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n° 87 anno X - 13 Settembre 2012 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it Croce o delizia foto Dino Sturiale

il Cittadino n. 87

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Settimanale gratuito d'informazione

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Assegnato a Messina il nuovo commissario, l’ex procuratoregenerale di Palermo, da poco in pensione, Luigi Croce. Egli haaccettato l’incarico martedì sera dall’Assessore regionale perle Autonomie locali, Nicola Vernuccio. Croce, nato nel genna-io del 1938, è entrato in magistratura nel 1965, svolgendo lasua attività prevalentemente tra la Procura di Palermo e quel-la di Messina ed ha retto per un decennio la nostra Procurain una delle stagioni più controverse, il cosiddetto “verminaiodello Stretto”. È stato al centro di inchieste che hanno svela-to torbidi intrecci politico-mafiosi, fra cui quella che ha coin-volto il settore dei rifiuti e il partner privato della SpaMessinAmbiente. Dal 1998 al 2008 Croce ha anche assuntodecisioni importanti, come quella che ha permesso di seque-strare un’intera porzione di territorio consegnata per decennial degrado e all’inquinamento socio-ambientale (le ex CaseVolano di Giostra) o la “missione” a Palermo, insieme al pre-fetto, per reclamare lo stanziamento dei fondi destinati al risa-namento urbano di Messina. Il nuovo commissario dovrebbeinsediarsi entro la fine della settimana. Non ci resta che fargligli auguri, per quello che si rivela un compito assai arduo.Riuscirà, infatti, egli a districarsi fra tutti i conti di PalazzoZanca che non tornano ed in particolare quelli delle partecipa-te di cui non si ha nemmeno l’approvazione dei bilanci. Dove,troverà, inoltre, il capitale per pagare gli stipendi dei precaricomunali e di tutti quelli che ancora avanzano pagamenti? Dalpunto di vista delle competenze, intanto, avrà i poteri del sin-daco e potrà nominare consulenti, presidenti o commissaridelle partecipate. Tutti i giudizi sulla sua nomina dalle varieespressioni cittadine sono favorevoli, riuscirà a portare avan-ti questi programmi entro i pochi mesi assegnatigli?Speriamo! Altrimenti, se l’alternativa fosse di dichiarare disse-sto, egli resterà per alcuni anni.

Una “croce” per l’ex procuratore generale

a cura di Marilena Faranda

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Giuseppe Chiarella, capogruppo di “Forza azzurri” del Pdl, afferma:Croce è la persona giusta, perché ha già lavorato bene per la città.Finalmente il Governo Regionale prende una scelta condivisa per Messina.Spero che adesso il Consiglio comunale lavori finalmente compatto, metten-do da parte le conflittualità per remare tutti verso la stessa direzione.

Secondo Nino Carreri, Capogruppo di Risorgimento messinese, di areaMpa, “Una scelta che riconcilia a pieno titolo il presidente Lombardo con lanostra città. Sfido chiunque a trovare opinioni diverse. Croce torna a daresperanza ai cittadini ed al Consiglio comunale, bistrattato sino all’ultimogiorno dall’ex sindaco”.

Ivo Blandina, Presidente di Confindustria Messina,ha dichiarato:“Esprimiamo la massima soddisfazione per la nomina dell’ex ProcuratoreLuigi Croce a Commissario del Comune di Messina” “Si tratta di una sceltadi altissimo profilo, il Procuratore Croce è un profondo conoscitore dellanostra città, dei suoi problemi atavici e di quelli che stanno emergendo.Siamo convinti che su alcuni nodi interverrà con efficacia, tempestività enell’esclusivo interesse della comunità. Nei prossimi giorni già sarannoposte all’attenzione del commissario, da parte di Confindustria, importantiproblemi da risolvere e le possibili soluzioni agli stessi.

Gianpiero D’Alia: ''La scelta del dott. Luigi Croce quale commissario stra-ordinario per la gestione del Comune di Messina e' una scelta di qualita' checoincidera' con una responsabile e trasparente gestione amministrativa dellacitta', fino alle prossime elezioni''. Lo dice Gianpiero D'Alia, capogruppo alSenato e segretario regionale in Sicilia dell' Udc.''In linea con cio' - aggiunge - condividiamo l'idea del dott. Croce, di fare nel-l'immediato uno screening dei conti pubblici del Comune. L' Udc collabore-ra' in questi mesi con il neo commissario''

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Il segretario CGIL, Lillo Oceano, dichiara: “Alto profilo e compito impegna-tivo. La Cgil non farà mancare il proprio contributo”. Chiede, quindi, un con-fronto su nodi cruciali per la città dalle partecipate alla situazione finanziaria.In particolare, il segretario, individua i problemi delle risorse finanziarie e delbilancio a partire da un’operazione trasparenza e verità; la salvaguardia deiservizi pubblici e dalla riorganizzazione del sistema delle partecipate pergarantirne il funzionamento e i livelli occupazionali; l’adozione delle misurenecessarie per non ridurre i livelli di welfare che anzi, se possibile, andreb-bero incrementati, avviando processi di riorganizzazione; l’introduzione dimisure di riorganizzazione della macchina amministrativa per migliorarne ilfunzionamento fino alla revisione delle spese tagliando gli sprechi, clientelee consulenze e avviando una serrata lotta all’evasione. L’altra forte emergen-za, che deve essere affrontata nel rapporto con il Consiglio comunale riguar-da il PRG, la salvaguardia del territorio, la riduzione del consumo di suolo ela prevenzione del rischio sismico.

Maurizio Bernava, segretario CISL Sicilia, commenta: “Una buona notiziaper Messina. Luigi Croce, Commissario Straordinario è la persona dal profilogiusto per la mia città in agonia e depredata.

Il segretario generale CISL Messina, Tonino Genovese, che aveva chiestodi stringersi attorno al nuovo commissario, ora ne è ancor più fortementeconvinto, dichiara infatti:”Prefetto Alecci, Procuratore Lo Forte, Commissariodel Comune Croce con questi uomini la città può risorgere nella legalità ebuona amministrazione, lavoro e sviluppo”.

Giuseppe Grioli, del PD, ha dichiarato: “auguriamo buon lavoro al dott. Croce. Non gli affidiamo le sorti della citta', saremo al suo fianco per avviare ricostru-zione”.

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Sommario

53 CircoscrizioniNotizie dai quartieri

54-55 CittàCronache urbane

56-57 ProvinciaNews dal territorio

52 SettegiorniCronaca della settimana

11-24 Primo PianoTeatro Vittorio Emanuele

numero 87 anno X - 13 Settembre 2012

30-39

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AttualitàMostra “Controcorrente”Reset

SiciliaNuovo anno scolastico

58-59

CulturaNaxoslegge e Extramoenia

64-65

Ecomonia60-61

40-41 Dietro le quinte

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo Arena

Coordinamento:Tiziana Zaffino, Gianluca Rossellini, GabriellaGiannetto, Dario Buonfiglio, Gino Morabito,Antonio Grasso

RedazioneNunzio De Luca, Cristina D’Arrigo, Giuseppe Zaffino, Enza Di Vita, Maria Cristina Rocchetti, Letizia Frisone

Collaboratori Andrea Castorina, Hermes Carbone, MarilenaFaranda, Chiara Lucà Trombetta, Max Leone,Salvatore Grasso, Paola Libro, Lilly La Fauci

RubricheMimmo Saccà, Michele Giunta

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Pubblicitàcontatti: 3462306183, 3473640274e-mail: [email protected]

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Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

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68-69 Pane per tuttiUn punto di domanda depostonel cuore dell’uomo

Mangiare Sano72-73

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di Michele Giunta

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Il Teatro delle Beffe

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Proposte e non proteste. Il teatro dimezzato.

a cura di Vincenza Di Vita

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Il Teatro della Munizione di Messina, che Giuseppe La Farina aveva definito

come “teatro bellissimo”diviene desueto quando il 2 ottobre 1838 Ferdinando

II, re delle due Sicilie, decide di farne costruire uno nuovo. La realizzazione

del Teatro Vittorio Emanuele di Messina inizia con la posa della prima pietra che

avviene il 23 aprile del 1842. Il progetto viene affidato all’architetto napoletano

Pietro Valente che prevale sugli altri concorrenti con il suo lavoro. Il teatro si con-

figurò come il quinto d’Italia per la capienza e fu secondo per prestigio solo al

San Carlo di Napoli, nel Regno delle Due Sicilie. Il teatro divenne il centro cultu-

rale dell’aristocrazia cittadina, attraverso la fruizione di spazi creati al suo inter-

no, come luoghi di ristorazione, circoli di lettura e un circolo della borsa.

Grandiose rappresentazioni e prestigiosi nomi della scena contemporanea

accolsero nel susseguirsi degli eventi storici, grandi strateghi del tempo, da

Vittorio Emanuele II allo zar Costantino di Russia, finita la dominazione borboni-

ca e conclusasi l’Unità d’Italia. L’eminente scultura che sovrasta la facciata del

teatro è opera di Saro Zagari e fu commissionata nel 1853, unitamente ad un

complesso di bassorilievi che ritraggono autori tra i quali: Epicarmo, Ennio,

Goldoni, Rossini e Bellini. Altorilievi ritraggono inoltre le quattordici figure di

“Ercole al bivio tra il vizio e la virtù” e i tredici simulacri della “Coronazione di

Ercole”. L’attuale nome del teatro è stato attribuito nel 1860, a seguito della nomi-

na del nuovo re d’Italia. La presenza di grandi artisti, come Eleonora Duse,

Edoardo Scarpetta ed Angelo Musco, favorisce la formazione di società orche-

strali che si esibiscono sul palco del teatro. Il terremoto che colpisce la città di

Messina il 28 dicembre 1908, risparmia l’edificio, ma danneggia una parte con-

sistente dello stabile, impedendone l’attività fino al 24 aprile 1985, fatta eccezio-

ne per l’esecuzione del concerto sinfonico del maestro Ottavio Ziino, nel 1968.

Nel 1985 il concerto della London Philarmonia Orchestra di Londra diretta dal

maestro Giuseppe Sinopoli darà il via alla riapertura del Teatro. Il 7 gennaio 1986

sarà proprio l’Aida di Verdi ad inaugurare una nuova attività del teatro, quella

stessa opera su cui si era chiuso il sipario la funesta notte di un dicembre di 104

anni fa. La ricostruzione è stata realizzata ad opera dell’architetto Tito Varisco

con i dipinti di Renato Guttuso e la consulenza artistica programmatica di

Gioacchino Lanza Tomasi. Nel 1995 il Teatro diviene Ente Autonomo Regionale

ed assume anche la diretta produzione di opere e spettacoli.

Storia del Teatro di Messina

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L’addetto stampa dell’Ente Teatro diMessina Vincenzo Bonaventura acco-glie, con disponibilità e pronto interven-to di mediazione, la volontà di indagaree informare i cittadini su ciò che èavvenuto all’interno del Teatro, comeun novello Virgilio ci conduce all’inter-no dei vari uffici, dove un inconsuetosilenzio regna tra i corridoi e nellestanze in cui si continua a lavorare,nonostante l’accadimento degli eventiche lo hanno coinvolto negli ultimimesi, ma con una compostezza chesembra rasentare la mestizia.Riscontriamo un già palesato silenzioda parte del Presidente Luciano Ordile,che con fermezza insiste sulla volontàdi non rilasciare alcuna dichiarazione ointervista agli organi di stampa, se nonattraverso comunicati che abbiano acuore interventi sul pagamento deglistipendi dei lavoratori del Teatro.L’incontro con il Sovrintendente PaoloMagaudda, che si connota per la suaverve combattiva, ci rassicura sul fattoche una stagione verrà comunque rea-lizzata. Tante e ricche sono le vivaci epartecipate narrazioni con le qualisiamo investiti dai rappresentanti sin-dacali. L’incontro con Daniela Faranda,vicepresidente dell’ente, in separatasede, ci regala una prospettiva positivae fiduciosa sulla volontà di rinnova-mento che anima la politica culturale alfemminile nella nostra città.

Una mattina di un lunedì di settembre al Teatro di Messina

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“Credo fortemente che la causa della cultura sia unacausa comune. Lo diventa ancora di più quando, comein questo caso, è messa in discussione la situazionesociale ed economica di dipendenti che lavorano in unEnte che non ha mai avuto bilanci in rosso. A loro va lamia più grande solidarietà e la conferma dell'impegno,mio personale, del consiglio di amministrazione e delsovrintendente affinché si superi nel migliore dei modiquesta attuale, difficile, fase”.

LUCIANO ORDILEPresidente Ente Teatro di Messina

“La causa della cultura è una causa comune”

“La rimodulazione del bilancio attuale farà in modo chevenga individuata la somma necessaria alla stagionemusicale che avrà inizio a gennaio del 2013 e alla rea-lizzazione dei due spettacoli di prosa Amaro ma non

troppo di Patrizia Baluci e Requiem for my mother diDonatella Venuti, che non hanno potuto prendere partealla stagione trascorsa perché è stata sospesa. Il teatroè una realtà che come prosa ha realizzato traguardi digestione artistica che hanno sempre superato tutte ledifficoltà finanziarie incontrate fin qui.”

PAOLO MAGAUDDASovrintendente

“L’arte supera l’economia”

Proposte e prospettiveDi seguito riportiamo le dichiarazioni raccolte dai comunicati e dagli incontrirealizzati con i personaggi coinvolti in una vicenda che tocca e coinvolge ancheil pubblico della città di Messina.

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“Non comprendiamo cosa possa ostacolare la serenitàdelle nostre famiglie. Riguardo all’operato del passato dialtri sindacati non siamo d’accordo con l’indirizzo dicondanna che è stato intrapreso da altri sindacati, purcondividendo le linee essenziali e le richieste, nonintendiamo porci nei confronti dell’Ente con atteggia-menti di protesta. Viste e vissute le varie problematiche,riteniamo che l’unico torto che ha avuto l’Ente è statoquello di non riformulare per tempo una variazione dibilancio in funzione della decurtazione avvenuta, per-ché sprovvisto di figure gestionali. A questo si unisce ilprecario equilibrio economico regionale.ANTONINO GIUFFRÈ

Segretario provinciale F.I.A.L.S. – CISAL

“Richiesta non condanna”

“Dopo 26 anni trascorsi dal nostro operato qui adessoper la prima volta si presenta una situazione piuttostotesa. Il problema secondo noi tuttavia vigeva fin dall’ini-zio del nostro insediamento qui con la creazione dellaCooperativa Telecineforum; questa cooperativa si occu-pava della gestione dei servizi all’interno del teatro, chila componeva fu poi assorbito nel piano occupazionaledell’Ente, senza un concorso pubblico che ne valutassele competenze.”

PIPPO CURRòRappresentante sindacale CGIL, CISL, UIL

“Chi valuta le competenze?”

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foto di Peppe Saya

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«Sento la necessità ed il dovere, come Vice-Presidente di un ente pubblico, nei confronti dellacomunità messinese di chiarire la mia posizione

rispetto alla questione “Teatro”. Non sono in vacanza nétantomeno motivi personali mi hanno costretto a nonpartecipare alla Conferenza stampa del 21 agosto. Il 20agosto alle ore 12,23 ricevo una mail dal Teatro, con laquale il Presidente ha “invitato” i consiglieri ad una con-ferenza stampa, indetta per il giorno dopo, Martedì 21agosto, sulla situazione dell’Ente. Sarebbe stato certa-mente più opportuno che i consiglieri fossero stati nonsoltanto “invitati”, tra l’altro il giorno prima, ma coinvoltiin un confronto precedente per condividere un docu-mento di tale importanza. Ma il CdA non è un organocollegiale? Ancora una volta si parla in nome e per contodel consiglio nella sua collegialità. Se da una parte èvero che il taglio del contributo regionale ammonta aquasi il 22% ed interviene in corso d’opera con la stagio-ne già varata, dall’altra è vero che questo non puòbastare a far dichiarare che il Teatro debba “chiudersi”.Non posso ovviamente non ricordare, anche a me stes-sa, che se tutti avessimo fatto il nostro lavoro per temponon ci sarebbe stato bisogno dell’intervento di nessunonorevole “amico”, trasformando così un normale atto ditrasferimento di risorse in una cortesia dal sapore anti-co, perché la Regione avrebbe liquidato la 2° semestra-lità 2011 ed avremmo potuto pagare stipendi, compa-gnie etc… etc… . Né può costituire una giustificazioneche per le modificate normative nell’impostazione deibilanci, non hanno consentito di presentare il consunti-vo 2010 e “ … vista l’assenza di personale competen-te e specializzato all’interno dell’Ufficio di Ragioneria….” l’Ente si è trovato “costretto” a rivolgersi ad unostudio di consulenza esterno, decisione, peraltro, presaa maggioranza con il mio voto contrario. Ma chi ha ilcompito di redigere i bilanci? Come hanno affrontano ilproblema altri enti simili? Mesi e mesi di simili giustifica-zioni hanno prodotto un danno, oltre che di immagine alnostro Teatro, in primo luogo ai dipendenti che non per-cepiscono lo stipendio ed ai quali va tutta la mia solida-rietà e le mie personali scuse, agli orchestrali che dannolustro alla nostra città seppure in situazione di precarie-tà, alle compagnie teatrali che faticosamente “produco-

Lettera aperta di Daniela Faranda, vice-P

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Presidente E.A.R. Teatro V.E. di Messina

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no” cultura e a tutti i cittadini che prima di essere fruito-ri, sono i nostri sostenitori ed ai quali il Teatro V.E.“appartiene”. Non credo affatto che le risorse umane, siatecniche che amministrative, del nostro Teatro nonabbiano competenze e capacità ma anzi, sono a mioavviso tra le più qualificate, ma forse demotivate e mor-tificate da un’attività gestionale che da più di 20 anni èstata caratterizzata da incertezza e nell’ultimo periododa mancanza di atti risolutivi. Insieme ad altri compo-nenti del CdA, ho affrontato il tema dell’equiparazione,anche incontrando le rappresentanze sindacali, per cer-care una soluzione definitiva. I risultati sono sotto gliocchi di tutti ed oggi, io dico fortunatamente, all’attenzio-ne della stampa. Per esigenze comunicative limito il miointervento, tralasciando le questioni connesse alla pro-grammazione, alla ricerca di risorse alternative, pubbli-che e private e soprattutto ad una “politica culturale e diprogrammazione” che sprovincializzi il Vittorio, avendo acuore le sorti del Teatro evito quindi sterili polemiche.Occorre superare la mentalità assistenzialista - lo vadodicendo sin dall’inizio del mandato - che ha segnatoun’epoca ormai lontana ma drammaticamente vicina. Laparola d’ordine deve essere invertire la rotta, produrre,inventare, innovare, rimettersi in discussione, primi fratutti i consiglieri di amministrazione. Il Vittorio Emanueleha in sé tutti gli strumenti necessari, occorre solo tararel’azione per metterli in sinergia. Ci sono professionalità ecompetenze, c’è una storia, fatta di esperienze e repertie documentazioni (immagini, antiche locandine, librettidi sala, …) che costituiscono un potenziale archivio, chepuò diventare per esempio multimediale. C’è una biblio-teca musicale, unica nel suo genere; possediamo bellis-simi costumi, degni di un’esposizione permanente;abbiamo, la Città ha, l’ultima opera di Renato Guttuso,che i messinesi non riescono a vedere e che i turisti nonriescono a conoscere. Aprire quindi il Teatro alla città,ma veramente ed a tutti, soprattutto ai giovani artisti o aquelli meno conosciuti, mettendo a loro disposizione unodei pochi monumenti che lega la storia del passato aquella recente. E’ ora di cambiare “spartito”; tutti insiemepossiamo suonare una musica nuova intonata ai ritmi diuna società globalizzata nel rispetto di una identità stori-ca che ci appartiene».

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Cosa possiamo auspicarci accada per il ripristinodelle attività del nostro Teatro?“Qualora fossimo messi in condizione di continuare adoperare, con la possibilità di riappropriarci della nostrasede culturale, il primo passo per la tranquillità lavorati-va di tutti noi dovrebbe essere quello di valutare e sta-bilire una revisione della spesa, attraverso l’equipara-zione programmatica e la stabilizzazione di una piantaorganica. Gli impegni presi vanno mantenuti sia con lemaestranze che con le compagnie.”Con quale spirito è animata nello svolgimento deisuoi compiti all’interno dell’Ente?“Il mio è un ruolo politico e nello specifico il mio ruolo èquello di dare fiducia ai tecnici con cui collaboro. Lo spi-rito che ha sempre animato il mio operato è volto al rin-novamento è necessario agire con nuovi metodi e rive-dere imprese che spesso creano situazioni di stallo enon favoriscono la crescita economica dell’Ente. E’impensabile che nel 2012 ci si basi solo su finanziamen-ti pubblici, non favorendo le ricchezze storiche e archi-tettoniche che il nostro edificio può offrire alla città e aituristi che la visitano o inibendo l’intraprendenza dei gio-vani e l’apertura alle nuove realtà artistiche in continuofermento nella nostra città.”Quale messaggio di speranza intende diffondere trai cittadini di Messina sulle sorti della nostra cultura?“La cultura è patrimonio economico. La cultura rendeliberi e da’ lavoro a milioni di artigiani e artisti e operato-ri che lavorano dignitosamente come in qualunque altrosettore di competenza. Il Teatro è di tutti e tutti insiemedobbiamo batterci per esso.”

DANIELA FARANDAVicepresidente EAR Messina

“Una politica di Rinnovamento”

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foto di Peppe Saya

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• 26 maggio 2012 Concerto di protesta dei lavoratori del Teatro V. E. Messina.Le Organizzazioni Sindacali di SLC-CGIL ed UILCOM-UIL insieme ai professorid’orchestra, organizzano un concerto che si tiene nel piazzale antistante il tea-tro per protestare contro il taglio del finanziamento regionale all’E.A.R. Teatrodi Messina.• 28 maggio 2012 Viene comunicata la sospensione di tutte le attività della stagione di musica edi quella di prosa fino al prossimo 31 dicembre.• 8 – 10 giugno 2012Va in scena il musical “Salvatore Giuliano” di Dino Scuderi, finanziato daTaormina Arte con la collaborazione del Comune e della Provincia di Messina.• 21 agosto 2012 Conferenza Stampa indetta dall’Ente su "Situazione e prospettivedell' E.A.R. Teatro di Messina dopo il taglio dei finanziamenti regionali".• 29 agosto 2012 Pubblicazione e diffusione della lettera aperta della vicepresidente DanielaFaranda, che non ha preso parte alla conferenza stampa del 21 agosto.• 7 settembre 2012Appello del Presidente Ordile all’assessore Daniele Tranchida sulla situazionedi stallo che riguarda la mancata retribuzione degli stipendi ai lavoratori.

• 11 settembre 2012Sbloccate le somme per il pagamento degli stipendi e gli oneri riflessi di luglio e agosto.

Cronistoria fatti EAR dal 26 maggio all’11 settembre 2012

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Quale sarà il futuro del Teatro Vittorio Emanuele?Io mi auguro che la Regione raccolga l’invito che èarrivato dall’intero Consiglio di Amministrazione. Equindi, comunque, l’investimento in cultura che pernoi è una cosa fondamentale per il rilancio del tessu-to socio economico cittadino. Per noi è di fondamen-tale importanza il teatro Vittorio Emanuele e mi augu-ro che questo Ente non paghi le conseguenze di unmeccanismo economico finanziario.

ORAZIO MILOROVicesindaco

“Fondamentale investire nella cultura”

a cura di Marilena Faranda foto di Peppe Saya

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La Provincia interverrà a sostegno del teatro?Io, essendo di nuova nomina, sto puntando moltosulle questioni che riguardano direttamente il territorioprovinciale, come, ad esempio, creare una rete fra ivari teatri dei comuni della provincia messinese. I pro-blemi che interessano, attualmente, il TeatroRegionale di Messina non sono tra le mie priorità, nonessendo direttamente coinvolto il mio assessorato.

GIUSEPPE CRISAFULLIAssessore provinciale alla Cultura

“Creare una rete fra i teatri della provincia”

In quanto promotore del movimento della culturacome vede la situazione attuale del teatro?Sulla “questione” del Teatro di Messina, voglio direquesta è la riprova che il termine cultura in questa cittàè poco attenzionato, perché in questa città la cultura èsconosciuta. La questione del teatro è una delle tante,non bisogna considerarla a parte rispetto alla cultura,perché qui c’è l’idea di sentirsi isolati. Ogni cittadino sideve sentire parte del tutto, ecco io non faccio nèmusica, nè teatro, però ci piace pensare e immagina-re che cose del genere abbiano un ruolo centrale,soprattutto in una città come la nostra e con un teatrostraordinario come quello che è stato e quello chedeve essere ancora meglio nel futuro. La lotta la dob-biamo fare tutti insieme, questo ha un senso, non èche i dipendenti del Teatro di Messina EAR si devo-no sentire isolati e chiedere la solidarietà agli altri. Iomi sento parte di loro, qualche volta non ci sono statosolo perché ero fuori città ed ancora non riesco a“sdoppiare”.Cerco di essere rispetto ai tempi dove reputo impor-tante. Questa è sicuramente una delle cose importan-ti della città, perché è la cultura che fa cambiare lenuove generazioni.

RENATO ACCORINTIRete No Ponte

“Ogni cittadino deve sentirsi parte del tutto”

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''Abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi per tro-vare una soluzione che assicurasse al personalegli stipendi nonostante le gravi carenze gestionalie organizzative dell'Ente Teatro VittorioEmanuele'', ha dichiarato l'assessore regionaleper il Turismo, Daniele Tranchida lo scorso 11 set-tembre data in cui l’assessorato regionale per ilTurismo comunica di avere sbloccato le sommeper il pagamento degli stipendi e gli oneri riflessidi luglio e agosto dei dipendenti del Teatro VittorioEmanuele di Messina.

DANIELE TRANCHIDAAssessore regionale per il turismo

“Stipendi pagati”

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foto di Peppe Saya

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Mittente Il CittadinoDestinatari Arredo Urbano

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Terra, terra!Messina - Via Sicilia

foto di Peppe Saya

12 settembre 2012

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Sarà inaugurata sabato 15 settem-bre alle 19:00 nei locali dell’exChiesa S. Francesco di Paola, sita

in Piazza S. Francesco di Paola 1 aTaormina, la mostra di pittura dal titolo“Controcorrente” dell’artista messineseFrancesca Borgia. La mostra nel mesedi giugno era stata allestita nella presti-giosa cornice del Monte di Pietà aMessina, riscuotendo grande successodi pubblico e di critica. FrancescaBorgia è nata a Messina dove vive elavora. Si diploma in Arte Applicata nel1977. Negli anni’90 attraverso la pitturaindaga il complesso mondo dell’handi-cap, cercando di utilizzare l’arte comemezzo di esplorazione e socializzazione.

AttualitàAttualità

La mostra“Controcorrente”arriva a Taormina

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Cristina D’Arrigo

Nell’ultimo decennio l’artista ha integrato la ricerca pittorica con battaglie di impegno civile,rafforzando il concetto di identità e territorio. L’essere radicati nel proprio territorio, sopraf-fatti dalla bellezza della natura in tutte le sue sfaccettature, porta l’artista a raccontare neidipinti qualcosa che parte sempre dalla realtà. Così arriviamo alla mostra “Controcorrente”una mostra dedicata alle correnti dello Stretto di Messina e al mare. Un mare indagato,interiorizzato e rielaborato quasi come ulteriore “struttura” della città, un luogo di incontri,scontri, misteri, passioni. Forze contrastanti arricchite dall’uso stesso del colore. Grandilavori densi di pittura che ci offrono riflessioni sul rapporto di amore e odio che l’artista nutreverso la propria isola, la propria città. Per l’artista “non è il singolo lavoro ad avere significato, quanto tutto ciò che è intorno e lonutre; il contesto sociale e politico in cui nasce, le relazioni umane con le quali interagisce,la possibilità di una riflessione sul proprio luogo geografico. Indagare per segmenti, invitare chi guarda a penetrare il colore, a viverlo come esperien-za di identificazione e appartenenza”.La mostra resterà aperta al pubblico dal 15 al 30 settembre tutti i giorni dalle 17:00alle 21:30 con ingresso libero.

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Favorire la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva in società: è que-sto lo scopo di “Donne, politica e istituzioni”. Il corso, organizzato dall’Università diMessina in cofinanziamento con il Dipartimento per le pari opportunità, è giunto que-

st’anno alla sua terza edizione, e ha avuto inizio mercoledì 12 settembre, alle ore 16,nell’Aula Magna dell’Ateneo messinese. “La denominazione – ha spiegato la coordinatriceMaria Antonella Cocchiara - non è cambiata rispetto agli anni precedenti, ma ci sono mol-tissime novità: la principale è che quest’anno il corso è aperto anche agli uomini, e non piùsolo alle donne. Inoltre non si parlerà più soltanto di politica e istituzioni, ma la formazioneverterà principalmente sulla cultura di genere e la legislazione in materia di pari opportuni-tà”. “Lo scopo del corso- ha continuato la prof.ssa Cocchiara- è quello di favorire una par-tecipazione attiva delle donne in società. E’ ovvio che ad essere favorite devono esseredonne con delle qualità, donne consapevoli della loro specificità e capaci di incrementare,in qualunque settore, il cambiamento. E devono, ovviamente, avere un grande senso etico.Tutte queste qualità sulle quali vogliamo puntare, ovviamente, sono necessarie anche pergli uomini perché essi apportino un cambiamento positivo in società, ed è proprio per que-sto- ha concluso - che quest’anno possono partecipare anche loro”.

“Donne,

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, politica e istituzioni”via alla terza edizione

Università

In occasione della giornata inaugurale di “Donne, politica e istituzioni”, dopo i saluti istitu-zionali e una breve presentazione del corso a cura della coordinatrice prof. Maria AntonellaCocchiara, le attività formative sono state avviate con una Tavola rotonda sul tema “Paritàdi genere e crisi economico-finanziaria”, cui hanno partecipato la prof. Valeria Maione, eco-nomista e consigliera di parità della Regione Liguria, la dott. Mariella Crisafulli, sindacali-sta e consigliera di parità della Provincia di Messina, e la prof. Rita Palidda, coordinatricedel Corso DPI dell’Università di Catania e docente di Sociologia economica. I lavori sonostati introdotti dal prof. Antonio Perna, docente di Sociologia economica del nostro Ateneo.Mercoledì, dunque, ha avuto inizio un corso interessante che punta a favorire la valorizza-zione delle donne in società. Un corso dal quale, però, non sono esclusi gli uomini ancheperché, come ha affermato la prof.ssa Cocchiara “il cambiamento passa necessariamentedalla comune sensibilità di uomini e donne verso la prospettiva di genere, e la condivisio-ne è la chiave indispensabile per accedere a nuove relazioni di coppia nella vita quotidia-na e a innovative esperienze di vita sostenibile sul piano sociale, politico ed economico“.

Lilly La Fauci

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Sarà Alessandro Tinaglia il candidato Sindaco del movimento civico Reset per le pros-sime elezioni amministrative a Messina. Adriana Russo, invece, è stata presentatacome candidato vice-sindaco. L’annuncio è stato dato lunedì 10 settembre nel corso

di una conferenza stampa che si è tenuta nell’Aula consiliare della Provincia Regionale diMessina. A prendere per primo la parola per dare inizio all´incontro con i giornalisti è statoDavide Savasta, il nuovo Presidente del movimento civico che ha sostituito Tinaglia dopole sue recenti dimissioni. “Cercheremo di coordinare l’organizzazione di Reset nei prossi-mi mesi che ci porteranno alle elezioni- ha esordito Savasta- Noi, al contrario dei partiti poli-tici che sono già sulla piazza da tanti anni, non abbiamo personale stipendiato, abbiamosolo il nostro lavoro, la nostra professionalità e ormai dall’anno scorso dedichiamo granparte del nostro tempo libero a Reset. Quindi è necessario che ci organizziamo, che ci sud-dividiamo in comitati, così come abbiamo fatto, con dei compiti ben precisi per portare acompimento i nostri obiettivi. Lo scopo di questa conferenza stampa- ha annunciato- è

Elezioni amministrative 2013 Reset presenta i suoi candidati

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quello di presentare le nostre strategie per le prossime elezioni amministrative. Abbiamoindividuato due rappresentanti quali candidati, rispettivamente Sindaco e Vice Sindaco, perle prossime amministrative: Alessandro Tinaglia e Adriana Russo”. Savasta ha assicuratoche “Reset non stringerà nessun accordo elettorale con i partiti responsabili della situazio-ne attuale ed incapaci di dare soluzioni ad una città ormai in ginocchio”. In tal propositoAlessandro Tinaglia ha spiegato che “è impossibile che Reset arrivi a stringere degli accor-di elettorali perché è stata messa per iscritto la Carta dei Valori del movimento civico , equesta prevede l’espulsione per chi manifesti la volontà di allearsi con i partiti politici”. La parola è poi tornata al Presidente Savasta che ha spiegato: “Noi puntiamo a fare diMessina non solo una città che trattiene i suoi cittadini, ma che attiri anche gente che abitaaltrove”. Reset punta dunque a rendere Messina una città così ricca di prospettive da atti-rare anche gente che non sia messinese, magari anche del nord, di tutte quelle città nellequali molti messinesi sono costretti a trasferirsi per soddisfare le loro ambizioni professio-nali. In tal proposito è stata mostrata in video-conferenza la testimonianza di FrancescaBonanno, una odontoiatra con la passione per la scrittura che è stata costretta a lasciareMessina per trovare un lavoro. “Quasi tutti i messinesi che sono stati costretti a lasciareMessina - ha commentato Savasta- sentono la mancanza della loro città, di certo non soloper una vaga voglia di granita o focaccia, e vorrebbero tornare”. “Abbiamo creato un metodo basato sulla conoscenza e sulla cultura del fare- ha assicura-to il Presidente di Reset- Abbiamo costruito la rete dei messinesi che hanno proposte utiliper la città e sono pronti a rimboccarsi le maniche per attuarle. Abbiamo creato la rete deimessinesi che sono costretti ad andare via e che sono pronti, anch’essi, a mettersi in gioco,al servizio della città. Abbiamo costruito una rete che mira a capovolgere l’idea personali-stica e privatistica della politica per riportarla al suo più antico significato, per riportare lagente al centro dell’azione di chi amministra”. In particolare, ha concluso Savasta, lo scopodi Reset è quello di “presentare un ‘Progetto per una Città possibile’. Una città che devecostruire una nuova economica, nuovi lavori e mestieri, in tempi brevi e certi”. Il progetto di Reset, alla lucedelle parole dei suoi rappre-sentanti, è inattaccabile.Adesso non resta che vederecosa accadrà quando e se sipasserà ai fatti. Non resta cheaspettare di vedere se davve-ro, come gli esponenti di Resetannunciano da tempo alla finedi ogni loro conferenza stam-pa, “qualcosa è cambiato”.

L.L.F.

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Reset, il neonato movimento civico, in vista delle prossime elezioni amministrativedel 2013, presenta il “Progetto per una Città possibile”. Esplicito l’intento da perse-guire: dare una svolta ad una città, ormai, alla deriva sotto tutti i punti di vista. “Ci candidiamo alle amministrative del 2013 – afferma al nostro microfono DavideSavasta, Presidente del movimento – per lo stesso motivo per cui siamo nati; perchèriteniamo non sia più il caso che continuiamo a delegare persone incapaci di ammi-nistrare la cosa pubblica così come si dovrebbe fare e che, invece, hanno portato lacittà allo stato in cui è sotto gli occhi di tutti. Quindi, mettiamo la faccia, le nostreesperienze e competenze per cercare di fare di meglio”. L’annuncio ufficiale è stato comunicato nel corso della conferenza stampa di stama-

ne presso l’Aula Consiliare della Provincia Regionale di Messina. Un netto preavvisodeterminato proprio dalla volontà di esprimere un disinteresse nei confronti dellelogiche e degli equilibri che si creeranno all’indomani delle elezioni regionali delmese prossimo. Reset, infatti, conferma la volontà di competere autonomamente alleelezioni Amministrative, senza legarsi ad alcun partito politico così come si evincedalla “Carta dei valori”, recentemente stilata e pubblicata. “I nostri obiettivi - puntua-lizza il presidente - coprono gran parte delle problematiche esistenti nella città diMessina. Nel corso di questo anno, in tutte le nostre iniziative, abbiamo accolto leistanze della popolazione, circa duecento mila: più di cento persone hanno lavoratoall’elaborazione dei punti cardine del progetto elettorale di Reset. Essi saranno espli-citati in un momento più vicino alle elezioni, in modo da poter consentire alla stampaed ai cittadini di controllare le nostre iniziative; non si tratta di programmi aleatori,bensì precisi con date, numeri e fatti”. Per l’elaborazione del progetto hanno lavorato, e continuano tutt’oggi, varie personecon competenze tecnico-professionali variegate: “abbiamo creato - prosegue lo stes-so - un comitato tecnico-scientifico che è il cuore pulsante di Reset; esso è compo-sto da 20 membri che studiano affinché si possano trasformare quelli che sono isogni dei cittadini in progetti concreti”.Intatto, sono già stati resi noti i nomi sia del prossimo candidato sindaco sia del vice-sindaco del movimento civico Reset: si tratta di Alessandro Tinaglia e AdrianaRusso. “Al contrario dei partiti politici che sono già sulla piazza da tanti anni – dichia-ra Savasta - non abbiamo personale stipendiato, ma solo il nostro lavoro, la nostraprofessionalità”. “Che qualcosa sia cambiato” – slogan conclusivo delle conferenze del movimento –lo vedremo prossimamente.

“Il Comitato, compostoda 20 membri, è il cuorepulsante di Reset”.La parola al presidente Savasta

Paola Libro

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"Puoi sostenereL'Associazione" Per te donna onlus, che :offre sostegno psicologico alle donne operatedi tumore (in partucolare al seno),organizza giornate di visite gratuite per la pre-venzione per una diagnosi precoce,organizza delle attività per il benessere psico-fisico delle donne ,destinando il tuo 5x1000.Firma la dichiarazione dei redditi nello spaziodedicato al "sostegno delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale"... ed inserisci ilC.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costanulla ma per l'Associazione ha un grandissi-mo valore.Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it"

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Le affermazioni del Governo nazionale che le grandissime infrastrutture e il Mezzogiorno sono nomica di lungo periodo” per lo sviluppo del Paese, ci portano a pensare che nelle prossime sett sullo Stretto. Se il Presidente del Consiglio ed il Ministro delle Infrastrutture non ne rilanciano l’ formidabile strumento di sviluppo per il Sud e per il Paese, non sarà certo un successivo Gover abbiamo organizzato questo convegno per cercare di dimostrare, con relatori molto validi, che i tuibile di un progetto di sviluppo del Paese molto più ampio, utile anche per il Nord. Ed allora s Una struttura che certamente condiziona fortemente la città, ma che offre anche straordinarie e Enzo Siviero, dell’Università IUAV di Venezia; Visto dall’Area dello Stretto, come territorio più va S. Giovanni ed a Reggio, ma si estende da Lamezia a Siracusa e riguarda anche Gioia Tauro, Ponte non potrà mai decollare una vera Area integrata dello Stretto. Ne parlerà il prof. Agostino Vergata; visto dal Mezzogiorno. Con riferimento soprattutto ai suoi porti. Da Taranto a Catania, chiedono finanziamenti pubblici per crescere o per non morire – il caso di Taranto è emblemat porti di transhipment: non potranno mai essere competitivi con i nuovi grandi scali africani, nei q e gli spazi sono immensi. Possono invece crescere se inseriti in un ampio progetto mirato a cap Mediterraneo dove il Ponte diventa l’anello indispensabile di una catena trasportistica che corre parlerà il prof. Vermiglio, del Centro Universitario di Studi trasportistici mediterranei dell’Univers regioni industriali del Centro Nord incluse. Infatti solo se c’è un reale interesse da parte delle ar il Paese, un’opera tanto impegnativa ha possibilità di realizzazione. A questa fondamentale doma Zucchetti, Coordinatore Area Economia dei Trasporti del CERTeT (Centro di Economia Reg dell’Università Bocconi di Milano. Seguiranno interventi programmati a cui ci si augura partec Messina.Il convegno si svolgerà nella saletta al 1° piano del PalaCultura di Messina, alle 10,00 di sabato

Convegno al PalaCultura di MessSi deciderà il destino del Ponte s

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“il terreno primario per la politica eco- timane si deciderà il destino del Ponte

idea di fondo e non lo indicano come no politico a farlo. Per questa ragione

l collegamento stabile é parte insosti- si parlerà del Ponte visto da Messina.

uniche opportunità. Ne parlerà il prof. asto, che non si limita a Messina, Villa

con l’ovvia conseguenza che senza il o Nùzzolo, dell’Università di Roma Tor

da Augusta a Trapani. Tutti porti che ico -, ma che non hanno futuro come

quali la manodopera costa pochissimo tare i traffici mercantili che invadono il

e dal Mediterraneo verso l’Europa. Ne sità di Messina; visto dall’Italia intera, ree produttive, quelle che sostengono

anda darà una risposta il prof. Roberto gionale, dei Trasporti e del Turismo)

ipino anche i dirigenti della Stretto di

o prossimo 15 Settembre.

sina sullo Stretto

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dietro le quintedietro le quinte

Martedì prossimo, saranno riaperti al pubblico i battenti dellaBiblioteca e dell’Archivio storico comunale, siti al Palacultura di vialeBoccetta. Il servizio sarà fruibile, inizialmente, nelle giornate di marte-dì e giovedì, dalle 9:30 alle 12:30. La Biblioteca, nata nel 1921, graziead un fondo lasciato in eredità al comune da Tommaso Cannizzaro,vanta oggi più di 37 mila testi. L’Archivio storico, nato, invece, nel1935 da una delibera del Regio commissario straordinario, GianAugusto Vitelli, conserva oltre 14 mila volumi riguardanti la città,un’emeroteca con oltre 1.600 testate ed una collezione di stampe anti-che, foto e cartoline d’epoca. Perché Messina è anche cultura!

PALACULTURARiaperta la Biblioteca comunale

a cura di Francesca Imbesi

POLIZIA MUNICIPALE Ritorno al passato?A Palazzo Zanca si vocifera che Calogero Ferlisi, attuale dirigente dell’AvvocaturaComunale, potrebbe tornare al comando del Corpo di Polizia Municipale, ruolo da cui si eraallontanato spontaneamente per problemi con l’ex sindaco, Giuseppe Buzzanca. Era stato,all’inizio dell’estate, proprio il fu primo cittadino ad accogliere la sua richiesta di trasferimen-to per sopravvenuti urgenti motivi personali , nominandolo dirigente dell’Avvocatura ed affi-dando il ruolo di comandante della Polizia Municipale al suo vice, Mario Crisafulli. A que-sto punto, però, con le dimissioni di Buzzanca, per la normativa vigente, tutti quegli incari-chi che il primo cittadino aveva dato sulla base di rapporti fiduciari, decadono. Ed è questoil caso. D’altro canto, poi, vengono a mancare quelle ragioni per cui Ferlisi, a suo tempo,aveva richiesto la destituzione dal suo incarico. Tuttavia non c’è ancora nulla di certa ma,si sa: voxpopuli, vox dei!

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Il consigliere comunaleMimma Brigandì

passa a FLI Sarà presente aMessina, nelle giornatedi oggi e domani, l’esper-to del segretariatoUrbact dell’UnioneEuropea, FrancoisJegou. L’Urbact è unprogramma europeo,finanziato dal FondoEuropeo di SviluppoRegionale, che mira acontribuire allo sviluppo

sostenibile delle città, mettendo a disposizione dellestesse gli strumenti necessari per la formazione, loscambio e la diffusione del sapere e delle esperienze.Nella fattispecie, a Messina verrà posto in essere il pro-getto” SustainableFood in Urban Communities”, forte-mente voluto dall’assessore Scoglio, che mira a riqualifi-care le aree rurali, promuovendo ed incentivando unagreen economy giovanile sul territorio. Jegou incontrerà,pertanto, i partners locali, inseriti nel progetto. Cittadini,associazioni, produttori ed agricoltori potranno, altresì,essere parte attiva, grazie all’attivazione dell’UrbanLabpresente al Palacultura.

La settimana scorsa vi avevamo congedati con “Avanti il prossimo!” ed eccoche il “prossimo” non ha tardato ad arrivare. L’assessore al risanamento delcomune, Roberto Sparso ha rassegnato, lunedì 10 Settembre, le propriedimissioni con una comunicazione alla segreteria generale di PalazzoZanca. Sparso era stato nominato appena un anno e mezzo fa, in sostituzio-ne del dimissionario Giuseppe Rao ed in precedenza aveva ricoperto il ruolodi vicepresidente del Consiglio comunale, presidente della X commissione econsigliere comunale. Si sta così smembrando a poco a poco quello cheavrebbe dovuto rappresentare il punto fermo, il governo della città.Concorso di colpe di governanti e governati? Chissà!

PALAZZO ZANCAEnnesime dimissioni

Nei giorni passati è stata presentata aPalazzo Zanca dal presidente del con-siglio, Giuseppe Previti, la deliberarelativa alla realizzazione e la gestionedi un cimitero per animali d’affezione.E’ stata così accolta la richiesta dimolte Associazioni animaliste che datempo premevano affinchè si potesseedificare anche a Messina, come nellemaggiori città italiane, un luogo ovepoter assicurare un rapporto di conti-nuità tra proprietari ed amici a quattrozampe. D’altro canto, sarà così salva-guardata l’igiene pubblica e tutelata lasalute della comunità e dell’ambiente.Il comune controllerà il funzionamentoe la gestione della struttura, garanten-do un sistema di vigilanza .

PROGETTO SUSTAINABLE FOODIN URBAN COMMUNITIES:L’esperto incontra I partners locali

PREVITIPresentata la delibera per larealizzazione di un cimiteroper animali

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La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO

Il caso Ercolesi - Messina 1904Il sensazionale arresto di un capitano del distretto accusato di alto tradimento per spionaggio militare

Tratto da V. Caruso - “Il Caso Ercolessi”, Istituto di Studi Storici “Gaetano Salvemini”,

2007

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Il 5 luglio 1904 un fulmine a ciel sereno si abbattèsulla tranquilla città di Messina con una notizia chepresto rimbalzò sulle pagine dei maggiori quotidianinazionali.Le testate giornalistiche italiane riempirono a pienotitolo le pagine dei quotidiani: “Il sensazionale arrestodi un capitano del Distretto che viene arrestato insie-me alla moglie a Messina per Alto Tradimento!”, “Ildelitto di lesa Patria compiuto dal Capitano Ercolessi.Sottrazione dei piani di mobilitazione. L’oro francese.300 fotografie vendute alla Francia”.Il giovane Capitano di Fanteria Gerardo Ercolessi e lamoglie Guglielmina Zona, venivano arrestati nella loroabitazione di via Palermo a Messina con l’accusa diaver sottratto e venduto ai francesi i piani di mobilita-zione riferiti alle fortificazioni e alla difesa territorialedello Stretto. Il fatto, che attaccava la sicurezza dello Stato, venne

giudicato come uno dei più atroci delitti, che non con-cedeva nessuna pietà verso il traditore della Patria.La pena, qualora il fatto fosse stato accertato, si sarebbe dovuta applicare in tutto il suorigore. L’eccezionalità del caso, senza precedenti, fece nascere in proposito un ampio dibat-tito; alcuni giornali scrissero che il capitano Ercolessi doveva essere punito con la fuci-lazione alla schiena, altri affermarono che questi sarebbe dovuto essere giudicato,insieme alla moglie, dal Tribunale militare, ed altri ancora sostennero che il giudiziodoveva invece essere espresso da magistrati ordinari e che agli imputati si sarebbedovuta applicare la pena stabilita dal Codice Penale Civile. Per la prima volta dall’Unificazione, il giovane Stato Italiano veniva coinvolto in modotravolgente in un fatto di spionaggio militare. L’opinione pubblica restò fortementescossa dell’accaduto ed il fatto destò profondo turbamento e disprezzo per gli attenta-tori alla sicurezza nazionale; ma, malgrado lo sdegno, la gente si augurò invano che,per il buon nome dell’Esercito e della donna italiana, il capitano Ercolessi e la suaSignora arrivassero a provare nel periodo istruttorio o nel dibattimento la loro innocen-za, al fine di poter affermare con orgoglio che “la Patria non era stata tradita da nes-suno dei suoi figli”.Un analogo caso si era verificato in Francia nel 1894 con l’arresto di Alfred Dreyfus, unufficiale di artiglieria dell'esercito francese, ebreo alsaziano, accusato di spionaggio afavore della Prussia. Fu arrestato, condannato e mandato ai lavori forzati e non fu ria-bilitato che da un verdetto della corte di Cassazione emesso, dopo dodici anni, nelluglio del 1906. A cavallo tra l’800 e il ‘900, in un clima intriso di diffidenze e tensioni sempre più accen-tuate tra gli Stati Europei, con particolare riferimento all’Italia nei confronti della Francia

Il capitano Gerardo Ercolessi

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e dell’Austria, lo spionaggio militare aveva ricevuto un notevole impulso orientato a car-pire strategie, soluzioni difensive e piani di mobilitazione degli altri Paesi.L’Italia, dal canto suo, aveva intrapreso un esteso programma di difesa dei propri con-fini e delle coste, investendo ingenti capitali in armamenti e nella costruzione di impo-nenti fortificazioni costiere e di montagna. Un programma che certamente non potevapassare inosservato agli agenti segreti austriaci e francesi al punto che, nel 1894 ilTenente di Vascello Carl Didelot, riferendosi ad informazioni degli archivi segreti dellaMarina Francese, pubblicava a Parigi “La Dèfence des Côtes d’Europe” in cui fornivauna descrizione dettagliatissima della difesa costiera dello Stretto e degli armamenticontenuti nelle fortezze. Malgrado gli accorgimenti tattici osservati nella costruzione dei forti messinesi e cala-bresi in merito alla mimetizzazione del fronte a mare, che rendeva le opere totalmenteinvisibili al naviglio circolante nelle acque dello Stretto (l’aereo non era ancora in usoall’esercito), l’ufficiale francese ne descriveva, con dovizia di particolari, la posizionesulle alture facendo particolare descrizione di uomini e artiglierie. Lo Stretto di Messina, punto nevralgico del Mediterraneo, era quindi fortemente “atten-zionato” dai servizi segreti stranieri. Dopotutto, le affermazioni del Tenente GeneraleLuigi Mezzacapo, Presidente della Commissione Permanente di Difesa dello Stato nel1883, sottolineavano l’importanza strategica dello Stretto e della sua difesa al fine diassicurare il possesso della Sicilia e costringere una flotta nemica, che avesse volutofar rotta verso Oriente, a dover circumnavigare l’isola.“Fino a quando saremo in possesso dello Stretto di Messina, le invasioni francesi inAfrica non impediranno all’Italia di prendere la posizione che le compete nelMediterraneo” D’altro canto, nei primi anni del ‘900, il controspionaggio italiano si era preoccupato diintensificare la propria attività perchè numerosi indizi lasciavano presupporre che qual-cosa di grosso stava “bollendo in pentola”.L’Arresto del Capitano Ercolessi ne fu la prova lampante.L’intrigante caso di spionaggio militare verificatosi a Messina, in cui documenti segreti,cifrari di mobilitazione e piani di fortificazioni venivano trafugati e venduti ad agentisegreti stranieri, in un clima di precari rapporti diplomatici tra gli Stati europei, intriso didiffidenze e compromessi politici, condusse ad un lungo processo innanzi alla Corted'Assise di Messina che si sviluppò in venti udienze. L’intero processo è raccontato inmaniera dettagliata nella pubblicazione curata dal sottoscritto, “Il Caso Ercolessi” editodall’Istituto di Studi Storici “Gaetano Salvemini” nel 2007, con una prefazione del Prof.Santi Fedele e un contributo del Giudice Franco Chillemi. Per un intero anno, testatecome Nazionali Il Corriere della Sera, Il Mattino Illustrato, La Tribuna Illustrata, riporta-rono sulle prime pagine le fasi del processo. La cronaca dei fatti offre un prezioso spaccato della vita cittadina ed un pezzo di storiasconosciuta (forse volutamente dimenticata) che, associata ad altri elementi, contribui-sce alla ricostruzione del puzzle, sempre mancante di particolari e sfumature, cheriguarda la storia messinese compresa tra il XVIII e il XX secolo. Le indagini, iniziate grazie alle dichiarazioni di un informatore, culminarono nell'efficace

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intervento del Tenente Blais che, sotto mentite spoglie di agente segreto francese,aveva contattato i coniugi Ercolessi per raccoglie ulteriori e decisive prove a loro carico.Le perquisizioni, contestuali all'arresto degli Ercolessi, consentirono inconfutabili acqui-sizioni documentali, rispetto alle quali gli imputati non poterono che barcamenarsi traparziali ammissioni e poco credibili tentativi di sminuire o negare le proprie responsabi-lità.Con una specialissima macchina fotografica, l’incauto Ercolessi, aveva fotografato ipiani delle fortificazioni custoditi nella cassaforte del Distretto militare di Messina e poi,con la complicità della moglie, aveva attivato una deplorevole corrispondenza con agen-ti segreti francesi.

Il ProcessoIl processo innanzi alla Corte d'Assise di Messina, raccontato in maniera dettagliatadalle cronache giornalistiche, che ne consentono una compiuta ricostruzione, si svilup-pa in venti udienze. Ascoltati i testimoni e presentate le richieste di condanna dell'accusa, gli avvocati delladifesa ingaggiano una battaglia spettacolare, quasi da palcoscenico, di fronte ad unpopolino per lo più ignorante, ma attento spettatore, pronto ad applaudire ed osannareora l'uno ora l'altro oratore che ha fatto sfoggio di un forbito ed eloquente linguaggio,pieno di termini a volte incomprensibili, di citazioni latine e di pesanti attacchi contro itestimoni dell'accusa.

Il Distretto

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La difesa prova a screditare addirittura il tenente Blois dei Carabinieri accusandolo diaver istigato, con il suoi sotterfugi, il Capitano Ercolessi al tradimento. Messina è sulla bocca della Nazione! Ma la Tribuna, a difesa delle consuete accuse verso il Sud, titola: “…della famiglia ditraditori arrestata a Messina, la donna è veneta e l’uomo è pescarese, che tutti e duesono cioè del versante Adriatico. Quindi questa volta non si potrà accusare ilMezzogiorno!”

Alla cronaca seria, si affianca a Messina quella satirica del Marchesino che aggiungeal lungo elenco dei problemi cittadini, fra cui una violenta grandinata abbattutasi sullaCittà, anche la sventura del Tradimento del capitano Ercolessi, che impone all’attenzio-ne degli Italiani l’immagine già negativa di Messina.

IL MARCHESINO – 12 LUGLIO 1904LA CITTÀ DOLENTETutti i guai piombano su questo paese disgraziatissimo, il quale deve essere sotto l’in-fluenza d’una tremenda jettatura.Sarebbe l’ora, parmi, che un papas greco venisse a benedire questa città che, se ebbele iniziative del patrio Risorgimento, ha tutte le iniziative delle sciagure umane.

La Tribuna Illustrata. Co.. Riccobono

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Venga a benedirci un papas greco e si appendano in magnifico gruppo allo stemmadella città, l’aglio, la grattugia, il sale in pietra e il peperone rosso. Da noi non ne acca-de mai una buona.Mentre nella città benedetta dalla Madonna, giunge, nemica sterminatrice, una grandi-ne di speciale calibro a rompere tutto ciò che è rompibile e a far dei campi nostri queicampi che prediligeva la buon’anima di Attila, al Distretto nostro un capitano fa unapastetta con cifrari, orari e piani di guerra e che so io. E Messina è nella bocca di tutto il mondo, non perché in essa sia spuntato un nuovosole, ma perché dal Padre Eterno e dal capitano Ercolessi è stata fatta la città dellagrandine e del tradimento.C’eran tanti siti dove il Padre Eterno poteva mandare la grandine: è così il mondo!C’eran tanti distretti dove si potevano fare i tradimenti.Nossignori: il centro fatale deve essere Messina. Non è questa una jettatura? Venga ilpapas greco a noi; vengano l’aglio, la grattugia, il sale e il peperone a preservarci daulteriori mali e così sia.E anche il popolino, che segue giornalmente le fasi del processo, come una telenove-la, non si esenta dal commentare ed esprimere le proprie opinioni, riportate dallaGazzetta:

GAZZETTA DI MESSINA E DELLE CALABRIEIL NOSTRO POPOLINO.L’alto tradimento compiuto dal capitano Ercolessi ai danni della Patria interessa, oltrealle classi elevate borghesi ed operaie della nostra cittadinanza, particolarmente ilpopolino che ha parole roventi contro il traditore:“ l’hannu a fucilari a stu malanova!”“’Nni vulìa vìnniri e’ francisi!”“ Fannu bonu si u fucilanu!”Queste frasi, che abbiamo raccolto al volo rivelano altamente lo spirito patriottico e l’al-to sentimento d’italianità del nostro popolo che lancia giustamente anatemi contro coluiche della Patria si è reso degenere.

E’ come una nuova febbre che contagia tutti; il caso Ercolessi è l’argomento che perun anno intero tiene banco sulle pagine dei giornali; nei caffè, nelle piazze, nei salottinon si parla d’altro. Viene definita come una nuova malattia:“L’Ercolessite”, ecco la nuova malattia di cui è contagiata l’opinione pubblica. Unamalattia che deforma i personaggi coinvolti, restituendo di essi particolari travisati efuorvianti. Una malattia che fornisce ai poeti e ai commediografi, ispirazioni compositi-ve.Al termine del processo, facendo leva sulla pietà popolare per i figli degli Ercolessi, eforse più ancora sull'inveterato sospetto e sul dubbio acritico verso l'operato degli inve-stigatori, gli avvocati della difesa riescono ad ottenere, contro l'evidenza delle prove, lapiena assoluzione di Guglielmina Zona e una condanna più mite del previsto perGerardo Ercolessi.

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La lettura dei resoconti delle diverse testate locali e nazionali messe a confronto evi-denzia punti di vista diversi e, mentre il "Marchesino", testata satirica messinese, con-tinua ad offrire un divertente intermezzo di notizie che si contrappongono alla dramma-ticità e serietà della vicenda, il "Corriere della Sera" formula un severo giudizio criticosulla decisione della Corte d'Assise.IL CORRIERE DELLA SERA – 7 LUGLIO 1905, PER DISPACCIO DA MESSINALa mitezza del verdetto, da cui derivò la condanna relativamente mite, fu il prodotto del-l’ambiente inquinato da una inconcepibile simpatia verso gli accusati, ripugnante perl’azione commessa e pel contegno tenuto dippoi. Ma se la mitezza può non trovareostile la pubblica opinione, altrettanto non sarà certamente delle manifestazioni cheaccompagneranno la lettura del verdetto: fischi per l’ammissione di un reato, entusia-smi per l’esclusione dei reati successivi – cosicché la folla avrebbe voluto che i giuratinegassero finanche che l’Ercolessi si fosse reso colpevole di ripetute sottrazioni da luiconfessate, di documenti di mobilitazione custoditi al Distretto Militare di Messina.Quest’uomo che ha macchiato il suo onore di uomo e di soldato, che lascia in retaggioa dei figli, i soli degni di compianto, un nome cosparso di vergogna, non meritava que-sti eccessi di solidarietà, per quanto essa appaia come l’inconsapevole ed irresponsa-

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bile effetto di fragorosità oratoria per le quali il vero colpevole di tradimento per poconon appare quel povero tenente Blais che aiutò a scoprirlo, sventando così la possibi-lità che documenti ulteriori fossero con frode di fiducia e per ignobile scopo di lucro,ceduti ad un possibile invasore della Patria nostra.Se deplorevole fu il linciaggio che accompagnò in Francia il caso di spionaggio attribui-to a Dreyfus, più indegno appare certamente l’inversione di sentimenti manifestatasi aMessina ove, per poco, al traditore confesso del proprio Paese, non si tributò un trion-fo. Sia pur mite la pena per il colpevole, ma non mite sia il disprezzo per l’opera sua.

Concluso il processo, la mattina del 14 gennaio 1906, dopo sei mesi dalla sentenzadella Corte di Assise, il capitano Ercolessi viene ignominiosamente degradato ed espul-so dall'Esercito nella piazza d'armi della Cittadella Si poneva così la parola fine ad una vicenda che per un anno e mezzo aveva riempitole cronache dei giornali, destando l’interesse, la curiosità della gente colta e del popo-lino, provocando un acceso dibattito che, nel bene o nel male, aveva portato la città diMessina all’attenzione del Paese.

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Ma il processo, conclusosi con una rocambolesca e mite sentenza, offre una chiave dilettura di un fatto di cronaca, volutamente dimenticato dalla storia, paragonabile a quel-la dei processi scomodi che appartengono anche alla cronaca recente.La mite pena inflitta al capitano Ercolessi e l’assoluzione della moglie Guglielmina Zonafu davvero dovuta al buonismo dei giurati e alla pietà popolare suscitata dagli avvocatidifensori?Come mai, malgrado prove inconfutabili, raccolte in anni di pedinamenti e di indaginiincrociate, effettuate anche oltre i confini dello Stato Italiano, il gran polverone alzatosicon il caso Ercolessi, si risolse con una sentenza che imputava al Capitano la sola colpadi aver sottratto documenti riservati e negando di aver venduto, a Stati Stranieri, impor-tanti rivelazioni relative alla difesa del Paese?Le gerarchie militari erano riusciti ad ottenere, dopo estenuanti battaglie parlamentari,enormi stanziamenti per le fortificazioni e gli armamenti ottenuti dietro assoluta garanziacome deterrente contro qualunque invasione nemica e per assicurare una pace dura-

Degradazione Ercolessi. Coll. Riccobono

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tura. La popolazione era stata conseguentemente tassata per il sostegno delle suddet-te spese finalizzate alla difesa del Paese.E’ allora ipotizzabile che il Governo abbia in qualche modo potuto condizionare il pro-cesso, preoccupato di mostrare il fianco ad accuse di incapacità a difendere i propri con-fini, di debolezza nell’apparato di controspionaggio e innescare, con una più dura sen-tenza del Tribunale, una falla nella diffusa convinzione che la strategia di investimentoe di tassazione fosse l’unica perseguibile per far sì che il giovane Stato Italiano potes-se sedere a pieno titolo al tavolo delle Grandi Potenze Europee.Ammettere che la vendita di documenti segreti, riguardanti la difesa dello Stato, ad altriPaesi, fosse veramente stata possibile, avrebbe certamente dimostrato il contrario.Purtroppo, la documentazione a riguardo non consente di accertare il dubbio, che però,come nella fantasia di qualunque racconto, potrebbe fornire una chiave di lettura di queitanti misteri che, agli occhi dei “comuni mortali”, rimangono nella storia, sempre pieni dipunti interrogativi.

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

7venerdì

6giovedì

8sabato

9domenica

10lunedì

11martedì

12mercoledì

Per l'ennesima volta le strade di Messina sono interessate dall'improvvisaformazione di vere e proprie voragini che "risucchiano" i veicoli in transito.Questo pomeriggio la via Comunale di Bordonaro ha ceduto durante il pas-saggio di un'autocisterna. Si è subito aperta una grossa buca che ha bloc-cato le ruote posteriori del mezzo pesante di proprietà dell'Amam.Fortunatamente nessuna conseguenza per l'autista.

"MessinAmare": la fase conclusivaSono state diverse le categorie di persone attirate, quest’estate, dalle atti-vità di “MessinAmare”. L’iniziativa del Centro Ricerche Nutrizionali StudiAmbientali e Sociali punta alla promozione ed alla valorizzazione dei nostrifondali. Per la fase conclusiva l’appuntamento è per tutti gli appassionatiall’evento Side Mount, curato dal Diving “Ambiente Liquido” per i giorni 27e 28 ottobre presso il Capo Skino Palace Hotel di Gioiosa Marea (Me).

Pietose condizioni del tratto via Trento angolo via NatoliE’ stata inviata dal consigliere comunale Giuseppe Chiarella una nota,all’ing. Costanzo, Dipartimento Manutenzione Strade e all’ing. Amato delDipartimento Urbanizzazzioni Primarie e Secondarie su segnalazione , conrelative foto, dell’Ing. Francesco Pantano per una richiesta di intervento, nelmarciapiede e nella sede stradale all’intersezione di Via Trento angolo ViaNatoli. Dalle foto si possono evincere le condizioni in cui si trova la zonainteressata, in quanto vi è uno sprofondamento del marciapiede.

Luigi Croce nominato commissarioE' stato nominato il commissario che guiderà la città fino alle prossime elezioniamministrative, è l'ex procuratore capo del Comune di Messina, Luigi Croce,che prenderà il posto del sindaco dimissionario, Giuseppe Buzzanca.Croce, che fino al 2008 è stato a Palazzo Piacentini, si insedierà al Comune neiprossimi giorni.

Presentata la riqualificazione del pilone

Settembre 2012Settembre 2012

Continuano gli incidenti per le strade di Messina. Questo pomeriggio sulcorso Cavour, intorno alle 14.00, un auto e un pullman si sono scontrati percause ancora in corso di accertamento da parte dei Vigili Urbani. Lievi feri-te per gli occupanti della vettura. Dopo pochi minuti, sul viale Boccettaall'incrocio con via Garibaldi, un auto e uno scooter sono entrati in collisio-ne. Ad avere la peggio il centauro attualmente ricoverato al Policlinico.

Due incidenti stradali quasi in contemporanea

Bordonaro: camion rimane "inghiottito" da una voragine

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Calcio: sorridono le messinesiDomenica positiva per le maggiori squadre calcistiche cittadine. L’ACRMessina espugna noto imponendosi per 2-1 grazie alle reti di Parachì e delnuovo arrivato Costa Ferreira. Con lo stesso risultato il Città di Messinasupera in casa il Sambiase con le reti di Saraniti e Tiscione.

E’ stato presentato stamani a palazzo Zanca dall'assessore allo sviluppoeconomico, Gianfranco Scoglio, il progetto preliminare delle opere di riqua-lificazione funzionale e strutturale del basamento del pilone ex-Enel di CapoPeloro. Il nuovo basamento è pensato come un moderno lido balneare, chetrova nelle classiche attività complementari (ristorazione, attività d’intratteni-mento e didattica degli sport acquatici, svago e tempo libero) elementi diforza del possibile progetto di finanza.

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circoscrizionicircoscrizioni

Dopo la voragine in viaComunale a Bordonaro,che ha inghiottito un

mezzo pesante, il consiglieredella III CircoscrizioneMassimo Minutoli pone l’ac-cento sulla disastrosa condi-zione della rete idrica e fogna-ria del villaggio. Si segnalanoinfatti numerosi avvallamenti

spesso coperti grossolanamente con qualchecolata di asfalto. Inoltre da ben tre mesi nelgreto del torrente Bordonaro è presente unaperdita fognaria. Analoga situazione in viaS.Pantaleo dove continuano a fuoriuscire liqua-mi nonostante un primo intervento di riparazio-ne effettuato da parte dell’Amam. Il disagio nonfinisce qui: In via Ferrara due famiglie subisco-no infiltrazioni di liquami, problemi già denun-ciati agli uffici tecnici dell´Amam senza avereottenuto riscontro nonostante sia stato fattopresente che nelle abitazioni le infiltrazionistanno rendendo inagibili i locali. La situazione è ormai insostenibile e il consi-gliere Minutoli, in rappresentanza dei numerosiresidenti del villaggio, chiede la progettazionedi una nuova rete idrica e fognaria.

III quartiere

di Andrea Castorina

Lezioni nel degrado, la denuncia di Gioveni e Cacciotto

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Tra pochi giorni riprenderanno le lezioni scolastiche anche aMessina. Lo scenario non sarà dei migliori non solo per la pre-carietà strutturale di alcuni edifici ma soprattutto per le indeco-

rose condizioni che caratterizzano le aree esterne di molti plessiscolastici. Entrare a scuola per molti bambini sarà come passeggia-re in una giungla vista la crescita spropositata di erbacce e rovi chetrovano terreno fertile in cortili che dovrebbero essere la cartolina davisita di molti istituti. I consiglieri della III Circoscrizione LiberoGioveni e Alessandro Cacciotto intervengono sulla questione sotto-lineando la preoccupante condizione dei numerosi plessi dell’Istitutocomprensivo “Giorgio La Pira” di Camaro le cui aree esterne continuano ad essere invase da erbac-ce senza che nessuno si preoccupi di ripulirle. Negli anni scorsi non si è mai provveduto a ripristina-re la decenza anche a causa del solito “balletto di competenze” fra assessorato all’edilizia scolasti-ca, all’arredo urbano e ambiente e ATO 3. Quest’anno – come sottolineano i due consiglieri – potreb-be essere pure peggio: “l’assessorato competente sarà per tutto il periodo scolastico senza guidapolitica e con il neo Commissario liquidatore dell’ATO 3 Trimboli che probabilmente si occuperà solodi tirare avanti la baracca fino a nuove elezioni.”

Voragine di Bordonaro: interviene Minutoli

III quartiere

Il consigliere U.D.C. della III CircoscrizioneAlessandro Cacciotto sottolinea una situazio-ne da commedia tragicomica che interessa

Contrada Faraone, una piccola contrada del vil-laggio di Camaro Superiore. I residenti dellazona sono “obbligati” dal Dipartimento comuna-le competente ad attenersi, nei lavori di straor-dinaria manutenzione. Chi è intenzionato adeffettuare una completa ristrutturazione del pro-prio appartamento deve rispettare determinatiparametri, dal momento che la contrada ricadenel “vincolo storico”. Se la storia finisse qui non ci sarebbe nulla dianormale, solo qualche attenzione in più nel-l’eseguire i lavori nelle abitazioni. Peccato che aquesto vincolo, tutt’altro che illegittimo,corri-sponda il degrado più assoluto. “La contradaFaraone di Camaro Superiore si trova in unassoluto stato diabbandono – spiegaCacciotto - la strada èampiamente dissesta-ta con profonde crepespesso chiuse dairesidenti alla menopeggio”.

Contrada Faraone: si tutela la storia e… il degrado

III quartiere

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Sono stati presentatia l l ’ A s s e s s o r a t oall’Economia di

Palazzo Zanca i progettidi qualificazione dellazona del Pilone. Alcuni fragli interventi conformi,afferma l´ex assessoreallo sviluppo economico,Gianfranco Scoglio,hanno avuto attualizza-zione all´interno delpiano. Al tempo diBuzzanca, sono venutimeno alcuni fondi dellacomunità europea e sonostati revocati finanzia-menti regionali, per i qualiè già stato fatto ricorso alTAR e , se ciò non baste-rà, si procederà per viaamministrativa. L´opus ladobbiamo pagare ed ifinanziamenti non sonocomunali ma derivano dauna premialità del PISTper la qualità del progetto.L´ingegnere De Cola, perla parte strutturale, spiegail progetto della Zona delPilone. Vi è una piazzaprotetta con una tenso-

struttura; vi anche la rea-lizzazione di parcheggisulla via marina che portaalla statua di Padre Pio,dove si parcheggerà e poisi potrà arrivare a piedi.Fra gli altri progetti realiz-zati nella piazza: il Museodel Pilone. All´altezzadell´estradosso della cro-ciera di fondazione, sor-gerà la piazza che con-sentirà una vista partico-lare sullo stretto. Il piloneavrà 8 ascensori, in previ-sione di visite guidate esarà prevista anche lagestione delle aree averde. L’ing. Piero Marino,che si è occupato dellasostenibilità economicadel progetto, afferma: icosti di investimento e digestione sono previsti incirca 9 milioni di €uro. Frai ricavi vi saranno quelliderivanti da un lido conbar ristorante, da visiteguidate al Piloni e corsi divela per circa 2milioni ed800 mila €uro.

cittàcittà

Riqualificazione del Pilone a cura di Marilena FarandaTorre Faro

Il Consiglio Comunale,spiega il PresidentePreviti, ha dovuto ricono-

scere l´importanza di creareun cimitero per animali, susollecitazione di molteassociazioni. Il cimiteroavrà parcheggi e tutti i ser-vizi che servono. Il Vicepresidente vicarioTrischitta,: un iniziativalodevole anche se un po´ inritardo, per gli animali chesono compagni di vita.Calabrò,(PD):“Importantel’aver denunciato finalmen-te elementi in cuil´Amministrazione era defi-citaria, Tamà,(Grande Sud):oggi c´è una trasversalitàpolitica,che porta alla sensi-

bilità politicacome è questadella realizzazio-ne del cimitero.Ticonosco (PDL):l´importante èche Messina siadotata di un cimi-tero dove ognuno

possa piangere i propri cari,perché l´animale è comeuno di famiglia. Tiano delMovimento per l’ItaliaMessina,: si potrebbe darefinalmente una spinta perMessina, questa coesioneal di là del colore politico,che si è vista in questaoccasione dovrebbe essercisempre. Spadaro(Verdi):finalmente stiamo dandospazio a ciò che il popolorichiede.

Consiglio Comunale

Un accordo trasversale per inostri amici animali

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foto di Dino Sturiale

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Si è svolto alla CCIAA diMessina il convegnoCisl “L’anziano come

risorsa: sussidiarietà e terzaetà. Il nostro punto di vista”.Erano presenti: CarmeloRaffa, segretario generaleFNP – CISL Messina: BrunoZecchetto, FNP – CISL;padre Gaetano Tripodo,direttore Caritas; DarioCaroniti, professoredell’Università; GiovanniAmmendolia, presidentecooperativa Azione Sociale;

Nina Di Nuzzo, PresidenteBanca del Tempo “Insieme eMeglio”; a conclusioneTonino Genovese segretariogenerale UST – CISL.Zecchetto evidenzia come,gli anziani, possono rendersiutili alla società, dando spin-ta ad altri valori. PadreTripodo, sostiene che unanziano è una risorsa, se cisi mette in atteggiamento diaccoglimento dell’altro.Ammendolia valorizza il ser-vizio svolto dalle cooperativea Messina, ma non riesconoa creare rete fra di loro e conl ’ A m m i n i s t r a z i o n e .Bisognerebbe, affermaCaroniti, che vi fosse unamaggiore coesione fra anzia-ni e giovani.

CISL

Mobilità UrbanaSistemazione impianto elettrico a Fondo Fucile

Il Consiglio comunale, haapprovato, con quindici votifavorevoli, tre astenuti e nes-

suno contrario, la delibera sullalegge regionale 8/04/2010 n° 9.Modifica alla delibera delConsiglio n° 20/c del14/03/2012 sulla gestione inte-grata dei rifiuti e della bonificadei siti inquinanti. Poi l'Aula hadeliberato, con ventidue votifavorevoli, due astenuti, la cit-tadinanza onoraria a GiovanniPascoli. Il Consiglio è statoaggiornato giorno 14, alle 11.

L'impianto elettrico di via 38Ba Fondo Fucile villaggioAldisio è stato sistemato

dopo gli interventi Enel. Nonessendoci le condizioni dellachiusura, l'Ass. alle Manutenzioni,Pippo Isgrò, ha invitato ilDirigente del DipartimentoMobilità Urbana, ing. DomenicoManna, ad effettuare un sopral-luogo per l'apertura al trafficodella strada.

Palazzo Zanca

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Seduta del ConsiglioComunale

L’anziano come risorsa

Sono state avviate leoperazioni di conferi-mento in discarica del

materiale delle costruzioniabbattute a Maregrosso, nel-l'ambito dell'attività di riquali-ficazione del waterfront. Lametodologia utilizzata, è inlinea con il conferimento indiscarica di materiali prove-

nienti da demolizioni, datoche si è provveduto alla loroseparazione ed analisi.Accertata la mancanza diinquinanti pericolosi, i mate-riali inerti, già selezionati eraccolti, sono trasportatipresso gli impianti autorizza-ti. Secondo le indicazionidell'Amministrazione comu-nale, per i materiali separatidagli inerti (frigoriferi, compu-ter, lavatrici, copertoni), l'as-sessore al waterfront, PippoIsgrò, ha disposto di proce-dere alla loro collocazione indiscariche.

Maregrosso Conferimento materiale in discarica

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Nell’ambito degli interventi realizzati dalla Provincia regionale nel settore della promo-zione e della solidarietà sociale, l’assessorato compente, in linea con quanto giàposto in essere per la tutela dei ragazzi disabili, ha aderito alla proposta della

Cooperativa sociale “Socioculturale onlus” di Venezia Mestre di organizzare, a titolo gratui-to, un seminario informativo sul tema: “Il supporto a scuola fornito al ragazzo sordo, oggi.Le buone pratiche sul campo”. Il meeting si è svolto nel Salone degli Specchi di Palazzodei Leoni. L’incontro, rivolto in particolar modo ai dirigenti, funzionari ed operatori degli Entipubblici e privati impegnati a vario titolo con ragazzi con disabilità uditive, ha costituito l’oc-casione per affrontare i diversi aspetti della complessa realtà che riguarda i sordi: dalle pro-blematiche del linguaggio e delle varie ed innovative tecniche riabilitative alle questioni nor-

provincia Messinaprovincia Messinaa cura di Marilena Faranda

Salone degli Specchi- Palazzo ZancStrategie per una sordità p

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mative ed organizzative riferite ai servizi ed agli operatori di supporto fino agli aspetti deiprocessi rieducativi finalizzati all’inclusione scolastica, sociale ma soprattutto lavorativa deiragazzi sordi. Il seminario introdotto da Stefano Parolini, in rappresentanza dellaCooperativa sociale “SocioCulturale onlus” e diretto dal formatore dell’Università diVerona, Marcella Nalli ha visto la partecipazione dell’assessore al ramo, DanieleBruschetta e dal dirigente delle Politiche sociali, Gabriele Schifilliti. Bruschetta ha ammes-so l’attuale carenza da parte dell’amministrazione di interventi necessari a favorire l’inte-grazione di questi soggetti audiolesi, ma ha, inoltre, garantito che metterà in atto tutte lestrategie che servono, affinché questi soggetti siano attenzionati.

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foto di Peppe Saya

ca più tollerabile

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Pochi giorni al via del nuovo anno scolastico, ma le polemiche scaldano già l'apertu-ra ufficiale dei cancelli. Il Codacons, senza mezzi termini si rivolge ai sindaci di tuttala Sicilia: "Chiudere gli istituti scolastici non a norma e rinviarne l'apertura a data da

destinarsi". "La sicurezza delle scuole è un problema serissimo che ogni anno si ripresen-ta in occasione dell'avvio dell'anno scolastico - afferma il segretario nazionale, FrancescoTanasi - Il non rispetto delle norme vigenti e la mancata presenza dei certificati in materiadi incendi, sisma, agibilità, ecc. , rendono di fatto fuorilegge gli edifici scolastici consenten-do ai sindaci di rinviare l'apertura degli istituti, così come ha fatto il sindaco diCampobasso". In caso di incidenti e di danni a persone e cose all'interno di scuole non anorma, infatti, gli stessi sindaci potrebbero essere chiamati a risponderne, assieme allaprovince. Per tale motivo Tanasi invita i sindaci a disporre la chiusura temporanea degli edi-fici scolastici fuorilegge in attesa della loro messa in sicurezza, e con la formazione dellenuove classi annuncia una pioggia di ricorsi contro le "classi pollaio", ossia quelle dove, acausa dell'elevato numero di studenti, non si rispettano i limiti di spazio minino per alunno

SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Nuovo anno scolasticoClassi pollaio e plessi fuorilegge

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fissati dalla legge. I genitori possono valutare il livello di sicurezza delle scuole frequenta-te dai propri figli utilizzando l'apposito questionario pubblicato alla pagina "scuola sicura"del sito www.codacons.it Anche Cittadinanzattiva lancia l'allarme sicurezza. "Mancano lecertificazioni in 3 scuole su 4, la manutenzione ordinaria è diventata un lusso per pochi, leaule sono sovraffollate in un terzo dei casi. Non vorremmo rovinare la festa per l'inizio del-l'anno scolastico a quasi 9 milioni di studenti e alle loro famiglie, ma anche quest'anno -dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva - siamoqui a ricordare che almeno un terzo delle nostre scuole è insicuro, soprattutto nel sud delPaese. E a fronte di ciò, gli strumenti e le risorse messe in campo sono davvero inadegua-te: ad esempio che fine hanno fatto i 400 milioni di euro dei Fondi Fas destinati prevalen-temente a Calabria, Campania, Puglia e Sicilia? Non ha alcun senso procedere alla richie-sta di deroga alla normativa antincendio come fatto dal sindaco di Campobasso, che haritardato di una settimana l'apertura delle scuole". "In un tempo così breve la situazione non cambierà e gli studenti entreranno comunque in aule insicure, anche se il sindaco nonavrebbe di fatto più alcuna responsabilità in caso di incendio. Piuttosto ci appelliamo alMinistro - dice Bizzarri - perchè obblighi le scuole a dotarsi entro la fine dell'anno delle certificazioni, rivedendo i limiti di spesa imposti dal patto di stabilità, e modifichi l'art.64della legge 133/2008 che ha previsto l'innalzamento del numero di studenti per classe eche, di fatto, contrasta con i limiti della normativa antincendio".

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EconomiaEconomiaa cura di Gino Morabito

La prima trance del piano di dismissione delpatrimonio immobiliare della RegioneSiciliana, prevede la cartolarizzazione di 68immobili di tra cui pezzi importanti come ilPalazzo dei Congressi di Agrigento, l’exOspedale di Sciacca e diversi immobili sullungomare di Capo D’Orlando. Come illu-strato durante la conferenza stampa del 10settembre scorso dall’assessore regionaleGaetano Armao, la vendita degli immobiliregionali dovrebbe portare nelle casse dellaRegione Siciliana poco più di 200 milioni dieuro che saranno destinati, così come hatenuto a sottolineare lo stesso Armao, all’ab-battimento dell’indebitamento e agli investi-menti. Neanche un euro, dunque, sarà utiliz-zato per le spese correnti. Il trasferimentodegli immobili regionali avverrà con una pro-cedura agevolata direttamente gestita dal-l’amministrazione, senza l’intermediazione

della società mista della quale, in preceden-za, ricorreva l’obbligo. I vantaggi dell’opera-zione di vendita non finiscono qui. A detta dell’assessore Armao così facendosi riducono anche i costi per le spese digestione immobiliare, realizzando ulteriorieconomie di bilancio. Nella stessa occasio-ne è stato presentato anche il piano didismissione dell’AST (Azienda SicilianaTrasporti), concernente alcuni immobili siti aCaltagirone, Trapani, Siracusa, Sortino,Modica e Ragusa, per un valore complessi-vo di circa 5 milioni di euro il cui ricavatodovrebbe essere reinvestito per il rinnovodel parco veicolare. Anche questo è unsistema per fare cassa e rimpinguare quelleasfittiche della Regione Siciliana. Resta davedere se in un periodo di crisi economica edi liquidità, il mercato – immobiliare – sarà ingrado di rispondere secondo le aspettative.

La Regione vende i gioielli di famiglia

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12 Settembre 2012Messina - Piazza Antonello

Il turismo del futuro

foto di Peppe Saya

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La cartolinaLa cartolina

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Saluti da Messina

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CulturaCulturaa cura di Vincenza Di Vita

A Giardini Naxos un settembre di culturaDalla letteratura contemporaneaal Mito e ritornoPresentati le due manifestazioniNaxoslegge ed Extramoenia

Tornano a Giardini Naxos Naxoslegge ed Extramoenia. “Un settembre di cultura, dalla letteratura contemporanea al Mito e ritorno“, lo ha definitoFulvia Toscano, direttrice artistica delle due manifestazioni, nella conferenza stampa di pre-sentazione. A portare i saluti istituzionali a nome del Comune è stato Mario Amoroso, vicepresidenteconsiglio comunale di Giardini Naxos. Anche la Proloco è intervenuta per voce della presi-dente Carmen Lo Monaco: “La Pro Loco nasce per promuovere la cultura, quindi siamo alfianco di Naxoslegge e Extramoenia con le nostre ´armi´: il volontariato e la cittadinanzaattiva“.

La II edizione di NaxosleggeAd anticipare le due manifestazioni, una novità: il I festivaldi Street Art di Giardini che si terrà dal 13 al 16 settembre.“Giardini – ha ricordato Giuseppe Stagnitta - diventerà uncontenitore di arte contemporanea, con opere dipinte nelcorso di una notte. Titolo: Emergence“.

"Il nostro obiettivo – ha sottolineato il direttore artistico Fulvia Toscano – e rendereNaxoslegge un evento sempre piu condiviso, evitando l’idea di una rassegna salotto e pas-serella e puntando sui contenuti forti che, dal libro alla narrazione, si snodano sui temi delleemergenze sociali, delle memorie collettive, piu o meno rimosse e condivise, della comu-nicazione verbale. La nostra filosofia guida è: cultura sempre e comunque. Malgrado leristrettezze, malgrado il disamore da cui spesso ci sentiamo circondati, malgrado il fioriredel ciarpame gridato e spacciato per cultura”.Quindi, dal 17 al 23 settembre la cultura, l´impegno civile e la contaminazione tra saperitornano protagonisti a Giardini Naxos con la seconda edizione di Naxoslegge. Il festivaldelle narrazioni, della lettura e del libro, ideato dall´associazione culturale Le Officine diHermes con la collaborazione di Lido di Naxos, libreria Doralice, AssociazioneCommercianti Antiracket e Antiusura Valle Alcantara, Comune e Proloco di Giardini Naxos,approfondisce il viaggio tra i temi portanti dell´universo letterario avviato lo scorso settem-bre, arricchendosi di contributi, nuove sezioni e tante location. Naxoslegge saluterà il suo pubblico alle 21.30 al cine-teatro comunale con un concerto-omaggio alla musica italiana d’autore tra poesia e musica.

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foto di Antonio De Felice

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La XIV edizione di Extramoenia In ideale staffetta con Naxoslegge, dal 25 al 29 settembresi rinnova a Giardini Naxos l’annuale appuntamento conExtramoenia. La rassegna di cultura classica organizzata

dal Comune di Giardini Naxos, giunta alla sua XIV edizione, quest´anno sarà dedicata altema La Grecia necessaria.Un’anticipazione di Extramoenia sarà la seconda Notte della lettura (22 settembre), realiz-zata in collaborazione con Naxoslegge al Castello di Schisò. “Speriamo – ha dichiarato ilproprietario Sebastiano Paladino in conferenza stampa –che il castello di Schisò e il corti-le con continuità possa ospitare eventi culturali di questo calibro, che di anno in anno rian-nodano il legame tra un palazzo storico e la città".Saranno presentati i libri: L’isola O-scena. Un’idea di Sicilia nella poesia contemporanea diDario Tomasello; Dal futurismo all’assurdo. L’arte totale di Beniamino Joppolo di KatiaTrifirò; Il maggio di Filicudi. Storie di mafia e turismo nelle Eolie degli anni ’70 di GiuseppeLa Greca.“Con Etxramoenia la cultura classica rivivrà in una terra che al classico deve tutto, in ter-mini di spazio simbolico: Giardini Naxos, la più antica colonia greca della Sicilia, ponte traantico e moderno. Ed è proprio in questa ottica – sottolinea il direttore artistico FulviaToscano – che le due manifestazioni, gemelle, Naxoslegge e Extramoenia, sono collocateuna di seguito all’altra, in una sorta di evidente e fruttuoso dialogo tra antico e moderno.Siamo certi che il pubblico apprezzerà questa Giardini. Per info e per visionare i programmi delle due manifestazioni: www.naxoslegge.it ewww.ilblogdiextramoenia.it

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foto di Antonio De Felice

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Mostra d’arte contemporanea dell’artista messinese

Giovanni Allio

Astrattismo cineticoe optical

La mostra è stata curata da LuigiFerlazzo Natoli e Teresa Pugliatti

Messina - Monte di Pietà

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Il brano evangelico che la liturgia ci propone è alcentro del Vangelo di Marco e fa da cerniera trale due parti dell’intera narrazione. Proprio aCesarea di Filippo, il territorio più lontano rag-giunto da Gesù nel suo cammino, il Rabbì vienericonosciuto come il Cristo; sulla croce (Mc 15,39), il luogo più lontano da tutte le aspettativereligiose, viene riconosciuto dal centurione paga-no come il Figlio di Dio.La duplice, pungente domanda con cui si aprequesto brano non è un segno di squilibrio delrabbi di Nazareth. Lui sa benissimo chi è. Siamonoi che dobbiamo chiarirci le idee...Fino a Cesarea di Filippo i discepoli hanno segui-to Gesù incantati dalla sua Parola così diversada quella degli altri maestri, i suoi miracoli hannolasciato tutti a bocca aperta, il suo modo di parla-re del Padre ha rivelato un’intimità inaudita conDio, la sua attenzione e simpatia verso i poveri,gli ammalati, gli esclusi ha capovolto gli schemireligiosi del tempo. Ma ora Gesù inizia a girare lecarte in tavola, vuole fare il punto della situazio-ne con i suoi discepoli. E con noi.«La gente chi dice che io sia?» (v. 27).Facile! Giovanni Battista, Ella o qualcuno dei pro-feti... Tutti hanno capito la grandezza di Gesù,ma la riducono a qualcosa di già noto e cono-sciuto, non riescono a cogliere la sua novità.Succede spesso anche a noi di dare per sconta-to, di pretendere di sapere già, e ci chiudiamo inuna fede stanca e ripetitiva. Ma Gesù non siaccontenta del parere della folla, ora vuole arri-vare anche a loro, ai discepoli. E a noi.«Ma voi, chi dite che io sia?» (v. 29).Qui si gioca tutto. Questa è la domanda fonda-mentale del Vangelo. Per noi che ci diciamo cri-stiani, questa è la domanda decisiva da cui

Un punto di domandadeposto nel cuoredell’uomo

Commento al Vangelo

Ed egli (Gesù) domandava loro:

«Ma voi, chi dite che io sia?».

Pietro gli rispose: «Tu sei il

Cristo».

E ordinò loro severamente di

non parlare di lui ad alcuno.

(Mc 8, 27-35)

16 Settembre 2012XXIV domenica T.O. (B)

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dipende tutta la verità del nostro modo di vivere la fede. Non basta, per essere cristiani, averricevuto il battesimo, appartenere a una chiesa, praticare una religione o una morale checomunemente vengono definite cristiane, ma occorre che ci sia questo momento di interro-gazione, nel segno della più radicale sincerità, sulla figura di Cristo. Forse per qualcuno,dopo tanti anni di pratica cristiana, potrebbe essere la prima volta: «Chi è Gesù per me?». Non ci sarebbe da meravigliarsi troppo, se anche i discepoli, che credevano di conoscereGesù, si sono sentiti provocare da una domanda che forse non avevano né previsto né,tanto meno, affrontato prima di quel giorno.Che cosa saremo capaci di rispondere? Non dobbiamo sentirci mortificati se immediatamen-te non riusciamo a trovare la risposta che vorremmo. Già il mistero di una persona è talmen-te grande che sempre sfugge a ogni tentativo di definizione. Il mistero di Cristo poi, per laprofondità della sua origine divina, va al di là delle nostre possibilità di comprensione. Ciòche conta è macerare dentro la domanda, confessare umilmente la propria inadeguatezza eal tempo stesso affidare alla preghiera il desiderio di capire, di approfondire, di saper deli-neare con maggior nitidezza i tratti fondamentali della figura di Gesù. Nessuno deve pensare che basti ricorrere al repertorio di immagini e di risposte che ci ven-gono dalle professioni di fede ufficiali o dalla tradizione teologica, ma deve mettere in giocose stesso, la sua sensibilità, la sua immaginazione, il suo cuore, in un faccia a faccia cheriproduca quello che è avvenuto tra Gesù e i discepoli. E una volta che si arrivi a dare unarisposta, bisogna mettersi nuovamente in cammino per approfondirla così da renderla, sefosse possibile, più vera, o se si vuole, meno infedele, come un ritratto che da sfuocato habisogno di essere messo a fuoco.«Voi chi dite che io sia? Io non sapròmai chi sia Dio se non dopo aver incon-trato Gesù. Dio è Gesù. E quella perso-na viva, camminatore instancabile,impolverato, profumato di nardo e diamicizia a Betania, il coraggioso cheosa toccare i lebbrosi e sfidare chi vuoleuccidere l’adultera, il tenero che si com-muove per le folle senza pastore e perle belle pietre del tempio, il rabbi cheamava i banchetti, il povero che mai èentrato nei palazzi dei potenti, volto diluce e volto di pietra (Is 50,7), inflessibi-le nella misericordia, che sapeva amarecome nessuno, esperto di dolori, uomodalla vita buona, bella, felice, che pas-sava nel mondo guarendo la vita. Dio èquell’uomo di Nazaret: il nostro DioGesù Cristo. Se dovessi dire qualcosadi Dio, potrei dire soltanto: Dio è Gesù,è quel modo di vivere, quel modo dimorire, quel modo di risorgere» (ErmesRonchi).

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parole in bluparole in blu

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Le cose che si muovono potrebbero muoversietenamente. Perché no? Non è questa la leggein cielo dove è certo vige la stessa legge chein terra? Ma io so che dalla nascita in poianche la malattia è prevista e preparata. Dabel principio qualche organo è più debole elavora con qualche sforzo e costringe a qual-che sforzo qualche organo fraterno e dove c'èlo sforzo s'ingenera la fatica e perciò, infine,viene la morte.

Da “Il mio ozio”

La salute non analizza se stessa e neppure siguarda allo specchio. Solo noi malati sappia-mo qualche cosa di noi stessi. »

Da “La coscienza di Zeno”

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Trieste, 19 dicembre 1861 Motta di Livenza, 13 settembre 1928

L'immaginazione è una vera avventura.Guàrdati dall'annotarla troppo presto perchéla rendi quadrata e poco adattabile al tuoquadro. Deve restare fluida come la vita stes-sa che è e diviene.

Da Saggi e pagine sparsi

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Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Relax, abbronzatura e due chili in più sullabilancia. E' quanto hanno lasciato le vacan-ze a oltre la metà degli italiani, il 52% per laprecisione. E' quanto emerge da una indagi-ne on line effettuata dalla Coldiretti per veri-ficare gli effetti delle ferie sull'aspetto fisico,dalla quale emerge peraltro che solo il 23%dei nostri concittadini si sente in perfettaforma, grazie all'alternanza di sport e attivitàfisica al buon mangiare durante l'estate.Appena il 2% - precisa la Coldiretti - è inve-ce dimagrito perché ha sofferto la mancan-za di cibi adeguati al proprio gusto nel luogodi villeggiatura, mentre il 23% si dice noninteressato al proprio peso perché il riposo,durante l'estate, era la cosa più importante.

Con il rientro dalle ferie sono quindi in moltia cercare di recuperare la forma perdutacon l'attività fisica ed il boom dell'iscrizioni

alle palestre, ma anche con la corretta ali-mentazione e il ricorso alle diete. Se - conti-nua la Coldiretti - è scontro tra le diverseproposte dei dietologi per affrontare ilsovrappeso, sono invece unanimementericonosciuti i benefici della dieta mediterra-nea. I suoi prodotti base, a partire dal con-sumo di frutta e verdura, possono aiutare arecuperare la forma perduta ma sono ancheconsiderati indiscutibilmente essenziali pergarantire una buona salute soprattutto per lacrescita nelle giovani generazioni. Pane,pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradi-zionale bicchiere di vino consumati a tavolain pasti regolari hanno consentito agli italia-ni, conclude la Coldiretti, di conquistare finoad ora il record della longevità con una vitamedia di 79,1 anni per gli uomini e di 84,3anni per le donne, nettamente superiore allamedia europea.

Per 52% italiani dopo estate 2 kg in più sulla bilancia

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Mangia sanoMangia sano

Parmigiana di melanzane grigliate

Ingredienti per 8 persone

• 1 spicchio di Aglio

• qualche foglia di Basilico fresco

• ½ Cipolla piccola rossa

• 400 gr di Edamer a fette

• 8 Melanzane grandi

• Olio di oliva extravergine q.b.

• 200 gr di Parmigiano grattugiato

• 100 gr di Pecorino grattugiato

• 1 litro e ½ di Passata di pomodoro

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Lavate, mondate e tagliate a cubetti lacipolla e l’aglio e fateli soffriggere inquattro cucchiai d’olio extravergine dioliva. Quando si saranno imbionditi,unite la passata di pomodoro e lasciatecuocere a fuoco medio fino a che il sugorisulterà piuttosto denso. Infine aggiu-state di sale e unite qualche foglia dibasilico fresco spezzettata, poi spegne-te il fuoco e mettete il sugo da parte. Spuntatele, lavatele e tagliatele a fettedello spessore di circa 1 cm, per il versodella lunghezza, utilizzando se l'avetel’affettatrice, così da ottenere fette piùregolari e dello stesso spessore. Ungetequindi una pirofila antiaderente con del-l’olio extravergine di oliva, poi cosparge-tene il fondo con qualche cucchiaio disugo e iniziate a comporre un primostrato di fette di melanzana, sistemateuna di fianco all’altra, leggermentesovrapposte. Versate uniformementealtra salsa di pomodoro sulle melanza-ne, cospargete con il parmigiano e ilpecorino ed infine ricoprite con le fettedi formaggio edamer. Continuateseguendo lo stesso procedimentoanche per gli strati successivi, fino adesaurimento degli ingredienti: disponetele fette di melanzana, il sugo di pomo-doro, il parmigiano e il pecorino, le fettedi formaggio edamer ed infine nuova-mente le melanzane, e così via. L'ultimo strato deve essere composto disolo pomodoro e parmigiano grattugia-to. Da ultimo aggiungete un filo d’olio eponete la parmigiana di melanzane gri-gliate a cuocere in forno statico a 180°per circa un’ora. La parmigiana dimelanzane grigliate è pronta: lasciatelariposare 10 minuti prima di servirla, cosìsi compatterà un po'. Buon appetito!

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Amarcord

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