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n° 59 anno X - 26 gennaio 2012 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it Mare & Monti

il Cittadino n. 59

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Mare&Monti

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Messina - Ufficio squadra mobile20 Gennaio 2012Conferenza stampa sul presuntoresponsabile della morte del 38ennein viale Boccetta

da sinistra: Dott. Anzalone - Dott. Petralito - Dott.ssa

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e

foto di Peppe Saya Di Blasi

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Sommario

35 CircoscrizioniNotizie dai quartieri

36-37 CittàCronache urbane

38-39 ProvinciaNews dal territorio

34 SettegiorniCronaca della settimana

10-19 Primo Piano

numero 59 anno X - 26 Gennaio 2012

22-23

4 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT4

AttualitàAria di Sciopero

SiciliaSbloccati i fondi per il dissestoidrogeologico

42-45

EconomiaIl minore dei mali

46-47

24-29 Liberiamo la zona Falcata

32-33 Dietro le quinte

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5WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 5

CulturaIn mostra l’Adorazione di El Greco

50-51

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo Arena

Coordinamento:Tiziana Zaffino, Gianluca Rossellini, GabriellaGiannetto, Dario Buonfiglio, Gino Morabito,Antonio Grasso

RedazioneNunzio De Luca, Cristina D’Arrigo, Giuseppe Zaffino, Enza Di Vita, Maria Cristina Rocchetti, Letizia Frisone

Collaboratori Andrea Castorina, Hermes Carbone, MarilenaFaranda, Chiara Lucà Trombetta, Max Leone,Salvatore Grasso, Paola Libro, Lilly La Fauci

RubricheMimmo Saccà, Michele Giunta

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaAntonio De Felice, Riccardo Caristi, Orazio D'Arrigo, Nunzio Di Dio, Peppe Saya, Gianmarco Vetrano

Direttore marketing Francesco Micari

Pubblicitàcontatti: 3462306183, 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano, e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

Mangiare sano54-55

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20 Gennaio 2012Messina - Via dei verdi

L’occu

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foto di Peppe Saya

Io lavoro, tu lavori,lui guarda

upazione a Messina

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di Michele Giunta

immagineimmagine

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Primo PianoPrimo Piano

Con il decreto legge varatovenerdì 20 gennaio, ilgoverno Monti ha posto

una pietra tombale sul Pontesullo Stretto. Il provvedimentoprevede di definanziare il pro-getto del manufatto stabile perindirizzare le risorse, pari a 1,6miliardi, verso programmi di pic-cole opere sul territorio. Lemisure sono state adottate nel-l’ambito della riprogrammazionefinanziaria delle strutture, conl’ingresso dei capitali privatiattraverso lo strumento del pro-ject financing. Un lungo sogno eun’illusione, che si sono protrat-ti sin dall´attuazione della Legge1158/71 (Collegamento Viario eFerroviario fra la Sicilia ed ilContinente) per la progettazio-ne, la realizzazione e l´eserciziodell´attraversamento stabilestradale e ferroviario tra laSicilia e il Continente, sono fini-ti. Per molti la fine di un sogno,per altri la fine di un incubo. Laverità è che il progetto del Pontesembra un giunco. Nel nostrodialetto siciliano si dice: “ Calatijunco che passa la china”, ed ilprogetto del ponte pur semprelontano ritorna in piedi. Non èstato, infatti, posto il veto al pro-getto Ponte, ma è si è invecelasciato che fossero i privati adoccuparsi della realizzazionedell’opera. La giunta Buzzanca,infatti, non riesce a credere a un

“Brindisi con i bicch colmi d’acqua”

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hieri

nuovo depauperamento della cittàdi quello che loro ritenevanoun’opportunità. Il consigliereTrischitta si chiede quale sia statoil ruolo dei nostri deputati D’Alia eGenovese. Pur comprendendo,però, che Genovese possa averedegli interessi personali contro larealizzazione del Ponte, Trischittanon giustifica D’Alia per esserestato assente, mentre si decidevadi una delle opere che potevanoportare sviluppo alla città. Che siafavorevoli o contrari all’opera, chesi pensi sia la fine dello sviluppo odiversamente finalmente la fine diuna chimera o di un mostro ecolo-gico, comunque, la domandaresta per tutti la stessa: che finefaranno i capitali che dovevanoservire alla costruzione del Pontee delle opere propedeutiche ecompensative? Ancora su questonon vi sono certezze, l’unica cosacerta è che se il Ponte non si farà,molti dei capitali, a noi destinati,saranno impiegati per pagare lasocietà che, a seguito della vitto-ria di un bando, ha realizzato unprogetto. Ponte si, Ponte no, ifondi per gli alluvionati e il reinte-gro dei treni e dei lavoratori FS, intutte queste problematiche alme-no i nostri amministratori trovinol’orgoglio per difenderci di fronteal Paese, e facciano valere i nostridiritti al Governo.

Il Cittadino

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NICOLA BARBALACEPresidente commissione ponte

“Tagli ai progetti con incerto futuro”

Possiamo mettere la parola“fine”sul progetto Ponte?I fatti dicono che c’è una ferma volon-tà di bloccare l’iter con l’accantona-mento dei finanziamenti, che doveva-no pervenire dal Comitato interregio-nale per la Programmazione econo-mica. Non ci stupisce che sia statapresa questa decisione forte da partedi un Governo che ha il mandato di“fare tagli” e chiudere le vicendesospese, che non hanno certezze direalizzazione. La questione significati-va è che si “taglia” senza alcun tipo diprogetto futuro sui fondi, non si capi-sce come i fondi stanziati per il Pontedovrebbero tornare sul nostro territo-rio. La battaglia politica va fatta per

capire come le istituzioni e i rappresentanti dellestesse intendono instaurare una robusta pianifi-cazione di nuovi investimenti, in contrapposizionea chi ha deciso di depennare il nostro territorio emortificare ancora una volta la città di Messina.C’è chi dice che, non essendo stato approvato ilprogetto definitivo del Ponte sullo Stretto diMessina, non è dovuto il pagamento di alcunapenale; sicuramente ciò andrà spiegato nelle sedidei tribunali amministrativi, ai grossi colossi chehanno vinto appalti internazionali, comeall’Impregilo, il cui consulente generale ha messoin piedi tutto ciò che il contratto prevedeva per lasua parte. Le penali, secondo me, che non sonoun avvocato e non conosco i termini contrattuali,saranno corpose, si immagina che possanoessere da un limite minimo ad infinito. Questosignifica che i nostri rappresentanti in Parlamentoe i politici tutti del nostro territorio, dovrebberorimboccarsi le maniche e fare una contrapposi-zione e immaginare che le penali, anzicché finirenelle tasche del consulente generaledell’Impregilo ad esempio, vengono pianificatesul territorio messinese per infrastrutture, colle-gamenti , strutture, ecc.. che ci servono come ilpane.Col Ponte muoiono le opere connesse e com-pensative?Ho sempre immaginato il lavoro fatto dalla“Commissione Ponte” e dal Consiglio Comunalesul Ponte e sulle opere connesse, come l’occa-sione storica che la città di Messina aveva perpianificare lo sviluppo della città che in questomomento, come è sotto gli occhi di tutti è fermo.Immaginammo che, l’arrivo del Ponte nella zonasud della città consentiva di fare arretrare tutti ibinari nella Zona Falcata, che sono le cesoie frail centro urbano della città e il mare, quindi sipoteva ristabilire la nuova , che poi è la veravocazione di Messina, cioè restituire un’area di250 metri quadrati alla fruizione della città e deisuoi abitanti. Ciò non può non rientrare in unapianificazione nuova, anche perché se arretrano

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i binari, i nuovi snodi ferroviari possono comunque esistere, quindi quella da condurre oggiè ancora la battaglia della città di Messina, quella di liberare il waterfront messinese. Ciò,quindi, rientra nella battaglia, cui accennavo prima, che dovrebbero fare i politici che ci rap-presentano in Parlamento e che non fanno, compreso chi dovrebbe difendere gli interessidell’intera Regione Sicilia, mi riferisco al Presidente Lombardo, che oggi si limita soltanto acelebrare il “funerale di un morto, che lui sapeva morto da gran tempo , la cui data di morteancora non era stata fissata”.Cosa può dirci riguardo gli espropri?Questa questione è accantonata. Se tutto il progetto del Ponte viene accantonato e passain secondo piano, così avviene per tutta la questione riguardante le progettazione esecuti-va dell’opera. Il piano degli espropri diventava operativo, se il progetto esecutivo venivaapprovato, ma restando in stand bay….

Marilena Faranda

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GIANFRANCO SCOGLIOAssessore comunale allo sviluppo economico

“Una scelta che penalizza l’area dello Stretto”

E’ stata messa una pietra tombalesulla “Questione Ponte”?Non credo che il Governo abbia volu-to mettere una pietra sulla questione,ma abbia voluto dirottare la realizza-zione del Ponte sul mercato dei capi-tali privati, però ha penalizzato l’areadelle città di Villa S. Giovanni e di

Messina, perché non v’è dubbio che il collega-mento Berlino – Palermo è importante, se non losi voleva realizzare attraverso il Ponte, si sareb-be dovuto investire in: porti, aeroporti, infrastrut-ture e ferrovie. Questa è una scelta che penaliz-za l’area dello Stretto e che pagheremo sullanostra pelle.Questa scelta del Governo comporterà deicosti?Si, le penali dovranno essere pagate, perché unavolta approvato il progetto del general contractordarà luogo al pagamento delle attività di progetta-zione, mentre il compito del general contractorsarà quello di verificare sui mercati privati la rea-lizzazione dell’opera con gli euro bond, invenzio-ne questa che il Ministro Passera ha introdottonel decreto legge approvato del Governo, relati-vamente al finanziamento del progetto, da qui lapossibilità per il promotore di fare emanare eurobond a società di intermediazione finanziaria.Si continuerà col progetto del Ponte, resterà,dunque, deluso chi pensava che ormai questaopera fosse accantonata per sempre?Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, nonè un progetto del Comune di Messina , ma è statovoluto dalla Comunità Europea e dopo dalGoverno nazionale, dagli anni ’70 in poi con tuttii governi che si sono succeduti. Noi sul progettonon abbiamo nulla da discutere, faremo unastretta vigilanza per la realizzazione dello stessocon le opere compensative e mitigatrici di impat-to ambientale e propedeutiche, che è necessariorealizzare anche prima del Ponte. E’ questo soloil compito della classe politica cittadina. E’ ovvioche se questa scelta non è più coerente, sarà ilGoverno a dover individuare quali sono i poten-ziamenti della trasportistica necessari per colle-gare il Mediterraneo con l’Europa. Va da sé chela Sicilia e Messina che è il porto della Siciliadevono essere al centro di questi investimenti.

M.F.

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Consigliere Tamà, qual è la sua opi-nione sulla realizzazione del Pontesullo Stretto? e qual è stato e qualesarà il ruolo ddel presidenteLombardo nella vicenda?Ritengo di ribadire quanto già dichiara-to, precedentemente, circa la mia visio-ne sul Ponte che, in parte, ritengo anchecondivisa dagli "autonomisti" MPA.Tuttavia mi preme sottolineare che impu-

SEBASTIANO TAMàCapogruppo MPA al ConsiglioComunale

“Nuove opportunità da governare”to al Governatore Lombardo, uomo dalle milleprovocazioni e dalle molteplici alchimie politi-che, la mancanza della "grande provocazione"che partendo dalla questione Ponte in realtàdeve assolutamente ribadire e riconfermare ilprinciop dell'autodeterminazione del popoloSiciliano, sino al cambio di passo che non soloprovocatoriamente, ma in concreto, dia la svol-ta verso una grande nazione siciliana, libera eforte, per le grandi opportunità che si potrebbe-ro mettere in moto.Non più terra di transito e colonizzazione, materra di rilancio e riscatto, pur con le prevedibilidifficoltà.Ma un grande viaggio inizia sempre con un pic-colo passo.In tal senso, dopo il definanziamento dell'operaPonte, il governatore non può e non deve esse-re più attendista. Nessuna ulteriore interlocu-zione, nessun ulteriore tentennamento rispettoad un governo che mai tradirà il Nord, ma cheè stato lesto ad individuare nel Ponte un nonsenso economico e a cassare, di fatto, anni disperanze di rilancio e di opportunità economi-co-sociale per il rilancio dell'Area dello Stretto.C'è un nuovo scenario geopolitico che si stacostruendo attorno che coinvolge, ormai in unaglobalizzazione in costante evoluzione, pesicome la Cina che in tale Area credono perchèstrategica.Allora suggerisco a Lombardo di non impedir-si questa opportunità e di affidare l'opera aduno dei Paesi dialoganti su questo tema.Ciò non suonerà come una resa, ma sono con-vinto che aprirà nuovi scenari che in una spe-ranzosa conurbazione con la Calabria, restitui-rà al nostro territorio e, in parte al Sud, la digni-tà di un ruolo attivo e capace di disegnarsi"autonomamente "nuove opportunità che spettasolo a noi governarle.

M.F.

foto di Peppe Saya

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DANIELE IALACQUAcoordinatore cittadino “Sinistra Ecologia e Libertà”

“In alternativa la messa in sicurezza del territorio”

Lei rappresenta “Sinistra Ecologiae Libertà”, da sempre contraria allarealizzazione del tanto discussoPonte. Adesso siete soddisfatti?Il preannunciato definanziamento delPonte sullo Stretto è un atto importan-te ma non può soddisfarci ancora pie-namente, sia perché rimangono inpiedi la società Stretto di Messina ed ilProgetto definitivo consegnato dallaStretto di Messina spa (e che se fossemalauguratamente approvato dalCIPE esporrebbe il nostro Paese alpagamento di un’enorme penale!), siaperché i soldi sottratti al Ponte devono

essere riutilizzati nell’area dello Stretto, come dasempre chiedono tutti coloro che in questi anni sisono battuti contro la mega opera.In quali opere potrebbero essere investiti ifinanziamenti originariamente destinati allacostruzione del Ponte sullo Stretto, qualoraarrivassero a Messina?Ci sono micro opere finanziabili e già cantierabi-li nella nostra città e provincia, basti pensare aivari progetti per la messa in sicurezza dei territo-ri, sia quelli già alluvionati che quelli attenzionatidal Genio civile, per non parlare della messa insicurezza delle scuole e dei palazzi pubblici, delrestauro di beni culturali, d’interventi nella mobili-tà, del potenziamento del traghettamento, delsostegno al trasporto ferroviario. Un segnaleconcreto del governo a favore del nostro territorioe della Sicilia, sarebbe poi la destinazione di unaquota di quei finanziamenti per il sostegno econo-mico ed il rilancio di attività economiche essen-ziali per il territorio, come le attività ittiche, agrico-le e del piccolo commercio, dando risposte con-crete non solo a tutti i siciliani ma anche a quelmovimento detto dei Forconi che in questi giorni,pur tra mille contraddizioni (come mai ad esem-pio non parla del nemico numero uno della Siciliacioè la Mafia?) sta dando voce ad una rabbia checova da tempo tra chi soffre maggiormente lacrisi e che la politica tradizionale, a destra comea sinistra, non ha saputo dare rappresentanza nérisposte concrete .Lei spera e propone che i finanziamenti desti-nati alla realizzazione del Ponte siano utilizza-ti per finanziare altri progetti, ben più utili,sempre nel nostro territorio?Temo di no. Il Governo sta vivendo un difficilemomento di crisi economica per cui la realizza-zione del Ponte sullo Stretto diventa irrealizzabi-le. Tuttavia quei finanziamenti spettano alla cittàdi Messina, e il movimento No Ponte si batteràper ottenere questo risultato.

Lilly La Fauci

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FELICE CALABRòCoordinatore consiglieri comunali del PD

Punto e basta. “Non inseguire chimere”Come si pone nei confronti della“Questione Ponte”?Sono stato sempre contrario al Ponte sulloStretto e mi auguro che le somme che eranoipoteticamente destinate a quest’opera, che inrealtà, come si evince anche dagli ultimi avve-nimenti, non c’erano, siano destinate allaSicilia e alla Calabria, più precisamente alleinfrastrutture che mancano in queste regioni,mi riferisco alla Salerno - Reggio Calabria, allaMessina – Palermo, quest ultima inaugurata daBerlusconi tanti anni fa, che oggi è in partechiusa. Mi riferisco anche alla mancanza diautostrade fra Trapani, Agrigento e Palermo.Dedichiamoci finalmente alle infrastrutturedella Regione, senza inseguire chimere.L’Assessore Scoglio è convinto che il Pontesullo Stretto si farà con i finanziamenti deiprivati, la Sua opinione in proposito?Il Ponte è una stupidaggine dal punto di vistatecnico,come tutti sanno, e anche dal punto divista socio - economico non ha senso. Tutto ilmondo va in altra direzione e l’Italia si ostina, omeglio alcuni pensatori italiani si ostinano aragionare su una cosa infattibile che non porte-rebbe alcuno sviluppo.

M.F.

foto di Peppe Saya

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COSTANTINO AMATOSegretario Generale C.S.P. U.I.L.Messina

“Soltanto polemica che genera confusione”

Il governo Monti ha posto una pie-tra tombale sul Ponte sullo Stretto.A tal proposito, qual è la posizionedella UIL?“Finalmente dopo 50 anni si mette laparola fine alla più grande beffa maiperpetrata ai danni della città diMessina. Una beffa che negli anni hagiustificato l’assoluta disattenzionerispetto alle necessità di questa città.Un beffa che è servita come alibi perl’immobilismo politico, la mancatainfrastrutturazione e, quel che è peg-gio, per lo smantellamento della navi-gazione e del trasporto ferroviario. LaUIL è stata da sempre tra i sostenitoridell’opera, ritenendo comunque il

ponte, rispetto al nulla, un’infrastruttura attornoalla quale si poteva creare sviluppo, crescita eoccupazione per un decennio. Oggi, alla luce diquesta presa di posizione per cui i fondi disponi-bili verranno indirizzati verso opere minori, ènecessario pretendere che le somme disponibilisiano spese nel nostro territorio”. Dal decreto legge si evince che le risorse, paria 1.6 miliardi, andrebbero stanziate per la rea-lizzazione di opere sul territorio. Attualmentevi è un programma che delinei quelle connes-se e compensative da realizzare? “Se viene meno la realizzazione del ponte è ovvioche vengono meno anche le opere connesse perle quali, tra l’altro, non vi erano neanche i fondidisponibili. Vi è stata nel tempo una gara tra leistituzioni interessate per aggiungere quante piùopere possibili all’elenco delle richieste da indiriz-zare alla Stretto di Messina.Unico risultato: nessun piano completo e raziona-le. Soltanto l’ennesima polemica che genera con-fusione e non giova né alla città né ai cittadini”.Quali potrebbero essere, secondo Lei, leopere maggiormente necessarie da realizzarenel territorio messinese?“Non c’è dubbio che l’emergenza sotto gli occhi ditutte le istituzioni, dal governo nazionale sino alleamministrazioni locali, sia rappresentata dal dis-sesto idrogeologico che negli ultimi anni ha colpi-to tutta la nostra provincia, causando danniingentissimi e chiedendo un altissimo tributo divite umane. Un’emergenza di fronte alla qualenon solo non abbiamo avuto risposte adeguatedallo Stato, ma siamo stati anche trattati come cit-tadini di serie B, discriminati persino di fronte alledisgrazie. E’ ovvio, poi, che la città necessita dimolti altri interventi strutturali che dovrebberopermettere crescita e sviluppo, in primis la realiz-zazione di infrastrutture viarie, ferroviarie e por-tuali, oltre che di un serio piano di indirizzo dellacittà per dare una volta per tutte indicazioni dicrescita”.

Paola Libro

foto di Peppe Saya

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Con il decreto legge varato venerdì 20 gennaio, il governo Monti ha il colpo mortale alPonte sullo Stretto. Per molti la fine di un sogno, per altri la fine di un incubo. La verità èche il progetto del Ponte sembra un giunco. Nel nostro dialetto siciliano si dice: “Calatijunco che passa la china”, ed il progetto del ponte pur sempre lontano ritorna in piedi. Aseguito delle polemiche di questi giorni, infatti, il presidente della Raffaele Lombardo hadichiarato che non ci sarà nessun de finanziamento dell’opera del Ponte. Dall’incontro apalazzo Chigi col presidente del Consiglio Monti, è emerso che dovrebbe trattarsi solo del-l'applicazione di quanto previsto all'interno della mozione presentata da Idv che tagliava ifinanziamenti all'opera e che è stata approvata alla Camera lo scorso ottobre. Il provedi-mento relativo al definanziamento dell’opera era già previsto dal governo Berlusconi. Lagiunta Buzzanca, infatti, non riesce a credere a un nuovo depauperamento. Il consigliereTrischitta si chiede quale sia stato il ruolo dei nostri deputati D’Alia e Genovese. Che siafavorevoli o contrari all’opera, che si pensi sia la fine dello sviluppo o diversamente final-mente la fine di una chimera o di un mostro ecologico, comunque, la domanda resta pertutti la stessa: che fine faranno i capitali che dovevano servire alla costruzione del Ponte edelle opere propedeutiche e compensative? Ancora su questo non vi sono certezze, l’uni-ca cosa certa è che se il Ponte non si farà, molti dei capitali, a noi destinati, saranno impie-gati per pagare la società che, a seguito della vittoria di un bando, ha realizzato un proget-to. Ponte si, Ponte no, i fondi per gli alluvionati e il reintegro dei treni e dei lavoratori FS, intutte queste problematiche almeno i nostri amministratori trovino l’orgoglio per difenderci difronte al Paese, e facciano valere i nostri diritti al Governo.

“Molto rumore per nulla”

Un Ponte di carte

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Febbre da benzinaMessina - Via Garibaldi23 Gennaio 2012

foto di Pep

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ppe Saya

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attualitàattualità

Aria di scioperoMessina - Lavoratori della Keita s.r.l.

Il clima di agitazione che da qualchetempo il sindacato della Fim Cisl avevaespresso sui lavoratori della Keita srl, ora

diventa realtà. I lavoratori che non ricevonostipendio, compresa la tredicesima mensili-tà, dal mese di ottobre hanno continuanononostante tutto a prestare e garantire ilservizio di gestione e manutenzione degliimpianti presso l’Ospedale Piemonte. Il sin-dacato aveva chiesto un incontro con i diri-genti dell’azienda Papardo-Piemonte peravere dei chiarimenti in merito alla situazio-ne dei lavoratori, ma non avendo avutorisposta si è pensato di agire con uno scio-pero di 20 ore distribuite in tre giorni, dalle 8alle 12 il prossimo 6 febbraio e nei giorni del7 e 8 febbraio dalle ore 8 alle ore 16. Ilsegretario della Fim Cisl Antonino Alibrandiha dichiarato:“E’ stata una decisione inevitabile che nonavremmo mai voluto adottare vista l’impor-tanza della struttura ospedaliera.Purtroppo, però, i lavoratori non ricevono lostipendio da ottobre scorso, la Keita srl sitrincera dietro l’alibi dei mancati pagamentida parte del committente e l’aziendaPapardo-Piemonte non risponde alle richie-ste inoltrate dal sindacato. Al centro dei pro-blemi burocratici restano lavoratori ormaiallo stremo che, sinora, hanno comunquecontinuato a garantire il servizio e il funzio-namento degli impianti dell’OspedalePiemonte. Lavoratori che chiedono sind’ora scusa ai cittadini e agli utenti delnosocomio di viale Europa per i possibilidisagi”. “Ancora una volta –conclude Alibrandi –registriamo che in questa città la risoluzionedei problemi deve sempre passare dalleproteste eclatanti e non dai tavoli di trattati-va che abbiamo cercato per oltre un mesesenza ottenere mai nessuna risposta”.

a cura di Cristina D’Arrigo

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“Mobilitiamo Messina”Contro il taglio dei treni notte

Lo scorso 21 gennaio il comitato “Mobilitiamo Messina” è sceso in piazza per manife-stare il proprio dissenso dopo la decisione di Trenitalia di sopprimere i treni notturniche collegavano la Sicilia con le città del Settentrione. I tagli dei convogli a lunga per-

correnza solo a Messina hanno causato la perdita di 85 posti di lavoro. Finora a nulla èservita la protesta degli ex dipendenti Servirail, impresa che gestiva il servizio cuccette neitreni notte, che da dicembre occupano con un presidio fisso il primo binario della stazionedi Messina Centrale. Il comitato “Mobilitiamo Messina”, rivendica il diritto alla mobilità deicittadini messinesi schierandosi a fianco ai lavoratori ex Servirail e dei 20 dipendenti diFerrotel, ai quali il prossimo 31 gennaio scadrà la cassa integrazione. La protesta ha avuto origine dalla stazione centrale di Messina, divenuto luogo simbolodella protesta. Tutti uniti per dire no alla politica scellerata delle FS che nel giro di tre annihanno ridotto drasticamente il servizio ferroviario utilizzato da decenni da molti siciliani perraggiungere città come Milano, Torino o Venezia. I numeri parlano chiaro: nel 2008 Trenitalia assicurava il collegamento Sicilia- Continentecon prevedeva 4 treni per Milano, 2 per Torino, 5 per Roma, 1 per Venezia.Oggi bisognaper forza effettuare il cambio a Roma per proseguire il viaggio. E non andrà meglio neiprossimi anni: il Piano industriale 2011 – 2015 di FS, infatti, prevede appena il 2% di risor-se per la Sicilia. Analoghe criticità si registrano analizzando la mobilità all’interno della città di Messina, acausa del coma profondo in cui versa l’ATM, incapace di assicurare un sufficiente serviziodi trasporto ormai da troppo tempo. Non va meglio se si guarda alla Metromare o allaMetroferrovia, quest’ultima ridotta a solo 4 corse giornaliere.Presente alla manifestazione il segretario della CGIL di Messina Lillo Oceano che ha riba-dito la volontà di proseguire con le proteste con altri appuntamenti: oggi non è un punto diarrivo, ma di partenza . Invieremo presto documenti al Presidente Monti e al MinistroPassera, bisogna capire che quanto sta avvenendo non è solo un attacco alla mobilità e almondo del lavoro, bensì un danno alla collettività siciliana che diverrà sempre meno appe-tibile per chiunque abbia voglia d’investire e portare lavoro e sviluppo in Sicilia.Hanno partecipato alla giornata di protesta : Api, Associazione L’Altra Città, Cgil, Cna,Circoli Socialisti, Circolo Walter Tobagi, Comitato Pendolari dello Stretto, Confapi,Dimensione Trasporti, Fast. Fed.dei Verdi, Idv, Lega Autonomie locali, Lega Coop, Officinadelle Idee, Orsa, Pd, Rif. Comunista, Sel, Ugl. Andrea Castorina

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Anticamente Messina si chiamava Zancle, nome di origine grec S.Raineri. Si tratta del primo simbolo della città, un luogo emble tadino. Da culla della civiltà messinese a zona degradata in tot Zona Falcata, divenuta terra di nessuno in seguito anche a scelt futuro possiamo immaginare per questo territorio da tempo “st

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ca che ricorda la “falce” formata naturalmente dalla penisola di ematico che ha visto la fondazione dell’antico tessuto urbano cit-

tale stato d’abbandono. E’ questa la parabola discendente della te politiche ,assolutamente discutibili, di alcuni decenni fa. Quale trappato” alla città?

Servizio e foto di Andrea Castorina

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PIERO ADAMOFondatore del network ZD’A

“Una riqualificazione per ripartire”Quando nasce il vostro interesse per il futurodella “Falce”?“Nel dicembre del 2009, in occasione del centena-rio del Futurismo, ci siamo recati nei pressi dell’in-ceneritore di S.Raineri affiggendo alla struttura legigantografie del Manifesto Futurista creatoappunto nel 1909. Il nostro obiettivo è stato quellodi far capire alla cittadinanza che dove attualmen-te c’è degrado può comunque nascere cultura.Questa nostra provocazione ha suscitato vivointeresse tra i messinesi e proprio per questoabbiamo deciso di creare il network ZD’A, unospazio aperto per chiunque condivida questo pro-getto”.Perché la riqualificazione della zona Falcata èimportante per il futuro di Messina?“Una riqualificazione urbana della zona Falcatapermetterebbe all’economia messinese di riparti-re, così come è avvenuto nelle città di Barcelonao Genova. Nel progetto verrebbero coinvolti i neo-laureati provenienti dalle Facoltà messinesi, ognu-no secondo le proprie competenze potrà dare ilsuo contributo. Lo stesso inceneritore potrebbeessere valorizzato considerandolo come preziosoesempio di archeologia industriale. Bisogna infattiadottare una politica che preferisca la riconversio-ne di un edificio invece di una più costosa e inqui-nante demolizione. E’ chiaro che tutto ciò nonpotrà mai avvenire senza l’intervento politico,necessario affinchè la fondamentale collaborazio-ne tra pubblico e privato avvenga seguendo preci-se logiche che ci metterebbero al sicuro da possi-bili speculazioni. I partiti devono scendere incampo indicando la propria idea di sviluppo”.In merito, quanto può ostacolare il conflittosulla gestione dell’area tra Ente Porto eAutorità Portuale?“Bisogna una volta per tutte chiarire di chi sia lacompetenza, la via più semplice per risolvere ilproblema è sicuramente lo scioglimento dell’EntePorto. A tal proposito stiamo valutando la possibi-lità di presentare un disegno legge d’iniziativapopolare con il quale chiediamo l’abrogazione di

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questo organismo. Così facendo si potrebbeprocedere alla definizione del piano regolato-re portuale”.Cosa potrebbe ospitare l’intera zonaFalcata una volta completata la riqualifica-zione?“Abbiamo proposto diverse ipotesi utilizzandoalcune tesi di laurea di studenti messinesi. Sipotrebbe realizzare un grande acquario, ungrande parco urbano, recuperare la RealCittadella. Di fondamentale importanza anchela realizzazione di un terminal crocieristico e diun porto turistico associato a diverse attivitàricettive. Il tutto nel pieno rispetto del territorioe dell’ambiente. Siamo infatti assolutamentecontrari a qualsiasi intervento speculativo,sarebbe una sconfitta assistere all’ennesimosacco edilizio nella città. Per quanto riguardale aree di competenza militare la drastica ridu-zione di personale non giustifica l’attualeoccupazione di intere superfici che potrebbe-ro , invece, essere restituite alle città”.La risposta dei politiciRecentemente l’Assessorato Regionale aiBeni Culturali non ha considerato priorita-rio investire sul recupero della zonaFalcata...“Abbiamo scritto al Dirigente Generale delDipartimento Beni Culturali Gesualdo Campoaffinchè motivasse la sua scelta di non ritene-re il recupero e la valorizzazione della RealCittadella coerente con la linea d’interventostabilita dall’Unione Europea. Purtroppo nonabbiamo ottenuto alcuna risposta. Da sottoli-neare che il dott. Campo, avendo operato aMessina per diversi anni, dovrebbe conoscerela Zona Falcata in ogni sua sfaccettatura, perquesto siamo ancora più increduli davanti aquesta scelta. Ci aspettiamo dunque che ilsindaco Buzzanca prenda fermamente posi-zione, sposando il progetto del recupero dellaFalce, obiettivo non solo nostro ma dell’interacittà. Prendiamo comunque atto che ilComune da tempo si sta impegnando nelrecupero del waterfront, risorsa importantissi-ma per Messina.”

Lanterna del MontorsoliZona Falcata

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Dallo scorso 20 dicembre fino all’8 gennaio ZD’A haallestito un info-point in occasione dell’isola pedonaledi via dei Mille. Ferdinando Croce, co-fondatore delnetwork, in merito all’iniziativa esprime viva soddisfa-zione: “la popolazione ha dimostrato grande sensibili-tà verso questa tematica, abbiamo avuto una rispostapositiva. Tutti riconoscono le potenzialità di questaporzione di territorio cittadino a pochi passi dal centro.Ciò testimonia che ai messinesi interessa il futurodella propria città soprattutto ai giovani e questo èl’elemento fondamentale. Inoltre, abbiamo realizzatoun calendario frutto dell'impegno e della disponibilitàdi 12 appassionati di fotografia e di 5 giovani architet-ti che, insieme, hanno rappresentato lo stato attualedella Falce con le possibili ipotesi di riqualificazione”.

Quali sono i vostri programmi futuri?“Domenica 29 gennaio abbiamo organizzatoun’escursione nell’area della Real Cittadella.L'iniziativa nasce su richiesta di molti messinesi che cihanno chiesto di organizzare una "passeggiata" inqueste zone per vedere da vicino e comprendere lepotenzialità di questa parte di Città. Per l'occasione cisiamo uniti all’associazione Fare Verde ONLUS chenella stessa mattinata organizza la XX edizione del"Mare d’inverno", iniziativa finalizzata a sensibilizzarei cittadini sull’importanza di effettuare la pulizia dellaspiaggia non solo nei mesi estivi bensì tutto l’anno. Altermine della visita guidata, quindi, sarà possibiledare il proprio contributo raccogliendo i rifiuti, con lacollaborazione dell'ATO 3, posti sulla spiaggia anti-stante la Cittadella. L’appuntamento per chi volessepartecipare è alle 9.30 al piazzale d’imbarco della sta-zione marittima di Messina”.

Messina, quindi, non dorme come molti vogliono farcicredere; esiste una parte della città che si adoperaper tentare di immaginare un futuro diverso, una pos-sibilità concreta di rinascita. La base di questo proget-to non può che essere rappresentata dalle risorsenaturali che i messinesi devono assolutamente ricon-quistare.

FERDINANDOCROCECo-Fondatore del network ZD’A

“La Real Cittadella da riconquistare”

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Il relitto della nave "Rigoletto"situato all'esterno della

zona falcata del porto di Messina

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Mittente Il CittadinoDestinatario Assessorato Arredo

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Messina - Via Centonze20 Gennaio 2012

Do not disturb

o Urbano

foto di Peppe Saya

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dietro le quintedietro le quinte

In considerazione del fatto che, anche in circostanze eccezio-nali, l’Avvocatura non può tacere di fronte alla volontà delGoverno di subordinare il diritto all’economia, restringendol’accesso alla giurisdizione, alle garanzie della difesa e mortifi-cando il ruolo sociale dell’avvocato. Durante l´incontro verràanche denunciato il grave stato di crisi in cui versa la giustizialocale. Da tempo il Consiglio dell´Ordine sollecita interventi peradeguare la pianta organica dei magistrati a quello che è ilreale carico della giustizia nella nostra città. La temuta paralisidell´attività giudiziaria e le promesse disattese destano ulterio-re allarme e sollecitano iniziative per non far cadere l´attenzio-ne su un problema che investe la società civile a tutti i livelli.

Inaugurazione dell’anno giudiziario: la protesta degli avvocati messinesi

La Redazione

Consiglio Comunale? Nuova sessione vecchi problemi

Nei giorni scorsi, allaProvincia Regionale diMessina, è stato costi-

tuito il nuovo gruppo consilia-re ´Udc per il Terzo Polo´, for-mato dalle componenti deigruppi consiliari ´Unione diCentro´ ed ´Il centro conD’Alia´, alla quale hanno ade-rito i consiglieri: MatteroFrancilia, Salvatore Fiore,Rosario Sidoti, Enzo La Rosa,Marco Vicari, StefanoMazzeo, Biagio Bonfiglio edAntonino Summa. La decisio-ne è stata assunta dal segre-tario provinciale dell’UdcMatteo Francilia e dal presi-dente provinciale GiorgioMuscolino. Francilia eMuscolino hanno poi provve-duto a nominare il nuovocapogruppo, Rosario Sidotied il suo vice, Marco Vicari.

Provincia, il nuovocapogruppo UDC èSidoti mentre Vicari ilsuo vice

Nuova sessione del ConsiglioComunale, vecchi problemi.La prima delibera su cui si èdiscusso è stata quella relativaal distretto tematico “Ecosicily –Parchi, Riserve e Terre deiNormanni”. Nonostante lerichieste continue di FLI e UDCdi rinviare l’approvazione della

stessa dopo il parere del dirigente, perché non si trat-tava di una questione con scadenza a breve termine,la delibera è stata approvata ugualmente.Tale rinvio doveva servire per discutere anche il casoATM. Per l’ennesima volta però è si è rinviato. E’ statoufficializzato, che ci sarebbe stato il pagamento dellatredicesima ai lavoratori, il consigliere Saglimbeni hadichiarato anche che sono state già avviate le prati-che per il pagamento delle tre mensilità ancora dovu-te. I lavoratori, ad oggi, non hanno visto un euro e latredicesima forse l’avranno a fine gennaio. I dipen-denti ATM cosa potranno dire alle banche che aspet-tano le rate del mutuo? Ci sono di mezzo delle perso-ne disperate: perché continuare a fare propagandapolitica a loro spese. Chiedono solo di conoscere lanuova azienda che sostituirà l’ATM. Chiedono che ilConsiglio decida finalmente di prendere posizione.

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Il consigliere comunaleMimma Brigandì

passa a FLI “La decisione del Cipe di dirottarealtrove le somme destinate alla rea-lizzazione del Ponte sullo Stretto èun altro scippo alla città. Per qua-rant’anni a Messina è stata sottrattaqualsiasi ipotesi di sviluppo perchétutto è stato visto in funzione del

ponte. Il risultato è che quest’opera non si farà più. Ma chiripagherà la città delle occasioni perdute? Prendiamo attodel definanziamento del ponte, ma il Cipe non può pensa-re di dirottare altrove le somme previste per la costruzionedella megastruttura. Qui c’è molto da fare e quel finanzia-mento deve essere speso per Messina. Giusto per fare unpaio di esempi, ci sono un affaccio a mare da recuperare erestituire alla città ed una stazione ferroviaria da spostare aGazzi per liberare un’area enorme e sottoutilizzata, che èostaggio delle Ferrovie dello Stato da oltre un secolo.Quella del Cipe è l’ennesima decisione che la città subiscedall’alto, senza essere stata interpellata”(Ma la classe politica sa solo prendere lo stipendio e starea guardare?). “Monti ha ricevuto l’incarico di attuare le piùpesanti ed impopolari misure che il Paese, i lavoratori, igiovani, le imprese ed i pensionati abbiano mai sopportatoed in cambio ottenuto la poltrona di senatore a vita. In que-sto scambio, i partiti si sono fatti carico di sostenerlo, abdi-cando definitivamente al proprio ruolo, per la manifestaincapacità di creare condizioni serie e reali di cambiamen-to e sviluppo. Siamo convinti che solo uno scatto d’orgoglio(da parte di Messina???), ci consentirà di tornare al centrodei circuiti economici futuri”.

Le quattro bandiere di palazzo Zanca, venerdì 27 saranno issate amezz´asta per la ricorrenza del “Giorno della Memoria”. La Presidenza delConsiglio dei Ministri ha disposto l´esposizione a mezz´asta delle bandieresugli edifici pubblici, in memoria dello sterminio e delle persecuzioni delpopolo ebraico e delle deportazioni nei campi nazi-fascisti. Sarà così ricor-dato a Messina lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, gli italianiche hanno subito la deportazione, nonché coloro che si sono opposti e arischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Bandiere a mezz´asta domani per il “Giorno della Memoria”

“Il governatore Raffaele Lombardo ha

il dovere di riferire in Aula in merito alla

questione Ponte sullo Stretto di

Messina. In tale sede istituzionale

dovrà chiarire quanto e´ a sua cono-

scenza, in ordine al presunto ´definan-

ziamento´ da parte del Cipe della fan-

tomatica mega opera“.

Lo dice l’on. Giovanni Ardizzone, depu-

tato regionale dell’Udc e presidente dei

questori all’Assemblea regionale sici-

liana. “All’Ars dovrà spiegare se effetti-

vamente c’è mai stato un finanziamen-

to e a quando risale la sua soppressio-

ne.

In Aula il governatore dovrà chiarire

come mai nell’ottobre scorso il governo

regionale non ha protestato quando la

Commissione Europea ha eliminato il

Ponte sullo Stretto tra le opere priorita-

rie, in cambio del collegamento ferro-

viario che da Messina porta a Palermo,

attraverso Catania ”.

Definanziamento ponte, si profila un altro “scippo”

Ardizzone (Udc): Lombardoriferisca in aula in merito alPonte sullo Stretto

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

20venerdì

19giovedì

21sabato

22domenica

23lunedì

24martedì

25mercoledì

E' stata celebrata nella Basilica Cattedrale, la ricorrenza di San Sebastiano,patrono della Polizia municipale.La messa è stata officiata dall'arcivescovomons. Calogero La Piana. San Sebastiano martire, patrono dei Vigili pro-clamato da Papa Pio XII, visse a Roma nel IV secolo ed aveva il comandodella prima corte, sotto Diocleziano imperatore, e quale cristiano fu fattolegare ad un palo in mezzo all'accampamento, saettato dai soldati e quindibattuto con il flagello finché rese lo spirito.

CIPE sblocca finanziamenti, alla Sicilia la cifra più bassaIl CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) hasbloccato circa 750 milioni di euro di finanziamenti destinati alle zoned’Italia colpite da dissesto idrogeologico. Nonostante i morti di Giampilieri eSaponara alla Sicilia è toccata la cifra più bassa: soltanto 12.756.000 euro.Queste le parole del sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca: “Spero che ilgoverno regionale faccia valere nelle sedi opportune le proprie ragioni”.

Campobello di Licata, i funerali del vigile Nicolò SavarinoQuesto pomeriggio si sono svolti presso la Chiesa Madre di Campobello diLicata, i funerali del vigile Nicolò Savarino, prematuramente scomparso aMilano durante lo svolgimento del suo servizio. Presente una rappresentan-za della Polizia Municipale di Messina, composta dagli Assistenti CapoCaravello Antonino, Battaglia Maria e dall’Ispettore Scimone Concetta, lega-ti da profonda amicizia e affetto al collega ucciso.

Nino Ferraù: XIV edizione concorso di poesiaL’istituto comprensivo Giovanni XIII ha indetto il concorso regionale di poesia,Nino Ferraù il poeta nella scuola. Intitolato a Nino Ferraù, scrittore e poeta natoa Galati Mamertino in provincia di Messina e massimo esponente e fondatoredella corrente letteraria dell’Ascetismo, La XIV edizione del concorso, prevede4 categorie che potranno facilmente partecipare al concorso: juniores scuola pri-maria, juniores scuola secondaria di primo grado, juniores scuola secondaria disecondo grado e seniores.

Presentazione libri e conversazione sulla Sicilia

Gennaio 2012Gennaio 2012

I lavoratori Servirail, accompagnati da una delegazione di Ferrotel, hannoraggiunto questa mattina Palermo insieme ai dirigenti di Cgil, Uil, Orsa Ugle Fast. E’ previsto un incontro all’assessorato ai Trasporti con Fs. Due gliobiettivi dichiarati dell’incontro: ottenere un’inversione di politiche da partedel Governo e Fs con il ripristino dei treni a lunga percorrenza, quello deifinanziamenti per l’ammodernamento e la riallocazione del personale.

Servirail-Ferrotel: la proposta si sposta a Palermo

Celebrato questa mattina S.Sebastiano, patrono dei Vigili

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L’ACR non guarisce dalla sindrome della trasfertaDomenica amara per il calcio messinese: in serie D l’Acr Messina perde incasa del Sambiase per 1-0 a causa della solita prestazione anomina offer-ta da Coppola e compagni. Il Città di Messina porta a casa un punto dallatrasferta di Capo d’Orlando, gli uomini di Rando subiscono il pareggio neiminuti finali dopo aver avuto numerose occasioni per chiudere il match.

Si è svolto questo pomeriggio presso il Monte di Pietà l’incontro“Presentazione libri e conversazione sulla Sicilia di Giuseppe Longo eGesualdo Bufalino” promosso dall’assessorato provinciale alla Cultura ecurato da Milena Romeo. L’incontro, attraverso due libri della Imbalzano, haapprofondito lo sguardo sulla Sicilia di due scrittori siciliani: GesualdoBufalino, notissimo scrittore di Comiso scoperto da Leonardo Sciascia eduna delle voci più alte del panorama letterario del ‘900 e Giuseppe Longo,scrittore, saggista, poeta, giornalista, che nacque e si formò a Messina.

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circoscrizionicircoscrizioni

Dal rientrodopo lef e s t i v i t à

natalizie, i bambi-ni che frequenta-no il plesso scola-stico di Zafferia(cinque classi frascuola elementa-re e materna),sono costretti adassistere alle ele-zioni completa-mente al gelo. Lamancanza di unascheda elettroni-ca infatti non per-

mette il funzionamento dei riscaldamenti. Inutilialcune stufe elettriche arrivate per tamponare: l'impianto elettrico non supporta il carico e tutte levolte che si tenta di accenderle salta il contatore. IlDirigente scolastico si è più volte rivolto al Comunesenza ottenere alcuna risposta. A segnalare il pro-blema il consigliere della II Circoscrizione GiampieroTerranova che invita le autorità competenti ad atti-varsi tempestivamente affinchè si possa risolvere ilproblema. Intanto I genitori dei piccoli alunni nellagiornata di giovedì 26 hanno protestando non man-dando i figli a scuola.

II quartiere

di Andrea Castorina

Dopo le varie denucie del consi-gliere della VI CircoscrizioneMario Biancuzzo, in seguito ai

disagi patiti dai cittadini residenti traSpartà e Orto Liuzzo, il prossimo mesesaranno avviati i lavori per la messa insicurezza del costone roccioso dellaSS113, interessato da una frana all’al-tezza di Calamona. La gara d’appalto è stata aggiudicata loscorso 18 gennaio dall’impresa ICEASRL di Cagliari per un importo di circa300.000 euro. I lavori dovrebbero con-cludersi dopo 120 giorni.

Frana Calamona: a Febbraio gli interventi di messa in sicurezza

Quadrilatero fra via Catania, via Sardegna, via Palmara e vico Baglio

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A distanza di un anno dall’ultima interrogazione rivolta al SindacoBuzzanca e all’assessore alla mobilità urbana Capone, il Consigliere dellaIII Circoscrizione Libero Gioveni cerca chiarezza in merito ai misteriosimotivi che ostacolano la modifica della viabilità nel quadrilatero compresofra via Catania, via Sardegna, via Palmara e vico Baglio, per il cui proget-to redatto dal competente Dipartimento il Consiglio Circoscrizionale avevagià espresso relativo parere favorevole nel marzo del 2010. “Sono trascor-si quasi due anni – sostiene Gioveni - da quando il Dipartimento mobilitàurbana di Palazzo Zanca ha predisposto delle modifiche sostanziali allaviabilità in questa zona nevralgica del centro cittadino, ma ad oggi ancoratutto tace”. Il provvedimento viario consentirebbe in via Catania il transito veicolare in direzio-ne sud – nord all’interno della corsia preferenziale, partendo dall’incrocio della via Catania convico Baglio, al fine di canalizzare in maniera più fluida verso la rotatoria di viale Europa tuttoil traffico veicolare della via Palmara. In questo modo si eliminerebbe ottenendo un sostan-ziale sgravio del traffico veicolare sia sulla via Bergamo che sulla via Brescia.

Lezioni al gelo al plesso scolastico di Zafferia

IV quartiere

III quartiere Modifiche alla viabilità

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Si è riunita la nuovasessione delC o n s i g l i o

Comunale. La prima deli-bera su cui si è discussoè stata quella relativa aldistretto tematico“Ecosicily – Parchi,Riserve e Terre deiNormanni”. Ad esporre icontenuti della deliberal’assessore Scoglio, ilquale ha iniziato l’illustra-zione dell provvedimento,giustificando i ritardi nellapresentazione della deli-bera, che non è passatanemmeno al vaglio dellac o m m i s s i o n e .Nonostante le richiestecontinue di FLI e UDC dirinviare l’approvazionedella stessa dopo il pare-re del dirigente,perchénon si trattava di unaquestione con scadenzaa breve termine ed avreb-be creato dei precedenti,la delibera è stata appro-vata con 15 favorevoli, 2contrari e 7 astenuti. Peril caso ATM si è rinviato.E’ stato ufficializzato, il

pagamento della tredice-sima ai lavoratori, il con-sigliere Saglimbeni hadichiarato anche chesono state già avviate lepratiche per il pagamentodelle tre mensilità ancoradovute. I lavoratori adoggi, però, non hannovisto ancora un euro, latredicesima forse l’avran-no a fine gennaio. I rap-presentanti dei lavoratorisono stanchi di sentirepromesse di questo oquel politico di turno, chedice di aver risolto lasituazione. Ora voglionorisposte concrete, nonvogliono aspettare che silegga sul giornale di qual-cuno che si è suicidatoper la disperazione.Chiedono solo di averecontezza di un progettopreciso per la nuovaazienda che sostituiràl’ATM. Non sono legatialla vecchia azienda tra-sporti, vogliono solosapere con certezzaquale saranno i lorodestini.

cittàcittà

Ecosicily e ATM a cura di Marilena Faranda

Consiglio comunale

Si è celebrata pressola cappella SantaMaria all’arcivescova-

do la festa di sanFrancesco di Sales, patro-no dei giornalisti. Il tema sucui riflettere quest’anno, hadetto l’arcivescovo mons.Calogero La Piana, è“Chiamati ad educare allaverità”. In ambito giornali-stico è difficile non incorre-re nella caccia allo scoop,dando informazioni menda-

ci. La veri-tà e l’at-t e n z i o n ea l l ’ u o m osono puntif o n d a -m e n t a l idel per-corso pro-fessionale

di un giornalista. L’uomoviene, quindi, posto al cen-tro come soggetto attuatoredello sviluppo, come giàdetto dal Concilio VaticanoII. Quest’anno, il PapaBenedetto XVI in occasionedella giornata per le comu-nicazioni, sociali ha detto“Educarsi alla comunicazio-ne vuol dire imparare adascoltare e contemplare,oltre che a parlare, e que-sto è particolarmenteimportante per gli agentidell’evangelizzazione”. Ladiocesi ha deciso di divide-re il triennio dal 2011 al2014 in tre fasi. Quella diquest’anno è sull’educazio-ne alla verità, quella cheviene dall’esempio delVangelo.

San Francesco di Sales

Festa dei giornalisti

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Dal dipartimento urba-nizzazioni primarie esecondarie indagini

geognostiche e arredo urba-no, Sono state appaltate duegare per lavori di manuten-zione ordinaria e straordina-ria del verde pubblico e del-l'arredo urbano. I lavori nella

zona sud sono stati aggiudi-cati alla ditta TodaroLorenzo, per un importo abase d'asta di 32 mila euro,compresi 640 euro di oneriper la sicurezza, con unribasso del 26,019 per cento.All'appalto hanno partecipato14 concorrenti. I lavori nellazona nord, invece, sono statiaggiudicati alla ditta Euroedildi Gulletta Simone, per unimporto a base d'asta di 32mila euro, di cui 640 euro dioneri per la sicurezza, con unribasso del 27,12 per cento.All'appalto hanno partecipato17 concorrenti.

CensimentoScadenza presentazione dei moduli

Il neo – assessore GiorgioMuscolino si è subito atti-vato per il proseguimento

delle procedure del censi-mento in accordo col dirigen-te dott. Altomonte e con ilresponsabile del dipartimentoil dott. Mondello. L’assessoreMuscolino per completaretutto entro il 29 settembre, siè recato nelle scuole, per sen-sibilizzare i genitori all’utilizzodel modulo online. I puntidove poter compilare il modu-lo del censimento, se non lo siè già fatto, sono: l'UfficioComunale di Censimento diPalazzo Weigert, in viaConsolato del Mare, ill CentroComunale di Raccolta dipalazzo Satellite, le postazio-

Dipartimento urbanizzazioni

Acque pubblicheLavori di manutenzione

Per l'esecuzione di inter-venti di potatura e sfolti-mento di alberature in

alcune vie cittadine, da giovedì26 saranno disposte limitazioniviarie. Sino all’ 1 febbraio, dalle9 alle 19, vigerà il divieto disosta, per singoli tratti di inter-vento, in via Comunale Santo,dal numerocivico 180 al212. Sino al25 febbraio,dalle 9 alle18, sarà vieta-ta la sosta persingoli tratti diintervento, sullato monte dicorso Cavour, tra viale Boccettae via Tommaso Cannizzaro.

Sono stati appaltati, con pub-blico incanto, i lavori dimanutenzione della rete di

raccolta delleacque piovanenella zona nord.La gara, per unimporto a based'asta di102.000,00 euro,compresi 2.040euro per oneri disicurezza, a cuihanno partecipato25 concorrenti, èstata aggiudicata alla ditta SorgeGiuseppe, con un ribasso del28,555 per cento.

ni all'Ufficio Anagrafe e le sedidella 2° e 6° Circoscrizione,per l'assistenza ai risponden-ti. I cittadini possono comun-que recarsi presso una qual-siasi circoscrizione per con-segnare il modello debita-mente compilato. Oltre le sediistituzionali rimarrà attivo ilpunto di assistenza al pianoterra del Centro CommercialeTremestieri.

Arredo urbano

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Interventi di potatura

Gare d’appalto

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provincia Messinaprovincia Messinaa cura di Marilena Faranda

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“Coltiviamo sviluppo con l’integrazione delle filiere produttive”, questo il tema delconvegno che si è svolto il 26 gennaio nel Salone degli Specchi di Palazzo deiLeoni. Il seminario ha avuto lo scopo di informare sulle opportunità di investimen-

to nel territorio rurale siciliano attraverso il finanziamento dei progetti integrati diFiliera (PIF) nell’ambito del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2007/2013. E’ stataanalizzata, in particolare, la normativa in atto esistente per lo sviluppo rurale peroffrire ulteriori opportunità al settore agricolo ed al territorio. La filiera rurale è un’oc-casione per esaltare l’identità territoriale produttiva in una logica complessiva cheindividua nella valorizzazione del territorio il punto di forza per lo sviluppo del setto-re. Al meeting sono intervenuti: Maria Rosaria Cusumano, assessore provincialeall’Agricoltura; Rosaria Barresi, Autorità di Gestione del PSR Sicilia 2007- 2013;Giuseppe Nasello e Vincenzo Amodeo, Dipartimento regionale degli InterventiStrutturali per l'Agricoltura ed Alessandra Vaccaro, Rete rurale nazionale postazio-ne per la Sicilia.

Seminario sulle opportunità diinvestimento in campo agricolo

Provincia – Salone degli Specchi

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Assicurazioni di Ricevuto ed accordo col sindaco Sindoni

Strade provinciali – Capo D’Orlando

Il presidente Nanni Ricevuto ha volutorassicurare i cittadini di Capo D’Orlandosulla situazione delle strade provinciali e

ha detto: «"Su sollecitazione del coordinato-re cittadino, Renato Mangano, dell'interocoordinamento del Pdl, oltreché dei consi-glieri azzurri Rosario Abate, Daniela Trifilòed Edda Triscari, abbiamo affrontato il pro-blema delle strade provinciali e del tratto dilungo mare di Capo d' Orlando risolvibile aseguito della devoluzione di un mutuo per600mila euro già deliberata dalla Giunta edautorizzata dalla Cassa depositi e prestiti. Ilprovvedimento è stato già portato inConsiglio, come richiedono le norme vigentiper il nulla osta definitivo da parte dello stes-so. Non si è, però, potuto procedere all'ap-provazione del provvedimento a causa delvenir meno del numero legale, questo connostro grande rammarico". Così puntualizzail presidente della Provincia regionale, on.Nanni Ricevuto, che torna sulla questionedegli interventi in via Consolare Antica e viaTrazzera Marina, oltre che su un tratto dellungomare Andrea Doria, di Capod'Orlando, dopo le polemiche sollevate dalsindaco Enzo Sindoni, assicurando, però, laferma volontà di intervenire per una soluzio-ne definitiva della questione.Il presidenteconferma che "l'impegno della Provincia adeffettuare i lavori e la disponibilità finanziarianon sono assolutamente in discussione eche c'è già un'intesa con le forze politicheper riportare la delibera in Consiglio provin-ciale per la definitiva approvazione quantoprima". "Ci rammarica ancora pensare” - fanotare Ricevuto – “che si possa ricorrere aproteste eclatanti perché nel caso specificonon giovano a niente ed a nessuno. Ci spia-

ce, certo, per i disagi che sopportano i citta-dini di Capo d'Orlando, ma noi abbiamo ildovere di rispettare le norme e faremo ditutto per superare l'impasse nel più brevetempo possibile. Laddove abbiamo potuto,senza specifici e particolari adempimentiprocedurali, abbiamo come è noto procedu-to celermente con interventi di manutenzio-ne ordinaria. Certo, piccoli interventi perniente risolutivi degli inconvenienti e deidisagi. La mia attenzione verso i problemidella città di Capo d'Orlando vorrò ribadirlanel più breve tempo possibile, anche andan-do a trovare il sindaco Sindoni, col qualespero di trovare le opportune intese"».

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20 Gennaio 2012 Messina - Via dei verdi Fiat

Foto notiziaFoto notiziaPeppe Saya

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t lux

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SiciliaSicilia

E’ di venerdì, 20 gennaio 2012, la notizia che il CIPE(Comitato Interministeriale per la ProgrammazioneEconomica) ha sbloccato circa 750 milioni di euro di finan-

ziamenti destinati alle zone d’Italia colpite da dissesto idrogeologi-co. Lascia sbalorditi i siciliani, però, il fatto che la cifra più bassa siatoccata proprio alla regione Sicilia: la stessa Sicilia che nel 2009 èstata colpita dalla tragica alluvione di Giampilieri (Me) in cui perse-ro la vita ben 37 persone; la stessa Sicilia che il 22 novembre 2011è stata colpita dalla terribile alluvione di Saponara (Me), in cui per-sero la vita altre tre persone. Nonostante ciò, tutte le regioni d’Italiahanno “meritato”, secondo il Cipe, un finanziamento superiore aquelli destinati a quest’isola. I siciliani si lamentano, e molti pensa-no di essere rappresentati da politici incompetenti, che non si fannovalere nelle sedi opportune. Proprio dal mondo della politica non hatardato ad arrivare, sull’argomento, il commento del Sindaco diMessina, l’On. Giuseppe Buzzanca, che, in un videomessaggiocaricato su Youtube e diffuso tramite la sua pagina Facebook, hadichiarato: “La tabella sulla copertura finanziaria in riferimento alleassegnazioni delle somme per il contrasto al dissesto idrogeologi-co, definita dal CIPE , ci lascia veramente molto perplessi. Noivediamo che a fronte di un finanziamento globale vicino ai 750milioni di euro, vengono riservati alla Sicilia soltanto 12.756.000euro. Questo non è concepibile. Non mi piace fare polemiche; nonmi piace cercare responsabilità, o scaricare addirittura responsabi-lità. Ma sono convinto che il dissesto idrogeologico che ha visto inSicilia vittime fin dal 2009, che ha visto gente soffrire per la man-canza di attenzione e di sostegno, che ha visto morire a Saponaraaltre tre persone non più tardi di qualche mese fa, merita una mag-giore attenzione e una maggiore e migliore considerazione. Questo non c’è, e ci dispiace. Spero che il governo regionale fac-cia valere nelle sedi opportune le proprie ragioni. Spero che si creiuna vera e propria rete di solidarietà con in testa i nostri parlamen-tari che dovranno sicuramente rappresentare il disagio che in que-sto momento vive la Sicilia, che in questo momento vivono i sicilia-ni per una divisione quanto meno superficiale”. La querelle sui fondida destinare alla Sicilia per il dissesto idrogeologico sembra desti-nata a continuare ancora per molto. Intanto, che ci siano o no deiresponsabili, è un dato di fatto quello che gli alluvionati del SudItalia continuino ad essere considerati alluvionati di serie B.

Sbloccati i fondi per dissesto idrogeologicoAlla Sicilia la cifra più bassa

a cura di Lilly La Fauci

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SiciliaSicilia

La Regione non ha piena contezza dicosa facciano i propri dirigenti e delleloro competenze, così ha disposto un

monitoraggio sui 2.200 burocrati per capirequali compiti svolgano e soprattutto verifica-re se qualcuno di questi sia senza incarico.L'indagine è stata avviata anche allo scopodi risolvere le carenze d'organico in alcuniuffici dell'amministrazione che per l'assenzadi specifiche figure spesso non sono ingrado di portare avanti il lavoro, specie neidipartimenti che si occupano della gestionedei fondi comunitari e che in alcuni casi hanno fatto ricorso alle long listaffidando incarichi di consulenza a profesi-sonisti esterni. Lo screening riguarda, oltre idipartimenti, gli assessorati regionali, gli uffi-ci speciali, gli enti regionali e persino gli uffi-ci di diretta collaborazione del presidentedella Regione e alle dipendenze del gover-natore Raffaele Lombardo. Tutte le informa-zioni relative ai dati personali, alle esperien-

ze lavorative, all'istruzione, alla formazione,alla capacità e alle competenze personaliconfluiranno nel ruolo unico della dirigenza,di cui è responsbaile il servizio 1 del diparti-mento della Funzione pubblica. GiovanniCarapezza, dirigente generale ad interimdel dipartimento regionale della Funzionepubblica e del personale, ha dato cinquegiorni per la trasmissione dei dati, temposcaduto proprio oggi. "Si tratta solamente diun periodico aggiornamento del curriculumvitae dei dirigenti della Regione, ai fini delconferimento degli incarichi", precisaCarapezza. "Non è vero - dice - che laRegione non ha piena contezza di cosa fac-ciano i propri dirigenti e delle loro competen-ze. Non è stato disposto, inoltre, nessun moni-toraggio per capire quali compiti svolgano esoprattutto per verificare se qualche dirigen-te sia senza incarico".

Regione siciliana a caccia di nullafacentia cura di Dario Buonfiglio

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Esenzioni destinate, da quest’anno per reddito esclusivamente agli ‘over 65′, agli inseritinello ‘status di disoccupazione’ (fascia 6-65 anni), ai pensionati al minimo ed a quelli, tragli ultimi retribuiti, al di sotto della stessa fascia: così cambia anche questo settore riguar-dante la sanità, coi Medici di famiglia (e i pediatri di libera scelta) che potranno esclusiva-mente controllare se i propri pazienti possono avere diritto o meno all’esenzione per reddi-to, collegandosi telematicamente con il portale della SOGEI.I cittadini che comunque ritengano ugualmente, anche dopo verifica negativa, di rientrarenelle regole per godere dell’esenzione suddetta potranno chiedere, tramite l’AUSL diappartenenza, il rilascio di attestato d’esenzione che sarà poi controllato dall’Agenzia delle Entrate e rilasciato definitivamente solo dopo accurate verifiche.La legge regionale, approvata il mese scorso, è stata pubblicata in data 20 gennaio sullaGazzetta Ufficiale, a firma dell’assessore alla sanità siciliana Massimo Russo e prevede-che anche la Sicilia si adegui al sistema adottato in tutte le altre regioni italiane, basato siasull’età degli utenti che sul reddito complessivo dei nuclei familiari. E’ abolito, dunque, ilsistema Isee. All’atto della prescrizione da parte del Medico di famiglia o del Pediatra(anche Guardie mediche e ambulatori specialistici), l’assistito (o chi per lui ne ha titolo)richiede l’indicazione sulla ricetta del codice di esenzione per condizione economica (o inalternativa esibisce il relativo documento di esenzione in corso di validità); il medico pre-scrittore verifica la presenza del nominativo negli elenchi forniti dal sistema TesseraSanitaria, se esso è presente (o in alternativa se l’assistito ha esibito il documento di esen-zione) riporta il codice validato sulla ricetta; in caso contrario non indica alcun codice diesenzione, barrando la casella N della ricetta. L’assistito che non risulta in elenco ed inve-ce ritiene di essere in possesso dei requisiti previsti per beneficiare del diritto all’esenzio-ne dovrà rivolgersi agli uffici distrettuali dell’ASP di appartenenza (o presso altre struttureconvenzionate con l’ASP), munito della propria tessera sanitaria, per rendere un’autocerti-ficazione e ricevere il relativo documento di esenzione.L’autocertificazione dovrà essere resa dall’interessato (o da chi per lui ne ha titolo) munitodi valido documento d’identità, e dovranno essere esibite le Tessere Sanitarie TEAM (tes-sera europea di assistenza malattia) sia del richiedente che dei beneficiari dell’esenzione.Tutte le autocertificazioni rese saranno controllate.

Ticket sanitario: le nuove regole

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EconomiaEconomia

Nella puntata di oggi parleremo delle modifiche fiscali contenute nel cosiddetto decretosalva Italia. Come nei precedenti articoli non si ha la pretesa di essere completi, in quan-to, molti e complessi i punti toccati dal provvedimento del governo Monti. Entriamo nel

concreto. Lotta all’evasione fiscale. Si attenua il segreto bancario nel senso che gli uffici statalipreposti ai controlli fiscali potranno chiedere alle banche, e queste dovranno rispondere, i movi-menti bancari dei singoli cittadini e/o imprese in modo da verificare se il tenore di vita corrispon-de alle risorse disponibili. Si riduce a 1.000 euro la possibilità di effettuare pagamenti per contan-ti in tutti i settori e i libretti al portatore non potranno superare la somma di deposito di 1.000.Attenzione, quindi, per tutti coloro che hanno pensato di depositare qualche spicciolo per i nipotio i figli; potrebbero trovarsi a pagare salate sanzioni, per cui è necessario adeguare gli importientro marzo 2012. Tutte le richieste di agevolazioni per prestazioni di servizi sociali dovrannoessere supportate dall'Isee e non più solo dal reddito dichiarato, quindi, ma anche sul patrimoniodisponibile e sul numero di figli a carico. Con un occhio di riguardo dal terzogenito in su. IVA. Adecorrere dal 1º ottobre 2012 fino al 31 dicembre 2012 le aliquote Iva del 10% e del 21% sonoincrementate di 2 punti percentuali. A decorrere dal 1º gennaio 2013 continua ad applicarsi il pre-detto aumento. A decorrere dal 1º gennaio 2014 le predette aliquote sono ulteriormente incre-mentate di 0,5 punti percentuali. Capitali scudati. Sono soggetti a un’imposta di bollo specialeannuale del 4 per mille. Per gli anni 2012 e 2013 l’aliquota è stabilita, rispettivamente, nella misu-

a cura di Gino Morabito

Il minore Temeraria impre lare la compren troveremo fruga nostre tasche d di cinghia deter ste momento ec

Anno nuovo

Terza p

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ra del 10 e del 13,5 per mille. Edilizia. Confermate le norme relative alla detrazione del 36% perle spese di ristrutturazione edilizia residenziale con tetto complessivo pari a 48mila euro per unitàimmobiliare e ripartita in dieci quote annuali costanti: estensione anche agli interventi "necessarialla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi [...] sem-preché sia stato dichiarato lo stato di emergenza". Editoria. Tagli ai contributi per l'editoria neiprossimi 2 anni e loro abolizione totale dal 31 dicembre 2014. Beni di lusso. Dal 1° gennaio 2012è scattata un'addizionale sul bollo per le auto: 20 euro per ogni kW eccedente i 185 kW con ridu-zioni previste in base all'età dell'auto. Supertassa su imbarcazioni da diporto (lunghezza oltre10,1 metri) e aerei privati. Lavoro. Le imprese potranno dedurre l'IRAP relativa alla quota impo-nibile delle spese per il personale dipendente e assimilato. TRES. È un nuovo tributo comunalesui rifiuti e sui servizi che a partire dal 1° gennaio 2013 sostituirà Tarsu e Tia. Bollo sui conti cor-renti bancari e interessi. Esenzione per i conti correnti fino a 5mila euro di giacenza. Aumenta da73,80 euro a 100 euro il bollo per i conti correnti intestati a persone non fisiche. Diminuisce il pre-lievo fiscale sugli interessi maturati in conto corrente che passa dal 27% al 20%. Bollo su stru-menti finanziari. Prelievo dello 0,10% per il 2012 e dello 0,15% per il 2013 sugli investimenti.Liberalizzazioni. Riguarderanno esercizi commerciali, farmacie e professioni, ma di questo edaltro faremo un approfondimento nei prossimi numeri. Questi sono solo alcuni dei punti trattati neldecreto salva Italia, ma sono quelli che interessano la maggior parte dei comuni cittadini.

dei mali esa per agevo-

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o vita nuova

puntata

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Premio “Kafka” per la cine

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Il personaggioIl personaggio

ematografia all’attore regista messinese

Nico Zancle

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CulturaCulturaa cura di Cristina D’Arrigo Museo Regionale di MessinaIn mostra l’Adorazione di El Greco

Il pittore cretese DomenicoTheotokopoulos, detto ElGreco, è il protagonista

della mostra dal titoloL’Adorazione dei pastori delGreco “di nuovo” in Sicilia,allestita dal 9 dicembre 2011al 19 febbraio 2012 al MuseoInterdisciplinare RegionaleMaria Accascina di Messina.La mostra curata ed ideatada Caterina Di Giacomo,responsabile delle Collezionidella struttura regionale, èstata realizzata grazie allacollaborazione del Ministeroper i Beni e le attivitàCulturali, dellaSoprintendenza Speciale peril Polo Museale di Roma,dell’Assessorato e delDipartimento Regionale deiBeni Culturali e dell’IdentitàSiciliana con il supporto diMondoMostre di Roma. L’opera proveniente dallaGalleria Nazionale d’ArteAntica di Palazzo Barberini di

Roma rientra nell’ottica dello scambio previsto in occasione della trasferta moscovitadell’Adorazione dei pastori di Caravaggio, organizzata presso il Museo Puskin di Mosca dal25 novembre 2011 al 19 febbraio 2012, per l’anno bilaterale della cultura e della linguaItalia Russia. La storia del dipinto risulta in qualche modo già legata ed intrecciata allanostra isola, agli inizi del secolo scorso si pensa fosse appartenuta al colonnello ClaudioSabato di Palermo, il quale pochi mesi prima del tragico terremoto del 1908 la cedette aRoma, acquisito al demanio statale. Nella mostra, allestita da Gianfranco Anastasio, oltreal dipinto di El Greco sarà possibile ammirare altre opere avente per soggetto la Natività erealizzate nello stesso periodo cronologico che fanno parte delle collezioni del Museo. Lamostra è corredata di apparati didattici e illustrata in una brochure, alla cui redazione hannocontribuito Elena Asceti, Alessandra Migliorato, Giusy Larinà, Donatella Spagnolo eAgostino Giuliano.Aperta al pubblico tutti i giorni, escluso il mercoledì, dalle 9 alle 13:30 e i pomeriggi del mar-tedì, giovedì e sabato dalle 15:00 alle 17:30.

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Si è svolta il 24 gennaio nell’Aula Magnadella Facoltà di Scienze della Formazionedi Messina la presentazione del libro

“Italiani tra Spagna e Nuovo Mondo. Singoli,famiglie e colonie di emigranti (secoli XV-XVIII)”di Fernando Ciaramitaro a cura della ArmandoEditore. Presenti in Aula, il Preside della FacoltàAntonino Pennisi, Giuseppe Restifo, ElinaGugliuzzo, l’autore, l’editore oltre alcuni studen-ti ed interessati al settore. “Viaggi, scrigni magici e pieni di promesse fanta-stiche” - diceva il famoso antropologo ClaudeLévi Strauss. Si comprende immediatamente latematica analizzata da Fernando Ciaramitaro -docente ordinario di Storia moderna presso l’Università del Messico - nel suo libro: l’emigrazio-ne. Si tratta di un fenomeno attuale e complesso che chiama in causa svariati fattori strettamenteconnessi l’uno all’altro: la povertà, l’avventura, la curiosità di scoprire luoghi e culture differentidalla propria, le persecuzioni politiche-religiose e la necessità di voler compiere quel salto quali-tativo che, potenzialmente, dovrebbe migliorare il proprio status sociale. Dal Medioevo agli anni’60-70 del secolo scorso, l’emigrazione presenta situazioni similari: oltre le cause già citate,anche gli effetti sono paragonabili: vi è, in ogni caso, un emigrante che si insedia da straniero inuna terra lontana dalla propria; lontana, non solo per le distanze territoriali ma, anche, per la cul-tura e le consuetudini locali. Occorre distinguere, però, “natural” e “forestiero” come mette in evi-denza lo stesso autore: “il primo è il nativo del luogo – precisa Elina Gugliuzzo - il secondo l’emi-grato che gradualmente deve inserirsi nel contesto socio-culturale di riferimento per divenirneparte integrante. L’integrazione si concretizza mediante la “carta natura” e il matrimonio con ledonne locali, matrimoni che danno vita ai meticci. “Italiani tra Spagna e Nuovo Mondo” può esse-re definito – continua la Gugliuzzo – come un “viaggio nel viaggio” ovvero la descrizione minu-ziosa del viaggio compiuto degli emigranti siciliani alla volta dell’Andalusia ed infine dell’India; unviaggio ricostruito a sua volta mediante un altro “viaggio”, quello compiuto però dall’autore perricostruire la storia: un viaggio verso i vari archivi storici messicani e le Biblioteche americaneconsultate alla riscoperta di importanti testi in lingua inglese e spagnola. Il Preside Pennisi –docente e referente del Dipartimento di Scienze Cognitive – ha manifestato interesse per l’argo-mento trattato, in quanto analizzare l’emigrazione è “stimolante anche dal punto di vista biologi-co e cognitivo – ha affermato Pennisi: deriviamo tutti da un’unica specie, l’Homo Sapiens. Ècurioso scoprire come quest’uomo dall’Africa Centro Meridionale sia riuscito ad emigrare in altricontinenti con i mezzi dell’epoca, sebbene i continenti all’epoca erano ancora uniti tra loro conpochi vuoti marini. L’emigrazione è specie-specifica dell’homo sapiens ed ha reso questo picco-lo essere il protagonista della civilizzazione umana”.

L’emigrazione: viaggio nel viaggio

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Galati Mamertino (ME) 12 Ottobre 1923 Messina 23 Dicembre 1984

Io sento che ancorail mio più grande poemaè quello che non ho scritto.E intanto nel tormentoso tumultodei miei mille pensieriil mio cuore si scioglie e si disperdecome una goccia di colore, cadutasu l’onde agitate.Molte cose ho dettomolte cose ho scritto e cantato,eppure il peso è cresciutodentro di me:c’è qualcosa che non esce mai fuori,che non può uscire giammaidal fondo dell’anima mia.Dalla bocca del fiore si sprigionanoi segreti della Natura,dalle bocche dei vulcanile fiamme della terra;dal mio cuore squarciatonon escono invece che rotte parole:un grido un lamento un sospiro,poi nulla…E’ un nulla quello che dissi,un nulla quello che dico,un nulla quello che dirò,davanti a quel tutto che io sento!Io sono lo scrigno serratod’un grande sublime tesoroch’io stesso sconosco.

parole in bluparole in blu

IL MIO PIU’ GRANDE POEMA

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Fer

raù

Nin

o

parole in bluparole in blu

Il mio più grande poemaè qui, sol qui dentro,né può diventare mai paginamai voce, mai suono.Le cose che si possono diremisurare definirenel breve perimetro chiusodella carta della frase o del verbo,per ciò stesso non valgono:non hanno scintilla divinané spasimo d’infinito.Il nostro inesprimibileè soltanto quello che possiededi vero poetico e di vero sublimela vita:ma poi nulla è sublimese può diventare parola.No.La mia vera poesia non è quellache su mille carte inchiostrateio sparsi per il mondo.Ma è quella che il cuore,autore senza editore,conserva ancora, sacra di silenzie di misterinella sua chiusa inedita bellezzacome il corallo nell’abisso:è quella che rimaseeterna preghieranel tormentodel mio eterno inespresso.

IL MIO PIU’ GRANDE POEMA

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Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Mangiare con moderazione contribuisce amantenere il cervello in salute proteggendo-lo dall'invecchiamento e dall'appesantimen-to causato dall'alimentazione eccessiva:questo, in particolare, è il risultato di unaricerca condotta dall'Università cattolica delSacro Cuore di Roma dall'équipe diretta daGiovambattista Pani in collaborazione con ilgruppo di ricercatori diretto dal prof. ClaudioGrassi. I risultati della ricerca, pubblicati abreve sulla rivista statunitense Proceedingsof the National Academy of Sciences, sonostati diffusi in un comunicato stampa dalPoliclinico Gemelli di Roma che riporta irisultati ottenuti dai ricercatori. Secondoquanto emerso dallo studio, in particolare,quando si segue una dieta a basso contenu-to calorico il nostro organismo produce unamolecola, chiamata CREB 1, che agisce dastimolo per l'attivazione di geni importantilegati alla longevità e al buon funzionamen-to del cervello. I vantaggi della dieta a restri-zione calorica, in particolare, sono stati piùvolte dimostrati in ambito medico. Dal comu-nicato stampa, infatti, emerge come essasia legata a maggiori performance cognitive,all'esclusione dei rischi legati all'obesità e aldiabete e al rallentamento, nelle cavie, dellosviluppo di malattie del calibro del morbo diAlzheimer. Il dottor Pani, nel comunicatostampa, entra nel dettaglio dei meccanismiutili affinché l'organismo produca la CREB 1evidenziando che il nuovo obiettivo dellericerche in questo ambito dovrebbe consi-stere nell'individuazione di farmaci in grado

di attivare CREB 1 senza la necessità di sot-toporsi a regimi alimentari a restrizione calo-rica: “La restrizione calorica, non scevra daeffetti collaterali, è stata per noi più che altroun espediente sperimentale per scoprire eaccendere un circuito protettivo del cervelloche coinvolge CREB1 e altri geni responsa-bili della longevità, le sirtuine (Sirt)”. Perquanto riguarda le potenzialità in ambitomedico di questa interessante ricerca, il dot-tor Pani afferma: “Questa scoperta ha note-voli implicazioni per future terapie volte amantenere il cervello giovane e prevenirnela degenerazione senile. Inoltre, i nostristudi gettano luce sulla correlazione, evi-dente ma mai completamente compresa, tramalattie metaboliche (diabete e obesità) edeclino delle attività cognitive”.

La dieta contribuisce a mantenere in salute il cervello

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Mangia sanoMangia sano

Pasta e lenticchie

• 600 ml di Brodo vegetale,

• 1 Carota

• ½ Cipolle

• 200 gr di Lenticchie

• 3 cucchiai di Olio extravergine

di oliva,

• 80 gr di Pancetta affumicata

• 350 gr di Pasta corta mista,

• Pepe q.b.

• 4 cucchiai di passata di Pomodoro

• 1 rametto di Rosmarino

• Sale q.b.

• 1 costa di Sedano

La ricetta

RERE PREPARAZIONE

Per preparare la pasta e lenticchieiniziate mettendo in ammollo inacqua fredda le lenticchie seccheper almeno due ore. Mondate cipol-la, sedano e carota e tagliatele acubetti molto piccoli, poi aggiunge-tele in una casseruola con l’olioextravergine di oliva e fatele appas-sire. Dopo qualche minuto uniteanche la pancetta affumicata, cheavrete per metà tritato e per metàtagliato a cubetti. Fate rosolare la pancetta e aggiun-gete anche le lenticchie ben scolate,il rametto di rosmarino e 4 cucchiaidi passata di pomodoro. Mescolate il tutto per insaporire lelenticchie e poi coprite con il brodovegetale. Fate cuocere le lenticchie(ci vorranno circa 40 minuti) e quan-do saranno quasi cotte eliminate ilrametto di rosmarino e aggiungete3-4 mestoli di acqua bollente; a que-sto punto potete aggiustare di sale eaggiungere la pasta. Portate a cottura la pasta, aggiun-gendo, nel caso si asciugasse altraacqua bollente. La brodosità della pasta e lenticchiedipende dai vostri gusti: aggiungetetanto liquido caldo, quanto ne servi-rà per ottenere la consistenza desi-derata.

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Città di Messina Città di Messina raggiunto nel f inaleraggiunto nel f inale

calcio

Mondo Giovane,Mondo Giovane,successo meritatosuccesso meritato

volley

Scivolone a Lamezia ACR Messina