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n° 86 anno X - 6 Settembre 2012 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it La grande corsa r.g. Salvatore Forestieri

il Cittadino n. 86

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Settimanale gratuito d'informazione

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Il prossimo 28 ottobre si voterà per il rinnovo del ConsiglioRegionale in Sicilia. La nuova amministrazione sostituiràquella del governatore Raffaele Lombardo dopo una tormen-tata stagione amministrativa che si è conclusa, a fine luglio ,con le dimissioni dello stesso Lombardo. In tutta la Sicilia cisi chiede già chi potrebbe essere il prossimo Presidente. In tved in radio se ne parla ormai quasi ogni giorno, ed i giornali-sti hanno cominciato a versare fiumi di inchiostro sull’argo-mento. Anche la gente comune ne parla, e lo fa al bar, nelposto di lavoro e, molto spesso, come ormai avviene per ogniargomento di discussione che sia di interesse collettivo, neparla attraverso internet. Nei social network come Twitter edin particolare Facebook, infatti, molta gente scrive spessocommenti esprimendo ipotesi, speranze e paure sul prossimoPresidente della Regione. Per questo motivo, proprio nel web,sono stati lanciati i primi sondaggi sull’argomento, ed in retecircolano già i primi risultati, sulla base dei quali il Presidenteeletto potrebbe essere uno fra i candidati del centrodestra:Nello Musumeci (Pdl, La Destra, Pid), con il 23,5 – 26,5% deivoti, Gianfranco Miccichè (Grande Sud, Mpa, Fli), 24% – 25%)e Rosario Crocetta (Pd, Udc, 23,5 - 25,5%) . La percentuale deivotanti, secondo il sondaggio Tonkaf, non supererebbe il 51,5- 53,5 %. Secondo un sondaggio Datamonitor(http://www.datamonitor.it/), commissionato da Blog Sicilia,invece, Nello Musumeci (Pdl, La Destra, Pid) risulterebbe intesta con il 28% delle preferenze, seguito da Rosario Crocetta(Pd, Udc) con il 26%, Gianfranco Miccichè (Grande Sud, Mpa,Fli) con il 22%, e Giancarlo Cancellieri (Movimento 5 Stelle)con l’11%.

Sfida a tre: Musumeci- Miccichè- Crocetta

Il Presidente della Regionesecondo i sondaggi

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Sommario

33 CircoscrizioniNotizie dai quartieri

34-35 CittàCronache urbane

36-37 ProvinciaNews dal territorio

32 SettegiorniCronaca della settimana

10-17 Primo PianoAlla ricerca di nuovi equilibri

numero 86 anno X - 6 Settembre 2012

20-21

4 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT4

AttualitàTest universitari

SiciliaAllarme del WWF

38-39

CulturaRock’n’beer FestBiblioteca e turismoIl quadro di Dinnamare

44-51

Ecomonia40-41

22-23 Dietro le quinte

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo Arena

Coordinamento:Tiziana Zaffino, Gianluca Rossellini, GabriellaGiannetto, Dario Buonfiglio, Gino Morabito,Antonio Grasso

RedazioneNunzio De Luca, Cristina D’Arrigo, Giuseppe Zaffino, Enza Di Vita, Maria Cristina Rocchetti, Letizia Frisone

Collaboratori Andrea Castorina, Hermes Carbone, MarilenaFaranda, Chiara Lucà Trombetta, Max Leone,Salvatore Grasso, Paola Libro, Lilly La Fauci

RubricheMimmo Saccà, Michele Giunta

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaAntonio De Felice, Riccardo Caristi, Orazio D'Arrigo, Nunzio Di Dio, Peppe Saya, Gianmarco Vetrano

Direttore marketing Francesco Micari

Pubblicitàcontatti: 3462306183, 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano, e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

56-57 Pane per tuttiDistanza e vicinanza nel Vangelo

Spettacoli52-53

Mangiare Sano60-61

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di Michele Giunta

immagineimmagine

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“Il Sindaco è venuto a mancare”, ha ironizzato Giuseppe Buzzanca aprendo la conferen-za stampa durante la quale, venerdì 31 agosto, ha comunicato alla città di Messina lesue dimissioni da Primo Cittadino. Palazzo Zanca, dunque, sarà commissariato per la

terza volta negli ultimi otto anni. Quella di Buzzanca è stata una scelta obbligata. Per can-didarsi alle prossime elezioni per il rinnovo dell’ARS, l´Assemblea Regionale Siciliana,infatti, era necessario rimuovere, entro il 31 agosto, i motivi di ineleggibilità, tra cui quellodi ricoprire l’incarico di Sindaco di un Comune superiore a 20 mila abitanti. Buzzanca haesordito ringraziando, per la preziosa collaborazione, la sua giunta, tutti i membri delComune e le forze dell’ordine. “Voglio iniziare il mio discorso- ha affermato l’ex Sindaco-ricordando una data: 1 agosto 2010. Quel giorno stavo venendo a Messina da Palermo perrassegnare le mie dimissioni dal Parlamento regionale. Durante il viaggio mi è arrivata unatelefonata del mio avvocato, il quale mi ha informato del fatto che una nuova sentenza miconsentiva di portare avanti la mia battaglia di principio e di non dimettermi. In quelmomento, dunque, ho deciso di portare avanti il mio programma. Oggi considero il mio pro-gramma ultimato. Noi- ha sottolineato- abbiamo realizzato tutte le opere che volevamo rea-lizzare, al di là delle polemiche che ci sono state rivolte”.Buzzanca non ha rinnegato le sue scelte, è fiero di aver scelto Messina piuttosto che l’Arsfino a pochi mesi fa, ma “oggi la situazione è completamente cambiata rispetto al 2010- haspiegato- ed anche rispetto a pochi mesi fa quando ritenevo che i tempi non fossero anco-ra maturi per lasciare la carica di Sindaco. Oggi lo sono. Nel decidere se lasciare la guidadel Comune di Messina – ha continuato- ovviamente ho fatto tutte le valutazioni necessa-

Si chiude l’era Buzzanca

foto di Peppe Saya

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rie. E’ cambiato il quadro politico nazionale e locale. E bisogna sempre adeguarsi al perio-do in cui si opera. In questo momento c’è bisogno di fare chiarezza ed è quello che stofacendo”.L’ex Sindaco, tuttavia, ha voluto sottoporre all’attenzione e al giudizio della città i risultatidel suo lavoro: “Sono stato accusato di non aver fatto niente per migliorare la situazioneoccupazionale in città. Ma in realtà in questi anni hanno trovato lavoro molte persone aMessina grazie al fatto che sono state sbloccate tante opere incompiute come il Palaculturae gli svincoli. Io ritengo che complessivamente- ha tuonato- la nostra attività amministrati-va possa essere valutata positivamente. Voglio far presente soprattutto il fatto che oggi ilComune di Messina è in regola con i conti, perché questo hanno certificato i revisori deiconti”.Buzzanca ha sottolineato che intende continuare a lavorare al servizio di Messina, anchese in modo diverso. “Io oggi sto rilanciando- ha dichiarato- perché penso di poter continua-re a servire la provincia di Messina”. Non ha nascosto i limiti della sua amministrazione,dovuti , a suo avviso, soprattutto al difficile momento storico che stiamo vivendo e ha spie-gato : “ Noi certamente avremmo potuto fare di più. Avremmo potuto fare passi ancora piùlunghi per esempio per quanto riguarda l’arrendo urbano. Ma le risorse a nostra disposizio-ne erano limitate. Tuttavia ci sono ancora tanti progetti in cantiere e chi verrà dopo di metaglierà molti nastri. Oggi a me interessa rilanciare, ed annunciare che , se me ne sarà datal’opportunità, continuerò a lavorare al servizio di Messina con la passione di sempre anchese da un’altra postazione come parlamentare o come assessore alla Regione. Abbiamodovuto affrontare un periodo molto triste – ha continuato- per via della crisi epocale che siè abbattuta sul nostro Paese. Tuttavia abbiamo cercato di contrarre al massimo le spesegarantendo i servizi essenziali ai cittadini. Con i nostri mezzi limitati, abbiamo dato risposteimportanti alla città. Adesso ritengo sia necessario spostarmi. Ma- ha avvisato- chi pensache non mi occuperò più di Messina si sbaglia!”Un momento di malinconia ha deciso di dedicarlo alle vittime delle alluvioni che hanno col-pito Messina: “ Ci sono molte cose di cui vado orgoglioso e di cui parlerei per ore. Ma nonposso non ricordare in questa occasione la più grande ferita che portiamo nel cuore: quel-la causata dalle alluvioni che hanno colpito la nostra città. Abbiamo aiutato le famiglie allu-vionate a tornare alla quotidianità, ma ovviamente nessuno potrà restituire alle loro fami-glie le vittime delle alluvioni”.Il ringraziamento finale di Buzzanca è stato rivolto alla stampa, a tutti i giornalisti che vener-dì mattina hanno reso gremita la sala Falcone-Borsellino di Palazzo Zanca, agli stessi gior-nalisti che in questi anni lo hanno spesso criticato: “Voglio ringraziare tutti i giornalisti perla loro presenza costante e per la loro cronaca sempre puntuale, a volte critica, ma sem-pre costruttiva”. Proprio fornendo ulteriori chiarimenti ai giornalisti presenti l’ex Sindaco haimpiegato i suoi ultimi minuti a Palazzo Zanca :“Non escludo una candidatura alle prossi-me elezioni amministrative di Messina. Non nascondo che mi piacerebbe far parte dellaprossima squadra di governo. Ma in politica non si può sapere cosa succede in sei o in ottomesi”, ha spiegato.Con le dimissioni di uno dei Sindaci più discussi della storia di Messina si è chiusa l’eraBuzzanca. Non si sa ancora con certezza in che postazione lo vedremo e che ruolo politi-co ricoprirà in futuro, ma sicuramente, come lui stesso ha annunciato, di Buzzanca senti-remo ancora parlare.

Lilly La Fauci

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di Marilena Farandaservizio fotografico di Peppe Saya

Buzzanca si è dimesso, raffor-zando le turbolenze già esi-stenti a Messina. La rottura

delle vecchie alleanze e la ricerca dinuovi equilibri hanno inasprito lepolemiche e l’allarme nella città peril suo immediato futuro: la disoccu-pazione avanza, i dipendenti dimolte partecipate, di associazionipiù o meno no profit e della stessaAmministrazione sono senza sti-pendio da mesi; i servizi sono inef-ficienti e caratterizzati dalla preca-rietà: oggi ci sono, domani non sisa. Di fronte a tale situazione, laCISL di Messina, rifacendosiall’esperienza nazionale di commis-sariamento della politica, ha avan-zato una proposta di tregua allevarie forze della città comprese lecomponenti partitiche, perchésostenessero il futuroCommissario. Tale proposta non è stata raccoltadai Partiti, perché proiettati nellacampagna elettorale della Regione,in quanto dai conseguenti risultatidipenderà gran parte del loro futuropolitico, per cui Messina può atten-dere!Abbiamo chiesto ai Segretari diCISL, CGIL e UIL la loro opinione inmerito.

Alla ricerc Il dopo Buzzan

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ca di nuovi equilibri nca

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La risposta delle forze politiche di fronte alla suaproposta di fare forza comune non è stata bene gra-dita, da quanto si percepisce dalle dichiarazioni rila-sciate. Forse è stata male interpretata?Le mie parole sono state stravolte. Intanto: punto unoun commissario che non fosse super partes produrreb-be solo danni, perché altrimenti utilizzerebbe questoperiodo in funzione di una campagna elettorale. Quindi,ci vuole un personaggio di alto profilo che, regga le sortidella città, comportandosi come se fosse una sorta digoverno tecnico più che un governo di parte. Poi, hoaggiunto che noi non possiamo stare nove mesi senzafare niente, vivere solo di campagna elettorale ed assi-stere al teatrino “e questo è colpa mia e questo è colpatua”, io sto estremizzando . Dopo di ciò, ho detto, che,dato il commissario super partes, dato che bisognaabbassare le armi per poi magari riprenderle quando sifa la campagna elettorale, quando vogliono loro, nonme ne frega niente, realizzare un grande patto per lacittà, tra tutte le forze politiche tra tutti i soggetti delsociale, della produzione, ect. In buona sostanza ,met-terci tutti insieme per capire quali iniziative realizzare,quali provvedimenti assumere in questi 9 mesi che cimettano nelle condizioni di risolvere una serie di pro-blemi che abbiamo e ne abbiamo tanti. Cercare, quin-di, di sfruttare questi nove mesi e di trovare una soluzio-ne alle questioni che abbiamo, perché soldi non ce nesono più, gli Enti locali stanno subendo tagli che nonfiniscono mai: abbiamo un sistema dei rifiuti ed un siste-ma dei trasporti ed un sistema del precariato e mi storiferendo al precariato del Comune di Messina, chechiaramente è allo sfascio. Si rischia di non avere piùrisorse per pagare gli stipendi , non solo all’ATM e aMessinAmbiente, ma neanche agli stessi dipendenticomunali. Come giudica la risposta della politica al suo appel-lo?Non possiamo passare tutto il tempo ad occuparci deglierrori dell’ex sindaco Buzzanca, di quello che ha fatto onon ha fatto, ormai diventa polemica sterile. Certo nonvoglio e non posso non attribuire a Buzzanca un infinitàdi colpe, ma che utile ne ricavo? Posso sfamare i citta-dini e quelli senza stipendio? Non si può correre alla

TONINO GENOVESESegretario Generale CISL

“Doveroso un commissario super partes”

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campagna elettorale. Inutile dire, come avevafatto Grioli, di pensare al futuro, perché lui ha ilpane in tavola, ma non sarà lui a pagare gli sti-pendi. Certo non pagherà Grioli gli stipendi dichi da mesi non percepisce nulla,ma dove sidovrebbero prendere? Il segretario del Pd,infatti, e poi ritornato sui suoi passi, compren-dendo anch’egli che la collaborazione è unpasso obbligato. Quali sarebbero le prime azioni all’arrivo delcommissario?I primi passi, quindi, da muovere dopo la nomi-na del Commissario, sarebbero la convocazio-ne di un tavolo di concertazione in cui sianopresenti tutte le forze di qualsiasi natura cheoperano in città, tutti uniti per l’unico scopo: ilbene di Messina. Si valuta l’intendimento delCommissario , ovvero quale politica vuoleattuare, e poi si agisce di conseguenza tuttiinsieme.C’è bisogno di un Monti anche per Messina?Certo io parlo di un Monti per Messina, perchéritengo che, come Monti sta agendo per l’Italiacosì anche il Commissario deve fare per la città,dobbiamo sostenerlo nella sua opera . Nonparlo di Monti che con la spending rew ci daràuna stangata, ma io parlo di un governo tecnicoe come tale mi sono accostato a paragonarlo aMonti. Anche, perché, ribadisco non serve tro-vare colpe e non possiamo passare nove mesiper trovare quello giusto, colui che è degno digovernarci. Dobbiamo solo sperare, però, chenon sia un altro Sinatra, ovvero il Commissarioprecedente, che non ha fatto altro che fare ilDon Chisciotte e per Messina non ha realizzatonulla. Di soggetti del genere non abbiamo biso-gno, ma se viene uno con voglia di fare, nonpossiamo bloccarci per la campagna elettorale,dobbiamo sostenerlo , affinché prepari la stradaal nuovo amministratore di Messina. Tra l’altronon appare certo poi che il mandato delCommissario duri solo 9 mesi. Se viene accer-tato il dissesto del bilancio comunale, infatti, ilCommissario potrebbe restare anni, per cui èmeglio lavorare e farlo seriamente, la città neha bisogno!

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Sono state per la città di Messina giornate alquantocalde: cosa ne pensa la Uil in merito alle dimissionidel sindaco Giuseppe Buzzanca ?“La rassegna delle dimissioni del sindaco GiuseppeBuzzanca rispecchia semplicemente una logica stretta-mente personale. Non si tratta di una azione attuata peril bene della cittadinanza; anzi, per il bene collettivosarebbe stato più appropriato che l’ex sindaco avesseportato a termine il mandato, continuando la gestionedelle attività amministrative: non si dimentichi che,attualmente, sono numerose le vertenze aperte allequali occorre ancora dare risposte certe a diversi lavo-ratori”.Crede che il sindaco sia stato in grado di portare atermine i progetti previsti nel suo mandato?“Assolutamente no. L’ex sindaco, a nostro avviso, nonè stato in grado di portare a termine i progetti previstinella sua programmazione: addirittura, per alcuniaspetti le problematiche sono maggiori rispetto allasituazione iniziale del suo arrivo”.Le dimissioni di Buzzanca sono state precedute eseguite da quelle della giunta comunale. Scelta obbligata e prevedibile ?“Le dimissioni dei numerosi assessori comunali è con-catenata a quelle di Giuseppe Buzzanca. Esse esplici-tano il senso di irresponsabilità di una classe dirigenzia-le incapace di gestire l’amministrazione della città che,invece, dovrebbe essere improntata al benessere col-lettivo”.Per l'ennesima volta la città sarà commissariata. Inattesa delle prossime elezioni, cosa immaginapossa ancora accadere per la città nel breve e nellungo periodo?“Considerando la tragica realtà in cui versa la città sottotutti i punti di vista, occorre un commissario che sia ingrado di affrontare la situazione e tutte le problematicheesistenti nel territorio. Occorre una valida persona che,oltretutto, si configuri come un valido punto di riferimen-to sia per gli stessi politici sia per i cittadini. Marino, adesempio, potrebbe essere un commissario adeguatoper risollevare le sorti della città, soprattutto perchéconosce bene la città e le sue difficoltà”.

COSTANTINO AMATOSegretario Generale UIL

“Marino, un commissario adeguato”

Paola Libro

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Il Sindaco Giuseppe Buzzanca si è dimesso il 31 ago-sto, e un fatto politico così importante non poteva nonessere commentato dai sindacati. La città di Messinasta per andare incontro al terzo commissariamento inotto anni, il secondo durante un mandato di Buzzanca.Il Comune di Messina, infatti, era già stato commissaria-to nel 2004 e nel 2007: nel 2004, come adesso, l’ammi-nistrazione comunale messinese era guidata daGiuseppe Buzzanca, mentre nel 2007 da FrancantonioGenovese.Proprio facendo riferimento al passato politico diBuzzanca, è iniziato il commento di Lillo Oceano (segretario generale Cgil Messina) sulle dimissioni del-l’ex- Sindaco di Messina: “La sua vicenda politica ci rac-conta un dato di fatto- ha dichiarato - Buzzanca ha sem-pre subordinato il bene della città alla sua ambizionepersonale. Fino a poco tempo fa- ha ricordato- ha man-tenuto e difeso il suo doppio incarico di Sindaco diMessina e di deputato alla Regione Sicilia. Solo quan-do è stato annunciato che a breve si sarebbe dimessoil Presidente della Regione Lombardo, e che quindi cisarebbero state nuove elezioni, ha deciso di lasciare lacarica di deputato. Se Buzzanca si fosse dimesso adesempio a febbraio, la città avrebbe dovuto sopportarepochissimi mesi di commissariamento prima di passarealle elezioni amministrative. Adesso, invece, il Comunedi Messina dovrà essere gestito da un commissario perun lungo periodo”. Il giorno in cui Buzzanca ha annunciato alla stampa lesue dimissioni da Sindaco di Messina, ha rivendicatoquelli che, secondo lui, sono i suoi maggiori meriti, tra iquali l’aver completato, o quasi completato, opereimportanti come il Palacultura e gli svincoli, e ha dichia-rato che il Comune di Messina “è in regola con i conti,perché questo hanno certificato i revisori dei conti”. Nonla pensa allo stesso modo, però, il segretario della Cgildi Messina che ha affermato: “Buzzanca ha detto che ilComune di Messina è in regola con i conti, ma noi lapensiamo diversamente. A breve comunque si vedrà inquali condizioni reali è il Comune”. “A mio avviso ilrischio- ha continuato un pessimista Lillo Oceano- è cheil Comune di Messina paghi più del dovuto il prezzodella crisi che si è abbattuta sul nostro Paese anche a

LILLO OCEANOSegretario Generale CGIL

“Il commissario sarà un ulteriore limite per la città”

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causa delle scelte, o delle non-scelte di Buzzanca”.Oceano ha elencato poi tutte quelle che, secondo lui, sono state le principali carenze del-l’amministrazione Buzzanca: “La gestione finanziaria non è stata adeguata, non è statafatta alcuna lotta contro l’evasione tributaria. Il Sindaco non ha presentato un solo piano dirilancio del Comune di Messina che tenesse conto delle partecipate. Anzi ha nominato uncommissario di fiducia dietro l’altro ad esempio all’Atm, azienda che prima era in crisi, maadesso è arrivata al collasso. In una situazione di grave crisi sono praticamente tutte leaziende del Comune, anche Messinambiente che, prima dell’insediamento di Buzzanca aPalazzo Zanca, non aveva grossi problemi. La gestione amministrativa di Buzzanca si ècaratterizzata per una notevole pochezza di programmi e di scelte, è stata, insomma, unagestione amministrativa scadente!”. Buzzanca , prima di dimettersi, ha premesso:”Noi certamente avremmo potuto fare di più,ma le risorse a nostra disposizione erano limitate. Abbiamo dovuto affrontare un periodomolto triste per via della crisi epocale che si è abbattuta sul nostro Paese. Tuttavia abbia-mo cercato di contrarre al massimo le spese garantendo i servizi essenziali ai cittadini. Coni nostri mezzi limitati, abbiamo dato risposte importanti alla città” . Di tutt’altro avviso è,però, il segretario generale della Cgil di Messina, che ha affermato senza mezzi termini :“Credo che la situazione economica del Comune di Messina si sia aggravata nel corsodegli ultimi quattro anni. E i messinesi pagheranno a caro prezzo le carenze di un’ammini-strazione comunale oggettivamente scadente. Adesso arriverà un commissario e questosarà un ulteriore limite per la città di Messina. Sono in corso una riorganizzazione dei fondieuropei e una riorganizzazione del conto capitale del Mezzogiorno, e in questo momentola nostra città avrebbe bisogno di una buona rappresentanza politica. Non se se l’ammini-strazione Buzzanca avrebbe saputo gestire bene questa situazione, ma oggettivamente èancora più improbabile che possa riuscirci un commissario che non può di certo rappresen-tare la complessità sociale di una città importante come Messina. Una buona amministra-zione comunale, comunque, avrebbe cercato di rivendicare risultati positivi fino alla fine,soprattutto dopo una pessima figura come quella che la città di Messina ha fatto, a livellonazionale, a causa della lunga difesa, da parte di Buzzanca, del suo doppio incarico.Adesso la sensazione, davanti alle sue dimissioni, è quella di una fuga!” Dopo una seria riflessione e un’analisi precisa della situazione politica passata e presentedi Messina, Lillo Oceano ha concluso pensando al futuro, facendo riferimento, ovviamen-te, alla proposta di Tonino Genovese che invita all’unione delle forze politiche durante ilperiodo di commissariamento: “Indubbiamente abbiamo la necessità di non sprecaretempo. Tonino ha rilanciato l’idea di stare tutti uniti per Messina, ed io non posso che esse-re d’accordo. Tuttavia ho qualche dubbio su questa proposta perché stiamo per andareincontro ad un lungo periodo di campagna elettorale , per le regionali prima e le ammini-strative poi, e non sarà facile arrivare all’unione di tutte le forze politiche con il commissa-rio. Di certo, comunque, le forze sociali continueranno a lavorare unite per Messina, aven-do come punto di riferimento sempre e solo il bene della città. Vedremo cosa si può fare.La città adesso ha bisogno di difendersi. E noi lavoreremo per questo.

Lilly La Fauci

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Mittente Il CittadinoDestinatari Messinambiente

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Fiera del mobileMessina - Via Consolare Valeria

foto di Peppe Saya

2 settembre 2012

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Settembre caldo per migliaia di neodiplomati alle prese con i test di accesso allefacoltà a numero chiuso. Il via è stato dato con le prove di ammissione ai Corsidi Laurea di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria che si sono svolti in tutta Italia

il 4 settembre. Ben 2039 aspiranti medici e dentisti hanno riempito i padiglioni dellaFiera Campionaria di Messina cimentandosi dalle 11 alle 13 con 80 quesiti divisi traCultura generale e ragionamento logico, Biologia, Fisica, Matematica e Chimica. I postimessi a disposizione per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università diMessina, sono 215 per gli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia + 10posti per gli studenti extracomunitari residenti all’estero di cui n. 5 cinesi, mentre per ilcorso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria, i posti sono 25 per gli studenti comu-nitari e non comunitari residenti in Italia + 5 posti per gli studenti extracomunitari resi-denti all’estero di cui n. 0 cinesi. Il 10 settembre il test toccherà ai futuri medici veteri-nari e martedì 11 ai candidati alle professioni sanitarie. Per quest’ultimi i posti messi adisposizione sono: 1)Infermieristica: n.150 Sede di Messina + n.10 posti extracomuni-tari; n.40 Sede di Caltagirone; n.60 Sede di Piazza Armerina (Enna); n.40 Sede diSiracusa; + 10 extracomunitari residenti all’estero. 2)Ostetricia posti n. 15 + 0 extraco-munitari residenti all’estero; 3)Infermieristica Pediatrica posti n. 25 + 0 extracomunitariresidenti all’estero. 4)Fisioterapia: n.40 Sede di Messina; n.20 Sede di Caltagirone; + 5extracomunitari residenti all’estero. 5)Logopedia posti n.10 + 2 extracomunitari residen-

AttualitàAttualità

UniversitàIn migliaia alle prove di accesso

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Cristina D’Arrigo

ti all’estero. 6)Ortottica ed assistenza in oftalmologia posti n.10. 7)Terapia della neuroe psicomotricità dell’età evolutiva posti n. 10 + 2 extracomunitari residenti all’estero.8)Tecniche di laboratorio biomedico posti n. 25 + 3 extracomunitari residenti all’estero.9)Tecniche di Neurofisiopatologia posti n. 10+ 2 extracomunitari residenti all’estero.10)Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia posti n. 15+ 1 cinese.11)Tecniche Audioprotesiche posti n. 10 + 0 extracomunitari residenti all’estero.12)Igiene Dentale posti n. 10 + 0 extracomunitari residenti all’estero. 13)Dietistica postin. 10 + 0 extracomunitari residenti all’estero. 14)Tecniche della prevenzione nell’am-biente e nei luoghi di lavoro posti n. 30 +2 extracomunitari residenti all’estero. Per l’a.a.2012/2013 l’Università degli Studi di Messina è aggregata con le Università di Catania,Catanzaro “Magna Grecia” e Palermo. Entro il 17 settembre 2012, in relazione alla gra-duatoria di merito e al numero dei posti disponibili presso le Università aggregate, sul-l’area riservata agli studenti (http://accessoprogrammato.miur.it) saranno pubblicati inominativi di coloro che risultano”assegnati” al corso e alla sede indicata come primascelta e verrà fornito a ciascun Ateneo l’elenco di tali studenti, che sarà pubblicato sulsito www.unime.it . Dal 17 settembre 2012 ed entro il 19 settembre 2012 gli stessi stu-denti dovranno provvedere all’immatricolazione.

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dietro le quintedietro le quinte

Sono stati stanziati 3 milioni di euro dal Ministero dei Trasporti,al fine di rendere più scorrevole la circolazione di auto e mezzipesanti lungo le strade messinesi. Si cercherà di raggiunge-re l’obiettivo attraverso il collegamento dei semafori esistentiad un centro di controllo, con la sincronizzazione degli stessiin base agli orari ed al traffico delle varie zone e con l’installa-zione di pannelli informativi ad ogni svincolo. Verrà, inoltre,istituito un sistema di videomonitoraggio e videosorveglianzadel territorio in alcune zone particolarmente calde della città.

GESTIONE TRAFFICOStanziati dal Ministero dei Trasporti 3 milioni di euro

a cura di Francesca Imbesi

POLICLINICOInaugurato il Centro Clinico NEMO SUDNon esiste solo la malasanità in Sicilia. A partire da ieri, difatti, la nostra città può vantareun altro enorme fiore all’occhiello, rappresentato dal Centro Clinico NEMO SUD. Si trattadi un polo specializzato nelle malattie neuromuscolari, già presente da anni all’ospedaleNiguarda di Milano ed ora anche presso il padiglione B del Policlinico Universitario “G.Martino”, che si prefigge di coniugare assistenza e ricerca, identificando, attraverso unapproccio multidisciplinare, metodi diagnostici e strategie terapeutiche. Il Centro, chediviene così un punto di riferimentoper i malati e le loro famiglie nel meridione, è gestitodalla Fondazione Serena e dalla Fondazione Telethon, oltre che dal nosocomio ospitante.L’inaugurazione è stata preceduta da una conferenza a cui hanno preso parte: MassimoRusso (assessore regionale alla Salute), Alberto Fontana (presidente nazionale UILDM),Mario Melazzini (presidente nazionale AISLA), Francesco Tomasello (rettore dell’Universitàdegli Studi di Messina), Giuseppe Pecoraro (direttore generale del Policlinico “G. Martino”),Giuseppe Vita (direttore dell’Unità di Neurologia e Malattie Neuromuscolari del Policlinico“G. Martino”) , Francesca Pasinelli (direttore generale della Fondazione Telethon) e, graziead un collegamento video, Luca Cordero di Montezemolo (presidente di Telethon).

foto di Dino Sturiale

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Il consigliere comunaleMimma Brigandì

passa a FLI Su decisione del procurato-re aggiunto Ada Merrino, èstata avviata un’indaginesulla vicenda relativaall’apertura dei nuovi svin-coli messinesi. Di fatto, dalunghi mesi continua il bal-letto tra l’ormai ex sindacoGiuseppe Buzzanca e l’in-gegnere capo del geniocivile Sciacca. Il primo sibatte per il prosieguo e l’ul-

timazione dei lavori, il secondo, in base ai risultati delleverificheeffettuate dagli esperti dell’Università cittadina, visi oppone. Al momento il viadotto Ritiro, luogo in cuidovrebbe essere apposto il famoso giunto di connessionecon gli svincoli e causa della mancanza d’approvazione daparte di Sciacca, è transitabile in un’unica corsia centralepoiché, a quanto pare, privo dei minimi requisiti moderniantisismici. Ne conseguono frequentissime paralisi del traf-fico. Le indagini sono state affidate al nucleo PG deiCarabinieri che hanno già acquisito i primi documenti,l’ipotesi di reato è quella di “attentato alla sicurezza dei tra-sporti”. E’ stata, altresì, aperta una seconda inchiesta aproposito, riguardante i fondi da destinare all’adeguamen-to del suddetto viadotto, con particolare attenzione ai bilan-ci del Cas. Entrambi i fascicoli sono stati iscritti “a modello45”, pertanto, al momento, non esistono indagati.

Cari automobilisti furbetti, cominciate a tremare! Per la prima volta un giudi-ce togato, il dott. Carmelo Bonazinga, si è pronunciato a favore dell’avvoca-tura comunale, legittimando la delibera istitutiva della ZTL ed i relativi ver-bali di contravvenzione elevati dalla Polizia municipale e dagli ausiliari deltraffico per mancato pagamento del “gratta e sosta”. La sentenza, deposi-tata l’11 luglio scorso, apre così le porte a quello che si spera essere unnuovo scenario di parziale legalità.

GRATTA E SOSTAPer la prima volta il Tribunale di Messina respingeil ricorso di un trasgressore

Come fiocchi di neve si susseguono ledimissioni dell’esecutivo di PalazzoZanca. Così dopo l’assessoreall’Urbanistica, Avv. Giuseppe Corvaja,è la volta dell’assessore al commercioed all’artigianato, Giuseppe Puglisi(UDC). Consulente di economia azien-dale e collaboratore presso la cattedradi ragioneria della facoltà di economiacittadina, è stato presentenell’Amministrazione comunale sin dal-l’insediamento nel 1998, dapprimacome consigliere e poi, appunto, comeassessore. Le sue dimissioni sonostate formalizzate giorno 3 Settembre,con una lettera consegnata alla segre-teria generale. Avanti il prossimo!

GIOSTRA Inchiesta sul giunto degli svin-coli e sui relativi fondi investiti

PALAZZO ZANCA

Si dimette anche Puglisi

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La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO

L’indagine giudiziariacontro Giacomo Longo,autore del libro pubbli-cato nel 1911 per denun-ciare al Re l’operato delGenerale Mazza e delGoverno Giolitti

Notizie tratte dal fascicolo del FondoPrefettura conservato presso l’Archivio diStato di Messina

“Dedico alla insipienza e alla inettezza del

Governo Italiano tutto l’odio mio; ed al

generale Mazza, gli scatti impetuosi di una

eterna maledizione. Da lui, all’ultimo della

sua stirpe sciagurata, passi sempre severa,

sempre tremenda, l’eco disperata dell’ulti-

ma parola dei miei fratelli di sventura,

sepolti sotto le rovine di una illustre città.

Al suo cuore, ritratto singolare del cuore di

Giolitti, dedico a perenne supplizio il gemito

straziante e l’agonia lenta di centinaia e

centinaia di feriti lasciati morire sulla ban-

china del porto; e possano le inulte ombre

di tanti assassinati, tormentare senza posa

i suoi sonni.

Ai diecimila uomini di truppa, venuti in

mezzo a noi in pieno assetto di guerra, e

per costituire il vero disastro – giacché il 28

dicembre 1908 rispetto a loro non fu che un

momento di sventura – io dedico il ricordo

vergognoso della loro opera vandalica […].

A S. M. Vittorio Emanuele III dedico la mia

protesta, rispettosa sì, ma sincera, sentita e

solenne. Considerate o Sire, l’opera infrut-

tuoso del Vostro Governo […].

A voi, onorevole Giolitti, dedico la nostra

gioia e il nostro conforto per non avervi fin

qui veduto”.

GIACOMO LONGO

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E’ con queste parole che Giacomo Longo inizia la prefazione al suo libro “Un Dupliceflagello: il terremoto del 1908 e il Governo Italiano”, testo alquanto raro, recentementeristampato a cura della Casa Editrice EDAS per tornare ad essere testimonianza civi-le dei tristi fatti che seguirono la sciagura del tremendo sisma.Parole, dure, piene di rancore e risentimento nei confronti di un Governo e del suo più“duro” rappresentante, il Regio Commissario Tenente Generale Francesco Mazza, col-pevole di omissioni e inettitudine, nei confronti delle popolazioni bisognose di soccor-so, e di negligenza mostrata nell’amministrazione degli aiuti umanitari ricevuti da ogniparte del mondo. Nell’intento di invocare il sovrano intervento di Vittorio Emanuele edella Regina Elena, a difesa delle ingiustizie subite dai superstiti ea garanzia che gli aiuti offerti da tante nazioni come la Russia,l’America, la Francia e la Germania fossero ben impiegati,Giacomo Longo, un comune cittadino abitante nel borgo di TorreFaro, si era prodigato nella stesura di un libro che potesse costitui-re, nelle mani del Re, la prova inconfutabile per denunciare pubbli-camente l’operato del Generale Mazza, autore dello Statod’Assedio proclamato il 4 gennaio 1909, e del Governo Giolitti.Fu per tale motivo che, una volta realizzato e stampato il suo“capolavoro” presso la tipografia Arti grafiche La Sicilia di CarloMagno a Messina, Giacomo Longo si preoccupò di darne la maggiore diffusione pos-sibile nel timore di una probabile censura da parte delle autorità, dato il contenuto alta-mente accusatorio nei confronti del Governo, reo di non aver saputo gestire l’emergen-za e, ancor più, di aver abusato dei propri poteri contro le vittime della più grande cata-strofe della storia.A maggiore garanzia che la denuncia sortisse gli effetti desiderati, Longo si premurò diinviarne due copie al Re, una alla Procura Generale presso la Corte d’Appello diMessina e un numero non definito di copie a persone a lui note, emigrate in diversecittà italiane e di Paesi europei e d’oltre mare.Con tale gesto, egli dimostrava di non temere affatto il pericolo di subire querele perdiffamazione, né denunzie da parte delle autorità governative, anzi lanciava senzatimore la sfida di poter essere chiamato al banco degli imputati per dar voce a quantoscritto e documentato nel suo libro.Ma come reagì l’Autorità Governativa alle gravi accuse mosse da un comune cittadi-no, in un periodo storico in cui la censura non consentiva fughe di notizie che potes-sero compromettere, in modo diffamatorio, l’immagine del Paese agli occhi delmondo?La notizia della pubblicazione del libro venne di fatto annunciata nell’edizione di saba-to 13 aprile 1911 da un solo giornale minore locale chiamato Il Risveglio che, a diffe-renza della Gazzetta che non fornì alcuna notizia in merito, riportava con molto risaltol’opera coraggiosa di Giacomo Longo:

Un duplice flagello: Il terremoto del 1908 e il Governo Italiano

GIOVANNI GIOLITTI

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“DUPLICE FLAGELLO. Questo è il titolo di un grosso volume pubblicato a cura del Sig.Giacomo Longo, ove sono messi nella loro vera luce tutti i fatti scandalosi che nelloscompiglio del disastro furono compiuti da eroi collocati sotto la protezione e col nullaosta del Generale Mazza e del Governo d’Italia.Il libro è pieno di verità controllate, che bisogna leggere per conoscere se non altroquale scempio si sia fatto della carità pervenutaci dall’estero.All’autore la nostra lode, ai critici inverecondi non rispondiamo”. [Il Risveglio, 13 aprile1911]

In tempi brevissimi, il Procuratore Generale del Re, Cav. Ragazzoni, ne informò ilMinistro dell’Interno il quale, nel prendere atto della comunicazione ricevuta, invitò lacompetente Autorità giudiziaria locale ad una oculata vigilanza, in accordo con l’Autorità

politica, affinché “niun inconveniente venga a deplorarsi”.1

Ricevuta tale raccomandazione, il 21 aprile 1911 il Procuratore Generale si premurò diinviare una lettera riservata al Prefetto di Messina in cui, dopo aver relazionato sul pare-re del Ministro, esprimeva la propria opinione sul da farsi: in riferimento alla legge del28 giugno 1906 n° 278 e alle sentenze emesse dal Procuratore di Cagliari in un prece-dente analogo caso, non era possibile impedire la diffusione del libro, salvo ordini con-trari. Sottolineava altresì, che il costo elevato del libro pari a £. 4 non avrebbe comun-

que consentito una vasta diffusione.2

Al Prefetto non restava quindi che allertare la Questura ed avviare le indagini necessa-rie a fornire utili informazioni in merito alla figura dello spregiudicato autore dell’opera.Il 30 aprile 1911, il Questore di Messina era già nelle condizioni di poter riferire alPrefetto.Chi aveva raccolto le informazioni non era certamente immune da un atteggiamentopregiudizievole nei confronti della vicenda. Bisognava trovare elementi che consentis-sero di screditare i protagonisti del grave atto denigratorio nei confronti del GovernoItaliano.Dalle “diligenti investigazioni” eseguite dal Delegato di Pubblica Sicurezza Attilio Stagni,

dal Delegato Signor Cortisano e dal Maresciallo Di Ciuccio, risultò quanto segue:3

“Uniformemente alle richieste verbali fatte dalla S. V. Ill.ma [sono state svolte] le inda-gini atte a stabilire ed accertare il vero autore del libello intitolato “Un duplice flagello” lacui pubblicazione è comparsa sotto il nome di Giacomo Longo di anni 35, fu Francescoe di Francesca Bonanzinca, da Torre Faro.Anzitutto si accennerà a brevi linee chi è il firmatario di tale opuscolo, quale le sue atti-tudini e coltura, i suoi legami, il suo passato per dimostrare come in effetti il Longo nonsia che un prestanome. Il Longo ebbe bassissimi natali; studiò fino alla terza elementa-

1 Procura Generale del Re presso la Corte d’Appello di Messina, 21 aprile 1911, oggetto: Libello diffa-matorio Duplice flagello di Longo Giacomo. Archivio di Stato di Messina, Fondo Prefettura, busta n°136.2 Ibidem.3 Regia Questura di Messina. Commissariato di P. S., Sezione Mosella, Gab n° 1946, del 30 aprile1911, oggetto: Circa il libro edito dalla tipografia “La Sicilia” in Messina dal titolo “Un duplice flagello” -Esito indagini e Regio Ufficio di P. S. Scalo Marittimo Messina, oggetto: Risultato informazioni.Archivio di Stato di Messina, Fondo Prefettura, b. 136.

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Lettera inviata il 22 maggio 1911 dal Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno alPrefetto ANGELO BUGANZA, nel quale si concorda con la soluzione di non darepubblicità alla pubblicazione del libro scritto da Giacomo Longo. ARCHIVIO DISTATO DI MESSINA FONDO PREFETTURA.

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re e non potè migliorare la sua coltura perché gravato diuna malattia agli occhi. Il Longo nelle sua vita si è rivela-to di animo volgare, aggressivo e prepotente e in forza ditale carattere è riuscito nella pacifica contrada di TorreFaro ad essere temuto.Egli infatti vive di espedienti facendo l’affarista e spillandoper questo o quell’affare denaro dalla classe marinarec-cia. Il Longo fu sotto processo per diffamazione, per furtodi vino e ricettazione in danno di un certo Fumia, già dele-gato municipale, perito nel disastro tellurico del 28 dicem-bre ‘908. Non ha occupazione alcuna però vive bene eveste bene. Il Longo è parente del notissimo strillone inte-so “l’Orbo”. Il Longo ha altresì mostrato idee socialiste emolto tempo prima del disastro tentò di costituire una coo-perativa tra i marinai di Torre Faro e Ganzirri, che nonattecchì.Circa quattro o cinque mesi orsono circolò a Torre Faro ea Ganzirri un manoscritto dattiloscritto a firma di GiacomoLongo. In esso si esponevano cronologicamente dei fatti poco onorifici a carico dei mili-tari qua convenuti pel disastro del 1908 e di autorità, facendo i nomi del GeneraleMazza, del Comm. Trinchera, del Cav. De Bernardines e dell’Ingegnere Capo delComune Simonetti.[…]Essendo cieco, dettò tutte le minute ad alcuni giovanotti del paese che vennero poi rive-dute e corrette dal Sacerdote prof. Giovanni Scarfì insegnante di lingue presso il localeSeminario. Il materiale è stato fornito al Longo da molti naturali della vicina Ganzirri –Torre Faro, da messinesi e in parte dalla lettura dei giornali..Le spese per la pubblicazione furono sostenute da persone del luogo che furono indot-te ad acquistare azioni da £. 25 così da racimolare £. 1.000 che in varie riprese versòal tipografo Magno al quale firmò alcune cambialette.Quasi tutti acquistarono a malincuore le suddette azioni perché tutti temevano il Longoessendo questo un intrigante temerario e capace di ogni falsa denuncia presso le diver-se autorità. Questa prima edizione consta di 2.000 volumi di cui circa 100 furono già spediti inAmerica. […]Nel volume doveva comparire pubblicato anche un capitolo contro il Papa ed in difesadel vescovo D’Arrigo, in non buoni rapporti con la Santa Sede; ma è stato soppresso,

dietro mandato del vescovo per inframmettenza del Canonico Bruno.4

Il Longo, prima di pubblicare il volume si è consultato con l’avvocato Baratta. Segue a questo punto un dettagliato rapporto sul tipografo Magno e sul numero di copie

4 Dopo il 1870 il Papa viveva in una specie di isolamento dentro le mura vaticane. Accorrere in soc-corso alle popolazioni colpite dal sisma avrebbe comportato la rottura dell’isolamento e riconoscere,de jure et facto, quello Stato Italiano, “illegittimo ed usurpatore”, che la politica vaticana disconoscevae avversava da quasi quarant’anni. Per tali motivi, il Papa non uscì dal Vaticano, limitandosi a inviare“paterne benedizioni a mezzo di un diplomatico telegramma”. Cifr. S: ATTANASIO, 28 Dicembre 1908ore 5,21. TERREMOTO, pp. 120 - 122, Palermo, 1988.

Il R. Commissario TenenteGenerale FRANCESCO MAZZA,Comandante del XII Corpod’Armata.

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spedite in Italia e all’estero, nonché dei nomi degli azionisti che contribuirono con £. 25alla stampa del libro:[…] Il Magno è massone non gode di buona reputazione tra gli stessi compagni tantoche i più propendono a volerlo espellere dalle proprie file essendo ritenuto una spia deigesuiti […]. Il libro del Longo è stato richiesto dai compaesani residenti all’estero e daquasi tutti i librai nazionali ai quali si è rivolto in precedenza con circolare.Nel frattempo, il Ministro dell’Interno, inviava al Prefetto di Messina una nota nellaquale, nell’informare l’Autorità Governativa locale della spedizione da parte di Longo

5 Ministero della Real Casa, Divisione prima, prot. n° 3926 del 7 maggio 1911, oggetto: LongoGiacomo circa omaggio a S. M. il Re. Archivio di Stato di Messina, Fondo Prefettura, b. 136.

Comunicazione del Ministro dell’Interno al Prefetto di Messina, inviata il 17 Maggio,in risposta al risultato delle indagini eseguite su Giacomo Longo. Nella lettera siinvita il Prefetto alla restituzione all’autore, delle copie del libro inviate al Re.ARCHIVIO DI STATO DI MESSINA FONDO PREFETTURA.

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delle due copie del volume indirizzate ai Sovrani, ne richiedeva un parere, considera-

to il tono polemico dell’opera, al fine di dare giusto seguito all’omaggio ricevuto.5

Nuove informazioni intanto venivano prese sulla vicenda che andavano a rinfoltire ilfascicolo aperto sul conto di Giacomo Longo:[…] Mi risulta che terminata la scritturazione, l’opuscolo venne affidato al sacerdoteGiovanni Scarfì, professore del Seminario, per la dovuta correzione. Mi risulta inoltreche il gesuita padre Calvi, persona ritenuta molto intelligente, abbia preso parte scri-vendo anche egli qualche cosa e ciò non è da mettersi in dubbio perché nel libro sidoveva pubblicare un capitolo contrario al Papa e non si è pubblicato; ad avvaloraretale affermazione sono in grado di dire che l’Arcivescovo D’Arrigo ha pagato £. 90 altipografo Magno per il lavoro che aveva già eseguito e £. 150 al Longo per autorizza-re a togliere quel capitolo. Il Longo ha spedito due copie al Re e alla Regina d’Italia e

ai Ministri di Francia, Inghilterra e America. Firmato Brigadiere Donato. 6

Completata la raccolta di informazioni, il Prefetto Angelo Buganza fu nelle condizioni diinviare il 16 Maggio al Ministro degli Interni una dettagliata relazione sulle indagini svol-te e, nel rassicurare che la stampa locale, ad eccezione di un “giornaletto locale”, nonaveva dato alcuna risonanza alla pubblicazione, suggerì di non dar seguito alla denun-

cia al fine di non fornire al libro “quella rèclame che il compilatore brama ed invoca”.7

In conseguenza a ciò, con nota del 17 maggio 1911, il Ministro chiese al Prefetto direstituire al Longo le copie inviate al Re accompagnandole con una comunicazione che

ritenesse più opportuna.8

Nel ricevere da parte del Capo di Gabinetto del Ministro parere favorevole sulla linea

suggerita da seguire9 , il Prefetto Buganza diede ordine immediato al Sindaco di prov-vedere alla restituzione delle copie del libro.E così che, nella giornata del 28 maggio, Giacomo Longo, tra lo sconcerto e lo scon-forto più amaro si vide recapitare, dal delegato comunale direttamente a casa, le copieche, in nome del popolo messinese, nella speranza di ricevere giustizia aveva inviato

al Re Vittorio Emanuele e all’amata Regina Elena.10

Fu come dire: “Il Re vi ringrazia per il pensiero che avete avuto nell’inviare questavostra opera, ma a Sua Maestà non interessa”.

6 Corpo delle Guardie di Città, Brigata Marittima n° 44, oggetto Informazioni. Archivio di Stato diMessina, Fondo Prefettura, b. 136.7 Gabinetto Prefettura di Messina. Lettera al Ministero dell’Interno, Gabinetto del Ministro, Roma.Prot. n°504 -1 del 16 maggio 1911, oggetto: Pubblicazione di un volume “Un duplice flagello”. Archiviodi Stato di Messina, Fondo Prefettura, b. 136.8 Ministero della Real Casa, Divisione prima n° 4208 del 17 maggio 1911. Lettera del Ministro alPrefetto di Messina, oggetto: Longo Giacomo di Torre Faro. Archivio di Stato di Messina, FondoPrefettura, b. 136.9 Ministero dell’Interno, Uff. Capo di Gabinetto, Roma , 22 maggio 1911. Lettera riservata al Prefettodi Messina. Archivio di Stato di Messina, Fondo Prefettura, b. 136.10 Municipio di Messina. Albo Pretorio, Prot. n° 120 del 28 maggio 1911. Comunicazione al Prefetto diMessina oggetto: Restituzione di volumi a Longo Giacomo fu Francesco. Archivio di Stato di Messina,Fondo Prefettura, b. 136..

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Proclami del Gen. Mazza pubblicati sul 1° numero del periodico “Ordini e Notizie”del 10 gennaio 1909.

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

31venerdì

30giovedì

1sabato

2domenica

3lunedì

4martedì

5mercoledì

Con una lettera inviata al sindaco Buzzanca e alla segreteria generale, l'as-sessore all'Arredo Urbano, Elvira Amata, ha formalizzato le proprie dimis-sioni dalla Giunta per potersi candidare alle prossime consultazioni regio-nali. Amata entrò per la prima volta a palazzo Zanca da consigliere comu-nale, eletta nel giugno 1994 per il gruppo politico di Forza Italia, con 684voti.

Crisi edile e aumento del lavoro neroNon si arresta la crisi del settore edile in provincia di Messina. “Un settorecolpito duramente dalla recessione, basta andare a guardare i numeri degliappalti di opere pubbliche per capire quanto grave sia il problema”, lancial’allarme il segretario provinciale della Filca Cisl di Messina, GiuseppeFamiano. Nei primi sette mesi del 2012 il numero delle gare aggiudicate èdiminuito del 31,65% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Autostrada A20: Tir impazzito si ribaltaA causa del maltempo in serata un tir si è ribaltato poco dopo lo svincolo diMessina Centro lungo l’autostrada A20 per Palermo. L’autista pesante, acausa dell’asfalto bagnato, ha perso il controllo del mezzo che si è ribaltatoadagiandosi lungo la carreggiata. Il conducente fortunatamente non hariportato ferite. A causa dell’incidente l’uscita “Centro” risulta interdetto altraffico sia in entrata che in uscita.

Regionali 2012: si avviano le fasi preparatorieSecondo quanto previsto dal calendario delle operazioni preparatorie per l’ele-zione diretta del presidente della Regione e dell’Assemblea regionale sicilianadi domenica 28 ottobre 2012, anche al Comune di Messina si è avviata la fasedi preparazione dell'appuntamento elettorale. Da sabato 8 settembre a venerdì28 settembre tutti i Comuni infatti dovranno assicurare agli elettori la possibilitàdi sottoscrivere celermente le liste dei candidati e di ottenere il rilascio dei certi-ficati elettorali per non meno di dieci ore al giorno.

Pronti al via del “Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie”

Settembre 2012Settembre 2012

Il Sindaco è venuto a mancare”, ironizza Giuseppe Buzzanca aprendo laconferenza stampa durante la quale, stamattina, ha comunicato alla città diMessina le sue dimissioni da Primo Cittadino.Palazzo Zanca, dunque, sarà commissariato per la terza volta negli ultimiotto anni. La notizia delle dimissioni del Sindaco di Messina era già stataannunciata la settimana scorsa.

Il Sindaco si è dimesso: si chiude l’era Buzzanca

L'assessore Elvira Amata si dimette

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Calcio: sorride l’ACR, recrimina il Città di MessinaDomenica dagli stati d’animo opposti per le due squadre cittadine impegna-te nel campionato di serie D. L’ACR Messina, al S.Filippo, supera per 2-0l’Acireale grazie ai goal dei bomber Corona e Cocuzza. Il Città di Messinarecrimina invece per la sconfitta subita a Vallo della Lucania contro laGelbison Cilento. Gli uomini di Rando perdono per 2-1 nonostante l’ottimaprestazione.

Fervono i preparativi in vista dell’ormai imminente dodicesima edizionedel“Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie”. L’importante manifestazioneinternazionale, organizzata dalla Polisportiva Europa Messina, insieme allaProvincia Regionale di Messina, con la fattiva collaborazione dellaMediterranea Trekking ed il patrocinio della Regione Sicilia e dei comuni diLipari, Leni, Malfa e Santa Marina di Salina, si svolgerà, infatti, dal 9 al 15settembre nell’arcipelago eoliano.

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circoscrizionicircoscrizioni

Come ogni anno inquesto periodo sipresentano i

primi acquazzoni ecome ogni annoMessina si fa cogliereimpreparata. Le pioggedei giorni scorsi hannoinfatti causato i soliti

disagi con strade allagate e tombini sempre piùintasati. La situazione si presenta critica nel ter-ritorio di competenza della V Circoscrizione. Ilpresidente di Quartiere Russo sottolinea cheda ben cinque anni non si provvede ad esegui-re fondamentali interventi di manutenzione.Non a caso negli anni scorsi tra il Viale Giostrae San Licandro avvengono continui allagamen-ti. Non sono bastati gli interventi tampone coor-dinati dall’Assessore Isgrò che invece da quat-tro anni – spiega Russo – annuncia l’imminen-te utilizzo di una macchina stura-tombini, unapompa espurgante che risolverebbe i croniciproblemi di griglie e tombini. Ad oggi però nonsi ha alcuna notizia su questo miracoloso stru-mento. Il V Quartiere rimane con i piedi perterra e chiede a Palazzo Zanca di pianificareidonei interventi di urgente pulizia dei tombini,utilizzando i mezzi di cui attualmente dispone.

V quartiere

di Andrea Castorina

Gioveni e Cacciotto: “valorizzare il villaggio di Camaro Superiore”

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Iconsiglieri della III Circoscrizione Libero Gioveni eAlessandro Cacciotto rinnovano l’appello, finora inascol-tato, affinchè l’Amministrazione Comunale provveda a

pianificare diversi interventi per permettere la riqualificazio-ne dello storico villaggio di Camaro Superiore. Attualmentenella zona manca una vera e propria piazza, luogo diaggregazione per eccellenza. Unico luogo simbolo è finora“Piazza” Fazio che, come ricordano Gioveni e Cacciotto, èpiù simile a uno slargo dove transitano addirittura i veicoli.I due consiglieri sottolineano inoltre il caratteristico sistemaviario del villaggio che ha dato i natali alla gigantessa Mata: piccole viuzze che si inerpicano tra sug-gestivi casolari. A tutto ciò, siamo sempre a Messina per chi se lo fosse scordato, fa da contraltareil solito degrado accompagnato dai cronici problemi di alle condotte idriche vetuste, griglie di raccol-ta acque bianche otturate o addirittura inesistenti. Alla luce di quanto sopra rappresentato, i consi-glieri U.D.C. Alessandro Cacciotto e Libero Gioveni, nei prossimi giorni presenteranno in consigliouna proposta di delibera volta al concreto e definitivo rilancio del Villaggio di Camaro Superiore.

A.A.A. cercasi macchina stura-tombini

III quartiere

Il consigliere della III Circoscrizione ClaudioCardile segnala i pericoli della scuola ele-mentare “Nino Ferraù” di Villaggio Aldisio. Il

plesso, lo scorso maggio, era stato interessatoda alcuni crolli. Fortunatamente non ci furonodanni ma fu sospesa per alcuni giorni l’attivitàdidattica. L’area che versa in condizioni preca-rie non è stata ancora oggetto d’interventi diripristino. L’arrivo della stagione fredda, spiegaCardile, non potrà che peggiorare la situazione:gli intonaci fradici e i ferri delle armature sco-perte possono ulteriormente e facilmenteammalorarsi dando luogo a nuovi inevitabilicrolli! E il nuovo anno scolastico è ormai alleporte. Il consigliere a questo punto formulaalcuni interrogativi: Ma l’Amministrazione(ormai uscente) hapredisposto tutti gliatti necessari agliinterventi di manuten-zione del plesso sco-lastico? Per quantotempo l’utenza dovràsubire i rischi causatida una struttura nonsicura nell’incuriadelle Istituzioni chedovrebbero tutelarla?

Pericolo crollo alla scuola “Nino Ferrau”III quartiere

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E’stata presentata dalPresidente delCollegio dei

Revisori dei Conti, dott.Dario Zaccone, una rela-zione, avente comeoggetto il Patto di Stabilitàinterno 2012 –Monitoraggio periodico, incui si evidenzia, che èstato rilevato, alla data24.08.12 un saldo finan-ziario negativo, pari a €62.865.000. Ci si è, quin-di, fortemente distanziatidall’obiettivo annuale pre-fissato, ovvero a + €15.474.000. Si invita, per-tanto, l’Ente Comune arisanare la situazionedebitoria, limitando i capi-toli di spesa ordinaria aciò che non sia urgente eche può essere rimandatoall’esercizio successivo.Questa situazione debito-ria, non riconosciuta dalSindaco uscente, hadestato non poche preoc-cupazioni tanto che I con-siglieri del FlI, GiuseppeTrischitta e NelloPergolizzi hanno denun-

ciato l'ampio sforamentodi bilancio del Comune. Ildato davvero preoccu-pante è che vi è il rischioche il Commissario nomi-nato accerti un dissestofinanziario, poiché in que-sto bilancio non sonoricompresi quelli dellesocietà partecipate, inquanto ancora non appro-vati. Tali bilanci non sonostati, infatti, approvati econsiderati , in quanto, seinseriti nell’apposito capi-tolo, la città si troverebbeal tracollo. E mentre nelPalazzo si pensa già allacampagna elettorale, lacittà sarà sommersa daidebiti. Se il Commissariodovesse attestare un dis-sesto finanziario nellecasse del Comune,sarebbe autorizzato a farecontrolli e verifiche finoalla redazione di una pro-posta di bilancio risanato,che il Consiglio dovrebberatificare. Questo proces-so, richiederà non deimesi, ma potrebberovolerci anche anni.

cittàcittà

I conti non tornano a cura di Marilena Faranda

Palazzo Zanca

La prima sezione civiledel Tribunale diMessina, nella perso-

na del dott. CorradoBonanzinga si è pronuncia-ta in merito alla legittimitàdella delibera comunale isti-tutiva della ZTL e dei relati-vi verbali di contravvenzio-ne elevati dalla Poliziamunicipale e dagli ausiliaridel traffico per mancatopagamento del “gratta esosta”. E' la prima volta cheun giudice togato si pronun-cia sulla questione entran-do nel merito della legittimi-tà della delibera istitutivadella ZTL a fronte dellenumerose pronunce di alcu-ni Giudici di Pace diMessina, i quali disapplica-vano la delibera, accoglien-do i ricorsi degli utenti. Il

T r i b u n a l eha ritenutoche “non visono i pre-s u p p o s t iper ritenereche la deli-bera comu-nale istituti-va dellaZTL e lae v e n t u a l eu l t e r i o r ed e l i b e r ai s t i t u t i v adelle zonedi parcheg-

gio a pagamento sianoinvalide. Peraltro l'obbligodi riservare un'adeguataarea destinata a parcheggiosenza custodia o senzadispositivi di controllo didurata della sosta non sus-siste.

Mobilità urbana

Sentenza sulla ZTL

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foto di Dino Sturiale

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Le dimissioni dell’asses-sore Corvaja, nonsenza polemiche contro

l’Amministrazione dell’On.Buzzanca, che è anche coor-dinatore del PDL diventanosignificative. In una riunionedei membri del PDL, militantinell’area Beninati, bisognavaprendere una decisione epo-cale per il futuro del partito.Vi era l’alternativa: passare

all’UDC, con un seggio perCorvaja di deputato regiona-le e la poltrona di sindaco perl’on. Beninati o restare all’in-terno del PDL e chiedere larevoca dei quadri del Partito.In entrambi i casi sicuramen-te la spaccatura interna chegià si palesava da tempoanche con i seguaci dell’on.Formica era alla luce delsole. Dalla riunione è emersoche il gruppo Beninati resteràall’interno del partito portan-do avanti la sua politica eBeninati si candiderà comedeputato regionale. In questigiorni, comunque, ci sarannonuove riunioni e, quindi,anche nuovi sviluppi.

Politica

Nomina

Nuovo Capo di Gabinetto

Dopo la richie-sta di ospita-re a Messina

lo spettacolo delcirco di VivianaOrfei, pervenuta aPalazzo Zanca aluglio scorso, ilvicesindaco, Orazio Miloro, el'assessore al waterfront, PippoIsgrò, hanno confermato chel'area di Maregrosso, ne potràospitare lo chapiteau per ilperiodo dal 20 settembre al 22ottobre. L'Ufficio Demanio dellaRegione siciliana sta comple-tando gli atti di concessione perla fruibilità dell'area e nei pros-simi giorni il responsabile delCirco potrà firmare la docu-mentazione. Sarà l'occasioneper una rivitalizzazione dell'af-faccio a mare di Messina, con-tribuendo così al progetto per ilrecupero del waterfront.

Infranti i sogni del dott. AntoninoRuggeri, che dopo le dimissionidalla carica di commissario

liquidatore del’ATO ME 3, spera-va di conservare quella di capo digabinetto. Con determina del sin-daco facente funzioni, OrazioMiloro, invece, è stato nominato, ildott. Antonino Cama, attualmentedirigente del DipartimentoSociale.

Maregrosso

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Il circo Orfei Tempi duri per Buzzanca

Il Consiglio comunale, haapprovato, il piano di lot-tizzazione convenzionato

n. 185/L a Ganzirri.Successivamente l'Aula hadeliberato, il regolamento perla realizzazione e la gestionedei cimiteri per animali d'affe-zione. Restituiti al diparti-

mento Pianificazione urbani-stica, per mancanza di unparere, i provvedimenti relati-vi al progetto del piano di lot-tizzazione n. 216/L a SanLicandro. Il Consiglio è statoquindi aggiornato a martedì11, alle ore 18.

Consiglio comunale

Approvazione delibere

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Entro il 30 settembretutte le Societa' per laregolamentazione del

servizio di gestione rifiuti (Srr)che andranno a sostituire gliATO devono essere costituitenella composizione previstadalla normativa regionalevigente. Con questo obiettivosono state definite le nominedei commissari nei comuni ditutte le province siciliane.Tutte queste società dovran-no essere costituite in tempiristretti, ma non si sa se riu-sciranno ad essere operative.Pertanto, si è riunito aPalazzo dei Leoni in sedutastraordinaria urgente ilConsiglio provinciale, alla pre-senza dell'Assessore MicheleBisignano, per approvare i 3punti all'ordine del giornosulla gestione rifiuti: 1. Costituzione SocietàConsortile per la regolamen-tazione del servizio di gestio-ne rifiuti S.R.R. denominato“Messina AreaMetropolitana”. ApprovazioneAtto Costitutivo e Statuto; 2. Costituzione SocietàConsortile per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti S.R.R. denominato“Messina Provincia”. Approvazione Atto Costitutivo e Statuto. 3. Costituzione Società Consortile per la regolamentazione del servizio di gestione rifiu-ti S.R.R. denominato “Isole Eolie”. Approvazione Atto Costitutivo e Statuto. Ad introdurre l'argomento in oggetto, l'Assessore Bisignano, il quale ha affermato che,le SRR vanno costituite entro il 30 settembre 2012. Il dirigente Marco Lupo, ex direttoregenerale al Ministero dell'ambiente, ora alla dirigente generale alla Regione del diparti-mento acque e rifiuti,afferma che per realizzare il piano regionale per i rifiuti, si avrannooltre 200 commissari ad acta, se necessario. Ha ribadito l'Assessore che il compostag-gio dei rifiuti è in fase di avviamento. Un voto positivo o negativo, continua l'Assessore,non è pro o contro l'Amministrazione, ma è un atto dovuto in attuazione di una normache la Regione ha preso in carico, quindi niente a che vedere con l'Amministrazionelocale. Il nome del commissario ad acta già c'è, sottolinea Bisignano, io l'ho ritardato solo

Gestione Rifiuti Consiglio straordinario urge Dagli ATO alle S.R.R.

provincia Messinaprovincia Messinaa cura di Marilena Faranda

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per darci la possibilità di deliberare. Il Consigliere Italiano, PD, ha affermato: io mi permet-to di fare delle considerazioni da persona comune che incontriamo sulla strada, con que-sto sistema si cancella il mondo dei rifiuti per proporne un altro, avendo un ritorno per lanostra comunità. Io ho evidenziato all'Assessore regionale, che questa legge contiene unvirus, l'SRR si trasformerà in SPA. Un'associazione di clientele che adesso è giudicatamafiosa. La fase impositiva, comunque, doveva essere trasferita alle SRR, dove il regola-mento doveva valere per tutti. Il Consiglere Rella (GdL), a conclusione del suo intervento si chiede : Dobbiamo capire sela SRR è una scelta obbligata od un meccanismo che la Provincia sta sposando? Bisignano precisa chele SRR non gestiranno nulla, ma, comunque, siamo di fronte ad unalegge che la Regione ha emanato, così si metterebbe fine ad una situazione vergognosa.Al momento di votare si è approvato solo il primo punto, con 12 voti favorevoli su 22, pergli altri 2 punti si discuterà domani, poiché è caduto il numero legale.

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nte a Palazzo dei Leoni

foto di Dino Sturiale

foto di Peppe Saya

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Difficile dimenticare le immagini – peraltro ancora purtroppo attuali – della CostaConcordia incagliata a largo dell’Isola del Giglio, nel bel mezzo del Santuario deiCetacei. Il WWF presenta un dossier per agire sulla protezione delle aree ad alto

valore naturalistico del Mediterraneo e in cui presenta le maggiori criticità da tenere moni-torate: le rotte marittime e la presenza di petrolio ed olio combustibile in mare. Il Decreto‘Anti-Inchini’, dopo il naufragio della nave da crociera Costa Concordia, deve essere “soloil giro di boa per l’azione del Governo a tutela del mare”, si legge nel comunicato del WWF.Tra le proposte ci sono zone off-limits e regole più severe per la navigazione nelle areesensibili, oltre che la garanzia a partire dal 2013 di fondi per la ‘flotta antinquinamento’. Pertenere la giusta rotta nella tutela del Mediterraneo – continua il comunicato -, prevenendoe contenendo l’impatto provocato dal traffico marittimo sul mare nostrum, occorre agire suvari fronti tra cui: regolare la navigazione nel Santuario internazionale dei Cetacei (circa25.573 kmq frequentati abitualmente da 8 specie di cetacei, che solo pochi mesi fa è statotragico scenario dell’incidente della Costa Concordia e dove l’unico divieto attualmente

SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Allarme del WWF

Mediterraneo a rischio navigazione marittima e petrolio

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vigente riguarda le gare di barche veloci off-shore) e anche al di fuori delle Aree MarineProtette d’alto mare, in tutte quelle zone in cuila biodiversità e il capitale naturale sono piùpreziosi; perfezionare gli accordi con Francia eSpagna relativi alla Zona di ProtezioneEcologica (ZPE) del Mediterraneo nord-occi-dentale, del Mar Ligure e del Mar Tirreno, ren-dendo effettive le misure di protezione dell’am-biente valide sino a 200 miglia dalle linee dibase della costa italiana; stabilire regole piùsevere per il passaggio nello Stretto delleBocche di Bonifacio, eletto nel 2011dall’Organizzazione Marittima Internazionale(IMO) prima Area Marina ParticolarmenteSensibile (PSSA) del Mediterraneo, dove navi-gare è pericoloso e al momento consentitosolo se affiancato da un pilotaggio ‘raccoman-dato’ (ovvero un pilota locale che affianca ilcomandante se richiesto da quest’ultimo) perle navi con carichi pericolosi; chiedere garan-zie agli armatori per lo svolgimento di corsi iformazione periodici e permanenti per gli uffi-ciali e gli equipaggi sulla normativa internazio-nale, comunitaria e nazionale in materia di pre-venzione dell’inquinamento e di sicurezza neltrasporto via mare; garantire a partire dal 2013(quando saranno insufficienti) i fondi per la flot-ta per il contrasto dell’inquinamento marino daidrocarburi e l’ attività di vigilanza ambientale inalto mare delle Capitanerie di Porto. “Il WWFItalia si augura che il cosiddetto Decreto

‘Antinchini’ emanato lo scorso marzo a seguito dell’incidente all’Isola del Giglio – che sta-bilisce il divieto di navigazione in una fascia di 2 miglia marine dai perimetri esterni dei par-chi costieri e delle aree protette nazionali, marine e costiere – sia solo il ‘giro di boa’ del-l’azione del Governo per garantire rotte sicure di navigazione compatibili con la tutela del-l’ambiente marino, delle specie che lo abitano e dei passeggeri che lo attraversano. Unobiettivo perseguibile anche mediante la piena applicazione della ricca normativa naziona-le e internazionale già disponibile e il rafforzamento degli accordi tra gli Stati costieri”, affer-ma Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia. “Oltre a regole e norme più stringenti perrotte sicure, la tutela dell’ ambiente marino va perseguita garantendo la sostenibilità di tuttii trasporti marittimi, a cominciare dai porti e dalle infrastrutture connesse, dove le navi effet-tuano ad esempio attività quali il conferimento dei rifiuti o il rifornimento di carburante, finoalla costruzione di navi ecocompatibili e tecnologicamente all’avanguardia, grazie anche ainterventi di messa in efficienza energetica, così da ridurre le emissioni inquinanti.”, aggiun-ge Marco Costantini, Responsabile Mare del WWF Italia.

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L'Ance nazionale, a seguito della forte sollecita-zione dell'Ance Sicilia, ha chiesto oggi unincontro urgente ai ministri dell'Economia,

Vittorio Grilli, della Coesione territoriale, FabrizioBarca, e dello Sviluppo economico, CorradoPassera, per accelerare un'intesa fra Stato eRegione siciliana sulle esenzioni e sulla razionaliz-zazione dei criteri del Patto di stabilita' per l'Isola,affinche' l'economia regionale non sia ulteriormentesoffocata da meri concetti ragionieristici che blocca-no l'utilizzo di ingenti risorse pubbliche disponibili edestinate a sostenere investimenti e sviluppo.''Al di la' dell'apprezzamento per i contenuti positividell'incontro di ieri fra l'assessore regionaleall'Economia Gaetano Armao e la Ragioneria gene-rale dello Stato - spiega il presidente di Ance Sicilia,Salvo Ferlito - esprimiamo forte preoccupazione suitempi indicati dalle parti per la definizione di unasoluzione che sblocchi i cofinanziamenti europei, ifondi Fas e quelli della Protezione civile''.''Tempi troppo lunghi, quasi 'normali' - aggiungeFerlito - assolutamente non adeguati e non compa-tibili con l'attuale stato di gravissima emergenzaeconomica e sociale della Sicilia che non a tortomolti dei nostri associati definiscono ''di guerra'.Non possiamo accettare questi tempi della politica- conclude Ferlito - soprattutto perche' a breve tuttii politici saranno di fatto impegnati in campagnaelettorale e si preoccuperanno solo di garantire colpoco denaro in cassa i precari e le clientele impro-duttive; dunque, per le attivita' produttive sane nonci sara' piu' possibilita' di ottenere il varo di provve-dimenti concreti capaci di farci superare la crisi e disostenere l'occupazione reale''.

EconomiaEconomiaIncontro con m

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ministri su criteri Patto di stabilita'

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La cartolinaLa cartolinafoto di Peppe Saya

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Saluti da Messina(dalla cortina del porto)

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Il Comitato Celebrazioni Pascoliane di Messina2mila12 il 6 settembre tiene un incontro sulladefinizione del programma relativo alle iniziative

pascoliane per il periodo di ottobre e dicembre2012. L’incontro avviene nel Gabinetto di Lettura diVia Ettore Sacchi, luogo di prestigio dove sonoperaltro custodite opere numerose del noto scritto-re conosciuto per la sua poetica del “fanciullino”.L’immobile inoltre versa attualmente in stato preca-rio a causa di un pignoramento e il materiale inesso ospitato è in cerca di una sede appropriata.Alle 20.00 un fascio di luce illumina PalazzoSturiale, come ogni mese nella data del 6 a partireda aprile mese in cui si è celebrato il centenariodella morte del poeta. A Palazzo Sturiale in viaRisorgimento, a Messina, Giovanni Pascoli vissetra il 1898 e il 1903.

Consueta proiezione del fascio di luce in memoria di Giovanni Pascoli

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CulturaCulturaa cura di Vincenza Di Vita

Verrà presentata sabato al Salone delleBandiere del Comune di Messina l’ultima rac-colta di poesie di Flavia Vizzari. Il titolo del volu-

me è “Raccontando in Versi – Sensazioni di giorni neltempo” e verrà presentato da Alba Terranova e da unteam di poeti messinesi quali Angelo Coco, NinoComunale e Pasquale Ermio. Il libro è stato edito da Bastogi Editore all’interno dellaCollana di Poesia Il Liocorno. La copertina del volume riporta l’immagine di un dipin-to realizzato dalla stessa Vizzari dal titolo “Deserto”che ritrae una figura di spalle ritratta in modo surrea-le su uno sfondo dai colori caldi e indefiniti.

Presentazione dell’ultimo libro di poesie di Flavia Vizzari

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Dal 6 al 9 settembre la piazza del Castello diSpadafora ospiterà un evento organizzato daRockerilla Pub che consiste nella degustazione

di 21 birre europee e la possibilità di fruire di unamostra che raccoglie una collezione di oggetti rock chepercorrono 40 anni di storia del rock e musica dal vivo.È inoltre prevista l’estrazione di tre premi per i parteci-panti all’evento.

Rock’n’beer Fest

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Biblioteca e turismo: un insolito connubio

“La Sicilia e i suoi tesori” in mostra alla BibliotecaRegionale Universitaria di Messina “Giacomo Longo”

La cultura apre le sue porte agli innumerevoli croceri-sti che ogni giorno animano, con sempre più frequen-za, il centro storico di Messina alla scoperta del mera-

viglioso patrimonio storico-culturale e paesaggistico localee siciliano. “La Sicilia e i suoi tesori”, la nuova mostra per-manente, organizzata dalla Biblioteca RegionaleUniversitaria di Messina “Giacomo Longo” di via I° settem-bre, è stata inaugurata il 2 luglio ed è visitabile fino al 28settembre 2012, dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle13.30 e il mercoledì dalle 15.30 alle 17.30.

“Il nostro intento – afferma Anna Maria Abbadessa, respon-sabile dell’Urp della B.R.U.M., nonché organizzatrice dellamostra - consiste nel far scoprire ed apprezzare le ricchez-ze di cui l’isola è stracolma: bellezze naturalistiche e paesaggistiche, architettoniche,gastronomiche e la riscoperta degli antichi mestieri sono i tesori celati nella nostra terra”. Più di 100 immagini, tratte dal patrimonio librario posseduto dall’ente,41 riproduzioni in for-mato 50X70, raggruppate in topos differenti: si parte da una rassegna incentrata sull’ele-mento essenziale della vita e tipico di un’isola, qual è il mare – in particolare, “Il mare diSiracusa da Ortigia a Capo Passera” - per poi passare ad esaminare gli antichi mestieri ele strutture in un certo qual verso ad esso legate, come ad esempio la “Tonnara diScopello”; ed ancora antiche costruzioni quali “I mulini a vento di Trapani” e il “Museo delSale” di Pacecco Nubia (Tp). A questi elementi, memoria del passato, si associano leimmagini che rievocano luoghi e personaggi della letteratura tra “La Sicilia al tempo delGattopardo- vita quotidiana di una aristocrazia” e “Villa Boscogrande”. Una rassegna di ricca di colori vivaci, dalle tonalità marine e celestiali alle gradazioni caldetipiche dei prodotti della terra e del lavoro agreste, che rammentano il tempo ormai scivo-lato via, ma pur sempre esistente nella memoria collettiva. “Sarebbe stato difficoltoso e improponibile – precisa la Dirigente - esporre alcuni dei nostritesti : la mostra essendo concepita principalmente per i turisti, punta alla valorizzazione dei

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luoghi affinché essi, attratti, decidano di visitarli nel breve o lungo termine”. Non è la prima volta che la Biblioteca Regionale Universitaria organizzi mostre del genere:da anni, ormai, ha avviato il “progetto scuola”, finalizzato alla promozione e valorizzazionedella lettura nei confronti del piccolo pubblico, quello che, un giorno, dovrebbe essere il prin-cipale target di riferimento per lo sviluppo della cultura stessa. Numerose le esposizione organizzate in varie occasioni, (anniversari, notte della Cultura,Giornata Fai) alle quali, il personale, prende parte con spirito di abnegazione. Infatti, sebbe-ne la Biblioteca sia un ente pubblico, per l’allestimento di tale manifestazione non è stato pre-visto alcun tipo di finanziamento – ribadisce Anna Maria Abbadessa. “L’intera organizzazio-ne, che rientra nella programmazione 2012, è frutto di un lavoro di squadra – prosegue lastessa - sia per quanto riguarda l’allestimento materiale e la creazione dei pannelli, sia perla grafica”. Le immagini proposte in questo percorso espositivo saranno prossimamente rin-novate per l’avvio di una ulteriore mostra, i cui dettagli sono ancora in fase di definizione.Inoltre, il riscontro riscosso da parte del pubblico è stato più che buono: “abbiamo registrato- asserisce la responsabile -una media di 30-40 persone al giorno dall´inizio di luglio“.

Paola Libro

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Il culto della Madonna di Dinnamare

Il quadro ritorna nel Sa

Un lungo manto blu cobalto le copre il dolce viso, caden-do delicatamente verso il basso ed accompagnando congrazia la lunga veste, sempre dal colore celestiale. Una

corona d’oro adorna il suo capo segnando, così, la regalità dellasua esistenza e del suo nome. Lei, la Vergine SS. diDinnamare, seduta in trono, tiene su di sé e con amore ilBambin Gesù, appoggiato sulle sue gambe. L’immagine dellaMadonna e del Bambinello è delineata sapientemente da unacornice: l’immagine altro non è che un quadro sostenuto ai latida due delfini che solcano le acque marine. Questo capolavorodi Michele Panebianco, noto pittore messinese dell’ottocento, sipuò definire come “una cornice nella cornice”: è palese, infatti,l’intenzione del pittore di ritrarre la scena del ritrovamento delquadro. Negli scritti di Placido Samperi si legge, appunto, che ilquadro della Madonna giunse dal mare – a seguito del naufra-gio di un vascello nelle acque dello Stretto - grazie a due “mostrimarini” che lo sostennero con il loro dorso e lo deposero sullaspiaggia di Larderia, consegnandolo, quindi, ai pescatori delluogo. Da quel momento, il quadro fu oggetto di un culto cosìintenso tanto da aver bisogno di un luogo adibito alla venera-zione e si scelse il Santuario di Dinnamare (dal latino Dimaris,cioè tra due mari: il monte divide i due mari lo Jonio ed ilTirreno). Il quadro originale della Madonna di Dinnamare descritto daP.Arcangelo Calì – “Eugenio Foti, “Dinnamare quasi un sorrisodi Maria”, Messina, 1981 pp.23- 27 - presenta, invece, caratte-ristiche differenti da quello attuale ottocentesco: la Madonna èpur sempre seduta su un trono e ricoperta con un manto ceru-leo ma vestita di rosso scarlatto, con la croce greca pendente alcollo; volge il capo e tende la mano sinistra verso Gesù, il qualedorme appoggiato, mentre due angeli, in alto sullo sfondo delcielo azzurro, le sostengono una preziosa corona per deporglie-la sul capo. Discordante, invece, la descrizione data dalSamperi in “Iconografia della B.Vergine Maria” del 1644 in cui silegge: “lassù si venerava una immagine di mezzo rilievo della -Madonna, perché il quadro era stato rubato da ignoti” –“Dinnamare ed il suo Santuario”, p. 9. Nella rappresentazionedel Samperi mancano gli angeli, la corona ed il medaglione conla croce greca: la Vergine Maria appare seduta in trono ma non

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antuario di Dinnamare guarda Gesù, il quale, invece, le sorride e le si volge con l’in-dice destro e la destra aperta. Due aureole a raggi adornanoi loro capi mentre sullo sfondo si intravedono i colli ed unachiesetta. Nel 1600 un pittore ignoto riprodusse un dipinto deltutto differente da quello originario, o per incapacità o per ori-ginalità, ritraendo la Madonna circondata da una nuvola chene rivela solo la parte superiore. Fu il pittore Antonio Bova adintrodurre nel ´700, per la prima volta nella storia iconograficadel culto della Vergine, l’immagine che evoca l’arrivo del qua-dro ad opera dei due cetacei, ma solo la copia di Panebiancodell’800 fu quella definitiva, tutt’ora venerata e portata in pro-cessione il 4-5 agosto e la prima domenica di settembre dallaChiesa di San Giovanni di Larderia, dove il quadro è quotidia-namente conservato, al santuario di Dinnamare, appartenen-te alla Chiesa Parrocchiale di Larderia dopo il riconoscimentoufficiale della Curia Arcivescovile di Messina del 1794. Non è possibile, quindi, dare una datazione certa al quadro:c’è chi sostiene sia di origini bizantine e chi normanne. Inoltre,in un tempo imprecisato si inserì nella tradizione iconograficail “mezzorilievo“, un quadro di marmo raffigurante la Madonnacon il Bambino fra le braccia somigliante al quadro dellaVergine di Dinnamare. Esso fu ritrovato tra i monti dal pastoreOcchino: quest’ultimo, per la gioia del ritrovamento, lo volleportare con sé a casa per venerarlo, ma il mattino seguente sirese conto non fosse più in casa propria, ritrovandolo poi suimonti, nello stesso punto in cui lo prelevò; e ciò capitò peraltre due volte, finché capì che la Madonna volesse rimaneretra i suoi monti e la collocò, assieme ai fedeli, nella chiesa diDinnamare murandola sopra l’altare. Il mezzorilievo fu colpitoda un fulmine la notte del 30 settembre 1837 : come per mira-colo rimasero intatte le teste e la parte alta del collo dellaMadonna e di Gesù che, successivamente, furono muratinella Chiesa di S. Sebastiano a Larderia nel lato destro dell’al-tare maggiore,dove ancora oggi individualizzabili. Al contem-po, nel Santuario di Dinnamare fu collocato un altro bassori-lievo, somigliante alla rappresentazione di Panebianco. Quel che è certo è la tradizionale devozione dei messinesi alculto della Vergine di Dinnamare, oggetto di pellegrinaggio findagli albori del ritrovamento del quadro. “Oggigiorno attorno al

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culto della Vergine di Dinnamare c’èmolto folkclore – afferma PadreDomenico Rossano, parroco dellaChiesa di Larderia e Rettore delSantuario di Dinnamare dal 7 giugno1987 - . Al di là del ‘Viva Maria’ occorronodelle buone azioni nella vita di tutti i gior-ni e che vadano oltre l’esternazione delculto”. Il 4 agosto di ogni anno all’una di notte ifedeli si riuniscono nella Chiesa “SanGiovanni Battista” di Larderia Inferioreper dar via al tradizionale pellegrinaggioper le vie collinari, accompagnando apiedi scalzi il quadro della Vergine versola sua Casa principale, il Santuario diDinnamare, tra preghiere, canti e “VivaMaria”. Un lungo pellegrinaggio, la cuiforza per affrontarlo la si trova solo nellafede che si nutre in cuor proprio. Alle 6.30del mattino il quadro è accolto da unafolla immane di credenti nella piazzettaantistante la Chiesetta, nella quale sisvolgerà la prima celebrazione eucaristi-ca della giornata alle 07.00, alla qualeseguiranno le altre a distanza di un’ora.Alle 6.30 del 5 agosto il quadro viene tra-sportato nella Chiesa di San Biagio e dalì, nel pomeriggio, riparte la processionealla volta della Chiesa di LarderiaInferiore. Il quadro della Madonna di Dinnamare èstato accolto nuovamente nella chiesettamontana la prima domenica del mese disettembre. La processione con il quadro è partita alle5.00 del mattino da Larderia giungendosul monte alle 9.00. Le Messe sono statecelebrate da Padre Domenico Rossanoe da Padre Giuseppe Triglia alle 10 e alle11,30. La chiesa di Dinnamare rimarràaperta ai fedeli nel mese di Settembre ele cerimonie liturgiche si svolgeranno alle11.30 e alle 17.00.

Il santuario di Dinnamare

Paola Libro

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SpettacoliSpettacoli

Sabato 8 settembre, alle 21.00, aVilla Piccolo (Capo d’Orlando),andrà in scena la suite teatrale

“La terra desolata”, memory-reading diClaudio Collovà, tratto da "The WasteLand" di Thomas Eliot, traduzione diAlessandro Serpieri. Con ClaudioCollovà. Musiche dal vivo: OrnellaCerniglia (pianoforte), Lelio Giannetto(contrabasso), e partecipazione diArianna Notaro. Lo spettacolo è inseritonel ciclo “Le Porte del Sacro-Identità incammino”, rassegna organizzata dallaFondazione Famiglia Piccolo diCalanovella nell’ambito delle manifesta-zioni del Circuito del Mito, promossedall’assessorato regionale al TurismoSport e Spettacolo. Produzione OfficineOuragan. L’ingresso è libero.

Eliot e Collovà a Villa Piccolo

a cura di Vincenza Di Vita

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Lido di Mortelle

Nuovo spettacolo di Fabio La Rosa

Venerdì alle 20.30 alLido del Tirreno aMortelle verrà presen-

tato lo spettacolo “Catti, oro,settanta e settoru", conIvana Zimbaro e Fabio LaRosa. Si tratta di una pièce comica,scritta dallo stesso La Rosa,in cui viene rappresentatoun divertente spaccato divita familiare con i dueconiugi alla ricerca del desi-derio perduto, un marito eduna moglie intenti a non farnaufragare un rapporto cheli ha tenuti saldamente uniti.Un susseguirsi di gag esila-ranti, battute al vetriolo escenette surreali, un alter-narsi di ricordi nostalgici,un’esplosione di comicità eironia veicolerà lo spettatoresulla domanda suggerita daltitolo ovvero e se la soluzio-ne ai loro problemi fosse unapartita a carte?

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Foto notiziaFoto notizia

Messina - 5 Settembre 2012

Teatro Vittorio Emanu foto di Antonio De Felice

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ele: a porte chiuse

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Vorrei provare a leggere i testi della Scrittura chela liturgia ci propone, alla luce della categoriadella «distanza/vicinanza».Il brano del vangelo di Marco inizia parlando diGesù che «passò per Sidone, dirigendosi verso ilmare di Galilea in pieno territorio della Decapoli»:un territorio «distante», non solo geograficamen-te, ma spiritualmente, un territorio ritenuto quasipagano, terra di pagani.Una distanza «credenti/non credenti» che Gesùsupera, avvicinando coloro che erano distanti,forse meglio, ritenuti distanti.E c’è un’altra distanza allusa nel Vangelo, unadistanza che fa soffrire: «Gli condussero un sor-domuto». Il sordomuto è un distante, anche se èvicino, perché è drasticamente ridotta la suacapacità di comunicazione. È come se ci fosseun mondo chiuso. Chiuso il mondo, quello piùsegreto, quello degli altri, che parlano ma noncapisci. Chiuso il tuo mondo, quello più segreto,che vorresti svelare a qualcuno, per essere incomunione, ma ti è impossibile, sei un sordomu-to. La distanza! Ti senti fuori, distante.«E gli condussero un sordomuto»: qualcuno osasuperare il pregiudizio tra territorio e territorio; c’èdi mezzo la vita di un povero disgraziato. Unavita chiusa, che vita è? È già un gran passo —diciamolo — questo superamento dei pregiudizi.Oggi purtroppo resistono e sono così rigidi espietati da cancellare il bisogno di vita di tantagente.Gesù porta il sordomuto «lontano dalla folla, indiparte»: sembra quasi porre un gesto di distan-za — distante dalla folla—, un gesto di distanzadentro un contesto di superamento delle barrieree delle distanze. Ma forse c’è da capire.Si può essere immersi in una folla, e sentirsiestranei. È un gesto personale, che ti tocca, ti

Distanza e vicinanza

nel Vangelo

Commento al Vangelo

In quel tempo, Gesù, uscito dalla

regione di Tiro, passando per

Sidòne, venne verso il mare di

Galilea in pieno territorio della

Decàpoii. Gli portarono un sordo-

muto e lo pregarono di imporgli

la mano. Lo prese in disparte,

lontano dalla folla, gli pose le

dita negli orecchi e con la saliva

gli toccò la lingua; guardando

quindi verso il cielo, emise un

sospiro e gli disse: «Effatà»,

cioè: «Apriti!». E subito gli si

aprirono gli orecchi, si sciolse il

nodo della sua lingua e parlava

correttamente. E comandò loro di

non dirlo a nessuno. Ma più egli

lo proibiva, più essi lo proclama-

vano e, pieni di stupore, diceva-

no:

«Ha fatto bene ogni cosa: fa

udire i sordi e fa parlare i muti!».

(Mc 7, 31-37)

9 Settembre 2012XXIII domenica T.O. (B)

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tocca nella tua pelle, che fa superare la distanza della solitudine.Gesù tocca con le sue dita: non sta a distanza, ha cancellato anche la distanza del corpo;quante volte parliamo da lontano, non c’è intimità, non tocchiamo la carne. È come se Gesù con la saliva, un elemento che nell’immaginazione comune aveva in qual-che misura connessioni con la vita, volesse comunicare vita, ricostituire un rapporto vitale.Con una precedenza, spesso sottolineata dai commentatori, delle orecchie che si aprono edopo, solo dopo, della lingua che si scioglie. Quasi a dire che il primo passo, perché ladistanza sia superata, è diventare capaci di ascolto: il parlare senza ascoltarsi, ripropone ladistanza dell’uno dall’altro, ripropone la barriera. È solo dopo averlo ascoltato che l’altro si sente finalmente vicino. È solo dopo aver ascolta-to l’altro che si può parlare, ma in modo corretto. Come è sottolineato dal Vangelo: «...e par-lava correttamente». Questo dunque è ciò che fa Gesù, questo è il sogno di Dio: non fartacere, ma far parlare; non essere sordi, ma ascoltare.«Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, laricompensa divina. Egli viene a salvarvi”. Allora... si schiuderanno gli orecchi dei sordi... gri-derà di gioia la lingua del muto».Questa è — se vogliamo chiamarla con il nome usato dal profeta — la vera «vendetta» diDio, cioè la vendetta contro coloro che, con la loro prepotenza, fanno di tutto perché alcuninon ascoltino, non sappiano, generando insensibilità. La vendetta contro coloro che fanno ditutto per far tacere gli altri, per zittirlinei loro diritti e nelle loro speranze,nel loro grido di sofferenza.Guai se la Chiesa si rendesse insen-sibile o ci rendesse insensibili: anzi-ché comunione genererebbe solitudi-ne e distanza. Era ciò da cui l’aposto-lo Giacomo metteva in guardia la suacomunità, che, mescolando la fede afavoritismi personali, creava distanze,proprio all’interno dell’adunanza,all’interno del luogo che proclamal’assenza delle distanze. Creavadistanze tra i ricchi chiamati vicini e ipoveri tenuti a distanza. Il contrario diquello che fa Dio che ha scelto i pove-ri, proprio perché tenuti, dalla vita edalle ingiustizie, distanti.Così facendo diventeremmo «giudicidei giudizi perversi». Tradiremmo ilvolto del Signore, venuto a cancellarele distanze, ad abbattere nel mondoogni barriera.

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parole in bluparole in blu

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Tu non fai versi. Tagli le camicieper tuo padre. Hai fatto la secondaclasse, t’han detto che la Terra è tonda,ma tu non credi … E non mediti Nietzsche …Mi piaci. Mi faresti più feliced’un’intellettuale gemebonda …

Tu ignori questo male che s’apprendein noi. Tu vivi i tuoi giorni modesti,tutta beata nelle tue faccende.Mi piaci. Penso che leggendo questimiei versi tuoi, non mi comprenderesti,e ora mi piace chi non mi comprende.

Ora non voglio più essere io!Non più l’esteta gelido, il sofista,ma vivere nel tuo borgo natio,ma tendere alla piccola conquistamercanteggiando placido, in obliocome tuo padre, come il farmacista …

Ed io non voglio più essere io!

Da “L’Orecchio Mancante”, 1970

Ben

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Lecce 1 settembre del 1937 Roma il 16 marzo del 2002

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"Puoi sostenereL'Associazione" Per te donna onlus, che :offre sostegno psicologico alle donne operatedi tumore (in partucolare al seno),organizza giornate di visite gratuite per la pre-venzione per una diagnosi precoce,organizza delle attività per il benessere psico-fisico delle donne ,destinando il tuo 5x1000.Firma la dichiarazione dei redditi nello spaziodedicato al "sostegno delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale"... ed inserisci ilC.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costanulla ma per l'Associazione ha un grandissi-mo valore.Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it"

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Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Sono tanti i motivi per mangiare le fragole.Sono buone, rinforzano le cellule del san-gue e preservano lo stomaco dagli effettidell'alcol. Ora a questi effetti benefici già notise ne aggiunge un altro: il suo estratto pro-tegge le cellule della pelle dai danni deiraggi ultravioletti. A dirlo è uno studio con-dotto dai ricercatori dell'UniversitàPolitecnica delle Marche e dell'Università diBarcellona e pubblicato sul Journal ofAgricultural Food Chemistry, secondo ilquale in futuro si potrebbero produrre dellecreme solari a base di fragole.Per verificare se l'effetto fotoprotettivo deifrutti potesse essere utilizzato per protegge-re la pelle durante l'esposizione al sole, iricercatori hanno aggiunto a colture di cellu-le di pelle umana, chiamate fibroblasti, pre-parazioni di estratti di fragole in concentra-zioni diverse (0.05, 0.25 e 0.5 mg/ml).Successivamente hanno esposto le cellulecosì trattate ad una dose di radiazioni ultra-violette equivalente alla quantità di sole cheverrebbe presa da una persona che si espo-ne per 90 minuti al sole di mezzogiorno sullaRiviera francese.I risultati di questa sperimentazione hannodimostrato che gli estratti di fragola alla con-centrazione di 0.5mg/ml proteggono il Dnadai danni causati dalle radiazioni Uva: ifibroblasti sono più sani e sopravvivono piùa lungo. Per capire quali molecole fosseroresponsabili di questo effetto, gli studiosihanno utilizzato una tecnica di spettrometriadi massa ad alta prestazione e hanno iden-tificato cinque antocianine presenti in quan-tità elevate: pigmenti responsabili di gran

parte della colorazione rossa, rosa, blu evioletto dei petali dei fiori, della frutta e dellaverdura che assorbono le radiazioni ultra-violette provenienti dal sole impedendo lorodi causare danni alle cellule."Questi composti hanno un'azione anti-infiammatoria e anti-ossidante, e in labora-torio hanno anche mostrato attività anti-tumorale", spiega Sara Tulipanidell'Università di Barcellona. "Non siamoancora riusciti a dimostrare che sono pro-prio queste molecole a conferire alle fragoleil loro effetto fotoprotettivo; tuttavia, parten-do da questi risultati, possiamo ora comin-ciare nuovi studi per valutare l'attività biolo-gica e la biodisponibilità delle antocianinenelle cellule della pelle umana sia quandosono ingerite tramite la dieta mangiando lefragole sia quando sono aggiunte a cosme-tici solari".

Fragole per proteggersi dal Sole

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Mangia sanoMangia sano

Tagliolini salmone e piselli

Ingredienti per 4 persone

• 2 Cipollotto fresco

• 4 cucchiai di Olio di oliva

extravergine

• 250 gr di Panna fresca liquida

• 400 gr di tagliolini all’uovo

• Pepe q.b.

• 200 gr di Piselli

• Saleq.b.

• 150 gr di Salmone affumicato

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Per preparare i tagliolini con sal-mone e piselli iniziate mondan-do e tritando finemente i cipol-lotti, poneteli quindi in unapadella antiaderente con l’olioextravergine di oliva e fateliappassire a fuoco basso. A que-sto punto aggiungete i piselli elasciateli sul fuoco fino a chesaranno cotti ma ancora verdi ecroccanti, aggiustate quindi disale.

Tagliate il salmone affumicato astriscioline non troppo sottili eaggiungetelo ai piselli, fatelosaltare in padella per pochisecondi e, appena sarà cotto,incorporate anche la panna fre-sca.

Insaporite con del pepe nero, aseconda dei vostri gusti.Scolate i tagliolini ben al denteche avrete lessato in acqua bol-lente salata e aggiungeteli alsugo di salmone e piselli,mescolate per insaporirli e ser-vite i tagliolini salmone e piselliben caldi.

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Amarcord

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