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n° 138 anno XI - 14 Novembre 2013 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it Allarme default Dati Bankitalia Sicilia r.g. Salvatore Forestieri

il Cittadino n. 138

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Sicilia vicina a

Gli elementi mac

finanziaria per definire la

lasciano molti spazi all tistica registrano, nei p indici fondamentali che Ci limitiamo a ricordar giovanile al 55,5% tà dell’agenda del gove e al sottosviluppo. Nell’Isola sembrano p

Istituzioni in polemiche oziose sulla crisi del governo regionale, su altre truffe a danno delle casse regionali: l’ultima, ancora nel setto nari indagati impinguavano i loro conti correnti gonfiando in manie L’elezione a governatore di Rosario Crocetta ha rappresentato per partiti tradizionali. Dopo alcuni coraggiosi provvedimenti adottati: l’a stenti per pagare sostanzialmente i Consigli di Amministrazione, il re sembra si sia arenato in una logica di annunci senza i consegue Sia chiaro l’opera di pulizia compiuta nei palazzi della regione era, nell’impressione che il governo regionale non si è ancora dotato d

impediscono alla Sicilia di agganciare il debole segn Si tratta di continuare la strada intrapresa del recupero di risorse necessario orientarle in un circuito virtuoso di iniziative finalizzate Su questi temi abbiamo registrato impegni delle forze politiche e s Alle mobilitazioni sindacali, alle approfondite analisi ascoltate nei C provvedimenti legislativi che, valorizzando la specificità dello Stat investimenti che rialancino il processo di sviluppo.I tempi stringono e il baratro di una bancarotta non solo finan

AsteriscoAsteriscodi Lillo Zaffino

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alla bancarotta croeconomici emersi dall’analisi di Bankitalia sulla situazione

della Sicilia offrono un panorama inquietante. Ormai, gli aggettivi gravità del quadro tratteggiato dall’Istituto di via Nazionale non

la speranza: disarmante, disperato. I dati rilevati dall’indagine sta- rimi sei mesi dell’anno, un impressionante decremento degli e misurano lo stato di salute di una economia.

re i 65 mila posti di lavoro persi e la disoccupazione %. Segnali allarmanti che, mentre nel Paese sono posti nelle priori-

erno, in Sicilia si aggiungono conseguenze legate all’atavico ritardo

prevalere ancora discussioni di basso profilo che impegnano le ull’abuso delle auto blu, sulla spending review. Intanto, si scoprono

re della formazione professionale, dove sembrerebbe che i funzio- ra esponenziale le spese.

r la Sicilia una “rivoluzione” rispetto al sistema politico dominato dai abolizione delle Provincie, degli Ato, di alcune società regionali esi- depennamento di oltre duecento Enti di Formazione, il governato-

enti atti amministrativi. , e continua a essere necessaria, la nostra preoccupazione risiede

di un piano strategico con priorità definite per aggredire i nodi che

nale di ripresa economica del Paese. sperperate nei meandri della spesa pubblica incontrollata; diventa

alla creazione di lavoro produttivo. ociali, spesso soltanto rituali. Convegni di associazioni e studiosi, oggi dobbiamo rispondere con

tuto Speciale, siano in grado di attrarre risorse economiche verso

nziaria, paventata da Bankitalia, si avvicina pericolosamente.

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Se non è il fondo, ci manca davvero poco. I primi sei mesi dell’anno per la Sicilia sono statiun disastro. Tutti gli indicatori economici analizzati da Bankitalia nell’aggiornamento con-giunturale alla nota sulla situazione dell’economia nell’Isola sono negativi. E tracciano un

quadro disarmante, orribile: 65 mila posti di lavoro persi in raffronto col primo semestre 2012,disoccupazione al 21,1% (+1,7% sul semestre 2012), imprese alla canna del gas con cali difatturato e investimenti al palo, scambi con l’estero a -17,9% con l’export petrolifero crollato a-28,4%, mercato immobiliare paralizzato e sempre meno mutui per l’acquisto di abitazioni(-26,9%), settore delle costruzioni in perenne discesa, persino il turismo è segna il passo con

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Primo PianoPrimo Pianodi Dario Buonfiglio

Bankitalia: semestre nero in Sicilia

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gli arrivi di italiani in diminuzione mentre tiene quello straniero con una spesa che cresce del12,4%. E se si osservano i flussi del mercato finanziario la crisi appare proprio nera: rispettoal 2012 quando era stato registrato un rallentamento pur rimanendo il dato di segno positivo,nel primo semestre i prestiti a imprese e famiglie sono in calo, -1,1%. Un dato su tutti dà lamisura delle sabbie mobili in cui è impantanata la Sicilia: le sofferenze bancarie sfiorano ilmiliardo di euro (936 milioni), con un incremento del 18% rispetto al 2012, il doppio della medianazionale.Semestre nero anche per l’occupazione in Sicilia. Il tasso di disoccupazione sale al 21,1%, conun aumento dell’1,7% in rapporto ai primi sei mesi dell’anno scorso. A farne le spese sonosoprattutto i giovani tra 15 e i 24 anni, col tasso che schizza al 55,5% e le donne, al 23,1%.Tra i primi sei mesi del 2013 e i primi sei mesi dell’anno scorso, sono andati in fumo 65 milaposti di lavoro, a fronte di appena 20 mila persone in più in cerca di occupazione.

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38-43 CittàCronache urbane

44-47 ProvinciaNews dal territorio

32-33 Dietro le quinte

numero 138 anno XI 14 Novembre 2013

Sicilia48-51

Musica68-69

Attualità

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Spettacoli64-67

22-29

Sommario

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34 SettegiorniCronaca della settimana

Cultura60-63

Mangiare Sano74-75

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Letizia Frisone, Marilena Faranda

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Francesco Certo, Marina Pagano

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice,Gianmarco Vetrano, Mattia Florena

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Sabato 16 novembre si celebrerà al SeminarioArcivescovile “S.Pio X” di Messina dalle ore 9.30il XIII Congresso Provinciale del Movimento

Cristiano Lavoratori sul tema “MCL per un’Economia aServizio dell’Uomo: il Lavoro primo fattore di Ripresa”.Il Congresso rappresenta per l‘ MCL di Messina un

momento fondamentale non solo come passaggio dirinnovo dei propri organi ma soprattutto nella program-mazione della propria azione sociale e nel perfeziona-mento di una “visione” che vuole – attraverso momenticondivisi e collegiali – saper leggere la pesante crisi

economica e sociale di cui è intriso questo momento storico.Parteciperanno al congresso gli oltre 150 delegati in rappresentanza dei 40 circoli dif-fusi su tutto il territorio provinciale, i rappresentanti di alcune organizzazioni del TerzoSettore (tra cui il Forum delle Famiglie e il Forum Associazioni nel Mondo del Lavoro),delle le Istituzioni locali e le autorità Ecclesiali con la gradita presenza di S.E. MonsignorCalogero La Piana che celebrerà la Santa Messa.“E’ sulla riscoperta di un’azione sociale vera e territoriale, - spiega GiuseppeBottaro Presidente del MCL Messinese (nella foto)- sulla scelta di modelli di “eco-

nomia sostenibile” come l’economia civile, sul ripensamento dei servizi tradizio-

nali di assistenza in un’ottica di prossimità e sul tema del lavoro in prospettiva

Europa 2020 che concentreremo i, lavori di questo XIII Congresso”.

Un congresso caratterizzato quindi non solo dalla metodologia della condivisione edella collegialità ma soprattutto dalla specificità e rilevanza dei temi trattati che inevita-bilmente costituiscono non solo un impegno per il prossimo quadriennio ma soprattut-to una proposta operativa da sostenere con e per il territorio.

Sabato 16 novembre 2013 - Seminar

XIII Congresso Provinciale del M “MCL per un’Economia a Servizio dell’U

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rio Arcivescovile “S.Pio X” - Messina

Movimento Cristiano Lavoratori omo: il Lavoro primo fattore di Ripresa”

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di Michele Giunta

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L’inserimento nei vari gruppi è libero e può avvenire dopo un contatto con la nostraAssociazione ai numeri: 328/1022286 – 090/631761 o tramite mail al seguente indiriz-zo: [email protected]

Gruppi di auto-aiuto e training autogeno per sostegno psicologicoconduce la dott.ssa Grazia Tacac/o sede operativa dell’Associazione (via Appennini, ex scuola materna, Villa Lina-Messina)Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.30 ( incontri individuali su richiesta).

Percorsi di tecniche yogaconduce la dott.ssa Domenica Lucianoc/o il consultorio di via del Vespro-Messina Lunedì dalle ore 16.15 alle ore 17.30 c/o lo studio “yoga” della dott.ssa Domenica Luciano via Comunale Sperone, FortunaResidence pal. X – Messina Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15

Pilates matwworkconduce la dott.ssa Maria AnsaldoLunedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30Meditazione conduce il prof. re Marcello AragonaLunedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30c/o Aragona (camp.1002) Viale della Libertà is.481, n°41 pal. Palano-Messina.

Prestazioni di linfodrenaggio manuale per il trattamento del Linfedema del bracciooperatoDott.ssa Jessica Messinac/o studio: Via S. Ermanno n°1 Provinciale-Messina(per le prenotazioni telefonare a cell. 328/1022286).

Centro estetico per le donne in trattamento chemioterapico e banca delle parruccheIn corso di realizzazione.

Campagna di prevenzioneVisite senologiche gratuite date da stabilirsi secondo la disponibilità della L.I.L.T. sez. di Messina c/o Villa Salus.

Si ricorda alle socie di raccogliere più adesioni possibili al fine di favorire una prevenzionepiù capillare sul territorio.

Il PresidenteGrazia Di Blasi

Programma attività 2012/2013

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"Puoi sostenereL'Associazione" Per te donna onlus, che :offre sostegno psicologico alle donne operatedi tumore (in partucolare al seno),organizza giornate di visite gratuite per la pre-venzione per una diagnosi precoce,organizza delle attività per il benessere psico-fisico delle donne ,destinando il tuo 5x1000.Firma la dichiarazione dei redditi nello spaziodedicato al "sostegno delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale"... ed inserisci ilC.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costanulla ma per l'Associazione ha un grandissi-mo valore.Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it"

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14 Novembre 2013 - Via Consolato del Mare

La fontana Senatoria è stata dotata di un nuovo impi Comune. Sarà illuminata per la Giornata Mondiale del D le luce bianca, servirà alla valorizzazione della fontana.

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anto a cura del Servizio di illuminazione pubblica del iabete. Da domani l'illuminazione realizzata, con norma-

foto Peppe Saya

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La dirigente Pucci Prestipino è adesso la nuova preside dell’Istituto di istruzione superiore

“La Farina-Basile”, che sta provando, come altri capi di istituto, a dirigere due istituti

accorpati secondo la manovra varata dall’assessorato alla pubblica istruzione.

Cosa ha trovato al I.I.S. La Farina- Basile e cosa pensa di fare?Sono molto contenta dell'organizzazione del Liceo La Farina: è una scuola che va avanti dasola grazie al precedente direttore amministrativo e ai dirigenti che mi hanno preceduta, l'am-ministrazione finanziaria è stata molto oculata ed io ho potuto dotare la scuola di un pianofor-te, restaurare il portone e la facciata e acquistare libri per la biblioteca. Al Basile ho trovatomaggiori difficoltà perché la scuola ha subito più del Liceo Classico i difetti della riformaGelmini, dal taglio di posti a quello di fondi. C'è però da dire che ogni qual volta che mi reco là,noto la bellezza dei manufatti creati dai ragazzi. Qualche giorno fa ho incontrato un impiegatodi Mediaset e altre tv private, quindi sarà possibile realizzare attività molto proficue, insieme,ad esempio, al coro. Entrambe le scuole hanno ottime potenzialità: da un punto di vista prati-co però, grazie anche al FabLab, il Basile potrà risultare più competitivo nel campo dell’occu-pazione giovanile.

L’intervistaL’intervistadi Giuseppe Ialacqua

“Importante coniugare i due linguaggi artistico e letterario”

Accorpamento La Farina - Basile

foto Peppe Saya

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Cosa pensa dell'accorpamento?Tutte le manovre che tendono al risparmio sono criticabili, anche se credo sia importanteconiugare i due linguaggi, artistico e letterario, complementari tra loro. E’ infatti la chiave disvolta per la scuola: non si può essere ancora così settoriali! Ma è anche vero che ciò com-porta la creazione di una dirigenza forte: non si può affidare tutto ad una sola persona. Io stes-sa metto in secondo piano la mia vita privata per la scuola ma con piacere in quanto innamo-rata del mio lavoro. Se capita il contrario, allora non funziona: la scuola statale sta decadendo. Ci sono troppe dif-ficoltà in alcuni casi non ci sono neanche i soldi per comprare i beni primari, e questo accadesoprattutto per gli istituti comprensivi.Alla luce dei progetti, come l'adozione della lapide di Giuseppe La Farina o della piaz-zetta Crisafulli, quale può essere il ruolo sociale della scuola, e in particolare, il nostro,all'interno della città?Il discorso è soprattutto culturale, ci deve essere un cambiamento che deve partire da voi gio-vani. Cultura e scuola sono la stessa cosa. Mi ricordo che, quand'ero giovane, noi avevamopiù stimoli alla vita politica: oggi sono pochi quelli interessati ad essa. Bisogna ritrovare l'inte-resse per la cultura, perché la cultura è tutto: è il FabLab, è moda, è il La Farina, è la tragediagreca. Vedi, il motto di Accorinti: “Cambiamo Messina dal basso”. Ma allora cambiamo anchela cultura dalla scuola, altrimenti diventa un discorso elitario: essa nasce dalla consapevolez-za di tutti, dai ragazzi soprattutto.Inoltre, recentemente il sindaco Accorinti è intervenuto in occasione della festa delleforze armate, parlando di pace. Cosa pensa a riguardo di quell’episodio tanto discusso?Renato, per il 4 Novembre, ha fatto il suo dovere di pacifista, come il generale dei carabinieriha compiuto il suo officium di uomo d’arme, gli altri, che si sono scandalizzati, non dovevanoneanche parlare. Si può magari discutere sull’errore di forma, ma questo è il vero Renato. A tal proposito, vorrei aggiungere una cosa: qualche giorno fa “La Gazzetta del Sud” ha inse-rito il mio nome tra i più probabili per l’assessorato alla cultura, carica che non ritengo alla miaportata, ma che accetterei volentieri qualora non intralciasse il mio lavoro.

Liceo classicoGiuseppe La Farina

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Comincio colchiederLe qualisiano le emozioni e

le aspettative che questonuovo, delicato e presti-gioso ruolo le suscita? Piùla pressione o le responsa-bilità? Dato anche il delica-to momento dell’Ateneo,sulle cronache, troppospesso, per motivi pocolodevoli.Le emozioni sono tante, con-nesse tutte al forte senso di

appartenenza che ho per il DICAM: l’attualeDipartimento che mi trovo a dirigere è costitui-to dai docenti dell’ex Facoltà di Lettere eFilosofia dove mi sono laureata e dove hosvolto tutta la mia carriera accademica. Cosami aspetto? Di poter svolgere il mio lavoro inun clima di collaborazione e di dialogo: unclima che renda possibile ad ognuno di noi,qualunque sia il ruolo che svolge, di fare almeglio il suo lavoro. Nel Dipartimento di civil-tà antiche e moderne vi sono molte energiepositive, direi preziose, molte progettualità: laresponsabilità che avverto è quella di assicu-rare le condizioni migliori per lo svolgimentodell’attività didattica e scientifica, ma anchetecnico-amministrativa, perché il lavoro e l’en-tusiasmo di ciascuno non solo non trovi osta-coli, ma trovi supporto e si ponga in sinergiacon quello di tutti. Per quanto riguarda i fatti di cronaca a cui Leiallude, mostrano solo una parte, fortementeminoritaria, della vita del nostro Ateneo: comesempre accade, il male fa rumore e il beneprocede in silenzio. Non va sui giornali, per-ché non fa notizia, l’operato quotidiano, scru-

poloso, appassionato, nella ricerca e nelladidattica di tanti di noi. D’altra parte chi legge-rebbe un quotidiano che racconta una storia incui gli studenti vanno volentieri a lezione e idocenti fanno il loro dovere? Ma questa storiaè, lo ripeto, per la maggior parte dei giorni eper la maggior parte di noi, la storia dellanostra Università e del nostro Dipartimento. L’ANVUR ha bocciato la ricercadell’Ateneo messinese, come valuta, purse da poco al comando, i risultati che il suodipartimento ha ottenuto in questi anni? Equali sono i progetti per lo sviluppo e l’ac-crescimento della ricerca?Innanzitutto vorrei ricordare che i criteri divalutazione dell’ANVUR sono da più parte eda fonti autorevoli sottoposti a critica: nonvanno quindi presi come una sentenza defini-tiva. In ogni caso i risultati vanno scorporati,dipartimento per dipartimento e settore persettore. In ogni Università ci sono zone d’om-bra e zone di luce. Per quello che riguarda il nostro Dipartimentoi risultati sono senz’altro buoni, in alcuni setto-ri disciplinari eccellenti. Nell’insieme il DICAMsi colloca, secondo il report stilato dall’Ateneo,al primo posto, se si considera la somma deipunteggi assegnati e al settimo se si conside-ra il voto medio.I risultati ottenuti, pur con le riserve sui criteridi valutazione, sono quindi buoni, ma voglia-mo e dobbiamo migliorare. Due sono le dire-zioni in cui stiamo investendo e in cui, credo,dobbiamo investire ancora di più: l’internazio-nalizzazione e i rapporti con il territorio. Appuntamenti come quello che ha vistoospite il Prof. Massimo Cacciari, ascoltatoed applaudito da una folla numerosa, sonole pagine più interessanti e positive che

L’intervistaL’intervistadi Francesco Certo Panorama Università

“La mancanza di lavoro umilia la dignità”A colloquio con Marianna Gensabella, direttore DICAM

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l’Università offre, sarà vostro scopo fardiventare questo tipo di incontri una sanae continua abitudine?L’incontro con Massimo Cacciari è stato sen-z’altro un bel momento: abbiamo avuto unpubblico non solo numeroso, ma attento equalificato. Sicuramente continueremo suquesta strada, cercando di coinvolgere il piùpossibile non solo i nostri studenti, anchecome protagonisti e co-organizzatori, maanche docenti e studenti di altri dipartimenti,rappresentanti delle associazioni che operanosul territorio e, in genere, quel pubblico desi-deroso, direi affamato di cultura che, controtanti luoghi comuni, è presente anche nellanostra città.Da una prima analisi, qual è lo stato disalute del Suo dipartimento in tema diiscrizioni e partecipazione? Le famose“scienze umanistiche” sono ancora moti-vo di interesse per i giovani che si affaccia-no sull’università?Non abbiamo ancora dati definitivi perché leiscrizioni sono ancora aperte. Ciò che possia-mo valutare è la frequenza alle lezioni, che èbuona e in ogni caso in linea con quella deglialtri anni. Per quanto riguarda le scienze uma-

nistiche credo che consentano una formazio-ne critica, spendibile in più campi, direi flessi-bile ad ampio raggio. Da stimata docente di Etica, quali sono leriflessioni sulla delicata situazione lavora-tiva italiana e quali crede siano le prospet-tive dei Suoi studenti in questa difficilerealtà?La situazione di difficoltà nell’ambito dell’occu-pazione è estremamente triste, anche dalpunto di vista etico, che Lei richiama, perchéla mancanza di lavoro umilia la dignità, repri-me capacità ed entusiasmi. Per ciò che riguar-da i miei studenti, ciò per cui penso che dob-biamo come docenti spendere il nostro impe-gno è dar loro la migliore formazione possibi-le: l’unica carta che possiamo ancora in tempitristi pensare di poter giocare. Una formazione che investa sulle capacità dicomunicazione, di critica, di argomentazioneè particolarmente preziosa oggi, nel momentoin cui il lavoro deve essere più che “trovato”,“inventato”, ed anche “re-inventato” costante-mente, facendo leva non solo sulla capacità diinnovazione, ma anche su quella di adatta-mento alle diverse situazioni.

DICAMDipartimento civiltà antichee moderne

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Cgil e Uil su legge di stabilità: domanisciopero di 4 ore e manifestazionedavanti alla prefettura

La protesta nell’ambito della mobilitazionenazionale per chiedere il taglio delletasse su lavoro e pensioni e il rilancio del-

l’economia (US Cgil Me) – 4 ore di sciopero euna manifestazione davanti alla Prefetturadalle 9 alle 12.00. Domani, venerdì 15 novem-bre, anche a Messina scatta la mobilitazioneindetta a livello nazionale lo scorso 21 ottobreda Cgil Cisl e Uil per chiedere al Governo dicambiare la Legge di stabilità.Lo hanno annunciato questa mattina il segreta-rio generale della Cgil di Messina, LilloOceano, e il commissario della Uil Messina,

Carmelo Catania nell’ambito di una conferenza stampa che si è svoltanel Saloncino della Camera del Lavoro di Via Peculio Frumentario.Al centro della mobilitazione la richiesta di un cambiamento netto dellaLegge di stabilità che secondo i sindacati non realizza quella svoltanecessaria a rilanciare il paese, l’economia e l’occupazione. “Questalegge di stabilità ancora una volta non affronta i problemi veri del Paesee il problema del lavoro e dei lavoratori ed è per questo che chiediamoche venga cambiata- ha spiegato Lillo Oceano segretario generaledella Cgil di Messina-. Per far ripartire il paese occorre restituire reddi-to a lavoratori e pensionati e far ripartire il lavoro abbassando la tassa-zione sui salari e sulle aziende che reinvestono, combattere l’evasionee tassare le rendite. Solo così possiamo invertire la rotta e dare unasperanza di futuro ai giovani e a chi ha perso il lavoro”. Quattro i puntifondamentali sui quali i sindacati chiedono al Governo di modificare laLegge di stabilità: riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati; riva-lutazione delle pensioni; risposte e garanzie su Cassa integrazione eesodati; efficienza della spesa pubblica e stabilizzazione dei precari.“Questa legge di stabilità così come presentata ha il solo obiettivo distabilizzare il governo stesso - ha commentato Catania, commissariodella Uil Messina-. È importante partecipare allo sciopero e alla mani-festazione indetti dai sindacati perché occorre dare un segnale chiaroal governo in direzione della redistribuzione delle risorse degli sprechie delle rendite verso i lavoratori e i pensionati”.

AttualitàAttualità

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Dato che lo Stress è associato a tutti i tipi di attività, potremmoevitarne una buona parte soltanto non facendo mai niente.Chi si godrebbe una vita senza corse, senza successi, senza

errori?” Questo era quanto affermava Selye nel 1974, il noto endo-crinologo, che aveva portato all’attenzione di molti medici e psicolo-gi il fenomeno, introducendo il termine Stress all’interno delle disci-pline bio-psico-sociali. Dai suoi primi studi sullo Stress, cui tuttora èriconosciuta validità scientifica, si sono susseguite importanti teorieper opera di altri studiosi. Si è giunti così, in tempi a noi più vicini, aun modo di concepire lo Stress secondo l’approccio cosiddetto “olistico” (dal greco olos: tutto,intero). Lo Stress secondo questa visione è da considerare come una “transazione”, tieneconto, cioè, dell’interazione che esiste tra la persona e l’ambiente in cui vive e del rapporto esi-stente tra le richieste che provengono dall’ambiente esterno e le risorse interne di cui la per-sona dispone in un dato momento della sua vita. Se le capacità di adattamento della personariescono a far fronte alle domande che provengono dall’ambiente esterno e traggono piaceredalla stimolazione che esse implicano allora lo Stress non solo, può essere d’aiuto ma è ancheben accolto. Se invece non riescono ad affrontarle lo Stress, è male accolto e non facilitante(Fontana 1989). Lo Stress, infatti, ritornando alle parole di Selye, non è sempre negativo. E lacapacità di valutazione di ciò che ci accade può svolgere un ruolo chiave nel modo di reagirea certi eventi stressanti della vita. Di questo e anche degli effetti che stati di Stress eccessivoe prolungato nel tempo hanno sull’organismo determinando veri e propri disturbi e patologie,come anche dei diversi fattori di personalità che rendono alcuni individui più suscettibili di altriallo Stress, si parlerà nel corso dell’incontro “Gestisci lo Stress!” di sabato 30 novembre 2013

dalle ore 16:00 alle 17:30presso lo Studio NutrizionaleOlistico della Dott.ssaGiuseppina Curcuruto,Biologa e Nutrizionista. A con-durre l’incontro sarà laDott.ssa Lucia Scafidi,Psicologa e Psicoterapeuta,N° Iscriz. 13156, Albo degliPsicologi regione Lazio.L’incontro è gratuito con pre-notazione obbligatoria al 339-5893158 o scrivendo a: [email protected]

Lo Stress è ‘il sale della vita’

Lucia Scafidi

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Si è svolta a Messina, presso il Salone della Borsa della Camera di Commercio, laGiornata Nazionale di Mobilitazione contro l’abusivismo commerciale e la contraffazio-ne pensata e voluta da Confcommercio Imprese per l’Italia per promuovere una forte

impegno e un coinvolgimento delle Istituzioni, degli operatori del settore e di tutti contro le pia-ghe dell’abusivismo commerciale e della contraffazione per le pesantissime ricadute che que-sta forma di concorrenza sleale provoca sull’economia reale. La ConfCommercio ItaliaMessina presieduta da Carmelo Picciotto, ha aderito a questa iniziativa nazionale con unincontro –dibattito pubblico il cui scopo è stato quello di denunciare - dati alla mano - l’entitàe le conseguenze sull’economia di questi fenomeni legati alla criminalità, soprattutto in unmomento di crisi come quello attuale, in cui imprese degli svariati settori di rappresentanzasono messe a dura prova dal crollo dei consumi, da una pressione fiscale insostenibile e dauna carenza cronica di liquidità.Previsto durante l’incontro, il collegamento in diretta streaming con la sede nazionale di Romadove sono intervenuti il Presidente di Confcommercio Italia dott. Carlo Sangalli, il Ministro del-l’interno On. Angelino Alfano, il Ministro per lo sviluppo economico dott. Flavio Zanonato, ilGenerale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza dott. Pasquale Debidda. Al termine delcollegamento si è svolta una tavola rotonda moderata dall’Avv. Silvana Paratore, in cui oltre ilPresidente di ConfCommercio Italia Messina Carmelo Picciotto, hanno relazionato sul tema, ilVice prefetto di Messina dott.ssa Maria Antonietta Cerniglia, il Maggiore della Guardia diFinanza dott. Marco Cavaliere, il Prorettore alla Didattica dell’Università degli Studi di MESSI-NA prof. Pietro Perconti, il Responsabile provinciale slow food dott. Rosario Gugliotta. E’ statosottolineato, nel corso dell’evento, come importante sia individuare e promuovere azioni azien-dali (quali l’incentivazione della brevettazione, l’utilizzo di nuove tecnologie anticontraffazione,l’intensificazione dei controlli sulle fasi produttive, ecc) volte a prevenire e reprimere la contraf-

Giornata nazionale di mobilitazione control’abusivismo commerciale e la contraffazione

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fazione svolgendo, allo stesso tempo, un’attività di sensibilizzazione nei confronti dell’opinionepubblica. L'abusivismo commerciale è, si è detto, un universo variegato e complesso, all'inter-no del quale sono ricomprese una serie di attività che hanno tutte in comune la vendita di benie servizi da parte di individui che non sono in possesso di regolare licenza e che di fatto dan-neggiano non solo le imprese ma tutta la comunità, attraverso evasione fiscale, che non rispet-tano le regole del mercato e del lavoro. Occorre ha detto il Presidente di ConfCommercio diMessina, una campagna di sensibilizzazione per la diffusione di una consapevole cultura delconsumo.Gli abusivi, ha accennato il vice prefetto Cerniglia, arrecano danno all’economia, alla legalità enon per ultimo al decoro urbano della città e quindi, per contrastare questo fenomeno che sipreannuncia essere dilagante, è importante perseguire il crimine battendo a tappeto l’interazona comunale ed attivando una forte e duratura azione di repressione. Ogni giorno, haaggiunto il Responsabile Provinciale Slow Food Gugliotta, il sistema paese perde 164 milionidi euro: è il fatturato dell’Italian sounding, cioé dei prodotti agroalimentari contraffatti e vendu-ti come Made in Italy. La falsificazione, infatti, si basa essenzialmente sullo sfruttamento illeci-to della reputazione della “denominazione di origine protetta”, dell’”indicazione geografica pro-tetta” e della falsa dicitura “Made in Italy”. Il valore di questo fenomeno illegale è in crescita edè stimato intorno ad alcune decine di miliardi di euro l’anno. La lotta alla contraffazione, quin-di, ha concluso, deve andare di pari passo con l’educazione alla cultura del cibo e a quellaambientale.Interessante l’intervento del Maggiore della Guardia di Finanza di Messina dott.Marco Cavaliere che ha riportato dei dati concreti evidenziando come nel 2003 si sequestra-vano annualmente 34 milioni di «pezzi» contraffatti; nel 2004 si è passati a 95 milioni; nell’ul-time quattro annualità (2008-2012) si è registrata una media di 105 milioni. Ha altresì aggiun-to che tra il 2005 e il 2009 si registrava una media annua di 50 arresti per associa-zione a delinquere finalizzata alla contraffazione; nel biennio 2010-2011 si è passati a 110con un giro d’affari stimato tra il 2% e il 7% dell’intero commercio mondiale.Circa metà dei sog-getti segnalati per contraffazione all’Autorità Giudiziaria sono italiani (20% senegalesi – 16%cinesi – 5% marocchini) . Incisivo l’intervento del dott. La Fauci, consulente fiscale che ha pro-posto al presidente Carmelo Picciotto di elaborare delle iniziative attraverso un confronto aper-to a tutte le associazioni di categoria, aggiungendo come l’abusivismo, a volte, non è una scel-ta ma un frutto dei nostri tempi. Al termine dell’ incontro gli imprenditoripresenti hanno avuto modo di illustrarealle autorità presenti le problematicheda loro vissute sulla propria pelle. Inparticolare è intervenuto GiuseppeGangemi dell’Ottica PrimaVista diMessina che ha ben evidenziato le pro-blematicità del settore ottico e le conse-guenze sulla propria azienda del dilaga-re della contraffazione di occhiali nonrispondenti a standard di qualità conconseguente pregiudizio per la salute dichi li compra.

Silvana Paratore

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“Creativity is contagious. Io non Uso, RI-USO!”: l’inaugurazione è in programma venerdì 15novembre, alle ore 19,00, presso il Vittorio Emanuele di Messina. In concomitanza con laSettimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, l’Assessorato Ambiente e Territorio del Comunedi Messina - in collaborazione con il gruppo “4 design”, composto dagli architetti AmeliaLamberto, Alessandro Spinnato, Pierlidia Ruggeri e Filippo Bonina, l’Associazione “Iconos” el’artista Cecilia Caccamo - organizza l’evento “Creativity is contagious. Io non Uso, RI-USO!”.Una esposizione artistica che si terrà all’interno del Teatro Vittorio Emanuele di Messina dal15 novembre al 22 novembre 2013, escluso lunedì 18 novembre (giornata di riposo settima-nale), con orari di apertura al pubblico dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. ReVision design arch. Amelia Lamberto & arch. Filippo Bonina / AltreSì laboratorio creativo /Luce Raku di Agata Perricone/ Luca Barrila'/ Marilu' Cambria / Maria Abbadessa - Dario DiFranco / Icona porcellane di Ranieri Wanderlingh/ Viola Mondello / G & G architettura e designarch. Lucia Grosso & arch. Andrea Grasso / dott. Salvatore Severo/ Pellicole Amos di AmosMaurizio / Stefania Verderosa / Ora design dott. Lucy Fenech / EcoLab ing. Linda Schipani/ arch. Nino Bucalo / Cecilia ceramiche di Cecilia Caccamo / Pierlidia design arch.PierlidiaRuggeri / Peppe Golino/ PIVVICI arch. Giuseppe Rogato/ Trame di Scarto (Quadrature) N.Balsama', T. Catania, R.Catania, P. De Gaetano / dott. Paolo Lo Giudice / P. Serboli /Kacu'/Baca' di arch. Antonio Battaglia & Massimiliano Caroleo / ArquiS arch. AlessandroSpinnato / Marta Cassata /GUK architettura di arch. Jon Sauto Arce&arch. Emanuela Reale /Officina 77 architettura e design di arch. Margherita Alioto e arch. Mimma Occhino / NunzioLagana' / Maria Marilena De Stefano / Giuseppe Lisciotto / dott. Roberta Marchese /Prendono parte alla mostra esponendo i loro lavori i ragazzi del: LICEO ARTISTICO-SCIENTIFICO e Scuole Medie "Annibale Maria di Francia - Spirito Santo" - Messina, LICEOARTISTICO "Ernesto Basile" Messina, LICEO ARTISTICO "Guttuso"- Milazzo, ISTITUTOD'ARTE di Spadafora.

Mostra “Creativity is contagious Io non Uso, RI-USO!”

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dietro le quintedietro le quinte

Manca la firma, o meglio nessuno ha il coraggio di metterla difen-dendosi dietro il famoso “non è compito mio”, e poi i lavoratori diMessinAmbiente potranno ricevere i loro stipendi. Non è un pro-

blema di carenza di liquidità ma di responsabilità, quindi, a bloccare ilpagamento dei compensi. Paradossale, a dir poco, la situazione dellaraccolta rifiuti della nostra città. Caos discariche, lavoratori non retribui-ti, mezzi fuori servizio e che non vedranno riparazione perché soldi non ce n’è, il proliferare di disca-riche a cielo aperto, ormai in quasi tutto il territorio, e per finire l’arrivo della TARES. Il problema rifiu-ti, sia chiaro, non si risolve in pochi mesi, ci vorranno anni. I buchi, le contraddizioni ed i disservizi chechi ci ha governato nel passato hanno lasciato all’attuale amministrazione, sono disastri non sanabiliin poco tempo o con idee geniali. Ci vorrà pazienza, soluzioni e l’aiuto di tutti. Aiuto non solo econo-mico, quello delle tasse, ma anche sociale, di responsabilità, perché i disservizi non si combattanocon menefreghismo e inciviltà, diventa dovere del cittadino conquistare i propri diritti, e salvaguardar-li rendendo più sana e pulita la propria casa, in senso lato, perché Messina è la casa di tutti noi.

Il grande “rifiuto”

di Francesco Certo

Casa e “putia” Cosa diaminesia il punte-ruolo rosso

non lo sappiamo, efrancamente, ciinteressa pochissi-mo. Ad esempio,vorremmo saperechi abbia deciso dipiazzare e mantenere delle palme sututta la linea tramviaria del viale SanMartino. Tralasciando, a fatica, il fattoche non essendo ai caraibi non sappia-mo che farcene delle palme, ma comesi può non pensare che mettere deglialberi, nella città più ventosa dell’univer-so, paralleli a cavi elettrici e binaripossa essere una buona idea. Il casospecifico della scorsa mattina, con duepalme crollate che hanno bloccato lalinea del tram per alcune ore è dipesadal maledetto punteruolo, diranno i piùattenti, ma noi abbiamo premesso checi frega il giusto di questo insettino, ciinteressa capire con quali menti genialiil cittadino messinese sia costretto acombattere giornalmente. Appreso checurare gli alberi è impossibile, perchénon abbatterli e sostituirli con altro? Mabasta alberi! Non si può non prevedereche questi arbusti possano diventare unproblema per la sicurezza di cittadini edil regolare svolgimento dei servizi.Aspettiamo che una palma crolli sultram pieno di studenti? Così piangere-mo i morti e finalmente risolveremo ilproblema!

Ci vuole il morto

Emilia Barrile, presidente delConsiglio Comunale, ha lan-ciato un’idea per risolvere, o

quantomeno calmierare, l’emergenzaabitativa. La proposta consiste nelconvertire le botteghe sfitte in alloggi,lo ha fatto scrivendo al commissariodello IACP, Venerando Lo Conti, al

sindaco Accorinti e all’assessore al risanamento DeCola. L’idea, retrò, potrebbe essere una soluzioneforzata e momentanea per alleggerire la situazione ditante famiglie rimaste sulla strada in questi anni. Madal punto di vista della dignità di queste famiglie, èun’idea adeguata? Come si può pensare di farripiombare Messina nel post guerra, con famiglie chealloggiavano ovunque data la carenza di case vere eproprie. Non paghi della sconfinata presenza dibaracche, case instabili e sottoscala, che mortificanoi poveri cittadini costretti a viverci, l’idea giusta sareb-be quella di ospitare intere famiglie in bottegheimprovvisate abitazioni? È possibile che il Comunenon possegga altre armi per sconfiggere tale emer-genza? È possibile che esistano centinaia di case,non botteghe con l’ingresso in mezzo alle vie dellacittà, sfitte, inutilizzate, che il Comune potrebbe affit-tare e utilizzare per situazioni di questo tipo? È pos-sibile che esistano locali e immobili confiscati allamalavita, o anche al singolo criminale, che potrebbe-ro essere assegnati alle famiglie indigenti? Se non èpossibile allora va bene, tutti nelle botteghe, magaria stendere i panni su uno stendino piazzato nelmezzo del marciapiede di una via del commercio cit-tadino…“casa e putia mon amour…”

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La questione delle isole pedo-nali(come quella delle pisteciclabili) a Messina, da sem-

pre, ci crea un fastidioso disagio.Da cosa è dovuto? Beh, dalla man-canza, ma non delle isole, dallamancanza di cultura che ha portato

questa città a far credere che la loro creazione sia un passoda gigante politico-commerciale. Per chi ha viaggiato, anchevicino, questi discorsi sono davvero stucchevoli; pensareche ancora si debbano fare riunioni tra amministrazioni,associazioni e forse viene anche il Papa, per decidere dovee quando fare le zone pedonali fa davvero ridere i polli.Sembra, però, che finalmente si sia giunti alla conclusioneche concedere ai cittadini una larga possibilità di passeggia-re e vivere la città senza essere tirato sotto da un genio alvolante sia la soluzione giusta. Chiaro che non manchino lepolemiche, prima non le voleva nessuno, convinti che il mes-sinese, abituato a parcheggiare addosso alla vetrina, fosserestio dal muoversi a piedi; adesso la vorrebbero tutti, maproprio tutti! Via Palermo, Provinciale, Viale San Martino elimitrofe, Via Lattea(non il negozio, la galassia) e pure un via-lone su Marte. Adesso tutti vogliono la zona pedonale! Lapalla passa al Comune, suo il compito di organizzare almeglio la nascita delle “isole”, che dovranno essere prope-deutiche al traffico automobilistico e non peggiorative dellostesso. Il miglioramento dei servizi pubblici sarebbe unasoluzione non da poco, ma cozzerebbe col messinese duroe puro che alla sua “passiata ca machina” farebbe fatica arinunciare. Aiutiamoci tutti, commercianti, governanti e citta-dini ed anche Messina sarà una città normale!

Dopo mesi di discussioni e lunghissime sedute ilConsiglio Comunale ha finalmente deliberato sullanuova e pesantissima tassa sui rifiuti, la famosa TARES.

Questa nuova tassa, alla quale il governo di Roma cambianome ogni 3 giorni credendo di governare un paese di idioti,sarà il botto di capodanno che farà saltare definitivamente letasche dei cittadini. Ma le tasse, si sa, bisogna pagarle, tutti! Ilprimo pagamento, previsto per dicembre, prevede una rata diun terzo del computo totale, le successive saranno evase in febbraio e aprile. Il provvedimento, però,premierà i cittadini più attenti e civili, saranno infatti soggetti ad una riduzione della tariffa coloro i qualidimostreranno di aderire alla raccolta differenziata, o al servizio porta a porta di MessinAmbiente,verrà così messa in pratica l’idea del “più inquini, più paghi”. Il cittadino, comunque scontento, ades-so vuole delle risposte concrete dalla politica. Queste tasse saranno ripagate da un servizio efficien-te, continuo ed adeguato? La città sarà ripulita eliminando, così, l’emergenza sanitaria continua concui si è costretti a convivere? O sono il classico salasso che la politica effettua sui cittadini?

Approvata la TARES, ora servizi

L’att iv iss imoc o n s i g l i e r eL i b e r o

G i o v e n i ( U D C ) ,lancia una que-stione non di pococonto, quandosarà nominato ilsuccessore diSergio Todesco all’assessorato allacultura? Nella sua domanda al sin-daco Accorinti, Gioveni non mancadi lanciare qualche frecciata politicanon di poco conto. Si chiede infatticosa ci sia dietro questa lunga atte-sa, lasciando intendere che l’impas-se sia dovuto ad una riflessione piùpolitica che professionale. Non èquindi in discussione chi debba, permeriti e competenze, prendere leredini lasciate da Todesco; maquale rilevanza politica possa averela nuova nomina, Gioveni si chiedequindi, se potrebbero nascerenuove intese da questa attesa, vistaanche la designazione, solo pre-sunta, di Giusy Furnari Luvarà, giàproposta dal Governatore Crocettacome candidata sindaco alle scorseelezioni. Qualcosa, però, la chiedia-mo anche noi, ma Libero Giovenida cosa è spinto? Solo voglia di unrilancio della cultura messinese o lasua è una polemica politica bella ebuona? Lecita, sia chiaro, peròl’anello al naso, e pensare che inpolitica si parli solo in favore dellacomunità, non ce lo abbiamo.

La scandinava MessinaSe anche la cultura è politica

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Governo regionale mozione M5SL'aula ha discusso e approvato, una mozione presentatadal Movimento 5 Stelle che impegna il governo "in attesadella sentenza del TAR Lazio sul tariffario del DecretoBalduzzi che verrà pronunciata il 3 dicembre a sospende-re il tariffario". La mozione prevede anche l'istituzione di untavolo tecnico e l'emanazione di legge quadro.

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giovedì 7

venerdì 8sabato 9

domenica 10

lunedì 11

martedì 12

mercoledì 13

Novembre 2013

Udc apre dibattito sulle città metropolitane“E’ necessario risvegliare il dibattito ancora troppo silentesulle città metropolitane: un’opportunità strategica per laripresa economico e lo sviluppo di Messina”. Lo dice ilcapogruppo al Comune di Messina dell’Udc , Mario Rizzo.

Da gruppo a movimentoIl gruppo consiliare dei Progressisti Democratici, che vede-va nella scorsa consiliatura tre membri: Barbalace, Caprì eZuccarello, adesso si trasforma in movimento all’internodel PD.

La Caritas diocesana di Messina raccolta per le FilippineLa Caritas diocesana di Messina ha avviato una raccolta difondi straordinaria per soccorrere le popolazioni colpite daltifone Hayan, mentre si aggrava sempre più il bilancio dellevittime. Diecimila i morti nella sola città di Tacloban, il capo-luogo della provincia di Leyte.

"Sempre meno acqua”"La portata dell'acqua nelle condotte cittadine risulta sem-pre più bassa e crescono i disagi per molti utenti che giàalle primissime ore del pomeriggio si ritrovano con i rubi-netti all'asciutto". Il consigliere comunale Libero Giovenirileva l'urgente necessità.

Regione Sicilia: ordinanza cautelareI Carabinieri di Palermo hanno eseguito un'ordinanza cau-telare nei confronti di 15 persone, dipendenti della RegioneSicilia o imprenditori, indagate a vario titolo per peculato,truffa, turbata libertà degli incanti, falsità materiale e ideo-logica.

Proposto protocollo d'intesa per reprimere le violazioniL'assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua, con una notatrasmessa alla Prefettura, alla Questura e al Procuratoregenerale della Repubblica, ha richiesto un piano d'azionecomune mediante la stipula di un protocollo d'intesa, comegià avvenuto in altre realtà urbane, che coinvolga le forzedell'ordine

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Riattivato il Coordinamento

Presenti i sei presidenti di Circoscrizionedi Messina, Presidenti della I, della III edella V Circoscrizione di Catania e il

Presidente della VII Circoscrizione diPalermo, nonché numerosi consiglieri di tuttee tre le città siciliane, è stato riattivato nellagiornata di ieri, 12 novembre, ilCoordinamento delle Circoscrizioni diCatania, Messina e Palermo. "L’esigenza diquesto incontro - spiegano in un documentogli esponenti del Coordinamento delleCircoscrizioni Siciliane - scaturiva dallavolontà di mettere in rete e a frutto le diverseesperienze amministrative nei rispettivicomuni e, parallelamente, dalla necessità difar diventare il Coordinamento un interlocuto-re istituzionale credibile per la RegioneSiciliana, cogliendo l’opportunità storica dipartecipare attivamente alla stesura definitivadella normativa per l’istituzione delle cittàmetropolitane, elaborando alcune proposteconcrete di modifica all’attuale versione, cheinteresserebbe e rivoluzionerebbe il funzio-namento di circa 150 comuni limitrofi alle cittàdi Catania, Messina e Palermo e, natural-

mente, delle circoscrizioni cittadine, possibil-mente attribuendo loro un ruolo chiaro e unaresponsabilità amministrativa. L’obiettivo èquello, a stretto giro, di redigere un documen-to unitario che abbia le seguenti linee guida:Individuazione e distinzione di funzioni ecompetenze tra piccoli comuni e città capo-luogo, equiparando i poteri esclusivi delle cir-coscrizioni ai primi; Previsione di uniformisistemi elettorali, composizione dei consigli eanaloghi metodi di esecutività delle delibera-zioni; Decrescere la soglia massima deglioneri riflessi . Al termine dell’incontro - conclude il docu-mento - si è stabilito all’unanimità di richiede-re audizione al Presidente della Regione eall’Assessore alle Autonomie Locali, alPresidente della Commissione AffariIstituzionali dell’ARS e, infine, all’A.n.c.i.Sicilia, che ha già dato disponibilità a riattiva-re, al suo interno, la Consulta delleCircoscrizioni e a valutare le proposte cheverranno dal Coordinamento per, nell’even-tualità, condividerle e farle proprie".

CIRCOSCRIZIONI SICILIANE

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9 Novembre 2013 - Palazzo Zanca

Giulia Arena, Miss Italia 2013, ricev

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vuta dal Sindaco Accorintifoto Antonio De Felice

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Ad introdurre la sedutasul RegolamentoTARES. l'assessore

Signorino, che presentando 4emendamenti, spiega: Nellariunione di ieri deiCapigruppo è emerso che unsistema più rapido per l'ap-provazione della delibera siadi partire da venerdì, ovvero,che la soluzione migliore epiù veloce sia quella di riapri-re i termini per l'approvazionedella delibera. Primo principioè l'idea che l'intero costo delservizio vada ottenuto tramiteil gettito di questa imposta.Nella ripartizione dovrebbevalere il principio chi inquinapaga. Il Capogruppo delMegafono, De Leo, intervieneper precisare che c'eranoaltre possibilità per poter evi-tare la TARES, per i Comuniche ancora non avevanoapprovato il bilancio, che luiaveva prospettato nella riu-nione dei Capigruppo. Ed ilgruppo del Megafono abban-dona la seduta. Il primoemendamento viene appro-vato con 21 favorevoli e 4astenuti (Barrile, David, LoPresti, Sindoni). Rizzo chiari-sce: Io dopo questi lavori in

aula mi dimetterei dal ruoloche ho, inutile fare commis-sioni e conferenze deiCapigruppo e, poi, qualcunopensa di trovare escamotagecon argomentazioni prete-stuose per dire ai propri elet-tori non sono io responsabiledi questa tassa. Il capogrup-po di Felice per Messina,Santalco, afferma: Questavotazione è segno che nonavevamo delle idee precon-cette, ma siamo tutti dallastessa parte per il bene dellacittà. Zuccarello, interviene,facendo un’analisi preoccu-pate dell'aula: Io voterò ladelibera, dice, positivamenteperché ho contribuito a for-marla, ma devo constatareche in aula siamo meno dellametà dei componenti e nonc'è un voto univoco dell'aula,come faremo a trovare accor-di su temi più importanti, unofra questi il bilancio? La LoPresti spiega il perché delsuo voto: Io mi sono astenutanelle votazioni, perché nonho condiviso i lavori di questigiorni e non posso pensareche a dicembre si introdurràun balzello che sarà un maci-gno per i cittadini.

cittàcittà

Approvazione controversa del regolamento a cura di Marilena Faranda TARES

Il gruppo di interventospeciale (GIS) dei cara-binieri ha eseguito un

blitz in un casolare di cam-pagna nel comune diLentini che era stato indivi-duato come il covo dei notifratelli latitanti Calogero eVincenzino Mignacca, ele-menti di spicco della fami-glia mafiosa dei tortoricia-ni, pluricondannati all’er-gastolo, per associazionea delinquere di stampo

mafioso, omi-cidi, rapine,estorsioni edaltro. Si èarrivati, quin-di, all’arrestodi CarmeloMignacca e

nel frattempo il fratelloVincenzino, già moltomalato, si è ucciso con uncolpo alla testa. In serata,anche SebastianoSansone Galati è statoarrestato in flagranza, perfavoreggiamento, trovatoinfatti insieme a CarmeloMignacca, per gli altri 5(Giuseppe SansoneGalati, Oscar SansoneGalati, Salvatore LaFornara, l'unico catanese,Carmelo VentreBontempo, SebastianoTilenni Scaglione) è statapredisposta la custodiacautelare. A queste perso-ne si aggiunge l’arresto diGiuseppe Caniglia, figliodel proprietario del fondodove si erano rifugiati i lati-tanti.

Carabinieri

Catturatii fratelli Mignacca

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Dalla presentazione delgruppo consiliare deiP r o g r e s s i s t i

Democratici, che vedeva,nella scorsa consiliatura tremembri: Barbalace, Caprì eZuccarello, adesso questogruppo si trasforma in movi-mento all’interno del PD. IlPresidente, Emanuele LoGiudice, ha detto: mi sentoonorato di presiedere questogruppo che, ha avuto il suobattesimo con la a candidatu-ra alle regionali di NicolaBarbalace, poi ci siamo raf-forzati con il simbolo che èstato creato per le ammini-strative e che ha portato allavittoria del ConsigliereZuccarello. Vogliamo esserequella realtà che si confronta

in un momento di crisi. Nelnostro movimento ci sonopolitici e liberi cittadini. Neiquadri del movimento: ilVicepresidente GiovanniLaresca, il Tesoriere FrancoLisi e la segreteria affidata aMaria Salvo. Completano ildirettivo: AlessandroGiacobbe, MarcelloCannistraci, Giusy Coletta,Felice Ambriano e GiovanniImbesi, Giusy Barbalace.

AlloggiScorrimento delle graduatorie

Si sono radunati in prote-sta a Palazzo Zanca ilavoratori di

MessinAmbiente ed, affian-cati dalla segretaria della FPCGIL, hanno occupato gliscranni del consiglio comu-nale rivendicando il loro sti-pendio. L’assessore Ialacquafa sapere che, il problemasta nella messa in liquidazio-ne dell’ATO 3, società prepo-sta ad effettuare tali paga-menti, attività che adesso èpassata al Comune. In parti-colare al dirigente del diparti-mento, Antonino Cama, chenon riesce a trovare un incar-tamento per cuilui sarebbeautorizzato a fir-mare il paga-mento deli sti-pendi.

Si è avviato lo scorrimentodelle graduatorie per l’as-segnazione degli alloggi.

Da 700 la graduatoria è statascremata arrivando a 58.Intanto da ambo le parti sirichiede un’immediata solleci-tazione dello IACP per capirequante sono le abitazionidisponibili.

MessinAmbiente

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Protesta per i mancati stipendi Da gruppo a movimento

Da un mese circa èstato istituito un "non-luogo", un "centro di

accoglienza per richiedentiasilo" all'interno della palestrauniversitaria intitolata a PrimoNebiolo ed è per questo,come si legge in una nota,che molte associazioni sisono riunite davanti allaPrefettura per ottenere uncolloquio col Prefetto. IlPrefetto, però, abbandona ilPalazzo del Governo, i mani-festanti si sono sentiti offesi epresi in giro. I manifestantiparteciperanno all'assemblea

pubblica dalla V°Circoscrizione, venerdì 15novembre alle ore 17, pressol'aula magna dell'istituto d'ar-te "E. Basile", dove ci sarà unconfronto su queste temati-che con i rappresentanti delleIstituzioni coinvolte e la citta-dinanza.

Migranti

Il Prefetto sfugge

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Progressisti Democratici

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Il consigliere della Terza Circoscrizione AlessandroCacciotto, interviene per segnalare il dissesto del mantostradale nelle principali arterie cittadini.

Il tema della manutenzione stradale è vecchio, come ormai èdiventata vecchia la speranza di un cambiamento sia dal“basso” che dall’ “alto”, nel frattempo però gli unici a nonessere più tolleranti sono i cittadini, stanchi di una politicatroppo “fumosa” che non trova sbocchi di praticità.Le strade cittadine sono diventate impercorribili, ormai datroppo tempo mettendo a serio repentaglio la pubblica inco-lumità.

Le domande che pone l’esponente politico sono le seguenti: 1) “Esiste un programmazione in materia di manutenzio-ne stradale che vada al di là del semplice “rattoppo”e se siqual è e quando inizierà?2) Esistono delle priorità di intervento e soprattuttol’Assessorato ha intenzione di tenere conto delle delibereche la Circoscrizione esita?3) I famosi “fondi ecopass” verranno impiegati per lamanutenzione delle strade e se si quando, come e a quantoammontano?4) Si sta monitorando la tenuta del viale Europa e delviale Camaro, quotidianamente attraversate dai tir nonostan-te un provvedimento di divieto allo stato dell’arte perfetta-mente evanescente?5) La mancata manutenzione delle strade espone quoti-dianamente il Comune di Messina a subire azioni legali per ilrisarcimento danni; a quanto ammontano nei mesi di ammi-nistrazione Accorinti le richieste di risarcimento danni giàinoltrate a Palazzo Zanca e che inevitabilmente si riversanosui cittadini?Insomma, prosegue Cacciotto, ritengo che gli interrogativisollevati, siano un po’ le domande che giornalmente tanti cit-tadini si fanno e a cui questa Amministrazione è chiamata arispondere con fermezza, ma soprattutto con franchezza.Tanti cittadini hanno momentaneamente riposto nel cassettoi loro sogni chiedendo che venga raccontata la praticità e laconcretezza.

Le strade sprofondano nell’indifferenza:cercasi interventi e programmazione!

Via Oratorio della Pace

foto Peppe Saya

Via San Paolo dei disciplinanti

foto Peppe Saya

Via Oratorio della Pace

foto Peppe Saya

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Via Oratorio della Pacefoto Peppe Saya

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Dal 15 al 18 Novembre due corvette della Marina Militare Italiana, Nave Chimera e Nave Messina ormeggiate alla banchina Colapesce. Durante la sosta sarà possibile visitare dalle 15.00 alle 18.00.

Le due Unità appartengono al Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difes timi, assicurando, da oltre 50 anni, la vigilanza sull’attività di pesca ed il controllo dei flussi migratori n mente impegnate nell’attività della Scuola Comando Navale, prestigiosa Istituzione preposta alla form navale della Marina Militare. La sosta nel porto di Messina si inquadra nell’ambito di un’intensa attività addestrativa di 6 settimane to il porto, giorno 11 Novembre, per iniziare un nuovo periodo di addestramento in mare, al termine La Scuola di Comando Navale rappresenta un’istituzione unica nel suo genere tra le Marine della N zata da una costante opera di travaso verso numerosissime generazioni di giovani ufficiali, non solo valori morali che rappresentano le fondamenta della figura dell’Ufficiale della Marina Militare.Il legame tra la città di Messina e la Marina Militare è sempre stato particolarmente sentito da ambo infatti, dopo il terribile terremoto, cui si aggiunsero i danni causati dal successivo violento maremoto, Marina e, successivamente, anche da una squadra navale russa ed inglese.

La scuola comando navale della Marina Militare in sosta nel porto di Messina

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Urania nell’ambito della 262^ Sessione di Scuola Comando Navale, sosteranno nel porto di le due Unità, venerdì 8, dalle 15.00 alle 18.00, sabato 9 e domenica 10, dalle 10.00 alle 12.00 e

sa Costiera (Comforpat) e assolvono il delicato compito di presenza e sorveglianza degli spazi marit-

el Canale di Sicilia, collaborando alla tutela dell’ambiente marittimo. Il Chimera e l’Urania sono attual- mazione degli ufficiali che si accingono a ricoprire, per la prima volta, l’incarico di comandante di unità

e. Dopo una prima fase di formazione condotta all’interno della rada di Augusta, le navi hanno lascia- del quale i Tenenti di Vascello conseguiranno l’idoneità al Comando Navale. ATO e vanta una tradizione quasi secolare. La sua lunga storia, iniziata nel 1926, è stata caratteriz-

in termini di conoscenze nautiche, marinaresche e professionali, ma anche di tradizioni, passione e

o le parti, non solo per ragioni economiche ed occupazionali. Basti pensare che nel dicembre 1908, i primi aiuti alla popolazione giunsero proprio via mare, inizialmente dai marinai delle navi della Regia

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provincia Messinaprovincia Messinadi Marilena Faranda

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L’Area Letta-Pittella di Messina

“No all’alterazione della volontàdegli iscritti espressa dalle assemblee dei Circoli”

Le componenti congressuali che si richia-mano alla Mozione dell’On. GianniPittella ed alle posizioni dell’area Letta

avendo registrato, già nella seduta di Venerdì8 Novembre u.s. della commissione provincia-le per il congresso e successivamente sugliorgani di stampa, una ipotesi di allargamentodella platea assembleare del Pd di Messina,motivata soltanto dal fine di “riequilibrare” lerappresentanze negli organismi interni chenon corrisponderebbero, stando ai risultatidella prima tornata delle assemblee di circolo,all’ipotesi di proposta unitaria avanzata alsegretario provinciale designato, manifestanonetta contrarietà ad ogni ipotesi di ipertrofiadegli organismi interni che di fatto, allo stato,altererebbero la espressione di volontà degliiscritti. A tal fine ritengono che spetti al segretariodesignato farsi carico di avanzare proposteutili per assicurare l’agibilità politica delPartito sulle quali, senza ovviamente alterare irisultati dati delle assemblee di circolo giàsvoltesi, aprire un confronto con quanti avver-tono la urgenza e la necessità di porre manoad una diversa stagione di impegno delPartito nella città e nella provincia per potereguardare al futuro.Nel rammentare di avere precedentemente“partecipato” a tutti i rappresentanti dei circolidei territori messinesi ed al segretario provin-ciale designato di non avere rivendicazioni di“cencelliana memoria” da soddisfare ma alcontrario necessità di avviare puntuali rifles-sioni per l’avvio di una efficace azione politica,

intendiamo mettere in mora il PD sulle que-stioni massimamente urgenti che attengono,per un verso, ai meccanismi di democraziainterna e, per altro verso ( e soprattutto) agliapprofondimenti utili e necessari per affronta-re le drammatiche questioni sperimentate dafamiglie ed imprese.Per ogni più utile lettura di questa nostra“presa di coscienza”, che non fa sconti a nes-suno in ordine alle pregresse responsabilitàche hanno generato l’attuale condizione delPD, abbiamo sottoposto alla discussione ed alconfronto nel partito due documenti il primodei quali relativo al “modello di sviluppo dellacittà e della provincia” ed il secondo, indirizza-to al segretario designato ed a tutti i responsa-bili dei circoli, relativo al “modello organizzati-vo del partito.”Nel primo è stato sottolineato come “la graveriduzione demografica della nostra realtà pro-vinciale rappresenti un segnale evidente dellacrisi che la investe mentre tradizionali attivitàeconomiche ed imprenditoriali sono quasi deltutto scomparse ed hanno espunto grandifasce di popolazione soprattutto giovaniledeterminando il complessivo impoverimentodel tessuto socio-economico”.A causa di tale emorragia demografica con-centrata nelle fasce di età più giovane, alcunieconomisti della nostra Università hannosostenuto che Messina potrebbe divenire“una città senza cittadini”. Nel secondo documento abbiamo altresì sot-tolineato come “non volendo rinunziareall’esercizio civico che ci ha visti impegnati in

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associazioni, centro-studi ,circoli, movimenti efondazioni “ci consideriamo dentro il partitosenza rivendicazioni di spazi” e senza indu-giare in riti e pratiche compromissorie precon-gressuali nelle quali si attardano “tanti di colo-ro che all’attuale stato di difficoltà del partitohanno ampiamente concorso ed oggi vorreb-bero chiamarsene fuori” e concludiamo dicen-do che “la nostra voce sarà amplificata soltan-to da ciò che diremo e faremo nel Partito efuori nella società ed assieme a chi lo faremo”Nella prima fase congressuale le componenti

firmatarie del presente documento non sisono risparmiate nel tentativo di coinvolgerele tante sensibilità rimaste estranee alla vitadel partito a causa delle sue carenze politicheed organizzative.Nella seconda fase ripromettiamo, confidandoin un percorso congiunto possibilmente assie-me ad altri, l’ulteriore sforzo per un sempre piùconvinto impegno civico e politico non soltan-to nel Partito ma anche in ogni espressionedella società che si interroga sul futuro diMessina, della Sicilia, dell’Italia.

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Milazzo: forum del turismo

Un appuntamento particolarmente parte-cipato che ha permesso di conoscere irisultati che sono stati raggiunti in que-

sti mesi, programmare il futuro e al tempostesso attenzionare quelle che sono le cri-tici-tà da eliminare per far decollare finalmentel’industria del turismo a Milazzo.Ha sicuramente centrato l’obiettivo l’assesso-re Dario Russo nel promuovere il I Forumgenerale del turismo della città di Milazzotenutosi questa mattina all’interno del Duomoantico del Castello e che ha visto la presenzadei principali operatori che sono impegnati

nelle attività di promozione del territorio mamertino.Dopo il saluto iniziale del sindaco Carmelo Pino che ha ribadito come l’Amministrazione abbiasin dall’insediamento guardato con grande attenzione al comparto del turismo ritenendolo, pro-prio per la vocazione della città, il settore che può diventare trainante per l’economia in unperiodo di crisi come quello che si sta vivendo. “La sinergia è fondamentale se vogliamo con-tinuare il percorso di crescita che è proiettato a restituire alla nostra città quel ruolo che meri-ta nel comparto turistico – ha detto Pino – e sono certo che questa occasione di confronto rap-presenta uno strumento adeguato per dar voce agli ai diretti interessati. Gli operatori turisticilocali stanno prendendo coscienza che lavo-rare insieme è l'unico modo per essere competiti-vi con altre località. Posso affermare, sicuro di non essere smentito, che siamo usciti dalla vec-chia logica dell'assistenzialismo: oggi gli operatori turistici milazzesi al pari dei colleghi di altrerinomate località turistiche partecipano anche autonomamente agli appuntamenti fieristicinazionali ed internazionali. A noi amministratori comunque spetta il compito-dovere di offrireservizi sempre più di qualità".L’assessore Dario Russo ha illustrato i dati statistici forniti dal Servizio regionale, evidenzian-do il notevole incremento rispetto allo scorso anno, individuando le provenienze di riferimento(in parti-colare sono stati a Milazzo di più i turisti tedeschi, francesi e spagnoli) e sottolineandol’aumento della permanenza media, quasi raddoppiata rispetto al passato (da 1,5 giorni a 3giorni). Ha ricordato lo straordinario ruolo del Castello, dando merito poi a tutti gli assessori cia-scuno per le proprie competenze (penso – ha detto – alla pulizia dell’abitato, grazie all’asses-sore Salvatore Gitto) e anti-cipato le iniziative che dovranno essere fatte per migliorare ulte-riormente l’accoglienza dei visitatori. Ha quindi concluso fornendo un programma degli eventiche saranno proposti il prossimo anno e che sono già calendarizzati per consentire ai tour ope-rator di pubblicizzarli nei mercati nazionali ed internazionali.Dopo i due interventi degli esponenti dell’Amministrazione, hanno preso la parola tutti i rappre-sen-tanti di associazioni, consorzi e realtà varie che erano stati inseriti negli interventi program-mati del Forum. Ciascuno ha portato un contributo importante. Da Giovanni Bono, presidentedell’associazione milazzese albergatori, che ha segnalato le criticità, proponendo anche l’isti-

Tanti partecipanti e tante idee

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tuzione di un tavolo tecnico tra gli operatori, ad Alfredo Zappia, presidente della Compagnia delCastello che ha ricordato l’attività svolta dalla sua associazione, esortando tutti a credere di piùnel turismo quale volano di sviluppo. I progetti in itinere e la necessità di una sinergia tra pri-vati e istituzioni ha costituito il tema dell’intervento del presidente e del vicepresidente delConsorzio turistico milazze-se, Carmelo Formica e Pino Ragusi, i quali hanno chiesto maggio-re attenzione alla politica del tra-sporti e del marketing turistico attraverso iniziative di promo-zione. Di cultura dell’accoglienza ha parlato Maria Pensabene, presidente del centro commer-ciale naturale “Centro storico”, che ha evi-denziato la necessità di accrescere la professionali-tà degli operatori, il senso civico dei cittadini af-finchè Milazzo, “che ha di suo tantissimo, possadiventare una località riferimento per l’ospite”. Sulla stessa linea gli interventi di Salvo Maio, delcentro turistico naturale del Borgo, che ha elencato alcune proposte all’Amministrazione e diLoredana Celebre, dirigente del servizio turistico regionale che ha ribadito la disponibilità allamassima collaborazione col Comune e il ruolo che l’ente turistico vuole ritagliarsi nell’offertapromozionale di Milazzo. Pasquale Saltalamacchia (Pro loco), Francesco Currò (associazioneil promontorio) e Gianfranco Scotti (Aquatica) hanno messo in risalto le iniziative portate avan-ti nella stagione estiva in ciascun settore di competenza, auspicando che questa crescitapossa proseguire coinvolgendo sempre più persone, mentre Josette Vergue, facendo un rife-rimento all’accoglienza dei crocieristi e ai positivi riscontri ricevuti, ha evidenziato che lavo-rareinsieme è l'unico modo per essere competitivi con altre località. A più ampio raggio l’interven-to della rappresentante di Confcommercio Messina, Daniela Lucchesi che ha riportato l’esitodell’ultima partecipazione alla Borsa di Londra, sottolineando la necessità di incentivare la pre-senza alle Borse del turismo per far conoscere Milazzo. Ha anche auspicato un potenziamen-to dei servizi, che rappresentano la prima cosa che il turista chiede, e in tal senso si è dettafiduciosa che il discorso che ormai da tempo è stato aperto per la realizzazione di un aeropor-to su questo territorio possa concretizzarsi.Nel dibattito hanno portato poi il loro contributo anche Francesco Messina, Saverio Gitto, CarloBonanzinga, Zizi Vece, Filippo Calderone e Nino Pracanica.

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

“La politica esca dalla Sanità siciliana''. La richiesta èdella Funzione pubblica dela Cisl siciliana. E verràribadita in occasione di un convegno, dal titolo

''Sanità in Sicilia tra luci e ombre'', che è in corso di svol-gimento all'hotel delle Palme di Palermo, alla presen-za, tra gli altri dell'assessore regionale alla Salute LuciaBorsellino. E il sindacato affronterà tutte le questioni piùscottanti e interverrà sui nodi ancora da sciogliere nellaSanità siciliana. Dalla vicenda della ''selezione'' deinuovi direttori generali, passando per il rapporto traamministrazione e cliniche private, giungendo fino alrecentissimo ''caso Humanitas''. ''Una vicenda - precisail segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi - chenon ha nulla a che vedere, in realtà, con la Sanità. Marappresenta la solita lotta di potere tutta politica. E pro-prio alla politica, adesso, chiediamo di uscire dagliospedali e dalle cliniche''. ''Il nostro obiettivo - spiega ilsegretario generale Cisl Sicilia Maurizio Bernava - è tra-sformare la sanità in sistema attraverso investimentiche leghino strettamente offerta ospedaliera e medicina del territorio. Il fatto è che mancano,da un anno, un dibattito pubblico e il confronto sociale su questi temi. Il caso Humanitas hariacceso i riflettori ma solo sull'oscuro patto tra affari e politica''. 'L'assessore Borsellino - dichia-ra Gigi Caracausi - e anche il suo staff dovrebbero ascoltare di più il sindacato, che non hainteressi né politici né economici''. E sul tema dei rapporti, ad esempio, tra l'assessorato e lecliniche private (che saranno rappresentate, come detto, dal presidente dell'Aiop BarbaraCittadini), il sindacato avanza la propria proposta: ''Non siamo pregiudizialmente ostili alle cli-niche private - spiega Caracausi - ma queste devono agire in sinergia col settore pubblico.Rispondendo così, in maniera davvero efficace, alle esigenze dei cittadini. Pensiamo, adesempio, a un meccanismo per il quale le cliniche possano accettare i malati inseriti nel Cupcentrale, magari di fronte all'aumento del budget previsto''. Sulla vicenda ''118'', la Cisl confu-terà i dati forniti dalla Regione sui presunti 600 esuberi. ''Di quelle persone - puntualizzaCaracausi - già oltre 480 lavorano in convenzione con le Asp. Gli altri, invece di mandarli acasa, potrebbero essere impiegati in quei servizi che al momento vengono incomprensibilmen-te svolti da ditte esterne. Penso ad esempio al settore del trasporto dializzati''. Altra proposta,sulla gestione dei Pronto soccorso, spesso affollati e ingestibili: ''Faremo nostra - rivela

FP Cisl, la politica escadalla Sanità

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Caracausi - una proposta che era già stata avanzata da Massimo Russo: bisogna alleggerirei pronto soccorso attraverso i cosiddetti 'Pta', spesso rimasti solo sulla carta''. E ancora, sullavicenda della selezione dei manager, ancora non conclusasi: ''Questa selezione - l'affondo diCaracausi - finora ha ottenuto un solo risultato: quello di prolungare oltremodo i commissaria-menti delle Asp voluti dal presidente Crocetta. Insomma, l'intensità del controllo politico sullaSanità, oggi, sembra identico al passato''. E sulle inteferenze della politica del mondo dellaSalute, ecco anche richiamato il caso del via libera, poi stoppato, alla nuova clinica di''Humanitas'' a Misterbianco: ''Inutile girarci intorno - dice Caracausi - quello è un affare politi-co. E Crocetta non poteva non sapere''. Ma il governatore ha annunciato rotazioni nei diparti-menti dell'assessorato, che potrebbero coinvolgere anche i dirigenti generali: ''E' troppo como-do per la politica - attacca Caracausi - dire che la colpa è sempre degli altri. È il caso che ognu-no si assuma le proprie responsabilità. È impossibile che l'assessore non sapesse cosa stavasuccedendo, visto che atti di quel tipo sono preceduti da almeno quattro atti di 'accompagna-mento' e relazioni tecniche. Ma le colpe, in questa vicenda, non sono singole. Sono di tutti. Ederivano dal 'peccato originale': la politica esca, - conclude Caracausi - una volta per tutte,dalla Sanità siciliana''

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Giorno 8 novembre, un piccolo natante con a bordo, probabilmente 5 migran-ti è attraccato al “molo Madonnina” di Lampedusa dove i “nuovi arrivati”hanno, inizialmente, fatto perdere le loro tracce. I militari dell’Esercito

(Brigata Aosta Messina), impiegati nell’operazione strade sicure, presenti sull’iso-la da quasi 5 anni hanno notato dei “volti nuovi” associati ad un atteggiamento noncomune ai migranti già presenti sull’isola. Lo sguardo spaurito dei due ragazzi chesi aggiravano nei pressi dell’aeroporto, sicuramente in cerca di aiuto, non è sfug-gito all’occhio vigile dei militari dell’Esercito Italiano. I militari, appartenenti al 1 reg-gimento trasmissioni di Milano, hanno immediatamente attuato l’ormai standard,procedura e dopo pochi minuti i due ragazzi si sono stati accompagnati al Centrodi Soccorso e Prima Accoglienza (CSPA) di Lampedusa dove hanno ritrovato altridue connazionali che nel frattempo erano stati individuati dai carabinieri dell’isola.

Ancora sbarchi a Lampedusa

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario AHerat, 08 novembre 2013

Afghanistan: Arrestati 25 insorti e neutralizzati 18 ordigni esplosivi improvvisati nel-l’ambito dell’operazione “Southern Thunder” dell’Esercito afgano con il contributodella Nato

Si è conclusa in questi giorni nel settore sud-occidentale dell’area di responsabilità del contin-gente multinazionale della Nato a guida italiana (RC-W), l’operazione “Southern Thunder”,importante attività congiunta che ha visto i militari italiani del Regional Command West, subase brigata meccanizzata Aosta, operare al fianco dei colleghi dell’esercito afgano, consen-tendo, alla fine, di arrestare 25 insorti, di scoprire e neutralizzare 18 Ied (Improvised explosivedevice, ordigni esplosivi improvvisati) pronti ad essere utilizzati, nonché di portare alla luce 2consistenti cache di munizioni di vario calibro e 25 colpi da mortaio da 82 mm.L’operazione ha consentito di alleggerire la pressione dei gruppi ostili alle forze afgane e aquelle della coalizione nelle fasi più delicate del ripiegamento da Farah ad Herat dellaTransition Support Unit South, l’unità italiana che ha operato nella provincia di Farah sino allachiusura della base operativa avanzata “Dimonios”, avvenuta a fine ottobre. La “SouthernThunder”, inoltre, è stata condotta in un’area che rappresenta da sempre un obiettivo sensibi-le per gli elementi ostili lì presenti, essendo attraversata da nodi stradali di primaria importan-za per i rifornimenti condotti dal nord-ovest al sud del Paese. Gli oltre 800 soldati del 207° corpo d’armata dell’esercito afgano sono stati supportati da nume-rosi assetti specialistici della Nato con più di 200 italiani impiegati sul terreno, come gli elicot-teri da trasporto CH47 e gli elicotteri d’attacco A129 Mangusta della Task Force Fenice, gli spe-cialisti nella bonifica di ordigni esplosivi della coalizione, le quick reaction forces (unità di pron-to intervento) del 183° reggimento paracadutisti “Nembo” e del 7° reggimento bersaglieri, i tra-smettitori del 2° reggimento trasmissioni alpino che hanno assicurato il comando e controllodell’operazione, i team medici e gli ufficiali del Military Advisor Team, l’unità italiana che assi-ste il 207° Corpo d’Armata dell’esercito afgano nel proprio processo di crescita.

Onore ai Caduti Cerimonia del 4 nov a RC-W12

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Area dell'operazioneSouthern Thunder

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Attività congiuta italiani ed afghani A129 Mangusta

Collegamenti radio nel Distretto di Farah Assetti genio

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Attività congiuta italiani ed afghani

Bersaglieri controllo del territorio come oggetto avanzato

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A cura di Ignazio Rao

SCIENZA & CULTURA

Il piu' fedele amico dell'uomo

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Il cane, diretto discendente del lupo è l’animale domestico che convive con gliuomini sin dalla lontana preistoria come dimostrano i resti ritrovati spesso nelleantiche abitazioni. Sono animali prevalentemente carnivori, ed in genere si

nutrono di tutto ciò che mangia l’uomo, preferendo chiaramente la carne e nondisdegnando in ogni caso gli alimenti vegetali ed il pesce. In alcune regioni nordi-che come Canada e Norvegia i cani da slitta vengono alimentati prevalentemen-te con salmone. Abile corridore e ottimo nuotatore, ama riposare in un giacigliocaldo e morbido ma è anche capace di dormire all'aria aperta ed in condizioni cli-matiche estreme. Il loro sonno non è particolarmente profondo ed è spessoaccompagnato da sogni, durante i quali guaiscono e scodinzolano. Nei cani sonomolto sviluppati i sensi dell'udito e dell’olfatto e ciò li rende sensibilissimi ai fortirumori ed agli odori particolarmente intensi. Le esalazioni dei profumi, dell’ammo-niaca o dell’alcool producono in questi animali un vero stato di terrore che mani-festano ringhiando ed abbaiando energicamente e le vibrazioni prodotte dalsuono delle campane, dalla musica ad alto volume e dalle scosse di terremotoscatenano il loro ululare. L’olfatto è, inoltre, così sviluppato che raggiunge un livel-lo per noi incomprensibile che spesso definiamo “sesto senso”, per spiegare fattia cui non riusciamo a dare una soluzione razionale. Esistono numerose razze dicani, di taglia diversa, molto spesso anche dalle forme bizzarre, che possonoessere addestrati per la caccia, la guardia, la difesa personale, per le attività disoccorso in mare o in montagna. Senza l'aiuto dei cani che trainano le slitte sulghiaccio le popolazioni dell’estremo Nord si troverebbero in serie difficoltà. Alcunerazze vengono utilizzate con successo dalle Forze di Polizia nella ricerca di per-sone scomparse, di sostanze stupefacenti e di esplosivi. Inoltre, di grande aiuto,sono i “cani guida” per i non vedenti e, per la straordinaria capacità di interagirecon le persone, l'impiego dei cani nella “Pet Therapy”, a favore di pazienti affettida diverse patologie, si è rivelato particolarmente utile ed efficace. Il cane è unanimale molto coraggioso e generalmente non morde o aggredisce senza un pre-ciso motivo. Esistono cani che sembrano capire ogni parola pronunciata del pro-prio padrone e sono particolarmente felici di poterlo seguire quando esce o si rat-tristano quando sono costretti a rimanere a casa. E’ indescrivibile la gioia che siprova in una famiglia, quando un cane entra a farne parte ed è piacevole osser-varlo, quando è sdraiato e gira gli occhi e muove le orecchie nell’attesa di un ordi-ne del proprio padrone, o quando, consapevole di aver fatto qualcosa di sbaglia-to si sdraia, sbadiglia e fa l’indifferente per allontanare ogni sospetto su se stes-so, anche se a volte si tradisce con il suo sguardo pauroso. “Fedele fino allamorte”, è il motto che ogni cane merita per la devozione da sempre dimostratanei confronti dell’uomo per il quale diventa un vero e proprio membro della fami-glia e per il quale è capace di rinunciare anche alla compagnia dei suoi simili. Ilpiù fedele amico dell’uomo, ha bisogno d’amore, affetto e di cure amorevoli ed è

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in grado di trasmetterci quelleforti emozioni che proviamoquando lo accarezziamo oquando ci accompagna nellenostre attività, non esitando adifenderci con coraggio ed asacrificare, se necessario,anche la sua stessa vita.Capita spesso che dopo lascomparsa del proprio padro-ne il cane si lasci morire ed inalcuni casi, dopo esserestato vigliaccamente abban-donato, è capace di percor-rere enormi distanze per fareritorno nella propria casa.Ricordiamoci però che pos-sedere un cane imponeanche delle responsabilità el'osservanza di precise rego-le, il cui mancato rispetto nonfa altro che alimentare spes-so un senso di odio verso inostri amici a quattro zampe,che certamente non merita-no. Per consentire anche aicani di poter trascorrere unagiornata al mare, sul litoralemessinese, in località S.Agata, è stato inauguratonello scorso mese di luglio,uno stabilimento balnearecon accesso permesso aicani di tutte le taglie, dove inostri amici a quattro zampehanno potuto godersi unapasseggiata sulla spiaggia edun bagno nelle fresche acquedello Stretto di Messina.

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CulturaCultura

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Africa al centro

Si sta svolgendo in un noto centro com-merciale messinese la raccolta diimmagini, filmati contornati da sottofon-

di musicali, per coinvolgere gli avventori alleproblematiche del continente nero e nel casospecifico alla Repubblica Democratica delCongo, teatro attuale di violenti scontri fraetnie tribali. Promotore dell’iniziativa, che pre-vede peraltro una raccolta di fondi, èFrancesco Irrera, sottufficiale della MarinaMilitare, particolarmente impegnato alle tema-tiche degli abitanti nel Terzo Mondo:«Nell’ambito della mia professione più voltesono stato in Africa ed ho constatato personal-mente le condizioni d’indigenza, in cui versa-no le popolazioni della fascia equatoriale. Ilprogetto è stato creato da Padre DominiqueNdolomo, sacerdote domenicano, il qualeannualmente visita il nostro territorio ed èospite nel convento del suo ordine nel capo-luogo peloritano. Il piano - spiega Irrera - pre-vede il perseguimento di tre obiettivi: in primisraccontare l’Africa attraverso le immagini,scattate sia nel Congo sia in Kenya, mostran-do storie di vita ivi presenti, perché dove c’èpovertà c’è Africa; in seguito informare sullesofferenze e le difficoltà esistenti in un conte-sto molto indigente; infine raccogliere fondi orichieste per adozioni a distanza a favore deibambini residenti nei villaggi di Isiro eByadana. A loro si viene offerto un piano discolarizzazione per prepararli a sbocchi pro-fessionali in grado da permettere di affrontaree risolvere le difficoltà socio-economiche».Peculiare interesse è profuso da DomenicaVirzì, titolare di un esercizio, che vende ali-menti biologici, il cui ricavo è dato per il dieciper cento in beneficienza a tale causa. Perfino

Mostra fotografica di solidarietà

foto Antonio De Felice

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il mondo dell’arte concede il suo apporto gra-zie all’associazione culturale «Kafka» diVittoria Arena e Laura Mauro. È la stessaVittoria Arena a spiegare i motivi dell’adesioneal piano: «Abbiamo appoggiato senza remorel’azione di Francesco Irrera, per contribuirealla presentazione del volto nascostodell’Africa. Nelle fotografie mi hanno colpitomolti sorrisi dei bambini, che incutono all’os-servatore tanta tenerezza, motivo in più persostenere un’iniziativa, che si speri possamigliorare le loro condizioni di vita». Un senti-to ringraziamento va al fotografo Antonio DeFelice sempre interessato ad eventi di caratte-re umano e culturale. La mostra rimarrà aper-ta dal nove al diciannove novembre per quan-ti siano interessati a visitarla.

Rodrigo Foti

foto Antonio De Felice

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Domenica 17 novembre 2013 alle ore21.00, nella Sala Laudamo di Messina,sarà presentato N’gnanzoù il secondo

appuntamento della stagione La Prima Volta –Rassegna teatrale di opere prime, un proget-to del regista Vincenzo Tripodo, presidentedell’Associazione Culturale Querelle e diretto-re artistico di ActorGym; Dario Tomasello,docente e consulente artistico di rassegne didrammaturgia contemporanea; Gigi Spedale,produttore e organizzatore teatrale e cinema-tografico.N’gnanzoù storia di mare e di pescatori è di econ Vincenzo Pirrotta. La scenografia è firma-ta da Emanuele Luzzati. Le musiche originalisono di Mario Spolidoro saranno eseguite dalvivo dallo stesso autore. Lo spettacolo è unaproduzione dell’Associazione CulturaleQuerelle ed Esperidio.Alle ore 18:00, sempre alla Laudamo, si terràil consueto incontro PRIMA DELLA PRIMA,dove glistudenti del Dams e gli allievidell’ActorGym hanno la possibilità di confron-tarsi con gli artisti in cartellone. L’incontro èaperto a tutti, sino a esaurimento posti.Andrea Porcheddu, critico ospite della seratadi domenica, lunedì 18 novembre alle 10.00terrà un seminario agli studenti delDipartimento di Scienze Cognitive, degli StudiCulturali e della Formazione, nell'aula magnadi Via Concezione.

N’GNANZOU’ Rassegna teatrale di opere prime alla Sala Laudamo

di Messina dall’8 novembre al 27 dicembre 2013

SpettacoliSpettacoli

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Chi potrebbe mai credere in un fiabesco incanto, svelatosiin una mediterranea serata di Novembre, ove la lunga esinuosa estate, imperterrita, non si quieterebbe di scalda-

re le mani al fiero amante autunno, nel tenero e largo baldacchi-no che è questa nostra Sicilia. Invece, è proprio quello che è successo la sera del 9 Novembre,sul palco fiocamente illuminato del Retronouveau, pluricitato ebenamato live club zancleo. Si stagliano, tra i giochi d'ombre chesi rincorrono alla lieve brezza sussurrante nella sala, quattrofigure che portano sui volti la saggezza di lontano.Tutto, in loro, sa di eleganza, cura nel dettaglio, finezza sopraffi-na, levigatezza di catulliana memoria: perfette superfici pianesono i polsi di Laura Loriga, vera radice dell'ensemble, il gomitoe i nasi di Matteo Zucconi e Stefano Michelotti, lo sguardo perfo-rante di Riccardo Frisari, liscio, come la superficie del piatto chene nasconde parte del volto.

MusicaMusica

"Pumice expolitum"I Mimes Of Wine incantano Messina

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I Mimes of Wine, dalla multiculturalità bolognese allavariegatura di Los Angeles, scendono verso il Suddell'Italia, godendo del sole delle terre estreme, soffian-do una musica tutta nuova. Sa di Bistrot francese, di sukdai mille odori, di stupende giravolte di gonne rosse neicrepuscoli d'inverno. Un inverno riscaldato teneramente,come da un accogliente caminetto, da una voce calda epenetrante, cesellata e accorata da mille e mille piùsuoni di sottofondo, che si miscelano in un tutto coeren-te ed omogeneo. Ogni particolare è curato con la dedi-zione minuziosa del più splendente dei mosaici, con lanaturalezza vitale del grano che cresce. È un viaggio, uncampo di yellow flowers, che percorriamo avendo comecolonna sonora Memories for the Unseen. Un viaggioche ci ricorda il vademecum dell'andare: che non consi-ste solo nel camminare, nel far seguire al passo un altro;ma, piuttosto, permearsi, imbeversi di tutto ciò che congli occhi, le mani, la bocca, i piedi e le mani si sente, siafferra, si tiene e si dà. Anche ciò che, in apparenza, noncrediamo possa sfiorarci. Non solo andare è importante: è il come a far brillare lecose di prismatica luce.

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Marina Pagano

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Per iniziativa dell’Associazione Culturale “Don Giuseppe Riggi”, con il patrociniodell’Arcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela e di Comunione e Liberazione diMessina, domenica 10 novembre aprirà al pubblico nella Basilica Cattedrale di Messina lamostra Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani, prodotta da Itaca con ilpatrocinio del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che haconcesso il logo dell'Anno della fede, del Progetto Culturale della Chiesa Italiana e dell’UfficioNazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI.Sabato 9 novembre alle ore 19 avrà luogo l’inaugurazione e la presentazione dei contenutidella mostra con gli interventi di Don Liborio Di Marco, docente di Sacra Scrittura presso laFacoltà Teologica di Sicilia in Palermo, e Maria Concetta Buttà, coordinatrice della mostra perla Sicilia.La mostra, costituita da 32 pannelli suddivisi in cinque sezioni, propone un percorso di testi eimmagini che, partendo dal contesto di un «mondo dopo Gesù senza Gesù», per usareun'espressione del poeta Péguy, intende mettere in luce il realismo e la ragionevolezza dellafede come l'unica che può rispondere al cuore dell'uomo, fatto per l’infinito.

Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Insignita quest'anno del premio Nobel per la Letteratura come "maestra delracconto breve contemporaneo", Alice Munro, scrittrice canadese nasce nel1931 a Wingham da una famiglia di allevatori e agricoltori. Cominciò a scri-vere da adolescente e pubblicò la sua prima novella, The Dimensions of aShadow, mentre era studentessa alla University of Western Ontario nel1950. Durante questo periodo lavorò come cameriera, raccoglitrice di tabac-co e impiegata di biblioteca. Nel 1951 abbandonò l'università, presso laquale frequentava la facoltà di Inglese dal 1949, per sposare James Munro etrasferirsi a Vancouver, British Columbia. Le sue figlie Sheila, Catherine eJenny nacquero rispettivamente nel 1953, 1955 e 1957; Catherine morì quin-dici ore dopo essere venuta alla luce. Nel 1963 i Munro si trasferirono aVictoria, dove aprirono "Munro's Books". Nel 1966 nacque un'altra figlia,Andrea. La prima raccolta di racconti di Alice Munro, "La danza delle ombrefelici" (Dance of the Happy Shades) (1968) ottenne un gran favore di criticae vinse in quello stesso anno il Governor General's Award. Lo stesso presti-gioso premio fu vinto nel 1978 con la raccolta di novelle "Chi ti credi di esse-re?". Il suo racconto The Bear Came Over the Mountain presente nel libro"Nemico, amico, amante..." è stato adattato per il grande schermo in un filmdiretto da Sarah Polley con il titolo di "Away from Her" e interpretato daJulie Christie e Gordon Pinsent. Il film è stato presentato nel 2006 al TorontoInternational Film Festival. Nel 2005 è stata insignita del titolo di duchessadell'Ontario dal sovrano del Regno di Redonda.

a cura di Francesco Certo

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Mu

nro

Hai mai notato che quando qualcuno dice che gli

dispiace dire qualcosa, in realtà non vede l’ora di

dirla?

ALICE MUNRO, Nemico, amico, amante…

Una sola goccia d’odio nell’anima si può diffon-

dere come una goccia d’inchiostro nel latte.

L’immagine mi colpì e avrei voluto fare la prova,

ma sapevo di non dover sprecare il latte.

ALICE MUNRO, IL PERCORSO DELL’AMORE

Wingham, 10 luglio 1931 Alice

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Iniziare la giornata bevendo una tazzina dicaffè è uno dei trucchi più diffusi per scac-ciare il sonno che annebbia la mente nelle

prime ore del mattino. Tuttavia, posticipare laprima dose di caffeina di qualche ora potreb-be permettere di ottenere un effetto migliore.A suggerirlo sono le parole di Steve Miller,neuroscienziato dell'University of the HealthSciences di Bethesda, negli Stati Uniti, secon-do cui l'orario più adatto per bere il primo caffèdella giornata è tra le 9:30 e le 11:30 del mat-tino. Alla base di questo suggerimento c'è unaragione biologica ben precisa. Miller spiegainfatti che tra le 8 e le 9 del mattino l'organi-smo accumula quantità elevate di cortisolo,molecola che promuove la stessa luciditàmentale cercata da chi si affida al caffè comemezzo per favorire il risveglio definitivo. Assumere caffeina quando nell'organismo ègià presente una sostanza che aiuta a mante-nersi svegli annulla i benefici del caffè in ter-

mini di lucidità mentale, generando una resi-stenza all'azione della caffeina e aumentandole dosi che devono essere consumate perottenere l'effetto desiderato. Questo meccanismo regola l'efficacia di tuttele sostanze farmacologicamente attive. “Unodei principi chiave della farmacologia è utiliz-zare un farmaco quando ce n'è bisogno – sot-tolinea Miller – Altrimenti possiamo sviluppareuna tolleranza a un farmaco somministratoalla stessa dose. In altre parole, la stessatazza di caffè del mattino diventerà meno effi-cace”. Meglio quindi evitare di assumere caffeinasubito dopo il risveglio e nelle altre fasce ora-rie in cui i livelli di cortisolo sono elevati, inparticolare tra le 12 e le 13 e tra le 17:30 e le18.30. Naturalmente per chi si sveglia moltopresto o molto tardi queste fasce orarie pos-sono variare, ma il principio resta sempre lostesso: evitare di far coincidere il consumo dicaffè con i picchi di cortisolo.

Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Caffè, la prima tazzina meglio dalle 9:30

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Mangia sanoMangia sano

Pasta al forno bianca

Ingredienti per 4 persone

• 400 gr di Pasta

• 280 gr di Zucchine

• Una fetta da 300 gr di Prosciutto

• Olio q.b.

• Sale q.b.

• Pepe q.b.

• 1 spicchio di Aglio

• Parmigiano grattugiato q.b.

• 200 gr di Piselli freschi

per la besciamella

• 500 ml di Latte

• 50 gr di Farina

• 50 gr di Burro

• 330 gr di Ricotta

• Noce moscata q.b.

• Sale q.b.

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Per realizzare la pasta al forno bianca inizia-te dalla preparazione della besciamella.Intanto in un altro pentolino fate sciogliere ilburro a fuoco basso e aggiungete la farinasetacciata poco alla volta e mescolate con lafrusta, lasciate cuocere il tutto per qualcheminuto, mescolando continuamente ed evi-tando di farle prendere colore o farla attacca-re. Avrete così ottenuto quello che i francesichiamano roux; a questo punto togliete ilpentolino dal fuoco e aggiungete al roux illatte caldo mescolando il tutto con un cuc-chiaio di legno. Rimettete il pentolino sulfuoco, fate cuocere a fiamma bassa finché lasalsa comincerà a bollire e aggiungete unpizzico di sale. Ora incorporate la ricotta emescolate con una frusta per amalgamare lasalsa. Coprite il pentolino con un coperchio efate cuocere la besciamella, sempre a fuocobasso, per circa 15 minuti o il tempo neces-sario per far addensare la salsa, mescolandocon una frusta. La besciamella sarà prontaquando avrà una consistenza cremosa.Occupatevi ora del condimento, tagliate lafetta di prosciutto cotto a dadini di circa 1 cm;lavate le zucchine, spuntatele e tagliatele ametà nel senso della lunghezza e poi affetta-tele ottenendo delle mezzelune. In un tega-me scaldate un filo di olio con l’aglio schiac-ciato, versate le zucchine, unite i piselli ecuocete per qualche minuto, poi unite ancheil prosciutto cotto a dadini. Salate, pepate eproseguite la cottura per circa 10 minuti ofino a quando le verdure non risulterannocotte ma un po’ croccanti.Occupatevi ora della pasta: ponete a scalda-re in una pentola capiente dell’acqua salata,quando raggiungerà il bollore, versate i fusil-li e fate cuocere la pasta al dente. Una voltapronta, scolate la pasta e versatela nel tega-me con le verdure e il prosciutto, mescolateper far insaporire la pasta e incorporate metàdella besciamella precedentemente prepara-ta. Trasferite la pasta in una pirofila da fornocospargete la superficie con la restantebesciamella alla ricotta e con il parmigianograttugiato. Sfornate la vostra pasta al fornobianca, lasciatela intiepidire leggermente epoi portatela in tavola.

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Nasce a Minissale un nuovaScuola Calcio rivolta al sociale,per saperne di più, abbiamo par-

lato coll’ideatore e direttore tecnico,Fabio Zoccoli. La mia passione per ilcalcio nasce tanti anni fa – afferma -quando io ho iniziato a giocare a calcioda ragazzino e sono andato aVillafranca nel 1984. Sono diventato“Campione d’Italia” nell’’84, poi sonoarrivato in prima squadra ed ho fattotanti anni il calciatore a livello dilettanti-stico.Nel ’95- ’96 ho preso il tesserino comeallenatore di base ed è iniziata la miacarriera come istruttore di giovani cal-ciatori delle scuole calcio e poi via viaho fatto i settori, tutti nazionali, dell’FCMessina fino a quando il Messina non èfallito, poi ho stretto una collaborazionecon il Catania Calcio per tre anni.Finita questa esperienza sono andato aVillafranca a costituire la prima squadra,la squadra di promozione, poi ai tempidi Manfredi sono tornato a Messina edho vinto il campionato allievi provinciali,portando la squadra alle regionali. Poi mi sono fermato un anno per valuta-re tante cose ed ho deciso di formareuna Scuola Calcio rivolta ai ragazzi chehanno bisogno di essere tolti dalla stra-da e fare un po’ di sport sano. Grazie alPastore Tindaro Smeraldi che mi hamesso a disposizione la struttura dellaChiesa Evangelica Efraim, è nata l’as-sociazione Efraim Messina, una scuolacalcio per bambini dai 5 ai 13 anni.Insieme a me collaborano: GiovanniBusà, Bruno Curatola, Davide Celeste eAndrea Giacobbe, io sono il responsabi-le di tutto il lavoro tecnico.

Scuola Calcio di Minissale: una palestra di vitafoto Peppe Saya

foto Peppe Saya

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Scuola Calcio di Minissale: una palestra di vitaQuesta idea mi è nata dalla consape-volezza, che tanti di quei bambini chestanno in strada, vogliono fare sport epurtroppo non riescono a farlo, anchee soprattutto, per motivi economici,allora mi è scattata una molla dentro,poiché io ho una buona esperienza alivello calcistico, soprattutto nel settoregiovanile.Il 30 settembre, ottenuta la struttura,

siamo partiti con questo progetto. Ilprezzo per la scuola è una cifra irriso-ria, 15 euro al mese. Di questa somma,una parte va alla Chiesa Evangelica edil restante per tesseramenti e assicura-zione, guanti, scarpe e materiale spor-tivo. Ci tengo, quindi, a precisare chenon c’è nessun fine di lucro, nelle mietasche non entra niente.Questo pro-getto mi sta dando tante soddisfazioni,infatti, già abbiamo una quarantina dibambini. Questa mia esperienza è latestimonianza, che il sociale a Messinadeve essere promosso e sostenuto,perché c’è l’ esigenza dei ragazzi dicrescere in un ambiente sano .La mia Scuola Calcio è, infatti, di natu-ra ludica, motoria, sportiva e sociale.I ragazzi hanno bisogno di essereseguiti dentro una “ struttura buona”che li fa allenare, saltare, giocare,dopo quelle 2 o 3 ore di studio chefanno a casa. Vengono qui con l’idea didivertirsi, senza grilli per la testa esenza l’idea di diventare campioni atutti i costi, magari qualcuno ci riuscirà,ma non è questo l’obiettivo primario.Lunedì, mercoledì, venerdì e sabatosiamo alla sede dalle 16 alle 19.

Marilena Faranda

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AmarcordPanorama nel dopoguerra

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Un pari che bruciaCittà di Messina

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