconvolto da una guerrain atto da 15 anni ma divenuta reale solo oggi. Nella vita cheva avanti c’è anche il calcio che a Messina è significato derbycol Catania. Gli ingredienti per un rigurgito di retorica qualun-quista ci sono tutti, ed ecco che arriva la stampa colta e giudi-catrice.La crisi idrica in primis. Dopo un primo silenzio arrivano fiumidi cronisti da tutta Italia a raccontare la loro visione del dram-ma. Per ultime arrivano “Le Iene”, che di carcasse se ne inten-dono. Un servizio di una decina di minuti che racconta unaMessina imbarazzante. Non c’è traccia della grande dignità epazienza di migliaia di cittadini in coda per un sorso d’acqua.Si sceglie di prendere uno spaccato per raccontare la retoricaschifosa della “guerra tra poveri”. Perché questo fa ascolto, siracconta sì un fatto reale ma lo si incarta come comune e nonspeciale. Messina non era quella che questi cacciatori diascolti hanno dipinto, o almeno non era solo quella. Poi c’è la stampa locale, non quella sana ma quella che daldivano conosce tutto ed è pronta ad insegnare la vita a tutti iconcittadini. Non si dibatte sui problemi ma li si rigira per piaz-zare la propria saccente visione dell’essere umano. Si prepa-ra il calderone della retorica qualunquista e si mette tutto den-tro. Accuse ridicole per un essere senziente, si confonde ladignità dei giorni di crisi con passività da smidollati. Siamo tuttiscemi se non abbaiamo alla luna, con la perla finale del rin-faccio calcistico. In piazza nessuno allo stadio in migliaia.Cazzate signori, ancora con questo melting pot di minchiateretoriche. Lo sport è sempre l’oppio dei popoli per i pensatoricon la puzza sotto il naso. Che tristezza ma è la stampa bel-lezza.

È la stampa bellezza

di Francesco Certo

Page 28: il Cittadino n. 221

Distribuzione acqua in città

Prosegue l´attività della struttura operativa delCommissario delegato per l´emergenza idrica a Messina.Per garantire la distribuzione dell´acqua alla popolazionesono operative 38 autobotti: oltre ai già individuati 11 puntifissi.

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 201528

mercoledì 11giovedì 12venerdì 13sabato 14

domenica 15lunedì 16

martedì 17

Novembre 2015

Gettonopoli al Comune di MessinaChiusa l’indagine sulla “Gettonopoli” del Comune diMessina. La Polizia di Stato di Messina ha eseguito l’ordi-nanza di misure cautelari personali dell’obbligo di presen-tazione alla Polizia Giudiziaria, nei confronti di dodiciConsiglieri, attualmente in carica nel Consiglio Comunale.

Anniversario della strage di Nassiriya

In occasione del 12° anniversario della strage di Nassiriyaè stata celebrata la “giornata del ricordo dei Caduti, militarie civili, nelle missioni internazionali per la pace”. Sono statiricordati i 19 italiani che il 12 novembre 2003 persero la vitanell’attentato terroristico alla base “Maestrale”.

#MessinaEsiste

Circa quattrocento persone hanno sfilato per le vie del cen-tro cittadino portando la luce della speranza. Sono i messi-nesi che sperano in un futuro migliore e che hanno conse-gnato un documento al Prefetto e al Sindaco di Messina.

Il derby del pareggio

La squadra di Di Napoli non riesce al San Filippo a vince-re contro il Catania. Il derby finisce con un 0-0. Nel finale èil Catania a provarci di più ma senza successo. La classifi-ca si muove, il morale rimane alto per un Messina che nondelude.

Al via l’Eco-BarattoPer la settimana europea per la riduzione dei rifiuti, ilComune e Messinambiente, in collaborazione con laBanca del Tempo “Maneo Nemini”, hanno promosso,l’“Eco-Baratto”. Mercoledì 25 e sabato 28 saranno allestitinell’isola ecologica di Pistunina alcuni stand per esporre ilmateriale di scambio.

L’Asp certifica conformità dell'acquaL’ASP di Messina ha comunicato l'esito delle analisi di ritosull'acqua immessa nuovamente dall'acquedotto diFiumefreddo. I parametri riscontrati dal laboratorio di anali-si dell'ASP certificano il rispetto dei valori soglia che con-sentono l'utilizzo da parte della popolazione dell'acqua.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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30 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 11 Novembre 2015

Soluzioni da adottare post emergenza idrica

In riferimento all’emergenza idrica che ha colpito i cittadinidi Messina, bisogna effettuare, secondo il consigliere dellaVI circoscrizione Mario Biancuzzo, seri analisi per evitare

di ricadere nell’emergenza e lasciare i cittadini messinesisenza acqua, bene primario di vitale importanza per un vive-re dignitoso e civile.Il suddetto consigliere ha avuto modo di accertare personal-mente, recandosi sui luoghi, che, a monte, nella fiumara diPonte Gallo Comune di Messina, si disperde e si spreca unaenorme ed incalcolabile quantità di acqua pulita che fuoriesceda una galleria.L’acqua per filtraggio successivamente va a finire nel torrente

e si disperde nella sabbia.Premesso ciò, Biancuzzo chiede agli Organi in indirizzo di dare incarico a ingegneri professionistidi redigere dei progetti e di finanziarli per poter portare l’acqua in città. Si tratta di appena 15 kmcirca di tragitto. Bisogna utilizzare la nostra acqua e nel nostro territorio essa non manca. Perché dobbiamo portare l’acqua a Messina da una distanza di circa 80 km e usarla come unicafonte di approvvigionamento idrico? Appare necessario, dunque, a parere di Biancuzzo, creare altri impianti, nel nostro territorio, attra-verso trivellazioni per garantire a tutti i cittadini messinesi di usufruire di tale bene primario, in mododa evitare che eventuali future frane possano creare nuovi disagi.

VI CIRCOSCRIZIONE

La rinascita dell’Arena Cicciò

Qualche giorno fa, nel corso della seduta pomeridiana delConsiglio della Quarta Circoscrizione, con la votazioneunanime dei presenti, è stata approvata la delibera con la

quale si chiede che venga affidata la gestione e la custodiadell'Arena Cicció alla IV Circoscrizione. Inaugurata nel 2012 con evidenti vizi strutturali, e letteralmenteabbandonata e deturpata, ha ospitato su input del suddetto consi-glio di circoscrizione un primo evento a Maggio scorso che volevarappresentare un modo per far conoscere alla cittadinanza la splendida cornice della terrazza delV piano del Palacultura.Premesso ciò, la IV circoscrizione chiede, dunque, di gestire la struttura e di vagliare le richiesteprovenienti dalle associazioni culturali che ivi intendono organizzare eventi, mostre, spettacoli. Il consiglio chiede, inoltre, che il Comune agisca in danno nei confronti della ditta che ha realizza-to con approssimazione l’anfiteatro, nelle more che speriamo possano essere individuate risorseper renderla effettivamente agibile.

IV CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 3118 Novembre 2015

Alcune proposte per arginare i disservizi dell’ATM

Riceviamo e pubblichiamo il comunicatorelativo all’incontro con il Direttoredell’ATM, dott. Giovanni Foti, inviatoci

dal presidente della V circoscrizione SantinoMorabito: “Con l'entrata in vigore dell'orario invernale

delle linee di trasporto pubblico comunale, gli

uffici della V Circoscrizione hanno raccolto

numerose segnalazioni di cittadini che lamenta-

no disagi ed incongruenze in ordine ai nuovi

orari ed alle modifiche apportate al percorso di

alcune linee.

In particolare, ha suscitato l'insofferenza di

parte dell'utenza il nuovo percorso della linea

47, che serve i popolosi rioni San Licandro e

Conca d'Oro, la cui modifica costringe i passeg-

geri a ritornare verso il viale Annunziata invece

di dirigersi verso il centro città. Molte famiglie,

inoltre, hanno evidenziato che lo spostamento

alle 07,55 dell'orario di partenza della linea 45

dal capolinea di Portella Arena non consente ai

numerosi studenti, che abitano le contrade alte

del Villaggio Annunziata, di raggiungere gli isti-

tuti scolastici in tempo per l'inizio delle lezioni.

Analogo problema denunciano le famiglie degli

alunni degli istituti superiori che risiedono nei

villaggi a nord della città, in quanto gli orari di

arrivo e partenza dei bus che interscambiano al

terminal dell'Annunziata sembrerebbero non

coincidere mai con quelli del tram. Più precisa-

mente, viene denunciato che, molto spesso, gli

autobus che hanno capolinea al terminal parto-

no una manciata di secondi prima che arrivino

le vetture del tram, cariche di studenti. Una vera

beffa per ragazzi e ragazze costretti ad attende-

re dai trenta ai quaranta minuti l'arrivo di un

nuovo mezzo.

Per i suddetti motivi, il Consiglio della V

Circoscrizione ha incontrato il Direttore dell'

ATM, dott. Giovanni Foti, esponendo nel detta-

glio i disservizi riscontrati e le proposte suggeri-

te per rendere il servizio più rispondente alle

esigenze della popolazione.

A conclusione dell'incontro con i vertici

dell'Azienda Trasporti è stato stabilito quanto

segue:

Ripristinare il tragitto originale della linea 47 che

consente agli abitanti della Conca d'Oro e di

San Licandro di raggiungere direttamente il

centro città.

Anticipare alle ore 07,25 la partenza del 45 dal

capolinea di Portella Arena.

Modificare gli attuali rari delle linee 72 e 73 che

fanno si che i due autobus percorrano il Viale

Giostra praticamente in fila uno dietro l'altro.

Inoltre il Direttore dell'ATM ha disposto che gli

autisti dei mezzi su gomma che effettuano

capolinea al terminal Annunziata aspettino l'arri-

vo del tram prima di iniziare la loro corsa (cosa

che in un sistema di trasporto a pettine dovreb-

be essere scontata, e invece.... )

Infine, il Dott. Foti, in prospettiva dell'imminente

incremento del parco mezzi, ha ribadito l'impe-

gno da parte dell'Azienda, già assunto in sedu-

ta di Consiglio, di integrare con una nuova linea

la rete di trasporto pubblico a servizio del baci-

no dell'Annunziata: una grande area urbanizza-

ta (circa 25.000 abitanti) attualmente servita

esclusivamente da due linee”.

V CIRCOSCRIZIONE

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ICarabinieri di Messina edel ROS, all'interno diquella che è stata chiama-

ta Operazione Gotha V ter,ovvero un troncone dell'ope-razione di aprile, hanno arre-stato questa notte gli 8 com-ponenti di un gruppo emer-gente della famiglia mafiosa“DEI BARCELLONESI”, spe-cializzato nel racket delleestorsioni ai danni di localinotturni della riviera tirrenicae di compagnie di navigazio-ne turistica nell'Arcipelagodelle Eolie. Fra gli 8 compo-nenti, che sono ora al 41 bis:Giuseppe Ofria, Milazzo, giàin carcere; Bartolo D’Amico,Messina, già in carcere;Marco Chiofalo, dettoBalduccio, Barcellona, già incarcere; Salvatore Chiofalo,

Barcellona; SantinoBenvenga, detto Gigi,Barcellona; Giovanni Fiore,Milazzo, già in carcere;Tonino Biondo, dettoPalloncino, nato a RutlingenGermania; CarmeloCrisafulli, Messina, già in car-cere. Fatti gravi che hannodestato stupore nell’opinionepubblica e hanno scossol’opinione pubblica, afferma ilProcuratore Lo Forte, duran-te la conferenza stampa chesi è tenuta al comando pro-vinciale. Fra i più gravi:Furnari estate 2014 eGiammoro nel dicembre2014, ovvero, un incendio aVilla Ligabue ed un incendioad una motonave verso leIsole Eolie, causando danniper quasi 2 mililioni di euro.

cittàcittà

Le nuove generazioni mafioseusano la violenza

a cura di Marilena Farandafoto Peppe Saya

Gotha V ter

Al fine di fare un puntodella situazione sul-l'emergenza idrica nel

comune di Messina e sulleattività in corso nel comunedi Calatabiano, si è tenutoun incontro con la stampanella sede del Centro diC o o r d i n a m e n t odell'Emergenza, presenti ilCapo del Dipartimento dellaProtezione civile, FabrizioCurcio, il Commissariodelegato, Calogero Foti, isindaci di Messina, RenatoAccorinti, e Calatabiano,Giuseppe Intelisano, e irappresentanti di AMAM.Approvvigionamento idricoper la città di Messina ed ilripristino della condotta,questi sono i temi di cui

vogliamo parlare oggi,introduce Curcio. Voglio rin-graziare la città di Messina,continua, per la compostez-za che ha avuto, perchénon si riesce ben a com-prendere cosa vuol dire nel2015 che ad una cittàmanca l'acqua. Ad oggi, si èmesso un cerotto ad unaferita, è il primo punto dipartenza, ovvero una riso-luzione provvisoria, perridare alla città l'acqua, mapoi si dovrà ristabilire lacondotta.

Emergenza idrica

Arriva l’acqua nei rubinettidei messinesi

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 201534

Page 35: il Cittadino n. 221

La Polizia di Stato diMessina ha eseguitol’ordinanza di misure

cautelari personali dell’obbli-go di presentazione allaPolizia Giudiziaria, emessadal Gip del Tribunale diMessina D.ssa MariaMilitello, nei confronti deiseguenti Consiglieri, attual-mente in carica nel ConsiglioComunale del Comune diMessina: ABBATE Carlo,ADAMO Pietro, AMADEOPio, BURRASCANO Angelo,CRIFO’ Giovanna, CRISAFINicola Salvatore, CUCINOT-TA Nicola, DAVID Carmela,DAVID Paolo, SOTTILEFabrizio, VACCARINOBenedetto, ZUCCARELLOSanti Daniele. Nell’ambito del

medesimo procedimentopenale risultano indagati altri10 consiglieri comunali: CarloCantali, Nino Carreri, AndreaConsolo, Libero Gioveni,Pietro Iannello, Rita LaPaglia, Maria Perrone, NoraScuderi, Donatella Sindoni,Santi Sorrenti e GiuseppeTrischitta.

Villa Quasimodo

Potatura

Giovedì 19, la VillaQuasimodo sarà chiusaal pubblico per consentire

la realizzazione di interventi dipotatura degli alberi.

Riduzione dei rifiuti

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Eco – BarattoMisure cautelari per 12 consiglieri

L'Azienda SanitariaProvinciale (ASP) diMessina ha comunicato

all'Azienda MeridionaleAcque Messina e alCommissario per l'emergen-za idrica l'esito delle analisi dirito sull'acqua immessa nuo-vamente dall'acquedotto diFiumefreddo, a seguito dellarealizzazione della condottatemporanea che ha permes-so di ripristinare l'erogazionein favore della popolazione diMessina. I parametri riscon-trati dal laboratorio di analisidell'ASP certificano il rispetto

dei valori soglia che consen-tono l'utilizzo da parte dellapopolazione dell'acqua torna-ta in distribuzione in tutta lacittà, pertanto dalle ore 12 dimartedì sono cessati gli effet-ti contenuti nell'Ordinanzaadottata sabato scorso, in viaprecauzionale, dal Sindacodella città di Messina, RenatoAccorinti.

ASP

L’acqua certificata potabile

18 Novembre 2015 35

Consiglio comunale

In occasione della settimanaeuropea per la riduzione deirifiuti, il Comune e la

MessinAmbiente, in collaborazio-ne con la Banca del Tempo“Maneo Nemini”, hanno promos-so l’antichissima pratica delloscambio “Eco-Baratto”.Mercoledì 25 e sabato 28 saran-no allestite al centro di raccolta(isola ecologica) di Pistuninaalcuni stand per esporre i mate-riale di scambio (libri, piccoli elet-trodomestici, vestiti, bigiotteria,giochi…).

Page 36: il Cittadino n. 221

36 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 2015

Da lunedì 16 novembre a sabato 21 p.v. avrà luogo la quarta edizione delle “Mattinate

FAI per le scuole, una visita a misura di studente”, evento organizzato dal Settore

Scuola Educazione del FAI - Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con le

Delegazioni FAI attive su tutto il territorio nazionale.

Questa iniziativa costituisce un’occasione straordinaria per far conoscere agli studenti di ogni

ordine e grado il patrimonio storico-artistico della propria città, accompagnati e guidati da altri

studenti: gli “Apprendisti Ciceroni”, appositamente preparati dai volontari FAI e dai loro docen-

ti.

Per l’occasione in tutta Italia saranno aperti, gratuitamente ed in esclusiva per le classi, 122

luoghi in oltre 95 città, siti poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico.

A Messina l’iniziativa “Mattinate FAI per le scuole” si terrà venerdì 20 novembre 2015 ed avrà

come location la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera” della Città

Metropolitana di Messina che ospiterà gli alunni delle scuole cittadine: “Paradiso” plesso

Petrarca, “Evemero da Messina”, “San Francesco di Paola”, “Enzo Drago”, l’Istituto compren-

Mattinate FAI per le scuoleLa Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera” a misura di studente

ProvinciaProvinciaProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 3718 Novembre 2015

sivo “Bastiano Genovese” di

Barcellona Pozzo di Gotto e

l’Istituto Tecnico Economico

Statale “Antonio Maria Jaci”,

organizzando visite guidate

gratuite con l’ausilio di stu-

denti, appositamente formati

dalle insegnanti e coordinatri-

ci, Pepa Zappardino ed

Eliana Pergolizzi, che illustre-

ranno le opere presenti con

l’obiettivo di avvicinare il

mondo dei giovani alla storia

ed alla cultura.

In particolare la Galleria

d’Arte Moderna e

Contemporanea sarà arricchi-

ta dall’opera "Etna in eruzio-

ne da Reggio" che il 18

novembre scorso il pittore

messinese Stefano Donato

ha offerto in dono alla stessa

Galleria, alla presenza de: il

Commissario Straordinario

della Città Metropolitana di

Messina, dott. Filippo

Romano; il Dirigente allo

Sviluppo Economico, avv.

Anna Maria Tripodo; la

dott.ssa Silvana Schachter ed

il funzionario al Turismo e

Cultura, dott.ssa Angela

Pipitò .

L'opera, un olio su cartone

delle dimensioni di cm. 35x50

realizzata dall'artista nell'anno

2014, è stata esposta nelle

sale del Monte di Pietà, nel-

l'ambito della mostra

"Magiche atmosfere" e sarà

inserita nel catalogo ufficiale

Mondadori della mostra

“Biennale Milano”.

Page 38: il Cittadino n. 221

38 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 2015

SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 3918 Novembre 2015

Assemblea Regionale nuova composizione delleCommissioni legislative, Ue e Statuto da sottoporreal voto dell’Aula

COMMISSIONE UE

Raia (PD)

Sudano (PD)

Cirone (PD)

Maggio (PD)

La Rocca (M5S)

Zafarana (M5S)

Falcone (FI)

Cascio F. (NCD)

Cani (UDC)

Currenti (SD)

Lo Giudice (PDR)

Venturino (MEG-PSE)

Di Mauro (PDS-MPA)

Cordaro (GS-PID)

Dina (MISTO)

COMMISSIONE STATUTO

Lupo (PD)Anselmo (PD)Panarello (PD)Panepinto (PD)Tancredi (M5S)Siragusa (M5S)

Cappello (M5S)Savona (FI)D'Asero (NCD)Ragusa (UDC)Coltraro (SD)Lentini (PDR)Di Giacinto (MEG-PSE)Lombardo (PDS-MPA)Cordaro (GS-PID)Ioppolo (L M)Fazio (MISTO)

Page 40: il Cittadino n. 221

40 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 2015

I COMMISSIONEAffari Istituzionali

Anselmo (PD)

Panepinto (PD)

Rinaldi (PD)

Ruggirello (PD)

Siragusa (M5S)

Mangiacavallo (M5S)

Milazzo G. (FI)

D'Asero (NCD)

La Rocca R. (UDC)

Coltraro (SD)

Currenti (SD)

Cascio S. (PDR)

Malafarina (MEG-PSE)

Cordaro (GS-PID)

D'Agostino (MISTO)

II COMMISSIONE Bilancio

Lupo (PD)

Sammartino (PD)

Panepinto (PD)

Alloro (PD)

Laccoto (PD)

Cancelleri (M5S)

La Rocca (M5S)

Savona (FI)

Vinciullo (NCD)

Turano (UDC)

Cimino (PDR)

Di Giacinto (MEG-PSE)

Di Mauro (PDS-MPA)

Clemente (GS-PID)

Formica (L M)

III COMMISSIONE Attività produttive

Arancio (PD)

Dipasquale (PD)

Nicotra (PD)

Ruggirello (PD)

Palmeri (M5S)

Ferreri (M5S)

Foti (M5S)

Milazzo G. (FI)

Papale (FI)

Germanà (NCD)

Ragusa (UDC)

Cascio S. (PDR)

(Tamajo) PDR

Fiorenza (PDS-MPA)

Dina (MISTO)

Page 41: il Cittadino n. 221

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 4118 Novembre 2015

IV COMMISSIONE Ambiente e territorio

Cirone (PD)

Raia (PD)

Sudano (PD)

Vullo (PD)

Trizzino (M5S)

Ciancio (M5S)

Zito (M5S)

Assenza (FI)

Federico (FI)

Alongi (NCD)

Turano (UDC)

Lentini (SD)

Forzese (MEG-PSE)

Gennuso (GS-PID)

Fazio (MISTO)

V COMMISSIONE Cultura, formazione e lavoro

Maggio (PD)

Milazzo A. (PD)

Panarello (PD)

Tancredi (M5S)

Zafarana (M5S)

Figuccia (FI)

Lo Sciuto (NCD)

Cascio F. (NCD)

La Rocca R. (UDC)

Currenti (SD)

Greco M. (PDR)

Greco G. (PDS-MPA)

Venturino (MEG-PSE)

Musumeci (L M)

Riggio (MISTO)

VI COMMISSIONE Servizi sociali e sanitari

Digiacomo (PD)

Alloro (PD)

Laccoto (PD)

Arancio (PD)

Cappello (M5S)

Ciaccio (M5S)

Bandiera (FI)

Fontana (NCD)

Cani (UDC)

Giuffrida (SD)

Picciolo (PDR)

Oddo (MEG-PSE)

Lombardo (PDS-MPA)

Grasso (GS-PID)

Ioppolo (L M)

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42 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 2015

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44 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 2015

CulturaCultura

Pagine intrise di storia ma, soprattutto, di un grande e forte amore per la famiglia quelledel romanzo “Baracche e schiavitù nell’Europa del XX secolo” del giornalista CesareGiorgianni. Ha preso carta e penna per lasciare un ricordo permanente, per non disper-

dere la memoria storica di uno scorcio di vita del padre, Alfredo Giorgianni, e di conseguenza,della sua famiglia. L’abbiamo intervistato per voi, per scoprire insieme qualcosa in più su unromanzo che lancia dei messaggi importanti, destinati ad essere recepiti da una realtà com-plessa come quella attuale che diventa sempre più “sorda” nei confronti dei grandi valori di untempo:

Da giornalista professionista all'esordio in campo letterario. Un'esperienza nuova. Chesapore ha avuto e ha per lei?Il giornalismo è nel mio sangue, nel mio DNA. Da circa 30 anni faccio questo mestiere con

Page 45: il Cittadino n. 221

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 4518 Novembre 2015

“Non si dimentichi la storia del nostro paese, né il valore della famiglia”

grande passione, che, in modo particolare in passato, veniva inter-

pretato come un’autentica “missione”. Ho infatti iniziato quando i

giornali si preparavano predisponendo i blocchetti di piombo e le foto

venivano riprodotte con i cliché. Un lavoraccio… Erano i tempi in cui

frequentavo la tipografia di Aurelio Samperi di via XXIV Maggio in cui

veniva stampato il settimanale “Il Soldo”, che, tra l’altro, ho poi diret-

to prima di passare ad “Antenna Sicilia” e a “La Sicilia”. Non imma-

ginavo che un giorno avrei scritto un romanzo. Soprattutto diaristico

e dedicato a mio padre. Avevo, per la verità, pensato di preparare

qualcosa per lasciare una traccia della suggestiva storia della sua

vita, ma, come riportato nella prefazione del libro, ad esclusiva frui-

zione familiare. Su invito di Adele Fortino e poi dell’editore Armando

Siciliano, invece, il volumetto è andato in stampa con una veste tipo-

grafica qualitativamente davvero molto bella. La sola immagine di

copertina ripaga appieno il mio non semplice lavoro di scrittura e

ricerca fotografica. Esperienza nuova, sì, ma credo anche unica.

Sono un giornalista e continuerò a farlo. Gli scrittori sono un’altra

cosa… C’è in me, comunque, una grande soddisfazione per il lavo-

ro svolto.

Parliamo del romanzo. Cosa l'ha spinta a prendere carta epenna e a raccogliere in un romanzo queste memorie familiari?A spingermi a scrivere il romanzo è stata un’esigenza personale.

Quella, cioè, di non far disperdere la memoria storica di uno scorcio

di vita di mio padre e, di conseguenza, della sua famiglia. Ho voluto

ricordare, anche attraverso le immagini, i suoi sette fratelli e l’amore

per il nonno Cesare e l’amatissima nonna Graziella. Mettendo tutto

insieme, nella prima parte del libro, credo di avere così lasciato un

ricordo perenne (perché secondo il mio parere la carta è “immorta-

le”) di una famiglia messinese molto unita.

Il romanzo ripercorre gli anni della gioventù del protagonista,Alfredo Giorgianni. Quali episodi più salienti della sua esisten-za vengono raccontati?Gli episodi che ritengo punti cardine del romanzo sono quelli legati

alla giovinezza in una baracca post-terremoto, all’esilio a Pantelleria

Intervista al giornalistaCesareGiorgianni auto-re del romanzo“Baracche eschiavitùnell’Europa delXX secolo”

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46 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 18 Novembre 2015

perché la famiglia era composta da “comunisti”, alla sua presenza sul

fronte dell’ex Jugoslavia, al giorno dell’Armistizio, quindi alla cattura

da parte dei tedeschi e alla deportazione nei campi di concentramen-

to nazisti.

La vita di suo padre si intreccia con eventi cardine della nostrastoria nazionale e locale. Pensa che il suo romanzo possa costi-tuire un ottimo strumento per scoprire o riscoprire la storia diquegli anni?Credo che il romanzo possa rappresentare un piccolo approfondi-

mento sulla storia e sul modo di vivere di quegli anni: scrivo della

rinascita di Messina, dei valori autentici delle famiglie a cavallo tra gli

Anni Trenta e Quaranta. Di odori e sapori nelle case dei messinesi.

Ma ciò che approfondisce il romanzo, pagina dopo pagina, è in par-

ticolare la situazione dei prigionieri militari italiani (i cosiddetti “Imi”)

detenuti nei campi di concentramento. E qui sfruttati, come schiavi,

in vari lavori, dietro compenso non destinato a loro, ovviamente, ma

a chi gestiva i lager, cioè alle SS e quindi al Terzo Reich. Il testo,

insomma, costituisce, per me, un messaggio alle nuove generazioni,

ai giovani di oggi: non si dimentichi il passato e quindi la storia del

nostro Paese, né il valore della famiglia.

Dietro la stesura di un romanzo del genere immagino ci sia sicu-ramente un grande invito a non dimenticare tristi pagine di sto-ria, come quelle della deportazione nei campi di concentramen-to nazisti. Si può considerare questo un forte grido d'allarmelanciato contro il negazionismo?L’ultima parte del romanzo diaristico è dedicata ad Auschwitz, il

campo di sterminio di cui tanti grandissimi scrittori hanno già riporta-

to le pagine più crude. L’ho visitato recentemente e ho scattato le foto

che ho chiesto di riprodurre all’editore. Si tratta, intanto, di un passag-

gio che intende sottolineare la differenza tra i due tipi di campi nazi-

sti (concentramento o sterminio) e come, in un certo senso, mio

padre sia stato… fortunato. Ma ho voluto, fortemente, ricordare

anche i nomi di coloro che ritengo i più grandi assassini della storia

dell’umanità: e l’ho fatto riportandone i nomi e i crimini, così come

emerso dal Processo di Norimberga e da fonti ufficiali. Un passag-

gio conclusivo del libro, quindi, per far riflettere tutti, qualora ve ne

fosse ancora bisogno, su ciò che subirono migliaia di persone

nell’Europa del XX secolo. Un “silenzioso” grido d’allarme. Certo.

Oltre quello di "non dimenticare", quale altro messaggio vuolelanciare ai suoi lettori?Amare sempre la famiglia, fondamento della nostra vita.

“Credo che il

romanzo possa

rappresentare

un piccolo

approfondimen-

to sulla storia e

sul modo di

vivere di quegli

anni: scrivo

della rinascita di

Messina, dei

valori autentici

delle famiglie a

cavallo tra gli

Anni Trenta e

Quaranta. Di

odori e sapori

nelle case dei

messinesi”

Alessia Vanaria

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“Due sono i principi cardine che ci hanno fatto accogliere questo progetto: per un verso, lavolontà di promuovere, in rete con altre realtà, private e pubbliche, il Castello, monumentostraordinario del nostro territorio che diventa, ogni giorno di più, luogo di incontro, di condi-

visione e di identità cittadina, e, per altro verso, la voglia di offrire opportunità alle nuove gene-razioni, ricche di talento e di curiosità, di interessi e capacità, ma che non sempre, anzi nonspesso, riescono a trovare occasioni per esprimersi e mettersi alla prova”. Con queste parole, il sindaco di Villafranca Tirrena, dott. Matteo De Marco, ha dato il via allapresentazione del progetto “Castello … in Aria”, cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio deiMinistri, Dipartimento della Gioventù, e realizzato dal Centro Sperimentale di Didattica eDivulgazione Musicale Progetto Suono di Messina in partenariato con l’amministrazione comu-nale del centro del Messinese, con la Pro-Loco di Villafranca Tirrena e la Confcommercio diMessina. La Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina, ha concesso il bene su mandatodel “proprietario”, l’Assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana.

“Castello…in aria”Il progetto “giovani per la valorizzazione” del Castello di Bauso di Villafranca Tirrena

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Il progetto ha il patrocinio della Camera di commercio di Messina, tra i partner ci sono l’EnteTeatro di Messina, l’Istituto Agrario Cuppari di Messina, l’Accademia Filarmonica di Messina,l’Istituto Superiore di Studi Musicali P.I.Tchaikovsky di Nocera Terinese, l’Associazione cultura-le “Il Conte” di Messina, l’Associazione Opera dei Pupi Famiglia Gargano di Messina,l’Associazione Ferrovie Siciliane, l’Associazione Museo, cultura e musica popolare deiPeloritani, l’Associazione culturale Kiklos, l’Associazione Amici del Museo di Messina,l’Associazione Villafranca Giovane, l’Associazione Vivere Villafranca, l’Associazione I cittadinidi Villafranca, Just in Time, l’Associazione Italiana Sommelier, l’Associazione culturale Gesso-La perla dei Peloritani. “Un’efficace sinergia è in grado di garantire un ampio, e interessante, utilizzo del Castello”, hadichiarato a proposito di “Castello … in aria” il Soprintendente arch. Rocco Giovanni Scimone.“La piena valorizzazione dei nostri beni culturali, ovviamente nel rispetto delle regole, è certa-mente l’obiettivo cui tutti tendiamo”. A partecipare alla presentazione, la dott. TommasaSiragusa, dirigente responsabile dell’Unità operativa Gestione del Demanio Culturale dellaSoprintendenza, che ha sottolineato “l’importanza strategica della interazione e della collabo-razione tra istituzioni e tra queste e soggetti privati, interazione che qui al Castello ha consen-tito la realizzazione di importanti e significativi eventi e, oggi, la realizzazione di questo lungoprogetto ricco di iniziative diverse e articolate”. “Un calendario di eventi – ha spiegato l’assessore al Turismo Spettacolo e Politiche Giovanilidi Villafranca Tirrena, dott. Gianfranco Ammendolia - mirati alla valorizzazione e alla riscoper-ta dei sapori e dei saperi tipici del luogo, con al centro delle iniziative il Castello di Bauso, nelquale, tra l’altro, si svolgeranno spettacoli e concerti in grado di rendere l’atmosfera ancora piùsuggestiva. Sono convinto che grazie a queste iniziative si darà anche una significativa oppor-tunità di sviluppo turistico al nostro territorio”. Primo appuntamento di “Castello … in aria” quello denominato “Incontri d’autunno”, doppiadue-giorni negli ultimi due weekend del mese. Venerdì 20 e sabato 21 novembre, con apertu-ra dalle ore 19, il Castello diventerà “Castello DiVino”, manifestazione organizzata in collabo-razione con l’Associazione Pro Loco di Villafranca Tirrena e l’Istituto Minutoli Cuppari diMessina, con la società “Just in time” e con la Scuola Sommelier, e con le imprese del settoreoperanti nel territorio.

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SCAMPIA STORYTELLINGImmagini di futuro

Ispirato a una storia vera, l’incontro di Emanuele con le parole che spuntano dai libri.Scampia, le Vele, in un prossimo futuro. Emanuele cammina tra i palazzi, ormai disabitati.Un luogo, un simbolo. è un architetto e lì, dove è tornato per un progetto di ristrutturazione

urbanistica, riassapora i luoghi della sua infanzia, fa riaffiorare ricordi.Un libro di Roberto Piumini raccolto nell’erba gli ricorda che proprio quelle letture a scuola, tantianni prima, gli hanno regalato il piacere di leggere e soprattutto lo hanno aiutato a dare un indi-rizzo diverso alla sua vita, a lasciare le bande e scegliere di studiare.Le tavole a colori di Giuseppe Guida offrono un’alternanza tra immagini del presente, ricordie futuri possibili. Le poesie di Roberto Piumini regalano chiavi di lettura originali e senza reto-rica su situazioni, persone, luoghi. Un finale aperto proietta Emanuele e noi verso un domanitutto da costruire.La storia che ispira il libro: un ragazzo delle Vele, Emanuele Cerullo, dopo l’incontro con fila-strocche e rime usate come strumenti didattici da un’insegnante particolare e con le poesie diPiumini, decide di studiare e cambia le sue prospettive di vita. Emanuele ha raccontato piùvolte la sua esperienza in trasmissioni RAI come Domenica In e La vita in diretta.“Scampia Storytelling” è anche il nome di un progetto internazionale dell’ICWA - Associazioneitaliana scrittori per ragazzi, che ogni anno a fine novembre realizza a Scampia, autofinanzian-dosi, workshop e incontri tra scrittori e ragazzi. I diritti d’autore del libro contribuiranno, nel loropiccolo, a sostenere questo progetto. Le potenzialità e le risorse di un quartiere raccontate, aldi là degli stereotipi, attraverso il linguaggio della graphic novel.

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Lucio Piccolo, con la sua immortale poesia, ma anche Casimiro Piccolo e i suoi magicidipinti e la sorella Agata Giovanna, con la sua passione per la botanica; e ancora, la loromadre, la baronessa Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò, e Giuseppe Tomasi

di Lampedusa, l’indimenticato cugino dei Piccolo, autore del Gattopardo. A questi personaggi,simboli di una Sicilia unica, e all’amata dimora Villa Piccolo, a Capo d’Orlando, è dedicato ildocufilm “Il meridiano della Solitudine” di Diego Ronsisvalle, proposto da Rai Cultura e realiz-zato grazie alla collaborazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella.Il film, che si snoda attraverso le pagine del diario personale di Teresa Tasca Filangeri di Cutò,andrà in onda domenica 22 novembre alle 22.15 su Rai5 (Canale 23 del Digitale Terrestre). Un viaggio straordinario, con un cast d’eccezione: Teresa ha il volto e la grazia di GalateaRanzi, mentre i versi di Lucio Piccolo sono magistralmente interpretati da Piera Degli Espostie da Paolo Bonacelli. A raccontare il magico mondo dei Piccolo di Calanovella, alcuni grandisiciliani, come Franco Battiato, Andrea Camilleri e Dacia Maraini.

“Il meridiano della soFoto backstage: a sinistra il regista Diego Ronsisvalle

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olitudine”Un docufilmeccezionale sul mondo dei Piccolo di Calanovella

Villa Piccolo, oggi casa-museo immersa in unosplendido parco di oltre venti ettari sulle colline diCapo d’Orlando, continua la propria storia grazie allaFondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, che lagestisce, promuovendo durante tutto il corso dell’announ fitto programma di iniziative culturali di altissimoprofilo. Fin dalla sua istituzione, avvenuta nel 1970, laFondazione ha ospitato alcuni fra i nomi più noti delpanorama culturale italiano e internazionale. Nella casa-museo è possibile ammirare preziose col-lezioni di ceramiche e di quadri, oltre ai luoghi dellavita quotidiana dei Piccolo. Custodisce, inoltre, unarchivio storico, con stampe e documenti d’epoca e alpianterreno si trova la suggestiva collezione di acque-relli magici dipinti da Casimiro Piccolo. Presieduta daGiuseppe Benedetto, la Fondazione è retta da un con-siglio di amministrazione, composto da autorevoliesponenti del mondo della cultura e delle professioni -Aurelio Pes, Andrea Pruiti Ciarello, Alberto Samonà -coadiuvato da un prestigioso comitato scientifico.

Una scena del film a Villa Piccolo

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Il prezioso contrappunto alla narrazionesono, appunto, le loro voci: il filo rossoteso da Andrea Camilleri in una appassio-nata analisi delle ragioni letterarie e perso-nali che hanno accompagnato la vita el’opera Lucio Piccolo, le riflessioni diDacia Maraini e il suo sguardo rivolto almondo femminile nella Sicilia del primocontraddittorio Novecento, la testimonian-za poetica e visionaria di Franco Battiatosospesa tra l’evocazione di Teresa Tasca eun sentimento forte del luogo e delle sueombre: “Quando ebbi occasione di visita-re quella casa percepii come delle energiesotterranee”.Di quel luogo, di quella casa, di VillaPiccolo, là dove passa il “meridiano dellasolitudine” che ispira il titolo del docu-mentario, si ascoltano le parole contenuteproprio nelle pagine del diario di Teresa.

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Battiato legge Piccolo in una scena del film

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SpettacoliSpettacoli

Un simpatico Montesano al centro dello spettacolo “Omaggio a Trovajoli” andato in scenaal Teatro Vittorio Emanuele dal 13 al 15 Novembre. Dà il benvenuto al suo pubblico conquell’arma vincente che l’ha sempre contraddistinto e che ancora lo contraddistingue al

meglio: l’ironia. Ripercorre, così, in breve la storia politica del nostro paese che ha visto, spe-cie in questi ultimi anni, l’ascesa al potere di personaggi di partiti vari ma tutti discussi e discu-tibili per le loro scelte. Dalla politica nazionale all’emergenza idrica locale a tanti altri elementi,tutti ingredienti di un piatto condito con un’ironia che sembra essere piccante al punto giusto esembra promettere, soprattutto, un grande divertimento.Eppure, quando si entra nel vivo dell’omaggio, questa ironia si perde via via fino a lasciare soloqualche labile traccia. Montesano prosegue la sua performance raccontando il mondo dellacommedia musicale italiana e i suoi grandi protagonisti, intercalando con l’esecuzione di alcu-ne tra le più belle canzoni figlie di tale realtà. Aldo Fabrizi, Marcello Mastroianni diventano, inquesta fase, coprotagonisti di uno spettacolo che è frutto della vita personale di Montesano.Quest’ultimo, a quei tempi molto giovane, cercava di “studiare”, sia fuori che sul palco stesso,questi grandi per imparare qualcosa in più di un’arte che ancora non possedeva a pieno. A fare la storia della commedia musicale italiana, oltre agli attori, sono state, ovviamente, lecanzoni che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti. Montesano ne proponeuna rapida ma efficace carrellata, partendo da “Se il tempo fosse un gambero”, “Pape Satàn”,

Ironia e buona musica in un poco convincente “Omaggio a Trovajoli”

Enrico Montesano in scena al Teatro Vittorio Emanuele

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“’Nsai che pacchia” per arrivare alle intramontabili “Ciumachella deTrastevere”, “Na donna dentro casa” e a “Roma non nunfà la stu-pida stasera”. Una scelta di brani azzeccata che intrattiene bene il pubblico, mamanca quel quid in più, quell’ironia iniziale che conferiva all’omag-gio il giusto tocco di vivacità. Quest’ultima, in particolar modo inalcune parti, sembra poco presente e un po’ sopraffatta da unandamento non sempre rapido. La ragione è da ricercarsi, proba-bilmente, nella staticità di un Montesano che si rivela molto anco-rato al leggio e poco libero di esprimersi.A convincere alla grande, invece, è l’Orchestra del Teatro VittorioEmanuele che, ancora una volta, ha dimostrato di essere degnadei migliori palcoscenici. Diretta dal maestro Roberto Molinelli, hamesso in scena tutta la sua maestria, “giocando”, con estrema faci-lità, con i suoni richiesti da Montesano. E quest’ultimo non hadimenticato, nel corso della performance, di elogiare più volte l’or-chestra per il suo “virtuosismo”.L’ottima qualità dell’Orchestra, la scelta appropriata delle canzonidella commedia musicale italiana garantiscono, comunque, allospettacolo una certa piacevolezza. Il pubblico non resta a guarda-re ma viene coinvolto nel cosiddetto “coro muto” in “Roma nonnunfà la stupida stasera”. Ed è proprio con queste note tratte dalcelebre “Rugantino” che Montesano saluta Messina e il suo teatroche sperano di rivedere presto artisti di simile tenore varcare il pal-coscenico.

Alessia Vanaria

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Un enfant prodige al pianoforte

Mani che scorrono veloci sul pianoforte,con leggiadria ed eleganza, quelle diLeonardo Colafelice, protagonista

d’eccezione del concerto tenutosi sabato seraal Palacultura Antonello nell’ambito della sta-gione 2015/2016 dell’Accademia Filarmonicadi Messina e dell’Associazione musicale “V.Bellini”. Una performance straordinaria che haavuto inizio, come è giusto che fosse in unaserata così speciale come quella dello scorso14 novembre, con le note dell’Inno nazionalefrancese. Note che sono risuonate in unPalacultura gremito dove tutti i presenti hannoscelto, repentinamente, di alzarsi in piedi atestimonianza della vicinanza che ognuno dinoi Italiani sente, in questo momento così dif-ficile, verso i Francesi.Da un brano d’ingresso, la cui esecuzionenasce dai tristi eventi accaduti in Francia si èpassato alle Visions Fugitives, una serie dibrevi pezzi per il pianoforte composti daSergei Prokofiev in anni difficili come quellicompresi tra il 1915 e il 1917. Sono bastatepoche note perché tutti i presenti si rendesse-ro conto del grandissimo talento di Colafelice.Un ragazzo di soli diciannove anni capace didominare il pianoforte come pochi, capace dipassare, con estrema naturalezza, da unritmo lento ad uno incalzante per ritornare aduno lento, e poi, ancora ad uno allegro. Le Visions Fugitives hanno costituito, però,solo un piccolo assaggio di una performancedi grande rilievo che è proseguita con l’esecu-zione dello Scherzo n.4 in Mi Maggiore op.54di Chopin, e con una suite interamente dedi-

cata a Lo Schiaccianoci. Colafelice ha esegui-to, nello specifico, la virtuosistica trascrizionedella suite del balletto realizzata dal famosopianista russo Mikhail Pletnev. E anche in talecontesto la maestria di Colafelice ha fatto dapadrona intrattenendo al meglio gli spettatori. A conclusione del concerto sono stati esegui-ti, poi, tre Movimenti da “Petrushka”, il secon-do grande balletto di Stravinsky. Ultimimomenti di un concerto che si distingue,senza dubbio, per il talento assolutamenteunico del suo interprete. Un giovane che,nonostante sia ancora adolescente, è statogià finalista alla XIV edizione della ArthurRubinstein International Piano MasterCompetition di Tel Aviv, dove ha ottenuto bentre premi speciali: come migliore interprete delConcerto Classico, come miglior interprete diuna composizione di Chopin, “AdvancedStudies Grant” per essere il più notevole pia-nista sotto i 22 anni. Un enfant prodige, dunque, come pochi almondo, in grado di suonare senza l’ausiliodello spartito, ricordando tutto a memoria eaffrontando difficoltà tecniche anche di uncerto rilievo con una naturalezza che lascia ilpubblico sbigottito. Non si può, infatti, non rimanere senza paroledinnanzi a talenti di tale spessore, di fronte agiovani, come Colafelice, che sono solo aglialbori di una carriera ancora tutta da scrivere.E se è vero che chi ben comincia è a metàdell’opera, sentiremo parlare tanto in futuro diquesto “astro” nascente della musica classicaitaliana.

Leonardo Colafelice al Palacultura Antonello nell’ambitodella stagione 2015/2016 dell’Accademia Filarmonica

Alessia Vanaria

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

La nuova commedia all’italiana

Nessuna nostalgia canaglia, solo una piccola riflessione sulla direzione del cinema italia-

no contemporaneo. Non che siamo noi i portatori sani di cinematografia, però da appas-

sionati ci sconvolgiamo per quanto prodotto in questi anni.

Fotocopie triste e ritrite di attori e sceneggiature tutte uguali. Inseguimento continuo del

rapporto interpersonale da smontare, analizzare e comprendere con un lieto fine mai

assente.

Non staremo a fare la lista dei maestri del cinema italiano, quelli che dagli anni ’50-’60 fino

alla fine degli ’80 hanno donato alla cinematografia mondiale perle di assoluta rarità per

scrittura, originalità e capacità recitative.

Ad oggi il cinema italiano è schiacciato, appiattito da una incapacità tecnica di costruire

un racconto degno di curiosità. Nella commedia, che prendiamo in analisi ma con la dram-

maturgia non cambia molto, in Italia si è perso tutto. Se volessimo sparare sulla croce

rossa potremmo attaccare frontalmente la classe emergente e non degli attori che imper-

versano sulla scena. Ma non lo faremo perché la loro colpa è quella di accettare parti tutte

uguali. Pensiamo ad un Claudio Bisio qualunque. Se prendi dieci suoi film vedi dieci per-

sonaggi identici, con sfaccettature diverse, ma così uguali che ad una prima visione ti sem-

bra di rivedere lo stesso film ogni volta.

Colpa sua? Anche, la colpa massima è di chi crede di essere uno sceneggiatore. Perché solo

uno convinto di sapere fare una cosa che in realtà non sa fare, ahinoi, può pensare di pro-

durre pagine intrise di nulla intellettuale come quelle della nuova commedia italiana.

Film uguali, storie uguali, pregne di sentimentalismo patetico e che seguono l’intreccio del

colpo di scena amaro per chiudere con un lieto fine che farebbe vomitare anche la fata tur-

china.

Disgustoso e inaccettabile che questo cinema sia l’erede dei maestri del passato, che non

citiamo per non sporcare il loro nome.

Ultimo autore degno è Carlo Verdone, che in questi giorni compie 65 anni, un’età che ci fa

capire che anche lui rappresenta il passato. Pieraccioni si è perso, anche lui fotocopiatore

di se stesso. Il resto ha nomi dimenticabili, o almeno noi non li ricordiamo. Tra notti prima

degli esami, uomini contro le donne e viceversa; ondate di matrimoni, risate con le pinze,

De Sica, soliti idioti, tacchi, nani, etc…

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

L’altra sera, ad una cena in buona compagnia in sotto-fondo passa un nuovo brano di Luciano Ligabue. Aquel punto nasce spontanea la riflessione, “ancorascrive questo qui?”. De gustibus non disputandum est,però ha dato lo spunto per la nostra settimanale rubri-ca musicale. La musica, o meglio, i musicisti vanno in pensione? Ehno! Perché i cantautori sono i poeti contemporanea,sotto un certo punto di vista, e per cui è impossibilepensionario il libero fluire del pensiero creativo.Nulla, nemmeno il tempo ha mai fermato la composi-zione di pensieri divenuti idee e quindi parole e note.Ligabue è un esempio che serve come scusa, poi chenegli anni abbia perso smalto è discorso diverso. Noiche siamo malati di Francesco Guccini lo vediamoinvecchiare nella speranza che produca sempre, lui siè messo in disparte non per vecchiaia ma per quellapigrizia da artista che lo contraddistingue. Ma lo sabenissimo anche lui, che la sua mente finché potràprodurrà qualcosa. Come lui quella di altri, perché

come un pittore che dipinge fino allo stremo delle sue forze, così il poeta musi-cista.Mettiamoci dentro il narcisismo dell’artista, quello che ti fa nutrire dell’amore edel senso di dominare il pubblico. Quello che ti tiene su un palco anche se invec-chiato, tipo Mick Jagger. Che avrà anche più forza di noi, però non è lo stesso di“Satisfaction”. Ma sarebbe inumano pensarlo in pensione, con la copertina sulleginocchia. Sarebbe anche triste pensarlo così, perché l’animale da palcoscenicodeve divorare pubblico fino all’ultimo respiro.In definitiva, tornando al centro della questione, la musica è arte e come essa nonpuò mettere un punto alla sua natura. Monet e Manet come John Lennon o DeAndré; perché la loro fine non può essere volontaria ma figlia dello spegnimen-to vitale. Il pubblico, soprattutto quello di oggi, è severamente becero. Dare delrincoglionito è sport nazionale, si etichetta come patetica qualunque cinquanten-ne che non se ne rende conto, sia perché fa figo così sia perché il tempo non èun fattore che prendiamo in considerazione. Ma passerà per tutti, anche per iperculanti.Comunque, tutto questo sproloquio per rispondere alla domanda dell’inizio. “Sì,ancora scrive questo qui perché è un’artista, che potrà non piacere, ma finchévivrà produrrà”. L’arte non si suicida, muoiono gli esecutori d’essa.

a cura di Francesco Certo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Carlo Collodi è lo pseudonimo di Carlo Lorenzini, nato a Firenze nel1826. Repubblicano, partecipò alle guerre d’indipendenza e fu giorna-lista. Scrisse romanzi per bambini come Giannettino e Minuzzolo.Compose anche racconti, macchiette e bozzetti, alcuni dei quali, quel-li riuniti in Occhi e nasi, di notevole valore non solo per l’umorismo eper il gusto della caricatura tipico della tradizione toscana, ma per lasimpatia che vi si mostra per figure di ragazzi irregolari e picareschi.È un elemento, questo, che torna in Le avventure di Pinocchio, uscitedapprima a puntate sul “Giornale dei bambini” nel 1881 e poi in volu-me, ampliate nel 1883.Il romanzo ha come protagonista un notissimo personaggio di finzione, Pinocchio, che l’au-tore chiama impropriamente burattino, pur essendo morfologicamente più simile ad unamarionetta, corpo di legno con articolazioni mosse da fili. Per una caratteristica singolare,il pezzo di legno da cui è ricavato da mastro Geppetto è animato, ragion per cui egli, rima-nendo pur sempre un semplice pupazzo di legno, si muove da solo, cammina, parla, man-gia. Molla potente del racconto è la trasgressione. Pinocchio si lascia spesso tentare: peramore del gioco tende frequentemente a dimenticare i propri doveri. E così non va a scuo-la ma a vedere il teatro dei burattini, non porta a casa le monete d’oro ma si fa sviare dalleprospettive di ricchezza presentategli dal Gatto e la Volpe. Da qui l’aspetto ribelle del burat-tino. È, fondamentalmente, un personaggio buono ma cade spesso nella tentazione di farsitrascinare da brutte compagnie ed è incline alla menzogna. A quest’ultimo elemento si legala caratteristica principale di Pinocchio: il suo naso si allunga a dismisura in relazione allebugie che dice. La vicenda di Pinocchio, come quella di Enrico in Cuore di De Amicis, è una storia di forma-zione. Nella formazione di un bambino, o meglio in questo caso di un burattino che diven-ta bambino, si riflette nuovamente quella della nazione: occorre imparare la disciplina dellavoro e dell’obbedienza. Pinocchio, tuttavia, è un personaggio più libero e fantastico e latentazione della trasgressione, per quanto alla fine repressa, mantiene un suo fascino ed unsuo spazio. Il linguaggio, inoltre, è più mosso e vivace, più “parlato”, più ricco di invenzio-ni e meno edulcorato rispetto a quello di Cuore. Cuore e Pinocchio conobbero entrambi un grande successo. Il primo ebbe quaranta edizio-ni nel primo anno di uscita e vendette un milione di copie sino al 1923; il secondo, duecen-to edizioni, in quasi tutte le lingue del mondo. Per quasi un secolo le classi dirigenti italia-ne si sono riconosciute in questi due libri e nel loro progetto ideologico, volto a persuade-re all’obbedienza, al lavoro, ai buoni sentimenti. Due opere, tuttavia, molto diverse tra loro.Cuore, infatti, esprime in modo compiuto un progetto ideologico volto ad unificare gliItaliani e a risolvere le contraddizioni in modo interclassista e umanitario. In Pinocchio que-sto stesso progetto, pure presente, è condotto nei termini di una favola che lascia ampiaparte alla fantasia, alla gioia della disobbedienza. Un capolavoro, dunque, della letteraturaper ragazzi scritto da Collodi che morì a Firenze nel 1890.

a cura di Alessia Vanaria

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Co

llod

i

C'era una volta...

– Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete

sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno.

Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di

quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per

accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.

L'uomo, per tua regola, nasca ricco o povero, è obbligato in que-

sto mondo a far qualcosa, a occuparsi, a lavorare. Guai a

lasciarsi prendere dall'ozio! L'ozio è una bruttissima malattia, e

bisogna guarirla subito, fin da ragazzi: se no, quando siamo

grandi, non si guarisce più.

Non è il vestito bello che fa il signore, ma è piuttosto il vestito

pulito.

Firenze, 24 novembre 1826Firenze, 26 ottobre 1890

Car

lo

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Il vino protegge dall’artrosi al ginocchio, labirra aumenta il rischio di artrite. A dirlo èuno studio della Università di Nottingham,

che ha rilevato come le persone che bevonovino hanno meno probabilità di soffrire diartrosi del ginocchio, mentre quelle che bevo-no birra sono più a rischio artrite.I ricercatori sono arrivati a queste conclusionidopo aver esaminato le abitudini alimentari di2mila uomini e donne tra i 45 e gli 86 anni dietà con artrite del ginocchio o artrite dell’anca.Poi hanno confrontato questi dati sono conquelli di mille persone sane.Dai risultati è emerso che, rispetto a chi nonbeve birra, coloro che hanno consumato più di20 bicchieri di birra a settimana hanno il 93per cento di probabilità di soffrire di artrite del

ginocchio e sono anche più a rischio di soffri-re di problemi all’anca.Al contrario, coloro che hanno consumato dai4 ai 6 bicchieri di vino a settimana hannoavuto il 44 per cento di probabilità in meno disviluppare l’artrite del ginocchio, mentre colo-ro che hanno bevuto almeno sette bicchierialla settimana hanno avuto un rischio dimez-zato.Ancora non è chiaro il motivo di questa rela-zione. Una delle ipotesi più accreditate, però,fa riferimento agli antiossidanti presenti nelvino, i polifenoli, che possono avere un effettoprotettivo. Al contrario l’acido urico, associatoal consumo di birra, potrebbe essere respon-sabile dell’impatto dannoso.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Il vino protegge dall’artrite, la birra no

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Cominciate lavando le melanzane, eliminan-

do le due estremità, tagliando prima a fette e

poi a bastoncini spessi un centimetro dai

quali potrete ottenere dei cubetti.

Raccogliete questi ultimi in uno scolapasta e

sistematelo all’interno di un recipiente,

cospargete con il sale grosso e sulla super-

ficie poggiate un piatto con un peso lascian-

do così per almeno un’ora. Sciacquate bre-

vemente i cubetti sotto l’acqua per eliminare

il sale in eccesso, e asciugateli con un cano-

vaccio pulito. Friggete in abbondante olio

bollente. Dopo pochi minuti di cottura scola-

te le melanzane su carta assorbente.

Tagliate la mozzarella a fette sottili di circa

mezzo centimetro e poi a listarelle. Lasciate

così per un’ora almeno, in questo modo tutto

il siero si separerà dal fior di latte.

Nel frattempo preparate il sugo di pomodoro

quindi mondate la cipolla e poi tritatela al

coltello, affettate anche il peperoncino elimi-

nando il picciolo e tagliate a listarelle sottili,

se volete potrete eliminare i semi riducendo

un po' il piccante. Aggiungete cipolla e pepe-

roncino tagliati e lasciate soffriggere per

qualche minuto, mescolando di continuo

così da non farli bruciare.

Aggiungete la polpa di pomodori pelati a

pezzi e fate cuocere per almeno una mezzo-

ra a fuoco dolce regolando di sale.

Aggiungete le melanzane fritte e poi spe-

gnete la fiamma. Cuocete la pasta e poi ver-

satela nel sugo con le melanzane.

Spezzettate con le mani le foglie di basilico

e aggiungetele insieme ai cubetti di fior di

latte.Riempite 4 cocotte della capacità di

300 ml con il composto e guarnite sisteman-

do in superficie qualche cubetto di fior di

latte avanzato. Disponete le vostre cocotte

su una leccarda e fatele gratinare in forno

preriscaldato a 240° in modalità grill per 2-3

minuti, fin quando in superficie non si sarà

formata la crosticina.

Mini penne alla siciliana

Ingredienti per 4 cocotte da 300 ml

• 240 gr di Mini Penne Rigate

• 350 gr di Melanzane

• 400 gr di Pomodori pelati

a pezzettoni

• 250 gr di Mozzarella vaccina

o fior di latte

• 50 gr di Cipolle

• 25 gr di Olio di oliva extravergine

• 300 gr di Olio di semi per friggere

• 1 Peperoncino fresco

• Qualche fogliolina di Basilico fresco

• 20 gr di Sale grosso

per le melanzane

• 1 pizzico di Sale fino

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AmarcordMessina - Piazza Duomo. Anni '50

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n° 2

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Dimissioni Accorinti: manovre di palazzo

Sott’acqua

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